VERSO LA TERRA PROMESSA

30 giugno 2011

Anche questa estate arriva il momento del fumetto, che sarà pubblicato a puntate a partire da lunedì prossimo. Il titolo di quest’anno è “Terra promessa” e per la prima volta è ambientato ad Oria.

Nel paese brindisino e – in particolare – nella New Volley Oria i reduci della Palafiom Taranto hanno trovato un contesto ideale per riacquistare la serenità perduta e per riscoprire il piacere dello sport.

Ma Oria, negli stessi mesi, è salita alla ribalta della cronaca per un altro motivo: a meno di 10 chilometri è stato allestito, letteralmente dalla sera alla mattina, un campo di accoglienza per i migranti nordafricani sbarcati a Lampedusa nei giorni precedenti.

Il paese (15mila abitanti) ha reagito con sconcerto e con un po’ di comprensibile timore, ma poi non ha fatto mancare ai nuovi ospiti generosità e vicinanza.

Dopo aver precisato che le considerazioni, politiche e non, espresse nel fumetto sono personali e non impegnano in alcun modo la società New Volley Oria, di cui non sono neanche tesserato, ricordo che il fumetto non segue l’ordine consueto del blog con gli articoli più recenti in alto e quelli più vecchi in basso. Il fumetto sarà aggiornato un paio di volte alla settimana, ma le puntate nuove saranno aggiunte sotto quelle precedenti (truccando le date).

Ringrazio Annacarla e Valentina per le preziose consulenze linguistiche.

Credo che sia doveroso dedicare il fumetto a tutti coloro che dai tempi dell’Esodo cercano la propria terra promessa.

E’ dedicato ai milioni di italiani emigrati in tutti i continenti, incluso mio nonno (“minorenne non accompagnato” lo definirebbe oggi la legge italiana), che poi, però, è ritornato.

E’ dedicato a chi cerca in Italia benessere, libertà o salvezza.

E’ dedicato a Oria, paese magnifico, in cui ci sono ancora tracce lasciate da altri popoli nei secoli passati, ed alla sua gente, ancora più magnifica.

E’ dedicato a Iris Palacios Cruz, badante honduregna, medaglia d’oro al valore civile, annegata nel 2006 per salvare un bambino italiano. Era clandestina.


IL TROFEO BIN LADEN 2011 AL CASERTA

29 giugno 2011

L’ultimo assalto dell’ASCI Potenza (65 euro per assenza del servizio di asciugatura) non è sufficiente: Caserta conserva il primato e si aggiudica il trofeo Bin Laden 2010-’11.

Questa la classifica definitiva:

Caserta

350,00

Turi

250,00

ASCI Potenza

155,00

Gricignano

120,00

Oria

90,00

Livi Potenza

50,00

Castellammare dS

40,00

Battipaglia

40,00

Considerando il buon risultato del Gricignano, è l’intera provincia di Caserta a fare la parte del leone.

Buona prova del Turi per la Puglia, ma non sfigura neanche l’Oria, quinta con 90 euri.

Quello che colpisce, comunque, sono le cifre esigue e il fatto che ben 6 squadre abbiano conservato la fedina penale intonsa: Arzano, San Pietro Vernotico, Accademia Benevento, Spezzano, Lavello e Trepuzzi.

Mai, inoltre, negli ultimi 4 anni, una società aveva vinto con un punteggio così basso. Ricordiamo l’albo d’oro:

Scafati

1.350,00

Matera

1.330,00

Salerno

1.700,00

Caserta

350,00

 Una miseria.

Ma, in generale, è stato un torneo caratterizzato da cifre bassissime. Questi i totali delle stagioni considerate:

2007-’08

3.435,00

2008-’09

5.720,00

2009-’10

3.625,00

2010-’11

1.095,00

 Ora, è vero che l’ultimo campionato è stato a 14 squadre (e dunque 26 giornate complessive), come il primo, mentre quelli del 2008-’09 e del 2009-’10 erano a 16 squadre (30 giornate) ed è anche vero che il risultato della scorsa stagione è stato “drogato” dalla pesantissima sanzione inflitta al Salerno per la rinuncia a disputare una partita, ma anche considerando la media multe a giornata il crollo è evidente:

2007-’08

132,11

2008-’09

190,67

2009-’10

120,83

2010-’11

42,11

 

Le cause?

C’è chi tira in ballo la crisi, ma è una spiegazione che mi lascia scettico: la paura delle sanzioni non è mai stata un deterrente così efficace (lo dimostra il fatto che la pena di morte negli Stati Uniti non comporta una diminuzione dei delitti, tutt’altro).

Meglio credere e sperare che siano aumentati la correttezza ed il rispetto reciproco tra squadre e tifoserie.

Un plauso anche agli arbitri. Per carità, non è che i presunti comportamenti sbagliati degli arbitri giustifichino atti aggressivi, anche solo verbali, ma la sensazione è quella di una classe arbitrale in grado di dirigere gli incontri con quel sano equilibrio di autorevolezza e buon senso.

Per la prima volta il trofeo Bin Laden è assegnato in memoria; valuteremo in futuro se sia il caso di cambiare nome all’ambito trofeo.