Domenica 25 gennaio 2015 – ore 18.30
E’ il derby tra due magnifiche perle della Puglia: Ostuni e Oria.
Parlo delle città.
Le squadre devono ancora lavorarci un po’ su. Nessuna delle due punta a vincere il campionato e lo sapevamo dall’inizio; l’obiettivo è il raggiungimento dei play-out e poi si vedrà. Ma quello che più conta – come recita lo slogan di questo blog – è crescere ancora, dare il massimo, non avere rimpianti.
Tranne un paio di colpi a vuoto, lo stiamo facendo nel modo giusto.
Oggi, però, conta anche il risultato, non soltanto il miglioramento. Purtroppo abbiamo fallito a Lecce e non possiamo permetterci di perdere un altro scontro diretto.
Ci siamo lamentati del nostro palazzetto, ma pare che ad Ostuni vi siano stati danni ben più gravi al tetto della locale struttura e l’incontro ha luogo al tensostatico.
Qui ci venni soltanto per sostenere la salvezza della squadra locale nell’ultima partita di campionato della stagione 2007-’08, quando c’erano Alessandra Piccione, Federica Tonon e Morena Favino.
Quando c’era Celeste.
E all’indimenticata Celeste è dedicato oggi il tensostatico, completamente rinnovato. La capienza è quella che è, ma l’aspetto è davvero ammirevole. Sembra stato inaugurato il giorno prima.
Nell’aria è diffuso un gradevole odore di vaniglia e mi guardo intorno per vedere se per caso c’è una pasticceria a bordo campo. Poi scopro che è il profumo di Francesca.
C’è persino la tribuna vip con i divanetti e il distributore. Se solo ci fossero delle hostess a servirti gli aperitivi durante la partita sarebbe un tensostatico da favola e non mi alzerei dal divano neanche per accendere la videocamera.
Persino il bagno è splendido: pulito, funzionale, senza una scritta. Ci torneremo in seguito. In tutti i sensi.
Rispolverando i documenti dell’epoca, scopro che della Telcom Ostuni 2007-’08 facevano parte due giocatrici in campo questa sera: Milena Flore (e quanti anni aveva? Nove…?!) e Simona Minetti, vecchia conoscenza oritana, che onora il nostro presidente con parole cordiali (“sei ringiovanito, sembri un figurino”). Le altre ex sono Annacarla da un lato e Ivana dall’altro.
Formazioni
Lightning Ostuni: Annacarla Cozzetto in palleggio, Giovanna Bianco opposta, Milena Flore e Marika Brandi di banda, Marika Lolli e Teresa Liuzzi centrali, Simona Minetti libero (dopo averla vista giocare da opposta, banda e centrale, speravo di vederla impegnata come palleggiatrice, ma c’è ancora il ritorno).
A disposizione di coach Giovanni Parisi: Mirella Lolli, Elisa Moschettiere e Lucia Semeraro.
New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.
A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco e Morgana Gallo.
Primo set
Nei pressi della panchina locale sono state collocate due videocamere: la nostra e quella di coach Capozziello, spettatore interessato in quanto futuro avversario dell’Ostuni. Reputo opportuno informare le riserve che le videocamere hanno anche l’audio, ma le prime iastème sono io che devo trattenerle a stento.
Infatti, la prima ricezione è sconcertante, la seconda è una chiàvica e alla terza battuta subiamo addirittura un ace (0-3).
Dopo neanche due minuti sono già apparsi gli incubi di Lecce.
Le padrone di casa mandano fuori due attacchi e poi vanno a segno con Bianco, prima da sinistra e poi da destra (7-4).
Stanno emergendo gravi criticità che ci impediscono di entrare in partita. Cioè, in pratica, fino adesso ha fatto tutto l’Ostuni.
Ma arriva la reazione e con essa il sorpasso: primo tempo di Giusy, doppio ace di Moretto e attacco vincente di Ivana (7-8).
Ostuni riassapora il vantaggio con Flore (10-9) ma dura solo un attimo perché Giada e Federica riportano l’Oria avanti (11-13).
Non saremo più raggiunti, nonostante i servizi insidiosi di Annacarla e la vivacità offensiva di Brandi.
La nostra ricezione ha trovato un assetto accettabile (ma il rendimento tornerà ad essere discontinuo nel resto della gara), la costruzione e la distribuzione del gioco sono apprezzabili e l’attacco punge in modo efficace.
Moretto piazza un bel lungolinea, Giusy porta altri punti preziosi in cascina e Morgana, subentrata alla nostra centralona, si presenta con un ace (17-22).
Niente patemi neanche nel finale: Alessandra respinge a terra una ricezione lunga e Ivana completa l’opera con un muro esemplare ed una palletta della casa (18-25).
Al brutto inizio abbiamo fatto seguire una pallavolo gradevole e determinata. Non è una bella partita, ma la delicatezza della classifica rende comprensibile l’abbandono dello spettacolo in favore della concretezza.
Secondo set
Si comincia all’insegna dei muri: Giada e Giusy sul fronte oritano; Liuzzi e Moschettiere su quello ostunese. Quest’ultima è subentrata a Lolli al termine del set precedente.
E’ proprio la bionda centrale della Lightning a lanciare la prima fuga con due primi tempi consecutivi di pregevole fattura (8-6) e a rintuzzare il recupero di Ingrao Meravigliao (11-11).
Purtroppo, ci sono fasi di gioco in cui la capitana sembra l’unica attaccante in grado di mettere il pallone a terra con una certa continuità.
Bisogna, comunque, riconoscere all’Ostuni di aver difeso in modo grintoso, soprattutto con le ex Simona e Annacarla.
Il turno in servizio di quest’ultima crea ulteriori grattacapi alla nostra ricezione e permette a Liuzzi di imporre il proprio muro e a Bianco di attaccare con successo.
L’Ostuni è a +3 (16-13) e Marcello chiama il timeout.
Annacarla arricchisce la mia videoteca con dei secondi tocchi da manuale (li avrei apprezzati di più contro altre avversarie, ma rifiutare un regalo pare brutto).
Ace di Giada, splendida difesa di Giorgia e murazzo di Giusy.
Siamo avanti di un set e abbiamo raddrizzato un parziale un pochino stentato (17-18). Riusciremo finalmente ad essere “cattivi” e a portarci a casa un risultato pieno? Riusciremo a sferrare il colpo del ko?
La risposta, purtroppo, è no. La risposta sono 7 errori-punto sui 9 che conquisterà l’Ostuni fino al termine del set. A parte un attacco di Bianco e un secondo tocco di Annacarla, infatti, devo rilevare 3 tiri fuori, uno sulla rete, un’invasione, un fallo di posizione e un tocco irregolare. E meno male che non prendo statistiche su ricezioni e difese (a quello pensa il coach locale, che, durante le partite, forse riesce anche a fare bonifici on-line e a prenotare la pizzeria…).
Perché tutto questo? Perché ci impantaniamo così spesso proprio nei momenti più delicati?
Di questo fine-set meritano un apprezzamento soltanto il bel lungolinea ed il muro con cui rispettivamente Giada e Federica hanno annullato due palle set sul 24-22.
Ma è servito a poco (26-24).
Terzo set
Moretto, Alessandra e Giada (ace) sembrano lanciare un Oria più determinato (2-5), ma un break ostunese ribalta la situazione (8-5). Da qui sino al 20-23 è l’ultima volta in cui una squadra distanzierà l’altra di 3 punti in questo set equilibratissimo e palpitante. Anche a questo proposito va detto che 13 nostri errori-punto non avranno un peso ininfluente sul bilancio finale.
Marcello introduce Morgana per tentare di eliminare qualche inestetismo in ricezione e in difesa. La creatura farà il suo dovere pure in attacco anche se forse pagheremo dazio a muro.
Sull’altro fronte cresce visibilmente il rendimento di Brandi, che inizia a imporsi come una delle protagoniste della gara.
Avevo raccomandato alle riserve di tener conto della prossimità della videocamera; in quel momento, però, Simona Minetti era in campo. Ogni volta che il libero lascia temporaneamente il parquet, offre un servizio di telecronaca che non conosce interruzioni o abbassamenti di volume. Siamo certi che coach Capozziello apprezzerà questo contributo.
Sul parquet, intanto, regna l’equilibrio con Ivana e Giada che replicano colpo su colpo alle bocche da fuoco ostunesi (16-16).
Bianco beffa in battuta la nostra ricezione (19-18); Ingrao Meravigliao sfodera un bel lungolinea (uno su mille…) ed un pallonetto dei suoi (20-23).
Dopo lo speculare pallonetto di Moschettieri, coach Parisi introduce Semeraro per servire. Non sarà deluso.
Ahimé, da questo momento in poi sembra che l’Oria abbia paura di attaccare forte limitandosi a riversare nel campo ospite soltanto una serie di pallette e di tiri senza pretese che vengono ben gestiti dalla difesa locale. E quando spariamo, lo facciamo fuori bersaglio.
Dal 21-23 conto un regalo di Annacarla (questo l’ho apprezzato…) a fronte di una palletta di Flore e di 4 errori-punto nostri, incluso un bagher finale che sembra una rievocazione del celebre bagher paranormale di Veronica (26-24).
Quarto set
Quelle che ascolterà Capozziello rivedendo l’incontro sono le iastème di un alto dirigente oritano, un “figurino”, anch’egli posizionato nei pressi della videocamera. Credo che anche Marcello non sia molto tenero con le proprie ragazze nell’intervallo.
Quel che conta è che la New Volley rientra in campo con maggiore determinazione.
Giorgia e compagne sono brave a non affondare ed a far tesoro dei propri errori. Beh, non vedremo pallavolo-champagne neanche nel quarto set e nel tie-break, ma almeno assisteremo ad una prestazione di cuore e grinta.
Il 2-1 è l’unico vantaggio ostunese nel parziale. L’Oria impone un break da 5, sarà raggiunto per 7 volte, ma mai più superato in questo set.
Si comincia con il valido turno in battuta di Giada, coronato da un ace dopo i punti di Giusy e Morgana (2-6).
La grande protagonista in questa fase è Giusy, che va a prendersi la palla ad altezze notevoli ed a qualunque distanza da Alessandra. E che bombe! La nostra tatuata centrale risulterà, alla fine, la miglior realizzatrice dell’incontro con 20 punti personali (inclusi 5 muri e 2 ace). Un Rollo compressore.
Ostuni non sta guardare e la regia di Annacarla, visto che al centro salgono le quotazioni di Giusy e di Federica (10 punti pure per lei), preferisce valorizzare bande ed opposte. Tutte brave queste piccine.
Oggi la stella di San Pancrazio appare meno brillante del solito e il coach ripropone Moretto nel ruolo di opposta a distanza di un anno esatto dall’ultima volta.
Giulia scarica un preciso lungolinea (da posto quattro, però) e mura insieme a Federica lanciando il rush finale (17-20).
Flore e Bianco vanno a segno; una nostra attaccante tira fuori ma rivendica un tocco del muro avversario che invece non viene rilevato dall’arbitro. Rivedendo le immagini, il dubbio resta. E’ il labiale dell’atleta a non lasciare dubbi…
Sul 20-20 è tutto da rifare. E rifacciamolo: infrazione ostunese, ace di Federica e muro di Giulia (20-23).
Gli immancabili errori-punto rischiano di provocare un ulteriore patatrac; fortunatamente il mani-fuori di Morgana e il decisivo primo tempo di Giusy rendono vano anche l’attacco vincente di Brandi (23-25).
Si va al tie-break, il terzo stagionale dopo quello perso col San Cassiano e quello vinto col Castellaneta.
Tie-break
Marcello conferma il sestetto con Morgana banda e Moretto opposta, ma i primi 3 punti ospiti vengono dal centro e recano la firma del Rollo compressore (2-5).
Mettendo ripetutamente palloni a terra, Brandi annulla quasi tutto il vantaggio (6-7), poi Federica respinge sul campo del mittente una ricezione lunga e Ivana valorizza un miracolo difensivo di Giorgia, l’ennesimo, con due azioni vincenti (6-10).
Un servizio locale rasenta le “paste” e suscita in Flore uno sguardo tra incredulità e istinto omicida (7-11).
“Non ci stiamo credendo” – è lo sconsolato messaggio di coach Parisi durante il time-out.
Noi forse iniziamo a crederci un po’ troppo, illudendoci di aver già vinto, e permettiamo all’Ostuni di rimontarci: 2 nostri attacchi fuori, 2 punti di Bianco ed uno di Flore (12-11).
Il principio di catastrofe viene stoppato da una diagonale di Moretto, seguita da un ace sporco di Federica.
Sul 12-13 ammiriamo il magnifico muro di Giusy che virtualmente mette il sigillo alla partita. Più che il sigillo, mette il tatuaggio finale alla partita.
C’è tempo soltanto per un insidioso servizio di Federica ricevuto male da un’atleta ostunese e rimandato nel nostro campo dall’allenatore locale, circostanza evidentemente non contemplata dal regolamento (12-15).
Oria e Ostuni sono potenzialmente due squadre gagliarde che potrebbero giocare una pallavolo molto interessante. Oggi hanno giocato entrambe al di sotto delle rispettive possibilità, ma, per quello che ci riguarda, teniamoci cari questi due punti. Tante volte quest’anno abbiamo giocato benissimo restando a secco di punti; in una partita così delicata è meglio giocare in modo imperfetto e lasciare il palazzetto con una vittoria.
Prima di lasciare il palazzetto, però, è doverso salutare il padrone di casa. Ovunque si trovi…
Tabellino: Ostuni-Oria 2-3 (18-25, 26-24, 26-24, 23-25, 12-15)
Lightning Ostuni: Lolli M. NE, Flore 9, Cozzetto 4, Bianco 16, Moschettiere 8, Lolli M. 2, Brandi 13, Liuzzi 7, Semeraro 0, Minetti (L) – All. Parisi.
Muri-punto 7, ace 7, errori in battuta 7.
New Volley Oria: Bianco NE, Gallo 4, De Pascalis 10, Gallo Ingrao 19, Loria 2, Rollo 20, Moretto 9, Imperatore 10, Mastria (L) – All. Presta.
Muri-punto 10, ace 12, errori in battuta 6.
Arbitri: Giuseppe Latronico e Luca Filomeno.
Altri risultati: Tuglie-Galatina 2-3, Nike Lecce-Pallavolo 80 BR 0-3, Castellaneta-Tricase 1-3, Assi Brindisi-Mesagne 1-3, San Cassiano-Caprarica 3-1, Spongano-Nardò 3-0.
Classifica: Galatina e Pallavolo 80 BR 34; Tricase 31; Tuglie 27; San Cassiano 24; Nardò, Assi Brindisi e Mesagne 21; Spongano 19; Caprarica 15; Castellaneta 11; Ostuni 6; Oria 5; Nike Lecce 4.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Mesagne 85,00; Tuglie 52,00; Tricase 50,00; Assi Brindisi 30,00; Tutte le altre 0.
Tutti buoni.
Prossimo turno: Dopo un turno di pausa, Oria-Caprarica, domenica 8 febbraio 2015, ore 18.30.