ORIA-ASCI POTENZA 3-1

3 Maggio 2011

Domenica 1^ maggio 2011 – ore 18.00

Guacci, sai battere al salto?”

Mi è stato raccontato un dialogo avvenuto l’estate scorsa, quando la New Volley Oria iniziava gli allenamenti. Nel palazzetto facevano conoscenza alcune promettenti ragazze del posto, prive di sostanziale esperienza nella categoria o la cui esperienza risaliva a diversi anni prima, e le reduci della Palafiom Taranto desiderose di mettersi alle spalle le amarezze e le tossine acide del campionato precedente.

E poi c’era una palleggiatrice spuntata praticamente dal nulla, dalla serie D: Stefania Guacci.

Coach Marcello le pose la domanda: “Guacci, sai battere al salto?”

Non ho mai battuto al salto” – fu la risposta.

Pochi mesi dopo, nel primo giorno di maggio dell’anno di grazia 2011, la palleggiatrice tarantina ha realizzato 9 ace in una sola partita, Oria-ASCI Potenza.

Adesso Stefania Guacci sa decisamente battere al salto.

La metamorfosi del Koala può ben simboleggiare la metamorfosi di un’intera squadra, una squadra che quest’anno non ha mai guardato la classifica e – a quanto pare – continua a non guardarla.

La matematica retrocessione non demoralizza le giocatrici dell’Oria che nell’ultima partita casalinga sfoderano una prestazione entusiasmante per tecnica ma soprattutto per determinazione caratteriale.

Un ultimo obiettivo, in realtà, ci sarebbe ancora: il miglior piazzamento per sperare in un ripescaggio (anche se l’odierna vittoria del Battipaglia complica parecchio le cose), ma non so se le ragazze l’abbiano tenuto in considerazione.

Io ho la sensazione che queste giocatrici abbiano affrontato tutta la stagione sfidando se stesse per crescere, per migliorare di partita in partita, come singole e come squadra, senza badare alla classifica, ai risultati, ai condizionamenti esterni (trasferte, infortuni, partite in casa quasi senza pubblico, ecc.) e alle avversarie (fatti salvi il rispetto sempre dovuto e la preparazione tattica, ovviamente). E ci sono riuscite. Eccome se ci sono riuscite.

C’è chi si è affacciata in B2 dopo anni di militanza in serie C e ha giocato con medie fenomenali, c’è chi è stata schierata da titolare inamovibile a 16 anni, c’è chi – come abbiamo visto – è spuntata quasi dal nulla e adesso non sfigura affatto nel confronto con molte colleghe di ruolo, anzi.

E – come vedremo – c’è un vivaio che ci ha permesso di chiudere la partita odierna con due ragazze del ’97 sul parquet, oltre alla “veterana” del ’94.

Per non parlare di “riserve” che hanno giocato poco la domenica ma molto durante la settimana contribuendo in modo decisivo ai progressi della Celeste e al raggiungimento del… beh, non c’è nessun risultato raggiunto, ora che ci penso, ma – chissà perché – questa retrocessione sembra un successo e l’ultimo impegno casalingo con l’ASCI è diventato quasi una festa.

Partivamo da 11 sconfitte nelle prime 12 partite e alla fine del girone di ritorno siamo tornati in corsa per la salvezza, poi sfumata a Turi. Ma essercela giocata è stato già un miracolo.

Amo questa squadra.

Per la sua generosità, per la sua coesione, per il clima sereno garantito da un presidente onesto e – sissignori – anche per come gioca.

Mi piaceva quando perdeva, nonostante tutto; figuriamoci adesso che ha anche imparato a vincere. Peccato che la stagione sia ormai giunta al termine.

Ospiti dell’ultima gara casalinga sono le atlete dell’ASCI Potenza, una squadra che, dopo un avvio non brillante, ha disputato un girone di ritorno eccellente e impreziosito da vittorie di prestigio (Gricignano e Castellammare), salvo denunciare un po’ di appagamento finale.

Un’altra cosa denunciata dalla società ospite è l’allagamento dello spogliatoio dopo l’utilizzo da parte delle formazioni di serie D che hanno appena concluso la propria partita. A Oria, ormai, la cultura dell’accoglienza si è radicata e il presidente provvede senza esitazioni al cambio di stanza.

Per il resto l’approccio alla partita è privo di anomalie: dopo il riconoscimento le nostre ragazze urlano come al mercato, Annacarla tenta di fare canestro, Lucrezia si fa portare il caffè sul parquet, Ivana chiede all’arbitro il permesso per andare in bagno. Insomma, le solite abitudini.

Una significativa novità è il look di Valentina De Tommaso, anche oggi presente solo sulla carta visto l’infortunio che ne ha impedito l’utilizzo in questo finale di stagione.

Ci sono degli ospiti in tribuna: il koala di peluche, che, in ossequio ad una tradizione importata da Taranto, attende di essere scagliato contro la nostra palleggiatrice, e l’allenatore del San Vito dei Normanni, Cosimo Lo Re, che sarà certamente venuto ad attenzionare qualche giocatrice.

Quale?

Si aprono le scommesse ed il nome più gettonato è quello di Silvia Antonaci, talentuosa centrale dell’ASCI.

Oggi la creatura ha giocato al 10% delle proprie potenzialità, ma sarebbe un’ottima scelta; garantiamo noi che la seguiamo dai tempi dell’Under16.

A Taranto c’era una tradizione inquietante: ogni volta che Lo Re veniva ad osservare un’atleta, sistematicamente quest’ultima giocava male.

In ogni caso il tecnico di San Vito tenta di tutelare l’anonimato grazie a misteriosi occhiali da sole che lo fanno apparire come un agente del Mossad in missione.

Formazioni.

Icost Oria: Stefania Guacci palleggiatrice, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.

A disposizione dell’allenatore Marcello Presta: Giorgia Mastria, Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso, Angela Carone e Priscilla Pisani.

Non solo quella di Giorgia; anche il retro della maglia di Angela è connotato da cancellature.

Sembrano le brutte copie dei compiti in classe svolti da Renzo Bossi alle scuole medie (anche se dubito che costui sappia contare fino a 18).

ASCI Potenza: Cristina Fiore in palleggio, Aurora Avena opposto, Giorgia Valente e Livia Di Camillo laterali, Katia Taddei e Silvia Antonaci centrali, Marianna Santangelo libero.

In panchina con coach Massimo Telesca: Michela Prete, Fabiana Carmelia, Danila Ridolfo, Caterina Di Lucchio e Giuliana Loperte.

Primo set

Ottimo l’avvio di Lucrezia (tre attacchi vincenti nei primi sei scambi), ma le stelline del Salento, Silvia Antonaci e Giorgia Valente, rintuzzano gli attacchi e lanciano una breve fuga delle ospiti (4-6).

Silvietta pareggia e Lucrezia va in battuta ad inaugurare l’impressionante serie di servizi vincenti con cui la Celeste farà trascorrere una serata di passione alla ricezione lucana, che pure ruota attorno ad un libero efficiente come la Santangelo.

Un primo tempo ed un muro di Daniela ed un attacco di Ivana spingono l’Oria sull’11-6.

L’ASCI, però, può contare su una delle più forti coppie di centrali del torneo: due punti per Antonaci, due per Taddei e le distanze sono ridotte (12-11).

Il ritmo è alto e la partita gradevole.

Primo tempo di Giulia e blocco di Ivana su una ricezione lunga (14-11), ma le attaccanti ospiti, Avena e Di Camillo, effettuano il sorpasso, grazie anche a qualche errore-punto delle brindisine (16-17).

Dopo un intervento creativo a rete della nostra capitana, coach Marcello chiama il time-out, ma il Potenza sta giocando bene: fast di Antonaci, attacco di Valente e muro di Taddei (18-22). Le due centrali ospiti realizzeranno 9 dei 20 punti dell’ASCI nel parziale (scorporati dai 5 errori-punto celesti).

L’Oria, comunque, non molla; tutt’altro. Vanno a segno Ivana (attacco e muro) e Giulia (muro e attacco) ed è pareggio, nonostante un’elegante fast di Taddei (23-23)!

Sul più bello, però, regaliamo un servizio e subiamo un ace da Di Lucchio; l’ASCI Potenza vince il primo set (23-25).

Secondo set

E’ magnifica la reazione dell’Oria; le atlete celesti rientrano sul parquet come delle iene: reattive in difesa, aggressive in attacco, concentrate sempre. Va in scena un’esibizione lucida e generosa della formazione di coach Marcello; per noi è in gioco il terzultimo posto ma sembra che le ragazze stiano battendosi per la Coppa Intercontinentale.

Stefania piazza un tocco di seconda, Silvietta chiude uno scambio infinito e poi il Koala inaugura la serie personale di servizi vincenti (due consecutivi): 5-2.

L’ASCI replica con Di Camillo, Antonaci e Di Lucchio e riassapora il vantaggio (7-8), ma durerà poco.

Break da 6-1 per l’Oria con Ivana protagonista (tre punti, uno dei quali contestato dalle ospiti) e Silvietta brava a completare l’opera (13-9).

Muro di Taddei e generoso tentativo di salvataggio di piede da parte di Fiore, ma nell’Oria sta funzionando tutto: il muro-difesa, le cannonate delle attaccanti, gli interventi difensivi della Leonessa, le centrali particolarmente prolifiche e la regia del Koala.

In verità, stasera la regia per Stefania è solo un diversivo visto che sta facendo di tutto: mura, difende, corre a prendersi palloni anche dal bar e quando va in battuta è uno spettacolo. Altri due ace della palleggiatrice e l’Oria prende il largo (19-12).

Trovandomi nei pressi della panchina ospite, devo dare atto a coach Telesca di possedere un selfcontrol da fare invidia: toni rassicuranti quando le cose vanno bene e neanche una parolaccia quando le cose vanno male.

Dopo un punto di Avena, si registrano un bolide di Lucrezia, una conclusione di Ivana smarcata splendidamente da Stefania e un pallonetto della stessa Ivana: 22-13.

Il divario aumenta ulteriormente con Silvietta e Ivana: pareggio nel conto dei set e livello d’intensità del gioco oritano che è salito alle stelle (25-14).

Terzo set

Si riprende da dove si era interrotto: due attacchi di Lucrezia, altrettanti di Giulia e il tecnico lucano deve consumare il primo time-out (4-0).

Dopo una nostra imprecisione offensiva, ci sono un punto-culo di Lucrezia, un ace di Pocahontas e due primi tempi falliti dalle ospiti, circostanza piuttosto inconsueta (8-1).

Due problemi per l’Oria: Simona ha una crisi di astinenza da chewing-gum e bisogna che qualcuno corra alla macchinetta; l’ace di Taddei avvicina le ospiti (9-5).

Sull’11-6 Simona esce dal campo (per prendere la gomma…?) e Giulia dovrebbe entrare, ma se ne dimentica. Marcello fa la faccia di chi pensa “solo a me capitano queste cose…”, ma la nostra giovane centrale si fa perdonare la distrazione con un primo tempo esemplare, seguito da un ace di Daniela (13-6).

Attacco di Silvia Antonaci, ma ad ogni punto dell’ASCI ne seguono tre dell’Oria e il servizio è un fondamentale che continua a darci grosse soddisfazioni (saranno 19 in totale); due ace di Ivana (corta, lunga, corta, lunga…)e siamo 20-9.

Resiste Taddei, sempre molto brava (primo tempo e muro), e scocca l’ora dei cambi: coach Telesca prova a dare una scossa alla propria squadra introducendo Prete e Ridolfo; Marcello regala ad Angela Carone la soddisfazione dell’esordio in B2.

Prima c’è un riepilogo delle istruzioni tattiche a cura del vicecoach e poi arriva il momento della mano imposta sul capo dall’allenatore. Sembra la prima comunione.

Sugli spalti Rex, il cane di famiglia, manifesta apprezzamento.

Daniela, da brava capitana, si volta verso la compagna e le sorride per darle il benvenuto, Lucrezia pensa erroneamente che tocchi a lei uscire e poi, dopo due minuti di confusione, Silvietta cede finalmente ad Angela il posto due.

Un altro po’ e ci saremmo incasinati con la rotazione incorrendo nella conseguente sanzione dell’azzeramento dei punti (0-12)…

La ragazza del ’97, però, è sfortunata perché, dopo un muro, Stefania va a servire e con due ace consecutivi impedisce al gioco di riprendere.

L’ultimo scambio è firmato da Lucrezia, che mette a terra il suo 15^ pallone (25-12).

Abbiamo citato Rex, ma è presente anche Bart, impegnato a fare ginnastica; indubbiamente i quadrupedi ci portano bene.

Quarto set

Nell’ASCI Potenza è confermata Michela Prete mentre l’Oria inizia il quarto parziale con il sestetto classico.

La squadra celeste appare rilassata, serena, talvolta sorridente nelle pause, ma sfoggia occhi di tigre quando la palla è in gioco: attacco di Lucrezia, muro di Stefania ed ace di Giulia per impostare bene anche questo set (3-0).

Katia Taddei spezza l’assedio, ma le brindisine sono padrone della partita: diagonale strettissima di Lucrezia, attacco di Silvietta, bis di Lucrezia ed ace del Koala (7-1).

Data la sofferenza in ricezione, coach Telesca cambia il libero. E’ un Potenza troppo brutto per essere vero, ossia per essere quella squadra che ci aveva annientati nella partita di andata e che – personalmente – ritengo una delle formazioni più interessanti e più equilibrate del girone.

Antonaci e soprattutto Taddei (miglior realizzatrice delle ospiti) fanno quello che possono, ma l’Oria è incontenibile.

Soltanto due dati statistici: 1) il 47,2%, in pratica la metà dei 163 scambi complessivi della partita si è concluso con un punto della Celeste (esclusi gli errori-punto dell’ASCI); 2) le atlete di coach Marcello hanno servito 7 ace soltanto in questo quarto set.

Battute vincenti di Ivana e Giulia (autrice anche di un bel primo tempo) e palla schiaffeggiata da Lucrezia in direzione del parquet lucano.

Siamo 15-10 e credo convenga prepararsi al lancio del pupazzo, anche perché Maurizio mi fa notare che Annacarla si sta riscaldando e quindi Stefania, destinataria del lancio dell’oggetto contundente, ha i secondi contati.

Proprio Stefania, però, è in zona di battuta e – tanto per cambiare – piazza altri due ace consecutivi. Si può interrompere così un’emozione?

Il Koala continua a servire, Lucrezia porta il punteggio sul 19-10 e al cambio-palla la palleggiatrice appare un po’ troppo distante. Decido di attendere il cambio-palla in nostro favore, ma è troppo tardi: Stefania cede il posto ad Annacarla.

E’ dunque la ragazza oritana a fare da bersaglio al lancio del pupazzo, prontamente recapitato ad una panchina in cui si rilevano altri movimenti; Marcello, infatti, sta per imporre le mani sul capo di un altro prodotto del vivaio brindisino.

Dopo un attacco di Silvietta ed un ace di Daniela (22-13), infatti, entra in campo Giorgia Mastria. Per lei non è l’esordio, ma questa volta la piccina non gioca da libero ed anzi le tocca servire “a freddo”.

Un paio di palleggi contro il terreno, uno sguardo oltre la rete e nessuna apparente emozione: la battuta di Giorgia è precisa e tesa al punto giusto; peccato che Cristina Fiore concluda positivamente la successiva azione del Potenza.

Un errore ospite (25-14) regala all’Oria la vittoria finale ed il terzultimo posto in classifica, inutile ai fini della salvezza ma dal valore simbolico di una medaglia al valore.

Tabellino: Oria-ASCI Potenza 3-1 (23-25, 25-14, 25-12, 25-14)

Oria: Mastria 0, Guacci 13, Cozzetto 0, Gallo Ingrao 17, Basile 10, De Tommaso NE, Lonoce 5, Mastandrea 10, Liace 23, Carone 0, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, aces 19, errori in battuta 11.

Punti fatti 77 (78,6%), errori-punto avversarie 21 (21,4%).

ASCI Potenza: Avena 8, Antonaci 8, Prete 1, Fiore 1, Carmelia NE, Taddei 11, Ridolfo 0, Di Camillo 7, Di Lucchio 3, Valente 4, Santangelo (L), Loperte (2L) – All. Telesca.

Muri-punto 4, Aces 5, errori in battuta 12.

Punti-fatti: 42 (64,6%), errori-punto avversarie 23 (35,4%).

Fette di torta” su 163 scambi: PF Oria 47,2%, PF Potenza 25,8%, EP Oria 14,1%, EP Potenza 12,9%.

Arbitri:Gianluca Mallardi e Roberta Anelli.

Altri risultati: Arzano-Trepuzzi 3-0, Livi Potenza-San Pietro Vernotico 0-3, Spezzano-Castellammare di Stabia 3-1, Gricignano-Accademia BN 3-0, Battipaglia-Caserta 3-1, Lavello-Turi 0-3.

Classifica:Arzano 73; San Pietro Vernotico 66; Castellammare di Stabia 52; Gricignano 49; Accademia BN 44; Caserta 42; Livi Potenza 38; ASCI Potenza 32; Spezzano 31; Turi 25; Battipaglia 24; Oria 18; Lavello 16; Trepuzzi 15.

Trofeo Bin Laden, pace all’anima sua (multe in euro): Caserta 350,00; Turi 250,00; Gricignano 120,00; ASCI Potenza e Oria 90,00; Livi Potenza 50,00; Castellammare di Stabia e Battipaglia 40,00; tutte le altre 0,00.

Caserta ipoteca la vittoria finale con 40 euri che rafforzano il primato e portano a 100 il distacco sull’inseguitore Turi. Il servizio asciugatura sta facendo la differenza nel torneo di quest’anno.

Prima multa anche per il Battipaglia: isolate offese del pubblico nei confronti del direttore di gara, ma solo nel 2^ e nel 3^ set: 40 euro.

Si evince, quindi, che insultare un arbitro ed astenersi dall’asciugatura hanno lo stesso valore. Se, dunque, un tifoso lancia un asciugamano o uno straccio verso l’arbitro, le due infrazioni dovrebbero annullarsi a vicenda…

Prossimo ed ultimo turno: Castellammare di Stabia-Oria, sabato 7 maggio, ore 18.30.


ORIA-LIVI POTENZA 3-2

15 marzo 2011

Domenica 13 marzo 2011 – ore 18.00

La cosa brutta è aver sciupato ben 5 palle-match sul 24-19 nel terzo set (dopo aver vinto i primi due) buttando così nel cesso una vittoria piena ed un punto in classifica.

L’altra cosa brutta è proprio quella stramaledetta classifica che ci vede sempre laggiù in fondo.

Ma per il resto l’Oria scrive una pagina lodevole del proprio campionato disputando una gara grintosa e conquistando una bella vittoria al termine di una maratona agonistica durata più di due ore (216 scambi).

Grande partita per tecnica e per carattere.

E poi abbiamo assistito ad una prestazione semplicemente stratosferica di Lucrezia Liace, autrice di ben 37 punti, che equivalgono al 45% dei punti complessivi dell’Oria (inclusi gli errori-punto avversari). Ha messo a terra 7 palloni nel primo set, 8 nel secondo, 11 nel terzo, 5 nel quarto e 6 nel tie-break.

Una cosa sensazionale.

37 non sembra neanche una somma di punti; è una temperatura corporea…

Eppure la serata inizia con qualche inquietudine.

Nel giorno in cui lo sport festeggia il 150° anniversario dell’Unità d’Italia ci ricorderemo di portare l’audio dell’inno nazionale e di eseguirlo?

I piccioni che sono penetrati nel palazzetto attraverso un vetro rotto assisteranno alla partita in modo composto o svolazzeranno sulle giocatrici? E se – peggio ancora – cacassero sul parquet…?

Già immagino il prossimo comunicato disciplinare: Icost New Volley Oria – multa di . 100,00 per avere n. 2 piccioni reiteratamente defecato sul parquet nel corso del secondo set, comportamento aggravato dall’odore e dalla consistenza particolarmente disdicevoli degli escrementi…

E invece, chissà, forse proprio i piccioni sono stati un primo presagio favorevole. Attraverso la loro discreta presenza, si è materializzata la Piccione con la P maiuscola, che ha effuso il suo spirito magico nell’aria del palazzetto moltiplicando le forze ed i talenti delle giocatrici celesti.

Visto l’esito della partita, i piccioni resteranno fino al termine della stagione. Li metteremo in una gabbia e li faremo volare dentro il palazzetto prima di ogni partita, come nei matrimoni reali o nelle cerimonie più importanti.

Si fa con le colombe, di solito, ma in tempi di crisi tocca accontentarsi.

L’inno nazionale viene eseguito in modo ordinato e si tratta di un momento piuttosto toccante. Sembra che stiamo per giocare la finale di Coppa dei Campioni.

L’Oria schiera Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso, Priscilla Pisani e Giorgia Mastria, che sulla maglia ten’ scritt’ “Leone” ma è Giorgia Mastria.

Primo set

A parte lo scambio di errori in battuta in avvio, l’incontro appare subito tirato e giocato a buoni ritmi.

Lucrezia ingaggia un duello con l’opposto ospite, poi subiamo un ace di Tancredi (3-4) ma recuperiamo subito con Silvietta dopo una difesa strepitosa di Lucrezia su un primo bolide di Nolè, l’avversaria più pericolosa della Livi Potenza.

Break da 5 delle lucane con la nostra ricezione un po’ in difficoltà (6-9), ma ci riprendiamo rispondendo punto su punto.

Come già accennato, è una partita intensa e le nostre ragazze sembrano determinate nonostante uno svantaggio che le costringe a inseguire sino al 16-18.

A questo punto c’è la svolta.

Stefania appoggia il pallone nell’incustodito posto cinque avversario, un gesto tecnico che mi piace un sacco ma che non riscuote lo stesso gradimento da parte degli allenatori. Per me, è un momento di originalità: ‘mminz’ alle solite schiacciate, ai noiosi lungolinea, ai muri brutali, agli stucchevoli primi tempi, il punto cercato direttamente dalle palleggiatrici è un lampo di fantasia.

Per fortuna, la palla finisce dentro il campo avversario e Marcello si astiene dall’aggredire la propria alzatrice.

Poi c’è un fallo di posizione lucano a cui segue una splendida doppietta di Ivana: due mani-fuori e il sorpasso è completato (20-18).

Punto Giovino e due errori ospiti (22-19).

Non falliscono Silvietta e Lucrezia, che offrono così all’Oria 5 palle-set. Le prime due vengono annullate, Marcello chiama il time-out e lo scambio successivo è chiuso prepotentemente da Lucrezia (25-21).

Secondo set

Le bocche di fuoco della Celeste (Lucrezia, Silvietta, Ivana) si alternano in fase offensiva, ma sbagliamo troppo in battuta e la Livi, che inizia a sollevare un muro piuttosto solido, arriva al primo time-out tecnico in vantaggio anche in questo parziale (6-8).

E’ un Oria bellissimo quello che torna sul parquet: Lucrezia pareggia e Ivana serve un ace (10-8).

Temporaneo pareggio di Nolè con uno dei suoi lungolinea ed ulteriore guizzo brindisino con una doppietta di Lucrezia (12-10).

Va a servire Stefania e la ricezione lucana passa un brutto momento: due ace consecutivi preceduti e seguiti dagli attacchi di una scatenata Lucrezia e dalla ciliegina finale di Silvietta che rafforza il vantaggio locale (17-11).

Sul 20-13 le squadre sembrano tirare il fiato e si apre una fase di gioco piuttosto fallosa e connotata da imprecisioni (23-16).

Stefania mura, Pocahontas fa un po’ di casino al centro della rete e Lucrezia archivia il set con un missile aria-terra (25-18).

Terzo set

Entrano gradualmente in partita anche le nostre centrali, che comunque hanno sino adesso offerto un validissimo contributo in fase difensiva. Ace di Ivana, muro di Giulia e muro di Lucrezia: partiamo dal 3-0.

Una nostra giocatrice sfiora il rischio-paste in battuta, ma una difesa particolarmente aggressiva ed una Lucrezia sempre più prolifica incrementano il vantaggio (8-4).

Dall’inizio dell’incontro, in occasione dei time-out, Mino tende un po’ ad incasinarsi con il volume della consolle: lo aumenta quando vorrebbe spegnerlo.

Dal tie-break in poi il problema sarà risolto.

La Livi Potenza ha superato il momentaccio e rientra gradualmente in partita; l’Oria, comunque, continua a giocare con un rendimento elevato e ad ogni punto delle ospiti ne seguono due delle brindisine.

Lucrezia riesce ad ottenere il punto rispedendo acrobaticamente oltre la rete un pallone impossibile. Oggi avrebbe trasformato in oro anche i cd di Gigi D’Alessio, avrebbe moltiplicato i pani, i pesci e le birre e avrebbe restituito la vista ai vigili urbani di Taranto imponendo loro le mani.

Sul 17-9 dilaga l’ottimismo.

La Livi rosicchia punti e noi commettiamo qualche piccola fesseria in attacco. Sembrerebbero peccati veniali visto che il punteggio continua a sorriderci ed alterniamo errori a punti, ma a fine set avremo qualche doloroso rimpianto.

Sul 22-17, ad esempio, sbagliamo un servizio, ma Lucrezia rimedia (23-18).

Ci sono un muro ed un regalo ospiti (altro servizio sbagliato) e sul 24-17 si attende soltanto il colpo destinato a far esplodere di gioia il palazzetto.

E’ qui che inizia l’incubo.

Punto del Potenza e ben 3 (tre!) errori nostri in fase d’attacco o di costruzione del gioco: annullate 4 palle-match (24-23)…

Ce n’è comunque rimasta una.

Quest’ultima l’annulla Nolè, che poi ribalta addirittura la situazione a favore delle ospiti (24-25).

Punto di Lucrezia e immediata replica di un’implacabile Nolè (25-26).

Fallo di posizione lucano ed ennesimo attacco di Nolè; c’è da soffrire (26-27).

Di Cecca tira fuori (27-27) e a questo punto rinasce la speranza perché la rotazione è diventata più favorevole (Nolè in seconda linea).

Invece due nostri attacchi finiscono sulle mani a muro delle nostre avversarie e la Livi si aggiudica il set dopo una rimonta incredibile (27-29).

Quarto set

Oria è sotto shock e la Livi ha ritrovato entusiasmo: sullo 0-7 i piccioni sotto il tetto appaiono come avvoltoi. Avevamo la partita in pugno, con un 3-0 già in cassaforte, e ce la siamo lasciata sfuggire; difficile riprendersi psicologicamente e difficile prevedere adesso un esito diverso dal tracollo.

Cresce vistosamente Giulietta (un primo tempo ed un muro), ma cresce anche il vantaggio della squadra lucana e il palazzetto assiste ammutolito all’agonia della Celeste (8-19).

Poi succede qualcosa: pipe di Lucrezia, attacco di Silvietta e replica di Lucrezia. Poca cosa, dato che la Livi torna a +10 ed è ormai a 3 punti dalla meta (12-22). Invece, è l’inizio di un’inversione di tendenza.

Il resto lo fa Stefania che, dopo un attacco di Lucrezia, va in battuta e serve divinamente: ace con un po’ di culo per via del nastro, muro di Silvietta ed ace limpidissimo della nostra palleggiatrice (16-22).

L’allenatrice-giocatrice Petrone chiama il time-out, ma si riprende esattamente da dove si era lasciato: altro ace di Stefania!

Attacco di Silvietta e sesto punto consecutivo per l’Oria (18-22). Vuè cuvvìde ca adesso restituiamo la rimonta del terzo set con gli interessi?

C’è un primo tempo per la Livi, che poi, però, sbaglia il servizio e subisce un muro da Silvietta (20-23). Forse si può osare!

E’ uno dei momenti più emozionanti della partita: uno scambio infinito con almeno 5 capovolgimenti di fronte (per i benevoli, tante eroiche difese; per i severi, tante occasioni di attacco sprecate) e tuttavia concluso favorevolmente dalla Livi Potenza. Il possibile 21-23 diventa così 20-24.

Una ricezione creativa completa la frittata: la Livi pareggia il conto dei set.

Ma l’Oria è tornato a crederci.

Tie-break

Scatto delle ospiti e immediata reazione della Celeste: Lucrezia, Lucrezia e muro di Giulia (3-2)!

Nolè scarica l’ennesimo bolide ma si lascia prendere dalla foga agonistica che le costa l’ammonizione per schiamazzi in luogo pubblico (4-3).

Schiamazzano anche le brindisine – è la tesi difensiva, ma in questa fase difficile per il paese, caratterizzata dagli attacchi alla magistratura, tendiamo ad essere solidali con i princìpi della Costituzione.

L’arringa più efficace, comunque, è quella che Nolè si costruisce sul parquet con un lungolinea dei suoi, imitata subito dopo da Di Cecca (4-5).

Splendido muro Giulia-Silvietta su Golluscio, invasione ospite e attacco di Ivana (7-5).

E’ un’altalena: la Livi torna avanti (7-8).

Due difese consecutive di Giulia consentono a Lucrezia di attaccare con successo (9-8), ma la formazione ospite passa nuovamente in vantaggio di misura (9-10).

Attacco di Silvietta e punto di Daniela che stoppa una ricezione lunga (11-10).

Dopo il pareggio ed un errore in battuta delle potentine (12-11), il gran finale. Lucrezia è in prima linea. Se non Oria, quando?

Ha già messo 34 palloni a terra, si sa che Stefania punterà su di lei, è marcata a vista, ma tutto questo non impedisce a Lucrezia di coronare questa partita stratosferica con tre attacchi vincenti consecutivi!

E al fischio finale, sul 15-11, può esplodere la felicità di giocatrici e tifosi.

E’ una felicità che dura lo spazio di una domenica sia perché c’è comunque il rammarico per un punto buttato e sia – soprattutto – perché il calendario non consente soste e l’Oria è atteso da un’altra “finale” a Battipaglia, sul campo di una squadra particolarmente in forma.

Con questo spirito e con un’attaccante da 37 punti il colpo d’ala è possibile. Prendiamo esempio dai piccioni…

Tabellino: Oria-Livi Potenza 3-2 (25-21, 25-18, 27-29, 20-25, 15-11)

Oria: Guacci 9, Cozzetto NE, Gallo Ingrao 15, Basile 5, Mastria NE, De Tommaso NE, Lonoce 2, Mastandrea 17, Liace 37, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.

Muri-punto 11, aces 10, errori in battuta 12.

Punti fatti 82 (73,2%), errori-punto avversarie 30 (26,8%).

Livi Potenza: Golluscio 11, Iosa NE, Di Cecca 20, Cerone NE, Petrone 4, Giovino 8, Tancredi 4, Nolè 23, Dasco 1, Sinisi 0, Marchese (L) – All. Petrone.

Muri-punto 9, aces 8, errori in battuta 16.

Punti fatti 73 (70,2%), errori-punto avversarie 31 (29,8%).

Fette di torta” su 216 scambi: PF Oria 38%, PF Livi Potenza 33,8%, EP Oria 14,3%, EP Livi Potenza 13,9%.

Arbitri: Michela Tombolini e Giuseppe Latronico.

Altri risultati: Spezzano-Arzano 1-3, ASCI Potenza-San Pietro Vernotico 1-3, Castellammare di Stabia-Turi 3-2, Accademia BN-Battipaglia 3-2, Gricignano-Trepuzzi 3-0, Lavello-Caserta 3-2.

Classifica: Arzano 57; San Pietro Vernotico 54; Castellammare di Stabia 42; Accademia BN 38; Gricignano 37; Caserta 33; ASCI Potenza 27; Livi Potenza 26; Spezzano e Battipaglia 18; Turi 15; Trepuzzi e Lavello 13; Oria 8.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 230,00; Gricignano 80,00; Turi e Livi Potenza 50,00; ASCI Potenza, Oria e Castellammare di Stabia 40,00; tutte le altre 0,00.

Entra in classifica la Livi Potenza e affianca il Turi al terzo posto: 50 euri per le offese rivolte al primo arbitro da uno spettatore isolato.

Prossimo turno: Battipaglia-Oria, domenica 20 marzo, ore 18.00.


ASCI POTENZA-ORIA 3-0

18 gennaio 2011

Domenica 16 gennaio 2011 – ore 18.00

Basilicata fast to fast.

Non è il sequel del road-movie di Rocco Papaleo, ma una fotografia, tra le tante, di questa partita iniziata con una fast dell’ASCI (riuscita) e finita con una fast dell’Oria (fallita).

Io l’avevo detto che quel gatto nero incontrato in autogrill ci avrebbe portato sgubbio. Perché quello non è un autogrill come gli altri e probabilmente quel gatto non è un gatto. Chi crede nella metempsicosi sa che quel gattaccio è la reincarnazione di qualcuno che non voglio nominare.

Male hanno fatto Annacarla e Lucrezia a dargli confidenza.

Il nostro martello, in verità, assicura che è stato il gatto nero a grattarsi quando ci ha visto arrivare.

Bando alle scaramanzie, la squadra celeste cede la posta piena ad una squadra certamente più equilibrata e competitiva, ma ancora una volta non possiamo dirci immuni da responsabilità confermandoci una formazione che sa di incompiutezza. Se ho contato bene, abbiamo fatto più muri delle nostre avversarie (5-4) riuscendo a ribaltare le sorti di un fondamentale che nelle previsioni avrebbe dovuto favorire le lucane.

Ma hanno pesato per l’ennesima volta le serie di errori-punto regalati nei momenti più delicati della partita, oltre che una certa arrendevolezza mentale.

C’è forse la difficoltà di immaginarsi capaci di stupire. Eppure momenti in cui la squadra ha stupito favorevolmente non sono mancati in questo campionato. Il pericolo adesso si chiama fatalismo.

Sul piano dell’impegno, invece, nulla da eccepire: le maglie a fine partita sono inzuppate di sudore. Come sempre, del resto.

Per quello che mi riguarda, l’arrivo in palestra due ore prima del match mi ha permesso di fare un po’ di turismo dopo tanto tempo. Potenza è faticosa e sono sicuro che il tasso di obesità sia inferiore alla media nazionale. L’ho capito dal sorrisetto del custode quando mi ha indicato la strada verso via Pretoria, stimando i tempi e sentenziando: “Andarci a piedi fa bene”…

E’ valsa la pena. Sono arrivato fino alla chiesa di San Michele, ma poi, sostando al bar-pasticceria “Brucoli”, temo di aver recuperato le calorie perdute.

Sorpresa al PalaCaliendo. In attesa di cambiare marcia, l’Oria ha cambiato look: Stefania ha una treccia multipla, la maglia del libero è diventata rossa e – soprattutto – a indossarla non è Simona ma Ivana.

Si gioca, quindi, con Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Simona Leone di banda, Giulia Basile e Daniela Lonoce centrali, Ivana Gallo Ingrao libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso e Priscilla Pisani.

L’ASCI Potenza: Cristina Fiore in palleggio, Aurora Avena opposto, Livia Di Camillo e Caterina Di Lucchio laterali, Katia Taddei e Silvia Antonaci centrali, Marianna Santangelo libero.

A disposizione di coach Massimo Telesca: Michela Prete, Fabiana Carmelia, Giorgia Valente, Danila Ridolfo e Giuliana Loperte.

Primo set

E rieccoci alla fast dell’1-0 di Silvia Antonaci. Un biglietto da visita anche se con noi può risparmiarselo visto che il suo talento lo conosciamo bene dai tempi dell’Under 18.

Dopo un’incoraggiante esperienza a San Pietro l’anno scorso, il “prodotto” col marchio doc di Cristina Laudisa è venuto in Basilicata a regalare colpi da manuale ed a formare con Katia Taddei una delle più interessanti coppie di centrali del campionato.

Sull’altro versante Lucrezia sembra carica, ma la partita non decolla: l’approccio celeste è timido mentre le lucane sprecano servizi.

Ad innalzare il tasso tecnico dell’incontro provvede la palleggiatrice Fiore, ispiratrice della prima fuga locale: prima smarca Antonaci, poi serve un rigore a Di Lucchio. Nel mezzo un muro di Taddei (10-6).

Lucrezia reagisce, ma non basta più, anche perché l’ASCI è passata dagli errori in battuta agli aces (13-8).

Il muro di Giulia è l’ultima buona cosa dell’Oria nel set.

Taddei centra Ivana con un primo tempo alquanto risoluto e poi mette in campo otto servizi consecutivi. Di attaccare, attacchiamo, ma Silvietta e la Leonessa hanno smarrito la precisione: con 7 errori-punto in 12 scambi il parziale è segnato (23-11). Resta soltanto il tempo per ammirare due belle conclusioni di Di Lucchio e dell’inossidabile Avena (25-12).

Abbiamo perso il primo set e lo abbiamo perso male.

Mi fa piacere.

Di solito, quest’anno, abbiamo giocato sempre ottimi primi set, anche con squadre cazzute (Gricignano, Arzano, Caserta), e poi abbiamo preso mazzate. Qui abbiamo giocato un primo set loffio e magari adesso vinciamo la partita…

Secondo set

Le cose vanno un po’ diversamente dalle mie previsioni, ma i progressi ci sono.

Secondo tocco, aiutato dal nastro, di Stefania e mani-fuori di Lucrezia: c’è più convinzione dopo l’intervallo (1-2).

La loro Silvia continua a piazzare fast e primi tempi, ma la nostra Silvietta sta entrando prepotentemente in partita e Pocahontas mura l’altra collega di ruolo locale (5-5).

Mura anche Stefi, “fasteggia” anche Daniela (10-10), ma poi ritornano i fantasmi dell’imprecisione offensiva e l’ASCI ne approfitta (14-11).

Perfetta la ricezione di Ivana: talmente perfetta che fa punto…!

Subentra un po’ di nervosismo, soprattutto tra le padrone di casa, e una Silvietta sempre più inarrestabile regala alla Celeste qualche speranza concreta di raddrizzare la partita (15-17).

La nostra difesa adesso è molto positiva e finalmente la Leonessa si sblocca in attacco con un mani-fuori molto contestato dal pubblico locale (18-20).

Errore in battuta e due tiri nostri sulla rete; è così che l’ASCI ci sorpassa (21-20).

Lucrezia martella, ma le ragazze di Telesca sono brave ad amministrare mandando a segno Di Lucchio e Avena, set-winner con un’astuta palletta (25-23).

Terzo set

Partiamo male (5-2) e reagiamo bene: Lucrezia e Silvietta ci tengono in corsa (5-6).

Silvietta, che in questo set metterà ben 7 palloni a terra, offre all’Oria un vantaggio di due punti (6-8), ma saranno i soliti errori-punto ad abortire il tentativo di rimonta brindisino: ben 4 in un break da 5-1 (11-9).

A questo punto inizia la fase più intensa della partita: Silvietta è indifendibile, Lucrezia va spesso a segno e Giulietta impone il terzo muro-punto personale, ma dall’altra parte Di Camillo mette a terra palloni importanti e le centrali offrono saggi di bravura: Antonaci brilla anche in battuta e Taddei conclude il parziale con una fast e tre primi tempi da applausi. Anche il fatto di chiamarsi Katia Taddei è di per sé una nota di merito…

La Celeste non si arrende e ci crede sino al 20-18 (Silvietta), poi si stuta definitivamente la luce per la nota “legge della tre quarti”.

Doppietta di Di Camillo e rafforzamento della nomination di Antonaci agli Oscar di miglior centrale (muro e fast).

Non è l’unico gioiellino del Salento presente al PalaCaliendo; ci sarebbe anche Giorgia Valente, ma quella di stasera è una partita senza sostituzioni. In ogni caso, abbiamo appreso che la creatura condivide parte del DNA con Ida Taurisano.

Cosa sia il DNA e quali siano le differenze con l’RNA può spiegarvelo Pocahontas, che lo sta studiando in biologia. E in macchina è sembrata preparata, nonostante le due ore di riposo ogni due minuti di studio.

Sul 24-19 la creatività non paga e la fast brindisina finisce sulla rete (25-19).

Qualcosa di buono si è visto, anche qualcosa di diverso. Non so esattamente che cosa.

Forse non siamo migliori degli altri, ma certamente siamo in grado di rompere le scatole a molti. Forse manca la continuità. O magari una scintilla, come quella che nella Palafiom di tre anni fa, nel momento peggiore della stagione, si trasformò in un incendio durato per tutto il girone di ritorno.

Durante il confino proprio in queste terre Carlo Levi si soffermava sull’esasperazione locale del fatalismo: “Non c’è ragione né cause ed effetti, ma soltanto un cattivo Destino, una Volontà che vuole il male, che è il potere magico delle cose”. (1)

Questo sarebbe l’errore. Credere che la scintilla possa scoccare da sola giungendo dal cielo. La scintilla scoccherà proprio studiando e correggendo le cause per cambiare gli effetti. Lavorando in palestra. E convincendoci che le cose possono cambiare; noi possiamo cambiarle. Il tempo c’è; c’è anche la voglia.

Tornando alla Palafiom di tre anni fa, colgo l’occasione per salutare con affetto la nostra Desi: tieni duro; passerà. In bocca al lupo!

Tabellino: ASCI Potenza-Oria 3-0 (25-12, 25-23, 25-19)

ASCI Potenza: Avena 10, Prete NE, Fiore 2, Carmelia NE, Valente NE, Taddei 6, Ridolfo NE, Di Camillo 5, Di Lucchio 9, Loperte NE, Santangelo (L) – All. Telesca.

Muri-punto 4, Aces 3, errori in battuta 9.

Punti-fatti: 44 (58,7%), errori-punto avversarie: 31 (41,3%).

Oria: Guacci 2, Cozzetto NE, Basile 3, De Tommaso NE, Lonoce 1, Mastandrea 14, Liace 10, Leone 2, Pisani NE, Gallo Ingrao 1 (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, aces 0, errori in battuta 7.

Punti fatti 33 (61,1%), errori-punto avversarie: 21 (38,9%).

Fette di torta” su 129 scambi: PF ASCI Potenza 34,1%, PF Oria 25,6%, EP Oria 24%, EP ASCI Potenza 16,3%.

Arbitri: Marcello Russo e Giuseppe La Gala.

Altri risultati: Trepuzzi-Arzano 0-3; San Pietro Vernotico-Livi Potenza 3-0; Stabia-Spezzano 3-1; Caserta-Battipaglia 3-0; Accademia BN-Gricignano 3-0; Turi-Lavello 3-0.

Classifica: Arzano 36; San Pietro Vernotico 33; Stabia 28; Caserta 26; Gricignano 25; Accademia BN 23; Livi Potenza 16; Spezzano 15; ASCI Potenza 13; Trepuzzi 12; Turi 11; Battipaglia 7; Lavello 4; Oria 3.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 150,00; Turi 50,00; ASCI Potenza e Oria 40,00; tutte le altre 0,00.

Quann’ è cris’, è cris’ pe’ tutt’.

Prossimo turno: Oria-Castellammare di Stabia, domenica 30 gennaio, ore 18.00 (ma prima c’è il riposo).

 

NOTE:

(1) LEVI, C., Cristo si è fermato a Eboli, Mondadori, Milano, 1968 (1^ ed. Oscar), 1945 (1^ ediz.), pag. 72.


LIVI POTENZA-TARANTO 3-1

26 aprile 2010

Domenica 25 aprile 2010 – ore 18.00

L’abbiamo tanto odiata a scuola, ma adesso la matematica è la nostra ultima speranza. La salvezza è ancora possibile: Accademia Benevento, Volley Altamura e magari anche l’Oria non dovrebbero più fare punti e noi dovremmo prenderne 6 vincendo contro l’Azzurra Molfetta e contro la capolista Sarno.

Bah, è un po’ difficilino.

Comunque, resta il dovere morale di provarci e di chiudere con dignità questo campionato travagliato.

A proposito di problemi, la nostra Cristiana non se la sente di disertare dalle Forze Armate ed è quindi costretta ad assentarsi dal parquet. Giocherà al suo posto Giulietta.

La novità più significativa, però, riguarda lo staff: si registra l’esordio su una panchina di B2 di Gabriella, che affianca così coach Marcello.

La signora Leone dev’essere, però, a disposizione degli arbitri e rinuncia così alla gita in centro del resto del gruppo. Una gita piuttosto lunga, si direbbe, e anche con qualche aspetto noir, come apprenderemo in seguito.

Lisa e compagnia bella arrivano al PalaCaliendo al termine del primo set.

Ufficialmente la palestra si chiamerebbe Caizzo; qualcuna legge male il cartello, saltando una vocale, diciamo così, e resta sorpresa dall’insolita denominazione; poi osserva meglio e scorge quella stretta lettera che prima era sfuggita.

Ho ancora la pistola giocattolo di Arzano e procedo al sequestro di Felice, il pupazzo di peluche che abitualmente si accomoda sulla panchina della Livi. Neanche il tempo di fotografare l’ostaggio e di consegnare la richiesta di riscatto che il presidente della squadra lucana riprende il pupazzo e lo riporta dalla nostra panchina a quella della Livi, accusandomi di essere un maleducato.

Formalmente non ha tutti i torti e rinnovo le mie scuse al buon Felice, ma in un contesto goliardico come quello in cui era maturato il sequestro a mano armata mi sembra un po’ eccessivo parlare di maleducazione.

Comunque ne prendo atto. Il problema è che anche questo blog ambisce ad avere un carattere scherzoso e a questo punto non vorrei urtare la suscettibilità delle nostre avversarie nel caso in cui mi sfuggisse qualche battuta maleducata. A scanso di equivoci, quindi, preferisco non nominarle affatto, se non per confermare che hanno coronato un’ottima stagione dimostrando di essere una squadra estremamente valida e ricca di atlete bravissime. I risultati, soprattutto nel girone di ritorno, parlano da soli.

Faccio un’eccezione per la nostra ex Michela: lei la conosciamo, le vogliamo bene e soprattutto sappiamo che sa stare allo scherzo; lei posso nominarla senza il timore che si offenda per la mia maleducazione. Almeno spero.

Coach Marcello Presta schiera Alessandra Certa in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Gisela Scialacomo e Simona Leone laterali, Silvia Renna e Giulia Basile centrali, Ivana Gallo Ingrao libero.

In panchina Simona Mereu e Priscilla Pisani, sorvegliate da Gabriella perché non tocchino la crostata alla crema prima del tempo.

Primo set

Si inizia maluccio. Le nostre avversarie sembrano subito padrone della partita: loro fanno punti, loro concedono qualche errore (6-2).

Il nostro attacco, per il momento, non punge, ben contenuto da una difesa particolarmente reattiva.

Garantisce, però, buoni frutti la scelta di valorizzare la pipe di Gisela; nello scambio successivo c’è anche il muro di Pocahontas, in collaborazione con Silvietta. E’ pareggio: 8-8.

Michela inizia a scaldare il braccio e le padrone di casa ritornano in vantaggio (17-13).

La partita diventa sempre più intesa; si lotta punto a punto e poi il Taranto sfiora nuovamente il pareggio: muro di Silvietta e bella diagonale di Simona Leone, autrice di 5 punti in questo parziale (19-18).

Nuovo allungo lucano (21-18) e pronta reazione biancoblu: millimetrico lungolinea della Leonessa e pipe di Gisela con la palla che resta in bilico sul nastro e poi decide di atterrare dall’altra parte della rete dopo che i tifosi tarantini sono rimasti con il fiato sospeso per degli attimi sembrati infiniti (21-20).

Più che i tifosi tarantini, diciamo pure il signor Priscillo ed io, visto che gli altri stonn’ angòr’ a fa’ turisme…

Dopo un pallonetto potentino, spariamo fuori due attacchi consecutivi (24-20), Silvia annulla il primo set-point, ma poi subiamo un perentorio primo tempo che chiude il parziale (25-21).

Secondo set

Assisto ad un miracolo: coach Ivan Castillo senza il suo mitico berretto di lana.

L’esperto tecnico peruviano si accomoda in tribuna nell’intervallo tra il primo e il secondo set; poi, però, si allontana a conclusione del parziale e non lo vediamo più ritornare. Ha cambiato posto o se n’è proprio andato?

Che fortuna, comunque: ha assistito proprio al set vinto dal Taranto; avrà avuto una buona impressione della nostra squadra, avrà pensato che la classifica è bugiarda…

Una buona impressione ce la facciamo anche noi, in effetti: Silvia attacca, mura e con i tre punti della nostra centrale conduciamo 0-4.

Il vantaggio aumenta ulteriormente grazie ai mani-fuori e alle diagonali di Gisela, sempre molto efficace (2-8).

Ace della schiacciatrice appulo-argentina e ulteriore allungo del Taranto (3-10)!

L’allenatrice lucana corre ai ripari ed effettua una girandola di sostituzioni; i risultati le danno ragione perché la Livi rosicchia quasi tutto il gap (13-15).

Cambia anche la palleggiatrice e puntualmente si realizza la “legge di Roby” (Manzacca): doppia fischiata / all’alzatrice appena entrata. Che fa anche rima.

Bell’attacco di Silvietta da posto due ed ennesima pipe vincente di Gisela; il distacco è nuovamente rassicurante (15-21).

Michela dà libero sfogo alla propria creatività: adesso attacca da posto quattro piazzando la palla con due mani; nei set successivi verrà il momento dell’appoggio beffardo in bagher e delle celebri battute a uecchio.

Ma il Taranto è perfetto in questa fase: Silvietta infila pallette, Silvia mura e Gisela mette a terra la diagonale del 17-25.

E’ l’ora della riscossa o è il solito set che serve a prolungare l’agonia?

Terzo set

In questa partita chi ha fatto il primo punto ha poi sempre vinto il set. Oltre al primo, le nostre avversarie di punti ne fanno parecchi, sfruttando dal 4-2 in poi un turno in battuta particolarmente velenoso.

Il break, nel complesso, è di 8 punti e sull’11-2 è davvero difficile essere ottimisti.

Il cambio-palla proprio non riesce finché Ale non decide di azzardare la carta Pocahontas. Ed è proprio Giulietta a spezzare l’assedio con un bel primo tempo e a concedere il bis un minuto dopo (12-4).

Poi, però, le padrone di casa raggiungono il massimo vantaggio con un lungolinea di Michela (15-5).

In tribuna, iniziamo a pensare che il testamento biologico non sia poi una cattiva idea: adesso che ancora siamo in grado di ragionare potremmo decidere di interrompere le sofferenze prima che inizino a configurarsi come accanimento sportivo-terapeutico, così da non ripetere le lunghe agonie di Benevento, di Oria, a di Acquaviva, ad esempio.

Si dovrebbero consegnare in anticipo all’arbitro le proprie volontà, magari insieme alla formazione: se siamo sotto – chessò – di 9 punti, acconsentiamo a staccare la spina in anticipo; il set finisca lì anche se il punteggio è 13-4, per esempio.

Ma è il Taranto a smentirmi prima con il repertorio tradizionale (fast di Silvia, ace di Silvietta, pipe di Gisela) e poi con un inconsueto primo tempo di Leo (15-10).

Grande Silvietta con due attacchi consecutivi da seconda linea, ma quando il miracolo sembra avvicinarsi, le nostre avversarie impongono un parziale di 7-1, che ci tarpa le ali definitivamente.

Il punto del 24-14 è il citato bagher di Michela. Mi ricordo quando lo faceva in amichevole, seguito dalla chiassosa e caratteristica esultanza con ridarella annessa.

Ah, quanti ricordi. Quanta strada ha fatto ‘u cor’ d’ Tarand’…

Nell’annotare gli scout individuali mi confondo: cerco il nome di Michi nella parte di foglio con la tabella della nostra squadra.

Gisela annulla due palle-set, ma un lunghissimo scambio si conclude a favore della formazione locale: 25-17 ed è già un punto perso in classifica.

Quarto set

Il quarto set è emblematico di tante sconfitte subite in questa stagione: momenti di vuoto, in cui la squadra appare dimessa e deconcentrata, ma anche tanta dignità e tanto carattere con cui si riesce a sfiorare il risultato utile, salvo poi cedere nei momenti topici.

Purtroppo si parte dal 7-2 con Michela sempre più esplosiva nelle conclusioni ed una sua compagna particolarmente brava nel trovare il mani-fuori.

Spesso, in generale, non si riesce a capire se il mani-fuori sia voluto oppure se sia una botta di culo, ossia un attacco murato ma non abbastanza. Questa collega di Michela, invece, spinge proprio la palla sulle mani del muro avversario, cercandole – si vede. E trovandole quasi sempre.

I pallonetti e i servizi di Silvietta ci riportano a ridosso delle nostre avversarie, ma il punteggio degenera nuovamente con una Michela incisiva anche a muro (20-13).

Marcello ripropone il cambio Mereu-Pocahontas e la mossa si rivela azzeccata: Simo serve benissimo, trova un ace e difende; il muro di Silvia e gli attacchi di Silvietta fanno i resto. Improvvisamente la partita si è riaperta: 20-19.

Infrazione jonica e doppietta di Silvia: prima sfruttando una palla corretta in volo da Ale e poi andando nuovamente a muro. Siamo in parità (21-21)!

Sul più bello, quando la speranza sembrava rinascere, nuovo black-out del Taranto. Le attaccanti avversarie tagliano ripetutamente la nostra difesa e Michela realizza il 22^ punto personale (9^ nel set).

Finisce 25-21 e la nostra classifica rimane drammaticamente ferma.

Silvia si cosparge di benzina e tenta di darsi fuoco con un accendino.

L’ASCI, se mai fosse ancora da considerare in bilico, trova un punto d’oro a Battipaglia, l’Accademia ne prende due, la Volley Altamura uno, l’Oria addirittura tre (in attesa di affrontare il Salerno) e persino alle nostre spalle si muove la Leonessa (vittoriosa su un’AS Benevento che sembra essere ormai demotivata; no’ s’ potèvan’ demotivà già a u Maria Pia…?!). Giornata nera, insomma.

C’è ancora la matematica, è vero, ma forse a quest punto n’ servon’ pure a teologgie e l’astrologgie…

‘A fava e ‘u scuèrcele

GABRIELLA: Ligia ai doveri del dirigente accompagnatore: non perde i documenti, non insulta gli arbitri, sostiene le ragazze, non si siede sul posto riservato al coach e soprattutto non trasporta la borsa medica da una panchina all’altra in occasione degli intervalli. La crostata alla crema, inoltre, era una favola.

SIMONA: Ha giocato bene, attaccando molti palloni, concludendo in doppia cifra e dimostrando per l’ennessima volta di scendere sul parquet con il cuore e di uscirne senza fiato. Il problema è un altro. Mancano ancora tre giornate alla fine del campionato e già si è venduta il borsone al mercato della Salinella… Qua si smobilita prima del tempo.

Tabellino: Livi Volley Potenza-Taranto 3-1 (25-21, 17-25, 25-17, 25-21)

Taranto: Mastandrea 12, Scialacomo 19, Mereu 1, Basile 3, Renna 14, Certa 0, Pisani NE, Leone 11, Gallo Ingrao (L) – All. Presta.

Aces 5, errori in battuta 4, muri-punto 6.

Arbitri: Francesco Colamatteo (CE) e Giuseppe Della Gatta (CE).

Durata set: 25’, 22’, 27’, 27’ – Durata totale dell’incontro: 1.50’.

Altri risultati: Sarno-Salerno 3-0, Arzano-San Pietro Vernotico 2-3, Azzurra Molfetta-Centro Ester NA 1-3, Battipaglia-ASCI Potenza 3-2, Leonessa Altamura-AS Benevento 3-1, Accademia Benevento-V.Altamura 3-2, Oria-Acquaviva delle Fonti 3-1.

Classifica: Sarno 70; San Pietro Vernotico 67; Centro Ester NA 66; Battipaglia 61; Azzurra Molfetta 60; Arzano 58; Livi Potenza 45; AS Benevento 40; ASCI Potenza 36; Accademia BN 33; V.Altamura 32; Oria 30; TARANTO 27; Leonessa Altamura 26; Acquaviva delle Fonti 21; Salerno -3.

Verdetti matematici: Sarno e San Pietro Vernotico sono sicure – quanto meno – dei play-off; in pratica lo è anche il Centro Ester Napoli, a cui basta un solo punto; l’Azzurra Molfetta e l’Arzano sono fuori dalla corsa per la B1. Dovrebbe essere salvo l’ASCI Potenza (se ho calcolato bene, le manca solo un set).

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Salerno 1.600,00; Azzurra Molfetta 470,00; Leonessa Altamura 400,00; Oria 200,00; V.Altamura 160,00; Sarno e Accademia BN 120,00; ASCI Potenza 105,00; Acquaviva delle Fonti 40,00; tutte le altre 0,00.

Campionato correttissimo, specie se si considera che la capolista deve il primato ad un’inadempienza piuttosto che all’irruenza.

Prossimo turno: Taranto-Azzurra Molfetta, sabato 1^ maggio 2010, ore 18.00, Istituto Maria Pia, via Galilei.


CALCOLIAMO IL TASSO DI DOMESTICITA’

9 marzo 2010

Non sono abbastanza esperto di pallavolo per sapere se esiste già o se si tratta di una mia invenzione. Presumo che esista già. In ogni caso io lo definirei “tasso di domesticità”.

Ho cercato di stabilire con un criterio matematico quale fosse la squadra del nostro girone più condizionata dal fattore campo. Mi sono venuti in mente due metodi, ma il primo mi sembra più attendibile.

METODO A

Il primo metodo è questo: si calcola l’efficienza di ogni squadra in casa (percentuale della somma dei punti vinti rispetto a quelli disponibili nelle partite interne), poi si calcola l’efficienza in trasferta (percentuale della somma dei punti vinti rispetto a quelli disponibili in incontri esterni) e infine si calcola la differenza.

Ad esempio, il Taranto ha giocato in casa 11 partite (dunque, 33 punti in palio) ed ha ottenuto 15 punti (in realtà sono 12, ma diamo per scontato che il giudice sportivo domani ce ne assegni altri 3). In questo caso, il Taranto ha conquistato il 45,4% dei punti distribuiti al Maria Pia.

Diciamo che la soglia di sufficienza sarebbe il 66,6% (ovvero la media di 2 punti su 3), ma è chiaro che dipende dagli obiettivi di ogni formazione.

In trasferta il Taranto ha giocato 11 partite (33 punti disponibili) ed ha ottenuto 9 punti, ossia il 27,2%.

Il Taranto ha dunque un tasso di domesticità di 18,2, che scaturisce dal calcolo 45,4 – 27,2 = 18,2. Questo è il peso rivestito dal fattore campo per la nostra squadra.

Ho fatto lo stesso calcolo per tutte le formazioni del girone.

Prima di arrivare ai risultati, però, prendiamo in esame l’efficienza interna di tutte le squadre, da cui si evincono le squadre più “spietate” tra le mura amiche.

Il calcolo della tabella seguente è elaborato così: si considerano tutti i punti a disposizione negli incontri casalinghi e tra questi si calcola la percentuale di quelli vinti dalle varie squadre.

EFFICIENZAIN CASA % CASA PT CASA
San Pietro Vernotico 93,9 % 31/33
Arzano 93,9 % 31/33
Battipaglia 87,8 % 29/33
Centro Ester NA 84,8 % 28/33
Sarno 84,8 % 28/33
Azzurra Molfetta 81,8 % 27/33
AS Benevento 78,8 % 26/33
Livi Potenza 57,5 % 19/33
Oria 51,5 % 17/33
Leonessa Altamura 51,5 % 17/33
Acquaviva delle Fonti 46,6 % 14/30
TARANTO 45,4 % 15/33
ASCI Potenza 39,3 % 13/33
Accademia BN 39,3 % 13/33
Volley Altamura 30,5 % 11/36
Salerno 0 % 0/33

I fortini (quasi) inespugnabili sono, dunque, quelli di San Pietro Vernotico e di Arzano (93,9%). Le brindisine hanno ceduto soltanto 2 punti alla Livi Potenza; le arzanesi 2 punti al Sarno.

Le nostre prossime trasferte, guarda caso, sono proprio a San Pietro e ad Arzano, la qual cosa è piuttosto inquietante…

Non scherza neanche il Battipaglia (87,8%).

Le squadre più vulnerabili in casa sono, invece, il Salerno (0%), la Volley Altamura (30,5%) e l’ASCI Potenza (39,3%).

Ora vediamo i rendimenti in trasferta.

EFFICIENZAFUORI CASA % FUORI PT FUORI
Centro Ester NA 72,7 % 24/33
Sarno 72,7 % 24/33
Azzurra Molfetta 63,6 % 21/33
San Pietro Vernotico 60,6 % 20/33
Arzano 51,5 % 17/33
Battipaglia 51,5 % 17/33
ASCI Potenza 48,4 % 16/33
Livi Potenza 39,3 % 13/33
Accademia BN 36,3 % 12/33
AS Benevento 33,3 % 11/33
TARANTO 27,2 % 9/33
Volley Altamura 26,6 % 8/30
Acquaviva delle Fonti 19,4 % 7/36
Leonessa Altamura 18,1 % 6/33
Oria 12,1 % 4/33
Salerno 0 % 0/33

Le squadre più efficienti fuori casa sono il Sarno e il Centro Ester, che hanno conquistato il 72,7% dei punti in palio (e non sarà un caso che si tratti anche delle due squadre in testa alla classifica). Segue l’Azzurra Molfetta (63,6%).

Chiudono la graduatoria il Salerno (0%), l’Oria (12,1%) e la Leonessa Altamura (18,1%).

A questo punto, possiamo, calcolare il cosiddetto tasso di domesticità:

TASSO DI DOMESTICITA’ DIFF. % CASA – % FUORI
AS Benevento 45,5
Arzano 42,2
Oria 39,4
Battipaglia 36,6
Leonessa Altamura 33,4
San Pietro Vernotico 33,3
Acquaviva delle Fonti 27,2
Azzurra Molfetta 18,2
Livi Potenza 18,2
TARANTO 18,2
Centro Ester NA 12,1
Sarno 12,1
Volley Altamura 3,9
Accademia BN 3,0
Salerno 0
ASCI Potenza – 9,1

La squadra più “casalinga”, quella cioè che vanta (o denuncia, dipende dai punti di vista) la maggior differenza tra rendimento interno ed esterno, è dunque l’AS Benevento (ha il 78,8% di efficienza interna e il 33,3% di efficienza esterna), seguita dall’Arzano (42,2) e dall’Oria (39,4).

A testimonianza dell’importanza rivestita dal fattore campo anche nella pallavolo, c’è solo una squadra che, sino a questo momento, ha ottenuto risultati migliori lontano dalle mura amiche (l’ASCI Potenza).

METODO B

Il secondo criterio di valutazione offre risultati molto interessanti, ma credo che sia più valido il primo. I risultati tra i due metodi sono un po’ discordanti anche se i trend delle varie squadre sono sostanzialmente analoghi.

Il metodo B considera i punti ottenuti in casa da una formazione e li rapporta ai punti complessivi ottenuti dalla stessa formazione, calcolandone la percentuale.

Per esempio, il Taranto sino a questo momento ha (o meglio, da domani dovrebbe avere) in classifica 24 punti, di cui 15 conquistati in incontri casalinghi e 9 in incontri fuori casa. I 15 punti costituiscono il 62,5% del totale di 24. Il Taranto – secondo il metodo B – avrebbe dunque un tasso di domesticità del 62,5%.

La squadra più casalinga, secondo questo criterio, sarebbe, al momento, l’Oria, che ha ottenuto tra le mura amiche oltre l’80% dei propri punti, seguita dalla Leonessa Altamura (73,9%) e dall’AS Benevento (70,3%). Con la vittoria piena di sabato scorso, l’Acquaviva delle Fonti ha abbassato la propria percentuale.

La squadra meno condizionata dal fattore campo è sempre l’ASCI Potenza, l’unica del girone ad aver conquistato fuori casa più punti rispetto a quelli ottenuti al PalaCaliendo.

TASSO DI DOMESTICITA’METODO B % PT CASA SU PT TOT PT CASA + PT FUORI (TOT)
Oria 80,9 % 17+4 (21)
Leonessa Altamura 73,9 % 17+6 (23)
AS Benevento 70,3 % 26+11 (37)
Acquaviva delle Fonti 66,6 % 14+7 (21)
Arzano 64,5 % 31+17 (48)
Battipaglia 63,0 % 29+17 (46)
TARANTO 62,5 % 15+9 (24)
San Pietro Vernotico 60,7 % 31+20 (51)
Livi Potenza 59,3 % 19+13 (32)
Volley Altamura 57,8 % 11+8 (19)
Azzurra Molfetta 56,2 % 27+21 (48)
Centro Ester NA 53,8 % 28+24 (52)
Sarno 53,8 % 28+24 (52)
Accademia BN 52,0 % 13+12 (25)
ASCI Potenza 44,8 % 13+16 (29)
Salerno NC 0+0 (0)

Va precisato, comunque, che, sebbene la maggior parte delle squadre abbia disputato 11 partite in casa ed altrettante in trasferta, la Volley Altamura ha giocato 12 partite in casa e 10 in trasferta e l’Acquaviva 10 in casa e 12 in trasferta.

Ovviamente le valutazioni saranno complete e attendibili solo a fine stagione, visto che gli impegni in casa o fuori possono presentare difficoltà mutevoli a seconda dei rispettivi calendari.

Era solo una curiosità.

A proposito di fine stagione, lo scorso anno la vincitrice Trani chiuse con queste percentuali: punti in casa 95,5%, punti fuori 88,8%, tasso di domesticità 5,7 (ossia, sostanziale indifferenza tra casa e trasferta). Vabbè, non è il caso di fare paragoni; quella era una squadra galattica.

L’ultima piazza utile per la salvezza la occupò il Tuglie: punti in casa 51,1%, punti fuori 42,2%.

Nonostante i 39 punti in classifica, non ce la fece in prima battuta l’Azzurra Molfetta: il rendimento molto buono in casa (57,7%) fu compromesso da una certa sofferenza in trasferta (28,8%).

Noi chiudemmo con efficienza in casa 64,4%, fuori 55,5% e quindi domesticità 8,9.

Ancora più ridotto era il peso del fattore campo nell’anno della nostra prima salvezza in B2 (2007-’08): efficienza in casa 48,7%, fuori 41%, domesticità 7,7 ed una squadra che effettivamente scrisse in trasferta quasi tutte le pagine più belle della storia di quel campionato.

NOTE:

Il disegno in alto è di Lele Luzzati.


TARANTO-ASCI POTENZA 1-3

7 febbraio 2010

Sabato 6 febbraio 2010 – ore 19.00

Per il Taranto che affronta l’ASCI Potenza c’è l’ormai… ordinaria situazione emergenziale. Un conflitto di parole e di senso, un ossimoro, che tuttavia rispecchia questa fase del campionato biancoblu.

Per fortuna, anche stasera possiamo contare sulla nostra lodevole centrale da sbarco, giunta a Taranto poche ore prima della partita, e sul cuore di tutte le volontarie della Pallavolo Taranto ONLUS, associazione di atlete che giocano senza scopo di lucro. Loro malgrado.

Anche tra le ospiti c’è un’assenza: l’opposto Costanza Ghersetti non è al Maria Pia; dunque, niente rimpatriata con la nostra argentina Gisela.

Vistoso calo di spettatori in tribuna e questa è una nota spiacevole e – speriamo – occasionale.

Formazioni.

Taranto con Alessandra Certa in regia, Silvia Mastandrea opposto, Silvia Renna e Simona Leone laterali, Cristiana Zonca e Angela Stufano centrali, Ivana Gallo Ingrao libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Gisela Scialacomo, Simona Mereu, Giulia Basile e Priscilla Pisani.

Come sempre, c’è anche Angelo Soranno, che stasera sfoggia uno scaldacollo molto professionale. Oltre al collo, però, il capo d’abbigliamento scalda pure ‘a capa e i bollenti spiriti…

L’ASCI Potenza di coach Massimo Telesca: Viki Radkova palleggiatrice, Aurora Avena opposto, Francesca Nolè e Caterina Di Lucchio laterali, Barbara Arras e Katia Taddei centrali, Marianna Santangelo libero.

A disposizione: Livia Di Camillo, Michela Prete, Daniela Ridolfo, Morena Lancellotti ed Emanuela Caramuta.

Rispetto alla partita di andata, qualche numero di maglia è cambiato anche nel Potenza; chissà se anche le atlete lucane si imbranano con il bucato…

Primo set

“Forza! Con la testa!” – è l’ultimo incitamento urlato da coach Telesca prima del fischio d’inizio.

Un grido che cade nel vuoto perché Angela piazza subito due servizi vincenti consecutivi approfittando di una ricezione ancora deconcentrata.

Un bel pallonetto di Simona è il coronamento della vivace partenza del Taranto (5-1).

Ace-culo per Ale ed ace-culo per Arras, ma siamo sempre avanti noi (10-8).

Mi pare che stiamo difendendo molto bene (negli Annali resterà un miracolo di Angela) ed anche il servizio risulterà un fondamentale ben sfruttato dalle joniche (11 aces, 4 errori).

Doppietta di Leo da posto quattro ed ulteriore battuta vincente, questa volta firmata dalla specialista Silvietta; è il massimo vantaggio per la PTO (Pallavolo Taranto ONLUS): 15-10.

Pallonetto della Katia Taddei loro (la nostra è in tribuna), che subito dopo viene sostituita da Morena Lancellotti.

E’ una mossa che Telesca ripeterà ad ogni set e con cui tenterà di sfruttare la migliore disposizione della new entry per servizio e ricezione. Così presumo, almeno.

Certo, non mi dispiacerebbe veder giocare un giorno Lancellotti nella stessa squadra di Ginevra Fidora così da riprodurre in campo la versione sportiva della saga di Re Artù e dei cavalieri della tavola rotonda.

Il vantaggio del Taranto resiste sino al 18-13, il momento in cui si scatena Barbara Arras: prima piazza un attacco, poi due servizi vincenti intervallati da un’azione di Avena (18-17).

Più volte, questa sera, Arras manderà in crisi la ricezione locale con i suoi servizi tesi (6 aces, infatti).

Potremmo ancora farcela, visto che manteniamo il vantaggio fino al 22-20.

Purtroppo Avena riesce a gestire efficacemente un pallone impossibile e Nolè realizza ben quattro punti consecutivi. Dopo il primo, colpisce fortuitamente alla caviglia il nostro sottotenente, che per poco non le trasmette una dichiarazione di guerra.

Il primo set, dunque, è dell’ASCI (22-25); Taranto si è ingolfata a pochi metri dal traguardo parziale.

Secondo set

Il gioco non sarà da manuale della pallavolo, ma le emozioni non mancheranno in questa partita: quattro set tirati ed equilibrati, con le due squadre che arrivano sempre più o meno appaiate sulla soglia dei 20 punti.

Il secondo set non fa eccezione: Arras punge ancora la nostra ricezione, ma Silvietta sigla tre attacchi consecutivi che ribaltano il lieve e momentaneo svantaggio (12-11).

E’ il momento del primo dei tanti muri di Cristiana (14-13), ma al secondo time-out tecnico è in vantaggio il Potenza (15-16).

Ancora una volta Taddei viene sostituita subito dopo la realizzazione di un punto; manco il tempo di esultare alla ragazza…

Le esultanze, veramente, non mancano e alcune sono un po’ troppo focose.

Quelle di Francesca Nolè, in particolare, alimentano il risentimento di una parte del pubblico e della panchina. Si apre così una sfida nella sfida, non molto piacevole in verità, ma sono gli oneri supplementari di cui devono farsi carico, in ogni sport, i giocatori più forti.

Il set sembra non avere padroni fino al 19-19.

La zampata decisiva questa volta è del Taranto: Silvietta da posto due, Leo con una magnifica diagonale, Cris a muro e ancora Simona dopo una sensazionale difesa di Ale (23-20).

L’ultimo punto è di Cristiana, che stoppa una pipe avversaria (25-20)!

Che ci sia qualcosa di atavico, qualcosa che nasce dalla storia risorgimentale, nella foga con cui il nostro ufficiale piemontese sta opponendosi alle ribelli lucane?

Terzo set

Il buon momento delle joniche prosegue nel terzo parziale: conduciamo per 6-2.

La rimonta dell’ASCI si concretizza qualche scambio dopo: 8-8.

Intanto la tensione è sempre alta.

Si lotta punto a punto. Bene Angela, che piazza un pallonetto, un muro e un ace (14-12).

Radkova va a prendere un pallone dalla pizzeria di fronte al palazzetto e lo rende nuovamente giocabile; lo scambio si chiude con una pipe di Nolè.

Solito turn-over Taddei-Lancellotti e quest’ultima realizza un ace dando un senso tangibile alla mossa di Telesca (15-15).

Un altro servizio, reso vincente dalla complicità della nostra ricezione, lo piazza l’esperta palleggiatrice bulgara dell’ASCI (17-18), ma anche la collega di ruolo Alessandra vanta questo colpo tra le sue specialità (20-20).

Se Nolè aveva posto la sua firma in calce al primo set, questa volta è il turno di Arras. La centrale infila un primo tempo, poi va a servire e ottiene altri due punti consecutivi direttamente in battuta (20-23).

A mio modesto avviso, è stata la migliore in campo; il muro, il servizio e gli occhi, le sue caratteristiche migliori.

Noi tiriamo fuori e Avena tira dentro; il set è andato (20-25).

Quarto set

Il clima è sempre più teso. Prima di dare inizio a quello che risulterà l’ultimo parziale, gli arbitri chiamano per l’ennesima volta le capitane e le incaricano di trasmettere un invito alla moderazione.

Non si moderano, invece, l’impegno ed il grande cuore del Taranto: Silvietta, Cristiana e Simona vogliono rimettere in discussione la partita: 5-1.

Questo sarà un set di break alternati: Potenza pareggia (5-5), Taranto si riporta avanti con i muri di Cristiana e di Silvia (8-5), ma le ospiti recuperano nuovamente (8-9).

Tra due attacchi di Silvia, la partita individua un’altra protagonista: Aurora Avena, autrice di tre punti all’interno di un break da quattro per le lucane (11-14).

Altri due… fiocchi d’Avena consecutivi, seguiti da un mani-fuori di Di Lucchio, incrementano il vantaggio dell’ASCI (13-17).

Si mette male.

Ma il Taranto – encomiabile – non si arrende e rosicchia punti importanti con l’instancabile Cris e con una Silvietta ancora una volta in doppia cifra.

Nolè realizza il suo 22^ punto della serata, ma adesso l’ASCI ci sta regalando qualche errore in battuta che ci tiene in corsa.

Sostituzione per il Taranto sul 19-22: dopo quasi due mesi di convalescenza entra sul parquet Gisela. L’applauso del Maria Pia è un abbraccio affettuoso per la nostra fuoriclasse ritrovata.

Dopo un periodaccio in cui non si sono contate le defezioni, il ritorno di Gisela è la prima cosa bella che ci capita dal giorno della vittoria con l’Arzano. Speriamo che sia l’inizio di un’inversione di tendenza.

Il tempo per l’ennesimo attacco vincente di Avena e poi è proprio la schiacciatrice argentina a realizzare il punto della speranza (21-23).

La speranza aumenta quando un attacco ospite finisce in rete (22-23).

Caterina Di Lucchio, che non è stata molto prolifica sino al terzo set, sceglie il momento per noi meno opportuno per estrarre una magia dal cilindro: un lungolinea millimetrico che regala due match-point all’ASCI.

Il primo lo annulla Simona, gagliarda (23-24)!

Il secondo, purtroppo, è l’ultimo fiocco d’Avena che si deposita nella nostra metà campo, il settimo del set, quello che chiude le ostilità (23-25).

Cioè, in realtà le apre…

Ero al corrente delle tensioni tra India e Pakistan nell’area del Kashmir, del conflitto tra hutu e tutsi in Ruanda, della guerriglia tamil soffocata dall’esercito cingalese, della guerra in Cecenia.

Sinceramente ignoravo che anche tra potentini e materani, qui, nel cuore dell’Unione Europea, vi fosse un conflitto etnico aperto. Dopo quello che è successo durante e soprattutto dopo la partita (diversi battibecchi con qualche parolina colorata di troppo – per la cronaca), credo che sia giunto il momento di sollecitare Bruxelles ad intervenire per appianare le divergenze tra le due popolazioni.

Comunque, a parte le battute, Angelo mi ha fatto sapere di essere pentito e dispiaciuto per quello che è successo e ci tiene a farlo sapere pubblicamente.

L’ASCI torna in posizioni di classifica più consone al valore della squadra; il Taranto, in ragione delle vittorie di Leonessa ed Accademia, ripiomba in zona retrocessione. Di poco, comunque.

E domenica si va ad Oria per una partita delicatissima, da vincere ad ogni costo.

Cambiamo girone. Mi è stata rimproverata una scarsa attenzione per il Sala Consilina, squadra in cui militano care amiche come Viviana Vincenti ed atlete verso cui pure nutro una profonda stima come Radice e Felicetti.

La matematica promozione in serie B1, ottenuta poco prima di Natale con ben 18 giornate d’anticipo, mi offre l’occasione per inviare un saluto alla formazione campana. Brave,  congratulazioni!

Adesso che avete ammazzato il campionato, cosa pensate di fare fino a maggio…?

‘A fava e ‘u scuèrcele

GIULIA: Purtroppo io me li sono persi, ma ho saputo che i pasticcini portati in palestra la settimana scorsa per festeggiare l’esordio in B2 erano sublimi. Sta bene alla piccina! Anzi, più precisamente, sta bene alla mamma della piccina!

SILVIA: In allenamento si è soliti indossare le maglie delle stagioni precedenti. E così Silvia esibisce le vecchie divise della Telcom, una maglia della nazionale militare che deve aver ricevuto da Cristiana e soprattutto la mitica maglia numero 3 del San Vito dei Normanni che fu di Alessandra Piccione. Le ho chiesto di fissare un prezzo, ma Silvia ha risposto che il prezioso cimelio non è in vendita. Cattiva.

Tabellino: TARANTO-ASCI Potenza 1-3 (22-25, 25-20, 20-25, 23-25)

Taranto: Zonca 14, Mastandrea 14, Scialacomo 1, Mereu NE, Basile NE, Renna 12, Stufano 6, Certa 3, Pisani NE, Leone 11, Gallo Ingrao (L) – All. Presta.

Aces 11, errori in battuta 4, muri-punto 9.

ASCI Potenza: Avena 14, Di Camillo NE, Prete NE, Arras 16, Ridolfo NE, Radkova 3, Taddei 7, Lancellotti 1, Nolè 22, Di Lucchio 4, Caramuta NE, Santangelo (L) – All. Telesca.

Aces 10, errori in battuta 10, muri-punto 5.

Arbitri: Elio Donno (LE) e Fernando Papa (LE).

Durata set: 21’, 23’, 25’, 30’ – Durata totale dell’incontro: 1.48’.

Altri risultati: V.Altamura-Sarno 0-3, San Pietro Vernotico-AS Benevento 3-0, Acquaviva delle Fonti con Sabrina Cosentino-Centro Ester NA 2-3, Arzano-Azzurra Molfetta 3-0, Livi Potenza-Battipaglia 3-2, Accademia BN-Oria 3-1, Salerno-Leonessa Altamura 0-3.

Classifica: Sarno 45; San Pietro Vernotico 42; Centro Ester Napoli 40; Arzano 39; Azzurra Molfetta 36 e Battipaglia 36; AS Benevento 34; Livi Potenza e ASCI Potenza 26; Leonessa Altamura e Accademia BN 22; TARANTO 21; Oria 17; Acquaviva delle Fonti con Sabrina Cosentino 15; V.Altamura 11; Salerno 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Leonessa Altamura 400,00; Oria 200,00; Azzurra Molfetta 160,00; Sarno e Accademia BN 120,00; Salerno 100,00; V.Altamura 80,00; ASCI Potenza 50,00; Acquaviva delle Fonti 40,00; tutte le altre 0,00.

Il girone G fa incetta di multe: tre da 80 euri ciascuna. Colpite la Volley Altamura per le reiterate offese da parte del pubblico alla coppia arbitrale, l’Accademia Benevento per il ritardato inizio della gara e l’Azzurra Molfetta per la sospensione di un dirigente.

Prossimo turno: Oria-Taranto, domenica 14 febbraio 2010, ore 18.00, Palazzetto, via Crocefisso.


CURIOSITA’ DALL’ANNUARIO

3 gennaio 2010

E’ stato pubblicato l’Annuario della pallavolo 2010, utile strumento per tutti gli addetti ai lavori. Tanto addetto ai lavori io personalmente non mi sento; sarà per questo che l’Annuario stuzzica soprattutto curiosità statistiche del tipo: quali sono le giocatrici più alte? Quali sono quelle meno alte? E le più giovani? E le meno giovani?

Altro non si può dedurre.

In realtà, per le atlete viene indicato soltanto l’anno di nascita e quindi la classifica “anagrafica” sarà piuttosto sommaria. Magari è più interessante calcolare l’età media delle squadre.

Ecco, comunque, i risultati.

Le giocatrici più giovani (età al 31 dicembre 2009)

1 Giulia Ventre C Salerno 12
2 Marianna Ferrara S Salerno 13
Marianna Maggipinto L Centro Ester Napoli 13
4 Floriana Bonifacio L Salerno 14
5 Giulia Basile S TARANTO 15
Mina Cucinelli C Leonessa Altamura 15
Angela Faiella C AS Benevento 15
Angela Falendola C Leonessa Altamura 15
Giorgia Faraone L Leonessa Altamura 15
Simona Galiero S Centro Ester 15
Giulia Passaseo O Leonessa Altamura 15

Le giocatrici più esperte

1 Annamaria Orefice U Salerno 39
2 Vaska Radkova A ASCI Potenza 38
3 Teresa Agozzino S AS Benevento 37
4 Loredana Corvino S San Pietro Vernotico 36
Annamaria Totaro S Arzano 36
6 Barbara Guglielmi S Azzurra Molfetta 35
Roberta Licata S Volley Altamura 35
8 Mara Di Martile A Livi Potenza 34
Catia De Nicola C San Pietro Vernotico 34
Angela Stufano C TARANTO 34
Maria Rosaria Stufano U Salerno 34

Bisogna dire che le succitate giocatrici esperte formerebbero uno squadrone formidabile. Manca il libero, ma quello lo possiamo mettere noi; ne conosciamo uno molto competitivo che ha 33 anni…

L’età media delle squadre

1 Sarno 25,4
2 San Pietro Vernotico 24,8
3 Arzano 24,5
Livi Potenza 24,5
5 TARANTO 24,3
6 Acquaviva delle Fonti 24,2
7 Oria 24
8 Volley Altamura 23,8
9 AS Benevento 23,7
10 Azzurra Molfetta 23,1
11 ASCI Potenza 23
12 Battipaglia 22,2
13 Salerno 22
14 Centro Ester Napoli 21,2
15 Accademia Benevento 20
16 Leonessa Altamura 17

Le giocatrici più alte

1 Enza Ragone S Leonessa Altamura 1,93?!
2 Emanuela Morrone O Battipaglia 1,90
3 Catia De Nicola C San Pietro Vernotico 1,88
Anna Silvia Piscopo C AS Benevento 1,88
Maria Russo C Arzano 1,88
6 Marilena Fracchiolla O Azzurra Molfetta 1,87
Valentina Russo C Centro Ester Napoli 1,87
8 Maria Muriello O AS Benevento 1,86

Seguono numerose giocatrici alte 1,85.

Veramente qui mi permetto di nutrire alcune perplessità. Enza Ragone l’abbiamo vista bene nella partita contro il Taranto (ahinoi, ci ha fatto 23 punti) e non mi è sembrata un gigante. Non sul piano della statura. Temo, quindi, che ci sia stato un errore e che lo scettro della più alta del reame vada assegnato a Emanuela Morrone. Nel suo caso, 1,90 è decisamente credibile.

Le 10 giocatrici più diversamente sviluppate in senso verticale

1 Marianna Maggipinto L Centro Ester Napoli 1,54
2 Angela Dibenedetto L Leonessa Altamura 1,62
3 Giorgia Faraone L Leonessa Altamura 1,63
Margherita Ferrulli O Volley Altamura 1,63
Annalisa Perrone L San Pietro Vernotico 1,63
6 Manuela Caramuta L ASCI Potenza 1,64
Marianna Santangelo L ASCI Potenza 1,64

A questo punto subentrerebbe il Taranto, ma le giocatrici alte 1,65 nel girone G sono troppe per essere elencate.

Prendo atto che in tutto il girone G ci sono soltanto 7 giocatrici (su 201) meno alte di me…

Precisiamo, comunque, che la Maggipinto ha soltanto 13 anni.

La statura media per squadra

1 Arzano 1,780
San Pietro Vernotico 1,780
3 Acquaviva delle Fonti 1,770
4 Azzurra Molfetta 1,769
5 AS Benevento 1,766
6 Sarno 1,760
7 Battipaglia 1,759
8 TARANTO 1,752
9 Accademia Benevento 1,750
10 Centro Ester Napoli 1,747
11 Leonessa Altamura 1,746
12 Oria 1,733
13 ASCI Potenza 1,725
14 Livi Potenza 1,723
15 Salerno 1,719
16 Volley Altamura 1,716

Qualche altra curiosità. Precisiamo, però, che abbiamo considerato i ruoli effettivi e non quelli indicati. Il riferimento è al San Pietro Vernotico che deve aver inteso la L di libero come L di laterale; a leggere l’Annuario, le brindisine avrebbero una batteria di liberi sensazionale: Perrone, Valente, De Mitri, Corvino e Ristits…

Allora, i liberi più alti sono:

Annamaria Tateo (Oria, 1,75) e Francesca Caggiula (Centro Ester, 1,73).

La centrale meno alta:

Maria Laura Lamparelli (Accademia Benevento, 1,68).

L’alzatrice più alta:

Virginia Alfieri (Azzurra Molfetta, 1,82).

Vediamo adesso le età medie del girone divise per ruolo:

1 Schiacciatrici 24,1
2 Opposti 23,8
3 Alzatrici 22,9
4 Centrali 22,3
5 Liberi 20,6

E le stature medie per ruolo:

1 Centrali 1,779
2 Opposti 1,779
3 Schiacciatrici 1,766
4 Alzatrici 1,723
5 Liberi 1,669

Le centrali vincono per 0,2 millimetri di differenza.


TARANTO-LIVI POTENZA 2-3

13 dicembre 2009

Sabato 12 dicembre 2009 – ore 19.00

Sarò piuttosto sbrigativo perché domani mattina parto per Genova. A proposito, l’attività del blog sarà sospesa fino a venerdì e potrebbero esserci dei rallentamenti nella pubblicazione dei commenti, ammesso che qualcuno li mandi ancora.

Taranto-Livi Potenza. All’ultimo secondo, reduce da una missione internazionale, arriva la nostra Cristiana che viene ritenuta abile e arruolata. Beh, non tanto abile visto che, dopo tre settimane senza allenamenti, il coach preferisce tenerla in panchina.

Dritt’ e stuert’, comunque, siamo quasi al completo; chi l’avrebbe mai detto lunedì?

Piuttosto c’è qualche defezione nello staff dirigenziale. La segnapunti dev’essere rimasta sconvolta dalla partita con l’Arzano e dalla pallonata ricevuta da Gisela. Peccato perché rappresentava una novità scaramantica efficace.

Forse ci toccherà rinunciare anche all’addetta agli arbitri, che ha deciso di dare una svolta alla propria vita professionale aprendo una parafarmacia all’interno del Maria Pia.

C’è il Voltaren per chi, come Giulia, non può vivere senza; c’è Meteoxil a compresse per chi ha problemi di coliche gassose; c’è il kit per i test di gravidanza e soprattutto c’è una grande quantità di sciroppi.

Particolarmente eterogeneo lo staff della Livi. Il presidente si chiama Nadir e mette in soggezione per quanto è elegante. Sarà per il nome esotico, ma a me ricorda vagamente Omar Sharif.

Inoltre c’è una simpatica mascotte, Felice, gorilla di peluche che sembra stato prodotto apposta per stare in panchina. Molto composto anche lui, bisogna dire. Altro che quel priso di Winnie the Pooh, che lo mettevi in piedi e a fine set lo ritrovavi steso oppure a testa in giù.

Naturalmente, però, l’ospite che attira maggiormente le nostre attenzioni è Michela Benefico, vecchio cuore rossoblu, protagonista di cinque stagioni con la maglia della Palafiom. Fa uno strano effetto vederla giocare da avversaria e oltretutto la maglia praticamente identica a quella della Palafiom 2007-’08 (il primo campionato in B2) alimenta l’illusione ottica.

Mister Marcello Presta schiera Alessandra Certa in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Gisela Scialacomo e Ivana Gallo Ingrao laterali, Silvia Renna e Angela Stufano centrali, Simona Leone libero.

In panchina: Cristiana Zonca, Giulia Basile, Simona Mereu, Priscilla Pisani e l’addetto ai fotografi, Angelo Soranno.

La signora Enza Licciardi risponde con la palleggiatrice Mara Di Martile (ca no’ s’ capisce dove va l’accento del cognome), l’opposto Yelena Alexandrova, le schiacciatrici Michela Benefico e Pamela Petrone, le centrali Lella Golluscio e Ilaria Barbaro, il libero Serena Blanca.

Con Felice e con l’accompagnatrice che sarà molto apprezzata dal pubblico maschile di età compresa tra i 10  i 99 anni e che credo si chiami Manuela Valentini: Tania Marchese, Valeria Cillis, Ilaria Rasola, Nilde Nobile e Federica Restaino.

Primo set

Punto di Alexandrova ed ace di Michela, che accantona le sue proverbiali quanto efficaci battute a uecchio per servire in modo teso al pari delle sue compagne. La Livi chiuderà con 3 aces e 13 errori al servizio ma è un dato ingannevole: i servizi tesi che non si sono fermati sulla rete hanno causato molti problemi alla ricezione biancoblu.

Battuta vincente anche per Silvietta e dal 3-2 in poi restiamo sempre in vantaggio, anche grazie agli attacchi vincenti che Ivana sta ripetutamente piazzando nella metà campo avversaria.

Bene anche Gisela e Angela, mentre Simona difende da leonessa e le mani fatate di Alessandra distribuiscono il gioco con la classe e il talento che fanno di lei la migliore palleggiatrice di tutti i tempi.

Il Taranto sta controllando il set, ma sul 23-17 qualche brivido scorre sulla schiena degli spettatori perché la Livi ottiene un break di quattro punti grazie ai primi tempi di Golluscio e agli attacchi devastanti di Petrone (23-21).

Ivana sistema tutte cose con un attacco che rimbalza sul nastro e poi cade nel campo avversario (25-22). Un po’ di culo fa sempre bene, ma è il caso di dire che la fortuna ha aiutato chi è stata audace in tutto il parziale.

Secondo set

Niente muri per entrambe le squadre nel primo set; alla ripresa del gioco, invece, si alzano le saracinesche di Michela e della Alexandrova. Le due comunicano spesso durante la partita; non so se Yelena ha insegnato il russo a Michela o se Michela ha insegnato il dialetto tarantino a Yelena. Più probabile la seconda che ho detto.

Nel frattempo la parte destra della tribuna sta riempendosi di parenti della nostra ex-schiacciatrice che fra l’altro sono anche cresciuti di numero grazie all’arrivo dell’ultima magnifica nipotina.

Il vantaggio lucano aumenta sino al 6-12 (“rovesciata” di pugno di Di Martile, che deve avere un terzo occhio sulla nuca).

Cenni di reazione: attacco Gise, muro Silvia e soprattutto bagher di Simona Leone che sbroglia una situazione complessa andando a pescare un angolino scoperto nella retroguardia ospite (9-12). Punto del libero! Grande Leo.

Mura anche la Alexandrova e spediamo fuori due attacchi consecutivi (12-17).

A questo punto, però, c’è la grande rimonta: molto bene Silvietta e poi pareggio conseguito da un’Angela particolarmente prolifica questa sera (19-19).

Muro di Gisela e poi mani-fuori che viene vivacemente contestato dalle giocatrici della Livi. La partita inizia ad accendersi sul piano agonistico, ma resterà incanalata su binari di assoluta correttezza, nonostante le esultanze rabbiose e loquaci.

Dopo alcuni interventi straordinari di Simona, Silvia chiude uno scambio lunghissimo ed offre al Taranto una grande opportunità di chiudere il set (23-21).

Sul 24-22, però, c’è la svolta del parziale e probabilmente dell’intera partita. Il talento e l’esperienza di Mara Di Martile ribaltano una situazione disperata per la formazione ospite. La palleggiatrice beffa il nostro muro con due secondi tocchi e, dopo una bomba cadauno di Petrone e Michela, realizza anche il punto finale del set (25-27).

Terzo set

E’ buona la reazione del Taranto, che con Silvia, Gisela ed Angela passa a condurre per 6-3. Poi, però, dopo che la sirena ha annunciato un time-out tecnico sul 7-6 (meh, vabbè, punto più, punto meno…), si scatena Michela. E’ lei la protagonista della prima parte di un micidiale parziale 1-10; la protagonista della seconda parte è invece Lella Golluscio (8-15).

Marcello tenta la carta Cris. Il sottotenente realizza un ace, ma non riesce ad arrestare gli attacchi di Alexandrova e Petrone; la sua permanenza sul parquet dura lo spazio di pochi scambi.

Secondo tocco di Di Martile e pronta risposta di Alessandra (15-20).

Arriva un altro fotografo al Maria Pia. Gli arbitri questa volta non hanno nulla da osservare, ma quando il fotografo quasi si siede in panchina o si avvicina alle atlete al punto da poter fare una panoramica dentaria, sono Tony Manero ed Angelo ad intervenire per allontanarlo. Ne nasce una breve discussione sui diritti costituzionali.

In campo c’è più allegria, soprattutto quando Gisela riesce a mettere a terra una diagonale strettissima, che, detto così, sembra un bel gesto tecnico, ma in realtà è stato un tiro scoordinato da posizione alquanto critica (17-23).

Poco dopo, Michela scaglia una diagonale “larga”, cioè normale, che soffoca la nostra allegria e spiana la strada del set alla Livi Potenza (18-25).

Quarto set

Un altro ordigno di Michi colpisce Simona e i muri di Golluscio e Barbaro potrebbero spegnere ogni voglia di reagire (2-6).

Ma qui è bravo il Taranto a non mollare. Silvia, Ale, Silvietta e Gisela con le sue pipe magnifiche riaprono gradualmente il set (6-7).

La laterale appulo-argentina è scatenata anche nel break da quattro che vale il sorpasso (12-10).

Alessandra salva un pallone di piede (piedi fatati…) e Silvia, ottima anche questa sera (5 muri complessivi per lei), alimenta ulteriormente il vantaggio (15-11).

Ma è dura, durissima. Tiriamo sulla rete e subiamo due azioni consecutive di Ilaria Barbaro (17-17).

Coach Licciardi effettua il consueto cambio Alexandrova-Rasola.

Bellissimo il pallonetto di Angela e perentori i muri di Silvia che ridanno sollievo al Taranto (il primo su Golluscio, il secondo su Michi).

Il martello di Paolo VI si vendica immediatamente e segna il suo sesto punto del set (22-20). Adesso si lotta ad ogni scambio con urla post-punto che la dicono lunga sulla carica agonistica che infiamma entrambe le squadre.

La nostra Gisela ed il punto finale di Angela completano il piccolo capolavoro tecnico-caratteriale del Taranto (25-22). Il set è nostro e possiamo giocarci il sesto tie-break stagionale.

Tie-break

Due gravi errori in avvio e poi un muro di Silvietta, ma Michela non ha ancora esaurito le cartucce ed anzi in questo tie-break darà forse il meglio di sé. Per iniziare, una palletta ed un ace (1-4).

Gli adulti di casa Benefico faticano a trattenere l’entusiasmo dei bambini.

Già mi immagino il prossimo comunicato del giudice federale: “Multa di euro 200 per avere una giovane spettatrice di circa un anno invaso reiteratamente il terreno di gioco al grido di Forza, zia!”…

Sembra di giocare in trasferta, in effetti. Al posto della Livi io ci farei un pensierino sull’ipotesi di far disputare tutti gli incontri casalinghi a Taranto piuttosto che a Potenza.

Petrone e Alexandrova aumentano il vantaggio (3-9).

Soltanto Ivana, un po’ in ombra nella fase centrale della partita, tiene vive le speranze di recupero del Taranto; è lei l’autrice dei tre punti che valgono il 6-10.

Ma le speranze si spengono quando Barbaro piazza una fast ed un muro e Michela porta a compimento una partita eccellente. Tre bombe del martello rossoblu e la Livi si aggiudica la partita (6-15), confermando i progressi delle ultime settimane e dimostrando di poter puntare ad obiettivi ben più ambiziosi della salvezza.

Nonostante la vittoria, l’ottima Di Martile è costretta ad una lezione tecnica supplementare da parte della propria allenatrice…

In attesa di conoscere il risultato dell’Accademia, Taranto piomba in una posizione di classifica piuttosto critica alla vigilia, peraltro, di un calendario quasi impossibile (Molfetta, Sarno, Centro Ester).

C’è di buono il gioco espresso in una parte del match ed anche la determinazione con cui le ragazze hanno reagito allo svantaggio nel quarto set.

‘A fava e ‘u scuèrcele

SIMONA: L’ha fatto! L’ha fatto! Il punto del libero è finalmente arrivato e speriamo che – come l’anno scorso – sia il primo di una lunga serie. Al di là della realizzazione, la Leonessa ha giocato un’altra partita di grinta e reattività.

IGNAZIO LARUSSA: Ministro della Difesa, ma cu tanta militari ca stonn’ in Italia, piccé ha a rompere le cugghiùne proprio a nuje…?! Ti abbiamo dato la nostra centrale in condizioni atletiche strepitose e ce la restituisci così? La prossima volta o allestisci una palestra sulla nave oppure ti citiamo per danni…

Tabellino: TARANTO-Livi Potenza 2-3 (25-22, 25-27, 18-25, 25-22, 6-15).

Taranto: Zonca 1, Scialacomo 18, Gallo Ingrao 9, Basile NE, Renna 15, Stufano 10, Mastandrea 10, Certa 2, Mereu NE, Pisani NE, Leone 1 (L) – All. Presta.

Aces 4, errori in battuta 8, muri-punto 8.

Livi Potenza: Di Martile 6, Golluscio 10, Marchese NE, Cillis NE, Barbaro 13, Petrone 14, Rasola 0, Nobile NE, Benefico 24, Alexandrova 12, Restaino NE, Blanca (L) – All. Licciardi.

Aces 3, errori in battuta 13, muri-punto 10.

Arbitri: Dario Murra (BR) e Luca Garzia (LE).

Durata set: 25’, 27’, 25’, 25’, 13’ – Durata totale dell’incontro: 2.07’.

Altri risultati: Centro Ester-Molfetta 3-2, Salerno-Sarno 0-3, AS Benevento-Leonessa Altamura 3-1, Acquaviva delle Fonti-Oria 2-3, San Pietro Vernotico-Arzano 3-0, ASCI Potenza-Battipaglia 0-3, V.Altamura-Accademia BN 0-3.

Classifica: Centro Ester NA e Sarno 33; San Pietro Vernotico 30; Molfetta 28; Arzano 24; AS Benevento e Battipaglia 23; ASCI Potenza, Accademia BN, Livi Potenza e TARANTO 18; Leonessa Altamura 16; Oria 14; V.Altamura e Acquaviva delle Fonti 8; Salerno 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Leonessa Altamura 400,00; Oria 200,00; Salerno 100,00; Molfetta 80,00; ASCI Potenza 50,00; Accademia BN 40,00; tutte le altre 0,00.

Giornata incandescente e Puglia sempre più leader della speciale competizione. Con la multa (record stagionale) da 320 euri la Leonessa Altamura raggiunge il vertice della classifica (reiterate offese e minacce agli arbitri da parte del pubblico); fa la sua comparsa anche il Molfetta: 80 euri per la sospensione di un dirigente.

La nostra regione vanta adesso il 78% delle sanzioni pecuniarie stagionali.

Prossimo turno: Azzurra Molfetta-TARANTO, sabato 19 dicembre, ore 19.00.


ASCI POTENZA-TARANTO 1-3

5 ottobre 2009

Domenica 4 ottobre 2009 – ore 18.00

El talismán de tu piel me cuenta

que tu destino caerá a mi puerta

(Rosana, El talismán)

Esistono due chiavi di lettura per questa partita e per questa vittoria.

La prima è razionale. Il Taranto ha giocato in modo impeccabile (ad eccezione del secondo set): attacchi incisivi, ottima distribuzione di gioco, muro-difesa come ai vecchi tempi, pochissimi errori e soprattutto grande carattere e determinazione. Direi proprio grande cuore, quello che ha permesso di superare anche il disagio tecnico-emotivo per l’infortunio di Silvia nel quarto set.

Poi c’è una chiave di lettura… esoterica, di cui però non possiamo fornire particolari. Diciamo solo che il fattore G può andare nel solaio; abbiamo compiuto il salto di qualità.

Ma andiamo con ordine e raccontiamo dall’inizio una delle trasferte più soddisfacenti ed anche più divertenti che io ricordi.

Il calendario non è stato tenero visto che l’ASCI Potenza (6 set vinti, nessuno perso) non appare proprio come l’avversario ideale per riscattarsi dopo i due tie-break persi in avvio di stagione. Si racconta di una squadra temibile. Si racconta di una Nolè che sta facendo faville (media di 9 punti a set la settimana prima).

Andiamo a Potenza con il pulmino di Eustacchio. Il culo di Simona è recuperato; manca soltanto Priscilla perché è impegnata con la nazionale italiana alla finale degli Europei.

Marika pianifica la scaletta delle conversazioni pre-partita, ma già qui preferisco stendere un velo di riservatezza così come è meglio non riferire dei commenti legati all’evolversi di Fiorentina-Lazio.

Quella di Potenza non sarà una partita normale. Nulla sarà più come prima da quando la schiacciatrice toscana ha preso l’iniziativa di avvalersi di una consulente esterna.

Ogni volta che viaggio con le giocatrici imparo una cosa nuova. Adesso, ad esempio, so che esiste il colore marrone normale e il colore marrone “cacca dopo la verdura” (qui Marika non c’entra).

Eustacchio è puntualissimo e alle 16.30 precise siamo al… PalaCaliendo.

Basilicata. Il giorno prima c’era stato anche il cosiddetto presidente della Repubblica, Giorgio Firmatutto Napolitano, che aveva elargito una lezioncina di diritto costituzionale a chi gli chiedeva, invece, un segnale di dignità morale, ossia astenersi dalla firma del condono fiscale salvaladri. Il re del Belgio abdicò pur di non firmare una legge che riteneva contraria ai propri princìpi, ma non si può pretendere tanto da uno come Napolitano.

Arriva Francesca Nolè, che oggi festeggia l’onomastico. Qualcosa ci dice che vorrà festeggiarlo in un modo che a noi non dovrebbe piacere affatto.

Lodevole il match program che la società lucana distribuisce ai tifosi e alle squadre ospiti.

La prima missione di questa trasferta è fotografare insieme le due Katie Taddei del girone.

Come è noto, la nostra schiacciatrice e la centrale potentina hanno lo stesso nome e cognome, oltre che quasi la stessa età e la stessa statura. E’ una circostanza un po’ insolita anche perché Taddei non è un cognome diffusissimo nelle nostre regioni ed anche Katia non è popolare come altri nomi.

La Katia Taddei locale acconsente con gentilezza alla foto, poi però la capitana Avena consulta il match program per controllare se è vero che hanno lo stesso nome e cognome o se per caso non stiamo raccontando studicarìe. Conoscendoci, tutto è possibile.

Formazioni.

ASCI Potenza: Viki Radkova in palleggio, Costanza Ghersetti opposto, Aurora Avena e Francesca Nolè laterali, Barbara Arras e Katia Taddei centrali, Marianna Santangelo libero.

In panchina con coach Massimo Telesca: Livia Di Camillo, Michela Prete, Morena Lancellotti, Daniela Ridolfo, Caterina Di Lucchio ed Emanuela Caramuta.

Mister Marcello Presta utilizza una carta a sorpresa: Marika Guerri. La schiacciatrice è schierata con la collega Gisela Scialacomo, l’alzatrice Alessandra Certa, le centrali Cristiana Zonca e Silvia Renna e il libero Simona Leone.

A disposizione: Katia Taddei, Ivana Gallo Ingrao, Angela Stufano e Simona Mereu, ca s’ stè scurdàve  ‘u documènd’ a casa.

Il momento più bello della serata lo viviamo prima che la partita inizi. Lo speaker elenca i nomi delle giocatrici e degli allenatori in prima, in seconda e in terza, partendo dal “numero uno Cristiana Zonca”. La nostra centralona è convinta che sia lo starting-six e corre al centro del campo distribuendo i consueti urli di incoraggiamento:

“Andiamo, raghe! Forza! Dài!…”

Le compagne, che per fortuna hanno capito, non la seguono. Cristiana resta diversi secondi al centro del campo finché una pietosa Silvietta non va a raccoglierla e a riaccompagnarla in panchina. Come gli interventi del 118 per calmare gli squilibrati.

Dopo la ricezione (perfetta, bisogna dire) di Simona in occasione del minuto di silenzio di due settimane fa, adesso ci siamo fatti due risate con lo… starting-one di Cristiana.

Primo set

Arras e poi Nolè (2-0).

Ecco, ha iniziato. Adesso l’ex-massafrese ci sommergerà di attacchi e incrementerà la propria media. Invece la schiacciatrice si defila dal set ed è Gisela Scialacomo ad esibire uno stato di grazia, anzi di… Grazio, invidiabile. Tre attacchi dell’argentina e siamo in vantaggio per 3-6.

Nolè va in seconda linea, ci rifila un ace e poi cede il ruolo di mattatrice alla sempre temibile Katia Taddei (muro e pallonetto). Molto brava questa ragazza, ed ha appena 19 anni (7-6).

Grande pipe di Gisela, muro di Cristiana e primo punto di Marika. L’aretina inizia il proprio show personale; disputerà un set meraviglioso con 8 palloni messi a terra e neanche un errore-punto. Avevamo un tesoro e non lo sapevamo.

Mani-fuori, pallonetto e diagonale: 9-13.

Arras ci insidia, ma Gisela e Cristiana mantengono le distanze.

Dopo un muro di Taddei (15-18) e dopo che coach Telesca sostituisce un’irriconoscibile Nolè con Lancellotti, si scatena di nuovo Marika. Inarrestabile. Quattro punti quasi consecutivi (l’ultimo è un lungolinea spettacolare) e in mezzo un ace del sottotenente (16-23).

Ma è tutto il Taranto a giocare benissimo: grinta, precisione, muro-difesa come e poi difendono tutte e talvolta palleggiano tutte. Solo Silvietta è un po’ in ombra, ma si riscatterà con una seconda metà di partita eccezionale.

Primi due punti di Aurora Avena, ma è tutto da rifare perché c’è un errore di rotazione del Potenza e così le joniche si ritrovano con 8 set-balls a disposizione. Il primo è annullato; il secondo lo schiaccia Gisela (17-25).

Secondo set

Cambia tutto nel secondo set. E’ un altro Potenza e purtroppo è anche un altro Taranto.

Nolè manda due palloni fuori, ma ne mette a terra quattro (6-3). Freme di rabbia agonistica. Adesso è riconoscibile. Secondo me, sta giocando addirittura meglio dell’anno scorso, il che è tutto dire.

Gisela e Marika, sempre toniche, tentano di mettere una pezza; purtroppo per noi, però, l’ASCI fa tutto bene: serve corto mettendoci in difficoltà, difende alla grande e in attacco non perdona.

Sono colmo d’ammirazione per l’organizzazione del Potenza: non solo il match program, non solo la scheda colorata per il sestetto da consegnare agli arbitri, non solo l’unico distributore automatico con i Maltesers; qui hanno anche le asciugatrici col numero sulla maglia. Nelle bancarelle degli stadi le loro maglie si vendono accanto a quelle di Ronaldinho e Sneijder.

Muro di Marika con urlo (13-7). Gli arbitri sono tolleranti e lasciano correre anche perché la ragazza si è limitata a sottolineare il punto con un “Sì!”. Avesse detto “Maremma puttanissima!” o cose del genere, forse sarebbe incorsa in un richiamo.

L’urlo della laterale, comunque, cade nel vuoto. Il set è senza storia. Avena e Taddei servono in modo insidioso; Nolè e Arras fanno il resto.

Coach Marcello introduce Ivana e Angela (esordio tarantino) mentre Telesca continua ad alternare Ghersetti e Di Camillo.

Mentre Taddei fa impazzire la ricezione dalla linea di fondo, Lisa ed io auspichiamo soltanto il raggiungimento della doppia cifra perché finire a 9 pare brutto. Nolè ci accontenta con un tiro di poco fuori, ma poi è lei stessa a chiudere la pratica: 25-10.

Terzo set

Nell’intervallo osservo che anche i secondi arbitri ogni tanto vanno in bagno (sono tenuti a chiedere l’autorizzazione ai primi arbitri o non è il caso di formalizzarsi?)

Taranto non si arrende e questo set sarà il capolavoro di Ale, che distribuisce il gioco con intelligenza, valorizza le centrali e favorisce il graduale ingresso in partita di Silvietta.

Dall’altra parte Nolè continua a cannoneggiare mentre aumenta il bottino di punti personali dell’esperta Avena, già opposto, quest’anno banda. Cambia il ruolo, non la qualità.

Sul 7-8 c’è una bella fast di Silvia e un mani-soffitto di Marika, poi siamo noi a mettere in difficoltà la ricezione lucana (9-13).

Nolè scaglia un missile che colpisce Simona e poi schizza fuori. L’importante è che il libero non venga colpito al culo, ancora nero per la caduta della settimana scorsa.

E’ l’ora di Silvietta: due attacchi da destra e poi due servizi vincenti intervallati da un ace di Silvia, due punti di Cristiana ed uno di Gisela (11-22).

Ci sono strani movimenti sulla panchina del Taranto. Angela e Ivana, in particolare, stanno confabulando e maneggiano un foglietto. O forse è una benda? Si è fatta male qualcuna nel secondo set?

No, è proprio un foglietto; stanno scrivendo qualcosa.

Forse fanno le parole crociate? – ci chiediamo Lisa ed io.

Il coach si volta frequentemente, ma non è infastidito da questa distrazione dal gioco; anzi, a un certo punto si avvicina e parla con loro.

Il mistero si infittisce.

Cosa ha detto il coach? Ha suggerito una voce delle parole crociate? Possibile?

Adesso sono le altre due riserve, Katia-nostra e Simona, ad avvicinarsi. Tutte e quattro sono riunite in circolo. Allora, è tutto chiaro: stanno giocando a scopone!

No – attenzione! – Angela e Ivana si allontanano verso l’angolo della palestra; Katia e Simona restano in panchina; coach Marcello continua a girarsi spesso.

Anche il secondo arbitro, a questo punto, vuole vederci chiaro e si avvicina alla panchina, senza tuttavia riscontrare violazioni al regolamento.

Incredibile: ora Angela e Ivana sono in ginocchio come se pregassero e una di loro tiene in mano il foglietto.

Allora si fa strada un’altra ipotesi: quella dei riti voodoo. E’ possibile, date le premesse pre-partita, ma perché proprio adesso? Sul parquet stiamo dilagando; abbiamo dieci punti di vantaggio…

E’ un grande mistero dell’umanità, un mistero che resta senza soluzione. Io, da cronista, posso soltanto mostrarvi la sequenza fotografica dello strano comportamento assunto dalla nostra panchina.

Ritorniamo al volley giocato. Coach Telesca fa rifiatare Viki Radkova inserendo Daniela Ridolfo. L’ASCI si ricompone ed infila 6 punti consecutivi, uno più bello dell’altro, bisogna dare atto (apre una bomba di Nolè, chiude un lungolinea di Avena).

Il nostro vantaggio, per fortuna, è troppo ampio perché ritornino i fantasmi di Altamura. Ci pensano Gisela, Ale ed un errore in battuta delle padrone di casa a garantirci il set ed almeno un punto (18-25).

Quarto set

E’ la fase più emozionante della partita; purtroppo è anche quella più angosciante perché si fa male Silvia. Gioia e dolore, come nella vita. Ma il carattere e il cuore delle ragazze, quello no, non è comune.

Si comincia con una Silvietta immensa, bravissima, poi Nolè lancia il sorpasso.

Sul 7-4 in tribuna scommettiamo che il prossimo punto sarà decisivo: o Potenza se ne va oppure restiamo in partita. Non uno, ma tre sono i punti di Silvia che ci tengono in partita ed anzi ci riportano in parità: fast, primo tempo e pallonetto (7-7)!

Che centrale d’oro.

Punto di Avena e replica di Gisela.

Punto di Avena e strepitosa doppietta di Silvietta (10-12), ma intanto Silvia è caduta male e resta a terra dolorante. L’arbitro interrompe uno scambio lungo e vivace, mentre il gelo cala sul parquet e sugli spalti occupati dai tifosi tarantini. I tifosi lucani, invece, mettono da parte la contestazione per una decisione del direttore di gara e abbracciano Silvia con un applauso mentre la centrale esce dal campo portata in spalla dal presidente e da Tony Manero.

Appena entra Angela, le ragazze si stringono in cerchio per darsi la carica: resistere! Anche per Silvia.

Sul pulmino del ritorno Gisela sarà meno epica e racconterà l’infortunio con queste testuali parole:

“Silvia si è fatta male su una palla che ha difeso… Sull’unica palla che ha difeso…”

I primi esami tendono a escludere conseguenze significative; vedremo i risultati dell’ecografia e poi vi diremo se Silvia è incinta o no.

Un’imponente Arras macina punti su punti e non basta una pipe di Gisela per arrestare il crescente gap nel punteggio, anche perché le lucane stanno difendendo tutto e Nolè e Avena non intendono sollevare il pedale dall’acceleratore (21-16).

Il finale sembra scontato: ora perdiamo il quarto set e poi figuriamoci se non crolliamo psicologicamente al tie-break…

Invece è adesso che inizia il batticuore.

Potenza ci mette del suo (tre errori-punto); Marika in battuta e Silvietta a muro completano una rimonta incredibile (21-21).

E’ niente ancora. Punto Avena e due attacchi fuori delle joniche. Perfette per quasi tutta la partita; proprio mo avèran’ a sbaglià…!

Tre palle-set a disposizione dell’ASCI che costruisce l’azione di attacco ma poi spedisce il pallone fuori per due volte di seguito (24-23). Credo che i tifosi locali abbiano formulato la stessa riflessione da me espressa in dialetto poco fa: errori-punto col contagocce, tranne che nella fase più delicata dell’incontro.

Ace sporco di Angela e nuova parità (24-24)!

Potenza attacca ancora ma Simona compie un miracolo difensivo e sul contrattacco va a segno Gisela (24-25)!

Le padrone di casa costruiscono l’ennesima azione offensiva, ma questa volta è il muro di Cristiana a stoppare l’attacco avversario e a regalare al Taranto la prima vittoria stagionale (24-26)!

Il suo urlo nel deserto dello starting-one aveva aperto la serata; il suo urlo di esultanza la richiude. In mezzo tanto bel Taranto, tecnica e cuore. Anche tanto bel Potenza, bisogna dire; è stata una magnifica partita.

L’ultima gaffe, però, è di Simona Leone, che rovescia su un avventore il vassoio del McDrive. Il presidente Di Grazio non sa se dispiacersi più per la doppia spesa alimentare del libero o se per la lunga attesa a cui lo costringe Tony Manero, che invece di portare i vassoi al tavolo si intrattiene amabilmente con la cassiera della paninoteca.

Ogni dispiacere viene, comunque, sopito dallo Zecchino d’Oro che prende avvio sul pulmino di Eustacchio: il televoto proietta in finale Gisela con la canzone El talismán e Marika con un brano che mi ricordo. Una bella sfida.

Tabellino: ASCI Potenza-Taranto 1-3

ASCI Potenza: Avena 13, Di Camillo 0, Prete ne, Ghersetti 4, Arras 14, Lancellotti 0, Taddei 8, Ridolfo 1, Nolè 19, Di Lucchio ne, Radkova 3, Santangelo (L), Caramuta (2L) – All. Telesca.

Aces 9, errori in battuta 5, muri-punto 7.

Taranto: Zonca 10, Taddei ne, Gallo Ingrao 0, Scialacomo 17, Renna 9, Stufano 1, Mastandrea 12, Certa 0, Guerri 13, Mereu ne, Leone (L) – All. Presta.

Aces 9, errori in battuta 3, muri-punto 5.

Arbitri: Vincenzo Sorrentino (SA) e Nadia Spagnuolo (CE).

Durata set: 30’, 20’, 24’, 27’ – Durata totale dell’incontro: 1.50’.

Altri risultati: Centro Ester NA-Acquaviva delle Fonti 3-0, Sarno-V.Altamura 3-0, Molfetta-Arzano 2-3, AS Benevento-San Pietro Vernotico 3-0, Leonessa Altamura-Salerno 3-0, Battipaglia-Livi Potenza 3-1, Oria-Accademia BN 3-0.

Classifica: Centro Ester NA 8; Sarno e Molfetta 7; ASCI Potenza, AS Benevento, Battipaglia e Arzano 6; Leonessa Altamura e TARANTO 5; Accademia BN e Oria 4; San Pietro Vernotico e Acquaviva delle Fonti 3; V.Altamura 2; Livi Potenza e Salerno 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Tutte 0,00.

Solo un richiamo “gratis” all’AS Benevento per l’annoso problema dei cessi degli arbitri. Evidentemente l’estate scorsa le ristrutturazioni non sono state fatte. A Benevento l’anno scorso io non c’ero; sicuramente quest’anno la prima cosa che andrò a visitare saranno proprio i gabinetti. La curiosità, a questo punto, è tanta.

Prossimo turno: TARANTO-Oria, sabato 10 ottobre, ore 19.00, palestra Maria Pia, via Galilei.


LA VALIGIA SUL LETTO E’ QUELLA DI UN LUNGO VIAGGIO

23 settembre 2009

Se mi lasci non vale, dentro quella valigia

tutto il nostro passato non ci può stare

(Julio Iglesias)

Prima di presentare (un po’ in ritardo) la Cosa che ha appena esordito in questo campionato 2009-2010, vediamo dove sono finite le partenti.

Di solito, i saluti alle giocatrici che lasciavano la Palafiom non erano particolarmente lunghi dato che si trattava di poche atlete all’anno; il grosso della squadra abitualmente veniva confermato.

Quest’anno la tradizione non è stata rispettata e si farebbe prima ad elencare i nomi delle poche ragazze rimaste.

La diaspora rossoblu contempla Vittoria Repice (San Vito dei Normanni, A2) Simona Corallo (Soverato, B1), Michela Benefico (Livi Potenza, B2), Simona Mucci (Oria, B2), Marcella Scaglioso (San Pietro Vernotico, B2), Désirée Fiore (Noci, C), Paoletta Marcianò (Ostuni, C), Sonia Tinelli (Tempesta Taranto, C).

La capitana Silvia Buso si dedicherà, invece, al settore giovanile in ragione dell’esperienza maturata in anni di “allevamento” di nuovi talenti.

Ogni occasione è buona, inoltre, per salutare Clara Clemente (Sant’Arcangelo di Potenza, A1).

Contraddicendo la canzone di Julio Iglesias, il cui incipit è stato usato per titolare questo post, i viaggi delle nostre ex non sono poi così lunghi e questo potrebbe offrire la possibilità di ammirarle e di sostenerle dal vivo a condizione che i calendari lo consentano.

Purtroppo farà eccezione la Corallina, che tornerà in Puglia sempre quando noi saremo impegnati in partite coincidenti come tempi.

A tutte va un caloroso abbraccio. In bocca al lupo!

E non prendete troppe iniziative quando giocate contro di noi… State rilassate…


RICOMINCIAMO!

3 settembre 2009

Anche quest’anno, nell’imminenza dell’avvio della nuova stagione agonistica, diamo uno sguardo al calendario del campionato, agli assetti delle nostre avversarie ed ai rispettivi siti internet. Non è un’impresa facile perché gli assetti di molte formazioni sono ancora molto fluidi, a cominciare da noi che ancora dobbiamo capire chi siamo, cosa siamo e soprattutto dove siamo.

Le notizie di mercato sono state raccolte per lo più in rete e difficilmente potranno risultare esaustive. Ho distinto le notizie certe, diffuse dalle stesse società o dalle interessate, dalle voci di mercato e dai pettegolezzi (che ho ignorato anche se in buona fede o qualificati).

Ove ci fossero errori od omissioni, si accolgono con piacere correzioni e segnalazioni purché si citino fonti certe. Altrettanto preziose saranno le segnalazioni di siti internet che qui non sono stati menzionati.

E’ inutile far presente che si tratta di una fotografia “in movimento”. Si sa che il mercato è ancora apertissimo ed anche quelle che sembrano certezze potrebbero alla fine non essere tali, senza contare che molte giocatrici sono ufficialmente in cerca di squadra ed alcune di esse sono in grado, da sole, di trasformare le ambizioni di una società.

Era una doverosa premessa.

Il nostro campionato ricomincia dal Centro Ester il 19 settembre. Corsi e ricorsi storici. Ricorderete che furono proprio le napoletane le prime avversarie assolute della Palafiom in serie B2 due anni fa, in una partita per noi storica ed entusiasmante che si concluse al tie-break. Per quell’esordio non avrebbe potuto esserci all’epoca un’avversaria più prestigiosa visti i successi nazionali ed internazionali di questa società. La stagione delle partenopee si concluse con una retrocessione maturata soltanto all’ultimo scambio e all’ultimo respiro in quel di Ostuni, ma era una squadra che a me piaceva moltissimo per tecnica e per carattere.

Dopo un solo anno di purgatorio in C, il Centro Ester ritorna adesso nei campionati nazionali. Tra le barresi brilla la presenza di un’atleta Di Cristo (Annalaura) e dell’altra centrale appena ingaggiata, Nunzia Buonandi, ma c’è da giurare che potremo apprezzare molte ragazzine cresciute in un vivaio particolarmente fertile.

Il Centro Ester, fra l’altro, non si occupa soltanto di pallavolo, ma è una polisportiva impegnata in vari settori, sportivi e non. Proprio qualche mese fa ho conosciuto uno sfortunato ragazzo di quelle parti che tra famiglia allo sbando e amicizie delinquenziali aveva avuto come unico riferimento educativo sano proprio il Centro Ester. Il sito è http://www.centroester.it; selezionare le voci Dipartimento sportivo, poi Pallavolo e infine Comunicati stampa.

La prima trasferta (26 settembre) è nella mitica Altamura, terra di grandi tradizioni per il volley femminile e soprattutto terra dei mitici doppiatori murgesi, che spero di avere finalmente l’occasione di incontrare per ascoltare le loro voci dal vivo, oltre che per tentare di convincerli a non abbandonare un’arte che hanno saputo interpretare meglio di chiunque altro. Sono ben due le formazioni altamurane; la prima che affronteremo è la Clemente Dibenedetto Leonessa Altamura. Le ragazze di coach Marchisio hanno ottenuto la promozione in B2 con una squadra quasi interamente costituita da Under. Under pregiate. Dovremmo così ritrovare sul nostro cammino una “vecchia” conoscenza dei campionati giovanili, “Dinamite-12” Graziana Caputo.

Ingaggiata la centrale Mina Cucinelli.

Il sito è http://leonessavolley.it/index.php.

La seconda località “bi-squadre” che visiteremo quest’anno, dopo Altamura, è il capoluogo della Basilicata, dove ci recheremo nella terza giornata per affrontare l’ASCI Potenza. Orfana di coach Caliendo, la formazione lucana ha ingaggiato la schiacciatrice Francesca Nolè, reduce da un ottimo campionato a Battipaglia. Suo il compito di non far rimpiangere la fuoriclasse Paola Felicetti, trasferitasi a Sala Consilina. Nel capoluogo lucano sono arrivate anche Ghersetti, Arras, Radkova e Ridolfo, e sono state confermate Di Camillo, Di Lucchio, Santangelo e Taddei. In partenza Pontillo, Carbonara, Sinisi e Muscillo.

Il sito dell’ASCI Potenza, da cui sono state acquisite queste notizie, è www.ascivolley.it. Non si ha notizia di Avena e Restaino; non figurano tra le confermate ma neanche tra le partenti. Saranno state rapite anche loro da un UFO…

Si torna a Taranto, cioè a Montescaglioso, cioè a casa, insomma, per una prima sfida all’insegna delle ex, con riferimento alle indimenticate e indimenticabili Rossella Garaguso e Simona Mucci (Mucci s’achiàm’, none Moccia…!), punti di forza della neopromossa Oria. Nella splendida città federiciana dovrebbe esibirsi anche la marziana Ida Taurisano, circostanza che proietterebbe molto in alto le quotazioni delle brindisine, anche in considerazione della conferma di Luisa Chionna, altra atleta di categoria superiore, e dell’ingaggio della centrale Monica Casalino. Confermate Sebastio, Lonoce e Tateo. E’ invece andata a Noci una delle bandiere biancazzurre, Lucrezia Liace.

Il sito è www.newvolleyoria.it, che però viene aggiornato in modo un po’ discontinuo.

Il Battipaglia di coach Caliendo è l’avversaria della quinta giornata. Speriamo che dopo il travolgente girone di ritorno dello scorso anno Lombardo & Co. si siano date una calmata, ma ho paura di no. E’ andata via l’attaccante Nolè, ma è arrivata la forte centrale Valentina Borrelli, che trova dunque posto in un roster molto interessante e già ben affiatato (si pensi alla citata Lombardo, a Palladino, a El Gamal, a Dello Monaco, ecc.). Per motivi assai lieti ho la sensazione che il libero Granozio non potrà servire la causa, ma al suo posto dovrebbe subentrare Paola Barletta. Tra i volti nuovi anche la palleggiatrice Rossana Montemurro, la schiacciatrice  Sara Casale e le centrali Federica Buonocore e Barbara Giordano. Forse andrà via per motivi di studio la forte centrale Antonella Miano.

Il sito è www.volleyclubbattipaglia.it.

Ancora un derby domestico alla 6^ giornata, quando riceveremo l’Acquaviva delle Fonti. L’ultimo confronto sotto rete risale al campionato di serie C 2005-’06; si giocava all’Alfieri e ricordo una storica ricezione di Ivana al 4^ set sul 25-24 per le ospiti…

Non mi pare che la squadra (probabilmente confermata in gran parte) abbia un proprio sito; le notizie sulla formazione barese (ferme alla promozione e quindi del mercato estivo non sappiamo nulla), comunque, si trovano regolarmente su www.acquavivalive.it/sport.

Il 31 ottobre la Palafiom sarà di scena al PalaVestuti di Salerno. Completamente smantellata la formazione che conquistò i play-off l’anno scorso, la Scuola Volley punta su forze fresche e sulla regia di Annamaria Orefice. A proposito di freschezza, precisiamo sin d’ora che ci farebbe piacere trattare l’acquisto di ulteriori mozzarelle di bufala con il gentile rappresentante del caseificio che l’anno scorso risultò particolarmente efficiente.

Il sito del Salerno è www.scuolavolleysalerno.it.

Novembre si apre all’insegna della grande sfida con il San Pietro Vernotico, vincitore dello scorso campionato di serie C. Nella città brindisina, che non è nuova ai parquet delle categorie nazionali, hanno allestito una formazione di tutto rispetto e proiettata verso il vertice del girone. Oltre a coach Vincenzo Lapertosa (assistito da Catia De Nicola) sono state confermate Loredana Corvino, Manuela Cafarella e Annalisa Perrone; sono arrivate la fuoriclasse Michela Ristits, la nostra ex Marcella Scaglioso (che saluto), la centrale Claudia Carrozzo e Valentina De Mitri, che torna in B dopo le eccellenti stagioni a Oria e a Ceglie.

C’è anche un bel contorno di promettenti giovani atlete pugliesi: Sabrina Ferraro (ex Brindisi), Giorgia Valente (ex Tuglie), Silvia Antonaci (ottima centrale della Sport Fit Center Lecce) e la palleggiatrice Sara Barba, Cosentino in miniatura, anche lei apprezzata nelle semifinali regionali al Maria Pia due anni fa.

Il sito del San Pietro è www.skylovolley.it.

Nona giornata in visita all’AS Benevento, una delle due formazioni del capoluogo sannita. Scusate la scarsa finezza, ma dopo lo 0-6 dello scorso anno (peraltro ineccepibile), io mi do una vigorosa grattata.

Sembra che Agozzino & Co. siano state confermate in blocco, inclusa la stella del volley mondiale, Giovanna Bernardi, eletta dalla FIVB miglior giocatrice del XX secolo.

Temo che la società non abbia un proprio sito.

Ritorno nella Murgia barese il 21 novembre, fronte AS Altamura. Le pari opportunità nel girone, rappresentate lo scorso anno dalla sola Annagrazia Matera, raddoppiano grazie alla seconda gentilcoach, Pina Difonzo. La società ha fatto spese soprattutto in Campania: da Battipaglia è arrivato il libero Ileana Evangelista, da Scafati l’opposta Sara Giogli (benvenuta in Puglia; salutami Franco), da Sala Consilina la palleggiatrice Simona Ancora e la schiacciatrice Carmen Vantaggiato.

Dal mercato pugliese provengono, invece, Debora Zicari (laterale, ex Santeramo), Anna Simonetti (libero, ex Santeramo) e Grazia Spinelli (centrale, ex Turi).

Dalla Sicilia gli acquisti più suggestivi: Francesca Licata (laterale, ex Siracusa, B2) e la brasiliana Ana Carolina Branco (centrale, ex Rossano, B1).

Anche in questo caso, non ho notizia di un sito della società, ma sono pronto a rettificare nel caso mi fosse sfuggito.

Incontro di prestigio all’11^ giornata: l’Arzano, neopromossa ma con un passato finanche in serie A2. E’ proprio con l’Arzano che ha giocato in serie A Veronica Grimaldi, come il fan club ci tiene a ricordare. E lo ribadiamo: Veronica Grimaldi ha giocato in serie A! Con i rinforzi di cui si è dotato, non si può escludere che l’Arzano possa tornare in poco tempo a certi livelli. Un nome su tutti: Nunzia Campolo, che ancora non si decide a togliersi dai… a giocare in campionati più degni della sua indiscussa bravura. Il tentativo di clonazione dell’Orion di due anni fa contempla anche l’ingaggio di Maria Grazia Sforza.

Confermate Maggie Cozzolino, Santa Guida ed Elisabetta Piscopo; ingaggiate anche Lisa Gritto e Carmela Petrella.

Il sito dell’Arzano non mi è noto.

Prima di un terribile rush finale, la Palafiom deve misurarsi con l’Accademia Volley Benevento, che non è la squadra di Maria De Filippi, ma è una formazione proveniente dalla serie A2 che punta decisamente sulla linea verde. Ingaggiate “la ragazza col turbante” Giuditta Tancredi, il libero Emilia Gaudio, la centrale Erica Lestini e molte altre giovani promettenti. Ma un particolare motivo d’interesse sarà monitorare i progressi del gioiellino del Salento, la palleggiatrice Eleonora Carbone. Dall’alto dei suoi 23 anni sembra una vecchietta la centrale Rosa Principe (ex Monterotondo, B1). Della formazione di A2 sono rimaste Annamaria Ferrone ed Elena Gammarota.

Il sito di riferimento è www.accademiavolley.it.

Tre squadre in B (inclusa la Lorelei in B1) non sono evidentemente un lusso per Potenza. Dopo l’ASCI ci confronteremo, infatti, con la Livi Potenza, formazione temibile ed ambiziosa in virtù degli acquisti di Roberta Calculli (palleggiatrice, ex Matera), della russa Elena Alexandrova (schiacciatrice, ex Lorelei) e soprattutto della nostra Michela Benefico (schiacciatrice), grande cuore rossoblu che sarà difficile immaginarsi contro. L’ultimo acquisto è Ilaria Barbaro, che abbiamo conosciuto a Manfredonia.

Sul web bisogna digitare www.livivolley.it.

L’ultimo derby è a Molfetta. Dopo la salvezza conquistata l’anno scorso, l’Azzurra ha radicalmente cambiato obiettivi e si pone adesso tra le favorite del campionato.

L’aveva promesso e l’ha fatto davvero: il presidente Giancaspro ha condotto la prima campagna acquisti della storia del volley su Facebook. Segni dei tempi. Quindi delle adriatiche sappiamo tutto. Ad arricchire il roster di Annagrazia Matera sono arrivate le palleggiatrici Virginia Alfieri (Vigolzone, B1) e Sara Grassi (Bitonto, C), le schiacciatrici Barbara Guglielmi (Mariano Corciano, B2) e Savina Binetti (Molfetta Volley, C), le centrali Angela Tralli (Marsala, B1) e Mariella Lasorsa (Molfetta Volley, C). Restano a Molfetta Mara Racanati, Marilena Fracchiolla, Brigida Fortunato, Alessandra Nappi, Marta De Gennaro, Simona Marasco e Valeria Brattoli.

L’occasione è comunque gradita per salutare due atlete in partenza: la concittadina dai capelli sciolti, Giusy D’Elia, e la mitica capitana e santa Maria Teresa Francioso, sempre grato per le indimenticabili emozioni che ha saputo regalare in quel di Gioia del Colle.

Imminente il nuovo sito internet della società.

Si chiude contro il Sarno, come l’anno scorso ma a campi invertiti. La carrellata delle giocatrici a disposizione di coach Loparco rappresenta, da sola, una certificazione di favorita per la vittoria finale: Tatiana Capriotti, Vanessa Torrisi, Daniela Polito, Neide Pereira, Raquel Santos (se confermata), Tania Costantino, Annamaria Amitrano, Antonella Salvati, Arianna Amati e Angela Castiello.

Vabbè, organizziamo una petizione per dichiarare il Sarno già in B1 e facciamo prima. Due turni di riposo a squadra e non ne parliamo più…

A pensarci bene, però, c’è una grande incognita: chi saprà sostituire lo scout-man Sasà Albanese (che saluto in vista della nuova avventura a Mercato San Severino)? Quel computer portatile contiene dati più preziosi del registratore di Patrizia D’Addario.

Colgo l’occasione per salutare Maria Rosa e la nostra “bestia nera” Veronica; spero che ci si incontri sugli spalti.

Il sito del Sarno, bellissimo ma non sempre aggiornato, è www.aitovolleysarno.it.

NOTE:

Le foto di Acquaviva delle Fonti è tratta da www .comune.acquaviva.ba.it.