Sabato 18 dicembre 2010 – ore 19.00
Le tormente di neve che stanno flagellando mezza Italia hanno risparmiato il tragitto che unisce la Puglia occidentale alla Campania e così la trasferta più lunga della stagione (unitamente a quella di Gricignano) risulta fattibile.
Le temperature sfiorano lo zero, dal cielo cade un po’ d’acqua, ma l’Oria è arruolato al completo e in discrete condizioni fisiche, fatta eccezione per la diarrea di un’atleta che è già andata in bagno cinque volte.
Sono particolari che i lettori ci tengono a conoscere.
Non c’è stato tempo per pranzare a casa, ma la colazione al sacco è abbondante grazie soprattutto al contributo di Ivana, che sembra una funzionaria della FAO: panini caldi, taralli artigianali e sannacchiùdere.
Anche l’atleta con la diarrea non scherza: altro che riso in bianco e mele; l’alimento più innocuo è costituito dai tarallini alla cipolla (che possono tornare utili anche come arma impropria alitando sulle prime linee avversarie).
Ci si ferma nell’autogrill dove l’anno scorso fu scattata una celebre foto alla ranocchia di peluche intenta a giocare al videopoker.
Si arriva a Caserta alle 17.05 in punto, come programmato dal coach. Ci sarebbe il tempo per un giro turistico visto che il palazzetto non sembra distante dal centro e visto che il centro stesso ha fatto una buona impressione. Ma il freddo e il rischio di pioggia scoraggiano gli intenti turistici.
Nel palazzetto è in corso una partita di basket. Ovviamente facciamo il tifo per la squadra in vantaggio perché un’eventuale rimonta degli avversari comporterebbe il prolungamento dell’incontro con i supplementari. Fra l’altro, quasi senza volerlo, siamo a ridosso della panchina. Manca poco che ci sediamo e che coach Marcello chiami un time-out per gestire gli ultimi secondi del quarto tempo.
Volti amici: Marianna Iarnone e Veronica Masella hanno portato a Caserta la loro bravura e la loro simpatia. Ringrazio anche Maria Rosa per i saluti e ricambio.
Si nota, piuttosto, l’assenza di Tina Di Matteo. Avremmo potuto approfittarne per le prove del concerto del 6 febbraio vista la compresenza di un cantante e dell’ispiratrice dei testi.
Il palazzetto è bellissimo; forse per la serie A è un po’ piccolino, ma credo che sia perfetto per la serie B: è ampio, ma raccolto. E poi c’è quella tribunetta rialzata che permette di scattare foto magnifiche.
Non so se si possa accedere, veramente. Gli addetti alle casse scavalcano e così li imito rischiando il colpo della strega. La visuale è meravigliosa.
Peccato che dopo un quarto d’ora io mi senta come se fossi stato a un rave-party data la vicinanza delle mie orecchie alle casse. A un certo punto c’è una canzoncina per bambini che mi lascia piuttosto perplesso, ma poi si torna alla tradizione con The final countdown. Secondo me, gli Europe hanno scritto questa canzone appositamente come sottofondo per il riscaldamento delle partite di pallavolo.
Lo speaker è altamente professionale e oltre alle giocatrici cita anche lo staff al completo della Volalto. Manca soltanto una menzione per il custode e per il posteggiatore.
Nel colorato “Manikomio akkanito” dei supporters locali c’è anche una vuvuzela, la prima che vedo in un palazzetto del volley.
La Volalto Caserta schiera Chiara Curia in palleggio, Valentina Fusco opposto, Grazia Fattaccio e Marianna Iarnone di banda, Michela Ricciardi e Sabina Cerullo centrali, Federica Barone libero.
Valentina Fusco non è il libero del Battipaglia nonostante l’omonimia. E non è neanche Veronica Grimaldi nonostante una certa somiglianza (la pettinatura è diversa…).
In panchina con coach Lina Infante: Paola Di Gennaro, Alessandra Bonagura, Veronica Masella, Martina Lioniello, Melina Salzillo e Daniela Rosano.
L’Oria propone Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Ivana Gallo Ingrao e Maria Lucrezia Liace di banda, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.
In panchina con coach Marcello Presta: Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso e Priscilla Pisani.
Dovrebbero arbitrare Francesca Santoro e Alessandro D’Argenio, ma il primo arbitro mi sembra un po’ troppo virile per chiamarsi Francesca e infatti si chiama Giuseppe (La Gala). Si vede che la direttrice di gara deve essersi beccata l’influenza.
Poteva anche non presentarsi nessuno vista la sostanziale correttezza che si registrerà in campo.
Primo set
L’Oria che non ti aspetti e la palleggiatrice dei miei sogni in avvio di partita.
Stefania mura, schiaccia e – dopo gli attacchi di Fusco e Iarnone – piazza un tocco di seconda (2-3).
Un set vinto con 25 punti della palleggiatrice… Sta per realizzarsi la mia grande utopia…
La settimana scorsa qualcuno mi aveva chiesto da dove venisse Stefania; ora posso rispondere: abbiamo creato in laboratorio una palleggiatrice geneticamente modificata, capace di fare tutto (alzate, muri, ace, tocchi di seconda, difese). Ed è anche in grado di chiacchierare per tre ore di fila con il libero tra le 22 e l’una di notte; questo è l’unico effetto non previsto dell’esperimento in laboratorio.
Muro di Giulia, doppia della palleggiatrice locale e servizio vincente di Stefania (2-7). Ancora lei! Quattro punti in nove scambi.
Dopo il time-out di coach Infante, Cerullo firma la reazione casertana e si apre la serie di battute sbagliate della Celeste: tre consecutive, in alternanza con i punti di Silvietta e di Ivana (7-10).
Coach Marcello rivive gli incubi del derby, ma stasera le cacate in battuta le abbiamo concentrate quasi tutte in questa fase.
Anzi, l’Oria è sempre più bello grazie al primo tempo di Daniela e allo show di Maria Lucrezia (doppietta) e soprattutto del muro-difesa (7-13). Da posto quattro non si passa.
Coach Infante fa la cosa giusta introducendo sul parquet la sicurezza e l’esperienza di Veronica Masella e i risultati arrivano con sorprendente rapidità. Visto che abbiamo (temporaneamente, ahimè) sigillato la banda sinistra, Veronica punta saggiamente sui primi tempi efficaci di Cerullo e sui mani-fuori dell’opposto Fusco, oltre che sul proprio servizio diretto. Break da sei (13-13) e poi sorpasso con Marianna Iarnone (15-14).
Le nostre ragazze, oltre ad aver colpito a freddo le padrone di casa con un avvio aggressivo e privo di sbavature, sanno anche incassare senza affondare. Il parziale di 8-1 è messo alle spalle e ora si lotta palla su palla. La partita è avvincente.
Mani-fuori di Maria Lucrezia, ace di Stefania e imperioso muro di Silvietta e Giulia su una pur brava Fusco (16-18).
Se riusciamo a fermare anche l’opposto, siamo a cavallo…
In realtà, non soltanto Fusco riprenderà a macinare punti, ma adesso si sveglia anche Grazia Fattaccio e la blindatura del muro-difesa oritano viene fatta saltare in aria da una serie di attacchi impressionanti.
L’ultimo vantaggio ospite lo sigla Silvietta (19-20), poi c’è subito un duplice attacco della Fattaccio (21-20).
Ivana spinge il pallone sul muro casertano e la palla schizza sull’arbitro (21-21). Più che un mani-fuori, è un mani-arbitro e chissà se il signor La Gala non ha pensato che quella pallonata sarebbe stata destinata alla sua collega…
La regola della “tre quarti” trova purtroppo puntuale applicazione: il set dell’Oria finisce qui. La partita dell’Oria finisce qui.
Passa Fattaccio; non passano tre attacchi della Celeste: il primo finisce fuori, il secondo sulla rete e il terzo sulle solide mani della numero 7 campana (25-21).
Secondo set
Il Caserta scende in campo concentrato dall’inizio e parte da 4-0. Lucrezia e Daniela accorciano le distanze (4-3), ma a questo punto si apre una fase di gioco sconcertante (per noi).
Fattaccio e Iarnone aumentano il bottino e l’unico muro davvero efficace adesso è quello delle atlete campane (prima Cerullo, poi Fusco).
Punto di Lucrezia (10-4) e nuova mazzata da parte del Caserta con cinque punti consecutivi (15-4).
C’è qualche errore in attacco da parte nostra, indubbiamente, ma a fine partita gli errori-punto “diretti” saranno 22. Non è una cifra esorbitante. Il vero problema oggi è la ricezione, decisamente in crisi.
Il disagio di Simona è fin troppo appariscente, se si considera che il nostro libero è uno dei punti di forza della squadra; soprattutto oggi che è in difficoltà, quindi, si mette in risalto la sua bravura in tempi normali.
La più grave delle maledizioni bosniache è: “Possa tu avere e poi non avere più”. (1)
In effetti, è terribile vedere una fase di gioco in cui abitualmente le ragazze sono brave trasformarsi in un colabrodo; fosse stato sempre così, non ci avremmo fatto caso.
Cambio nel Caserta: dentro Salzillo, fuori Iarnone.
Ehi, l’amica mia! Che cavolo…
C’è un accenno di reazione della squadra celeste (Silvietta, Lucrezia), ma sul 18-9 le rossoblu inaugurano un’altra striscia favorevole con una positiva Ricciardi e con le magie di Fattaccio (prima di forza e poi d’astuzia con un bel pallonetto): 22-10.
Silvietta sfrutta uno dei rari palloni giocabili che le arrivano e il Caserta conclude questo parziale avvilente (per noi) sul punteggio di 25-10.
Terzo set
Dall’inizio del terzo parziale uno dei posti in banda è occupato da Paola Di Gennaro.
L’orgoglio oritano si manifesta con gli attacchi di Maria Lucrezia e di Ivana (4-4), ma la ricezione è passata da colabrodo a frana del Vajont, come testimonieranno fin troppo chiaramente le sette battute vincenti poste in essere dal Caserta soltanto in questo set.
Al primo time-out tecnico il punteggio è ancora dignitoso (8-6); poi le padrone di casa fanno quello che vogliono: muro Ricciardi, primo tempo Cerullo, ace Ricciardi, mani-fuori di Fattaccio.
Dopo il punto di Fattaccio c’è un fattaccio con la f minuscola: Veronica Masella sbatte con il musetto sulla spalla di una compagna e resta a terra. A giudicare dai sorrisi delle compagne, la situazione non dev’essere drammatica, ma la palleggiatrice è costretta ad uscire dal parquet.
La rivedremo con un asciugamano legato al viso mentre viene scritturata per uno spot sulla settimana della prevenzione dentistica.
Oria non sa approfittare dell’abbandono della… Mascella ed è anzi proprio la nuova entrata Curia a piazzare due servizi vincenti consecutivi (15-7).
Muro di Pocahontas, ace di Stefania e attacco di Maria Lucrezia da posto due (17-11). Ma ormai è finita.
Ad interrompere il break da sette del Caserta è soltanto la girandola di sostituzioni disposta dai due allenatori: Lioniello e Salzillo per Fattaccio e Fusco; Annacarla e Priscilla per Stefania e Simona (entrambe acciaccate).
Anche Salzillo entra, serve e realizza due aces consecutivi.
Belli il lungolinea di Ivana e il tocco di seconda di Curia che chiude il set sul punteggio di 25-14 mentre i tifosi locali porgono gli auguri natalizi ai vicini di Gricignano.
L’Oria ha giocato soltanto un set; il Caserta si conferma squadra con ambizioni da play-off. E non solo da play-off visto che è imminente l’impegno in Coppa Italia contro il Cefalù. In bocca al lupo.
Abbiamo percorso 678 chilometri a uecchio.
Siamo stati in giro 13 ore e gli unici momenti intensi sono stati i 20 minuti del primo set e i tre minuti di consumazione del panzerotto. Quest’ultimo, però, è stato un piacere riservato al coach (e negato all’unica tifosa al seguito), mentre al resto della squadra è venuta un’improvvisa passione per il kebab.
Nel film Basilicata coast to coast i protagonisti decidono di percorrere la regione lucana dalla costa tirrenica a quella jonica, partendo da Maratea e arrivando a Scanzano Jonico.
Al presidente Mino dev’essere venuto lo stesso improvviso desiderio e così le due autovetture della squadra celeste, dopo cena, si dividono per darsi appuntamento in uno dei luoghi più suggestivi della periferia tarantina: il Ser.T. dell’ospedale Testa, dove le persone vanno per disintossicarsi dalle sostanze stupefacenti e vengono intossicate da raffineria, fabbriche e camini dell’Ilva.
Tabellino: Caserta-Oria 3-0 (25-21, 25-10, 25-14)
Volalto Caserta: Ricciardi 8, Di Gennaro 3, Iarnone 6, Bonagura NE, Fattaccio 13, Masella 1, Lioniello 0, Fusco 12, Salzillo 3, Rosano NE, Curia 3, Cerullo 6, Barone (L) – All. Infante.
Muri-punto 5, Aces 11, errori in battuta 4.
Punti-fatti: 53 (70,7%), errori-punto avversarie: 22.
Icost Oria: Guacci 6, Cozzetto 0, Gallo Ingrao 5, Basile 2, De Tommaso NE, Lonoce 3, Mastandrea 5, Liace 10, Leone (L), Pisani (L) – All. Presta.
Muri-punto 5, aces 5, errori in battuta 6.
Punti fatti 31 (68,9%), errori-punto avversarie: 14.
“Fette di torta” su 120 scambi: PF Caserta 44,2%, PF Oria 25,8%, EP Caserta 18,3%, EP Oria 11,7%.
Arbitri: Giuseppe La Gala e Alessandro D’Argenio.
Altri risultati: Stabia-Arzano 0-3, San Pietro Vernotico-Lavello 3-0, Turi-Gricignano 0-3, ASCI Potenza-Accademia BN 0-3, Battipaglia-Livi Potenza 1-3, Trepuzzi-Spezzano 3-1.
Classifica: Arzano e San Pietro Vernotico 30; Gricignano 25; Stabia 22; Caserta 20; Accademia BN 20; Livi Potenza 13; Spezzano e Trepuzzi 12; ASCI Potenza 10; Turi e Battipaglia 5; Oria e Lavello 3.
Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 150,00; ASCI Potenza e Oria 40,00; tutte le altre 0,00.
Eccoci! Quaranta euri di multa all’Oria per assenza del servizio di asciugatura.
Prossimo turno: Oria-Turi, domenica 9 gennaio, ore 18.00.
NOTE:
(1) VESOVIC, M., Chiedo scusa se vi parlo di Sarajevo, Sperling & Kupfer, Milano, 1996 (2^ ediz.), pag. 82.