Domenica 12 marzo 2017 – ore 18.30
Ed eccoci ad uno dei giorni più importanti di questa stagione.
Tuglie e Oria.
Sono seconde in classifica da quasi due mesi: stessi punti, quoziente set a favore del Tuglie.
Ma dopo questa sera soltanto una delle due squadre sarà ancora seconda; l’altra dovrà scendere di un gradino.
Nel caffé “Provenzano” c’è un manifesto della partita; in piazza Garibaldi ce n’è un altro. L’ora della verità si avvicina quando il tramonto cala sul Salento.
Calo anche un euro e mezzo all’ingresso per partecipare alla riffa con la prestigiosa maglietta dalla squadra locale in palio. Ma il mio (immeritato) premio me lo sono già assicurato per la gioia del mio dietologo: il mitico rotolone alla Nutella.
L’eccitazione della vittoria mi farà dimenticare di condividerlo con il resto della squadra…
Che partita sarà?
Una partita diversa da quella che avevo preventivato. Mi aspettavo una partita lunga, con difese a ripetizione, una bella sequenza di attacchi creativi su entrambi i fronti e un Tuglie forse meno fluido in fase di costruzione, ma solidissimo a muro.
Azzeccherò solo le difese, ma le interpretazioni tecniche sono un po’ troppo complesse per sintetizzarle (diciamo che ci sono stati anche i muri, ma la nostra accurata assistenza sotto rete li ha “disattivati”).
L’altra cosa che non mi aspettavo era la folta presenza di sostenitori della New Volley, giunti da Oria, da Brindisi, da Taranto, da Pulsano, a testimoniare una fiducia ed un affetto crescenti verso una squadra che sta guadagnandosi un’ammirazione decisamente meritata.
Partiamo dalle novità nel look.
Dalhis sfoggia inedite ginocchiere gialle.
Francesca Barba utilizza artistici copribraccia che sembrano ispirarsi al rosone della chiesa del Sacro Cuore di Gallipoli.
Sul piano tecnico, sono ormai note le difficoltà con cui è costretto a confrontarsi mister Barone. Questa sera è confermato l’assetto che ha ben figurato a Monteiasi con Giannaccari in palleggio e Arlotta libero.
Formazioni.
Talion Volley Tuglie: Celeste Giannaccari in palleggio, Stefania Gatto opposta, Serena Ciriani e Francesca Lia di banda, Stefania Frasca e Francesca Barba centrali, Zelda Arlotta libero.
A disposizione di coach Vincenzo Barone: Francesca Pica e Francesca Giorgino.
Meno a disposizione: Giulia Clementi, che comunque siede in panchina e tenterà di trasmettere telepaticamente la propria bravura alla centrale che ne ha preso il posto.
New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Luisa Chionna opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.
A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Giada De Pascalis, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.
Primo set
“Tutte le pìgghian’… E ce cos’è…?!” – esclamò uno spettatore a Monteiasi sorprendendosi per la tenacia e per la costanza con cui la difesa tugliese raccoglieva ogni pallone. Ecco, il primo scambio è in continuità con quella partita per merito di entrambe le formazioni. Calcolo che con questo ritmo la partita sarebbe destinata a finire alle 23.30 di mercoledì.
Il secondo scambio è chiuso elegantemente da un secondo tocco di Giannaccari, che fa la palleggiatrice soltanto da una decina di giorni. In un certo senso, la ragazza dallo sguardo dolce (e dalle urla di esultanza un po’ meno dolci) con questo secondo tocco ha “marcato il territorio”.
Facendo un paragone faunistico, se in campo ci fossero cagnolini al posto di giocatrici, questo gesto tecnico sarebbe l’equivalente di una pisciatina al centro della rete: non sono qui per caso – sarebbe il messaggio – e il ruolo di palleggiatrice non mi imbarazza; questa zona è sotto il mio controllo.
A questo punto dovremmo reagire in uno dei seguenti modi: o con un secondo tocco di Miriam oppure con una pisciatina sotto rete di Tia, la cagnolina di Cristina presente sugli spalti.
Meglio la prima opzione.
Sul 3-2, comunque, reagiamo con la cazzimma napoletana che ora va tanto di moda, ossia con tenacia, con difese attentissime, servizi tesi e attacchi travolgenti.
Amy da posto due, Lulù da posto quattro e soprattutto Dalhis dal centro (3-7).
Gatto replica, ma sul 6-7 otteniamo un esaltante break da 8 punti. La Cubanita attacca e va a servire, Amy azzecca la pipe, Lulù sigla una doppietta e si alzano anche i primi muri brindisini (la stessa Lulù e Monica, autrice poi di un primo tempo). Ace di Dalhis dopo che mister Barone ha già esaurito i time-out del primo set (6-15).
Fast di Monica (per cui il tempo sembra non essere passato da quando deliziava questo stesso tensostatico con analoghe magie in B2), lungolinea di Gatto e fast di Frasca (9-17).
Segue una breve fase di rilassamento e poi riprendiamo a macinare punti con la mitica capitana che valorizza strenue difese di Chiara e di una Giorgia letteralmente perfetta (11-20).
Forse il nostro libero ha disputato la migliore partita di tutti i tempi. Non solo sua. Proprio in generale. Di tutte le categorie, di tutto il mondo e di tutti gli sport.
Per la verità, entrambe le difese escono a testa alta da questo confronto perché anche le padrone di casa confermano la propria fama.
Vedo Arlotta tuffarsi ovunque; vedo Ciriani andarsi a schiantare contro il tavolino del segnapunti pur di tenere vivo il pallone…
Contro quest’Oria stellare, però, non c’è niente da fare: sul 13-20 completiamo lo sprint mandando a segno Dalhis e Luisa (13-25).
La Cubanita risulterà la miglior realizzatrice della gara; mai più senza ginocchiere gialle.
Secondo set
Lungolinea di Amy da destra e guizzo di Giannaccari dal centro (2-1).
L’assenza di Clementi non è un problema da poco perché sappiamo quanto sia brava la stella di Galatina: elegante, precisa, con una straordinaria capacità di smarcare le compagne. Bisogna comunque dare atto a Giannaccari di non apparire affatto a disagio nel ruolo.
Nessuno si accorgerebbe che è una palleggiatrice a tempo determinato; meglio lei di molte colleghe di ruolo di questa categoria. Un altro capolavoro di mister Barone.
Passiamo, però, ai capolavori di Ida, che questa sera ha messo in campo la squadra perfetta. Non so come abbia preparato la partita e forse neanche lo capirei, ma quello che vedo in campo è un meccanismo straordinario di lucidità mentale, di strategie per fare male e di capacità di annullare o di contenere i danni altrui.
Le ragazze sembrano dei computer, perfettamente programmati in settimana. L’unico “input” che viene immesso, di tanto in tanto, durante la partita dall’allenatrice è l’urlo “Aspetta!”
Tra i tifosi, invece, l’argomento di discussione preferito sono le doppie. Secondo i locali ne vengono fischiate troppe; secondo gli ospiti troppo poche. Questa divergenza mi suggerisce che forse c’è un giusto equilibrio nelle valutazioni arbitrali.
Io amo tutte le palleggiatrici e mi sono già espresso per la legalizzazione delle doppie.
Oria prende il largo con un mani-fuori di Chiara, un muro di Monica e ben quattro attacchi della Vichinga.
La questione del territorio da marcare si chiude con un secondo tocco di Miriam, che esonera quindi Tia dal gesto fisiologico dopo che la simpatica cagnolina aveva già alzato la gambetta (6-15).
Inutile dire che una prestazione corale così brillante non sarebbe stata possibile senza la perfetta padronanza del gioco da parte di Miriam, in grado di portare in doppia cifra ben quattro atlete in tre set.
Il turno in battuta di Barba si rivela efficace quanto quello in cucina: grazie al suo ace e ai suoi servizi, il Tuglie riduce le distanze (11-15).
L’Oria, tuttavia, non si lascia rimontare e continua a seguire il copione vincente: servizi tosti, difese encomiabili e attacchi precisi: Amy e Lulù martellano; Dalhis piazza un altro muro (13-22).
Gli ultimi punti sono un primo tempo a scavalco di Dalhis e un muro di Luisa (15-25).
Terzo set
Nel Tuglie è confermata Francesca Pica, entrata nel finale del set precedente.
Quando ci disse la sua età un paio d’anni fa, al termine di una partita a Oria, non le credette nessuno.
Tutt’ora ho il sospetto che ci abbia preso per i fondelli, a meno che questa ragazza non sia la trasposizione nel reale del film “Il curioso caso di Benjamin Button”, il cui protagonista è un personaggio che, invece di invecchiare, ringiovanisce di anno in anno.
Lo stesso fenomeno riguarda Francesca Pica, che due anni fa sembrava una matricola universitaria, oggi ha il volto da liceale e – continuando così – nel 2019-’20 potrà partecipare al torneo Under14 senza che nessuno abbia da ridire.
Nel 2030 coach Barone l’accompagnerà alle giostrine del luna-park.
Dalla nostra zona di battuta continuano a partire saette: ace di Monica.
Punti per Gatto e Pica (3-2); show della Cubanita con tre attacchi intervallati da un ace di Amy (3-6).
Di solito nel mio blocco-notes segno il nome di chi fa il punto e qualche fatto eclatante. Oggi ogni punto è accompagnato da una o più difese “eclatanti” che hanno preceduto il punto stesso. E leggo ricorrentemente i nomi di Giorgia, Chiara, Amy (ma anche Arlotta, Lia, Gatto, ecc.).
Il terzo parziale sembra ripetere la storia degli altri due: dopo una decina di scambi, l’Oria dilaga (Lulù, Monica servita da Miriam con una sola mano, Dalhis in battuta).
Sul 5-14, dopo la ola del pubblico oritano, il Tuglie ha una reazione d’orgoglio: Lia passa per ben 4 volte, Barba va a segno con una fast e sul 13-15 Ida deve chiamare un time-out per fronteggiare la prima ed unica “pausa” delle proprie atlete.
Si torna in campo con l’atteggiamento giusto: Chiara e Giorgia raccolgono di tutto; Monica ed Amy incrementano il vantaggio (14-19).
Il secondo tocco di Miriam è premiato da un bacetto reale di Giorgia e da uno virtuale mio (15-20).
E’ l’ultimo sforzo: imperioso lungolinea della Vichinga, primo tempo di Dalhis e slash di Chiara (16-23).
Reciproco omaggio di errori in battuta (pochi in tutta la partita: 6 noi, 5 Tuglie) ed infrazione finale delle padrone di casa che chiude il confronto sul 17-25.
Una vittoria importante (la nona consecutiva); una partita praticamente perfetta.
Sono le proporzioni della vittoria a lasciarmi stupito e decido di chiedere in giro a chi ne capisce più di me. Pareri concordi: Tuglie non ha quasi nulla da rimproverarsi (a parte un po’ di scalogna stagionale, ma non è una colpa); i meriti sono tutti di un Oria stratosferico.
Ora non dobbiamo rallentare: Mesagne va per i cavoli suoi, il Tuglie resta una signora squadra a prescindere da questo risultato (la più bella e spettacolare, secondo me, a parte l’Oria su cui non posso essere obiettivo); Spongano è in netta ascesa; il nostro calendario non è tanto favorevole. Il secondo posto andrà difeso con le unghie domenica dopo domenica e non sarebbe male “blindare” i play-off ripetendo la stessa prestazione domenica prossima contro il Noci.
Tabellino: Tuglie-Oria 0-3 (13-25, 15-25, 17-25)
Talion Volley Tuglie: Pica 1, Giannaccari 3, Gatto 9, Frasca 2, Clementi NE, Ciriani 1, Lia 7, Barba 33, Giorgino NE, Arlotta (L) – All. Barone.
Muri-punto 1, ace 2, errori in battuta 5.
New Volley Oria: Medico NE, Chionna 11, Liguori 15, Turchiarulo NE, Greco 2, Bacca NE, Casalino 11, Zanzarelli NE, Leone 13, De Pascalis NE, Limonta 3, De Paola NE, Mastria (L) – All. Taurisano.
Muri-punto 5, ace 6, errori in battuta 6.
Arianna ha preso 30 in “Tre gemelle e una strega. Psicopedagogia del loro linguaggio educativo”.
Arbitri: Galiuti e Cavalera.
Altri risultati: Mesagne-Ostuni 3-0, Spongano-Taranto 3-1, Noci-Monteiasi 3-0, Putignano-Trepuzzi 3-1, Cutrofiano-Castellaneta 3-2, Casarano-Nardò 0-3.
Classifica: Mesagne 57; Oria 49; Tuglie 46; Spongano 45; Noci 38; Putignano 34; Frascolla TA 30; Castellaneta 25; Cutrofiano 20; Nardò 18; Trepuzzi 17; Ostuni e Monteiasi 10; Casarano 0.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 72,00; Noci 55,00; Ostuni 30,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.
Tutti buoni.
Prossimo turno: Oria-Noci, domenica 19 marzo, ore 18.30.