SAN CASSIANO-ORIA 3-2

28 ottobre 2012

Sabato 27 ottobre 2012 – ore 18.30

“Tutti eravamo felici, ci rendevamo conto che stavamo abbandonando dietro di noi la confusione e le sciocchezze e compiendo la nostra unica e nobile funzione nel tempo, andare”
(Jack Kerouac, Sulla strada) (1)

E’ una delle trasferte più lunghe del campionato, probabilmente la più lunga dopo quella di Acquarica e sicuramente, per un paio di chilometri, dopo quella di Surano.

Con la scuola di Surano, in effetti, la palestra di San Cassiano ha un tratto in comune: è l’ultimo edificio del paese e si affaccia sulla campagna salentina. Prima della campagna salentina, però, c’è un breve tratto in cui sembra di trovarsi nella Foresta Nera.

Otranto, Santa Cesarea Terme, Leuca: ogni bivio è un’istigazione al turismo e alla diserzione.

Facendo un passo indietro, anche la modalità di attraversamento dell’incrocio con la provinciale per San Marzano era stata un’istigazione alla diserzione. Dalla vita. Chissà che le (legittime) jastème dell’automobilista a cui non avevamo dato la precedenza non siano state poi determinanti per il risultato.

Se non erro, questo è l’esordio assoluto in casa in serie C per il San Cassiano.

Un poster ricorda le protagoniste della promozione dello scorso anno di una squadra che ha saputo irrobustirsi con innesti particolarmente felici (si pensi ad Antonella Perrone, a Laura Caracuta, alle sorelle Muci) ponendosi come possibile outsider del girone.

Come a Scafati, anche qui ci sono le tribune montabili e smontabili. Come le costruzioni Lego.

La macchinetta distribuisce un buon caffé, ma non eroga la stecchetta per mescolare lo zucchero. Siamo tentati di chiamare il signor Dino al numero di telefonino indicato.

Riscaldamento.

Al termine del controllo della rete, gli arbitri calpestano Sara Stefanelli (ma non ne comprometteranno la prestazione).

Nel frattempo Antonella Perrone si dedica per tre quarti d’ora alla mano sinistra di Enrica Muci, la cui fasciatura sembra essere più complessa di quella delle strutture impacchettate da Christo Javašev, l’imballatore di monumenti.

A proposito, neanche questa volta le sorelle Muci hanno portato la cagnolina Lilli. Da come descrivono i rischi legati alla presenza della creatura in un palazzetto, non si ha l’impressione che si stia parlando di un cagnolino ma piuttosto di un serial killer sociopatico il cui contatto con altri esseri viventi sarebbe pericoloso per la sicurezza nazionale.

Basta che poi hanno costretto mezzo mondo a votarla su Facebook come la cagnetta più bella e più buona del pianeta…

Il d.j. della palestra dev’essersi specializzato in una discoteca techno.

Se il riscaldamento fosse rappresentativo dell’imminente partita, saremmo rovinati: le sancassianesi tirano come bombardieri mentre le nostre percentuali di positività si assestano sul 5% (tranne se si tratta di centrare il presidente: in questo caso siamo al 99%).

Per fortuna, il riscaldamento non sarà rappresentativo, non per noi, almeno.

Formazioni.

San Cassiano presenta Laura Caracuta in palleggio, Sara Stefanelli opposta, Antonella Perrone e Alessandra Stefanelli schiacciatrici, Ilenia Muci e Laura Stefanelli centrali, Enrica Muci libero.

A disposizione di coach Giuseppe Serio: Dolores Surano, Floriana Palano, Antonella Montinari, Marta Stefanelli (siccome erano picch’ le Stefanelli in campo, ce n’è una anche in panchina…), Ilaria De Giorgi e Vanessa Martella.

New Volley Oria: Noemi Votano palleggiatrice, Ida Taurisano opposta (erano in diagonale già in macchina), Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone schiacciatrici, Daniela Lo Noce e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Chiara Guadalupi, Annacarla Cozzetto, Federica Peluso (che in macchina era in diagonale con il signor Votano), Desy Calderone e Simona Bianco.

Mimmo Alfeo è in attesa di sapere se l’Oria potrà disporre di una nuova Under domenica prossima.

Primo set

Ida saggia subito la consistenza del soffitto della palestra locale servendosi delle mani del muro avversario (0-1). Non credo che in serie D la struttura fosse sottoposta a questi traumi geofisici.

Ma la domanda è: chi realizzerà il primo storico punto domestico in serie C per il San Cassiano?

Una cacata di servizio sbagliato nostro – è la risposta.

Abbiamo guastato la poesia dell’esordio in via Apulia delle nostre avversarie.

Il primo punto “costruito”, comunque, non si fa attendere ed è di pregevole fattura: bellissima alzata di Caracuta e palla messa a terra da Perrone (3-2). Che poi va a servire e preannuncia una serata difficile per la nostra ricezione (6-2).

Fortunamente la serata sarà difficile anche per chiunque tenti di difendere Ida, che, pur in condizioni fisiche non ottimali, sta realizzando punti a raffica.

Dopo un attacco ed un ace di Ilenia Muci (9-4), il parziale si fa equilibrato e l’alternanza di punti è perfetta per 10 scambi consecutivi.

Per le padrone di casa: punti di Laura Stefanelli (primo muro del match) e di Antonella Perrone; per l’Oria: mani-furi di Leo, secondo tocco di Noemi, magie di Ivana (palletta astuta e precisa) e bomba di Ida (14-9).

L’ace di Perrone spezza l’equilibrio e Marcello si vede costretto a chiamare il time-out.

Gli spalti si trovano a fondo campo, ma l’ingresso è dalla parte opposta e così ogni time-out ed ogni intervallo sono buoni per attraversare il parquet e prendere posto.

La reazione delle ragazze brindisine non delude Marcello: bolide di Ida, punto di Sara ed errore ospite (15-12); adesso è mister Serio a fermare il gioco.

L’errore ospite, in verità, è un evento raro; il dato statistico più impressionante del primo set è proprio la precisione delle atlete azzurre: appena 2 errori-punto in 42 scambi. Non un servizio sbagliato, non una doppia, non un’invasione e soltanto 2 tiri fuori. Che tirchie.

Il volley è bizzarro.

L’Oria rimonta 5 punti in un batter d’occhio grazie ad una magica Leonessa (palletta e poi due ace consecutivi), ad un mani-fuori di Ivana e ad un primo tempo della reginetta Sara.

Abbiamo pareggiato (17-17) e le ali dell’entusiasmo potrebbero farci volare lontano.

E invece è il San Cassiano a piazzare la zampata vincente: ‘na sort’ d’ zampata che consiste in 8 punti consecutivi (con 3 muri), quelli che conducono Perrone e compagne dritte dritte alla conquista del parziale.

Finisce 25-17.

Secondo set

Nell’Oria è confermata Annacarla (entrata sul 22-17 del set precedente).

Si tenta la fuga con la doppietta di Leo (anche lei in condizioni fisiche non perfette, eppure encomiabile), ma siamo subito ripresi dai colpi di Alessandra Stefanelli, Ilenia Muci (ace) e Laura Caracuta (7-6).

Ammirevoli alcuni salvataggi dell’altra Muci, Enrica, uno dei liberi migliori del campionato anche se oggi ha giocato al di sotto delle proprie (notevolissime) possibilità.

Bella fast di Sara, seguita da un ace della nostra centrale, e punto di Ivana favorito da un impatto tra Laura Stefanelli ed Enrica Muci. Così a occhio, direi che si è fatto più male il libero. Speriamo che non sia necessario rifarle la manicure altrimenti usciamo a mezzanotte.

Oria conduce per 7-10 ed incrementa ulteriormente il vantaggio con gli attacchi di Ivana e di Ida (8-12).

La reazione leccese non si fa attendere e porta la firma di Sara Stefanelli, grande protagonista del parziale. La Leonessa ruggisce e ci tiene a galla con una prestazione sfavillante, ma stiamo soffrendo troppo in difesa e in ricezione e così il nostro vantaggio viene annullato (18-18).

Quest’Oria, però, non va in confusione: attacca con Ida e con un lungolinea millimetrico di Ivana (un po’ troppo… millimetrico, secondo il pubblico locale), spreca un servizio e poi ribadisce il vantaggio con la stessa Ivana (19-21).

Improvvisamente la tirchieria del San Cassiano evapora e nel momento più delicato del set le ragazze di coach Serio ci concedono regali a profusione: una doppia, un primo tempo fuori, un errore in battuta e un’incertezza in fase di costruzione (20-25).

Ai regali non diciamo mai di no: partita in parità.

Terzo set

Quando gli inestetismi difensivi vengono corretti, la qualità del gioco ne trae giovamento e la partita diventa spettacolare. Adesso le due squadre sono concentrate e grintose: ne vien fuori un bel duello di sciabola, più che di fioretto.

Muro ed ace di Ida, palla messa a terra da Sara e replica dell’omonima leccese dopo un primo tempo di Muci (6-4).

Sorpasso oritano con una splendida Ivana e con un ace di Annacarla (8-9)!

Anche oggi abbiamo servito bene.

Ma non abbiamo murato una mazza.

Quasi quasi, per risolvere il problema del muro, telefoniamo al signor Dino, l’uomo del distributore automatico.

Magia di Caracuta che si fa interprete della “mossa di Rosa Ricci” piazzando la palla nell’angolino del nostro posto uno.

Attacchi di Perrone alternati ad errori-punto nostri e non bastano le bordate di Ida ad impedire la controfuga del San Cassiano (14-12).

Sul 16-13 la svolta del parziale.

C’è un servizio di Ilenia che viene giudicato fuori e il fondamentale passa nelle mani dell’Oria. In particolare negli artigli sapienti della Leonessa. Per 4 volte consecutive Simona serve lungo, in direzione del posto uno, e costringe la ricezione avversaria a rinculare (non mi viene una parola meno ambigua) e a perdere coordinazione.

La strategia della battitrice brindisina produce un bollettino devastante: 3 ace diretti e l’opportunità per Ivana di piazzare una delle sue pallette maligne (16-18).

Alessandra Stefanelli sblocca l’assedio, ma con l’arrivo in prima linea di Ida si aprono nuovi scenari allettanti per le furie rosse.

L’opposta oritana firma tre scambi e c’è spazio anche per un ace di Sara in condizioni precarie. Le condizioni precarie consistono nel fatto che lo spazio angusto della palestra costringe lei e le giocatrici che effettuano servizi lunghi a sedersi in braccio alla signora che si trova sul terzo gradino.

In ogni caso, Oria fissa il risultato sul 20-25.

Male che vada, un punto l’abbiamo preso, ma perché non tentare di cogliere l’ottava vittoria consecutiva a cavallo di due stagioni?

Quarto set

Ida ricomincia da dove aveva finito, ma il San Cassiano non ci sta ad esordire in casa con una sconfitta e prepara la reazione.

I primi punti sono di Sara Stefanelli dopo che sbagliamo 3 servizi su 4 turni di battuta (6-5).

Le nostre bocche di fuoco stasera sono magnifiche: Leo adesso tira un po’ il fiato, ma ci sono Ivana e Ida (punto da seconda linea senza saltare) ad alimentare il bottino di punti ospiti. A fine partita, registreremo questi scout: Ivana 15, Leo 18 e Ida 22.

Di contro, sono rimaste un po’ in ombra le centrali, un vero peccato alla luce del potenziale espresso contro il Nardò.

Il parquet dev’essere fatto di un materiale speciale che rende complicata l’asciugatura. In una serata abbiamo reso consunti tutti gli asciugamani azzurri in dotazione agli orsacchiotti. Su 120 minuti di partita: 30 minuti di gioco e 90 di asciugature.

Sul 7-8 cambio nel San Cassiano: dentro Martella per Stefanelli (Alessandra).

Vanessa Martella gioca come schiacciatrice, ossia come martello. Se si fosse chiamata Vanessa Libera, avrebbe giocato come libero… Ahahah!

Chiedo scusa.

A salire in cattedra, però, è una centrale: Laura Stefanelli, probabilmente la migliore in campo, certamente determinante nella fase che ha deciso i destini del match, ossia quella che sta per aprirsi adesso.

Dopo un muro ed un ace della centralona azzurra c’è un attacco vincente di Ida (9-8). Con la mano sinistra.

Perrone mette palla a terra e Muci piazza un muro (11-10).

Segue un altro muro leccese di dubbia maternità: sono saltate Perrone e Stefanelli (Laura), ma siccome Perrone mi deve dare la lista dei nomi dello Squinzano, il punto è suo.

Attacco di Leo e breve interruzione del gioco per formalizzare l’ammonizione con cui il direttore di gara sanziona le proteste del San Cassiano, secondo cui il tiro era terminato fuori (12-12).

Ancora due punti della Leonessa, questa volta limpidissimi, intervallati da un primo tempo di Muci (14-15).

E’ l’ultima volta che siamo in vantaggio perché adesso matura la reazione della squadra locale: dopo un nostro tiro sull’asticella, dobbiamo rilevare due punti di Martella e due di Stefanelli (Laura), che vanifica un salvataggio di Ida nei pressi della signora sulle cui gambe si siedono le atlete in battuta (19-15).

Muro di Daniela (19-17), ma Stefanelli (Laura) ci ricaccia in gola l’urlo di gioia adoperando con efficacia lo stesso fondamentale.

E’ l’inizio della fine: seguono un nostro fischietto-del-nostromo-per-chiamare-la-ciurma (2) che termina fuori, un attacco di Perrone, un primo tempo di Stefanelli (Laura) e un altro attacco di Perrone (24-17).

Sette palle-set per il San Cassiano.

Ivana annulla la prima.

Ida annulla la seconda.

La terza è un tiro di Laura Stefanelli che finisce sulla coscia di Marcello (24-20). La centrale pretende uno dei nostri orsacchiotti di peluche, ma non siamo al luna-park e non si vince niente.

Dopo il time-out di Serio, la formazione locale si affida alla sua più brillante fuoriclasse, Antonella Perrone (autrice questa sera di 21 punti) e si va al tie-break (25-20).

Tie-break

Tie-break per modo di dire.

Il mini-set di spareggio dura soltanto pochi scambi; il resto è una cavalcata trionfale delle padrone di casa.

Bomba di Ida e replica di Sara Stefanelli (1-1).

Fallo di posizione leccese, ace di Muci e inedito punto di Ivana direttamente in ricezione (3-3).

E’ l’ultima distrazione della ricezione e della difesa locale: da questo momento in poi sul campo del San Cassiano cadrà soltanto un tocco di seconda di pugno all’indietro di Annacarla (6-4).

Mi limito a leggere le autrici degli ultimi punti visto che c’è poco altro da raccontare: Martella, due volte Perrone, tiro fuori dell’Oria, Stefanelli (Laura), altre due volte Perrone (con muro incluso), tiro fuori e tiro sulla rete dell’Oria (15-4).

Successo meritato per il San Cassiano anche se all’Oria resta il rammarico di aver mollato malamente, proprio sul più bello, nel 4^ set.

Ci consola il fatto che vincere qui non sarà facile per nessuno: la formazione azzurra è completa e ben equilibrata in tutti i reparti. Darà soddisfazione.

Niente drammi nell’Oria, che fa la sua figura per buona parte del match. Se vogliamo buttarla sul piano generazionale, diciamo che a fronte di una prestazione strepitosa delle “senatrici” (Ivana, Ida, Leo, Annacarla), le piccine questa sera non hanno reso al meglio, ma si tratta evidentemente di un normalissimo e prevedibile difetto di crescita.

Il calendario non ci aiuta, visto che domenica affronteremo una delle corazzate del campionato (la Tempesta Taranto a punteggio pieno), ma l’incontro di San Cassiano, nonostante la sconfitta, va archiviato come un ulteriore passo avanti. Un passo sulla buona strada, on the road, perché – riprendendo Kerouac – quel che conta è andare.

Tabellino: San Cassiano-Oria 3-2 (25-17,  20-25,  20-25,  25-20,  15-4)

Gino&Sebastiano De Cagna San Cassiano: Surano NE, Stefanelli A. 8, Palano NE, Montinari NE, Stefanelli S. 13, Stefanelli M. NE, De Giorgi NE, Muci I. 9-1=8 (perché mi ha tirato una pallonata durante il riscaldamento), Caracuta 4, Perrone 21, Stefanelli L. 15, Muci E. (L) – Serio.

Muri-punto 11, ace 8, errori in battuta 9.

New Volley Oria: Carone NE, Guadalupi NE, Cozzetto 2, Gallo Ingrao 15, Peluso NE, Giuffrè 6, Calderone NE, Taurisano 22, Votano 1, Leone 18, Bianco NE, Lo Noce 1, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 2, ace 10, errori in battuta 6.

Arbitri: Francesco Scarcella e Elio Donno.

Altri risultati: Taranto-Nardò 3-0, Collepasso-Galatina 3-1, Spongano-Casarano 3-0, Pallavolo 80 Brindisi-Assi Brindisi 0-3, Ugento-Presicce 3-0, Cutrofiano-Squinzano 3-0.

Classifica: Assi Brindisi e Taranto 9; Ugento 8; Collepasso 7; Cutrofiano e Oria 6; Pallavolo 80 Brindisi 5; San Cassiano e Spongano 4; Presicce e Nardò 2; Galatina 1; Squinzano e Casarano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Collepasso 80,00; San Cassiano 65,00; tutte le altre 0,00.

Bis del Collepasso: altre 45 euri di multa per le frasi offensive rivolte dai tifosi agli arbitri.

Per lo stesso motivo è multato anche il San Cassiano; però soltanto 35 euri perché non c’erano precedenti passati in giudicato.

Valgono 30 euri, invece, gli insulti di un dirigente, grazie ai quali la società salentina segue in scia la capolista.

Prossimo turno: Oria-Taranto, domenica 4 novembre, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) KEROUAC, J., Sulla strada, Mondadori, Milano, 1989 (1^ ediz. Oscar), pag. 135.

(2) https://skanderblog.wordpress.com/2012/03/04/attacchiamo-con-lo-zufolo/


CASARANO-ORIA 1-3

23 ottobre 2012

Domenica 21 ottobre 2012 – ore 18.30

Confusione mentale dall’inizio alla fine.

L’inizio è il raggiungimento del bar Art Decò, dove è fissata l’adunanza della squadra. All’ingresso di Oria rassicuro gli occupanti dell’auto tarantina:

“Lo so io come si arriva a quel bar! Fidatevi… Vi porto io!”

Dopo venti minuti eravamo ancora perduti in strade periferiche della città (la parte di periferia più lontana dalla meta, ovviamente).

La fine, invece, è Marcello che nel dopopartita chiede in giro:

“Avete visto la mia felpa rossa?”

Salvo poi constatare:

“Ah, scusate, ce l’ho addosso”.

La partita ha un po’ rispecchiato questo equilibrio mentale precario: fasi di sbandamento con errori a ripetizione o grossolani, ma anche periodi di bel gioco e soprattutto un’ottima reazione caratteriale quando l’incontro sembrava destinato a cadere inesorabilmente nelle mani del Casarano.

E’ un risultato che probabilmente sta stretto alla formazione salentina, vittima – forse – di quella classica discontinuità di inizio stagione, ma in grado di esprimere un potenziale molto interessante.

Chi non ha deluso le aspettative è il navigatore. La palestra che ospita la Giaffreda Volley, infatti, è in via Goethe; se il navigatore fosse stato uno di quelli fizzòsi che ti impongono la scrittura esatta di nome e cognome (Wolfang Johann von Goethe ecc. ecc.) sarebbe stato un problema. Avremmo dovuto fermare i passanti e chiedere loro: “Scusi, come cacchio si scrive Wolfang Johann von Goethe…?”

Per fortuna il navigatore si è accontentato del cognome.

Nell’unico bar aperto nei dintorni si vendono soltanto bottiglie di acqua frizzante da un litro e mezzo e non ci sono quelle da mezzo litro abitualmente usate dal coach oritano. Il guaio è che nel corso di una partita la bottiglietta piccola, il coach, la consuma tutta. Per necessità o per scaramanzia.

Farà adesso la stessa cosa con la bottiglia grande?

A fine partita si è chiuso nel bagno di un bar restandoci sino al mattino seguente per cui si presume che effettivamente l’abbia consumata tutta.

Casarano.

E’ la palestra in cui le foto vengono meglio di qualunque altro luogo, ma è anche una palestra senza gradinate per il gentile pubblico. Sapendolo, mi ero portato una sedia pieghevole allo scopo di annotare comodamente i punti, scattare una miriade di foto e registrare magari anche qualche filmato. La sedia, che ha suscitato l’ilarità di genitori e atlete, finirà con l’essere destinata ad un’altra funzione: quella di trono presidenziale.

Per rendere la Giaffreda Volley ancora più Giaffreda, lo scorso anno avevo suggerito l’ingaggio della bella Fiorella. Invece osservo che non c’è più neanche Livia e che Barbara, purtroppo infortunata, stasera può rendersi utile solo come segnapunti. La percentuale di Giaffreda, dunque, si riduce alla sola Elisa e al tecnico Giuseppe (16% dei presenti). Beh, pochi ma fondamentali.

Le salentine scendono in campo con Chiara Greco in palleggio, Zelda Arlotta opposta, Elisa Giaffreda e Paola Bellisario schiacciatrici, Dalila De Lorenzis e l’inossidabile Catia Anastasia centrali, Pamela Comì libero.

In panchina con coach Giuseppe Giaffreda: Anna Serena Fiesole, Paola Memmi, Valeria Prete e Alessia Inguscia.

L’Oria deve fare a meno di Simona Leone, relegata al ruolo di magazziniera, e lancia sul parquet la giovanissima Desy Calderone, 13 anni.

Formazione: Noemi Votano palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Désirée Calderone schiacciatrici, Sara Giuffrè e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Annacarla Cozzetto, Federica Peluso, Simona Leone e Simona Bianco.

Arbitra la giapponese.

Primo set

Errore in battuta e impappinamento brindisino in avvio (2-0): un segnale premonitore.

Poi sbaglia anche il Casarano e va in battuta Ivana: un ace e tanti pericoli per la ricezione locale (2-4). Altro segnale premonitore: i servizi pericolosi (non solo i nostri) faranno la differenza nei set di questo incontro.

Punto di Giaffreda ed ace di Bellisario: Casarano avanti (5-4) prima di un imperioso break di 0-8 delle ospiti.

Per la verità, non è che stiamo facendo faville: un po’ è la squadra leccese a soffrire in ricezione e ad attaccare in modo impreciso, un po’ siamo noi a giocare un volley diligente. Daniela (un ace) punge in battuta, Sara schiaccia palloni vaganti, Ida cannoneggia al solito suo e poi c’è anche il primo punto di Desy (5-12).

Mister Giaffreda tenta di correre ai ripari con un time-out, con l’ingresso temporaneo di Fiesole e quello definitivo di Memmi, ma un muro di Noemi ed ulteriori errori in attacco delle padrone di casa consentono alle furie rosse di incrementare ulteriormente il vantaggio (8-17).

Il vicecoach Mimmo Alfeo subisce un richiamo arbitrale per essersi avvicinato al gomito dolorante di Sara. Il regolamento, in effetti, gli impedirebbe di alzarsi dalla panchina, ma il giuramento di Ippocrate prevale su tutto. Prima la salute.

E’ un principio che vale ovunque, tranne a Taranto, dove in nome del profitto di un pluripregiudicato come Emilio Riva, fiancheggiato da un ministrello contro l’Ambiente e dalla complicità di tutte le istituzioni locali, si può buttare nel cesso la salute dei cittadini affumicati e ammazzati dall’Ilva. Scusate lo sfogo, ma scess’ affangùle.

Torniamo alla partita. La reazione ospite inizia a concretizzarsi un po’ tardivamente ma piuttosto pericolosamente: il vantaggio oritano è dimezzato (14-19) ed a questo punto è coach Marcello ad effettuare dei cambi (Annacarla, Simonina e Angela).

A mettere il set in sicurezza, comunque, è la straordinaria fuoriclasse brindisina, Ida Taurisano, prima di potenza e poi con un muro imperioso (14-22).

La firma in calce al parziale è di Ivana (15-25).

Secondo set

Muro di Sara in avvio del secondo set ed immediata replica con lo stesso fondamentale da parte di Arlotta, che poi realizza altri tre punti (5-4). Dopo un set un po’ sterile, l’opposta casaranese si è svegliata. E se si sveglia l’opposta casaranese sono cavoli amari.

Ma l’Oria regge. C’è un mani-fuori di Desy, due attacchi di Ivana ed un ace di Noemi (7-11). Soprattutto, però, ci sono molti errori-punto delle padrone di casa.

A proposito di Desy, bisogna dire che l’esordio da titolare è stato più che soddisfacente: molto bene in ricezione e in difesa, qualche buon attacco e fra un po’ scopriremo di avere una battitrice infallibile.

Tripletta di Ida, che gioca con le mani del muro avversario e mette a terra un pallonetto (10-16).

C’è un punto del libero Comì (12-16), poi una pipe di Ida e quindi il turno in battuta di Désirée che resterà nella leggenda.

Il primo servizio della creatura viene gestito con difficoltà dalla ricezione locale e – a rigor di statistica – forse non sarebbe neanche un ace, ma lo assegniamo volentieri alla giovanissima schiacciatrice.

Il secondo è un ace pulito pulito: un bolide che scalfisce il terreno.

Il terzo ace è altrettanto netto, anche se il libero ci arriva, e dopo il quarto, coach Giaffreda decide di introdurre Inguscia per sbloccare l’impasse ricettivo.

Quattro servizi vincenti consecutivi (12-21) e non è ancora finita: muro di Sara e attacco di Ivana.

Oria dilaga (12-23)!

Seguono un paio di errori-punto nostri, il solito tiro vincente di Ida, ma anche tre palle-set annullate dal Casarano: Giaffreda, Memmi a muro e Anastasia in battuta (17-24). L’inossidabile centrale poi sbaglia il servizio, ma la formazione locale chiude il set riprendendo coraggio e lanciando un messaggio chiaro in vista del set successivo (17-25).

Terzo set

L’avvio del terzo parziale non è male per l’Oria, che è sceso sul parquet con Annacarla: Ivana, Ida e Desy duellano a suon di punti con Arlotta, Bellisario e Memmi, ma è Daniela, in particolare, a distinguersi per due primi tempi atomici.

L’Oria, però, non riesce a ripetere la buona prestazione con il Nardò mentre il Casarano appare sempre più determinato ed efficace.

Dopo l’ace di Ida (6-7), per le furie rosse calano le tenebre: tre tiri consecutivi sulla rete ed un’invasione inducono coach Marcello a chiamare il time-out. La ripresa del gioco, però, non è molto piacevole: Anastasia trova un ace e poi ci impappiniamo in fase di costruzione del gioco prima di tirare nuovamente sulla rete (13-7).

In altre parole, abbiamo subito un parziale di 7-0 in modo piuttosto tafazziano.

Il servizio di Desy, però, mette in difficoltà la ricezione leccese permettendo a Ivana di siglare due attacchi (13-10).

Il muro di Memmi (molto positiva) interrompe questo cenno di risveglio e la seconda metà del set è una debacle totale. Ida, da sola, non basta ed il servizio, che tante soddisfazioni ci aveva dato nei set precedenti, adesso è un’arma efficace soprattutto per le padrone di casa. Particolarmente devastanti sono le battute al salto di Elisa Giaffreda.

Questa ragazza è la prova che nel volley la statura aiuta, ma non è indispensabile per essere grandi giocatrici: dove non si arriva con i centimetri si può arrivare con l’elevazione e con la tecnica.

Sul 19-14 i servizi di Memmi (2 ace) e le bordate di Arlotta e della stessa Giaffreda chiudono un parziale iniziato benino, per l’Oria, ma terminato in modo critico.

Quarto set

Rientra Noemi.

Serve Giaffreda ed è un massacro: nessun punto diretto, ma problemi per la nostra ricezione tali da impedirci di contrattaccare in modo decente (5-0).

Fino all’8-2 fa tutto Casarano, anche i punti nostri. Le furie rosse sembrano svuotate, spente, demoralizzate.

E chi era qui anche l’anno scorso inizia a vedere i fantasmi di quella terribile rimonta da 0-2 a 3-2.

Il tronista Mino è visibilmente preoccupato.

Ida si candida a top-scorer anche per questa serata (lo sarà con 23 punti) e ci porta sull’8-4, ma le bocche di fuoco locali fanno riprendere quota al Casarano (11-4).

Muro di Daniela ed ace di Noemi (12-7).

Il gioco si è fatto divertente, palpitante. Gli scambi si allungano, ma il Casarano sembra ancora padrone della partita.

Ida mura, ma la palla resta in gioco e carambola nel nostro campo a causa della scarsa reattività della nostra difesa. In verità non difendiamo malaccio, ma di tanto in tanto abbiamo dei momenti di disattenzione talmente pacchiani che non giovano al decoro della nostra immagine.

Sul 14-9 va in battuta Elisa Giaffreda. Potrebbe essere la mazzata finale e invece il primo servizio al salto termina sulla rete. Subito dopo la ragazza mette a terra un pallone impossibile, ma in una gara in cui servizi e ricezioni sono stati determinanti aver vanificato così quel turno di servizio forse è stata la svolta della serata. Certamente, per noi, è stato un sollievo.

Mani-fuori di Ida, punto di Sara che spinge a lato una ricezione locale lunga, altro mani-fuori di Ida e altro punto della nostra giovane centrale. Zitti zitti siamo tornati a ridosso del Casarano (15-14).

Mani-fuori di Arlotta, pallonetto di Sara ed ace di Simonina Bianco, entrata da poco al posto di Desy. Pareggio: 16-16!

Il tronista si rianima.

Poco dopo, però, Giaffreda e Arlotta sembrano lanciare la formazione locale verso la vittoria del set (20-16).

E’ a questo punto che succede l’incredibile: l’Oria è ammirevole a non arrendersi nel momento più buio, ma ad essere determinanti ancora una volta sono i servizi (chiuderemo con 14 ace), oltre che i miracoli difensivi di Giorgia.

Punto di Ida, duplice ace di Sara e attacco di Ivana che vale il pareggio (20-20).

Giaffreda va a segno, ma il successivo pallonetto del Casarano termina in rete e ci restituisce il servizio e il pareggio (21-21). Più che il pareggio è proprio il servizio a spingerci verso la vittoria: doppio ace di Noemi (21-23)!

Stasera chi va in battuta si traveste da Zaytsev. O da Koala.

Giorgia difende e Ivana attacca (21-24)!

Il punto finale è una magia, l’ennesima, di Ida: un bel pallonetto da posto due (21-25).

Sono tre anni che quando l’Oria vince mi verrebbe da proporre un monumento d’oro per le ragazze e quando perde credo che le ragazze meritino comunque un abbraccio ed un apprezzamento per l’impegno. E’ la prima volta che l’Oria vince e provo l’istinto di dar loro in testa il treppiedi della videocamera. Non so perché.

L’avversario era tosto e le furie rosse non sono state poi così male: Ida grande come sempre, ce la siamo cavata in difesa, abbiamo servito benissimo, le centrali hanno avuto meno palloni rispetto a sabato ma li hanno sfruttati con ottime percentuali e le piccine non hanno affatto sfigurato (al netto dell’inesperienza e di una comprensibile emozione).

Perché, dunque, questo istinto aggressivo? Forse perché le cavolate sul parquet sono state particolarmente vistose? O perché ci hanno fatto soffrire tanto?

Comunque abbiamo vinto e questi tre punti ce li teniamo cari cari proprio perché la partita avrebbe potuto avere un esito completamente diverso.

Tabellino: Casarano-Oria 1-3 (15-25,  17-25,  25-14,  21-25)

Centro Volley Olimpius Casarano: Anastasia 5, Giaffreda E. 11, De Lorenzis 0, Fiesole 0, Bellisario 5, Arlotta 15, Memmi 8, Prete NE, Greco 2, Comì (L) 1, Inguscia (2L) – All. Giaffreda.

Muri-punto 4, ace 9, errori in battuta 8.

New Volley Oria: Carone 0, Cozzetto 0, Gallo Ingrao 11, Peluso NE, Giuffrè 8, Calderone 8, Taurisano 23, Votano 5, Leone NE, Bianco 1, Lo Noce 4, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, ace 14, errori in battuta 7.

Arbitri: Federica Cataldo e Giuseppe Pellè.

Altri risultati: Squinzano-Taranto 1-3, Assi Brindisi-Spongano 3-0, Collepasso-Ugento 2-3, Nardò-San Cassiano 2-3, Galatina-Pallavolo 80 Brindisi 2-3, Presicce-Cutrofiano 0-3.

Classifica: Assi Brindisi e Taranto 6; Ugento, Pallavolo 80 Brindisi e Oria 5; Collepasso 4; Cutrofiano 3; Presicce Nardò e San Cassiano 2; Galatina e Spongano 1; Squinzano e Casarano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Collepasso 35,00; tutte le altre 0,00.

La prima multa è del Collepasso: 35 euri per le frasi offensive rivolte all’arbitro dai tifosi al seguito nella vittoriosa trasferta di Cutrofiano.

A costo zero altri provvedimenti, come la diffida alla Pallavolo 80 Brindisi per la numerazione non regolamentare. Vuè cuvvìde ca Gisela ha di nuovo lavato la maglia nella conserva di pomodori…?

Prossimo turno: San Cassiano-Oria, sabato 27 ottobre, ore 18.30.


ORIA-NARDO’ 3-2

14 ottobre 2012

Sabato 13 ottobre 2012 – ore 18.30

Temporali su tutta la Puglia tranne che nell’isolato dove abita Simona Leone. Esordio bagnato, esordio fortunato – vorrebbe il detto popolare; il fatto è che piove per noi ma anche per il Nardò e presumibilmente anche per tutte le altre squadre pugliesi. Come può l’esordio essere fortunato per tutti?

Non è certamente un esordio fortunato per il palazzetto, a cui il temporale ha danneggiato un paio di fari, motivo per cui le mie foto faranno più cacare del solito.

Fa piacere cominciare la stagione con tanti volti amici e simpatici, quelli del Nardò, e con l’immagine del Toro granata, che per un tifoso del Torino è sempre un’emozione. La formazione di coach Dell’Anna è sostanzialmente confermata rispetto all’anno scorso con le sole eccezioni delle sorelle Muci e relativo cane al seguito. Al loro posto Elisabetta Aportone e diverse promettenti creature del settore giovanile.

Non c’è neanche Giorgia Rollo, veramente, ma non so se si tratti di un’assenza contingente o definitiva.

L’approccio del Nardò alla partita, in realtà, non sembra molto amichevole: prima del riscaldamento sul terreno di gioco vengono disseminate mine anti-uomo a distanza di un metro l’una dall’altra. Osservando più attentamente, però, appuro che si tratta di pedane propriocettive.

Ma passiamo alle novità in casa Oria, occasione per inviare un saluto e un abbraccio alle atlete che hanno preso altre strade.

Non c’è più Supernanna, che ha allestito uno stand permanente di specialità cegliesi all’Oktoberfest di Monaco di Baviera.

Non c’è più Stefania, il Koala, che ci lascia con il ricordo di play-out esaltanti, ricchi di creatività e dei suoi efficaci “raptus offensivi”.

Non c’è più Simona Minetti, giocatrice universale lo scorso anno: opposta e libero, una duttilità fondamentale per la nostra salvezza.

Non c’è, per il momento, Pocahontas, che forse si è persa mentre attraversava il Galeso con la sua canoa, ma ci auguriamo che riesca prima o poi a ritrovare la retta via.

Chi c’è di nuovo?

Due giovani atlete che rispettano le “quote etniche” della New Volley: una del brindisino e una del tarantino, Chiara Guadalupi e Arianna Deandri.

Un’altra giovane atleta con il marchio di garanzia di quella straordinaria fabbrica di promettenti talenti che è stata l’Eurovolley Sant’Elia dello scorso anno: Sara Giuffrè.

E poi una giocatrice che mi estasiavo a veder giocare quando era nostra avversaria e ancora non riesco a credere che adesso giochi con noi. Eppure è vero: ce l’abbiamo solo noi Ida Taurisano!

Ecco, partiamo da Ida. Durante l’estate la giocatrice brindisina ha spesso pubblicizzato la sua scuola di minivolley e di pallavolo arricchendo le informazioni sui corsi con le immagini di bambini che giocavano, correvano e sorridevano in palestra e in un parco.

Quando la New Volley entra in campo per questa prima partita di campionato ho una specie di deja vù e tendo a confondere la squadra di Mino Delli Santi con il corso di minivolley di Ida: ci manca solo che stasera le giovani furie rosse scendano sul parquet dando la manina alla bionda opposta brindisina…

E’ solo una sensazione; come vedremo, le nostre piccine disputeranno una gara tutt’altro che “infantile” riversando sul terreno di gioco una grande determinazione ed una buona personalità.

Formazioni, dunque.

New Volley Oria: Noemi Votano palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone schiacciatrici, Daniela Lo Noce e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Chiara Guadalupi, Annacarla Cozzetto, Federica Peluso, Désirée Calderone e Simona Bianco.

Dream Volley Nardò: Valeria Stapane palleggiatrice, Tiziana De Monte opposta, Federica Buccarella e Valeria Spano schiacciatrici, Valeria Licci e Veronica Chirivì centrali, Deborah Gatto libero.

In panchina con coach Gianni Dell’Anna: Alessandra Sanasi (sarà parente del mitico libero…?), Serena Calabrese, Serena Ciriani, Elisabetta Aportone, Celeste Irene Giannaccari e Alessandra Dell’Anna.

Primo set

Premetto che di questa partita non ho capito niente; non saprei darne una lettura. Se fosse entrato uno spettatore per cinque minuti nel primo set e poi fosse tornato per altri cinque minuti alla fine del secondo e poi – poniamo – per altri cinque minuti a metà del terzo e infine al tie-break, questo spettatore avrebbe avuto la sensazione di aver osservato almeno 5/6 squadre diverse, non 2 soltanto.

Chissà? Forse sono problemi di assestamento da esordio.

All’inizio fanno tutto le giocatrici granata: un paio di nostri punti, ma soprattutto tanti attacchi efficaci, in particolare con Federica Buccarella (2-5).

Ci riavviciniamo con un bel muro di Sara, un paio di magie da antipasto di Ida (pipe e pallonetto) ed un tocco di seconda di Noemi con cui raggiungiamo il pareggio (9-9).

C’era molta attesa per l’esordio da titolare della creatura: esame superato con tecnica, carattere e raziocinio tattico.

Nuovo allungo del Nardò con Licci che impone la propria fisicità mettendo a terra due primi tempi e stoppando a muro un attacco brindisino (10-13).

Ma è l’altra giovane esordiente della New Volley, Sara Giuffrè, a regalarci di nuovo il pareggio (14-14): nel caso specifico grazie a 2 ace (il secondo, in verità, mi è sembrato un po’ oltre la linea), ma nel corso della partita darà sfoggio delle specialità più peculiari di una centrale.

Bene anche Daniela, ottima Ida (nonostante abbia iniziato la preparazione molto tardi) e finalmente assaporiamo il vantaggio grazie a qualche imprecisione neretina: prima sul 19-18 e poi sul 21-20. A quel punto, però, la squadra di mister Dell’Anna torna ad essere un meccanismo perfetto, come è stata per buona parte del set: difesa aggressiva, sapiente regia affidata alle splendide mani di Stapane e attacchi spietati con la potenza di De Monte e l’agilità di Spano.

Il set è del Nardò (22-25).

Secondo set

Avvio fotocopia del primo parziale con fuga delle ospiti agevolata dagli ottimi colpi di Buccarella, già in nomination per il titolo di giovane più interessante del torneo (2-4).

Questo per le bande.

Per le centrali, invece, si impone la candidatura della nostra Sara, che in 5 scambi mette a terra ben 3 palloni. Sorpasso Oria (7-5).

Dopo un tocco di seconda di Stapane (8-7), guizzo delle padrone di casa: attacco di Ivana, tiro fuori e invasione ospite, fast di Daniela e conclusione a lato dei cuori granata (13-7).

Buccarella e Spano riducono lo svantaggio (16-13), ma Leo (bel pallonetto) e Ida lo incrementano nuovamente (19-14).

L’Oria attraversa un brutto momento quando Stapane realizza un ace e De Monte schiaccia a terra un pallone miracolosamente salvato da Gatto (19-17).

Dopo il time-out di Marcello, le ospiti rosicchiano un altro punticino con De Monte e Buccarella (20-19).

Il tecnico brindisino introduce Annacarla, che decide di andare sul sicuro servendo ripetutamente la grande fuoriclasse locale, Ida Taurisano, autrice di un muro-punto e di 3 attacchi vincenti negli ultimi 5 scambi: il set è dell’Oria (25-21)!

Terzo set

Balla un po’ la ricezione delle furie rosse in apertura del terzo parziale: gli ace di Spano e gli attacchi delle altre due bocche di fuoco neretine mettono una prima, precoce, ipoteca sul set (2-8).

A parte le indecisioni in questa fase, comunque, la prova di Giorgia risulterà molto positiva: più in difesa che in ricezione, a mio modesto avviso.

Il secondo tocco di Noemi e l’attacco di Ivana non bastano a recuperare. Tutt’altro: Nardò infila un break da 4 concluso da un bel primo tempo della nuova entrata Calabrese (6-14).

Le cose più belle di questa fase di gioco sono la danza celebrativa della stessa “Calabria” (che sarà nostra premura diffondere al più presto sui social network…) ed un’invenzione della ditta Noemi & Daniela: il primo tempo in bagher all’indietro. La partita viene sospesa qualche minuto per consentire il deposito del brevetto.

Quando il set sembra andato (8-18), le furie rosse tentano un’esaltante rimonta: Ida, 3 errori ospiti e ben 3 punti di Sara consentono alle padrone di casa di accorciare sensibilmente il distacco (15-18). Monti e la riduzione dello spread ci fanno una pippa.

Errore in battuta nostro (non ne abbiamo fatti tantissimi ma li abbiamo fatti nei momenti più inopportuni) e primo tempo di Licci (15-20).

E’ ancora Sara a riaccendere la speranza, ma un attacco di Buccarella, un errore offensivo nostro ed un impappinamento in fase di costruzione (16-23) la spengono definitivamente ed inducono una nostra atleta particolarmente esperta e con i capelli ricci e neri a coprire il silenzio che precede la ricezione con il seguente, testuale, incitamento: “Dài, ragà, senza cazzate!”

Ida piazza la bomba, ma Buccarella pesca l’ace che vale il set (17-25).

Quarto set

Annacarla e Calabrese in campo dall’avvio.

Sette errori punto nei primi otto scambi sono il sintomo di una diffusa stanchezza per le due formazioni.

Marcello ordina le bombole d’ossigeno quando il vigore di Licci, la classe di De Monte e i muri di Calabria sembrano in grado di affossare la partita (9-16).

Invece, ecco la svolta. Ecco quello che non ti aspetti: una squadra che sembrava sulle ginocchia riapre improvvisamente l’incontro e manifesta un dinamismo ed una grinta commoventi.

Il pareggio arriva con 7 punti consecutivi: doppietta di Simona, punto di Ivana, pallonetto di Ida e palla spinta a terra da Sara, che sa sempre cosa fare dei palloni vaganti sulla rete. Vano un tentativo di salvataggio di Stapane, che stava andandosi a schiantare sulla recinzione della tribuna (16-16).

Coach Dell’Anna è un po’ contrariato.

Tiziana De Monte è altrettanto contrariata e rileva alcune criticità nel corso di un confronto con le compagne. Insomma, stè proprije ‘ncazzàte.

Nardò si ritrova e va a segno con Calabrese e De Monte (17-19), l’Oria pareggerebbe con Ida, ma l’arbitro fischia un’invasione da seconda linea inesistente.

Poi, comunque, ha l’onestà intellettuale di correggersi.

Il sorpasso brindisino è firmato da Annacarla, pronta nel momento del bisogno e autrice di due ace intervellati da un magico pallonetto di Ida (21-19).

Finale di set palpitante e punti che vanno raccontati uno ad uno: attacco Buccarella (21-20), punto “sporco” di Ida (22-20), attacco di De Monte (22-21) e muro di Buccarella, che osserva la norma di buona creanza che impone di non urlare in faccia alle avversarie, ma, girandosi, urla proprio nella mia direzione frantumando le lenti dei miei occhiali (22-22). Andiamo avanti: mani-fuori di Ida (23-22), attacco di Spano (23-23), attacco di Ida (24-23) e punto finale di Leo (25-23) con Licci che stende la mano sotto il pallone ma non viene assistita dalle compagne.

Un Oria encomiabile ha rimontato da 9-16 a 25-23 e ha pareggiato il conto dei set conquistando (almeno) il primo punto stagionale!

Tie-break

Il pallonetto di Ida è il 24^ ed ultimo punto della top-scorer odierna. In questa stranissima partita saranno altre le protagoniste in attacco del tie-break (Ivana e Leo) e lo saranno in modo strepitoso.

Vediamo come.

Sul 3-2 la Leonessa trova un nastro amico ed inaugura il break brindisino con “più culo che sentimento”; seguono due attacchi folgoranti di Ivana con in mezzo la fast di Sara (7-2).

Doppietta Licci (7-4) e ultime sostituzioni della serata: Dell’Anna e Ciriani per Gatto e Buccarella.

Show di una fantastica Ivana con 3 punti quasi consecutivi (11-4). Poi sbagliamo due servizi, ma Ivana non ha ancora finito e realizza il sesto punto personale del tie-break.

Sul 13-6 la partita sembrerebbe segnata se non fosse per i due punti consecutivi realizzati da Spano (mani-fuori e muro). Siamo 13-8, un margine ancora abbondante, ma vedere Spano attaccare e fare punti da quella posizione mi riporta ad un grave trauma risalente al 29 ottobre 2011.

Allora vincevamo 14-9 e fu proprio la talentuosa schiacciatrice granata a firmare una rimonta sconvolgente (per noi).

Ho paura, mi gira la testa, ho bisogno d’aria, voglio un bicchiere d’acqua, devo sedermi.

Soprattutto devo grattarmi.

Per fortuna, c’è un’atleta che impedisce il ripetersi di questi corsi e ricorsi storici: il ruggito della Leonessa (due attacchi consecutivi) pone fine a questa emozionante partita e l’Oria vince per 15-8.

Il ruggito della Leonessa, dunque, e la prolificità di Ivana, e la continuità di Annacarla, ma ci sono state anche due armi non convenzionali in questo tie-break. La foto col flash che ha distratto le nostre gentili ospiti (…a gioco fermo, comunque) e soprattutto il tifo a scoppio ritardato. Silenti per quasi due ore, i sostenitori dell’Oria si sono accorti soltanto verso le 20.30 che la partita era iniziata, regolandosi di conseguenza.

Come ho accennato all’inizio, per me è una partita indecifrabile.

A tratti si è visto un Nardò solido e cazzuto che, esattamente come l’anno scorso, sarebbe capace di fare molto male a chiunque. Ma deve risolvere il problema delle pause.

Anche l’Oria ha giocato a fasi alterne, ma mi piace cogliere soprattutto un aspetto positivo: le giovanissime sembrano in grado di raggiungere più in fretta del previsto una certa maturità. Le meno giovani, quelle che scherzando si autodefiniscono “reparto geriatrico”, sembrano in grado di conservarla ed anzi hanno disputato un finale a ritmi indiavolati. Le giocatrici di mezza età non tradiscono mai e sono delle belle conferme.

Nessuna illusione per un campionato durissimo e con l’obiettivo di una posizione play-out meno tragica possibile, ma un pizzico di fiducia in più forse ce lo possiamo concedere.

Per concludere, l’utilizzo della videocamera mi distrae ulteriormente dall’acquisizione degli scout.  Il tabellino che segue è puramente indicativo (ed è connotato da un paio di debiti che mi dovevo togliere…).

Tabellino: Oria-Nardò 3-2 (22-25,  25-21,  17-25,  25-23,  15-8)

New Volley Oria: Carone NE, Guadalupi NE, Cozzetto 4, Gallo Ingrao 11, Peluso NE, Giuffrè 14, Calderone 2, Taurisano 24, Votano 2, Leone 11, Bianco NE, Lo Noce 3, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 4, ace 5, errori in battuta 11.

Dream Volley Nardò: Sanasi NE, Calabrese 4, Chirivì 1, Ciriani 0, Buccarella 13, Aportone NE, De Monte 14, Licci 14, Spano 16, Giannaccari NE, Stapane 16, Gatto (L), Dell’Anna (2L) – All. Dell’Anna.

Muri-punto 6, ace 4, errori in battuta 5.

Arbitri: Cesare Mazzotta e Giuseppe Valente.

Altri risultati: Ugento-Galatina 3-0, Taranto-Casarano 3-0, Assi Brindisi-San Cassiano 3-0, Cutrofiano-Collepasso 1-3, Spongano-Presicce 2-3, Pallavolo 80 Brindisi-Squinzano 3-0.

Classifica: Ugento, Taranto, Pallavolo 80 Brindisi, Assi Brindisi e Collepasso 3; Presicce e Oria 2; Nardò e Spongano 1; Cutrofiano, Squinzano, Galatina, Casarano, San Cassiano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Si comincia dalla settimana prossima con i provvedimenti relativi a questa giornata.

Prossimo turno: Casarano-Oria, domenica 21 ottobre, ore 18.30.