Domenica 25 novembre 2012 – ore 18.30
Ognuno si tocchi dove vuole, ma secondo me il Cutrofiano merita di vincere il campionato per almeno per due motivi.
Primo: raramente ho visto un tale concentrato di ragazze così bone. Neanche alle selezioni di Miss Italia. Neanche in piazza Manfredi sabato sera. Neanche alla Farmacia Brescia di corso Italia a Taranto. Neanche nelle liste del PDL ai tempi delle veline (mi scuso per quest’ultimo termine di paragone offensivo).
Secondo: la preparazione delle partite.
A questo proposito si va oltre Velasco, che pure cambiò la cultura pallavolistica italiana introducendo metodo, motivazione, mentalità vincente.
Ma tutto questo Velasco lo faceva di giorno.
A Cutrofiano, invece, è stata varcata una nuova frontiera dello sport e qui le partite si preparano anche di notte. Come abbiano fatto non lo so (condizionamenti subliminali, ipnosi, chissà?), ma so che le giocatrici si incontrano anche nei sogni e in quella sede perfezionano la tattica.
La notte tra sabato e domenica, ad esempio, sappiamo che Loredana Corvino è apparsa in sogno a Chiara Passaseo e tendiamo a ritenere che le due atlete abbiano preparato gli ultimi dettagli della partita.
Ecco la nuova frontiera del volley: l’inconscio al servizio della squadra.
Borges scriveva che “dormire è distrarsi dall’universo”, ma per le giocatrici della Piazza di Spagna, a quanto pare, non è così. (1)
In verità, se Cutrofiano può dirsi all’avanguardia in questa forma di “preparazione totale” alla partita, l’Oria segue a ruota (ma con qualche difetto nella metodologia che andrebbe corretto al più presto). Anche una nostra giocatrice ha fatto un sogno e lo ha rivelato poche ore prima della partita (ossia prima che si realizzasse): l’infortunio ad Ida e la conseguente sostituzione.
“Doppio sogno”, dunque; come il romanzo di coso.
Se nel caso di Cutrofiano, però, si può parlare di tatticismo esasperato, l’Oria è nel campo della chiaroveggenza.
E comunque spero di non entrare mai nei sogni della giocatrice in questione…
Detto questo, non sarebbe male se Loredana Corvino entrasse anche nei sogni dell’addetto al distributore automatico inducendolo a sostituire finalmente le merendine con i famosi pasticciotti.
A proposito di palazzetto, sono ancora esposte le foto segnaletiche delle giocatrici che tirano pallonate agli spettatori.
Si inizia alle 18.30, ma i manifesti riportano come orario le 18.00, un buon metodo di contrasto all’italico andazzo di arrivare in ritardo.
In anticipo arriva invece Annarita, la mamma di Paoletta, che ai tempi della Palafiom Taranto portava fortuna e la sua presenza ci faceva vincere sempre. Ora che le strade della Palafiom e di Paoletta si sono divise, il dubbio è: porta fortuna a noi oppure alla figlia? Come vedremo dall’esito dell’incontro, sarà decisamente la seconda che ho detto.
Bene, le studicarìe credo di averle finite; adesso possiamo passare alle formazioni.
Piazza di Spagna Cutrofiano: Chiara Passaseo in palleggio, Claudia Trovè opposta, Loredana Corvino e Francesca Lia schiacciatrici, Germana Fanelli e Marta Baglivo centrali, Francesca Fachechi libero.
A disposizione di mister Elio Quarta (che se le riprese video sono venute bene, mi deve un pasticciotto…): Stefania Danieli, Laura Lazzari, Tatiana Fingi, Stefania Padula e Paola Marcianò.
Ah, dimenticavo un’ultima studicarìa: Marta Baglivo ha dismesso il lampeggiante della Questura.
New Volley Oria: Noemi Votano palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone schiacciatrici, Sara Giuffrè e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.
In panchina con mister Marcello Presta: Angela Carone, Chiara Guadalupi, Annacarla Cozzetto, Federica Peluso e Désirée Calderone.
A parte la veggente che è occupata con le visioni, le atlete in panchina stanno onorando la settimana europea dello scambio didattico: una insegna biologia all’altra, l’altra insegna inglese all’altra ancora e Annacarla calcola a distanza l’area di un quadrato a beneficio non sappiamo di chi.
Primo set
L’avvio della partita è frizzante: subito una fast della sequoia Fanelli a cui, comunque, replica Sara con un delizioso pallonetto.
Corvino chiama, Ida risponde (4-3).
E sembriamo in parità anche come errori-punto: 3 per il Cutrofiano, 3 per l’Oria, ma noi ci mettiamo in più anche una palletta di Ivana e 2 attacchi vincenti di Ida e in questo modo riusciamo inaspettatamente a portarci in vantaggio (8-9).
Fino a questo punto stiamo rasentando la perfezione, almeno il tipo di perfezione a cui possa aspirare una squadra che lotta per la salvezza.
Poi, purtroppo, le cose cambiano e Marta Baglivo mette in seria difficoltà la nostra ricezione (non sarà l’ultima volta): 12-9.
Ida piazza un pallonetto, ma la reazione delle padrone di casa pone in evidenza alcune delle enormi risorse di cui dispone la formazione cutrofianese: primo tempo di Fanelli, muro a due Passaseo-Fanelli (ma il punto lo diamo alla palleggiatrice perché è amica di Silvietta) ed ace di Trovè (15-10).
Ida è straripante: attacca anche da seconda linea realizzando il 6^ punto personale nel set e rimette in corsa le furie rosse, ma forse è troppo tardi per recuperare (17-14).
Dopo uno scambio di servizi sbagliati, il terzo ed ultimo break da 4 del Cutrofiano, in effetti, chiude virtualmente il primo parziale: primo tempo Baglivo, ace Corvino, attacco Lia ed ulteriore primo tempo di Baglivo (22-15).
Daniela si concede un bel muro (23-17), ma Lia ed un’infrazione oritana assegnano il primo parziale al Cutrofiano (25-17).
Come muri siamo in parità e questo non me l’aspettavo data la differenza di statura e la presenza di una specialista come Fanelli; come ace, invece, siamo in passivo (ne abbiamo subìti 5).
E’ un Oria dignitoso, ma Cutrofiano è davvero una squadra spettacolare: ottima in tutte le fasi di gioco e piacevole da guardare se solo non stesse giocando contro di noi.
Secondo set
Il secondo parziale riserverà sorprese e credo che neanche i più ottimisti avrebbero potuto prevedere un ribaltamento da 15-8 a 23-25. Neanche la veggente.
Andiamo subito sotto di 5 punti a causa dei muri di Fanelli e di Lia e degli attacchi di Trovè e della stessa Lia. Molto interessante questa ragazza: ha iniziato con il freno un po’ tirato, ma la pipì liberatoria nell’intervallo deve aver avuto effetti benefici e la schiacciatrice metterà 6 palloni a terra solo in questo set.
Leo e Sara oppongono resistenza, ma Corvino continua a macinare punti (7-5).
Break di 6-1 del Cutrofiano, che appare nettamente padrone della partita: schiacciano Trovè, Fanelli e Lia (15-8).
Ma c’è un dato statistico che sta affermandosi e che risulterà piuttosto spiacevole per le ragazze di coach Quarta: gli errori-punto. Le padrone di casa ne fanno 3 consecutivi e permettono all’Oria di restare in gioco (15-11). A fine set gli errori-punto del Cutrofiano saranno addirittura 14.
Lia, Corvino (ed anche un’ottima Fachechi) riparano i danni (17-12), ma a quel punto sono le furie rosse a confezionare un piccolo capolavoro e ad agguantare il pareggio con un break in cui brillano gli attacchi di Leo e di Ivana, il muro di Noemi ed un blocco di Sara con presumibile contorno di infrazione leccese: 17-17.
Dopo un errore in battuta locale ed un magnifico lungolinea di Ivana (18-19), mister Quarta effettua la prima sostituzione ed introduce Paola Marcianò.
Ida gioca con le mani del muro avversario, ma poi, pur continuando a difendere benissimo, siamo noi a commettere 3 errori consecutivi (22-20).
Entrano anche Annacarla e Tatiana Fingi.
Splendido pallonetto di Daniela e perentorio primo tempo di Fanelli (23-21).
E’ a questo punto che il Cutrofiano ci fa il regalo di Natale in anticipo: battuta sbagliata, fast di Fanelli fuori (di pochissimo) e Lia costretta a tirare sulla rete da posizione decentrata al termine di un lungo scambio (23-24).
Le sorti del parziale sono state ribaltate e l’Oria gioca il suo primo set-point.
Ace di Daniela Nocciolina ed incontro – sorprendentemente – in parità (23-25)!
Adesso facciamo l’impresa! Scriviamo la storia! Vinciamo a Cutrofiano!
Terzo set
Vinciamo la sasìzz’…
Il Cutrofiano che ritorna sul parquet è un meccanismo perfetto: a parte quello che stanno facendo sul parquet Fachechi (miracoli), Fanelli (fast) e Corvino (attacchi a ripetizione), occorre mettere in risalto anche il sostegno di un pubblico caloroso. Gli ultras sono divisi in due sezioni: ci sono quelli sugli spalti e poi c’è un’infiltrata in panchina, le cui urla sono diventate incessanti. Temo di sapere chi sia.
Con una Corvino stellare il Cutrofiano si porta sull’11-2, ci concede un servizio sbagliato e poi dilaga sino al 15-3.
La nostra ricezione è in difficoltà ed in attacco arrivano pochi rifornimenti.
Marcello ripropone la staffetta Annacarla-Noemi anche perché quest’ultima, pur restando eroicamente in campo, si è infortunata alla gamba.
Il parziale non ha storia.
Corvino ci perfora anche in battuta e finalmente mostriamo qualche segno di vita grazie agli attacchi di Ida e di Ivana. Quest’ultima ha le unghie luccicanti grazie ad uno specifico trattamento con prodotti provenienti dal Mar Rosso.
Se la cosa può interessare.
Sul 21-8, dopo un muro di Paoletta, che si è guadagnata la conferma sul parquet grazie ad una prestazione brillante, c’è una sostituzione che ottiene il mio vivo apprezzamento: Fingi sostituisce Lia.
Non ho nulla contro Lia, anzi; l’apprezzamento deriva dalla supposizione che Fingi, se gioca, non può gridare. Almeno spero. Almeno mi illudo.
Ma Tatiana Fingi ottiene un ace e quindi adesso urla di gioia, poi Corvino schiaccia a terra l’ennesimo pallone.
Vince Cutrofiano 25-9.
Quarto set
Nell’intervallo il Cutrofiano dimostra di possedere ottime risorse anche tra le riserve: eccellente la proprietà di palleggio con i piedi di una giocatrice non identificata (molto alta).
Il quarto parziale inizia con una buona reazione d’orgoglio dell’Oria e in particolare con una doppietta di Ivana (0-2).
Purtroppo, però, Ida resta a terra toccandosi la gamba. Per fortuna non è il ginocchio, ma l’infortunio costringe comunque l’opposta brindisina ad abbandonare il parquet tra gli sportivi applausi del pubblico locale.
Entra Federica. La profezia della veggente si è avverata.
Murano Fanelli e Paoletta; fanno punti in battuta Lia e Sara.
Sul 4-4 le padrone di casa spingono sull’acceleratore e Paoletta non è più amica mia per colpa di un secondo tocco che non avrebbe dovuto fare a chi l’ha vista crescere…
L’abbiamo vista crescere, ma ci siamo persi un paio d’anni in cui la palleggiatrice tarantina è diventata ancora più matura: tecnica perfetta e grande personalità.
Muri di Baglivo alternati ad errori in battuta delle leccesi (10-6).
Il risultato è meno pesante rispetto al terzo set, ma la sensazione è che la partita continuino a farla le ragazze locali.
L’Oria, però, non si arrende ed anzi riapre uno spiraglio: brava Federica, che dà avvio ad un break di 0-5 con cui le atlete di Marcello effettuano il sorpasso in virtù di un ace di Daniela e di una palla piazzata da Annacarla (10-11).
C’è una fase di equilibrio, anche se non dura molto: per il Cutrofiano punti di Baglivo, Fanelli e Marcianò, che con un altro tocco di seconda conclude uno scambio infinito; per l’Oria fast di Sara e palletta di Ivana (14-14).
La schiacciatrice oritana dalle unghie splendenti è l’ultima ad arrendersi: realizza un altro punto ed un ace, ma il Cutrofiano mette sul piatto della bilancia tutto il proprio potenziale e per le furie rosse non c’è scampo.
Fanelli piazza una fast ed un ace, Baglivo mura, Corvino valorizza un salvataggio di Paoletta e Trovè conclude il break di 7-1 con cui le salentine si assestano sul 21-15.
Cuore oritano: ace di Ivana e primo tempo di Daniela. Sul 21-18 il tecnico locale preferisce non correre rischi e chiama l’ultimo time-out.
Questa volta Corvino e compagne non si lasciano sorprendere: Baglivo vanifica un miracolo di Giorgia e Fingi ottiene un mani-fuori da posto quattro (24-18).
Un’intraprendente Federica annulla la seconda palla-match, ma poi ci tocca incassare l’ultimo assalto vincente di Claudia Trovè (25-20).
L’Oria esce con onore dal parquet di Cutrofiano nonostante un terzo set inguardabile. Le ragazze brindisine hanno duellato con dignità nel primo parziale, hanno conquistato il secondo e hanno fatto quello che hanno potuto nel quarto.
Il Cutrofiano è la grande squadra che ci aspettavamo: grande difesa, attacchi imperiosi, due palleggiatrici di categoria superiore, centrali da favola, una bella miscela di atlete esperte e giovani promesse ed anche – come abbiamo accennato – un pubblico caloroso che sa apprezzare la pallavolo di qualità (visti i trascorti del Cutrofiano maschile).
A voler cercare il pelo nel pasticciotto, forse ci sono ancora dei margini di miglioramento sotto l’aspetto della concentrazione, da cui probabilmente derivano i numerosi errori-punto e le pause nel secondo parziale.
Ma la serata per l’Oria non finisce a Cutrofiano, anzi il bello deve ancora venire.
Marcello ha due giocatrici in infermeria e deve tutelarsi in vista della temibile partita in casa con l’Ugento. Lungo la strada il tecnico oritano ingaggia un’immigrata clandestina che stava aspettando il pulmino del “caporale” per andare a lavorare in campagna. Il coach le offre un impiego alternativo, la carica in auto (dove siamo già in cinque), ma poi suda freddo quando i Carabinieri gli mostrano la paletta dell’alt.
Qui, al posto di blocco, c’è la migliore azione della New Volley. Con una mossa fulminea ispirata dalla Leonessa la giocatrice clandestina viene spinta a ridosso del sedile e nascosta da un giaccone. Gli altri cinque occupanti della vettura oppongono ai tutori dell’ordine un muro-difesa da manuale: nello specifico Marcello e Ivana fanno muro, ostruendo la visuale al maresciallo, e la più giovane giocatrice della squadra copre (la clandestina) con la stessa naturalezza di un narcotrafficante messicano. Nessuno si accorge di niente.
Tabellino: Cutrofiano-Oria 3-1 (25-17, 23-25, 25-9, 25-20)
piazza di Spagna Cutrofiano: Baglivo 13, Danieli NE, Lazzari NE, Trovè 12, Fanelli 14, Fingi 2, Padula NE, Marcianò 4, Corvino 17, Passaseo 1, Lia 11, Fachechi (L) – All. Quarta.
Muri-punto 9, ace 9, errori in battuta 12.
New Volley Oria: Carone NE, Guadalupi NE, Cozzetto 1, Gallo Ingrao 11, Peluso 2, Giuffrè 6, Calderone 0, Taurisano 10, Votano 1, Deandri 8 (in storia), Leone 3, Lo Noce 5, Mastria (L) – All. Presta.
Muri-punto 2, ace 4, errori in battuta 7.
Arbitri: Massimo Scarciglia e Fernando Pepe.
Altri risultati: Galatina-Assi BR 0-3, Pallavolo 80 BR-Taranto 0-3, Ugento-San Cassiano 3-0, Collepasso-Casarano 3-0, Spongano-Nardò 3-2, Presicce-Squinzano 3-1.
Classifica: Assi Brindisi, Taranto e Ugento 18; Cutrofiano 17; Collepasso 16; Oria 12; Spongano 11; Pallavolo 80 Brindisi e Galatina 9; San Cassiano e Presicce 7; Nardò 4; Casarano 1; Squinzano 0.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Presicce 270,00; San Cassiano 110,00; Nardò 85,00; Collepasso 80,00; Spongano 40,00; Cutrofiano e Assi Brindisi 35,00, tutte le altre 0,00.
San Cassiano si porta in seconda posizione per via di un isolato tifoso che ha insultato gli arbitri, le atlete e un dirigente avversario (ma non sappiamo se in quest’ordine) beccandosi 45 euri di multa.
Entra in classifica anche l’Assi Brindisi: 35 euri per gli insulti di alcuni tifosi all’arbitro.
Numeri suggeriti dalla veggente per il superenalotto: 11 (il numero di Ida), 24 (le guardie), 35 (l’uccello, cioè il Corvo), 56 (la caduta), 73 (l’ospedale), 77 (le gambe delle donne che si infortunano).
Prossimo turno: Oria-Ugento, domenica 2 dicembre, ore 18.30.
NOTE:
(1) BORGES, J.L., L’Aleph, 1952, Feltrinelli, Milano, 2004 (32^ ediz.), pag. 131.