AL SALERNO IL TROFEO BIN LADEN 2010

22 Maggio 2010

E’ stato un trofeo Bin Laden all’insegna dell’austerity rispetto all’anno precedente (2mila euri in meno).

E’ vero, nel complesso le multe hanno superato quelle di due anni fa, ma c’è stata una multa “non-violenta” che da sola ha costituito il 46,8% delle uscite complessive di questa stagione.

Ad eccezione della multa decisiva per la vittoria, dunque, le altre sanzioni sono state piuttosto modeste.

Al Salerno è così bastato un colpaccio da 1.500 euri per assicurarsi il titolo stagionale: la rinuncia a giocare a Taranto è costata cara dalla società campana.

E’ abbastanza rassicurante che a determinare l’assegnazione del trofeo sia stata quest’anno una inadempienza piuttosto che una condotta aggressiva e aggiungiamo anche che quello del Salerno non è stato un “bidone” ma una rinuncia comunicata educatamente per tempo alla Federazione e alla società ospitante. Purtroppo, dico io, perché sarebbe stato meglio se il primo arbitro fosse venuto comunque a Taranto.

Questa è la classifica finale (invariata rispetto alla penultima giornata): Salerno 1.700,00; Azzurra Molfetta 470,00; Leonessa Altamura 400,00; Oria 200,00; V.Altamura 160,00; Sarno e Accademia BN 120,00; ASCI Potenza 105,00; Arzano e San Pietro Vernotico 80,00; Acquaviva delle Fonti 40,00; Centro Ester NA, Battipaglia, Livi Potenza, Taranto e AS Benevento 0,00.

Scorriamo l’albo d’oro della prestigiosa competizione:

2007-’08 – Scafati 1.350 euri

2008-’09 – Matera 1.330 euri

2009-’10 – Salerno 1.700 euri

Va precisato, però, che vengono prese in considerazione soltanto le multe del GUF relative agli incontri di campionato (sono dunque sfuggite nel corso degli anni altre sanzioni come quelle relative al caso Zuzù).

Taranto conferma un basso profilo, essendo stata multata soltanto di 40 euri in tre anni (l’illuminazione al Palafiom…):

Euri 0 nel 2007-08

Euri 40 nel 2008-’09

Euri 0 nel 2009-’10.

Ancora una volta il lancio del pupazzo non ha prodotto gli effetti sperati (mai un osservatore quando c’è bisogno…) ed anche l’espulsione del coach con il Battipaglia è risultata indolore.

Quello che più impressiona è il brusco calo del… volume di affari (-36% rispetto all’anno precedente). Vediamo le somme delle sanzioni pecuniarie comminate alle società nel triennio:

2007-’08 – Multe complessive per 3.435 euri.

2008-’09 – Multe complessive per 5.720 euri.

2009-’10 – Multe complessive per 3.625 euri.

Passiamo adesso ai provvedimenti a carico dei tesserati. Ancora una volta i dirigenti e gli allenatori fanno la parte del leone, lasciando alle atlete soltanto le briciole (22,7% dei provvedimenti).

Aggregando ammonizioni, espulsioni, diffide e squalifiche, risulta la seguente graduatoria:

Azzurra Molfetta e San Pietro Vernotico 4; Leonessa Altamura, V.Altamura, Sarno e Taranto 2; Salerno, ASCI Potenza, Oria, Acquaviva delle Fonti, Battipaglia e AS Benevento 1; Accademia BN, Arzano, Centro Ester NA e Livi Potenza 0.

In conclusione, soltanto due squadre sono rimaste completamente immuni da sanzioni disciplinari: Centro Ester Napoli e Livi Potenza.


RITRATTI: GISELA SCIALACOMO

12 marzo 2010

SCHIACCIATRICE

Nata a Paranà (Argentina) il 17 febbraio 1980; vive a Brindisi.

Segno zodiacale:

Acquario.

Quando hai iniziato a giocare a pallavolo?

A 6 o 7 anni.

Perché proprio la pallavolo?

Perché facevo tutto quello che faceva mio fratello. Ha iniziato dal calcio, ma lì non potevo seguirlo; poi è passato alla pallacanestro e anche lì non potevo seguirlo; infine si è dedicato alla pallavolo e lì sono riuscita a inserirmi.

Hai sempre giocato da schiacciatrice?

Sì, tranne due anni in cui ho fatto il libero.

La tua carriera:

Sono cresciuta nel settore giovanile del Club Patronato, dove sono rimasta fino a 14 anni, poi ho giocato tre stagioni nel Paranà Rowing Club, partecipando ai campionati nazionali (in Argentina ci sono campionati regionali o nazionali, senza le varie categorie A, B, C, ecc.).

Dai 18 ai 20 anni ho giocato nel Club Atletico Estudiantes a Paranà. In più ho partecipato alle selezioni regionali in tutte le categorie.

E poi sono venuta in Italia:

2001-’02 – Cosenza, serie A2

2002-’03 – Cosenza, serie B1, e poi Amelia, serie C (dopo il fallimento del Cosenza).

2003-’04 – Amatori Brindisi, serie B1

2004-’05 – Amatori Brindisi, serie B1

2005-’06 – Amatori Brindisi, serie B1

2006-’07 – Volley Massafra, serie B2

2007-’08 – Autoluna Salerno, serie B2

2008-’09 – Autoluna Salerno, serie B2

2009-’10 – Pallavolo Taranto, serie B2

Cos’altro fai nella vita?

Lavoro e studio Scienze Politiche a Brindisi.

I tuoi hobbies, ammesso che abbia tempo?

Leggere.

L’ultimo libro in italiano che hai letto:

La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano. E adesso ho appena iniziato Venuto al mondo di Margaret Mazzantini.

L’ultimo libro in spagnolo:

Angeles y demonios di Dan Brown.

L’ultimo film in italiano che hai visto:

Avatar.

L’ultimo film argentino:

Besos en la frente.

Il tuo cantante/gruppo preferito?

Manà e Ricardo Arjona.

Il tuo piatto italiano preferito:

Spaghetti con le vongole.

Il tuo piatto argentino:

Asado.

Sapresti elencare i tuoi principali pregi?

Sincerità, fedeltà e onestà.

E i tuoi difetti?

Sono permalosa. E molto testarda.

Il più bel ricordo della tua carriera:

Sono tanti. Ma non penso a singoli campionati in modo specifico. I bei ricordi sono le partite vinte in modo inatteso, contro ogni pronostico, magari in trasferta e al cospetto di una tribuna piena che ha tifato contro. Mi piace questo tipo di situazioni.

E poi ci sono i campionati vinti in Argentina e la qualificazione alle Final Four di Coppa Italia con il Brindisi nel 2004 e con il Salerno lo scorso anno.

Il più amaro:

Il più recente è la sconfitta nella finale play-off per la promozione in B1 con il Salerno, non tanto per la sconfitta, che fa parte dello sport, ma per la situazione che si era creata.

L’osservazione più ricorrente del coach nei tuoi riguardi:

Dice che sono una rompipalle. E che sono acida.

Bah. Il tuo soprannome:

Ce l’avevo in Argentina: Yiyo.

Giocatore o giocatrice che ammiri di più:

Emanuel Ginobili, in assoluto. In ambito pallavolistico… Silvia Renna.

Qual è stata la partita più gratificante della tua carriera?

Nella carriera ce ne sono parecchie; invece quest’anno la vittoria per 3-0 con l’Arzano.

E la partita che vorresti cancellare?

In questo caso ce ne sono parecchie quest’anno: Altamura, Benevento (Accademia), Oria…

Gli scontri diretti persi 3-0, insomma…

Ma non per la sconfitta. Per il modo con cui si è perso, per le figuracce che abbiamo fatto e perché sono dipese da noi.

Si dice che i messicani discendano dagli Aztechi, i peruviani (come Castillo) dagli Inca, gli argentini… dalle navi.

Chi furono i tuoi avi che scesero dalle navi?

I miei bisnonni siciliani, originari di Leonforte, nei pressi di Catania. Salparono dal porto di Napoli nel 1902 e conserviamo ancora i documenti relativi al loro arrivo.

Cosa ricordi con più piacere degli anni pallavolistici trascorsi in Argentina?

Devo fare una premessa: in Argentina il mondo delle società sportive è completamente diverso. I club nei quali sono cresciuta sono grandi polisportive in cui trascorrevamo intere giornate e persino le estati (nel caso di Paranà il club ha una spiaggia sul fiume).

Tutta la mia famiglia era legata al club e in particolare alla pallavolo; i miei genitori ci lavorano ancora oggi. In questo preciso momento, mentre rispondo alle tue domande, loro sono lì. Il club era ed è la mia seconda casa; nella prima ci andiamo solo per dormire e a volte per mangiare.

Nel club sono nate le mie amicizie più vere e più profonde, quelle che rimangono ancora oggi, superando le distanze.

Hai un messaggio per loro che vuoi divulgare pubblicamente?

Anche se io non chiamo mai e non scrivo mai, penso sempre ai miei amici del club con gratitudine per tutto l’affetto che mi hanno dato e che continuano a darmi.

Come è maturata la decisione di trasferirti in Italia?

Attraverso il procuratore ho ricevuto la proposta di giocare a Cosenza in serie A2. Non ci ho pensato due volte e nell’arco di un paio di settimane ho organizzato la mia partenza: passaporto, valigia, tutto.

Devo aggiungere che è stato fondamentale l’appoggio dei miei genitori. Lo è stato all’epoca della partenza e lo è ancora oggi: il loro affetto rimane un sostegno importante per la mia vita.

Una scrittrice italiana che viaggia spesso nel tuo Paese, Laura Pariani, ha affermato: “Qui in Argentina, dovunque vada, mi sento stranamente a casa”. [1]

Vale lo stesso per te in Italia? Hai avuto difficoltà ad ambientarti?

Soltanto all’inizio, ma non a causa dell’Italia, che mi è sembrata subito molto accogliente, bensì per il distacco da casa. Però ho sempre incontrato persone che mi hanno accolto con cordialità, ovunque sia stata.

Cosa ti aiuta ad attenuare la nostalgia dall’Argentina (a parte la birra Quilmes che ordini periodicamente)?

Avere accanto una persona come Diego mi dà la forza per andare avanti e per raggiungere i nostri obiettivi. E poi mi sento molto spesso con i miei, soprattutto adesso che ci si possono scambiare sms intercontinentali.

La tua famiglia riesce a seguire a distanza le tue imprese sportive?

Tramite internet: loro seguono tutto. E poi – come ho appena detto – ci sono gli sms; dopo ogni partita li aggiorno.

Al protagonista di un romanzo di Vazquez Montalban viene chiesto: “Cosa ne sa di Buenos Aires?”

Lui risponde: “Maradona, desaparecidos, tango” (un po’ come la triade “pizza, mafia, mandolino” che identifica l’Italia). [2] Analizziamoli uno per uno.

Maradona. Può un giocatore tecnicamente sensazionale ma con una vita privata disordinata diventare un allenatore autorevole e credibile per gli atleti che allena?

Maradona sì. Secondo me, Maradona in Argentina può fare tutto quello che vuole: lui sarà sempre amato e sarà sempre criticato.

Desaparecidos. Per tenere buoni i militari, sono state promulgate due leggi che rappresentano una sorta di amnistia, Obediencia debida e Punto final, poi rimesse in discussione. E’ giusto raggiungere in questo modo la pacificazione nazionale oppure credi che nessun torturatore debba morire comodamente nel proprio letto?

Nessun torturatore dovrebbe morire comodamente nel proprio letto. E’ giusto che paghino per quello che hanno fatto.

Tango. E’ un genere musicale che (meritatamente) è sempre più apprezzato e ballato anche in Italia. Quando capitano spettacoli dalla parti di Taranto o di Brindisi ci vai?

Sì, se riusciamo a saperlo per tempo. Fra l’altro anche a Diego piace molto.

Ma lo sapete anche ballare?

Io lo sapevo ballare perché in Argentina si insegna anche nelle scuole.

Cosa potrebbero imparare gli italiani dagli argentini e gli argentini dagli italiani?

Noi argentini sappiamo essere autoironici, sappiamo ridere dei nostri difetti e dei nostri problemi più degli italiani. In compenso gli argentini dovrebbero imparare… a cucinare meglio la pasta e la pizza.

Con tutti gli italiani che ci sono lì…!

Il problema è che per la pizza manca proprio la “materia prima”. La mozzarella, ad esempio, non è la stessa che c’è in Italia.

Nativi, spagnoli, italiani, polacchi, ebrei, tedeschi… Le diverse nazioni d’origine costituiscono una delle caratteristiche che rendono il tuo Paese così affascinante e che ne fanno – credo – uno dei più riusciti esempi di convivenza. Qual è il segreto?

Noi abbiamo un forte senso di appartenza e di nazionalità. Ti faccio il mio esempio personale: sono di origine italiana, vivo in Italia da anni e mi trovo benissimo. Qui sono felice e qui sto progettando il mio futuro. Però mi sento argentina e non so se riuscirò mai a sentirmi italiana quanto mi sento argentina.

Non è facile da spiegare.

Non sei l’unica giocatrice argentina del nostro girone e – più in generale – nei campionati italiani. Con quali colleghe tue connazionali ti senti o ti vedi più spesso?

In realtà, sfortunatamente, non ho mai giocato accanto ad altre argentine, tranne l’anno scorso quando a Salerno è arrivata Norma Ruggiero. Ed è con lei, in effetti, che ho instaurato un rapporto più stretto.

Torniamo al Taranto. Com’è stato possibile perdere 3-0 ad Altamura e battere 3-0 l’Arzano nell’arco di sei giorni?

E’ la dimostrazione che alterniamo pallavolo di alto livello a pallavolo da principianti. E’ proprio questa mancanza di continuità che ci ha penalizzato in tutto il campionato e ci ha spinto nella situazione critica in cui ci troviamo adesso.

Quando non ci si allena insieme con continuità ci sono giornate in cui può andarci tutto bene, ma ci sono giornate in cui i limiti si evidenziano.

Siamo sestultimi; qual è la strada per la salvezza?

Lavorare. Allenarsi quanto più possibile, badando alla qualità oltre che alla quantità, per trovare la giusta intesa. Non mollare e crederci fino alla fine.

Obiettivi e desideri personali per il tuo futuro:

In primo luogo, formare una famiglia e un passo importante lo abbiamo già fatto andando a vivere insieme. Poi un figlio…

(Non adesso…!)

…Poi laurearmi e finire la carriera nel migliore dei modi, vincendo finalmente un campionato.

NOTE:

(1) PARIANI, L., Il Paese dei sogni perduti, Effigie, Milano, 2004, pag. 37.

(2) VAZQUEZ MONTALBAN, V., Quintetto di Buenos Aires, Feltrinelli, Milano, 5^ ediz. 2005 (1^ ediz. 1999), pag. 12.


TARANTO-SALERNO: NON DISPUTATA

7 marzo 2010

Sabato 6 marzo 2010 – ore 19.00

No, in realtà non è bello vincere facile.

Indubbiamente 3 punti in più in classifica fanno comodo, soprattutto in questo momento e soprattutto perché ci riportano in zona salvezza, ma la mancata presentazione di una squadra ad un incontro è sempre una sconfitta per lo sport.

Ognuno sape l’ fatt’ sue e non entro nel merito di vicende che non conosco; credo che sia stata una scelta dolorosa soprattutto per il Salerno.

Certo è che la pallavolo scricchiola e forse si rendono necessarie garanzie maggiori prima di iniziare un campionato, sia verso “l’esterno” che verso “l’interno”, ossia verso le atlete e lo staff del proprio stesso club (non sto pensando al Salerno, ovviamente, ma a qualcosa di molto più vicino).

Detto questo, il Maria Pia apre soltanto per una sessione di allenamento.

Salerno ha avuto il garbo di avvisare tutti in anticipo e noi, a nostra volta, abbiamo informato per tempo gli organi di informazione locali. Se qualche spettatore si è presentato in palestra perché ha letto del programma della partita su un dato giornale, ci dispiace ma non è colpa nostra.

Speriamo che la rinuncia a questa partita sia un fatto episodico e che la regolarità del campionato non venga viziata. Dovrebbe essere così; il Salerno non si ritira.

Anzi, è stato fatto anche un tentativo per recuperare questa partita attraverso un decreto legge varato frettolosamente dal Consiglio del Ministri. Il presidente della Repubblica, però, non lo ha voluto firmare.

“L’esclusione del Salerno dalla partita di oggi al Maria Pia – ha dichiarato il portavoce del Governo – costituisce una violazione del diritto di giocare, che è un diritto universale. Non si può danneggiare una squadra soltanto per una indisponibilità temporanea. Abbiamo varato un decreto che non si configura come una nuova legge ma si limita ad interpretare le precedenti”.

L’IDV ha parlato di golpe ed aveva minacciato l’avvio della procedura di impeachment per il presidente della Repubblica qualora avesse firmato il decretino. Minaccia resa inutile da un improvviso abbiocco del Capo dello Stato, già troppo provato dalla firma di un alto decretino relativo alle liste elettorali nel cuore della notte.

A proposito, chissà perché le persone a 65 anni sono considerate pensionabili rispetto a tutti i lavori normali mentre a 85 anni sono considerate ancora idonee per fare il presidente della Repubblica…

Tornando alla rinuncia del Salerno, la Pallavolo Taranto ha assunto una posizione più morbida: “Se dalla Campania dovessero portarci le mozzarelline di bufala, crediamo anche noi che si possa concordare un rinvio della partita. Altrimenti le regole della FIPAV parlano chiaro”.

In settimana le autorità federali dovrebbero assegnare al Taranto la vittoria per 3-0 a tavolino. La classifica che segue anticipa questa risoluzione ed in tal caso la retrocessione matematica del Salerno sarebbe il primo verdetto della stagione.

Altri verdetti talmente scontati che mi viene da ridere soltanto a riferirli: Sarno, Centro Ester, San Pietro Vernotico, Azzurra Molfetta e Arzano sono… matematicamente salve (coach Vitale ha raggiunto l’obiettivo dichiarato; lo ha raggiunto trovandosi al vertice della classifica); Accademia Benevento, Taranto, Leonessa Altamura, Oria, Acquaviva e V.Altamura sono… ehm… matematicamente fuori dalla lotta per la B1.

‘A fava e ‘u scuèrcele

MONTAGNA: Tornava nella nostra palestra a distanza di tre anni dall’ultima volta (Taranto-Ugento) e proprio stasera… bah! Comunque, prendiamo atto che anche questa volta l’arbitraggio è stato privo di errori e della benché minima contestazione.

GISELA: Incredibile: non ha messo un pallone a terra… Proprio lei che, anche in una stagione travagliata come questa, viaggia su medie estremamente positive. Per l’esattezza: 4,01 punti a set (nonostante i tempi di recupero dopo i due mesi di assenza), con punte di 7,65 a Battipaglia e 5,60 contro l’Acquaviva all’andata.

Tabellino: Taranto-Salerno non disputata.

Altri risultati: Sarno-Battipaglia 3-2, Livi Potenza-Centro Ester NA 0-3, San Pietro Vernotico-ASCI Potenza 3-0, Arzano-Leonessa Altamura 3-0, Azzurra Molfetta-Oria 3-1, V.Altamura-AS Benevento 3-0, Accademia BN-Acquaviva delle Fonti 0-3.

Classifica: Centro Ester NA e Sarno 52; San Pietro Vernotico 51; Azzurra Molfetta e Arzano 48; Battipaglia 46; AS Benevento 37; Livi Potenza 32; ASCI Potenza 29; Accademia BN 25; TARANTO* 24; Leonessa Altamura 23; Oria e Acquaviva delle Fonti 21; V.Altamura 19; Salerno 0.

(*) Taranto: punteggio presunto, in attesa delle determinazioni del Giudice Federale.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Leonessa Altamura 400,00; Oria 200,00; V.Altamura e Azzurra Molfetta 160,00; Sarno e Accademia BN 120,00; Salerno 100,00; ASCI Potenza 50,00; Acquaviva delle Fonti 40,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni. La crisi è crisi.

Prossimo turno: San Pietro Vernotico-Taranto, domenica 14 marzo, ore 18.00.


CURIOSITA’ DALL’ANNUARIO

3 gennaio 2010

E’ stato pubblicato l’Annuario della pallavolo 2010, utile strumento per tutti gli addetti ai lavori. Tanto addetto ai lavori io personalmente non mi sento; sarà per questo che l’Annuario stuzzica soprattutto curiosità statistiche del tipo: quali sono le giocatrici più alte? Quali sono quelle meno alte? E le più giovani? E le meno giovani?

Altro non si può dedurre.

In realtà, per le atlete viene indicato soltanto l’anno di nascita e quindi la classifica “anagrafica” sarà piuttosto sommaria. Magari è più interessante calcolare l’età media delle squadre.

Ecco, comunque, i risultati.

Le giocatrici più giovani (età al 31 dicembre 2009)

1 Giulia Ventre C Salerno 12
2 Marianna Ferrara S Salerno 13
Marianna Maggipinto L Centro Ester Napoli 13
4 Floriana Bonifacio L Salerno 14
5 Giulia Basile S TARANTO 15
Mina Cucinelli C Leonessa Altamura 15
Angela Faiella C AS Benevento 15
Angela Falendola C Leonessa Altamura 15
Giorgia Faraone L Leonessa Altamura 15
Simona Galiero S Centro Ester 15
Giulia Passaseo O Leonessa Altamura 15

Le giocatrici più esperte

1 Annamaria Orefice U Salerno 39
2 Vaska Radkova A ASCI Potenza 38
3 Teresa Agozzino S AS Benevento 37
4 Loredana Corvino S San Pietro Vernotico 36
Annamaria Totaro S Arzano 36
6 Barbara Guglielmi S Azzurra Molfetta 35
Roberta Licata S Volley Altamura 35
8 Mara Di Martile A Livi Potenza 34
Catia De Nicola C San Pietro Vernotico 34
Angela Stufano C TARANTO 34
Maria Rosaria Stufano U Salerno 34

Bisogna dire che le succitate giocatrici esperte formerebbero uno squadrone formidabile. Manca il libero, ma quello lo possiamo mettere noi; ne conosciamo uno molto competitivo che ha 33 anni…

L’età media delle squadre

1 Sarno 25,4
2 San Pietro Vernotico 24,8
3 Arzano 24,5
Livi Potenza 24,5
5 TARANTO 24,3
6 Acquaviva delle Fonti 24,2
7 Oria 24
8 Volley Altamura 23,8
9 AS Benevento 23,7
10 Azzurra Molfetta 23,1
11 ASCI Potenza 23
12 Battipaglia 22,2
13 Salerno 22
14 Centro Ester Napoli 21,2
15 Accademia Benevento 20
16 Leonessa Altamura 17

Le giocatrici più alte

1 Enza Ragone S Leonessa Altamura 1,93?!
2 Emanuela Morrone O Battipaglia 1,90
3 Catia De Nicola C San Pietro Vernotico 1,88
Anna Silvia Piscopo C AS Benevento 1,88
Maria Russo C Arzano 1,88
6 Marilena Fracchiolla O Azzurra Molfetta 1,87
Valentina Russo C Centro Ester Napoli 1,87
8 Maria Muriello O AS Benevento 1,86

Seguono numerose giocatrici alte 1,85.

Veramente qui mi permetto di nutrire alcune perplessità. Enza Ragone l’abbiamo vista bene nella partita contro il Taranto (ahinoi, ci ha fatto 23 punti) e non mi è sembrata un gigante. Non sul piano della statura. Temo, quindi, che ci sia stato un errore e che lo scettro della più alta del reame vada assegnato a Emanuela Morrone. Nel suo caso, 1,90 è decisamente credibile.

Le 10 giocatrici più diversamente sviluppate in senso verticale

1 Marianna Maggipinto L Centro Ester Napoli 1,54
2 Angela Dibenedetto L Leonessa Altamura 1,62
3 Giorgia Faraone L Leonessa Altamura 1,63
Margherita Ferrulli O Volley Altamura 1,63
Annalisa Perrone L San Pietro Vernotico 1,63
6 Manuela Caramuta L ASCI Potenza 1,64
Marianna Santangelo L ASCI Potenza 1,64

A questo punto subentrerebbe il Taranto, ma le giocatrici alte 1,65 nel girone G sono troppe per essere elencate.

Prendo atto che in tutto il girone G ci sono soltanto 7 giocatrici (su 201) meno alte di me…

Precisiamo, comunque, che la Maggipinto ha soltanto 13 anni.

La statura media per squadra

1 Arzano 1,780
San Pietro Vernotico 1,780
3 Acquaviva delle Fonti 1,770
4 Azzurra Molfetta 1,769
5 AS Benevento 1,766
6 Sarno 1,760
7 Battipaglia 1,759
8 TARANTO 1,752
9 Accademia Benevento 1,750
10 Centro Ester Napoli 1,747
11 Leonessa Altamura 1,746
12 Oria 1,733
13 ASCI Potenza 1,725
14 Livi Potenza 1,723
15 Salerno 1,719
16 Volley Altamura 1,716

Qualche altra curiosità. Precisiamo, però, che abbiamo considerato i ruoli effettivi e non quelli indicati. Il riferimento è al San Pietro Vernotico che deve aver inteso la L di libero come L di laterale; a leggere l’Annuario, le brindisine avrebbero una batteria di liberi sensazionale: Perrone, Valente, De Mitri, Corvino e Ristits…

Allora, i liberi più alti sono:

Annamaria Tateo (Oria, 1,75) e Francesca Caggiula (Centro Ester, 1,73).

La centrale meno alta:

Maria Laura Lamparelli (Accademia Benevento, 1,68).

L’alzatrice più alta:

Virginia Alfieri (Azzurra Molfetta, 1,82).

Vediamo adesso le età medie del girone divise per ruolo:

1 Schiacciatrici 24,1
2 Opposti 23,8
3 Alzatrici 22,9
4 Centrali 22,3
5 Liberi 20,6

E le stature medie per ruolo:

1 Centrali 1,779
2 Opposti 1,779
3 Schiacciatrici 1,766
4 Alzatrici 1,723
5 Liberi 1,669

Le centrali vincono per 0,2 millimetri di differenza.


RITRATTI: SILVIA RENNA

18 novembre 2009

CENTRALE

Nata a Campi Salentina (LE), 29 anni fa; vive a Trepuzzi (LE).

Segno zodiacale:

Leone.

Quando hai iniziato a giocare a pallavolo?

A 13 anni.

Perché proprio la pallavolo?

Non c’è un motivo particolare. Diciamo che si è trattato di un caso.

Perché proprio da centrale?

Inizialmente giocavo in posto quattro; poi, salendo di categoria, gli allenatori mi hanno impiegata praticamente in tutti i ruoli o quasi. Giocare da centrale alla fine non è stata una mia scelta. Anzi, se potessi tornare indietro, non mi dispiacerebbe giocare da opposto.

La tua carriera:

1999-’00 – Pink Volley, serie D

2000-’01 – Pink Volley, serie C

2001-’02 – Maglie, serie C

2002-’03 – Volley Tuglie, serie C

2003-’04 – Volley Tuglie, serie B2

2004-’05 – Volley Tuglie, serie B2

2005-’06 – Pallavolo Ostuni, serie B2

2006-’07 – Pallavolo Ostuni, serie B1

2007-’08 – Autoluna Salerno, serie B2

2008-’09 – Tekla Scafati, serie B2

2009-’10 – Taranto, serie B2

Cos’altro fai nella vita?

Pallavolo a tempo pieno.

I tuoi hobbies?

Nessuno. Il volley mi impegna completamente.

L’ultimo libro che hai letto:

Mille splendidi soli di Khaled Hosseini. Però non lo consiglio; troppo triste.

L’ultimo film che hai visto:

Cinderella man.

Il tuo cantante preferito?

Renato Zero. Anche Liga e Vasco, ma Renato Zero è il numero uno.

Il tuo piatto preferito:

Pasta in bianco.

Che?!

Il sabato di sicuro. Probabilmente è un retaggio scaramantico.

Sapresti elencare i tuoi principali pregi?

Non dovrei farlo io. Posso riferirti quello che sento dire dagli altri: simpatica e altruista.

E i tuoi difetti?

Dicono che sono troppo permalosa. E anche l’altruismo può diventare un difetto.

Il più bel ricordo della tua carriera:

La promozione in serie B1 con l’Ostuni. Al di là del risultato tecnico, mi resta soprattutto il ricordo di un gruppo di atlete magnifico. C’era molta coesione. E poi sono convinta che quella promozione sia stata “aiutata” da qualcuno che era in Cielo.

Il più amaro:

Non esserci salvate dalla retrocessione nel campionato successivo. La matematica ci condannò al penultimo turno, dopo una sconfitta in Sardegna. Quanta amarezza.

Quale difetto tecnico, se ritieni di averne, vorresti correggere?

Stando a quello che dice il mister, sono troppo aggressiva a muro; anticipo troppo.

L’osservazione più ricorrente del coach nei tuoi riguardi:

Non c’è una frase specifica. In questo periodo sta insistendo sulla necessità di migliorare l’intesa con Ale. Devo armonizzare meglio i miei tempi di rincorsa con quelli dei suoi passaggi.

Sei scaramantica? Compi “rituali” particolari prima, durante o dopo le partite?

Adesso non tanto. Quando, però, gli arbitri ci dicono “in bocca al lupo” al termine del riconoscimento, la toccata sopra è automatica…

Il tuo soprannome:

A Ostuni mi chiamavano Terminator. Credo dipendesse dal mio atteggiamento aggressivo in campo e dal mio modo di esultare.

Giocatore o giocatrice che ammiri di più:

Simona Gioli e Gigi Mastrangelo.

Qual è stata la partita più gratificante della tua carriera?

Quella decisiva per la promozione in B1 con l’Ostuni. Ricordo l’entusiasmo e un tifo mai visto. Mi veniva la pelle d’oca ogni volta che toccavo un pallone.

E la partita che vorresti cancellare?

Una delle più recenti: quella contro l’Acquaviva. Può capitare di giocare male, ma è l’atteggiamento ad essere stato troppo superficiale.

Cosa ti piace di più del mondo della pallavolo?

Il rapporto con le compagne quando si riesce a costruire un clima positivo e sincero. Quest’anno credo che siamo già sulla buona strada.

C’è, invece, qualcosa che ti infastidisce?

L’ipocrisia. Ma naturalmente non è un problema che riguarda soltanto la pallavolo.

Perché due anni fa hai deciso di trasferirti in Campania e perché adesso hai deciso di tornare nella tua Puglia?

Decisi di andare a Salerno per assumermi responsabilità diverse; volevo mettermi alla prova e vedere come sarei riuscita a cavarmela lontano da casa. Sul passaggio da Salerno a Scafati, invece, hanno influito altri fattori, come il desiderio di restare vicina al gruppo di ex-compagne conosciute a Salerno e l’offerta interessante che mi era stata proposta dalla società scafatese.

Cosa ti resta dell’esperienza a Salerno e a Scafati?

Il bellissimo gruppo che avevamo costituito a Salerno. Sono stata troppo bene; non ci sono aggettivi. Ma anche a Scafati ho trovato delle ottime compagne di squadra. Sul piano tecnico, credo che gli insegnamenti di coach Castillo mi abbiano aiutata a migliorare.

Trepuzzi ha una squadra di pallavolo femminile; ti piacerebbe un giorno giocare nella squadra della tua città, a prescindere dalla categoria?

Sì, mi piacerebbe. Però… non prescindo dalla categoria e quindi non è il momento.

Qual è la rinuncia più gravosa a cui ti costringe la pallavolo?

In passato mi pesava il poco tempo che potevo dedicare ai miei amici. Adesso mi dispiace non poter stare abbastanza con i miei genitori.

Obiettivi e desideri personali per il tuo futuro:

Non ne ho a lungo termine perché a me piace vivere giorno per giorno ed affrontare le cose con gradualità. Penso a far bene quest’anno, poi si vedrà.


SALERNO-TARANTO 1-3

1 novembre 2009

Sabato 31 ottobre 2009 – ore 17.00

Si parte presto per Salerno visto che l’orario d’inizio è fissato per le 17.00. Sul pulmino oggi si sta un po’ più larghi perché non c’è Gisela, bloccata da un’improvvisa colica, non ci sono le creature sottoposte all’obbligo scolastico e non c’è la sostituta di Marika, ossia la signora Zonca. Sostituta sul pulmino, s’intende; però chissà che un giorno non la si possa provare anche sul parquet. D’altra parte, se il DNA non è acqua fresca…

Dato l’orario si mangerà lungo la strada.

Nell’ormai abituale ritrovo di Salandra incontriamo la componente lucana dello staff con il vettovagliamento. L’aspetto e le modalità della distribuzione ricordano le mense per gli indigenti, ma la qualità del cibo contenuto nei vassoi è eccellente. La pasta al sugo, in particolare, è una meraviglia.

L’odore del cibo attira qualche uccellino che passeggia sull’asfalto in cerca di residui e poi vola via senza accompagnare la squadra alla partita.

PalaVestuti e bar di fronte. Ricordo il cordiale incontro con la squadra del Salerno dell’anno scorso e il meno cordiale incontro con le giocatrici del Taranto che volevano (ingiustamente) linciarmi per alto tradimento. Ricordo la crema di caffé freddo. Ricordo il borsone di Alessandra, che era davanti all’ingresso del bar e poi è sparito per una buona mezz’ora.

Il palazzetto apre un po’ in ritardo e le squadre in attesa ne approfittano per socializzare.

L’incontro presenta molte curiose peculiarità. Tanto per cominciare, dopo aver condiviso nove mesi nel grembo materno, si ritrovano sul parquet le sorelle Stufano: Angela con il Taranto e Maria Rosaria con il Salerno.

La squadra campana ha un’altra caratteristica piuttosto inconsueta: saranno contemporaneamente in campo madre e figlia, Anna Maria Orefice e Marianna Ferrara. Non solo: madre e figlia sono anche rispettivamente moglie e figlia dell’allenatore Vito Ferrara.

Come ci tiene a sottolineare con comprensibile orgoglio il presidente del Salerno, Marianna è una ragazza del ’96. Giocherà da titolare e senza paura disputando una partita molto valida e chiudendo con 8 punti all’attivo.

L’importante è che sul parquet pubblico e privato non si sovrappongano…

Tornando alle gemelle della serata, sembra che coach Marcello in settimana abbia dato indicazione di battere proprio su Stufano (intesa come Maria Rosaria). Speriamo che non si verifichino equivoci disdicevoli e che nessuno tiri pallonate sulla nuca o sulla schiena della Stufano nostra.

Una caratteristica positiva del PalaVestuti è la raccolta differenziata dei rifiuti.

Che tristezza, però, vedere gli spalti così vuoti. La provincia di Salerno è terreno fertile per la pallavolo femminile di serie B (Scafati, Pontecagnano, Battipaglia, Sarno, ecc.), ma forse il capoluogo non si è mai “riscaldato” per il volley come la provincia.

E certamente, dopo i fasti dello scorso campionato, una squadra ricostruita da zero ed in lotta per la salvezza non aiuta. Però, almeno i parenti, e che cavolo!

Ah, già, dimenticavo che nell’attuale Salerno i parenti si dividono tra parquet e panchina e forse anche per questo gli spalti sono semivuoti…

Formazioni.

Mister Vito Ferrara, oltre alla gentile consorte in posto due e alla promettente figliola in posto quattro, schiera Stefania Macera in palleggio, Maria Rosario Stufano laterale, Sabrina De Maio e Valeria Pappalardo centrali e Rita Fadda libero.

In panchina: Italia Lamberti, Marianna Chieppa (non è che pure lei ha prestigiosi parenti nel volley? Non è che è la figlia di Tony Chieppa…?), Roberta Izzo e G. Ventre, che Angela s’ha scurdàte di inserirla nella lista e quindi non so come si chiami di nome.

Taranto.

Alessandra Certa in regia, Angela Stufano opposto, Ivana Gallo Ingrao e Silvia Mastandrea laterali, Cristiana Zonca e Silvia Renna centrali, Simona Leone libero.

Fanno compagnia a coach Marcello Presta: Katia Taddei e Simona Mereu.

Primo set

L’inizio è sconvolgente. Chi (come me, lo ammetto) credeva che il Salerno fosse una squadra destinata a fare da materasso, ha un brusco risveglio. Le atlete campane costruiscono gioco, difendono con i denti e in attacco passano da tutte le parti. Certo, anche il Taranto ci mette del suo con un avvio di partita sconcertante. La difesa, in questa fase, viene tagliata a fette e gli attacchi non sono mai incisivi. Beh, sì, è un sestetto inedito che necessita di tempo per amalgamarsi, ma la situazione si fa un po’ troppo pesante: 9-2.

Un punto Silvietta, uno Angela, uno Ivana; poi Alessandra decide di puntare in modo sistematico sul sottotenente di vascello e Cristiana sembra in grado di farsi carico della rimonta: dall’11-5 al 15-11 i sei punti del Taranto sono tutti suoi.

La salvezza viene dal centro, sia per i voltagabbana plurimi come Rutelli che per le biancoblu: dopo Cristiana è il momento di Silvia (19-14).

Ma Salerno non sta a guardare e trova l’affondo decisivo con un break da 4 punti in cui brilla la pipe di Marianna Ferrara (23-14).

Marcello puntella una ricezione in sofferenza introducendo Simona Mereu, ma un secondo tocco di Macera chiude il set con un punteggio piuttosto imbarazzante (25-17).

Secondo set

Bene Silvia e Silvietta (suoi gli unici due servizi vincenti delle ospiti) e poi fuga lanciata da una Cristiana strepitosa, baluardo sulla rete biancoblu (4-10).

Il vantaggio aumenta ancora grazie ai muri e ai primi tempi di Silvia, che qui è un’ex, e sul 10-19 i due allenatori si accordano per tentare di superare il primato mondiale di sostituzioni in un set (quattro a testa).

Marcello, in verità, non ha molte risorse umane a disposizione, ma quelle che ha le riversa sul parquet: prima Simona Mereu per dare sollievo a Silvietta in ricezione e poi, sull’11-22, è l’occasione buona per l’esordio assoluto di Katia Taddei in serie B2.

La schiacciatrice impiega soltanto due scambi per mettere a terra il primo punto della carriera nei campionati nazionali attaccando da posto quattro. Cioè, dal posto di Ivana…

Coach Ferrara richiama la figlia per una mezza rotazione introducendo al suo posto la Izzo; poi mette dentro la Chieppa e nel finale ci sarà spazio anche per la Lamberti.

Particolarmente vivace risulta la prestazione di Marianna Chieppa, che infatti non uscirà più dal parquet. I punti delle salernitane e gli errori offensivi del Taranto rischiano di provocare un mezzo patatrac: le padrone di casa ottengono un break da 8 e si portano sul 20-23.

Poi, per nostra fortuna, sbagliano un servizio ed un attacco e il pericolo svanisce (20-25).

Lo sguardo del presidente Di Grazio e l’agitazione nell’intervallo di coach Marcello comprovano che il Taranto non sta disputando una gara particolarmente convincente.

Terzo set

La figlia di Tony Chieppa appaga i propri bollenti spiriti con un muro, un primo tempo e un ace; è lei la giocatrice più incisiva del Salerno in questo frangente (4-4).

Quando ha finito di sfogarsi la brava centrale campana, è il turno delle brave centrali tarantine: due punti Silvia, uno Cristiana e un bel muro di Angela (vabbè oggi è opposto, ma di solito è centrale pure lei) sulla giovanissima Ferrara, che sul momento ci resta male ma poi saprà reagire. Siamo in vantaggio per 5-11.

C’è un problema istituzionale: chi comanda in campo? L’arbitro è per definizione il direttore di gara, ma Cristiana fa notare di essere più alta in grado del commilitone.

Nel frattempo, però, gli arbitri hanno altro a cui pensare e si dedicano al mobilio del PalaVestuti. Il tavolino del segnapunti ha qualcosa che non va, ma da lontano non si capisce cosa.

Ancora una volta il Taranto si rilassa ed è un lusso che con questo Salerno non ci si può permettere. Con gradualità e costanza le padrone di casa rosicchiano punti sino a sfiorare il pareggio (13-14).

Per fortuna Ivana è in crescita e Cristiana continua a piazzare muri e fast: manteniamo le distanze (18-21).

Poco dopo, però, Roberta Izzo, che ha appena sostituito Maria Rosaria Stufano, realizza la doppietta che vale il pareggio sorprendendo fatalmente la ricezione jonica (22-22).

Per fortuna, anche noi abbiamo una golden girl che sa assumersi responsabilità importanti: Silvietta ci regala due palle-set (22-24).

Orefice annulla la seconda (24-24) e Salerno sente l’odore del primo punto in classifica mentre il panico si diffonde tra i sostenitori appulo-lucani.

C’è uno scambio lunghissimo che mette a dura prova le nostre coronarie, ma un’epica Leone ribatte tutti i colpi del Salerno, poi Orefice riceve una palla molto decentrata che può solo far rimbalzare sul muro tarantino sperando che schizzi fuori; la palla, invece, cade dentro il campo salernitano. E’ stata Silvia ad averci tolto le castagne dal fuoco (24-25).

Ed è ancora Silvia ad opporre un muro magnifico all’ultimo attacco campano (24-26).

Quarto set

Mamma Orefice e figlia Ferrara mettono il pallone a terra e tengono in corsa il Salerno, ma il Taranto del quarto set è il più cazzuto della serata. La partita delle padrone di casa finisce sul 6-7, quando Silvia va servire mettendo in difficoltà la ricezione ospite e facilitando così il lavoro delle compagne.

La centrale salentina si è spesso concessa una batteria di servizi insidiosi nel corso di questo incontro; peccato che poi li abbia chiusi con un errore. Ma questo non attenua i meriti di quella che, secondo me, è risultata la MVP della partita. Sarebbe, cioè, la miglior giocatrice, però cosa cacchio indichi l’acronimo MVP non ‘nge l’agghie mai capìte…

Bene Cristiana, bene Angela con un pallonetto, bene soprattutto la difesa. Siamo 6-13 ed è finalmente un buon Taranto.

Ivana e Silvietta aumentano ulteriormente il vantaggio e sull’11-21 Marcello riconcede cinque minuti di celebrità a Katia Taddei (altro punto; questa volta da posto due, non da “posto Ivana”).

La girandola di sostituzioni di mister Ferrara non produce gli effetti del secondo set; Taranto amministra il parziale senza particolari difficoltà e il punto della vittoria è firmato da Ivana.

Bah, diciamo che la nostra storia ha conosciuto vittorie più esaltanti.

Diciamo pure che nonostante i cinque punti in due partite la classifica resta, per noi, sostanzialmente invariata dato che non abbiamo recuperato alcuna posizione. Tanta fatica pe’ nudd’…

In questo campionato non si capisce un tubo.

Indubbiamente con il San Pietro Vernotico servirà un altro Taranto perché in caso contrario non avremmo scampo. Anche se sembrava la stessa cosa alla vigilia della partita di Potenza.

Durante il viaggio di ritorno avvengono cose che preferisco non riferire.

Torniamo con una maniglia del bagno in più e con un po’ di “aria che ha preso l’ascensore” in meno. La serata delle giocatrici si conclude nel locale di Simona Mereu, che a quanto pare è diventata imprenditrice della ristorazione.

‘A fava e ‘u scuèrcele

SILVIA: Partita superba impreziosita da 17 punti personali. I due muri alla fine del terzo set hanno, inoltre, cancellato quello che stava manifestandosi come un incubo dalle conseguenze imprevedibili.

L’UCCELLO: L’uccello di Salandra si è avvicinato per mangiare, ma poi è volato via senza dare confidenza alle giocatrici. Insomma, appagati i bisogni dell’istinto, si è rivelato per l’egoista che è. Gli uccelli perbene non si comportano così.

Tabellino: Salerno-TARANTO 1-3 (25-17, 20-25, 24-26, 14-25)

Salerno: Lamberti 0, De Maio 3, Ferrara 8, Pappalardo 6, Ventre NE, Chieppa 7, Stufano 11, Orefice 9, Macera 3, Izzo 3, Fadda (L) – All. Ferrara.

Aces 4, errori in battuta 5, muri-punto 4.

Taranto: Zonca 16, Taddei 2, Gallo Ingrao 10, Renna 17, Stufano 8, Mastandrea 17, Certa 1, Mereu 0, Leone (L) – All. Presta.

Aces 2, errori in battuta 6, muri-punto 12.

Arbitri: Vincenzo Brasiello (NA) e Luigi Esposito (NA).

Durata set: 20’, 26’, 30’, 21’ – Durata totale dell’incontro: 1.45’.

Altri risultati: Centro Ester NA-Livi Potenza 3-0, Leonessa Altamura-Arzano 3-2, AS Benevento-V.Altamura 3-1, Acquaviva delle Fonti-Accademia BN 1-3, Battipaglia-Sarno 3-2, Oria-Molfetta 0-3, ASCI Potenza-San Pietro Vernotico 2-3.

Classifica: Centro Ester NA e Sarno 17; Molfetta 15; AS Benevento, Battipaglia, San Pietro Vernotico e Arzano 14; Leonessa Altamura e ASCI Potenza 13; TARANTO 12; Accademia BN 8; Oria 6; Livi Potenza 5; Acquaviva delle Fonti 4; V.Altamura 2; Salerno 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Oria 200,00; ASCI Potenza 50,00; Accademia BN 40,00; tutte le altre 0,00.

Nessuna sanzione economica nella 6^ giornata.

Prossimo turno: Taranto-San Pietro Vernotico, sabato 7 novembre, ore 19.00, Istituto Maria Pia, via Galilei.


RICOMINCIAMO!

3 settembre 2009

Anche quest’anno, nell’imminenza dell’avvio della nuova stagione agonistica, diamo uno sguardo al calendario del campionato, agli assetti delle nostre avversarie ed ai rispettivi siti internet. Non è un’impresa facile perché gli assetti di molte formazioni sono ancora molto fluidi, a cominciare da noi che ancora dobbiamo capire chi siamo, cosa siamo e soprattutto dove siamo.

Le notizie di mercato sono state raccolte per lo più in rete e difficilmente potranno risultare esaustive. Ho distinto le notizie certe, diffuse dalle stesse società o dalle interessate, dalle voci di mercato e dai pettegolezzi (che ho ignorato anche se in buona fede o qualificati).

Ove ci fossero errori od omissioni, si accolgono con piacere correzioni e segnalazioni purché si citino fonti certe. Altrettanto preziose saranno le segnalazioni di siti internet che qui non sono stati menzionati.

E’ inutile far presente che si tratta di una fotografia “in movimento”. Si sa che il mercato è ancora apertissimo ed anche quelle che sembrano certezze potrebbero alla fine non essere tali, senza contare che molte giocatrici sono ufficialmente in cerca di squadra ed alcune di esse sono in grado, da sole, di trasformare le ambizioni di una società.

Era una doverosa premessa.

Il nostro campionato ricomincia dal Centro Ester il 19 settembre. Corsi e ricorsi storici. Ricorderete che furono proprio le napoletane le prime avversarie assolute della Palafiom in serie B2 due anni fa, in una partita per noi storica ed entusiasmante che si concluse al tie-break. Per quell’esordio non avrebbe potuto esserci all’epoca un’avversaria più prestigiosa visti i successi nazionali ed internazionali di questa società. La stagione delle partenopee si concluse con una retrocessione maturata soltanto all’ultimo scambio e all’ultimo respiro in quel di Ostuni, ma era una squadra che a me piaceva moltissimo per tecnica e per carattere.

Dopo un solo anno di purgatorio in C, il Centro Ester ritorna adesso nei campionati nazionali. Tra le barresi brilla la presenza di un’atleta Di Cristo (Annalaura) e dell’altra centrale appena ingaggiata, Nunzia Buonandi, ma c’è da giurare che potremo apprezzare molte ragazzine cresciute in un vivaio particolarmente fertile.

Il Centro Ester, fra l’altro, non si occupa soltanto di pallavolo, ma è una polisportiva impegnata in vari settori, sportivi e non. Proprio qualche mese fa ho conosciuto uno sfortunato ragazzo di quelle parti che tra famiglia allo sbando e amicizie delinquenziali aveva avuto come unico riferimento educativo sano proprio il Centro Ester. Il sito è http://www.centroester.it; selezionare le voci Dipartimento sportivo, poi Pallavolo e infine Comunicati stampa.

La prima trasferta (26 settembre) è nella mitica Altamura, terra di grandi tradizioni per il volley femminile e soprattutto terra dei mitici doppiatori murgesi, che spero di avere finalmente l’occasione di incontrare per ascoltare le loro voci dal vivo, oltre che per tentare di convincerli a non abbandonare un’arte che hanno saputo interpretare meglio di chiunque altro. Sono ben due le formazioni altamurane; la prima che affronteremo è la Clemente Dibenedetto Leonessa Altamura. Le ragazze di coach Marchisio hanno ottenuto la promozione in B2 con una squadra quasi interamente costituita da Under. Under pregiate. Dovremmo così ritrovare sul nostro cammino una “vecchia” conoscenza dei campionati giovanili, “Dinamite-12” Graziana Caputo.

Ingaggiata la centrale Mina Cucinelli.

Il sito è http://leonessavolley.it/index.php.

La seconda località “bi-squadre” che visiteremo quest’anno, dopo Altamura, è il capoluogo della Basilicata, dove ci recheremo nella terza giornata per affrontare l’ASCI Potenza. Orfana di coach Caliendo, la formazione lucana ha ingaggiato la schiacciatrice Francesca Nolè, reduce da un ottimo campionato a Battipaglia. Suo il compito di non far rimpiangere la fuoriclasse Paola Felicetti, trasferitasi a Sala Consilina. Nel capoluogo lucano sono arrivate anche Ghersetti, Arras, Radkova e Ridolfo, e sono state confermate Di Camillo, Di Lucchio, Santangelo e Taddei. In partenza Pontillo, Carbonara, Sinisi e Muscillo.

Il sito dell’ASCI Potenza, da cui sono state acquisite queste notizie, è www.ascivolley.it. Non si ha notizia di Avena e Restaino; non figurano tra le confermate ma neanche tra le partenti. Saranno state rapite anche loro da un UFO…

Si torna a Taranto, cioè a Montescaglioso, cioè a casa, insomma, per una prima sfida all’insegna delle ex, con riferimento alle indimenticate e indimenticabili Rossella Garaguso e Simona Mucci (Mucci s’achiàm’, none Moccia…!), punti di forza della neopromossa Oria. Nella splendida città federiciana dovrebbe esibirsi anche la marziana Ida Taurisano, circostanza che proietterebbe molto in alto le quotazioni delle brindisine, anche in considerazione della conferma di Luisa Chionna, altra atleta di categoria superiore, e dell’ingaggio della centrale Monica Casalino. Confermate Sebastio, Lonoce e Tateo. E’ invece andata a Noci una delle bandiere biancazzurre, Lucrezia Liace.

Il sito è www.newvolleyoria.it, che però viene aggiornato in modo un po’ discontinuo.

Il Battipaglia di coach Caliendo è l’avversaria della quinta giornata. Speriamo che dopo il travolgente girone di ritorno dello scorso anno Lombardo & Co. si siano date una calmata, ma ho paura di no. E’ andata via l’attaccante Nolè, ma è arrivata la forte centrale Valentina Borrelli, che trova dunque posto in un roster molto interessante e già ben affiatato (si pensi alla citata Lombardo, a Palladino, a El Gamal, a Dello Monaco, ecc.). Per motivi assai lieti ho la sensazione che il libero Granozio non potrà servire la causa, ma al suo posto dovrebbe subentrare Paola Barletta. Tra i volti nuovi anche la palleggiatrice Rossana Montemurro, la schiacciatrice  Sara Casale e le centrali Federica Buonocore e Barbara Giordano. Forse andrà via per motivi di studio la forte centrale Antonella Miano.

Il sito è www.volleyclubbattipaglia.it.

Ancora un derby domestico alla 6^ giornata, quando riceveremo l’Acquaviva delle Fonti. L’ultimo confronto sotto rete risale al campionato di serie C 2005-’06; si giocava all’Alfieri e ricordo una storica ricezione di Ivana al 4^ set sul 25-24 per le ospiti…

Non mi pare che la squadra (probabilmente confermata in gran parte) abbia un proprio sito; le notizie sulla formazione barese (ferme alla promozione e quindi del mercato estivo non sappiamo nulla), comunque, si trovano regolarmente su www.acquavivalive.it/sport.

Il 31 ottobre la Palafiom sarà di scena al PalaVestuti di Salerno. Completamente smantellata la formazione che conquistò i play-off l’anno scorso, la Scuola Volley punta su forze fresche e sulla regia di Annamaria Orefice. A proposito di freschezza, precisiamo sin d’ora che ci farebbe piacere trattare l’acquisto di ulteriori mozzarelle di bufala con il gentile rappresentante del caseificio che l’anno scorso risultò particolarmente efficiente.

Il sito del Salerno è www.scuolavolleysalerno.it.

Novembre si apre all’insegna della grande sfida con il San Pietro Vernotico, vincitore dello scorso campionato di serie C. Nella città brindisina, che non è nuova ai parquet delle categorie nazionali, hanno allestito una formazione di tutto rispetto e proiettata verso il vertice del girone. Oltre a coach Vincenzo Lapertosa (assistito da Catia De Nicola) sono state confermate Loredana Corvino, Manuela Cafarella e Annalisa Perrone; sono arrivate la fuoriclasse Michela Ristits, la nostra ex Marcella Scaglioso (che saluto), la centrale Claudia Carrozzo e Valentina De Mitri, che torna in B dopo le eccellenti stagioni a Oria e a Ceglie.

C’è anche un bel contorno di promettenti giovani atlete pugliesi: Sabrina Ferraro (ex Brindisi), Giorgia Valente (ex Tuglie), Silvia Antonaci (ottima centrale della Sport Fit Center Lecce) e la palleggiatrice Sara Barba, Cosentino in miniatura, anche lei apprezzata nelle semifinali regionali al Maria Pia due anni fa.

Il sito del San Pietro è www.skylovolley.it.

Nona giornata in visita all’AS Benevento, una delle due formazioni del capoluogo sannita. Scusate la scarsa finezza, ma dopo lo 0-6 dello scorso anno (peraltro ineccepibile), io mi do una vigorosa grattata.

Sembra che Agozzino & Co. siano state confermate in blocco, inclusa la stella del volley mondiale, Giovanna Bernardi, eletta dalla FIVB miglior giocatrice del XX secolo.

Temo che la società non abbia un proprio sito.

Ritorno nella Murgia barese il 21 novembre, fronte AS Altamura. Le pari opportunità nel girone, rappresentate lo scorso anno dalla sola Annagrazia Matera, raddoppiano grazie alla seconda gentilcoach, Pina Difonzo. La società ha fatto spese soprattutto in Campania: da Battipaglia è arrivato il libero Ileana Evangelista, da Scafati l’opposta Sara Giogli (benvenuta in Puglia; salutami Franco), da Sala Consilina la palleggiatrice Simona Ancora e la schiacciatrice Carmen Vantaggiato.

Dal mercato pugliese provengono, invece, Debora Zicari (laterale, ex Santeramo), Anna Simonetti (libero, ex Santeramo) e Grazia Spinelli (centrale, ex Turi).

Dalla Sicilia gli acquisti più suggestivi: Francesca Licata (laterale, ex Siracusa, B2) e la brasiliana Ana Carolina Branco (centrale, ex Rossano, B1).

Anche in questo caso, non ho notizia di un sito della società, ma sono pronto a rettificare nel caso mi fosse sfuggito.

Incontro di prestigio all’11^ giornata: l’Arzano, neopromossa ma con un passato finanche in serie A2. E’ proprio con l’Arzano che ha giocato in serie A Veronica Grimaldi, come il fan club ci tiene a ricordare. E lo ribadiamo: Veronica Grimaldi ha giocato in serie A! Con i rinforzi di cui si è dotato, non si può escludere che l’Arzano possa tornare in poco tempo a certi livelli. Un nome su tutti: Nunzia Campolo, che ancora non si decide a togliersi dai… a giocare in campionati più degni della sua indiscussa bravura. Il tentativo di clonazione dell’Orion di due anni fa contempla anche l’ingaggio di Maria Grazia Sforza.

Confermate Maggie Cozzolino, Santa Guida ed Elisabetta Piscopo; ingaggiate anche Lisa Gritto e Carmela Petrella.

Il sito dell’Arzano non mi è noto.

Prima di un terribile rush finale, la Palafiom deve misurarsi con l’Accademia Volley Benevento, che non è la squadra di Maria De Filippi, ma è una formazione proveniente dalla serie A2 che punta decisamente sulla linea verde. Ingaggiate “la ragazza col turbante” Giuditta Tancredi, il libero Emilia Gaudio, la centrale Erica Lestini e molte altre giovani promettenti. Ma un particolare motivo d’interesse sarà monitorare i progressi del gioiellino del Salento, la palleggiatrice Eleonora Carbone. Dall’alto dei suoi 23 anni sembra una vecchietta la centrale Rosa Principe (ex Monterotondo, B1). Della formazione di A2 sono rimaste Annamaria Ferrone ed Elena Gammarota.

Il sito di riferimento è www.accademiavolley.it.

Tre squadre in B (inclusa la Lorelei in B1) non sono evidentemente un lusso per Potenza. Dopo l’ASCI ci confronteremo, infatti, con la Livi Potenza, formazione temibile ed ambiziosa in virtù degli acquisti di Roberta Calculli (palleggiatrice, ex Matera), della russa Elena Alexandrova (schiacciatrice, ex Lorelei) e soprattutto della nostra Michela Benefico (schiacciatrice), grande cuore rossoblu che sarà difficile immaginarsi contro. L’ultimo acquisto è Ilaria Barbaro, che abbiamo conosciuto a Manfredonia.

Sul web bisogna digitare www.livivolley.it.

L’ultimo derby è a Molfetta. Dopo la salvezza conquistata l’anno scorso, l’Azzurra ha radicalmente cambiato obiettivi e si pone adesso tra le favorite del campionato.

L’aveva promesso e l’ha fatto davvero: il presidente Giancaspro ha condotto la prima campagna acquisti della storia del volley su Facebook. Segni dei tempi. Quindi delle adriatiche sappiamo tutto. Ad arricchire il roster di Annagrazia Matera sono arrivate le palleggiatrici Virginia Alfieri (Vigolzone, B1) e Sara Grassi (Bitonto, C), le schiacciatrici Barbara Guglielmi (Mariano Corciano, B2) e Savina Binetti (Molfetta Volley, C), le centrali Angela Tralli (Marsala, B1) e Mariella Lasorsa (Molfetta Volley, C). Restano a Molfetta Mara Racanati, Marilena Fracchiolla, Brigida Fortunato, Alessandra Nappi, Marta De Gennaro, Simona Marasco e Valeria Brattoli.

L’occasione è comunque gradita per salutare due atlete in partenza: la concittadina dai capelli sciolti, Giusy D’Elia, e la mitica capitana e santa Maria Teresa Francioso, sempre grato per le indimenticabili emozioni che ha saputo regalare in quel di Gioia del Colle.

Imminente il nuovo sito internet della società.

Si chiude contro il Sarno, come l’anno scorso ma a campi invertiti. La carrellata delle giocatrici a disposizione di coach Loparco rappresenta, da sola, una certificazione di favorita per la vittoria finale: Tatiana Capriotti, Vanessa Torrisi, Daniela Polito, Neide Pereira, Raquel Santos (se confermata), Tania Costantino, Annamaria Amitrano, Antonella Salvati, Arianna Amati e Angela Castiello.

Vabbè, organizziamo una petizione per dichiarare il Sarno già in B1 e facciamo prima. Due turni di riposo a squadra e non ne parliamo più…

A pensarci bene, però, c’è una grande incognita: chi saprà sostituire lo scout-man Sasà Albanese (che saluto in vista della nuova avventura a Mercato San Severino)? Quel computer portatile contiene dati più preziosi del registratore di Patrizia D’Addario.

Colgo l’occasione per salutare Maria Rosa e la nostra “bestia nera” Veronica; spero che ci si incontri sugli spalti.

Il sito del Sarno, bellissimo ma non sempre aggiornato, è www.aitovolleysarno.it.

NOTE:

Le foto di Acquaviva delle Fonti è tratta da www .comune.acquaviva.ba.it.