Shine bright like a diamond
We’re beautiful like diamonds in the sky
(Rihanna)
Domenica 7 aprile 2013 – ore 18.30
Non so se esista la partita perfetta. No, non esiste perché non esiste la perfezione, ma quella disputata dall’Oria contro il Collepasso è una prestazione che si avvicina al concetto.
Dal primo all’ultimo scambio le furie rosse hanno riversato sul parquet grinta, concentrazione, disciplina tattica, tecnica e tutto quello che ci si poteva aspettare di buono. Poi, per carità, qualche ace l’abbiamo subito, qualche attacco l’abbiamo tirato fuori, ma – come accenavo in apertura – in questo mondo la perfezione non esiste o appartiene soltanto al giudice di Taranto, Patrizia Todisco.
E dire che l’avversario era tosto. Il Collepasso è una delle squadre contro cui è più difficile giocare e ce ne rendemmo amaramente conto all’andata, quando non fummo proprio messi in condizione di giocare. Le salentine difendono tutto, attaccano senza sprecare nulla, sono coese, sono grintose. Probabilmente non hanno fuoriclasse di grido, ma “sono squadra”, forse più di ogni altra.
E sono un modello virtuoso per il loro invidiabile rapporto risultati/costi.
Sia pure in occasione di una prestazione non brillantissima, credo che sia opportuno riconoscere questi meriti alle ragazze di coach Barone per la lezione fornita in questa stagione.
A fine partita serpeggerà un po’ di delusione tra staff e giocatrici ospiti: “Oggi abbiamo giocato male” – diranno in molti.
Beh, indubbiamente non hanno giocato benissimo, ma alcune cifre dimostrano che comunque la Luna Blu non ha disputato una prestazione… “contro natura”: appena 16 errori-punto (incluse 7 battute sbagliate), ossia una media di 5,3 a set, una cifra che conferma l’oculatezza congenita nelle mani delle atlete salentine.
Cosa ha fatto l’Oria per ottenere questo risultato prestigioso e per ottenerlo in modo così schiacciante e contro un’ottima squadra?
Ha fatto meraviglie.
La Leonessa sembra sempre più innamorata di un ruolo assegnatole per necessità e ha dispensato giocate di alta classe, saltando e non. Ida ha messo a terra 8,6 palloni a set assumendosi, come al solito, ogni responsabilità. Veronica e Ivana sono state attente in ricezione, spesso miracolose in difesa e molto prolifiche in attacco. Sara, reduce dalla gita, cioè dallo… stage a Barcellona, ha disputato una delle più belle prestazioni stagionali raggiungendo vette stilistiche che Gaudì se le sogna. Molto positiva anche la prova di Giulia, di cui passerà alla storia un primo tempo scagliato con una potenza impressionante. Se fosse venuta alla manifestazione contro il decreto salva-Ilva avrebbe anche fatto un paio di muri. E poi Giorgia: costante, precisa, reattiva, davvero vicina alla perfezione.
Ma questo è già un bilancio; partiamo dalla cronaca della partita.
Anzi, partiamo dal riscaldamento, che per le furie rosse è iniziato intorno alle 12.30 visto che Simona desiderava provare le alzate alle centrali, riservandosi solo due minuti per le interazioni con le schiacciatrici.
Formazioni.
New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Veronica Parisi schiacciatrici, Sara Giuffrè e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.
A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Simona Bianco e Daniela Lo Noce.
Luna Blu Collepasso: Simona Ancora palleggiatrice, Francesca Pica opposta, Stefania Gatto e Annarita Tricarico schiacciatrici, Federica Coppola e Roberta Pisanello centrali, Francesca Leucci libero.
A disposizione di mister Vincenzo Barone: Sara Fachechi, Noemi Polimeno, Loredana De Matteis ed Elisa Ciccardi.
Nell’Oria, dunque, manca Desy Calderone, che in questo periodo ha un’agenda più fitta di quella degli avvocati di Berlusconi e deve dividersi con l’Under14 e la 1^ Divisione Giovani. Pare che la libera professionista tarantina stia per un assumere una segretaria per orientarsi tra i vari impegni.
Nel Collepasso non sappiamo quali mosse abbia in serbo coach Barone, che in questa stagione ha disposto vari spostamenti di ruolo senza modificare la sostanza del risultato. Prenderemo atto fra poco che Leucci farà il libero, Tricarico la banda e De Matteis la specialista dei servizi in caso di bisogno (ma poi, con altre sostituzioni, gli assetti cambieranno).
Primo set
Un muro subìto non è il modo migliore per cominciare la partita; fortunatamente, però, sappiamo riprenderci offrendo subito una bella serie di servizi insidiosi e di conclusioni efficaci. Nel 5-3 iniziale c’è anche un pallone vagante che Sara spinge a terra senza fronzoli smentendo così le mie osservazioni di Ugento.
Quello che colpisce maggiormente è l’aggressività della nostra difesa. Di fronte abbiamo delle maestre della specialità, ma la sensazione è che le parti, rispetto al match di Tuglie, si siano invertite e sono Tricarico e compagne a dover sudare sette camicie prima di mettere un pallone a terra.
Sul 7-5 coach Barone non è molto contento del terzo errore in battuta e non nasconde alle atlete il proprio disappunto.
Tra le tante qualità odierne dell’Oria (dal servizio alla difesa) preferisco soffermarmi sulla determinazione, che ha raggiunto un livello ideale e destinato a restare costante: le ragazze non sono distratte, non sono molli, ma non sono neanche eccessivamente cariche o tese. Stanno facendo benissimo quello che sanno di dover fare e manifestano anche la serenità tipica dell’alunno preparato che all’interrogazione ha rotto il ghiaccio e adesso può procedere come un treno. Ogni punto alimenta ulteriormente sicurezza e fiducia.
Sul 9-8 il micidiale break che determina le sorti del parziale: 8 punti senza regali, ossia senza neanche un errore offensivo delle ospiti. Comincia Ida con due cannonate: un lungolinea ed un mani-soffitto. A seguire, un muro di Veronica, una conclusione di Leo, un ace di Ida, un primo tempo di Sara, un punto-culo di Veronica aiutato dal nastro e un altro bel muro, di Sara questa volta (17-8).
Tiriamo fuori, ma poi riprendiamo il martellamento con punti per Ivana e per Veronica (ace).
Coppola si toglie la soddisfazione del muro (21-12), il che non impedisce alle furie rosse di far proprio un set giocato ad altissimi livelli: dopo uno scambio durato mezz’ora, una brillante Veronica ed un’Ida implacabile realizzano gli ultimi punti del parziale (25-15).
Secondo set
Dopo un intervallo con moderato strip-tease di un’atleta ospite, il Collepasso si concede due errori-punto consecutivi, un evento da annotare nei libri di storia. Uno dei due scambi, però, è stato tenuto in vita da un salvataggio strepitoso di Ivana, autrice “morale” del punto.
Muro e diagonale di Ida, primo tempo di Coppola e fuga dell’Oria con Ivana e Veronica (8-4).
Le difese delle due squadre sono entrambe encomiabili in questa fase, ma brave anche le attaccanti (soprattutto le nostre) ad insistere fino alla realizzazione del punto.
Dopo un attacco vincente di Gatto ammiriamo lo show di Ivana: mani-fuori, pallonetto e diagonale (11-5).
Durante uno scambio Veronica ha un abbiocco improvviso, il coach urla e il pallone viene in qualche modo recuperato, ma il Collepasso si avvicina con Pica prima di cedere ai soliti colpi di Ida (16-9).
Chi pensava (o temeva) che il primo set fosse un fatto episodico adesso sa che l’Oria non si accontenta del risultato dignitoso ma punta decisamente alla vittoria.
Simona serve a Giulia un primo tempo che la centrale scaglia a terra con una potenza impressionante. I missili atomici di Kim Jong-un le fanno una pippa.
Dopo le prime sostituzioni di coach Barone, Tricarico accorcia lo svantaggio (17-12), operazione vanificata dal turno in battuta di Ida impreziosito da due ace consecutivi della fuoriclasse brindisina (20-12).
Primo tempo di Sara, secondo tocco di Ancora, attacco di Parisi e muro di Sara (23-13). Coach Barone manda in campo l’imponente schiacciatrice Sara Fachechi, che credo rasenti il metro e novanta, includendo anche i riccioli. La nuova entrata si fa trovare pronta tanto in attacco quanto in battuta annullando i primi due set-point delle padrone di casa.
Ma il destino del parziale è segnato ed è Ivana a firmarne la conclusione (25-15).
Terzo set
La mancina Fachechi continua ad impensierire la retroguardia oritana, che tuttavia reagisce con prontezza ed offre a Giulia, a Veronica e soprattutto a Sara le opportunità per rimediare (4-4).
Ad essere impensierito è anche il libero salentino, Leucci, che sembra vittima di una atteggiamento persecutorio da parte delle battitrici locali.
L’Oria sta continuando a giocare benissimo ma ora c’è maggiore equilibrio. Quello che ho detto all’inizio vale per tutte le fasi della partita; non c’è mai stato un calo tecnico, fisico ed emotivo e se adesso c’è più equilibrio è perché il Collepasso sta reagendo e sta crescendo, grazie anche alla vivacità introdotta da Fachechi, confermata sul parquet dall’inizio del parziale.
Tricarico ci scavalca con un pallonetto, Ancora piazza un altro tocco di seconda e noi spediamo fuori un comodo bagher (7-9). Probabilmente è l’unica volta in cui subiamo tre punti consecutivi e Marcello si tutela con un time-out.
Nessuna crisi; nessuna paura. Ida e Veronica ci mettono poco a ribaltare la situazione (12-11) e la Leonessa sta alle compagne come certi giornalisti tarantini stanno a Girolamo Archinà: esaudisce ogni loro desiderio servendolo su un piatto d’argento. L’unica differenza è che quei giornalisti si genuflettono mentre Simona salta. (1)
Il Collepasso riassapora per un attimo il vantaggio grazie a un ace di Pica (12-13); Veronica replica con stesso mezzo (14-13) ed Ivana lancia lo sprint finale mettendo a terra un lungolinea da incorniciare (16-14).
Entra De Matteis, poi rientrarà Gatto e poi di nuovo Fachechi, ma il vantaggio è difeso dai magici pallonetti di Ida (19-17), accolti con reazioni particolari dalle compagne: quando vanno in campo, le compagne sorridono; quando vanno… altrove (cioè nell’1% dei casi), le compagne ridono. Bah. Ognuno sapi li fatti sua…
L’orgoglio di Ancora per il 20-18 e poi c’è spazio soltanto per la volata finale delle furie rosse: pallonetto di Ida con sorrisi, primo tempo spiazzante della nostra centrale bionda che vanifica un miracolo difensivo di Pica, muro di Ida e raro errore offensivo delle ospiti (24-18).
La giocatrice che tre mesi fa ci aveva promesso il tiramisu e ancora no’ ha fattu nu ca##u spreca la prima palla-match; a chiudere l’incontro provvede una diagonale di Ida da posto due (25-19).
E’ stata una grande partita, la partita quasi perfetta. Il commento è in apertura.
Tabellino: Oria-Collepasso 3-0 (25-15, 25-15, 25-19)
New Volley Oria: Carone NE, Gallo Ingrao 9, Giuffrè 8, Basile 9+ (in filosofia), Taurisano 26, Votano NE, Deandri 1 (da libero in 1^ Divisione), Leone 1, Bianco NE, Parisi 12, Lo Noce NE, Mastria (L) – All. Presta.
Muri-punto 6, ace 6, errori in battuta 7.
Luna Blu Collepasso: Fachechi 5, Polimeno 0, Coppola 3, Gatta 2, Tricarico 7, De Matteis 0, Pisanello 2, Pica 5, Ancora 3, Cicardi NE, Leucci (L) – All. Barone.
Muri-punto 2, ace 3, errori in battuta 7.
Arbitri: Giuseppe Valente e Francesco Di Maria.
Altri risultati: Assi Brindisi-Squinzano 3-0, Taranto-Ugento 1-3, Spongano-Cutrofiano 2-3, Casarano-Galatina 0-3, San Cassiano-Pallavolo 80 BR 3-0, Nardò-Presicce 0-3.
Classifica: Assi Brindisi 60; Ugento 58; Cutrofiano 56; Collepasso 48; Taranto 42; Oria 36; Galatina 35; San Cassiano 29; Spongano 28; Presicce 26; Nardò 18; Pallavolo 80 BR 15; Squinzano 6; Casarano 5.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 352,00; San Cassiano 165,00; Spongano 160,00; Pallavolo 80 BR 140,00; Collepasso 132,00; Casarano 82,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52,00; Oria 50,00; Assi Brindisi 35,00, Ugento, Taranto e Galatina 0.
Tutti buoni.
Prossimo turno: Presicce-Oria, domenica 14 aprile, ore 18.30.
NOTE:
(1) Il riferimento è a Michele Mascellaro di “Taranto Sera” (e a me che mi tieni a fare?) e a Pierangelo Putzolu del “Quotidiano” (che ha ospitato articoli di Archinà sotto falso nome).