ORIA-MESAGNE 3-0

4 aprile 2019

Domenica 31 marzo 2019 – ore 18.00

Se c’è una partita che vorrei evitare in questo momento è il derby con il Mesagne. E’ un incontro più insidioso di quello con Castelbellino (dove non abbiamo niente da perdere e tutto da guadagnare) o con il Castellana (dove le motivazioni e l’euforia da scontro diretto renderanno la partita stimolante a prescindere). Il Mesagne, invece, sta attraversando una fase da squadra degna dei play-off e allo stesso tempo è in placida zona salvezza; quindi è il contrario della partita con il Castelbellino: abbiamo tutto da perdere e niente da guadagnare.

E naturalmente ci sono le tradizionali caratteristiche del derby: grandi motivazioni per entrambi a prescindere dalla classifica, desiderio di fare bella figura come squadra e come individualità, palazzetto in cui non abbiamo l’esclusiva del tifo come quando ospitiamo le squadre marchigiane e legittimo desiderio di rivalsa per chi ha perso le sfide delle ultime due stagioni.

Dunque, si affrontano un Mesagne in gran forma ed un Oria sempre encomiabile per qualità tecniche ed organizzazione ma che sta lasciando qualche punticino per strada (Cerignola e Porto San Giorgio). Nulla di preoccupante; ha ragione coach Piero quando sostiene che il girone di ritorno è un altro campionato. Del resto non siamo stati gli unici a lasciare punticini in giro. Certo, bisogna comunque stare all’erta.

Il risultato di Offida, comunque, può essere un ottimo incentivo, soprattutto in vista della madre di tutte la partite della nostra stagione (Castellana-Oria).

Nella notte è scattata l’ora legale; speriamo di non confonderci e di non beccarci un’altra multa per ritardato avvio della partita…

Prima della gara viene letto l’appello per Nicolò, 6 anni, giovanissimo tifoso dell’Oria affetto da una grave malattia che necessita di una cura sperimentale. Molto costosa, purtroppo: 86mila euro. Chiunqua voglia contribuire può farlo seguendo le istruzioni del volantino qui sotto.

Che il derby sia una partita speciale lo si capisce già dal lancio della monetina e dallo show che vede per protagoniste le due capitane. Si prendono a botte scherzosamente. Spero scherzosamente. Ho sempre espresso il desiderio di piazzare un microfono in campo, ma ultimamente inizio a pensare che un altro microfono starebbe bene anche sul tavolino delle firme perché non è la prima volta che osservo scene curiose al momento del lancio della monetina.

Formazioni.

New Volley Oria: Jola Dakaj in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Annacarla Cozzetto, Serena Di Paola, Michela Benefico, Chiara Avallone e Tiziana Solazzo.

L’ingresso in campo delle ospiti è accompagnato da un bel bandierone gialloblu. Che poi sono gli stessi colori dell’Oria. Potremmo fare un contratto di comodato d’uso quando a loro non serve…

Mesagne Volley: Carla Abbracciavento in palleggio, Dalhis Liguori opposta, Martina Escher e Valeria Cristofaro di banda, Alessandra Iacca e Iole Carbone centrali, Francesca Galuppi libero.

A disposizione di coach Simone Giunta: Alessia Malerba, Martina Demilito, Simona Lapenna, Alessia Gennaro, Ilaria Caforio e Alessandra Rosato.

Insomma, tra le riserve non si è fatto risparmio delle valenti piccine delle giovanili.

Una di esse indossa la maglia di Cristina De Paola. Art. 494 CP: sostituzione di personaaaaa…

Primo set

Punto per Chiara, che replica ad un attacco di Liguori e doppietta di Carbone, che piazza un muro, una fast e può esultare con i consueti modi pacati e misurati che contraddistinguono le sue più che legittime manifestazioni di gioia (2-4). Se si estrapolasse la mimica dal contesto, non so cosa si potrebbe pensare…

L’atleta di San Vito appare particolarmente in forma.

Bella pipe di Amy, muro di Iacca e punti per Cristofaro e Liguori (5-9).

Ottimo avvio per il Mesagne (già nel riscaldamento aveva fatto una certa impressione), ma l’Oria non dispiace affatto nonostante il temporaneo svantaggio. Stiamo difendendo discretamente e il gioco è fluido. Più che demeriti nostri, in questa fase vedo soprattutto meriti del Mesagne.

Valeria lancia la riscossa, la Vichinga raccoglie la sfida (bomba da posto quattro e murazzo) e Jola scavalca la difesa ospite con una bella manata di secondo tocco: 9-10 (foto sotto).

E’ una bella partita, forse una delle più frizzanti viste sino a questo momento: due squadre toniche, motivate, determinate. E tutte le individualità si stanno mettendo in mostra. Ogni scambio è una gioia tecnica e sin dai servizi si mette grande pressione. A lungo andare sarà la nostra ricezione a contenerli meglio.

Magia di Paolona da posto due e completamento della rimonta oritana con un tiro fuori mesagnese (contestato), un pallonetto della nostra opposta (contestato da Galuppi, che rivendica il salvataggio), un attacco di Amy e un altro bel colpo di Paola dopo che Alessia e Amy hanno difeso di tutto (14-11).

Le contestazioni hanno fatto salire un po’ la tensione agonistica.

Amy stasera è strepitosa e Chiara-the-Wall mette da parte il muro per dedicarsi a primi tempi e servizi con pari efficacia (17-13).

Muro di Abbracciavento e ulteriore allungo oritano con Valeria ed Amy, ma c’è ancora da soffrire perché Cristofaro riduce pericolosamente lo svantaggio (20-18).

Il turno in battuta di Giorgia è determinante. La nostra banda si assume un po’ di rischi servendo teso a fil di nastro e il nastro si rivela nostro amico regalandoci un ace e poi sbilanciando la ricezione avversaria.

Completano l’opera l’ennesimo attacco di Amy e due murazzi di Valeria, accompagnati dallo sguardo di ammirazione di Jola (25-18).

Secondo set

Michela va in bagno. L’anno prossimo farò un monitoraggio delle minzioni durante gli intervalli e stilerò una speciale classifica. Le aggiungerò agli scout: muri, ace, errori in battuta, minzioni, evacuazioni.

Grande equilibrio anche nel secondo parziale (di punti, intendo, non di minzioni): è un duello punto a punto, avvincente.

Si inzia con un muro della Cubanita e si procede con i colpi di Amy, Chiara, Valeria e Paola da un lato e quelli di Escher dall’altro. La schiacciatrice siciliana sta diventando una delle protagoniste della gara.

Sull’8-9 il break oritano: 2 ace di Chiara (che compie anche un miracolo difensivo), un muro di Valeria, un attacco di Giorgia e un pallonetto di Paola (15-9). In tutto questo rileviamo anche grandi difese di Alessia e di Amy. La loro è una partita perfetta.

Ho la sensazione che stasera la virtù principale dell’Oria sia la capacità di lettura della partita. Mesagne fa male, però capiamo in tempo come e perché, troviamo le contromisure e riusciamo così ad essere più efficienti tanto in fase offensiva che in fase difensiva. E poi naturalmente ci sono ottime prestazioni individuali e la consueta organizzazione di gioco impeccabile.

Sul 17-10 coach Giunta introduce Demilito per servire e viene ripagato con un ace. Bello il sorriso che si scambiano a missione compiuta.

Leggermente meno appagante è il servizio di una nostra atleta che sfiora “le paste” (19-14).

Comunque sia, sembriamo in grado di amministrare il finale di set, sia pure con meno cazzimma rispetto a poco fa. Quando, però, Carbone punisce una nostra giocata un po’ maldestra annullando la seconda palla-set (24-18), coach Piero chiama un time-out di quelli che fanno tremare le pareti. Mette in rilievo alcuni inestetismi tecnici e soprattutto esprime un concetto molto chiaro: “Noi dobbiamo vincere!”

E’ un proposito condiviso anche dalle ragazze, che al rientro in campo chiudono il parziale con una bella diagonale di Paola (25-18).

Terzo set

E’ ancora un ottimo Mesagne quello che rientra sul parquet dopo l’intervallo: Iacca, Carbone, Cristofaro e soprattutto Escher portano il punteggio sul 2-6.

Splendido muro di Paola, ma le centrali ospiti, nonostante un miracolo difensivo di Amy, incrementano il vantaggio (3-9).

L’Oria non crolla; anzi, dimostra ancora una volta di saper affrontare con grinta le situazioni spiacevoli e di trovare con pazienza le giuste soluzioni.

Alessia difende, Jola costruisce, Amy e Paola martellano. Sull’altro fronte Mesagne replica con i pallonetti di Liguori e i muri di Iacca ed Escher (11-15).

Amy fa punto anche in ricezione e Valeria piazza un paio di fast di origine controllata (16-17).

Il pareggio è raggiunto grazie a una bomba della Vichinga e ad una slash di Chiara (18-18).

Poi le due squadre decidono di regalarsi reciprocamente un po’ di servizi sbagliati e si arriva così sul 22-22.

Giorgia in battuta è cosa buona e giusta; possiamo contrattaccare e la Vichinga non perdona (23-22).

Bolide di Cristofaro (23-23).

Chiudono la partita una fast di Valeria ed un attacco di Amy (25-23).

E’ tornata l’ora legale ed è tornato l’Oria solare. Davvero brave le nostre ragazze. E’ una delle vittorie più belle, più difficili, più convincenti e più importanti della stagione, visti anche gli altri risultati.

A me è molto piaciuto anche il Mesagne anche se il buon Simone Giunta, a fine gara, lamenterà errori evitabili nei momenti meno opportuni della gara. E’ vero. Abbiamo giocato meglio i palloni più calienti, ma la pallavolo è una danza che si balla in due; se la partita è stata bella, il merito è di entrambe le squadre.

Prima di concentrarci sulll’avvincente scontro diretto di Castellana, possiamo elencare tanti motivi di soddisfazione: la vittoria nel derby, il bel gioco, lo stato di forma di tutte le atlete, la classifica, il palazzetto gremito.

Ma la soddisfazione più bella è aver regalato un sorriso a Nicolò.

Tabellino: Oria-Mesagne 3-0  (25-18,  15-18,  25-23)

New Volley Oria: Colarusso 14, Valente 2, Cozzetto NE, Diomede 11, Di Paola NE, Vinciguerra 8, Leone 17, Benefico 0, Avallone NE, Dakaj 1, Solazzo NE, Mastrilli (L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 5, ace 4, errori in battuta 12.

Mesagne Volley: Malerba NE, Abbracciavento 1, Iacca 8, Escher 9, Demilito 1, Carbone 5, Liguori 7, Lapenna 0, Cristofaro 6, Gennaro NE, Caforio NE, Galuppi (L), Rosato (2L) – All. Giunta.

Muri-punto 7, ace 2, errori in battuta 10.

Arbitri: Francesco Di Maria e Raffaele Mansi.

Altri risultati: Corridonia-Castelbellino 1-3, Offida-Castellana 3-1, Copertino-Giulianova 2-3, Noci-Porto San Giorgio 3-1, Jesi-Cerignola 3-0, Recanati-Monte San Giusto 3-1.

Classifica: Castelbellino 64; Castellana 53; Oria 52; Corridonia 42; Offida 38; Copertino 36; Mesagne 31; Noci 28; Jesi 26; Recanati 21; Porto San Giorgio 20; Monte San Giusto e Giulianova 18; Cerignola 15.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Oria 450,00; Copertino 340,00; Cerignola 300,00; Offida 230,00; Monte San Giusto 160,00; Corridonia 120,00; Castellana 110,00; Noci 80,00; Recanati e Jesi 40,00; Porto San Giorgio, Castelbellino, Mesagne e Giulianova 0.

Trionfo pugliese: Dietro Oria e Copertino si piazza Cerignola grazie a una multa di 150 euri per reiterati insulti al 1^ arbitro e perché durante gli intervalli un isolato esagitato minacciava sia l’arbitro che il delegato arbitrale.

La settimana precedente multa di 75 euri all’Offida per l’annosa questione dell’asciugatura.

Prossimo turno: Castellana-Oria, domenica 7 aprile, ore 18.00.


MESAGNE-ORIA 1-3

13 dicembre 2018

Domenica 9 dicembre – ore 18.00

Il fascino del derby.

Ogni anno cambia qualcosa: rapporti di forza, obiettivi, ambizioni, stato di forma, motivazioni, ma alla fine Mesagne-Oria è sempre una partita speciale.

Dopo anni in cui le nostre vicine sono state superiori (penso, ad esempio, all’epica stagione 2016-‘17 in serie C, quella senza sconfitte), l’anno scorso c’è stato un certo riallineamento. Per la verità, Mesagne ci ha preceduto in classifica di 8 punti (loro quarti, noi quinti), ma la crescente competitività oritana ci permise di vincere entrambi i derby. Quello d’andata, in particolare, fu una specie di “partita perfetta” per le ragazze di coach Piero.

Sarà che in fondo sono tarantino, ma personalmente percepisco più la vicinanza della rivalità e nelle avversarie vedo più volti amici che nemici. Mi auguro sempre che entrambe le formazioni raggiungano i rispettivi obiettivi; è chiaro, però, che lo scontro diretto voglio che lo vinciamo noi. Ed è altrettanto chiaro che questa non è una partita come le altre.

Quest’anno la situazione vede l’Oria in zona play-off e il Mesagne stranamente a metà classifica. Dico stranamente perché trovo che la squadra abbia ottime potenzialità per parco giocatrici, per bravura del tecnico, per cultura sportiva e naturalmente anche per un ambiente tradizionalmente appassionato.

La principale novità è Martina Escher, una delle giocatrici più belle d’Italia. Seguo la pallavolo da una dozzina d’anni e mai mi era capitato di vederla dal vivo: quando lei era in B1, la mia squadra era in B2; quando lei era in B2, la mia squadra era in C e se entrambi eravamo in B2, lei era in un altro girone.

Oggi finalmente si realizza un sogno. Persino il nome è fascinoso con questo suono nordico associato ad un’identità mediterranea, questo richiamo alle geometrie dell’omonimo disegnatore olandese in una figura che è essa stessa un’opera d’arte vivente.

Chiusa questa parentesi strettamente tecnica e professionale, passiamo alla partita. Una carovana di tifosi oritani muove dal bar “Piacere” alle cinque della sera, l’ora della corrida. Sarà anche un derby del tifo. L’unico spettatore sereno è il signor De Paola: Cristina gioca nel Mesagne, Claudia nell’Oria (anche se non è presente stasera). Comunque vada, lui vincerà.

Formazioni.

Volley Mesagne: Carla Abbracciavento in palleggio, Dalhis Liguori opposta, Martina Escher e Valeria Cristofaro di banda, Alessandra Iacca e Iole Carbone centrali, Francesca Galuppi libero.

A disposizione di coach Simone Giunta: Martina Demilito, Anastasia Albanese, Simona Lapenna, Cristina De Paola e Francesca Rosato.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Giorgia Mastria, Monica Casalino, Elisa Peluso e Chiara Avallone.

Primo set

Il primo punto è un attacco della Vichinga, il primo di una lunga serie. Segue un puntonzo di Escher in bagher. Quella della nostra difesa è un’indecisione grave, appariscente, ma resterà un episodio isolato. Nella seconda parte della gara la nostra difesa raggiungerà, anzi, livelli di eccellenza.

Pallonetto di Giorgia e attacco vincente di Liguori. Sono due ex. L’impiego della Cubanita nel ruolo di opposta è una sorta di stabilizzazione del miscatigghije già felicemente sperimentato a Oria quando c’era lo scambio di ruolo con Giada.

C’è equilibrio. Mesagne appare più aggressivo; Oria più sornione. Le nostre avversarie sembrano particolarmente cariche e la cosa mi pare pure comprensibile: sono un po’ in debito col campionato; la classifica non rende giustizia al talento di Cristofaro e compagnia bella.

Ma la difesa oritana sta gradualmente perfezionandosi e le soluzioni offensive scelte da Annacarla si rivelano felici: un po’ sfruttiamo la consueta vena realizzativa delle attaccanti; un po’ puntiamo sulle centrali, particolarmente ispirate in questa fase del set (12-14).

Mesagne rimonta con Carbone e Liguori (19-19) e a questo punto prendiamo consapevolezza che il finale del parziale sarà palpitante.

Pipe di Amy e mani-fuori di Escher (20-20).

Bel primo tempo di Valeria e tocco magico di Annacarla, una bella conclusione in favore di videocamera (20-22)!

Scambio reciproco di battute sbagliate (21-23) e poi un magnifico muro a uno di Valeria regala alla New Volley 3 palle-set!

Chiaretta sfiora l’ace con un servizio a fil di nastro, ma il Mesagne annulla i nostri primi due tentativi sfiorando il pareggio (23-24).

E’ ancora l’esperienza di Valeria a dare continuità alla straordinaria serie di set consecutivi vinti dalle nostre beniamine (sono già 19; non ne perdiamo uno dal 27 ottobre scorso).

Secondo set

La serie di set positivi, ahimé, sta per finire qui. Mesagne parte a razzo con un perentorio 5-0 (Iacca, Liguori, Escher), ma non disperiamo. Ci siamo già trovati in situazioni simili e siamo riusciti a ribaltarle.

I murazzi di Chiara the Wall e di Paola, in effetti, alimentano le speranze dei tifosi oritani al seguito; le padrone di casa, tuttavia, appaiono particolarmente determinate e impongono un altro break portandosi sul 14-8.

Cristofaro è la consueta capitana coraggiosa, Abbracciavento inventa soluzioni autonome, Escher offre perle di bravura, ma è soprattutto la Cubanita a muovere il punteggio. Tu quoque…

Dalla panchina Monica assiste alla partita con compostezza.

Nel frattempo il libero Galuppi si cimenta anche in alzate decisamente professionali e dev’essere per questo motivo che Abbracciavento, usurpato il suo ruolo, preferisce mettere palloni a terra (16-10).

Proviamo a rientrare in partita con una Paola instancabile e precisa, ma una fast di Carbone e una pipe di Escher soffocano il tentativo di rimonta (20-15).

Entra Demilito per dare più vigore al fondamentale del servizio. L’ultima volta che l’ho vista portava una stampella; fa piacere ritrovarla in forma. Una sua battuta particolarmente creativa ottiene l’apprezzamento di Carbone.

A chiudere il set è Dahlis Liguori, davvero molto brava questa sera: prima un pallonetto, poi un muro insieme a Iacca (25-18).

La serie positiva dell’Oria, in fatto di set, termina qui. Quella delle vittorie è destinata a proseguire.

Terzo set

Partiamo bene con Chiara e Paola (1-3).

Un cartellino giallo tenta di attenuare la carica agonistica di Cristofaro, poi Paola incrementa il vantaggio e Abbracciavento lo riduce (5-6).

E’ a questo punto che l’Oria inserisce la modalità “perfezione” (o quasi). Amy in seconda linea diventa un aspirapolvere di palloni (e in prima linea dispensa bordate), Alessia è il perno di una difesa encomiabile, Annacarla è fantastica nelle aperture, Giorgia si rivela preziosa in ogni fase di gioco, Paola è una macchina da punti, le centrali Chiara e Valeria garantiscono un muro-difesa da sogno, oltre che un contributo di punti particolarmente significativo.

Sì, per due set vedremo un Oria da favola.

Non che prima abbia fatto cacare, intendiamoci. Non si è spento neanche nel secondo set, pur perso con un distacco rilevante. Ha giocato da buona squadra normale, ma non è bastato ad impedire al Mesagne di imporre tutta la propria carica agonistica.

Adesso è proprio volley champagne.

Le padrone di casa sono una sponda ideale ad una partita spettacolare perché anche le loro giocate sono meritevoli di applausi. Sull’11-15, però, prendiamo il largo.

Ace di Amy, doppietta di Paola e muro Valeria-Giorgia (12-21).

Mura anche Cristofaro, ma la marcia trionfale oritana riprende con un pallonetto di Valeria, un ace sporco di Paola e la ciliegina finale del muro di Giorgia Valente (16-25). Sembra la partita dell’anno scorso.

Quarto set

L’Oria continua a dare spettacolo. La difesa, in particolare, è da manuale: mettere il pallone a terra nella nostra metà campo sembra davvero un’impresa. Le ragazze mesagnesi (che pure sono giocatrici coi fiocchi) ci riescono solo 6 volte nel parziale; gli altri 6 punti saranno un muro di Iacca ed errori nostri.

Se il muro-difesa sembra costituire la fase più impressionante per efficacia, non va dimenticata la varietà di soluzioni offensive adottate. Valeria e la Vichinga, in particolare, si sbizzarriscono. L’esperta centrale alterna, come di consueto, mano di ferro e mano di piuma; Amy colpisce da destra e da sinistra, senza tralasciare le spettacolari pipe d’origine controllata.

Dall’1-6 iniziale si passa al 7-13 e poi addirittura all’8-17.

Molti scambi sono lunghi, segno che non c’è arrendevolezza dall’altra parte. Abbracciavento avvia l’ultimo tentativo di riscossa, ma il break da 3 è ripagato con un break equivalente delle nostre beniamine (11-20).

Ormai è fatta. Un po’ di sconforto inizia a serpeggiare tra le nostre avversarie. Credo che non sia tanto il rammarico per qualcosa che non si è fatto quanto il senso di impotenza di chi gioca bene ma trova un’avversaria che adesso sembra non avere punti deboli.

Attacco di Paola e palletta di Valeria (12-24).

L’ultimo punto è esemplare: servizio teso di Chiara, attacco mesagnese, difesa di Amy e alzata a centro campo di Annacarla per la pipe della vittoria firmata dalla Vichinga (12-25)!

Una grande vittoria dopo una bella partita.

Vincere un derby (che vale il primato dell’attuale volley femminile brindisino) è sempre una soddisfazione; trovarsi al secondo posto è una soddisfazione storica (non conosco i dettagli del passato oritano e ignoro se vi siano precedenti); credo, però, che i motivi di soddisfazione maggiore per coach Piero risiedano nell’ottimo gioco espresso dalle giocatrici.

Quanto sarebbe bello trascorrere un Natale ad alta quota… Abbiamo forse problemi di vertigini? Tutti al palazzetto per il (durissimo) derby con il Castellana!

Tabellino: Mesagne-Oria 1-3  (23-25,  25-18,  16-25,  12-25)

Mesagne Volley: Abbracciavento 5, Iacca 7, Escher 12, Demilito 0, Carbone 7, Liguori 14, Albanese 0, Lapenna NE, Cristofaro 7, De Paola NE, Rosato NE, Galuppi (L) – All. Giunta.

Muri-punto 9, ace 1, errori in battuta 7.

New Volley Oria: Colarusso 16, Valente 7, Cozzetto 1, Mastria NE, Casalino NE, Diomede 13, Peluso NE, Vinciguerra 11, Leone 20, Avallone 0, Mastrilli (L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 11, ace 4, errori in battuta 9.

Arbitri: Andrea Scarnera e Stefano Chiriatti.

Altri risultati: Castelbellino-Corridonia 3-0, Castellana-Offida 3-2, Giulianova-Copertino 3-2, Porto San Giorgio-Noci 2-3, Cerignola-Jesi 3-1, Monte San Giusto-Recanati 3-1.

Classifica: Castelbellino 27; Oria 23; Corridonia 22; Castellana 21; Copertino 18; Offida e Noci 14; Giulianova 13; Cerignola 8; Mesagne e Recanati 7; Jesi e Monte San Giusto 6; Porto San Giorgio 3.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Cerignola 150,00; Oria 120,00; Recanati 40,00; tutte le altre 0.

Entra in classifica il Recanati: 40 euri per avere un sostenitore locale rivolto frasi offensive nei confronti del primo arbitro durante il 1^ e il 2^ set. Dal 3^ in poi si è calmato.

Prossimo turno: Oria-Castellana, domenica 16 dicembre, ore 18.00.


ORIA-MESAGNE 3-2

19 aprile 2018

Domenica 15 aprile 2018 – ore 18.00

Partiamo dal giorno prima e dai risultati delle altre squadre.

Sara Della Rocca vince una partita importante, ma al tie-break. Questo vuol dire che Castellammare non può più raggiungerci e la nostra salvezza diventa matematica.

Anche Bari è costretta al tie-break dal Benevento e questa, invece, è una buona notizia per il Mesagne. Il distacco dal terzo posto resta notevole, ma la speranza è ancora viva e il calendario sembra più favorevole alle brindisine.

Sul piano delle motivazioni, quindi, la New Volley ha raggiunto l’obiettivo stagionale e ormai gioca per conservare una posizione di prestigio; il Mesagne, che una posizione di prestigio se l’è già assicurata, può ancora sperare nei play-off.

Ma sappiamo bene che il derby è sempre una partita speciale, in cui la classifica e gli obiettivi contano fino a un certo punto. Le motivazioni sono altre, diverse, varie, ulteriori. Si vuole fare bella figura a prescindere. Ci sono tante ex che hanno poi motivazioni anche personali. C’è un risultato, quello dell’andata, che si vuole vendicare (in senso sportivo). C’è una meravigliosa cornice di pubblico, locale ed ospite, la cui colorata presenza è uno stimolo a dare spettacolo. Da questo punto di vista, tanto il pubblico quanto le atlete daranno ampia soddisfazione.

Passiamo subito alle formazioni.

New Volley Oria: Marcella Scaglioso in palleggio, Isabel Panza opposta, Amy Leone e Michela Benefico di banda, Monica Casalino e Rosanna Galiulo centrali, Francesca Diviggiano libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Sara Zanzarelli, Vanessa Zingarello, Annacarla Cozzetto, Fabiana Bozzetto, Giorgia Valente, Chiara Limonta.

Mesagne Volley: Carla Abbracciavento in palleggio, Alessandra Labate opposta, Michela Culiani e Valeria Cristofaro di banda, Alessandra Iacca e Sonia Mazzotta centrali, Martina Zurlo libero.

A disposizione di coach Simone Giunta: Martina Demilito, Dalhis Liguori, Simona Lapenna, Denise Prete e le giovani Rosato (con la maglia di Malerba) e Milano, che non so come si chiamano di nome. Se qualcuno me lo dice, aggiorno il blog. Grazie.

Amy gioca con un tutore alla caviglia. Sarà un po’ frenata in avvio di partita; poi la sua classe verrà fuori in modo prorompente.

Nel Mesagne Abbracciavento ha lo stesso problema e manca Valentina De Mitri, il cui ritorno a Oria, sia pure da avversaria, sarebbe stato gradito a molti visti gli splendidi ricordi che ha lasciato in città.

Primo set

Primo tempo di Rosanna, pipe di Michela e prime belle difese di Fabiana.

Non so se nelle ultime settimane Marco e Mino abbiano capito il criterio con cui si alternano Francesca e Fabiana. Si erano ripromessi di chiederlo al coach. Io ancora non ‘nge l’agghie capìte e il campionato ormai volge al termine. Comunque l’importante è che giochino egregiamente entrambe. E che non si confondano entrando contemporaneamente in campo.

Fast di Rosanna, fast di Monica, ace con servizio al fulmicotone di Isabel: decisamente un grande inizio per l’Oria (7-2). Sembra la partita d’andata.

Poi entrano in partita le ospiti e recuperano quasi tutto lo svantaggio: punti per Mazzotta, Labate e soprattutto Cristofaro, che – se ho visto bene – piazza il primo muro della serata (13-12).

Marcella scarica a terra il primo tocco di seconda (non sarà l’ultimo) e Rosanna fa planare sul parquet un geniale pallonetto.

Quant’è brava Zurlo. Questa sera, veramente, è stato un trionfo di liberi: pochissime distrazioni in ricezione e tante difese spettacolari. Fantastiche tutte e tre. Spero solo che Zurlo non ci faccia anche oggi il solito scherzetto del punticino.

Scontro tra titani: Labate mura un attacco di Michela, ma la vendetta è un piatto che in questo caso viene servito caldo e nello scambio successivo è la nostra banda a murare a uno l’opposta brindisina (17-16).

Sale l’adrenalina, sale l’agonismo. Oria sembra dare al set l’accelerata decisiva con un micidiale break di 5-1: muro di Rosanna, muro di Isabel, ace e secondo tocco di Marcella, lungolinea di Amy (22-17).

A questo punto, però, la New Volley si blocca. Attacco di Cristofaro, due muri di Mazzotta e qualche errore di troppo. La rimonta ospite è compiuta (22-23).

Grazie a Rosanna, però, il primo set-point è dell’Oria (24-23).

Sbagliamo il servizio, ma rimediamo con la nostra mitica capitana al termine di uno scambio palpitante (25-24).

Altro errore in battuta e credo di riuscire a percepire i pensieri che in quel momento frullano nella testa di coach Piero. Ma non li posso trascrivere.

Sul 25-25 un attacco oritano termina fuori, il successivo viene stoppato dalle mani a muro di Iacca (25-27).

Il buon Simone Giunta può impartire la benezione sul capo di tutte le sue atlete, che se la sono meritata: brave a non aver mollato quando i giochi sembravano fatti.

Oria efficace e grintoso per la gran parte del set, ma ci sono due cifre ad essere inquietanti: 6 errori in battuta e soprattutto 14 errori-punto complessivi. Credo che nel bilancio di un set (giocato comunque molto bene) questi numeri non siano stati ininfluenti.

Secondo set

Iniziamo male (1-7) un set che, tutto sommato, risulterà quasi speculare al primo, però a parti invertite. Grande avvio del Mesagne; splendida rimonta oritana e finale ugualmente palpitante.

Il gap inizia ad essere ridotto con gli attacchi di Michela e un ace di Monica che termina sulla spalla di un’avversaria (5-9).

Dopo l’ennesimo salvataggio di Zurlo, tiriamo fuori, contestando un tocco altrui, e subiamo un cartellino giallo.

Pipe e lungolinea della Vichinga, miracolo difensivo di Fabiana e secondo tocco di Marcella: Oria c’è (10-12)!

Anche il tabellone elettronico c’è, ma ogni tanto va in vacanza.

Mazzotta prende una pallonata in faccia, immolandosi in uno scambio che sarà chiuso efficacemente da Labate, poi c’è un murazzo di Rosanna.

Punto di Isabel e pareggio sfiorato da Marcella, che attacca valorizzando l’ennesimo salvataggio leggendario di Fabiana (15-16).

Cristofaro e Culiani martellano, ma sul 16-19 c’è il decisivo break oritano con due realizzazioni di Michela ed un bel muro di Isabel (21-19).

Un mani-fuori è contestato dalle ospiti e viene così sollevato un altro cartellino giallo.

Le bande delle due formazioni vanno a segno e si arriva in tal modo al primo set-point oritano.

Entra Saretta, che serve molto bene, ma poi tiriamo fuori.

Ace di Culiani e la situazione rischia di ribaltarsi nuovamente (24-24).

Ma i vantaggi questa volta premiano la deteminazione oritana: splendido muro di Marcella (che esulta con grande compostezza…) e attacco conclusivo di Michela dopo una bella difesa di Amy (26-24).

Grande equlibrio e soprattutto grandi emozioni. La partita non ha ancora padroni.

Terzo set

Nonostante le difese di Francesca, Mesagne vola grazie ad un’inarrestabile Culiani, che, non a caso, nel calendario è la giocatrice del mese di aprile.

Mesagne conduce per 3-11, ma non me ne preoccupo; stasera partire bene nei parziali porta sfiga.

Invece farei bene a preoccuparmene perché l’Oria ritrova se stessa, ma le ospiti ribattono colpo su colpo conservando il vantaggio.

Coach Piero chiama i time-out a disposizione ed elenca i punti programmatici…

Poi affida un mandato esplorativo a Vanessa e a Giorgia, ma Culiani continua ad incrementare il proprio bottino personale (9-20).

Pipe di Amy e secondo tocco di Abbracciavento, che in serie C era davvero sprecata e forse lo è anche in B2.

Il set è compromesso e gli ultimi scambi servono solo a restituirci un po’ di lucidità in vista del parziale successivo.

Quarto set

Si comincia male (0-2), ma un pallonetto di Monica e un ace di Michela restituiscono fiducia.

Gli scambi si allungano, grazie anche a difese da cartone animato giapponese e non mi dilungo a ribadire per l’ennesima volta la bravura dei liberi.

Due mani-fuori di Amy e voliamo sul 6-3.

Fast di Mazzotta e attacco di Culiani; si torna in equlibrio (6-5).

Molto valida anche la prova di Mazzotta, una delle più continue ed anche l’autrice di punti pesanti che hanno tolto diverse castagne dal fuoco alla propria squadra. E quindi anche alla propria famiglia…

Oltre alla progressiva e vistosa crescita della Vichinga, nell’Oria c’è un’altra novità importante: Giorgia Valente, che sta interpretando la gara in modo perfetto, non solo in attacco. Grintosa, precisa, ordinata. Ha dato un grande contributo alla vittoria finale.

Sul 10-5, però, il Mesagne infila un break di 8-1 e ribalta la situazione: inizia Culiani, prosegue Abbracciavento, direttamente in battuta, e completano l’opera Labate e Cristofaro (11-13).

Che bella giocatrice è Valeria Cristofaro. Atleta di tecnica e di carattere. Avendola vista giocare da quando aveva 15 anni e mettendo da parte il campanilismo, mi compiaccio – da appassionato pugliese di questo sport – che la promessa che fu un tempo è divenuta oggi una magnifica realtà. A volte, quando attacca, si porta la mano sinistra al petto e sembra che stia facendo il gesto dell’ombrello, ma è solo una questione di bilanciamento corporeo.

Torniamo alla partita perché dopo il time-out dell’11-13 vedremo un Oria stellare sino al termine della gara.

Il pareggio è merito di un attacco di Michela, sempre generosa e determinata, e di un ace della specialista Rosanna.

Marcella piazza un secondo tocco atipico; Labate conserva la parità con un muro (15-15).

Punto di Giorgia ed ace fortunello di Michela (17-15).

Attacco di Giorgia e muro di Marcella, davvero imponente nel fondamentale (20-17).

Iacca piazza una fast, Rosanna l’ennesimo pallonetto (21-18).

A questo punto c’è uno scambio un po’ confuso che termina con un’infrazione ospite. Le atlete mesagnesi protestano e al punto, già di per sé pesante, si aggiungono anche le conseguenze del cartellino rosso (23-18). Sembra il rigore del Real Madrid seguito dall’espulsione di Buffon. Fortunatamente, a fine partita, non ci saranno dichiarazioni deliranti come quelle di Buffon e – soprattutto – di Benatia (lo stupro d’ màmasa).

Giorgia va a segno anche da seconda linea ed Amy piazza l’ace che vale la conquista del set (25-18)!

Si parlava di statistiche al termine del primo set e di errori-punto, in particolare. Bene, ne abbiamo commessi 14 nel primo set, 11 nel secondo, 9 nel terzo e appena 4 nel quarto. Una progressione tecnica encomiabile. Se consideriamo che Mesagne ha viaggiato su una media di 6, abbiamo un’ulteriore conferma che ad affrontarsi – soprattutto nella seconda metà della gara – sono state due grandi squadre.

Tie-break

Cerco di interpretare le espressioni dei volti delle giocatrici: mi sembra di rilevare un po’ di disorientamento tra le ospiti (a parte lo sguardo da serial-killer di Cristofaro) e tanta deteminazione in casa oritana.

In effetti, l’avvio è tutto New Volley: attacco di Michela, attacco di Amy da posto due, due errori ospiti, attacco di Giorgia da posto quattro (5-0).

Uno scambio in cui si gioca a ping-pong viene concluso da un primo tempo di Mazzotta, autrice anche della fast del 5-3.

Mani-fuori di Amy; bolide di Cristofaro.

Ulteriore scatto oritano con una cannonata della Vichinga e l’ennesimo, splendido, esaltante muro di Marcella (10-5)!

Due errori punto, un ace di Abbracciavento e un ulteriore tiro fuori bersaglio. Ahimé, in 4 scambi il Mesagne ha pareggiato (9-9).

Amy rispolvera la mitica pipe d’origine controllata.

A questo punto rientra sul parquet Chiara Limonta con il preciso compito di servire e di difendere. Non c’è bisogno di difendere perché la creatura venuta dal nord realizza un ace che vale oro (11-9)!

Mesagne non molla: muro di Labate (11-11).

E’ un’alternanza di glorie del volley brindisino perché subito dopo Monica riporta l’Oria in vantaggio con un bel primo tempo (12-11).

Attacco vincente di Iacca e spettacolare pallonetto di Michela da posto quattro (13-12). Con Michela in campo non ci si annoia mai. Arriva sempre il momento in cui inventa qualcosa di speciale. E’ l’adattamento nel mondo del volley del ruolo del fantasista.

Pareggio del Mesagne con un puntonzo che non saprei a chi attribuire. Su un’alzata creativa di Abbracciavento, Cristofaro fa una specie di velo e noi non riusciamo a rigiocare. Beh, direi che è un punto della palleggiatrice ospite.

Siamo stati in vantaggio o in parità per tutto il tie-break, ma clamorosamente il primo match-point è per le ospiti, che murano un nostro attacco con Mazzotta e Cristofaro (13-14).

Provvidenziale invasione ospite, seguita da nuove proteste. Sull’azione che aveva determinato il rosso nel quarto set, onestamente, qualche dubbio l’avevo avuto pure io, ma in questo caso la rete si è mossa in modo sospetto (14-14).

Lungo scambio con varie difese e perentorio muro di Mazzotta: Mesagne ha un secondo match-point a disposizione (14-15).

Sull’attacco di Amy la difesa mesagnese può solo respingere oltre la linea laterale. Tiriamo un sospiro di sollievo (15-15).

Scambio lungo e palpitante: alla fine è risolutivo l’ennesimo murazzo di Marcella, a coronamento di una partita epica per la nostra palleggiatrice, soprattutto in questo fondamentale (16-15).

Adesso il match-point è nostro; peccato che probabilmente non potremo contare sull’apporto di Rosanna, a cui Michela ha appena dato un tuzzo con la fronte.

Mesagne attacca da destra e muriamo, rigioca da sinistra e muriamo, rimanda semplicemente la palla nel nostro campo, noi rigiochiamo puntando su Amy e la Vichinga non delude firmando il punto della vittoria (17-15)!

Che partita emozionante! E che bella vittoria!

Il pubblico giallo-azzurro esplode in un urlo di giubilo e abbraccia le proprio atlete.

All’andata avevamo giocato la partita perfetta; stasera è stata soprattutto la vittoria della grinta e del cuore, che ci hanno permesso di superare qualche breve fase di regressione. Va detto, però, che Mesagne ha giocato superbamente e questo è un ulteriore merito per le nostre ragazze.

Anticipando un bilancio finale, credo che comunque entrambe le società possano essere estremamente soddisfatte per i risultati ottenuti in questa stagione. Ouh, non dimentichiamo che matricole siamo.

Il finale di campionato non sarà facile perché affronteremo un paio di squadre con motivazioni superiori alle nostre, ma quel quinto posto pare proprio bello. E sono certo che le ragazze lo difenderanno con tutte le forze!

Siete fantastiche!

Tabellino: Oria-Mesagne 3-2  (25-27,  26-24,  15-25,  25-18,  17-15)

New Volley Oria: Zanzarelli 0, Zingarello 0, Cozzetto NE, Casalino 8, Scaglioso 9, Valente 7, Leone 20, Benefico 15, Panza 5, Limonta 1, Galiulo 11, Diviggiano (L), Bozzetto (2L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 12, ace 10, errori in battuta 16.

Mesagne Volley: Labate 8, Abbracciavento 6, Iacca 5, Rosato NE, Demilito NE, Mazzotta 18, Liguori NE, Culiani 14, Lapenna NE, Cristofaro 16, Milano NE, Prete NE, Zurlo (L) – All. Giunta.

Muri-punto 12, ace 7, errori in battuta 6.

Arbitri: Antonio Colapietro e Raffaella Ayroldi.

Altri risultati: Napoli-Sant’Elia 3-1, Bari-Benevento 3-2, Cave-Terracina 3-0, Castellammare di Stabia-Pescara 3-2, Chieti-Orsogna 3-0, Minturno-Ponticelli 3-0.

Classifica: Napoli 64; Sant’Elia 55; Bari 54; Mesagne 45; Oria 39; Cave 36; Pescara 35; Orsogna 31; Chieti 30; Castellammare di Stabia e Minturno 27; Accademia Benevento 26; Ponticelli 13; Terracina 1.

 

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Minturno 210,00; Ponticelli 200,00; Napoli 155,00; Mesagne e Bari 150,00; Cave 90,00; Oria 70,00; tutte le altre 0.

Manco da 4 turni e sono accadute cose interessanti: Con una multa di 90 euri “per aver il pubblico locale rivolto reiterate frasi offensive nel corso del 3^ set” Minturno sale a quota 210 e raggiunge la vetta della classifica. Alle sue spalle si insedia il Ponticelli grazie ad una multa di 150 euri per aver causato un ritardato inizio dell’incontro. Novità anche sul terzo gradino del podio: i 65 euri inflitti al Napoli “per assenza del servizio asciugatura” (per un parquet inondato di lacrime di gioia e commozione dopo la meritatissima promozione in B1) rafforzano le ambizioni della capolista anche in questa speciale classifica.

Prossimo turno: Accademia Benevento-Oria, sabato 21 aprile, ore 18.00.


MESAGNE-ORIA 0-3

19 dicembre 2017

Domenica 17 dicembre 2017 – ore 18.00

Le due regine della pallavolo femminile brindisina si affrontano nel derby prenatalizio.

Oria è reduce da due vittorie, un po’ sofferte, ai danni delle ultime della classe. La squadra alterna pallavolo spettacolare a piccole fasi di regressione e sembra quasi indifferente al valore dell’avversaria. Anzi, forse tende a esprimersi meglio quando sale il livello della contesa. Insomma, la sensazione è quella di un ottimo potenziale ancora non espresso pienamente.

Sul Mesagne c’è poco da dire: trionfale stagione 2016-’17 con campionato e coppa vinti senza una sola sconfitta e salto di categoria di cui non si è accorto nessuno perché anche in B2 la squadra è una schiacciasassi e sembra come quegli eroi dei fumetti dotati di superpoteri (in questo caso, il superpotere è quello dell’invincibilità).

L’ultima sconfitta risale ai tempi in cui a Brindisi veniva completata la via Appia e l’imperatore romano dell’epoca decise di festeggiare offrendo al popolo le fritte di Romanellum.

A proposito di imperatori e sovrani, abbiamo una notizia in esclusiva che riguarda la salma di Vittorio Emanuele III, quello che firmò le leggi razziali, il figlio di quello che fece sparare sulla folla a Milano, il nipote di quello che massacrava i meridionali, il nonno di quello che uccise un ragazzo tedesco con una fucilata, il bisnonno di quello che canta a Sanremo con Pupo.

 Dopo il rifiuto di tumulazione al Pantheon di Roma, sembra che sia stata acquisita la disponibilità del bar Pantheon di Oria. Sempre di Pantheon si tratta. Così anche i parenti avranno motivo per fare… una scappata nel brindisino ogni tanto.

 Veniamo alla partita. Mi aspetto un Oria gagliardo, magari anche sfacciato, libero da grosse pressioni: niente da perdere, tutto da guadagnare. Ma mi aspetto anche un Mesagne stellare, un palazzetto caldissimo ed entusiasta, settimo uomo in campo.

Le prime sorprese sono la constatazione che a Mesagne le bariste sono tutte carine e soprattutto la testimonianza di affetto dei tifosi oritani, giunti in massa a sostenere la formazione di Mino. E’ davvero commovente questa prova d’attaccamento e sarà altrettanto emozionante il gesto con cui le nostre atlete ricambieranno a fine partita proiettandosi con slancio spontaneo ad abbracciare i propri sostenitori.

Durante il riscaldamento osservo strani movimenti: da una porta laterale vengono introdotti scatoloni di pasta.

Mesagne è sponsorizzata dalla pasta “Divella”; noi da “Spina, sapori di Puglia”. Si potrebbe mettere da parte la partita (magari ce la giochiamo ai dadi) e organizzare una bella mangiata con il gradito contributo dei nostri partner commerciali. Forse servono a questo gli scatoloni. O forse vengono buttati sul pubblico a fine gara, anche se mi sembrano un po’ pesantucci. Fatto sta che, tra pasta e sottaceti, allo starting-six avverto già un certo languorino.

Le due capitane, Alessandra Labate e Monica Casalino, si avvicinano per il lancio della monetina.

Due leggende del volley brindisino concentrate in tre metri quadrati. Non so se stiano firmando il referto o gli autografi. Persino l’addetto alla termosaldatura del cognome sulla maglia della capitana mesagnese dev’essersi emozionato e gli è scappata una lettera in più: Labbate.

Formazioni.

Mesagne Volley: Carla Abbracciavento in palleggio, Alessandra Labate opposta, Michela Culiani e Valeria Cristofaro di banda, Alessandra Iacca e Sonia Mazzotta centrali, Martina Zurlo libero.

A disposizione di coach Simone Giunta: Valentina De Mitri, Francesca Rosato, Ramona Ricchiuti, Dalhis Liguori, Simona Lapenna e Denise Prete.

New Volley Oria: Marcella Scaglioso in palleggio, Isabel Panza opposta, Amy Leone e Michela Benefico di banda, Monica Casalino e Rosanna Galiulo centrali, Francesca Diviggiano libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Sara Zanzarelli, Vanessa Zingarello, Annacarla Cozzetto, Fabiana Bozzetto, Giorgia Valente e Chiara Limonta.

Le atlete locali, schierate in campo prima del saluto, hanno pacchi di pasta in mano. Per ragioni che sfuggono alla mia comprensione, Valentina De Mitri (prestigiosa ex oritana) impone uno scambio alla compagna Rosato e le rifila i propri spaghetti.

Perché? Voglio dire: se devono essere donati alle avversarie, a lei cosa gliene importa se si tratta di spaghetti, di orecchiette o di rigatoni…?

Primo set

Qualche errore punto in avvio, ma il clima agonistico è carico: Culiani mura, Zurlo difende e le loro esultanze fanno impallidire il famoso urlo di Tardelli. La partita, evidentemente, è sentita a livello emotivo anche dalla capolista.

Le nostre prime magie sono di Amy, per lo più pallonetti e pallette furbine.

Mura anche Monica e Oria passa a condurre per 6-8.

Stiamo giocando molto bene: in particolare, mi pare che il nostro muro-difesa stia funzionando alla perfezione.

Passa Cristofaro, ma non al primo tentativo.

Michela e Marcella alzano la saracinesca, poi l’attaccante tarantina sfrutta bene le mani del muro mesagnese. Considerando anche l’ottimo lavoro delle difese, mi pare che stasera mettere un pallone a terra in modo “liscio”, senza tocchi avversari oppure al primo tentativo, sia molto complicato.

Prima fast di Rosanna e ulteriore punto per Culiani (13-12), uno dei rinforzi acquisiti dal Mesagne per questa stagione.

Michela Culiani garantisce un salto di qualità da tutti i punti di vista: tecnico, estetico, caratteriale. Anche scaramantico – direi – visto che nel cognome contiene un doppio riferimento alla fortuna…

Grande equilibrio; fino adesso nessuna squadra ha staccato l’altra di tre punti.

Il sinistro alla dinamite di Isabel regala all’Oria il primo ace; subito dopo Marcella piazza un tocco di seconda (16-18).

Coach Giunta reputa prudente chiamare il primo time-out della serata, che produce buoni frutti (19-18).

Dopo l’ace di Iacca, è mister Piero a chiedere la sosta ed anche in questo caso l’interruzione appare proficua: diagonale di Amy e set che entra nella fase decisiva (20-20).

Monica mura e subito dopo cede il posto in battuta a Chiaretta. Mossa azzeccata: la schiacciatrice venuta dal nord piazza il pallone in una zona di conflitto ottenendo il punto diretto (20-22)!

Nel frattempo è entrata l’ultima novità mesagnese, la giovane palleggiatrice Ramona Ricchiuti. Tutte alte le palleggiatrici stasera. Quasi tutte, va’…

Altro bel servizio di Chiara e poi Michela sfrutta nuovamente a proprio vantaggio le mani del muro locale (20-23).

Non è stata bene in settimana la nostra schiacciatrice, ma sul parquet è eroica.

Capolavoro della Vichinga: prima difende una palletta e poi va a concludere con una pipe delle sue: 20-24!

Mazzotta mura (21-24).

Noi invadiamo la linea dei tre metri, ma abbiamo ancora due palle-set a disposizione (22-24).

Marcella, che stasera sarà esemplare tanto a muro quanto in regia, sceglie una soluzione che regala sempre soddisfazioni: la fast di Rosanna. Oria vince così il primo set (22-25)!

Beh, comunque vada, venire qui ha avuto un senso.

Secondo set

Com’era prevedibile, Mesagne reagisce con orgoglio e si affida ad un’atleta che ha grinta da vendere: Valeria Cristofaro, autrice dei primi due punti del parziale.

Il primo set, però, non è stato per l’Oria un exploit effimero ed isolato. Anzi, i meccanismi tattici si perfezionano ulteriormente e la formazione di Piero giocherà un set stratosferico.

Sull’esempio di una Francesca eroica, tutte difendono con le unghie. Salvataggio di Isabel e punto di Monica; muro di Marcella, pallonetto di Amy dopo una difesa del nostro libero: il gap è recuperato (4-4).

Sul 7-6, c’è addirittura un break, che su questo parquet suona quasi sacrilego: pipe di Amy, muro di Rosanna e mani-fuori di Michela. Non basta: Amy, specialista in pipe ed in pallonetti, decide di fondere in un’unica giocata le due soluzioni offensive (7-11).

Mesagne reagisce con l’esperienza della capitana e la determinazione di Cristofaro; le fast di Rosanna e gli attacchi della Vichinga preservano il nostro vantaggio (12-15).

Sul 15-17 il libero Zurlo pesca dal cilindro un colpo che le riuscì anche lo scorso anno e ottiene la soddisfazione del punto. Mi sa che va murata anche lei…

Ecco, murare Zurlo è l’unico accorgimento tattico sfuggito a mister Piero, che, per il resto, ha preparato l’incontro in modo perfetto.

Sia pur in svantaggio, l’Oria ha nervi saldi e grande intelligenza tattica: Michela ottiene un punto, le nostre difese inducono all’errore le padrone di casa e Monica va a segno direttamente in battuta (16-21).

Entra Dalhis, altra ex New Volley. Poco dopo, a proposito di ex, entrerà anche Vanessa per alzare il muro. Ulteriormente.

Pipe di Cristofaro; fast di Rosanna (17-22).

Mani-fuori di Labate ed imperioso sprint oritano con un orgasmico muro a uno di Rosanna ed un mani-fuori risolutivo di Amy. Vinciamo anche il secondo set (18-25)!

Comunque vada, la trasferta ha avuto un senso ed anche una certa utilità: non torneremo a mani vuote.

Terzo set

Le brave centrali locali scuotono la formazione di casa realizzando i primi punti del set; dal posto due oritano Isabel trafigge la difesa mesagnese aumentando il proprio score personale. Ora si lotta punto a punto (6-6).

Alle mie spalle ci sono alcuni ragazzi che commentano la partita con grande competenza dimostrando di conoscere anche le caratteristiche tecniche delle ospiti oltre che quelle delle proprie beniamine.

Davanti a me c’è un signore con i capelli di grigi che, di fronte alla mia scarsa comprensione di alcune (corrette) decisioni arbitrali, si gira a spiegarmi con precisione ogni infrazione: “L’arbitro ha fischiato l’invasione del libero, che, ai sensi del comma 3 dell’articolo 12 del regolamento FIPAV 2013-’14 e successive modifiche, non può palleggiare oltre la linea dei tre metri consentendo alla compagna di attaccare. L’infrazione è perseguibile d’ufficio ecc. ecc…”

Resto basito.

Evidentemente qui a Mesagne sono tutti esperti di pallavolo. Dev’essere un po’ come a San Vito dei Normanni ai tempi d’oro della serie A2, quando gli anziani, invece di andare a guardare i cantieri, preferivano commentare al bar le tecniche d’attacco di Brankica Nikic e le strategie tattiche di Cosimino Lo Re.

Immensa Rosanna: fast e muro (8-10).

Isabel va a segno anche da sinistra; Amy aumenta il proprio bottino personale (9-12).

Su un attacco locale la Vichinga si trova di fronte a un problema etico: salvare il pallone in bagher rischiando di colpire con un gancio il mento del nostro libero oppure fermarsi rischiando di far cadere il pallone a terra?

La nostra banda non ha dubbi e si avventa sul pallone come una furia: la vittoria a Mesagne val bene il sacrificio di Francesca, che comunque fa in tempo a scansarsi all’ultimo momento.

Abbracciavento mura ed esulta con un certo trasporto (15-13).

Poi Mesagne si affida alla talentuosa centrale Iacca, dal capello fulvo, e conserva il vantaggio (19-17). Con questa squadra non puoi mollare mai. Non sarebbe la prima rimonta – temo.

Ma anche a Oria non si molla un… non si molla mai!

Ed anche a Oria le centrali sanno svolgere un lavoro egregio, ben attivate da una Marcella magnifica: fast di Monica, muro e fast di Rosanna.

A questo punto nel Mesagne s’inceppa qualcosa: un’infrazione, due attacchi fuori, uno sulla rete (19-22), serie di errori inconsueta per una squadra abituata a serie di ben altro tipo. Ma è anche merito dell’Oria, che difende con ordine e tenacia costringendo le padrone di casa a esasperanti rigiocate.

Mister Giunta tenta di correre ai ripari e introduce Dalhis, che rispolvera l’amato miscatigghij, ma è ancora Iacca a farsi carico di un punto pesante (20-22). Amy ci prova a raggiungere la palla mentre Piero la invita a non scrafagnàrsi contro il muro ché il campionato è ancora lungo.

E’ l’ora della verità? Mesagne avvierà una rimonta difficile ma non priva di precedenti oppure l’Oria saprà mantenere i nervi saldi portando a casa una vittoria storica?

La seconda che ho detto: Marcella serve la fast a Rosanna, spietata per l’ennesima volta (20-23).

Francesca difende egregiamente ed Amy scaglia una saetta che viene toccata ma solo per schizzare sul soffitto (21-24).

Mesagne annulla il primo match-ball, ma nello scambio successivo la Vichinga attacca nuovamente con successo ed ottiene il punto della vittoria (21-25)!

Le nostre atlete stanno per abbracciarsi sul parquet come tradizione comanda, ma d’impulso sentono la necessità di modificare il protocollo e corrono verso il settore dei sostenitori oritani! L’abbraccio è con loro e non è solo virtuale; è proprio fisico.

Che vittoria epica!

Che partita fantastica!

Che ragazze meravigliose!

C’è stata testa e c’è stato cuore. C’è stata una preparazione meticolosa e c’è stata la realizzazione in campo di quanto ero stato programmato.

La classifica è sempre strettina e non consentirebbe entusiasmi, ma della classifica stasera non ce ne frega niente: godiamoci la vittoria e festeggiamo il Natale nel miglior modo possibile. Grazie, ragazze!

Adesso, però, dobbiamo spendere due parole anche per il Mesagne. Oggi ha perso, ma il lungo periodo di imbattibilità resta un’impresa straordinaria (44 vittorie consecutive a cavallo di tre campionati) ed è stato molto bello l’atteggiamento della squadra e del pubblico a fine gara. Più che la delusione per una partita persa, i tifosi locali hanno giustamente espresso con un applauso il giusto tributo alla serie positiva appena interrotta. A questo meritato applauso mi associo anch’io a distanza.

Che sia un buon Natale e un buon anno per tutto il volley brindisino.

Tabellino: Mesagne-Oria 0-3  (22-25, 18-25, 21-25)

Mesagne Volley: Labate 7, Abbracciavento 2, Iacca 6, De Mitri NE, Rosato NE, Ricchiuti 0, Mazzotta 6, Liguori 0, Culiani 7, Lapenna NE, Cristofaro 8, Prete NE, Zurlo 1 (L) – All. Giunta.

Muri-punto 8, ace 5, errori in battuta 5.

New Volley Oria: Zanzarelli NE, Zingarello 0, Cozzetto NE, Casalino 7, Scaglioso 3, Bozzetto NE, Valente NE, Leone 16, Benefico 6, Panza 7, Limonta 1, Galiulo 11, Diviggiano (L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 10, ace 3, errori in battuta 9.

Arbitri: Giuseppe Dimartino e Raffaele Mansi.

Altri risultati: Sant’Elia-Napoli 1-3, Benevento-Bari 1-3, Orsogna-Chieti 3-2, Pescara-Castellammare di Stabia 0-3, Terracina-Cave 0-3, Ponticelli-Minturno 2-3.

Classifica: Napoli 25; Mesagne 23; Bari 22; Orsogna 21; Sant’Elia 20; Oria 16; Pescara e Castellammare di Stabia 12; Chieti 12; Cave 11; Benevento e Minturno 10; Ponticelli 6; Terracina 1.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Mesagne 70,00; Minturno e Ponticelli 50,00; Napoli 40,00; tutte le altre 0.

Nessuna sanzione.

Prossimo turno: Oria-Benevento, domenica 7 gennaio 2018, ore 18.00.


MESAGNE-ORIA 3-0

12 aprile 2017

Domenica 9 aprile 2017 – ore 18.30

La prima contro la seconda.

Sembrerebbe la partita del secolo, ma in verità non è proprio un incontro decisivo, sebbene il derby abbia sempre un fascino particolare.

Diciamo che non è una partita “senza rete di salvataggio” E non è neanche una partita che esprimerà un verdetto finale.

Mesagne: vincendo sarebbe matematicamente primo con tre giornate d’anticipo (confermando l’imbattibilità) e sarebbe indubbiamente una bella soddisfazione, ma il campionato, in pratica, l’ha già vinto prima di Natale… Oltretutto questo discutibile regolamento costringe anche le prime in classifica a disputare i play-off, sia pure da una posizione di vantaggio.

In caso di sconfitta stasera, non cambierebbe assolutamente nulla; il vantaggio è enorme e il campionato l’ha vinto comunque.

Oria: se vincesse, metterebbe una seria ipoteca sul secondo posto. In caso di sconfitta, rischierebbe di perdere alcune posizioni, ma i play-off sono già matematici. E come sostiene la saggia Gisela, i play-off sono un campionato a parte.

Più che la motivazione di un obiettivo, dovrebbe contare la motivazione a fare bella figura.

E comunque vada, stasera uno “zero” sarà cancellato dalle statistiche. Lo “zero” del Mesagne del mitico Rampino e di queste bravissime atlete lo conoscono tutti: è quello delle sconfitte, ma anche quello dei punti persi nel corso di 22 giornate. Zero.

Lo “zero” dell’Oria riguarda curiosamente soltanto le trasferte: zero sconfitte, zero punti persi. Me l’aveva fatto notare tempo fa il buon Maurizio, ma per ovvi motivi non l’avevo mai scritto. Ora posso. Prima di stasera, l’Oria vantava 11 vittorie in trasferta su 11; 33 punti su 33 disponibili; solo 4 set persi. Meglio che in casa (8 vittorie su 11; 23 punti su 33 disponibili).

La nostra New Volley si presenta in condizioni ottimali; il Mesagne ha qualche problema: Demilito indisponibile, Valente con un dito fratturato.

Per quanto riguarda la parente di Ida, vista la potenza dei suoi colpi, faccio fatica a credere che – qualunque sia stato l’evento traumatico – a fratturarsi sia stato il suo dito e non quello che ci ha tuzzàto contro, fosse stata pure una lastra d’acciaio.

Formazioni.

Mesagne Volley: Carla Abbracciavento in palleggio, Erika Fiorini opposta, Giorgia Valente e Valeria Cristofaro di banda, Alessandra Iacca e Sonia Mazzotta centrali, Martina Zurlo libero.

A disposizione di coach Simone Giunta: Greta Mollo, Erika Longo, Egle Forleo, Ana Buccini, Simona Lapenna e Viviana Destino.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Luisa Chionna opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Giada De Pascalis, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Primo set

Mesagne attacca dal centro, ma Dalhis piazza il suo muro (0-1).

Bello iniziare in questo modo una partita così delicata. ‘Na botta di fiducia.

Duello di opposte (Fiorini e Luisa), poi duello di centrali (fast di Mazzotta e pallonetto della Cubanita).

Sul 4-5 c’è il primo turno in battuta di Abbracciavento. Purtroppo per noi, nel primo e nel terzo set, questa circostanza coinciderà con i più lunghi break delle padrone di casa e con i nostri momenti più difficili.

Striscia di 7 punti per il Mesagne con zia Cristofaro in evidenza e con i primi muri di Iacca (10-5).

Dopo il time-out di Ida, l’Oria reagisce nel modo migliore: 2 murazzi di Monica e 2 ace consecutivi di Chiara (10-10).

Fiorini rilancia le quotazioni della capolista (15-11); Amy e Lulù effettuano il sorpasso (16-17).

Si procede per scatti in questo parziale. Buone difese, servizi spesso insidiosi, attacchi degni delle prime della classe. Eppure la partita non è spettacolare come si vorrebbe. Qualche calo d’intensità in una squadra o nell’altra ne condiziona il ritmo.

La coraggiosa Valente deve rinunciare; al suo posto entra la brasiliana Ana Buccini.

Una settimana fa mi aveva preso per i fondelli. Vedendola al PalaCrocifisso e ritenendo che fosse lì solo per sostenere la connazionale Pereira (senza immaginare che la sua collocazione nei pressi delle giocatrici del Mesagne non fosse casuale), l’avevo esortata a tornare sul parquet.

 “Vuoi che torni a giocare?”

“Ma certo!”

Ecco, ora le mie esortazioni mi si ritorcono contro… M’avìss’ state citt’…

Dopo un anno di inattività, il ritorno di Buccini è una bella notizia per la pallavolo pugliese, ma – porca miseria! – sarebbe stata una bella notizia pure fra una settimana. Perché proprio contro di noi?!

Torniamo alla partita.

Siamo in vantaggio.

Fast di Mazzotta e primo tempo di Amy (17-18).

C’è qualcosa sul piano tattico che mi sta sfuggendo. Noto solo una certa flessibilità di ruoli nelle nostre fila (miscatigghije a parte) e un frequente ricorso al muro a tre da parte del Mesagne. Anche mister Giunta ha preparato bene la partita.

Slash di Cristofaro ed errore in battuta mesagnese (18-19).

Attacco di Cristofaro e invasione della capolista (19-20).

Poi il sorpasso delle padrone di casa con Iacca e Fiorini (22-20).

Amy e Giada (subentrata un minuto prima) ci riportano in parità, ma i palloni più scottanti vengono gestiti meglio dal Mesagne e in particolare dalla centrale Mazzotta, già determinante nella gara d’andata (25-23).

Secondo set

Rispetto alla gara d’andata, in cui non aveva particolarmente (e stranamente) brillato, dobbiamo prendere atto della grande prestazione di Valeria Cristofaro. Io l’avrei preferita baby-sitter anche questa domenica, ma purtroppo la schiacciatrice brindisina è sul parquet e lo sta riempendo di buchi.

Me la ricordo ancora vincitrice del torneo Under16 a Taranto. Ha mantenuto le promesse questa talentuosa ragazza. E stasera conferma di possedere grande tecnica e soprattutto grande carattere.

Primo punto per Buccini con un pallonetto.

Punto per Mazzotta, che batte il record di pacche ricevute su una chiappa dopo un punto. D’accordo, è una prassi universale nella pallavolo femminile (rappresentata anche in un monumento a Oria), ma stasera si esagera: conto 11 pacche in un secondo e mezzo (dalla mano destra della palleggiatrice alla chiappa sinistra della citata centrale).

E’ proprio il Mesagne dei record.

Due muri delle padrone di casa (10-6).

La reazione oritana è affidata a Miriam, autrice di uno splendido secondo tocco e dalla nostra travolgente Vichinga (10-9). Le avversarie devono averla studiata bene, ma Amy riuscirà comunque a passare per ben 22 volte in 3 set, risultando la miglior realizzatrice della serata.

Il pareggio è a un soffio, ma in questo set riusciremo solo a sfiorarlo senza mai raggiungerlo.

Primo tempo di Dalhis con la palla toccata dal muro avversario che percorre mezza rete prima di atterrare fuori campo (12-11).

Pipe di Amy ed ace della specialista Chiara (16-15).

Siamo ancora a un passo, ma quel passo proprio non ci riesce.

Dal 17-16, anzi, il Mesagne dilaga prendendo la via del centro (break da 4 prima con Iacca, poi con Mazzotta).

Durante il nostro time-out, Martina sostiene moralmente Lulù a botta di pacche sulla schiena, almeno finché Saretta non scorge sulla maglia un oggetto misterioso. Quale? Forse un capello? Una pepita d’oro? Una coccinella? Non lo sapremo mai.

Il bel muro Amy-Giada (23-19) non basta a risollevare le sorti del set, compromesso da qualche nostra grave titubanza in ricezione (25-19).

Insomma, un ottimo Oria per l’80% di ogni parziale; i palloni più scottanti, però, li amministra meglio la capolista.

Terzo set

La reazione oritana si esprime a muro: prima Monica, poi Amy e Dalhis (3-4).

Buone difese, non soltanto da parte delle instancabili Giorgia e Chiara; grande concentrazione e soprattutto grande (e felice) ricorso alla Vichinga da parte di Miriam: con 4 attacchi vincenti della nostra bomber voliamo a +6 (4-10).

Bolidi di Cristofaro e punti furbetti di Fiorini, che scavalca astutamente il nostro muro cogliendo impreparata la nostra retroguardia (8-11).

Puntonzo di Giada, che beffa in bagher la difesa mesagnese.

Ecco, diciamo che certe giocate alla “viva il parroco” hanno tolto qualche stella Michelin a quella che altrimenti sarebbe stata una bella sfida tra due grandi squadre.

Pipe di Amy, muro e primo tempo di Monica; Oria ci crede (10-15)!

Ahimé, ad un puntonzo oritano segue un puntonzo mesagnese; in questo caso è il libero Zurlo a trovarsi fra le mani un pallone precario. La piccina decide di mandarlo con un bagher all’indietro nel posto due avversario e il gioco di prestigio le riesce (15-16).

Poi esulta come se avesse vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi.

Fa bene. Massimo rispetto per i punti dei liberi, sebbene i sentimenti di ammirazione, in Ida, sembrano messi in secondo piano da altri tipi di sentimenti meno teneri.

Siamo ancora in vantaggio: Giorgia serve ad Amy un’alzata millimetrica e la Vichinga sa come scaraventare il pallone a terra; Miriam trova l’ace (15-18).

Dalhis mura Iacca. E meno male che so’ amiche…

Sul 16-20 il black-out più cupo. Riecco Abbracciavento in battuta e una rotazione che esalta la vena realizzativa di Cristofaro e di Fiorini, oltre alla complessiva organizzazione del Mesagne (e al suo perfetto meccanismo muro-difesa).

La pipe di Amy è l’unica consolazione dell’amaro break di 9-1 delle nostre gentili avversarie, che affidano a Fiorini gli ultimi punti della partita (25-21).

E’ stata una partita molto corretta, arbitrata con disinvoltura e praticamente senza contestazioni.

Mesagne vince con merito; l’Oria non ha sfigurato al cospetto della capolista (eravamo 23-23 nel primo set, 17-16 nel secondo, addirittura 16-20 nel terzo, poi ci siamo quasi fermati).

Purtroppo la sconfitta non è priva di conseguenze in classifica: il Tuglie ci supera e lo Spongano ci affianca (ma con un miglior quoziente set). Però ci sono ancora tre giornate in cui dobbiamo mettercela tutta per riguadagnare posizioni. E comunque la squadra continua a giocare splendidamente.

Intanto, sabato c’è già l’opportunità di una rivincita nella final four di Coppa Italia a Spongano e a Maglie.

Tabellino: Mesagne-Oria 3-0 (25-23,  25-19,  25-19)

Mesagne Volley: Abbracciavento 3, Iacca 10, Mollo NE, Longo NE, Mazzotta 7, Valente 0, Cristofaro 15, Buccini 5, Fiorini 15, Forleo NE, Destino NE, Lapenna NE, Zurlo 1 (L) – All. Giunta.

Muri-punto 4, ace 6, errori in battuta 7.

New Volley Oria: Medico NE, Chionna 3, Liguori 6, Turchiarulo NE, Greco 2, Bacca NE, Casalino 6, Zanzarelli NE, Leone 22, De Pascalis 4, Limonta 3, De Paola NE, Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 8, ace 4, errori in battuta 2.

Arianna ha preso 30 in Tizianoferrologia applicata

Arbitri: Iaia e Galiuti.

Altri risultati: Frascolla TA-Tuglie 1-3, Spongano-Ostuni 3-0, Cutrofiano-Noci 0-3, Putignano-Monteiasi 3-0, Nardò-Castellaneta 0-3, Casarano-Trepuzzi 1-3.

Classifica: Mesagne 69; Tuglie 57; Spongano e Oria 56; Noci 45; Putignano 43; Frascolla TA 37; Castellaneta 31; Cutrofiano 23; Trepuzzi 20; Nardò 18; Ostuni 15; Monteiasi 13; Casarano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 72,00; Noci 55,00; Monteiasi 35,00; Ostuni 30,00; Oria 25,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni.

Prossimo turno: per la Coppa Puglia, Oria-Mesagne, sabato 15 aprile, ore 11.00 (a Maglie).


ORIA-MESAGNE 1-3

21 dicembre 2016

A testa alta

Domenica 18 dicembre 2016 – ore 18.30

Il giorno della grande sfida è arrivato.

Mesagne Volley: prima in classifica, 9 vittorie e zero sconfitte, 27 set vinti e nessuno perso.

E poi ci siamo noi.

Abbiamo iniziato con una sconfitta (Castellaneta), ma abbiamo saputo farne tesoro. Poi abbiamo vinto 8 partite di seguito. Alcune molto bene, altre con un po’ di sofferenza (Frascolla e Trepuzzi). Abbiamo battuto avversarie toste come il Tuglie e siamo reduci dalla prova più esaltante e più importante: la vittoria di Spongano.

Siamo in fase crescente.

Dalhis Liguori

Insomma, ci sono tutte le premesse per una serata di grande pallavolo. E noi siamo pronti, determinati e sereni.

Le giocatrici stanno lavorando bene, l’allenatrice si sta rivelando in panchina quello che era sul parquet, lo staff sta facendo un lavoro tanto encomiabile quanto poco appariscente, gli sponsor stanno dando un contributo determinante e stasera lo dimostrano in modo particolare. Persino il pubblico, tradizionalmente un po’ freddino, si sta riavvicinando, convinto dalle ottime prove di Casalino e compagne.

Di freddo stasera ci sarà soltanto la temperatura e così al Palaghiaccio ricompaiono – come ad ogni inverno – coperte e colbacchi.

Coperta

L’unica, eroica giocatrice che rinuncia ai pantacollant è Martina Demilito.

Nonostante il freddo, il palazzetto è praticamente pieno (resta un po’ di spazio soltanto nella tribunetta del lato magazzino). Ad onor del vero, bisogna riconoscere che molta gente è venuta da Mesagne, inclusa la signora Mollo (capo-ultras a Oria l’anno scorso, impeccabilmente distinta e signorile stasera).

Se si compilasse un sociogramma, le connessioni tra giocatrici e tecnici formerebbero una rete intricatissima: Ida è stata allenata da mister Rampino; Cristofaro è stata compagna di squadra di Miriam e della stessa Ida; Erika ed Egle hanno giocato qui l’Under18, Greta anche la serie C; ecc. ecc. Ci sono finanche rapporti di parentela.

Giorgia Valente

Forse è per questo che, quando scendono sul parquet per il riscaldamento, le giocatrici si mescolano per salutarsi e per mezz’ora sembra di stare a Times Square la notte di San Silvestro.

Alle 18.20 c’è ancora il bucato delle nostre gentili ospiti appeso accanto alla panchina.

Tre anni fa, a Lecce, due rigorose arbitresse mi fecero spostare il giaccone che avevo appoggiato sotto un canestro ritenendolo lesivo per il decoro del campo di gioco. Ed era solo un giaccone. Sono curioso di vedere se il bucato del Mesagne sarà tollerato, ma all’ultimo momento le atlete ospiti lo raccolgono per portarlo a stirare.

Bucato

Adesso è davvero tutto pronto per la partitona di fine anno.

Formazioni.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Luana Turchiarulo, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Cristina De Paola e la novità assoluta Claudia De Paola.

Erika Fiorini

Mesagne Volley: Carla Abbracciavento in palleggio, Erika Fiorini opposta, Giorgia Valente e Valeria Cristofaro di banda, Alessandra Iacca e Sonia Mazzotta centrali, Martina Zurlo libero.

A disposizione di coach Adolfo Rampino: Greta Mollo, Erika Longo, Martina Demilito, Egle Forleo, Adriana Gaeta e Simona Lapenna.

Primo set

Errore in battuta ospite, slash e poi muro di Dalhis e diagonale di Amy (4-0).

Sembra esserci una meravigliosa continuità con il quarto set di Spongano.

Miriam Greco

Da questo momento (sino al 10-6) prende avvio un’alternanza di cambi palla per 12 scambi consecutivi con un Oria stellare ed un Mesagne che fatica a passare (4 dei loro 6 punti sono nostri errori in battuta). Giorgia è superlativa e Chiara le fa buona compagnia; ottima ricostruzione del gioco, attacchi cazzuti.

Amy sfoggia i primi colpi del suo vasto repertorio (attacco da posto due e pipe) e poi ci dedichiamo alle fast con Monica (e non è una novità) ma anche con Dalhis (questa è una bella novità).

Amy a segno dopo la Cubanita (11-6) e poi riprende l’equilibrato duello a colpi di cambi palla e di volley-champagne sino al 14-9.

Fast Dalhis

A questo punto si spezza l’incantesimo. Continueremo a giocare bene, ma da adesso in poi commetteremo qualche errorino in attacco (del resto la perfezione non esiste o comunque non è eterna). E poi mister Rampino trova contromisure appropriate: cresce la difesa, vengono marcate a muro le nostre attaccanti più pericolose e – visto che dalle bande per ora riesce a passare solo Valente – il Mesagne ricorre alle centrali.

Due ace consecutivi di Mazzotta e duello di muri Casalino-Iacca (14-14).

Poi è ancora Iacca a siglare il sorpasso con un bel primo tempo e due muri consecutivi (16-21).

Carla Abbracciavento

Recuperiamo terreno con Amy e Chiara (20-22), ma alla fine pesano due attacchi di Mazzotta (uno di potenza, l’altro d’astuzia) ed una conclusione vincente di Valente (20-25).

Numeri un po’ curiosi per le nostre ospiti: escludendo i nostri errori-punto, il 77% del bottino è merito delle centrali (6 punti per un’eccellente Iacca, 4 per Mazzotta).

Secondo set

Lungolinea di Valente e poi avanzata oritana con Chiara ed Amy. Anche un ace per la ragazza venuta dal nord (4-2).

Ace di Chiara Limonta

Mura anche l’Oria e questo è un bel segnale di continuità con Spongano: prima Dalhis, poi Amy (7-4).

Il temibile servizio al salto di Valente favorisce il break mesagnese: 3 punti per Mazzotta e prima realizzazione per Cristofaro, comunque sempre molto valida in copertura (7-10).

Altro ribaltone, questa volta a favore dell’Oria: mani-fuori di Amy, palletta di Giada e attacco da posto due della Vichinga dopo un secondo tocco tentato dall’ottima Abbracciavento.

Amy Leone

Liberi in evidenza e Mazzotta sempre prolifica, ma Amy è stratosferica e passiamo a condurre per 12-11.

Ci sono fasi di gioco in cui – a mio modesto avviso – giochiamo anche meglio rispetto a Spongano. E Giorgia è favolosa!

Ma tutte difendono, tutte sono concentrate, tutte giocano con quel misto di grinta e razionalità che sembra il marchio di fabbrica di questa squadra.

Ace di Dalhis e doppietta di Giada (15-12).

Durante un time-out osservo strane manovre delle nostre riserve con le borracce, ma non mi pare che siamo ai livelli scaramantici di sette giorni fa.

Iacca e Fiorini tentano di guidare la riscossa mesagnese, ma Amy è splendida pure a muro (20-15).

Monica Casalino

Sul 22-20 il momento della verità: azione perfetta oritana con ricezione millimetrica di Giorgia, alzata precisa di Miriam e attacco spietato della Vichinga da posto due (23-20). La nostra top-scorer va in seconda linea, ma non è un problema perché la ragazza è in grado di attaccare pure da piazza Manfredi. E poi in prima linea c’è Chiara.

La schiacciatrice appulo-lombarda attacca ottenendo un mani-fuori molto contestato dalle ospiti (24-20). Ho rivisto più volte il filmato e la decisione non dev’essere davvero stata facile; comunque anche a me sembra che il tocco effettivamente ci sia stato.

Amy serve, Mesagne contrattacca e Chiara, da sola, impone il muro più bello dell’anno (25-20)!

Muro dell'anno

E’ pareggio! Ed è il primo set ceduto dalla capolista in questo campionato (ahimé, resterà anche l’unico, almeno fino a stasera).

Terzo set

Nell’intervallo mister Rampino ha un lungo dialogo con Cristofaro, un dialogo che risulterà fruttuoso. I problemi più delicati sono quelli di Zurlo, bravissima sul parquet, ma un po’ in difficoltà con il suo giubbotto antiproiettili…

Martina Zurlo

Si riprende a giocare.

Monica fasteggia, Mesagne vendica il muro risolutivo del set precedente con Abbracciavento, a segno con lo stesso fondamentale.

Niente tocchi di seconda a terra in tutta la partita. Due fior di palleggiatrici e manco ‘na gioia…

Chiara difende, la Vichinga attacca (3-2).

Le centrali del Mesagne continuano a svolgere un lavoro egregio, ma gradualmente migliorano anche le statistiche offensive di Fiorini e di Cristofaro.

Anche in questo parziale Ida ricorre all’apporto di Saretta.

Sara Zanzarelli

Ancora muri: per noi li realizzano Monica ed Amy, ma siamo indietro nel punteggio (7-9).

E’ una partita molto bella, ancora incerta, ancora con ampi sprazzi di bel gioco, ancora molto intensa sul piano agonistico.

Il pubblico si scalda e alcune esultanze rivelano grande carica motivazionale. Diciamo pure che certi sguardi da trance agonistica cominciano a diventare preoccupanti…

Esultanza oritana

Mesagne allunga, la nostra capitana coraggiosa tenta di ridurre lo svantaggio (10-14).

Il break da 5 delle ospiti rischia di compromettere il parziale, ma le atlete oritane non si arrendono mai ed Amy sta ancora facendo faville: palletta e lungolinea per il 13-19.

Poi la Vichinga ottiene addirittura tre punti consecutivi, due dei quali in pipe (17-20)!

E’ ancora grande pallavolo in casa oritana: muro-difesa sempre presente, poi facciamo nostro il motto della bandiera brasiliana “ordine e progresso” (con Miriam interprete della massima) e per concludere attacchiamo con determinazione.

Miriam Greco

Dopo il punto di Iacca, è l’ora del miscatigghij con Dalhis nell’efficace ruolo di opposta (18-21).

Altra pipe della Vichinga ed invasione ospite: il pareggio è a un passo (20-21)!

Time-out Rampino.

Primo tempo Mazzotta ed errore nostro (20-23).

Poi sbaglia un servizio il Mesagne e il tecnico ospite non la prende molto bene.

L'importanza del servizio

Fast di Mazzotta e fast di Monica (22-24): due palle-set per le nostre avversarie.

Purtroppo la giocatrice celebrata stasera dal nostro giornalino a colori anche per il suo “ottimo servizio” questa volta sbaglia mira e il parziale se lo aggiudica il Mesagne (22-25).

Ma è stato bello lo stesso.

Quarto set

Meno bello è il parziale successivo, inaugurato dai bolidi di Valente e dalle ottime difese mesagnesi (0-4) e poi controllato con autorevolezza da Abbracciavento & Co.

Valeria Cristofaro

Siamo in partita sino al 4-7 di Giada, ma a quel punto il Mesagne infila un micidiale break da 6 portandosi sul 4-13.

Forse non è stata la migliore partita della capolista, ma il grande merito del mitico mister Rampino è quello di aver letto bene la partita trovando sempre i rimedi più opportuni in corso d’opera. Adesso nella loro metà campo tutto funziona alla perfezione e le nostre ragazze non riescono più a mantenere l’ammirevole ritmo dei primi tre set.

Sull’8-19 il punteggio è diventato imbarazzante. Vorrei cancellarlo dal referto. Non abbiamo neanche Piero Pelù con la gomma al tavolo del segnapunti…

Piero Pelù

Non abbiamo Pelù (e le sue scempiaggini), ma abbiamo Amy in campo, fantastica fino alla fine: suoi i punti che attenuano lo svantaggio (13-19).

Primo tempo di Dalhis, ma Mesagne è ormai incontenibile con Valente, con la solita Mazzotta e con il fulminante lungolinea finale di Cristofaro (15-25).

Vittoria meritata per la capolista, ma applausi anche per le giocatrici dell’Oria, che escono a testa alta da questo confronto impegnativo.

Grazie, ragazze, e buon Natale a tutti!

Tra gli applausi

Tabellino: Oria-Mesagne 1-3 (20-25,  25-20,  22-25,  15-25)

New Volley Oria: Medico NE, Liguori 10, Turchiarulo NE, Greco M. 0, Bacca NE, Casalino 10, Zanzarelli 0, Leone 29, De Pascalis 5, Limonta 6, De Paola Cl. NE, De Paola Cr. NE Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 9, ace 4, errori in battuta 16.

Arianna ha preso 30 in panzerottologia comparata.

Mesagne Volley: Abbracciavento 2, Iacca 11, Mollo NE, Longo NE, Demilito NE, Mazzotta 15, Valente 10, Cristofaro 9, Fiorini 10, Forleo NE, Gaeta NE, Lapenna NE, Zurlo (L) – All. Rampino.

Muri-punto 10, ace 8, errori in battuta 12.

Arbitri: Resta e Scarnera.

Amy Leone

Altri risultati: Tuglie-Frascolla TA 3-0, Ostuni-Putignano 0-3, Monteiasi-Putignano 1-3, Noci-Cutrofiano 3-0, Castellaneta-Nardò 2-3, Trepuzzi-Casarano 3-0.

Classifica: Mesagne 30; Tuglie 26; Spongano 24; Oria 22; Putignano 21; Noci 20; Castellaneta 15; Frascolla TA e Trepuzzi 13; Cutrofiano 10; Monteiasi e Nardò 6; Ostuni 5; Casarano 0.

Esultanza mesagnese

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Noci 55,00; Casarano 52,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni.

Prossimo turno: Casarano-Oria, domenica 8 gennaio, ore 18.30.


ORIA-MESAGNE 0-3

8 febbraio 2016

Negli artigli del falco

Domenica 7 febbraio 2016 – ore 18.30

Il Mesagne è una formazione stellare; l’Oria ha dei limiti oggettivi che tutti conosciamo.

Vogliamo salvarci, possiamo salvarci, ma non era certo in questa partita che avremmo potuto raccogliere i punti necessari a raggiungere il nostro obiettivo.

E così è andata come si pensava. Senza belle sorprese, purtroppo, ma senza drammi. Adesso, considerando il turno di riposo, abbiamo due settimane per prepararci alla decisiva trasferta di Minervino: lì sì che bisognerà buttare il sangue.

Tra Oria e Mesagne c’è uno stretto rapporto di “parentela”: Tony, Mariaelisa ed Eleonora vantano trascorsi nella società ospite; Egle, Francesca ed Erika (che stasera non c’è) disputano il campionato Under18 con noi. Speriamo che, entrando in campo, le nostre/loro Under non si confondano e non sbaglino panchina. Anzi, speriamo di sì.

Entrando in campo, una giocatrice ospite scorge una moneta da un centesimo sul nostro parquet.

Ritrovamento

Deve avere una supervista visto che il colore della moneta è piuttosto simile a quello del terreno di gioco. Anni fa, quando si ipotizzò l’abolizione delle monete da uno, due e cinque centesimi, ascoltai una simpatica discussione in un panificio di Taranto:

“Dice che mo ‘sti euri li devono eliminare…”

“Com’è? Ca mo l’hanna mise al posto delle lire…”

“No! Non tutti gli euri; devono abolire solo chidd’ gnuri…”

Si intendevano per “euri gnuri” le monete color rame da uno, due e cinque centesimi.

La moneta raccolta potrebbe diventare un portafortuna per il Mesagne, come il rituale del selfie a fine gara.

Sul nostro fronte, riprende la tradizione dei cani, che hanno contribuito scaramanticamente alle nostre due uniche vittorie stagionali.

03 - DSC_0074 Maya Mes2

Registriamo l’esordio in tribuna di Maya, il pastore tedesco di Giulia Moretto, gradita spettatrice della gara e protagonista di indimenticabili momenti con la maglia della New Volley. La creatura si farà sentire abbaiando (intendo Maya, non Giulia…), ma contro il Mesagne ci sarà poco da fare anche sul piano scaramantico.

Questo non attenua il piacere di aver rivisto in via Crocifisso la nostra Moretto, atleta seria, bravissima ragazza e splendida persona.

Formazioni.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Mariaelisa Marrazza opposta, Greta Mollo ed Eleonora Calamo di banda, Federica Peluso ed Amy Leone centrali, Valeria Scarcia libero.

A disposizione di coach Tony Maggiore: Sara Zanzarelli, Francesca Oggiano, Simona Bianco e Daria Spina.

Volti noti

ASD Mesagne Volley: Carla Abbracciavento palleggiatrice, Francesca Manisi opposta, Giorgia Valente e Gisela Scialacomo di banda, Sonia Mazzotta e Roberta Pindinello centrali, Ana Carolina Buccini libero.

A disposizione di coach Simone Giunta: Egle Forleo, Martina Demilito, Iris Mangiapane, Francesca Carriero e Simona Lapenna.

Primo set

Un tiro del Mesagne va fuori, un altro va sulla rete (2-0).

Questa si chiama amicizia. Queste sono le sane sinergie tra due società pallavolistiche che collaborano nella gestione dei settori giovanili. Grazie. Continuate così: dateci una ventina di punti di vantaggio e poi ce la giochiamo. Sapevamo di poter contare sulla vostra generosità disinteressata.

Annacarla Cozzetto

O forse interessata. Che sia stata la moneta da un centesimo ad aver favorito quella che Checco Zalone ci insegna a chiamare educazione, non certo corruzione o concussione…?

A saperlo che bastava così poco… Avremmo fatto trovare un centesimo anche fra i piedi delle giocatrici dello Spongano, del San Cassiano, del Galatina…

Purtroppo le mie supposizioni si interrompono quando Gisela scarica due attacchi da posto quattro e Abbracciavento tira fuori dal cilindro il primo ace di una lunga serie (2-4).

Pel ci riporta avanti, ma la breve fase di assestamento del Mesagne termina fin troppo presto e il set finisce praticamente sul 6-6.

Gisela Scialacomo

Prima si alzano i muri di Mazzotta e di Valente, poi subiamo gli attacchi di Manisi. Ci consoliamo con una pipe di Greta (7-11), ma il turno in battuta di Valente è devastante: 3 ace e tanta sofferenza per la nostra ricezione (8-24).

Federica attenua lo sconforto portandoci in doppia cifra, ma la capitana Scialacomo chiude un set che, in verità, per noi non si è mai aperto.

Come direbbe il Manzoni, siamo stati un pulcino negli artigli del falco. (1)

Copriamo il punteggio con il compensato per non urtare la sensibilità nostra e quella del presidente Rohani.

Tabellone coperto

Secondo set

Cambiamenti tattici: dentro Simonina con spostamento di Amy in posto quattro e di Mary al centro.

L’inizio del secondo parziale è ancora più preoccupante della conclusione del primo: le nostre gentile ospiti fanno punto anche in bagher o su servizi che penetrano in una metà campo dove regnano incertezze e immobilismo (0-4).

Non ci siamo con la capa.

Ma sappiamo reagire: Valeria difende come una tigre ed Amy, dirottata in posto quattro, comincia a martellare in modo inesorabile.

Amy Leone

Bene le centrali Pindinello e Mazzotta, ma l’Oria continua a crescere: Amy tenta di bucare il parquet con colpi micidiali (magari, oltre al centesimo ritrovato da Abbracciavento, spuntano fuori dobloni e monili d’oro…) mentre Greta si conferma una valida alternativa d’attacco ad una Vichinga che sta entrando in piena trance agonistica.

Sfioriamo il pareggio (12-13)!

C’è anche il consueto salvataggio di piede di Annacarla; ci crediamo! Ci proviamo!

Poi concediamo qualche errorino e il Mesagne, già forte di suo, sa capitalizzare le nostre debolezze dilagando con Pindinello e Mazzotta (13-18).

Sonia Mazzotta

Molti meriti di questa vittoria vanno comunque attribuiti anche all’agilità di Buccini in difesa e alla sapiente distribuzione di gioco di Abbracciavento.

Eleonora rientra in campo e mette subito palla a terra, poi la Vichinga firma la settima realizzazione personale nel set (15-19).

Valente va a segno e poi – cosa ancora più grave – va a servire. Le sue battute al salto schizzano dalle mani delle nostre ricettrici come saponette e Mazzotta ha gioco facile a ributtarle sul terreno.

Entra Carriero sul 15-22. Presumo che coach Giunta voglia farle fare esperienza. Indirettamente l’esperienza della ragazza è utile anche alla nostra selezione Under18. Ma come fa la ragazza a fare esperienza – penso rivolgendomi idealmente a Giorgia Valente – se tu continui a lanciare missili che Kim Jong-Un ti fa una pippa…?! Falla giocare! facci giocare, diamine!

Ingresso inutile

L’ultimo punto è un tocco di seconda di Abbracciavento (16-25).

L’Oria è rientrato in partita, sia pure con qualche timidezza, ma il Mesagne è troppo forte e non ha perso il controllo dell’incontro. Brave, comunque, le piccine nostre sul piano dell’impegno.

Terzo set

Muro ed ace per la capolista e l’avvio è ancora in salita (2-5).

Però alcuni scambi sono lunghi e combattuti, grazie a difese generose, e poi Amy ha ancora tante frecce da scagliare.

Molto valido anche il transito in prima di Greta: prima un murazzo, poi una diagonale strettissima e poi un lungolinea che finisce in posto uno. Oria avanti e mister Giunta costretto a chiamare il suo primo time-out della serata (9-7).

Muro di Greta

Come un film già visto, il turno in battuta di Valente provoca un break decisivo: 0-9 parziale con 2 ace e una pipe della parente di Ida, punti per Mazzotta e Scialacomo ed anche qualche erroraccio nostro, non solo in ricezione (10-17).

Orgoglio oritano con attacchi di Mariaelisa e di Amy (14-17), ma ormai il Mesagne vede il traguardo e la legione straniera (Buccini in difesa, Scialacomo in attacco) ipoteca un successo ormai scontato.

Legione straniera

L’ultima sorpresa la riserva Egle Forleo: quando entra al posto di Abbracciavento penso che coach Giunta abbia festeggiato in anticipo con qualche bicchiere di troppo: una centrale al posto di una palleggiatrice alta?! Invece, la piccina, che nella nostra Under18 fa la Chirichella della situazione, stasera è impiegata come alzatrice. Volutamente.

Ultimi punti per la Vichinga e partita risolta da un pallonetto di Valente, che corona così un’ottima prestazione personale (17-25).

Amy Leone

Sarebbe stata una partita spettacolare se avessimo giocato al 200% riuscendo, magari, a instillare un po’ d’insicurezza nelle gentili ospiti. Non è stato così. Abbiamo giocato maluccio e il Mesagne si è limitato all’ordinaria amministrazione, dimostrando comunque di essere una signora squadra pur senza forzare.

Giocare contro queste bravissime atlete è un incubo. Un plauso alle nostre piccine per aver stretto i denti e incassato con dignità. Non sarà sempre così dura. E’ fra due settimane, a Minervino, che dobbiamo dimostrare tutto il nostro valore.

In una serata poco allegra per noi, anch’io fallisco il mio obiettivo personale e non faccio in tempo a piazzarmi di nascosto alle spalle delle nostre avversarie per fare le corna in occasione del selfie rituale. Nulla di personale; anzi. Sarebbe stato solo un modo per rendere più originale la foto-ricordo di questa loro vittoria.

Selfie rituale

Tabellino: Oria-Mesagne 0-3  (10-25,  16-25,  17-25)

New Volley Oria: Zanzarelli NE, Marrazza 2, Mollo 6, Cozzetto 0, Peluso 4, Oggiano 0, Bianco 0, Leone 13, Spina NE, Calamo 1, Scarcia (L) – All. Maggiore.

Muri-punto 1, ace 3, errori in battuta 10.

ASD Mesagne Volley: Manisi 3, Abbracciavento 6, Forleo 0, Demilito NE, Mazzotta 12, Mangiapane NE, Carriero 0, Valente 14, Pindinello 5, Scialacomo 10, Lapenna, Buccini (L) – All. Giunta.

Muri-punto 4, ace 12, errori in battuta 7.

Arbitri: Frasheri e Quarta.

Valeria Scarcia

Altri risultati: Tricase-Spongano 3-0, Noci-Tuglie 3-1, Nardò-San Cassiano 1-3, Assi Brindisi-Galatina 3-0, Castellaneta-Alessano 3-1.

Si è grattato la pancia: Minervino.

Classifica: Mesagne e Tricase 36; Spongano 24; Assi Brindisi e San Cassiano 24; Tuglie 23; Nardò 21; Noci 20; Castellaneta 16; Alessano 13; Galatina e Oria 6; Minervino* 0.

(*) Il Minervino ha giocato una partita in meno.

Mariaelisa Marrazza

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Spongano 350,00; San Cassiano 85,00; Minervino 50,00; Mesagne 30,00; Galatina 25,00; tutte le altre 0.

Clamoroso: dopo tre anni di condotta impeccabile, il Galatina esordisce nel trofeo Memorial Bin Laden subendo la prima sanzione: 25 euro per gli insulti all’arbitro da parte di un isolato tifoso.

Prossimo turno: ci grattiamo la pancia, poi Minervino-Oria, domenica 21 febbraio, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) MANZONI, A., I promessi sposi, Capitolo XV, 431-432.


MESAGNE-ORIA 3-2

17 febbraio 2015

EquitAle

Domenica 15 febbraio 2015 – ore 18.30

Prendere un punto a casa di una squadra in zona play-off è certamente motivo di soddisfazione oltre che un risultato difficilmente pronosticabile alla vigilia. Uscire dal palazzetto di via Udine con una sensazione di amarezza e con qualche rimpianto è un ulteriore elemento che testimonia la crescita della nostra formazione.

Questa partita, in altre parole, abbiamo persino “rischiato” di vincerla. In vantaggio per 2-1, eravamo avanti nel quarto parziale per 15-17 e poi a una sola lunghezza dalle padrone di casa (23-22) quando due infrazioni hanno arrestato la nostra corsa.

Analogo discorso al tie-break, quando siamo stati scavalcati soltanto sul filo di lana (13-13).

Esultanza oritana

Onore al merito del Mesagne; ci accontentiamo di essercela giocata. Ma soprattutto ci teniamo stretta una prestazione veramente molto valida sotto ogni aspetto: bene tutti i fondamentali e in particolare il servizio, mai così bene – credo – il muro-difesa, bene le prestazioni individuali, benissimo il carattere, la grinta, la concentrazione. Sui difetti non vale neanche la pena di soffermarsi; quello che conta è aver compiuto passi da gigante nella crescita tecnica e motivazionale della nostra Oria.

E aggiungiamo: bene anche il sostegno dei tifosi, soprattutto dei nostri due supertifosi che hanno deciso di far sentire il proprio calore anche in trasferta. Sembrava di giocare in casa. Anzi, quasi quasi, tutte le prossime partite domestiche potremmo chiedere di giocarle a Mesagne…

Muro di Giusy

Purtroppo non abbiamo potuto sperimentare i capuccini del Bar Solaris con il disegno della rete sul latte perché qualcuno non ha tenuto fede ai propri impegni (e domenica la pagherà cara…).

Il malumore è stato attenuato dall’analisi di uno strano fenomeno sonoro che si verifica al palazzetto. Stando comodamente seduti sui gradoni, se sugli spalti non c’è troppo chiasso, è possibile ascoltare tutto quello che dicono le giocatrici mentre si preparano negli spogliatoi. Io ero seduto sui gradoni corrispondenti allo spogliatoio del Mesagne, ma credo che sia inopportuno divulgare il resoconto. Per questa volta. Poi passerò tutto a Wikileaks.

Simona Mucci

Formazioni.

ASD Mesagne: Miriam Greco in palleggio, Francesca Manisi opposta, Elisa Imperiale e Simona Mucci di banda, Chiara Albano e Francesca Carriero centrali, Viridiana Rado libero.

A disposizione di coach Simone Giunta: Chiara Sportelli, Rossella Garaguso, Erika Longo, Selene Greco, Egle Forleo ed Eleonora Calamo.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco e Morgana Gallo.

Ivana Gallo Ingrao

Primo set

Si inizia con un bel murazzo di Federica ed è un valido incoraggiamento.

E’ ancora un muro (questa volta di Giusy) a bilanciare gli attacchi di Manisi e di Imperiale (3-4).

Il nostro posto quattro diventa “caliente” per merito delle conclusioni di Ivana e di Giulia, mentre sull’altro fronte si mette in luce la palleggiatrice Greco con un tocco di seconda ed un ace.

Emblematico il punto del 10-12 con Giulia che prima difende e poi va ad attaccare con successo. Brava, Moretto!

E’ una delle note positive di questo avvio.

Giulia Moretto

Simona-di-metallo si sblocca con un bel pallonetto, ma Moretto e Ingrao Meravigliao martellano senza sosta e Giada oppone il muro ad un’iniziativa mesagnese (14-17)!

La ricezione regge discretamente, gli attacchi sono fulminanti, Alessandra sta orchestrando il gioco con sapienza e stiamo servendo in modo divino. Pensate che occorrerà attendere due set e mezzo per registrare la prima battuta sbagliata.

Bisogna dire che anche il Mesagne sta giocando bene e la partita viaggia su ritmi molto sostenuti. L’ingresso di Rossella Garaguso, inoltre, regala alla squadra locale quella cattiveria agonistica che forse era un po’ carente sino a quel momento.

Rossella Garaguso

Sul servizio di Imperiale, Moretto sfiora il punto direttamente in ricezione. Un punto in ricezione… Sarebbe stato l’emblema della maturazione di questa giocatrice nel ruolo di schiacciatrice. Purtroppo la stessa Imperiale rimedia, ma il rendimento di Moretto resta alto anche senza questo punto, e poi c’è Ivana che provvede a siglare il 17-21 con un bel pallonetto.

Punti per Mucci e per Manisi e Mesagne piomba pericolosamente a ridosso dell’Oria (21-22), ma il turno in battuta di Giada si rivela decisivo: due ace consecutivi per la stella di San Pancrazio e set sorprendentemente in mano oritana.

Dico sorprendentemente in relazione al pronostico, non certo per quello che si sta vedendo in campo. E’ un Oria bellissimo.

Giada De Pascalis

Secondo set

Garaguso scuote le gialloblu con 3 dei primi 5 punti locali (5-2); le centrali ospiti, Federica e Giusy, non stanno a guardare e firmano un attacco e un muro cadauna (6-6).

Poi, però, si apre una fase complicata. Sebbene Giorgia continui a difendere in modo eccellente, non riusciamo più a mettere palloni a terra. Tutti gli errori che non avevamo commesso nel parziale precedente li stiamo concentrando in questa fase: attacchi a rete, attacchi fuori e Mesagne dilaga fino al 14-7.

Amnesie

Sull’altro fronte sale in cattedra la centrale Albano (muro, primo tempo ed ace), mentre un’ottima Imperiale comincia a costruirsi la propria scalata verso il titolo di miglior realizzatrice della gara.

Spezziamo l’assedio con un ace di Federica (19-10) prima che le padrone di casa conducano in porto il set con un’impetuosa striscia di 5 punti consecutivi (tutta roba loro, questa volta; nessun errore-punto): Rossella due volte, Calamo (subentrata a Manisi) in battuta, Imperiale da posto quattro (24-10).

Giada annulla due palle-set, ma nulla possiamo sull’ultimo assalto di Imperiale.

Elisa Imperiale

Terzo set

Il secondo parziale è stato solo una brutta parentesi; dopo l’intervallo scende sul parquet lo stesso Oria cazzuto ed ordinato del primo set.

Una particolare nota di merito per Alessandra: se tutte le nostre atlete (tranne lei e Giorgia, ovviamente…) finiranno la gara in doppia cifra sarà anche per merito di una distribuzione di gioco intelligente ed equilibrata da parte della nostra palleggiatrice. EquitAle, appunto.

Alessandra Loria

Tra le perle del parziale non possiamo non ricordare un incredibile salvataggio di tacco di Federica. Alla Maradona. Anzi, meglio: alla Cassano. Da questo salvataggio scaturirà un attacco vincente di Moretto (4-6).

Muro di Albano e primo tempo di Giusy dopo una bella difesa di Giada (7-11).

Attacco di Garaguso e replica di Giusy e di Federica (8-13).

Primo errore in battuta dell’Oria, ennesima difesa di Giorgia, attacco di Ivana, muro di Giada e pallonetto di Ivana. Stiamo dilagando (9-16).

Ivana Gallo Ingrao

Un ulteriore pallonetto di Giada termina in rete, ma ogni tanto accadeva persino a Ida. E’ come quando ti cade il primo dentino. E’ segno che stai diventando grande…

Ancora punti per Federica, Giada e Ingrao Meravigliao (11-20) e a questo punto coach Giunta cerca dei correttivi: Manisi rientra in campo per Calamo e Selena Greco rileva Mucci.

Fosforescente

E’ una tattica non convenzionale: i copri-braccia giallo fosforescenti della Greco potrebbero accecare le nostre atlete.

Sono gli stessi che avevamo ammirato sugli arti superiori di alcune giocatrici cinesi ai recenti Mondiali al PalaFlorio. Anche Rado ne fa uso, ma i suoi sono neri e ricordano i guanti di Rita Hayworth nel film “Gilda”.

Rita Hayworth

Mentre l’Oria sbanda per effetto della luminescenza della nuova entrata, Albano realizza una fast e piazza un pallonetto (14-21).

E’ nuovamente il turno in battuto di Giada a chiudere la pratica: altri due ace consecutivi e un quasi-ace che permette a Giusy di schiacciare un bel primo tempo (14-25).

Quarto set

Rabbiosa reazione del Mesagne in avvio di parziale: due muri di Albano (bravissima questa piccina), un punto metallico e uno imperiale (5-1).

Simona-di-metallo

Uno dei tanti meriti dell’Oria è la capacità di incassare senza crollare. Dopo un secondo set piuttosto critico, siamo rientrati in partita vincendo (bene) il terzo. Dopo un avvio difficile, recupereremo anche nel quarto parziale. Più tardi un tie-break quasi compromesso sarà ribaltato con un incredibile sorpasso. La squadra non crolla psicologicamente, non perde più la testa. Sa reagire e sa farlo bene. Può essere indice di una maggiore fiducia nei propri mezzi.

Ale attacca con successo, Federica mura, Moretto e Giada non si fermano più. E intanto Giorgia e Ivana continuano a farsi in quattro in difesa (6-6).

Giusy Rollo

Doppietta di Imperiale e speculare replica di Giusy, arricchita da un ace di Giada (8-12).

A fine gara saranno ben 8 gli ace della nostra opposta!

Dopo l’ennesimo punto di Ingrao Meravigliao (11-16), però, il Mesagne si aggrappa alla partita con le unghie. E ne ribalta gli esiti con un micidiale break di 9-1 (Albano, Manisi e Garaguso).

Gli ultimi punti del break, però, sono un po’ controversi. Fede attacca e a noi sembra che sia il muro a respingere e a rendere dunque la palla rigiocabile. Per l’arbitro la palla è finita sul nastro e fischia il quarto tocco (19-17).

Nell’azione successiva accade il contrario: una palla di Imperiale finisce sul nastro (secondo noi), mentre l’arbitro vede un tocco a muro, l’azione va avanti e viene conclusa efficacemente da Garaguso (20-17).

Esultanza mesagnese

Do per scontato che l’arbitro veda sempre meglio di me, ma rivedendo le immagini registrate, i dubbi restano. Siccome, però, non siamo il calcio, accettiamo serenamente le decisioni ed anzi riconosciamo al Mesagne il grande merito della rimonta, la cui protagonista indiscussa è stata la centrale Garaguso: suoi anche i punti del 21-18 e del 23-20.

C’è spazio ancora per altre emozioni: Moretto riceve e poi va a raccogliere l’invito di Ale scaricando una diagonale su cui neanche l’ottima Rado può far nulla (23-21).

Giulia Moretto

Ancora Moretto difende il lungolinea di Mucci e permette a Giusy di scavalcare il muro locale (23-22). Fino all’ultimo respiro…!

Uno scambio intenso e prolungato, come molti in questa gara, viene segnato da una doppia e la stessa infrazione chiude le danze pochi secondi dopo. Peccato, si va al tie-break (25-22).

Tie-break

E’ il terzo tie-break consecutivo per le nostre giocatrici; quest’anno non possiamo prendere punti senza soffrire per un paio d’orette.

Iniziamo bene con un attacco di Giada da posto due ed un ace, l’ennesimo. Sull’altro fronte Rado difende e Albano schiaccia.

Giada De Pascalis

Sul 3-4 il break del Mesagne: 6 punti consecutivi che potrebbero ammazzare il tie-break. A parte l’ace di Manisi, che sfrutta un nostro errore di valutazione, non ci sono cacatine da parte nostra. Forse solo un po’ di timidezza e un po’ di confusione. Più meriti delle avversarie, dunque. E in particolare meriti di un’indifendibile Imperiale (4 punti in 6 scambi).

Sul 9-4, comunque, mandiamo a segno per 2 volte consecutive Ingrao Meravigliao e poi otteniamo un muro che inietta tanta fiducia (Federica): 9-7

Muro oritano

Garaguso conclude uno scambio lunghissimo e spettacolare, caratterizzato dai salvataggi di Giada (10-7).

Poi sfioriamo addirittura l’impresa: punto di Ivana, errore mesagnese, magnifico pallonetto di Ivana dopo un salvataggio di Ale e muro di Giada: siamo in vantaggio (10-11)!

Dopo il time-out di Giunta, Federica corre verso posto quattro per tenere vivo un pallone vagante; secondo l’arbitro, tocca la rete.

Le proteste delle ragazze sono vibranti. Anche quelle dell’allenatore, che infatti viene ammonito.

Spariamo fuori un tiraccio, ma rientriamo subito in partita con un mani-fuori di Ivana ed uno di Moretto, in risposta ad una diagonale di Mucci (13-13).

Giorgia Mastria

Simona-di-metallo adesso attacca da posto due, le mani di Giusy ci sono, ma purtroppo sono pochi centimetri a fare la differenza tra un muro ed un mani-fuori (14-13). Neanche lo spazio di un tatuaggio.

Anche nell’ultimo scambio Giusy stoppa un primo tempo avversario, ma Albano è lesta a rigiocare la palla facendola cadere nella nostra metà campo (15-13).

Chiara Albano

Insieme a quello che ha perso con lo Spongano, credo che sia stato l’Oria più bello della stagione. Se non altro abbiamo conquistato un punto in un campo difficile, dove le nostre dirette concorrenti sono rimaste a secco.

Il Mesagne, pur non giocando al 100%, conferma le ottime impressioni della partita d’andata; in bocca al lupo.

Brave tutte le nostre atlete. Abbiamo ammirato una squadra più equilibrata, più organizzata e soprattutto più matura. E come diceva Vincenzino Di Pinto, l’obiettivo non cambia: ossia, crescere ancora!

Giulia Moretto

Tabellino: Mesagne-Oria 3-2  (21-25,  25-12,  14-25,  25-22,  15-13)

ASD Mesagne Volley: Sportelli NE, Garaguso 15, Manisi 9, Greco M. 2, Longo NE, Imperiale 19, Albano 15, Mucci 9, Greco S. 0, Forleo NE, Carriero 0, Calamo 1, Rado (L) – All. Giunta.

Muri-punto 11, ace 6, errori in battuta 11.

New Volley Oria: Bianco NE, Gallo NE, De Pascalis 17, Gallo Ingrao 15, Loria 1, Rollo 14, Moretto 14, Imperatore 10, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 11, ace 10, errori in battuta 3.

Arbitri: Francesco Adamo e Massimo Scarciglia.

Elisa Imperiale

Altri risultati: Galatina-San Cassiano 3-2, Pallavolo 80 BR-Assi Brindisi 3-0, Tricase-Nike Lecce 3-0, Nardò-Tuglie 3-1, Spongano-Castellaneta 3-0, Caprarica-Ostuni 3-1.

Classifica: Pallavolo 80 BR 40; Galatina 39; Tricase 36; Tuglie 28; Mesagne 26; San Cassiano e Spongano 25; Nardò 24; Assi Brindisi 21; Caprarica 19; Castellaneta 14; Oria 8; Ostuni 6; Nike Lecce 4.

Federica Imperatore

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Mesagne 85,00; Tuglie 52,00; Tricase 50,00; Assi Brindisi 30,00; Tutte le altre 0.

Solo una squalifica individuale.

Prossimo turno: Oria-Pallavolo 80 Brindisi, domenica 22 febbraio, ore 18.30.


ORIA-MESAGNE 0-3

28 ottobre 2014

Muccicate

Domenica 26 ottobre 2014 – ore 18.30

Se alla vigilia della partita col Mesagne mi avessero detto che un set sarebbe finito ai vantaggi (24-26), probabilmente mi sarei messo a ridere. Non per sfiducia verso le nostre ragazze, per carità, ma il Mesagne è una formazione solida e ricca di talenti; noi siamo ancora un embrione di squadra. Talenti ne abbiamo anche noi, sì, ma il tragitto per diventare squadra vera è ancora lungo.

La sconfitta, dunque, non ha un sapore amaro. E’ amaro il modo in cui abbiamo perso il 2^ set (quello dei vantaggi), ma è dolce il modo in cui siamo arrivati a giocarcelo fino all’ultimo respiro. Ed anche nel terzo parziale l’Oria ha dato soddisfazioni prima di esaurire le munizioni (ma non la grinta) sul 17-16.

Insomma, soltanto il primo set è stato una mezza cacata (eppure anche lì ci sono stati 10 minuti di gioco intenso ed efficace).

Avevamo scritto dopo Caprarica che quest’anno bisognava avere pazienza. Oggi, nonostante il risultato, possiamo guardare al futuro con un altro pizzico di ottimismo in più ed augurarci che qualche frutto maturi prima del previsto.

Ivana in ricezione

Ma andiamo con ordine.

L’esordio casalingo ci permette di ritrovare il palazzetto come l’avevamo lasciato a maggio: il tabellone elettronico non funziona, il tetto gocciola, i piccioni hanno avviato la procedura di usucapione, per l’acqua della doccia è meglio portarsi la caldaia da casa e il distributore ha lasciato un vuoto incolmabile. Temo che la ditta ormai non voglia più sostituire il distributore avendo appreso della partenza di Veronica Parisi, che da sola rappresentava l’85% del mercato. Non è più un buon investimento.

Aggiungiamo che per fare la pipì nel bagno dei maschietti bisogna portarsi gli occhiali a infrarossi.

Come negli anni scorsi, infine, sembra di giocare in trasferta anche quando siamo in casa. Il rapporto tra mesagnesi e oritani è simile a quello tra gli abitanti della Cina e quelli di Andorra. A tenere alta la temperatura del tifo oritano, per fortuna, ci sono i nostri due supertifosi di sempre.

Giulia Moretto

Però le nostre maglie sono belle. E pure chi le indossa, oh!

Prima del riscaldamento le giocatrici sono praticamente tutte nella stessa metà campo per i saluti informali. Sono tali e tante le ex, infatti, che i convenevoli richiedono una decina di minuti. Magari a metà partita potremmo mischiare le squadre, penso…

Formazioni.

La New Volley Oria conferma il sestetto di Caprarica: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto schiacciatrici, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco, Morgana Gallo, Federica Peluso, Anna Padovano e Mary Battistoni.

Chiara Albano

Mesagne Volley: Miriam Greco in palleggio, Francesca Manisi opposta, Elisa Imperiale e Simona Mucci schiacciatrici, Rossella Garaguso e Chiara Albano centrali, Viridiana Rado libero.

A disposizione di Simone Giunta: Chiara Sportelli, Erika Longo, Selene Greco, Francesca Carriero, Eleonora Calamo e Corbezzolo.

Sul palco c’è anche Nocciolina. Quando la vede, Marcello scavalca la recinzione per salutarla come fece Pat Cash dopo la vittoria a Wimbledon nel 1987 (Pat Cash scavalcò per salutare parenti, amici e fidanzata, non Nocciolina…).

Capitana, mia capitana

Primo set

Dopo una doppietta di Simona-di-metallo (1-3), volley-champagne per la formazione oritana, che ribalta lo svantaggio con una striscia di 5 punti consecutivi. Il servizio punge, il muro-difesa lavora bene, la ricostruzione del gioco è ordinata e Ivana e Federica sono fulmini di guerra (6-3). Epiche anche le difese di Giorgia.

L’esaltazione non dura perché poco dopo il Mesagne ci prende a pallate, soprattutto con le sue centrali e con Imperiale (8-14). Ma quello che abbiamo visto ci conferma che l’Oria ha un potenziale.

Elisa Imperiale

Facendo caso ai cognomi, tra Imperatore e Imperiale sembra di stare al torneo dei rioni con 10 mesi di anticipo. E infatti Giuseppe inizia a fare un po’ di riscaldamento.

Ma il destino del set è segnato. Ed è segnato non soltanto per la bravura delle nostre avversarie, ma anche e soprattutto per una circostanza scaramantica che purtroppo è sempre fatale per i nostri colori. L’intera partita è segnata, invero.

Sino all’11-25 è un monologo mesagnese. Le ex Garaguso e Mucci fanno da mattatrici con 5 e 6 punti rispettivamente, ma si mette in bella evidenza anche la centralona Albano, già compagna di Giada nella rappresentativa regionale.

Chiara Albano

Secondo set

Mucci chiude un lungo e spettacolare scambio tenuto in vita dai miracoli difensivi di Giada, Federica e – ovviamente – Giorgia, poi sale in cattedra la formazione locale (1-1).

Giusy è padrona della rete, Ivana piazza una delle sue pallette malefiche, Alessandra trova un ace sporco e Giada conclude lo strepitoso break di 7-0 con un murazzo con dedica.

Punto con dedica

Conduciamo 8-1 e sembra tutto troppo bello per essere vero.

Ma è vero. Sta accadendo.

Poi il Mesagne rientra in partita, senza però scalzarne l’Oria come era avvenuto nel precedente parziale.

Si lotta punto a punto: primo tempo di Albano e muro di Giada (oggi particolarmente positiva), pallonetto di Albano e blocco di Giulia sulla ricezione lunga mesagnese, attacco di Manisi e primo tempo di Federica (11-5).

Alessandra Loria

Cacatina del Mesagne e cacatina dell’Oria; l’equilibrio è perfetto in tutto (12-6)…

Purtroppo la rimonta ospite si concretizza grazie a 4 nostri errori-punto, a un attacco di Greco perfettamente smarcata da Garaguso, al solito bolide di Mucci e ad un ace di Imperiale (12-13).

Questa volta, però, non ci lasciamo andare. Dopo aver incassato un lungolinea di Simona-di-metallo, andiamo a segno due volte con Ivana, una volta con Giada e una volta con le mani a muro di Giusy (17-15).

Giorgia Mastria

E in tutto questo non dimentichiamo la sapiente regia di Alessandra ed i salvataggi favolosi di Giorgia.

Simona Mucci è indifendibile e neanche il nostro generoso muro può impedirle, in questo set, di mettere ben 9 palloni a terra.

Sul 19-20 Marcello ripropone il cambio Giusy-Mary in seconda linea, con esiti più felici di quelli di Caprarica.

Mary Battistoni

Purtroppo Albano trascina il Mesagne verso il traguardo, ma l’Oria non si arrende: Federica ottiene il cambio palla con un bel primo tempo e il turno in battuta di Giada si rivela decisamente efficace.

Prima è il nastro a simpatizzare per il gioiello di San Pancrazio; poi sono la potenza e la precisione ad indirizzare il servizio all’angolino del posto cinque (22-23).

Ahimé, saranno proprio i servizi a tradirci nel finale, ma prima c’è ancora spazio per le emozioni quando, sul 22-24, Giorgia (in difesa) e Federica (in attacco) annullano magistralmente due palle-set e ci riportano in parità (24-24).

Federica Imperatore

Ci sono momenti in cui Federica riesce a prendere per mano la squadra assumendosi responsabilità delicate con la padronanza e la tecnica di una veterana.

Sorvoliamo sull’errore in battuta successivo e facciamo sportivamente tanto di cappello, sia pure con tristezza, all’indifendibile lungolinea di una Mucci stratosferica (24-26).

Simona-di-metallo

Terzo set

Mentre io approfitto dell’intervallo per sistemare gli appunti e per cambiare la batteria, gli allenatori sono impegnati in una curiosa e tacita guerra strategica che non riuscirò a comprendere e ad apprezzare neanche dopo 100 anni di pallavolo. E’ il momento di pianificare il sestetto per il set successivo. Un allenatore potrebbe modificarlo per far trovare di fronte giocatrici più congeniali ai propri scopi, ma non può escludere che anche il collega possa modificare a sua volta il proprio sestetto vanificando così la mossa tattica dell’avversario. Ci vuole furbizia, ma anche fortuna. Dev’essere come giocare a poker.

Rossella Garaguso

Per annullare il fattore-fortuna, io sarei più per una regola del tipo: chi ha vinto il set precedente presenta per primo il sestetto e l’altro allenatore si può regolare di conseguenza.

Comunque sia, è probabilmente in questi istanti che Simone Giunta ha l’intuizione decisiva per consolidare la vittoria: prevede che Marcello apporterà dei correttivi per tentare di fermare Mucci e li annulla con una propria modifica della formazione iniziale. Abbiamo raccolto le prove documentali che pubblichiamo in esclusiva…

Foglietti

Doneremo il reperto al Museo del Volley di Modena, che lo esporrà tra la maglia di Andrea Zorzi e gli assorbenti usati da Maurizia Cacciatori, tra un selfie di Sara Giuffrè e l’autografo che mi deve fare domenica prossima Chiara Avallone.

Tattica o non tattica, Giada inaugura il parziale con un bel muro e il nostro vantaggio viene rinforzato da Giulia e da Federica (6-2).

Una diagonale-bomba di Manisi rappresenta l’avvio dell’inversione di tendenza di un Mesagne che riesce a trovare il pareggio poco dopo proprio con la stessa opposta (10-10).

Francesca Manisi

Imperiale piazza un lungolinea (10-12), ma poi si ricorda all’improvviso di avere un altro impegno e cede frettolosamente e temporaneamente il proprio posto a Selene Greco.

Gli attacchi di Manisi e le repliche della nostra Giada ci fanno pensare al futuro della pallavolo pugliese con maggiore serenità; in ogni caso, la storia del set non è affatto chiusa: Giorgia difende, Giulia viene fuori alla distanza (e difende pure) e Giusy impone un ace.

Una pipe di Ivana e un servizio vincente di Giulia riportano l’Oria in vantaggio (17-16)!

Ivana Gallo Ingrao

La speranza è inebriante ma dura solo un attimo. Nonostante un’encomiabile difesa oritana, Mucci passa al terzo tentativo ed inaugura un break di 0-7 nel quale lascerà altri brutti ricordi, mentre Marcello tenterà la carta Anna.

Anche se non metteremo più un pallone a terra sino al 18-25 (il diciottesimo punto è un regalo ospite) non è un vero e proprio black-out. In campo ci restiamo e molti scambi sono lunghi, alcuni molto spettacolari. L’atteggiamento è di grande generosità sino alla fine. A mancare, forse, è solo un po’ di lucidità (quella che non difetta alla solita Mucci e ad Albano quando attaccheranno gli ultimi due palloni della gara).

Simona Mucci

Insomma, pur in presenza di una sconfitta, direi che in questa partita abbiamo rilevato incoraggianti segnali di crescita.

Abbiamo affrontato un’ottima squadra e il gioco è stato anche piacevole a vedersi. Noi abbiamo evidenti problemi di assestamento – lo sappiamo – e continueremo ad averli per un po’, ma il Caprarica e il Mesagne hanno espresso una pallavolo fluida ed efficace evidenziando interessantissime individualità.

Ci sono le premesse per un bel campionato.

Giulia Moretto

Tabellino: Oria-Mesagne 0-3  (11-25,  24-26,  18-25)

New Volley Oria: Bianco NE, Gallo NE, De Pascalis 10, Gallo Ingrao 9, Peluso NE, Loria 1, Rollo 4, Moretto 4, Padovano 0, Battistoni 0, Imperatore 6, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, ace 4, errori in battuta 7.

Mesagne Volley: Sportelli NE, Garaguso 5, Manisi 7, Greco M. 2, Longo NE, Imperiale 4, Albano 8, Mucci 21, Greco S. 1, Carriero NE, Calamo NE, Corbezzolo NE, Rado (L) – All. Giunta.

Muri-punto 1, ace 6, errori in battuta 9.

Arbitri: Gianfranco Merico e Antonio Bisignano.

Giada De Pascalis

Altri risultati: Castellaneta-Spongano 0-3, San Cassiano-Galatina 1-3, Ostuni-Caprarica 1-3, Assi Brindisi-Pallavolo 80 BR 0-3, Nike Lecce-Tricase 0-3, Tuglie-Nardò 2-3.

Classifica: Pallavolo 80 BR, Mesagne, Tricase, Galatina, Spongano, Caprarica 3; Nardò 3; Castellaneta 2; Tuglie 1; San Cassiano, Oria, Ostuni, Nike Lecce, Tuglie, Assi Brindisi 0.

Giusy Rollo

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò e Tuglie 120,00; Tutte le altre 0.

Si parte subito forte, ma si tratta esclusivamente di infrazioni burocratiche: 120 euri al Nardò e altrettanti al Tuglie per avere iscritto a referto un 2^ allenatore non in regola con il vincolo societario.

C’è anche un richiamo a noi per il CAMP3 e uno all’Ostuni perché la tenuta di gara di due atlete (solo due, eh) non era regolamentare (e la cosa mi incuriosisce).

Prossimo turno: Pallavolo 80 BR-Oria, domenica 2 novembre, ore 18.30.


ORIA-MESAGNE 0-3

24 marzo 2012

Domenica 18 marzo 2012 – ore 18.00

Quello di stasera – come correttamente rileva Annacarla – è il classico scontro al vertice della classifica.

Anzi, ai vertici.

Il Mesagne occupa il vertice alto, noi quello basso, ma sempre di vertici si tratta…

In questi anni sto scoprendo che, nonostante le mie aspettative e l’amarezza dei risultati, è più facile provare a fare dell’umorismo quando si è ultimi piuttosto che quando si è primi. Quando si è primi, infatti, c’è sempre il rischio che le battute (come quella sui vertici) siano interpretate come una forma di irrisione. Quando si è ultimi, invece, il rischio non esiste: è tutta autoironia e nessuno se la prende.

Certo, dopo due anni consecutivi (tre, se contiamo anche l’ultima sciagurata stagione della Palafiom Taranto) farei volentieri a meno dell’autoironia, ma, vabbè, pazienza, andiamo avanti.

Prima dello scontro ai vertici, mi dedico al turismo. Cerco (invano) un bel punto da cui scattare foto panoramiche alla collinetta che ospita Oria, questa meravigliosa cittadina, la più bella della Puglia (dopo Trani), e poi mi dedico al Parco Montalbano, dove non ero mai stato.

Pur essendo in sostanziale stato di abbandono, con tubi di ferro e pezzi di impalcature buttati sull’erba, il luogo ha il suo fascino con una vegetazione fitta, un po’ selvaggia, all’ombra delle mura del Castello. C’è anche una misteriosa caverna da cui non si sa se stia per uscire uno yeti, una coppietta, un latitante della SCU o il Golem di Oria.

Sarebbe affascinante anche un grosso cane bianco (di peluche, in apparenza) se non mi abbaiasse contro inducendomi ad interrompere anzitempo e in fretta l’esplorazione.

Oria-Mesagne, dunque.

C’è un cambio di look per la capolista: al posto delle maglie bianche con tricolore celebrativo, Taurisano e compagne indossano una tenuta nera con bordi rosa. Tutte le giocatrici hanno vistosi nomi scritti in verticale. Tutte tranne la povera Mariaelisa Marrazza, senza nome e dunque discriminata.

Si parlerà anche di casi come il suo nelle riunioni tra governo e parti sociali per la riforma del mercato del lavoro. …Riforma, insomma… Diciamo pure per farci tornare all’Ottocento con la scusa della crisi.

Formazioni con una premessa: nell’Oria i ruoli sono flessibili e intercambiabili di scambio in scambio. Tanto per restare in tema di flessibilità. Impossibile definirli secondo le categorie tradizionali.

Per semplicità, diciamo che la New Volley Oria schiera Stefania Guacci universale, Simona Leone universale, Maria Nannavecchia e Ivana Gallo Ingrao universali, Daniela Lo Noce e Giulia Basile universali, Simona Minetti libero.

Universalmente in panchina con coach Marcello Universale Presta le universali: Angela Carone, Desy Calderone, Annacarla Cozzetto e Giorgia Mastria.

Gatti Moda Mesagne: Divina Fellina in palleggio, Ida Taurisano opposta, Manuela Gambini e Sara Della Rocca laterali, Roberta Pindinello e Vanessa Zingarello centrali, Veronica Parisi libero.

A disposizione di coach Alfredo Rampino: Martina Miceli, Carla Abbracciavento, Paola Baldari, Mariaelisa Marrazza, Chiara Riparbelli e Noemi Corbezzolo.

Prende avvio una partita il cui esito sembrerebbe scontato, ma scontata è anche la mia considerazione ottimistica:

La palla è rotonda”.

Anche il culo” – replica in modo un po’ meno scontato una nostra giovane atleta.

Sembra una battuta, ma in questa osservazione c’è comunque un po’ di verità: il culo, inteso come sinonimo di fortuna, è un fattore imprevedibile ed è anche un fattore capace di cambiare il destino di una partita, persino di questa partita (a condizione, ovviamente, di agevolarne l’opera con una prestazione strepitosa).

Primo set

Si comincia con un attacco di Taurisano da posto due. Un messaggio. Un’introduzione. Un avvertimento. Un modo per marcare il territorio, indubbiamente con più classe rispetto al cane del Parco Montalbano.

Sullo 0-3, però, c’è un gesto tecnico perfetto di Nanna: un muro bello e solido come quello del Castello. Ed è un mezzo avvertimento anche questo: alla pur bravissima Roberta Pindinello non sarà concesso di ripetere il “massacro” dell’andata, quando ci affettò una dozzina di volte come il coltello nel burro.

Le centrali mesagnesi, comunque, disputeranno una gara molto positiva e già in questa fase piazzano un muro a loro volta (Zingarello) ed una fast (Pindinello).

Quando una sua atleta sbaglia il servizio (7-9), coach Rampino batte il piede per terra e inizia a recitare il suo personalissimo …“rosario”.

Dopo un secondo tocco di Felline, Maria veste nuovamente i panni di Supernanna: mani-lampadario e attacco precisissimo nell’angolino del posto cinque (10-11).

Sul 12-13 Rampino chiama un time-out per far ascoltare meglio il rosario alle proprie atlete. E’ soprattutto Gambini a dargli soddisfazione con un mani-fuori e un ace (12-17).

Le imprecisioni dell’Oria innalzano le ospiti sul 14-22, poi Taurisano spedisce un servizio in direzione di Greta, che però non può ricevere perché proprio in quel momento sta facendo il ruttino.

Entra Giorgia per Giulia, ma capire qualcosa dell’assetto tattico cangiante delle furie rosse stasera è un’impresa che va oltre le mie limitate capacità di comprendonio. Ogni tanto vedo che palleggia anche la Leonessa.

Sul 16-24 l’Oria sfiora il miracolo e con una rimonta straordinaria annulla ben 7 (sette) palle-set alla capolista: attacco di Nanna, pipe (cioè zufolo) fuori misura del Mesagne, mani-fuori di Nanna, fast sulla rete e doppia del Mesagne, palla stoppata a terra prima da Daniela e subito dopo da Nanna (23-24).

Dopo aver introdotto Abbracciavento, coach Rampino chiama il secondo time-out e il successivo scambio viene risolto rocambolescamente da Gambini, che riesce a fare punto pur attaccando staccata dalla rete (23-25).

E’ una circostanza – quella del punto con tiro staccato da rete – che provoca un po’ di malumore a Marcello. E anche Greta fa un secondo ruttino di disapprovazione.

Secondo set

Pipe (cioè fischietto del nostromo) di Taurisano, che regala alla platea il consueto spettacolo tecnico di altissimo livello e lancia la fuga del Mesagne, ben imitata da Pindinello (3-8).

La rimonta dell’Oria, però, questa volta arriva presto. E’ ispirata da un’ottima Ivana (attacco ed ace) ed è conclusa da un bel tiro di Stefania.

Il pareggio oritano conferma che la palla è rotonda. E anche il culo se per culo intendiamo un paio di decisioni arbitrali a noi favorevoli: due tiri mesagnesi che a me sembravano dentro vengono fischiati fuori. Due situazioni dubbie e di difficile lettura in cui un secondo arbitro sarebbe risultato prezioso, ma il secondo arbitro non c’è neanche questa sera.

Dritt’ e stuert’ siamo in vantaggio (10-8) e il Mesagne, per pareggiare, deve sudare sette camicie in scambi lunghissimi che esaltano le difese di Simona Minetti (11-11).

Tocco di seconda del Koala, show di Taurisano, muro di Daniela e attacco vincente di Ivana: fino al 16-17 siamo ancora in corsa!

L’allungo di Della Rocca (16-20) risulterà decisivo alla fine del parziale, ma, superato il brevissimo momento di impasse, l’Oria (in cui entrano adesso Annacarla e Giorgia) continua a lottare e a ribattere punto su punto.

Vanno a segno Leo e Nanna, ma dall’altra parte c’è un’atleta che potrebbe tranquillamente giocare in serie A e che questa sera fa la differenza: Ida Taurisano. E’ lei a fissare il punteggio sul 20-25 dopo aver realizzato l’ottavo punto personale del set (saranno 18 a fine gara).

Terzo set

Ace di Felline e duello fra centrali: ai primi tempi di Pindinello replica Giulia con un muro imperioso che racconterà ai nipotini.

Poche ore prima, a casa, Pocahontas si era dedicata ad attività artigianali maneggiando in modo un po’ maldestro quantità industriali di attack. Il nostro timore è che adesso, in caso di muro, la palla possa restarle attaccata alla mano, eventualità non conforme al regolamento – temo.

Dopo la periodica bomba di Taurisano ci sono i mani-fuori di Ivana e di Nanna e – zitti zitti – in vantaggio ci siamo ancora noi (6-4).

Certamente il Mesagne non starà giocando al massimo delle proprie potenzialità, ma la cosa curiosa è che anche l’Oria ha disputato partite migliori di questa. L’andata fu un disastro e il Mesagne si limitò a fare una seduta di allenamento. Stasera, invece, stiamo raccogliendo la sfida tecnica della capolista e riusciamo a reggerne il ritmo. Insomma, la partita è bella e l’equilibrio nel punteggio la rende ancora più avvincente.

Ace di Giulia (8-5)!

Punti di Stefania e di Ivana intervallati da due tiri fuori per eccesso di potenza della fuoriclasse mesagnese che sta attaccando da qualunque parte del campo come se niente fosse. Oria inizia a sognare: 12-8!

Intanto sono cambiate le palleggiatrici: Abbracciavento ha rilevato Felline mentre Annacarla ha preso il posto di Leo, ferma restando la presenza in campo del Koala che ha sempre facoltà di palleggiare quando capita.

La reazione di Ida Taurisano, purtroppo, non si fa attendere: 5 punti in 7 scambi e Mesagne effettua il sorpasso (13-16).

Le emozioni, comunque, non sono finite ed anche il tifo si esalta aggiungendo calore a questo derby: muro di Giulia, magia di Stefania, che appoggia con precisione nell’angolino del posto uno, e nuovo vantaggio oritano (17-16)!

Crescono, però, le centrali ospiti: Roberta Pindinello, pur lontana dagli 11 punti dell’andata, si conferma una delle migliori del campionato, forse la migliore, ma anche Zingarello è una splendida rivelazione.

Sul fronte opposto Ivana disputa un set sfavillante, Supernanna si conferma tale e Simona Minetti rasenta la perfezione. Ma non dimentichiamo la gara intelligente di Stefania, la generosità di Leo, i muri di Giulia e di Daniela e il prezioso contributo di Annacarla e di Giorgia. Un merito supplementare delle furie rosse è aver capito i propri ruoli scalando, di scambio in scambio, da palleggiatrice a opposto a centrale a laterale e a libero-aggiunto senza confondersi.

Sul 18-18 c’è un guizzo del Mesagne con punti di Della Rocca e Taurisano (18-20), Nanna replica (20-21), ma poi la capolista va a prendersi la partita con i primi tempi di Pindinello ed un mani-fuori di Gambini al termine di un lunghissimo scambio, emblema di questa bella partita (21-25).

Per noi è una sconfitta che non brucia ed entrambe le squadre possono lasciare il palazzetto a testa alta e con la coscienza a posto.

Ultime” suona male; dopo questo scontro ai vertici le nostre ragazze è meglio chiamarle “diversamente prime”.

Tabellino: Oria-Mesagne 0-3 (23-25, 20-25, 21-25)

New Volley Oria: Carone NE, Calderone NE, Cozzetto 0, Gallo Ingrao 12, Peluso NE, Guacci 4, Basile 4, Mastria 0, Nannavecchia 10, Leone 3, Lo Noce 2, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 4, ace 2, errori in battuta 5.

Punti fatti 35 (media-set: 11,6), errori-punto 27 (media-set: 9).

Gatti Moda Mesagne: Miceli NE, Abbracciavento 0, Gambini 9, Zingarello 6, Della Rocca 6, Felline 2, Pindinello 6, Baldari NE, Marrazza NE, Taurisano 18, Riparbelli NE, Corbezzolo NE, Parisi (L) – All. Rampino.

Muri-punto 3, ace 3, errori in battuta 8.

Punti-fatti: 48 (media set: 16), errori-punto 29 (media-set: 9,6).

Fette di torta” su 139 scambi: PF Mesagne 34,5%, PF Oria 25,2%, EP Mesagne 20,9%, EP Oria 19,4%.

Arbitro: Vito Caragnano.

Altri risultati: Ugento-San Giorgio 3-0, Galatina-Presicce 3-1, Casarano-Cutrofiano 1-3, Brindisi-Tempesta TA 0-3, Nardò-Spongano 1-3, Collepasso-Trepuzzi 3-0.

Classifica: Mesagne 50; Ugento 47; Presicce 41; Galatina e Cutrofiano 39; Tempesta TA 37; San Giorgio 32; Spongano e Collepasso 27; Nardò 24; Trepuzzi 22; Casarano 14; Brindisi 11; Oria 10.

Verdetti: Mesagne matematicamente salvo, Trepuzzi fuori dai play-off, Casarano matematicamente ai play-out.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 302,00; Presicce 250,00; Spongano 130,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi 61,00; Mesagne 45,00; Ugento 35,00; Oria 30,00; Tempesta TA 26,00; tutte le altre 0,00.

Giornata senza sanzioni.

Prossimo turno: Trepuzzi-Oria, sabato 24 marzo, ore 18.30.


MESAGNE-ORIA 3-0

28 novembre 2011

Domenica 27 novembre 2011 – ore 18.00

Nel nostro girone c’è soltanto una squadra ad aver vinto tutte le partite e c’è soltanto una squadra ad averle tutte perse.

Alla settima giornata queste due squadre si affrontano.

Noi siamo una di queste.

Purtroppo non siamo quella che ha sempre vinto; siamo l’altra.

Il testacoda Mesagne-Oria, che è anche il nostro primo derby stagionale, sulla carta non dovrebbe avere storia, ma le ultime prestazioni delle furie rosse lasciano ben sperare. Non si va a Mesagne come vittime sacrificali – almeno si spera.

Non si va neanche a Mesagne soltanto per la partita, almeno per quanto mi riguarda. La relativa vicinanza del palazzetto con il centro storico mi induce a trascorrere il tempo del riscaldamento a passeggio.

Al Castello è stata allestita una mostra su Pinocchio, probabilmente il più famoso personaggio delle favole italiane. Un simbolo della nazione, le cui caratteristiche sono state prese ad esempio da molti presidenti del Consiglio della storia repubblicana. Invece del naso, però, ai capi del governo crescono i capelli.

I richiami alla patria e al 150^ anniversario dell’occupazione sabauda si riscontrano anche nel tricolore che orna la divisa sociale delle nostre avversarie.

Formazioni.

Gatti Moda Mesagne: Carla Abbracciavento palleggiatrice, Ida Taurisano opposto, Manuela Gambini e Sara Della Rocca laterali, Roberta Pindinello e Vanessa Zingarello centrali, Veronica Parisi libero.

A disposizione di coach Adolfo Rampino: Mariaelisa Marrazza, Zizza ca no sacciu come s’ chiama di nome, Divina Felline, Benedetta Scardia, Paola Baldari e Sara Saponaro.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto palleggiatrice, Stefania Guacci opposto, Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Minetti libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Simona Bianco e Giorgia Mastria.

C’è folla e c’è entusiasmo al palazzetto di via Udine: particolarmente rumorosa e colorata è la presenza dei tifosi bambini. Una bella scenografia.

La società brindisina ha decisamente le carte in regola per tentare il salto di categoria: un’ottima squadra, una vecchia volpe della pallavolo pugliese in panchina, un tifo appassionato.

L’unica nota stonata è la mancanza della gigantografia di Pierpaola De Bonis.

A proposito di note, siamo vittime di uno “starting-six asimmetrico”: le gentili ospiti entrano in campo come se fossero stronze qualunque (numero, nome e cognome); per le padrone di casa si diffondono le note coinvolgenti della colonna sonora di Rocky.

Primo set

Si comincia con un tiro sulla rete della grande fuoriclasse Ida Taurisano. Grazie, Ida… Abbi pietà di noi… Sbagliane una decina in modo da riequilibrare le forze in campo…

Preghiere inascoltate. A Ida basta uno scambio per prendere le misure, schiacciare a terra il suo primo pallone e lanciare la capolista (6-2).

Dopo 2 partite (10 set) intense, tirate e ben giocate, l’Oria è irriconoscibile.

Nessuno mette in dubbio il gap tecnico, per carità, ma la sensazione è che non ci si stia impegnando per ridurlo o almeno per salvare le apparenze: un tiro fuori, tre sulla rete, una battuta sbagliata. Qui la potenza delle padrone di casa c’entra poco; ci stiamo facendo male da soli.

Nonostante l’approccio sbagliato con la partita, l’Oria recupera: primo tempo di Giulia, palletta di Ivana e mani-fuori di Nanna dopo un salvataggio di Annacarla. Parità (8-8)!

Addirittura vantaggio grazie ad un’invasione mesagnese (8-9).

Il Cielo ci ha dato una mano mettendoci di fronte una capolista leggermente imballata, ma noi la rifiutiamo e l’attimo fuggente evapora.

Il Mesagne entra prepotentemente in partita e si scrolla di dosso le velleità oritane con un break di 9-1 avviato da una fast di Zingarello e da un muro di Abbracciavento.

Le grandi protagoniste, però, sono Ida Taurisano e Roberta Pindinello, l’esperienza e la speranza, germogli freschi su radici robuste.

Sul 17-10 l’Oria è tramortito e assiste passivamente alla propria asfaltatura.

Bene anche Della Rocca, ma è soprattutto Taurisano a confermarsi atleta di un altro pianeta, capace di mettere palloni a terra da qualunque posizione con apparente facilità.

Il parziale termina con un muro di Zingarello (25-15).

Secondo set

Dopo un primo sfogo delle padrone di casa (5-3), ecco l’Oria che ci aspettavamo di vedere: la ricezione è vigile, la difesa attenta, il muro smorza diversi attacchi altrui e le bocche di fuoco sembrano inarrestabili.

Si comincia con Ivana e poi show del Koala (attacco da posto quattro, pallonetto da posto due, muro ed immancabile ace). Vinciamo 6-9. Almeno questo è quello che penso perché il tabellone indica 7-8. Deve essermi sfuggito qualcosa, ma siamo avanti comunque.

C’è un altro tabellone acceso ed è quello che indica i 24 secondi del basket. Forse è un tributo a Tiziana Cannella, incontrata in Concattedrale ed impegnata a Monopoli (una sorta di collegamento spirituale…).

Chissà come sarebbe la regola dei 24 secondi applicata alla pallavolo: allo scadere del tempo, la squadra nel cui campo si trova il pallone perde il punto…

Dopo tre errori consecutivi in attacco del Mesagne, Daniela & compagne conducono per 8-11 e coach Rampino chiama il time-out.

La sua squadra reagisce bene: nonostante il relativo contenimento di Taurisano, è Gambini la protagonista del sorpasso con 4 punti quasi consecutivi (15-12).

L’Oria si arrangia con un attacco di Nanna e con un ace di Annacarla, ma i servizi di Abbracciavento e i muri di Gambini mantengono invariate le distanze.

Punto di Ivana e muro di Giulia: possiamo ancora sperare (21-19)!

Taurisano, Gambini e la nuova entrata Marrazza chiudono le porte all’ardua rimonta oritana (24-19); il punto finale è di Abbracciavento (25-21).

Terzo set

Gambini, autrice di 8 punti nel set precedente, non è ancora sazia e Pindinello regala al pubblico locale la traiettoria beffarda ed efficace di un pallonetto (4-0).

L’Oria non è rientrato in campo: incassiamo un paio di regali ed andiamo a punti con un servizio vincente di Annacarla ed un muro di Daniela, ma la costruzione del gioco è difficoltosa e l’attacco sembra spuntato (6-4).

Roberta Pindinello mette a terra un primo tempo e due servizi vincenti consecutivi (10-4).

Ho visto giocare la centrale tarantina sin dai tempi dell’Orchidea; già molto brava allora, mi sembra che questo possa essere l’anno della sua definitiva consacrazione. Se lo merita. La serie C comincia a starle stretta.

Non parliamo di Ida Taurisano, a cui stava stretta finanche la serie A…

Finalmente se ne accorge anche coach Rampino, che concede all’opposto mesagnese la meritata standing-ovation, non prima di avere ammirato un suo attacco da seconda linea ed un ace (14-6).

Nell’Oria merita un encomio solo Ivana, non tanto per essere stata l’unica a chiudere in doppia cifra quanto per aver lottato con determinazione per tutta la partita.

Durante i time-out (chiesti da Marcello) si incazza anche Rampino. Un po’ è il carattere sanguigno, un po’ è la dimostrazione che anche il Mesagne, pur dominando la partita, si è un po’ lasciato risucchiare nell’indolenza della serata.

Bel primo tempo di Pindinello (11^ punto personale) e girandola di sostituzioni su entrambi i fronti: a parte Marrazza, che aveva rilevato Taurisano, entrano Baldari, Scardia e Saponaro per il Mesagne.

Resto con il cruccio di non aver visto giocare Divina Felline, atleta che sento nominare da anni e sempre con grande simpatia.

Sul 20-10 nell’Oria entra Simona Bianco, che mette il pallone a terra al suo primo scambio! Per lei non è l’esordio assoluto perché aveva già calcato il parquet di Ugento. E’ invece l’esordio stagionale per Noemi Votano ed Angela Carone.

Le creature si impegnano con generosità, ma ormai siamo agli ultimi sgoccioli dell’incontro.

Rendiamo il passivo meno pesante con i muri di Ivana e di Giulia; poi Baldari chiude il sipario (25-14) su questo incontro giocato senza molta passione dalle nostre ragazze, che pure erano state ammirevoli al cospetto di altre signore squadre come il Galatina ed il Cutrofiano.

Non possiamo dire di aver lasciato punti per strada perché il 3-0 a Mesagne era preventivabile, ma dispiace aver giocato come si deve soltanto per mezzo set (il secondo).

Un quarto di campionato è alle spalle. Sapevamo che all’inizio sarebbe stata particolarmente dura e l’ultimo posto in classifica, oggi come oggi, non è un dramma. Conosciamo i nostri difetti, ma sono emerse anche le nostre potenzialità, che ci sono e sono prevalenti. Dobbiamo tirarle fuori con più convinzione e con più continuità. La vittoria ci aspetta; non arriviamo troppo in ritardo all’appuntamento. Non sarebbe educato.

Tabellino: Mesagne-Oria 3-0 (25-15,  25-21,  25-14)

Gatti Moda Mesagne: Abbracciavento 5, Marrazza 1, Zizza NE, Gambini 13, Zingarello 2, Della Rocca 6, Felline NE, Scardia 0, Pindinello 11, Baldari 2, Taurisano 10, Saponaro NE, Parisi (L) – All. Rampino.

Muri-punto 7, Aces 7, errori in battuta 4.

Punti-fatti: 50 (media set: 16,7), errori-punto 20 (media-set: 6,7).

New Volley Oria: Carone 0, Votano 0, Cozzetto 2, Gallo Ingrao 10, Guacci 7, Basile 4, Nannavecchia 6, Bianco 1, Lonoce 1, Mastria NE, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, aces 4, errori in battuta 7.

Punti fatti 30 (media-set: 10) errori-punto 25 (media-set: 8,3).

 “Fette di torta” su 125 scambi: PF Mesagne 40%, PF Oria 24%, EP Oria 20%, EP Mesagne 16%.

Arbitri: Cosimo Zizza e Danilo Arseni.

Altri risultati: Cutrofiano-Casarano 3-2, Presicce-Galatina 1-3, San Giorgio-Ugento 2-3, Spongano-Nardò 3-2, Trepuzzi-Collepasso 3-0, Tempesta TA-Brindisi 3-0.

Classifica: Mesagne 19; Cutrofiano 16; Galatina e Ugento 15; San Giorgio 13; Presicce 12; Spongano 11; Collepasso 10; Tempesta TA 9; Nardò 8; Trepuzzi 7; Casarano 6; Brindisi e Oria 3.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 246,00; Brindisi 35,00; tutte le altre 0,00.

Tutto fermo.

Prossimo turno: Oria-Trepuzzi, domenica 4 dicembre, ore 18.00.