Domenica 22 dicembre 2013 – ore 18.30
C’è il comportamento demenziale, c’è l’umorismo demenziale e poi c’è la difesa demelziale (con la elle), aggettivo che trae origine dal pittoresco nome del libero del Nardò, Demelza Sanasi. Secondo me, era la più forte del mondo nel lontano 2006, quando la vidi giocare per la prima volta nel tensostatico neretino, e lo è ancora oggi che è tornata a casa dopo qualche viaggio nel Salento.
Attribuire i dovuti meriti al libero ospite, però, non rende giustizia all’intera squadra salentina, che a Oria ha disputato una gara sostanzialmente perfetta, sia come singole che come collettivo. Per tutta la partita si è avuta l’impressione di osservare un meccanismo incredibilmente efficiente: un impianto tattico solido, un gioco fluido, cooperazione, disponibilità al sacrificio che ormai è entrata nel DNA delle atlete a giudicare da come tale disponibilità appaia scontata e naturale.
Non dimentichiamo che il Nardò è l’unica squadra ad aver battuto la capolista San Cassiano. In trasferta.
E l’impresa deve aver rafforzato anche la fiducia nei propri mezzi.
Persino un Oria al 100% avrebbe avuto difficoltà contro questa formazione, ma le brindisine purtroppo hanno giocato senza continuità (avvio discreto, lunga pausa alla fine del primo set e per tutto il secondo parziale, terzo set eroico), pur meritandosi il consueto apprezzamento per l’impegno.
Travisando il noto detto secondo cui il pesce puzza dalla testa, diciamo che nella pallavolo i problemi iniziano dalla ricezione: in questo fondamentale il Nardò ci ha creato grosse difficoltà, complicando – di conseguenza – il lavoro della palleggiatrice e – ulteriore conseguenza – rendendo ancora più stretti i margini di manovra delle attaccanti, specie al cospetto di una squadra che continua a rimandarti la palla in campo.
Passiamo alla cronaca, premettendo che dopo il “romanzo di Spongano” mi sento un po’ scarico.
A proposito di Spongano, la mannaia della Federazione si è abbattuta inesorabile sulla New Volley costringendo al riposo forzato la Leonessa.
Fiducia, dunque, alla giovane Federica Muri. Non è un salto nel buio, vista la sua prestazione encomiabile a Galatina nella seconda partita di campionato.
“L’isolato tifoso” che aveva proferito paroline poco gentili all’indirizzo degli arbitri, è tentato dall’idea di imitare gli immigrati ristretti nel CIE di Roma e di cucirsi la bocca per protesta.
Formazioni.
New Volley Oria: Federica Muri in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace laterali, Giada De Pascalis e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.
A disposizione di coach Marcello Presta: Carmen De Padova, Ornella Pezzarossa, Giulia Moretto e Daniela Lo Noce.
Dream Volley Nardò: Simona Ancora palleggiatrice, Federica Buccarella opposta, Carmen Vantaggiato e Serena Ciriani laterali, Veronica Chirivì e Stefania Frasca centrali, Demelza Sanasi libero.
A disposizione di coach Gianni Dell’Anna: Alessandra Dell’Anna, Alessia Ciriani e Sonia Spano, quest’ultima reduce da un infortunio e dunque ancora precauzionalmente a riposo.
Visti i difetti del tabellone elettronico, la cui casualità nell’indicazione dei numeri l’avrebbe reso più adatto ad una tombolata, riscopriamo le virtù della tradizione e rispolveriamo il segnapunti manuale.
Primo set
C’è una nuova tendenza nel look delle nostre atlete: i capelli lisci. E’ liscia la coda di Federica, è liscia quella di Giulia, sarà liscia l’indomani quella di Giada, potrebbero essere lisci i capelli di Pezza ma non possiamo saperlo e lo scopriremo solo vivendo. Ma tutto questo è nulla rispetto alle novità nella pettinatura di una nostra ex-atleta venuta a sostenere la New Volley: Valentina, infatti, sfoggia una chioma azzurra da fare invidia all’Amministrazione Comunale, da sempre sensibile alla diffusione delle strisce blu in città.
Il primo punto è una diagonale di Buccarella valutata fuori. Non sarà – ahinoi – l’unico errore di valutazione.
Seguono punti per Vantaggiato (uno dei quali direttamente in battuta), per Chirivì e per Ciriani, bilanciati solo parzialmente da due errori in battuta delle neretine (2-7). Insomma, la partita sembra già molto difficile con un Nardò subito padrone della situazione.
Le brindisine, però, si fanno scaltre, un atteggiamento che avremmo dovuto conservare ed esasperare per tutta la gara: due difese ospiti lunghe vengono ributtate a terra senza pietà da Sara e da Giada, Veronica ottiene un punto e le salentine incorrono in un paio di errori (7-8).
Ciriani va a segno, ma la replica di Lucrezia è immediata e l’ace di Veronica ci riporta in parità (9-9).
Con la riscossa oritana la partita appare più equilibrata ed anche più godibile. Gli scambi si allungano, le attaccanti non regalano quasi nulla, noi difendiamo molto bene (brava Giorgia), ma Nardò difende ancora meglio. Sanasi è spettacolare, ma non c’è una sola giocatrice che si astenga dai salvataggi (da Buccarella ad Ancora).
Doppietta di Vantaggiato (9-12), ma non demordiamo: punti per Veronica (bordata e palletta) e per Ivana servita in bagher all’indietro da Sara con una precisione sorprendente. Come se avesse avuto gli occhi sulla nuca. O come se avesse piazzato uno specchio in tribuna per poter guardare alle proprie spalle (e approfittarne per una pettinatina…).
Sul 12-14, purtroppo, l’Oria si spegne. Non dico che in campo resta solo in Nardò perché sarebbe piuttosto ingeneroso per le nostre ragazze e non sarebbe neanche vero. La nostra difesa, infatti, regge finché può, Federica corre da una parte all’altra del campo e le attaccanti non sbagliano mai (un solo attacco fuori in tutto il set, sullo 0-1), ma il Nardò ha raggiunto livelli di perfezione.
Break di 0-8 con punti per Ciriani e con i primi muri attivi della squadra ospite: Frasca e Buccarella (12-22). A proposito di questo fondamentale, duole prendere atto che a fine partita la New Volley risulterà a secco.
Sostituzioni: dentro Pezza per l’Oria e Dell’Anna per il Nardò.
Simona Ancora compie un miracolo difensivo salvando un pallone grazie ad un tuffo senza freni che la fa strisciare per 30 metri dal parquet fino al pulmino parcheggiato fuori, ma una sua compagna (di cui non faccio il nome perché mi sta simpatica) compromette tutto con una conclusione affrettata e maldestra sulla rete. Il fatto che la palleggiatrice non abbia strangolato la compagna mi conferma che i livelli di coesione e di affiatamento in questa squadra sono molto alti.
Dopo un primo tempo di Frasca, Lucrezia riesce a scardinare la difesa ospite (14-23). Ma c’è voluto uno scambio di mezz’ora.
L’ultimo punto è un muro di Ancora (14-25).
Secondo set
“Non ci rilassiamo!” – è l’esortazione di una giocatrice del Nardò nell’intervallo.
Viene accontentata perché nel secondo parziale le salentine sono ancora più determinate e ormai giocano a memoria.
Marcello vuole modificare la rotazione in funzione delle contromisure a muro da applicare a Vantaggiato, ma il collega ospite cambia a sua volta le carte in tavola. In effetti, è un po’ come giocare a sette e mezzo, solo che invece delle carte napoletane ci sono i fogliettini con i sestetti.
C’è poco da raccontare in questo set: è un dominio assoluto.
Un dato statistico dice tutto: sui 12 punti oritani, appena 3 sono frutto di attacchi diretti (2 Ivana, 1 Lucrezia). Per il resto, 6 errori in battuta del Nardò, 2 attacchi fuori e un pallonetto “creativo” (che addirittura rimbalza due volte per terra prima di avvicinarsi, lemme lemme, alla linea sotto la rete) di un’altra giocatrice di cui non posso fare il nome per riconoscenza.
Nell’Oria entrano Daniela e Giulia, ma anche loro saranno assorbite nel pantano in cui affonda la compagine di casa, nonostante i lodevoli sforzi per tirarsi fuori.
L’accelerata del Nardò prende avvio sul 4-5 con break da 7 (4-12); poi è sapiente amministrazione sino al 12-25, con tutte le atlete a segno (in particolare Buccarella).
Una caratteristica che balza agli occhi è la costante ricerca del lungolinea in battuta (e non solo) da parte delle neretine: spesso vanno a segno beffando la nostra ricezione, altre volte inducono all’errore di valutazione, in ogni caso ci costringono ad interventi maldestri o ad uno stato d’ansia costante.
Terzo set
Muro di Ancora, stranamente poco propensa stasera ad usare una delle armi più efficaci ed esteticamente più apprezzabili a sua disposizione: i tocchi di seconda. Se proprio dovevamo perdere, l’avrei preferito. Manco ‘sta consolazione; meno male che è Natale…
Il regalo più bello, però, è l’orgoglio oritano con un coriaceo tentativo di riscossa.
Vanno a segno le tre attaccanti: Ivana, Giulia e Lucrezia, e passiamo a condurre per 6-4 con Sara nuovamente in campo.
Il muro, purtroppo, continua a premiare le ragazze leccesi, in particolare Chirivì, e sembra profilare la fuga definitiva (6-9).
Ma il grande cuore della New Volley evita il tracollo e scrive una storia diversa, almeno per questo set: la Zia ha scoperto i varchi giusti nel muro e nella difesa ospiti e guida la rimonta con una serie di attacchi risoluti.
Il Nardò, inoltre, incorre in un paio di invasioni aeree come se la nostra metà campo fossero le isole Senkaku. Se ci fosse stata la Leonessa, sarebbe finita a sparatoria…
Magia di Ciriani che spinge la palla ottenendo un punto con un lungolinea pregevole. Sarà l’ultima realizzazione dell’atleta neretina, costretta ad uscire per un infortunio dopo una prestazione estremamente valida. Ma il Nardò sa superare i momenti difficili e Dell’Anna sostituisce adeguatamente l’infortunata Ciriani, che – a sua volta – era già l’adeguata sostituta dell’infortunata Spano.
Sul 12-16, l’Oria sfiora l’impresa: Ivana trova l’ace con uno dei suoi servizi corti, Lucrezia gioca efficacemente con le mani del muro avversario e poi annulla due miracoli difensivi di Demelza Sanasi portando la squadra di casa in vantaggio (17-16)!
Giulia riesce a recuperare un pallone che era finito tra le bancarelle del mercatino natalizio in via Roma, ma Vantaggiato e Chirivì riportano avanti il Nardò: 17-18.
Emozioni con Lucrezia ed è nuovamente parità: 18-18!
Poi, purtroppo, dobbiamo soccombere all’impetuoso rush finale delle ospiti. Comincia Vantaggiato con una palla finita in posto sei che – non ho capito perché – fa molto incazzare Ivana; proseguono Buccarella (attacco), Ancora (ennesimo ace-lungolinea “urtaca##i” – mi scuso per il francesismo) e Chirivì (blocco su nostra difesa lunga).
Giulia Winehouse sigla il punto della bandiera (19-22) e poi c’è spazio solo per il Nardò: mani-fuori di Buccarella, ace di Vantaggiato (come sopra, francesismo incluso) e muro della validissima e giovane opposta neretina, molto più di una promessa (19-25).
L’Oria ha fatto molto, ma non abbastanza.
Non era questa la partita da vincere. Bisognava uscirne con dignità e ci siamo riusciti, anche in considerazione di un’assenza pesante.
Del Nardò si è detto in apertura; nessuno può sentirsi al sicuro contro una squadra che gioca così.
Buon Natale a tutti e in particolare ai nostri tifosi!
Tabellino: Oria-Nardò 0-3 (14-25, 12-25, 19-25)
New Volley Oria: Parisi 4, De Padova NE, Pezzarossa 0, De Pascalis 1, Gallo Ingrao 5, Giuffrè 1, Muri 0, Moretto 2, Liace 9, Lo Noce 0, Mastria (L) – All. Presta.
Muri-punto 0, ace 2, errori in battuta 7.
Dream Volley Nardò: Vantaggiato 15, Dell’Anna 0, Chirivì 9, Ciriani A. NE, Buccarella 13, Frasca 6, Ciriani S. 9, Spano NE, Ancora 4, Sanasi (L) – All. Dell’Anna.
Muri-punto 8, ace 7, errori in battuta 10.
Arbitri: Cosimo Zizza e Gianfranco Merico.
Altri risultati: Galatina-San Cassiano 1-3, Azzurra Lecce-Tempesta TA 0-3, Montescaglioso-Ugento 3-0, Pallavolo 80 BR-Spongano 3-0, Castellana Grotte-Gioia del Colle 1-3, Nike Lecce-Ostuni 3-0.
Classifica: San Cassiano 27; Tempesta TA e Montescaglioso 26; Pallavolo 80 BR 23; Nardò 20; Gioia del Colle 18; Galatina 16; Spongano 15; Castellana Grotte 11; Nike Lecce 10; Oria 9; Ugento Jr. 5; Ostuni 3; Azzurra Lecce 1.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): San Cassiano 70,00; Tempesta TA 52,00; Ostuni 40,00; Castellana Grotte 30,00; Oria 25,00; tutte le altre 0,00.
Come avevamo previsto, facciamo ingresso in questa speciale classifica: 25 euri di multa all’Oria per aver un isolato tifoso rivolto frasi offensive nei confronti dell’arbitro. In più c’è il primo provvedimento disciplinare a carico di un’atleta in questo campionato.
Multa di 52 euri anche alla Tempesta a causa del trasferimento al Maria Pia, che però ha portato bene.
Prossimo turno: Ugento-Oria, sabato 11 gennaio, ore 18.30.