ORIA-CASARANO 3-0

25 aprile 2017

Sabato 23 aprile 2017 – ore 18.30

Dopo la maratona spettacolare ma infelice con lo Spongano e dopo le due sconfitte col Mesagne (una in campionato, l’altra in coppa), l’Oria ha bisogno di riprendere la marcia verso un buon piazzamento in chiave play-off.

Dietro il Mesagne, infatti, è piena bagarre con 3 squadre (Tuglie, Spongano e Oria) in due punti. Noi siamo gli unici a non avere più scontri diretti in programma e questo può essere un indubbio vantaggio (a condizione – è chiaro – di affrontare seriamente gli impegni che restano: Casarano, Putignano, Nardò). Il primo sembra facile; il secondo non lo è affatto; il terzo nasconde molte insidie.

Oggi ci tocca il Casarano.

La squadra è ultima in classifica, già matematicamente retrocessa, e si presenta a ranghi ridotti: qualche infortunio, qualche acciacco, ma anche motivi lieti. L’unico cambio a disposizione dell’allenatore è Elisa Giaffreda, l’elemento più talentuoso, che tuttavia non può essere schierata da titolare per via delle sue condizioni fisiche non ottimali.

Insomma, tra le ospiti la situazione è difficile, ma la squadra non è sola. Il bello dello sport è che l’attaccamento non dipende dai risultati né dalle aspettative e le volenterose piccine dell’Olimpius saranno sostenute dai propri tifosi fino all’ultimo scambio. Come nel matrimonio: nella gioia e nel dolore, nelle vittorie e nelle sconfitte.

Questo è sport.

Per l’Oria l’unico rischio, sulla carta, sembra essere quello della concentrazione, ma coach Ida deve aver caricato bene le batterie emotive del proprio sestetto.

Formazioni.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Luisa Chionna opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Giada De Pascalis centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Monica Casalino, Sara Zanzarelli, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Olimpius Casarano: Simona Santoro in palleggio, Daniela Cataldi opposta, Francesca Fracasso e Miriam Malorgio di banda, Silvia Cossa e Alice Ferrari centrali, Chiara Camposeo libero.

A disposizione di coach Giuseppe Giaffreda: la figliola.

Primo set

La novità tecnica in casa oritana è dunque l’impiego di Giada come centrale, che per la verità non è proprio un fatto inedito, neanche in questa stagione.

Le giornate si sono allungate, la primavera si sta consolidando e il clima rischia di essere un po’ vacanziero e distratto, soprattutto quando il primo servizio – trascurando il minuto di silenzio in programma – viene preso un po’ troppo seriamente da tutte le atlete in campo con il consueto corollario di urla e di movimenti. Meno male che il servizio è stato preso un po’ meno seriamente da chi l’ha effettuato ed ha spedito il pallone in rete… Così il minuto di silenzio può essere rispettato.

Primo tempo di Giada (1-0).

Primo tempo a pallonetto di Giada (2-0).

Primo tempo di Giada (3-0).

A posto. Abbiamo trovato la strategia per vincere tutte le partite che ci restano e pure quelle dei prossimi 10 campionati: i primi tempi di Giada.

Sbagliamo due servizi (che con quello del minuto di silenzio sarebbero tre) e poi il nastro amico dà una manina a Miriam. La strategia di fine stagione a questo punto si perfeziona: primi tempi di Giada e nastro-culo in battuta (6-2).

Dopo il punto di Malorgio, break da sette per le brindisine: 3 attacchi vincenti della Vichinga, 2 punti per Dalhis, uno per Lulù e un errore ospite (13-3).

Alcuni scambi, comunque, sono lunghi, segno che il Casarano ha un potenziale su cui si può lavorare.

Pallonetto di Luisa e palletta di Chiara.

Sul 16-7 può iniziare il valzer di sostituzioni. Nell’ordine entreranno in campo Saretta, Martina Bacca e Cristina. Poi ci sarà spazio anche per Luana. E tutte andranno a punti (tranne Luana, ovviamente…).

Comincia Martina con il suo micidiale servizio mancino (20-9).

Poi è Sara a chiudere uno scambio tenuto in vita da una difesa della stessa Martina (22-11).

Nonostante un bel secondo tocco di Santoro e tre attacchi di Cataldi, l’Oria chiude il parziale in scioltezza (25-14).

Secondo set

Ida cambia sestetto introducendo un’altra giovanissima: Monica Casalino.

Per lei si tratta dell’esordio assoluto in serie C.

Nata a Brindisi nel 2003, ben oltre i 180 centimetri di altezza, precocemente sposata e madre di una bambina, Monicuccia affronta la prima gara della propria carriera con piglio risoluto. Si muove sul campo come una veterana, esegue i fondamentali con tecnica raffinata e c’è già un’ottima intesa con la palleggiatrice. Monicuccia sembra una che gioca a pallavolo da una ventina d’anni.

Il suo primo punto arriva sul 4-4 seguendo l’esempio della più esperta collega di ruolo Dalhis.

Tra le fila del Casarano, continua ad essere molto buona la prova di Cataldi.

Sul 6-5 break oritano identico, nei numeri, a quello del primo set: punti per Amy (dopo un’alzata creativa di Miriam), per la piccola Monica e per Chiara, che si conferma specialista dei servizi (2 ace consecutivi per lei).

Dietro Giorgia garantisce una copertura attenta e reattiva. E Luana ne seguirà l’esempio.

Sul 13-5, infatti, riprende la girandola di sostituzioni: Luana, Saretta, Cristina, Martina.

La via centrale sembra la più prolifica visto che Monica e Dalhis passano con ulteriori attacchi ma anche con muri (Monica) e con ace (Dalhis).

I punti ospiti sono accompagnati da una specie di conto alla rovescia di uno spettatore salentino: -18… -17… e così via.

Non capisco cosa indichino queste cifre: o si è scommesso sui punti realizzati dalle giocatrici (noi siamo piuttosto esperti in materia) oppure è in atto un aggiornamento continuo delle temperature meteo della Kamchatka. O magari sono le quotazioni in borsa del titolo di Alitalia. O le ore che mancano agli exit poll delle elezioni presidenziali francesi. Non saprei.

Un ulteriore break oritano, nel frattempo, porta il risultato sul 22-9.

Entra Giaffreda e rispolvera la sua temibile battuta al salto (che conosciamo dal lontano 2011).

Le soddisfazioni per noi arrivano da un risoluto attacco di Cristina da posto due.

Il set termina 25-11.

Terzo set

La piccola Monica torna ad accomodarsi in panchina. Ha giocato bene, ma è ancora un po’ acerba. Bene fa Ida a non “bruciarla” troppo presto. Avrà tempo di maturare nell’under16.

Più che accomodarsi in panchina, veramente, Monica preferisce fare la capo-ultras a sostegno delle colleghe più esperte.

Miriam delizia la platea con un secondo tocco dolce come la panna (3-1).

Immediata la replica di Santoro.

Amy ha giocato set incompleti, ma dallo score finale non se accorgerebbe nessuno visto che, quando è in campo, martella a ripetizione: lungolinea da sinistra, lungolinea da destra, pipe, ace e chi più ne ha più ne metta (12-3).

Punti anche per Giada, Dalhis e Lulù, poi Ferrari si concede lo sfizio di un muro (14-6).

Uno dei punti più spettacolari è quello ottenuto direttamente in ricezione da Fracasso sfruttando un attacco di sonnolenza primaverile della nostra difesa.

Elisa Giaffreda torna in battuta e infila 3 ace consecutivi (20-15). Sinceramente non avrei rilievi da muovere alla nostra ricezione; i servizi sono vere e proprie cannonate dalla traiettoria maligna. Si possono avere zero punti in classifica e si può essere reduci da una stagione un po’ sfortunata sul piano personale; il sorriso dell’atleta casaranese, però, ha il valore del riscatto e delle fiducia: ogni nottata è destinata a passare.

Un ace lo realizza anche Cristina (23-15) e poi la partita termina com’era cominciata, ossia con punti a ripetizione da parte di Giada (25-18).

Potere ai giovani questa sera. Hanno vinto (anche) le baby boss.

La sconfitta del Tuglie riporta l’Oria in seconda posizione con lo Spongano: stessi punti in classifica, stessi set vinti e persi. Le leccesi hanno un miglior quoziente punti. Se alla fine della regular season dovesse risultare in parità pure quello, voglio vedere cosa sarà determinante per assegnare la posizione migliore: chi ha voti più alti a scuola? Chi dice meno parolacce in campo? Chi ha meno doppie punte fra i capelli?

Adesso affronteremo Putignano e Nardò, due partite insidiosissime per motivi diversi: le baresi giocano in casa e sono in piena lotta play-off; Nardò è tradizionalmente una squadra di combattenti.

Vista la situazione, conta vincere, ma conterebbero anche i set. E i punti nei set. E le doppie punte. Ecc.

Ma l’importante è vincere!

Tabellino: Oria-Casarano 3-0 (25-14,  25-11,  25-18)

New Volley Oria: Medico NE, Chionna 7, Liguori 10, Greco 2, Bacca 2, Casalino 6, Zanzarelli 1, Leone 16, De Pascalis 8, Limonta 4, De Paola 2, Mastria (L), Turchiarulo (2L) – All. Taurisano.

Muri-punto 2, ace 9, errori in battuta 12.

Arianna ha preso 30 in tecniche di comunicazione gestuale.

Olimpius Casarano: Santoro 2, Giaffreda 4, Cossa 1, Fracasso 5, Ferrari 2, Cataldi 9, Malorgio 1, Camposeo (L) – All. Giaffreda.

Muri-punto 2, ace 5, errori in battuta 6.

Arbitri: Morfeo e Bisignano.

Altri risultati: Tuglie-Mesagne 0-3, Noci-Spongano 1-3, Castellaneta-Putignano 2-3, Monteiasi-Frascolla TA 1-3, Trepuzzi-Cutrofiano 3-1, Ostuni-Nardò 3-2.

Classifica: Mesagne 72; Spongano e Oria 59; Tuglie 57; Noci e Putignano 45; Frascolla TA 40; Castellaneta 32; Cutrofiano e Trepuzzi 23; Nardò 19; Ostuni 17; Monteiasi 13; Casarano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 72,00; Noci 55,00; Nardò 45,00; Monteiasi 35,00; Ostuni 30,00; Oria 25,00; Castellaneta 20,00; Cutrofiano 20,00; tutte le altre 0,00.

A quattro giornate dal termine entrano in classifica due squadre sino a ieri immacolate: Nardò si becca 45 euri di multa per la ritardata presentazione di un documento di riconoscimento; Cutrofiano sanzionata di 20 euri per la frase offensiva rivolta da un tifoso all’arbitro.

La burocrazia colpisce anche il Castellaneta: 10 euri per la mancata rettifica dei dati anagrafici di un’atleta.

Prossimo turno: Putignano-Oria, sabato 29 aprile, ore 18.30.


MESAGNE-ORIA 3-0

12 aprile 2017

Domenica 9 aprile 2017 – ore 18.30

La prima contro la seconda.

Sembrerebbe la partita del secolo, ma in verità non è proprio un incontro decisivo, sebbene il derby abbia sempre un fascino particolare.

Diciamo che non è una partita “senza rete di salvataggio” E non è neanche una partita che esprimerà un verdetto finale.

Mesagne: vincendo sarebbe matematicamente primo con tre giornate d’anticipo (confermando l’imbattibilità) e sarebbe indubbiamente una bella soddisfazione, ma il campionato, in pratica, l’ha già vinto prima di Natale… Oltretutto questo discutibile regolamento costringe anche le prime in classifica a disputare i play-off, sia pure da una posizione di vantaggio.

In caso di sconfitta stasera, non cambierebbe assolutamente nulla; il vantaggio è enorme e il campionato l’ha vinto comunque.

Oria: se vincesse, metterebbe una seria ipoteca sul secondo posto. In caso di sconfitta, rischierebbe di perdere alcune posizioni, ma i play-off sono già matematici. E come sostiene la saggia Gisela, i play-off sono un campionato a parte.

Più che la motivazione di un obiettivo, dovrebbe contare la motivazione a fare bella figura.

E comunque vada, stasera uno “zero” sarà cancellato dalle statistiche. Lo “zero” del Mesagne del mitico Rampino e di queste bravissime atlete lo conoscono tutti: è quello delle sconfitte, ma anche quello dei punti persi nel corso di 22 giornate. Zero.

Lo “zero” dell’Oria riguarda curiosamente soltanto le trasferte: zero sconfitte, zero punti persi. Me l’aveva fatto notare tempo fa il buon Maurizio, ma per ovvi motivi non l’avevo mai scritto. Ora posso. Prima di stasera, l’Oria vantava 11 vittorie in trasferta su 11; 33 punti su 33 disponibili; solo 4 set persi. Meglio che in casa (8 vittorie su 11; 23 punti su 33 disponibili).

La nostra New Volley si presenta in condizioni ottimali; il Mesagne ha qualche problema: Demilito indisponibile, Valente con un dito fratturato.

Per quanto riguarda la parente di Ida, vista la potenza dei suoi colpi, faccio fatica a credere che – qualunque sia stato l’evento traumatico – a fratturarsi sia stato il suo dito e non quello che ci ha tuzzàto contro, fosse stata pure una lastra d’acciaio.

Formazioni.

Mesagne Volley: Carla Abbracciavento in palleggio, Erika Fiorini opposta, Giorgia Valente e Valeria Cristofaro di banda, Alessandra Iacca e Sonia Mazzotta centrali, Martina Zurlo libero.

A disposizione di coach Simone Giunta: Greta Mollo, Erika Longo, Egle Forleo, Ana Buccini, Simona Lapenna e Viviana Destino.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Luisa Chionna opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Giada De Pascalis, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Primo set

Mesagne attacca dal centro, ma Dalhis piazza il suo muro (0-1).

Bello iniziare in questo modo una partita così delicata. ‘Na botta di fiducia.

Duello di opposte (Fiorini e Luisa), poi duello di centrali (fast di Mazzotta e pallonetto della Cubanita).

Sul 4-5 c’è il primo turno in battuta di Abbracciavento. Purtroppo per noi, nel primo e nel terzo set, questa circostanza coinciderà con i più lunghi break delle padrone di casa e con i nostri momenti più difficili.

Striscia di 7 punti per il Mesagne con zia Cristofaro in evidenza e con i primi muri di Iacca (10-5).

Dopo il time-out di Ida, l’Oria reagisce nel modo migliore: 2 murazzi di Monica e 2 ace consecutivi di Chiara (10-10).

Fiorini rilancia le quotazioni della capolista (15-11); Amy e Lulù effettuano il sorpasso (16-17).

Si procede per scatti in questo parziale. Buone difese, servizi spesso insidiosi, attacchi degni delle prime della classe. Eppure la partita non è spettacolare come si vorrebbe. Qualche calo d’intensità in una squadra o nell’altra ne condiziona il ritmo.

La coraggiosa Valente deve rinunciare; al suo posto entra la brasiliana Ana Buccini.

Una settimana fa mi aveva preso per i fondelli. Vedendola al PalaCrocifisso e ritenendo che fosse lì solo per sostenere la connazionale Pereira (senza immaginare che la sua collocazione nei pressi delle giocatrici del Mesagne non fosse casuale), l’avevo esortata a tornare sul parquet.

 “Vuoi che torni a giocare?”

“Ma certo!”

Ecco, ora le mie esortazioni mi si ritorcono contro… M’avìss’ state citt’…

Dopo un anno di inattività, il ritorno di Buccini è una bella notizia per la pallavolo pugliese, ma – porca miseria! – sarebbe stata una bella notizia pure fra una settimana. Perché proprio contro di noi?!

Torniamo alla partita.

Siamo in vantaggio.

Fast di Mazzotta e primo tempo di Amy (17-18).

C’è qualcosa sul piano tattico che mi sta sfuggendo. Noto solo una certa flessibilità di ruoli nelle nostre fila (miscatigghije a parte) e un frequente ricorso al muro a tre da parte del Mesagne. Anche mister Giunta ha preparato bene la partita.

Slash di Cristofaro ed errore in battuta mesagnese (18-19).

Attacco di Cristofaro e invasione della capolista (19-20).

Poi il sorpasso delle padrone di casa con Iacca e Fiorini (22-20).

Amy e Giada (subentrata un minuto prima) ci riportano in parità, ma i palloni più scottanti vengono gestiti meglio dal Mesagne e in particolare dalla centrale Mazzotta, già determinante nella gara d’andata (25-23).

Secondo set

Rispetto alla gara d’andata, in cui non aveva particolarmente (e stranamente) brillato, dobbiamo prendere atto della grande prestazione di Valeria Cristofaro. Io l’avrei preferita baby-sitter anche questa domenica, ma purtroppo la schiacciatrice brindisina è sul parquet e lo sta riempendo di buchi.

Me la ricordo ancora vincitrice del torneo Under16 a Taranto. Ha mantenuto le promesse questa talentuosa ragazza. E stasera conferma di possedere grande tecnica e soprattutto grande carattere.

Primo punto per Buccini con un pallonetto.

Punto per Mazzotta, che batte il record di pacche ricevute su una chiappa dopo un punto. D’accordo, è una prassi universale nella pallavolo femminile (rappresentata anche in un monumento a Oria), ma stasera si esagera: conto 11 pacche in un secondo e mezzo (dalla mano destra della palleggiatrice alla chiappa sinistra della citata centrale).

E’ proprio il Mesagne dei record.

Due muri delle padrone di casa (10-6).

La reazione oritana è affidata a Miriam, autrice di uno splendido secondo tocco e dalla nostra travolgente Vichinga (10-9). Le avversarie devono averla studiata bene, ma Amy riuscirà comunque a passare per ben 22 volte in 3 set, risultando la miglior realizzatrice della serata.

Il pareggio è a un soffio, ma in questo set riusciremo solo a sfiorarlo senza mai raggiungerlo.

Primo tempo di Dalhis con la palla toccata dal muro avversario che percorre mezza rete prima di atterrare fuori campo (12-11).

Pipe di Amy ed ace della specialista Chiara (16-15).

Siamo ancora a un passo, ma quel passo proprio non ci riesce.

Dal 17-16, anzi, il Mesagne dilaga prendendo la via del centro (break da 4 prima con Iacca, poi con Mazzotta).

Durante il nostro time-out, Martina sostiene moralmente Lulù a botta di pacche sulla schiena, almeno finché Saretta non scorge sulla maglia un oggetto misterioso. Quale? Forse un capello? Una pepita d’oro? Una coccinella? Non lo sapremo mai.

Il bel muro Amy-Giada (23-19) non basta a risollevare le sorti del set, compromesso da qualche nostra grave titubanza in ricezione (25-19).

Insomma, un ottimo Oria per l’80% di ogni parziale; i palloni più scottanti, però, li amministra meglio la capolista.

Terzo set

La reazione oritana si esprime a muro: prima Monica, poi Amy e Dalhis (3-4).

Buone difese, non soltanto da parte delle instancabili Giorgia e Chiara; grande concentrazione e soprattutto grande (e felice) ricorso alla Vichinga da parte di Miriam: con 4 attacchi vincenti della nostra bomber voliamo a +6 (4-10).

Bolidi di Cristofaro e punti furbetti di Fiorini, che scavalca astutamente il nostro muro cogliendo impreparata la nostra retroguardia (8-11).

Puntonzo di Giada, che beffa in bagher la difesa mesagnese.

Ecco, diciamo che certe giocate alla “viva il parroco” hanno tolto qualche stella Michelin a quella che altrimenti sarebbe stata una bella sfida tra due grandi squadre.

Pipe di Amy, muro e primo tempo di Monica; Oria ci crede (10-15)!

Ahimé, ad un puntonzo oritano segue un puntonzo mesagnese; in questo caso è il libero Zurlo a trovarsi fra le mani un pallone precario. La piccina decide di mandarlo con un bagher all’indietro nel posto due avversario e il gioco di prestigio le riesce (15-16).

Poi esulta come se avesse vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi.

Fa bene. Massimo rispetto per i punti dei liberi, sebbene i sentimenti di ammirazione, in Ida, sembrano messi in secondo piano da altri tipi di sentimenti meno teneri.

Siamo ancora in vantaggio: Giorgia serve ad Amy un’alzata millimetrica e la Vichinga sa come scaraventare il pallone a terra; Miriam trova l’ace (15-18).

Dalhis mura Iacca. E meno male che so’ amiche…

Sul 16-20 il black-out più cupo. Riecco Abbracciavento in battuta e una rotazione che esalta la vena realizzativa di Cristofaro e di Fiorini, oltre alla complessiva organizzazione del Mesagne (e al suo perfetto meccanismo muro-difesa).

La pipe di Amy è l’unica consolazione dell’amaro break di 9-1 delle nostre gentili avversarie, che affidano a Fiorini gli ultimi punti della partita (25-21).

E’ stata una partita molto corretta, arbitrata con disinvoltura e praticamente senza contestazioni.

Mesagne vince con merito; l’Oria non ha sfigurato al cospetto della capolista (eravamo 23-23 nel primo set, 17-16 nel secondo, addirittura 16-20 nel terzo, poi ci siamo quasi fermati).

Purtroppo la sconfitta non è priva di conseguenze in classifica: il Tuglie ci supera e lo Spongano ci affianca (ma con un miglior quoziente set). Però ci sono ancora tre giornate in cui dobbiamo mettercela tutta per riguadagnare posizioni. E comunque la squadra continua a giocare splendidamente.

Intanto, sabato c’è già l’opportunità di una rivincita nella final four di Coppa Italia a Spongano e a Maglie.

Tabellino: Mesagne-Oria 3-0 (25-23,  25-19,  25-19)

Mesagne Volley: Abbracciavento 3, Iacca 10, Mollo NE, Longo NE, Mazzotta 7, Valente 0, Cristofaro 15, Buccini 5, Fiorini 15, Forleo NE, Destino NE, Lapenna NE, Zurlo 1 (L) – All. Giunta.

Muri-punto 4, ace 6, errori in battuta 7.

New Volley Oria: Medico NE, Chionna 3, Liguori 6, Turchiarulo NE, Greco 2, Bacca NE, Casalino 6, Zanzarelli NE, Leone 22, De Pascalis 4, Limonta 3, De Paola NE, Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 8, ace 4, errori in battuta 2.

Arianna ha preso 30 in Tizianoferrologia applicata

Arbitri: Iaia e Galiuti.

Altri risultati: Frascolla TA-Tuglie 1-3, Spongano-Ostuni 3-0, Cutrofiano-Noci 0-3, Putignano-Monteiasi 3-0, Nardò-Castellaneta 0-3, Casarano-Trepuzzi 1-3.

Classifica: Mesagne 69; Tuglie 57; Spongano e Oria 56; Noci 45; Putignano 43; Frascolla TA 37; Castellaneta 31; Cutrofiano 23; Trepuzzi 20; Nardò 18; Ostuni 15; Monteiasi 13; Casarano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 72,00; Noci 55,00; Monteiasi 35,00; Ostuni 30,00; Oria 25,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni.

Prossimo turno: per la Coppa Puglia, Oria-Mesagne, sabato 15 aprile, ore 11.00 (a Maglie).


ORIA-SPONGANO 2-3

5 aprile 2017

Domenica 2 aprile 2017 – ore 18.30

E’ l’ora degli eroi.

Oria contro Spongano.

Due squadre dall’ottimo potenziale, due squadre ricche di talenti, due squadre in piena forma e lanciatissime.

Nella formazione di casa l’unica novità rispetto alla (indimenticabile) gara di andata e rispetto a sabato scorso è costituita dalla presenza di Luisa Chionna.

Tra le ospiti, invece, c’è stata una mezza rivoluzione dopo le festività natalizie: hanno ripreso a giocare Felline (la palleggiatrice Divina), ex Tricase, e due storiche colonne locali come Marti e Zacheo.

L’altra novità è Roberta Renna, che ricorderemo come valente schiacciatrice della Volley’s Eagles Bari, che ci fece retrocedere (sul campo) lo scorso anno. Nel frattempo si è laureata. Invece di mandare curricula in giro e di proporsi per colloqui di assunzione, come farebbe qualunque neolaureata, ha deciso che deve venire nuovamente a dare fastidio a noi.

Ma la novità che più incuriosisce è l’americana Julia O’Brien, altissima centrale proveniente dalla West Chester University.

Non è la prima volta che giocatrici nordamericane vengono a giocare nel profondo Salento. Un bel ricordo l’hanno lasciato la californiana Alanna Rutan e la canadese Jamie Marie Voyvodic, che militarono nel Presicce 2012-’13. Che brave ragazze.

Grande coreografia al PalaCrocifisso, sempre più gialloazzurro.

I palloncini sono aumentati, il pubblico anche e si inaugura uno spettacolare starting-six: le atlete oritane stazionano oltre la porta d’ingresso ed entrano trionfalmente in campo quando vengono annunciate dallo speaker. Le atlete ospiti no perché l’americana è troppo alta e rischierebbe di tuzzare la capa.

Mancano soltanto i giochi di luce e le fiamme sparate dal parquet man mano che entrano le giocatrici. Il comandante dei Vigili del Fuoco si è opposto.

Tra il folto pubblico presente c’è anche il gradito ritorno a Oria di Ana Buccini, giunta a sostenere la propria connazionale Neide Pereira, priva delle cuffiette dell’iPod a causa della negligenza dei suoi dirigenti. Se la partita dovesse andare male, Aparecida saprebbe con chi prendersela.

Sugli spalti c’è mezzo Mesagne, inclusa Valeria Cristofaro in veste di baby-sitter. E se – d’accordo con Lulù – la denunciassimo per rapimento di bambini? Giusto il tempo di farla stare ai domiciliari fino a lunedì prossimo.

Formazioni.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Luisa Chionna opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Giada De Pascalis, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Pallavolo Spongano: Divina Felline in palleggio, Anna Paola Greco opposta, Roberta Renna e Neide Pereira di banda, Francesca Morciano e Julia O’Brien centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Elio Quarta: Laura Lazzari, Serena Grassi Pirrone, Elisa Marti, Giada Savoia ed Emma Coppola.

Ora si può cominciare. Ora si fa sul serio.

Primo set

Sin dall’avvio la partita conferma le migliori aspettative; il ritmo è alto e il gioco spettacolare.

Comincia Luisa con un mani-fuori; segue Dalhis con un ace.

Il servizio, però, è un fondamentale che in questa fase viene sfruttato meglio dallo Spongano: 2 ace di Morciano, uno (il primo di una lunga serie personale) di Apa Greco (3-5).

Muro oritano e bel duello punto a punto finché Luisa non firma il sorpasso attaccando da posto due (9-8).

Due ottime squadre, davvero: belle difese, muri molto presenti, ma anche coperture accorte sotto rete. Gli scambi si allungano e lo spettacolo cresce.

Muro di Dalhis e attacco di Renna (10-10).

All’andata Renna non c’era e abbiamo vinto; stasera perderemo. E la ragazza salentina ci aveva già battuto due volte ai play-out dell’anno scorso. Questa donna ci odia.

Per vendetta pubblicherò un primo piano del tatuaggio per dimostrare al mondo che non è una coccinella, ma un’anguria.

Break sponganese con due attacchi vincenti di O’Brien e due ace di Apa Greco (13-15).

L’opposta salentina forza nuovamente il servizio e la ricezione di Amy finisce direttamente nella metà campo ospite. A volte il destino nella pallavolo è strano: un puntonzo cambio volto al set. Ottenuto il cambio palla, infatti, l’Oria procederà come un treno fino al termine del parziale con un break di 12-2.

Ace di Chiara, che stasera sarà molto brava anche in attacco, fast di Monica, bomba di Amy (18-15).

Pereira trova la pipe, ma la corsa brindisina riprende con l’ennesimo attacco vincente di Lulù, con un magico secondo tocco di Miriam e soprattutto con una felice serie di battute della nostra palleggiatrice (25-17).

Fantastica Miriam. Ha disputato una partita meravigliosa dall’inizio alla fine. Anche dopo la fine. Che giocatrice generosa.

Secondo set

Amy martella, Giorgia difende, Dalhis attacca.

Ancora: diagonale di Lulù, murazzo di Monica, difesa con palmo della mano stesa a terra di Amy e punto di Chiara (7-2).

Abbiamo vinto un set dominando il finale e adesso stiamo già dilagando nel secondo. Sembra profilarsi un’altra serata di gloria. Come all’andata. Come a Tuglie. Voleremo verso la dodicesima vittoria consecutiva e domenica andremo a vincere pure a Mesagne…! Sì!!! Non ci fermiamo più! Fileremo dritti in serie A!!!

Spongano alza il muro con Felline e O’Brien; noi replichiamo con Monica ed Amy.

La Vichinga sta esaltandosi. Ogni pallone viene difeso con aggressività e poi servito con classe da Miriam; a quel punto Amy può riversare sul parquet il meglio del proprio repertorio, da destra e da sinistra.

Nel frattempo entra la centrale Grassi. Resterà sul parquet sino alla fine.

Muro di Dalhis (16-9)!

Sembra di vivere un sogno.

A risvegliarci è un mini-break firmato da Pereira e da Greco (17-13).

Dopo l’ennesimo attacco di Chiaretta, il vantaggio sembra ancora consistente, rassicurante (20-15).

Diagonale di Renna, slash di O’Brien e punto di Monica, che pesca l’angolino del posto 5. Siamo ancora a +3 (21-18), ma è evidente che ormai Spongano è tornato in partita.

Sul 22-19 la frittata oritana: Pereira scarica una diagonale, poi noi tiriamo fuori (22-21).

Show di pallonetti: prima Greco da destra, poi Pereira da sinistra (22-23). Gesti tecnici sublimi delle due attaccanti ospiti; Ida, però, rileva qualche responsabilità nel nostro sistema di copertura, che pure, sino a poco prima, funzionava come un meccanismo perfetto.

Dopo il time-out, la Vichinga ottiene il pareggio con una diagonale perentoria (23-23)!

Poco dopo abbiamo anche l’opportunità del contrattacco, ma a prevalere sono le solide mano a muro di Pereira (23-24).

Apa Greco chiude un set rocambolesco (23-25).

Abbiamo sprecato un vantaggio di 8 punti sul 17-9 ed è piuttosto palese che qualcosa non abbia funzionato alla perfezione. Preferisco, tuttavia, riconoscere alle ospiti il grande merito di non aver mollato costruendo una rimonta encomiabile.

Terzo set

Duello Chiara-Apa in avvio di parziale, muro di Grassi, fast di Monica e poi turno in battuta dell’opposta sponganese con due servizi che atterrano nel nostro parquet (6-7).

Le atlete del Mesagne prendono appunti per domenica.

Bisogna dire che gli ace di Apa non sono particolarmente imbarazzanti per chi li subisce: non schizzano dalle mani, non determinano incertezze di valutazioni, non vanno nelle zone di conflitto; cadono dritti a terra e basta.

Muro di Amy, ace di Monica (9-7).

Attacco dell’Apa regina da seconda linea e muro della centrale giunta dalla Pennsylvania (9-9).

L’Italia non è grande quanto gli Stati Uniti, ma siamo comunque ricchi di metropoli importanti e significative sul piano turistico. C’è Roma, c’è Milano, c’è Firenze, c’è Venezia, c’è Napoli… Proprio Spongano doveva venire questa qua, a complicarci il piazzamento play-off…

Break ospite con Pereira, Grassi e O’Brien (10-13).

Giada, subentrata in avvio di set, spezza l’assedio, ma l’opposta sponganese è ormai inarrestabile (12 punti solo in questo set, 29 in totale).

L’Oria è spaesato e non riesce a trovare contromisure adeguate; Apa prosegue nella sua opera di devastazione. Dopo l’ennesima schiacciata al fulmicotone l’opposta sponganese si accomoda in zona di battuta. Almeno ce la siamo tolta dalle palle della prima linea – penso molto sportivamente ed elegantemente.

Spero.

Mi illudo.

Purtroppo Apa ha in serbo un’altra batteria di servizi sconvolgenti con 3 ace quasi consecutivi (14-24). Forse era meglio quando stava in prima linea.

Bisogna dire che la ragazza è una fuoriclasse in tutto, nel bene e nel male. Al 99% lo è per le cose buone. Ma anche quell’1% di errori non sono errori qualunque. Se sbaglia, fa in grande anche lo sbaglio. E così, per festeggiare il record nazionale di battute vincenti, l’opposta sponganese decide di spedire in orbita un pallone celebrativo con il proprio autografo.

La chiusura del set, nel quale sono scese sul parquet anche Martina Medico, Saretta e Luana, è affidata a Roberta Renna (15-25).

Quarto set

Ho un brutto presentimento. Rivedo la partita d’andata a parti invertite (primo set vinto dalle padrone di case, secondo set vinto dalle ospiti in rimonta, terzo e quarto set con crollo psicologico delle padrone di casa).

La perfezione nel nostro mondo non esiste. Non era perfetta neanche Ida come giocatrice. Una volta ogni 10 anni incappava in un set giocato leggermente sotto tono. Però uno dei suoi grandi meriti, da atleta, era proprio la capacità di cancellare quel set e di rientrare in campo come se niente fosse successo pochi minuti prima, cioè con la solita tenacia, con la stessa scioltezza, con la stessa serenità mentale di sempre.

Chissà che da allenatrice non sia già riuscita a trasmettere queste doti da Fenice alla propria squadra: vedo, infatti, un’Oria lucido, concentrato, tosto, determinato. La crisi del set precedente è già dimenticata.

La Capitana suona la carica con un primo tempo; Chiara e Lulù seguono l’esempio (5-0).

Punto brasileiro, ma poi riprendiamo con Monica, Chiara ed Amy (9-1).

Che partita strana e bella al tempo stesso. Quante partite diverse in una stessa partita. Ora le brindisine sono una macchina da guerra inarrestabile e le nostre avversarie restano impelagate nelle proprie difficoltà.

I cambi di coach Quarta (Marti, la bravissima Savoia, Lazzari, Coppola) non bastano a dare una svolta. Neanche l’efficace transito in prima linea di O’Brien (11-6).

Il felice turno in battuta di Dalhis spiana la strada alla cavalcata trionfale delle all blacks: 9 punti consecutivi e tie-break all’orizzonte (21-7). Oltre alla Vichinga, si mettono in luce Miriam, Lulù e la mitica capitana, che realizza un altro punto in “disimpegno mirato” con conseguente sguardo furbetto e compiaciuto.

La difesa è eccelsa, in grado di difendere finanche i tentativi a sorpresa della specialista Felline.

Mani-fuori dell’interprete Savoia, giovane talento locale che rende onore tanto a chi le ha insegnato a giocare a pallavolo quanto a chi le ha insegnato l’inglese.

Il finale del set questa volta è solo una formalità (25-13).

Tie-break

Pensando alla classifica, il set appena vinto vale oro perché – male che vada – Spongano non potrà avvicinarsi più di tanto. A sorridere è soprattutto il Tuglie, rientrato in piena corsa per la seconda piazza.

Ma ora godiamoci il tie-break.

Daremo continuità al quarto set imponendoci sulle avversarie?

Ci sarà l’ennesima alternanza con lo Spongano nuovamente avanti?

No, ci sarà un equilibrio assoluto per un tie-break strepitoso, avvincente, infinito. In pratica sarà un quinto set integrale.

Si parte con sorpassi e controsorpassi, ma senza allunghi significativi.

Prima sono Apa e Pereira a lanciare la sfida (1-3).

Poi rimediamo con Dalhis (muro e primo tempo) ed Amy (5-3).

Poi break salentino con Apa efficace a muro e in attacco (5-7).

Ritorniamo avanti con Luisa, Dalhis e Monica (9-8), poi ammiriamo le consuete magie della Vichinga (12-10), ma è l’ultima volta che una squadra stacca l’altra di due punti. A parte l’ultimo scambio, ovviamente.

E’ un duello esaltante: a difesa risponde difesa, a cannonata risponde cannonata, a muro risponde muro.

Murano Greco e Grassi; mura anche Dalhis (14-13) procurando il primo degli 11 match-ball della serata (4 per l’Oria, 7 per lo Spongano).

Strepitosa la nostra Cubanita e non è la prima volta che i tie-break esaltano la giovane centrale brindisina.

Muro di O’Brien, sempre molto composta nelle sue esultanze (14-15).

Le altre 11 atlete in campo, dopo ogni punto, esultano assumendo espressioni da squilibrate che farebbero impallidire Hannibal Lecter.

Il primo match-ball ospite è annullato dal miscatigghije, ossia da un fantastico attacco di Dalhis da posto due.

Bolide di Apa; fast di Monica, che apre una serie di 3 set-point oritani (16-17). Tutti annullati, purtroppo.

Intanto il palazzetto è tornato ad essere una bolgia e la tensione in campo e a bordo campo determina l’estrazione di un cartellino giallo per squadra.

Anche questa sera Monica deve svolgere compiti di pubblica sicurezza. Su incarico del Dipartimento di Stato, O’Brien sta per chiederle di subentrare alle forze armate statunitensi in Afghanistan.

Amy attacca con successo da posto quattro; poi, però, Apa ribalta ancora la situazione (19-20).

Ancora emozioni, ancora palpitazioni. Adesso non è più la gioia che vorrebbe esplodere e viene repressa dai match-ball annullati dalle ospiti; adesso sono i brividi che si diffondono e vengono poi dissolti dai punti delle nostre beniamine.

Amy per il pareggio (20-20).

Attacco vincente di Pereira e muro di Dalhis col palazzetto che esplode di gioia (21-21).

L’esaltazione dura poco: muro dell’Apa regina e nuovi brividi lungo le nostre schiene (21-22).

Chiara riporta la temporanea serenità (22-22).

Lo scambio successivo durà un’infinità con salvataggi su entrambi i fronti.

 “Mena ca amma scè mmangià…!” – vorrebbe urlare il cozzaro tarantino che è in me.

La Protezione Civile inizia a organizzarsi per portare coperte e viveri agli spettatori che sembrano destinati a trascorrere una notte all’addiaccio nel palazzetto.

Il lungo scambio lo chiude Apa (22-23).

Grande Chiaretta, che annulla il 10^ match-ball di questo incontro incredibile (23-23).

Ahimé, alla fine i due punti consecutivi li realizza Spongano con la sua valorosa legione straniera: primo tempo di O’Brien e slash di Pereira (23-25).

Ma che bella partita è stata!

Un inno alla pallavolo eseguito da due gruppi di giocatrici che hanno duellato con grande tecnica e grande carattere per due ore e mezza.

Applausi per tutte: per chi ha vinto con merito, per chi ha perso con onore.

Non è una sconfitta di cui dolersi per tanti motivi. In classifica abbiamo limitato i danni cedendo un solo punto alle nostre ospiti. Soprattutto, però, abbiamo avuto l’ennesima conferma del grande valore delle nostre ragazze. Brave così. E’ stato un grande spettacolo sportivo.

Tabellino: Oria-Spongano 2-3 (25-17,  23-25,  15-25,  25-13,  23-25)

New Volley Oria: Medico 0, Chionna 12, Liguori 12, Greco 5, Bacca NE, Casalino 14, Zanzarelli 0, Leone 20, De Pascalis 2, Limonta 12, De Paola NE, Mastria (L), Turchiarulo (2L) – All. Taurisano.

Muri-punto 12, ace 11, errori in battuta 13.

Arianna ha preso 25 in Neuroscienze.

Pallavolo Spongano: Greco 29, Renna 7, Pereira 16, Lazzari 0, Grassi Pirrone 4, Felline 1, Marti 1, Morciano 4, O’Brien 14, Savoia 1, Coppola 0, Zacheo (L) – All. Quarta.

Muri-punto 14, ace 13, errori in battuta 12.

Arbitri: Francavilla e Cinquepalmi.

Altri risultati: Castellaneta-Mesagne 1-3, Tuglie-Cutrofiano 3-0, Trepuzzi-Noci 0-3, Ostuni-Putignano 3-2, Nardò-Frascolla TA 0-3, Monteiasi-Casarano 3-0.

Classifica: Mesagne 66; Oria 56; Tuglie 54; Spongano 53; Noci 42; Putignano 40; Frascolla TA 37; Castellaneta 28; Cutrofiano 23; Nardò 18; Trepuzzi 17; Ostuni 15; Monteiasi 13; Casarano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 72,00; Noci 55,00; Monteiasi 35,00; Ostuni 30,00; Oria 25,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.

Tutto fermo.

Prossimo turno: Mesagne-Oria, domenica 9 aprile, ore 18.30.

 

Si ringrazia Nico Votano, senza il cui modem la pubblicazione del post non sarebbe stata possibile.