ORIA-PALLAVOLO 80 BRINDISI 2-3

24 febbraio 2015

Cuori impavidi

Domenica 22 febbraio 2015 – ore 18.30

“Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà d’un solo momento: il momento in cui l’uomo sa per sempre chi è”

(Jorge Luis Borges)

Contro la capolista l’Oria supera brillantemente un duro esame di maturità. Al termine di una partita bellissima, intensa e sorprendente, le ragazze di Mino Delli Santi conquistano un punto su cui nessuno avrebbe scommesso un centesimo alla vigilia e lo fa con parziali e numeri incredibili. Si pensi al primo set: 25-11. Solo le atlete del Galatina, nell’unica sconfitta stagionale della Pallavolo 80, avevano osato tanto, e anche loro nel primo set.

La crescita di Moretto e compagne era evidente da alcune settimane; oggi sappiamo meglio chi siamo e cosa possiamo fare. Non partiamo più sconfitti, chiunque sia l’avversario. E naturalmente non partiamo mai vittoriosi, chiunque sia l’avversario. La lezione di Lecce deve continuare a restarci impressa; ma la partita odierna può e deve contribuire ad accrescere la fiducia nei nostri mezzi.

Giada De Pascalis

E’ stata una partita strana quanto avvincente, con un primo set irripetibile, con un secondo set – a mio avviso – giocato ancora meglio del primo, con altri due parziali più che dignitosi ed un tie-break ricco di conferme tecnico-caratteriali, prima di pagare dazio all’esperienza delle nostre eccellenti avversarie.

Raccontiamo l’incontro dall’inizio.

Potremmo iniziare dal riscaldamento. Ossia da quando Paola Faloya tenta il canestro da tre punti. Non accontentandosi dell’area regolamentare, decide di riprovare facendo qualche passo indietro. Poi prova a tirare da metà campo e infine tenta di infilare il canestro prendendo la mira da Cellino San Marco. Con esiti migliorabili. Giocherà l’atleta senegalese? A pallavolo, intendo. Visto che ultimamente sono stato assunto come tecnico delle riprese da coach Capozziello, avevo preparato un cartello da sventolare davanti alla telecamera, ma questa volta l’allenatore brindisino è venuto ad Oria senza supporti video smontando così i miei propositi.

Paola Faloya

Fuori e dentro piove. Fortunatamente le pozzanghere si limitano alla zona oltre le transenne; è già un buon risultato. Il maltempo deve aver scoraggiato potenziali spettatori. A parte i supertifosi, contiamo solo una serie di parenti su entrambi i fronti, qualche tesserato e mister Lo Re, che ha la tessera fedeltà “Amici della New Volley – Serie Gold”.

Prima della partita mi accontento di un Ginseng. Certo, sarebbe stato bello degustare un bel cappuccino con sopra il disegnino della rete di pallavolo, ma qualcuno è venuto meno ai patti e oggi scocca l’ora della vendetta.

Formazioni.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco e Morgana Gallo.

Federica imperatore

Pallavolo 80 Brindisi: Roberta Romanelli in palleggio, Chiara Avallone opposta, Gisela Scialacomo e Giorgia Valente di banda, Monica Casalino e Sonia Mazzotta centrali, Marcella Diviggiano e Marina Iaia liberi (non ho capito qual è il primo e qual è il secondo).

A disposizione di coach Raffaelle Capozziello: Elisa Sirena, Paola Faloya, Federica Andrisano e Monica Di Rienzo.

Primo set

Ho un’aspettativa massima e un’aspettativa minima. La massima è ripetere la bella prestazione di Mesagne, quale che sia il risultato. L’aspettativa minima è sperare che non si ripeta la figura di cacca del 25-5 (terzo set dell’andata).

La fast di Monica Casalino è un preoccupante deja vù dell’andata. Anche allora cominciò così.

Roberta Romanelli

Al mani-fuori di Moretto seguono i punti di Scialacomo, Mazzotta e Romanelli (1-4). Con questo trend – penso riferendomi all’aspettativa minima – il set dovrebbe terminare 25 a 6,25 ed eviteremmo la figura di cacca dei 5 punti.

Poi Giusy piazza un muro e si arriva al 3-6. Ancora meglio. Adesso potrei iniziare il conto alla rovescia: altri 3 punti e l’onore è salvo.

Invece il set prende una direzione inimmaginabile. Già, perché nessuna persona sana di mente avrebbe potuto ritenere possibile l’imposizione alla capolista di un break di 17-1.

Giusy Rollo

Forse è il caso di rievocare la Guerra dei Sei Giorni del 1967. Ritenendo probabile, sulla base dei movimenti di truppe ai confini, che Egitto, Siria, Giordania e Iraq stessero per sferrare un attacco che avrebbe potuto essere mortale, Israele decise di prevenire il disastro colpendo per primo. In poche ore distrusse a terra le intere aviazioni di quei Paesi senza che un solo aereo arabo potesse decollare. Assicuratosi il dominio del cielo, Israele impiegò meno di una settimana a vincere anche la guerra di terra.

Ecco, l’Oria sfrutta in modo impressionante il proprio servizio ed impedisce alla Pallavolo 80 di decollare, ossia di giocare.

Dopo il cambio palla del 4-6 contiamo 9 ace in 17 scambi ed altri servizi che mettono comunque in difficoltà la ricezione ospite. In pratica è un cannoneggiamento interminabile; non si gioca a pallavolo: per una decina di minuti è una sfida tra servizio e ricezione.

Servizio di Giulia Moretto

Se ai 9 ace (5 Moretto e 4 Giusy) aggiungiamo un fallo di posizione, 2 attacchi ospiti fuori misura, una doppia e un’altra infrazione, restano una diagonale di Giada ed una di Ivana (sorrette da un buon lavoro difensivo).

Riepilogando, il turno di battuta di Moretto produce 10 punti (sino al 13-6), poi Mazzotta interrompe la striscia con un tocco di seconda e Giusy rinnova la serie con 4 ace sino al 20-8.

Mazzotta ha ricevuto e ha fatto tocchi di seconda. Stasera la centrale l’ha fatta nei ritagli di tempo.

Dobbiamo dire che le nostre creature non sfoderano battute sensazionali; servono bene. Con concentrazione. Con serietà, mi verrebbe da dire.

Servizio di Giusy Rollo

E qui c’è un piccolo insegnamento: non dobbiamo inventarci cose straordinarie; per ottenere risultati dobbiamo fare bene e con costanza quello che già sappiamo fare.

Mister Capozziello introduce la mia beniamina Faloya al posto dell’altra mia beniamina Avallone. Per la verità, ho stima e affetto di tutta la Pallavolo 80 e mi fa piacere vederle giocare tutte. Terrei fissa soltanto Marina Iaia senza far entrare quell’altra…

Dopo una classica palletta di Ivana c’è gloria anche per Alessandra (2 ace consecutivi per un totale di 11 ace di squadra nel set e 19 nell’intero incontro). Si chiude sul 25-11.

Ivana Gallo Ingrao

Mi faccio dare qualche pizzicotto perché, pur non bevendo e non drogandomi, oggi mi sento strano: prima mi appare la visione di Michela Ristits al bar “Piacere”, poi vedo l’Oria vincere il primo set contro la capolista con un punteggio stratosferico. Può darsi che tornando a casa vedrò anche le ciminiere dell’Ilva spente. O magari un assessore regionale alla Sanità del PD senza pendenze giudiziarie. Forse Salvini sta affogando nel Mediterraneo dopo aver ceduto la propria parte di barca ad un migrante come Leonardo Di Caprio in “Titanic”. Veronica Parisi si sta nutrendo solo di brodini e verdure dopo aver solennemente rinunciato a patatine e cioccolata. Magari, in questo stesso istante, Barbara D’Urso sta conducendo un programma in cui si discute del relativismo di Schopenhauer.

Vi prego: non svegliatemi.

Esultanza oritana

Secondo set

Proprio Schopenhauer, però, sosteneva che “poi viene l’esperienza e ci insegna che la felicità e i piaceri sono soltanto chimere che un’illusione ci mostra in lontananza”. (1)

E se questo primo set fosse solo una chimera?

In effetti, è stato un set anomalo, un irripetibile duello servizio-ricezione. In un certo senso, lo abbiamo vinto quasi senza giocare. E soprattutto senza far giocare le avversarie. Cosa succederà quando la Pallavolo 80 comincerà a giocare? Come faremo allora ad annullare l’indiscutibile gap tecnico?

Il tempo del pessimismo dura lo spazio di un intervallo perché – se possibile – alla ripresa del gioco il sogno diventa ancora più bello.

Federica Imperatore

I servizi da manuale vengono perpetuati da Federica, ma adesso si gioca anche. E i punti continuiamo a farli noi: attacco di Giada, primo tempo di Giusy, mani-fuori di Moretto e muro di Giada dopo un errore ospite: 5-0!

Gisela piazza una diagonale, ma noi replichiamo con un altro muro di Giada e con un attacco di Giusy (8-1).

Non più soltanto il servizio, dunque, ma anche le difese strepitose di Giorgia, il muro-difesa delle nostre centrali, il raziocinio e la capacità di improvvisare di Ale, gli attacchi senza paura delle nostre bocche da fuoco.

Il secondo set è ancora più bello del primo: alla monocultura del servizio si è sostituito il gioco brillante di una squadra completa e aggressiva.

Alessandra Loria

Certo, resta la sensazione che la Pallavolo 80 stia giocando molto al di sotto delle proprie possibilità, ma intanto si va avanti, si consolida il vantaggio e chissà che la psicologia non ci possa dare una mano seminando euforia tra le nostre fila e sconforto tra le nostre titolate avversarie.

Prende a manifestarsi un po’ di vivacità con qualche punto contestato, ma bisogna dire che la direzione di gara mi è parsa precisa ed anche determinata nel ripristinare il galateo dopo qualche esultanza un po’ eccessiva.

Sul 13-7 compiamo un altro balzo: Ingrao Meravigliao, Federica, Moretto, Giada e poi un ace della capitana (18-7).

Entra Monica Di Rienzo.

Valente batte al salto ed apre qualche crepa nella nostra ricezione; Casalino mura, Scialacomo attacca (18-12).

Ricezione Moretto

Credo che comunque la nostra ricezione continui a migliorare partita dopo partita.

Marcello tiene alta la tensione e invita le proprie ragazze a dedicare maggiore attenzione alle temibili diagonali della fuoriclasse argentina. Testualmente non dice proprio così (dice una frase di 9 parole di cui 3 sono volgarità irripetibili, ma il senso è quello).

Anche il secondo turno in battuta di Federica è impeccabile (dopo un bel muro della stessa centrale) e Giada si concede uno spettacolare pallonetto. Siamo vicini alla meta (22-12).

Giada De Pascalis

Gli scambi che ci separano dal traguardo non sono motivo di sofferenza; anzi, sono un’ulteriore occasione per dare spettacolo: primo tempo possente di Giusy, muro di Moretto e lungolinea di Ivana (25-15).

Temevo il brusco risveglio; il sogno è ancora più incantevole.

Terzo set

Nel terzo set c’è continuità: Moretto apre le danze e poi mette sulla testa di Ale una palla perfetta che Giada scarica sul terreno (2-2).

Un secondo tocco di Romanelli non può mancare prima che il fondamentale del servizio riprenda a sorridere alla New Volley: un ace di Giada, due consecutivi di Moretto (8-4).

Faloya si fa valere anche in difesa con salvataggi strepitosi, ma questo non impedisce alle padrone di casa di portarsi sul 10-6 con un muro di Giusy e un primo tempo di Federica.

Giorgia Mastria

Due set vinti e un vantaggio di 4 punti per l’Oria nel terzo parziale; è qui che nella Pallavolo 80 scatta una sorta di istinto di sopravvivenza. Il brivido di paura diventa reazione agonistica. La capolista non va in tilt e dimostra, al contrario, un’encomiabile capacità di porre rimedio ad una situazione decisamente pericolosa.

Scialacomo e Faloya ottengono il pareggio, Alessandra e Federica ci fanno riassaporare per un attimo l’ebbrezza del vantaggio (13-12), poi il transito in prima linea della banda argentina si rivela determinante: break di 1-7 con ben 5 palloni messi a terra da una giocatrice che Marcello conosce bene (per averla allenata nell’ultima sciagurata stagione in B2 della Palafiom Taranto).

Gisela Scialacomo

I colpi di Scialacomo sono devastanti ed il suo arretramento in seconda linea non offre respiro perché la brindisina va ancora a segno e puntella la difesa (18-23).

Ottimo anche il rendimento di Iaia. Un po’ meno quello della sua collega di ruolo. Decisamente meno. Mi chiedo perché continui a entrare periodicamente in campo quando potrebbe starsene in un bar di Mesagne ad ammirare i capuccini con la rete disegnata che non ha voluto offrirmi.

Faloya conclude con successo uno scambio lungo e combattuto; il muro di Valente archivia il parziale (18-25).

Quarto set

Sull’1-2 c’è un black-out nella metà campo dell’Oria. Fortunatamente non si tratta di una metafora; sono proprio i fari a spegnersi e ad imporre una sosta di una decina di minuti.

Black-out

Le difese di Giorgia ed i punti di Giusy consentono all’Oria di restare agganciato alle gentili ospiti (6-6), ma la profezia di Schopenhauer sta per compiersi.

Le ragazze di Marcello continuano a giocare bene, ma la crescita di Scialacomo e compagne è irreversibile. La ricezione si è assestata e la difesa costringe all’errore le nostre attaccanti.

Della lunga fase di errori-punto si avvantaggiano le ospiti, che poi legittimano la propria supremazia con gli attacchi di Faloya e Scialacomo (8-15).

Giorgia Valente

Gradualmente la Pallavolo 80 incrementa il divario e sul 12-22 mister Capozziello manda in battuta Avallone. Il rientro in campo dell’atleta brindisina è felice: ace e parziale virtualmente chiuso.

L’esultanza con cui Alessandra celebra il proprio muro è (giustamente) redarguita dall’arbitro, ma in quel gesto grintoso mi piace leggere la voglia di non arrendersi, l’impulso a ritrovare le giuste energie in vista del tie-break.

Il finale del set è un trionfo di attaccanti (Scialacomo, Ivana, Faloya); l’esito, però, è segnato: 16-25.

Tie-break

Quarto tie-break consecutivo per Ivana e compagne dopo quelli con l’Ostuni, con il Caprarica e con il Mesagne. Essere arrivati fin qui stasera è già una vittoria.

Ingrao Meravigliao

Per noi il primo set è stato quello del “servizio magico”, il secondo quello del gioco magnifico, il tie-break sarà un’altra bella pagina di pallavolo. Contro una squadra che ormai è cresciuta, saremo capaci di giocarcela fino al 9-10 tenendo alti il rendimento e la concentrazione. Soltanto nel finale commetteremo degli errori piuttosto gravi e la capacità di gestire i palloni più scottanti farà probabilmente la differenza tra noi e le nostre ospiti.

Si parle maluccio: 1-4 quasi interamente merito dell’esperta centrale Casalino.

Le protagoniste oritane del set saranno una bravissima Giorgia ed un’Ivana trasformatasi in infallibile macchina da punti (5 nel tie-break).

Monica Casalino

Prima ci portiamo sul 4-5; poi, però, dobbiamo incassare la fast di Casalino, il mani-fuori di Scialacomo ed un preciso tiro di Faloya nell’angolino del posto uno. Dentro – come riconosce lealmente Marcello stoppando un principio di proteste.

Al cambio di campo Giada sfrutta con successo le mani del muro ospite e poi ottiene il 19^ ed ultimo ace oritano della partita (7-8).

Iaia stacca un pezzo di ozono a furia di spruzzarsi il ghiaccio sulla caviglia dolorante, ma stringe i denti e garantisce il proprio prezioso contributo sino al termine. Lei e Giorgia sono i liberi migliori tra tutti quelli che abbiamo visto questa sera.

Marina Iaia

Muro di Giusy, attacco di Valente, attacco di Ivana (9-10).

L’equilibrio non si spezza. Scialacomo e compagne ormai stanno giocande bene e ora neanche un Oria stellare sarebbe sufficiente. Servirebbe pure un po’ di culo.

Un servizio sbagliato fa imbestialire Marcello e il successivo attacco di Valente (il DNA non è acqua fresca) lo costringe a chiamare il time-out sul 9-12.

Splendido lungolinea di Ivana, ma – ahimé – è il nostro ultimo punto (10-12).

Le possibilità di attaccare ce le abbiamo; purtroppo, però, una finisce sulle mani di Casalino, un’altra sulla rete e l’ultima oltre la linea di fondo (10-15).

Diciamo che entrambe le squadre possono considerarsi soddisfatte: noi abbiamo conquistato un punto d’oro, la Pallavolo 80 ha vinto una partita che stava prendendo una brutta piega dimostrando anche così di essere una signora squadra.

Virtualmente lanciamo un messaggio simile a quello di Braveheart all’inizio della rivolta scozzese:

Marcello Wallace Presta

 “Io sono Marcello Wallace Presta. Per questa volta siete stati risparmiati. Tornate a Brindisi e dite a tutte le squadre del girone che le figlie e i figli di Oria non sono più vostri. E dite che la New Volley Oria è libera e non ci lasceremo più sconfiggere facilmente!

E dite che non siamo più provincia di nessuno. Da oggi siamo capoluogo. Anzi, siamo nazione autonoma e indipendente! Batteremo una nostra moneta: gli scudi! Come alla fiera medievale!”

A parte gli scherzi, il messaggio più importante è quello che dobbiamo rivolgere a noi stessi. E’ un messaggio di una semplicità banale: per ottenere risultati non servono miracoli; basta giocare bene. E noi sappiamo farlo.

Alessandra Loria

Tabellino: Oria-Pallavolo 80 Brindisi 2-3  (25-11,  25-15,  18-25,  16-25,  10-15)

New Volley Oria: Bianco NE, Gallo 0, De Pascalis 10, Gallo Ingrao 13, Loria 7, Rollo 17, Moretto 15, Imperatore 7, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 9, ace 19, errori in battuta 11.

Pallavolo 80 Brindisi: Avallone 2, Romanelli 2, Casalino 11, Mazzotta 3, Scialacomo 20, Sirena NE, Faloya 8, Valente 10, Andrisano NE, Di Rienzo 0, Diviggiano (L), Iaia (L) – All. Capozziello.

Muri-punto 8, ace 8, errori in battuta 6.

Arbitri: Michela Tombolini e Michele Renna.

Gisela Scialacomo

Altri risultati: Nike Lecce-Galatina 0-3, Ostuni-Tricase 0-3, Tuglie-Spongano 3-2, Caprarica-Mesagne 0-3, San Cassiano-Castellaneta 3-1, Assi Brindisi-Nardò 3-0.

Classifica: Galatina e Pallavolo 80 BR 42; Tricase 39; Tuglie 30; Mesagne 29; San Cassiano 28; Spongano 26; Assi Brindisi e Nardò 24; Caprarica 19; Castellaneta 14; Oria 9; Ostuni 6; Nike Lecce 4.

Chiara Avallone

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Tuglie 87,00; Mesagne 85,00; Tricase 50,00; Assi Brindisi 30,00; Tutte le altre 0.

Tuglie scavalca Mesagne grazie ai 35 euri di multa per le frasi offensive rivolte dai propri tifosi all’arbitro.

Prossimo turno: Nardò-Oria, domenica 1^ marzo, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) SCHOPENHAUER, A., L’arte di essere felici, Edizioni CDE, Milano, 1998, pag. 29.


MESAGNE-ORIA 3-2

17 febbraio 2015

EquitAle

Domenica 15 febbraio 2015 – ore 18.30

Prendere un punto a casa di una squadra in zona play-off è certamente motivo di soddisfazione oltre che un risultato difficilmente pronosticabile alla vigilia. Uscire dal palazzetto di via Udine con una sensazione di amarezza e con qualche rimpianto è un ulteriore elemento che testimonia la crescita della nostra formazione.

Questa partita, in altre parole, abbiamo persino “rischiato” di vincerla. In vantaggio per 2-1, eravamo avanti nel quarto parziale per 15-17 e poi a una sola lunghezza dalle padrone di casa (23-22) quando due infrazioni hanno arrestato la nostra corsa.

Analogo discorso al tie-break, quando siamo stati scavalcati soltanto sul filo di lana (13-13).

Esultanza oritana

Onore al merito del Mesagne; ci accontentiamo di essercela giocata. Ma soprattutto ci teniamo stretta una prestazione veramente molto valida sotto ogni aspetto: bene tutti i fondamentali e in particolare il servizio, mai così bene – credo – il muro-difesa, bene le prestazioni individuali, benissimo il carattere, la grinta, la concentrazione. Sui difetti non vale neanche la pena di soffermarsi; quello che conta è aver compiuto passi da gigante nella crescita tecnica e motivazionale della nostra Oria.

E aggiungiamo: bene anche il sostegno dei tifosi, soprattutto dei nostri due supertifosi che hanno deciso di far sentire il proprio calore anche in trasferta. Sembrava di giocare in casa. Anzi, quasi quasi, tutte le prossime partite domestiche potremmo chiedere di giocarle a Mesagne…

Muro di Giusy

Purtroppo non abbiamo potuto sperimentare i capuccini del Bar Solaris con il disegno della rete sul latte perché qualcuno non ha tenuto fede ai propri impegni (e domenica la pagherà cara…).

Il malumore è stato attenuato dall’analisi di uno strano fenomeno sonoro che si verifica al palazzetto. Stando comodamente seduti sui gradoni, se sugli spalti non c’è troppo chiasso, è possibile ascoltare tutto quello che dicono le giocatrici mentre si preparano negli spogliatoi. Io ero seduto sui gradoni corrispondenti allo spogliatoio del Mesagne, ma credo che sia inopportuno divulgare il resoconto. Per questa volta. Poi passerò tutto a Wikileaks.

Simona Mucci

Formazioni.

ASD Mesagne: Miriam Greco in palleggio, Francesca Manisi opposta, Elisa Imperiale e Simona Mucci di banda, Chiara Albano e Francesca Carriero centrali, Viridiana Rado libero.

A disposizione di coach Simone Giunta: Chiara Sportelli, Rossella Garaguso, Erika Longo, Selene Greco, Egle Forleo ed Eleonora Calamo.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco e Morgana Gallo.

Ivana Gallo Ingrao

Primo set

Si inizia con un bel murazzo di Federica ed è un valido incoraggiamento.

E’ ancora un muro (questa volta di Giusy) a bilanciare gli attacchi di Manisi e di Imperiale (3-4).

Il nostro posto quattro diventa “caliente” per merito delle conclusioni di Ivana e di Giulia, mentre sull’altro fronte si mette in luce la palleggiatrice Greco con un tocco di seconda ed un ace.

Emblematico il punto del 10-12 con Giulia che prima difende e poi va ad attaccare con successo. Brava, Moretto!

E’ una delle note positive di questo avvio.

Giulia Moretto

Simona-di-metallo si sblocca con un bel pallonetto, ma Moretto e Ingrao Meravigliao martellano senza sosta e Giada oppone il muro ad un’iniziativa mesagnese (14-17)!

La ricezione regge discretamente, gli attacchi sono fulminanti, Alessandra sta orchestrando il gioco con sapienza e stiamo servendo in modo divino. Pensate che occorrerà attendere due set e mezzo per registrare la prima battuta sbagliata.

Bisogna dire che anche il Mesagne sta giocando bene e la partita viaggia su ritmi molto sostenuti. L’ingresso di Rossella Garaguso, inoltre, regala alla squadra locale quella cattiveria agonistica che forse era un po’ carente sino a quel momento.

Rossella Garaguso

Sul servizio di Imperiale, Moretto sfiora il punto direttamente in ricezione. Un punto in ricezione… Sarebbe stato l’emblema della maturazione di questa giocatrice nel ruolo di schiacciatrice. Purtroppo la stessa Imperiale rimedia, ma il rendimento di Moretto resta alto anche senza questo punto, e poi c’è Ivana che provvede a siglare il 17-21 con un bel pallonetto.

Punti per Mucci e per Manisi e Mesagne piomba pericolosamente a ridosso dell’Oria (21-22), ma il turno in battuta di Giada si rivela decisivo: due ace consecutivi per la stella di San Pancrazio e set sorprendentemente in mano oritana.

Dico sorprendentemente in relazione al pronostico, non certo per quello che si sta vedendo in campo. E’ un Oria bellissimo.

Giada De Pascalis

Secondo set

Garaguso scuote le gialloblu con 3 dei primi 5 punti locali (5-2); le centrali ospiti, Federica e Giusy, non stanno a guardare e firmano un attacco e un muro cadauna (6-6).

Poi, però, si apre una fase complicata. Sebbene Giorgia continui a difendere in modo eccellente, non riusciamo più a mettere palloni a terra. Tutti gli errori che non avevamo commesso nel parziale precedente li stiamo concentrando in questa fase: attacchi a rete, attacchi fuori e Mesagne dilaga fino al 14-7.

Amnesie

Sull’altro fronte sale in cattedra la centrale Albano (muro, primo tempo ed ace), mentre un’ottima Imperiale comincia a costruirsi la propria scalata verso il titolo di miglior realizzatrice della gara.

Spezziamo l’assedio con un ace di Federica (19-10) prima che le padrone di casa conducano in porto il set con un’impetuosa striscia di 5 punti consecutivi (tutta roba loro, questa volta; nessun errore-punto): Rossella due volte, Calamo (subentrata a Manisi) in battuta, Imperiale da posto quattro (24-10).

Giada annulla due palle-set, ma nulla possiamo sull’ultimo assalto di Imperiale.

Elisa Imperiale

Terzo set

Il secondo parziale è stato solo una brutta parentesi; dopo l’intervallo scende sul parquet lo stesso Oria cazzuto ed ordinato del primo set.

Una particolare nota di merito per Alessandra: se tutte le nostre atlete (tranne lei e Giorgia, ovviamente…) finiranno la gara in doppia cifra sarà anche per merito di una distribuzione di gioco intelligente ed equilibrata da parte della nostra palleggiatrice. EquitAle, appunto.

Alessandra Loria

Tra le perle del parziale non possiamo non ricordare un incredibile salvataggio di tacco di Federica. Alla Maradona. Anzi, meglio: alla Cassano. Da questo salvataggio scaturirà un attacco vincente di Moretto (4-6).

Muro di Albano e primo tempo di Giusy dopo una bella difesa di Giada (7-11).

Attacco di Garaguso e replica di Giusy e di Federica (8-13).

Primo errore in battuta dell’Oria, ennesima difesa di Giorgia, attacco di Ivana, muro di Giada e pallonetto di Ivana. Stiamo dilagando (9-16).

Ivana Gallo Ingrao

Un ulteriore pallonetto di Giada termina in rete, ma ogni tanto accadeva persino a Ida. E’ come quando ti cade il primo dentino. E’ segno che stai diventando grande…

Ancora punti per Federica, Giada e Ingrao Meravigliao (11-20) e a questo punto coach Giunta cerca dei correttivi: Manisi rientra in campo per Calamo e Selena Greco rileva Mucci.

Fosforescente

E’ una tattica non convenzionale: i copri-braccia giallo fosforescenti della Greco potrebbero accecare le nostre atlete.

Sono gli stessi che avevamo ammirato sugli arti superiori di alcune giocatrici cinesi ai recenti Mondiali al PalaFlorio. Anche Rado ne fa uso, ma i suoi sono neri e ricordano i guanti di Rita Hayworth nel film “Gilda”.

Rita Hayworth

Mentre l’Oria sbanda per effetto della luminescenza della nuova entrata, Albano realizza una fast e piazza un pallonetto (14-21).

E’ nuovamente il turno in battuto di Giada a chiudere la pratica: altri due ace consecutivi e un quasi-ace che permette a Giusy di schiacciare un bel primo tempo (14-25).

Quarto set

Rabbiosa reazione del Mesagne in avvio di parziale: due muri di Albano (bravissima questa piccina), un punto metallico e uno imperiale (5-1).

Simona-di-metallo

Uno dei tanti meriti dell’Oria è la capacità di incassare senza crollare. Dopo un secondo set piuttosto critico, siamo rientrati in partita vincendo (bene) il terzo. Dopo un avvio difficile, recupereremo anche nel quarto parziale. Più tardi un tie-break quasi compromesso sarà ribaltato con un incredibile sorpasso. La squadra non crolla psicologicamente, non perde più la testa. Sa reagire e sa farlo bene. Può essere indice di una maggiore fiducia nei propri mezzi.

Ale attacca con successo, Federica mura, Moretto e Giada non si fermano più. E intanto Giorgia e Ivana continuano a farsi in quattro in difesa (6-6).

Giusy Rollo

Doppietta di Imperiale e speculare replica di Giusy, arricchita da un ace di Giada (8-12).

A fine gara saranno ben 8 gli ace della nostra opposta!

Dopo l’ennesimo punto di Ingrao Meravigliao (11-16), però, il Mesagne si aggrappa alla partita con le unghie. E ne ribalta gli esiti con un micidiale break di 9-1 (Albano, Manisi e Garaguso).

Gli ultimi punti del break, però, sono un po’ controversi. Fede attacca e a noi sembra che sia il muro a respingere e a rendere dunque la palla rigiocabile. Per l’arbitro la palla è finita sul nastro e fischia il quarto tocco (19-17).

Nell’azione successiva accade il contrario: una palla di Imperiale finisce sul nastro (secondo noi), mentre l’arbitro vede un tocco a muro, l’azione va avanti e viene conclusa efficacemente da Garaguso (20-17).

Esultanza mesagnese

Do per scontato che l’arbitro veda sempre meglio di me, ma rivedendo le immagini registrate, i dubbi restano. Siccome, però, non siamo il calcio, accettiamo serenamente le decisioni ed anzi riconosciamo al Mesagne il grande merito della rimonta, la cui protagonista indiscussa è stata la centrale Garaguso: suoi anche i punti del 21-18 e del 23-20.

C’è spazio ancora per altre emozioni: Moretto riceve e poi va a raccogliere l’invito di Ale scaricando una diagonale su cui neanche l’ottima Rado può far nulla (23-21).

Giulia Moretto

Ancora Moretto difende il lungolinea di Mucci e permette a Giusy di scavalcare il muro locale (23-22). Fino all’ultimo respiro…!

Uno scambio intenso e prolungato, come molti in questa gara, viene segnato da una doppia e la stessa infrazione chiude le danze pochi secondi dopo. Peccato, si va al tie-break (25-22).

Tie-break

E’ il terzo tie-break consecutivo per le nostre giocatrici; quest’anno non possiamo prendere punti senza soffrire per un paio d’orette.

Iniziamo bene con un attacco di Giada da posto due ed un ace, l’ennesimo. Sull’altro fronte Rado difende e Albano schiaccia.

Giada De Pascalis

Sul 3-4 il break del Mesagne: 6 punti consecutivi che potrebbero ammazzare il tie-break. A parte l’ace di Manisi, che sfrutta un nostro errore di valutazione, non ci sono cacatine da parte nostra. Forse solo un po’ di timidezza e un po’ di confusione. Più meriti delle avversarie, dunque. E in particolare meriti di un’indifendibile Imperiale (4 punti in 6 scambi).

Sul 9-4, comunque, mandiamo a segno per 2 volte consecutive Ingrao Meravigliao e poi otteniamo un muro che inietta tanta fiducia (Federica): 9-7

Muro oritano

Garaguso conclude uno scambio lunghissimo e spettacolare, caratterizzato dai salvataggi di Giada (10-7).

Poi sfioriamo addirittura l’impresa: punto di Ivana, errore mesagnese, magnifico pallonetto di Ivana dopo un salvataggio di Ale e muro di Giada: siamo in vantaggio (10-11)!

Dopo il time-out di Giunta, Federica corre verso posto quattro per tenere vivo un pallone vagante; secondo l’arbitro, tocca la rete.

Le proteste delle ragazze sono vibranti. Anche quelle dell’allenatore, che infatti viene ammonito.

Spariamo fuori un tiraccio, ma rientriamo subito in partita con un mani-fuori di Ivana ed uno di Moretto, in risposta ad una diagonale di Mucci (13-13).

Giorgia Mastria

Simona-di-metallo adesso attacca da posto due, le mani di Giusy ci sono, ma purtroppo sono pochi centimetri a fare la differenza tra un muro ed un mani-fuori (14-13). Neanche lo spazio di un tatuaggio.

Anche nell’ultimo scambio Giusy stoppa un primo tempo avversario, ma Albano è lesta a rigiocare la palla facendola cadere nella nostra metà campo (15-13).

Chiara Albano

Insieme a quello che ha perso con lo Spongano, credo che sia stato l’Oria più bello della stagione. Se non altro abbiamo conquistato un punto in un campo difficile, dove le nostre dirette concorrenti sono rimaste a secco.

Il Mesagne, pur non giocando al 100%, conferma le ottime impressioni della partita d’andata; in bocca al lupo.

Brave tutte le nostre atlete. Abbiamo ammirato una squadra più equilibrata, più organizzata e soprattutto più matura. E come diceva Vincenzino Di Pinto, l’obiettivo non cambia: ossia, crescere ancora!

Giulia Moretto

Tabellino: Mesagne-Oria 3-2  (21-25,  25-12,  14-25,  25-22,  15-13)

ASD Mesagne Volley: Sportelli NE, Garaguso 15, Manisi 9, Greco M. 2, Longo NE, Imperiale 19, Albano 15, Mucci 9, Greco S. 0, Forleo NE, Carriero 0, Calamo 1, Rado (L) – All. Giunta.

Muri-punto 11, ace 6, errori in battuta 11.

New Volley Oria: Bianco NE, Gallo NE, De Pascalis 17, Gallo Ingrao 15, Loria 1, Rollo 14, Moretto 14, Imperatore 10, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 11, ace 10, errori in battuta 3.

Arbitri: Francesco Adamo e Massimo Scarciglia.

Elisa Imperiale

Altri risultati: Galatina-San Cassiano 3-2, Pallavolo 80 BR-Assi Brindisi 3-0, Tricase-Nike Lecce 3-0, Nardò-Tuglie 3-1, Spongano-Castellaneta 3-0, Caprarica-Ostuni 3-1.

Classifica: Pallavolo 80 BR 40; Galatina 39; Tricase 36; Tuglie 28; Mesagne 26; San Cassiano e Spongano 25; Nardò 24; Assi Brindisi 21; Caprarica 19; Castellaneta 14; Oria 8; Ostuni 6; Nike Lecce 4.

Federica Imperatore

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Mesagne 85,00; Tuglie 52,00; Tricase 50,00; Assi Brindisi 30,00; Tutte le altre 0.

Solo una squalifica individuale.

Prossimo turno: Oria-Pallavolo 80 Brindisi, domenica 22 febbraio, ore 18.30.


ORIA-CAPRARICA 3-2

11 febbraio 2015

La via del ritorno

Domenica 8 febbraio 2015 – ore 18.30

Ho visto 120 partite della Palafiom Taranto e 120 partite della New Volley Oria. Questa è la 121^. E qualcosa vorrà dire.

Il ricordo della Palafiom resta nel cuore, ma adesso è a Oria che mi sento a casa pallavolisticamente parlando. Amo questa città, amo questa squadra. Anche questa squadra del 2014-’15 nello specifico. Anche se riceve a cavolo. Non fa niente.

I vostri difetti (tecnici) non fanno che rendervi più belle ai miei occhi. E so che lotterete fino all’ultimo respiro per questa difficile salvezza. Oggi ne sono ancora più consapevole.

Morgana Gallo

Prima dei sentimenti d’affetto, però, c’è la paura.

Avvicinandoci al Palazzetto di via Crocifisso, infatti, osserviamo che nel cortile c’è un individuo con il volto coperto: cappuccio in testa e sciarpa sollevata fino al naso. E’ un black-bloc? E’ in atto una rapina? Si tratta di un assalto jihadista? Fra qualche minuto saremo tutti morti e qualcuno sfilerà in corteo gridando “Je suis Oria”? Anzi, veramente lo strano figuro è nelle vicinanze delle nostre gentili ospiti; sono loro ad essere in pericolo e quindi al corteo grideremo “Je suis Caprarica”. E verrà Tatiana Fingi con i crisantemi.

Dopo essermi nascosto dietro i cespugli, noto che l’incappucciato non ha intenzioni bellicose; anzi, conversa pacatamente ed entra nel palazzetto insieme alle nostre avversarie. Quando abbassa cappuccio e sciarpa, scopro con sollievo che è l’allenatore del Caprarica.

Michela Salvatore

In effetti è quanto mai opportuno proteggersi bene dal freddo dato che sta per arrivare il vento siberiano Burian e questa non sarà una serata adatta ai deboli di cuore e di temperature corporee, nonostante l’adeguamento strutturale del palazzetto.

Sarà forse a causa del clima rigido che stasera gli spettatori sono ancora meno del solito e probabilmente siamo in minoranza rispetto ai sostenitori giunti da Caprarica.

Ma che cosa fate la domenica invece di venire alla partita? Se siete a letto, possa la vostra termocoperta andare in corto circuito; se siete al bar a prendere l’aperitivo, possa una nocciolina andarvi di traverso; se state guardando la partita di calcio, possa la vostra squadra ingaggiare Schettino come allenatore; se vi state esercitando per il torneo storico, possa la vostra freccia infilzarsi nel culo di vostra nonna.

Venite al palazzetto, cavolo!

Ivana Gallo Ingrao

Formazioni.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto schiacciatrici, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco e Cappuccetto Rosso.

Cappuccetto rosso

AGS Caprarica Volley: Marta Stefanelli in palleggio, Giada Rollo opposta, Graziana Lerna e Tonia Fattizzo schiacciatrici, Enrica Gatto e Michela Salvatore centrali, Gloria Silvestri libero.

A disposizione di Al Essandr Mohammed De Carlo: Luisa Elmo, Francesca Margarito, Dalila Ingrosso e Giulia Greco.

Primo set

Giorgia difende valorosamente due attacchi ospiti e Giada mette palla a terra. Oria non sarà solo questo, ovviamente, ma lo scambio è già un presagio della partita.

Giada De Pascalis

Ace di Federica (e anche questa gradevole situazione la ritroveremo nel finale).

Diagonale di Giada.

Meglio di così non si poteva iniziare (3-0).

Dopo il primo attacco di Rollo-loro, c’è anche il primo muro di Rollo-nostra (4-1). Ecco, il catalogo è quasi completo.

Poi Caprarica entra in partita (4-4) e da questo momento in poi il set sarà caratterizzato da equilibrio. C’è qualche imperfezione (per quello che ci riguarda: solite esitazioni in ricezione e un po’ di confusione in certi scambi prolungati), ma fondamentalmente si vede una buona pallavolo su entrambi i lati del campo. La partita è intensa e godibile.

Giorgia Rollo

Del Caprarica mi impressiona la buona organizzazione di gioco, l’equilibrio, ma soprattutto un dato statistico straordinario: solo 3 errori-punto nell’intero parziale (incluso quello fatale).

Bisogna dire che l’ottimo lavoro delle attaccanti ospiti è favorito dal tocco magico della giovane Stefanelli: certe alzate sono talmente precise e invitanti che persino io farei fatica a mandarle fuori o sulla rete. Se solo ci arrivassi, alla rete.

Ma pensiamo a noi: Giorgia è in serata di grazia, Alessandra è encomiabile nella distribuzione del gioco e le sue scelte mandano a punti tutte le compagne, Giada prenota il titolo di miglior realizzatrice con 7 punti personali, Ivana è la consueta giocatrice preziosa in ogni fase di gioco, Giulia non spreca nulla e firma punti delicati, le centrali Giusy e Federica sono due solide certezze.

Federica Imperatore

Grazie a un ace di Moretto e a un muro Ale-Giusy spezziamo l’equilibrio: 16-13.

Quando Giusy allunga di un’ulteriore lunghezza, sembra quasi fatta (21-17), ma Salvatore ci stoppa a muro e il turno in battuta di Lerna si rivela micidiale (21-21).

Bel duello tra le due (prolifiche) opposte e poi lo sprint finale (22-22).

Uno scambio si conclude con un errore ospite, ma virtualmente il punto è di Giorgia ed Ivana, che hanno difeso l’impossibile.

Poi Moretto pesca dal cilindro un servizio che fila dritto in posto cinque e sorprende la ricezione ospite.

Brava, Moretto

Infine c’è la doppia fischiata a Rollo-loro dopo che eravamo riusciti a contenere gli attacchi leccesi (25-22).

Secondo set

Il secondo parziale ricalca il primo: ancora bel gioco, ma l’equlibrio non è costante e questa volta si procede per scatti.

Partiamo noi: staffilate in lungolinea di Giada, tocco di seconda di Ale, duplice magia di Giusy (prima di potenza, poi d’astuzia con un bel pallonetto) e punto dell’8-6 siglato da Ivana, praticamente da ferma e in posizione decentrata.

Break del Caprarica: consueta precisione della cecchina Rollo, ace di Fattizzo e muri imposti da Stefanelli e da Lerna (8-12).

Graziana Lerna

Alcuni scambi sono l’apoteosi delle difese grazie soprattutto allo splendido lavoro dei due liberi. La loro è una prestazione piuttosto speculare: eroici salvataggi con cui si fanno perdonare qualche saltuaria incertezza in ricezione.

Dobbiamo dire, però, che tutte le nostre ragazze sono motivate a lasciare immacolato il terreno. Buon segno. C’è grinta, c’è motivazione.

Purtroppo, sull’altro fronte cresce inesorabilmente il rendimento di Lerna in tutti i fondamentali (13-18).

La svolta arriva sul 16-21.

Ivana impreziosisce il proprio transito in prima linea con tre attacchi strepitosi (e conseguente esultanza che richiede la sostituzione dell’acqua della bottiglietta con il valium), Federica annulla le difese miracolose di Rollo-loro e di Silvestri con due fendenti dal centro della rete (21-21).

Ivana in trance agonistica

Gli scambi sono lunghi e le emozioni intense.

Lerna azzecca la pipe e poi il Caprarica tira fuori dopo che Giada ha rischiato la pelle per recuperare un pallone dalla conduttura del gas sotto la panchina e poi anche un secondo tocco di Stefanelli (22-22). Vorrei assegnarle anche questo punto perché se lo meriterebbe, ma il rigore statistico me lo impedisce. Magari potremmo devolverle i dolci generosamente distribuiti dal signor Lerna a fine partita. Una tradizione molto apprezzata.

Sul 22-23 coach De Carlo decide di far entrare una specialista per il servizio. I risultati non saranno proprio quelli auspicati, ma il tecnico ospite sorride senza rancore alla propria atleta che rientra in panchina. E’ tutta esperienza.

La forza del perdono

La cosa curiosa è che sino a quel momento il Caprarica non aveva ancora sbagliato una battuta…

Adesso, però, tocca a noi conquistare questo set.

E lo facciamo con un mani-fuori di Moretto ed un perentorio muro di Giada dopo due scambi che hanno ulteriormente esaltato i riflessi di Giorgia (25-23)!

Giorgia Mastria

Terzo set

Dr. Jeckyll e Mr. Hyde.

L’Oria del terzo set è irriconoscibile; l’unica cosa a non mutare nel parziale è l’appassionato sostegno dei due supertifosi.

Bisogna indubbiamente riconoscere molti meriti al Caprarica, squadra che adesso si muove come un meccanismo perfetto e la cui difesa sta raggiungendo livelli di eccellenza.

Noi ci mettiamo del nostro con 6 errori-punto nei primi 12 scambi, con 4 attacchi schiantatisi sul muro e 4 ace subìti (fino al 3-19).

Cisimino Lo Re

Proprio adesso che c’è coach Lo Re non stiamo offrendo un bellissimo spettacolo (quello lo stanno offrendo Rollo-loro, Lerna, Silvestri e quel talento estremamente interessante che è la palleggiatrice Stefanelli).

Sul 3-19 Marcello introduce Morgana, che oggi diventa maggiorenne.

A questo punto il set sembrerebbe sfumato e l’obiettivo è limitare la figura di cacca facendo almeno un punto in più del record negativo stagionale (25-5 alla Da Vinci di Brindisi).

La situazione è grave quasi quanto il parto di un coniglio.

Marta Stefanelli

Ale spinge un pallone a terra e poi ottiene un ace, Federica piazza un primo tempo e Giada mura. Sul 7-19 il primo obiettivo è raggiunto. Adesso dobbiamo cercare almeno di ritrovare il ritmo dei primi due set e rientrare in partita in vista del quarto.

Con qualche aiutino ospite e le ennesime magie di Federica e di Giada raggiungiamo il 13-19. Anche il secondo obiettivo è raggiunto mentre mister De Carlo reputa opportuno dare respiro a qualche titolare che si sta concedendo una pausa temporanea.

Giusy Rollo

Dopo un attacco di Rollo-nostra e un ace di Morgana, l’incredibile sta per realizzarsi: il terzo obiettivo è rimettere in discussione un parziale che era nato morto (18-22).

Ahimé, le nostre imprecisioni e la bravura della Rollo-grecanica ci riportano al punto 2: il set è andato, ma il black-out è finito e possiamo giocarci il quarto (18-25).

Quarto set

Il murazzo di Giusy è incoraggiante, poi però riemergono gli inestetismi ricettivi (1-4).

Alessandra Loria

Ho la sensazione che nel corso della gara Caprarica stia crescendo e Oria stia un po’ calando rispetto ai due brillanti primi set. Però i trend non sono netti e adesso si apre una fase equilibrata con scambi spesso spettacolari, sebbene non sempre ordinati.

Ingrao Meravigliao replica agli attacchi di Fattizzo e Rollo (6-10).

Lerna beffa il nostro muro con un pallonetto molto angolato. Marcello s’incazza; a me il gesto tecnico è molto piaciuto.

Giorgia si ricorda che oggi è il compleanno di Morgana e si precipita a farle gli auguri proprio mentre la festeggiata stava difendendo un attacco di Fattizzo. Subiamo il punto, ma anche il galateo è importante nella vita.

Auguri

Rollo-loro e Fattizzo martellano senza sosta, ma la grinta di una superba Federica e un bagher di Giada consentono all’Oria un lieve avvicinamento (14-17).

Nonostante gli attacchi vincenti di Morgana, il Caprarica non si fa sorprendere: anzi, i miracoli difensivi di Silvestri, un secondo tocco di Stefanelli e un muro di Salvatore consolidano il vantaggio sino al termine (19-25).

Tie-break

La nostra partita, per quanto valida, non è stata esente da momenti di regressione; un grande merito dell’Oria è quello di non lasciarsi prendere dallo sconforto e di reagire in modo adeguato. Sul piano caratteriale questo tie-break sarà da incorniciare: una bella dimostrazione di grinta, concentrazione e voglia di vincere.

Ivana Gallo Ingrao

Comincia Giusy con un primo tempo, segue Ale con un muro vivacemente rivendicato e poi proseguono Ivana con un peculiare pallonetto e Giada con una precisa conclusione.

Questi punti, però, sono bilanciati da Rollo-loro, Stefanelli (muro) e Fattizzo (ace). L’equilibrio è assoluto (6-6).

Il guizzo decisivo arriva adesso: doppietta di Giusy (sempre brillante nei nostri tie-break vincenti), mani-fuori di Lerna, pipe di Ivana dopo uno scambio estenuante (e centesimo controllo della formazione) ed ace di Morgana (10-7)!

Lerna recupera un paio di punti e ci tiene sotto pressione (10-9).

Graziana Lerna

Il finale è palpitante, con continui cambi-palla.

Giusy attacca e poi sbagliamo il servizio (11-10).

Fantastico pallonetto di Federica e 21^ punto personale di Rollo-loro (12-11).

Giada raggiunge la collega di ruolo al vertice degli score individuali e Fattizzo mette palla a terra (13-12).

Saranno i servizi a decidere tie-break.

Rollo-loro si fa perdonare (dal nostro punto di vista) quell’impressionante sequenza di servizi micidiali che ci costò la vittoria col Nardò 3 anni fa e poi Federica si conferma match-winner con lo stesso fondamentale.

Suo l’ace della vittoria ad Ostuni, suo quello della vittoria odierna (15-12)!

Esultanza finale

Rispetto a due settimane fa, però, i progressi tecnici e caratteriali sono notevoli: due set molto ben giocati, un disastro che stava quasi trasformandosi in miracolo nel terzo set, un parziale di riassestamento ed un tie-break encomiabile. Vi vogliamo così.

Oltretutto abbiamo battuto una squadra di metà classifica molto ben organizzata.

I festeggiamenti sono molteplici: la vittoria, il compleanno di Morgana e il compleanno della first-lady Tiziana. Il girone di ritorno inizia nel modo giusto. Questa è la via.

Festeggiamenti

Tabellino: Oria-Caprarica 3-2  (25-22, 25-23, 18-25, 19-25, 15-12)

New Volley Oria: Bianco NE, Gallo 5, De Pascalis 21, Gallo Ingrao 14, Loria 5, Rollo 14, Moretto 5, Imperatore 13, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 9, ace 9, errori in battuta 10.

AGS Caprarica Volley: Elmo 2, Gatto 3, Salvatore 8, Rollo 21, Lerna 17, Margarito 0, Ingrosso NE, Fattizzo 13, Greco NE, Stefanelli 7, Silvestri (L) – All. De Carlo.

Muri-punto 11, ace 11, errori in battuta 8.

Arbitri: Gianfranco Merico e Roberta De Santis.

Giada De Pascalis

Altri risultati: Assi Brindisi-Galatina 0-3, Ostuni-Pallavolo 80 BR 0-3, Tuglie-Tricase 2-3, San Cassiano-Spongano 0-3, Nike Lecce-Mesagne 1-3, Castellaneta-Nardò 3-0.

Classifica: Galatina e Pallavolo 80 BR 37; Tricase 33; Tuglie 28; Mesagne e San Cassiano 24; Spongano 22; Assi Brindisi e Nardò 21; Caprarica 16; Castellaneta 14; Oria 7; Ostuni 6; Nike Lecce 4.

Torta

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Mesagne 85,00; Tuglie 52,00; Tricase 50,00; Assi Brindisi 30,00; Tutte le altre 0.

Solo un provvedimento individuale a costo zero che non influisce sulla classifica.

Prossimo turno: Mesagne-Oria, domenica 15 febbraio, ore 18.30.