ORIA-BATTIPAGLIA 0-3

30 novembre 2010

Domenica 28 novembre 2010 – ore 18.00

Ci abbiamo creduto, ma è durato poco. Lo spazio di mezzo set. Dopo di che il Battipaglia ha compiuto l’operazione-sorpasso nella gara come nella classifica.

Per quanto mi riguarda, è un Battipaglia piuttosto sconosciuto quello che scende sul parquet di Oria. Mancano molti volti amici, come Bordy, Anna, Tatiana, Rossana e la nipote di Mubarak. Manca anche sua altezza Emanuela Morone. Saluto tutte con affetto.

In compenso c’è l’ex-Tempesta Giusy D’Elia, che tuttavia non dovrebbe essere in condizioni fisiche ottimali per giocare questa sera.

In condizioni ben peggiori è la povera giocatrice del match pomeridiano costretta alle cure di un tempestivo intervento del 118 locale; buona guarigione.

L’Oria schiera il proprio roster al completo per la settima volta consecutiva; l’anno scorso, di questi tempi, coach Marcello aveva già un paio di atlete infortunate, una incinta e un’altra imbarcata.

Ma un’importante novità in casa brindisina c’è: l’esordio stagionale di Michele-re-della-curva.

Sarà che a Campi Salentina si è appena conclusa l’annuale rassegna del libro, ma in giro sembra essersi diffusa un’irrefrenabile passione per la lettura.

Una centrale oritana consulta il testo di storia dell’arte prima e dopo il match. Forse anche durante, ma non posso giurarlo.

Ed anche il re della curva trascorre la fase di riscaldamento leggendo “La bellezza salverà il mondo” di Tzvetan Todorov.

Se è così, se cioè è la bellezza che deve salvare il mondo, a me no’ mi sciàte penzànn’ proprie… Io no’ v’ pozz’ fa’ nind’…

Magari il primo arbitro salverà il mondo.

Tanta passione per la cultura ha un primo effetto tangibile: grazie al re della curva, scopro che esiste la parola “apotropaico”. Si dice di chi scongiura o allontana influssi maligni.

Il fattore G, ad esempio, era apotropaico, se messo nel punto giusto.

Formazioni.

L’Oria va sul classico: Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposta, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao di banda, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso e Priscilla Pisani.

Battipaglia: Giusy Palladino palleggiatrice, Tania Costantino opposta, Vanessa Torrisi e Dina Salpietro di banda, Valentina Salzano ed Elena Santoro centrali, Valentina Fusco libero.

In panchina: Giusy D’Elia, Barbara Giordano, Mariangela Aversano, Sabina Giannatiempo ed Alessandra Costantino.

Non c’è l’allenatore; è una squadra democratica ed autogestita.

Primo set

A parte la doppia al primo scambio, l’inizio dell’Oria è brillante: due mani-fuori di Lucrezia, una magia di Stefania, un attacco di Silvietta ed uno ancora di Lucrezia: 5-2.

Battipaglia pareggia (5-5) e prende avvio un avvincente duello tra Silvietta e la capitana-allenatrice Torrisi. La nostra numero 13 (un numero apotropaico) attacca sia da sinistra che da destra e l’Oria torna a +3 (10-7).

E’ Tania Costantino a scuotere le ospiti ed a guidare il sorpasso (10-11), ma un’altra palla sapientemente piazzata ai limiti del campo da Stefania riporta l’incontro in parità.

La nostra palleggiatrice riesce anche a domare un pallone difficile e a servirlo a Daniela. Che non fallisce: 12-12.

A questo punto si apre qualche crepa nella ricezione e nella difesa brindisina, nonostante la solita ammirevole Leonessa.

Costantino realizza un ace, Salzano stoppa una ricezione lunga e poi piazza un pallone in un buco incustodito della metà campo oritana (13-15).

Fantastico lungolinea di Silvietta, ma troppi errori-punto favoriscono la fuga della formazione campana, peraltro ben orchestrata da Giusy Palladino.

Stefania è insolitamente fallosa (15-22) e alla terza doppia al coach girano un po’ le scatole: entra Annacarla, ma ormai c’è soltanto il tempo per assistere ad un’impressionante sequenza di attacchi di Tania Costantino, che chiude il parziale con sette realizzazioni personali (15-25).

Secondo set

Forse è la difficoltà a tenere il ritmo per l’intero set il principale difetto di quest’Oria. Anche la seconda frazione inizia benino con Lucrezia e Silvietta a segno in modo tradizionale e Ivana che fa punto direttamente in ricezione (3-2).

Poi, però, concediamo quattro errori-punto alle ospiti e ci arrendiamo alla sindrome della coperta: una difesa solitamente massiccia cede mentre le attaccanti fanno faville; quando, invece, la difesa torna ad essere aggressiva, siamo meno incisivi in attacco. Non si può avere tutto dalla vita. Non contemporaneamente almeno.

Le palleggiatrici danno spettacolo: prima Palladino manda di pugno un pallone nell’angolino del posto cinque, poi Stefania piazza un bel tocco di seconda (8-11).

Bene Salpietro, ma bene anche Giulietta che stoppa a muro un attacco ospite (12-15).

La maternità del punto veramente è un po’ dubbia e secondo qualcuno la palla è stata fermata dalla rete; a me è sembrata decisiva la manina di Pocahontas. E comunque sia, è meglio non far figurare zero muri-punto di squadra…

Ivana e Silvietta tengono l’Oria ad una distanza che non ci compromette (15-17), ma quando Costantino e Torrisi accelerano, coach Marcello è costretto a chiamare il time-out.

Buttando l’occhio nella metà campo avversa, è interessante osservare come si comporta una squadra senza allenatore in occasione di un time-out chiamato dalle avversarie: silenzio assoluto.

Lucrezia va a segno con due diagonali al fulmicotone (18-20), ma il colpo d’ala per l’Oria non arriva e il tempo stringe.

Santoro cede il posto al libero saltellando allegramente.

Come dice il proverbio: quando non c’è il coach, le atlete ballano…

Valentina Salzano offre un anticipo dello show del terzo set e Giusy Palladino mura un attacco brindisino (18-22). Adesso è davvero dura.

Commettiamo qualche altro errore evitabile e a nulla vale l’attacco da posto quattro di Silvietta, che riesce ad annullare soltanto la prima di cinque palle-set (20-25).

Terzo set

C’è sfiducia in casa brindisina e il Battipaglia ne approfitta con Salpietro in grande evidenza (1-4).

Forse manca ancora un po’ di continuità, ma di certo alle ragazze della squadra celeste non manca la generosità e così, sfruttando anche qualche errore delle ospiti, riusciamo a riportarci in parità con un servizio vincente di Silvietta (8-8).

Il nostro opposto ormai è una garanzia; vederla giocare è un piacere, ma la top-scorer oritana questa sera è una Lucrezia altrettanto encomiabile.

Sull’altro fronte si mette in luce Valentina Salzano, separata alla nascita da Maria Boccia del Gricignano: il ruolo è diverso, ma numero, riccioli, statura e agilità tendono a coincidere. In questo set: quattro attacchi e due muri nello score della promettentissima guagliona.

Ma tutto il Battipaglia è cresciuto in questo finale, costruendosi da solo ben l’88% dei punti del parziale (appena 3 errori-punto brindisini).

Sul 10-10 c’è la fuga decisiva grazie a un break di 1-8.

Eppure la squadra celeste non getta la spugna: pallonetto di Giulia, ace di Stefania e attacco di Lucrezia (14-18).

Dopo un mani-fuori di Torrisi (15-21), la speranza è alimentata da Silvietta: attacco vincente, spettacolare pallonetto a scavalcare il muro (ma palla salvata dal Battipaglia e poi schiacciata da Ivana) e infine un tiro preciso dopo aver smorzato per due volte gli attacchi di Torrisi: 18-21.

Il Battipaglia, però, non perde la testa: la serenità di Palladino, sorridente quanto brava, e la potenza di Costantino chiudono il parziale e proiettano la squadra campana fuori dalla zona rossa della classifica (19-25).

Perfetto l’arbitraggio di questa sera: infrazioni rilevate con puntualità e neanche un accenno di protesta nell’intera gara. L’unica disattenzione del primo arbitro è stata la bottiglietta dimenticata sul seggiolone a fine partita (ma il secondo ha provveduto alla raccolta differenziata).

L’Oria è atteso dal primo derby stagionale a Trepuzzi, un altro scontro diretto particolarmente delicato. Procuriamoci qualcosa di apotropaico.

Tabellino: Oria-Battipaglia 0-3 (15-25, 20-25, 19-25)

Oria: Guacci 4, Cozzetto 0, Gallo Ingrao 6, Basile 2, De Tommaso NE, Lonoce 1, Mastandrea 13, Liace 15, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.

Muri-punto 1, Aces 2, errori in battuta 3.

Punti-fatti: 41 (75,9%), errori-punto avversarie: 14.

Battipaglia: Aversano NE, Giordano NE, Salzano 9, Torrisi 15, Salpietro 9, Santoro 3, Palladino 5, Giannatiempo NE, T.Costantino 14, D’Elia NE, A.Costantino NE, Fusco (L) – Squadra autogestita.

Muri-punto 5, aces 2, errori in battuta 5.

Punti fatti 56 (74,7%), errori-punto avversarie: 19.

Arbitri: Valeria Montagna e Francesco Di Maria.

Altri risultati: Lavello-Arzano 0-3, Accademia BN-San Pietro Vernotico 0-3, Stabia-Trepuzzi 3-1, Gricignano-Livi Potenza 3-0, Spezzano-Caserta 0-3, ASCI Potenza-Turi 3-1.

Classifica: Arzano e San Pietro Vernotico 21; Stabia e Gricignano 16; Caserta 15; Accademia BN 14; Spezzano 11; ASCI Potenza e Livi Potenza 9; Battipaglia 5; Trepuzzi 4; Oria e Turi 3; Lavello 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 150,00; tutte le altre 0,00.

C’è voluta la sesta giornata per sbloccare la classifica con la prima fuga stagionale. E’ il Volalto Caserta a beccarsi la prima multa del campionato: 150 euri perché lo spogliatoio degli arbitri era inagibile e il segnapunti inadeguato. Ha rischiato anche l’Arzano perché lo spogliatoio (degli arbitri? Delle ospiti?) era privo della chiave.

Prossimo turno: Trepuzzi-Oria, sabato 4 dicembre, ore 18.00.


ORIA-ARZANO 0-3

16 novembre 2010

Domenica 14 novembre 2010 – ore 18.00

Per festeggiare il mio compleanno mi ero impegnato ad offrire una cena al ristorante “Luce” a tutta la squadra, ma solo in caso di vittoria nella partita successiva al genetliaco. Toh, la partita successiva è contro l’Arzano, 4 vittorie su 4, 12 set vinti e nessuno perso. Beh, pazienza; mica l’ho scritto io il calendario e festeggiare un’eventuale sconfitta sarebbe diseducativo e disincentivante…

Soltanto una squadra pugliese di cui non faccio il nome l’anno scorso ebbe il coraggio di festeggiare la sconfitta decisiva che le valse la retrocessione. Contro l’Altamura. Festeggiò in un negozio di informatica…

Parto per Oria con una certa serenità e con il portafogli piuttosto leggero.

Ma non andiamo al palazzetto per fare da agnelli sacrificali, nossignore.

C’è ottimismo, c’è fiducia nei propri mezzi: magari il maltempo bloccherà le nostre avversarie, magari si sgonfierà una ruota e arriveranno tardi, magari hanno fatto indigestione di crostini, magari si spegnerà la luce nel palazzetto.

L’ultima circostanza, in effetti, si verifica, ma soltanto poco prima dell’inizio e poco dopo la fine della partita. Non durante. Non mentre Campolo schiaccia, non mentre Vinaccia mura, non mentre Sforza riceve. Dobbiamo programmare meglio il timer dell’impianto di illuminazione.

Formazioni.

L’Oria schiera Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.

Quest’ultima non ha voluto seguire il mio consiglio: scendere in campo con le stesse protezioni che utilizzano gli antagonisti no-global quando affrontano la questura ai G8.

In panchina con coach Marcello Presta: Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso e Priscilla Pisani.

L’Arzano schiera Margherita Cozzolino in palleggio, Annamaria Totaro opposto, Nunzia Campolo e Maria Grazia Sforza laterali, Maria Russo e Ketty Vinaccia centrali, D’Auria libero.

Tra i volti noti sulla panchina del tecnico Antonio Piscopo: Elisabetta Piscopo, Marikuzza Bianco (una reduce del mitico Orion di coach Loparco) e purtroppo Santa Guida, protettrice degli automobilisti.

Dico purtroppo perché mi avrebbe fatto piacere rivedere in campo i sorrisi più belli della pallavolo italiana. Ex-aequo con quelli di Marica Armonia, ad essere sincero. Il libero campano, però, ha un lieve infortunio alla gamba e per lei che utilizza gli arti inferiori per ricevere, difendere, appoggiare, tirare e crossare, il malanno non è di poco conto.

In tribuna la moglie dello scout-man cerca di adattare la propria fotocamera alle terribili condizioni di luce del palazzetto, che non è il più buio della categoria ma è quello che meno si presta a questo genere di scatti. Non so perché. A fine partita il marito ha reso noti gli scout: foto con illuminazione perfetta 24%, illuminazione positiva 67%, foto mosse 19%, foto con Nunzia Campolo che scarica ordigni 89%.

Primo set

Muro di Vinaccia su Lucrezia, ace di Russo e primo attacco vincente di Nunzia (0-3).

Vabbè, noi ce andiamo, fate tutto voi, vi lasciamo le chiavi, ricordatevi di mettere l’antifurto quando uscite…

Daniela piazza un primo tempo, ma l’Arzano allunga ulteriormente (1-5).

Poi c’è un muro di Stefania (che ha un’elevazione sorprendente), un nostro errore in battuta, un ulteriore murazzo di Giulia e un attacco di Silvietta da posto due (4-6). Beh, due muri-punto quasi consecutivi contro la capolista non sono male. Abbiamo fatto la nostra figura; adesso andiamocene prima che si abbatta lo tsunami.

C’è anche il primo punto stagionale del nostro libero Simona, un altro gesto tecnico che dà un senso a questa serata (5-8). Adesso scappiamo…

Sul 6-12 avviene qualcosa di straordinario sul parquet: l’Oria gioca da pari a pari con l’Arzano. Magari noi stiamo dando il 100% e loro il 10%, ma la partita è frizzante e – cosa su cui nessuno avrebbe scommesso – il risultato incerto.

Alla fine del parziale i punti “fatti” dall’Oria saranno 16 a fronte di 5 errori-punto ospiti (76 %) mentre l’Arzano avrà un rapporto di 20 su 25 (80%). Numeri che vorranno pure dire qualcosa.

Silvietta punge e Ivana ottiene due aces consecutivi (9-12).

Pallonetto di Nunzia, muro di Daniela, muro di Vinaccia (10-14).

La squadra celeste assapora il miracolo tirando con determinazione da destra e da sinistra: Ivana, Silvietta e Lucrezia: 13-14!

Il mio portafogli inizia a preoccuparsi.

Fra l’altro Stefania si trova a gestire una palla vagante e decide di tentare “la mossa di Rosa Ricci” piazzandola nell’angolino del posto cinque. L’esultanza della nostra palleggiatrice è in buona fede, ma l’urlo di gioia del pareggio è soffocato dalla decisione arbitrale: la palla è finita fuori (13-15).

Dopo il volley-champagne c’è una fase di sconforto e di riflusso per l’Oria, ma fortunatamente è adesso che la squadra campana si concede qualche errore, soprattutto in battuta, rimediando con i pallonetti della premiata ditta Campolo-Sforza (17-20).

Mani-fuori di Lucrezia e lungolinea out dell’Arzano: siamo di nuovo a un punto (19-20).

Errore in battuta nostro, primo tempo Vinaccia e invasione nostra; la situazione si complica e coach Marcello chiama il time-out (19-23).

Viene concesso a Cozzetto il piacere di confrontarsi con la collega di ruolo e – quasi – di cognome Cozzolino. In realtà, la ragazza oritana entra per servire più che per palleggiare.

Non sbagliare, ti prego…

Non fare anche tu la figura di merda delle giocatrici che entrano in campo per battere e tirano il servizio sulla rete. Non sbagliare…

La piccina non sbaglia; anzi, è molto precisa, ma questo non impedisce a Nunzia di contrattaccare.

Lucrezia va a segno, ma Nunzia e Vinaccia chiudono il parziale realizzando rispettivamente il settimo e il sesto punto personale (21-25).

Ma è stato un parziale magnifico ed emozionante. L’Arzano si è limitato a dare solo un cenno della propria potenza, ma ciò non toglie che l’Oria sia stato encomiabile: servizi insidiosi, solita difesa aggressiva ed un attacco che non si è concesso neanche un errore-punto. I nostri cinque errori, infatti, sono stati tre servizi, la palla appoggiata millimetricamente fuori da Stefi ed un’invasione.

Orgogliosi della Celeste!

Secondo set

Si parte dallo 0-5 altrimenti non c’è gusto…

Purtroppo l’intervallo ha segnato una svolta: l’Arzano è diventato una macchina da guerra impietosa e l’Oria è completamente in balìa delle proprie avversarie. Sino al 4-13 hanno fatto tutto loro, inclusi i punti nostri (3 errori in battuta e un lungolinea fuori).

E’ di Ivana il primo e unico punto “fatto” dalle brindisine in questo parziale: una bella diagonale.

Poi c’è solo Arzano.

Maria Russo fasteggia e si pone come argine insuperabile al centro della rete; Nunzia salva un pallone stendendo la mano a terra e chiude il punto con un muro (5-19).

Coach Marcello chiama il time-out, ma la musica non cambia: Vinaccia stratosferica e Nunzia che finta la bomba e poi usa il muro come sponda.

Il punteggio finale è eloquente: 6-25.

In serata ci sarà un durissimo comunicato della Conferenza Episcopale Italiana: “Deploriamo l’accaparramento di punti da parte delle squadre ricche nei confronti delle squadre povere. Pur consapevoli dei principi alla base della lealtà sportiva, crediamo che alune condotte determinino ingiustizia sociale ed alimentino pericolosi squilibri in classifica. E’ il trionfo dell’egoismo con la negazione della solidarietà e della pietà cristiana”.

Terzo set

Questa volta si parte da 0-7 con Vinaccia ancora in cattedra: bellissimo il suo primo tempo piazzato a lato.

Daniela tenta di arginare la valanga, ma l’Arzano continua a dare spettacolo: lungolinea di Nunzia e muro di Totaro (1-9).

A questo punto si apre una fase in cui sembra esserci una certa alternanza di punti, ma si tratta di elargizioni della squadra campana e di un paio di attacchi di Silvietta, unica a svegliarsi dal torpore offensivo iniziato nel set precedente.

Sul 7-14 l’Oria è cotto e non vede l’ora di porre fine a questo tiro al bersaglio. E questo ci può anche stare. Le creature sono state encomiabili nel primo set ed è quel parziale a costituire un elemento di speranza e di fiducia.

Quello che sorprende è l’Arzano. Non c’è nulla che possa lasciar presagire una svolta della partita, che ormai è finita, chiusa, sigillata; eppure Nunzia e compagne giocano come se fossero impegnate nel tie-break della finale di Coppa dei Campioni.

A fine partita coach Marcello spenderà parole di elogio non soltanto per il valore tecnico dell’Arzano ma anche per l’atteggiamento mentale di assoluta concentrazione delle nostre ospiti dal primo all’ultimo scambio della partita. Fra l’altro è stato un massacro compiuto con stile e con rispetto.

Campolo, Vinaccia, Vinaccia, Campolo, Campolo, Campolo…

Ci stanno coventrizzando.

E ovviamente la potenza di fuoco dell’attacco ha origine da una ricezione ed una difesa sostanzialmente perfette (grande Sforza).

Entra Valentina De Tommaso nell’Oria; entrano Piscopo e Marikuzza nell’Arzano.

Dopo dieci punti consecutivi delle ospiti, c’è pure la botta di culo finale: un servizio che tocca il nastro e atterra dolcemente nella nostra metà campo (7-25).

Nel terzo set l’Arzano non ha praticamente ricevuto regali: un attacco fuori e un servizio sbagliato; gli altri 23 punti sono tutti costruiti.

Noi ci sentiamo come all’uscita da uno studio dentistico: dovevamo andarci e ci siamo andati togliendoci il pensiero; la visita di controllo sarà il 5 marzo.

Tabellino: Oria-Arzano 0-3 (21-25, 6-25, 7-25)

Oria: Guacci 1, Cozzetto 0, Gallo Ingrao 4, Basile 1, De Tommaso 0, Lonoce 3, Mastandrea 7, Liace 3, Pisani NE, Leone (L) 1 – All. Presta.

Muri-punto 3, aces 2, errori in battuta 7.

Punti fatti 20 (58,8%), errori-punto avversarie: 14.

Arzano: Campolo 21, Sforza 8, Cozzolino 1, Vinaccia 17, Piscopo 1, Russo 10, Totaro 3, Bianco 0, D’Auria (L) NE: non lo so; non ho visto il referto – All. Piscopo.

Muri-punto 10, Aces 6, errori in battuta 10.

Punti-fatti: 60 (80%), errori-punto avversarie: 15.

Arbitri: Roberta Anelli e Gianluca Mallardi.

Altri risultati: Stabia-San Pietro Vernotico 1-3, Accademia BN-Livi Potenza 3-0, Spezzano-Battipaglia 2-3, Gricignano-Lavello 3-0, Turi-Caserta 0-3, ASCI Potenza-Trepuzzi 3-1.

Classifica: Arzano e San Pietro Vernotico 15; Accademia BN e Spezzano 11; Stabia e Gricignano 10; Caserta 9; ASCI Potenza e Livi Potenza 6; Trepuzzi 4; Turi e Oria 3; Battipaglia 2; Lavello 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): la pallavolo dell’amore vince sull’invidia e sull’odio…

Prossimo turno: Livi Potenza-Oria, domenica 21 novembre, ore 18.00.


LAVELLO-ORIA 0-3

8 novembre 2010

Domenica 7 novembre 2010 – ore 18.00

E si torna in Basilicata per la nostra prima partita in quel di Lavello.

Come ci spiegherà l’ospitale coach Michele Valentino, la società lucana ha percorso con gradualità le tappe dalla prima divisione alla storica promozione in B2 dello scorso anno senza mai snaturare la squadra e valorizzando, per quanto possibile, le risorse locali. Potenza-capoluogo vanta una formazione in B1 e due in B2, ma il Lavello è riuscito a ritagliarsi i propri spazi sfruttando la vicinanza con alcune province limitrofe.

Quando andiamo a prendere il caffé al suono delle campane, il paese appare gradevole con un’arietta fresca e la classica, distesa atmosfera della domenica sera. Accanto al palazzetto sono parcheggiati i camion delle giostre.

 

Si diceva delle province limitrofe. E’ in particolare dal foggiano che il Lavello ha acquisito una fetta consistente dell’attuale rosa. Per essere più precisi, sembra di ritrovare il Manfredonia di qualche anno fa, con Doriana Bisceglia, Luciana La Torre e le gemelle Loredana e Marilena Montenegro. Mancano soltanto il libero Lucia Fusilli-Pasta-Fresca-Nella e le gemelle Liguori.

Queste ultime, unitamente a Doriana, sono ben note al presidente Delli Santi, che le ha ospitate a casa ai tempi delle selezioni regionali. Anche il frigorifero conserva di loro un ricordo indelebile perché pare che all’epoca le tre giocatrici avessero un appetito insaziabile. D’altra parte era l’età della crescita, quella in cui le esigenze nutrizionali sono particolarmente intense e – ammirando Doriana – non v’è dubbio che la crescita sia riuscita alla perfezione tanto sul piano estetico quanto su quello tecnico.

La riccioluta opposta del Lavello è stata una delle protagoniste della cavalcata trionfale del SuperTrani di due anni fa (suo lo storico punto della promozione al Palafiom di Taranto) e le gemelle Liguori sono oggi punti di forza indiscussi del Matera (Roberta) e dell’Azzurra Molfetta (Stefania).

Il Lavello ha onorato le atlete della promozione in B2 con dei magnifici poster affissi nell’ampio palazzetto locale. Belle le immagini per il contenuto ma anche per lo stile in bianco e nero. Doriana non c’è perché è arrivata quest’estate; se si dovesse provvedere a stampare anche il suo poster, ne prenoto una copia…

Nella rosa del Lavello c’è una terza Montenegro, Pina, che scopro essere sorella delle gemelle Loredana e Marilena, nonché gemella a sua volta di Valentina, presente in tribuna. Un altro parto gemellare e la famiglia Montenegro avrebbe potuto schierare una formazione in proprio, sia pure senza libero.

 

All’ingresso del palazzetto c’è un tavolo con sopra un tamburo ed un mattone. Il tamburo è chiaramente uno strumento a disposizione dei giovanissimi ed appassionati supporters locali, ma… anche il mattone? E’ un oggetto contundente pronto all’uso…?

No – ci viene spiegato – serve a tenere aperta la porta in caso di bisogno.

La bacheca della società forse funge anche da Albo Pretorio visto che è stata affissa la graduatoria del concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di n. 6 posti di puericultrice categoria B3.

Non colgo il nesso con la Polisportiva ASD Lavello… Forse c’è l’intenzione di istituire un asilo o un baby-parking a disposizione del gentile pubblico?

O più probabilmente il palazzetto è stato la sede del concorso? Mah.

Novità anche in casa Oria.

Sono arrivati i nuovi giacconi ed è arrivata anche la felpa per il coach e per il vicecoach recante la sigla M.P. Quando la usa Marcello, M.P. indica Marcello Presta, quando la usa Peppe, la sigla indica Mister Peppe.

Se un giorno dovesse ritornare in Puglia Marika Guerri, la sigla potrebbe anche indicare una ricorrente imprecazione usata dalla neomamma toscana (dove M sta per Maremma e P preferisco non dirlo)…

E ci sono novità anche nella dentatura di Daniela Lonoce. Murare è bello per una centrale, ma se il pallone prende la faccia potrebbe esserci qualche conseguenza spiacevole…

A San Pietro stanno per affrontarsi Gisela e Silvia; mando un sms a Gisela per dirle di salutarmi Silvia ed uno a Silvia per dirle di salutarmi Gisela. Secondo me, s’hanne scurdàte tutt’ e do’…

Con il ricordo fresco della strepitosa vittoria della nazionale italiana sugli Stati Uniti, Lavello e Oria tentano di essere all’altezza della rappresentativa azzurra (nel nostro piccolo, s’intende) e schierano le formazioni che seguono.

Lavello: Marilena Montenegro in palleggio, Doriana Bisceglia opposto, Loredana Montenegro e Rita Laviano di banda, Valeria Cillis e Viviana Forleo centrali, Luciana La Torre libero. Non ho avuto modo di leggere il referto e non sono in grado di indicare le riserve che non sono entrate nel corso della partita; me ne scuso con le interessate. L’allenatore è Michele Valentino.

Oria: Stefania Guacci in palleggio, Silvietta Mastandrea opposto, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace di banda, Giulia Basile e Daniela Lonoce centrali, Simona Leone libero. A disposizione di coach Marcello Presta: Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso e Priscilla Pisani.

Primo set

Loredana sblocca il punteggio e inizia uno show da posto quattro destinato a durare per tutto il parziale.

Mi fa particolarmente piacere rivedere all’opera una delle mie palleggiatrici preferite per la sua eleganza, “la libellula” Marilena Montenegro. Veramente era più libellula con la maglia nera del Manfredonia; il bianco del Lavello non si confà molto al paragone faunistico.

Buona reazione dell’Oria con le attaccanti Lucrezia e Silvietta: due punti cadauno e siamo avanti per 3-7.

Con Doriana in battuta, però, il Lavello ottiene un break di 7 punti aperto e chiuso da tocchi di seconda di Marilena (10-7).

Come l’Italia in mattinata, l’Oria non va in depressione. Giulia spezza l’assedio con un magnifico primo tempo a pallonetto, Ivana riceve a pugni uniti e consente a Silvietta di piazzare il colpo ed anche Stefania tenta di sorprendere, invano però, la difesa locale con palloni appoggiati in posto uno.

Purtroppo dall’altra parte Loredana è incontenibile: dopo un muro di Doriana, schiaccia il sesto punto personale del set, che non sarà neanche l’ultimo.

Si va al time-out tecnico sul punteggio di 16-12.

E’ un momento delicato. Sappiamo che nel migliore dei casi quest’anno ci sarà da soffrire fino all’ultimo, ma una vittoria stasera nel primo scontro diretto stagionale rappresenterebbe soprattutto una buona iniezione di fiducia.

Sul 18-15 l’Oria ribalta la situazione: Ivana stoppa giù una ricezione lunga, Silvietta attacca da posto due e Lucrezia ottiene un millimetrico ace (18-19).

Doriana pareggia (20-20), ma Silvietta si affida al classico repertorio personale: attacco da posto due e servizio vincente; nonostante la brillante prova di Loredana, sarà lei la top-scorer del set (8 punti).

Segue uno scambio lunghissimo e palpitante che la libellula tenta di chiudere con l’ennesimo tocco di seconda, ma Ivana è bravissima ad intuire e a murare la palleggiatrice lucana: 20-23!

Gli ultimi due punti esaltano la nostra centrale Daniela Lonoce: un primo tempo acrobatico ed un muro risoluto sull’attaccante più in forma del Lavello: vinciamo il set 21-25 ribaltando il 17-13 in cui sembravamo spacciati.

Si è parlato dei punti fatti, ma un elogio particolare lo merita la solita difesa aggressiva ed instancabile, centrata su una strepitosa Simona, ma alla quale tutte le atlete hanno offerto un contributo prezioso.

Secondo set

Non è volley-champagne quello che si vede al palasport di Lavello all’inizio del secondo set: i primi 16 scambi si concludono con 13 errori-punto.

La libellula, in questa fase, è irriconoscibile: doppia, errore in battuta e tiro scagliato fuori di pugno (1-3), ma pure noi regaliamo 6 errori-punto sui 6 delle lucane (6-8) pur concedendoci due bei murazzi con Lucrezia e con Pocahontas.

L’ace di Silvietta del 6-11 induce coach Valentino a chiamare il time-out e a squarciare la quiete di Lavello: “Ve lo chiedo in ginocchio: aspettate ‘sta c***o di palla!”

Il tecnico locale ottiene due risultati: un convinto applauso del pubblico (“Vai, Michele!”) e soprattutto una tenace reazione da parte delle proprie atlete, che infilano una striscia di 6 punti consecutivi. In evidenza Laviano e Cillis (12-11).

Stefania tenta di piazzare un tocco di seconda ma l’arbitro le fischia un’infrazione. In effetti l’infrazione c’era, ma non si interrompe così un’emozione…

Comunque la piccina ha disputato una partita magnifica valorizzando al momento giusto tutte le risorse a disposizione (centrali incluse). Un secondo tocco in campo e il tradizionale pupazzo di peluche sarà menato addosso pure a lei a fine campionato.

Tra le padrone di casa, invece, sta venendo a mancare il contributo di punti di Loredana, a cui le brindisine sono riuscite a prendere le misure, ma Laviano e Cillis per un po’ riescono ad ovviare al problema (14-13).

Gravi i tre errori-punto consecutivi delle lucane (14-16), che per giunta devono subire la serata di grazia di Silvietta. Il nostro opposto tira fuori dal cilindro lungolinea, diagonali e pallonetti (17-20). Chiuderà con 18 punti personali ed una strepitosa media di 6 punti a set.

Se in B2, di solito, sono i posti quattro a fare la differenza, nelle due partite che ho visto quest’anno le migliori realizzatrici sono state due opposte (Guadagnino una settimana fa, Silvietta stasera). Vediamo se sarà una caratteristica stagionale.

Pausa Oria e la coppia Forleo-Laviano ne approfitta: la situazione è nuovamente ribaltata: 21-20.

Il bello dell’Oria di quest’anno è che non si scompone di fronte alle difficoltà: si continua a giocare, a difendere, a costruire e piano piano anche l’attacco torna a fendere i muri e le difese avversarie. Con umiltà e serenità; senza crolli psicologici.

Lavello ci dà una mano con ulteriori errori-punto (13 su 25 in questo set), ma brave anche Ivana con i suoi servizi lunghi, Silvietta, Lucrezia e Daniela. La centrale brindisina è l’esecutrice finale anche in questo parziale: 22-25.

Terzo set

Il Lavello subisce il colpo: doppietta di Lucrezia, imperioso muro di Giulia e doppio errore offensivo delle lucane dopo che abbiamo difeso di tutto: 0-5.

Doriana accorcia le distanze (3-5), ma Lucrezia e Giulia proseguono la marcia verso la vittoria (3-9).

Cambio nel Lavello con Pina al posto della sorella Loredana, ma è soprattutto la centrale Forleo a tenere viva la propria squadra.

Sul 5-9, però, cade un’altra tegola sulle padrone di casa: Marilena si fa male alla schiena ed è costretta ad abbandonare il parquet.

Al posto della libellula entra in campo Maria Grazia Termine, ma sull’8-12 Ivana sale in cattedra e schiaccia a terra tre palloni consecutivi da posto quattro.

Intanto Simona sta continuando a difendere come un’ossessa e Marilena è costretta ad allontanarsi dalla panchina in cui la stavano medicando. Non è soltanto la sanità pugliese a lamentare carenza di posti-letto, evidentemente.

La fortuna apre un breve spiraglio sul Lavello quando Forleo ottiene un ace agevolato dal nastro, ma lo richiude subito dopo.

Da segnalare anche il servizio di Ivana sul 10-18; se ne riparlerà martedì sera, come vuole la tradizione…

Orgoglio-Doriana con diagonale indifendibile e replica delle nostre valenti attaccanti.

Sul 17-22 l’ultimo scatto dell’Oria: primo tempo di Daniela, ace di Silvietta e conclusione lunga delle padrone di casa (17-25).

Le brindisine confermano la fase di crescita, ottengono la prima vittoria del campionato e sbloccano la classifica imponendosi in uno scontro diretto delicatissimo. Lavello troppo discontinuo per essere il vero Lavello.

Domenica prossima il palazzetto di Oria ospiterà un’amichevole di lusso: ospite della Celeste sarà l’Arzano capolista del girone H della serie B2 a punteggio pieno: 4 vittorie su 4, 12 set vinti e zero persi. La cittadinanza è invitata. Il campionato riprenderà il 21 novembre con Livi Potenza-Oria.

Nel frattempo onoriamo la vittoria con una pizza al taglio a Matera. La componente tarantina della squadra potrebbe approfittarne per un’operazione di recupero crediti, ma è un’impresa ardua nei giorni feriali; figuriamoci in quelli festivi.

Tabellino: Lavello-Oria 0-3  (21-25, 22-25,  17-25)

Lavello: Montenegro L. 7, Montenegro M. 2, Laviano 12, Montenegro P. 1, Forleo 7, Cillis 5, Bisceglia 5, Termine 0, La Torre (L) – All. Valentino.

Muri-punto 4, Aces 2, errori in battuta 7.

Punti-fatti: 39 (65%), errori-punto avversarie: 21.

Oria: Guacci 0, Cozzetto NE, Gallo Ingrao 6, Basile 4, De Tommaso NE, Lonoce 7, Mastandrea 18, Liace 11, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, aces 5, errori in battuta 8.

Punti fatti 46 (61,3%), errori-punto avversarie: 29.

Altri risultati: Arzano-Gricignano 3-0, San Pietro Vernotico-Turi 3-0, Caserta-Stabia 0-3, Livi Potenza-Spezzano 2-3, Trepuzzi-Accademia BN 2-3, Battipaglia-ASCI Potenza 1-3.

Classifica: Arzano e San Pietro Vernotico 12; Spezzano e Stabia 10; Accademia BN 8; Gricignano 7; Caserta e Livi Potenza 6; Trepuzzi 4; Oria, Turi e ASCI Potenza 3; Lavello e Battipaglia 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): neanche una multa fino alla terza giornata.

Prossimo turno: Oria-Arzano, domenica 14 novembre, ore 18.00.


ORIA-GRICIGNANO 1-3

1 novembre 2010

 

 

Domenica 31 ottobre 2010 – ore 18.00

Da San Valentino alla notte di Halloween.

Ritorno ad Oria dopo otto mesi e prima dell’inizio della partita tra la squadra locale e il Gricignano sono i ricordi a prevalere. Ricordi colmi di amarezza, invero. La partita giocata qui dal Taranto al cospetto della Taurisano, di Roxy e di Simona-di-metallo non durò molto a lungo, giusto il tempo di provocare una crisi da assideramento a Ivana.

Fu, quella, l’ultima volta che vedemmo il cosiddetto general manager del Monte, che naturalmente neanche nell’occasione fece prendere aria al portafogli.

Il Taranto non c’è più. La gloriosa Palafiom vivrà nei nostri cuori in attesa che la neonata Evervolley completi lo svezzamento.

Coach e giocatrici dell’anno scorso hanno nel frattempo costituito l’asse portante dell’Oria. Non tutte, ovviamente. Gisela, Silvia, Cris e Marika proseguono altrove la loro carriera e colgo l’occasione per salutarle ed augurare loro ogni bene e tutte le soddisfazioni che meritano.

Simona Mereu avrà modo di farsi valere a San Giorgio. Un abbraccio anche a lei.

Qui ad Oria si sono trasferite Ivana, Giulia, Silvietta, Leo e Priscilla, insieme a coach Marcello, come ho già anticipato.

Katia non so ce fin’ ha fatt’. Un abbraccio anche a lei in ogni caso.

E poi c’è una scritta sulla Concattedrale di Taranto, tradizionale luogo di adunanza per il 90% delle società sportive cittadine, che costituisce, per me, una profonda fitta al cuore: “Ale vive”.

 

Dopo cinque anni sta avvenendo quello che per me era inimmaginabile: una squadra priva dei palleggi di Alessandra Certa. Sto male solo a pensarci. La regista dell’ultima fetta di storia della Palafiom, ad appena 24 anni, non vuole giocare più. La natura che le ha concesso polpastrelli di gomma elastica ed un tocco fatato non le ha regalato purtroppo altrettanta motivazione. Ogni scelta merita rispetto, ma è come se Einstein avesse deciso di darsi al giardinaggio piuttosto che alla fisica.

Non ti dimenticherò mai. Cambia idea, appena puoi.

Mi scuso in anticipo con Stefania, che ha preso il suo posto, e spero che gli apprezzamenti a chi l’ha preceduta non appaiano come implicita avversione nei suoi confronti, ma ho bisogno di tempo per superare il trauma.

 

Il ramo brindisino della squadra contempla Daniela Lonoce, Valentina De Tommaso, Anna Carla Cozzolino e soprattutto Lucrezia Liace. A quattro anni dal sequestro delle Brigate Rosse (si veda il vecchio blog del 22 marzo 2007), Lucrezia è davvero… nelle nostre mani. Come dimostrerà la partita di oggi, è una grande risorsa: la schiacciatrice costituisce un elemento in grado di assicurare equilibrio, esperienza, bravura e tanti punti alla formazione celeste.

Il fatto di giocare in uno dei paesi più belli della Puglia e di incontrare in questa (mia) prima partita la sempre più splendida Maria Cristina Guadagnino rappresentano una consolazione dopo il lutto per la Palafiom.

 

Sarà meno consolante scoprire che nel Gricignano giocano anche Annamaria Amitrano e Antonella Salvati. Non che non siano bellissime anche loro e che non mi faccia piacere rivederle, ma in occasione degli incontri precedenti al loro cospetto (con Scafati, Salerno, Sarno) abbiamo accumulato cinque sconfitte ed una sola vittoria al tie-break. Diciamo che la mia angoscia ha un’origine di natura meramente statistica.

Primo set

A proposito di statistiche, Gabriella mi fa notare che alla terza giornata di campionato Ivana ha già il raffreddore. Secondo le previsioni del medico sociale, le passerà intorno alle seconda settimana di luglio.

Ma c’è un altro dato interessante: Oria conduce 4-0 quando coach Della Volpe è costretto a chiamare il primo time-out; sono andate a segno Daniela, Lucrezia (due volte) e Silvietta.

 

Le nostre avversarie, che sfoggiano inedite divise fucsia (inedite per il mondo dello sport; un plauso allo stilista), tendono a cercare in modo quasi ossessivo la schiacciatrice Boccia, ben contenuta in questa fase dal nostro muro-difesa. Di solito le fuoriclasse mettono a terra molti palloni all’inizio e poi vengono prese loro le misure; in questo caso vengono prima prese le misure, ma poi Boccia di palloni a terra ne metterà un bel po’ questa sera. Molto agile questa ragazza, e molto eclettica. E che salti!

Dopo un ace di Daniela, il Gricignano rimonta con un break da 5 (6-7).

Si apre una fase caratterizzata da errori: i successivi 10 punti dell’Oria sono un attacco di Ivana, uno di Lucrezia e ben 8 errori-punto delle ospiti (di cui 5 al servizio). In questo modo restiamo agganciati sul 17-18.

 

Durante una pausa, Leo si asciuga con la maglietta di un componente dello staff.

Bellissimo il lungolinea di Silvietta del 17-18, ma Antonella Salvati (fast) e Annamaria Amitrano (ace) sembrano lanciare lo sprint per la formazione casertana (18-21).

Invece no: Ivana piazza servizi favolosi, incoraggiata da un tamburellante nipote, Daniela schiaccia un primo tempo e Lucrezia mette sul parquet un poker strepitoso. C’è anche un errore di Boccia da una posizione francamente piuttosto complicata: 24-21 e tre palle set a disposizione per la Celeste.

La prima l’annulla Salvati con una fast delle sue; la seconda la schiaccia a terra un’inarrestabile Lucrezia (25-22).

Anche Desi, in tribuna, avrà apprezzato.

 

E’ il primo set vinto dalle brindisine in questo campionato. E’ stato un set di carattere, difesa e servizi ben piazzati (a fronte di una certa imprecisione, in questo fondamentale, delle nostre ospiti).

Avrei voluto soffrire per l’abbandono di Ale, ma – come direbbe Massimo Troisi – qua mi distraggono, nun me fanno concentrà… Soffro poco, non mi diverto… (1)

A proposito di Troisi, poi con Salvati facciamo i conti.

Secondo set

Il cambio di campo avvicina Maria Cristina Guadagnino ai miei sguardi colmi di ammirazione. La bellezza è la caratteristica più evidente, probabilmente perché l’anno scorso, nell’Arzano, faceva parte di una batteria di attaccanti che schiacciava palloni allo stesso ritmo con cui mangiava crostini. Il riferimento è a Nunzia Campolo, che se non sfiorava la soglia dei 40 punti non era contenta.

Oggi scopro che Maria Cristina è anche un opposto fortissimo. Metterà a terra 9 palloni in questo set e 21 nell’intero incontro segnalandosi come miglior realizzatrice della serata.

 

Molto belli anche i nuovi palloni tricolori. Sembrano caramelle gommose.

Lucrezia tenta di dare continuità al primo parziale (1-0), ma Gricignano è decisamente più attento ed aggressivo. Ho già scritto di Guadagnino; crescono (ulteriormente) anche Boccia, Amitrano e Salvati. Sul 4-11, frutto di una fast-pallonetto molto spettacolare della psicocentrale, la situazione è già abbastanza difficile.

Dopo un bel lungolinea di Ivana, c’è un ulteriore break da 1-6 che include un colpetto beffardo di Carmen Brillantino (6-17).

I time-out sono allietati dal pregevole cd di Priscilla, che ottiene il gradimento del pubblico, della critica e soprattutto di Nucete. La riserva casertana inizia a cantare nel secondo set e credo che stia continuando ancora adesso.

 

Indubbiamente il Gricignano è una squadra solare.

Recuperiamo qualcosa con Lucrezia e con un muro Stefania-Giulietta (10-17), ma a questo punto inizia lo show personale di Guadagnino: tre punti consecutivi da posto due e parziale messo in cassaforte da Amitrano e Salvati (13-25).

Amitraaaaano…

Terzo set

Guadagnino senior continua a martellare dalle bande e a commettere qualche errore in battuta con successivo chiarimento con il coach. Con quegli occhi meravigliosi non devi chiarire proprio niente.

 

L’Oria c’è e reagisce: Lucrezia piazza un pallone e Silvietta va a segno ben smarcata da Stefania (7-5).

Ok, sarà difficile elaborare il lutto per l’abbandono di Mani Fatate, ma bisogna dare atto alla giovane Stefania di saper giocare con uno stile apprezzabile e con una certa disponibilità al sacrificio difensivo. Anche con una certa creatività nei momenti topici della gara… E poi ha portato i dolci, anche se non sono riusciti a varcare la porta degli spogliatoio.

 

La difesa, che insieme alla prolificità di Lucrezia e all’efficacia dei servizi, è stata la migliore arma dell’Oria, adesso mostra un po’ di affanno. Boccia taglia il campo in diagonale, Amitrano mette a terra palloni impossibili e Brillantino regala ai tifosi venuti fini qui (con tanto di sbandieratore) una deliziosa “rovesciata” (9-14).

Il destino della partita sembra tracciato inesorabilmente anche se la grinta della Leonessa impedisce che si alzi bandiera bianca.

L’ultimo punto è una pipe di Boccia che cade in un buco piuttosto increscioso (16-25).

 

Quarto set

Gricignano parte bene (2-5), ma Pocahontas respinge una ricezione lunga e riporta il set in parità (5-5). La creatura sta crescendo bene.

Altro pallonetto di Boccia, ace di Salvati e bis di Boccia ben smarcata da Brillantino (7-10).

Sbagliamo qualche servizio anche noi, circostanza non molto apprezzata dal coach, e Gricignano si porta a +4 con un pallonetto di Guadagnino da posto due (11-15).

Si va al time-out tecnico sul 13-16 e pochi immaginano che sta per aprirsi la fase più eccitante dell’incontro.

 

Miss Nucete non si accontenta più di cantare, ma accompagna le note diffuse nel palazzetto con stacchetti di danza moderna.

Oria strepitoso: mani-fuori di Ivana e punto di Silvietta con la palla che percorre in bilico mezzo nastro prima di cadere nella parte giusta del parquet. E’ il sorpasso (17-16), ma non è ancora finita: invasione ospite ed altro punto di Ivana (19-16)!

Poi, però, la nostra laterale appoggia a lato in bagher e in questo modo si può scordare i dati che le servono per la tesi…

Pareggio di Boccia con un lungolinea e time-out chiamato da Marcello.

Nucete non si ferma più e in tribuna cerchiamo un microfono e un cubo da mettere a sua disposizione perché la panchina non è un palcoscenico adeguato alle doti della ragazza.

Mani-fuori di Silvietta, pallonetto di Boccia, tocco di seconda di Stefania e bomba di Lucrezia dopo una strepitosa difesa di Simona (22-20).

 

Ancora Lucrezia regala all’Oria due palle-set che varrebbero il primo punto in classifica (24-22). Purtroppo a quel punto viene fuori il sangue freddo e la classe delle nostre ospiti: punto di Amitrano, muro di Salvati ed è pareggio, altro attacco di Amitraaaaano e degna conclusione dell’incontro con un attacco di Guadagnino toccato dal muro brindisino (24-26).

Vince Gricignano, ma i progressi dell’Oria sono tangibili: un set vinto ed uno conteso ad una formazione destinata ai piani alti della classifica. La classifica è ancora ferma, ma siamo una squadra vera, con i suoi limiti e – come si è visto stasera – con le sue potenzialità.

Antonella Salvati chiarisce che a San Giorgio a Cremano, patria di Massimo Troisi, c’è solamente nata. Dopo tre anni di prosopopea sul blog, adesso me lo dice…

La vera concittadina del grande attore e regista partenopeo è il libero Pina Esposito. Ah, allora, se è così, le tolgo tutti i punti in più che le ho attribuito in questi anni per meriti geografici e li assegno alla Esposito…

 

Tabellino: Oria-Gricignano 1-3 (25-22, 13-25, 16-25, 24-26)

Oria: Guacci 2, Gallo Ingrao 7, Basile 1, De Tommaso NE, Lonoce 5, Mastandrea 11, Liace 18, Cozzolino NE, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.

Aces 3, errori in battuta 11, muri-punto 3.

Gricignano: Guadagnino M.C. 21, Salvati 10-12= -2, Boccia 19, Angelino, Brillantino 2, Amitrano 16, Della Volpe 1, Guadagnino L. NE, Verde, Nucete X Factor, Esposito (L) 12 – All. Della Volpe.

Aces 3, errori in battuta 15, muri-punto 5.

Altri risultati: Accademia BN-Arzano 0-3, Volalto CE-San Pietro Vernotico 1-3, Spezzano-Lavello 3-1, Stabia-Battipaglia 3-0, ASCI Potenza-Livi Potenza 0-3, Turi-Trepuzzi 1-3.

Classifica: Arzano e San Pietro Vernotico 9; Spezzano 8; Stabia e Gricignano 7; Volalto CE e Accademia BN 6; Livi Potenza 5; Turi e Trepuzzi 3; Oria, Lavello, ASCI Potenza e Battipaglia 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): a causa di un problema tecnico, non riesco a vedere i comunicati di questa stagione; ci aggiorneremo appena possibile.

Prossimo turno: Lavello-Oria, domenica 7 novembre 2010.

 

NOTE:

(1) TROISI, M., Pensavo fosse amore e invece era un calesse, 1991.