UGENTO-ORIA 3-0

27 marzo 2013

U picku materinu

Domenica 24 marzo 2013 – ore 18.30

Prendiamola con filosofia, direbbe la nostra giocatrice che durante il viaggio da Oria a Ugento ha ripassato vita e opere di Leibniz, Locke e Hobbes.

E se dobbiamo prenderla con filosofia, nessuna frase sintetizza le nostre sensazioni meglio dell’espressione balcanica “U pičku materinu”, che sostanzialmente potremmo tradurre con: “Perdindirindina, è stato davvero un peccato”. Molto sostanzialmente.

L’Oria perde con la terza forza del campionato (poi diventata seconda nel corso della serata), ma non sfigura affatto alla Trajkovski Arena di via D’Azeglio. La partita è stata godibile e, a parte un primo set iniziato con troppi errori-punto, le furie rosse “rischiano” di vincere il secondo conservando il vantaggio dal 5-6 al 19-20 e nel terzo restano incollate alla multinazionale sino al 21-20 prima di cedere ai colpi di Aparecida Pereira.

Giorgia Mastria

Insomma, con un briciolo di cattiveria in più e magari anche con un po’ di fortuna, la serata avrebbe potuto prospettare scenari molto suggestivi.

Invece si torna da Ugento a mani vuote e non si può neanche recriminare sul risultato perché la formazione di casa ha vinto con pieno merito e giocando anche una buona partita. L’equilibrio nel secondo e nel terzo set non è stato demerito delle padrone di casa, ma merito delle ospiti, a cui resta la soddisfazione di una prova onorevole e resta soprattutto la coscienza a posto per aver fatto quello che bisognava fare.

Ma andiamo con ordine.

Da Oria a Ugento, nell’auto del coach, si parla di filosofia: Leibniz, filosofo ed anche matematico (insomma, una vita dedicata a rompere le palle su più fronti ai futuri studenti) è approfondito in modo meticoloso; un po’ più sbrigativo è il ripasso di Locke e di Hobbes.

Gottfried Leibniz

Dopo aver discusso con la palleggiatrice di monadi, di trascendenza e di empirismo, la nostra atleta-studentessa ha il colpo di genio e propone alla compagna un metodo innovativo per concordare le strategie d’attacco: “Se dico Leibniz facciamo il primo tempo, se dico Locke facciamo la sette, se dico Hobbes facciamo la fast”…

Giuro che è vero (anche se poi in campo i propositi non sono stati tradotti in fatti).

Mentre le ragazze si cambiano nello spogliatoio, rifletto sul senso della vita e mi pongo profondi quesiti esistenziali: conosciamo la realtà come è in sé oppure oppure ne abbiamo solo una rappresentazione in base a come noi la recepiamo? Quanto influisce l’autocoscienza del singolo nella formazione della conoscenza? Resterà qualcosa della squisita ciambella di Francesca o le ragazze stanno dividendosi anche le briciole alla faccia mia?

Daniela Lo Noce

Formazioni.

L’Ugento schiera Eleonora Carbone in palleggio, Pepa Ivanova opposta, Ana Carolina Buccini e Neide Aparecida Pereira laterali, Maja Jakimovska e Francesca Barba centrali, Demelza Sanasi libero.

A disposizione di coach Carlo Carbone: Roberta Stefanizzi, Veronica Congedi, Chiara Congedi e Barbara Leone.

Precisazione: Jakimovska non è serba, come avevo erroneamente scritto nel post della partita d’andata, ma è macedone come Ivanova. I greci pretenderebbero che si dica che è cittadina della FYROM, ma visto che nella penisola ellenica in questo momento hanno altri problemi, macedoni va benissimo. Idi u kurac.

Macedonia and Macedonians

L’Oria replica con Simona Leone in palleggio, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Veronica Parisi laterali, Giulia Basile e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Désirée Calderone, Noemi Votano e Simona Bianco.

Primo set

Eleonora Carbone affida un mandato esplorativo a Francesca Barba. Quando risale al Quirinale, la centrale salentina ha messo a terra un primo tempo e un bel pallonetto, in aggiunta a un attacco di Ivanova e ad un ace di Aparecida (5-2).

Francesca Barba

Dopo il primo attacco vincente di Ida, l’Oria apre la parentesi tecnica più brutta della partita inanellando una serie sconcertante di errori-punto. Li piangeremo a fine set.

Superata la crisi, le furie rosse si danno da fare: alcuni scambi sono lunghi e combattuti e la loro “sopravvivenza” è in parte merito di una Giorgia davvero eccellente in difesa.

Ma il punteggio è sempre meno allegro (14-5) ed è in ricezione che abbiamo (e avremo) qualche problemino; ne approfittano Buccini e Jakimovska.

Maja Jakimovska

Il time-out chiesto da Marcello sul 17-6 determina un’inversione di tendenza: al ritorno sul parquet le brindisine appaiono più concentrate ed aggressive. La carica, come spesso avviene in questa stagione, la suona Ida, che alterna bolidi imprendibili a beffardi pallonetti.

Barba, molto positiva anche questa sera, replica con una fast, ma poi arrivano punti anche per Veronica e per Giulia (19-13).

Non è finita: i colpi della multinazionale sono arrestati dai muri in rapida successione di Leo e di Giulia (20-16)!

Ivanova va a segno, Ivana trova un bel lungolinea e la Leonessa spinge a terra una ricezione lunga delle padrone di casa: l’Oria ha ridotto lo svantaggio da -11 a -3 (21-18).

Ivana Gallo Ingrao

Ahimé, a Carbone non manca il coraggio di attaccare dalla posizione di opposta e una nostra giocatrice replica il minuto di follia che già c’era costato il secondo set con il Cutrofiano. Del resto, siamo per la par condicio e non ci assumiamo la responsabilità di falsare il campionato…

Sul 24-18 riusciamo ad annullare soltanto la prima palla set con Ivana, poi il parziale si conclude con il nostro 13^ errore-punto (25-19).

Dopo un inizio timido, comunque, siamo riusciti a rimetterci in carreggiata. “L’arte combinatoria” prospettata da Leibniz ed attuata dalle furie rosse ha iniziato a fine set a dare buoni frutti.

Dettando l'azione

Secondo set

Ace di Carbone, attacco di Ivanova, muro di Barba e pipe di Aparecida (4-1). Indubbiamente all’Ugento non mancano le soluzioni offensive.

L’Oria, però, inizia a servire egregiamente e dà avvio ad un’esaltante serie di ace: prima Ida, poi Veronica con due servizi vincenti consecutivi. E’ così che la New Volley passa in vantaggio (5-7).

Si apre una fase di grande equilibrio e di volley-champagne.

Bomba di Buccini e palletta di Ivana (7-9), palletta di Aparecida e bomba di Ida (8-10), punto di Barba e altro attacco vincente di Ida (9-11).

Ida Taurisano

I miracoli di Demelza non bastano ad evitare la sorpresa di una fuga delle brindisine lanciata dalla solita opposta delle meraviglie (a segno in attacco e in battuta): 10-15.

L’Ugento deve aver predisposto un piano anticrisi e lo evinco da due fattori: la condotta generale e quella della palleggiatrice. In generale, la formazione di mister Carbone ha il merito di non innervosirsi e di non andare nel pallone, come talvolta capita alle squadre forti quando vengono “provocate” da quelle meno forti.

Potrei sbagliarmi, ma ho la sensazione che Eleonora Carbone, dal canto suo, offra sempre e subito una seconda opportunità alla compagna che sbaglia l’attacco, un modo – presumo – per far mettere immediatamente alle spalle “il trauma” dell’errore.

Eleonora Carbone

Di errori, in verità, adesso ne stiamo vedendo pochi su entrambi i fronti e l’Oria è commovente per come sta giocandosi questo set alla pari con le qualificate avversarie: difesa aggressiva, costruzione del gioco ordinata e attaccanti che non regalano nulla ed anzi brillano per precisione.

La partita è emozionante e bisogna dire che è anche molto corretta grazie alle atlete e ad un arbitraggio impeccabile che non suscita alcuna recriminazione.

Purtroppo per noi, l’Ugento sfiora il pareggio con Buccini, Barba (ace), Jakimovska (muro) e Ivanova (mani-fuori): 14-15.

Veronica Parisi

Veronica e Ivana ci tengono avanti e – zitti zitti – siamo arrivati al 18-20. Ottimo il ritorno in campo dell’ex-mesagnese; sempre preziosa Ivana in difesa e in attacco.

Un errore in battuta fa uscire il fumo dalle recchie di Marcello anche senza l’ausilio della sigaretta elettronica e Ivanova completa la rimonta (21-20). L’opposta macedone e quella brindisina hanno dato vita in questo set a un duello degno della serie A con 9 punti per la prima ed 8 per la seconda.

Pepa Ivanova

Splendido scambio sul 22-21: Aparecida e Demelza compiono miracoli in difesa, ma al terzo tentativo d’attacco oritano Ida piazza un pallonetto spettacolare (22-22).

Punto di Aparecida con velo di Barba ed imperioso attacco di Ivanova.

Sul 24-23 gli arbitri interrompono il gioco perché hanno l’impressione che Buccini sia stata colpita dal colpo della strega. In realtà la brasiliana stava solo mostrando alle compagne come gioca a bocce sulla spiaggia di Ubatuba.

Falso allarme

Lo scambio decisivo è risolto da una prepotente diagonale di Pepa Ivanova (25-23).

Peccato. Ma perdere un parziale d’un soffio con cotanta avversaria e giocando così è comunque un motivo di orgoglio.

Terzo set

La consapevolezza di poter volare alto prevale sulla demoralizzazione per l’occasione sprecata: Ida, Daniela e Veronica guidano il tentativo di riscossa oritana (1-4).

Sull’altro fronte è ottima la prestazione di Barba, a cui tutte le ciambelle riescono col buco (anche le fast e i muri, in senso metaforico).

Esultanza oritana

L’Oria è encomiabile ma non perfetto e deve rimproverarsi due piccoli elementi di criticità: le invasioni ricorrenti e soprattutto quello che stranamente sembra essere un nostro difetto congenito: i palloni ricevuti o difesi “lunghi” che viaggiano verso la nostra metà campo e che aspettano soltanto di essere spinti a terra da chi salta al centro della rete. Ecco, quello che alle altre squadre appare facile come tirare un rigore senza portiere a noi sembra un’impresa al cui confronto trovare un esponente del PD colluso con Archinà e disposto a vergognarsi appare una formalità.

Non siamo abbastanza Leviatani con quei palloni – direbbe Hobbes.

Grazie a un bel muro di Leo, comunque, siamo ancora in vantaggio (5-7).

Tolleranza zero

Buccini piazza una palla nell’angolino del posto uno, Ivanova va a segno in battuta e Carbone mette a terra un tocco di seconda (10-8).

Giorgia difende in bagher all’indietro e realizza un punto.

Godo ogni volta che fa punto un libero, a maggior ragione quando è il nostro. Credo che in queste circostanze il parroco della chiesa più vicina al palazzetto, ovunque si giochi, dovrebbe far suonare le campane a festa.

Anche Veronica sta difendendo parecchi palloni difficili.

Torniamo per un attimo in vantaggio sul 10-11, poi, però, dobbiamo soccombere sotto i colpi di Aparecida, un po’ in ombra nei primi due set ma decisiva nel terzo (14-12).

Neide Aparecida Pereira

Carbone aumenta il vantaggio con un ace, ma le furie rosse non si arrendono mai: Ida e Giulia agguantano il pareggio (15-15)!

Punti per Buccini e Carbone e si arriva al 21-18, fase in cui Leo preferisce andare sul sicuro ed arma ripetutamente la mano di Ida. L’opposta oritana non delude le attese e si impone – tanto per cambiare – come top-scorer della serata con 20 punti complessivi. Due suoi attacchi ci riportano a ridosso dell’Ugento (21-20).

Come preannunciato, però, scocca l’ora di Aparecida, che mette a terra due palloni intervallati da un muro di Francesca Barba.

Sul 24-20 non è ancora finita: Ida annulla due palle-match e possiamo ancora riscaldarci alla fiammella della speranza (24-22).

Ida Taurisano

Nello scambio successivo Carbone tenta lo scherzetto del secondo tocco, ma questa volta la difendiamo; l’attacco successivo, però, è una diagonale di Aparecida su cui non c’è niente da fare (25-22).

U pičku materinu.

Ugento vince con merito e si conferma bestia nera per le brindisine (cinque 3-0 in due anni, Coppa Puglia inclusa), che tuttavia escono dal PalaOzan a testa alta. Purtroppo è stata una giornata particolarmente sfavorevole: Galatina e Spongano vincono e in classifica si avvicinano pericolosamente. Ma il gioco espresso dalle furie rosse e la determinazione caratteriale (nonché la ciambella) lasciano un retrogusto dolce; dopo una prestazione così prevale la fiducia. Insomma, il livello di autocoscienza – direbbe Leibniz – è buono.

Buona Pasqua a tutti e chist’ so’ l’ov’ (direbbe sempre Leibniz).

Simona Leone

Tabellino: Ugento-Oria 3-0 (25-19,  25-23,  25-22)

Volley Alpak Ugento: Buccini 9, Carbone 6, Pereira 11, Jakimovska 2, Stefanizzi NE, Ivanova 12, Congedi V. NE, Congedi C. NE, Leone B. NE, Barba 10, Sanasi (L) – All. Carbone.

Muri-punto 4, ace 7, errori in battuta 8.

New Volley Oria: Carone NE, Gallo Ingrao 6, Peluso NE, Basile 4, Calderone NE, Taurisano 20, Votano NE, Deandri 39 (di scarpa), Leone S. 3, Bianco NE, Parisi 9, Lo Noce 1, Mastria 1 (L) – All. Presta.

Muri-punto 3, ace 5, errori in battuta 7.

Arbitri: Davide Tolomeo e Giuseppe Pellè.

Ana Carolina Buccini

Altri risultati: Presicce-Assi Brindisi 0-3, Cutrofiano-Taranto 2-3, Collepasso-Nardò 3-1, Galatina-San Cassiano 3-0, Pallavolo 80 BR-Spongano 0-3, Squinzano-Casarano 3-0.

Classifica: Assi Brindisi 57; Ugento 55; Cutrofiano 54; Collepasso 48; Taranto 42; Oria 33; Galatina 32; Spongano 27; San Cassiano 26; Presicce 23; Nardò 18; Pallavolo 80 BR 15; Squinzano 6; Casarano 5.

Ricezione

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 352,00; San Cassiano 165,00; Spongano 160,00; Pallavolo 80 BR 140,00; Collepasso 132,00; Casarano 82,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52,00; Oria 50,00; Assi Brindisi 35,00, Ugento, Taranto e Galatina 0.

Eccoci! Multa di 50 euri all’Oria per l’assenza del dirigente addetto agli arbitri.

Prossimo turno: Oria-Collepasso, domenica 7 aprile, ore 18.30.


ORIA-CUTROFIANO 0-3

19 marzo 2013

Piazza di Spagna

Domenica 17 marzo 2013 – ore 18.30

Raggiunti i 50 anni di età, è consigliabile sottoporsi all’esame della prostata. Non dev’essere un’esperienza piacevole e se dipendesse da noi eviteremmo di farlo, ma va fatto.

Allo stesso modo, raggiunta la settima giornata del campionato, bisogna giocare contro il Piazza di Spagna Cutrofiano. Non dev’essere un’esperienza piacevole e se dipendesse da noi eviteremmo di farlo, ma va fatto.

Mi rendo conto che il paragone tra un dito che viene ficcato in quel posto e la partita contro la vicecapolista non è il massimo della raffinatezza, ma credo che renda bene l’idea dello stato d’animo con cui ci si prepara ad un incontro del genere. Si sa in anticipo come sarà (ce l’ha raccontato chi c’è già passato e del resto non ci vuole molto ad immaginarlo) e si sa anche che non sarà per niente bello (anzi, in caso di soddisfazione, ci sarebbe da preoccuparsi o almeno da rimettere in discussione alcune certezze); tutto quello che si auspica è che finisca il più presto possibile.

Claudia Trovè

Se accantonassimo il risultato ed i nostri interessi di classifica, però, veder giocare il Cutrofiano da spettatori neutrali sarebbe un’esperienza per nulla spiacevole. Anzi. La formazione leccese esprime un volley altamente spettacolare ed efficace e l’alchimia tecnica che scaturisce da atlete esperte, da autentiche fuoriclasse e da giovani promettenti produce un risultato eccellente. Se poi il Cutrofiano trova sulla propria strada un’avversaria come l’Oria, che, sia pure con qualche imperfezione, riesce a giocare la propria partita opponendo un’eroica resistenza, beh, gli ingredienti per una bella partita non mancano e la metafora con l’esame prostatico appare ancora più fuori luogo.

Imballaggio

Ma andiamo con ordine.

Le atlete che raggiungono Oria nell’auto di coach Marcello utilizzano come antistress uno di quei fogli da imballaggio di plastica trasparente con le bolle d’aria. L’azione antistress consiste nello schiattàre le bolle una ad una. Lo scoppiettìo prodotto, però, lo stress lo fa venire al resto dei presenti.

Sorpresa al palazzetto: all’ingresso è stato allestito un bar con tanto di tavolini. Da quando vengo ad Oria, prima da avversario poi da tifoso, non si era mai verificato questo evento e mi sorge il sospetto che possa essere stata Loredana Corvino ad aver dato disposizione di allestire il bar per l’occasione. Notoriamente la ragazza ha il palato fine. Del resto, se aspettiamo che Veronica prepari il tiramisù, stiamo freschi.

Nipote e zia

La schiacciatrice brindisina, a proposito, è ancora indisponibile e Giulia deve nuovamente sacrificarsi in un ruolo per lei inedito.

Sull’altro fronte, Francesca Lia è in partenza per gli States e il suo posto viene rilevato da un altro “mostro sacro” della pallavolo pugliese (siccome già so’ picch’…), Daniela Stabile.

Formazioni.

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Basile schiacciatrici, Sara Giuffrè e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di mister Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Noemi Votano e Veronica Parisi.

Giorgia Mastria

Cutrofiano: Paola Marcianò in palleggio, Claudia Trovè opposta, Loredana Corvino e Daniela Stabile schiacciatrici, Germana Fanelli e Marta Baglivo centrali, Francesca Fachechi libero.

A disposizione di coach Elio Quarta: Stefania Danieli, Laura Lazzari, Stefania Padula, Tatiana Fingi e Chiara Passaseo.

Primo set

Subito una magia di Ida: un bel pallonetto che cade nel cuore della difesa salentina.

Pallonetto di Ida

Seguono due errori-punto delle furie rosse, ma dopo scambi durati particolarmente a lungo. Andiamo sotto (1-2), quindi, ma le prime impressioni sono buone. Siamo reattive.

Corvino consolida il vantaggio e sul 5-7 si apre un duello a suon di punti tra le due opposte, Ida Taurisano e Claudia Trovè. L’atleta salentina appare in serata di grazia; Ida riesce a fare persino meglio delle (già eccellenti) prestazioni a cui ci ha abituati: sul 7-9 ha già messo a terra 6 palloni, praticamente tutti quelli dell’Oria.

Le padrone di casa stanno disputando una partita dignitosa, molto determinata in ricezione e in difesa, e stanno riuscendo nell’impresa di contenere le centralone del Cutrofiano, sorprendentemente ancora a secco di punti. Il rovescio della medaglia è che la nostra fase offensiva sembra un’esclusiva di Ida e procedendo di questo passo fra 10 minuti dovremo farle arrivare la bombola dell’ossigeno.

Paola Marcianò

Ottima la prova di Paoletta Marcianò nell’altra metà campo: la palleggiatrice allevata da coach Marcello nella Palafiom Taranto sembra aver raggiunto la piena maturità tecnica in aggiunta a quella caratteriale, che ha sempre avuto.

Primo punto per Baglivo, muro di Paoletta e mister Marcello, sull’11-19, deve chiamare un time-out.

Il set sta avendo uno sviluppo tutto sommato prevedibile: l’Oria non è in crisi, ma la superiorità tecnica del Cutrofiano emerge prepotentemente e “la forchetta” nel punteggio si allarga come conseguenza dei valori in campo.

Daniela Lo Noce

Ida realizza il suo nono punto personale (che si somma alla fast di Daniela, e ai 4 errori-punto delle gentili ed avvenenti ospiti, 3 dei quali in battuta), ma poco prima dobbiamo rilevare i primi palloni messi a terra da Fanelli: un primo tempo ed un muro. Palloni che hanno il sapore della minaccia per l’immediato futuro.

Il set termina 14-25.

Secondo set

Il primo scambio del secondo parziale basta da solo a dare appagamento al pubblico: l’Oria difende con affanno un attacco cutrofianese; il terzo tocco compete ad Ida, che inventa una rovesciata di piede spettacolare. E’ la cosa più bella della partita. Purtroppo, però, la prosecuzione dello scambio si conclude con la conferma della minaccia di cui sopra: un altro punto della Sequoia Fanelli.

Germana Fanelli

Paoletta è scatenata: prima mura su una sua ex-compagna della Palafiom e dell’Ostuni, poi piazza un secondo tocco dei suoi. E sì che Marcello (che “conosce vecchia” la palleggiatrice) si era raccomandato con le proprie atlete: state attente a non farvi sorprendere dai pallonetti di Paoletta.

Il concetto era stato espresso dal coach in modo meno elegante, ma il senso era quello.

Magnifica Ida: mani-fuori da posto quattro e pallonetto da posto due in rapida successione (4-4).

Giulia Basile

Dopo un muro di Stabile (6-8), l’Oria infila un break da 4 alternando gli attacchi di Giulia e gli ace di Ida. Finalmente assaporiamo il gusto del vantaggio (10-8).

Dura poco perché Stabile e Fanelli (muro) ribaltano nuovamente la situazione (10-11).

Punti per Leo e per Ivana, ma anche per la Sequoia e per l’inossidabile Corvino: Cutrofiano è avanti (12-14), ma adesso l’incontro è equilibrato. E cominciamo a divertirci.

Ivana ottiene “un mani-fuori da serie A”. La definizione è dell’interessata. Ovviamente.

Ivana Gallo Ingrao

Lotta tra titani: Corvo contro Ida e le gentili ed avvenenti ospiti conservano il vantaggio (15-17).

Se il primo break l’abbiamo costruito con gli ace, adesso ci affidiamo al muro: attacco di Ida, muro e attacco di Giulia, muro di Ida. Oria in vantaggio (19-17)!

Per tornare all’elegante metafora d’apertura, siamo tornati padroni del nostro destino: abbiamo afferrato la mano dell’urologo e stiamo tirando fuori il dito da quel posto.

Trovè mette palla a terra, noi commettiamo un’infrazione e Baglivo spedisce nel nostro posto cinque un primo tempo da manuale (19-20).

Ida fenomenale: un altro attacco e un altro ace; in più Cutrofiano perde lucidità e incappa in tre errori-punto consecutivi.

Ace di Ida

Questo vuol dire che adesso conduciamo 24-20. Questo vuol dire che abbiamo 4 palle-set a disposizione. Questo vuol dire che abbiamo la possibilità di scrivere la storia. Questo vuol dire che alcuni degli spettatori in tribuna giunti da Brindisi e da Ugento stanno godendo in silenzio. Questo vuol dire che stiamo per chiedere agli spettatori giunti da Brindisi e da Ugento di staccare un assegno per riconoscenza.

Nel Cutrofiano entra Chiara Passaseo e poi – al cambio-palla causato da un nostro errore offensivo – entra anche Tatiana Fingi, specialista dei servizi. La schiacciatrice mancina è anche specialista in urla motivazionali, ma oggi ha la voce bassa e non può esprimere appieno questo dono ricevuto da madre natura. Meno male. I servizi, però, sono precisi e l’Oria si incarta.

Claudia Trovè

Si cerca Ida fino all’esasperazione e se persino un papa non se l’è sentita di farsi carico da solo della gestione di un miliardo di fedeli, anche la nostra opposta può a buon diritto essere giustificata dall’impossibilità di fare altri miracoli da sola (oltre ai 20 punti già realizzati in 2 set).

In più c’è una Trovè spietata, che con una diagonale annulla la quarta palla-set (24-24).

Ida attacca da seconda linea, il pallone tocca il nastro e poi finisce a lato. La nostra opposta protesta in modo vibrante perché ha rilevato anche un tocco di Fanelli, saltata a muro. Le immagini riviste con calma non sciolgono l’enigma, ma è possibile che il movimento della rete abbia ingannato la nostra fuoriclasse.

Simona Leone

Disgraziatamente un ulteriore errore di una nostra giocatrice regala il set al Cutrofiano. Ahimè, purtroppo per noi, le grandi squadre non sono quelle che non cadono mai, ma sono quelle che sanno rialzarsi. Cutrofiano era indruppicàto sul 24-20 ed è stato capace di rimontare sino al 24-26. A noi resta solo l’effimera soddisfazione di aver fatto correre un brivido sulla schiena delle nostre titolate avversarie.

Terzo set

Oria accusa il colpo sul piano psicologico e in avvio di set la vicecapolista sembra in grado di fare il bello e il cattivo tempo sul parquet: muro, fast ed ace di Fanelli; ace di Stabile; primo tempo di Baglivo e attacco di Corvino con successivo richiamo dell’arbitro ad una Leonessa un po’ nervosa.

Sul 2-9 non so se è più interessante continuare a seguire la partita o se è preferibile concentrarsi sulle riserve del Cutrofiano, un po’ ultras, un po’ cubiste, un po’ talk-show. Molto talk-show.

Riserve vivaci

Dopo una palla contesa a rete e spinta a terra da Passaseo, l’Oria ritrova se stesso e recupera parte del distacco: ace di Daniela, attacco di Ida e qualche imprecisione avversaria (9-11).

Trovè prima piazza un mani-fuori e poi tenta invano di difendere un attacco di Ida che, toccato dalla difesa salentina, termina dalle parti del segnapunti. L’opposta cutrofianese deve arrestare la propria corsa in corrispondenza del tavolo; il punto è dell’Oria, ma l’opposta leccese esprime verbalmente una contestazione all’arredatore del palazzetto.

Ida fa punto anche appoggiando palloni in lungolinea senza saltare valorizzato una bella difesa di Giorgia su un attacco di Fanelli (12-15).

Incoronazione

Buona la prestazione della creatura in maglia bianca; un po’ in ombra le centrali, che tuttavia hanno avuto palloni col contagocce.

Sul 12-15 la vicecapolista se ne va: Stabile, Passaseo e Fanelli firmano il break da 5 che ammazza la partita (12-20).

Nel finale l’Oria rosicchia alcuni punti grazie ad un’Ida stellare, autrice di ben 5 punti in 10 scambi; purtroppo non bastano a contrastare i colpi del Corvo e di Trovè. L’ultimo punto è un muro di Germana Fanelli (19-25).

Chiara Passaseo

E’ andata come previsto. Le nostre gentili ed avvenenti ospiti hanno confermato la propria fama ed hanno regalato momenti di volley-champagne. L’Oria, comunque, non ha affatto sfigurato: Ida è stata fantastica (media di 9,6 punti a set), Giorgia e Ivana hanno retto decorosamente l’impatto con cotante bocche di fuoco e soltanto le pizze dell’Akropolis ci permetteranno di toglierci dalla bocca il sapore delle mani che ci siamo mangiati alla fine del secondo set, il più grande rammarico della serata.

L’esame della prostata sarebbe finito, ma l’urologo ci convoca già per una visita di controllo domenica prossima a Ugento.

Germana Fanelli

Tabellino: Oria-Cutrofiano 0-3 (14-25,  24-26,  19-25)

New Volley Oria: Carone NE, Gallo Ingrao 6, Peluso NE, Giuffrè 1, Basile 4, Taurisano 29 (e pizza!), Votano NE, Deandri 9 (in scienze), Leone 1, Parisi NE, Lo Noce 2, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 2, ace 6, errori in battuta 5.

Piazza di Spagna Cutrofiano: Baglivo 5, Danieli NE, Lazzari NE, Stabile 9, Trovè 11, Padula NE, Fingi 0, Fanelli 11, Marcianò 3, Corvino 12, Passaseo 2, Fachechi (L) – All. Quarta.

Muri-punto 8, ace 3, errori in battuta 4.

Arbitri: Vladimiro Argese e Cesare Mazzotta.

Ida Taurisano

Altri risultati: Assi Brindisi-Galatina 3-0, San Cassiano-Ugento 1-3, Casarano-Collepasso 0-3, Taranto-Pallavolo 80 BR 3-0, Nardò-Spongano 3-0, Squinzano-Presicce 0-3.

Classifica: Assi Brindisi 54; Cutrofiano 53; Ugento 52; Collepasso 45; Taranto 40; Oria 33; Galatina 29; San Cassiano 26; Spongano 24; Presicce 23; Nardò 18; Pallavolo 80 BR 15; Casarano 5; Squinzano 3.

Bagher perfetto

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 352,00; San Cassiano 165,00; Spongano 160,00; Pallavolo 80 BR 140,00; Collepasso 132,00; Casarano 82,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52,00; Assi Brindisi 35,00, Ugento, Taranto, Oria e Galatina 0.

La Pallavolo 80 Brindisi scavalca Collepasso grazie ad una multa di 50 euri per l’assenza del dirigente addetto agli arbitri.

Prossimo turno: Ugento-Oria, domenica 24 marzo, ore 18.30.


PALLAVOLO 80 BRINDISI-ORIA 1-3

12 marzo 2013

Mamma son tanto felice

Domenica 10 marzo 2013 – ore 18.30

Il momento magico continua e non sono soltanto i risultati a renderlo tale. Con tanti, tantissimi auguri alla nostra Ida.

Cominciamo, però, dai risultati. Con la sesta vittoria consecutiva, con 16 punti in 6 partite, saremmo la prima forza del girone di ritorno insieme all’Ugento e seguiti dall’Assi e dal Cutrofiano (15 punti) e poi dalla Tempesta (14) e dal Galatina (13).

Sono solo suggestioni, per carità. Gli scontri diretti falsano questa strana classifica e già da domenica prossima, con l’inizio di un ciclo terribile, le cose potrebbero cambiare. Ma soffriremo le nostre pene quando arriveranno; per adesso godiamoci quest’Oria che sta facendo egregiamente il proprio dovere contro le dirette concorrenti.

Giorgia Mastria

Un ultimo dato statistico: non ottenevamo 6 vittorie di fila dal campionato di serie C 2008-’09, quello in cui le furie rosse, lanciate verso la promozione, ottennero 12 successi consecutivi. All’epoca Giorgia stava ancora collu bibberòne…

Al netto dell’enfasi, quella di Brindisi non è che sia stata una grandissima partita, diciamo la verità. C’è stato un buon avvio, c’è stata la solita capacità di adattamento ad un assetto tattico nuovamente rivoluzionato e c’è stata un’Ida immensa. Soprattutto c’è stata la capacità di vincere pur giocando così così e al cospetto di un’avversaria a cui comprensibilmente il risultato starà un po’ stretto.

Giulia Basile

Marcello deve rinunciare a Veronica, afflitta da un’infiammazione al verme solitario, e sposta Giulia in posto quattro, un esperimento privo di precedenti. In più, deve discutere con Sara, che vorrebbe giocare con le mimose appena ricevute in dono.

Il nostro Francesco, intanto, accetta di parare i rigori tirati da una bella bambina che prende la rincorsa da Tuturano.

Formazioni.

Pallavolo 80 Brindisi: Monica Di Rienzo palleggiatrice, Chiara Sarinelli opposta, Francesca Diviggiano e Irene Morciano laterali, Luana Tenore e Sonja Mele centrali, Federica Pica libero.

A disposizione di mister Raffaele Capozziello: Marina Iaia e Ilaria Screti.

Luana Tenore

New Volley Oria: Simona Leone palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Basile laterali, Sara Giuffrè e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di mister Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Noemi Votano e Veronica Parisi.

Primo set

Ida ha fretta di chiudere la partita perché ha nuovi impegni personali da onorare ed alterna pallonetti graziosi ad attacchi superbi.

La Pallavolo 80 replica con un ace di Morciano, un attacco di Sarinelli ed un muro di Mele; poi rileviamo il primo punto della nuova carriera di schiacciatrice di Giulia Basile (4-5).

Pocahontas schiacciatrice

E’ nata per questo ruolo; come abbiamo fatto a non accorgercene prima?

A parte queste realizzazioni, però, le nostre bocche di fuoco sono un po’ imprecise e ci lasciamo scavalcare prima di incassare, a nostra volta, un po’ di graditi omaggi.

Punti in battuta per Giulia e per Sara, un muro per Sarinelli (11-15) e poi le furie rosse ingranano la quarta: muro di Daniela, attacco e muro di Ida, due conclusioni sbagliate dalle padrone di casa e attacco efficace di Pocahontas (11-21).

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Mister Capozziello effettua un paio di cambi (Iaia e Screti, quest’ultima subito a segno con un tocco di seconda), ma per l’Oria è una marcia trionfale e il set termina 12-25.

Anomala la stitichezza realizzativa di Francesca Diviggiano: un solo punto in questo parziale. Il suo risveglio, però, sarà imperioso e cambierà la partita (22 punti nei restanti 3 set, con la considerevole media di 7,33).

Secondo set

Le centrali oritane (Sara e Nocciolina) provano a lanciare la prima fuga, ma Diviggiano entra in partita e l’incontro vive una fase di straordinario equilibrio con continui cambi palla dal 3-4 al 7-9.

Monica Di Rienzo

Ivana trova un ace, fondamentale che però, poco dopo, sorride anche alla Pallavolo 80 (10-10).

Ida mette palla a terra da destra e Giulia da sinistra (10-12); Diviggiano è la risposta brindisina (13-13). E’ uno spettacolo questa ragazza: prima oscilla come un pendolo a coprire i rischi da diagonali e poi va ad attaccare le palle che opportunamente le offre Di Rienzo, molto positiva nella distribuzione del gioco.

Il tocco di seconda della Leonessa

 “Doppia!” – urlano le padrone di casa in riferimento ad un’infrazione un po’ troppo vistosa commessa dalla Leonessa.

L’arbitro fischia il fallo, poi però ci tiene ad informare le brindisine che l’unica autorità giudiziaria legittimata e costituita è lui e i suggerimenti non sono graditi.

Sul 16-15 ribaltiamo la situazione grazie a due conclusioni fuori misura delle nostre avversarie e ad un ace di Ivana (16-18).

Saliamo a +3 grazie a Simona, che prima arretra verso il posto due e poi sorprende la difesa locale con un bel tocco di seconda (18-21).

Lu cutursu di Ida

Il punto finale è di Ida, la cui imperiosa diagonale, però, provoca all’opposta un certo dolorino a quella parte della schiena che il mio ex-direttore (di Francavilla Fontana) definitiva “lu cutursu” (19-25).

Durante il cambio di campo, Ida passa a raccogliere il primo applauso di un bambino che può a buon diritto essere orgoglioso della mamma. E lo siamo anche noi.

Osservazioni tecniche

Terzo set

Non sappiamo se è la striscia positiva in fase di allungamento o il punteggio di due set a zero, o magari un dilagante desiderio di maternità, o forse l’allergia alle mimose; fatto sta che l’Oria torna sul parquet un po’ troppo mollemente.

Monica Di Rienzo piazza un secondo tocco e lancia così la riscossa delle padrone di casa. Diviggiano è devastante: un muro e due attacchi in rapida successione e sul 7-4 Marcello consuma il primo time-out.

Francesca Diviggiano

Ma ancora è niente: Diviggiano continua a martellare e soltanto il rinomato culo di Pocahontas, sul 13-5, riesce a spezzare l’assedio con una ricezione che finisce dritta nel campo avverso.

Sul 14-6 le furie rosse costruiscono un break da 8 e recuperano tutto lo svantaggio.

Da segnalare uno scambio infinito concluso dall’inossidabile Ida.

Per rifiatare, oltre alle formazioni, le capitane chiedono di verificare anche la disposizione delle auto parcheggiate in via Don Guanella.

Sara Giuffrè

Mani-fuori di Giulia, ma la Pallavolo 80 replica con un paio di diagonali strettissime (17-16). Oltre alla stratosferica Diviggiano, anche Morciano sta disputando una partita ricca di punti.

E’ l’ex-massafrese a tenere avanti le padrone di casa prima del consueto bolide di Ida (22-23).

L’opposta oritana, purtroppo, non ha il dono dell’infallibilità e una sua conclusione fuori misura offre alla Pallavolo 80 la prima palla-set (24-23).

Ida stessa rimedia (24-24), poi però non riusciamo a contenere Morciano e commettiamo un ulteriore errore offensivo permettendo ad un Brindisi coriaceo di riaprire la partita (26-24).

Irene Morciano

Quarto set

Nonostante un’insolita vocazione di Ida per i muri (5-6), dobbiamo soffrire anche nel quarto parziale con la Pallavolo 80 che punge con Mele, Tenore (muro anche per lei) e Morciano (9-6).

Fantastica Ida, spronata dal presidente (“Mena, alla mamma, me’…!”) e punti anche per Daniela e per la Leonessa, con il raptus offensivo da posto due che era tanto caro al Koala (13-11).

La situazione non si mette benissimo: Diviggiano è fenomenale e le compagne giocano tutte con la giusta intensità; tocca continuare a rincorrere (16-12).

Sul 17-15 la svolta.

Ida Taurisano

Ida appoggia una palletta velenosa proprio al centro della difesa locale, incassa un errore-punto avversario e poi scarica tre attacchi consecutivi imponendosi come miglior realizzatrice della partita (chiuderà a quota 27). In più costringe coach Capozziello a bruciarsi entrambi i time-out a disposizione per individuare le giuste contromisure.

Una contromisura sono gli attacchi di Morciano. La Pallavolo 80, però, fa e disfa: quello che ottiene costruendo gioco lo spreca sbagliando due delicatissimi servizi.

Oria ringrazia e si prepara al rush finale.

Ivana Gallo Ingrao

Pallonetto di Diviggiano e bolide di Ida (20-24).

C’è un altro fendente di Diviggiano prima dell’insolita conclusione della partita: sul 21-24 le due palleggiatrici decidono di scambiarsi una doppia e in questo modo l’incontro termina con il punteggio di 22-25.

E’ insolita anche la direzione che prendono le furie rosse dopo il terzo tempo; c’è un tifoso, uno solo, che attira tutta l’attenzione delle ragazze: Samuele.

“Citte!” è il perentorio ammonimento della madre volto a non turbare il sonno del piccino.

Citte!

Tornando alla partita, l’Oria ottiene altri tre punti d’oro, sia pur soffrendo e stringendo i denti. Come già evidenziato in apertura, le ragazze di coach Marcello hanno iniziato il girone di ritorno raccogliendo tutto quello che potevano raccogliere e anche di più.

Adesso arriva il difficile (Cutrofiano, Ugento e Collepasso), ma possiamo affrontare il pericolo con serenità.

Prendiamo il Cutrofiano galattico; in fondo, loro hanno tutto da perdere e noi tutto da guadagnare.

Un appello: i sostenitori di Cutrofiano verranno in massa in via Crocifisso; sono i benvenuti, ma non lasciamo giocare le nostre ragazze “in trasferta”. Le abbiamo sostenute nelle tante imprese che hanno compiuto; adesso sosteniamole per il miracolo!

Esultanza oritana

Tabellino: Pallavolo 80 Brindisi-Oria 1-3 (12-25,  19-25,  26-24,  22-25)

Pallavolo 80 Brindisi: Diviggiano 23, Tenore 2, Iaia 0, Sarinelli 2, Di Rienzo 1, Screti 1, Mele 4, Morciano 15, Pica (L) – All. Capozziello.

Muri-punto 7, ace 3, errori in battuta 12.

New Volley Oria: Carone NE, Gallo Ingrao 8, Peluso NE, Giuffrè 5, Basile 11, Taurisano 27, Votano NE, Deandri 2779 (a Ruzzle contro Desy), Leone 2, Parisi NE, Lo Noce 5, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, ace 6, errori in battuta 6.

Arbitri: Francesco Di Maria e Giuseppe Valente.

Lu latti

Altri risultati: Collepasso-Assi Brindisi 3-2, Cutrofiano-Casarano 3-0, Ugento-Squinzano 3-0, Spongano-Taranto 0-3, Galatina-Nardò 3-1, Presicce-San Cassiano 0-3.

Classifica: Assi Brindisi 51; Cutrofiano 50; Ugento 49; Collepasso 42; Taranto 37; Oria 33; Galatina 29; San Cassiano 26; Spongano 24; Presicce 20; Pallavolo 80 BR e Nardò 15; Casarano 5; Squinzano 3.

Irene Morciano contro il muro dell'Oria

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 352,00; San Cassiano 165,00; Spongano 160,00; Collepasso 132,00; Pallavolo 80 BR 90,00; Casarano 82,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52,00; Assi Brindisi 35,00, Ugento, Taranto, Oria e Galatina 0.

Tutti buoni anche questa volta.

Prossimo turno: Oria-Cutrofiano, domenica 17 marzo 2013, ore 18.30.


ORIA-SPONGANO 3-0

6 marzo 2013

Volare

Domenica 3 marzo 2013 – ore 18.30

Vola, Oria, vola!

Con la quinta vittoria consecutiva la squadra del presidente Mino conferma il proprio momento di grazia. E’ vero, il calendario le ha dato una mano concentrando in una fase successiva tutte le partite più o meno impossibili (Assi, Cutrofiano, Ugento e Collepasso), ma le furie rosse hanno interpretato come meglio non avrebbero potuto la logica dell’astìp’ ca trov’ (accumula punti per quando arriverà la carestia). E finalmente hanno imparato a vincere anche gli scontri diretti.

Ivana Gallo Ingrao

Il merito è ancora maggiore se si considera che coach Marcello ha dovuto rivoluzionare la squadra, priva di Annacarla e con l’incombente minaccia dell’influenza, che si è già presentata quale ospite poco gradita a casa del reparto centrali.

Il tecnico oritano ha rispolverato per Simona Leone il ruolo di palleggiatrice e ha preferito rinunciare a Pocahontas, venuta al palazzetto solo per diffondere germi. E per portare la crostata alla ricotta della mamma, il cui ricordo renderà meno triste il decorso dell’influenza.

Francesca Piccinni

Problemi anche sull’altro fronte: non c’è Pendenza e Marti è costretta a iniziare dalla panchina finché dirigenti premurosi non le porteranno le lenti a contatto. Sembra uno di quei film catastrofici in cui i militari corrono verso la base missilistica con i codici delle armi nucleari senza i quali i missili non possono essere lanciati.

Formazioni.

New Volley Oria: Simona Leone palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Veronica Parisi laterali, Sara Giuffrè e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Giulia Basile, Désirée Calderone, Noemi Votano e Simona Bianco.

Giulia col plaid

Edilcostruzioni Spongano: Enrica Strambaci palleggiatrice, Silvia Parisi opposta, Carmen Greco e Francesca Piccinni laterali, Federica Cutaia e Anna Grazia Maggiore centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Marcella Cancelli: Maria Laura Carlino, Maria Francesca Rizzello, Valentina Petracca ed Elisa Marti.

Se non altro, ho l’occasione di veder giocare il mio idolo: Francesca Piccinini-senza-una-i.

Osservo gli arbitri, due colossi, e prevedo che questa sera le giocatrici e i tifosi non protesteranno molto. Nell’interesse della loro stessa incolumità.

Silvia Parisi

Primo set

Avvio frizzante di Silvia Parisi, autrice dei primi punti salentini, ma ad andare in fuga è l’Oria, grazie alle felici conclusioni di Sara: primo tempo e fast (6-2).

Federica Cutaia arriva in prima linea e mette a terra il suo primo pallone.

Mino la conosce e l’apprezza da quando aveva 14 anni; Marcello la conosce e l’apprezza da quando aveva 14 anni; io la conosco e l’apprezzo da quando aveva 17 anni. Vorrei afferrare il microfono e lanciarle un appello: risparmiaci ulteriori dimostrazioni del tuo immenso talento. Concediti, per una volta, una partita loffia. Non intaccherà la nostra stima nei tuoi riguardi. E non diremo niente a nessuno.

Federica Cutaia

Macché.

Cuti piazza altri due primi tempi e poi trova anche l’ace che avvicina pericolosamente lo Spongano (10-8).

Piccinni carica troppo il braccio e dagli spalti arriva un suggerimento tecnico: “Francesca, mittiti chiù reta!”.

Quando, invece, l’arbitro fischia una doppia a Strambaci, il nostro presidente osserva che la scarsa tolleranza del direttore di gara in materia potrebbe causare effetti devastanti sulla nostra squadra… Indubbiamente c’è grande fiducia per la pulizia del tocco di Simona…

Simona Leone

Ma per adesso la Leonessa sta interpretando alla grande il ruolo che rivestì in passato: ginocchio in avanti, elegante volteggio e l’Oria vola sul 14-8.

Stiamo servendo benissimo e difendiamo con grinta.

Altrettanto efficace, però, è il turno in battuta di Silvia Parisi: un ace, il primo muro della gara (Greco) e un break da 7 che comporta il sorpasso da parte delle ospiti (14-15).

Rimedia Veronica, che da posto quattro scarica palloni come se fossero M&m’s (19-15).

Veronica Parisi

Elisa Marti può entrare sul parquet, ma le furie rosse conservano il vantaggio con una palletta di Ida e poi dilagano con Ivana e Sara (ace).

Un’indecisione ospite permette all’Oria di conquistare il primo set (25-19).

Secondo set

Ida inventa una palletta tesa come una cannonata e il secondo parziale comincia nel modo migliore (6-1).

Da segnalare un punto ottenuto da Nocciolina respingendo un pallone in difesa.

Punto-culo Nocciolina

Dopo l’immancabile punto di Cutaia, registriamo un perentorio break da 6-1 delle furie rosse (con due ace consecutivi di Sara).

Ottima anche questa sera la prova di Giorgia.

Nello Spongano entra Rizzello per Greco e la formazione salentina riesce a rosicchiare un paio di punti.

Il secondo arbitro insegna il galateo alle nostre riserve: non si può stare col culo appoggiato alla recinzione. Per fortuna, nulla osserva sul plaid nel quale si avvolge Giulia come se fosse una profuga appena sbarcata a Lampedusa.

Se le regole sono queste, gli arbitri fanno bene ad applicarle. Del resto non mi permetterei mai di criticare questi arbitri… Mi chiedo, però: cosa cambia nell’economia di una partita e nell’entropia dell’universo quel passetto avanti fatto dalle riserve? Cosa ha pensato “il legislatore” quando ha varato questa regola? Qual è la ratio?

A debita distanza

Splendida Ivana, autrice di tre attacchi vincenti consecutivi, e altrettanto splendida Daniela, che chiude con successo uno scambio interminabile (23-15).

Il risultato non inganni: Spongano non è affatto in crisi e sta giocando la propria partita. Neanche il set è finito, nonostante le apparenze. Le ragazze di Cancelli non sbagliano più nulla in attacco e recuperano quasi tutto lo svantaggio portandosi prima sul 23-18 e poi sul 24-22.

Marcello è costretto a chiamare un timeout per restituire lucidità alle proprie atlete. Al rientro in campo si punta sulla soluzione più sicura: Ivana riceve, la Leonessa volteggia all’indietro e l’attacco di Ida non lascia scampo alla difesa delle nostre ospiti (25-22).

Ida Taurisano

Terzo set

Strambaci inaugura le segnature del terzo parziale, ma le furie rosse non hanno perso determinazione e rimediano con Ida e con le centrali (5-2).

Fantastico l’ace della nostra opposta: la traiettoria della palla si abbassa all’improvviso e il servizio diventa imprendibile (7-3).

Sarà il set più prolifico per Ida, miglior realizzatrice della partita con 19 punti (in crescendo: 3-6-10).

Notevoli anche i 16 punti di Federica Cutaia, a cui lo Spongano si affida per recuperare il lieve distacco; la centrale salentina piazza due primi tempi: uno con inciampo e l’altro senza inciampo.

Federica Cutaia

Dopo uno scambio in cui le difese di Ida, Leo e Sara risultano determinanti, si apre una breve fase di riflusso caratterizzata da qualche errore-punto di troppo.

Poi Spongano si avvicina grazie ai muri (Cutaia e Strambaci), l’unica nota dolente per l’Oria, a secco con questo fondamentale (in compenso, le brindisine sono state particolarmente diligenti in battuta regalando appena due errori).

Ida incrementa il proprio bottino di punti, ma altrettanto fa Cutaia e in più entra in partita anche Greco, protagonista della fase finale dell’incontro.

Parisi contro

Spongano è a ridosso dell’Oria (19-18), ma una doppietta di Ida ci riporta avanti (21-18).

Il pareggio, purtroppo, si concretizza con un ace di Greco (21-21) e viene confermato da un pallonetto di Cutaia (24-24).

Leo difende un attacco ospite e quindi non può palleggiare; tocca a Sara, che, fedele alla teoria secondo cui non si cambia sciuecu, alza un pallone che Ida scaglia con veemenza nella metà campo salentina (25-24).

La successiva ricezione lunga dello Spongano viene dirottata dalla Leonessa nel posto due avversario (26-24). E’ il punto della vittoria e le ragazze possono festeggiare, ad eccezione di Sara che è troppo impegnata a fare esercizi di equilibrismo con la bottiglia sulla testa.

Equilibrismo

Oria allunga così la serie positiva prevalendo su uno Spongano che si è confermato squadra ostica, con l’unica colpa, probabilmente, di aver concesso nei tre set un vantaggio iniziale alle furie rosse che poi non è stato possibile colmare.

Per le ragazze di Marcello si è trattato di una prova grintosa e diligente.

Il calendario propone adesso un ulteriore scontro diretto dall’importanza vitale, un derby: Pallavolo 80 Brindisi-Oria.

Giorgia Mastria

Tabellino: Oria-Spongano 3-0 (25-19, 25-22, 26-24)

New Volley Oria: Carone NE, Gallo Ingrao 9, Peluso NE, Giuffrè 7, Basile NE, Calderone NE, Taurisano 19, Votano NE, Deandri 8 (in inglese), Leone 3, Bianco NE, Parisi 6, Lo Noce 5, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 0, ace 6, errori in battuta 2.

Edilcostruzioni Spongano: Stambaci 3, Carlino NE, Greco 8, Rizzello 1, Parisi 5, Cutaia 16, Piccinni 1, Petracca NE, Marti 3, Maggiore 5, Zacheo (L) – All. Cancelli.

Muri-punto 4, ace 5, errori in battuta 8.

Arbitri: Cosimo Zizza e Gianfranco Merico.

Fast

Altri risultati: Assi Brindisi-Cutrofiano 3-1, Casarano-Ugento 0-3, Squinzano-Collepasso 0-3, San Cassiano-Taranto 2-3, Presicce-Galatina 2-3, Nardò-Pallavolo 80 BR 3-0.

Classifica: Assi Brindisi 50; Cutrofiano 47; Ugento 46; Collepasso 40; Taranto 34; Oria 30; Galatina 26; Spongano 24; San Cassiano 23; Presicce 20; Pallavolo 80 BR e Nardò 15; Casarano 5; Squinzano 3.

Tifosi

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 352,00; San Cassiano 165,00; Spongano 160,00; Collepasso 132,00; Pallavolo 80 BR 90,00; Casarano 82,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52,00; Assi Brindisi 35,00, Ugento, Taranto, Oria e Galatina 0.

Nessuna sanzione.

Prossimo turno: Pallavolo 80 Brindisi-Oria, domenica 10 marzo, ore 18.30.