ORIA-COLLEPASSO 3-0

9 aprile 2013

Diamonds!

Shine bright like a diamond

We’re beautiful like diamonds in the sky

(Rihanna)

 

Domenica 7 aprile 2013 – ore 18.30

Non so se esista la partita perfetta. No, non esiste perché non esiste la perfezione, ma quella disputata dall’Oria contro il Collepasso è una prestazione che si avvicina al concetto.

Dal primo all’ultimo scambio le furie rosse hanno riversato sul parquet grinta, concentrazione, disciplina tattica, tecnica e tutto quello che ci si poteva aspettare di buono. Poi, per carità, qualche ace l’abbiamo subito, qualche attacco l’abbiamo tirato fuori, ma – come accenavo in apertura – in questo mondo la perfezione non esiste o appartiene soltanto al giudice di Taranto, Patrizia Todisco.

E dire che l’avversario era tosto. Il Collepasso è una delle squadre contro cui è più difficile giocare e ce ne rendemmo amaramente conto all’andata, quando non fummo proprio messi in condizione di giocare. Le salentine difendono tutto, attaccano senza sprecare nulla, sono coese, sono grintose. Probabilmente non hanno fuoriclasse di grido, ma “sono squadra”, forse più di ogni altra.

Collepasso

E sono un modello virtuoso per il loro invidiabile rapporto risultati/costi.

Sia pure in occasione di una prestazione non brillantissima, credo che sia opportuno riconoscere questi meriti alle ragazze di coach Barone per la lezione fornita in questa stagione.

A fine partita serpeggerà un po’ di delusione tra staff e giocatrici ospiti: “Oggi abbiamo giocato male” – diranno in molti.

Beh, indubbiamente non hanno giocato benissimo, ma alcune cifre dimostrano che comunque la Luna Blu non ha disputato una prestazione… “contro natura”: appena 16 errori-punto (incluse 7 battute sbagliate), ossia una media di 5,3 a set, una cifra che conferma l’oculatezza congenita nelle mani delle atlete salentine.

Cosa ha fatto l’Oria per ottenere questo risultato prestigioso e per ottenerlo in modo così schiacciante e contro un’ottima squadra?

Ha fatto meraviglie.

Giorgia e il coach

La Leonessa sembra sempre più innamorata di un ruolo assegnatole per necessità e ha dispensato giocate di alta classe, saltando e non. Ida ha messo a terra 8,6 palloni a set assumendosi, come al solito, ogni responsabilità. Veronica e Ivana sono state attente in ricezione, spesso miracolose in difesa e molto prolifiche in attacco. Sara, reduce dalla gita, cioè dallo… stage a Barcellona, ha disputato una delle più belle prestazioni stagionali raggiungendo vette stilistiche che Gaudì se le sogna. Molto positiva anche la prova di Giulia, di cui passerà alla storia un primo tempo scagliato con una potenza impressionante. Se fosse venuta alla manifestazione contro il decreto salva-Ilva avrebbe anche fatto un paio di muri. E poi Giorgia: costante, precisa, reattiva, davvero vicina alla perfezione.

Ma questo è già un bilancio; partiamo dalla cronaca della partita.

Anzi, partiamo dal riscaldamento, che per le furie rosse è iniziato intorno alle 12.30 visto che Simona desiderava provare le alzate alle centrali, riservandosi solo due minuti per le interazioni con le schiacciatrici.

Simona Leone

Formazioni.

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Veronica Parisi schiacciatrici, Sara Giuffrè e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Simona Bianco e Daniela Lo Noce.

Luna Blu Collepasso: Simona Ancora palleggiatrice, Francesca Pica opposta, Stefania Gatto e Annarita Tricarico schiacciatrici, Federica Coppola e Roberta Pisanello centrali, Francesca Leucci libero.

A disposizione di mister Vincenzo Barone: Sara Fachechi, Noemi Polimeno, Loredana De Matteis ed Elisa Ciccardi.

Nell’Oria, dunque, manca Desy Calderone, che in questo periodo ha un’agenda più fitta di quella degli avvocati di Berlusconi e deve dividersi con l’Under14 e la 1^ Divisione Giovani. Pare che la libera professionista tarantina stia per un assumere una segretaria per orientarsi tra i vari impegni.

Désirée Calderone

Nel Collepasso non sappiamo quali mosse abbia in serbo coach Barone, che in questa stagione ha disposto vari spostamenti di ruolo senza modificare la sostanza del risultato. Prenderemo atto fra poco che Leucci farà il libero, Tricarico la banda e De Matteis la specialista dei servizi in caso di bisogno (ma poi, con altre sostituzioni, gli assetti cambieranno).

Primo set

Un muro subìto non è il modo migliore per cominciare la partita; fortunatamente, però, sappiamo riprenderci offrendo subito una bella serie di servizi insidiosi e di conclusioni efficaci. Nel 5-3 iniziale c’è anche un pallone vagante che Sara spinge a terra senza fronzoli smentendo così le mie osservazioni di Ugento.

Sara Giuffré

Quello che colpisce maggiormente è l’aggressività della nostra difesa. Di fronte abbiamo delle maestre della specialità, ma la sensazione è che le parti, rispetto al match di Tuglie, si siano invertite e sono Tricarico e compagne a dover sudare sette camicie prima di mettere un pallone a terra.

Sul 7-5 coach Barone non è molto contento del terzo errore in battuta e non nasconde alle atlete il proprio disappunto.

Tra le tante qualità odierne dell’Oria (dal servizio alla difesa) preferisco soffermarmi sulla determinazione, che ha raggiunto un livello ideale e destinato a restare costante: le ragazze non sono distratte, non sono molli, ma non sono neanche eccessivamente cariche o tese. Stanno facendo benissimo quello che sanno di dover fare e manifestano anche la serenità tipica dell’alunno preparato che all’interrogazione ha rotto il ghiaccio e adesso può procedere come un treno. Ogni punto alimenta ulteriormente sicurezza e fiducia.

Stefania Gatto

Sul 9-8 il micidiale break che determina le sorti del parziale: 8 punti senza regali, ossia senza neanche un errore offensivo delle ospiti. Comincia Ida con due cannonate: un lungolinea ed un mani-soffitto. A seguire, un muro di Veronica, una conclusione di Leo, un ace di Ida, un primo tempo di Sara, un punto-culo di Veronica aiutato dal nastro e un altro bel muro, di Sara questa volta (17-8).

Tiriamo fuori, ma poi riprendiamo il martellamento con punti per Ivana e per Veronica (ace).

Coppola si toglie la soddisfazione del muro (21-12), il che non impedisce alle furie rosse di far proprio un set giocato ad altissimi livelli: dopo uno scambio durato mezz’ora, una brillante Veronica ed un’Ida implacabile realizzano gli ultimi punti del parziale (25-15).

Ida Taurisano

Secondo set

Dopo un intervallo con moderato strip-tease di un’atleta ospite, il Collepasso si concede due errori-punto consecutivi, un evento da annotare nei libri di storia. Uno dei due scambi, però, è stato tenuto in vita da un salvataggio strepitoso di Ivana, autrice “morale” del punto.

Muro e diagonale di Ida, primo tempo di Coppola e fuga dell’Oria con Ivana e Veronica (8-4).

Le difese delle due squadre sono entrambe encomiabili in questa fase, ma brave anche le attaccanti (soprattutto le nostre) ad insistere fino alla realizzazione del punto.

Difesa Collepasso

Dopo un attacco vincente di Gatto ammiriamo lo show di Ivana: mani-fuori, pallonetto e diagonale (11-5).

Durante uno scambio Veronica ha un abbiocco improvviso, il coach urla e il pallone viene in qualche modo recuperato, ma il Collepasso si avvicina con Pica prima di cedere ai soliti colpi di Ida (16-9).

Chi pensava (o temeva) che il primo set fosse un fatto episodico adesso sa che l’Oria non si accontenta del risultato dignitoso ma punta decisamente alla vittoria.

Simona serve a Giulia un primo tempo che la centrale scaglia a terra con una potenza impressionante. I missili atomici di Kim Jong-un le fanno una pippa.

Giulia Basile

Dopo le prime sostituzioni di coach Barone, Tricarico accorcia lo svantaggio (17-12), operazione vanificata dal turno in battuta di Ida impreziosito da due ace consecutivi della fuoriclasse brindisina (20-12).

Primo tempo di Sara, secondo tocco di Ancora, attacco di Parisi e muro di Sara (23-13). Coach Barone manda in campo l’imponente schiacciatrice Sara Fachechi, che credo rasenti il metro e novanta, includendo anche i riccioli. La nuova entrata si fa trovare pronta tanto in attacco quanto in battuta annullando i primi due set-point delle padrone di casa.

Ma il destino del parziale è segnato ed è Ivana a firmarne la conclusione (25-15).

Ivana Gallo Ingrao

Terzo set

La mancina Fachechi continua ad impensierire la retroguardia oritana, che tuttavia reagisce con prontezza ed offre a Giulia, a Veronica e soprattutto a Sara le opportunità per rimediare (4-4).

Ad essere impensierito è anche il libero salentino, Leucci, che sembra vittima di una atteggiamento persecutorio da parte delle battitrici locali.

L’Oria sta continuando a giocare benissimo ma ora c’è maggiore equilibrio. Quello che ho detto all’inizio vale per tutte le fasi della partita; non c’è mai stato un calo tecnico, fisico ed emotivo e se adesso c’è più equilibrio è perché il Collepasso sta reagendo e sta crescendo, grazie anche alla vivacità introdotta da Fachechi, confermata sul parquet dall’inizio del parziale.

Simona Ancora

Tricarico ci scavalca con un pallonetto, Ancora piazza un altro tocco di seconda e noi spediamo fuori un comodo bagher (7-9). Probabilmente è l’unica volta in cui subiamo tre punti consecutivi e Marcello si tutela con un time-out.

Nessuna crisi; nessuna paura. Ida e Veronica ci mettono poco a ribaltare la situazione (12-11) e la Leonessa sta alle compagne come certi giornalisti tarantini stanno a Girolamo Archinà: esaudisce ogni loro desiderio servendolo su un piatto d’argento. L’unica differenza è che quei giornalisti si genuflettono mentre Simona salta. (1)

Leonessa

Il Collepasso riassapora per un attimo il vantaggio grazie a un ace di Pica (12-13); Veronica replica con stesso mezzo (14-13) ed Ivana lancia lo sprint finale mettendo a terra un lungolinea da incorniciare (16-14).

Entra De Matteis, poi rientrarà Gatto e poi di nuovo Fachechi, ma il vantaggio è difeso dai magici pallonetti di Ida (19-17), accolti con reazioni particolari dalle compagne: quando vanno in campo, le compagne sorridono; quando vanno… altrove (cioè nell’1% dei casi), le compagne ridono. Bah. Ognuno sapi li fatti sua…

Veronica Parisi

L’orgoglio di Ancora per il 20-18 e poi c’è spazio soltanto per la volata finale delle furie rosse: pallonetto di Ida con sorrisi, primo tempo spiazzante della nostra centrale bionda che vanifica un miracolo difensivo di Pica, muro di Ida e raro errore offensivo delle ospiti (24-18).

La giocatrice che tre mesi fa ci aveva promesso il tiramisu e ancora no’ ha fattu nu ca##u spreca la prima palla-match; a chiudere l’incontro provvede una diagonale di Ida da posto due (25-19).

E’ stata una grande partita, la partita quasi perfetta. Il commento è in apertura.

Esultanza oritana

Tabellino: Oria-Collepasso 3-0 (25-15,  25-15,  25-19)

New Volley Oria: Carone NE, Gallo Ingrao 9, Giuffrè 8, Basile 9+ (in filosofia), Taurisano 26, Votano NE, Deandri 1 (da libero in 1^ Divisione), Leone 1, Bianco NE, Parisi 12, Lo Noce NE, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, ace 6, errori in battuta 7.

Luna Blu Collepasso: Fachechi 5, Polimeno 0, Coppola 3, Gatta 2, Tricarico 7, De Matteis 0, Pisanello 2, Pica 5, Ancora 3, Cicardi NE, Leucci (L) – All. Barone.

Muri-punto 2, ace 3, errori in battuta 7.

Arbitri: Giuseppe Valente e Francesco Di Maria.

Francesca Pica

Altri risultati: Assi Brindisi-Squinzano 3-0, Taranto-Ugento 1-3, Spongano-Cutrofiano 2-3, Casarano-Galatina 0-3, San Cassiano-Pallavolo 80 BR 3-0, Nardò-Presicce 0-3.

Classifica: Assi Brindisi 60; Ugento 58; Cutrofiano 56; Collepasso 48; Taranto 42; Oria 36; Galatina 35; San Cassiano 29; Spongano 28; Presicce 26; Nardò 18; Pallavolo 80 BR 15; Squinzano 6; Casarano 5.

Pensiero fisso...

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 352,00; San Cassiano 165,00; Spongano 160,00; Pallavolo 80 BR 140,00; Collepasso 132,00; Casarano 82,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52,00; Oria 50,00; Assi Brindisi 35,00, Ugento, Taranto e Galatina 0.

Tutti buoni.

Prossimo turno: Presicce-Oria, domenica 14 aprile, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) Il riferimento è a Michele Mascellaro di “Taranto Sera” (e a me che mi tieni a fare?) e a Pierangelo Putzolu del “Quotidiano” (che ha ospitato articoli di Archinà sotto falso nome).


COLLEPASSO-ORIA 3-0

18 dicembre 2012

Agghiacciante

Domenica 16 dicembre 2012 – ore 18.30

Agghiacciante è un termine che può essere interpretato in due modi, entrambi validi, per definire la partita giocata dall’Oria in quel di Tuglie.

In senso letterale, forzando un po’ il vocabolario, potrebbe essere inteso come qualcosa che “agghiaccia”, che rende ghiacciato. E un po’ ghiacciate le nostre atlete lo erano. Quasi non ci sembrava vero che esistesse una struttura persino più fredda del nostro palazzetto di via Crocifisso…

Ovviamente, però, il freddo era lo stesso per entrambe le squadre e dunque non è certo nella meteorologia che vanno cercate le ragioni di un tracollo.

Il secondo significato di “agghiacciante” è metaforico e il termine va inteso come lo intendeva Antonio Conte nella celebre conferenza stampa in cui l’allenatore della Juventus tentava di difendersi dalle accuse di connivenza con il calcio-scommesse: “E’ ag-ghiac-cian-te!”, cioè fa inorridire, causa spavento (1).

Antonio Conte

Così è stata la partita dell’Oria. Non tutta, magari, ma una buona parte. Il terzo set, diciamo.

Se le furie rosse hanno proclamato uno sciopero selvaggio, non vanno comunque sottaciuti i meriti del Collepasso, una formazione tosta, compatta, coesa. E’ la vera grande rivelazione di questa stagione. Non ci sono superstar, ma c’è un gruppo di ragazze validissime che, messe insieme, moltiplicano le proprie forze. Ed è anche una squadra piuttosto camaleontica; un po’ per necessità (l’assenza di Pica), un po’ per scelta, coach Barone ha mescolato le carte: chi giocava da libero due settimane fa, ha fatto la schiacciatrice; chi giocava da palleggiatrice lo scorso anno, ha fatto il libero.

Veronica Parisi

Nell’Oria la novità più significativa è stata l’esordio di Veronica Parisi, già libero del Mesagne e oggi schierata come laterale. Tenuto conto delle attenuanti (esordio, prestazione della squadra e tatuaggio nuovo), la ragazza ha disputato una buona gara imponendosi come miglior realizzatrice delle ospiti.

Chi si è salvato nella New Volley? Ho individuato solo cinque persone: Mino, Marcello, la mamma di Pocahontas, Ida e Arianna.

Il fatto che nessuna di queste abbia giocato non è un bel segno.

 I primi due hanno conservato un aplomb encomiabile: il presidente non si è lasciato andare a dissacranti proverbi in vernacolo (del tipo: Lu pane lu Signore lu dà a ci no lu rosica…) mentre Marcello non ha ripetuto la rabbiosa uscita dal campo di Trepuzzi dell’anno scorso, quando fu necessario schierare le truppe in assetto antisommossa tra lui e le sue atlete.

Sara Giuffrè

Gabriella, la mamma di Pocahontas, ha mantenuto la promessa dei dolcini di pasta secca che hanno deliziato la volante 1 (mentre nella volante 2 si sbafavano una tavoletta di cioccolata di tre tonnellate).

Ida, dal canto suo, ci ha portati in un bar-pasticceria delizioso (“Dolce vita”) con invitanti pasticciotti ricoperti da cioccolata e dolcini alla panna cotta o al tiramisù (il più gradito dal presidente, però, è stato quello alla crema catalana).

Esultanza oritana

Arianna, infine, con il suo 8 è stata la miglior realizzatrice oritana della serata. Ha gli stessi punti di Veronica, è vero, ma la riccioluta schiacciatrice ha giocato molti palloni mentre Arianna non ne ha giocato neanche uno eppure è riuscita a chiudere l’incontro a quota 8 (in inglese).

Formazioni.

Luna Blu Collepasso: Simona Ancora palleggiatrice, Annarita Tricarico opposta, Francesca Leucci e Stefania Gatto laterali, Federica Coppola e Roberta Pisanello centrali, Loredana De Matteis libero.

A disposizione di mister Vincenzo Barone: Sara Fachechi, Noemi Polimeno ed Elisa Ciccardi.

Federica Coppola

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto palleggiatrice, Simona Leone opposta, Ivana Gallo Ingrao e Veronica Parisi laterali, Sara Giuffrè e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Désirée Calderone, Simona Bianco e Ida Taurisano (ma quest’ultima solo per fare terrorismo psicologico).

Assenti, dunque, Noemi Votano, Chiara Guadalupi e la capitana Daniela Lo Noce.

Primo set

E’ un bene che il primo punto lo faccia proprio Veronica Parisi così rompono il ghiaccio sia lei, all’esordio, che le atlete in panchina (queste ultime staccano dei cubetti dalla parete del tensostatico e ci mettono sopra un po’ di San Marzano).

Patti chiari

Pallonetto di Pisanello che pesca l’angolino incustodito del posto cinque e lungolinea vincente della Leonessa dalla banda destra.

Tre scambi spettacolari e apparentemente l’Oria non è in soggezione (1-2).

Poi, però, c’è il primo break del Collepasso con due errori nostri e, in mezzo, i punti di Leucci e di Tricarico (5-2).

Veronica realizza un ace (5-4) e qualcosa sbagliano anche le padrone di casa (7-7).

Dall’ace di Veronica all’ace di Giulia del 13-10 (un buon metodo per farsi passare il singhiozzo) trascorrono 13 scambi senza un punto dell’Oria: solo errori ospiti (soprattutto in battuta).

Sull’altro fronte, intanto, di palloni a terra se ne mettono parecchi: Coppola, Pisanello, Leucci.

Ed anche gli errori in battuta del Collepasso, sotto certi aspetti, sono un investimento: le atlete salentine in questo fondamentale sbagliano molto perché forzano molto. Questo vuol dire che quando la palla passa, sono dolori.

Difesa Collepasso

E inizia anche a mettersi in luce la rinomata difesa locale, davvero impressionante.

Facciamo un po’ di conti: a fine set avremo messo a terra solo 3 palloni “su azione”; gli altri 15 punti saranno 3 ace e 12 errori-punto leccesi (incluse 6 battute sbagliate).

Eppure uno spiraglio si apre sul 18-11, dopo un emblematico punto di Coppola, che prima difende e poi mura: con un break di 0-5 l’incontro sembra tornare in discussione (18-16).

A chiudere la questione ci pensano, però, gli attacchi di Gatto, gli ace di Tricarico ed un secondo tocco di Ancora, che vanifica un bel salvataggio di piede di Annacarla (23-16).

Finisce 25-18.

Secondo set

Un primo tempo di Sara e una diagonale di Veronica illudono l’Oria anche in questo parziale (2-3), destinato a ricordare vagamente quello precedente: avvio promettente delle brindisine, poderosa reazione del Collepasso, Oria che tenta la rimonta quando ormai è troppo tardi e padrone di casa che chiudono con determinazione.

Coppola piazza il primo tempo, Tricarico mura e attacca, Gatto mette il pallone a terra e Pisanello realizza un ace (9-3).

Dal 2-3 al 17-9 non c’è neanche un attacco vincente dell’Oria: tutto quello che otteniamo è una gentile concessione delle padrone di casa. E’ davvero difficile giocare contro questa squadra: già con i servizi lunghi e tesi ti mettono in difficoltà, poi tu attacchi e loro difendono tutto e alla fine, per quanto tu possa resistere, le attaccanti hanno anche mani buone e sanno come scavalcarti.

Simona Ancora

In più, bisogna prendere atto di come la palleggiatrice Simona Ancora sia decisamente sprecata in questa categoria: disegna passaggi che sembrano quadri da esposizione.

L’accenno di reazione dell’Oria in questo set arriva sul 21-13: riusciamo a imporre un parziale di 2-7, ma, a parte il secondo tocco di Annacarla e il primo tempo di Giulia, si tratta anche in questo caso di errori-punto ospiti (23-20).

Giorgia e Annacarla compiono miracoli difensivi, ma la mancina Leucci regala alle compagne quattro palle set (24-20) e sarà sufficiente un servizio di Coppola per permettere al Collepasso di aggiudicarsi anche il secondo parziale (25-20).

Annacarla Cozzetto

Terzo set

Il terzo set non voglio neanche raccontarlo: sul 2-4 il Collepasso infila 12 punti consecutivi, subisce il mani-fuori di Veronica (14-5) e poi scarica sul nostro campo altri 7 palloni di seguito (21-5).

Le cifre parlano da sole: 2 punti dell’Oria, 5 errori-punto del Collepasso, 20 punti del Collepasso, 5 errori-punto dell’Oria. In pratica sul parquet è scesa soltanto una squadra, che purtroppo non è la nostra.

Aggiungiamo zero muri-punto in tutto l’incontro, ma qui stiamo girando il coltello nella piaga di un’annosa lacuna tecnica delle furie rosse.

Annarita Tricarico

Il disagio tecnico condiziona l’atteggiamento mentale e provoca demotivazione, deconcentrazione, errori grossolani in tutto il parziale.

Beh, volendo fornire un commento più tecnico, è la classica cacata di partita che ogni anno può capitare anche alle squadre con le migliori intenzioni. Per questa stagione il jolly ce lo siamo giocato a Tuglie; adesso guardiamo alla prossima con fiducia, grinta e voglia di riscatto. Abbiamo i mezzi per chiudere l’anno con una vittoria.

Tornando al tensostatico e al terzo set, quando già siamo distaccati di 10 punti, mi chiedo: perché Barone non ha pietà e non fa entrare qualche ragazzina?

Giorgia Mastria

Quando Ciccardi entra e fa 2 ace, portando il Collepasso a +15, mi chiedo: perché Barone non ha ancora più pietà e non sostituisce Ancora con la signora delle pulizie? Perché non fa entrare la Befana al posto di Coppola e la Fornero al posto di Gatto (che, con 8 punti solo in questo parziale, ci sta facendo a pezzi)?

Finisce 25-7.

Autoafflizione

Abbiamo ceduto allo Spongano l’ultimo piazzamento utile per la salvezza senza play-out. Se il 21 dicembre si dovesse avverare la profezia dei Maya finirebbe così, con il saldo dell’IMU pagato ed i play-out in sospeso. Se, invece, la profezia non dovesse avverarsi, ci vediamo domenica prossima al palaghiaccio di via Crocifisso per l’incontro con il Presicce.

Per concludere, desidero fare gli auguri di buon compleanno a “zia” Gabriella Leone, sapendo quanto gradisca la massima pubblicità della sua lieta ricorrenza…

Ivana Gallo Ingrao

Tabellino: Collepasso-Oria 3-0 (25-18,  25-20,  25-7)

Luna Blu Collepasso: Fachechi NE, Polimeno 0, Coppola 11, Gatto 14, Tricarico 9, Leucci 10, Pisanello 4, Ancora 2, Ciccardi 2, De Matteis (L) – All. Barone.

Muri-punto 5, ace 8, errori in battuta 12.

New Volley Oria: Carone 0, Cozzetto 1, Gallo Ingrao 3 (inclusa presenza alla manifestazione anti-Ilva), Peluso NE, Giuffrè 2, Basile 4 (inclusa presenza alla manifestazione anti-Ilva), Calderone NE, Taurisano NE, Deandri 8 (in inglese), Leone 2, Bianco NE, Parisi 8, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 0, ace 4, errori in battuta 8.

Arbitri: Massimiliano Marzo e Vincenzo Gratis.

Stefania Gatto

Altri risultati: Ugento-Taranto 3-0, Squinzano-Assi Brindisi 0-3, Cutrofiano-Spongano 3-0, Pallavolo 80 BR-San Cassiano 3-2, Galatina-Casarano 3-0, Presicce-Nardò 3-1.

Classifica: Assi Brindisi e Ugento 24; Cutrofiano 23; Collepasso 22; Taranto 18; Spongano 14; Galatina e Oria 12; San Cassiano e Pallavolo 80 BR 11; Presicce 10; Nardò e Casarano 4; Squinzano 0.

Simona Leone

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 270,00; San Cassiano 165,00; Collepasso 80,00; Cutrofiano 70,00; Spongano 40,00; Assi Brindisi 35,00, tutte le altre 0,00.

Cutrofiano sale al 5^ posto con una multa da 35 euro per le intemperanze dei tifosi accorsi a Leporano (notate le frasi minacciose, ma c’è stato anche altro).

Prossimo turno: Oria-Presicce, domenica 23 dicembre, ore 18.30.

NOTE:

(1) ZINGARELLI, N. (a cura di), Vocabolario della lingua italiana, Zanichelli, Bologna, 1996.


COLLEPASSO-ORIA 3-0

30 gennaio 2012

Domenica 29 gennaio 2012 – ore 18.00

Il tensostatico di Tuglie.

Pochi luoghi sono in grado di suscitare ai reduci della Palafiom Taranto emozioni così intense. Il ricordo va ovviamente al 5 maggio 2007 e a quell’epica sfida conclusiva di campionato (ma non solo).

Sul parquet c’erano Marcello e Pamela Antonino, allora come oggi; in tribuna c’era anche Ivana. E poi c’era Luigi Mighali. Allora come oggi.

Soprattutto – ahimé – c’erano la Palafiom e il Tuglie.

Chiudo qui con i ricordi anche perché la cosa non riguarda Oria e Collepasso, ma soltanto alcuni dei loro componenti. Ogni tanto mi confondo.

Dopo la lacrimuccia di commozione del prepartita arriva lo spazio per le lacrimucce di dispiacere della partita: questa sera il tensostatico non sarà il teatro di una grande esibizione dell’Oria e il 3-0 finale dice tutto.

In via Palmieri le musiche prepartita sono scelte con una certa cura (particolarmente azzeccato Caparezza: “Vieni a ballare in Tuglie”); c’è lo starting-six e c’è soprattutto lo speaker che commenta tutti i punti dell’incontro (un buon ausilio per chi prende gli scout, una manna dal cielo per chi prende gli scout ed è miope di brutto come il sottoscritto).

C’eravamo lamentati del Palaghiaccio di Oria, ma pure il tensostatico non scherza.

Rispetto alla partita d’andata (molto bella, bisogna dire) c’è soltanto una novità nel Collepasso: il libero Annarita Tricarico.

Coach Vincenzo Barone propone dunque Loredana De Matteis in palleggio, Francesca Pica opposto, Francesca Leucci e Katia Bonatesta laterali, Pamela Antonino e Natalie De Benedittis centrali, Annarita Tricarico libero.

In panchina: Sara Fachechi, Elisa Ciccardi, Roberta Pisanello e Morgana Greco.

Parecchie le novità dell’Oria rispetto all’esordio stagionale: Annacarla Cozzetto in palleggio, Simona Leone opposta, Maria Nannavecchia e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lo Noce e Giulia Basile centrali, Simona Minetti libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Stefania Guacci e Simona Bianco.

Primo set

Francesca Leucci schiaccia il primo pallone dell’incontro ed è già la fotografia di quello che ci aspetta, soprattutto in questo set.

Replichiamo con Daniela, dopo aver buttato il veleno in uno scambio lunghissimo, e poi c’è una striscia di 5 punti consecutivi del Collepasso (6-1).

L’inizio è agghiacciante, ma ancora è niente.

Tiro a lato della Luna Blu (6-2) ed altro break con punti di Leucci, Pica ed un paio di nostre conclusioni fuori misura.

Se non altro, De Matteis ci sta risparmiando i tocchi di seconda a terremoto che avevano caratterizzato la partita di andata.

Perdiamo 10-2, Marcello chiama il timeout ed io non credo a quello che sto vedendo.

Indubbiamente Collepasso è entrato sul parquet con la giusta determinazione e sta facendo la sua partita, ma in questa fase vedo soprattutto un Oria molle, deconcentrato, passivo.

Il timeout sembra essere risultato utile: Leo mette palla a terra, le salentine commettono invasione, Ivana realizza il suo primo punto e c’è un’ulteriore imprecisione offensiva del Collepasso (10-6).

Bah, il punteggio si è fatto meno indecente.

Dopo che anche Nanna rompe il ghiaccio, però, si apre un’altra fase oscura della partita: per noi in senso metaforico, per tutti in senso proprio.

Punto di Bonatesta, efficace attacco di De Benedittis (15-8) e all’improvviso il buio. Buio totale. La luce abbandona il tensostatico e non si accendono neanche le lampade di emergenza. Solo nero. Le tenebre sono rotte soltanto dalle “decorazioni natalizie” della consolle e dalle timide luci dei telefonini, sia sugli spalti che in campo.

C’è da dire che tanto sugli spalti quanto in campo si vive l’imprevisto con un una divertita capacità di adattamento.

Ai Carabinieri, inoltre, non perviene alcuna denuncia di palpeggiamenti.

Il blackout non riguarda soltanto il tensostatico ma un’intera zona della città; la società locale non avrebbe alcuna responsabilità e in effetti, visto come si era messo l’incontro, è lei che rischia di essere danneggiata dall’interruzione. Ma io spero che il blackout non riguardi soltanto una zona di Tuglie, ma abbracci tutto il Salento, tutta la Puglia, tutta l’Italia e duri mezza giornata come il grande blackout del 2003. Così ce ne andiamo tutti a casa e ci aggiorniamo a dopo Pasqua per il recupero.

La luce purtroppo ritorna e si riprende esattamente da dove avevamo lasciato, ossia con un altro punto di De Benedittis.

Sul 18-8 si registra il ritorno del Koala, a segno poco dopo l’ingresso con una palla piazzata nell’angolino del posto uno.

Troppi errori in casa brindisina, in qualunque fase di gioco; il vantaggio del Collepasso ritorna a +11 e sul 22-12 c’è lo show conclusivo della mancina Francesca Leucci: due bombe da posto quattro alternate ad una palletta e ad un blocco su ricezione lunga. Fa tutto lei: 4 punti consecutivi (e sono 9 in totale nel set) e parziale dominato dal Collepasso con l’eloquente punteggio finale di 25-12.

Secondo set

L’Oria, in cui è rientrata Annacarla, affida la propria reazione a Giulia, che mura un attacco di Leucci e una fast di Antonino. Aiutata dal nastro, più tardi, realizzerà anche l’ace del 5-5.

Ci sono stati 4 errori-punto nostri. Insomma, con più precisione in attacco forse potremmo rientrare in partita.

Niente da fare: doppio muro di Antonino, primo tempo e fast di De Benedittis e muro anche di Leucci; Collepasso torna a condurre con una certa autorevolezza (14-9).

L’ace di Nanna ci permette di sfiorare il pareggio (14-13), ma le salentine non si lasciano risucchiare come il comandante Schettino.

Sì, l’Oria è meno inguardabile rispetto al primo set, ma Collepasso riprende a macinare gioco come un meccanismo perfetto. A fine partita “intercetterò” un confronto tra i due allenatori e in particolare l’ammirazione di Marcello per come le avversarie sono state in grado di servire in modo insidiosissimo per tutta la gara. Senza mai perdere il ritmo.

Ma tutto ha funzionato bene nel Collepasso: la regia di De Matteis, il muro-difesa, gli attacchi potenti e intelligenti e soprattutto una difesa incredibile. E poi non hanno sbagliato quasi nulla (media di 5,7 errori-punto a set).

Le salentine volano sul 18-13, incassano una diagonale di Leo e una palletta di Ivana (21-16), ma poi chiudono il secondo parziale con quattro punti di Pica (due dei quali direttamente in battuta).

Sul 24-16 vorrebbe entrare Sara Fachechi, poi torna in panchina forse perché si ricorda di aver lasciato il gas acceso.

Il punto finale è della capitana Bonatesta (25-17).

Terzo set

Leucci di potenza, Antonino di tecnica e Pica d’astuzia (bel pallonetto da posto due). L’avvio sembra la copia del primo set (6-2).

Ancora pallonetti (Pica e De Benedettis) e lo speaker locale sottolinea la perfetta intesa tra De Matteis e le centrali leccesi.

Quando un punto è dubbio, lo speaker parla diplomaticamente di punto “assegnato” all’Oria: non è convinto, ma non vuole neanche fare polemiche.

Del resto c’è poco da polemizzare. L’Oria adesso si sta impegnando, ma permane una sensazione di impotenza: non si sa proprio come far cadere il pallone nella metà campo avversaria. La ricezione continua a ballare e costringe le palleggiatrici (prima Annacarla e poi Stefania) a imitare Usain Bolt per raggiungere il pallone; in siffatte condizioni la precisione non può essere ottimale e le attaccanti non hanno un lavoro facile.

Eppure ci si prova e la generosità delle ragazze oritane è attestata dalla lunghezza di alcuni scambi. Ma perché il pallone cada a terra sembra necessario uno sforzo triplo rispetto alle partite normali.

Ci sono gli ace di Annacarla e Pocahontas, c’è il pallonetto di Leo e ci sono soprattutto tre attacchi consecutivi di Ivana: pareggio (14-14).

Sulla rete il tiro delle padrone di casa (14-15): siamo per la prima volta in vantaggio, ma non ci resteremo per molto. E francamente, per come sta giocando Collepasso, anche sul 15-16 la sensazione è che si tratti di una circostanza quasi casuale.

Break da 4 di Antonino e compagne (19-16) e sorprendere la difesa locale è tornata ad essere un’impresa titanica. Ci riesce Nanna dopo uno scambio spettacolare, lunghissimo, infinito. Dal pubblico del tensostatico si leva un applauso tanto sportivo quanto meritato per entrambe le formazioni. Lo scambio più lungo della stagione; solo per ammirarlo è valsa la pena di sorbirci una sconfitta così.

L’Oria sfiora nuovamente il pareggio sul 21-20, ma poi commette due invasioni consecutive e subisce la palletta malefica di Leucci ed uno spettacolare primo tempo a pallonetto di Antonino.

Finisce così (25-20).

Non poteva non finire così visti i tanti meriti del Collepasso e qualche demerito dell’Oria.

La formazione locale si mette in posa per una foto.

A ret’?! Se l’erano già fatta al termine della partita di andata… Si fanno la foto ricordo tutte le volte che giocano o tutte le volte che giocano con noi…?

Per concludere, ringraziamo la signora Pocahontas per le chiacchiere e Pocahontas per la lettura delle poesie. Entrambe hanno allietato il nostro viaggio di andata.

Tabellino: Collepasso-Oria 3-0 (25-12,  25-17,  25-20)

Luna Blu Collepasso: Fachechi NE, Ciccardi NE, Pisanello NE, De Benedettis 7, Bonatesta 7, Leucci 16, Greco NE, De Matteis 0, Antonino 6, Pica 11, Tricarico (L) – All. Barone.

Muri-punto 5, ace 3, errori in battuta 5.

Punti-fatti: 47 (media set: 15,7), errori-punto 17 (media-set: 5,7).

New Volley Oria: Carone NE, Cozzetto 1, Gallo Ingrao 9, Peluso NE, Guacci 1, Basile 4, Nannavecchia 9, Leone 6, Bianco NE, Lo Noce 2, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 2, ace 4, errori in battuta 8.

Punti fatti 32 (media-set: 10,7) errori-punto 28 (media-set: 9,3).

 “Fette di torta” su 124 scambi: PF Collepasso 37,9%, PF Oria 25,8%, EP Oria 22,6%, EP Collepasso 13,7%.

Arbitri: Giuseppe Pellè e Stefano Chiriatti.

Altri risultati: Trepuzzi-Mesagne 2-3, Ugento-Nardò 3-0, Casarano-Presicce 2-3, Cutrofiano-San Giorgio 2-3, Brindisi-Galatina 1-3, Tempesta TA-Spongano 3-0.

Classifica: Mesagne 33; Ugento 32; Presicce 30; Galatina 27; Cutrofiano 26; Tempesta TA 24; Collepasso 22; San Giorgio 20; Nardò e Trepuzzi 19; Spongano 13; Casarano 12; Oria 10; Brindisi 7.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 276,00; Presicce 250,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi 61,00; Mesagne e Spongano 45,00; Ugento 35,00; tutte le altre 0,00.

Nella scorsa giornata soltanto un’ammonizione ininfluente sulle sanzioni pecuniarie. Presumiamo che grazie alle nuove misure in materia di semplificazione amministrativa, i documenti di Giannaccari siano stati messi in regola.

Prossimo turno: Oria-Ugento, sabato 4 febbraio, ore 18.30 (dunque di sabato e alle 18.30!)


ORIA-COLLEPASSO 1-3

16 ottobre 2011

Sabato 15 ottobre 2011 – ore 18.30

La prima partita di un campionato ha sempre un fascino particolare. Dopo le scelte di mercato, gli allenamenti estivi, le analisi del potenziale delle avversarie, arriva un momento della verità. Non “il” momento, ma “un” momento.

La prima di campionato, infatti, può anche essere fuorviante: magari vinciamo 3-0, ci montiamo la testa e poi, con lo scorrere delle settimane, scopriamo di aver battuto l’unica squadra più cessa di noi; magari perdiamo 3-0, ci deprimiamo e poi scopriamo di aver perso contro una formazione destinata a filare dritta in B2 senza perdere neanche un set.

A parte questi piccoli dettagli, però, è innegabile che l’esordio sia sempre un momento emozionante. Si sciolgono molti dubbi. Quanto siamo forti? Abbiamo fatto bene a puntare su certe giocatrici piuttosto che su altre? Siamo degni di questa categoria? Dove possiamo arrivare? Chi siamo veramente? La vita ha un senso? La nostra immaginazione è riuscita a cogliere l’ordinamento del tutto o è stata una mera interpretazione soggettiva dell’universo? Berlusconi spende di più per le mignotte o per i deputati? Perché la Commissione di Garanzia del PD ha sospeso Filippo Penati un mese dopo lo scandalo di Sesto San Giovanni e ha fatto finta di ignorare Alberto Tedesco, che è indagato da quando è nato?

Più semplicemente: Stefania servirà ancora come Kazyiski? Giulia ha imparato a fare le fast? Riusciremo quest’anno a mangiare i panzerotti della mamma di Annacarla? Vedremo “la finta di Travica”?

L’Oria – a mio avviso – ha una risorsa, un disagio e un raccolto da coltivare.

La risorsa è la splendida alchimia che si è creata nel girone di ritorno dell’anno scorso: è una squadra che ha trovato un assetto e che è riuscita ad elevare il potenziale individuale delle singole giocatrici. E’ una squadra che ha trovato una sua personalità ben definita e che ha imparato a piacersi senza cadere nel narcisismo.

Il disagio sono le pesantissime assenze di Silvietta e di Lucrezia.

L’opposto ci lascia all’apice di una crescita tecnica straordinaria: a 18 anni era già una certezza in B2, aveva acquisito continuità ed era perfettamente integra, al punto da non aver saltato neanche un set. Gli studi la portano lontano da noi.

Studia, studia, tanto la pensione, se l’avrai, l’avrai a 95 anni…

Lucrezia era (beh, magari sarà ancora…) la bandiera della squadra: una forza della natura in campo, con medie-punti straordinarie, ed una figura di riferimento nel cosiddetto spogliatoio. Era un esempio cristallino ed è davvero un peccato che la nuova “covata” di giovani atlete non possa beneficiare di un simile modello di umanità, di professionalità e di bravura. Per ora.

Colgo l’occasione per salutarle e naturalmente per salutare anche Simona, Priscilla e Valentina.

Al loro posto – come appena accennato – c’è una “covata” di piccine. Il futuro da coltivare.

Giorgia Mastria, promossa libero titolare, e Angela Carone, opposto, si erano già presentate al gentile pubblico oritano l’anno scorso.

A loro si aggiungono Noemi Votano, ex-Manduria, e Federica Peluso, ex-vivaio Palafiom, ma non è detto che siano le uniche; per adesso mi attengo al referto.

Il roster è completato da Maria Nannavecchia, che pure è giovane ma a vederla non sembra visto che sfiora il soffitto e visto che ha fatto già un po’ di esperienza in serie C nel Ceglie, e Simona Minetti, già da tempo ben integrata nell’ambiente oritano. Ha giocato anche in B2 nell’Ostuni di coach Solombrino, sia pure con un altro ruolo.

Dovendo affrontare in questo esordio la Luna Blu Collepasso si è pensato bene di adottare le stesse tute bianche degli equipaggi Apollo, nonché – nel caso di Ivana – le scarpe da moon-walker.

Il plenilunio è stato tre giorni fa; adesso il nostro meraviglioso satellite dovrebbe essere in fase calante. Chissà se anche lo stato di forma della Luna Blu salentina sia condizionato dall’astronomia. A giudicare da quello che vedremo fra poco, non direi.

Formazioni.

La New Volley Oria schiera Stefania Guacci in palleggio, Maria Nannavecchia opposto, Ivana Gallo Ingrao e Simona Minetti laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Annacarla Cozzetto e Federica Peluso.

Sestetto della Luna Blu Collepasso: Loredana De Matteis palleggiatrice, Francesca Pica opposto, Katia Bonatesta e Francesca Leucci laterali, Pamela Antonino e Natalie De Benedettis centrali, e poi c’è il libero Morgana Greco.

A disposizione di mister Vincenzo Barone e di mistress Antonella Zugari Mazzeo: Sara Fachechi, Elisa Ciccardi, Roberta Pisanello e Tricarico (ca no’ saccie ‘u nome d’ battesimo piccé sus’ a ‘u site non ‘ngi stè scritt’).

Novità nei colori di maglia della New Volley (si passa dal celeste al rosso) e nella pettinatura della segnapunti Francesca. Chissà perché, nella vita di ogni ragazza con i capelli ricci, c’è sempre un momento in cui si sperimenta il liscio.

Primo set

Come vuole la tradizione, il primo servizio del campionato finisce sulla rete; per fortuna tocca alle nostre avversarie dare il via ufficialmente alla stagione. Nello specifico a Francesca Leucci (che saprà ben rifarsi, risultando la top-scorer dell’incontro).

Adesso serve Daniela.

Ace!

E poi ancora un ace!

Ecco, è questa la tattica dell’anno: colpire le avversarie a terra prima che si alzino in volo. Come l’aviazione egiziana nella guerra dei Sei Giorni. Credevo, però, che l’incombenza del set vinto con 25 ace consecutivi toccasse a Stefania, non a Daniela. Meh, va bene lo stesso.

Sul 3-0 il sogno dell’ace perpetuo viene bruscamente spento da Bonatesta e Pica, che riportano subito il match in parità.

Bene Ivana, con due attacchi, e vantaggio brindisino incrementato da Simona dopo un bolide di Leucci.

Sull’8-6 il gioco non viene fermato dal time-out tecnico. Sigh… E’ dura abituarsi…

Nanna fatica un po’ ad entrare in partita mentre Pica, smarcata splendidamente da De Matteis, firma il sorpasso (8-9).

Il ritmo è elevato e la partita godibile.

Sul 14-14 va in battuta Ivana: due servizi vincenti consecutivi e torniamo in vantaggio (16-14)!

Bene anche Giulia con un primo tempo, ma la giocatrice più prestigiosa del Collepasso, Pamela Antonino, inizia ad affondare i suoi colpi e la partita ritorna in equilibrio (18-18).

Le ospiti continuano ad essere fallose in battuta, ma, dopo una strepitosa pipe della scatenata Ivana, siamo noi a commettere qualche errore di troppo in attacco (20-23).

Il Koala prova a rimediare sfruttando la buona serata di Giulia e di Daniela; le centrali non deludono, ma Pica è efficace da posto due e Bonatesta completa l’opera con un attacco difeso male dalle padrone di casa (22-25).

Secondo set

Primo tempo di Pocahontas e macigno scagliato dalla mancina Leucci.

Bene Minetti dalla banda, poi Giulia inaugura un turno in battuta particolarmente efficace (e coronato da un ace). In questa fase c’è anche il primo muro dell’incontro: Maria Nannavecchia.

Siamo 5-1 e possiamo ben dire che la reazione dell’Oria c’è stata.

Collepasso incassa, ma non si abbatte mai. In questo parziale si segnalano le giocate della palleggiatrice Loredana De Matteis, che per ben quattro volte appoggia il pallone nel cuore della nostra difesa. Beffandoci sistematicamente.

Il servizio, comunque, continua ad essere un’arma ben sfruttata dall’Oria (Ivana, Giulia e Stefania); i muri continuano (Giulia e Daniela) e Simona è in piena trance agonistica (sei attacchi vincenti in questo parziale).

Ottimo il muro-difesa brindisino e bella prova di Giorgina in ricezione. Le leccesi la puntano servendo lungo, ma la nostra creatura non sbaglia valutazioni e decide opportunamente di prenderle tutte.

Con il citato ace del Koala, che grazie al nuovo numero 8 torna ad essere anche Cangur-otto, andiamo sul 17-11.

Coach Barone effettua dei cambi (Pisanello e Tricarico), ma l’ispirata De Matteis preferisce continuare a fare tutto da sola ed è proprio l’alzatrice ad agguantare il pareggio (19-19).

Un secondo tocco lo piazza anche Stefania, aiutata dal nastro (21-20), ma Pisanello ed una palla appoggiata lunga ribaltano pericolosamente la situazione (21-22).

Due errori in attacco delle avversarie, con contorno di proteste, e un po’ di culo (ace di Pocahontas con palla nuovamente smorzata dal nastro) consentono all’Oria di giocarsi un set-point (24-22).

E’ uno scambio infinito e palpitante. Dura più il set-point del set stesso… Alla fine, comunque, è Simona a scaricare sul parquet avversario il pallone che vale il pareggio: 25-22 ed equilibrio nei set (1-1).

Bella partita; brave tutte.

Terzo set

Muro di Giulia in avvio ed errori ospiti in continuità con la conclusione del parziale precedente; si parte dal 4-2, ma poi c’è il primo muro-punto di Antonino (4-4).

Strano che si fosse fatto attendere così tanto. Sono sette anni che seguo la pallavolo e sono sette anni che questa centrale mette i bastoni fra le ruote alla mia squadra del cuore (prima la Palafiom, adesso l’Oria). Ricordo, in particolare, le sfide epiche contro il Tuglie.

Grande tecnica, grande carattere; in serie C è la centrale perfetta. Un lusso per la categoria.

Dopo il muro, scocca l’ora delle fast, poi degli attacchi di Leucci e poi degli errori offensivi oritani: il break è pesante (0-6).

Qualche regalino, però, lo riceviamo anche noi e Giulia e Nanna fanno il resto. Parità riconquistata prima del previsto: 11-11.

Stefania trova l’angolino incustodito del posto cinque (13-13) e Simona la imiterà più tardi (16-18), ma l’Oria è troppo discontinuo mentre le bocche di fuoco del Collepasso si alternano senza pause: Pica, Bonatesta e Leucci incrementano il bottino leccese; Pisanello si guadagna la conferma sul parquet con un primo tempo ed un bel pallonetto.

Quattro errori-punto oritani negli ultimi 10 scambi pesano sul risultato finale e a poco serve l’amicizia instaurata questa sera con il nastro (ace di Daniela). E che comunque ci auguriamo possa essere duratura…

Vince Collepasso 19-25.

Quarto set

Anche nel quarto parziale l’avvio delle ragazze di coach Presta è frizzante: Simona, Maria e Daniela ci portano sul 4-0.

Antonino conclude con un primo tempo l’ennesimo, spettacolare scambio-maratona, ma il vantaggio viene puntellato da un neutrino scagliato da Ivana e da un blocco di Daniela su una ricezione lunga (9-6).

Leucci ci lascia un ricordino per ogni scorrimento di posizione in prima linea, ma per noi questo è il set di Maria Nannavecchia (6 punti per lei): l’opposta brindisina replica ai colpi leccesi, si pone come valida alternativa d’attacco a Ivana e Simona (che comunque stanno ancora mettendo palloni a terra) e chiude un break da quattro punti che ci innalza sul 22-17.

Il set sembra essere nelle nostre mani e la partita è riaperta, ma il Collepasso non sembra essere d’accordo.

Coach Barone, nel frattempo, ha reintrodotto De Benedettis.

Mentre rincorre un pallone ai limiti della tribuna, Bonatesta esclama “Mamma mia!” e appoggia in bagher all’indietro.

E’ la seconda volta in vita mia che in questo tipo di situazione non sento espressioni da scaricatori di porto aventi solitamente ad oggetto parti genitali maschili o antichi mestieri femminili preceduti da aggettivi non lusinghieri. Segnaleremo la schiacciatrice collepassese per il premio fair-play.

Nel frattempo le ospiti hanno recuperato tutto lo svantaggio e questa volta senza l’aiutino degli errori-punto oritani: Pica in pallonetto, De Matteis in battuta, De Benedettis dal centro, Bonatesta da posto quattro.

Il primo match-point (23-24) è annullato da Nanna.

Subito dopo Stefania compie un salvataggio miracoloso e Giulia mura da sola il primo tempo delle leccesi (25-24)!

Adesso è set-point per l’Oria.

Mani-fuori di Bonatesta (25-25), che poi però attacca sulla rete: secondo match-point per le furie rosse (26-25).

Lo sprechiamo tirando fuori (26-26).

Ace di Pica e seconda palla-match per il Collepasso (26-27). La match-winner è Pamela Antonino, che piazza a terra una fast vincente (26-28).

PalaLiace violato dopo quattro vittorie interne consecutive, in B2. L’ultima sconfitta interna risaliva al 27 febbraio scorso (Oria-Lavello 2-3).

E’ un vero dispiacere restare senza neanche un punto dopo un incontro così combattuto e sostanzialmente equilibrato (e dopo aver sprecato 5 punti di vantaggio sul 22-17), ma onore al merito del Collepasso. E’ stata una bella partita, giocata a ritmi elevati e caratterizzata da tante emozioni.

Mi è piaciuta molto la prestazione delle centrali. Pocahontas, in particolare, ha chiuso in doppia cifra e si è data molto da fare anche in difesa.

Giorgia ha brillantemente superato il battesimo del fuoco: bene in ricezione, spesso anche molto precisa; qualche disattenzione in difesa, ma non si può avere tutto e subito dalla vita. A 13 anni, poi. E’ un ottimo punto di partenza.

Stefania è sempre lei: ottima regia, grande generosità. Beh, non sempre si possono fare 9 ace in una sola partita…

Grande Ivana nel primo set, grande Simona nel secondo, grande Nanna nel quarto. E’ mancata la continuità, ma anche sulle attaccanti possiamo contare.

Insomma, tendo a vedere più luci che ombre e sono certo che questa squadra si farà voler bene.

Tabellino: Oria-Collepasso 1-3 (22-25,  25-22,  19-25,  26-28)

Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Cozzetto NE, Gallo Ingrao 12, Peluso NE, Guacci 3, Basile 11, Minetti 13,  Nannavecchia 11, Lonoce 10, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, aces 11, errori in battuta 8.

Punti fatti 60 (media-set: 15) errori-punto 32 (media-set: 8).

Luna Blu Collepasso: Fachechi NE, Ciccardi NE, Pisanello 4, De Benedettis 2, Bonatesta 15, Tricarico 0, Leucci 16, De Matteis 6, Antonino 11, Montinari NE, Pica 14, Greco (L) – All. Barone.

Muri-punto 4, Aces 4, errori in battuta 13.

Punti-fatti: 68 (media set: 17), errori-punto 32 (media-set: 8).

“Fette di torta” su 192 scambi: PF Collepasso 35,4%, PF Oria 31,2%, EP Collepasso 16,7%, EP Oria 16,7%.

Arbitri: Francesca Morleo e Francesco Di Maria.

Altri risultati: Nardò-Ugento 3-2, Presicce-Casarano 3-1, San Giorgio-Cutrofiano 0-3, Galatina-Brindisi 3-0, Spongano-Tempesta TA 0-3, Mesagne-Trepuzzi 3-0.

Classifica: Tempesta TA, Cutrofiano, Galatina, Mesagne, Collepasso e Presicce 3; Nardò 2; Ugento 1; Oria, San Giorgio, Casarano, Trepuzzi, Brindisi e Spongano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): In bocca al lupo e vinca il peggiore!

Prossimo turno: Ugento-Oria, domenica 23 ottobre, ore 18.00.