IL TROFEO BIN LADEN 2011 AL CASERTA

29 giugno 2011

L’ultimo assalto dell’ASCI Potenza (65 euro per assenza del servizio di asciugatura) non è sufficiente: Caserta conserva il primato e si aggiudica il trofeo Bin Laden 2010-’11.

Questa la classifica definitiva:

Caserta

350,00

Turi

250,00

ASCI Potenza

155,00

Gricignano

120,00

Oria

90,00

Livi Potenza

50,00

Castellammare dS

40,00

Battipaglia

40,00

Considerando il buon risultato del Gricignano, è l’intera provincia di Caserta a fare la parte del leone.

Buona prova del Turi per la Puglia, ma non sfigura neanche l’Oria, quinta con 90 euri.

Quello che colpisce, comunque, sono le cifre esigue e il fatto che ben 6 squadre abbiano conservato la fedina penale intonsa: Arzano, San Pietro Vernotico, Accademia Benevento, Spezzano, Lavello e Trepuzzi.

Mai, inoltre, negli ultimi 4 anni, una società aveva vinto con un punteggio così basso. Ricordiamo l’albo d’oro:

Scafati

1.350,00

Matera

1.330,00

Salerno

1.700,00

Caserta

350,00

 Una miseria.

Ma, in generale, è stato un torneo caratterizzato da cifre bassissime. Questi i totali delle stagioni considerate:

2007-’08

3.435,00

2008-’09

5.720,00

2009-’10

3.625,00

2010-’11

1.095,00

 Ora, è vero che l’ultimo campionato è stato a 14 squadre (e dunque 26 giornate complessive), come il primo, mentre quelli del 2008-’09 e del 2009-’10 erano a 16 squadre (30 giornate) ed è anche vero che il risultato della scorsa stagione è stato “drogato” dalla pesantissima sanzione inflitta al Salerno per la rinuncia a disputare una partita, ma anche considerando la media multe a giornata il crollo è evidente:

2007-’08

132,11

2008-’09

190,67

2009-’10

120,83

2010-’11

42,11

 

Le cause?

C’è chi tira in ballo la crisi, ma è una spiegazione che mi lascia scettico: la paura delle sanzioni non è mai stata un deterrente così efficace (lo dimostra il fatto che la pena di morte negli Stati Uniti non comporta una diminuzione dei delitti, tutt’altro).

Meglio credere e sperare che siano aumentati la correttezza ed il rispetto reciproco tra squadre e tifoserie.

Un plauso anche agli arbitri. Per carità, non è che i presunti comportamenti sbagliati degli arbitri giustifichino atti aggressivi, anche solo verbali, ma la sensazione è quella di una classe arbitrale in grado di dirigere gli incontri con quel sano equilibrio di autorevolezza e buon senso.

Per la prima volta il trofeo Bin Laden è assegnato in memoria; valuteremo in futuro se sia il caso di cambiare nome all’ambito trofeo.


ORIA-CASERTA 3-2

12 aprile 2011

Domenica 10 aprile 2011 – ore 18.00

Mi sono arrivati in gola”…

La frase a fine partita l’ha pronunciata coach Marcello ed evidentemente non si riferiva al cuore (e non ha detto proprio così).

Il tecnico oritano alludeva al rimbalzo dei propri attributi provocato dai continui salti che avevano caratterizzato la sua condotta di gara a bordo campo: salti di incitamento, salti di rabbia, salti di immedesimazione ed alla fine i salti di gioia che l’hanno proiettato nei pressi del posto cinque in 3 decimi di secondo netti. E a furia di saltare, in effetti, si verifica la situazione descritta dal coach a fine partita.

Restando in questo finissimo argomento, è tutta la squadra brindisina che le palle metaforiche ha ben dimostrato di possederle. Per essere meno grevi, diciamo che ha dimostrato di possedere anche un cuore immenso.

Con la Volalto Caserta, sesta forza del campionato, è stata una battaglia, una battaglia intensa, sfiancante, equilibrata e – bisogna dire – anche molto corretta grazie all’agonismo vivace ma pulito riversato sul parquet da entrambe le formazioni.

I diecimila tunisini attesi al palazzetto di via Crocifisso non si sono visti, né sono giunte in Puglia Tina, Carmen e Brigida, che pure avevano ipotizzato una trasferta a bordo del tre ruote per sostenere l’amica Marianna.

Il Caserta si presenta al completo ma Sabina Cerullo ha i capelli quasi sciolti, abituale indizio di indisposizione a giocare una partita.

Due sono gli indizi principali che nella pallavolo femminile rivelano l’indisponibilità a scendere sul parquet: quando una giocatrice trascorre la fase di riscaldamento con i capelli sciolti (è il caso di Cerullo) e quando una giocatrice trascorre la fase di riscaldamento con le stampelle (è il caso di Perrone due settimane fa). Meglio i capelli sciolti, indubbiamente.

Nell’Oria riappare la baby Angela Carone, possibile alternativa per un paio di atlete acciaccate.

L’altra baby, Giorgia Mastria, ha una maglia che ormai sembra il costume di Arlecchino con un numero coperto e alterato da nastri adesivi e pezze varie. Quello che era il 16 e che poi si è tramutato in 18 o in 10 adesso sembra essere diventato un 1.

Formazioni.

L’Icost Oria schiera Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao schiacciatrici, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Priscilla Pisani libero.

In panchina con l’allenatore Marcello Presta: Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso, Simona Leone e le citate Giorgia Mastria ed Angela Carone.

Volalto Caserta: Chiara Curia in palleggio, Carmela Salzillo opposto, Paola Di Gennaro e Grazia Fattaccio schiacciatrici, Michela Ricciardi e Alessandra Bonagura centrali, Federica Barone libero.

A disposizione di coach Lina Infante: Marianna Iarnone, Veronica Masella, Martina Lioniello, Valentina Fusco, Daniela Rosano e Sabina Cerullo.

Dopo il riconoscimento, le atlete campane raggiungono il centro del campo e danno vita ad una versione sintetica del festival di Sanremo. Rispetto alle urla da vaiasse che normalmente emettono le giocatrici di tutte le squadre del continente, il concerto canoro del Caserta è una novità che merita un apprezzamento.

Primo set

Mentre litigo con la telecamera, bloccata sul fermo immagine, le ospiti raggiungono già un piccolo vantaggio (1-4), poi Lucrezia mette il pallone a terra e in zona di servizio va Stefania.

Proprio in occasione della partita di andata, se ben ricordo, avevo chiesto al Koala di regalarmi un intero set di secondi tocchi. Nel frattempo la nostra palleggiatrice dev’essere andata a lezioni private di servizi da Kaziyski e ormai sembra avvicinarsi il momento in cui regalerà ai tifosi un intero set non già di secondi tocchi ma di ace. A Battipaglia ha già vinto così un importantissimo tie-break.

Stasera, giusto come antipasto, ne piazza 3 consecutivi e ormai le sue battute iniziano a diventare leggenda.

Ed anche quando non fa un punto diretto, lo agevola: pallonetto di Silvietta e attacco di Lucrezia (7-4).

Purtroppo dall’altra parte si alza il muro del Caserta con una Grazia Fattaccio efficace come nella partita d’andata: le ospiti tornano avanti (7-8).

Il set procede in questo modo sino al 12-11 (muro di Giulia); poi c’è la svolta decisiva: attacco di Salzillo, fast di Ricciardi, tiro fuori nostro, mani-fuori di Di Gennaro ed invasione oritana (12-16).

A questo punto Marcello sostituisce Priscilla con Simona.

Non stiamo giocando malissimo, non come a San Pietro evidentemente, ma siamo in affanno.

Caserta ottiene il massimo vantaggio (15-20) grazie, in particolare, alle diagonali della propria capitana e a un bel lungolinea di Fattaccio.

Ma se la ricezione e – per adesso – la difesa presentano qualche inestetismo, è soprattutto il servizio a riportarci in partita: ace di Lucrezia e poi ace di Daniela (19-21).

In realtà c’è un’altra caratteristica a tenerci vivi, non solo in questo set e non solo questa sera: l’indisponibilità ad arrendersi.

Spettacolare il primo tempo di Ricciardi (con palla servita in avanti più che di lato), ma altrettanto spettacolari sono il mani-fuori e il pallonetto di Ivana (21-23).

Purtroppo non bastano: il pallonetto successivo finisce in rete e l’attacco di De Gennaro è preciso; Caserta conquista il primo parziale (21-25).

Secondo set

Grande equilibrio in avvio della seconda frazione, ma sul 3-3 l’Oria piazza un break che probabilmente non ha precedenti nella nostra stagione: 11 punti consecutivi!

Si comincia con un servizio sbagliato dalle ospiti e poi tocca a Daniela, Silvietta ed Ivana forzare l’allungo (7-3).

Osservo come l’allenatrice ospite abbia un notevole fascino grazie ai suoi lineamenti ed ai suoi colori scuri. Un fascino da gitana. Mentre penso rapito ad un paragone con Esmeralda, la coach casertana spezza l’incantesimo con un time-out in cui le sue espressioni verbali non sono propriamente petali di rose…

Ma le atlete ospiti non rispondono agli impulsi motivazionali di Lina Infante e l’Oria dilaga con un muro di Silvietta, un lungolinea di Ivana e una pipe di Lucrezia (10-3).

Stiamo facendo tutto bene.

Per incrinare il meraviglioso muro-difesa brindisino, l’allenatrice ospite manda in campo Masella, Iarnone e Fusco, ma la partita di quest’ultima dura lo spazio di uno scambio e mezzo perché un improvviso dolore alla gamba costringe l’opposto ad abbandonare definitivamente la contesa. Sospetta contrattura. In bocca al lupo alla sosia di Veronica Grimaldi.

L’Oria è indomabile: mura con Ivana e Daniela e attacca con Silvietta e la stessa Ivana. La serie positiva termina soltanto sul 14-4 con un nostro tiro fuori.

Sul 16-4 Caserta riprende a giocare: nonostante le difese spettacolari di Lucrezia, hanno successo il muro casertano e le azioni offensive di Ricciardi e Iarnone ispirate dalla sapiente regia di Masella (16-9).

Embé, a parte Ricciardi che non conosco, si tratta delle amiche mie.

Muro di Giulia e tocco di seconda di Masella (18-11).

Fattaccio, con le sue diagonali, avvicina pericolosamente la Volalto (19-14), ma il turno in battuta di Stefania è una garanzia (21-14).

Dopo un mani-fuori di Marianna Iarnone, grande talento della scuola Centro Ester, coach Marcello inizia a preoccuparsi e chiama il suo primo time-out del parziale (21-17).

Bonagura piazza un primo tempo imperioso ma subito dopo regala un pallone ai profughi tunisini spedendolo direttamente al campo di Manduria (23-18).

La centrale casertana sta riscaldando il braccio e si affermerà come una della protagoniste dell’incontro, soprattutto nel finale.

Ad avere la mano calda è anche Iarnone, ma il set viene messo al sicuro dagli attacchi di Ivana, autrice di 8 punti soltanto in questa frazione (chiuderà a quota 18).

Con il punteggio parziale di 25-20 riportiamo la partita in equilibrio.

Terzo set

Il terzo set appare all’inizio come una fase di assestamento. Le squadre si sono presentate e conosciute e soprattutto hanno capito quali sono le proprie risorse. A parte la classe immensa di Iarnone, il Caserta punta sui colpi di Fattaccio e sull’ottimo lavoro contenitivo e offensivo delle centrali; l’Oria difende con grinta, attacca con intelligenza e sfrutta ripetutamente un servizio sempre più insidioso. Insomma, esalta le proprie virtù e nasconde i propri difetti (ricezione e limitata gamma di soluzioni offensive).

Ace di Giulia, ace di Stefania (è ovvio…) e poi, dopo un lungolinea di Ivana (che ha tirato quasi da seconda linea), c’è il prolifico turno in battuta di Silvietta: due ace e conduciamo 12-7.

Dopo un attacco di Salzillo, c’è un break da 5 dell’Oria con Lucrezia grande protagonista e autrice di 3 punti. In questa fase si fa anche male, ma lo spray e soprattutto il cipiglio indomabile le permettono di superare il dolore.

Il rumore dello spray, più in generale, sarà la colonna sonora dell’Oria: le atlete celesti ne fanno un uso talmente frequente che sembra di stare al G8 di Genova dopo il lancio di lacrimogeni da parte della questura.

A noi pugliesi piace usare il termine “questura” per indicare tutte le forze dell’ordine non solo come sede istituzionale ma anche come persone fisiche (è venuta la questura a casa, per strada mi ha fermato la questura, ecc.).

Siamo 17-8, ma arriva la reazione delle ospiti (prive delle amiche mie, che sono state sostituite) con Bonagura e Fattaccio; quest’ultima ricaccia in gola alle giocatrici celesti un urlo di esultanza prematuro. Cosa stia arrivando nella gola di Marcello, invece, lo abbiamo detto all’inizio del post…

Per fortuna, Lucrezia è ancora in prima linea e così limitiamo i danni (21-15).

La banda oritana sarà la miglior realizzatrice dell’incontro (26 punti). Tanto per cambiare.

Forse c’è un po’ di stanchezza; fatto sta che adesso, da una parte e dall’altra, si susseguono infrazioni ed errori; buon per noi che conserviamo il vantaggio ed anzi lo incrementiamo con un muro di Pocahontas (25-18).

Quarto set

Buon avvio del Caserta anche nel quarto set e lieve vantaggio che resiste fino al consueto turno in battuta di Stefania: due ace consecutivi e tifosi in tribuna che iniziano a chiedermi a quanto siamo arrivati. Sette, siamo arrivati a sette. Non l’Oria, il Koala da sola.

Tra i tifosi merita una menzione particolare il cane Rex. Lui non chiede gli scout, ma segue con attenzione. E porta bene (cosa più importante).

La linea verde brindisina (Giulia con una specie di secondo tocco e Silvietta) conserva la lunghezza di vantaggio al primo time-out tecnico (8-7).

Ma è dura, durissima. Caserta non cede di un millimetro e reagisce con tutte le proprie giocatrici. Aumentano i muri (strepitosa Bonagura) ed aumentano – ahimé – anche i nostri errori in battuta. Al terzo sbaglio Marcello s’incazza di brutto (10-11).

Purtroppo s’incazzerà per cinque minuti buoni (time-out incluso) perché le ospiti ci impongono un break da 6 che risulterà decisivo (10-16).

Ma anche nei momenti di crisi l’Oria non molla (come era successo a San Pietro) e piano piano rosicchia dei punti: Lucrezia da posto due e Daniela a muro con Silvietta (14-17).

Caserta soffoca il tentativo di rimonta ed espone alcuni dei pezzi migliori del repertorio: mani-fuori (Di Gennaro), muri e fast (Ricciardi), pallonetti e cannonate (Fattaccio).

Sull’altro fronte c’è solo Ivana a replicare, ma ad ogni punto della nostra schiacciatrice ne corrispondono due delle ospiti e in questo modo il set finisce 17-25.

Nessun tie-break nelle prime 12 giornate; questo è già il quinto nelle ultime 11.

Tie-break

Bisogna iniziare bene. E ci riusciamo: ace di Ivana e 3 attacchi di Lucrezia a fronte di 2 azioni vincenti di Ricciardi e Fattaccio (quest’ultima denuncia un acciacco per fortuna solo temporaneo).

Bravissima Alessandra Bonagura, che prima va a segno con un terzo tocco di ricezione (c’è un nostro evidente concorso di colpa) e poi con un murazzo dei suoi (4-4).

Coach Esmeralda propone il consueto ingresso di Lioniello per servire.

Noi, invece, proponiamo una legge ad personam per far battere sempre la nostra palleggiatrice. Una più, una meno, cosa cambia? Questa legge, almeno, non agevolerebbe i delinquenti.

Si va al cambio campo con un sostanziale equilibrio (8-7) e con qualche infrazione di troppo (invasioni, doppie) a carico di entrambe le squadre. C’è da soffrire; il finale si preannuncia intenso.

Errore in battuta ospite, doppia di Curia e perentorio attacco di Lucrezia che sfrutta un’alzata spettacolare di Stefania (11-7).

Quest’ultima, però, incorre a sua volta in una doppia a conclusione di un break da 5 delle ospiti in cui brillano 2 muri consecutivi di Bonagura (gli ultimi, per fortuna; ce ne ha fatti 7).

Caserta è in vantaggio (11-12).

Lucrezia spezza l’assedio e pareggia, Fattaccio replica con un tiro indifendibile, Lucrezia assegna all’Oria uno scambio intenso e lunghissimo (13-13) e Fattaccio riporta in vantaggio le ospiti (13-14).

Ormai è un’alternanza perfetta e va avanti così ancora per un po’; il guaio è che adesso Caserta inizia a servire per il match.

Uno scambio infinito si conclude con un’infrazione campana ed un sospiro di sollievo per il pubblico locale (14-14).

Primo tempo di Bonagura e siamo di nuovo sulla graticola (14-15).

Qui c’è un inatteso regalo del Caserta con una palla alzata senza destinatari certi (15-15).

Primo tempo di Ricciardi e siamo nuovamente, per la terza volta, sull’orlo del baratro (15-16).

E’ adesso che viene fuori il grande cuore celeste (se non si trattasse di una squadra femminile, direi che vengono fuori anche quelle cose che a Marcello sono finite in gola).

Prima c’è un risoluto attacco di Ivana e la palla-match è annullata (16-16).

Poi, quello che non ti aspetti: a risolvere l’incontro non è Silvietta-chiudi-partita né un servizio vincente del Koala e nemmeno un attacco di Lucrezia, che in questi casi sa caricarsi sulle spalle le responsabilità più delicate. A regalarci l’urlo della vittoria è una ragazza del ’94, Giulia Basile: prima ribatte a terra una ricezione lunga delle ospiti, poi oppone un muro perfetto all’ultimo assalto del Caserta!

Vinciamo 18-16!

E’ il 12^ punto nelle ultime 11 partite (a fronte di 3 nelle prime 12), è la terza vittoria consecutiva in casa, è soprattutto la conferma che questa squadra è viva e non si arrenderà mai.

Tabellino: Oria-Caserta 3-2 (21-25, 25-20, 25-18, 17-25, 18-16)

Oria: Mastria NE, Guacci 7, Cozzetto NE, Gallo Ingrao 18, Basile 7, De Tommaso NE, Lonoce 4, Mastandrea 13, Liace 26, Carone NE, Pisani (L), Leone (2L) – All. Presta.

Muri-punto 8, aces 13, errori in battuta 10.

Punti fatti 75 (70,7%), errori-punto avversarie 31 (29,3%).

Caserta: Ricciardi M. 12, Di Gennaro 9, Iarnone 6, Bonagura 12, Fattaccio 23, Masella 1, Lioniello 0, Fusco 0, Salzillo 9, Rosano NE, Curia 1, Cerullo NE, Barone (L) – All. Infante.

Muri-punto 12, Aces 2, errori in battuta 14.

Punti-fatti: 71 (68,9%), errori-punto avversarie 32 (31,1%).

Fette di torta” su 209 scambi: PF Oria 35,9%, PF Caserta 34%, EP Caserta 15,3%, EP Oria 14,8%.

Arbitri: Elio Donno e Davide Tolomeo.

Altri risultati: Arzano-Castellammare 2-3, Lavello-San Pietro Vernotico 0-3, Gricignano-Turi 3-0, Accademia BN-ASCI Potenza 3-0, Livi Potenza-Battipaglia 3-0, Spezzano-Trepuzzi 3-0.

Classifica: Arzano 67; San Pietro Vernotico 63; Castellammare di Stabia 49; Gricignano 46; Accademia BN 44; Caserta 39; Livi Potenza 35; ASCI Potenza 31; Spezzano 26; Turi e Battipaglia 19; Oria, Lavello e Trepuzzi 15.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 310,00; Turi 250,00; Gricignano 120,00; ASCI Potenza e Oria 90,00; Livi Potenza 50,00; Castellammare di Stabia 40,00; tutte le altre 0,00.

Pausa di riflessione.

Prossimo turno: Turi-Oria, sabato 16 aprile, ore 19.00.


CASERTA-ORIA 3-0

20 dicembre 2010

Sabato 18 dicembre 2010 – ore 19.00

Le tormente di neve che stanno flagellando mezza Italia hanno risparmiato il tragitto che unisce la Puglia occidentale alla Campania e così la trasferta più lunga della stagione (unitamente a quella di Gricignano) risulta fattibile.

Le temperature sfiorano lo zero, dal cielo cade un po’ d’acqua, ma l’Oria è arruolato al completo e in discrete condizioni fisiche, fatta eccezione per la diarrea di un’atleta che è già andata in bagno cinque volte.

Sono particolari che i lettori ci tengono a conoscere.

Non c’è stato tempo per pranzare a casa, ma la colazione al sacco è abbondante grazie soprattutto al contributo di Ivana, che sembra una funzionaria della FAO: panini caldi, taralli artigianali e sannacchiùdere.

Anche l’atleta con la diarrea non scherza: altro che riso in bianco e mele; l’alimento più innocuo è costituito dai tarallini alla cipolla (che possono tornare utili anche come arma impropria alitando sulle prime linee avversarie).

Ci si ferma nell’autogrill dove l’anno scorso fu scattata una celebre foto alla ranocchia di peluche intenta a giocare al videopoker.

Si arriva a Caserta alle 17.05 in punto, come programmato dal coach. Ci sarebbe il tempo per un giro turistico visto che il palazzetto non sembra distante dal centro e visto che il centro stesso ha fatto una buona impressione. Ma il freddo e il rischio di pioggia scoraggiano gli intenti turistici.

Nel palazzetto è in corso una partita di basket. Ovviamente facciamo il tifo per la squadra in vantaggio perché un’eventuale rimonta degli avversari comporterebbe il prolungamento dell’incontro con i supplementari. Fra l’altro, quasi senza volerlo, siamo a ridosso della panchina. Manca poco che ci sediamo e che coach Marcello chiami un time-out per gestire gli ultimi secondi del quarto tempo.

Volti amici: Marianna Iarnone e Veronica Masella hanno portato a Caserta la loro bravura e la loro simpatia. Ringrazio anche Maria Rosa per i saluti e ricambio.

Si nota, piuttosto, l’assenza di Tina Di Matteo. Avremmo potuto approfittarne per le prove del concerto del 6 febbraio vista la compresenza di un cantante e dell’ispiratrice dei testi.

Il palazzetto è bellissimo; forse per la serie A è un po’ piccolino, ma credo che sia perfetto per la serie B: è ampio, ma raccolto. E poi c’è quella tribunetta rialzata che permette di scattare foto magnifiche.

Non so se si possa accedere, veramente. Gli addetti alle casse scavalcano e così li imito rischiando il colpo della strega. La visuale è meravigliosa.

Peccato che dopo un quarto d’ora io mi senta come se fossi stato a un rave-party data la vicinanza delle mie orecchie alle casse. A un certo punto c’è una canzoncina per bambini che mi lascia piuttosto perplesso, ma poi si torna alla tradizione con The final countdown. Secondo me, gli Europe hanno scritto questa canzone appositamente come sottofondo per il riscaldamento delle partite di pallavolo.

Lo speaker è altamente professionale e oltre alle giocatrici cita anche lo staff al completo della Volalto. Manca soltanto una menzione per il custode e per il posteggiatore.

Nel colorato “Manikomio akkanito” dei supporters locali c’è anche una vuvuzela, la prima che vedo in un palazzetto del volley.

La Volalto Caserta schiera Chiara Curia in palleggio, Valentina Fusco opposto, Grazia Fattaccio e Marianna Iarnone di banda, Michela Ricciardi e Sabina Cerullo centrali, Federica Barone libero.

Valentina Fusco non è il libero del Battipaglia nonostante l’omonimia. E non è neanche Veronica Grimaldi nonostante una certa somiglianza (la pettinatura è diversa…).

In panchina con coach Lina Infante: Paola Di Gennaro, Alessandra Bonagura, Veronica Masella, Martina Lioniello, Melina Salzillo e Daniela Rosano.

L’Oria propone Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Ivana Gallo Ingrao e Maria Lucrezia Liace di banda, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso e Priscilla Pisani.

Dovrebbero arbitrare Francesca Santoro e Alessandro D’Argenio, ma il primo arbitro mi sembra un po’ troppo virile per chiamarsi Francesca e infatti si chiama Giuseppe (La Gala). Si vede che la direttrice di gara deve essersi beccata l’influenza.

Poteva anche non presentarsi nessuno vista la sostanziale correttezza che si registrerà in campo.

Primo set

L’Oria che non ti aspetti e la palleggiatrice dei miei sogni in avvio di partita.

Stefania mura, schiaccia e – dopo gli attacchi di Fusco e Iarnone – piazza un tocco di seconda (2-3).

Un set vinto con 25 punti della palleggiatrice… Sta per realizzarsi la mia grande utopia…

La settimana scorsa qualcuno mi aveva chiesto da dove venisse Stefania; ora posso rispondere: abbiamo creato in laboratorio una palleggiatrice geneticamente modificata, capace di fare tutto (alzate, muri, ace, tocchi di seconda, difese). Ed è anche in grado di chiacchierare per tre ore di fila con il libero tra le 22 e l’una di notte; questo è l’unico effetto non previsto dell’esperimento in laboratorio.

Muro di Giulia, doppia della palleggiatrice locale e servizio vincente di Stefania (2-7). Ancora lei! Quattro punti in nove scambi.

Dopo il time-out di coach Infante, Cerullo firma la reazione casertana e si apre la serie di battute sbagliate della Celeste: tre consecutive, in alternanza con i punti di Silvietta e di Ivana (7-10).

Coach Marcello rivive gli incubi del derby, ma stasera le cacate in battuta le abbiamo concentrate quasi tutte in questa fase.

Anzi, l’Oria è sempre più bello grazie al primo tempo di Daniela e allo show di Maria Lucrezia (doppietta) e soprattutto del muro-difesa (7-13). Da posto quattro non si passa.

Coach Infante fa la cosa giusta introducendo sul parquet la sicurezza e l’esperienza di Veronica Masella e i risultati arrivano con sorprendente rapidità. Visto che abbiamo (temporaneamente, ahimè) sigillato la banda sinistra, Veronica punta saggiamente sui primi tempi efficaci di Cerullo e sui mani-fuori dell’opposto Fusco, oltre che sul proprio servizio diretto. Break da sei (13-13) e poi sorpasso con Marianna Iarnone (15-14).

Le nostre ragazze, oltre ad aver colpito a freddo le padrone di casa con un avvio aggressivo e privo di sbavature, sanno anche incassare senza affondare. Il parziale di 8-1 è messo alle spalle e ora si lotta palla su palla. La partita è avvincente.

Mani-fuori di Maria Lucrezia, ace di Stefania e imperioso muro di Silvietta e Giulia su una pur brava Fusco (16-18).

Se riusciamo a fermare anche l’opposto, siamo a cavallo…

In realtà, non soltanto Fusco riprenderà a macinare punti, ma adesso si sveglia anche Grazia Fattaccio e la blindatura del muro-difesa oritano viene fatta saltare in aria da una serie di attacchi impressionanti.

L’ultimo vantaggio ospite lo sigla Silvietta (19-20), poi c’è subito un duplice attacco della Fattaccio (21-20).

Ivana spinge il pallone sul muro casertano e la palla schizza sull’arbitro (21-21). Più che un mani-fuori, è un mani-arbitro e chissà se il signor La Gala non ha pensato che quella pallonata sarebbe stata destinata alla sua collega…

La regola della “tre quarti” trova purtroppo puntuale applicazione: il set dell’Oria finisce qui. La partita dell’Oria finisce qui.

Passa Fattaccio; non passano tre attacchi della Celeste: il primo finisce fuori, il secondo sulla rete e il terzo sulle solide mani della numero 7 campana (25-21).

Secondo set

Il Caserta scende in campo concentrato dall’inizio e parte da 4-0. Lucrezia e Daniela accorciano le distanze (4-3), ma a questo punto si apre una fase di gioco sconcertante (per noi).

Fattaccio e Iarnone aumentano il bottino e l’unico muro davvero efficace adesso è quello delle atlete campane (prima Cerullo, poi Fusco).

Punto di Lucrezia (10-4) e nuova mazzata da parte del Caserta con cinque punti consecutivi (15-4).

C’è qualche errore in attacco da parte nostra, indubbiamente, ma a fine partita gli errori-punto “diretti” saranno 22. Non è una cifra esorbitante. Il vero problema oggi è la ricezione, decisamente in crisi.

Il disagio di Simona è fin troppo appariscente, se si considera che il nostro libero è uno dei punti di forza della squadra; soprattutto oggi che è in difficoltà, quindi, si mette in risalto la sua bravura in tempi normali.

La più grave delle maledizioni bosniache è: “Possa tu avere e poi non avere più”. (1)

In effetti, è terribile vedere una fase di gioco in cui abitualmente le ragazze sono brave trasformarsi in un colabrodo; fosse stato sempre così, non ci avremmo fatto caso.

Cambio nel Caserta: dentro Salzillo, fuori Iarnone.

Ehi, l’amica mia! Che cavolo…

C’è un accenno di reazione della squadra celeste (Silvietta, Lucrezia), ma sul 18-9 le rossoblu inaugurano un’altra striscia favorevole con una positiva Ricciardi e con le magie di Fattaccio (prima di forza e poi d’astuzia con un bel pallonetto): 22-10.

Silvietta sfrutta uno dei rari palloni giocabili che le arrivano e il Caserta conclude questo parziale avvilente (per noi) sul punteggio di 25-10.

Terzo set

Dall’inizio del terzo parziale uno dei posti in banda è occupato da Paola Di Gennaro.

L’orgoglio oritano si manifesta con gli attacchi di Maria Lucrezia e di Ivana (4-4), ma la ricezione è passata da colabrodo a frana del Vajont, come testimonieranno fin troppo chiaramente le sette battute vincenti poste in essere dal Caserta soltanto in questo set.

Al primo time-out tecnico il punteggio è ancora dignitoso (8-6); poi le padrone di casa fanno quello che vogliono: muro Ricciardi, primo tempo Cerullo, ace Ricciardi, mani-fuori di Fattaccio.

Dopo il punto di Fattaccio c’è un fattaccio con la f minuscola: Veronica Masella sbatte con il musetto sulla spalla di una compagna e resta a terra. A giudicare dai sorrisi delle compagne, la situazione non dev’essere drammatica, ma la palleggiatrice è costretta ad uscire dal parquet.

La rivedremo con un asciugamano legato al viso mentre viene scritturata per uno spot sulla settimana della prevenzione dentistica.

Oria non sa approfittare dell’abbandono della… Mascella ed è anzi proprio la nuova entrata Curia a piazzare due servizi vincenti consecutivi (15-7).

Muro di Pocahontas, ace di Stefania e attacco di Maria Lucrezia da posto due (17-11). Ma ormai è finita.

Ad interrompere il break da sette del Caserta è soltanto la girandola di sostituzioni disposta dai due allenatori: Lioniello e Salzillo per Fattaccio e Fusco; Annacarla e Priscilla per Stefania e Simona (entrambe acciaccate).

Anche Salzillo entra, serve e realizza due aces consecutivi.

Belli il lungolinea di Ivana e il tocco di seconda di Curia che chiude il set sul punteggio di 25-14 mentre i tifosi locali porgono gli auguri natalizi ai vicini di Gricignano.

L’Oria ha giocato soltanto un set; il Caserta si conferma squadra con ambizioni da play-off. E non solo da play-off visto che è imminente l’impegno in Coppa Italia contro il Cefalù. In bocca al lupo.

Abbiamo percorso 678 chilometri a uecchio.

Siamo stati in giro 13 ore e gli unici momenti intensi sono stati i 20 minuti del primo set e i tre minuti di consumazione del panzerotto. Quest’ultimo, però, è stato un piacere riservato al coach (e negato all’unica tifosa al seguito), mentre al resto della squadra è venuta un’improvvisa passione per il kebab.

Nel film Basilicata coast to coast i protagonisti decidono di percorrere la regione lucana dalla costa tirrenica a quella jonica, partendo da Maratea e arrivando a Scanzano Jonico.

Al presidente Mino dev’essere venuto lo stesso improvviso desiderio e così le due autovetture della squadra celeste, dopo cena, si dividono per darsi appuntamento in uno dei luoghi più suggestivi della periferia tarantina: il Ser.T. dell’ospedale Testa, dove le persone vanno per disintossicarsi dalle sostanze stupefacenti e vengono intossicate da raffineria, fabbriche e camini dell’Ilva.

Tabellino: Caserta-Oria 3-0 (25-21, 25-10, 25-14)

Volalto Caserta: Ricciardi 8, Di Gennaro 3, Iarnone 6, Bonagura NE, Fattaccio 13, Masella 1, Lioniello 0, Fusco 12, Salzillo 3, Rosano NE, Curia 3, Cerullo 6, Barone (L) – All. Infante.

Muri-punto 5, Aces 11, errori in battuta 4.

Punti-fatti: 53 (70,7%), errori-punto avversarie: 22.

Icost Oria: Guacci 6, Cozzetto 0, Gallo Ingrao 5, Basile 2, De Tommaso NE, Lonoce 3, Mastandrea 5, Liace 10, Leone (L), Pisani (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, aces 5, errori in battuta 6.

Punti fatti 31 (68,9%), errori-punto avversarie: 14.

Fette di torta” su 120 scambi: PF Caserta 44,2%, PF Oria 25,8%, EP Caserta 18,3%, EP Oria 11,7%.

Arbitri: Giuseppe La Gala e Alessandro D’Argenio.

Altri risultati: Stabia-Arzano 0-3, San Pietro Vernotico-Lavello 3-0, Turi-Gricignano 0-3, ASCI Potenza-Accademia BN 0-3, Battipaglia-Livi Potenza 1-3, Trepuzzi-Spezzano 3-1.

Classifica: Arzano e San Pietro Vernotico 30; Gricignano 25; Stabia 22; Caserta 20; Accademia BN 20; Livi Potenza 13; Spezzano e Trepuzzi 12; ASCI Potenza 10; Turi e Battipaglia 5; Oria e Lavello 3.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 150,00; ASCI Potenza e Oria 40,00; tutte le altre 0,00.

Eccoci! Quaranta euri di multa all’Oria per assenza del servizio di asciugatura.

Prossimo turno: Oria-Turi, domenica 9 gennaio, ore 18.00.

 

NOTE:

(1) VESOVIC, M., Chiedo scusa se vi parlo di Sarajevo, Sperling & Kupfer, Milano, 1996 (2^ ediz.), pag. 82.