Sabato 27 ottobre 2012 – ore 18.30
“Tutti eravamo felici, ci rendevamo conto che stavamo abbandonando dietro di noi la confusione e le sciocchezze e compiendo la nostra unica e nobile funzione nel tempo, andare” (Jack Kerouac, Sulla strada) (1)E’ una delle trasferte più lunghe del campionato, probabilmente la più lunga dopo quella di Acquarica e sicuramente, per un paio di chilometri, dopo quella di Surano.
Con la scuola di Surano, in effetti, la palestra di San Cassiano ha un tratto in comune: è l’ultimo edificio del paese e si affaccia sulla campagna salentina. Prima della campagna salentina, però, c’è un breve tratto in cui sembra di trovarsi nella Foresta Nera.
Otranto, Santa Cesarea Terme, Leuca: ogni bivio è un’istigazione al turismo e alla diserzione.
Facendo un passo indietro, anche la modalità di attraversamento dell’incrocio con la provinciale per San Marzano era stata un’istigazione alla diserzione. Dalla vita. Chissà che le (legittime) jastème dell’automobilista a cui non avevamo dato la precedenza non siano state poi determinanti per il risultato.
Se non erro, questo è l’esordio assoluto in casa in serie C per il San Cassiano.
Un poster ricorda le protagoniste della promozione dello scorso anno di una squadra che ha saputo irrobustirsi con innesti particolarmente felici (si pensi ad Antonella Perrone, a Laura Caracuta, alle sorelle Muci) ponendosi come possibile outsider del girone.
Come a Scafati, anche qui ci sono le tribune montabili e smontabili. Come le costruzioni Lego.
La macchinetta distribuisce un buon caffé, ma non eroga la stecchetta per mescolare lo zucchero. Siamo tentati di chiamare il signor Dino al numero di telefonino indicato.
Riscaldamento.
Al termine del controllo della rete, gli arbitri calpestano Sara Stefanelli (ma non ne comprometteranno la prestazione).
Nel frattempo Antonella Perrone si dedica per tre quarti d’ora alla mano sinistra di Enrica Muci, la cui fasciatura sembra essere più complessa di quella delle strutture impacchettate da Christo Javašev, l’imballatore di monumenti.
A proposito, neanche questa volta le sorelle Muci hanno portato la cagnolina Lilli. Da come descrivono i rischi legati alla presenza della creatura in un palazzetto, non si ha l’impressione che si stia parlando di un cagnolino ma piuttosto di un serial killer sociopatico il cui contatto con altri esseri viventi sarebbe pericoloso per la sicurezza nazionale.
Basta che poi hanno costretto mezzo mondo a votarla su Facebook come la cagnetta più bella e più buona del pianeta…
Il d.j. della palestra dev’essersi specializzato in una discoteca techno.
Se il riscaldamento fosse rappresentativo dell’imminente partita, saremmo rovinati: le sancassianesi tirano come bombardieri mentre le nostre percentuali di positività si assestano sul 5% (tranne se si tratta di centrare il presidente: in questo caso siamo al 99%).
Per fortuna, il riscaldamento non sarà rappresentativo, non per noi, almeno.
Formazioni.
San Cassiano presenta Laura Caracuta in palleggio, Sara Stefanelli opposta, Antonella Perrone e Alessandra Stefanelli schiacciatrici, Ilenia Muci e Laura Stefanelli centrali, Enrica Muci libero.
A disposizione di coach Giuseppe Serio: Dolores Surano, Floriana Palano, Antonella Montinari, Marta Stefanelli (siccome erano picch’ le Stefanelli in campo, ce n’è una anche in panchina…), Ilaria De Giorgi e Vanessa Martella.
New Volley Oria: Noemi Votano palleggiatrice, Ida Taurisano opposta (erano in diagonale già in macchina), Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone schiacciatrici, Daniela Lo Noce e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.
A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Chiara Guadalupi, Annacarla Cozzetto, Federica Peluso (che in macchina era in diagonale con il signor Votano), Desy Calderone e Simona Bianco.
Mimmo Alfeo è in attesa di sapere se l’Oria potrà disporre di una nuova Under domenica prossima.
Primo set
Ida saggia subito la consistenza del soffitto della palestra locale servendosi delle mani del muro avversario (0-1). Non credo che in serie D la struttura fosse sottoposta a questi traumi geofisici.
Ma la domanda è: chi realizzerà il primo storico punto domestico in serie C per il San Cassiano?
Una cacata di servizio sbagliato nostro – è la risposta.
Abbiamo guastato la poesia dell’esordio in via Apulia delle nostre avversarie.
Il primo punto “costruito”, comunque, non si fa attendere ed è di pregevole fattura: bellissima alzata di Caracuta e palla messa a terra da Perrone (3-2). Che poi va a servire e preannuncia una serata difficile per la nostra ricezione (6-2).
Fortunamente la serata sarà difficile anche per chiunque tenti di difendere Ida, che, pur in condizioni fisiche non ottimali, sta realizzando punti a raffica.
Dopo un attacco ed un ace di Ilenia Muci (9-4), il parziale si fa equilibrato e l’alternanza di punti è perfetta per 10 scambi consecutivi.
Per le padrone di casa: punti di Laura Stefanelli (primo muro del match) e di Antonella Perrone; per l’Oria: mani-furi di Leo, secondo tocco di Noemi, magie di Ivana (palletta astuta e precisa) e bomba di Ida (14-9).
L’ace di Perrone spezza l’equilibrio e Marcello si vede costretto a chiamare il time-out.
Gli spalti si trovano a fondo campo, ma l’ingresso è dalla parte opposta e così ogni time-out ed ogni intervallo sono buoni per attraversare il parquet e prendere posto.
La reazione delle ragazze brindisine non delude Marcello: bolide di Ida, punto di Sara ed errore ospite (15-12); adesso è mister Serio a fermare il gioco.
L’errore ospite, in verità, è un evento raro; il dato statistico più impressionante del primo set è proprio la precisione delle atlete azzurre: appena 2 errori-punto in 42 scambi. Non un servizio sbagliato, non una doppia, non un’invasione e soltanto 2 tiri fuori. Che tirchie.
Il volley è bizzarro.
L’Oria rimonta 5 punti in un batter d’occhio grazie ad una magica Leonessa (palletta e poi due ace consecutivi), ad un mani-fuori di Ivana e ad un primo tempo della reginetta Sara.
Abbiamo pareggiato (17-17) e le ali dell’entusiasmo potrebbero farci volare lontano.
E invece è il San Cassiano a piazzare la zampata vincente: ‘na sort’ d’ zampata che consiste in 8 punti consecutivi (con 3 muri), quelli che conducono Perrone e compagne dritte dritte alla conquista del parziale.
Finisce 25-17.
Secondo set
Nell’Oria è confermata Annacarla (entrata sul 22-17 del set precedente).
Si tenta la fuga con la doppietta di Leo (anche lei in condizioni fisiche non perfette, eppure encomiabile), ma siamo subito ripresi dai colpi di Alessandra Stefanelli, Ilenia Muci (ace) e Laura Caracuta (7-6).
Ammirevoli alcuni salvataggi dell’altra Muci, Enrica, uno dei liberi migliori del campionato anche se oggi ha giocato al di sotto delle proprie (notevolissime) possibilità.
Bella fast di Sara, seguita da un ace della nostra centrale, e punto di Ivana favorito da un impatto tra Laura Stefanelli ed Enrica Muci. Così a occhio, direi che si è fatto più male il libero. Speriamo che non sia necessario rifarle la manicure altrimenti usciamo a mezzanotte.
Oria conduce per 7-10 ed incrementa ulteriormente il vantaggio con gli attacchi di Ivana e di Ida (8-12).
La reazione leccese non si fa attendere e porta la firma di Sara Stefanelli, grande protagonista del parziale. La Leonessa ruggisce e ci tiene a galla con una prestazione sfavillante, ma stiamo soffrendo troppo in difesa e in ricezione e così il nostro vantaggio viene annullato (18-18).
Quest’Oria, però, non va in confusione: attacca con Ida e con un lungolinea millimetrico di Ivana (un po’ troppo… millimetrico, secondo il pubblico locale), spreca un servizio e poi ribadisce il vantaggio con la stessa Ivana (19-21).
Improvvisamente la tirchieria del San Cassiano evapora e nel momento più delicato del set le ragazze di coach Serio ci concedono regali a profusione: una doppia, un primo tempo fuori, un errore in battuta e un’incertezza in fase di costruzione (20-25).
Ai regali non diciamo mai di no: partita in parità.
Terzo set
Quando gli inestetismi difensivi vengono corretti, la qualità del gioco ne trae giovamento e la partita diventa spettacolare. Adesso le due squadre sono concentrate e grintose: ne vien fuori un bel duello di sciabola, più che di fioretto.
Muro ed ace di Ida, palla messa a terra da Sara e replica dell’omonima leccese dopo un primo tempo di Muci (6-4).
Sorpasso oritano con una splendida Ivana e con un ace di Annacarla (8-9)!
Anche oggi abbiamo servito bene.
Ma non abbiamo murato una mazza.
Quasi quasi, per risolvere il problema del muro, telefoniamo al signor Dino, l’uomo del distributore automatico.
Magia di Caracuta che si fa interprete della “mossa di Rosa Ricci” piazzando la palla nell’angolino del nostro posto uno.
Attacchi di Perrone alternati ad errori-punto nostri e non bastano le bordate di Ida ad impedire la controfuga del San Cassiano (14-12).
Sul 16-13 la svolta del parziale.
C’è un servizio di Ilenia che viene giudicato fuori e il fondamentale passa nelle mani dell’Oria. In particolare negli artigli sapienti della Leonessa. Per 4 volte consecutive Simona serve lungo, in direzione del posto uno, e costringe la ricezione avversaria a rinculare (non mi viene una parola meno ambigua) e a perdere coordinazione.
La strategia della battitrice brindisina produce un bollettino devastante: 3 ace diretti e l’opportunità per Ivana di piazzare una delle sue pallette maligne (16-18).
Alessandra Stefanelli sblocca l’assedio, ma con l’arrivo in prima linea di Ida si aprono nuovi scenari allettanti per le furie rosse.
L’opposta oritana firma tre scambi e c’è spazio anche per un ace di Sara in condizioni precarie. Le condizioni precarie consistono nel fatto che lo spazio angusto della palestra costringe lei e le giocatrici che effettuano servizi lunghi a sedersi in braccio alla signora che si trova sul terzo gradino.
In ogni caso, Oria fissa il risultato sul 20-25.
Male che vada, un punto l’abbiamo preso, ma perché non tentare di cogliere l’ottava vittoria consecutiva a cavallo di due stagioni?
Quarto set
Ida ricomincia da dove aveva finito, ma il San Cassiano non ci sta ad esordire in casa con una sconfitta e prepara la reazione.
I primi punti sono di Sara Stefanelli dopo che sbagliamo 3 servizi su 4 turni di battuta (6-5).
Le nostre bocche di fuoco stasera sono magnifiche: Leo adesso tira un po’ il fiato, ma ci sono Ivana e Ida (punto da seconda linea senza saltare) ad alimentare il bottino di punti ospiti. A fine partita, registreremo questi scout: Ivana 15, Leo 18 e Ida 22.
Di contro, sono rimaste un po’ in ombra le centrali, un vero peccato alla luce del potenziale espresso contro il Nardò.
Il parquet dev’essere fatto di un materiale speciale che rende complicata l’asciugatura. In una serata abbiamo reso consunti tutti gli asciugamani azzurri in dotazione agli orsacchiotti. Su 120 minuti di partita: 30 minuti di gioco e 90 di asciugature.
Sul 7-8 cambio nel San Cassiano: dentro Martella per Stefanelli (Alessandra).
Vanessa Martella gioca come schiacciatrice, ossia come martello. Se si fosse chiamata Vanessa Libera, avrebbe giocato come libero… Ahahah!
Chiedo scusa.
A salire in cattedra, però, è una centrale: Laura Stefanelli, probabilmente la migliore in campo, certamente determinante nella fase che ha deciso i destini del match, ossia quella che sta per aprirsi adesso.
Dopo un muro ed un ace della centralona azzurra c’è un attacco vincente di Ida (9-8). Con la mano sinistra.
Perrone mette palla a terra e Muci piazza un muro (11-10).
Segue un altro muro leccese di dubbia maternità: sono saltate Perrone e Stefanelli (Laura), ma siccome Perrone mi deve dare la lista dei nomi dello Squinzano, il punto è suo.
Attacco di Leo e breve interruzione del gioco per formalizzare l’ammonizione con cui il direttore di gara sanziona le proteste del San Cassiano, secondo cui il tiro era terminato fuori (12-12).
Ancora due punti della Leonessa, questa volta limpidissimi, intervallati da un primo tempo di Muci (14-15).
E’ l’ultima volta che siamo in vantaggio perché adesso matura la reazione della squadra locale: dopo un nostro tiro sull’asticella, dobbiamo rilevare due punti di Martella e due di Stefanelli (Laura), che vanifica un salvataggio di Ida nei pressi della signora sulle cui gambe si siedono le atlete in battuta (19-15).
Muro di Daniela (19-17), ma Stefanelli (Laura) ci ricaccia in gola l’urlo di gioia adoperando con efficacia lo stesso fondamentale.
E’ l’inizio della fine: seguono un nostro fischietto-del-nostromo-per-chiamare-la-ciurma (2) che termina fuori, un attacco di Perrone, un primo tempo di Stefanelli (Laura) e un altro attacco di Perrone (24-17).
Sette palle-set per il San Cassiano.
Ivana annulla la prima.
Ida annulla la seconda.
La terza è un tiro di Laura Stefanelli che finisce sulla coscia di Marcello (24-20). La centrale pretende uno dei nostri orsacchiotti di peluche, ma non siamo al luna-park e non si vince niente.
Dopo il time-out di Serio, la formazione locale si affida alla sua più brillante fuoriclasse, Antonella Perrone (autrice questa sera di 21 punti) e si va al tie-break (25-20).
Tie-break
Tie-break per modo di dire.
Il mini-set di spareggio dura soltanto pochi scambi; il resto è una cavalcata trionfale delle padrone di casa.
Bomba di Ida e replica di Sara Stefanelli (1-1).
Fallo di posizione leccese, ace di Muci e inedito punto di Ivana direttamente in ricezione (3-3).
E’ l’ultima distrazione della ricezione e della difesa locale: da questo momento in poi sul campo del San Cassiano cadrà soltanto un tocco di seconda di pugno all’indietro di Annacarla (6-4).
Mi limito a leggere le autrici degli ultimi punti visto che c’è poco altro da raccontare: Martella, due volte Perrone, tiro fuori dell’Oria, Stefanelli (Laura), altre due volte Perrone (con muro incluso), tiro fuori e tiro sulla rete dell’Oria (15-4).
Successo meritato per il San Cassiano anche se all’Oria resta il rammarico di aver mollato malamente, proprio sul più bello, nel 4^ set.
Ci consola il fatto che vincere qui non sarà facile per nessuno: la formazione azzurra è completa e ben equilibrata in tutti i reparti. Darà soddisfazione.
Niente drammi nell’Oria, che fa la sua figura per buona parte del match. Se vogliamo buttarla sul piano generazionale, diciamo che a fronte di una prestazione strepitosa delle “senatrici” (Ivana, Ida, Leo, Annacarla), le piccine questa sera non hanno reso al meglio, ma si tratta evidentemente di un normalissimo e prevedibile difetto di crescita.
Il calendario non ci aiuta, visto che domenica affronteremo una delle corazzate del campionato (la Tempesta Taranto a punteggio pieno), ma l’incontro di San Cassiano, nonostante la sconfitta, va archiviato come un ulteriore passo avanti. Un passo sulla buona strada, on the road, perché – riprendendo Kerouac – quel che conta è andare.
Tabellino: San Cassiano-Oria 3-2 (25-17, 20-25, 20-25, 25-20, 15-4)
Gino&Sebastiano De Cagna San Cassiano: Surano NE, Stefanelli A. 8, Palano NE, Montinari NE, Stefanelli S. 13, Stefanelli M. NE, De Giorgi NE, Muci I. 9-1=8 (perché mi ha tirato una pallonata durante il riscaldamento), Caracuta 4, Perrone 21, Stefanelli L. 15, Muci E. (L) – Serio.
Muri-punto 11, ace 8, errori in battuta 9.
New Volley Oria: Carone NE, Guadalupi NE, Cozzetto 2, Gallo Ingrao 15, Peluso NE, Giuffrè 6, Calderone NE, Taurisano 22, Votano 1, Leone 18, Bianco NE, Lo Noce 1, Mastria (L) – All. Presta.
Muri-punto 2, ace 10, errori in battuta 6.
Arbitri: Francesco Scarcella e Elio Donno.
Altri risultati: Taranto-Nardò 3-0, Collepasso-Galatina 3-1, Spongano-Casarano 3-0, Pallavolo 80 Brindisi-Assi Brindisi 0-3, Ugento-Presicce 3-0, Cutrofiano-Squinzano 3-0.
Classifica: Assi Brindisi e Taranto 9; Ugento 8; Collepasso 7; Cutrofiano e Oria 6; Pallavolo 80 Brindisi 5; San Cassiano e Spongano 4; Presicce e Nardò 2; Galatina 1; Squinzano e Casarano 0.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Collepasso 80,00; San Cassiano 65,00; tutte le altre 0,00.
Bis del Collepasso: altre 45 euri di multa per le frasi offensive rivolte dai tifosi agli arbitri.
Per lo stesso motivo è multato anche il San Cassiano; però soltanto 35 euri perché non c’erano precedenti passati in giudicato.
Valgono 30 euri, invece, gli insulti di un dirigente, grazie ai quali la società salentina segue in scia la capolista.
Prossimo turno: Oria-Taranto, domenica 4 novembre, ore 18.30.
NOTE:
(1) KEROUAC, J., Sulla strada, Mondadori, Milano, 1989 (1^ ediz. Oscar), pag. 135.
(2) https://skanderblog.wordpress.com/2012/03/04/attacchiamo-con-lo-zufolo/