Sabato 31 ottobre 2009 – ore 17.00
Si parte presto per Salerno visto che l’orario d’inizio è fissato per le 17.00. Sul pulmino oggi si sta un po’ più larghi perché non c’è Gisela, bloccata da un’improvvisa colica, non ci sono le creature sottoposte all’obbligo scolastico e non c’è la sostituta di Marika, ossia la signora Zonca. Sostituta sul pulmino, s’intende; però chissà che un giorno non la si possa provare anche sul parquet. D’altra parte, se il DNA non è acqua fresca…
Dato l’orario si mangerà lungo la strada.
Nell’ormai abituale ritrovo di Salandra incontriamo la componente lucana dello staff con il vettovagliamento. L’aspetto e le modalità della distribuzione ricordano le mense per gli indigenti, ma la qualità del cibo contenuto nei vassoi è eccellente. La pasta al sugo, in particolare, è una meraviglia.
L’odore del cibo attira qualche uccellino che passeggia sull’asfalto in cerca di residui e poi vola via senza accompagnare la squadra alla partita.
PalaVestuti e bar di fronte. Ricordo il cordiale incontro con la squadra del Salerno dell’anno scorso e il meno cordiale incontro con le giocatrici del Taranto che volevano (ingiustamente) linciarmi per alto tradimento. Ricordo la crema di caffé freddo. Ricordo il borsone di Alessandra, che era davanti all’ingresso del bar e poi è sparito per una buona mezz’ora.
Il palazzetto apre un po’ in ritardo e le squadre in attesa ne approfittano per socializzare.
L’incontro presenta molte curiose peculiarità. Tanto per cominciare, dopo aver condiviso nove mesi nel grembo materno, si ritrovano sul parquet le sorelle Stufano: Angela con il Taranto e Maria Rosaria con il Salerno.
La squadra campana ha un’altra caratteristica piuttosto inconsueta: saranno contemporaneamente in campo madre e figlia, Anna Maria Orefice e Marianna Ferrara. Non solo: madre e figlia sono anche rispettivamente moglie e figlia dell’allenatore Vito Ferrara.
Come ci tiene a sottolineare con comprensibile orgoglio il presidente del Salerno, Marianna è una ragazza del ’96. Giocherà da titolare e senza paura disputando una partita molto valida e chiudendo con 8 punti all’attivo.
L’importante è che sul parquet pubblico e privato non si sovrappongano…
Tornando alle gemelle della serata, sembra che coach Marcello in settimana abbia dato indicazione di battere proprio su Stufano (intesa come Maria Rosaria). Speriamo che non si verifichino equivoci disdicevoli e che nessuno tiri pallonate sulla nuca o sulla schiena della Stufano nostra.
Una caratteristica positiva del PalaVestuti è la raccolta differenziata dei rifiuti.
Che tristezza, però, vedere gli spalti così vuoti. La provincia di Salerno è terreno fertile per la pallavolo femminile di serie B (Scafati, Pontecagnano, Battipaglia, Sarno, ecc.), ma forse il capoluogo non si è mai “riscaldato” per il volley come la provincia.
E certamente, dopo i fasti dello scorso campionato, una squadra ricostruita da zero ed in lotta per la salvezza non aiuta. Però, almeno i parenti, e che cavolo!
Ah, già, dimenticavo che nell’attuale Salerno i parenti si dividono tra parquet e panchina e forse anche per questo gli spalti sono semivuoti…
Formazioni.
Mister Vito Ferrara, oltre alla gentile consorte in posto due e alla promettente figliola in posto quattro, schiera Stefania Macera in palleggio, Maria Rosario Stufano laterale, Sabrina De Maio e Valeria Pappalardo centrali e Rita Fadda libero.
In panchina: Italia Lamberti, Marianna Chieppa (non è che pure lei ha prestigiosi parenti nel volley? Non è che è la figlia di Tony Chieppa…?), Roberta Izzo e G. Ventre, che Angela s’ha scurdàte di inserirla nella lista e quindi non so come si chiami di nome.
Taranto.
Alessandra Certa in regia, Angela Stufano opposto, Ivana Gallo Ingrao e Silvia Mastandrea laterali, Cristiana Zonca e Silvia Renna centrali, Simona Leone libero.
Fanno compagnia a coach Marcello Presta: Katia Taddei e Simona Mereu.
Primo set
L’inizio è sconvolgente. Chi (come me, lo ammetto) credeva che il Salerno fosse una squadra destinata a fare da materasso, ha un brusco risveglio. Le atlete campane costruiscono gioco, difendono con i denti e in attacco passano da tutte le parti. Certo, anche il Taranto ci mette del suo con un avvio di partita sconcertante. La difesa, in questa fase, viene tagliata a fette e gli attacchi non sono mai incisivi. Beh, sì, è un sestetto inedito che necessita di tempo per amalgamarsi, ma la situazione si fa un po’ troppo pesante: 9-2.
Un punto Silvietta, uno Angela, uno Ivana; poi Alessandra decide di puntare in modo sistematico sul sottotenente di vascello e Cristiana sembra in grado di farsi carico della rimonta: dall’11-5 al 15-11 i sei punti del Taranto sono tutti suoi.
La salvezza viene dal centro, sia per i voltagabbana plurimi come Rutelli che per le biancoblu: dopo Cristiana è il momento di Silvia (19-14).
Ma Salerno non sta a guardare e trova l’affondo decisivo con un break da 4 punti in cui brilla la pipe di Marianna Ferrara (23-14).
Marcello puntella una ricezione in sofferenza introducendo Simona Mereu, ma un secondo tocco di Macera chiude il set con un punteggio piuttosto imbarazzante (25-17).
Secondo set
Bene Silvia e Silvietta (suoi gli unici due servizi vincenti delle ospiti) e poi fuga lanciata da una Cristiana strepitosa, baluardo sulla rete biancoblu (4-10).
Il vantaggio aumenta ancora grazie ai muri e ai primi tempi di Silvia, che qui è un’ex, e sul 10-19 i due allenatori si accordano per tentare di superare il primato mondiale di sostituzioni in un set (quattro a testa).
Marcello, in verità, non ha molte risorse umane a disposizione, ma quelle che ha le riversa sul parquet: prima Simona Mereu per dare sollievo a Silvietta in ricezione e poi, sull’11-22, è l’occasione buona per l’esordio assoluto di Katia Taddei in serie B2.
La schiacciatrice impiega soltanto due scambi per mettere a terra il primo punto della carriera nei campionati nazionali attaccando da posto quattro. Cioè, dal posto di Ivana…
Coach Ferrara richiama la figlia per una mezza rotazione introducendo al suo posto la Izzo; poi mette dentro la Chieppa e nel finale ci sarà spazio anche per la Lamberti.
Particolarmente vivace risulta la prestazione di Marianna Chieppa, che infatti non uscirà più dal parquet. I punti delle salernitane e gli errori offensivi del Taranto rischiano di provocare un mezzo patatrac: le padrone di casa ottengono un break da 8 e si portano sul 20-23.
Poi, per nostra fortuna, sbagliano un servizio ed un attacco e il pericolo svanisce (20-25).
Lo sguardo del presidente Di Grazio e l’agitazione nell’intervallo di coach Marcello comprovano che il Taranto non sta disputando una gara particolarmente convincente.
Terzo set
La figlia di Tony Chieppa appaga i propri bollenti spiriti con un muro, un primo tempo e un ace; è lei la giocatrice più incisiva del Salerno in questo frangente (4-4).
Quando ha finito di sfogarsi la brava centrale campana, è il turno delle brave centrali tarantine: due punti Silvia, uno Cristiana e un bel muro di Angela (vabbè oggi è opposto, ma di solito è centrale pure lei) sulla giovanissima Ferrara, che sul momento ci resta male ma poi saprà reagire. Siamo in vantaggio per 5-11.
C’è un problema istituzionale: chi comanda in campo? L’arbitro è per definizione il direttore di gara, ma Cristiana fa notare di essere più alta in grado del commilitone.
Nel frattempo, però, gli arbitri hanno altro a cui pensare e si dedicano al mobilio del PalaVestuti. Il tavolino del segnapunti ha qualcosa che non va, ma da lontano non si capisce cosa.
Ancora una volta il Taranto si rilassa ed è un lusso che con questo Salerno non ci si può permettere. Con gradualità e costanza le padrone di casa rosicchiano punti sino a sfiorare il pareggio (13-14).
Per fortuna Ivana è in crescita e Cristiana continua a piazzare muri e fast: manteniamo le distanze (18-21).
Poco dopo, però, Roberta Izzo, che ha appena sostituito Maria Rosaria Stufano, realizza la doppietta che vale il pareggio sorprendendo fatalmente la ricezione jonica (22-22).
Per fortuna, anche noi abbiamo una golden girl che sa assumersi responsabilità importanti: Silvietta ci regala due palle-set (22-24).
Orefice annulla la seconda (24-24) e Salerno sente l’odore del primo punto in classifica mentre il panico si diffonde tra i sostenitori appulo-lucani.
C’è uno scambio lunghissimo che mette a dura prova le nostre coronarie, ma un’epica Leone ribatte tutti i colpi del Salerno, poi Orefice riceve una palla molto decentrata che può solo far rimbalzare sul muro tarantino sperando che schizzi fuori; la palla, invece, cade dentro il campo salernitano. E’ stata Silvia ad averci tolto le castagne dal fuoco (24-25).
Ed è ancora Silvia ad opporre un muro magnifico all’ultimo attacco campano (24-26).
Quarto set
Mamma Orefice e figlia Ferrara mettono il pallone a terra e tengono in corsa il Salerno, ma il Taranto del quarto set è il più cazzuto della serata. La partita delle padrone di casa finisce sul 6-7, quando Silvia va servire mettendo in difficoltà la ricezione ospite e facilitando così il lavoro delle compagne.
La centrale salentina si è spesso concessa una batteria di servizi insidiosi nel corso di questo incontro; peccato che poi li abbia chiusi con un errore. Ma questo non attenua i meriti di quella che, secondo me, è risultata la MVP della partita. Sarebbe, cioè, la miglior giocatrice, però cosa cacchio indichi l’acronimo MVP non ‘nge l’agghie mai capìte…
Bene Cristiana, bene Angela con un pallonetto, bene soprattutto la difesa. Siamo 6-13 ed è finalmente un buon Taranto.
Ivana e Silvietta aumentano ulteriormente il vantaggio e sull’11-21 Marcello riconcede cinque minuti di celebrità a Katia Taddei (altro punto; questa volta da posto due, non da “posto Ivana”).
La girandola di sostituzioni di mister Ferrara non produce gli effetti del secondo set; Taranto amministra il parziale senza particolari difficoltà e il punto della vittoria è firmato da Ivana.
Bah, diciamo che la nostra storia ha conosciuto vittorie più esaltanti.
Diciamo pure che nonostante i cinque punti in due partite la classifica resta, per noi, sostanzialmente invariata dato che non abbiamo recuperato alcuna posizione. Tanta fatica pe’ nudd’…
In questo campionato non si capisce un tubo.
Indubbiamente con il San Pietro Vernotico servirà un altro Taranto perché in caso contrario non avremmo scampo. Anche se sembrava la stessa cosa alla vigilia della partita di Potenza.
Durante il viaggio di ritorno avvengono cose che preferisco non riferire.
Torniamo con una maniglia del bagno in più e con un po’ di “aria che ha preso l’ascensore” in meno. La serata delle giocatrici si conclude nel locale di Simona Mereu, che a quanto pare è diventata imprenditrice della ristorazione.
‘A fava e ‘u scuèrcele
SILVIA: Partita superba impreziosita da 17 punti personali. I due muri alla fine del terzo set hanno, inoltre, cancellato quello che stava manifestandosi come un incubo dalle conseguenze imprevedibili.
L’UCCELLO: L’uccello di Salandra si è avvicinato per mangiare, ma poi è volato via senza dare confidenza alle giocatrici. Insomma, appagati i bisogni dell’istinto, si è rivelato per l’egoista che è. Gli uccelli perbene non si comportano così.
Tabellino: Salerno-TARANTO 1-3 (25-17, 20-25, 24-26, 14-25)
Salerno: Lamberti 0, De Maio 3, Ferrara 8, Pappalardo 6, Ventre NE, Chieppa 7, Stufano 11, Orefice 9, Macera 3, Izzo 3, Fadda (L) – All. Ferrara.
Aces 4, errori in battuta 5, muri-punto 4.
Taranto: Zonca 16, Taddei 2, Gallo Ingrao 10, Renna 17, Stufano 8, Mastandrea 17, Certa 1, Mereu 0, Leone (L) – All. Presta.
Aces 2, errori in battuta 6, muri-punto 12.
Arbitri: Vincenzo Brasiello (NA) e Luigi Esposito (NA).
Durata set: 20’, 26’, 30’, 21’ – Durata totale dell’incontro: 1.45’.
Altri risultati: Centro Ester NA-Livi Potenza 3-0, Leonessa Altamura-Arzano 3-2, AS Benevento-V.Altamura 3-1, Acquaviva delle Fonti-Accademia BN 1-3, Battipaglia-Sarno 3-2, Oria-Molfetta 0-3, ASCI Potenza-San Pietro Vernotico 2-3.
Classifica: Centro Ester NA e Sarno 17; Molfetta 15; AS Benevento, Battipaglia, San Pietro Vernotico e Arzano 14; Leonessa Altamura e ASCI Potenza 13; TARANTO 12; Accademia BN 8; Oria 6; Livi Potenza 5; Acquaviva delle Fonti 4; V.Altamura 2; Salerno 0.
Trofeo Bin Laden (multe in euro): Oria 200,00; ASCI Potenza 50,00; Accademia BN 40,00; tutte le altre 0,00.
Nessuna sanzione economica nella 6^ giornata.
Prossimo turno: Taranto-San Pietro Vernotico, sabato 7 novembre, ore 19.00, Istituto Maria Pia, via Galilei.