Domenica 27 aprile 2014 – ore 18.30
All’ultimo, disperato, meramente teorico tentativo per agguantare la salvezza senza play-out, l’Oria si presenta senza Giada. Ora che ci faccio caso, la giovanissima centrale del ’99 ha giocato da titolare per l’intera stagione e proprio nel giorno della sua assenza credo che sia doveroso tributare un applauso virtuale alla stellina di San Pancrazio. La sua defezione, fra l’altro, è dovuta alla convocazione nella rappresentativa regionale e quindi è un motivo di orgoglio, non certo di rammarico, per la nostra società. Abbiamo prestato una figlia alla Patria regionale, proprio come… i ragazzi del ’99 un secolo fa. Nel nostro caso per una giusta causa, non per un massacro inutile.
Purtroppo coincidenza vuole che nella stessa giornata manchi anche la collega di ruolo Carmen e in questo caso l’imprevisto ci fa meno piacere e ci rammarichiamo soprattutto per l’occasione mancata. La ragazza avetranese è un modello di serietà e di pazienza; una partita da titolare sarebbe stato un giusto riconoscimento ad una stagione generosa.
Ma anche in questo caso c’è la consolazione: rivediamo in campo la mitica capitana Nocciolina, cuore e colonna morale della New Volley.
Un’assenza che invece non prevede sostitute e che non può essere compensata né consolata purtroppo c’è. E’ un vuoto incolmabile. Nulla, infatti, può sostituire quella casella mancante, quella presenza silenziosa ma importante, quel sostegno e rifugio che, sia pure defilato, non mancava mai di darti un contributo, una risposta, un supporto. Al modico prezzo di 50 centesimi. Sto parlando del distributore automatico.
Ad avvertirne maggiormente l’assenza è (ovviamente) Veronica: come se fosse una corona di fiori, la nostra opposta appende nell’angolo lasciato vuoto dalla macchinetta un pacchetto di patatine Highlander al gusto di caledonian tomato.
Il regolamento Fipav prevede che in alcuni casi il minuto di raccoglimento possa essere chiesto dalle società e che sia lasciata alla discrezionalità degli arbitri la possibilità di accogliere tale richiesta. Si può azzardare la richiesta di un minuto di raccoglimento per il distributore?
Nell’Ugento c’è qualche novità. Anzi, vedo talmente tante giocatrici che faccio fatica a inquadrarle tutte per la foto ricordo (che risulterà spezzata in due con il settore dell’allegria sulla destra).
L’Ugento è squadra difficile da decifrare e in settimana Marcello ha avuto i suoi grattacapi. Camilla Guido giocherà da opposta o da banda? Francesca Barba è stata avvistata nel Salento soltanto per le vacanze pasquali o ha deciso di tornare alla base? Barbara Leone è bionda o bruna?
E così il briefing pre-partita dev’essere stato caratterizzato – presumo – da una serie di opzioni alternative. Se Guido gioca da opposta, murate così e difendete cosà; altrimenti fate così e cosà. Se Leone è bionda, difendete in questo modo; se invece è bruna, difendete in quest’altro modo.
Francesca Barba purtroppo non c’è né ha fatto pervenire prelibatezze culinarie e – a parte le pettinature creative dei liberi – la grande novità è il ritorno sul parquet di Simona Armida. Con un numero sulla maglia un po’ precario.
La schiacciatrice salentina appartiene ad una generazione di giocatrici ammirevoli per professionalità e passione, quella di Katia Anastasia e di Alessandra Stefanelli.
All’andata la partita non fu proprio da antologia del volley ma non si fece risparmio di grinta e le emozioni non mancarono, soprattutto in un lunghissimo e palpitante tie-break. Anche stasera la tecnica presenterà qualche inestetismo; un Oria più cinico e spietato rispetto a gennaio saprà comunque conquistare il bottino pieno con la giusta determinazione.
New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace schiacciatrici, Sara Giuffrè e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.
A disposizione di coach Marcello Presta: Ornella Pezzarossa e Federica Muri.
Falchi Ugento: Ilaria Armida in palleggio, Chiara Greco opposta, Camilla Guido e Alessandra Stefanelli schiacciatrici, Katia Anastasia e Chiara Congedi centrali, Veronica Congedi libero.
A disposizione di coach Alessandro Della Balda: Antonella Congedi, Simona Armida, Elisabetta Marzo, Martina Caputo, Barbara Leone e – siccome 3 Congedi erano poche – Giorgia Congedi.
Primo set
A volte il dolore rafforza le motivazioni e giocare con il cuore, giocare per chi non c’è più induce a prestazioni eroiche, commoventi, leggendarie. Così, in avvio di partita, Veronica è inarrestabile, perfetta. La percentuale d’attacco è vicina al 100% e nei suoi occhi lucidi ma fieri si può leggere nitidamente la dedica delle sue azioni vincenti: “Lo sto facendo per te, distributore automatico. Per la tua memoria”.
Con l’ace di Daniela conduciamo per 4-0.
Oria rallenta e Ugento è pronto ad approfittarne sfruttando le proprie centrali, Anastasia e Congedi (5-6).
Tutto da rifare.
La Zia, per ora, viene tenuta bene dal muro-difesa ospite e la nostra ricezione non trascorrerà la serata più felice del campionato, ma Ivana è in serata di grazia e Simona è davvero una Leonessa in difesa, in battuta e – ruolo permettendo – anche in fase risolutiva (12-8).
Punti per Stefanelli, per Greco e per la stacanovista Guido, eroina dei tre mondi (B2, C e spiaggia): punteggio di nuovo incerto (13-12).
Lucrezia mette altri palloni a terra e coach Della Balda apporta la prima modifica tattica della gara (che sarà ripetuta nei set successivi) introducendo Simona Armida al posto della sorella Ilaria (speriamo che non sorgano discussioni in famiglia…) e facendo scalare Greco al ruolo di palleggiatrice. Non è una novità per lei.
L’ex-regista del Casarano va subito a muro con Congedi e poi rileviamo il primo attacco vincente di Armida Senior, seguito da un ace di Guido (17-16).
La palletta di Ivana restituisce il servizio all’Oria e più precisamente alla specialista Sara. Anche questa volta la centrale brindisina non deluderà le aspettative ed il suo turno in battuta risulterà determinante per lo strepitoso break da 8 delle ragazze di Marcello: un paio di errori ospiti, due ace di Sara e tre magie di un’inarrestabile Ingrao meravigliao (due lungolinea e un magico pallonetto).
Oria vince 25-16.
Secondo set
L’unica cosa bella della prima fase del secondo set sono l’ennesimo lungolinea di Ivana e un delizioso pallonetto di Sara che pone fine ad uno scambio prolungato.
Per il resto, errori-punto su entrambi i fronti sino al vantaggio dell’Ugento, frutto di un attacco di Greco e di un ace di Stefanelli su una ricezione ancora non impeccabile (7-8).
Ivana e Veronica effettuano l’immediato e perentorio sorpasso (12-8), poi incassiamo un bolide di Guido e l’ennesimo muro di Congedi prima di lasciare spazio alla grinta di Lucrezia (15-10).
Della Balda ripropone lo scambio tra le due Armida ed introduce Barbie Blonde, sebbene un po’ meno Blonde del solito.
Le eccellenti difese della Leone d’Ugento forse innervosiscono oltremodo la nostra Veronica, che, per vendetta, scaglia un pallone contro l’allenatore ospite (15-14).
Più che le intimidazioni in stile mafioso, però, sono le ottime giocate della Zia e di Sara (che, insieme, piazzano anche un bel muretto) a riportare l’Oria ad una distanza di sicurezza (19-14).
Al trionfo dei lungolinea partecipano anche le salentine (Guido e Stefanelli), ma ormai l’Oria corre come un treno e si aggiudica anche il secondo set con gli attacchi di Lucrezia, di Ivana e di Sara, quest’ultima protagonista di uno scambio epico con un’alzata da manuale verso Ivana ed un mani-fuori conclusivo (25-18). Ha fatto tutto lei. Da sola, più o meno. Come un selfie.
Terzo set
Il tabellone è ancora guasto, i distributori automatici sono in riparazione, ma la tecnologia va alla riscossa con un monitor piazzato accanto alla panchina delle nostre gentili ospiti. Non serve a vedere la partita, né i play-off su Rai Sport e neanche il video-check. Serve a permettere ad un’atleta la prosecuzione della visione dei cartoni animati dei Puffi bruscamente interrotta in mattinata. Facendoci caso, noto che un disegno dedicato proprio ai simpatici personaggi di Peyo è appeso sui muri del palazzetto (opera di Marika, Tiziana e Sara – leggo).
Due attacchi di una fantastica Veronica, un ace di Nocciolina, un blocco di Sara, un attacco di Lucrezia , un lungolinea di Veronica e un errore leccese. Avvio sfolgorante: 7-0!
Ma prosecuzione loffia: pallonetto di Stefanelli, tre errori nostri, attacco ancora di Stefanelli e tiro sulla rete: 7-6.
Penelope può essere il simbolo di questo parziale (e non solo) con un Oria che fa la tela e poi la disfa. Ricostruiremo un vantaggio di 7 punti (20-13) e ci faremo rimontare di nuovo (21-21) prima del grande show della Leonessa.
Qualche punto merita di essere raccontato.
In particolare, meritano una menzione una pipe di Ivana (Marcello, però, esprime qualche osservazione critica), un secondo tocco, anzi due secondi tocchi di Simona, un turno in battuta particolarmente prolifico di Veronica.
In negativo, va ricordata una distrazione difensiva che permette ad Anastasia di infilarci con un bagher di disimpegno.
Della rimonta ospite occorre citare le magie offensive di Guido, il servizio insidioso di Armidina e i muri di Anastasia, l’ultimo dei quali arricchito da un’esultanza a metà tra un bacio e una iastèma.
Ed eccoci al 21-21.
A questo punto sale in cattedra la nostra palleggiatrice con un repertorio di colpi strepitosi. Dopo la palletta di Ivana (22-21), Leo si avventa come una belva su un appoggio di Sara e lo scarica nel cuore della difesa salentina (23-21).
Guido replica con un lungolinea efficace (23-22) e la Leonessa ricorre ad un secondo tocco classico, vellutato, magico (24-22).
Tocca a lei servire ed anche questo fondamentale si trasforma in arma letale: ace, set e partita per l’Oria (25-22)!
Da incorniciare le prestazioni della Leonessa, di Veronica e di Ivana, miglior realizzatrice con 18 punti.
Abbiamo visto un Ugento valido ma forse un po’ troppo discontinuo ed un Oria non proprio impeccabile ma adeguatamente “cattivo” e desideroso di cancellare la prova deludente di Nardò e di confermarsi quarta forza del girone di ritorno (20 punti contro gli 11 del girone d’andata). Beh, farne altri adesso sarà un po’ difficile visto che affronteremo in rapida successione la vicecapolista e la capolista per chiudere in bellezza il campionato. Ma prima di pensare ai play-out perché non provare a compiere un’impresa da raccontare ai posteri?
Tabellino: Oria-Ugento 3-0 (25-16, 25-18, 25-22)
New Volley Oria: Parisi 12, Pezzarossa 0, Gallo Ingrao 18, Giuffrè 8, Muri NE, Leone 7, Liace 11, Lo Noce 3, Mastria (L) – All. Presta.
Muri-punto 1, ace 10, errori in battuta 4.
Falchi Ugento: Anastasia 7, Armida I. 1, Greco 5, Guido 8, Congedi C. 5, Congedi A. NE, Armida S. 3, Marzo 0, Caputo NE, Stefanelli 7, Congedi G. NE, Congedi V. (L), Leone B. (2L) – All. Della Balda.
Muri-punto 6, ace 5, errori in battuta 5.
Arbitri: Francesca Morleo e Cesare Mazzotta.
Altri risultati: Castellana Grotte-San Cassiano 3-1, Pallavolo 80 BR-Ostuni 3-0, Galatina-Nardò 0-0, Nike Lecce-Gioia del Colle 1-3, Azzurra Lecce-Spongano 0-3.
Riposa: Tempesta TA.
Classifica: Tempesta TA 58; San Cassiano 55; Pallavolo 80 BR 49; Nardò 44; Galatina e Gioia del Colle* 35; Spongano* 34; Castellana Grotte 32; Oria 28; Nike Lecce 18; Ostuni 15; Ugento Jr. 9; Azzurra Lecce 2; Montescaglioso ritirato.
(*) Con l’asterisco le squadre che devono ancora effettuare un turno di riposo.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Montescaglioso 900,00; San Cassiano 200,00; Tempesta TA 127,00; Castellana Grotte 100,00; Nardò 95,00; Ostuni 60,00; Gioia del Colle 27,50; Oria 25,00; tutte le altre 0,00.
La multa al San Cassiano è stata revocata: il segnapunti non ha esercitato la professione abusivamente. Montescaglioso vede il traguardo.
Prossimo turno: San Cassiano-Oria, domenica 4 maggio, ore 18.30.