ORIA-PALLAVOLO 80 BRINDISI 2-3

Cuori impavidi

Domenica 22 febbraio 2015 – ore 18.30

“Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà d’un solo momento: il momento in cui l’uomo sa per sempre chi è”

(Jorge Luis Borges)

Contro la capolista l’Oria supera brillantemente un duro esame di maturità. Al termine di una partita bellissima, intensa e sorprendente, le ragazze di Mino Delli Santi conquistano un punto su cui nessuno avrebbe scommesso un centesimo alla vigilia e lo fa con parziali e numeri incredibili. Si pensi al primo set: 25-11. Solo le atlete del Galatina, nell’unica sconfitta stagionale della Pallavolo 80, avevano osato tanto, e anche loro nel primo set.

La crescita di Moretto e compagne era evidente da alcune settimane; oggi sappiamo meglio chi siamo e cosa possiamo fare. Non partiamo più sconfitti, chiunque sia l’avversario. E naturalmente non partiamo mai vittoriosi, chiunque sia l’avversario. La lezione di Lecce deve continuare a restarci impressa; ma la partita odierna può e deve contribuire ad accrescere la fiducia nei nostri mezzi.

Giada De Pascalis

E’ stata una partita strana quanto avvincente, con un primo set irripetibile, con un secondo set – a mio avviso – giocato ancora meglio del primo, con altri due parziali più che dignitosi ed un tie-break ricco di conferme tecnico-caratteriali, prima di pagare dazio all’esperienza delle nostre eccellenti avversarie.

Raccontiamo l’incontro dall’inizio.

Potremmo iniziare dal riscaldamento. Ossia da quando Paola Faloya tenta il canestro da tre punti. Non accontentandosi dell’area regolamentare, decide di riprovare facendo qualche passo indietro. Poi prova a tirare da metà campo e infine tenta di infilare il canestro prendendo la mira da Cellino San Marco. Con esiti migliorabili. Giocherà l’atleta senegalese? A pallavolo, intendo. Visto che ultimamente sono stato assunto come tecnico delle riprese da coach Capozziello, avevo preparato un cartello da sventolare davanti alla telecamera, ma questa volta l’allenatore brindisino è venuto ad Oria senza supporti video smontando così i miei propositi.

Paola Faloya

Fuori e dentro piove. Fortunatamente le pozzanghere si limitano alla zona oltre le transenne; è già un buon risultato. Il maltempo deve aver scoraggiato potenziali spettatori. A parte i supertifosi, contiamo solo una serie di parenti su entrambi i fronti, qualche tesserato e mister Lo Re, che ha la tessera fedeltà “Amici della New Volley – Serie Gold”.

Prima della partita mi accontento di un Ginseng. Certo, sarebbe stato bello degustare un bel cappuccino con sopra il disegnino della rete di pallavolo, ma qualcuno è venuto meno ai patti e oggi scocca l’ora della vendetta.

Formazioni.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco e Morgana Gallo.

Federica imperatore

Pallavolo 80 Brindisi: Roberta Romanelli in palleggio, Chiara Avallone opposta, Gisela Scialacomo e Giorgia Valente di banda, Monica Casalino e Sonia Mazzotta centrali, Marcella Diviggiano e Marina Iaia liberi (non ho capito qual è il primo e qual è il secondo).

A disposizione di coach Raffaelle Capozziello: Elisa Sirena, Paola Faloya, Federica Andrisano e Monica Di Rienzo.

Primo set

Ho un’aspettativa massima e un’aspettativa minima. La massima è ripetere la bella prestazione di Mesagne, quale che sia il risultato. L’aspettativa minima è sperare che non si ripeta la figura di cacca del 25-5 (terzo set dell’andata).

La fast di Monica Casalino è un preoccupante deja vù dell’andata. Anche allora cominciò così.

Roberta Romanelli

Al mani-fuori di Moretto seguono i punti di Scialacomo, Mazzotta e Romanelli (1-4). Con questo trend – penso riferendomi all’aspettativa minima – il set dovrebbe terminare 25 a 6,25 ed eviteremmo la figura di cacca dei 5 punti.

Poi Giusy piazza un muro e si arriva al 3-6. Ancora meglio. Adesso potrei iniziare il conto alla rovescia: altri 3 punti e l’onore è salvo.

Invece il set prende una direzione inimmaginabile. Già, perché nessuna persona sana di mente avrebbe potuto ritenere possibile l’imposizione alla capolista di un break di 17-1.

Giusy Rollo

Forse è il caso di rievocare la Guerra dei Sei Giorni del 1967. Ritenendo probabile, sulla base dei movimenti di truppe ai confini, che Egitto, Siria, Giordania e Iraq stessero per sferrare un attacco che avrebbe potuto essere mortale, Israele decise di prevenire il disastro colpendo per primo. In poche ore distrusse a terra le intere aviazioni di quei Paesi senza che un solo aereo arabo potesse decollare. Assicuratosi il dominio del cielo, Israele impiegò meno di una settimana a vincere anche la guerra di terra.

Ecco, l’Oria sfrutta in modo impressionante il proprio servizio ed impedisce alla Pallavolo 80 di decollare, ossia di giocare.

Dopo il cambio palla del 4-6 contiamo 9 ace in 17 scambi ed altri servizi che mettono comunque in difficoltà la ricezione ospite. In pratica è un cannoneggiamento interminabile; non si gioca a pallavolo: per una decina di minuti è una sfida tra servizio e ricezione.

Servizio di Giulia Moretto

Se ai 9 ace (5 Moretto e 4 Giusy) aggiungiamo un fallo di posizione, 2 attacchi ospiti fuori misura, una doppia e un’altra infrazione, restano una diagonale di Giada ed una di Ivana (sorrette da un buon lavoro difensivo).

Riepilogando, il turno di battuta di Moretto produce 10 punti (sino al 13-6), poi Mazzotta interrompe la striscia con un tocco di seconda e Giusy rinnova la serie con 4 ace sino al 20-8.

Mazzotta ha ricevuto e ha fatto tocchi di seconda. Stasera la centrale l’ha fatta nei ritagli di tempo.

Dobbiamo dire che le nostre creature non sfoderano battute sensazionali; servono bene. Con concentrazione. Con serietà, mi verrebbe da dire.

Servizio di Giusy Rollo

E qui c’è un piccolo insegnamento: non dobbiamo inventarci cose straordinarie; per ottenere risultati dobbiamo fare bene e con costanza quello che già sappiamo fare.

Mister Capozziello introduce la mia beniamina Faloya al posto dell’altra mia beniamina Avallone. Per la verità, ho stima e affetto di tutta la Pallavolo 80 e mi fa piacere vederle giocare tutte. Terrei fissa soltanto Marina Iaia senza far entrare quell’altra…

Dopo una classica palletta di Ivana c’è gloria anche per Alessandra (2 ace consecutivi per un totale di 11 ace di squadra nel set e 19 nell’intero incontro). Si chiude sul 25-11.

Ivana Gallo Ingrao

Mi faccio dare qualche pizzicotto perché, pur non bevendo e non drogandomi, oggi mi sento strano: prima mi appare la visione di Michela Ristits al bar “Piacere”, poi vedo l’Oria vincere il primo set contro la capolista con un punteggio stratosferico. Può darsi che tornando a casa vedrò anche le ciminiere dell’Ilva spente. O magari un assessore regionale alla Sanità del PD senza pendenze giudiziarie. Forse Salvini sta affogando nel Mediterraneo dopo aver ceduto la propria parte di barca ad un migrante come Leonardo Di Caprio in “Titanic”. Veronica Parisi si sta nutrendo solo di brodini e verdure dopo aver solennemente rinunciato a patatine e cioccolata. Magari, in questo stesso istante, Barbara D’Urso sta conducendo un programma in cui si discute del relativismo di Schopenhauer.

Vi prego: non svegliatemi.

Esultanza oritana

Secondo set

Proprio Schopenhauer, però, sosteneva che “poi viene l’esperienza e ci insegna che la felicità e i piaceri sono soltanto chimere che un’illusione ci mostra in lontananza”. (1)

E se questo primo set fosse solo una chimera?

In effetti, è stato un set anomalo, un irripetibile duello servizio-ricezione. In un certo senso, lo abbiamo vinto quasi senza giocare. E soprattutto senza far giocare le avversarie. Cosa succederà quando la Pallavolo 80 comincerà a giocare? Come faremo allora ad annullare l’indiscutibile gap tecnico?

Il tempo del pessimismo dura lo spazio di un intervallo perché – se possibile – alla ripresa del gioco il sogno diventa ancora più bello.

Federica Imperatore

I servizi da manuale vengono perpetuati da Federica, ma adesso si gioca anche. E i punti continuiamo a farli noi: attacco di Giada, primo tempo di Giusy, mani-fuori di Moretto e muro di Giada dopo un errore ospite: 5-0!

Gisela piazza una diagonale, ma noi replichiamo con un altro muro di Giada e con un attacco di Giusy (8-1).

Non più soltanto il servizio, dunque, ma anche le difese strepitose di Giorgia, il muro-difesa delle nostre centrali, il raziocinio e la capacità di improvvisare di Ale, gli attacchi senza paura delle nostre bocche da fuoco.

Il secondo set è ancora più bello del primo: alla monocultura del servizio si è sostituito il gioco brillante di una squadra completa e aggressiva.

Alessandra Loria

Certo, resta la sensazione che la Pallavolo 80 stia giocando molto al di sotto delle proprie possibilità, ma intanto si va avanti, si consolida il vantaggio e chissà che la psicologia non ci possa dare una mano seminando euforia tra le nostre fila e sconforto tra le nostre titolate avversarie.

Prende a manifestarsi un po’ di vivacità con qualche punto contestato, ma bisogna dire che la direzione di gara mi è parsa precisa ed anche determinata nel ripristinare il galateo dopo qualche esultanza un po’ eccessiva.

Sul 13-7 compiamo un altro balzo: Ingrao Meravigliao, Federica, Moretto, Giada e poi un ace della capitana (18-7).

Entra Monica Di Rienzo.

Valente batte al salto ed apre qualche crepa nella nostra ricezione; Casalino mura, Scialacomo attacca (18-12).

Ricezione Moretto

Credo che comunque la nostra ricezione continui a migliorare partita dopo partita.

Marcello tiene alta la tensione e invita le proprie ragazze a dedicare maggiore attenzione alle temibili diagonali della fuoriclasse argentina. Testualmente non dice proprio così (dice una frase di 9 parole di cui 3 sono volgarità irripetibili, ma il senso è quello).

Anche il secondo turno in battuta di Federica è impeccabile (dopo un bel muro della stessa centrale) e Giada si concede uno spettacolare pallonetto. Siamo vicini alla meta (22-12).

Giada De Pascalis

Gli scambi che ci separano dal traguardo non sono motivo di sofferenza; anzi, sono un’ulteriore occasione per dare spettacolo: primo tempo possente di Giusy, muro di Moretto e lungolinea di Ivana (25-15).

Temevo il brusco risveglio; il sogno è ancora più incantevole.

Terzo set

Nel terzo set c’è continuità: Moretto apre le danze e poi mette sulla testa di Ale una palla perfetta che Giada scarica sul terreno (2-2).

Un secondo tocco di Romanelli non può mancare prima che il fondamentale del servizio riprenda a sorridere alla New Volley: un ace di Giada, due consecutivi di Moretto (8-4).

Faloya si fa valere anche in difesa con salvataggi strepitosi, ma questo non impedisce alle padrone di casa di portarsi sul 10-6 con un muro di Giusy e un primo tempo di Federica.

Giorgia Mastria

Due set vinti e un vantaggio di 4 punti per l’Oria nel terzo parziale; è qui che nella Pallavolo 80 scatta una sorta di istinto di sopravvivenza. Il brivido di paura diventa reazione agonistica. La capolista non va in tilt e dimostra, al contrario, un’encomiabile capacità di porre rimedio ad una situazione decisamente pericolosa.

Scialacomo e Faloya ottengono il pareggio, Alessandra e Federica ci fanno riassaporare per un attimo l’ebbrezza del vantaggio (13-12), poi il transito in prima linea della banda argentina si rivela determinante: break di 1-7 con ben 5 palloni messi a terra da una giocatrice che Marcello conosce bene (per averla allenata nell’ultima sciagurata stagione in B2 della Palafiom Taranto).

Gisela Scialacomo

I colpi di Scialacomo sono devastanti ed il suo arretramento in seconda linea non offre respiro perché la brindisina va ancora a segno e puntella la difesa (18-23).

Ottimo anche il rendimento di Iaia. Un po’ meno quello della sua collega di ruolo. Decisamente meno. Mi chiedo perché continui a entrare periodicamente in campo quando potrebbe starsene in un bar di Mesagne ad ammirare i capuccini con la rete disegnata che non ha voluto offrirmi.

Faloya conclude con successo uno scambio lungo e combattuto; il muro di Valente archivia il parziale (18-25).

Quarto set

Sull’1-2 c’è un black-out nella metà campo dell’Oria. Fortunatamente non si tratta di una metafora; sono proprio i fari a spegnersi e ad imporre una sosta di una decina di minuti.

Black-out

Le difese di Giorgia ed i punti di Giusy consentono all’Oria di restare agganciato alle gentili ospiti (6-6), ma la profezia di Schopenhauer sta per compiersi.

Le ragazze di Marcello continuano a giocare bene, ma la crescita di Scialacomo e compagne è irreversibile. La ricezione si è assestata e la difesa costringe all’errore le nostre attaccanti.

Della lunga fase di errori-punto si avvantaggiano le ospiti, che poi legittimano la propria supremazia con gli attacchi di Faloya e Scialacomo (8-15).

Giorgia Valente

Gradualmente la Pallavolo 80 incrementa il divario e sul 12-22 mister Capozziello manda in battuta Avallone. Il rientro in campo dell’atleta brindisina è felice: ace e parziale virtualmente chiuso.

L’esultanza con cui Alessandra celebra il proprio muro è (giustamente) redarguita dall’arbitro, ma in quel gesto grintoso mi piace leggere la voglia di non arrendersi, l’impulso a ritrovare le giuste energie in vista del tie-break.

Il finale del set è un trionfo di attaccanti (Scialacomo, Ivana, Faloya); l’esito, però, è segnato: 16-25.

Tie-break

Quarto tie-break consecutivo per Ivana e compagne dopo quelli con l’Ostuni, con il Caprarica e con il Mesagne. Essere arrivati fin qui stasera è già una vittoria.

Ingrao Meravigliao

Per noi il primo set è stato quello del “servizio magico”, il secondo quello del gioco magnifico, il tie-break sarà un’altra bella pagina di pallavolo. Contro una squadra che ormai è cresciuta, saremo capaci di giocarcela fino al 9-10 tenendo alti il rendimento e la concentrazione. Soltanto nel finale commetteremo degli errori piuttosto gravi e la capacità di gestire i palloni più scottanti farà probabilmente la differenza tra noi e le nostre ospiti.

Si parle maluccio: 1-4 quasi interamente merito dell’esperta centrale Casalino.

Le protagoniste oritane del set saranno una bravissima Giorgia ed un’Ivana trasformatasi in infallibile macchina da punti (5 nel tie-break).

Monica Casalino

Prima ci portiamo sul 4-5; poi, però, dobbiamo incassare la fast di Casalino, il mani-fuori di Scialacomo ed un preciso tiro di Faloya nell’angolino del posto uno. Dentro – come riconosce lealmente Marcello stoppando un principio di proteste.

Al cambio di campo Giada sfrutta con successo le mani del muro ospite e poi ottiene il 19^ ed ultimo ace oritano della partita (7-8).

Iaia stacca un pezzo di ozono a furia di spruzzarsi il ghiaccio sulla caviglia dolorante, ma stringe i denti e garantisce il proprio prezioso contributo sino al termine. Lei e Giorgia sono i liberi migliori tra tutti quelli che abbiamo visto questa sera.

Marina Iaia

Muro di Giusy, attacco di Valente, attacco di Ivana (9-10).

L’equilibrio non si spezza. Scialacomo e compagne ormai stanno giocande bene e ora neanche un Oria stellare sarebbe sufficiente. Servirebbe pure un po’ di culo.

Un servizio sbagliato fa imbestialire Marcello e il successivo attacco di Valente (il DNA non è acqua fresca) lo costringe a chiamare il time-out sul 9-12.

Splendido lungolinea di Ivana, ma – ahimé – è il nostro ultimo punto (10-12).

Le possibilità di attaccare ce le abbiamo; purtroppo, però, una finisce sulle mani di Casalino, un’altra sulla rete e l’ultima oltre la linea di fondo (10-15).

Diciamo che entrambe le squadre possono considerarsi soddisfatte: noi abbiamo conquistato un punto d’oro, la Pallavolo 80 ha vinto una partita che stava prendendo una brutta piega dimostrando anche così di essere una signora squadra.

Virtualmente lanciamo un messaggio simile a quello di Braveheart all’inizio della rivolta scozzese:

Marcello Wallace Presta

 “Io sono Marcello Wallace Presta. Per questa volta siete stati risparmiati. Tornate a Brindisi e dite a tutte le squadre del girone che le figlie e i figli di Oria non sono più vostri. E dite che la New Volley Oria è libera e non ci lasceremo più sconfiggere facilmente!

E dite che non siamo più provincia di nessuno. Da oggi siamo capoluogo. Anzi, siamo nazione autonoma e indipendente! Batteremo una nostra moneta: gli scudi! Come alla fiera medievale!”

A parte gli scherzi, il messaggio più importante è quello che dobbiamo rivolgere a noi stessi. E’ un messaggio di una semplicità banale: per ottenere risultati non servono miracoli; basta giocare bene. E noi sappiamo farlo.

Alessandra Loria

Tabellino: Oria-Pallavolo 80 Brindisi 2-3  (25-11,  25-15,  18-25,  16-25,  10-15)

New Volley Oria: Bianco NE, Gallo 0, De Pascalis 10, Gallo Ingrao 13, Loria 7, Rollo 17, Moretto 15, Imperatore 7, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 9, ace 19, errori in battuta 11.

Pallavolo 80 Brindisi: Avallone 2, Romanelli 2, Casalino 11, Mazzotta 3, Scialacomo 20, Sirena NE, Faloya 8, Valente 10, Andrisano NE, Di Rienzo 0, Diviggiano (L), Iaia (L) – All. Capozziello.

Muri-punto 8, ace 8, errori in battuta 6.

Arbitri: Michela Tombolini e Michele Renna.

Gisela Scialacomo

Altri risultati: Nike Lecce-Galatina 0-3, Ostuni-Tricase 0-3, Tuglie-Spongano 3-2, Caprarica-Mesagne 0-3, San Cassiano-Castellaneta 3-1, Assi Brindisi-Nardò 3-0.

Classifica: Galatina e Pallavolo 80 BR 42; Tricase 39; Tuglie 30; Mesagne 29; San Cassiano 28; Spongano 26; Assi Brindisi e Nardò 24; Caprarica 19; Castellaneta 14; Oria 9; Ostuni 6; Nike Lecce 4.

Chiara Avallone

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Tuglie 87,00; Mesagne 85,00; Tricase 50,00; Assi Brindisi 30,00; Tutte le altre 0.

Tuglie scavalca Mesagne grazie ai 35 euri di multa per le frasi offensive rivolte dai propri tifosi all’arbitro.

Prossimo turno: Nardò-Oria, domenica 1^ marzo, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) SCHOPENHAUER, A., L’arte di essere felici, Edizioni CDE, Milano, 1998, pag. 29.

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