”Vorrei arrivare in un posto dal quale non voler far ritorno. Tutti cercano quel posto” (1)
Sabato 7 maggio 2011 – ore 18.30
“Avete trovato posti di blocco?”
“No, capo”.
“Avvisami se ci sono sbirri per strada!”
“Occhèi, ma fate presto”.
Se per qualche ragione il telefonino di Marcello fosse sotto controllo, gli inquirenti penserebbero di avere a che fare con un sodalizio criminale appena sbarcato dai Balcani e dedito, forse, al traffico di armi.
Oppure con alcuni esponenti del PDL in viaggio verso una riunione.
Nessuno potrebbe immaginare che la conversazione sta avvenendo tra un allenatore a cui per oltre vent’anni sono state affidate anche squadre giovanili ed una capitana di serie B2, peraltro nota per il contegno impeccabile.
Il pulmino su cui viaggia quest’ultima precede di circa tre quarti d’ora l’auto del tecnico.
Ma se davvero il controllo per strada ci fosse, le forze dell’ordine non penserebbero tanto a traffici d’armi quanto ad una rapina in un supermercato visto che il borsone di alcune giocatrici è ricolmo di biscotti al cioccolato, Ritz, caramelle e soprattutto di un thermos di caffé.
Per occultare le prove, però, Simona versa su se stessa metà del contenuto del thermos.
Il viaggio verso Castellammare è dunque caratterizzato dall’aroma del caffé, che comunque è sempre meglio di quello che troverà il coach nella tazza del cesso dello spogliatoio degli ospiti dopo l’ingresso di giocatrici che evidentemente e comprensibilmente ci tengono a giocare leggere…
Vabbè, avrebbe dovuto essere il post conclusivo delle lodi e delle lacrimucce di commozione e invece è già degenerato nelle schifezze…
Il viaggio aromatizzato al caffé, comunque, dura poco, talmente poco da suscitare una certa sorpresa ai casellanti e alla mamma di Pocahontas.
Non c’è il presidente, impegnato alla Fiera di Oria.
Verso le 17 siamo fuori dall’autostrada e subito dopo, ad un bivio, c’è un cartello da favola che sembra il depliant di un’agenzia turistica pittosto che un’indicazione stradale: Positano, Sorrento, Costiera amalfitana…
E il rammarico della retrocessione aumenta.
Che questa non sia l’ultima volta che veniamo in Campania… Che almeno 100 squadre, da Bolzano a Lampedusa, possano fallire permettendo il nostro ripescaggio in B2…
L’anno scorso toccò alla Palafiom Taranto scomparire; che cavolo, una volta per ciascuno non fa male a nessuno…
Dopo le suggestioni turistiche ci mettiamo in coda ad un folkloristico camion adibito al trasporto di articoli casalinghi, superiamo “il Maradona della pizza” ed entriamo nel cortile della palestra Di Capua.
I play-off sono l’argomento preferito dalle atlete di casa, ma recentemente è arrivata un’altra bella notizia a coronare una stagione già ricca di meritate soddisfazioni: la convocazione nel Club Italia di Marianna Maggipinto, giovanissimo libero del Castellammare, classe ’96. Congratulazioni.
Nell’Oria c’è un’atmosfera indefinibile: un po’ è la tristezza per la fine di un campionato e soprattutto per la conclusione di un’esperienza molto gratificante dal punto di vista delle relazioni (per qualcuna potrebbe essere anche la fine della carriera), un po’ è il desiderio di assaporare fino in fondo per l’ultima volta il gusto di stare insieme. Insomma, un’allegra tristezza, se mi è consentito l’ossimoro.
Ma sul campo i sentimenti saranno messi da parte e prevarrà la passione del gioco e la voglia di monitorare ancora – e per l’ultima volta – i progressi tecnici di una riuscita alchimia (progressi confermati dai parziali altissimi al cospetto della terza forza del campionato).
La palestra è piccola e durante il riscaldamento devo difendere dalle pallonate tanto i pasticcini di Maria Rosa quanto la macchina fotografica. Dovendo proprio scegliere, preferirei che andasse in frantumi la fotocamera…
Formazioni.
Il Castellammare di Stabia schiera Lorena Coppola in palleggio, Lucia Campolo opposto, Luciana Lauro e Alessandra Meglio laterali, Maria Rosa Familio e Filomena Afeltra centrali, Marianna Maggipinto libero.
In panchina con coach Peppe Guarracino: Grazia Marciano, Ilaria Mastellone, Rosa Giordano e Rosa Di Lorenzo.
Nell’Oria il classico sestetto: Stefania Guacci palleggiatrice, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.
A disposizione di coach Marcello Presta: Giorgia Mastria, Annacarla Cozzetto e Priscilla Pisani.
A indisposizione di coach Marcello Presta: Valentina De Tommaso.
Questa volta a sfoggiare un nuovo look è Ivana, ma sono i capelli di Lucrezia ad attirare le attenzioni dei presenti e in particolare del secondo arbitro mentre le squadre sono già schierate per il saluto…
Primo set
Dopo il fischio d’avvio, i lazzi e i sorrisi vengono messi da parte e le due squadre si confrontano in una partita molto gradevole e dal ritmo incalzante.
Il primo punto celeste, in replica ad un’azione offensiva di Filomena Afeltra, lo realizza la sezione “pensionande”: gran difesa di Simona e risoluto mani-fuori di Lucrezia.
Il primo allungo è merito di una doppietta in battuta di Stefania, su cui è anche inutile ripetere quello che andiamo dicendo da diverse settimane. Non ci sono più parole.
Vanno a segno anche Silvietta e Ivana e sul 3-6 si comprende che per le vacanze bisognerà aspettare.
Show stabiese con break da 5 in cui vanno a segno tutte le atlete con licenza di attaccare presenti in campo in quel momento: primo tempo a pallonetto di Maria Rosa Familio, ribattuta di Meglio su ricezione lunga, pipe di Lauro, ace di Campolo e blocco di Coppola su un’altra ricezione incontinente: 8-6.
L’Oria incassa ma non molla. Il momento buono per reagire arriva sul 13-11: attacco di Silvietta e fallo di posizione delle campane.
Brindisine nuovamente in vantaggio con Lucrezia e con Ivana, ma il Castellammare effettua un controsorpasso con un tiro della Meglio giocatrice ed un primo tempo fulminante di Familio (18-17).
La centrale partenopea è chiamata a rapporto dall’arbitro.
Lauro è scatenata con i mani-fuori e la coppia Afeltra-Coppola firma il primo muro-punto della partita (22-18).
Sembrerebbe l’inizio della fine, ma il muro campano deve aver stuzzicato la voglia di emulazione delle ragazze brindisine: prima mura Giulia, poi – due volte – Stefania.
Parità (22-22)!
Tocco di seconda della forte palleggiatrice stabiese ed immediata replica di Lucrezia splendidamente smarcata da Stefania (23-23).
Nei momenti più delicati della gara, però, l’Oria ha ancora qualcosa da imparare in termini di “cattiveria” e le padrone di casa sono decisamente più brave a gestire i palloni che scottano: lungolinea di Lauro e muro Campolo-Afeltra (25-23).
Il set è del Castellammare, ma noi siamo in partita.
Secondo set
Tra le gialloblu si rileva l’ingresso di Rosa Di Lorenzo al posto di Luciana Lauro. La riccioluta atleta campana contendeva a Lucrezia la palma di miglior realizzatrice (6 punti); credo si sia trattato di un cambio sperimentale.
Se Mino è impegnato alla Fiera di Oria, nella palestra Di Capua va in scena la fiera degli ace: comincia Ivana, replica Coppola e poi c’è l’immancabile Stefania, che poco prima aveva piazzato anche un tocco di seconda (4-7).
Vanno a segno la new entry Di Lorenzo e Familio, che si conferma una delle centrali più forti del torneo e forse fa ancora in tempo a ricorrere alla Corte Penale Internazionale per il crimine contro l’umanità rappresentato dal suo accantonamento in serie C l’anno scorso, ma l’Oria attraversa un grande momento e il vantaggio aumenta con un’Ivana implacabile ed una Silvietta pungente (8-13).
Castellammare sfiora il pareggio con le “solite” centrali e con un muro di Coppola (12-13), ma ancora una volta il muro viene vissuto dalla Celeste come una provocazione da vendicare con gli interessi: prima Giulia, poi il Koala, con palla che sbatte sulla faccia di Maggipinto accorsa in copertura (12-16).
Cerchiamo di non far arrivare la creatura sfigurata alla convocazione del Club Italia.
La piccina, fra l’altro, sta disputando una partita perfetta precipitandosi a raccogliere servizi destinati a scendere poco oltre la rete e stendendo la mano sotto palloni di cui già si percepiva il rumore dell’impatto sul parquet. Una convocazione pienamente legittimata dalla prestazione odierna.
Anche l’Oria, intanto, legittima il massimo vantaggio con una fucilata di Silvietta da posto due (12-18).
Se il Castellammare è terzo in classifica qualche motivo ci sarà e la spiegazione non tarda ad arrivare anche se avremmo preferito credere sulla fiducia. Comincia Alessandra Meglio (detta ‘a rossa dai tifosi seduti nelle mie vicinanze) con una doppietta, poi tocca a Coppola con un ace, a Di Lorenzo con un pallonetto furbetto e poi ancora a Meglio dopo che Maggipinto ha negato per due volte il punto a Lucrezia.
Pareggio (18-18).
Allungo delle napoletane con sua altezza Afeltra e con Di Lorenzo (21-19); poi, dopo un attacco di Daniela, arriva qualche regalino, inclusa una doppia fischiata a Coppola (che esprime al direttore di gara un certo disaccordo).
Lucia beffa il muro celeste con un pallonetto geniale (22-23), ma ancora più geniale è Lorena Coppola quando gestisce la palla del set facendo saltare a vuoto il nostro muro e smarcando Familio, che non si fa pregare: 25-23.
Terzo set
Rientra Lauro e tocca alla Meglio giocatrice cedere il posto.
Le bocche di fuoco dell’Oria (Lucrezia, Ivana e Silvietta) danno vita alla replica dei primi due set lanciando la fuga della formazione ospite (3-6).
Show di Stefania.
Abbiamo creato una macchina da punti: 12 in 3 set stasera, 13 in 4 set la settimana scorsa.
Fra l’altro, se fino a un mese fa il Koala era specializzato “solo” in muri e battute, adesso ricorre con sempre maggiore frequenza ed efficacia anche ai tocchi di seconda, spingendo il pallone a terra nel modo più classico o individuando gli angolini lontani.
E’ in questo modo che contrastiamo la prolificità di un’altra grande protagonista, Maria Rosa Familio, miglior realizzatrice del Castellammare con 11 punti.
Doppio ace di Ivana, ma le padrone di casa hanno recuperato (11-11).
Grande equilibrio: ai muri di Lucrezia e di Stefania replicano i colpi di Di Lorenzo e di Afeltra (quest’ultima direttamente in battuta): 18-17.
Adesso il servizio è un fondamentale che sorride alla squadra campana, ma restiamo in corsa con gli attacchi di Ivana e Silvietta.
Una diagonale fuori permette all’Oria di tornare in vantaggio con lo stesso punteggio del set precedente (22-23) e poi di giocarsi addirittura una palla-set dopo che le due palleggiatrici hanno piazzato un tocco di seconda ciascuna (23-24).
L’unica cosa spiacevole è che con tre set così tirati non c’è stata la possibilità di dare spazio alle seconde linee.
Lauro annulla il set-point con un mani-fuori e Coppola, direttamente in battuta, ribalta la situazione (25-24).
Adesso è Lucrezia a pareggiare con quello che potrebbe essere l’ultimo punto della carriera di questa giocatrice che, per l’ennesima volta, sarà la top-scorer dell’incontro (25-25).
Sta bene, forse non è mai stata così bene, vanta medie-punti impressionanti e svolge anche una funzione di esempio, di stimolo e di “chioccia” nello spogliatoio; perché lasciare sul più bello? L’età è soltanto un numero da scrivere sui documenti; quelli che contano sono i fatti.
La pistola fumante di questo incontro è nelle mani di Filomena Afeltra: prima schiaccia un primo tempo e poi ammazza la partita con un muro imponente dall’alto del suo 1,90 “presunto” (27-25).
Noi dovremo accontentarci della pistola con cui il Koala si dedicherà alle bolle di sapone negli stessi autogrill in cui incontreremo persone che si vanteranno di avere appena preso botte (“non abbastanza…” – osserverà velenosamente la Leonessa).
A me non piace l’espressione “risultato bugiardo” perché nello sport il risultato è sempre onesto. Nella pallavolo vince chi conquista tre set e vince il set chi arriva prima a 25 punti; dunque anche il risultato di stasera è giusto.
Diciamo che il risultato di 3-0, seppur giusto, è ingannevole e va interpretato leggendo anche i parziali, che raccontano di un Oria che ha conteso tutti e tre i set fino all’ultimo scambio ad una squadra di altissima qualità.
E’ l’ultima soddisfazione, l’ultimo rimpianto.
Chiudiamo, quindi, a testa alta e con la coscienza a posto. Non so cosa si siano detti allenatore e giocatrici nella riunione di fine-partita; questo è quello che penso io.
Quello che spero, invece, è che la riunione non sia stata disturbata dalle… essenze provenienti dalla tazza del gabinetto…
La riunione, in ogni caso, deve aver toccato corde interiori capaci di suscitare una certa commozione visti gli occhi lucidi di queste atlete meravigliose, che hanno onorato se stesse e soprattutto il valore più puro dello sport con la ricerca continua del miglioramento individuale e collettivo.
L’abbraccio tra le palleggiatrici ci permette di spiegare con un’immagine il motivo per cui a Stefania è stato attribuito il soprannome di Koala…
Infine, c’è un’operazione che bisognava compiere già nella partita d’andata: la misurazione di Filomena Afeltra, la cui statura, in base al più recente Annuario, sarebbe stata protagonista di un improvviso scatto di crescita.
Lo scatto, in effetti, c’è stato: la soglia dell’1,90 è solo sfiorata, ma l’1,86 degli Annuari precedenti è superato. Filomena Afeltra misura 1,89 m. Congratulazioni.
Adesso è proprio finita. Di nuovo auguri all’Arzano, in bocca al lupo a chi sarà impegnato nei play-off, complimenti freschi al Turi per la salvezza, ma complimenti a tutte le squadre di bassa classifica che hanno dato vita a una lotta entusiasmante; il Turi ce l’ha fatta, noi e le altre no, ma nessuna esce di scena senza onore.
Le ultime speranze sono affidate agli eventuali ripescaggi.
O all’acquisto di titoli sportivi… Siamo retrocessi, ma, in fondo, chi se ne fotte? Magari alla Fiera di Oria il presidente sta già acquistando un titolo di serie A1…
Tabellino: Castellammare di Stabia-Oria 3-0 (25-23, 25-23, 27-25)
Castellammare: Campolo L. 3, Marciano 0, Meglio 7, Mastellone NE, Familio 11, Coppola 8, Lauro 10, Giordano 1, Di lorenzo 6, Afeltra 10, Maggipinto (L) – All. Guarracino.
Muri-punto 5, ace 9, errori in battuta 8.
Punti-fatti: 55 (71,4%), errori-punto avversarie 22 (28,6%).
Oria: Mastria NE, Guacci 12, Cozzetto NE, Gallo Ingrao 11, Basile 2, De Tommaso NE, Lonoce 2, Mastandrea 8, Liace 15, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.
Muri-punto 7, ace 8, errori in battuta 7.
Punti fatti 49 (69%), errori-punto avversarie 22 (31%).
“Fette di torta” su 148 scambi: PF Castellammare 37,1%, PF Oria 33,1%, EP Castellammare ed EP Oria 14,9%.
Arbitri:Francesco Colamatteo e Raffaele Cafaro.
Altri risultati: Caserta-Arzano 0-3, San Pietro Vernotico-Gricignano 3-0, Accademia BN-Spezzano 2-3, Turi-Livi Potenza 3-1, ASCI Potenza-Lavello 3-1, Trepuzzi-Battipaglia 1-3.
Classifica:Arzano 76; San Pietro Vernotico 69; Castellammare di Stabia 55; Gricignano 49; Accademia BN 45; Caserta 42; Livi Potenza 38; ASCI Potenza 35; Spezzano 33; Turi 28; Battipaglia 27; Oria 18; Lavello 16; Trepuzzi 15.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Caserta 350,00; Turi 250,00; Gricignano 120,00; ASCI Potenza e Oria 90,00; Livi Potenza 50,00; Castellammare di Stabia e Battipaglia 40,00; tutte le altre 0,00.
Il Caserta ha le mani sul trofeo, ma per la matematica certezza bisogna attendere l’ultimo comunicato del Giudice Federale. Per l’Oria un onorevole quarto posto condiviso con l’ASCI Potenza.
Prossimo turno: niente più, sigh…
NOTE:
(1) VAZQUEZ MONTALBAN, M., I mari del sud, Feltrinelli, Milano, 12^ ediz. 2006 (1^ ediz. 1994), pag. 189.