CASTELLAMMARE DI STABIA-ORIA 3-0

8 Maggio 2011

”Vorrei arrivare in un posto dal quale non voler far ritorno. Tutti cercano quel posto” (1)

 

Sabato 7 maggio 2011 – ore 18.30

Avete trovato posti di blocco?”

No, capo”.

Avvisami se ci sono sbirri per strada!”

Occhèi, ma fate presto”.

Se per qualche ragione il telefonino di Marcello fosse sotto controllo, gli inquirenti penserebbero di avere a che fare con un sodalizio criminale appena sbarcato dai Balcani e dedito, forse, al traffico di armi.

Oppure con alcuni esponenti del PDL in viaggio verso una riunione.

 

Nessuno potrebbe immaginare che la conversazione sta avvenendo tra un allenatore a cui per oltre vent’anni sono state affidate anche squadre giovanili ed una capitana di serie B2, peraltro nota per il contegno impeccabile.

Il pulmino su cui viaggia quest’ultima precede di circa tre quarti d’ora l’auto del tecnico.

Ma se davvero il controllo per strada ci fosse, le forze dell’ordine non penserebbero tanto a traffici d’armi quanto ad una rapina in un supermercato visto che il borsone di alcune giocatrici è ricolmo di biscotti al cioccolato, Ritz, caramelle e soprattutto di un thermos di caffé.

Per occultare le prove, però, Simona versa su se stessa metà del contenuto del thermos.

Il viaggio verso Castellammare è dunque caratterizzato dall’aroma del caffé, che comunque è sempre meglio di quello che troverà il coach nella tazza del cesso dello spogliatoio degli ospiti dopo l’ingresso di giocatrici che evidentemente e comprensibilmente ci tengono a giocare leggere…

Vabbè, avrebbe dovuto essere il post conclusivo delle lodi e delle lacrimucce di commozione e invece è già degenerato nelle schifezze…

Il viaggio aromatizzato al caffé, comunque, dura poco, talmente poco da suscitare una certa sorpresa ai casellanti e alla mamma di Pocahontas.

Non c’è il presidente, impegnato alla Fiera di Oria.

Verso le 17 siamo fuori dall’autostrada e subito dopo, ad un bivio, c’è un cartello da favola che sembra il depliant di un’agenzia turistica pittosto che un’indicazione stradale: Positano, Sorrento, Costiera amalfitana…

E il rammarico della retrocessione aumenta.

Che questa non sia l’ultima volta che veniamo in Campania… Che almeno 100 squadre, da Bolzano a Lampedusa, possano fallire permettendo il nostro ripescaggio in B2…

L’anno scorso toccò alla Palafiom Taranto scomparire; che cavolo, una volta per ciascuno non fa male a nessuno…

Dopo le suggestioni turistiche ci mettiamo in coda ad un folkloristico camion adibito al trasporto di articoli casalinghi, superiamo “il Maradona della pizza” ed entriamo nel cortile della palestra Di Capua.

I play-off sono l’argomento preferito dalle atlete di casa, ma recentemente è arrivata un’altra bella notizia a coronare una stagione già ricca di meritate soddisfazioni: la convocazione nel Club Italia di Marianna Maggipinto, giovanissimo libero del Castellammare, classe ’96. Congratulazioni.

Nell’Oria c’è un’atmosfera indefinibile: un po’ è la tristezza per la fine di un campionato e soprattutto per la conclusione di un’esperienza molto gratificante dal punto di vista delle relazioni (per qualcuna potrebbe essere anche la fine della carriera), un po’ è il desiderio di assaporare fino in fondo per l’ultima volta il gusto di stare insieme. Insomma, un’allegra tristezza, se mi è consentito l’ossimoro.

Ma sul campo i sentimenti saranno messi da parte e prevarrà la passione del gioco e la voglia di monitorare ancora – e per l’ultima volta – i progressi tecnici di una riuscita alchimia (progressi confermati dai parziali altissimi al cospetto della terza forza del campionato).

La palestra è piccola e durante il riscaldamento devo difendere dalle pallonate tanto i pasticcini di Maria Rosa quanto la macchina fotografica. Dovendo proprio scegliere, preferirei che andasse in frantumi la fotocamera…

Formazioni.

Il Castellammare di Stabia schiera Lorena Coppola in palleggio, Lucia Campolo opposto, Luciana Lauro e Alessandra Meglio laterali, Maria Rosa Familio e Filomena Afeltra centrali, Marianna Maggipinto libero.

In panchina con coach Peppe Guarracino: Grazia Marciano, Ilaria Mastellone, Rosa Giordano e Rosa Di Lorenzo.

Nell’Oria il classico sestetto: Stefania Guacci palleggiatrice, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Giorgia Mastria, Annacarla Cozzetto e Priscilla Pisani.

A indisposizione di coach Marcello Presta: Valentina De Tommaso.

Questa volta a sfoggiare un nuovo look è Ivana, ma sono i capelli di Lucrezia ad attirare le attenzioni dei presenti e in particolare del secondo arbitro mentre le squadre sono già schierate per il saluto…

Primo set

Dopo il fischio d’avvio, i lazzi e i sorrisi vengono messi da parte e le due squadre si confrontano in una partita molto gradevole e dal ritmo incalzante.

Il primo punto celeste, in replica ad un’azione offensiva di Filomena Afeltra, lo realizza la sezione “pensionande”: gran difesa di Simona e risoluto mani-fuori di Lucrezia.

Il primo allungo è merito di una doppietta in battuta di Stefania, su cui è anche inutile ripetere quello che andiamo dicendo da diverse settimane. Non ci sono più parole.

Vanno a segno anche Silvietta e Ivana e sul 3-6 si comprende che per le vacanze bisognerà aspettare.

Show stabiese con break da 5 in cui vanno a segno tutte le atlete con licenza di attaccare presenti in campo in quel momento: primo tempo a pallonetto di Maria Rosa Familio, ribattuta di Meglio su ricezione lunga, pipe di Lauro, ace di Campolo e blocco di Coppola su un’altra ricezione incontinente: 8-6.

 

L’Oria incassa ma non molla. Il momento buono per reagire arriva sul 13-11: attacco di Silvietta e fallo di posizione delle campane.

Brindisine nuovamente in vantaggio con Lucrezia e con Ivana, ma il Castellammare effettua un controsorpasso con un tiro della Meglio giocatrice ed un primo tempo fulminante di Familio (18-17).

La centrale partenopea è chiamata a rapporto dall’arbitro.

Lauro è scatenata con i mani-fuori e la coppia Afeltra-Coppola firma il primo muro-punto della partita (22-18).

Sembrerebbe l’inizio della fine, ma il muro campano deve aver stuzzicato la voglia di emulazione delle ragazze brindisine: prima mura Giulia, poi – due volte – Stefania.

Parità (22-22)!

Tocco di seconda della forte palleggiatrice stabiese ed immediata replica di Lucrezia splendidamente smarcata da Stefania (23-23).

Nei momenti più delicati della gara, però, l’Oria ha ancora qualcosa da imparare in termini di “cattiveria” e le padrone di casa sono decisamente più brave a gestire i palloni che scottano: lungolinea di Lauro e muro Campolo-Afeltra (25-23).

Il set è del Castellammare, ma noi siamo in partita.

Secondo set

Tra le gialloblu si rileva l’ingresso di Rosa Di Lorenzo al posto di Luciana Lauro. La riccioluta atleta campana contendeva a Lucrezia la palma di miglior realizzatrice (6 punti); credo si sia trattato di un cambio sperimentale.

Se Mino è impegnato alla Fiera di Oria, nella palestra Di Capua va in scena la fiera degli ace: comincia Ivana, replica Coppola e poi c’è l’immancabile Stefania, che poco prima aveva piazzato anche un tocco di seconda (4-7).

Vanno a segno la new entry Di Lorenzo e Familio, che si conferma una delle centrali più forti del torneo e forse fa ancora in tempo a ricorrere alla Corte Penale Internazionale per il crimine contro l’umanità rappresentato dal suo accantonamento in serie C l’anno scorso, ma l’Oria attraversa un grande momento e il vantaggio aumenta con un’Ivana implacabile ed una Silvietta pungente (8-13).

Castellammare sfiora il pareggio con le “solite” centrali e con un muro di Coppola (12-13), ma ancora una volta il muro viene vissuto dalla Celeste come una provocazione da vendicare con gli interessi: prima Giulia, poi il Koala, con palla che sbatte sulla faccia di Maggipinto accorsa in copertura (12-16).

Cerchiamo di non far arrivare la creatura sfigurata alla convocazione del Club Italia.

La piccina, fra l’altro, sta disputando una partita perfetta precipitandosi a raccogliere servizi destinati a scendere poco oltre la rete e stendendo la mano sotto palloni di cui già si percepiva il rumore dell’impatto sul parquet. Una convocazione pienamente legittimata dalla prestazione odierna.

Anche l’Oria, intanto, legittima il massimo vantaggio con una fucilata di Silvietta da posto due (12-18).

Se il Castellammare è terzo in classifica qualche motivo ci sarà e la spiegazione non tarda ad arrivare anche se avremmo preferito credere sulla fiducia. Comincia Alessandra Meglio (detta ‘a rossa dai tifosi seduti nelle mie vicinanze) con una doppietta, poi tocca a Coppola con un ace, a Di Lorenzo con un pallonetto furbetto e poi ancora a Meglio dopo che Maggipinto ha negato per due volte il punto a Lucrezia.

Pareggio (18-18).

Allungo delle napoletane con sua altezza Afeltra e con Di Lorenzo (21-19); poi, dopo un attacco di Daniela, arriva qualche regalino, inclusa una doppia fischiata a Coppola (che esprime al direttore di gara un certo disaccordo).

Lucia beffa il muro celeste con un pallonetto geniale (22-23), ma ancora più geniale è Lorena Coppola quando gestisce la palla del set facendo saltare a vuoto il nostro muro e smarcando Familio, che non si fa pregare: 25-23.

Terzo set

Rientra Lauro e tocca alla Meglio giocatrice cedere il posto.

Le bocche di fuoco dell’Oria (Lucrezia, Ivana e Silvietta) danno vita alla replica dei primi due set lanciando la fuga della formazione ospite (3-6).

Show di Stefania.

Abbiamo creato una macchina da punti: 12 in 3 set stasera, 13 in 4 set la settimana scorsa.

Fra l’altro, se fino a un mese fa il Koala era specializzato “solo” in muri e battute, adesso ricorre con sempre maggiore frequenza ed efficacia anche ai tocchi di seconda, spingendo il pallone a terra nel modo più classico o individuando gli angolini lontani.

E’ in questo modo che contrastiamo la prolificità di un’altra grande protagonista, Maria Rosa Familio, miglior realizzatrice del Castellammare con 11 punti.

Doppio ace di Ivana, ma le padrone di casa hanno recuperato (11-11).

Grande equilibrio: ai muri di Lucrezia e di Stefania replicano i colpi di Di Lorenzo e di Afeltra (quest’ultima direttamente in battuta): 18-17.

Adesso il servizio è un fondamentale che sorride alla squadra campana, ma restiamo in corsa con gli attacchi di Ivana e Silvietta.

Una diagonale fuori permette all’Oria di tornare in vantaggio con lo stesso punteggio del set precedente (22-23) e poi di giocarsi addirittura una palla-set dopo che le due palleggiatrici hanno piazzato un tocco di seconda ciascuna (23-24).

L’unica cosa spiacevole è che con tre set così tirati non c’è stata la possibilità di dare spazio alle seconde linee.

Lauro annulla il set-point con un mani-fuori e Coppola, direttamente in battuta, ribalta la situazione (25-24).

Adesso è Lucrezia a pareggiare con quello che potrebbe essere l’ultimo punto della carriera di questa giocatrice che, per l’ennesima volta, sarà la top-scorer dell’incontro (25-25).

Sta bene, forse non è mai stata così bene, vanta medie-punti impressionanti e svolge anche una funzione di esempio, di stimolo e di “chioccia” nello spogliatoio; perché lasciare sul più bello? L’età è soltanto un numero da scrivere sui documenti; quelli che contano sono i fatti.

La pistola fumante di questo incontro è nelle mani di Filomena Afeltra: prima schiaccia un primo tempo e poi ammazza la partita con un muro imponente dall’alto del suo 1,90 “presunto” (27-25).

Noi dovremo accontentarci della pistola con cui il Koala si dedicherà alle bolle di sapone negli stessi autogrill in cui incontreremo persone che si vanteranno di avere appena preso botte (“non abbastanza…” – osserverà velenosamente la Leonessa).

A me non piace l’espressione “risultato bugiardo” perché nello sport il risultato è sempre onesto. Nella pallavolo vince chi conquista tre set e vince il set chi arriva prima a 25 punti; dunque anche il risultato di stasera è giusto.

Diciamo che il risultato di 3-0, seppur giusto, è ingannevole e va interpretato leggendo anche i parziali, che raccontano di un Oria che ha conteso tutti e tre i set fino all’ultimo scambio ad una squadra di altissima qualità.

E’ l’ultima soddisfazione, l’ultimo rimpianto.

Chiudiamo, quindi, a testa alta e con la coscienza a posto. Non so cosa si siano detti allenatore e giocatrici nella riunione di fine-partita; questo è quello che penso io.

Quello che spero, invece, è che la riunione non sia stata disturbata dalle… essenze provenienti dalla tazza del gabinetto…

La riunione, in ogni caso, deve aver toccato corde interiori capaci di suscitare una certa commozione visti gli occhi lucidi di queste atlete meravigliose, che hanno onorato se stesse e soprattutto il valore più puro dello sport con la ricerca continua del miglioramento individuale e collettivo. 

L’abbraccio tra le palleggiatrici ci permette di spiegare con un’immagine il motivo per cui a Stefania è stato attribuito il soprannome di Koala…

Infine, c’è un’operazione che bisognava compiere già nella partita d’andata: la misurazione di Filomena Afeltra, la cui statura, in base al più recente Annuario, sarebbe stata protagonista di un improvviso scatto di crescita.

Lo scatto, in effetti, c’è stato: la soglia dell’1,90 è solo sfiorata, ma l’1,86 degli Annuari precedenti è superato. Filomena Afeltra misura 1,89 m. Congratulazioni.

Adesso è proprio finita. Di nuovo auguri all’Arzano, in bocca al lupo a chi sarà impegnato nei play-off, complimenti freschi al Turi per la salvezza, ma complimenti a tutte le squadre di bassa classifica che hanno dato vita a una lotta entusiasmante; il Turi ce l’ha fatta, noi e le altre no, ma nessuna esce di scena senza onore.

Le ultime speranze sono affidate agli eventuali ripescaggi.

O all’acquisto di titoli sportivi… Siamo retrocessi, ma, in fondo, chi se ne fotte? Magari alla Fiera di Oria il presidente sta già acquistando un titolo di serie A1…

Tabellino: Castellammare di Stabia-Oria 3-0 (25-23, 25-23, 27-25)

Castellammare: Campolo L. 3, Marciano 0, Meglio 7, Mastellone NE, Familio 11, Coppola 8, Lauro 10, Giordano 1, Di lorenzo 6, Afeltra 10, Maggipinto (L) – All. Guarracino.

Muri-punto 5, ace 9, errori in battuta 8.

Punti-fatti: 55 (71,4%), errori-punto avversarie 22 (28,6%).

Oria: Mastria NE, Guacci 12, Cozzetto NE, Gallo Ingrao 11, Basile 2, De Tommaso NE, Lonoce 2, Mastandrea 8, Liace 15, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.

Muri-punto 7, ace 8, errori in battuta 7.

Punti fatti 49 (69%), errori-punto avversarie 22 (31%).

Fette di torta” su 148 scambi: PF Castellammare 37,1%, PF Oria 33,1%, EP Castellammare ed EP Oria 14,9%.

Arbitri:Francesco Colamatteo e Raffaele Cafaro.

Altri risultati: Caserta-Arzano 0-3, San Pietro Vernotico-Gricignano 3-0, Accademia BN-Spezzano 2-3, Turi-Livi Potenza 3-1, ASCI Potenza-Lavello 3-1, Trepuzzi-Battipaglia 1-3.

Classifica:Arzano 76; San Pietro Vernotico 69; Castellammare di Stabia 55; Gricignano 49; Accademia BN 45; Caserta 42; Livi Potenza 38; ASCI Potenza 35; Spezzano 33; Turi 28; Battipaglia 27; Oria 18; Lavello 16; Trepuzzi 15.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Caserta 350,00; Turi 250,00; Gricignano 120,00; ASCI Potenza e Oria 90,00; Livi Potenza 50,00; Castellammare di Stabia e Battipaglia 40,00; tutte le altre 0,00.

Il Caserta ha le mani sul trofeo, ma per la matematica certezza bisogna attendere l’ultimo comunicato del Giudice Federale. Per l’Oria un onorevole quarto posto condiviso con l’ASCI Potenza.

Prossimo turno: niente più, sigh…

 

NOTE:

(1) VAZQUEZ MONTALBAN, M., I mari del sud, Feltrinelli, Milano, 12^ ediz. 2006 (1^ ediz. 1994), pag. 189.


ORIA-ASCI POTENZA 3-1

3 Maggio 2011

Domenica 1^ maggio 2011 – ore 18.00

Guacci, sai battere al salto?”

Mi è stato raccontato un dialogo avvenuto l’estate scorsa, quando la New Volley Oria iniziava gli allenamenti. Nel palazzetto facevano conoscenza alcune promettenti ragazze del posto, prive di sostanziale esperienza nella categoria o la cui esperienza risaliva a diversi anni prima, e le reduci della Palafiom Taranto desiderose di mettersi alle spalle le amarezze e le tossine acide del campionato precedente.

E poi c’era una palleggiatrice spuntata praticamente dal nulla, dalla serie D: Stefania Guacci.

Coach Marcello le pose la domanda: “Guacci, sai battere al salto?”

Non ho mai battuto al salto” – fu la risposta.

Pochi mesi dopo, nel primo giorno di maggio dell’anno di grazia 2011, la palleggiatrice tarantina ha realizzato 9 ace in una sola partita, Oria-ASCI Potenza.

Adesso Stefania Guacci sa decisamente battere al salto.

La metamorfosi del Koala può ben simboleggiare la metamorfosi di un’intera squadra, una squadra che quest’anno non ha mai guardato la classifica e – a quanto pare – continua a non guardarla.

La matematica retrocessione non demoralizza le giocatrici dell’Oria che nell’ultima partita casalinga sfoderano una prestazione entusiasmante per tecnica ma soprattutto per determinazione caratteriale.

Un ultimo obiettivo, in realtà, ci sarebbe ancora: il miglior piazzamento per sperare in un ripescaggio (anche se l’odierna vittoria del Battipaglia complica parecchio le cose), ma non so se le ragazze l’abbiano tenuto in considerazione.

Io ho la sensazione che queste giocatrici abbiano affrontato tutta la stagione sfidando se stesse per crescere, per migliorare di partita in partita, come singole e come squadra, senza badare alla classifica, ai risultati, ai condizionamenti esterni (trasferte, infortuni, partite in casa quasi senza pubblico, ecc.) e alle avversarie (fatti salvi il rispetto sempre dovuto e la preparazione tattica, ovviamente). E ci sono riuscite. Eccome se ci sono riuscite.

C’è chi si è affacciata in B2 dopo anni di militanza in serie C e ha giocato con medie fenomenali, c’è chi è stata schierata da titolare inamovibile a 16 anni, c’è chi – come abbiamo visto – è spuntata quasi dal nulla e adesso non sfigura affatto nel confronto con molte colleghe di ruolo, anzi.

E – come vedremo – c’è un vivaio che ci ha permesso di chiudere la partita odierna con due ragazze del ’97 sul parquet, oltre alla “veterana” del ’94.

Per non parlare di “riserve” che hanno giocato poco la domenica ma molto durante la settimana contribuendo in modo decisivo ai progressi della Celeste e al raggiungimento del… beh, non c’è nessun risultato raggiunto, ora che ci penso, ma – chissà perché – questa retrocessione sembra un successo e l’ultimo impegno casalingo con l’ASCI è diventato quasi una festa.

Partivamo da 11 sconfitte nelle prime 12 partite e alla fine del girone di ritorno siamo tornati in corsa per la salvezza, poi sfumata a Turi. Ma essercela giocata è stato già un miracolo.

Amo questa squadra.

Per la sua generosità, per la sua coesione, per il clima sereno garantito da un presidente onesto e – sissignori – anche per come gioca.

Mi piaceva quando perdeva, nonostante tutto; figuriamoci adesso che ha anche imparato a vincere. Peccato che la stagione sia ormai giunta al termine.

Ospiti dell’ultima gara casalinga sono le atlete dell’ASCI Potenza, una squadra che, dopo un avvio non brillante, ha disputato un girone di ritorno eccellente e impreziosito da vittorie di prestigio (Gricignano e Castellammare), salvo denunciare un po’ di appagamento finale.

Un’altra cosa denunciata dalla società ospite è l’allagamento dello spogliatoio dopo l’utilizzo da parte delle formazioni di serie D che hanno appena concluso la propria partita. A Oria, ormai, la cultura dell’accoglienza si è radicata e il presidente provvede senza esitazioni al cambio di stanza.

Per il resto l’approccio alla partita è privo di anomalie: dopo il riconoscimento le nostre ragazze urlano come al mercato, Annacarla tenta di fare canestro, Lucrezia si fa portare il caffè sul parquet, Ivana chiede all’arbitro il permesso per andare in bagno. Insomma, le solite abitudini.

Una significativa novità è il look di Valentina De Tommaso, anche oggi presente solo sulla carta visto l’infortunio che ne ha impedito l’utilizzo in questo finale di stagione.

Ci sono degli ospiti in tribuna: il koala di peluche, che, in ossequio ad una tradizione importata da Taranto, attende di essere scagliato contro la nostra palleggiatrice, e l’allenatore del San Vito dei Normanni, Cosimo Lo Re, che sarà certamente venuto ad attenzionare qualche giocatrice.

Quale?

Si aprono le scommesse ed il nome più gettonato è quello di Silvia Antonaci, talentuosa centrale dell’ASCI.

Oggi la creatura ha giocato al 10% delle proprie potenzialità, ma sarebbe un’ottima scelta; garantiamo noi che la seguiamo dai tempi dell’Under16.

A Taranto c’era una tradizione inquietante: ogni volta che Lo Re veniva ad osservare un’atleta, sistematicamente quest’ultima giocava male.

In ogni caso il tecnico di San Vito tenta di tutelare l’anonimato grazie a misteriosi occhiali da sole che lo fanno apparire come un agente del Mossad in missione.

Formazioni.

Icost Oria: Stefania Guacci palleggiatrice, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.

A disposizione dell’allenatore Marcello Presta: Giorgia Mastria, Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso, Angela Carone e Priscilla Pisani.

Non solo quella di Giorgia; anche il retro della maglia di Angela è connotato da cancellature.

Sembrano le brutte copie dei compiti in classe svolti da Renzo Bossi alle scuole medie (anche se dubito che costui sappia contare fino a 18).

ASCI Potenza: Cristina Fiore in palleggio, Aurora Avena opposto, Giorgia Valente e Livia Di Camillo laterali, Katia Taddei e Silvia Antonaci centrali, Marianna Santangelo libero.

In panchina con coach Massimo Telesca: Michela Prete, Fabiana Carmelia, Danila Ridolfo, Caterina Di Lucchio e Giuliana Loperte.

Primo set

Ottimo l’avvio di Lucrezia (tre attacchi vincenti nei primi sei scambi), ma le stelline del Salento, Silvia Antonaci e Giorgia Valente, rintuzzano gli attacchi e lanciano una breve fuga delle ospiti (4-6).

Silvietta pareggia e Lucrezia va in battuta ad inaugurare l’impressionante serie di servizi vincenti con cui la Celeste farà trascorrere una serata di passione alla ricezione lucana, che pure ruota attorno ad un libero efficiente come la Santangelo.

Un primo tempo ed un muro di Daniela ed un attacco di Ivana spingono l’Oria sull’11-6.

L’ASCI, però, può contare su una delle più forti coppie di centrali del torneo: due punti per Antonaci, due per Taddei e le distanze sono ridotte (12-11).

Il ritmo è alto e la partita gradevole.

Primo tempo di Giulia e blocco di Ivana su una ricezione lunga (14-11), ma le attaccanti ospiti, Avena e Di Camillo, effettuano il sorpasso, grazie anche a qualche errore-punto delle brindisine (16-17).

Dopo un intervento creativo a rete della nostra capitana, coach Marcello chiama il time-out, ma il Potenza sta giocando bene: fast di Antonaci, attacco di Valente e muro di Taddei (18-22). Le due centrali ospiti realizzeranno 9 dei 20 punti dell’ASCI nel parziale (scorporati dai 5 errori-punto celesti).

L’Oria, comunque, non molla; tutt’altro. Vanno a segno Ivana (attacco e muro) e Giulia (muro e attacco) ed è pareggio, nonostante un’elegante fast di Taddei (23-23)!

Sul più bello, però, regaliamo un servizio e subiamo un ace da Di Lucchio; l’ASCI Potenza vince il primo set (23-25).

Secondo set

E’ magnifica la reazione dell’Oria; le atlete celesti rientrano sul parquet come delle iene: reattive in difesa, aggressive in attacco, concentrate sempre. Va in scena un’esibizione lucida e generosa della formazione di coach Marcello; per noi è in gioco il terzultimo posto ma sembra che le ragazze stiano battendosi per la Coppa Intercontinentale.

Stefania piazza un tocco di seconda, Silvietta chiude uno scambio infinito e poi il Koala inaugura la serie personale di servizi vincenti (due consecutivi): 5-2.

L’ASCI replica con Di Camillo, Antonaci e Di Lucchio e riassapora il vantaggio (7-8), ma durerà poco.

Break da 6-1 per l’Oria con Ivana protagonista (tre punti, uno dei quali contestato dalle ospiti) e Silvietta brava a completare l’opera (13-9).

Muro di Taddei e generoso tentativo di salvataggio di piede da parte di Fiore, ma nell’Oria sta funzionando tutto: il muro-difesa, le cannonate delle attaccanti, gli interventi difensivi della Leonessa, le centrali particolarmente prolifiche e la regia del Koala.

In verità, stasera la regia per Stefania è solo un diversivo visto che sta facendo di tutto: mura, difende, corre a prendersi palloni anche dal bar e quando va in battuta è uno spettacolo. Altri due ace della palleggiatrice e l’Oria prende il largo (19-12).

Trovandomi nei pressi della panchina ospite, devo dare atto a coach Telesca di possedere un selfcontrol da fare invidia: toni rassicuranti quando le cose vanno bene e neanche una parolaccia quando le cose vanno male.

Dopo un punto di Avena, si registrano un bolide di Lucrezia, una conclusione di Ivana smarcata splendidamente da Stefania e un pallonetto della stessa Ivana: 22-13.

Il divario aumenta ulteriormente con Silvietta e Ivana: pareggio nel conto dei set e livello d’intensità del gioco oritano che è salito alle stelle (25-14).

Terzo set

Si riprende da dove si era interrotto: due attacchi di Lucrezia, altrettanti di Giulia e il tecnico lucano deve consumare il primo time-out (4-0).

Dopo una nostra imprecisione offensiva, ci sono un punto-culo di Lucrezia, un ace di Pocahontas e due primi tempi falliti dalle ospiti, circostanza piuttosto inconsueta (8-1).

Due problemi per l’Oria: Simona ha una crisi di astinenza da chewing-gum e bisogna che qualcuno corra alla macchinetta; l’ace di Taddei avvicina le ospiti (9-5).

Sull’11-6 Simona esce dal campo (per prendere la gomma…?) e Giulia dovrebbe entrare, ma se ne dimentica. Marcello fa la faccia di chi pensa “solo a me capitano queste cose…”, ma la nostra giovane centrale si fa perdonare la distrazione con un primo tempo esemplare, seguito da un ace di Daniela (13-6).

Attacco di Silvia Antonaci, ma ad ogni punto dell’ASCI ne seguono tre dell’Oria e il servizio è un fondamentale che continua a darci grosse soddisfazioni (saranno 19 in totale); due ace di Ivana (corta, lunga, corta, lunga…)e siamo 20-9.

Resiste Taddei, sempre molto brava (primo tempo e muro), e scocca l’ora dei cambi: coach Telesca prova a dare una scossa alla propria squadra introducendo Prete e Ridolfo; Marcello regala ad Angela Carone la soddisfazione dell’esordio in B2.

Prima c’è un riepilogo delle istruzioni tattiche a cura del vicecoach e poi arriva il momento della mano imposta sul capo dall’allenatore. Sembra la prima comunione.

Sugli spalti Rex, il cane di famiglia, manifesta apprezzamento.

Daniela, da brava capitana, si volta verso la compagna e le sorride per darle il benvenuto, Lucrezia pensa erroneamente che tocchi a lei uscire e poi, dopo due minuti di confusione, Silvietta cede finalmente ad Angela il posto due.

Un altro po’ e ci saremmo incasinati con la rotazione incorrendo nella conseguente sanzione dell’azzeramento dei punti (0-12)…

La ragazza del ’97, però, è sfortunata perché, dopo un muro, Stefania va a servire e con due ace consecutivi impedisce al gioco di riprendere.

L’ultimo scambio è firmato da Lucrezia, che mette a terra il suo 15^ pallone (25-12).

Abbiamo citato Rex, ma è presente anche Bart, impegnato a fare ginnastica; indubbiamente i quadrupedi ci portano bene.

Quarto set

Nell’ASCI Potenza è confermata Michela Prete mentre l’Oria inizia il quarto parziale con il sestetto classico.

La squadra celeste appare rilassata, serena, talvolta sorridente nelle pause, ma sfoggia occhi di tigre quando la palla è in gioco: attacco di Lucrezia, muro di Stefania ed ace di Giulia per impostare bene anche questo set (3-0).

Katia Taddei spezza l’assedio, ma le brindisine sono padrone della partita: diagonale strettissima di Lucrezia, attacco di Silvietta, bis di Lucrezia ed ace del Koala (7-1).

Data la sofferenza in ricezione, coach Telesca cambia il libero. E’ un Potenza troppo brutto per essere vero, ossia per essere quella squadra che ci aveva annientati nella partita di andata e che – personalmente – ritengo una delle formazioni più interessanti e più equilibrate del girone.

Antonaci e soprattutto Taddei (miglior realizzatrice delle ospiti) fanno quello che possono, ma l’Oria è incontenibile.

Soltanto due dati statistici: 1) il 47,2%, in pratica la metà dei 163 scambi complessivi della partita si è concluso con un punto della Celeste (esclusi gli errori-punto dell’ASCI); 2) le atlete di coach Marcello hanno servito 7 ace soltanto in questo quarto set.

Battute vincenti di Ivana e Giulia (autrice anche di un bel primo tempo) e palla schiaffeggiata da Lucrezia in direzione del parquet lucano.

Siamo 15-10 e credo convenga prepararsi al lancio del pupazzo, anche perché Maurizio mi fa notare che Annacarla si sta riscaldando e quindi Stefania, destinataria del lancio dell’oggetto contundente, ha i secondi contati.

Proprio Stefania, però, è in zona di battuta e – tanto per cambiare – piazza altri due ace consecutivi. Si può interrompere così un’emozione?

Il Koala continua a servire, Lucrezia porta il punteggio sul 19-10 e al cambio-palla la palleggiatrice appare un po’ troppo distante. Decido di attendere il cambio-palla in nostro favore, ma è troppo tardi: Stefania cede il posto ad Annacarla.

E’ dunque la ragazza oritana a fare da bersaglio al lancio del pupazzo, prontamente recapitato ad una panchina in cui si rilevano altri movimenti; Marcello, infatti, sta per imporre le mani sul capo di un altro prodotto del vivaio brindisino.

Dopo un attacco di Silvietta ed un ace di Daniela (22-13), infatti, entra in campo Giorgia Mastria. Per lei non è l’esordio, ma questa volta la piccina non gioca da libero ed anzi le tocca servire “a freddo”.

Un paio di palleggi contro il terreno, uno sguardo oltre la rete e nessuna apparente emozione: la battuta di Giorgia è precisa e tesa al punto giusto; peccato che Cristina Fiore concluda positivamente la successiva azione del Potenza.

Un errore ospite (25-14) regala all’Oria la vittoria finale ed il terzultimo posto in classifica, inutile ai fini della salvezza ma dal valore simbolico di una medaglia al valore.

Tabellino: Oria-ASCI Potenza 3-1 (23-25, 25-14, 25-12, 25-14)

Oria: Mastria 0, Guacci 13, Cozzetto 0, Gallo Ingrao 17, Basile 10, De Tommaso NE, Lonoce 5, Mastandrea 10, Liace 23, Carone 0, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, aces 19, errori in battuta 11.

Punti fatti 77 (78,6%), errori-punto avversarie 21 (21,4%).

ASCI Potenza: Avena 8, Antonaci 8, Prete 1, Fiore 1, Carmelia NE, Taddei 11, Ridolfo 0, Di Camillo 7, Di Lucchio 3, Valente 4, Santangelo (L), Loperte (2L) – All. Telesca.

Muri-punto 4, Aces 5, errori in battuta 12.

Punti-fatti: 42 (64,6%), errori-punto avversarie 23 (35,4%).

Fette di torta” su 163 scambi: PF Oria 47,2%, PF Potenza 25,8%, EP Oria 14,1%, EP Potenza 12,9%.

Arbitri:Gianluca Mallardi e Roberta Anelli.

Altri risultati: Arzano-Trepuzzi 3-0, Livi Potenza-San Pietro Vernotico 0-3, Spezzano-Castellammare di Stabia 3-1, Gricignano-Accademia BN 3-0, Battipaglia-Caserta 3-1, Lavello-Turi 0-3.

Classifica:Arzano 73; San Pietro Vernotico 66; Castellammare di Stabia 52; Gricignano 49; Accademia BN 44; Caserta 42; Livi Potenza 38; ASCI Potenza 32; Spezzano 31; Turi 25; Battipaglia 24; Oria 18; Lavello 16; Trepuzzi 15.

Trofeo Bin Laden, pace all’anima sua (multe in euro): Caserta 350,00; Turi 250,00; Gricignano 120,00; ASCI Potenza e Oria 90,00; Livi Potenza 50,00; Castellammare di Stabia e Battipaglia 40,00; tutte le altre 0,00.

Caserta ipoteca la vittoria finale con 40 euri che rafforzano il primato e portano a 100 il distacco sull’inseguitore Turi. Il servizio asciugatura sta facendo la differenza nel torneo di quest’anno.

Prima multa anche per il Battipaglia: isolate offese del pubblico nei confronti del direttore di gara, ma solo nel 2^ e nel 3^ set: 40 euro.

Si evince, quindi, che insultare un arbitro ed astenersi dall’asciugatura hanno lo stesso valore. Se, dunque, un tifoso lancia un asciugamano o uno straccio verso l’arbitro, le due infrazioni dovrebbero annullarsi a vicenda…

Prossimo ed ultimo turno: Castellammare di Stabia-Oria, sabato 7 maggio, ore 18.30.