LADISPOLI-ORIA 3-1

24 Maggio 2019

Sabato 18 maggio 2019 – ore 18.00

Il sogno è finito e ci siamo svegliati ancora in serie B2.

In quel sabato fatale ha piovuto un po’ anche sul litorale tirrenico, ma le mie riflessioni prepartita non riguardavano tanto l’incontro, che attendevo fiducioso, quanto il contesto. Mi sono posto alcuni quesiti esistenziali: perché continua a piovere ogni volta che giochiamo? Perché dall’ingresso di Roma Termini ai binari da cui partono i treni per Ladispoli (dal 25 in su) c’è la stessa distanza che separa Oria da Roma…? Perché ho fatto il biglietto visto che, arrivato a questo punto, avrei pure potuto proseguire a piedi? Perché a Ladispoli i sottopassaggi della stazione non se li caca nessuno e tutti attraversano i binari? Farò in tempo a mangiare il mio bel tiramisù in via Palermo?

Solo l’ultimo quesito esistenziale ha trovato una risposta soddisfacente, poi le riflessioni sono state sostituite dall’attesa, dall’ansia, dall’emozione e infine – ahimé – dall’amarezza.

Eppure gara 3 era iniziata bene con le stesse formazioni di mercoledì e con un andamento abbastanza simile, ma solo nel primo set.

In quel parziale entrambe le squadre hanno giocato bene. Forse non è stato l’Oria perfetto di gara 2 e forse il Ladispoli è parso un po’ più determinato.

Sia pure con un po’ di fatica, però, e sia pure costretti a inseguire spesso e (non) volentieri, il set ce lo siamo portato a casa (21-25).

La musica, purtroppo, è cambiata nel secondo parziale. La formazione laziale ha imposto subito un inquietante 6-1; le nostre tigrotte hanno recuperato qualcosina, ma poi la squadra di casa si è concessa uno sprint devastante (25-16).

Duello punto a punto nel terzo set fino al 9-9, poi le cinghialotte hanno preso il largo (25-18). Tigri contro cinghiali, ora che ci penso. E c’era pure l’orso Bruno, osservato con un po’ di perplessità da capitan Vidotto in avvio di gara.

Sembrava davvero di stare nello zoo in cui Verdone porta la turista spagnola dopo aver rinviato il proprio viaggio (a Ladispoli, appunto).

Male il quarto set. Le nostre hanno fatto il possibile, si sono impegnate generosamente, ma l’entusiasmo ha messo le ali alle nostre avversarie. Le rossoblu hanno difeso l’impossibile, hanno attaccato in modo travolgente, hanno murato, hanno servito alla grande, hanno dato letteralmente spettacolo. Restano alcune immagini: la grinta terrificante della capitana coraggiosa Vidotto, grande trascinatrice, i larghi sorrisi di Grossi, la prestazione eccellente della palleggiatrice Ceresi. A un certo punto del quarto set si è capito che neanche la Nazionale avrebbe potuto più fermare le nostre avversarie. A una Forastieri colpita in pieno volto da un primo tempo di Chiara è bastato guardare la Madonna apparsa sugli spalti e farle una smorfia per riprendere tranquillamente la partita.

Per Madonna si intende Giulia Madonna.

Sul 24-14 abbiamo annullato 4 palle-match, ma per i miracoli non eravamo attrezzati e la Madonna era sempre dalla parte laziale. Anche la magia visto che il set lo ha chiuso una che si chiama Casella e che potrebbe essere parente di Giucas (25-18).

La mia sensazione è che l’Oria abbia giocato ottimamente gara 2 e meno bene le due trasferte laziali. Il Ladispoli ha giocato con più costanza: sempre molto bene, anche la partita persa. E beh, poi in gara 3 l’entusiasmo ha ulteriormente moltiplicato le energie.

C’è poco da dire: le nostre avversarie hanno meritato di vincere questo turno di play off. Hanno superato grosse difficoltà nel corso della stagione e questo risultato è anche un omaggio alla resilienza, termine un po’ troppo sputtanato ultimamente, ma appropriato in questo caso. In bocca al lupo. Non è stato bello incontrarvi sul piano del risultato, ma è stato bello incontrarvi sotto tutti gli altri punti di vista.

Io voglio ringraziare tutte le nostre giocatrici e la nostra società, senza fare elenchi. Avete disputato una grande stagione. Avete regalato tante emozioni al vostro pubblico. Avete dimostrato grande attaccamento e grandi qualità tecniche ed umane. Avete portato l’Oria su vette inesplorate. Ed è per questo che condivido pienamente le parole del nostro presidente a fine gara: “Non vedo il bicchiere mezzo vuoto; io lo vedo pieno”.

Pensiamoci, in effetti. Tre anni fa perdevamo i play-out della serie C con una squadra tanto volenterosa quanto mal assemblata. Non c’era uno sponsor e alle partite venivano solo i parenti, Orsetto e i due supertifosi storici. Oltretutto Orsetto, dopo aver invaso il campo, si scocciava e andava a prendersi un aperitivo al “Piacere”.

Oggi, per la prima volta nella nostra storia, abbiamo affrontato i play-off per la serie B1, la formazione è competitiva, la società solida e i partner sono affezionati ed in continuo aumento. Senza contare le dirette in streaming che la Gialappa’s scansati proprio…

Ripartiamo da qui allora. Dall’incoraggiante sorriso (rigorosamente in streaming!) del nostro presidente.


ORIA-LADISPOLI 3-0

16 Maggio 2019

Mercoledì 15 maggio 2019 – ore 20.30

La formula degli spareggi promozione ci assegna un’avversaria ricca di fascino per tanti motivi: Ladispoli.

Notoriamente è un’apprezzata località balneare, ma bisogna dire che appare come una città carina per tutte le stagioni. Non si tratta, insomma, di quelle località come Castellaneta Marina, vivaci d’estate e deserte e lugubri d’inverno. Ladispoli ha un suo perché anche in bassa stagione.

Per gli appassionati di cinema, la città è legata ad un celebre film di Carlo Verdone, “Un sacco bello” (1980), in cui uno dei protagonisti interpretati dal popolare attore romano si vede costretto a rinviare la trasferta a Ladispoli a causa dell’imprevisto e travolgente arrivo di una bella turista spagnola. Ecco, diciamo che nell’immaginario collettivo la cittadina laziale tende ad essere associata alle avventure e disavventure del mitico Verdone: “Devo annà a Ladispoli…”

Rispetto ai tempi del film di Verdone (che a Ferragosto, nel 1980, aveva pochi pullman a disposizione: “Nun posso partì mo; semmai stasera, ci ho quello delle sei…”), comunque, i collegamenti con Roma sembrano migliorati e questo consente di conciliare il turismo nella capitale con l’impegno play-off sul litorale.

Uniamo il dilettevole al dilettevole.

Ai tempi del film di Verdone presumo che alla stazione di Ladispoli-Cerveteri non ci fosse la bella bigliettaia con i capelli rossi che sembra una fotomodella e che, unitamente al mare, agli 11 tipi di tiramisù di un bel localino in via Palermo e alla squadra di pallavolo locale, credo che costituisca la principale attrattiva del posto.

Ladispoli è poi la città dove si è formata pallavolisticamente Mary Ricciardi, indimenticata schiacciatrice del Turi nella stagione 2008-’09. Il Pallone Comunale dovrebbe essere dedicato a lei per meriti sportivi e per meriti di consulenza turistica. A lei e alla sua celebre spalla.

Il contesto è completato da una società molto accogliente e da un tifo tanto caloroso quanto corretto.

Sulla partita, invece, è meglio stendere un velo pietoso. L’Oria ha disputato probabilmente la gara più brutta della stagione: tanti errori, molta confusione e una certa arrendevolezza. Mi piacerebbe pensare che siano state soprattutto brave le nostre avversarie (e lo sono state indubbiamente), ma dobbiamo essere onesti: sabato abbiamo giocato maluccio. Due paroline, però, vanno spese per le atlete rossoblu: grande determinazione, grande entusiasmo, eccellenti in tutti i fondamentali, individualità che si sono espresse ad ottimi livelli. Proprio una bella squadra.

E passiamo così a gara 2.

Tra i primi ad arrivare al palazzetto c’è il mitico Koala, Stefania Guacci, che offre una rosa beneaugurante all’amica e collega di ruolo Annacarla.

Gli arbitri si presentano elegantissimi, in giacca e cravatta. Chissà se il dress code dei play-off risponda ad una specifica disposizione della Federazione, che ha deciso, per questa fase del campionato, di spostare arbitri da altre regioni. A Ladispoli le arbitre erano lombarde, qui sono calabresi.

Direzioni di gara impeccabili in entrambi i casi: mi pare che non ci sia stata una sola contestazione nell’arco delle due partite.

La brava centrale Laragione shakera il proprio Polase, ma i nostri occhi sono puntati soprattutto sulla caviglia di Paolona nostra, assente tanto giustificata quanto pesante in gara 1. Ce la farà? Sarà della partita? Sarà di tutta la partita?

In avvio di riscaldamento Valeria fa canestro da centrocampo al primo e unico tentativo. Sembra un buon presagio.

Formazioni.

New Volley Oria: Jola Dakaj in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Annacarla Cozzetto, Serena Di Paola, Chiara Avallone e Tiziana Solazzo.

Volley Ladispoli: Giulia Ceresi in palleggio, Alice Grossi opposta, Valentina Vidotto e Ludovica Forastieri di banda, Ludovica Casella e Mariella Laragione centrali, Emanuela Esposito libero.

A disposizione di coach Pietro Grechi: Francesca Macci, Michela De Stefano, Elisa Fabeni e Chiara Saia.

Scaramanzie: indosso per la prima volta una maglietta acquistata a Lucca Comics dal simpatico gruppo di “Feudalismo e libertà” con un messaggio tanto emblematico quanto raffinato: “In omnia pericula tasta testicula”.

Devo anche rilevare che si osservano strani movimenti delle nostre atlete poco prima dell’avvio, ma magari è solo una coincidenza. Valuteremo dal filmato.

Primo set

Pipe oritana sulla rete. E non è bello.

Muro di Casella. E non è bello neanche questo, per noi almeno (0-2).

Il fantasma della partita d’andata si aggira per il palazzetto di via Crocifisso.

Per fortuna non è così. Anzi, le nostre centrali, Chiara e Valeria, non molto valorizzate sabato scorso, attestano subito che questa partita sarà diversa da quella di 4 giorni prima. Assai diversa. A fine gara saranno le miglior realizzatrici (Chiara 14 punti, Valeria 13, come Amy).

Ed è la Vichinga a siglare il pareggio da posto due (7-7).

Tutta la squadra gioca benissimo: le tigri sono tornate! Grandi difese, servizi tesi (anche parecchi errori in battuta, se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, ma questa volta ne è valsa la pena perché quelli entrati in campo hanno creato pressione), muro-difesa, capacità di ricostruzione, attacchi indifendibili o poco difendibili.

Bello anche l’atteggiamento cazzuto e ordinato al tempo stesso.

Ci concediamo anche un paio di curiosi punti direttamente in difesa (Chiara in questo set, Giorgia nel terzo).

Sull’altro fronte, comunque, anche Ladispoli sta giocando molto bene. Le attaccanti non sono prolifiche come in gara uno, ma c’è un dato statistico che sarebbe da interpretare: a parte una doppia e un errore in battuta, nel bilancio laziale di questo set si contano soltanto 2 errori-punto. Gli altri 21 punti sono tutti frutto del sudore delle nostre giocatrici.

Particolare encomio per Giorgia, perfetta in difesa e molto precisa anche in attacco, mentre Alessia si candida a miglior giocatrice della serata, sia pure in buona compagnia.

Paola si sblocca sul 12-13 e riceve dal pubblico un’ovazione che sa di sollievo, di incoraggiamento e naturalmente anche di affetto per questa grande professionista.

Sul 15-16 il sorpasso decisivo: diagonale di Amy e pallonetto di Chiara (17-16).

In una fase di gara molto intensa, palpitante e ben giocata da entrambe le squadre, Ladispoli resterà incollato alla formazione brindisina, ma saranno le nostre tigrotte ad incrementare il bottino di quel poco che basta a fare la differenza nel set (25-22).

Secondo set

Anche questa volta è il Ladispoli a partire bene (3-5), spinto dai colpi di Grossi e soprattutto di Forastieri, molto grintosa sia negli attacchi che nelle esultanze.

Molto versatile questa ragazza. Anche la palleggiatrice Giulia Ceresi mi piace molto; all’andata è stata perfetta.

Mi piace ancora di più l’immediata reazione dell’Oria: due muri di una fantastica Chiara e un attacco di Paola (7-5).

Grossi va a segno da seconda linea, ma le nostre ragazze piazzano un altro break di 4-1 con l’ennesimo muro della Principessa, un attacco di Amy da ferma, un punto di Paola conseguente a un miracolo difensivo di Alessia e un ace della Vichinga (11-7).

Coach Grechi introduce Macci, che mette subito a terra un pallone, ma ormai le tigri sono scatenate, spinte dall’entusiasmo del palazzetto: primo tempo di Chiara (che difende pure egregiamente), attacco di Paola e doppietta di Valeriona (16-10)!

Solitamente la nostra opposta conserva serietà e compostezza nelle esultanze; questa sera, invece, non fa risparmio di sorrisi. E quanto siamo confortati tutti noi da questi bei sorrisi, oltre che da questi bei punti!

Grossi avvicina le ospiti; le noste centrali mantengono le distanze (20-15).

Anche questa sera Elisa Fabeni si rivela una valida risorsa per il Ladispoli e sono suoi gli ultimi punti delle rossoblu; per l’Oria, comunque, si tratta solo di amministrare il vantaggio e lo facciamo nel modo giusto, grazie ad Amy e a Paola che si scambiano il presidio del posto due.

Quando il set si chiude con un errore in battuta ospite, le più felici sembrano essere le nostre giovani asciugatrici che saltellano di gioia per 5 minuti (non so se per la vittoria del set o perché la repentina conclusione dello scambio ha risparmiato loro un po’ di lavoro): 25-18.

E’ l’Oria che conosciamo, è l’Oria che ci piace, è l’Oria che ci fa sognare.

Terzo set

Nonostante le strepitose difese di Alessia, lo scatto iniziale è del Ladispoli (Casella e Vidotto): 2-4.

Rimediano Paola e Valeria; poi un bolide di Vidotto, temibile anche per le sue battute al salto, rimbalza su Giorgia e finisce in modo beffardo nella metà campo laziale. Un po’ di culo ci vuole pure (8-4).

“Magnifique!” – urlano i nostri telecronisti, sebbene la pronuncia non sia propriamente francese.

Dopo vari e reciproci servizi sbagliati, il Ladispoli ottiene il pareggio con un muro di Laragione, un attacco ed un ace di Forastieri (11-11).

Valeria mura, Paola piazza pallonetti e Valeria scarica fast indifendibili (14-12),

Fabeni pareggia (15-15), Paola mette a terra una pipe e Chiara un primo tempo (17-15).

Su un attacco di Forastieri, Amy riesce ad evitare che il pallone finisca a terra, ma sul rimbalzo si precipitano Jola e Giorgia, che si schiantano tra loro e poi finiscono sul muretto di bordo campo.

Giorgia si rialza con la mano dolorante, Jola non si rialza. Beh, a parte Annacarla in panchina, questa sera in tribuna ci sono altre due palleggiatrici che hanno lasciato ottimi ricordi in questo palazzetto (Stefania Guacci ed Alessandra Loria), però sarebbe preferibile non ricorrere a tanta abbondanza di mani fatate recuperando la nostra Jolina. Dev’essere, più o meno, questo il pensiero del presidente Mino, ritratto dalle immagini in streaming di Mami Sport mentre si rivolge al cielo come un novello Giobbe.

Tutto è bene quel che finisce bene: dopo lo spavento (di tutti noi) e le jastème presidenziali, Giorgia e Jola rientrano in campo e questo incidente, fortunatamente senza conseguenze, è anzi l’emblema della generosità delle nostre ragazze, pronte persino a immolarsi sull’altare della vittoria.

Sul 17-17 Alessia difende e la Vichinga colpisce, poi è Paola a mettere il pallone a terra (19-17).

Duello a suon di punti tra la Vichinga e Forastieri finché Valeria non regala all’Oria 3 palle-set (24-21).

Il tentativo di scavalcare il nostro muro induce all’errore un’attaccante romana: le tigri vincono 25-21 e prolungano questo turno di play-off! Si torna a Ladispoli!

E’ stata una grande partita in chiave tattica, ottimamente preparata da mister Piero e interpretata alla perfezione dalle nostre ragazze, bravissime sul piano tecnico e sul piano caratteriale.

Mi trovo d’accordo con le dichiarazioni finali del coach ospite, sempre molto sportivo: Ladispoli non ha affatto demeritato (a parte una breve fase nel secondo set); il risultato è frutto di una grande prestazione dell’Oria.

Mentre gli allenatori riflettono sui contenuti tecnici e iniziano già a preparare gara 3, l’organizzazione dell’imminente trasferta a Ladispoli è motivo di riflessione anche per il nostro presidente, specialmente sul piano logistico. Nasce così la prima lotteria in cui non si vince niente. Anzi, chi viene estratto paga e contribuisce a finanziare il viaggio…

Bene, tirato un sospiro di sollievo, concentriamoci sul prossimo impegno perché è chiaro che a Ladispoli ci sarà da affrontare un’altra battaglia sportiva durissima. Forza ragazze! “Continuate a farci sognare!”

Tabellino: Oria-Ladispoli 3-0  (25-22,  25-18,  25-21)

New Volley Oria: Colarusso 10, Valente 8, Cozzetto 0, Diomede 13, Di Paola NE, Vinciguerra 14, Leone 13, Avallone NE, Dakaj 0, Solazzo NE, Mastrilli (L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 6, ace 2, errori in battuta 15.

Volley Ladispoli: Casella 1, Vidotto 5, Ceresi 1, Macci 1, Grossi 8, De Stefano 0, Forastieri 12, Fabeni 3, Laragione 14, Saia NE, Esposito (L) – All. Grechi.

Muri-punto 2, ace 2, errori in battuta 6.

Arbitri: Raffaele Donato e Mattia Cupello.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Castellana 630,00; Oria 450,00; Copertino 340,00; Recanati 330,00; Cerignola 300,00; Offida 230,00; Monte San Giusto 160,00; Corridonia e Noci 120,00; Jesi 80,00; Porto San Giorgio, Castelbellino, Mesagne e Giulianova 0.

L’ultima giornata è caratterizzata da due sanzioni che non incidono sui vertici della classifica: 90 euri al Recanati per la condotta del pubblico; 40 euri a Jesi per l’insufficiente servizio di asciugatura.

Considerato che i play-off non valgono, il trofeo Memorial Bin Laden 2018-’19 è assegnato al Castellana, che precede Oria, purtroppo, e Copertino.

Solo 4 squadre chiudono la stagione senza multe; solo 3 senza neanche provvedimenti a carico di tesserati: Mesagne, Giulianova e Castelbellino (campione anche di fair-play).

Prossimo turno: Ladispoli-Oria, sabato 18 maggio, ore 18.00.


ORIA-CASTELBELLINO 1-3

5 Maggio 2019

Sabato 4 maggio 2019 – ore 18.00

L’Oria non ce la fa a conservare la seconda posizione. Perdendo contro la capolista Castelbellino, cede il passo al Castellana, che quindi affronterà i play-off da una posizione un po’ più vantaggiosa.

Comunque sia, saranno play-off anche per noi, come è assodato da qualche settimana. I bilanci li rimandiamo alla fine, ma già così si chiude un torneo… storico. Non mi riferisco al suggestivo torneo dei rioni, ma alla stagione in corso che ci vede affrontare play-off mai sperimentati in passato dalla nostra amata società.

Andiamo con ordine.

Piove. Ho come la sensazione che in questa stagione sportiva abbia sempre piovuto nei giorni in cui abbiamo giocato in casa. Non il giorno prima né il giorno dopo; solo il giorno della partita. E che palle! Pure a maggio, quando di solito da noi si comincia ad andare al mare.

Il maltempo non rovina la realizzazione di un sogno coltivato da anni. Ogni volta che vado al corteo storico federiciano ho sempre pensato che sarebbe stato belle vedere i figuranti sugli spalti del palazzetto con i tamburi, le trombe e tutto l’armamentario sonoro. Oggi il sogno si realizza: prima della partita entra sul parquet una piccola delegazione di tamburi e sbandieratori. E così offriamo anche noi un po’ di spettacolo agli spettatori marchigiani, già deliziati dallo spettacolo sportivo offerto quest’anno dalle loro beniamine. Intanto il nostro presidente filma la customer care delle ospiti.

Che partita può essere?

Ormai il campionato deve definire solo due verdetti: un posto salvezza conteso da Porto San Giorgio e Recanati e la collocazione nella griglia play-off di Oria e Castellana. La squadra delle Grotte gioca in casa del Cerignola, squadra con meno spessore tecnico e senza motivazione essendo ormai retrocessa. I tre punti appaiono scontati. Per non essere scavalcati, noi dobbiamo vincere (anche al tie-break andrebbe bene).

A fine stagione, talvolta, le differenze tecniche sono un po’ attenuate dalle motivazioni; non è raro che squadre in lotta per la salvezza vincano contro squadre di alta classifica. E’ “umano”, se così possiamo dire. Non c’è malafede.

Quali motivazioni – mi chiedo – può avere una squadra come il Castelbellino, che ha già stravinto il campionato e raggiunto brillantemente il proprio obiettivo? Verrà a giocarsela per la gloria o scenderà in Puglia ubriaca di spumante e con spirito vacanziero? Non ci interessa; noi dobbiamo fare a nostra parte ed essere pronti ad affrontare una formazione dai numeri stellari.

Il Castelbellino ha vinto 24 partite a fronte di una sola sconfitta, 74 set vinti e 6 persi, in casa tutte vittorie per 3-0 (tranne una vittoria per 3-1). Hanno ceduto soltanto 2 punti in tutto il campionato. Ne hanno conquistati 73 su 75 disponibili fino a questo momento…!

In pratica sono matematicamente promosse in B1 dallo scorso novembre…

E mi chiedo: ma con tutti i gironi che ci sono, proprio nel nostro dovevano capitare?!

Voglio proprio vederle queste giocatrici. Le immagino alte in media 3,50 metri, con quattro braccia ciascuna, con elevazione da tuzzàre la capa al soffitto ogni volta che saltano, con superpoteri simili a quelli di Mazinga. Dove sono? Fatemele vedere.

Eccole. Ecco questo fenomeno della natura che la scienza non è ancora riuscita a spiegare e che sarà approfondito da Alberto Angela nella prossima puntata di “Ulisse. Il piacere della scoperta”.

Sono pure belle, fra l’altro.

Esibiscono una maglietta celebrativa con scritto “Don’t worry, B1 happy” e durante il riscaldamento sembrano gradire il ritmo vivace di Caparezza, “Vieni a ballare in Puglia”.

In casa oritana mancano Michela e coach Piero. A fine partita onoreremo la tradizione del lancio del pupazzo sulla palleggiatrice; madrina dell’evento sarà la mitica Stefania Guacci.

Formazioni.

New Volley Oria: Jola Dakaj in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Laura Rochira: Annacarla Cozzetto, Serena Di Paola, Chiara Avallone e Tiziana Solazzo.

Castelbellino Volley: Giulia Cecato in palleggio, Valeria Tallevi opposta, Monica Ciccolini e Chiara Verdacchi di banda, Martina Spicocchi e Francesca Rosa centrali, Giorgia Chiavatti libero.

A disposizione di coach Andrea Comodi: Sara Carloni, Ilaria Crescini e Aurora Fattorini.

Primo set

Cecato serve teso, Chiavatti difende l’attacco oritano e Verdacchi ci scavalca con un bel pallonetto. Poi la palleggiatrice ospite ci fulmina direttamente in battuta (0-2). E già possiamo ammirare alcune delle qualità di questa formazione.

Ma Oria vuole difendere il secondo posto e attacca con Chiara e con Paola (3-2).

Splendido secondo tocco della nostra Jola e prime grandi difese di Alessia (5-3).

Ahimé, si alza il muro marchigiano (Spicocchi e Ciccolini), ma Valeria ci tiene agganciati alle ospiti (6-6).

Indubbiamente è una bella partita. Il Castelbellino sembra davvero una macchina perfetta in cui tutto funziona in modo impeccabile e non c’è il minimo difetto. Sanno fare tutto bene: servire, difendere, attaccare, murare, costruire gioco. Mi piace anche l’atteggiamento anche se questa, per loro, è una partita sui generis: mi sembrano coese, fiduciose nei propri mezzi senza essere spocchiose, serene senza essere distratte, aggressive senza essere antisportive. E’ veramente una squadra eccellente.

E siccome anche le nostre stanno comportandosi da tigrotte, l’incontro offre scambi spettacolari. Chi è venuto al palazzetto ne uscirà soddisfatto (questo a prescindere dal risultato).

Tallevi batte al salto e ottiene 2 ace consecutivi. Dagli spalti i suoi fans la chiamano “dottoressa” e non so se il termine sia usato in senso medico o in senso accademico. Comunque sia, hanno pure un livello d’istruzione elevato queste ragazze. Tutte le qualità, proprio.

Mani-fuori di Paola, attacco della Vichinga da seconda linea e slash di Giorgia: torniamo in vantaggio (15-14)!

Breve sorpasso ospite con Tallevi, Ciccolini e Cecato e poi Oria di nuovo avanti con un pallonetto di Amy e due muri consecutivi (Chiara ed Amy): 19-17!

Il secondo muro è preso con filosofia da Monica Ciccolini.

Coach Comodi chiama il primo time-out della partita. Visti i parziali di tutte le partite del Castelbellino, non escludo che possa essere il primo time-out del loro campionato…

Pipe di Tallevi, ace di Ciccolini, muro di Verdacchi e fast di Spicocchi (19-21).

Amy non si arrende, ma ormai il Castelbellino è lanciato verso la vittoria del set, festeggiata in modo invero piuttosto inusuale.

Secondo set

Paola inaugura il secondo parziale facendo punto con una palla di disimpegno. Tutto fa brodo.

Bene le centrali (primo tempo di Chiara e murazzo di Valeria) e bella anche la pipe di Amy, in replica a quella di Tallevi (4-2).

Sembra esserci un po’ di equilibrio sino al 10-10, ma poi le atlete anconetane dilagano con un break da sei, in cui il turno in battuta di Cecato si rivela ancora micidiale. Una palleggiatrice dal servizio al fulmicotone. Mi ricorda il nostro Koala.

Bravissima Alessia, che questa sera deve tuffarsi su autentiche bordate, ma altrettanto bravo è il libero ospite, Giorgia Chiavatti, probabilmente il migliore visto quest’anno. Ha anche un certo fascino zingaresco alla Esmeralda che non guasta.

Slash di Valeria sulla povera Rosa con conseguenti scuse, ma son cose che capitano.

Jola vince un duello aereo al centro della rete e l’Oria sembra ormai aver superato il breve momento di crisi; tuttavia la rimonta è soffocata dalla continuità del rendimento ospite (14-18).

Gli ultimi colpi sono di Verdacchi e sono colpi terribili (18-25).

Ma perché queste atlete del Castelbellino sono così professionali?! Hanno già vinto il campionato, hanno già vinto la coppa nazionale di serie B; perché non sono andate a godersi una meritata vacanza alla Maldive delegando per quest’ultima trasferta le ragazzine dell’Under14?

Terzo set

Mentre il Castelbellino martella con Rosa, Tallevi e Verdacchi, inizio a temere che la serata sia compromessa. Per fortuna, Giorgia e compagne non la pensano così. Un punto negato ad Amy stuzzica evidentemente lo spirito di rivalsa della nostra Vichinga, che da questo momento si trasforma in un bombardiere da 6 punti a set di media.

La svolta è sul 7-10. Attacco di Amy e primo tempo della Principessa. Poi sbagliamo un servizio, ma riprendiamo subito la marcia con  Chiara, Paola, ancora Chiara a muro (foto sotto) e addirittura Alessia.

La giocatrice abruzzese, infatti, beffa le ospiti con un bagher a sorpresa! Peccato che in quel momento avessi la videocamera spenta, ma per me è il punto del secolo (13-11).

Forse con la pallavolo classica non possiamo reggere il confronto con queste marziane; dobbiamo ricorrere alla creatività: dopo il bagher del libero, proviamo a soffiare tutti insieme per dare effetto al pallone o magari ricorriamo all’ipnosi sotto rete. Sì, proviamole tutte!

Tremendismo oritano: pallonetto di Amy, muro di Chiara e attacco di Paola (16-12)!

Lungolinea della nostra opposta e attacco di Valeria (21-13)!

Le difese di Chiavatti, la sapiente regia di Cecato e soprattutto gli attacchi di Verdacchi rimettono in marcia il Castelbellino (22-17).

Coach Comodi introduce una specialista del servizio che però non soddisfa appieno le aspettative.

Sul 23-18 Verdacchi scarica una cannonata impressionante nei tre metri. Figlia mia, se ci tieni a vincere, vinci pure, ma almeno non ci distruggere il palazzetto ché dobbiamo fare ancora i play-off…

Per fortuna, il tentativo di rimonta ospite viene bloccato sul 24-22 da un attacco di Paola: il muro tocca, ma la palla cade nella metà campo ospite nonostante un tentativo di salvataggio col dorso della mano di Chiavatti. Sembrava più di un tentativo, per la verità, ma il punto e il set sono nostri (25-22)!

Quarto set

Non cambia il ritmo brindisino: Giorgia difende, Jola crea ed Amy alterna mano de fero e mano de piuma (4-1).

Poi Castelbellino rimedia con le sue valide attaccanti (Tallevi, Verdacchi e Ciccolini) e sul 6-8 si verifica il fattaccio.

In un tentativo di chiusura a muro la povera Paola viene calpestata involontariamente dalla Principessa. Nonostante l’utilizzo di un intero container di ghiaccio spray, la nostra opposta deve lasciare il parquet. E’ proprio quello che ci vuole in vista dei play-off… butt’ ‘u velèn’…

Entra Chiaretta ed entra con lo spirito giusto e lo sguardo da guerriera. Giocherà una bella gara in chiave difensiva mentre per Amy si apre un set di lavoro straordinario in attacco.

Comunque, la reazione è buona: pipe di Amy, ace di Giorgia, difesa di Alessia e contrattacco vichingo. Siamo in vantaggio (13-11)!

Castelbellino riprende a giocare come sa: un po’ difende Chiavatti, un po’ mura Tallevi, un po’ attaccano Rosa e Spicocchi; il punteggio torna a sorridere alla capolista (17-19).

Mani-fuori di Giorgia, ma poi la formazione marchigiana sfodera tra colpi da ko: diagonale di Verdacchi, murazzo di Cecato ed ace di Spicocchi (18-22). C’è poco da recriminare sul rendimento delle nostre (sempre brave e generose); qui si può solo esprimere ammirazione per cotante avversarie.

Paola riemerge dagli spogliatoi e si accomoda in panchina, grazie al solidale apporto di Annacarla che funge da schienale. Quant’è stata preziosa Annacarla quest’anno. Anche da questi particolari si vede.

Amy ottiene due mani-fuori consecutivi e tiene viva la speranza, ma a chiudere la trionfale stagione del Castelbellino è un attacco indifendibile di un’atleta a cui starà stretta anche la B1: Valeria Tallevi (21-25).

A fine gara c’è l’estrazione dei premi degli sponsor. E’ l’unica cosa – insieme al campionato mondiale di rutto libero – che il Castelbellino non ha vinto quest’anno.

Beh, a parte gli scherzi, tanti complimenti a queste ragazze e in bocca al lupo anche alle nostre colleghe di Castellana. Le sconfitte fanno sempre male, ma veder giocare una squadra del genere è un inno alla bellezza della pallavolo.

Non è stato il miglior Oria dell’anno, ma la nostra prestazione è da considerarsi comunque encomiabile. Nel terzo set e in altre fasi della gara abbiamo ammirato l’Oria cazzuto che ci piace tanto.

Ovviamente un abbraccio a distanza a Paola con l’auspicio di riaverla subito in campo; è troppo importante per noi.

Mentre scrivo non conosco ancora l’identità delle nostre avversarie ed il calendario. So solo che le nostre ragazze sono già pronte a rivestire il ruolo delle tigri. Forza ragazze! Il sogno deve continuare!

Tabellino: Oria-Castelbellino 1-3  (21-25,  18-25,  25-22,  21-25)

New Volley Oria: Colarusso 13, Valente 3, Cozzetto NE, Diomede 5, Di Paola NE, Vinciguerra 9, Leone 19, Avallone 0, Dakaj 3, Solazzo NE, Mastrilli 1 (L) – All. Rochira.

Muri-punto 5, ace 2, errori in battuta 11.

Castelbellino Volley: Tallevi 22, Carloni NE, Spicocchi 10, Ciccolini 8, Crescini 0, Fattorini 0, Verdacchi 17, Rosa 10, Cecato 5, Chiavatti (L) – All. Comodi.

Muri-punto 9, ace 8, errori in battuta 17.

Arbitri: Giuseppe Resta e Davide Tolomeo.

Altri risultati: Cerignola-Castellana 0-3, Offida-Corridonia 0-3, Noci-Copertino 3-1, Recanati-Mesagne 3-2, Jesi-Giulianova 3-1, Monte San Giusto-Porto San Giorgio 3-1.

Classifica: Castelbellino 76; Castellana 62; Oria 60; Corridonia 48; Offida e Copertino 43; Mesagne 39; Noci e Jesi 31; Recanati e Porto San Giorgio 25; Monte San Giusto 24; Giulianova 20; Cerignola 15.

Verdetti: Castelbellino in B1; Castellana e Oria ai play-off; Porto San Giorgio, Monte San Giusto, Giulianova e Cerignola retrocedono in serie C.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Castellana 630,00; Oria 450,00; Copertino 340,00; Cerignola 300,00; Recanati 240,00; Offida 230,00; Monte San Giusto 160,00; Corridonia e Noci 120,00; Jesi 40,00; Porto San Giorgio, Castelbellino, Mesagne e Giulianova 0.

Manco da diverse settimane e sono accadute tante cose.

Grande impresa del Castellana, che ci scavalca piazzandosi al primo posto: 520 euri in un colpo solo per insulti reiterati al primo arbitro e soprattutto per un contatto fisico con lo stesso a fine gara, fortunatamente senza conseguenze lesive.

Noci è multata con 40 euri per aver un isolato tifoso al seguito insultato il primo arbitro per tutta la durata dell’incontro.

Recanati subisce una sanzione di 200 euri per aver il pubblico al seguito reiteratamente offeso e minacciato il primo arbitro per tutto il 5^ set e anche dopo.

Prossimo turno: amma vedè.