Sabato 29 ottobre 2011 – ore 18.30
Che rabbia! Che peccato!
Partita dai due volti quella in cui si sono affrontate Oria e Nardò per la terza giornata di campionato. Nei primi due set un Oria travolgente, determinato, efficiente. Poi è venuto fuori il Nardò, che ha vinto nettamente il terzo set e si è imposto nel quarto con un convincente allungo finale. E infine il tie-break, che è andato avanti per scatti: prima Nardò con un mini-break, poi Oria con un maxi-break che sembrava “tombale” e poi l’incredibile finale con le ospiti che hanno ribaltato il 14-9.
Due rimonte, dunque, non una soltanto per la squadra di Gianni Dell’Anna: rimonta dei set (da 2-0 a 2-3) e rimonta al tie-break (da 14-9 a 14-16).
Eppure tutto era iniziato sotto i migliori auspici, almeno sul piano scaramantico: “fattore G” al proprio posto, acqua frizzante, una penna adeguata.
Dove abbiamo sbagliato? Forse dovremmo rimettere il cd di Vasco Rossi uscendo dalla Taranto-Grottaglie. A me sta sulle palle, ma per la causa si può fare questo ed altro.
Stefania, dal canto suo, ha riproposto la treccia dopo che la coda sciolta e il tuppetto non avevano dato gli esiti sperati.
Il Nardò sfoggia maglie, tute e borsoni amaranto, un colore (inedito per la pallavolo) che fa la sua figura. Per chissà quale ragione, i borsoni vengono collocati in tribuna e non nello spogliatoio. Non si fidano? Avranno avuto qualche brutta esperienza? E’ scaramanzia anche questa?
Formazioni.
New Volley Oria classica: Stefania Guacci in palleggio, Simona Minetti opposto, Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.
In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Annacarla Cozzetto, Federica Peluso e Simona Bianco, che in settimana ha portato i pasticcini dell’esordio.
Dream Volley Nardo: Annalisa Palma in palleggio, Giorgia Rollo opposto (credo…), Tiziana De Monte e Sonia Spano laterali, Ilenia Muci e Celeste Giannaccari centrali, Enrica Muci libero.
A disposizione di coach Gianni Dell’Anna: Alessandra Dell’Anna, Annalisa Bieri, Serena Calabrese, Veronica Chirivì, Valeria Stapane e Federica Buccarella.
Primo set
Il primo punto è di De Monte, ma sul 2-2 c’è un piccolo allungo dell’Oria grazie a due servizi vincenti di Stefania (4-2).
Ivana si impone a muro, ma Nardò effettua il sorprasso grazie a un parziale di 0-4 avviato da Palma con tocco di seconda e concluso da Rollo direttamente in battuta. In mezzo, i primi errori in attacco delle furie rosse.
Ace della capitana ed è nuovamente parità (8-8).
L’Oria sta giocando in modo soddisfacente: grande determinazione in difesa, molto bene a muro e attacco che punge con Maria. In questo modo passiamo nuovamente a condurre per 12-9.
Ma la grande protagonista del set è Stefania Guacci, particolarmente creativa. A un certo punto, poi, sembra aver cambiato ruolo e attacca da opposto. Giulia palleggia e Stefania schiaccia; è un nuovo schema. Si materializza il mio sogno della “squadra totale” in cui tutte sanno fare tutto.
Risulterà la miglior realizzatrice del set con ben 7 punti personali.
Le ospiti tentano di restare in partita con Spano, ma sul 14-13 l’Oria impone un break di 10-1 esprimendo volley-champagne.
Dopo un attacco vincente di Ivana va in battuta il Koala ed arriva il suo terzo ace.
“Fallo di nuovo!” – grida Annacarla da bordocampo.
E Stefania l’accontenta!
Il set lo chiude Ivana: 25-16 ed è l’Oria più bello della stagione.
Secondo set
Il momento di grazia non è finito: dopo l’intervallo le furie rosse sembrano ancora più scatenate e partono con 5 punti consecutivi (4 dei quali di Ivana, a segno di forza e d’astuzia con un bel pallonetto).
Il Nardò replica con un muro di Buccarella (subentrata a Spano), ma adesso è il momento della capitana coraggiosa, Daniela Lonoce: un muro e due primi tempi (11-4)!
Stiamo godendo.
Immagino che abbia apprezzato anche il mitico coach Scanferlato, presente in tribuna.
Quest’Oria da favola è sospinto da un pubblico mai visto prima: numeroso e chiassoso.
Mettono palloni a terra Simona e Giulia, mentre Nanna spreca qualche opportunità offensiva e si abbandona ad un moderato gesto di stizza. La nostra longilinea schiacciatrice, però, risulterà alla fine la top-scorer dell’incontro con 16 punti personali.
E che difesa! In questa fase non sta cadendo a terra neanche la polvere, tanto è vero che 7 dei primi 10 punti ospiti sono errori-punto nostri. La qual cosa può essere una nota di merito per una difesa quasi impenetrabile, ma, per altri versi, è la conferma di un vizio congenito in questo avvio di stagione: troppi sprechi in attacco. Se lo vengono a sapere Sarkozy e la Merkel, ci fanno un culo così…
Il Nardò si avvicina grazie ai colpi della Rollo (17-14), ma le brindisine sanno amministrare e si portano addirittura sul 23-15 in virtù dei palloni messi a terra da Nanna, Simona e Daniela.
Coach Dell’Anna reintroduce Spano, una mossa ininfluente sull’esito del set, ma assai influente per l’andamento dei parziali successivi. E’ De Monte, però, a rendere meno pesante il passivo neretino prima che il set si spenga per inerzia (25-19).
Terzo set
Non è il vero Nardò quello che abbiamo di fronte ed è un Oria maturato fin troppo velocemente quello che ha dominato la partita sino a questo momento. Meglio sarebbe chiudere l’incontro velocemente prima che le ospiti si riprendano e le furie rosse paghino lo sforzo straordinario profuso sino a questo momento.
L’avvio lascia ben sperare.
Si comincia, infatti, con un murazzo del Koala, un punto anomalo di Pocahontas (di pugno) ed un ulteriore blocco di Stefania, letteralmente strepitosa questa sera (5-2).
Il Nardò recupera grazie a 3 errori-punto consecutivi nostri (5-5) e poi ci riportiamo avanti con Nanna e Simona mentre la difesa centrata su Ivana e Giorgia continua a fare un buon lavoro. Validissimo anche il contributo delle centrali in fase difensiva, bisogna dire.
La sensazione è che stiamo continuando a fare tutto noi: punti per l’Oria e punti per un Nardò che non sembra in grado di rientrare in partita (10-8).
Col cavolo.
La svolta arriva adesso: le atlete amaranto cominciano col piazzare quattro colpi consecutivi (due attacchi di Rollo, un ace di De Monte e un tocco di seconda di Palma) e si portano così in vantaggio (11-12).
Le brindisine reagiscono con un primo tempo di Giulia ed un lungolinea di Maria, ma il Nardò non si lascia riprendere (12-14).
Qualcosa si inceppa nell’Oria: non difendiamo più tanto bene, il servizio è diventato un fondamentale in passivo (zero ace e 5 errori nel terzo set a fronte di 6 ace e un errore nel primo) e l’attacco è imballato. Aggiungiamo un errore di posizione e qualche malinteso in fase di costruzione e la frittata è fatta.
Il pallonetto di De Monte mette in archivio il terzo set (18-25).
Siamo ancora in vantaggio nel conto dei set, ma chi conosce la pallavolo (non io; io ci credevo ancora…) ha intuito che il vento è cambiato.
Quarto set
La partita è sempre godibile, molti scambi sono spettacolari. A spezzettare il gioco sono soltanto le continue richieste di verifica della rotazione. Quando diventerò presidente mondiale della FIVB, la prima cosa che farò sarà l’abolizione della segretezza della rotazione: o la facciamo scrivere su un tabellone oppure diamo una copia dei fogliettini alla capitane così possono controllare quando vogliono senza interruzioni e senza rotture di palle…
A proposito di capitane, continua il buon momento di Daniela: primo tempo e ribattuta su una difesa lunga (6-7).
Le nostre centrali chiuderanno entrambe in doppia cifra: 11 Daniela e addirittura 13 Giulia.
Molto bene anche Ilenia Muci sul fronte opposto: già 3 punti in questa frazione.
A metà set, nonostante l’ottima difesa delle ospiti, Nanna riesce ad andare a segno ripetutamente, ma i suoi sforzi sono vanificati da una serie di evitabilissimi errori in battuta: dal 10-9 al 15-15, in pratica, sbaglia chiunque si presenti in zona di servizio.
Giulia è in ritardo su un primo tempo, ma colpisce ugualmente la palla e ottiene un punto esteticamente discutibile. Più culo che sentimento – si usa dire a Taranto in questi casi, ma secondo la madre il ritardo era una finta per beffare le avversarie. Fatto sta che tutto quello che tocca Pocahontas questa sera diventa oro. Avremmo dovuto passarle una copia del bilancio dello Stato.
Pallonetto di Daniela ed ace di Stefania (15-15), ma il set dell’Oria finisce qui. Nardò difende meravigliosamente e in attacco non sbaglia più nulla.
In particolare, si mette in evidenza Sonia Spano, che firma 3 degli 8 punti consecutivi delle ospiti. Molto brava questa ragazza: grande elevazione, perfetta scelta dei tempi e ampio repertorio di colpi.
Nei time-out (chiesti evidentemente da Marcello) c’è un’insolita rilassatezza sul fronte neretino: le atlete sorridono, spesso ridono addirittura. Sembrerebbe quasi che Spano, oltre ad imporsi come protagonista della rimonta, racconti anche barzellette negli intervalli…
Sul 15-23, comunque, l’Oria non molla: tiro fuori di De Monte, due attacchi vincenti di Nanna dopo tre buone difese di Giorgia in un unico scambio, invasione ospite ed ace di Ivana (20-23). Non tutto è perduto!
Primo tempo di Muci ed ace di Spano. Tutto è (quasi) perduto: si va al tie-break.
Tie-break
Per noi è il primo; il Nardò ha l’abbonamento.
Prima che inizi, butto un occhio sugli spalti. I tifosi neretini hanno abbandonato i borsoni delle atlete al loro destino: se manca qualche collanina d’oro noi non ne vogliamo sapere niente…
Ma la cosa più grave è che gli appassionati tifosi dell’Oria si sono improvvisamente squagliati come gli amici latitanti di Berlusconi. Ma come?! Proprio adesso che si decide l’incontro…! Che razza di modi sono…?! Se si sono allontanati per andare a vedere Inter-Juventus, spero che retrocedano tutte e due le squadre (l’Inter per la classifica, la Juve per qualche altro scandalo) così imparano…
C’è un problema ancora più serio nell’Oria: Stefania zoppica e deve abbandonare il parquet.
Annacarla è già in campo, ma il protocollo vuole che la sostituzione venga formalizzata con l’uscita di Stefi prima dell’ingresso di Annacarla. Armato di santa pazienza, il povero Koala si alza dalla panchina, si trascina in campo, sempre zoppicando, e poi si porta nella zona della sostituzione dove riceve il cambio da Annacarla. Tutta ‘st’ammuina sulla pelle degli ammalati…
Quando sarò presidente internazionale della FIVB cambierò anche questo.
Duplice attacco di Spano, mani-fuori di Pocahontas, primo tempo ai limiti del campo di Muci, ace di Ivana e muro di Simona (5-4).
Poi c’è uno scatto del Nardò con doppietta di Muci ed ace di Spano favorito da un errore di valutazione della nostra ricezione (5-7).
Al cambio di campo, però, ci andiamo in vantaggio perché Annacarla è entrata subito in partita, Simona va a segno da posto due, Nanna da posto quattro e Daniela direttamente in battuta (8-7)!
E poi c’è anche un muro di Giulia (9-7).
Sul 10-9 la giovane centrale vive i cinque minuti pallavolistici più spettacolari ed intensi da quando è nata: primo tempo efficace e ben 3 (tre) muri-punto consecutivi!!! Un break da quattro tutto suo. Per due volte ha fermato un attacco di banda, poi si è dedicata al settore centrale. Che determinazione, che intuito, che capacità di lettura!
In settimana arriveranno per lei i contratti pubblicitari dell’Adidas e della Coca Cola; intanto concentriamoci sulla partita: siamo 14-9 e abbiamo 5 palle-match a disposizione.
Dunque, tra noi e la prima vittoria stagionale c’è solo un pallone da mettere a terra.
Il cambio-palla lo ottiene Rollo (14-10). Poco male; adesso loro servono e noi contrattacchiamo. Basta una palla a terra.
Va fuori il primo attacco; va sulla rete il secondo (14-12).
Se questa palla, questa dannata e fottutissima palla, non vuole essere messa a terra da una nostra attaccante, può andar bene anche una battuta sbagliata. Non ci offendiamo.
Ma Rollo non sbaglia e Spano azzecca il lungolinea (14-13).
Il copione, lo stesso, identico copione – ahimé – si ripete per altre tre volte: Rollo ha la mano ferma, noi – se non altro – non facciamo cacate in ricezione, ma non riusciamo comunque ad andare a segno dalla banda presidiata da Ivana, Nardò rigioca e Spano lancia saette con grande sangue freddo e grande precisione. Nardò annulla l’ultima palla-set (14-14), sorpassa (14-15) e vince (14-16).
La migliore rotazione loro contro la peggiore nostra. La colpa è pure di Annacarla: invece di insistere su Ivana avrebbe dovuto passare la palla a Silvietta o a Lucrezia in tribuna…
La rotazione sfortunata, comunque, serve a spiegare soltanto l’ultimo atto, non la totalità dell’incontro.
L’ultima volta che avevo visto giocare il Nardò era stato cinque anni fa. Era una squadra molto aggressiva e coriacea allora; lo è ancora adesso. Merita solo applausi per aver creduto e per aver costruito questa splendida rimonta (che, come abbiamo visto, è una rimonta fatta di più rimonte).
L’Oria conquista il primo punto, esprime per due set una pallavolo di ottimo livello, ma si mangia le mani per la grande occasione sciupata. Ed è in fondo alla classifica.
Tabellino: Oria-Nardò 2-3 (25-16, 25-19, 18-25, 20-25, 14-16)
New Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Cozzetto 0, Gallo Ingrao 14, Peluso NE, Guacci 11, Basile 13, Minetti 6, Nannavecchia 16, Bianco NE, Lonoce 11, Mastria (L) – All. Presta.
Muri-punto 10, aces 10, errori in battuta 12.
Punti fatti 73 (media-set: 14,6) errori-punto 43 (media-set: 8,6).
Dream Volley Nardò: Dell’Anna NE, Bieri NE, Muci I. 10, Calabrese 0, Chirivì NE, Rollo 12, Buccarella 2, De Monte 11, Palma 4, Spano 15, Giannaccari 4, Muci E. (L) – All. Dell’Anna.
Muri-punto 2, Aces 9, errori in battuta 6.
Punti-fatti: 58 (media set: 11,6), errori-punto 29 (media-set: 5,8).
“Fette di torta” su 203 scambi: PF Oria 35,9%, PF Nardò 28,6%, EP Oria 21,2%, EP Nardò 14,3%.
Arbitri: Cesare Mazzotta e Dario Murra.
Altri risultati: Tempesta TA-Trepuzzi 1-3, Presicce-Collepasso 2-3, Mesagne-Cutrofiano 3-2, Spongano-Casarano 3-0, San Giorgio-Brindisi 3-1, Galatina-Ugento 3-1.
Classifica: Mesagne 8; Cutrofiano, Galatina e Presicce 7; Collepasso 6; Nardò e San Giorgio 5; Ugento 4; Tempesta TA, Trepuzzi e Spongano 3; Casarano e Bribndisi 2; Oria 1.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 246,00; Brindisi 35,00; tutte le altre 0,00.
Brindisi raccoglie la sfida lanciata dal Nardò e conquista, …cioè perde, i primi 35 euro del campionato: un isolato tifoso ha minacciato e insultato l’arbitro.
Prossimo turno: Oria-San Giorgio, domenica 6 novembre 2011, ore 18.00.