ORIA – VALENZANO CAPURSO 3-1

27 Maggio 2015

Fantastiche

Domenica 24 maggio 2015 – ore 18.30

Le migliori aspettative si sono realizzate.

Sul piano tecnico le nostre ragazze hanno fatto nel migliore dei modi tutto quello che avrebbero dovuto fare.

Sul piano caratteriale hanno fatto anche di più. Hanno giocato con il cuore, con carattere, con grinta, con cattiveria agonistica (forse pure troppa…). Hanno davvero dato tutto. E dopo aver dato tutto, hanno generato qualche altra cosa dentro sé stesse, una nuova energia, per poter dare anche quella.

Ho più volte detto che – secondo me – Ivana sta disputando la migliore stagione da quando la conosco, ossia dai tempi della Palafiom Taranto. La partita di stasera è emblematica: ha dato l’esempio, ha difeso, ha attaccato, ha sostenuto, ha incoraggiato, ha caricato le sue giovani compagne.

Ivana Gallo Ingrao

E le sue giovani compagne? La partita di oggi sembra essere stato il momento in cui tutte loro sono diventate grandi.

Crescere è un processo lungo e continuativo, d’accordo, ma la sensazione è che domenica sia scattato qualcosa. Il 24 maggio abbiamo oltrepassato il nostro Piave, cento anni dopo i fanti del Regio Esercito.

Giada, Morgana, Simonina, Moretto e Giorgia sono diventate grandi.

Non sono diventate perfette: sbaglieranno ancora, faranno cadere pallonetti difendibili, spediranno sulla Luna palloni facili, subiranno ace e sprecheranno servizi. Lo hanno fatto anche oggi, se è per questo. Ma guardarle giocare oggi è stato come vedere la propria figlia adolescente uscire la prima volta con un ragazzo, la stessa consapevolezza agrodolce che le piccine non sono più le cocche nostre ma vivono di vita propria, una vita che possono e sanno gestire con autonomia e con maturità.

Simona Bianco

Che partita hanno giocato: lottando, soffrendo, credendoci, sbagliando e poi rimediando agli errori. E non lo hanno fatto soltanto perché glielo diceva il mister; dal mister hanno recepito le indicazioni tattiche e un minimo di motivazione.

L’hanno fatto perché lo volevano. L’hanno fatto perché ci credevano. L’hanno fatto perché ieri non erano otto atlete ad essere entrate in campo; ieri erano otto giocatrici di pallavolo.

Restano Ale e Federica, che non hanno l’esperienza di Ivana e non sono neanche “le piccine nostre”. Beh, loro hanno fatto l’uno e l’altro: hanno giocato con la maturità di Ivana e con l’entusiamo delle creature. Basti pensare a come hanno gestito palloni scottanti e a come si sono menàte su ogni pallone.

Alessandra Loria

Dopo tutte queste parole che mi escono dal cuore, non vorrei essere smentito da clamorose figure di cacca sabato prossimo in gara-3. Ma non me ne fotte niente. Succeda quello che succeda sabato, la mia vita di appassionato di pallavolo ha avuto un senso soltanto per quello che ho visto domenica.

Gli abbonamenti al Palafiom di Taranto per l’A1 maschile, Boban Kovac, le trasferte in B2, i Mondiali al Palaflorio e al Forum di Assago, l’Italia e il Brasile, la foto con Julio Velasco e le parole di Jenny Lang Ping… è come se tutto fosse esistito in funzione di questa partita e solo adesso me ne rendo conto.

Anni di preliminari per un orgasmo di un’ora e mezza.

Passiamo alla partita.

Nella New Volley dovrebbe rientrare Moretto, pur se nella condizione di chi non ha potuto allenarsi adeguatamente.

Federica, invece, è reduce da una cresima (non sua) e da una confessione. La sua anima adesso è candida come un giglio. Certo, il trucco da cerimonia sembra un po’ eccessivo per una partita di pallavolo, ma l’importante è esserci.

Federica da cerimonia

Marcello, con la consueta delicatezza, la chiamerà “Moira Orfei”. Se Alessandra avesse portato al palazzetto metà dello zoo che tiene in casa, avremmo potuto fare un bel manifesto del Circo.

Lo smalto delle unghie della nostra centrale questa sera è verde. I lettori vogliono saperlo.

Nella Cuti Volley si registra il rientro in squadra di una giocatrice che era stata in trasferta in Cina. Non so se per lavoro, per studio o per turismo. Quello che mi auguro è che non abbia imparato la lingua perché se si scopre quello che c’è scritto veramente sul cartellone inaugurato al Palaflorio per i Mondiali e poi riutilizzato in tutte le partite interne dell’Oria in questa stagione, sono rovinato…

Cartellone cinese

Formazioni.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Simona Bianco opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giada De Pascalis e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Morgana Gallo.

Cuti Volley Valenzano Capurso: Rossella De Vivo palleggiatrice, Isabella Ancona opposta, Mariantonietta Miale e Giacoma Gassi di banda, Annalisa Costantini e Claudia Romina Ranieri centrali, Maria Difronzo libero.

A disposizione di coach Michele Milella: Antonella Triggiani, Luana Amoroso, Marianna Madio, Valentina Casulli, Alessia Marchionna e Dalila Ciciriello.

Giacoma Gassi

Primo set

Anche questa sera apre l’incontro un servizio di Miale. Tre servizi di Miale, per la verità. Il primo non l’ho capito, il secondo è per il minuto di silenzio e il terzo è quello buono.

E’ buono anche il primo attacco di Moretto da posto quattro, prezioso per rompere il ghiaccio. L’abbinamento tra Moretto e il ghiaccio è puramente casuale…

Bello anche il lungolinea di Simonina, ma non basta a compensare i punti di Ranieri e di Gassi (2-4).

Dalle prime battute si ha la conferma che la Cuti è una signora squadra, ma si ha anche la certezza che l’Oria sta giocando con un atteggiamento diverso rispetto a quello della settimana prima. C’è più intensità.

Brava Moretto

Ace di Moretto (4-4)!

Il servizio.

Il servizio è la prima cosa che doveva cambiare e le ragazze lo stanno cambiando: più rischi, ma anche più pressione sulla ricezione ospite per rendere più difficile la vita anche alla palleggiatrice e conseguentemente alle centrali che al PalaCosentino scaricarono punti a grappoli.

Come nei video-giochi, abbiamo alzato il livello di difficoltà alla palleggiatrice. Bisogna dire, comunque, che De Vivo disputerà anche oggi una partita impeccabile, sempre molto precisa e sempre capace di sorprendere la nostra difesa con secondi tocchi tanto arditi quanto perfetti.

Secondo tocco De Vivo

Ivana da posto quattro: prima il mani-fuori poi “la palletta della casa” (6-4).

Gassi punge la nostra ricezione e Miale depone sul campo un delizioso pallonetto; il risultato resta, comunque, in equilibrio grazie agli attacchi vincenti di Federica e di Ingrao Meravigliao, ben alimentate da Alessandra, precisa, giudiziosa e dinamica (10-9).

Giorgia, poi, è spettacolare: i suoi salvataggi strepitosi già non si contano.

Insomma, stiamo riuscendo a contenere le centrali (che tanto male ci avevano fatto in gara-1) e pure dalle bande non si passa con facilità. Purtroppo, la nostra ricezione sta soffrendo più del dovuto e i pallonetti sembrano un problema irrisolvibile, come trovare un assessore regionale alla sanità senza problemi con la giustizia.

Giorgia Mastria

L’Oria, comunque, c’è e non sembra votato al martirio. Difende, costruisce e attacca con grinta. I tifosi l’hanno capito e il palazzetto, rispetto agli standard abituali, è una bolgia.

Dopo la prima magia della serata di De Vivo, le brindisine replicano con un doppio attacco di Simonina portandosi sul 16-13.

Punti per Gassi e Costantini, ma anche per Simonina e per Giada, che vanifica un miracolo difensivo di Difronzo (18-16).

Da questo momento in poi la partita sarà anche un trionfo di liberi; di Giorgia si è già detto, ma anche la collega di ruolo barese disputerà un incontro sfavillante.

Isabella Ancona

Sorpasso ospite con Ancona e Gassi (ace) e pareggio riconquistato da Ivana con una bella diagonale (19-19).

Le conseguenti discussioni inducono l’arbitro a catechizzare le due capitane sollecitando un raffreddamento della tensione che eviti spargimenti di cartellini. Non saranno esauditi. E forse l’unica nota spiacevole di una gara magnifica saranno proprio gli eccessi verbali sugli spalti e la tensione agonistica un po’ troppo esasperata in campo.

Ace di Giada e scambio caratterizzato da mille difese sino alla conclusione risolutiva di Miale (protagonista ella stessa di un buon numero di salvataggi).

Scatto oritano sul 21-20: Ale pesca l’ace dal cilindro e Federica stoppa a muro una collega di ruolo: 23-20!

Federica Imperatore

De Vivo ricorre ad un secondo tocco dei suoi e poi Simonina sfrutta le mani del muro per andare a segno (24-21).

Miale e Ranieri impongono un muro e Gassi perfora la nostra difesa costringendo Marcello al suo primo time-out (24-23). Il coach si agita per far passare il senso di vertigine alle proprie atlete. Anche i cani portati in tribuna dalla famiglia Loria sembrano piuttosto agitati e abbaiano per incitare la propria beniamina.

Risolve Moretto: riceve mettendo un bel pallone sulla testa di Ale e poi va a concludere aprendo un varco nella difesa ospite (25-23)!

Giulia Moretto

Secondo set

Al primo intervallo, Federica ripete il concetto secondo cui la partita è ancora tutta da giocare e sarebbe delittuoso cullarsi sugli allori. Purtroppo usa termini che rendono la sua anima un po’ meno candida rispetto a quello che era all’avvio e probabilmente annullano gli effetti della confessione.

Marcello trova in panchina la cover di un telefonino e la offre a mister Milella reputandola una dimenticanza delle riserve baresi. Il tecnico ospite, che ha l’aria di chi vorrebbe occuparsi di cose più serie (ad esempio, la partita), prende l’oggetto in buona fede pensando che effettivamente appartenga ad una propria giocatrice, ma poi interviene Giorgia che lo prende in consegna a sua volta e lo rimette sulla panchina oritana. A un Marcello basito spiega che si tratta della cover portafortuna con la scritta “Now or never”.

Il mistero della cover

Il motto è quanto mai adatto alla circostanza: adesso o mai più (sottintesa la salvezza), eppure Marcello sembra chiedersi se questi siparietti si verifichino anche in serie A1.

Non scherziamo; sono cose serissime.

La temporanea cessione della cover, infatti, crea scompensi nell’assetto tattico oritano e il Valenzano Capurso ne approfitta partendo subito forte (0-3).

In realtà, “parte” non è proprio il termine più corretto. La Cuti stava giocando bene sin dall’inizio e giocherà bene sino alla fine. Anzi, giocherà sempre meglio. A noi è stato chiesto più volte come sia stato possibile giocare così e chiudere il campionato al terzultimo posto (soffrendo pure come dannati nell’ultima partita con l’Ostuni). A me verrebbe da chiedere come sia stato possibile che una squadra come la Cuti sia finita nei play-out e non nei play-off come meriterebbe.

Cuti Volley

Hanno un tecnico competente che prepara con accuratezza le partite, hanno giocatrici talentuose, spirito di squadra, carattere, organizzazione di gioco da fare invidia alle categorie superiori, eppure sono qui.

Bah, nel nostro caso come nel loro: ognuno sap’ l’ fatt’ suij.

Comunque sia, entrambe le squadre stasera stanno onorando la pallavolo. Il fatto che una delle due sia destinata a retrocedere sabato prossimo è davvero un peccato. Si potrebbe mandare la videocassetta della gara di oggi alla Federazione e chiedere di disporre una salvezza d’ufficio per entrambe le squadre per meriti speciali. Fate retrocedere d’ufficio l’Assi Brindisi che ci ha azzoppàto Moretto! Così imparano. Scherzo. Anzi, congratulazioni.

Giada De Pascalis

Quanto gioca bene il Valenzano. E quanto siamo brave noi a giocare bene con loro. E quanto sono brave loro a giocare bene con noi che giochiamo bene con loro che giocano bene. E quanto siamo brave noi che giochiamo… vabbè, si è capito.

Alla precisione chirurgica delle nostre ospiti replichiamo con una difesa tenace e con qualche palla sporcata e per questo più imprevedibile. Vanno a segno Moretto, Bianco e Ingrao Meravigliao (9-8).

E’ l’ora della svolta del set: lungolinea di Moretto e scambio spettacolare con un primo salvataggio di Moira Orfei, un secondo salvataggio di Ale e Ivana (una specia di carambola con la palla sempre in aria) e un terzo salvataggio di Ivana e Ale con la palla che carambola di nuovo tra le due giocatrici (a parti invertite) e poi atterra giusto sulla linea (12-9). Un puntonzo. Un colpo di culo, ammettiamolo pure, ma reso possibile soltanto dalla tenacia delle nostre ragazze.

Alessandra Loria

Le ospiti protestano e arriva un cartellino rosso. C’è un po’ di nervosimo; le nostre sembrano in piena trance agonistica.

Fede difende ancora con il suo stile inconfondibile e permette a Giada di murare, poi Moretto scarica due attacchi che annullano i salvataggi incredibili di Difronzo, Giada mura ancora, Ivana respinge a terra una ricezione lunga e Moretto trova l’ace.

Il punteggio è di 20-11 e il furore agonistico delle atlete di Marcello, anzi delle atlete e di Marcello, è tale che in questo momento sarebbero in grado di sbaragliare l’Isis in cinque minuti prendendolo a pallonate.

Ma di fronte abbiamo un’altra squadra che non si arrende mai e che tiene il cervello ben collegato al cuore e alle mani.

Rossella De Vivo

Dopo l’ingresso di Amoroso e dopo aver recuperato due lunghezze (21-14), la Cuti infila una striscia di 6 punti consecutivi: attacco di Gassi, ace di De Vivo, primo tempo di Costantini e 3 errori-punto nostri che però andrebbero attribuiti virtualmente alle favolose difese di Mariantonietta Miale.

Per cinque minuti nel campo barese non cade neanche la polvere. La ditta di aspirapolveri Miele decide per questo di cambiare denominazione sostituendo una vocale e dedicando alla giocatrice della Cuti un nuovo prodotto che previene il deposito di acari su ogni tipo di superficie, in particolare sui parquet.

Mariantonietta Miale

Ivana, intanto, lamenta dei dolori, ma per nulla al mondo abbandonerebbe la battaglia. Piuttosto, chiede che in caso di estremo sacrificio per la causa le venga dedicato il palazzetto. Dispone anche che le ceneri vengano, eventualmente, sparse tra l’aiuola delle rose (che si fregò una palleggiatrice qualche anno fa) e la parte del piazzale dove la notte vengono a fare i fatti propri le coppiette. Sulle sue ceneri sarà così concepita la futura fuoriclasse della New Volley e si chiamerà Rosa.

Sul pericoloso punteggio di 21-20 l’Oria è bravo a non farsi prendere dal panico e a reagire nel modo migliore: ribattendo colpo su colpo, punto su punto.

Federica imperatore

Ale sblocca la situazione correggendo un pallone vagante e poi, dopo aver pagato dazio al solito pallonetto di Gassi, smarca Federica, che può concludere efficacemente (24-22).

Difendiamo 7, dicasi 7, tentativi della Cuti (incluso un pallone recuperato in scivolata da Ivana all’altezza di Mesagne) prima di soccombere alla slash di Ranieri (24-23).

Gassi difende il successivo attacco oritano, ma sulla rete si avventa Giada, che scarica a terra la palla del set (25-23).

Slash vincente

Terzo set

Pallonetto di Simonina (visto che ne subiamo tanti, facciamone pure qualcuno noi, cribbio!), ace della riccioluta opposta e pipe di Ivana (4-2). Contro cotanta difesa e contro cotanto libero tocca inventarci sempre qualcosa di creativo.

Un gesto della nostra capitana viene interpretato come un avvertimento mafioso agli arbitri e spunta un altro cartellino. Devo riconoscere che alcune espressioni facciali delle nostre atlete, soprattutto in occasione di rabbiose esultanze, sono tali da destare un certo sconcerto. Gli ospedali psichiatrici giudiziari erano stati chiusi il 31 marzo scorso. Dopo aver visto certe nostre esultanze sul parquet, il governo ha deciso di riaprirli.

Esultanza inquietante

Intanto, però, la Cuti gioca sempre meglio: servizi insidiosissimi (7 ace in totale per la sola Gassi), difesa impenetrabile e bande che svolgono adeguatamente il lavoro eseguito dalle centrali in gara-1.

Dal 4-8 si passa in breve tempo al 10-17.

Noi, comunque, non stiamo crollando. Anzi. Crollare al cospetto di una squadra così bella significherebbe chiudere 0-25. Diciamo che incassiamo. Trascorriamo il momento difficile senza perdere contatto con la partita e tenendo vivo l’agonismo. Ai punti, in questa fase, ci pensano soprattutto Ivana e Federica.

Moretto sembra provata e sul 14-22 Marcello la sostituisce con Morgana.

La prima, solo per quello che ha fatto sino adesso, meriterebbe di fare l’imperatrice a vita al corteo storico (ma, come ho scritto all’inizio, dopo aver dato tutto, stasera le ragazze troveranno qualcosa in più e il meglio per Moretto deve ancora venire).

Giulia Moretto

Morgana ha giocato gli scambi finali dei set, ma è come se fosse sempre stata in campo. Ha vissuto la gara dal primo all’ultimo istante, si è tenuta costantemente pronta e – quando è entrata – ha dato un contributo decisivo. Senza di lei, saremmo già in serie D.

Sul 16-24 Giada piazza un primo tempo e nello scambio successivo Morgana tiene vivo un pallone stendendo la mano sul parquet. Sugli spalti c’è Veronica Parisi, la cui presenza ha indirizzato spiritualmente Morgana verso l’esecuzione perfetta di questo bel gesto tecnico.

Difesa alla Parisi

Gassi chiude il parziale siglando il 9^ punto personale del set e prenotando il titolo di top-scorer della serata con 25 realizzazioni (17-25).

Con le regole dello scorso anno a questo punto saremmo in serie D, ma quest’anno la differenza set non conta e ci basterebbe vincere 3-2 per andare in gara-3.

Un’altra piccola botta di fortuna.

Quarto set

Stiamo per assistere ad un set strepitoso, mozzafiato, spettacolare. Non so se faccio bene a raccontarlo a parole; forse farei meglio a tacere in religioso silenzio e a caricare nel blog il montaggio-video degli scambi più belli, cioè quasi tutti, invitando i gentili lettori a guardarlo inginocchiati davanti al computer.

Un omaggio di due squadre sull’altare degli dei del volley.

Maria Difronzo

Si gioca senza esclusione di colpi, si gioca con intensità, si gioca come se ogni pallone fosse quello della medaglia d’oro alle Olimpiadi.

I primi punti sono del Valenzano Capurso, che riesce a sfruttare il vantaggio psicologico del set appena concluso: fast di Ranieri, primo tempo e muro di Costantini (1-3).

Simonina e Ivana replicano, ma il gap viene rafforzato dalle attaccanti ospiti (Gassi, Miale, Amoroso) e da una Ranieri tornata ai livelli stellari dell’andata (7-11).

Con una differenza sostanziale che accresce i suoi meriti: all’andata ha anche approfittato delle nostre carenze; stasera non stiamo regalando nulla.

Claudia Romina Ranieri

Nelle cronache si parla soprattutto dei punti realizzati, ma vorrei ricordare che anche in questo set Giorgia sta disputando una gara fantastica.

Pure dall’altra parte delle rete non scherzano: Miale recupera un pallone da sotto la propria panchina, coach Milella libera spazio in scivolata e Difronzo può rimandare il pallone nel nostro campo.

Poco dopo, il libero ospite potrà fregiarsi di un punto in ricezione (8-12). Se lo merita.

Il turno in battuta di Federica è sempre provvidenziale: a parte il suo punto diretto, andiamo a segno con Giada (muro) e con Moretto (12-13).

Giulia Moretto

Duello punto a punto: Mani-fuori Gassi, slash di Giada (dopo un impatto tra Giorgia e Ale che testimonia il perdurare del furore agonistico), punto di Gassi in bagher e pipe di Ivana (14-15).

Per contrastare gli attacchi (e le difese) di Ivana, la Cuti Volley ricorre ad un repertorio più creativo: ennesima magia di De Vivo che piazza la palla in posto cinque; poi pallonetto, fast e muro di Ranieri (17-20).

Mitica Moretto: mani-fuori da posto quattro e lungolinea da posto due (19-20)!

Dopo un punto di Giada, le ospiti allungano di una lunghezza grazie ad un pallonetto (l’ennesimo) e ad un ace (l’ennesimo) di Gassi (20-23).

Il destino sembra segnato: il Valenzano Capurso è a un passo dal pareggio dei set e da un tie-break che potrebbe risultarci fatale.

Giacoma Gassi

Nel frattempo, però, è entrata Morgana al posto di Simonina e – nonostante il momento delicato – il suo transito sul parquet risulterà perfetto, garantendo una copertura esemplare nelle retrovie.

Moretto piazza il lungolinea e poi va a servire (21-23).

Nei successivi 4 scambi la Cuti avrà 12 opportunità di attacco, ma il pallone non cadrà più a terra nel campo dell’Oria. Va detto che ci saranno, più o meno, altrettanti contrattacchi delle nostre ragazze, difesi altrettanto egregiamente da Difronzo e compagne, ma al termine di ogni scambio saranno le ospiti a soccombere.

Prima c’è un imperioso muro di Giada dopo lo scambio più lungo (22-23), poi sarà Ivana a scardinare la difesa avversaria (23-23). Lo scambio successivo termina con un’imprecisione barese (24-23) e poi sarà ancora Ivana, al terzo tentativo, a mettere a terra la palla della vittoria (25-23)!

Ingrao Meravigliao

In verità la palla non cade a terra, ma viene toccata quattro volte nel corso di un intervento difensivo quasi speculare a quello che concluse gara-1.

Gli ultimi cinque scambi (incluso il lungolinea di Moretto) sono stati giocati in modo sostanzialmente perfetto dalle atlete di coach Marcello: concentrazione, reattività in difesa, scelte giuste e passaggi precisi (e salvataggi) da parte di Alessandra, determinazione, spirito di sacrificio (a Giada basta una spruzzata di ghiaccio sulla mano per restare in campo; anche se le fosse caduto addosso l’Empire State Building, avrebbe ripreso a giocare. Per vincere!).

Giorgia Mastria

In altre parole, cuore, cervello e una voglia di vincere impressionante.

Prima di affrontare gara-3 con la consapevolezza che sarà un’altra durissima battaglia sportiva, l’Oria lascia ai propri tifosi il ricordo più bello di questa stagione.

Abbiamo ammirato una squadra vera.

Abbiamo ammirato il miracolo compiuto da un allenatore.

Abbiamo ammirato otto giocatrici di cui siamo orgogliosi.

Grazie, presidente, per averle portate a Oria; non le cedere a nessuno. Neanche se ci danno in cambio tutta la nazionale degli Stati Uniti.

Ma adesso non fermiamoci: now or never!

Now or never

Tabellino: Oria-Valenzano Capurso 3-1  (25-23,  25-23,  17-25,  25-23)

New Volley Oria: Bianco 11, Gallo 0, De Pascalis 11, Gallo Ingrao 18, Loria 3, Moretto 13, Imperatore 7, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, ace 6, errori in battuta 9.

Aspav-Orsa Valenzano Capurso: Triggiani NE, Amoroso 4, Miale 9, Ancona 2, Madio NE, De Vivo 4, Gassi 25, Casulli NE, Costantini 7, Ranieri 17, Marchionna NE, Ciciriello NE, Difronzo 1 (L) – All. Milella.

Muri-punto 4, ace 11, errori in battuta 11.

Arbitri: Massimiliano Marzo e Donato Giuseppe Rizzello.

Prossimo ed ultimo turno: Valenzano Capurso-Oria, sabato 30 maggio, ore 18.30.


VALENZANO CAPURSO – ORIA 3-0

18 Maggio 2015

La salvezza nelle nostre mani

Sabato 16 maggio 2015 – ore 18.30

Questo finale di campionato sta diventando una comica o una tragedia. Poiché nella vita le vere tragedie sono altre, preferiamo prenderla con filosofia e considerare gli attuali disagi come una comica.

Piuttosto curiosa era, in effetti, la scena che si presentava al PalaCarducci alle 18.00: la Cuti Volley priva, purtroppo, della sola Tricarico, ma già al lavoro in palestra dalla controra con un discreto numero di ragazzine a sostegno della prima squadra; nell’altra metà campo tre giocatrici dell’Oria, sole solette, che non potevano neanche fare l’uno contro uno dato il numero dispari. Cos’era successo? Siccome non bastavano defezioni varie, infortuni alle caviglie, costole doloranti e custodie per telefonini rottamate, si rompeva anche il motore del pulmino del presidente. E così il resto della truppa ha raggiunto Valenzano quando già la mamma di Federica e la mamma e la sorella di Alessandra stavano facendo stretching e decidendo i ruoli da occupare in campo.

Riscaldamento

Ma facciamo un passo indietro.

L’ordine in graduatoria ci pone di fronte alla 9^ classificata del girone A: la Cuti Volley, sintesi di Aspav Valenzano e Orsa Capurso.

Il palazzetto evoca tanti ricordi: personalmente ero stato qui l’ultima volta nel 2008, l’anno della promozione in B1 di una gloriosa Aspav guidata da coach Zambetta e impreziosita da atlete come Sabrina Cosentino, Mina Annese, Paola Cesario e Danila De Liso con figlio in grembo.

Ricordo l’estrazione dei premi alla fine della partita e l’elezione della miglior giocatrice.

Ricordo che, sempre dopo la partita, Marcello dimenticò tre giocatrici al palazzetto e se ne accorse all’ingresso della superstrada per Taranto.

Valenzano 2008

L’attuale tecnico oritano e Ivana ricordano anche, molto volentieri, le focacce offerte dalle padrone di casa al termine delle amichevoli disputate l’anno successivo. Alla fine non si veniva a Valenzano per per le amichevoli e per provare gli schemi; si veniva per le focacce.

Bisogna prendere atto che il palazzetto è sempre in ottime condizioni.

Passando agli aspetti tecnici, è fin troppo evidente che questa sera l’Oria deve solo farsi coraggio, stringere i denti e monitorare i danni al termine della gara. Certo, sarebbe meglio farlo in sei piuttosto che in tre.

La nostra partita sarà gara-2. E poi si vedrà.

Giorgia Mastria

Dopo l’arrivo del pulmino – e rispetto alla sfida-thrilling con l’Ostuni – Marcello è costretto ad apportare ulteriori modifiche al sestetto: Giada si sposta al centro e il ruolo lasciato ancora vacante da Moretto in posto due è occupato da Simonina, mai partita titolare in questa stagione.

Ancora una volta, quindi, Giada è costretta a ripassare i fondamentali della centrale. Chissà se anche quest’alternanza centrale-opposta (come l’alternanza scuola-lavoro) rientra nei programmi della nuova scuola di Renzi e del suo governo di destra.

Compiti

Formazioni.

Cuti Volley Valenzano-Capurso: Rossella De Vivo in palleggio, Isabella Ancona opposta, Mariantonietta Miale e Giacoma Gassi di banda, Annalisa Costantini e Claudia Romina Ranieri centrali, Maria Difronzo libero.

A disposizione di coach Michele Milella: Antonella Triggiani, Luana Amoroso, Marianna Madio, Valentina Casulli, Dalila Ciciriello e Alessia De Leonardis.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Simona Bianco opposta, Morgana Gallo e Ivana Gallo Ingrao di banda, Giada De Pascalis e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Sara Zanzarelli e Giulia Moretto.

Le unghie di Federica sono smaltate di nero. E’ un dato tecnico-tattico importante.

Isabella Ancona

Primo set

Il tempo dell’attesa è finito; arriva il momento della verità.

In battuta si presenta Mariantonietta Miale: con i suoi occhi da orientale scruta il piazzamento delle avversarie, palleggia e inaugura la serie di servizi precisi che caratterizzerà la gara (2 errori per la Cuti, uno solo per l’Oria in tutta la partita!). Poi compie anche il primo miracolo difensivo della gara e permette a Ranieri di imporre il muro (1-0).

Le padrone di casa cercano subito di dettare legge e si portano sul 6-3, ma un break oritano condito da un pallonetto di Simonina e da un primo tempo di Federica rimette il set in discussione (6-7).

Federica Imperatore

Le due atlete oritane siglano anche i punti che ci tengono avanti sino al 9-10, poi, però, dobbiamo incassare una striscia positiva delle ragazze baresi. Ancona va a segno da posto due e poi si dirige in battuta. La rotazione con l’opposta dalla Cuti in battuta sarà quella che ci causerà maggiori problemi anche in fasi successive della partita. Adesso subiamo un bel secondo tocco di De Vivo e due attacchi di Miale intervallati da un primo tempo di Ranieri (15-10).

Giada, Ivana e Morgana (ace) spezzano l’assedio; dopo un’ulteriore magia di De Vivo, Ingrao Meravigliao sfiora il pareggio e costringe coach Milella al suo primo time-out della serata (16-15).

Ivana Gallo Ingrao

Nei 60 secondi di pausa, però, le urla più sconvolgenti arrivano dalla panchina oritana, dove Marcello pretende maggiore attenzione e più dinamismo (i concetti sono intervallati da parole di incoraggiamento come “E minchia!”).

Al di là del risultato in equilibrio, in effetti, non è l’Oria brillante ammirato a metà stagione né quello generoso dello spareggio con l’Ostuni. E comunque siamo ancora a galla.

Morgana e Giorgia si tuffano a recuperare palloni, ma la superiorità delle padrone di casa si impone grazie ai punti di Ranieri, Gassi e Costantini (20-15).

Annalisa Costantini

C’è ancora speranza perché Federica stasera è inarrestabile (due primi tempi e un muro), ma sul 21-19 dobbiamo rilevare un inestetismo in difesa ed uno in attacco (23-19).

Sara Zanzarelli non è venuta a Valenzano per giocare a carte in panchina con Moretto; anzi, è proprio lei la carta giocata da Marcello per scongiurare la cessione del set.

Il primo pallone toccato dalla piccina scavalca il muro avversario e atterra placidamente sul parquet (23-20).

Cuti attacca, Oria difende e Ale alza nuovamente a Saretta: attacco e punto (23-21).

Sara Zanzarelli

Magari va avanti così per altri 4 scambi e vinciamo il set. Magari va avanti così per altri 2 set e vinciamo la partita. Magari va avanti così per tutta gara-2 e conquistiamo la salvezza. Magari sarà proprio questa creatura del 2001 a guidarci verso la serie A. Basta che continui a mettere sistematicamente la palla a terra fino al 2020…

I miei sogni sono bruscamente interrotti da un attacco di Ancona che piega la nostra difesa e da un errore di calcolo balistico.

Vince Valenzano-Capurso, ma siamo in partita (25-21).

Secondo set

Nel primo parziale abbiamo riscontrato un’equilibrata distribuzione di punti tra le nostre avversarie. Da adesso in poi, però, il ricorso alle centrali sarà uno dei temi conduttori della gara: Costantini e Ranieri (molto efficaci) realizzeranno il 55% dei punti baresi nel secondo set e il 47% nel terzo. Se consideriamo che la top-scorer della partita sarà la nostra Federica (molto efficace anche lei, tranne quando canta in macchina…), direi che abbiamo assistito al festival delle centrali.

Claudia Romina Ranieri

Dei servizi si è già detto: il nostro primo e unico errore in battuta arriverà soltanto nel terzo set. La cosa può far piacere, ma in realtà i servizi entrati in campo non hanno creato gravi disagi alla ricezione locale.

Infine, gli errori-punto: noi ci attesteremo su una media di 6 a set, che non è disastrosa ma neanche tanto lusinghiera; molto meglio la Cuti con una media di 4 (e nessun errore-punto nella seconda metà di ogni parziale).

Le centrali, dunque. Ranieri e Costantini iniziano a prenderci gusto, ma anche in questo avvio di secondo set l’Oria è presente e lotta punto a punto sino al 7-8.

Federica Imperatore

Riceviamo così e così, difendiamo il minimo sindacale e attacchiamo con percentuali che non devono essere brillantissime. La nostra è una partita un po’ molliccia e purtroppo la consueta abnegazione di Ivana e la serata strepitosa di Federica non possono impedire la sconfitta al cospetto di un’avversaria molto disciplinata tatticamente ed in grado di leggere bene la partita scegliendo sempre le risorse più adeguate.

Gassi punge in attacco, Miale è più contenuta, ma sul 10-8 compie due salvataggi miracolosi che dovrebbero garantirle un posticino nella hall of fame, appena un gradino sotto Sabrina Cosentino.

Mariantonietta Miale

Reggiamo sino al 14-13 (Giada, Ivana e la solita Federica), poi Gassi e Costantini premono sull’acceleratore (18-13)

Sul 21-17 Marcello reintroduce Sara; questa volta, però, non c’è più spazio per le giocate oritane: primo tempo di Ranieri, attacco di Miale (dopo un salvataggio cadauno per i due liberi), ace di Ancona e punto finale di De Vivo da posto due (25-17).

Terzo set

Cacatine oritane e Cuti sempre più convincente. L’inizio del terzo set è una regressione, almeno per noi. Cinque dei primi 7 punti delle baresi sono regali nostri e si affaccia una certa demotivazione.

Nel Valenzano-Capurso brilla la stella di Rossella De Vivo, che sempre più spesso accantona il ruolo di regista (svolto, peraltro, in modo impeccabile) per concludere gli scambi con tocchi di seconda degni di ammirazione.

Rossella De Vivo

Per il resto è un’antologia di primi tempi ai quali proprio non riusciamo ad opporci.

“Dài, ragà, le palle, forza!” – urla una nostra giocatrice durante un time-out. Quella che ha cambiato cover del telefonino.

Sul 9-2 ci consoliamo con un transito in prima linea di Simonina caratterizzato da ben 4 attacchi vincenti (prima di servire un ace). La specialità della casa è il “mani-dentro”, ossia attacchi toccati dal muro, ma destinati a cadere nella metà campo barese.

Brava, Simonina.

Simonina Bianco

A giudicare dal punteggio (12-12), l’opera della nostra riccioluta opposta sembrerebbe qualcosa di più consistente di una mera consolazione, ma in realtà la Cuti Volley sta solo rifiatando: quando riprendono i primi tempi di cui sopra, all’Oria non resta che preparare i borsoni.

Sul 19-13 rileviamo un bel secondo tocco di Alessandra; poi c’è spazio solo per gli attacchi di Costantini, Ranieri e Gassi (25-16).

L’incontro è andato come previsto: la Cuti ha vinto nettamente e meritatamente. L’Oria ha retto bene per un set, ha avuto qualche opportunità per rientrare in partita nel secondo e nel terzo, ma francamente ha giocato un po’ al di sotto delle proprie possibilità, anche al netto dei disagi oggettivi.

Giada De Pascalis

Questo non è un vanto, d’accordo, ma cosa succederebbe se rivedessimo il vero Oria, ossia l’Oria di Mesagne o l’Oria che ha strappato 2 set alla capolista? Sì, quell’Oria non c’è più, ma c’è un Oria con nuove potenzialità, ancora più affascinanti, ancora più sorprendenti.

Abbiamo 8 giorni per preparare Gara-2.

Le ragazze baresi sono molto brave e disciplinate – è vero – ma se facessimo un ultimo sforzo, se ci convincessimo dei nostri mezzi, se ognuna giocasse al meglio delle proprie possibilità e desse tutto quello che ha, beh, al ritorno ascolteremmo tutta un’altra musica.

Aver raggiunto i play-out è stato un buon risultato, ma adesso sappiamo di avere la possibilità di realizzare un’impresa epica: salvarci con i nostri mezzi senza aspettare eventuali ripescaggi.

Morgana Gallo

Guardatevi negli occhi: non siete Ida Taurisano, che ci salvò due anni fa; non avete l’esperienza di zia Lucrezia; ma domenica avete la possibilità di raggiungere i loro stessi risultati. Voi, da sole.
Guardatevi negli occhi: siete brave abbastanza per riuscirci. Quello che c’è da fare domenica (servire in modo incisivo, attaccare con più determinazione e fare tutto quello che vi dirà il coach) lo avete già fatto quest’anno, anche più d’una volta. Adesso, però, bisogna farlo tutte insieme nella stessa partita. Se ognuna giocherà al massimo e se sapremo essere squadra, ce la possiamo fare. Perché non provarci?

Non ce ne frega niente che abbiamo perso Gara-1; anzi, Gara-1 ha confermato che possiamo osare.

Potete scrivere una delle pagine più belle della storia di questa società: una salvezza che a novembre sembrava impossibile e che invece adesso è più possibile che mai. E’ lì a 6 set di distanza. Basta crederci e possiamo provare a prendercela!

Tabellino: Valenzano Capurso-Oria 3-0  (25-21,  25-17,  25-16)

Aspav-Orsa Valenzano Capurso: Triggiani NE, Amoroso 0, Miale 6, Ancona 6, Madio NE, De Vivo 6, Gassi 13, Casulli NE, Costantini 11, Ranieri 13, Ciciriello NE, De Leonardis NE, Difronzo (L) – All. Milella.

Muri-punto 4, ace 5, errori in battuta 2.

New Volley Oria: Zanzarelli 2, Bianco 8, Gallo 2, De Pascalis 4, Gallo Ingrao 11, Loria 2, Moretto NE, Imperatore 14, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 2, ace 5, errori in battuta 1.

Arbitri: Antonio Bisignano e Cosimo Zizza.

Oria a muro

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; Tuglie 219,00; Nardò 160,00; San Cassiano 152,00; Mesagne 85,00; Assi Brindisi 70,00; Caprarica 52,00; Tricase 50,00; Pallavolo 80 BR 30,00; Tutte le altre 0.

Nessuna sanzione nell’ultima giornata. Quella che vedete è dunque la classifica definitiva. L’assenza del segnapunti tesserato alla 2^ giornata (270 euri di multa) è stata sufficiente, per l’Ostuni, a vincere il trofeo di quest’anno. Poi ci sono stati campi di campo per cause di forza maggiore e numeri di maglia non conformi; soltanto così una squadra corretta come la Lightning si ritrova il trofeo in bacheca.

Ivana Gallo Ingrao

Il totale complessivo è di 1.190,00 euro (sono 424,50 in meno rispetto all’anno precedente). E’ un buon risultato, soprattutto se si considera che molte multe sono frutto di irregolarità burocratiche e formali (anche e soprattutto quelle a carico della vincitrice). D’altra parte va ricordato che lo scorso anno pesarono sulla somma complessiva i 900 euro dovuti al ritiro del Montescaglioso.

Chiudono con certificato penale intonso: Galatina, Spongano, Castellaneta, Oria e Nike Lecce.

Di queste soltanto lo Spongano ha subito la squalifica di un tesserato.

Per il terzo anno consecutivo, il Galatina chiude la stagione senza un multa e senza una sanzione a carico di tesserati.

Galatina Fairplay

Tre anni di impeccabile e assoluto fair-play (giocatrici, dirigenti, tifosi). Dovrebbero ottenere d’ufficio il diritto a giocare almeno in serie A2 per meriti sportivi. Dove il termine “sportivo” va intenso nel senso più nobile possibile.

Prossimo turno: Oria-Valenzano, domenica 24 maggio, ore 18.30.


ORIA-OSTUNI 3-1

12 Maggio 2015

Fata Morgana

Domenica 10 maggio 2015 – ore 18.30

L’obiettivo minimo della stagione è raggiunto: l’Oria si giocherà la salvezza ai play-out. Evito i trionfalismi perché il nostro campionato evidentemente non è ancora finito, anzi entra proprio adesso in una fase decisiva, ma in ogni caso società, tecnico e atlete hanno già compiuto un piccolo capolavoro.

E’ stata dura, durissima, soprattutto nel finale e soprattutto in quest’ultima maledetta settimana iniziata virtualmente verso le 19.45 di sabato, quando Moretto non si è rialzata con le proprie gambe dal parquet di Brindisi.

Nonostante tutto (e grazie soprattutto ai sacrifici personali di Marcello nei giorni scorsi), le ragazze si sono fatte trovare pronte nel momento più importante e più difficile della stagione.

Marcello Presta

Confidavamo in un girone di ritorno soddisfacente e le premesse erano incoraggianti dopo il brillante avvio con Caprarica, Mesagne e Pallavolo 80. Purtroppo, poi, non tutto è filato liscio e nel finale abbiamo veramente rischiato brutto.

Senza Moretto e praticamente senza panchina, contro l’Ostuni sarebbe stato impossibile dar luogo alla “partita perfetta” dal punto di vista tecnico. Ma dopo un primo set molto difficile, quando iniziava ad aprirsi una voragine sull’abisso, le ragazze sono state perfette sul piano del carattere, della generosità, dell’attaccamento alla maglia. La loro è stata una prestazione commovente.

Giorgia Mastria

Morgana ha sostituito Moretto. Lo aveva già fatto in alcune partite e da lei era lecito attendersi maggiore efficacia in ricezione e in difesa, ma difficilmente avremmo potuto immaginare gli stessi standard di Moretto in attacco. Invece, la giovane schiacciatrice è stata fantastica anche in fase offensiva realizzando una caterva di punti e risultando così una delle più brillanti protagoniste della rimonta.

Alla prestazione di Morgana mi piace attribuire una valenza simbolica: la capacità di trasformare un possibile disagio in una esaltante risorsa. Più forti di ogni avversità.

Un sincero in bocca al lupo all’Ostuni. Sul piano tecnico non ha deluso le aspettative entrando meravigliosamente bene in partita; sul piano sportivo duole che a pagare le conseguenze della nostra vittoria sia proprio una delle società più corrette e leali della nostra regione. Anche la retrocessione è stata affrontata con la serenità e il fair-play di chi sa vivere lo sport nella dimensione più appropriata.

Simona Minetti

Detto questo, cito una nostra giocatrice alla fine di un primo set vittorioso qualche mese fa: “Non abbiamo ancora fatto una mazza”.

Sì, una piccola impresa è stata già realizzata, ma per salvarci vincendo i play-out contro la più forte del girone settentrionale servirà qualcosa che vada oltre il 100% dell’efficienza.

Passiamo alla partita.

Le buone relazioni tra le due società sono attestate dalla signorilità del presidente Osvaldo al bar e dal fatto che Giorgia ed Annacarla raggiungono il palazzetto sulla stessa automobile.

Annacarla Cozzetto

Poco dopo giunge un gruppo di tifosi mai visto prima in via Crocifisso: in controluce non riconosco nessuno, ma noto che sono “armati” di trombette ed altri strumenti sonori. Che siano parenti e amici di Annacarla? Scoprirò dopo qualche secondo che si tratta delle calorose allieve di Marcello e Ivana (e delle relative famiglie).

Il nostro presidente e la first-lady sono impegnati con l’Under14; la famiglia è comunque degnamente rappresentata da Francesco.

Supertifosi

Presenti i due supertifosi, ammirevoli e instancabili come sempre. Sono tra i pochi oritani doc sugli spalti, ma farà comunque un certo effetto sentire il nome di “Oria” invocato e urlato da una tribuna composta in gran parte da foresti.

Moretto è in panchina, ma solo come abbellimento. Purtroppo neanche Alessandra è al meglio della forma, ma nessuno se ne accorgerà.

Alessandra Loria

Formazioni.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Morgana Gallo e Ivana Gallo Ingrao di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco.

Lightning Ostuni: Annacarla Cozzetto in palleggio, Giovanna Bianco opposta, Milena Flore e Marika Brandi di banda, Marika Lolli e Teresa Liuzzi centrali, Simona Minetti libero.

A disposizione di coach Giovanni Parisi: Elisa Moschettiere e Lucia Semeraro.

Ad una partita dal termine, Oria, Ostuni e Lecce si contendono un solo posto per i play-out. Se vinciamo con qualunque risultato, ci andiamo noi. Se perdiamo 3-2, l’Ostuni retrocede e noi andiamo ai play-out a condizione che Lecce non compia il miracolo a casa della capolista. Se l’Ostuni vince 3-0 o 3-1, noi retrocediamo sicuro e le nostre odierne avversarie vanno ai play-out se Lecce non vince a Brindisi.

Giada De Pascalis

Primo set

Inizia la partita dell’anno.

Prima di comprendere qualcosa del gioco (impresa, per me, piuttosto problematica), voglio provare a capire qualcosa degli umori in campo. La sensazione iniziale non è rassicurante: le nostre ospiti sorridono e sembrano serene e determinate al tempo stesso. Sui volti delle nostre, invece, leggo una certa inquietudine, tensione, il peso dei problemi del mondo dentro i nostri occhi (inclusi il surriscaldamento del pianeta, la Xylella e il codice etico con cui il PD si è pulito il culo anche a queste elezioni).

Difendiamo bene, con Giorgia subito molto reattiva, ma l’ottimo servizio ostunese crea grossi problemi in ricezione e in attacco concludiamo poco (serviranno 12 scambi per mettere il primo pallone a terra).

Servizio Liuzzi

Le nostre avversarie giocano talmente bene da chiuderci ogni possibilità di recupero: sono sciolte e soprattutto impenetrabili in difesa. Minetti è stellare, ma non c’è una giocatrice che non si butti a recuperare palloni impossibili.

Il 2-5 non sarà mai recuperato. Soltanto grazie a due muri consecutivi di Federica sfioreremo il pareggio sull’11-12, ma poi le ospiti riprenderanno subito il largo e dall’11-15 al 18-25 il set non sarà mai in discussione.

Esultanza ostunese

La tenacia della nostra centrale e le acrobazie di Giorgia non possono bastare, soprattutto contro un Ostuni che ha interpretato la partita nel miglior modo possibile: difesa fantastica, Annacarla saggia distributrice di alzate e attaccanti che viaggiano su medie interessanti (6 punti per Flore, 4 per Bianco, mentre le nostre hanno una media di 1,3).

Sul 13-16 Giorgia scivola verso la panchina pur di recuperare un pallone difficile e attenta così alla caviglia sana di Moretto.

Difesa di Giorgia

Il parziale termina 18-25.

Il primo set non è mai qualcosa di irreparabile, ma è quello che si è visto in campo (soprattutto i meriti dell’Ostuni) a far temere il peggio.

Secondo set

Alcuni errori vistosi (servizi da paste e attacchi spediti a Latiano) non sono degni di una partita-spareggio, ma Ivana si fa carico della prima reazione e il servizio comincia a diventare una buona risorsa anche per noi.

Soltanto sull’8-8 l’equilibrio si sblocca a causa di due infrazioni nostre e di una palletta di Flore (8-11).

Ivana Gallo Ingrao

Siamo sotto di un set e sotto di 3 punti; la terra inizia a farsi molle sotto i nostri piedi, anche se adesso stiamo riuscendo a contenere la vivacità offensiva delle ospiti grazie ad una rete difensiva molto ben organizzata.

Il time-out di Marcello restituisce un po’ di lucidità: Giada difende un pallone impossibile, Ivana va a segno e Giusy impone il proprio muro (13-11).

Sorpasso ostunese con Flore (attacco), Liuzzi (primo tempo tostissimo) e Annacarla (ace): 14-15.

Milena Flore

Spinta dai propri tifosi, vecchi e nuovi, l’Oria decide di prendere in mano le redini della partita e del proprio destino. Prima c’è uno scambio di magie (lungolinea di Ivana contro pallonetto di Flore), poi imponiamo il break della svolta: attacco di Federica e doppietta di Ingrao Meravigliao (19-16).

L’Ostuni non si arrende, ma questo è il momento in cui inizia a brillare (anche in attacco) la stella di Fata Morgana: due attacchi della nostra banda ed un ace di Federica annullano i salvataggi di Minetti e ci proiettano verso il pareggio dei set (25-18).

Pareggio oritano

Terzo set

Nell’intervallo una giovane atleta ospite, spesso utilizzata in battuta, va a liberare la propria vescica. In una partita così delicata bisogna essere al top da tutti i punti di vista.

Alla grinta di Bianco replicano Federica, Alessandra (ace) e Ivana. Partiamo bene (4-1) e diamo continuità al bel finale del set precedente.

Punti per Liuzzi e Brandi e ulteriori magie di Fata Morgana, ormai incontenibile in attacco (11-5).

Annacarla rende un paio di visite ai bordi della nostra metà campo nel generoso tentativo di recuparare un paio di palloni. Questa è sempre casa sua e Giorgia pensa bene di onorare la visita offrendole la merenda. E così si sdebita per il passaggio in macchina.

Visita di cortesia

L’Oria continua a crescere ed anche per questo motivo l’Ostuni non è più quel meccanismo perfetto che appariva nel primo set. Ma la difesa di Annacarla & Co. continua a compiere miracoli: Brandi (oggi poco prolifica in attacco, ma encomiabile in retrovia) respinge tre attacchi al mittente prima di assistere ad un attacco risolutivo di Alessandra (14-8).

Sale l’urlo dei tifosi, sale la grinta delle nostre ragazze.

Morgana salva, Ale costruisce, Ivana conclude (15-9).

Ace di Ivana (16-9).

Attacco vincente di Morgana (17-9).

Duplice miracolo difensivo di Giorgia ed infrazione ospite (18-9).

Giusy Rollo

Voliamo verso i play-out!

L’euforia nell’aria è simile a quella di Trento nella finale scudetto. Sembra che stiamo vincendo lo scudetto quando in realtà, pensandoci bene, non stiamo neanche conquistando la salvezza. In fondo, facendo le dovute grattate, i play-out potrebbero essere nient’altro che una retrocessione differita di un paio di settimane. Ma non ce ne fotte niente: questo era l’obiettivo e adesso lo stiamo raggiungendo, dopo tante sfortune e mille sacrifici!

Ace di Bianco a cui replica Federica (una sicurezza anche questa sera: costante nel gioco e motivatrice nello spirito).

Sul 19-13 doppio attacco vincente di Morgana!

Morgana Gallo

Flore continua a martellarci e Liuzzi stoppa a muro un nostro tentativo, ma il punto di Federica rappresenta l’ipoteca del set (24-17).

L’Ostuni annulla la prima palla-set e poi spedisce fuori l’ultimo assalto (25-18): l’Oria festeggia in campo con un girotondo.

A questo punto, soltanto un miracolo della Nike a Brindisi (ed una nostra sconfitta per 3-2) può sbarrarci la strada che porta a Valenzano.

Quarto set

Comincia un parziale anomalo in cui la tensione e la paura lasciano spazio ad altri stati d’animo: l’Ostuni non ha più obiettivi e deve superare lo sconforto della retrocessione; il nostro obiettivo è garantirci i play-out senza dipendere dalla capolista.

Giorgia Mastria

Come era prevedibile, nel quarto set si rileva una regressione tecnica. All’inizio prevale l’orgoglio dell’Ostuni, che impone un break da 7 con punti di Brandi, Lolli e Bianco (5-11).

Poi rileviamo 3 errori ospiti ed un’ulteriore striscia in cui sale in cattedra, anzi resta in cattedra Milena Flore (8-15).

Nonostante la regressione tecnica, alcuni scambi sono spettacolari. Merita una menzione il lungo scambio caratterizzato da difese impossibili, traiettorie curiose, culo e sentimento, concluso con successo da Simona Minetti (10-15). E’ il premio simbolico ad una partita magistrale per il libero ostunese.

Giovanna Bianco

Segue, da parte nostra, il consueto tributo ai pallonetti di Ida sul 12-17.

Per l’ennesima volta questa sera (e in questa stagione) Ivana si carica sulle spalle responsabilità importanti e lancia la riscossa della New Volley. Con i punti suoi, di Federica e di Giada ci riportiamo a –3 (16-19).

Scatta l’ora del sorpasso, grazie ai servizi efficaci di Federica ed ai palloni messi ripetutamente a terra da Morgana: 3 attacchi della schiacciatrice oritana e siamo già sul 20-19.

Federica Imperatore

Ace di Federica, che poi deve andare da sola a recuperare il pallone da dentro gli spogliatoi. Come quando giocavamo a pallone per strada da bambini: tu hai tirato il pallone lontano, tu lo vai a riprendere…

Fantastico pallonetto di Giada (22-19).

Ostuni non si arrende: infrazione nostra, attacco di Flore, ace di Moschettiere (22-22).

A risolvere la partita mettendo al sicuro i play-out è Morgana, che conclude così la propria esaltante progressione realizzativa: dopo un set di ambientamento, 2 punti nel secondo, 6 nel terzo e 6 nel quarto (14 in totale)!

Spettacolare!

Punto play-out

Finisce così: attacco della nostra schiacciatrice che termina con precisione in posto cinque, muro di Giusy e slash di Fata Morgana su una ricezione lunga. Vince l’Oria (25-22)!

La partita è stata troppo tirata per essere interrotta dal lancio del pupazzo; la tradizione quest’anno viene onorata dopo il fischio finale.

Domenica prossima si torna sul parquet per la gara 1 dei play-out: l’avversario designato è il Valenzano.

Un senso a questa stagione l’abbiamo già dato ed è stata un’esperienza bellissima. Perché non provare, adesso, a realizzare un sogno?

New Volley Oria

Tabellino: Oria-Ostuni 3-1  (18-25,  25-18,  25-18,  25-22)

New Volley Oria: Bianco NE, Gallo 14, De Pascalis 6, Gallo Ingrao 18, Loria 4, Rollo 3, Moretto NE, Imperatore 11, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, ace 4, errori in battuta 12.

Lightning Ostuni: Flore 15, Cozzetto 1, Bianco 11, Moschettiere 1, Lolli 3, Brandi 3, Liuzzi 10, Semeraro 0, Minetti 1 (L) – All. Parisi.

Muri-punto 3, ace 9, errori in battuta 11.

Arbitri: Genci Frasheri e Rocco Bolognino.

Ivana Gallo Ingrao

Altri risultati: Pallavolo 80 BR-Nike Lecce 3-0, Tricase-Castellaneta 3-0, Caprarica-San Cassiano 1-3, Galatina-Tuglie 3-0, Nardò-Spongano 0-3, Mesagne-Assi Brindisi 2-3.

Classifica: Pallavolo 80 BR 68; Galatina 66; Tricase 63; San Cassiano 53; Spongano e Tuglie 49; Mesagne 43; Nardò 35; Assi Brindisi 33; Castellaneta 28; Caprarica 20; Oria 16; Nike Lecce 12; Ostuni 11.

Ai play-off: Pallavolo 80 BR, Galatina, Tricase, San Cassiano e Spongano ai play-off.

Salve: Tuglie, Mesagne e Nardò.

Ai play-out: Assi Brindisi, Castellaneta, Caprarica e Oria.

Retrocesse in serie D: Nike Lecce e Ostuni.

Alessandra e il peluche

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; Tuglie 219,00; Nardò 160,00; San Cassiano 152,00; Mesagne 85,00; Assi Brindisi 70; Caprarica 52,00; Tricase 50,00; Pallavolo 80 BR 30,00; Tutte le altre 0.

Tutti buoni, ma la classifica definitiva sarà diramata la settimana prossima alla luce delle eventuali sanzioni di oggi. Play-off e play-out non valgono.

Prossimo turno: Valenzano-Oria, sabato 16 maggio, ore 18.30 – ritorno a Oria domenica 24 maggio, ore 18.30.


ASSI BRINDISI-ORIA 3-1

4 Maggio 2015

Mancò la fortuna

Sabato 2 maggio 2015 – ore 18.30

Il PalaZumbo significa molte cose.

Nel luogo in cui Ida ha dispensato le ultime magie di una gloriosa carriera è stato costruito un trullo commemorativo. Un trullo nel cuore di Brindisi è un po’ come un porticciolo al centro di Bolzano, ma non vediamo l’ora di conoscere l’uso che sarà fatto di questa struttura in miniatura.

Sempre al PalaZumbo, alcuni anni fa, una nostra atleta ha compiuto un’impresa storica raggiungendo un primato forse mai eguagliato nella storia della pallavolo pugliese. Per modestia preferiamo non specificarlo. In ogni caso, c’è ancora la sua foto segnaletica all’ingresso.

Federica Imperatore

Il gruppo di sostenitori dell’Oria è ben nutrito: Francesco in rappresentanza dei supertifosi, Aky in rappresentanza di cani, pitoni, topi ed altri esemplari dello zoo domestico della nostra palleggiatrice, molti genitori e – gradita sorpresa – un paio di allieve di Marcello e di Ivana giunte appositamente da Taranto.

Un plauso, infine, all’eleganza del signor Mastria.

Formazioni.

Assi Manzoni Brindisi: Carla Abbracciavento in palleggio, Giada Amatori opposta, Rebecca My e Ada Coppola di banda, Dalhis Liguori e Alessandra Iacca centrali, Giulia Palazzo libero.

A disposizione di coach Massimo Parentela: Pamela Ferrarese, Francesca Scarpa e Federica Mastrolia.

Ada Coppola

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco e Morgana Gallo.

Primo set

Moretto inaugura una serata agrodolce (dolce per l’ottima prestazione, amara per quello che succederà alla fine) con un bel mani-fuori, ma l’avvio oritano è timido e Iacca fa il bello e il cattivo tempo.

Alessandra Iacca

L’ottima centrale brindisina chiuderà il set con la bellezza di 10 punti personali (inclusi 5 muri e 3 ace).

In effetti, l’Assi schiera elementi che per fisicità e tecnica sono davvero sprecati in serie C (oltre alla citata Iacca, penso a quella splendida giocatrice che è Abbracciavento, dotata da madre natura di centimetri preziosi e mani fatate).

Soltanto sul 14-7 c’è la reazione ospite: lungolinea di Ivana, ace di Giusy, palletta di Ivana e slash di Federica (14-11).

Slash

Se mi avete preso per il culo e lo slash non si chiama veramente slash, mi vendicherò.

Un ulteriore break oritano conduce al pareggio: punti per Fede, Ale e soprattutto Ingrao Meravigliao, praticamente perfetta in questo set (9 punti e tante difese strepitose).

Molto buona anche la prova di Giorgia e migliorerà addirittura in corso d’opera.

Moretto mette palloni a terra, ma anche Iacca è spettacolare: 2 muri consecutivi e poi 2 ace consecutivi. Il nostro cambio-palla avrebbe la felice conseguenza di farla uscire dal campo per qualche minuto.

Ingrao Meravigliao

Sul 24-22 siamo bravi a non perdere la testa. Moretto serve in modo impeccabile e Ivana offre due dei migliori colpi del proprio repertorio personale: la palletta malefica e il mani-fuori (24-25).

L’Assi annulla la prima palla-set oritana, ma un imperioso muro di Alessandra ci offre una seconda opportunità (25-26).

L’Assi annulla anche questa, poi Ale difende l’impossibile e Ingrao Meravigliao schiaccia l’ennesimo pallone a terra procurandoci il terzo set-point (26-27).

Rebecca My

Purtroppo non riusciamo a chiudere; le brindisine mettono la freccia e raggiungono il primo traguardo parziale con un attacco vincente di Rebecca My (29-27).

Secondo set

Per chi prende punti e appunti, My è un cognome perfetto (si scrive in una frazione di secondo). Abbracciavento, invece, è una tragedia: finché lo scrivi hanno già chiuso altri 5 scambi.

Giusy Rollo

Buon avvio di Giusy, che sforna muri e pallonetti, e finalmente entra in partita anche Giada, autrice di punti importanti da questo momento in poi (7-8).

Purtroppo migliora anche il rendimento della difesa locale con Coppola e Palazzo particolarmente brillanti nel rintuzzare i nostri attacchi.

Giada e Federica incrementano il vantaggio della formazione di Marcello (9-15), Giusy scarica un primo tempo dalle spalle di Ale, Ivana trova l’ennesimo mani-fuori e Federica stoppa a muro una collega di ruolo (14-22).

Alessandra Loria

Morgana fa il suo dovere in battuta.

Un ottimo set per l’Oria, ma dobbiamo registrare 3 cacatine: un servizio da paste sul 5-6, un tributo ai pallonetti di Ida Taurisano sul 15-22 e un appannamento della nostra ricezione che permette ad Abbracciavento di realizzare 2 ace consecutivi riaprendo il parziale (19-22).

Giorgia compie un miracolo sollevando un muro di Liguori che era arrivato a un centimetro da terra e Alessandra attacca da posto due (19-23).

Giorgia Mastria

Ancora Giorgia intercetta una diagonale di Amatori e permette a Ivana di piazzare un magnifico lungolinea (19-24).

Il muro-difesa funziona bene e l’ultimo contrattacco di Ingrao Meravigliao regala all’Oria il meritato pareggio dei set (19-25).

Terzo set

Ammonizione per coach Parentela che alla fine del set precedente deve aver espresso osservazioni non gradite alla direzione di gara.

Evviva gli sposi

Il terzo parziale è all’insegna dell’equilibrio.

Si inizia con i muri di Iacca e con gli attacchi di Moretto.

Il presidente Mino, purtroppo, si perde qualcosa perché proprio in quei frangenti ha deciso di fare la spesa al supermercato alla luce delle offerte presenti nel volantino (casse d’acqua, in particolare).

Spesa

Una ricezione di Giorgia non viene difesa e poi Moretto alimenta il vantaggio della New Volley (7-10).

Muro Liguori-Abbracciavento ed equilibrio ristabilito (12-12).

Si lotta punto a punto finché la palleggiatrice locale non sblocca la situazione con un secondo tocco seguito da una fast di Iacca e da un mani-fuori di Coppola (22-17).

Moretto è bravissima a riportarci in gara (22-20) e Giusy sigla un punto pesante (23-21).

Carla Abbracciavento

Purtroppo il finale è dell’Assi: Abbracciavento scaglia un pallone di pugno nell’angolino del posto cinque e un muro di Liguori blocca l’ultimo assalto oritano (25-21).

Quarto set

Lo scrittore Gianluca Morozzi, appassionato di calcio e del suo Bologna, ha elaborato la teoria della luccicanza in ambito sportivo.

“La luccicanza periodicamente si fa strada attraverso uno squarcio dimensionale, erompe dall’universo parallelo dal quale proviene, si fa strada nel nostro mondo e bacia un giocatore. Schillaci in un certo mondiale, ad esempio. Paolo Rossi in un mondiale precedente” (1)

Giulia Moretto

In questa partita la luccicanza sembra aver baciato Giulia Moretto. La nostra schiacciatrice riceve bene, difende, imporrà anche un muro e soprattutto mette palloni a terra a ripetizione. E’ capitato altre volte quest’anno. E quando capita, Moretto è spettacolare. Sembra che tutto sia destinato a riuscirle alla perfezione: basta che tocchi la palla e non c’è difesa o muro che tenga. La palla cade a terra come per una legge di natura.

Peccato che a fine partita la luccicanza di Moretto sarà spazzata via da un infortunio maledetto.

Dahlis Liguori

Sull’altro fronte non posso non ammirare i primi tempi di Liguori: tanto sembra agile e leggera lei (che resta quasi sospesa in aria) quanto sono potenti le botte che scaglia per terra. Quella del 16-17 finisce nei tre metri.

Bravissimi i liberi, come ho già accennato. Giorgia è encomiabile, ma anche Palazzo salva palloni impossibili.

Non è però a lei che si riferisce coach Parentela quando sottolinea con un rimprovero una dormita della propria difesa: “Quella si è ammazzata e voi lasciate cadere il pallone!”.

Giada De Pascalis

Il set è ancora aperto: Giada piazza due attacchi d’oro, ma un muro di My e un ace di Liguori riportano avanti l’Assi (21-19).

Il time-out di Marcello e le giocate di Federica sembrano provvidenziali, almeno finché la sfiga non si abbatte sul nostro sestetto. Primo tempo e duplice ace di Federica, errore di Amatori dopo un lungo scambio, slash di Giusy (21-24).

Tre palle-set a disposizione dell’Oria. E il set vale almeno un punto preziosissimo in classifica.

Lo scambio successivo, purtroppo, si chiude con un fortuito impatto tra Amatori e la nostra Moretto (22-24). La creatura è costretta ad uscire dal campo con la caviglia destra dolorante.

Timeout

Entra Simonina, ma non riesce a toccare neanche un pallone perché due azioni brindisine risultano vincenti (24-24) e le occasioni capitate all’Oria terminano fuori misura, sia pure d’un soffio (26-24).

La partita finisce così e non sappiamo se sia peggio il risultato che ci condanna ad uno spareggio al cardiopalmo con l’Ostuni o l’infortunio di Moretto, di cui al momento ignoriamo l’entità.

Certo, perdere due set ai vantaggi e lasciare il PalaZumbo senza neanche un punto lascia veramente l’amaro in bocca, pur se occorre fare i complimenti alle padrone di casa, autrici di una prova molto positiva.

Esultanza Assi

Adesso giochiamo una specie di spareggio contro l’Ostuni: se domenica vinciamo, passiamo ai play-out; se perdiamo, siamo in serie D (è un po’ più complicato, ma il concetto è quello).

L’Ostuni è una squadra simile alla nostra: piena di giocatrici giovani ed entusiaste, combattive, in grado di dare filo da torcere a chiunque. Come noi. Dobbiamo avere rispetto, ma non dobbiamo avere paura. Dobbiamo essere carichi e motivati, ma senza farci prendere dalla frenesia.

Dobbiamo fare bene quello che sappiamo fare bene, quello che abbiamo ampiamente dimostrato più volte di saper fare bene.

Federica Imperatore

Dobbiamo giocare ogni singolo scambio come se fosse quello decisivo. Perché sarà così.

Una battuta tirata con superficialità sullo 0-0, una ricezione sbagliata sull’1-1, un attacco senza convinzione sul 5-5 non sono meno importanti di un errore sul 24-24. Ogni errore sull’1-1 lo pagheremo comunque sul 24-24, come è successo stasera.

Domenica ogni pallone sarà quello della vita.

Dobbiamo giocare ogni scambio dimenticando quello precedente (se avevamo fatto punto, dobbiamo subito farne un altro; se l’avevamo subìto, non ci demoralizziamo perché non si perde finché non si arriva al 25).

Concentrate, determinate, motivate. Se giochiamo così, vinceremo noi.

Esultanza oritana

Non abbiate timore di sbagliare o di essere giudicate. Quest’anno siete state grandi, siete state generose, siete cresciute tutte tantissimo. Comunque vada, siete e sarete circondate dal nostro affetto di tifosi, dalla nostra fiducia e anche dalla nostra riconoscenza per le splendide emozioni che ci avete già regalato (anche se ci piacerebbe provarne ancora una).

Vi siete impegnate sempre, non soltanto la domenica, e avete dato tutto. A noi tifosi avete dato tutto. Ora giocate anche per voi, per regalarvi un’emozione che nella vostra carriera non dimenticherete mai.

Giulia Moretto

E poi – cavolo – tante sere in palestra, tante domeniche in trasferta, tanti lividi, tante caviglie gonfie, tanti cazziatòni del coach, tante rinunce per cosa? Per retrocedere?! Ma stiamo scherzando?

Infine un appello ai tifosi. Queste ragazze meritano il nostro sostegno. Si sono allenate per un anno, hanno fatto rinunce, si sono fatte male sul parquet pur di non tirare indietro la gamba. Portiamo al Palazzetto chiunque possa venire: parenti, amici, ex-compagne, fidanzati, amanti, vicini di casa, allieve di Marcello con rispettivi genitori. Le ragazze hanno fatto e faranno il loro dovere; facciamolo anche noi!

Giorgia Mastria

Tabellino: Assi M. Brindisi-Oria 3-1  (29-27,  19-25,  25-21,  26-24)

Assi M. Brindisi: My 5, Liguori 9, Iacca 18, Amatori 21, Ferrarese NE, Scarpa NE, Coppola 7, Abbracciavento 6, Mastrolia NE, Palazzo (L) – All. Parentela.

Muri-punto 11, ace 8, errori in battuta 5.

New Volley Oria: Bianco 0, Gallo 0, De Pascalis 10, Gallo Ingrao 16, Loria 6, Rollo 9, Moretto 19, Imperatore 10, Mastria 1 (L) – All. Presta.

Muri-punto 9, ace 7, errori in battuta 8.

Arbitri: Roberta De Santis e Giorgio Formicola.

Centrali contro

Altri risultati: Tuglie-Pallavolo 80 BR 0-3, Castellaneta-Galatina 0-3, Spongano-Tricase 2-3, San Cassiano-Nardò 3-1, Ostuni-Mesagne 1-3, Nike Lecce-Caprarica 3-0.

Classifica: Pallavolo 80 BR 65; Galatina 63; Tricase 60; San Cassiano 50; Tuglie 49; Spongano 46; Mesagne 42; Nardò 35; Assi Brindisi 31; Castellaneta 28; Caprarica 20; Oria 13; Nike Lecce 12; Ostuni 11.

Ivana Gallo Ingrao

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; Tuglie 219,00; Nardò 160,00; San Cassiano 152,00; Mesagne 85,00; Assi Brindisi 70; Caprarica 52,00; Tricase 50,00; Pallavolo 80 BR 30,00; Tutte le altre 0.

Tutti buoni.

Prossimo turno: Oria-Ostuni, domenica 10 maggio, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) MOROZZI, G., Le avventure di zio Savoldi, Fernandel, Ravenna, 2006, pag. 16.