CUTROFIANO-ORIA 3-1

27 novembre 2012

Domenica 25 novembre 2012 – ore 18.30

Ognuno si tocchi dove vuole, ma secondo me il Cutrofiano merita di vincere il campionato per almeno per due motivi.

Primo: raramente ho visto un tale concentrato di ragazze così bone. Neanche alle selezioni di Miss Italia. Neanche in piazza Manfredi sabato sera. Neanche alla Farmacia Brescia di corso Italia a Taranto. Neanche nelle liste del PDL ai tempi delle veline (mi scuso per quest’ultimo termine di paragone offensivo).

Secondo: la preparazione delle partite.

A questo proposito si va oltre Velasco, che pure cambiò la cultura pallavolistica italiana introducendo metodo, motivazione, mentalità vincente.

Ma tutto questo Velasco lo faceva di giorno.

A Cutrofiano, invece, è stata varcata una nuova frontiera dello sport e qui le partite si preparano anche di notte. Come abbiano fatto non lo so (condizionamenti subliminali, ipnosi, chissà?), ma so che le giocatrici si incontrano anche nei sogni e in quella sede perfezionano la tattica.

La notte tra sabato e domenica, ad esempio, sappiamo che Loredana Corvino è apparsa in sogno a Chiara Passaseo e tendiamo a ritenere che le due atlete abbiano preparato gli ultimi dettagli della partita.

Ecco la nuova frontiera del volley: l’inconscio al servizio della squadra.

Borges scriveva che “dormire è distrarsi dall’universo”, ma per le giocatrici della Piazza di Spagna, a quanto pare, non è così. (1)

In verità, se Cutrofiano può dirsi all’avanguardia in questa forma di “preparazione totale” alla partita, l’Oria segue a ruota (ma con qualche difetto nella metodologia che andrebbe corretto al più presto). Anche una nostra giocatrice ha fatto un sogno e lo ha rivelato poche ore prima della partita (ossia prima che si realizzasse): l’infortunio ad Ida e la conseguente sostituzione.

“Doppio sogno”, dunque; come il romanzo di coso.

Se nel caso di Cutrofiano, però, si può parlare di tatticismo esasperato, l’Oria è nel campo della chiaroveggenza.

E comunque spero di non entrare mai nei sogni della giocatrice in questione…

Detto questo, non sarebbe male se Loredana Corvino entrasse anche nei sogni dell’addetto al distributore automatico inducendolo a sostituire finalmente le merendine con i famosi pasticciotti.

A proposito di palazzetto, sono ancora esposte le foto segnaletiche delle giocatrici che tirano pallonate agli spettatori.

Si inizia alle 18.30, ma i manifesti riportano come orario le 18.00, un buon metodo di contrasto all’italico andazzo di arrivare in ritardo.

In anticipo arriva invece Annarita, la mamma di Paoletta, che ai tempi della Palafiom Taranto portava fortuna e la sua presenza ci faceva vincere sempre. Ora che le strade della Palafiom e di Paoletta si sono divise, il dubbio è: porta fortuna a noi oppure alla figlia? Come vedremo dall’esito dell’incontro, sarà decisamente la seconda che ho detto.

Bene, le studicarìe credo di averle finite; adesso possiamo passare alle formazioni.

Piazza di Spagna Cutrofiano: Chiara Passaseo in palleggio, Claudia Trovè opposta, Loredana Corvino e Francesca Lia schiacciatrici, Germana Fanelli e Marta Baglivo centrali, Francesca Fachechi libero.

A disposizione di mister Elio Quarta (che se le riprese video sono venute bene, mi deve un pasticciotto…): Stefania Danieli, Laura Lazzari, Tatiana Fingi, Stefania Padula e Paola Marcianò.

Ah, dimenticavo un’ultima studicarìa: Marta Baglivo ha dismesso il lampeggiante della Questura.

New Volley Oria: Noemi Votano palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone schiacciatrici, Sara Giuffrè e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.

In panchina con mister Marcello Presta: Angela Carone, Chiara Guadalupi, Annacarla Cozzetto, Federica Peluso e Désirée Calderone.

A parte la veggente che è occupata con le visioni, le atlete in panchina stanno onorando la settimana europea dello scambio didattico: una insegna biologia all’altra, l’altra insegna inglese all’altra ancora e Annacarla calcola a distanza l’area di un quadrato a beneficio non sappiamo di chi.

Primo set

L’avvio della partita è frizzante: subito una fast della sequoia Fanelli a cui, comunque, replica Sara con un delizioso pallonetto.

Corvino chiama, Ida risponde (4-3).

E sembriamo in parità anche come errori-punto: 3 per il Cutrofiano, 3 per l’Oria, ma noi ci mettiamo in più anche una palletta di Ivana e 2 attacchi vincenti di Ida e in questo modo riusciamo inaspettatamente a portarci in vantaggio (8-9).

Fino a questo punto stiamo rasentando la perfezione, almeno il tipo di perfezione a cui possa aspirare una squadra che lotta per la salvezza.

Poi, purtroppo, le cose cambiano e Marta Baglivo mette in seria difficoltà la nostra ricezione (non sarà l’ultima volta): 12-9.

Ida piazza un pallonetto, ma la reazione delle padrone di casa pone in evidenza alcune delle enormi risorse di cui dispone la formazione cutrofianese: primo tempo di Fanelli, muro a due Passaseo-Fanelli (ma il punto lo diamo alla palleggiatrice perché è amica di Silvietta) ed ace di Trovè (15-10).

Ida è straripante: attacca anche da seconda linea realizzando il 6^ punto personale nel set e rimette in corsa le furie rosse, ma forse è troppo tardi per recuperare (17-14).

Dopo uno scambio di servizi sbagliati, il terzo ed ultimo break da 4 del Cutrofiano, in effetti, chiude virtualmente il primo parziale: primo tempo Baglivo, ace Corvino, attacco Lia ed ulteriore primo tempo di Baglivo (22-15).

Daniela si concede un bel muro (23-17), ma Lia ed un’infrazione oritana assegnano il primo parziale al Cutrofiano (25-17).

Come muri siamo in parità e questo non me l’aspettavo data la differenza di statura e la presenza di una specialista come Fanelli; come ace, invece, siamo in passivo (ne abbiamo subìti 5).

E’ un Oria dignitoso, ma Cutrofiano è davvero una squadra spettacolare: ottima in tutte le fasi di gioco e piacevole da guardare se solo non stesse giocando contro di noi.

Secondo set

Il secondo parziale riserverà sorprese e credo che neanche i più ottimisti avrebbero potuto prevedere un ribaltamento da 15-8 a 23-25. Neanche la veggente.

Andiamo subito sotto di 5 punti a causa dei muri di Fanelli e di Lia e degli attacchi di Trovè e della stessa Lia. Molto interessante questa ragazza: ha iniziato con il freno un po’ tirato, ma la pipì liberatoria nell’intervallo deve aver avuto effetti benefici e la schiacciatrice metterà 6 palloni a terra solo in questo set.

Leo e Sara oppongono resistenza, ma Corvino continua a macinare punti (7-5).

Break di 6-1 del Cutrofiano, che appare nettamente padrone della partita: schiacciano Trovè, Fanelli e Lia (15-8).

Ma c’è un dato statistico che sta affermandosi e che risulterà piuttosto spiacevole per le ragazze di coach Quarta: gli errori-punto. Le padrone di casa ne fanno 3 consecutivi e permettono all’Oria di restare in gioco (15-11). A fine set gli errori-punto del Cutrofiano saranno addirittura 14.

Lia, Corvino (ed anche un’ottima Fachechi) riparano i danni (17-12), ma a quel punto sono le furie rosse a confezionare un piccolo capolavoro e ad agguantare il pareggio con un break in cui brillano gli attacchi di Leo e di Ivana, il muro di Noemi ed un blocco di Sara con presumibile contorno di infrazione leccese: 17-17.

Dopo un errore in battuta locale ed un magnifico lungolinea di Ivana (18-19), mister Quarta effettua la prima sostituzione ed introduce Paola Marcianò.

Ida gioca con le mani del muro avversario, ma poi, pur continuando a difendere benissimo, siamo noi a commettere 3 errori consecutivi (22-20).

Entrano anche Annacarla e Tatiana Fingi.

Splendido pallonetto di Daniela e perentorio primo tempo di Fanelli (23-21).

E’ a questo punto che il Cutrofiano ci fa il regalo di Natale in anticipo: battuta sbagliata, fast di Fanelli fuori (di pochissimo) e Lia costretta a tirare sulla rete da posizione decentrata al termine di un lungo scambio (23-24).

Le sorti del parziale sono state ribaltate e l’Oria gioca il suo primo set-point.

Ace di Daniela Nocciolina ed incontro – sorprendentemente – in parità (23-25)!

Adesso facciamo l’impresa! Scriviamo la storia! Vinciamo a Cutrofiano!

Terzo set

Vinciamo la sasìzz’…

Il Cutrofiano che ritorna sul parquet è un meccanismo perfetto: a parte quello che stanno facendo sul parquet Fachechi (miracoli), Fanelli (fast) e Corvino (attacchi a ripetizione), occorre mettere in risalto anche il sostegno di un pubblico caloroso. Gli ultras sono divisi in due sezioni: ci sono quelli sugli spalti e poi c’è un’infiltrata in panchina, le cui urla sono diventate incessanti. Temo di sapere chi sia.

Con una Corvino stellare il Cutrofiano si porta sull’11-2, ci concede un servizio sbagliato e poi dilaga sino al 15-3.

La nostra ricezione è in difficoltà ed in attacco arrivano pochi rifornimenti.

Marcello ripropone la staffetta Annacarla-Noemi anche perché quest’ultima, pur restando eroicamente in campo, si è infortunata alla gamba.

Il parziale non ha storia.

Corvino ci perfora anche in battuta e finalmente mostriamo qualche segno di vita grazie agli attacchi di Ida e di Ivana. Quest’ultima ha le unghie luccicanti grazie ad uno specifico trattamento con prodotti provenienti dal Mar Rosso.

Se la cosa può interessare.

Sul 21-8, dopo un muro di Paoletta, che si è guadagnata la conferma sul parquet grazie ad una prestazione brillante, c’è una sostituzione che ottiene il mio vivo apprezzamento: Fingi sostituisce Lia.

Non ho nulla contro Lia, anzi; l’apprezzamento deriva dalla supposizione che Fingi, se gioca, non può gridare. Almeno spero. Almeno mi illudo.

Ma Tatiana Fingi ottiene un ace e quindi adesso urla di gioia, poi Corvino schiaccia a terra l’ennesimo pallone.

Vince Cutrofiano 25-9.

Quarto set

Nell’intervallo il Cutrofiano dimostra di possedere ottime risorse anche tra le riserve: eccellente la proprietà di palleggio con i piedi di una giocatrice non identificata (molto alta).

Il quarto parziale inizia con una buona reazione d’orgoglio dell’Oria e in particolare con una doppietta di Ivana (0-2).

Purtroppo, però, Ida resta a terra toccandosi la gamba. Per fortuna non è il ginocchio, ma l’infortunio costringe comunque l’opposta brindisina ad abbandonare il parquet tra gli sportivi applausi del pubblico locale.

Entra Federica. La profezia della veggente si è avverata.

Murano Fanelli e Paoletta; fanno punti in battuta Lia e Sara.

Sul 4-4 le padrone di casa spingono sull’acceleratore e Paoletta non è più amica mia per colpa di un secondo tocco che non avrebbe dovuto fare a chi l’ha vista crescere…

L’abbiamo vista crescere, ma ci siamo persi un paio d’anni in cui la palleggiatrice tarantina è diventata ancora più matura: tecnica perfetta e grande personalità.

Muri di Baglivo alternati ad errori in battuta delle leccesi (10-6).

Il risultato è meno pesante rispetto al terzo set, ma la sensazione è che la partita continuino a farla le ragazze locali.

L’Oria, però, non si arrende ed anzi riapre uno spiraglio: brava Federica, che dà avvio ad un break di 0-5 con cui le atlete di Marcello effettuano il sorpasso in virtù di un ace di Daniela e di una palla piazzata da Annacarla (10-11).

C’è una fase di equilibrio, anche se non dura molto: per il Cutrofiano punti di Baglivo, Fanelli e Marcianò, che con un altro tocco di seconda conclude uno scambio infinito; per l’Oria fast di Sara e palletta di Ivana (14-14).

La schiacciatrice oritana dalle unghie splendenti è l’ultima ad arrendersi: realizza un altro punto ed un ace, ma il Cutrofiano mette sul piatto della bilancia tutto il proprio potenziale e per le furie rosse non c’è scampo.

Fanelli piazza una fast ed un ace, Baglivo mura, Corvino valorizza un salvataggio di Paoletta e Trovè conclude il break di 7-1 con cui le salentine si assestano sul 21-15.

Cuore oritano: ace di Ivana e primo tempo di Daniela. Sul 21-18 il tecnico locale preferisce non correre rischi e chiama l’ultimo time-out.

Questa volta Corvino e compagne non si lasciano sorprendere: Baglivo vanifica un miracolo di Giorgia e Fingi ottiene un mani-fuori da posto quattro (24-18).

Un’intraprendente Federica annulla la seconda palla-match, ma poi ci tocca incassare l’ultimo assalto vincente di Claudia Trovè (25-20).

L’Oria esce con onore dal parquet di Cutrofiano nonostante un terzo set inguardabile. Le ragazze brindisine hanno duellato con dignità nel primo parziale, hanno conquistato il secondo e hanno fatto quello che hanno potuto nel quarto.

Il Cutrofiano è la grande squadra che ci aspettavamo: grande difesa, attacchi imperiosi, due palleggiatrici di categoria superiore, centrali da favola, una bella miscela di atlete esperte e giovani promesse ed anche – come abbiamo accennato – un pubblico caloroso che sa apprezzare la pallavolo di qualità (visti i trascorti del Cutrofiano maschile).

A voler cercare il pelo nel pasticciotto, forse ci sono ancora dei margini di miglioramento sotto l’aspetto della concentrazione, da cui probabilmente derivano i numerosi errori-punto e le pause nel secondo parziale.

Ma la serata per l’Oria non finisce a Cutrofiano, anzi il bello deve ancora venire.

Marcello ha due giocatrici in infermeria e deve tutelarsi in vista della temibile partita in casa con l’Ugento. Lungo la strada il tecnico oritano ingaggia un’immigrata clandestina che stava aspettando il pulmino del “caporale” per andare a lavorare in campagna. Il coach le offre un impiego alternativo, la carica in auto (dove siamo già in cinque), ma poi suda freddo quando i Carabinieri gli mostrano la paletta dell’alt.

Qui, al posto di blocco, c’è la migliore azione della New Volley. Con una mossa fulminea ispirata dalla Leonessa la giocatrice clandestina viene spinta a ridosso del sedile e nascosta da un giaccone. Gli altri cinque occupanti della vettura oppongono ai tutori dell’ordine un muro-difesa da manuale: nello specifico Marcello e Ivana fanno muro, ostruendo la visuale al maresciallo, e la più giovane giocatrice della squadra copre (la clandestina) con la stessa naturalezza di un narcotrafficante messicano. Nessuno si accorge di niente.

Tabellino: Cutrofiano-Oria 3-1  (25-17,  23-25,  25-9,  25-20)

piazza di Spagna Cutrofiano: Baglivo 13, Danieli NE, Lazzari NE, Trovè 12, Fanelli 14, Fingi 2, Padula NE, Marcianò 4, Corvino 17, Passaseo 1, Lia 11, Fachechi (L) – All. Quarta.

Muri-punto 9, ace 9, errori in battuta 12.

New Volley Oria: Carone NE, Guadalupi NE, Cozzetto 1, Gallo Ingrao 11, Peluso 2, Giuffrè 6, Calderone 0, Taurisano 10, Votano 1, Deandri 8 (in storia), Leone 3, Lo Noce 5, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 2, ace 4, errori in battuta 7.

Arbitri: Massimo Scarciglia e Fernando Pepe.

Altri risultati: Galatina-Assi BR 0-3, Pallavolo 80 BR-Taranto 0-3, Ugento-San Cassiano 3-0, Collepasso-Casarano 3-0, Spongano-Nardò 3-2, Presicce-Squinzano 3-1.

Classifica: Assi Brindisi, Taranto e Ugento 18; Cutrofiano 17; Collepasso 16; Oria 12; Spongano 11; Pallavolo 80 Brindisi e Galatina 9; San Cassiano e Presicce 7; Nardò 4; Casarano 1; Squinzano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Presicce 270,00; San Cassiano 110,00; Nardò 85,00; Collepasso 80,00; Spongano 40,00; Cutrofiano e Assi Brindisi 35,00, tutte le altre 0,00.

San Cassiano si porta in seconda posizione per via di un isolato tifoso che ha insultato gli arbitri, le atlete e un dirigente avversario (ma non sappiamo se in quest’ordine) beccandosi 45 euri di multa.

Entra in classifica anche l’Assi Brindisi: 35 euri per gli insulti di alcuni tifosi all’arbitro.

Numeri suggeriti dalla veggente per il superenalotto: 11 (il numero di Ida), 24 (le guardie), 35 (l’uccello, cioè il Corvo), 56 (la caduta), 73 (l’ospedale), 77 (le gambe delle donne che si infortunano).

Prossimo turno: Oria-Ugento, domenica 2 dicembre, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) BORGES, J.L., L’Aleph, 1952, Feltrinelli, Milano, 2004 (32^ ediz.), pag. 131.


ORIA-PALLAVOLO 80 BRINDISI 3-1

19 novembre 2012

Domenica 18 novembre 2012 – ore 18.30

Three more points! Four more years!

Per Obama altri quattro anni, per l’Oria altri tre punti (d’oro) al termine del primo derby stagionale.

In vista dell’inverno metaforico, ossia di un calendario tremendo, è tutto fieno da conservare in cascina.

Al Palazzetto di via Crocifisso arriva la Pallavolo 80 Brindisi, o almeno quel che ne resta dopo le defezioni delle validissime schiacciatrici Ada Coppola e Gisela Scialacomo.

Nel secondo caso pare che la defezione sia dovuta allo stato interessante dell’atleta argentina (dopo le tre dell’Assi, ecco la prima della Pallavolo 80).

Dev’essere qualcosa che circola nell’aria di Brindisi…

O magari nell’alimentazione, chissà.

Certo è che ormai vengono da tutto il mondo gli studiosi interessati ad approfondire il fenomeno tutto brindisino delle gravidanze a grappoli.

E sono ormai salite a duecento le donne sterili accampate nel cortile del PalaZumbo in attesa del miracolo, in attesa di ottenere quello che le tecniche di fecondazione artificiale non sempre riescono a garantire, in attesa di appagare il desiderio della vita: restare incinte. Come le pallavoliste di Brindisi.

Formazioni.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone schiacciatrici, Daniela Lo Noce e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carona, Chiara Guadalupi, Federica Peluso, Desy Calderone, Noemi Votano e Simona Bianco.

Pallavolo 80 Brindisi: Maria Capone in palleggio, Francesca Manisi opposta, Francesca Diviggiano e Sonja Mele schiacciatrici, Chiara Sarinelli e Marina Iaia centrali.

In panchina con coach Raffaele Capozziello: Monica Di Rienzo ed Emanuela Martinelli.

Le ospiti giocano senza libero; erano anni che non assistevo a questa situazione.

In tribuna c’è una garbatissima cagnolina chiamata Lilli, lo stesso nome della “terza Muci”. La condotta del quadrupede è esemplare ed è la prova che cani e pallavolo possono coesistere, checché ne dicano le due giocatrici del San Cassiano.

Primo set

Registriamo subito un bel muro di Sara, ma anche qualche imprecisione in battuta, in attacco e in fase di costruzione (2-4).

E’ un avvio un po’ distratto, ma recuperiamo bene con Ida e Annacarla (5-4).

Dopo un punto di Diviggiano, l’Oria va in fuga per non essere più ripreso: break di 5-0 con Leo, Ivana e Sara (10-5).

La Pallavolo 80, che manifesta un po’ di sofferenza in ricezione, è costretta al primo time-out.

Sara realizza, direttamente in battuta, il suo terzo punto personale e preannuncia una serata ad alti livelli; Ivana e Ida consolidano il vantaggio.

Poi c’è un’azione curiosa: un tiro della nostra opposta rimbalza sul solido bagher di Mele, Sarinella fa velo e il pallone beffa la nostra difesa non prima di essere rimbalzato sul muro del Ministero della Giustizia come un lacrimogeno creativo (14-9).

Splendida Ida (doppietta) e duplice errore della Pallavolo 80: Oria ha il parziale sempre più in pugno (18-9).

Adesso le ospiti rispondono colpo su colpo, soprattutto grazie ad un’ispirata Diviggiano (21-13), ma è troppo tardi e soltanto un miracolo (come la moltiplicazione dei pani, dei pesci e delle gravidanze) potrebbe riaprire il parziale.

Mister Capozziello sostituisce Capone con Di Rienzo. Sono entrambe palleggiatrici molto giovani e molto interessanti.

Le furie rosse, comunque, velocizzano la chiusura della pratica con due attacchi di Ivana ed un ace della Leonessa ed anche in casa oritana ci sono degli ingressi: Angela e Federica.

Il set finisce 25-15.

Secondo set

La partita si “alloffia” a causa di un’impressionante serie di errori-punto (10 nei primi 13 scambi). Ci sarebbe anche un presunto errore arbitrale per via di un attacco di Diviggiano murato da Sara e poi finito fuori (a nostro avviso dopo aver toccato la stessa Diviggiano in caduta), ma il contatto – se c’era – era lieve e la decisione non sarà influente.

E’ in questa fase che il tecnico ospite reintroduce per qualche minuto Monica Di Rienzo, oritana d’adozione, per certi versi.

In evidenza Mele con un primo tempo ed un ace sporco che valgono un effimero vantaggio per le biancazzurre (7-8).

La reazione dell’Oria avviene in due fasi.

Prima c’è un break da 5 in cui vanno a segno tutte le nostre bocche da fuoco: Ida, Ivana (ace) e Leo (12-8).

Poi, dopo due primi tempi di Sarinelli, c’è la seconda parte: un ulteriore break da 4 con Leo protagonista (17-11).

L’Oria sta giocando con molta disciplina ed offre spunti di bel volley: da incorniciare il pallonetto di Sara ed il successivo attacco di Ivana (19-12).

Quello che Diviggiano fa da posto quattro viene disfatto da un posto due particolarmente impreciso in questo parziale (7 errori-punto) e la formazione di coach Marcello, ben orchestrata da Annacarla e ben difesa da Giorgia, incrementa il vantaggio con un lungolinea perfetto di Ida ed un ace di Sara (23-15).

Esordio per Chiara Guadalupi, proprio contro la sua ex-squadra.

Dopo la prima ricezione di rodaggio, il secondo libero oritano addomestica un turbolento servizio di Diviggiano e piazza la palla sulla testa di Annacarla, che a sua volta lo gira a Daniela per un riuscito primo tempo.

Oria si aggiudica anche il secondo set (25-17).

Terzo set

I distacchi con cui Ida e compagne hanno conquistato i primi due parziali lasciano ben sperare per una rapida conclusione della partita. E questo vuol dire che avremmo più tempo per le pizze dell’Akropolis. Dopo la margherita, la ripiena, la caprese, la wurstel e panna, la prosciutto e panna, la colossale margherita con kebab, mi è rimasta da provare soltanto la quattro formaggi. Se la cosa può interessare.

Ma le aspettative vengono compromesse da una mossa tattica di mister Capozziello, che scambia i ruoli di Sarinelli e Manisi trasformando radicalmente le prestazioni di entrambe le atlete e dell’intero collettivo.

Il primo tempo a pallonetto con cui Manisi apre le danze è un segnale di avvertimento, ma l’avvio del parziale sembra in continuità con quanto si è visto fino adesso, almeno per quello che ci riguarda.

Le attaccanti pungono, difesa e ricezione fanno il proprio dovere e Sara continua a macinare punti sfiorando quella doppia cifra che sarà raggiunta nel 4^ set (6-3).

Ace della Leonessa e palletta di Ivana (10-5); tutto sembra procedere bene e forse questo induce ad una certa rilassatezza in casa oritana (“Oggi stè durmimu”… – dirà più tardi il presidente).

Invece ecco la svolta.

Francesca Diviggiano infila 3 ace uno dopo l’altro. Un po’ è demerito del nostro libero, che, però, fortunatamente, racchiude in questo minuto di ordinaria follia le uniche sbavature di una serata molto positiva. Un po’ è merito di una giocatrice che, a prescindere dai servizi, sta disputando una gara galattica (coronata da 22 punti finali).

Poco dopo la riccioluta schiacciatrice della Pallavolo 80 riesce a far punto anche in bagher, ma in vantaggio ci siamo ancora noi, sia pure di misura (11-10).

Ida attacca da posto quattro, subisce un muro da Manisi e poi si vendica con un pallonetto da posto due (16-13).

Ma è un’altra Pallavolo 80 quella del terzo set: più reattiva, più precisa e soprattutto più convinta di giocarsi la partita.

Mura anche Sarinelli e il pareggio arriva con una diagonale di Diviggiano (17-17).

Rispondiamo con un primo tempo di Sara, ma una nostra invasione, un tiro di Sarinelli da destra e un altro muro di Manisi sono la dimostrazione che l’inversione di ruoli escogitata da Capozziello è stata felice (19-22).

Adesso bisogna sudare per sorprendere la difesa ospite e Ida ci riesce dopo vari tentativi (21-23), ma la Pallavolo 80 non si lascia rimontare: Manisi e Diviggiano firmano gli ultimi scambi del parziale (21-25).

Quarto set

Brutto avvio dell’Oria, che in questo set si macchierà di molti errori-punto (13), i primi dei quali lanciano la fuga delle biancazzurre (3-7).

Una palla vagante viene ributtata nel campo avverso da Annacarla con un montante (6-8).

E’ il preludio della riscossa: mani-fuori di Ivana, attacco di Ida, muro di Daniela e pipe di Leo (11-9).

Ad Ida viene fischiata un’invasione contestata dalla stessa opposta; la risposta migliore, però, è quella che la top-scorer oritana fornisce dal parquet con una diagonale stretta da posto quattro (12-11).

Ho parlato di top-scorer “oritana” perché, pur non scendendo sotto la soglia dei 20 punti, per la prima volta quest’anno Ida cede il titolo assoluto di miglior realizzatrice ad un’avversaria: Francesca Diviggiano.

Molti errori in questo set per Leo, ma anche molti punti: restiamo davanti (13-11).

Lo scatto decisivo arriva sul 16-15: primo tempo di Sara, muro di Ivana, invasione da seconda linea delle ospiti ed immancabile ace di Simona (20-15).

La meta si avvicina, ma con questa Pallavolo 80 non bisogna abbassare la guardia.

Io, invece, devo frequentemente abbassare il blocco degli appunti per fare qualche ripresa e ricevo il sostegno psicologico e concreto di Giusy, che mai avrebbe immaginato di fare anche da leggìo nella vita.

Al muro di Diviggiano replicano Ivana con una diagonale ed Ida con un pallonetto (23-18).

Il duo Sarinelli-Manisi (23-20) costringe Marcello a chiamare l’ultimo time-out per evitare che le ragazze perdano lucidità proprio nel momento più delicato.

Invasione ospite e 4 palle-match per l’Oria, ma la Pallavolo 80 non muore mai e ci tocca soffrire fino alla fine (24-22).

“Chiudi Ida!” – invoca il leggìo.

E Ida chiude (25-22).

A parte un temporaneo disagio nell’adeguarsi alla trasformazione tattica delle avversarie nel terzo set, l’Oria ha disputato una gara convincente dominando i primi due set e riuscendo poi a trovare le contromisure nel quarto delicatissimo parziale, quello in cui un dettaglio avrebbe potuto mutare le sorti della partita.

La Pallavolo 80, nonostante la pesantissima assenza di Gisela, ha confermato quanto di buono si sapeva sul suo conto: squadra fresca, carica di entusiasmo e con una Diviggiano super.

Adesso inizia per le furie rosse un ciclo difficile, ma conviene concentrarsi su un’avversaria alla volta. E sperare che Germana Fanelli faccia un salto a Brindisi per respirarne l’aria fecondatrice…

Tabellino: Oria-Pallavolo 80 Brindisi 3-1 (25-15,  25-17,  21-25,  25-22)

New Volley Oria: Carone 0, Cozzetto 2, Gallo Ingrao 12, Peluso 0, Giuffrè 11, Calderone NE, Taurisano 20, Deandri 7½ (in inglese), Votano NE, Leone 15, Bianco NE, Lo Noce 2, Mastria (L), Guadalupi (2L) – All. Presta.

Muri-punto 3, ace 6, errori in battuta 10.

Pallavolo 80 Brindisi: Manisi 7, Diviggiano 22, Capone 0, Sarinelli 10, Di Rienzo 4, Mele 3, Martinelli NE, Iaia 0 – All. Capozziello.

Muri-punto 5, ace 6, errori in battuta 2.

Arbitri: Giuseppe Valente e Francesco Di Maria.

Altri risultati: Assi Brindisi-Collepasso 3-0, Taranto-Spongano 3-1, Squinzano-Ugento 0-3, Casarano-Cutrofiano 0-3, Nardò-Galatina 1-3, San Cassiano-Presicce 3-2.

Classifica: Assi Brindisi, Taranto e Ugento 15; Cutrofiano 14; Collepasso 13; Oria 12; Pallavolo 80 Brindisi, Spongano e Galatina 9; San Cassiano 7; Presicce 4; Nardò 3; Casarano 1; Squinzano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Presicce 270,00; Nardò 85,00; Collepasso 80,00; San Cassiano 65,00; Spongano 40,00; Cutrofiano 35,00, tutte le altre 0,00.

Con una multa di 30 euri Nardò balza al secondo posto e si pone all’inseguimento del Presicce, oltre che dell’arbitro mentre si dirige negli spogliatoi.

Entra in classifica anche il Cutrofiano: 35 euri per gli insulti dei propri tifosi.

Menzione speciale anche per noi: problema con i dati anagrafici di Nocciolina.

Prossimo turno: Cutrofiano-Oria, domeica 25 novembre, ore 18.30.


SPONGANO-ORIA 3-1

11 novembre 2012

Sabato 10 novembre 2012 – ore 18.30

Chissà, forse dopo la vittoria sulla Tempesta, l’Oria ha avuto un problema di vertigine dall’alto del terzo posto in classifica (per quello che possa valere una classifica dopo appena 4 turni di campionato).

Spongano ci riporta bruscamente sulla terra con la stessa velocità di Felix Baumgartner.

Il tonfo è pesante anche se non si è trattato di una sconfitta disastrosa sul piano tecnico. Anzi. L’incontro, a lunghi tratti, è stato piuttosto equilibrato e qualcosa di buono si è visto anche nella nostra metà campo. Ma il risultato, come sempre, è giusto e premia la squadra più continua, più equilibrata nei suoi reparti e – naturalmente – meno distratta.

Dopo Casarano e San Cassiano, ci togliamo un’altra trasferta impegnativa sul piano chilometrico. Del resto San Cassiano e Surano sono a due passi (3,5 km) e quando c’è stato lo scontro diretto tra le due squadre non è escluso che qualche giocatrice abbia fatto la trasferta a piedi…

In effetti, mentre noi, ogni volta che scendiamo nel profondo Salento, stacchiamo luce e gas promettendo l’invio di cartoline ai parenti e agli amici, per molte squadre del girone “trasferta” è una parola grossa. Pensiamo a Ugento-Presicce o a Cutrofiano-Collepasso o alla citata Spongano-San Cassiano.

Beate queste squadre; per noi la trasferta più vicina è a 33 chilometri.

Il viaggio, comunque, offre l’occasione per discutere di ambiente, di energie alternative e in particolare di biogas. Ma la rinnovata coscienza ecologica della squadra non basterà a salvarci dalla sconfitta, purtroppo.

Durante il riscaldamento, una pallonata mi schiaccia la macchina fotografica sul naso. Succede ogni volta che ci sono in giro amiche di Silvia De Paolis, ma in questo caso non c’è la spia del KGB di Galatina ad additarmi i colpevoli.

Formazioni.

Spongano schiera Enrica Strambaci in palleggio, Carmen Greco opposta, Laura Pendenza ed Elisa Marti schiacciatrici, Federica Cutaia e Anna Grazia Maggiore centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Marcella Cancelli: Eleonora Vergari, Maria Laura Carlino, Silvia Parisi, Francesca Piccinni e Valentina Petracca.

E c’è anche la figlia segreta del presidente del Consiglio: Cristiana Monti.

L’Oria scende sul parquet con Noemi Votano in palleggio, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone schiacciatrici, Daniela Lo Noce e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Chiara Guadalupi, Annacarla Cozzetto, Federica Peluso, Désirée Calderone e Simona Bianco.

A Spongano c’è lo starting six.

Primo set

Il primo punto è di Pendenza, ma la Leonessa è scatenata e grazie a due attacchi vincenti del martello sangiorgese passiamo a condurre per 2-4.

Il suo ace, però, è illusorio sia perché subiamo il sorpasso delle padrone di casa e sia perché, come squadra, di ace stasera ne faremo soltanto due in tutto l’incontro.

Marti, Greco e Maggiore sono le protagoniste del parziale di 7-2 con cui lo Spongano tenta di distanziare le atlete brindisine (9-6).

Cambio nell’Oria: Annacarla rileva Noemi.

Si apre una fase di gioco molto gradevole e molto equilibrata.

Si comportano bene le difese, ma si comportano ancor meglio gli attacchi; il merito delle due formazioni è soprattutto quello di non sprecare niente. Quattordici scambi senza errori-punto.

Forse è la presenza in panchina della figlia di Monti a dissuadere gli sprechi (gli sprechi dei comuni mortali, s’intende, perché poi altri sprechi non vengono neanche presi in considerazione dai bocconiani di governo chiamati a fare il lavoro sporco per conto della casta).

Per Spongano: due fast di Maggiore, un attacco di Pendenza ed uno di Greco.

Per Oria: un punto di Ivana, due di Ida e tre di una Leonessa particolarmente brillante. Il punto che vale il pareggio (13-13) è propiziato da due miracoli difensivi di Ida.

Proprio quando sembriamo in grado di dare una svolta al set, falliamo due primi tempi consecutivi mentre l’opposta leccese, Carmen Greco, non mostra alcuna misericordia e affonda due attacchi vincenti (15-13). E’ sempre lei a chiudere con successo uno scambio infinito e spettacolare (17-13).

Ida salva di piede, ma paradossalmente è proprio la nostra calciatrice professionista, Annacarla, ad incorrere in una doppia fischiata forse un po’ troppo severamente (17-13). Questo le costerà la convocazione in Europa League per la partita con il Rubin Kazan.

L’Oria non si arrende: attacca con Ivana e riceve un aiutino dall’insolita imprecisione delle bocche di fuoco salentine (19-18).

L’allenatrice Cancelli chiama il time-out e poi introduce l’atleta più prestigiosa della pallavolo italiana: Francesca Piccinini (senza una i). Avrei voluto farmi la foto-ricordo con lei e mi ero portato pure la vocale mancante da casa, ma purtroppo sulle maglie ci sono i nomi e non i cognomi.

La semplice presenza di Francesca Piccin(i)ni sul parquet basta a dare sicurezza e a galvanizzare le compagne in questo rush finale del set.

A parte l’ingresso della fuoriclasse della nazionale e i due ace di Maggiore, però, è un’altra giocatrice dello Spongano a risultare decisiva: Federica Cutaia. Sul 22-19 la centrale cresciuta nell’Azzurra Lecce decide di mettere la propria tecnica a disposizione delle videocamere per un documentario didattico da distribuire nelle scuole di volley: “Come attacca una centrale”.

Primo tempo di potenza (23-19), primo tempo con pallonetto (24-19) e murazzo (25-19).

La videocamera della società locale si spegne per l’emozione.

Secondo set

Si riprende a giocare con le formazioni iniziali.

Pipe di Ivana favorita dal nastro: un poco di fortuna non ci dispiacerebbe (0-1).

Muro di Daniela: un poco di muri, ogni tanto, non ci dispiacerebbero (1-2).

Purtroppo, però, lo Spongano ci tiene a restare padrone dell’incontro: Marti, Strambaci, Greco (ace) e Pendenza riportano le leccesi avanti (7-5).

Si procede per scatti: prima l’Oria con due attacchi di Ivana (8-9), poi lo Spongano con un ulteriore transito letale di Cutaia dalla prima linea (12-10).

Gli scambi sono lunghi e parte del merito sta nell’ottimo lavoro delle due difese.

Molto buona la partita di Giorgia, pur con qualche pausa di riflessione; ottima quella di Antonella Zacheo, probabilmente il miglior libero visto sino a questo momento.

Il suo unico difetto è il numero color argento su fondo bianco; tanto valeva non metterlo proprio… Meno male che il libero si distingue a prescindere.

Ida e Daniela ci riportano in parità (12-12), poi c’è un ace di Pendenza (14-12) ed un ulteriore recupero oritano grazie agli attacchi di Ida e di Simona (14-14).

E’ proprio la Leonessa a suonare la carica per le brindisine, protagoniste di un esaltante break di 6 punti: Leo, due errori leccesi, ancora Leo, ace e attacco di Ida (15-20).

Coach Cancelli introduce Parisi per Marti.

Essendo un’amica di Silvia De Paolis, reputo prudente indossare un casco e un giubbotto antiproiettile.

Alla fast di Maggiore replica il mani-fuori di Ivana (17-22).

Rischiamo di compromettere un set quasi vinto con uno di quegli errori in battuta che fanno infuriare Marcello e con una doppia fischiata a Noemi (19-23).

Per fortuna Spongano tira fuori e nello scambio successivo Ivana, da terra, riesce a servire Ida, che piazza la botta (19-25).

Terzo set

Qualcosa cambia nell’intervallo. Lo Spongano rientra sul parquet particolarmente concentrato e determinato; noi siamo in difficoltà.

Riceviamo malissimo un po’ per merito dei servizi insidiosi di Pendenza ma soprattutto per un apparente difetto di concentrazione; in questo modo le padrone di casa riescono ad imporre un parziale terrificante: 7-1 (con Federica Cutaia sempre in evidenza).

I pallonetti della centrale sponganese cominciano a diventare un incubo; gli attacchi di Marti e qualche nostra imprecisione offensiva complicano ulteriormente la situazione (11-2).

Prende a serpeggiare anche un po’ di nervosismo e l’arbitro è costretto a richiamare più volte le nostre ragazze (e per loro tramite il nostro tecnico).

Staffetta Noemi-Annacarla.

Leo arresta l’emorragia di punti, ma la situazione è drammatica (12-3) ed un’invasione fischiata a Sara scatena ulteriori proteste.

Dopo due attacchi di Ivana (14-5) ed altrettanti di Ida (15-7), la signora Cancelli decide di far riafiatare altre due giocatrici, Strambaci e Greco. La figlia segreta di Monti, però, impedisce le sostituzioni: secondo lei, nessuna giocatrice può entrare in campo al posto di quelle che escono. Si deve restare in quattro per risparmiare in ossequio alla spending-review. Dopo una lunga trattativa si decide di prorogare l’avvio della spending review e possono così entrare sul parquet Piccin(i)ni e Vergari.

L’Oria, comunque, sta rientrando in partita e recupera altri 4 punti grazie alle difese strepitose di Giorgia e al grande cuore della Leonessa (15-11).

Punto di Piccin(i)ni, che esce subito dopo (non si interrompe così un’emozione) e nuovo guizzo delle furie rosse con Leo e Ida (16-14).

A un passo dal pareggio, Nocciolina sbaglia la battuta. Qui la cartella sarebbe stata utile perché Marcello avrebbe avuto qualcosa da scagliare per terra invece di abbandonarsi ad un rabbioso spontaneismo ipercinetico.

Muro di Cutaia, lungolinea di Leo e muro di Greco (19-15).

Sul 19-16 anche Simona sbaglia il servizio e Marcello prende la motosega dal bagagliaio. Sette battute sbagliate in quattro set non sono tantissime, invero; diciamo che anche questa volta è la scelta dei tempi a non essere risultata gradita al coach.

Un plauso, invece, alle precisissime battitrici dello Spongano che di battute ne hanno sbagliate solo tre in tutta la partita.

Un po’ meno precise sono le attaccanti salentine in questa fase del terzo set: grazie ai loro errori (o al “disallineamento delle loro performance” – direbbe la figlia di Monti) l’Oria torna a ridosso della formazione locale (20-19).

Greco attacca da seconda linea, noi tiriamo fuori e Maggiore spinge a terra una nostra ricezione lunga (23-19).

Dopo il time-out, Daniela piazza il primo tempo, Ida va a segno da posto due e la fast leccese termina a lato (23-22).

Il set è riaperto e con esso la partita, ma quando abbiamo la possibilità di difendere una palla innocua ed eventualmente di contrattaccare, un’indecisione tra due nostre giocatrici provoca il placido atterraggio del pallone nel nostro campo: il possibile pareggio diventa così il primo set-point per lo Spongano (24-22).

Ida lo annulla, ma Federica Cutaia vuole mettere la firma anche su questo parziale e ci riesce con un primo tempo perfetto mentre in casa brindisina ci si mangiano le mani (25-23).

Quarto set

Il duello a suon di punti tra Ida e Cuti continua anche nel quarto set (3-2). A fine partita Ida sarà per la quinta volta consecutiva la top-scorer dell’incontro con 21 punti, ma anche i 16 punti della centrale salentina faranno la loro bella figura.

Buon momento per l’Oria: Sara e Ivana stoppano due ricezioni lunghe delle avversarie mentre Ida continua a scagliare bolidi (4-8).

L’ace di Marti riduce le distanze; la diagonale di Ivana le ripristina (7-10).

Poi l’intensità del gioco oritano subisce un altro calo e Spongano ne approfitta. Oltretutto, se nel firmamento sponganese continua a brillare la stella di Cutaia, un’altra luce illumina il gioco (e in particolare la fase conclusiva delle azioni) in questo parziale per la squadra leccese: Laura Pendenza. Per il martello rossoblu 9 punti solo in questo set (12-10).

Reagiamo con un attacco di Ivana ed un muro di Ida (13-12), poi Strambaci riesce a fare punto da terra aiutata dal nastro. Un po’ di culo in questo caso – è vero – ma soprattutto tanto carattere in uno scambio giocato col coltello fra i denti. E la tenacia viene premiata.

Il set attraversa così una fase di equilibrio che dura sino al 16-14, quando le padrone di casa ci offrono il sorpasso su un piatto d’argento con 3 errori-punto consecutivi (16-17).

Non sappiamo approfittarne.

Doppia oritana, primo tempo di Maggiore, attacco di Ivana, mani-fuori di Pendenza e primo tempo di Cutaia (20-18).

Ida ci tiene in corsa con l’ultimo attacco vincente da posto due (20-19), poi evaporiamo come biogas permettendo a Pendenza di completare la sua performance con quattro punti quasi consecutivi. Emblematico quello che vale il primo match-point: la schiacciatrice sponganese prima riesce nell’impresa di difendere Ida e poi va a concludere.

Il set lo vince Spongano 25-19; la partita la vince Spongano 3-1.

Certo, a noi resta il rammarico di avere avuto, più volte, le opportunità per cambiare le sorti della partita e di averle sprecate. Di averle sprecate malamente e goffamente; questo dispiace.

Resta una partita giocata discretamente, a volte ottimamente sul piano tecnico, ma un po’ superficiale come approccio mentale.

Spongano, invece, è stato bravo da entrambi i punti di vista e si è preso – meritatamente – tutta la posta.

In effetti, come dicono gli Abba (ascoltati nel viaggio d’andata):

Nothing more to say,

no more ace to play.

The winner takes it all,

the loser standing small” (1)

Una considerazione autoreferenziale: in questa palestra sono andato in bagno due volte: appena arrivato, per scaricare l’accumulo, e subito prima di partire, a scopo preventivo. In entrambi i casi ho incontrato sulla soglia gli ospitali dirigenti della società locale. Penseranno che abbia seguito tutta la partita dal gabinetto o che abbia già problemi di prostata…

Tabellino: Spongano-Oria 3-1 (25-19,  19-25,  25-23,  25-19)

Edilcostruzioni Spongano: Strambaci 2, Vergari 0, Carlino NE, Greco 12, Pendenza 14, Monti NE, Parisi 0, Cutaia 16, Piccinni 1, Petracca NE, Marti 9, Maggiore 8, Zacheo (L) – All. Cancelli.

Muri-punto 3, ace 6, errori in battuta 3.

New Volley Oria: Carone NE, Guadalupi NE, Cozzetto 3, Gallo Ingrao 14, Peluso NE, Giuffrè 3, Calderone NE, Taurisano 21, Votano 0, Leone 17, Bianco NE, Lo Noce 3, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, ace 2, errori in battuta 7.

Arbitri: Massimo Scarciglia e Marta Cavalera.

Altri risultati: Cutrofiano-Assi Brindisi 3-2, Collepasso-Squinzano 3-0, Taranto-San Cassiano 3-0, Ugento-Casarano 3-0, Pallavolo 80 Brindisi-Nardò 3-2, Galatina-Presicce 3-2.

Classifica: Collepasso 13, Assi Brindisi, Taranto e Ugento 12; Cutrofiano 11; Pallavolo 80 Brindisi, Oria e Spongano 9; Galatina 6; San Cassiano 5; Nardò e Presicce 3; Casarano 1; Squinzano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Presicce 270; Collepasso 80,00; San Cassiano 65,00; Nardò 55,00; Spongano 40,00; tutte le altre 0,00.

Tante novità nel turno precedente: i tifosi di Spongano e di Nardò insultano gli arbitri e le due società sono multate rispettivamente di euri 40 ed euri 55 (evidentemente le parolacce dei tifosi neretini erano più pesanti…).

Ma come succede anche nel “paese reale”, i reati contro la persona sono sanzionati in misura minore rispetto ad altre infrazioni di legge: Presicce, infatti, balza in testa alla classifica grazie ad una multa di 270 euri per l’assenza di un segnapunti tesserato.

Noi non abbiamo di questi problemi: il nostro è qualificato. Ha vinto pure la gara del ponte al torneo storico. Più volte.

Prossimo turno: Oria-Pallavolo 80 Brindisi, domenica 18 novembre, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) Abba, The winner takes it all, 1980.


ORIA-TEMPESTA TARANTO 3-1

5 novembre 2012

Domenica 4 novembre 2012 – ore 18.30

Se a San Cassiano si era parlato di difetti di crescita, è evidente che nella scorsa settimana qualcosa dev’essere successo: dopo il decreto Cresci-Italia, Monti deve aver approvato un decreto Cresci-Oria, con il secondo (che punta alla valorizzazione dei giovani) decisamente più efficace del primo (che invece ne compromette il futuro).

E restando in tema di riforme, pensandoci bene, quello tra Oria e Taranto potrebbe essere considerato un derby. Il governo dei bocconiani ha infatti disposto la fusione tra le province di Brindisi e Taranto e nonostante il desiderio espresso da molti Comuni (da Avetrana a Olgiate Comasco…) di andare con Lecce, gli accorpamenti sembrano imminenti. Secondo me, fino alla fine, non se ne farà nulla, proprio come i tagli alla casta che vengono strombazzati e poi annullati qualche anno dopo per qualche difetto di legittimità. La Regione Puglia ne sa qualcosa; chiedere ai consiglieri rimborsati.

Inoltre sulla questione degli accorpamenti delle province pende un ricorso elaborato nell’intervallo tra il secondo e il terzo set da Desy Calderone, che, avendo studiato a fondo la Costituzione, ha rilevato incongruenze con quanto disposto dall’art. 117 del Titolo V così come modificato dalla legge costituzionale n. 3 del 2001.

Ma, a proposito di diritti costituzionali (nello specifico quelli al lavoro ed alla salute) e di elementi in comune tra Taranto ed Oria, proprio oggi purtroppo la città brindisina si stringe nella chiesa di San Domenico per i funerali di Claudio Marsella, l’operaio morto nello stabilimento Ilva di Taranto.

L’emergenza ambientale e la strage perpetrata dalle emissioni dell’acciaieria hanno posto in secondo piano la questione della sicurezza sul lavoro in quella stessa fabbrica.

Claudio Marsella ce l’ha ricordata drammaticamente.

E anche la New Volley Oria, nel giorno del lutto cittadino, chiede ed ottiene di ricordare con un minuto di silenzio la quarantacinquesima vittima dell’Ilva dal 1993, l’anno della privatizzazione.

A me piace richiamare le parole del GIP Patrizia Todisco, che in un’ordinanza ha superato la contrapposizione tra diritto alla salute e diritto al lavoro replicando alle cazzate dell’Ilva e sostenendo, in pratica, che in quella fabbrica neanche il diritto al lavoro è garantito:

“Viene solitamente invocato anche il diritto al lavoro, per lo più in una prospettiva che i due diritti – il diritto alla salute e diritto al lavoro – giunge sostanzialmente a contrapporre, auspicandone quindi una positiva coniugazione.

Orbene, non sembra che il diritto al lavoro riconosciuto dalla Costituzione quale diritto di tutti i cittadini possa essere inteso quale diritto ad un lavoro purchessia, tale da pregiudicare, ad esempio, la salute di chi lo svolge o quella di altre persone, o la propria od altrui libertà, ma solo come diritto ad un lavoro che anzitutto si svolga nel pieno rispetto dei diritti fondamentali della persona (salute, sicurezza, libertà e dignità umana), i quali valgono, dunque, a permearne l’essenza, cosicché nessuna contrapposizione può profilarsi tra i due diritti, la tutela del lavoro presupponendo imprescindibilmente quella della salute”.

In altre parole: come può l’Ilva invocare il diritto al lavoro quando con il diritto al lavoro (inteso come lavoro rispettoso della salute, della sicurezza, della libertà e della dignità dei lavoratori stessi) si è pulita il culo per anni, subendo condanne penali e mandando 45 persone al cimitero?

Passiamo alla partita.

La delegazione tarantina, abituata al gelo abitualmente percepito in questo palazzetto nei mesi invernali, prende atto di come questa sera la temperatura sia ragionevole. Quello che forse è sfuggito agli ospiti sono gli uccelli che hanno deciso di godersi la partita da dietro un vetro sopra la tribuna del lato spogliatoi.

E’ un’immagine inquietante. Mi ricorda il film di Alfred Hitchcock…

La partita promette spettacolo. L’Oria appare in crescita, nonostante l’onorevole sconfitta di San Cassiano, e la Tempesta è una delle formazioni più competitive del girone. Il presidente Luca Passaro preferisce mantenere un certo understatement e respinge la definizione di “corazzata”.

Ma siamo lì. E’ vero, coach Monopoli ha portato con sé in Calabria Valentina Moro e Rosanna Galiulo (una delle centrali più brillanti dello scorso torneo), ma il nuovo mister, Renato Danese, ha compensato le partenze con mezzo San Giorgio (Mucci, Imperiale, Leone). Non a caso, in tribuna è presente anche il presidente Fasano per monitorare i progressi delle sue brillanti creature.

Corazzata o no, in caso di vittoria la Tempesta potrebbe porsi da sola al comando della classifica, alla luce del 3-2 tra Assi Brindisi e Ugento.

Di quella partita si raccontano cose strabilianti. In effetti, dev’essere stato spettacolo allo stato puro con set tiratissimi e un parquet stracolmo di giocatrici che farebbero la loro figura in categorie superiori. Si racconta di muri alti quattro metri, di attacchi scagliati con la forza di un maglio perforante di Goldrake, di difese più cazzute di quella con cui Formigoni ha tentato di restare aggrappato alla sua poltrona.

Chissà che non sia rimasta incinta qualche altra giocatrice dell’Assi – ho chiesto, senza però avere un riscontro positivo dalle testimoni oculari.

A proposito, dimenticavo che nella Tempesta manca una delle mie palleggiatrici preferite, Gaia Angiulli, che saluto con stima e affetto.

Formazioni.

New Volley Oria: Noemi Votano palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone schiacciatrici, Daniela Lo Noce e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Chiara Guadalupi, Annacarla Cozzetto, Federica Peluso, Désirée Calderone e Simona Bianco.

Tempesta Taranto: Lucia Sebastio palleggiatrice, Mimma Ventruti opposta, Amy Leone e Simona Mucci schiacciatrici, Adriana Cardone e Francesca Beppi centrali, Federica Cofano libero.

A disposizione di coach Renato Danese: Elisa Imperiale, Federica Litti, Mary Carcas Regnaud, Stefania Dell’Orco, Francesca Russo e Fabiana Bozzetto.

Primo set

Diagonale indifendibile di Ida e blocco di Sara che si oppone ad una ricezione lunga (2-0).

L’Oria sembra essere sceso in campo concentrato e determinato, ma nel “trionfo di opposte” che caratterizza questi primi scambi anche Ventruti si mette in evidenza (2-4).

Punto di Amy Leone, reduce dai successi estivi sulla sabbia del beach-volley, e turno in battuta della Leonessa talmente efficace da regalarci il pareggio con due ace (6-6). La serie positiva di San Cassiano continua; alla nostra schiacciatrice dieci giorni fa dev’essere apparso in sonno Kaziynski per rivelarle i segreti del servizio vincente.

Per 19 scambi, ossia fino al servizio sbagliato da Amy Leone, neanche un errore-punto per la Tempesta, ma anche l’Oria, pur sprecando qualcosa, sta giocando bene, con grande intensità. E la partita è bellissima.

Purtroppo, però, siamo noi ad inaugurare la lunga serie di invasioni che caratterizzeranno l’incontro ed il passaggio di Francesca Beppi dalla prima linea fa molto male (9-14). La centrale livornese piazza due fast da manuale, come se ne vedono poche in serie C.

Gli scambi, comunque, sono lunghi e le difese particolarmente reattive.

Bene Sara (primo tempo), bene Ivana (attacco), bene Daniela (che schiaccia una difesa lunga).

Ed è spettacolare il punto conquistato da Leo, che centra proprio l’angolino del posto cinque.

La Cubana va a segno due volte, ma adesso le ospiti cominciano a sbagliare qualcosa favorendo il sorpasso della New Volley (17-16).

Sara, con un bel pallonetto, e Ivana, con un mani-fuori, incrementano il vantaggio di un’altra misura (20-18) e gli sforzi profusi da Leone (Amy) e da Simona-di-metallo vengono vanificati da errori in battuta fatali (22-20).

Dentro Imperiale per Ventruti nel Taranto, Anncarla per Noemi nell’Oria.

Il finale di set è palpitante: primo tempo di Cardone (22-21) e poi grande lavoro della difesa brindisina, ottimamente valorizzato da una diagonale di Ida e da una sapiente Leonessa, che gioca con le mani del muro ospite (24-21).

Nel primo set-point si verifica una specie di assalto al nastro da parte di tutte le giocatrici presenti sul parquet. E’ come se – in bilico sulla rete – avessero messo in offerta un iPhone5 a 10 euri. Ma a commettere l’infrazione è una giocatrice non identificata della Tempesta: il primo set è dell’Oria (25-21).

Grande ritmo e bello spettacolo. L’Oria più bello della stagione e sarà così fino alla fine.

Secondo set

Imperiale confermata sul parquet dall’inizio del parziale.

L’Oria sbaglia un servizio, poi lo sbaglia il Taranto, poi di nuovo l’Oria. Bene, andiamo avanti così fino al 23-23 e poi ce la giochiamo in un paio di scambi…

Guizzo dell’Oria con una Leonessa sfavillante, già autrice di 3 punti nel set, e con una difesa encomiabile delle nostre ragazze (6-3). Credo che Giorgia, in particolare, stia disputando la migliore partita della sua giovane carriera.

Passa Beppi, ma c’è l’immediata replica di Sara (bel pallonetto).

La Tempesta recupera con Imperiale e con un paio di errori-punto nostri (9-7) e si apre un’altra fase avvincente della partita connotata da un’alternanza quasi perfetta.

Ida è magnifica: 5 punti in 11 scambi, attaccando da tutte le posizioni: prima linea, seconda linea, voliera di Hitchcock…

Le tarantine, però, ribattono ad ogni colpo e il risultato rimane in bilico (da registrare un’altra fast di Beppi ed uno scambio lunghissimo chiuso con successo da Imperiale): 15-14.

Sul più bello, però, c’è il break da 4 della Tempesta avviato e concluso dai muri di Ventruti (15-18).

Adesso l’Oria è un po’ in difficoltà: non sa tradurre in punti il buon lavoro del muro-difesa e le ospiti ne approfittano con Mucci e la solita Ventruti (17-22).

Ida ci tiene in corsa con altri due attacchi (19-23), ma dal cilindro del sestetto ionico vengono estratti due pallonetti che risultano decisivi: il primo di Ventruti, il secondo di Beppi (20-25).

Davvero molto brava la centrale livornese.

Alla Tempesta è capitata la stessa botta di culo che ebbe la Palafiom con Cristiana Zonca: giocatrici piovute dal cielo in estate grazie alla Marina Militare.

Cosa potrebbe piovere dal cielo a Oria? Una giocatrice moglie di Federico II? Una restauratrice della mano caduta alla statua di Costantino? Un’assaggiatrice dei dolci dell’Art Decò?

Terzo set

Prende avvio un set surreale.

Bolide di Ida (mani-soffitto) e due errori-punto delle ospiti (3-0).

Attacco di Ida ed invasione tarantina (5-0).

Coach Danese chiama il time-out, ma c’è un ulteriore attacco di Ida ed un’ulteriore invasione ospite (7-0).

Punto della Leonessa e doppia fischiata alla palleggiatrice ionica (9-0).

Guardo più volte il tabellone per essere sicuro. Sono astemio, ma non riesco a credere a quello che vedo: 9-0.

Ma è proprio così. Le brindisine stanno giocando benissimo sotto tutti i punti di vista (tecnico, tattico, caratteriale), mentre il pur eccellente potenziale delle ospiti in questa fase risulta piuttosto inibito. In particolare, è proprio “il clan delle sangiorgesi” ad apparire irriconoscibile se confrontato con le brillanti prestazioni a cui le creature di Fasano ci avevano abituato lo scorso anno. Comunque Simona-di-metallo è sempre più bella.

Contromisure di coach Danese: Leone (Amy) per Imperiale e Carcas Regnaud per Sebastio.

Leo: prima tira fuori poi in campo (10-1).

Cubana: prima tira fuori poi piazza un muro (11-2).

Massimo vantaggio dell’Oria con una doppietta di Sara (muro ed ace) ed un attacco vincente di Ivana (16-3).

Purtroppo quello di Saretta resterà un muro-punto isolato e il fondamentale rimane probabilmente l’unico cruccio di Marcello.

Esce anche Simona Mucci per fare spazio a Federica Litti, che io ricordavo come centrale ma vedo schierarsi in posto quattro. In effetti, la giocatrice della Tempesta vanta un ruolo la cui parola mi ha sempre affascinato: “universale”. Può fare tutto. E’ il mio sogno vedere un giorno una squadra composta da sei universali più un libero altrettanto universale.

In ogni caso, l’ingresso di Litti è decisamente proficuo: pallonetto dalla banda e servizio vincente (19-10).

Le ospiti rosicchiano così alcuni punti, ma il set ormai ha perso di senso e si arriva alla sua conclusione per inerzia.

Oria tende al rilassamento, la Tempesta si prepara al set successivo: 7 errori-punto negli ultimi 9 scambi; soltanto Ivana regala un paio di perle con i suoi mani-fuori (25-14).

Gli errori-punto, in verità, sono stati copiosi in tutto il parziale: 10 ne ha fatti l’Oria, 11 la Tempesta.

Quarto set

La formazione ospite ripresenta il sestetto con cui aveva iniziato la gara.

Pensandoci bene, il “libero universale” nel mondo della pallavolo già esiste ed è Federica Cofano: oltre a ricevere e a difendere, l’atleta tarantina firma anche cronache sportive. Ogni tanto estrae il note-book dal calzino e prende appunti oppure intervista una compagna nel momento stesso in cui sta effettuando l’azione…

Ancora una volta il primo servizio dell’Oria viene effettuato male e il coach non fa nulla per dissimulare una certa contrarietà.

Lo consolano gli attacchi di Ida, il pallonetto di Sara e il mani-fuori della Leonessa con cui la squadra di casa dimostra di non accontentarsi di soli due set e annuncia di voler tentare l’impresa (5-2).

Ivana incrementa il vantaggio (8-4), ma poi commettiamo il terzo errore in battuta del set. E Marcello comincia ad innervosirsi.

Per le attaccanti ospiti, però, è una serata da dimenticare e mister Danese decide di affidarsi nuovamente e temporaneamente a Litti.

Break da 6 dell’Oria con ipoteca su set e partita (14-6). Grandissima Ida, ma ormai rischio di diventare ripetitivo: top-scorer anche questa sera con il nuovo primato personale della stagione (24 punti). Sempre miglior realizzatrice, mai sotto i 22 punti.

Ma in questa fase brilla anche la stella di Giorgia, autrice di veri e propri miracoli difensivi, al pari di Ivana.

Fast di Beppi e punto in ricezione di Leone (Amy) con la difesa brindisina ingannata dalla finta di Sebastio.

Nocciolina sbaglia il servizio (16-9) e Marcello stavolta si incazza di brutto.

In questi casi non conta tanto chi sbaglia di più ma chi sbaglia per ultimo o chi sbaglia nel momento meno opportuno. E’ come quando in una famiglia numerosa un figlio rompe un vetro, un altro manda in ospedale la sorellina, il terzo dà fuoco alla cucina; basta che poi il quarto figlio (che è stato buono buono fino a quel momento) faccia cadere una briciola sul pavimento ed è lui a prendersi il caricatone di mazzate dal capofamiglia esasperato.

Povera Nocciolina…

Miracolo di Giorgia e pallonetto di Ida, ben servita da Noemi, anche lei autrice di una prestazione lodevole.

Doppietta di Ivana ed ace di Sara (22-12): a quota 22 e con un vantaggio di 10 punti l’Oria sembra in dirittura d’arrivo.

Ma adesso qualcosa si inceppa. Intanto, decidiamo di offrire il nostro contributo alla grande sagra delle invasioni e ne facciamo 3 quasi consecutive. Poi subiamo gli attacchi di Beppi e l’ace di Ventruti. In questo modo il Taranto ha recuperato ben 7 punti e il risultato del set non è più tanto scontato (22-19).

Dentro Annacarla per Noemi.

Dagli spalti Pocahontas e il Koala si collegano spiritualmente con la squadra e la spingono verso la vittoria.

Prima c’è un attacco di Ida (23-19), poi uno scambio di servizi sbagliati (24-20) e infine la battuta risolutiva di Ivana che regala all’Oria una vittoria su cui – lo ammetto – non avrei scommesso un panzerotto di Annacarla.

Non l’avrei scommesso sia perché consapevole del notevole valore della Tempesta (oggi inespresso o espresso solo a tratti) e sia perché i panzerotti di Annacarla non si scommettono, ma si mangiano. E poi perché non mi sarei aspettato un Oria così migliorato in poco tempo, così disciplinato e così determinato. Tutto ha funzionato bene nella formazione brindisina. E’ stato un esame di maturità superato.

Ma siamo appena alla quarta giornata. Di esami ce ne sono altri 22.

Tabellino: Oria-Taranto 3-1 (25-21,  20-25,  25-14,  25-20)

New Volley Oria: Carone NE, Guadalupi NE, Cozzetto 0, Gallo Ingrao 14, Peluso NE, Giuffrè 8, Calderone NE, Taurisano 24, Votano 0, Leone 11, Bianco NE, Lo Noce 1, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 1, ace 6, errori in battuta 12.

Tempesta Taranto: Ventruti 11, Leone 6, Cardone 4, Beppi 11, Imperiale 2, Mucci 4, Litti 2, Sebastio 0, Carcas Regnaud 0, Dell’Orco NE, Russo NE, Bozzetto NE, Cofano (L) – Danese.

Muri-punto 5, ace 3, errori in battuta 10.

Arbitri: Pierpaolo Di Bari e Valeria Montagna.

Altri risultati: Assi Brindisi-Ugento 3-2, Nardò-Cutrofiano 1-3, Casarano-Pallavolo 80 Br 2-3, Presicce-Collepasso 0-3, San Cassiano-Spongano 2-3, Squinzano-Galatina 0-3.

Classifica: Assi Brindisi 11; Collepasso 10; Taranto, Ugento, Oria e Cutrofiano 9; Pallavolo 80 Brindisi 7; Spongano 6; San Cassiano 5; Galatina 4; Presicce e Nardò 2; Casarano 1; Squinzano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Collepasso 80,00; San Cassiano 65,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni nella terza giornata.

Prossimo turno: Spongano-Oria, sabato 10 novembre, ore 18.30.