ORIA-NARDO’ 0-3

24 dicembre 2013

Partita demelziale

Domenica 22 dicembre 2013 – ore 18.30

C’è il comportamento demenziale, c’è l’umorismo demenziale e poi c’è la difesa demelziale (con la elle), aggettivo che trae origine dal pittoresco nome del libero del Nardò, Demelza Sanasi. Secondo me, era la più forte del mondo nel lontano 2006, quando la vidi giocare per la prima volta nel tensostatico neretino, e lo è ancora oggi che è tornata a casa dopo qualche viaggio nel Salento.

Attribuire i dovuti meriti al libero ospite, però, non rende giustizia all’intera squadra salentina, che a Oria ha disputato una gara sostanzialmente perfetta, sia come singole che come collettivo. Per tutta la partita si è avuta l’impressione di osservare un meccanismo incredibilmente efficiente: un impianto tattico solido, un gioco fluido, cooperazione, disponibilità al sacrificio che ormai è entrata nel DNA delle atlete a giudicare da come tale disponibilità appaia scontata e naturale.

Non dimentichiamo che il Nardò è l’unica squadra ad aver battuto la capolista San Cassiano. In trasferta.

E l’impresa deve aver rafforzato anche la fiducia nei propri mezzi.

Veronica Chirivì

Persino un Oria al 100% avrebbe avuto difficoltà contro questa formazione, ma le brindisine purtroppo hanno giocato senza continuità (avvio discreto, lunga pausa alla fine del primo set e per tutto il secondo parziale, terzo set eroico), pur meritandosi il consueto apprezzamento per l’impegno.

Travisando il noto detto secondo cui il pesce puzza dalla testa, diciamo che nella pallavolo i problemi iniziano dalla ricezione: in questo fondamentale il Nardò ci ha creato grosse difficoltà, complicando – di conseguenza – il lavoro della palleggiatrice e – ulteriore conseguenza – rendendo ancora più stretti i margini di manovra delle attaccanti, specie al cospetto di una squadra che continua a rimandarti la palla in campo.

Lucrezia Liace

Passiamo alla cronaca, premettendo che dopo il “romanzo di Spongano” mi sento un po’ scarico.

A proposito di Spongano, la mannaia della Federazione si è abbattuta inesorabile sulla New Volley costringendo al riposo forzato la Leonessa.

Fiducia, dunque, alla giovane Federica Muri. Non è un salto nel buio, vista la sua prestazione encomiabile a Galatina nella seconda partita di campionato.

“L’isolato tifoso” che aveva proferito paroline poco gentili all’indirizzo degli arbitri, è tentato dall’idea di imitare gli immigrati ristretti nel CIE di Roma e di cucirsi la bocca per protesta.

Federica Muri

Formazioni.

New Volley Oria: Federica Muri in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace laterali, Giada De Pascalis e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Carmen De Padova, Ornella Pezzarossa, Giulia Moretto e Daniela Lo Noce.

Dream Volley Nardò: Simona Ancora palleggiatrice, Federica Buccarella opposta, Carmen Vantaggiato e Serena Ciriani laterali, Veronica Chirivì e Stefania Frasca centrali, Demelza Sanasi libero.

A disposizione di coach Gianni Dell’Anna: Alessandra Dell’Anna, Alessia Ciriani e Sonia Spano, quest’ultima reduce da un infortunio e dunque ancora precauzionalmente a riposo.

Vecchio sistema

Visti i difetti del tabellone elettronico, la cui casualità nell’indicazione dei numeri l’avrebbe reso più adatto ad una tombolata, riscopriamo le virtù della tradizione e rispolveriamo il segnapunti manuale.

Primo set

C’è una nuova tendenza nel look delle nostre atlete: i capelli lisci. E’ liscia la coda di Federica, è liscia quella di Giulia, sarà liscia l’indomani quella di Giada, potrebbero essere lisci i capelli di Pezza ma non possiamo saperlo e lo scopriremo solo vivendo. Ma tutto questo è nulla rispetto alle novità nella pettinatura di una nostra ex-atleta venuta a sostenere la New Volley: Valentina, infatti, sfoggia una chioma azzurra da fare invidia all’Amministrazione Comunale, da sempre sensibile alla diffusione delle strisce blu in città.

Strisce blu

Il primo punto è una diagonale di Buccarella valutata fuori. Non sarà – ahinoi – l’unico errore di valutazione.

Seguono punti per Vantaggiato (uno dei quali direttamente in battuta), per Chirivì e per Ciriani, bilanciati solo parzialmente da due errori in battuta delle neretine (2-7). Insomma, la partita sembra già molto difficile con un Nardò subito padrone della situazione.

Le brindisine, però, si fanno scaltre, un atteggiamento che avremmo dovuto conservare ed esasperare per tutta la gara: due difese ospiti lunghe vengono ributtate a terra senza pietà da Sara e da Giada, Veronica ottiene un punto e le salentine incorrono in un paio di errori (7-8).

Veronica Parisi

Ciriani va a segno, ma la replica di Lucrezia è immediata e l’ace di Veronica ci riporta in parità (9-9).

Con la riscossa oritana la partita appare più equilibrata ed anche più godibile. Gli scambi si allungano, le attaccanti non regalano quasi nulla, noi difendiamo molto bene (brava Giorgia), ma Nardò difende ancora meglio. Sanasi è spettacolare, ma non c’è una sola giocatrice che si astenga dai salvataggi (da Buccarella ad Ancora).

Doppietta di Vantaggiato (9-12), ma non demordiamo: punti per Veronica (bordata e palletta) e per Ivana servita in bagher all’indietro da Sara con una precisione sorprendente. Come se avesse avuto gli occhi sulla nuca. O come se avesse piazzato uno specchio in tribuna per poter guardare alle proprie spalle (e approfittarne per una pettinatina…).

Bagher perfetto

Sul 12-14, purtroppo, l’Oria si spegne. Non dico che in campo resta solo in Nardò perché sarebbe piuttosto ingeneroso per le nostre ragazze e non sarebbe neanche vero. La nostra difesa, infatti, regge finché può, Federica corre da una parte all’altra del campo e le attaccanti non sbagliano mai (un solo attacco fuori in tutto il set, sullo 0-1), ma il Nardò ha raggiunto livelli di perfezione.

Break di 0-8 con punti per Ciriani e con i primi muri attivi della squadra ospite: Frasca e Buccarella (12-22). A proposito di questo fondamentale, duole prendere atto che a fine partita la New Volley risulterà a secco.

Sostituzioni: dentro Pezza per l’Oria e Dell’Anna per il Nardò.

Vano sacrificio

Simona Ancora compie un miracolo difensivo salvando un pallone grazie ad un tuffo senza freni che la fa strisciare per 30 metri dal parquet fino al pulmino parcheggiato fuori, ma una sua compagna (di cui non faccio il nome perché mi sta simpatica) compromette tutto con una conclusione affrettata e maldestra sulla rete. Il fatto che la palleggiatrice non abbia strangolato la compagna mi conferma che i livelli di coesione e di affiatamento in questa squadra sono molto alti.

Dopo un primo tempo di Frasca, Lucrezia riesce a scardinare la difesa ospite (14-23). Ma c’è voluto uno scambio di mezz’ora.

L’ultimo punto è un muro di Ancora (14-25).

Secondo set

“Non ci rilassiamo!” – è l’esortazione di una giocatrice del Nardò nell’intervallo.

Federica Buccarella

Viene accontentata perché nel secondo parziale le salentine sono ancora più determinate e ormai giocano a memoria.

Marcello vuole modificare la rotazione in funzione delle contromisure a muro da applicare a Vantaggiato, ma il collega ospite cambia a sua volta le carte in tavola. In effetti, è un po’ come giocare a sette e mezzo, solo che invece delle carte napoletane ci sono i fogliettini con i sestetti.

C’è poco da raccontare in questo set: è un dominio assoluto.

Carmen Vantaggiato

Un dato statistico dice tutto: sui 12 punti oritani, appena 3 sono frutto di attacchi diretti (2 Ivana, 1 Lucrezia). Per il resto, 6 errori in battuta del Nardò, 2 attacchi fuori e un pallonetto “creativo” (che addirittura rimbalza due volte per terra prima di avvicinarsi, lemme lemme, alla linea sotto la rete) di un’altra giocatrice di cui non posso fare il nome per riconoscenza.

Nell’Oria entrano Daniela e Giulia, ma anche loro saranno assorbite nel pantano in cui affonda la compagine di casa, nonostante i lodevoli sforzi per tirarsi fuori.

L’accelerata del Nardò prende avvio sul 4-5 con break da 7 (4-12); poi è sapiente amministrazione sino al 12-25, con tutte le atlete a segno (in particolare Buccarella).

Daniela Lo Noce

Una caratteristica che balza agli occhi è la costante ricerca del lungolinea in battuta (e non solo) da parte delle neretine: spesso vanno a segno beffando la nostra ricezione, altre volte inducono all’errore di valutazione, in ogni caso ci costringono ad interventi maldestri o ad uno stato d’ansia costante.

Terzo set

Muro di Ancora, stranamente poco propensa stasera ad usare una delle armi più efficaci ed esteticamente più apprezzabili a sua disposizione: i tocchi di seconda. Se proprio dovevamo perdere, l’avrei preferito. Manco ‘sta consolazione; meno male che è Natale…

Legittima esigenza

Il regalo più bello, però, è l’orgoglio oritano con un coriaceo tentativo di riscossa.

Vanno a segno le tre attaccanti: Ivana, Giulia e Lucrezia, e passiamo a condurre per 6-4 con Sara nuovamente in campo.

Il muro, purtroppo, continua a premiare le ragazze leccesi, in particolare Chirivì, e sembra profilare la fuga definitiva (6-9).

Ma il grande cuore della New Volley evita il tracollo e scrive una storia diversa, almeno per questo set: la Zia ha scoperto i varchi giusti nel muro e nella difesa ospiti e guida la rimonta con una serie di attacchi risoluti.

Lucrezia Liace

Il Nardò, inoltre, incorre in un paio di invasioni aeree come se la nostra metà campo fossero le isole Senkaku. Se ci fosse stata la Leonessa, sarebbe finita a sparatoria…

Magia di Ciriani che spinge la palla ottenendo un punto con un lungolinea pregevole. Sarà l’ultima realizzazione dell’atleta neretina, costretta ad uscire per un infortunio dopo una prestazione estremamente valida. Ma il Nardò sa superare i momenti difficili e Dell’Anna sostituisce adeguatamente l’infortunata Ciriani, che – a sua volta – era già l’adeguata sostituta dell’infortunata Spano.

Serena Ciriani

Sul 12-16, l’Oria sfiora l’impresa: Ivana trova l’ace con uno dei suoi servizi corti, Lucrezia gioca efficacemente con le mani del muro avversario e poi annulla due miracoli difensivi di Demelza Sanasi portando la squadra di casa in vantaggio (17-16)!

Giulia riesce a recuperare un pallone che era finito tra le bancarelle del mercatino natalizio in via Roma, ma Vantaggiato e Chirivì riportano avanti il Nardò: 17-18.

Recupero di Giulia

Emozioni con Lucrezia ed è nuovamente parità: 18-18!

Poi, purtroppo, dobbiamo soccombere all’impetuoso rush finale delle ospiti. Comincia Vantaggiato con una palla finita in posto sei che – non ho capito perché – fa molto incazzare Ivana; proseguono Buccarella (attacco), Ancora (ennesimo ace-lungolinea “urtaca##i” – mi scuso per il francesismo) e Chirivì (blocco su nostra difesa lunga).

Giulia Winehouse sigla il punto della bandiera (19-22) e poi c’è spazio solo per il Nardò: mani-fuori di Buccarella, ace di Vantaggiato (come sopra, francesismo incluso) e muro della validissima e giovane opposta neretina, molto più di una promessa (19-25).

L’Oria ha fatto molto, ma non abbastanza.

Non era questa la partita da vincere. Bisognava uscirne con dignità e ci siamo riusciti, anche in considerazione di un’assenza pesante.

Del Nardò si è detto in apertura; nessuno può sentirsi al sicuro contro una squadra che gioca così.

Buon Natale a tutti e in particolare ai nostri tifosi!

Giorgia Mastria

Tabellino: Oria-Nardò 0-3 (14-25,  12-25,  19-25)

New Volley Oria: Parisi 4, De Padova NE, Pezzarossa 0, De Pascalis 1, Gallo Ingrao 5, Giuffrè 1, Muri 0, Moretto 2, Liace 9, Lo Noce 0, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 0, ace 2, errori in battuta 7.

Dream Volley Nardò: Vantaggiato 15, Dell’Anna 0, Chirivì 9, Ciriani A. NE, Buccarella 13, Frasca 6, Ciriani S. 9, Spano NE, Ancora 4, Sanasi (L) – All. Dell’Anna.

Muri-punto 8, ace 7, errori in battuta 10.

Arbitri: Cosimo Zizza e Gianfranco Merico.

Stefania Frasca

Altri risultati: Galatina-San Cassiano 1-3, Azzurra Lecce-Tempesta TA 0-3, Montescaglioso-Ugento 3-0, Pallavolo 80 BR-Spongano 3-0, Castellana Grotte-Gioia del Colle 1-3, Nike Lecce-Ostuni 3-0.

Classifica: San Cassiano 27; Tempesta TA e Montescaglioso 26; Pallavolo 80 BR 23; Nardò 20; Gioia del Colle 18; Galatina 16; Spongano 15; Castellana Grotte 11; Nike Lecce 10; Oria 9; Ugento Jr. 5; Ostuni 3; Azzurra Lecce 1.

Ivana Gallo Ingrao

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): San Cassiano 70,00; Tempesta TA 52,00; Ostuni 40,00; Castellana Grotte 30,00; Oria 25,00; tutte le altre 0,00.

Come avevamo previsto, facciamo ingresso in questa speciale classifica: 25 euri di multa all’Oria per aver un isolato tifoso rivolto frasi offensive nei confronti dell’arbitro. In più c’è il primo provvedimento disciplinare a carico di un’atleta in questo campionato.

Multa di 52 euri anche alla Tempesta a causa del trasferimento al Maria Pia, che però ha portato bene.

Prossimo turno: Ugento-Oria, sabato 11 gennaio, ore 18.30.


SPONGANO-ORIA 3-1

16 dicembre 2013

La ragazza di fuoco

Domenica 15 dicembre 2013 – ore 18.30

Il palazzetto dello sport di Spongano non è ancora pronto e così si torna nella palestra campestre di Surano, a cui sono molto affezionato. Purtroppo è tardi e le caprette hanno già mangiato quello che dovevano mangiare e probabilmente hanno anche espulso quello che dovevano espellere. In compenso, vedremo altri tipi di espulsioni stasera.

A parte le caprette dei dintorni, l’altro elemento di fascino della palestra di via Galilei è il parquet psichedelico.

Duole, invece, prendere atto dell’assenza delle mie beniamine locali, trasferitesi in altri lidi: Federica Cutaia e Francesca Piccin(i)ni. In bocca al lupo a entrambe.

Tiziana De Monte

La squadra locale ha apportato diverse modifiche al roster: al centro è arrivata Chiara Giancane, in posto quattro l’ex-bandiera del Nardò, Tiziana De Monte, e in posto due Claudia Trovè, reduce da una brillantissima stagione a Cutrofiano. C’è anche Sarah Mauro, che mi fu indicata come attentatrice in quel di Cutrofiano (oggi mi sono tutelato con un giubbotto antiproiettile).

Novità anche in panchina: il posto di Marcella Cancelli è stato rilevato da Laura Pendenza. Urgono norme a tutela delle quote azzurre visto che qui il potere è donna.

Appurato che le lenti a contatto delle giocatrici sono al posto giusto, direi di entrare subito nel vivo della gara perché le cose da raccontare non mancano.

Giulia Moretto

Formazioni.

Edilcostruzioni Spongano: Enrica Strambaci in palleggio, Claudia Trovè opposta, Tiziana De Monte ed Elisa Marti laterali, Elena Contaldo e Chiara Giancane centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Laura Pendenza: Debora Salvatore, Sarah Mauro, Silvia Parisi e Valentina Petracca.

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace laterali, Giada De Pascalis e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Carmen De Padova, Ornella Pezzarossa, Federica Muri, Giulia Moretto e Daniela Lo Noce.

Servizio Leo

La tribunetta è stracolma e gli spettatori circondano il campo anche in piedi: le siderali distanze tra Surano e Spongano evidentemente non hanno scoraggiato i tifosi rossoblu.

Primo set

Qualche errore-punto di troppo su entrambi i fronti, ma l’avvio di partita è subito molto intenso e le due squadre sembrano concentrate e determinate. Molto bene soprattutto la fase difensiva.

Gli scambi sono lunghi e l’Oria appare molto grintoso e tatticamente ordinato. C’è voglia di mettersi alle spalle la prova un po’ opaca con il Gioia. C’è voglia, soprattutto, di prendere qualche punto con un’avversaria competitiva, dopo aver dilapidato un po’ troppo nei primi due mesi (gridano vendetta le rimonte subìte in un paio di set a Galatina e a Montescaglioso).

Giada De Pascalis

C’è un muro di Giada, c’è il lavoro instancabile di Lucrezia e ci sono i punti di Ivana, che mai come questa sera sarà Ingrao Meravigliao: mani-fuori, pallette, pallonetti; insomma, il meglio del repertorio (6-9).

Il punto del 9-11 è una magia della Leonessa e l’unica pecca sino a questo momento sono i 6 errori-punto concessi alle padrone di casa. Impeccabile anche la ricezione con Giorgia particolarmente positiva.

Rimonta locale: attacchi vincenti delle bande Marti e De Monte e presentazione di Chiara Giancane con fast e primo tempo perfetti (14-12). La centrale sponganese sarà una delle atlete più brillanti della serata.

Claudia Trovè

Trovè “offre” alla difesa brindisina una specialità della casa, l’attacco da seconda linea, e poi incrementa il vantaggio con una perentoria diagonale (17-14), ma l’Oria non si abbatte e reagisce con un micidiale break da quattro: Veronica, Lucrezia, muro di Sara e poi ancora un attacco della Zia (17-18).

Il primo time-out della serata viene chiamato soltanto adesso, segno che fino a questo punto le due squadre hanno dato soddisfazione ai rispettivi allenatori.

Lucrezia Liace

Sul 19-19 (bordata di Lucrezia) ricompare il nostro male di stagione: “la crisi dei 20” (punti). Nelle fasi finali dei set perdiamo lucidità e permettiamo alle nostre avversarie di fare il bello e il cattivo tempo. Brava Trovè a siglare il 21-19, ma poi siamo noi a tirare due volte sulla rete con intermezzo di una doppia (24-19).

L’ultimo scambio è significativo: ci facciamo un mazzo così in difesa (tre attacchi respinti) e poi rimandiamo i palloni oltre la rete con timidi bagher finché Giancane con scaraventa a terra un pallone-saetta (25-19).

Chiara Giancane

Secondo set

L’Oria non riesce a riprendersi dallo shock e questa volta il time-out viene chiamato fin troppo presto, sul 4-0, e sembra anche inutile alla luce della successiva cacatina (bagher appoggiato in rete).

C’è un po’ di demoralizzazione ed è un peccato perché stavamo giocando davvero molto bene.

Le bocche da fuoco vanno tutte a segno (Veronica di forza, Lucrezia con un muro e Ivana con un pallonetto), ma lo Spongano ci sta creando problemi in ricezione con i suoi servizi lunghi. E gli attacchi continuano a fare male (14-5).

Veronica Parisi

In più ci si mette pure il nastro, che deve nutrire una particolare simpatia per l’opposta locale: i nostri palloni li arresta, i suoi li smorza facendoli atterrare beffardamente nella nostra metà campo (15-6). Penserei che Claudia, oltre che brava, sia anche fortunata, se non assistessi, subito dopo, a un servizio che la colpisce a tradimento sulla nuca. Non so se sia tradizione portare le paste anche in questi casi.

Quando tutto sembra perduto, è Veronica a suonare la carica con attacchi a ripetizione e con un bel murazzo.

Sul 17-10 entrano in campo la mia attentatrice e la Parisi locale in concomitanza con l’ingresso di Nocciolina.

Simona sta per diventare la protagonista indiscussa del set. Nel bene e nel male.

Prima mura magnificamente un attacco dal posto quattro leccese; poi, nello scambio successivo, atterra su un piede di Giancane.

L'impatto

La centrale sponganese esprime un certo disappunto e la nostra palleggiatrice replica con un disappunto doppio (quello per l’infrazione fischiata e quello in reazione al disappunto dell’avversaria).

La sensibilità uditiva dell’arbitro non appare perfettamente simmetrica perché le jastème provenienti da destra (Leo) vengono ascoltate e sanzionate, quelle provenienti da sinistra (Giancane) no. L’auspicio è che non vengano ascoltate, più tardi, altre jastème provenienti da sinistra, dall’estrema sinistra, dal fondo della palestra, dal punto in cui il nostro presidente riesce nell’impresa di far ammutolire un pubblico che pure è uno dei più calorosi del girone e non dovrebbe impressionarsi di fronte a un po’ di… ehm… di vivacità verbale.

Disappunto

L’occasione, comunque, è propizia per imparare qualcosa sul nuovo sistema dei cartellini. In questo caso c’è solo il rosso e dunque viene irrogata una penalità alla squadra, ma la giocatrice può restare in campo. Per la teoria dei riflessi condizionati di Pavlov, però, di fronte al cartellino rosso, Simona si dirige verso la panchina (primo riflesso condizionato) e di fronte a Simona che si dirige verso la panchina, Federica si toglie velocemente la tuta (secondo riflesso condizionato).

Con la Leonessa regolarmente sul parquet, si riprende dal critico punteggio di 20-13.

Ingrao Meravigliao

Qui avviene una svolta. Sarà a causa della rabbia agonistica per il cartellino, ma le ragazze di Marcello diventano delle furie e questa volta l’aggressività non si esprime col linguaggio ma – più opportunamente – con un gioco straordinariamente determinato.

Break di 0-8 con attacco di Ivana, muro di Sara, altri due attacchi di Ivana, altro muro di Sara, ace di Daniela, infrazione locale e ulteriore attacco di Ingrao Meravigliao. In tutto questo, ci sono due time-out dello Spongano e il ritorno sul parquet di Trovè e Strambaci.

Conduciamo 20-21.

Sara Giuffrè

Qui lo dico e qui lo nego: se il cartellino rosso produce sulle nostre ragazze lo stesso effetto prodotto sui tori dai drappi del torero, da domenica prossima mi porto un cartoncino rosso fatto in casa e lo sventolo sulle nostre giocatrici ogni volta che andiamo in svantaggio…

Primo tempo di Contaldo e servizio sbagliato dalle padrone di casa (21-22).

Poi c’è uno scambio in cui una palla difesa dall’Oria finisce sulla testa di Leo, preceduta nel suo intervento da un rapido tiro risolutivo di Contaldo. Spongano esulta e Leo, riprendendo posto, fa il segno dell’invasione. L’arbitro non gradisce e questa volta i cartellini sono due: uno giallo e uno rosso.

Cartellini

Non c’è il punto contro la squadra, ma c’è l’effettiva espulsione della giocatrice. Simona protesta, Marcello protesta, Mino jastèma, il pubblico – come già accennato – mostra un contegno encomiabile, nonostante circostanze che normalmente inducono le folle a scaldarsi.

La regola del doppio cartellino è nuova e – lo apprendo oggi con l’esperienza – prevede che l’espulsione si applichi solo al set in corso, ma forse Simona pensa di essere stata condannata al confino perché abbandona platealmente il campo dirigendosi verso gli spogliatoi e sfogandosi con tutte le persone che incontra e che l’assecondano solo per educazione.

Espulsione

Questa partita mi offre un ulteriore spunto di riflessione. Normalmente a Natale si diventa sempre più buoni, ma sembra che questa regola non valga nel mondo della pallavolo: qui più si avvicina il Natale e più si sclera. Anche quando successe il finimondo nell’incontro Oria-Tempesta un paio di anni fa (insulti dei tifosi e gesti poco eleganti delle giocatrici) era il 18 dicembre e in quel caso si trattava dell’ultima partita pre-natalizia. Bisognerebbe commissionare uno studio scientifico sull’argomento.

Torniamo a Spongano-Oria.

Nel casino generale, Federica è brava ad entrare in campo con la consueta lucidità, ma purtroppo l’Oria incorre in un paio di errori gravi (uno in attacco e uno in difesa) che compromettono il parziale.

I punti decisivi sono firmati da Claudia Trovè (25-23).

Claudia Trovè

Terzo set

L’avvio del terzo parziale ricorda l’avvio del secondo sia per il punteggio (8-2) che per le difficoltà riscontrate in ricezione (ne approfitta Trovè con due ace consecutivi).

Aumenta il bottino personale di punti di Giancane, autrice di un muro e di un pallonetto.

Marcello reintroduce Daniela (subito a muro) e Giulia, ma i punti della rimonta sono opera di Ivana (lungolinea, mani-fuori e nastro-culo).

Se non fosse stato per un pallonetto creativo (dedicato virtualmente a Ida), saremmo in parità. Restano ignoti i motivi per cui Ivana, dopo il pallonetto, senta il bisogno di tampinare il coach con una serie di spiegazioni non richieste (e non gradite) sull’argomento.

Ivana Gallo Ingrao

Sul 10-8 il sorpasso brindisino con un altro perentorio break da 0-8.

E’ una fase in cui l’Oria gioca splendidamente: la difesa è ai livelli dell’anno scorso e per terra non cadono neanche i bigliettini della lotteria; la costruzione del gioco è lodevole per effetto del giusto dosaggio di Valium assunto dalla nostra palleggiatrice e gli attacchi non perdonano: due primi tempi di Sara, due errori leccesi, un lungolinea di Ivana, un ace della Leonessa e due splendidi attacchi di Giulia (10-16).

Pochi punti ma ottime difese per Lucrezia. Giorgia magnifica.

Giorgia Mastria

Attraversiamo un momento critico quando gli attacchi e i muri di Trovè e Giancane avvicinano pericolosamente le padrone di casa (18-20); i miracoli difensivi di Giorgia e i colpi di Ingrao Meravigliao, miglior realizzatrice della serata con 23 punti, mettono comunque in cassaforte il parziale.

Resta solo il tempo per un’ultima riflessione.

Sul 18-22 c’è un fantastico tocco di seconda di Simona; subito dopo, nello scambio successivo, ce n’è uno di Strambaci (19-23). Entrambi ben fatti, entrambi efficaci. Quello che mi sorprende è che non ce n’era stato neanche uno in tutto il set; perché appena lo realizza una palleggiatrice, deve subito replicare anche l’altra?

Non è la prima volta che si verifica questo fenomeno e mi sono dato varie spiegazioni possibili.

Secondo tocco

La prima ricondurrebbe il fenomeno ad una specie di gelosia competitiva: ti credi un genio perché hai fatto un secondo tocco? E ora ti faccio vedere che lo so fare pure io.

La seconda spiegazione è di natura faunistica e contemplerebbe il concetto di territorio da marcare: come i cani marcano il territorio pisciandoci sopra, così le palleggiatrici lo fanno piazzando un secondo tocco (questa spiegazione, però, è valida solo quando il primo gesto tecnico è della palleggiatrice ospite e il secondo di quella locale).

La terza spiegazione, invece, è di tipo solidaristico e presupporrebbe una specie di sostegno reciproco tra colleghe di ruolo: il secondo tocco riuscito ad una palleggiatrice rassicurerebbe anche l’altra e le darebbe il coraggio di provarci a sua volta.

Il set finisce 19-25.

Esultanza oritana

Quarto set

Magico pallonetto di Sara e attacco vincente di Giulia, la cui ispirazione offensiva, però, questa sera cessa prematuramente.

Sull’altro fronte, punti per Trovè, De Monte e Giancane, servita da una magia acrobatica di Strambaci.

Partiamo da 9-3, ma ormai ci abbiamo fatto il callo.

Effettivamente anche in questo parziale riusciamo a recuperare portandoci sul 13-11, ma il sorpasso resterà un proposito irrealizzato.

Marcello completa il turn-over di centrali dando spazio anche a Carmen, che ripagherà il coach con un bel muro-punto ed una serie di tocchi utili a smorzare gli attacchi avversari.

Il muro di Carmen

Il duello a suon di punti tra Trovè e Ivana continua a risultare stimolante ma non cambia i destini del parziale.

L’opposta leccese, superati due minuti di black-out, trascina le compagne verso il 20-13 e poi lascia che siano Giancane, De Monte e Contaldo a firmare gli ultimi assalti compensando i punti di Veronica (rientrata in campo) e di Lucrezia.

Si ripete, a parti invertite, il tocco di seconda speculare: questa volta è Leo a imitare Strambaci.

Sul 24-17 Ivana trattiene gli spettatori che si erano già alzati per riscuotere i premi della lotteria, ma il miracolo non riesce e Contaldo sigla l’ultimo punto (25-18).

Esultanza sponganese

E’ stata una bella partita, macchiata soltanto dagli eccessi di nervosismo, sempre censurabili.

Spongano conferma di poter nutrire ambizioni che vanno ben al di là dell’attuale posizione di classifica, grazie soprattutto allo stato di forma eccellente delle sue punte di diamante, Claudia Trovè e Chiara Giancane.

Si è visto, a mio avviso, l’Oria migliore della stagione, soprattutto in quel terzo set da incorniciare, con un meccanismo muro-difesa praticamente perfetto.

A fine gara, Carmen offre caramelle (in apparenza, almeno, sono caramelle). Rifiuto. Non per qualcosa, ma siccome in campo, nel nostro campo, si è sentita la testuale frase “Attacca! Se non fai punto, ti faccio a pezzettini e ti mangio stasera!”, preferirei evitare il rischio di diventare cannibale mio malgrado.

Veronica Parisi

Tabellino: Spongano-Oria 3-1 (25-19,  25-23,  19-25,  25-18)

Edilcostruzioni Spongano: Salvatore NE, Contaldo 6, Strambaci 2, Trovè 20, Mauro 0, Parisi S. 0, De Monte 7, Marti 6, Giancane 17, Petracca NE, Zacheo (L) – All. Pendenza.

Muri-punto 6, ace 2, errori in battuta 12.

New Volley Oria: Parisi V. 7, De Padova 1, Pezzarossa NE, De Pascalis 1, Gallo Ingrao 23, Giuffrè 7, Muri 0, Moretto 3, Leone 5, Liace 10, Lo Noce 2, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 10, ace 3, errori in battuta 4.

Arbitri: Giuseppe Pellè e Vanessa Malerba.

Chiara Giancane

Altri risultati: Ugento Jr.-San Cassiano 0-3, Tempesta TA-Galatina 3-1, Ostuni-Montescaglioso 1-3, Nardò-Castellana Grotte 3-0, Nike Lecce-Pallavolo 80 BR 0-3, Gioia del Colle-Azzurra Lecce 3-0.

Recupero: Montescaglioso-Castellana Grotte 3-1

Classifica: San Cassiano 24; Tempesta TA e Montescaglioso 23; Pallavolo 80 BR 20; Nardò 17; Galatina 16; Gioia del Colle e Spongano 15; Castellana Grotte 11; Oria 9; Nike Lecce 7; Ugento Jr. 5; Ostuni 3; Azzurra Lecce 1.

Daniela Lo Noce

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): San Cassiano 70,00; Ostuni 40,00; Castellana Grotte 30,00; tutte le altre 0,00.

San Cassiano leader in tutte le classifiche: i 70 euri con cui balza al comando anche del trofeo Memorial Bin Laden sono frutto delle frasi offensive rivolte agli arbitri dai tifosi e di alcune osservazioni critiche espresse a fine gara dal presidente.

Qualcosa mi dice che la settimana prossima in questa classifica ci saremo anche noi…

Prossimo turno: Oria-Nardò, domenica 22 dicembre ore 18.30.


ORIA-GIOIA DEL COLLE 3-2

10 dicembre 2013

Che rimonta!

Domenica 8 dicembre 2013 – ore 18.30

Oria e Gioia del Colle occupano la stessa posizione in classifica e la partita dovrebbe essere una di quelle in grado di fornire qualche verità in più. Dobbiamo guardarci le spalle o possiamo nutrire qualche ambizione?

Sono riflessioni che non sfiorano le giocatrici durante il riscaldamento, quando quesiti ben più vitali attraversano la mente delle nostre beniamine: si gioca con i pantaloncini alle ginocchia o con quelli tradizionali? O magari con il cappotto? Ci sono i mezzi rompighiaccio pronti a intervenire in caso di necessità?

La Leonessa fa i dispetti a Ivana servendole palloni improponibili.

Una bandiera oritana giallo-azzurra viene sistemata alle spalle del segnapunti e per l’emozione la macchinetta tenderà ad incepparsi nel corso della gara.

Lucrezia Liace

Formazioni.

La New Volley Oria schiera Simona Leone in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace schiacciatrici, Sara Giuffrè e Giada De Pascalis centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Carmen De Padova, Ornella Pezzarossa, Federica Muri, Giulia Moretto e Daniela Lo Noce.

New Volley Gioia del Colle: Daniela Campanella in palleggio, Andrea Leopoldina De Moraes opposta, Simona Luisi e Claudia Quero schiacciatrici, Francesca Beppi e Federica Imperatore centrali, Federica Cofano libero.

A disposizione di coach Michele Ironico: Fabiana Denicolò, Eleonora Valenzano, Marianna Nuzzi, Luciana Forino e Martina Galiotto.

Francesca Beppi

Si tratta di una sfida inconsueta: è almeno dal 2006 (ma forse anche da prima) che queste due squadre non si affrontano in campionato.

Nelle ultime due stagioni Gioia ha sfiorato la B2 cedendo al Mesagne due anni fa dopo un duello-maratona a botta di tie-break. Il libero del Mesagne era Veronica.

Lo scorso anno ai play-off, senza De Moraes e con una squadra più “operaia”, il Gioia ha fatto trascorrere una brutta mezz’ora al Cutrofiano galattico.

Primo set

Colpi spettacolari in avvio di partita: De Moraes va a segno da sinistra e da destra e la Leonessa inaugura una serata particolarmente aggressiva con un magnifico tocco di seconda all’indietro.

Simona Leone

Per una settimana ho avuto un incubo ricorrente: i pallonetti di De Moraes. Il pallonetto è, per sua natura, un tocco appoggiato con astuzia, con dolcezza e fondamentalmente con lentezza. In quelli della brasiliana la caratteristica della lentezza non esiste: appena ti accorgi che sta scavalcando il muro, il pallone è già a terra.

Ma un pallonetto veloce è una specie di ossimoro e non so come sia possibile contravvenire così alle leggi della fisica. E’ come pensare di farsi la doccia senza bagnarsi. E’ come essere del PD senza avere il numero di telefono di Archinà.

Pallonetto

Devo dire che stasera la nostra difesa sarà piuttosto attenta sull’argomento-pallonetti, ma quello che mai avrei potuto immaginare è la capacità di inventare una specie di pallonetto addirittura in battuta. E’ quello che fa Leopoldina sul 2-5.

Bella la risposta di Veronica con una perentoria diagonale che trafigge la difesa ospite.

Un muro di Beppi e qualche nostra cacatina consentono al Gioia di staccarsi e inducono Marcello a chiamare il primo time-out (4-9).

La reazione oritana è possente: ace di Veronica e 3 attacchi vincenti di zia Lucrezia (8-9). Le due atlete brindisine buttano il sangue per difendere i bolidi di De Moraes, ma nulla possono contro un perfetto lungolinea dell’atleta brasiliana, precedentemente a segno anche da seconda linea (9-13).

Veronica Parisi

Gioia forza il servizio e per tutta la partita manderà in fibrillazione la nostra ricezione costringendo Simona a prendersi i palloni finanche al Santuario di San Cosimo. Forzando, però, si sbaglia e in questa fase sono gli errori in battuta a permettere all’Oria di riavvicinarsi (13-14).

Ivana, poi, riesce a fare punto proprio in ricezione. Stiamo ribaltando sul nemico la sua stessa potenza…

Quella che proprio non riusciamo a ribaltare è la potenza di De Moraes, il cui settimo punto personale (17-21) suggerisce a Marcello di chiamare il secondo time-out e di apportare qualche modifica alla squadra con l’ingresso di Daniela e di Giulia.

Nocciolina piazza subito una fast, ma la brasiliana replica da posto due (19-23).

Daniela Lo Noce

Intanto il tabellone segnapunti è andato in tilt ed assegna alla formazione ospite un distacco maggiore di quello reale. Le brindisine non si demoralizzano e compiono una rimonta da favola: magico pallonetto di Sara, ace di Leo, mani-fuori di Giulia, altro ace di Simona e altro punto di Sara, questa volta con un muro! E’ magnifico: siamo 24-23 e abbiamo una palla-set a disposizione! Peccato che non se ne accorga nessuno perché il tabellone riporta qualcosa come 23-29 per il Gioia e non è chiaro il motivo per cui si continui a giocare mentre mezzo Gioia va a farsi una birra in centro…

Vabbè, sto un po’ esagerando.

Sul 24-23 reale l’Oria ha la possibilità di chiudere attaccando, ma il talento infinito di De Moraes risulta decisivo: l’opposta gioiese capisce che Ivana vuole tentare il mani-fuori e abbassa le mani repentinamente inducendo l’avversaria all’errore (24-24).

La beffa di Leopoldina

Poi con lo sguardo fa il gesto dell’ombrello e Ivana, sempre con lo sguardo, esprime una parola composta che ultimamente è diventata lo slogan preferito di un movimento politico. Trattandosi di sguardi, sono solo mie interpretazioni.

Leopoldina va a servire e il pallone diventa una saponetta ingestibile per la nostra ricezione; quando si affaccia al centro della rete, Beppi lo scaraventa a terra sul nostro parquet (24-25).

L’azione successiva è un ace sporco della stella gioiese (24-26).

Secondo set

Attaccanti scatenate in avvio del secondo parziale: punti per Luisi, Quero e ovviamente De Moraes in casa gioiese; punti per Giulia, Lucrezia e Ivana in casa nostra (5-4).

Lucrezia Liace

Una Leonessa straordinariamente prolifica (sfiorerà la doppia cifra) mura imperiosamente e conserva il vantaggio (7-6); poi si apre una fase di 7 errori-punto consecutivi, distribuiti quasi equamente tra le due formazioni.

Il pareggio (12-12) è firmato da Federica Imperatore, che se fosse maschio e si chiamasse Federico Imperatore, avrebbe un monumento di fronte al nostro Municipio.

Gioia va in fuga con Quero (13-15), ma gli scambi sono lunghi, segno di un perdurante equilibrio in campo.

Poi, purtroppo, l’Oria molla la presa: i ruggiti della Leonessa e l’efficacia offensiva di Ivana e di Lucrezia non bastano a coprire qualche inestetismo in fase ricettiva.

Quero e Cofanetto

E naturalmente, soprattutto, ci sono i meriti delle ospiti: la generosità di Luisi, il talento di Beppi, una Cofanetto molto dinamica e un’immensa De Moraes.

Non ha l’età di una ragazzina ed è reduce da un intervento: eppure sta giocando come se avesse 20 anni e in palio ci fosse la medaglia d’oro alle Olimpiadi e non il settimo posto nel campionato di Serie C pugliese.

E’ suo il punto del 19-25 finale anche se ormai del tabellone non ci si fida più e l’incontro è intervallato dalla domanda: quanto stiamo? Quanto stiamo veramente?

Pizza!

Terzo set

L’avvio del terzo set è una delle fasi migliori della gara con una lunga alternanza di campi palla ed un ritmo intenso.

Dunque, l’Oria c’è. Non ci siamo arresi.

Francamente non mi pare proprio che abbiamo giocato male, anzi. Sì, la ricezione è stata un disastro, ma in difesa c’è stata reattività con una buona prova di Giorgina & compagnia bella e in attacco il peso delle nostre attaccanti si è fatto sentire. Abbiamo murato di più anche se forse non abbiamo offerto molte alternative agli attacchi dai lati. Sì, De Moraes ha messo a terra 20 palloni, ma questa non è una colpa; di solito è la norma.

Godiamoci, intanto, il momento di gloria di Moretto, a segno da destra, da sinistra ed anche dal centro con un bel murazzo.

Muro di Giulia

Sul 6-7 l’unica parentesi negativa del parziale con tre minuti di follia: bagher finiti in rete, primi tempi finiti a Latiano, invasioni (6-12).

Lucrezia mostra al pubblico un gioco di prestigio facendo scorrere il pallone lungo tutta la lunghezza del nastro; Quero e Imperato sostituiscono De Moraes nel compito di piazzare i pallonetti.

Ingrao Meravigliao mura e attacca riportando il fiato sul collo delle ospiti (13-15) e la Leonessa mette a terra il suo nono pallone personale (15-17) concedendosi un urlo da trance agonistica in fase acuta.

Il ruggito della Leonessa

Un pesante break da quattro del Gioia viene interrotto da un attacco di Giulia (18-23), ma ormai le ospiti vedono il traguardo e concedono spazio a un paio di cambi: Denicolò e Valenzano. Una delle due scivola, ma in quel momento sono distratto e mi perdo la scena; riporto la notizia “de relato” perché comunque fa parte della storia di questa partita e qualcuno ci teneva a sottolinearla.

Ed è proprio la grande protagonista di questa storia, Andrea De Moraes, a firmare quello che sembrerebbe il punto conclusivo (21-25).

Sara Giuffrè

In realtà il tabellone è andato nuovamente in tilt e il punteggio reale è di 21-23. Le nostre ospiti, però, sono già partite da Oria quando si prende atto dell’errore. Proviamo ad avvisarle, ma il telefonino è sempre occupato, e dunque si riprende a giocare in loro assenza.

Dovrebbe servire il Gioia, ma la loro metà campo è vuota e così trascorrono invano gli 8 secondi previsti dal regolamento. Sul 22-23 l’Oria si limita a mettere il pallone a terra nella metà campo gioiese incustodita ottenendo 3 ace consecutivi e aggiudicandosi il parziale (25-23).

La rimonta

Quarto set

Dopo altri 25 ace consecutivi le padrone di casa conquistano il quarto set con il punteggio di 25-0.

Tie-break

Tra servizi ritardati del Gioia ed ace dell’Oria, anche il tie-break è facilmente conquistato dalle brindisine: 15-2 (un paio di battute le abbiamo sbagliate…).

Oria riesce così a rimontare e a vincere 3-2 una partita che sembrava compromessa; Gioia esce dal palazzetto, dopo i primi tre set, a testa alta e con la convinzione di aver vinto (meritatamente) 0-3.

Occorre avvisare le ospiti che il tabellone era guasto e che, dopo la loro partenza, abbiamo vinto noi…

Ivana Gallo Ingrao

Tabellino (vero): Oria-Gioia del Colle 0-3 (24-26,  19-25,  21-25)

New Volley Oria: Parisi 2, De Padova NE, Pezzarossa NE, De Pascalis 0, Gallo Ingrao 12, Giuffrè 2, Muri NE, Moretto 6, Leone 9, Liace 7, Lo Noce 1, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, ace 4, errori in battuta 7.

New Volley Gioia del Colle: Luisi 8, Denicolò 0, Valenzano 0, Campanella 2, Beppi 6, Quero 5, De Moraes 20, Nuzzi NE, Forino NE, Imperatore 6, Galiotto NE, Cofano (L) – All. Ironico.

Muri-punto 2, ace 5, errori in battuta 14.

Arbitri: Gianfranco Merico e Cosimo Zizza.

Andrea De Moraes

Altri risultati: San Cassiano-Nardò 2-3, Pallavolo 80 BR-Tempesta TA 3-2, Montescaglioso-Nike Lecce 3-1, Galatina-Ugento Jr. 3-1, Castellana Grotte-Spongano 0-3, Azzurra Lecce-Ostuni 0-3.

Classifica: San Cassiano 21, Tempesta TA 20; Montescaglioso* e Pallavolo 80 BR 17; Galatina 16; Nardò 14; Gioia del Colle e Spongano 12; Castellana Grotte* 11; Oria 9; Nike Lecce 7; Ugento Jr. 5; Ostuni 3; Azzurra Lecce 1.

(*) Montescaglioso e Castellana Grotte una partita in meno.

Sulla difensiva

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 40,00; Castellana Grotte e Azzurra Lecce 30,00; tutte le altre 0,00.

Entra in classifica l’Azzurra Lecce con 30 euri. Anche questa volta, comunque, si tratta di un “peccato” di natura burocratica: un dirigente seduto in panchina non aveva il… titolo di studio obbligatorio. E’ un campionato correttissimo.

Prossimo turno: Spongano-Oria, domenica 15 dicembre, ore 18.30.


OSTUNI-ORIA 0-3

3 dicembre 2013

Ci guida la zia

Domenica 1^ dicembre 2013 – ore 18.30

Piove sulla nostra regione, piove da due giorni.

A giudicare dal rinvio della partita di Montescaglioso, piove anche in altre regioni. Almeno credo che la partita sia stata rinviata. In caso contrario, visto che il risultato non è stato ancora pubblicato, vuol dire che martedì sera Montescaglioso e Castellana stanno ancora giocando…

Teatro di Ostuni-Oria è il bellissimo palazzetto dell’ancora più bella città bianca. Peccato che in assenza dell’amato basket la struttura offra una sensazione di vuoto. Persino il bar è chiuso. Non abbiamo forse anche noi uno stomaco da soddisfare come i tifosi del basket? Non abbiamo anche noi da tutelarci dall’abbiocco domenicale con un bel caffè?

Giada De Pascalis

Per evitare che foto e video abbiano lo sfondo di una tribuna vuota, decido di recarmi solo soletto (prima di essere raggiunto dal presidente) nella gradinata di fronte alle panchine. Rappresento un’intera tribuna, wow! Se mi scappasse una jastèma all’indirizzo degli arbitri, non sarebbe molto complicato risalire al colpevole (ma non è mio costume e non ce ne sarà motivo, data la qualità impeccabile della direzione di gara odierna).

A proposito di arbitri, è la seconda volta consecutiva che siamo arbitrati da due donne. Ormai ci siamo dimenticati com’è fatto un arbitro maschio. Non che la cosa sia un problema. Anzi.

Quanti ricordi in questo palazzetto…

Le mirabolanti imprese di Alessandra Piccione.

La partita “perfetta” della Palafiom 2007-’08.

La mia prima telecronaca in diretta streaming.

Celeste.

Ivana Gallo Ingrao

Ma torniamo al presente e diamo un ultimo sguardo agli spalti. E’ sopraggiunto Cosimino Lo Re e – com’è d’obbligo in questi casi – la domanda è: chi è venuto ad osservare l’ex coach del San Vito dei Normanni? Non è una domanda di poco conto perché tutte le volte che il tecnico è venuto ad osservare una nostra atleta, quest’ultima ha regolarmente fatto cacare. Speriamo che sia venuto a visionare qualche giocatrice locale.

Seconde me, bisogna cambiare metodo, soprattutto nell’eventualità (auspicata) di un ritorno del San Vito in serie A con Lo Re in panchina. Invece di andare in giro a guardare le partite, Cosimino dovrebbe allestire uno studio come quello di “Uomini e donne”: lui si siede sul trono e le giocatrici-candidate alla serie A2 gli si propongono illustrando le proprie caratteristiche tecniche.

Cosimino tronista

Passiamo alle formazioni che è meglio.

Lightning Ostuni: Annacarla Cozzetto in palleggio, Mariacarmen Nigro opposta, Milena Flore e Marika Brandi laterali, Grazia Rendina e Simona Minetti centrali. Niente libero. Come ai vecchi tempi.

A disposizione di coach Carmelo Tanzariello: Maddalena Gialluisi e Valentina Flore.

Due ex recenti, dunque: Annacarla e Simona (quest’ultima nell’inedito ruolo di centrale).

Annacarla Cozzetto

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace laterali, Giada De Pascalis e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Carmen De Padova, Ornella Pezzarossa, Federica Muri, Giulia Moretto e Daniela Lo Noce.

Un’ex anche tra le nostre fila: Ivana.

Primo set

Un ace di Nigro, due errori in attacco dell’Ostuni e una doppia (2-2). In pratica, fino adesso non abbiamo fatto niente. L’avvio oritano è piuttosto flemmatico, atteggiamento che faremo fatica a scrollarci completamente di dosso nella prima metà della gara.

Mariacarmen Nigro

Grazie ai punti di Ivana e delle nostre centrali, tentiamo un piccolo allungo (8-10), ma le padrone di casa ci riacciuffano con un tocco di seconda di Annacarla e con dei buoni attacchi di Mariacarmen Nigro e Milena Flore (11-11). Faccio un po’ di fatica a dintinguerle, in verità: entrambe mancine, corporatura pittosto simile, entrambe molto pericolose in battuta. I punti qui riportati, dunque, vanno presi col beneficio del dubbio.

Inizia a salire in cattedra zia Lucrezia, generosa in difesa e ficcante in attacco, ma da sola non basta a coprire tutti gli errori-punto con cui ci stiamo macchiando la coscienza (saranno 10 in questo parziale, a cui dovremo aggiungerne addirittura altri 12 nel set successivo).

Pipe di Lucrezia

Un attacco di Veronica ed un ace di Ivana sembrerebbero risolutivi, ma Simona Minetti ci raggiunge con un muro (17-17).

Certamente noi non stiamo disputando una partita da ricordare su “Sfide”, ma l’Ostuni si mostra meritevole di una posizione in classifica più congrua: difende bene (dimostrando che il libero non è un dogma), serve ancora meglio e gioca, in generale, con una certa intensità.

Sbaglia, però, qualcosa di troppo in attacco e le nostre ragazze sono brave ad approfittarne (19-23).

Sara Giuffrè

Mai dire mai, purtroppo, perché l’Ostuni rimette tutto in discussione con un break di 4-1 (23-24) finché dal cilindro della nostra prima linea non tiriamo fuori il fondamentale del muro: prima è Sara a stoppare un attacco locale, poi, al secondo tentativo nello stesso scambio, è la Leonessa a murare l’azione offensiva di Nigro (23-25).

Secondo set

Qualunque fosse l’oggetto di osservazione di Cosimo Lo Re, non deve aver suscitato impressioni particolarmente favorevoli visto che l’allenatore ha abbandonato prematuramente gli spalti.

Mourinho, invece, avrebbe certamente apprezzato il consueto lavoro con i piedi di Annacarla. Cosa te ne fai di un libero di pallavolo quando in copertura c’è un libero alla Passarella?

Veronica Parisi

Servizi vincenti di Flore e di Nigro, muri di Giada e di Leo, ma è l’Ostuni, con un muro di Minetti, a raggiungere il massimo vantaggio (7-4).

Vedere Simona Minetti giocare da centrale mi fa un certo effetto; quello che non ricordavo era il suo monopolio degli effetti sonori sul parquet. Ad ogni servizio avversario, ti fa la telecronaca in anticipo del servizio stesso (“Salta!”, “Corto!”, “Lungo!”, “Batte ad effetto con rotazione verso sinistra di 19,5 gradi…!”) e poi aggiunge altri dettagli che in tanti anni di pallavolo assistita non ho mai capito (mi riferisco a quando le giocatrici, alzando la manina, alludono a “prima”, “seconda” e cose del genere).

Indicazioni

L’Oria che vogliamo si manifesta nel momento del pericolo: splendido break da sette con attacchi cazzuti di Veronica e Lucrezia, nonché il consueto ace di Ingrao Meravigliao (7-11).

Annacarla interrompe il trend con un disimpegno nell’angolino del posto cinque, ma Lucrezia e Veronica sono scatenate e con i loro attacchi allontanano ulteriormente l’Oria come le coppiette che si allontanano dal centro di Francavilla per imboscarsi allu parapallu (11-16).

Commettiamo, però, l’errore di mollare la presa troppo presto e una strepitosa Flore accorcia le distanze e restituisce fiducia al proprio sestetto (15-17).

Giada De Pascalis

C’è un’altra giocatrice non identificata (presumo che sia l’altra Flore) che, pur senza giocare, sta mettendosi in luce per caratteristiche utili alla causa: ogni pallone disperso nei corridoi di questo ampio e maestoso palazzetto viene localizzato con un GPS e restituito alla partita. Per non parlare di quando il pallone finisce sotto la curva e viene recuperato dalla ragazza con la stessa agilità di uno speleologo…

Marcello introduce Nocciolina e la Leonessa arma ripetutamente la mano di Veronica, finora particolarmente preziosa: dopo 5 attacchi vincenti nel set, però, la mano fatata proclama uno sciopero improvviso e sul 20-20 rileviamo l’ingresso in campo di Giulia.

Giulia Moretto

La giovane opposta oritana stasera sfoggia un nuovo look, con i riccioli sciolti all’uscita dall’elastico. Quanti capelli! Come ha fatto, fino adesso, a comprimerli in un tuppetto? O sono forse cresciuti di due metri in una settimana? In ogni caso, sono proprio due muri attivi di Giulia a risolvere il set: il primo sul 20-22, il secondo sul 22-24.

E’ un Oria un po’ pigro questa sera, ma quello che conta è il risultato e adesso la partita si sta mettendo bene.

Terzo set

Il confronto rimane in equilibrio fino al 5-5: Brandi, Flore e Nigro per l’Ostuni; Ivana, Sara, Leo e Giulia per un’Oria particolarmente micidiale in battuta.

Marika Brandi

Lucrezia mette a terra il primo dei 7 palloni che costituiranno il bottino personale del parziale, Winehouse va a segno in battuta e da seconda linea, la Leonessa impone il terzo muro della propria serata (6-12).

In effetti, in macchina si era parlato di raddoppi a muro; non ho capito granché, ma, così a intuito, mi pare che la palleggiatrice abbia messo in pratica diligentemente le istruzioni tattiche.

Bel lungolinea della nuova entrata Gialluisi, rintuzzata da un tocco di seconda di Leo e da un perentorio muro di Ivana (9-17).

Servizio di Ivana

Dall’11-17 in poi è una cavalcata trionfale delle ragazze di coach Marcello, che sfruttano ottimamente il servizio di Ivana (due ace). In particolare è Lucrezia ad essere devastante e ad attaccare anche dal centro del rete.

Marcello vorrebbe vedere all’opera Federica e Carmen, ma Ivana continua a servire lanciando chianconi come un’ossessa e le sostituzioni è come se non fossero state effettuate.

Finisce 11-25.

Esultanza oritana

Pur con qualche esitazione, legata sia alla determinazione delle padrone di casa che ad un approccio un po’ svogliato da parte nostra, l’Oria si porta a casa i tre punti. Questo volevamo; questo abbiamo ottenuto. Le note migliori vengono dalla prolificità offensiva delle nostre attaccanti: 8 punti in meno di due set per Veronica, i “soliti” 15 punti per Ivana e ben 17 per una Lucrezia che sta vivendo la sua seconda giovinezza. E Giulia (5 punti) ha fatto la sua parte proporzionalmente allo spazio concesso.

Il prossimo incontro è contro il Gioia del Colle, una formazione ben attrezzata e con il fiore all’occhiello di una De Moraes che non dovrebbe trovarsi in serie C ma alle Olimpiadi. Sarà una bella sfida. Può essere anche una svolta per capire chi siamo.

Simona Leone

Tabellino: Ostuni-Oria 0-3 (23-25,  22-25,  11-25)

Lightning Ostuni: Flore M. 10, Gialluisi 1, Cozzetto 2, Rendina 1, Flore V. NE, Brandi 2, Minetti 5, Nigro 8 – All. Tanzariello.

Muri-punto 3, ace 6, errori in battuta 1.

New Volley Oria: Parisi 8, De Padova 0, Pezzarossa NE, De Pascalis 3, Gallo Ingrao 15, Giuffrè 2, Muri 0, Moretto 5, Leone 6, Liace 17, Lo Noce 0, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 8, ace 8, errori in battuta 2.

Arbitri: Claudia Romina Ranieri e Loredana Basanisi.

Marika Brandi

Altri risultati: Tempesta TA-San Cassiano 2-3, Montescaglioso-Castellana Grotte rinviata, Gioia del Colle-Pallavolo 80 BR 1-3, Spongano-Galatina 3-2, Nardò-Ugento Jr. 3-0, Nike Lecce-Azzurra Lecce 3-0.

Classifica: San Cassiano 20, Tempesta TA 19; Pallavolo 80 BR 15; Montescaglioso* 14; Galatina 13; Nardò 12; Castellana Grotte* 11; Oria, Gioia del Colle e Spongano 9; Nike Lecce 7; Ugento Jr. 5; Azzurra Lecce 1; Ostuni 0.

(*) Montescaglioso e Castellana Grotte una partita in meno.

Veronica Parisi

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 40,00; Castellana Grotte 30,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni anche stavolta.

Prossimo turno: Oria-Gioia del Colle, domenica 8 dicembre, ore 18.30.