ORIA-MANOPPELLO 3-2

13 novembre 2019

Domenica 10 novembre – ore 18.00

Dopo la gagliarda prestazione di Pagliare del Tronto, la New Volley Oria torna tra le mura amiche e presenta al proprio pubblico l’ultimo prestigioso ingaggio: Roberta Liguori.

La vidi giocare per la prima volta nel 2006 nella palestra della scuola “Alfieri” di Taranto, quando la talentuosa schiacciatrice vestiva la maglia del Manfredonia.

Dopo la Fenomena e Benedetta, sembra che il presidente abbia deciso di realizzare in un’unica stagione tutti i miei sogni. Roberta, però, ha una sorella gemella; se volessimo proprio completare l’opera…

Oggi affrontiamo l’Arabona Manoppello, squadra per cui nutro una particolare simpatia da quando il dirigente Verino mi raccontò la sua storia. Manoppello, località nota per la reliquia conservata nella Basilica del Volto Santo e per aver purtroppo offerto il più alto contributo di vittime nella tragedia della miniera belga di Marcinelle, occupa oggi una casella nei campionati di pallavolo nazionali.

La società nacque in modo piuttosto originale: negli anni Novanta le ragazzine del paese giocavano in piazza e furono le mamme a costituire una società per garantire un contesto organizzato alla passione delle creature. Chi l’avrebbe detto che a distanza di qualche anno il settore giovanile sarebbe finito nella mani di un gigante del volley come il cubano Joel Despaigne?

Esultanza Manoppello

Ricordo con piacere anche la trasferta in Abruzzo del 2007, quando già pregustavo i mitici arrosticini, ma una rovinosa sconfitta tolse a tutti la voglia di cenare e tornammo mestamente e velocemente a Taranto. A me, veramente, la voglia di cenare con gli arrosticini rimase. E ce l’ho tutt’ora. E conto di levarmi lo sfizio a febbraio dell’anno prossimo in occasione del ritorno. E per non correre rischi, andrò a mangiarli durante la partita, non dopo, così il risultato sarà ininfluente.

Formazioni.

New Volley Oria: Gabriella Mercanti in palleggio, Benedetta Bruno opposta, Alessandra Piccione e Roberta Liguori di banda, Antonella De Franco e Chiara Giancane centrali, Lucrezia Saccani libero.

A disposizione di coach Elio Quarta: Sofia Monti, sola soletta, visto che Elisa Premoli c’è, ma è ancora infortunata e quindi preferisce restare assisa in panchina.

Arabona Volley Manoppello: Mariacarla Scudieri in palleggio, Gianna Nubile opposta, Elena Dodi e Irene Bruni di banda, Lisa Mancini e Luigia Coletta centrali, Giorgia Santacroce libero.

A disposizione di coach Giacomo Cesarone: Simona Bratti, Beatrice Pardi e Giada Di Silvestre.

Così a occhio, mi sembra una squadra particolarmente giovane sebbene vi sia qualche volto conosciuto: Scudieri, Dodi, Coletta e Santacroce due anni fa difendevano i colori dell’Antoniana Pescara. Era la stagione in cui indossavano le calze dell’Ape Maia.

Primo set

Gabriella spinge a terra un pallone vagante. Subito dopo Roberta si presenta leggendo perfettamente la fast avversaria e murandola in modo perentorio (2-0).

Sequenza di errorini ospiti, che non approcciano la partita nel migliore dei modi, ed Oria impeccabile in fase difensiva (Lucrezia soprattutto) e nella costruzione del gioco (9-1).

Benedetta, che pure aveva lavorato bene da martello, è tornata al proprio ruolo originale. Nel corso di un comizio in piazza San Giovanni a Roma, Benny ha rivendicato la propria identità e coach Elio l’ha accontentata. Diciamo che l’arrivo di Roberta ha facilitato le cose, ma mentre l’atleta foggiana deve ancora rompere il ghiaccio col pallottoliere, Benedetta sta già dispensando magie da posto due, con una particolare predilezione per i pallonetti.

Si mettono in bell’evidenza anche le centrali Chiara e Antonella e così il set sembra davvero blindato (20-8).

Chiara, in particolare, scarica un primo tempo sul bel volto della palleggiatrice Scudieri, che fortunatamente si riprende subito e riesce anche a sorriderci su.

L’ultimo punto è un muro di Benedetta (25-15).

Sembra fin troppo facile. Sembra.

Secondo set

Nel secondo parziale è il Manoppello a scattare in vantaggio grazie alle difese del libero Santacroce e agli attacchi di Dodi (3-6). Sembra ordinaria amministrazione, ma la rossa schiacciatrice dell’Arabona sta dando avvio ad un bombardamento che durerà per tutto l’incontro e susciterà l’ammirazione (anche) del pubblico oritano.

Nonostante il risveglio abruzzese, l’Oria sembra comunque in grado di tenere sotto controllo la partita: agguantiamo il pari con un ace di Antonella (7-7), mettiamo la freccia con Roberta (10-8) e sembriamo in procinto di dilagare con Alessandra e con le soavi pallette di Benedetta (17-13).

Se le tigrotte continuano a giocare una valida pallavolo, dall’altra parte della rete qualcosa è cambiato: le ragazze abruzzesi non sono più fallose come nel primo set ed anzi dispensano giocate particolarmente apprezzabili. Il set adesso è incerto (21-21).

Lungolinea tosto di Benedetta, primo tempo di Coletta (22-22).

Palletta della nostra opposta e attacco ospite che finisce sull’asticella (24-22).

E qui si materializza la prima parte dell’incubo (la seconda parte, ancora più spaventosa, avrà luogo dopo l’intervallo), che ha un nome e un cognome: Elena Dodi.

La prima palla-set è annullata da una diagonale indifendibile (24-23). A questo punto la schiacciatrice va al servizio e ci si illude che in tal modo si sia tolta dalle… ehm, dalla prima linea. Illusione: Dodi ottiene il pareggio con una pipe e poi va segno direttamente in battuta (24-25).

Il set lo chiude Bruni (24-26).

La New Volley si è bloccata proprio sul filo di lana.

Terzo set

Tranne che per il risultato finale, dobbiamo riconoscere che il terzo parziale sarà davvero bello ed emozionante, equilibrato e combattuto, un vero omaggio alla bellezza di questo sport.

E’ uno sport collettivo, indubbiamente, ma anche certi duelli individuali a distanza avranno il loro fascino: in particolare quello tra i due liberi (entrambi molto bravi) e ancora di più quello tra le due schiacciatrici con numeri impressionanti (9 punti per la nostra Robi in questo set, addirittura 13 per Dodi).

Ancora una volta è Gabriella a sbloccare il punteggio. La nostra palleggiatrice sta disputando una gara sontuosa ed anche abbastanza prolifica visto che sfiorerà la doppia cifra.

Dei primi 7 punti ospiti, ben 6 recheranno la firma di Dodi, macchina da punti inarrestabile.

Oria sembra disporre di un maggior numero di soluzioni offensive: Gabriella manda a segno Alessandra, Antonella, Benedetta e – come accennato – va a punti lei stessa. Chiara preferisce fare da sola ricorrendo al muro. E tuttavia il set è ancora in equilibrio (9-10) finché non esplode il talento di Roberta: ben 6 punti nella sola fase centrale del set e Oria passa a condurre per 20-14.

Lucrezia difende anche col dorso della mano.

Il muro di Antonella può essere il preludio del trionfo (22-15), ma Manoppello ha il grande merito di non arrendersi e impone un break di 1-5 anche senza l’apporto di Dodi.

Sul 24-20 la schiacciatrice abruzzese concede il bis del set precedente, in forma ancora più sconcertante. Stavolta le palle-set annullate sono 4 e le annulla tutte lei. Uno, due, tre, quattro attacchi vincenti di Dodi. Consecutivi. Eppure a muro stiamo giocando bene e dietro stiamo coprendo con efficacia. Come cavolo fa ‘sta ragazza a passare ogni volta?! Eppure è così: 24-24.

Poi, comunque, è bravo l’Oria a non farsi prendere dallo sconforto e a reagire nel migliore dei modi. Sul piano psicologico questa squadra ancora non la capisco: ha le sue pause inquietanti, ma sa anche risollevarsi con grinta.

E adesso la partita è stupenda.

Fast di Antonella, muro di Mancini dopo un miracolo di Santacroce (del resto, se non fa miracoli una con un cognome così…).

Lungolinea di Roberta, attacco di Dodi (26-26).

A questo punto il nostro segnapunti, senza farsi vedere, fa un esorcismo sul pallone di riserva. Simuliamo un danno al primo pallone e procediamo con la sostituzione introducendo quello esorcizzato.

Attacco di Roberta e mani-fuori di Dodi (27-27). L’esorcismo anti-Dodi non ha funzionato però c’è qualche progresso: il muro, se non altro, ha toccato.

Pallonetto di Bruno, lungolinea di Bruni (28-28). Dal singolare al plurale.

Primo tempo di Antonella, poi sprechiamo un servizio (29-29), subiamo un attacco di Bruni dopo che Scudieri ha aggiustato un pallone difficile (29-30) e mandiamo fuori l’ultimo attacco (29-31).

E’ un Oria un po’ sprecone, però credo che vadano soprattutto riconosciuti grandi meriti alle nostre avversarie e in particolare alla loro cecchina infallibile.

Quarto set

Il quarto parziale inizia come sequenza di muri (Gabriella e Antonella per noi, Scudieri e Coletta per le abruzzesi).

Il primo scambio, in particolare, è un muro su Dodi. Che cavolo: se ‘sto muro fosse stato anticipato ad uno solo di quei maledetti attacchi che hanno annullato i 4 set-ball, ora non saremmo in svantaggio di 2 set a 1. Vabbè, pazienza.

Purtroppo l’Arabona sembra volare sulle ali dell’entusiasmo e l’ulteriore muro di Mancini colora di pessimismo questa gara (6-10).

Ma le nostre tigri non si arrendono mai!

Lungolinea della Fenomena, bolide di Roberta, muro Gabri-Antonella e fantastica tripletta di Roberta dopo che Lucrezia ha difeso tutto quello che si poteva difendere e anche di più (12-10)!

Dodi ottiene il pareggio (17-17), ma poi il turno in battuta di Gabriella si rivela una grande risorsa e nel Manoppello si rivedono gli errorini del primo set (18-13).

Le nostre avversarie vendono cara la pelle, sfruttano alcuni cambi (Di Silvestre, in particolare), ma l’Oria non è più disposto a farsi sorprendere ed amministra sapientemente il vantaggio: show di un’inarrestabile Benedetta e punti anche per Gabriella, Antonella e la solita Roberta (25-19).

Tie-break

Emozioni anche nel primo tie-break stagionale.

Si parte con un duello punto a punto e con scambi molto spettacolari grazie a difese encomiabili.

Il nostro primo punto lo realizza Benedetta, di ritorno dal bagno. Svuotare la vescica prima dei tie-break è fondamentale; strano che i guru della pallavolo non lo scrivano nei loro manuali.

Fast di Chiara, lungolinea di Roberta e punto di Benny dopo un pallonetto di Nubile che atterra tra le parolacce delle nostre atlete.

Non ho mai capito perché subire i pallonetti susciti sempre queste reazioni poco urbane; io li trovo geniali, fantasiosi, divertenti. Certo, mi piace di più quando a farli è Benedetta o qualcuna delle nostre, però credo che i pallonetti – in generale – siano un gradevole diversivo rispetto alla noia degli attacchi tradizionali.

Sul 6-6 ammiriamo l’allungo decisivo delle tigrotte: grandi difese su entrambi i fronti, ma Roberta è strepitosa e mette a terra 4 palloni quasi consecutivi (11-7).

Ultimo punto di Dodi e poi rush finale condotto da Benedetta, autrice del punto finale (dopo un’alzata magistrale di Gabriella) che scatena l’entusiasmo del pubblico oritano (15-9).

E’ stata una bella partita e nell’Oria registriamo incoraggianti segnali di crescita. Abbiamo giocato bene come individualità e soprattutto come collettivo.

Sull’altro fronte la prestazione di Dodi è sottolineata dai complimenti del pubblico oritano, che attende la sua uscita dal campo per esprimerle apprezzamento. La schiacciatrice viene intervistata da Mino e Marco, che pure non nascondono ammirazione. Ora ci manca solo che le vengano affidate le chiavi della città, un assessorato a sua scelta e il ruolo di imperatrice al prossimo corteo storico…

La New Volley è attesa da due trasferte consecutive in Campania (Battipaglia e Castellammare di Stabia). Ci rivediamo al palazzetto il 1^ dicembre. Cercheremo di soppportare la crisi d’astinenza.

Tabellino: Oria-Manoppello 3-2  (25-16,  24-26,  29-31,  25-19,  15-9)

New Volley Oria: Bruno 23, Piccione 5, Liguori 27, Mercanti 9, De Franco 13, Monti NE, Premoli NE, Giancane 8, Saccani (L) – All. Quarta.

Muri-punto 12, ace 4, errori in battuta 5.

Arabona Volley Manoppello: Bratti 0, Pardi NE, Mancini 11, Dodi 33, Scudieri 1, Di Silvestre 1, Coletta 8, Nubile 5, Bruni 15, Santacroce (L) – All. Cesarone.

Muri-punto 6, ace 3, errori in battuta 8.

Arbitri: Sara Galiuti e Antonio Bisignano.

Altri risultati: Castellaneta-Mesagne 0-3, Castellammare di Stabia-Napoli 3-0, Benevento-Noci 0-3, Offida-San Salvatore 2-3, Trani-Pagliare 3-0, Nola-Battipaglia 3-1.

Classifica: Castellammare di Stabia, Noci e Mesagne 12; San Salvatore Telesino 11; Oria 8; Castellaneta, Pagliare del Tronto e Trani 6; Manoppello 4; Napoli e Nola 3; Offida 1; Benevento e Battipaglia 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ancora tutti buoni. Obiettivo: zero multe per tutti!

Prossimo turno: Battipaglia-Oria, domenica 17 novembre, ore 18.00.