OSTUNI-ORIA 2-3

28 gennaio 2015

Rollo compressore

Domenica 25 gennaio 2015 – ore 18.30

E’ il derby tra due magnifiche perle della Puglia: Ostuni e Oria.

Parlo delle città.

Le squadre devono ancora lavorarci un po’ su. Nessuna delle due punta a vincere il campionato e lo sapevamo dall’inizio; l’obiettivo è il raggiungimento dei play-out e poi si vedrà. Ma quello che più conta – come recita lo slogan di questo blog – è crescere ancora, dare il massimo, non avere rimpianti.

Tranne un paio di colpi a vuoto, lo stiamo facendo nel modo giusto.

Oggi, però, conta anche il risultato, non soltanto il miglioramento. Purtroppo abbiamo fallito a Lecce e non possiamo permetterci di perdere un altro scontro diretto.

Federica Imperatore

Ci siamo lamentati del nostro palazzetto, ma pare che ad Ostuni vi siano stati danni ben più gravi al tetto della locale struttura e l’incontro ha luogo al tensostatico.

Qui ci venni soltanto per sostenere la salvezza della squadra locale nell’ultima partita di campionato della stagione 2007-’08, quando c’erano Alessandra Piccione, Federica Tonon e Morena Favino.

Quando c’era Celeste.

Targa per Celeste Di Ceglie

E all’indimenticata Celeste è dedicato oggi il tensostatico, completamente rinnovato. La capienza è quella che è, ma l’aspetto è davvero ammirevole. Sembra stato inaugurato il giorno prima.

Nell’aria è diffuso un gradevole odore di vaniglia e mi guardo intorno per vedere se per caso c’è una pasticceria a bordo campo. Poi scopro che è il profumo di Francesca.

C’è persino la tribuna vip con i divanetti e il distributore. Se solo ci fossero delle hostess a servirti gli aperitivi durante la partita sarebbe un tensostatico da favola e non mi alzerei dal divano neanche per accendere la videocamera.

Divani

Persino il bagno è splendido: pulito, funzionale, senza una scritta. Ci torneremo in seguito. In tutti i sensi.

Rispolverando i documenti dell’epoca, scopro che della Telcom Ostuni 2007-’08 facevano parte due giocatrici in campo questa sera: Milena Flore (e quanti anni aveva? Nove…?!) e Simona Minetti, vecchia conoscenza oritana, che onora il nostro presidente con parole cordiali (“sei ringiovanito, sembri un figurino”). Le altre ex sono Annacarla da un lato e Ivana dall’altro.

Formazioni

Lightning Ostuni: Annacarla Cozzetto in palleggio, Giovanna Bianco opposta, Milena Flore e Marika Brandi di banda, Marika Lolli e Teresa Liuzzi centrali, Simona Minetti libero (dopo averla vista giocare da opposta, banda e centrale, speravo di vederla impegnata come palleggiatrice, ma c’è ancora il ritorno).

A disposizione di coach Giovanni Parisi: Mirella Lolli, Elisa Moschettiere e Lucia Semeraro.

Milena Flore

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco e Morgana Gallo.

Primo set

Nei pressi della panchina locale sono state collocate due videocamere: la nostra e quella di coach Capozziello, spettatore interessato in quanto futuro avversario dell’Ostuni. Reputo opportuno informare le riserve che le videocamere hanno anche l’audio, ma le prime iastème sono io che devo trattenerle a stento.

Infatti, la prima ricezione è sconcertante, la seconda è una chiàvica e alla terza battuta subiamo addirittura un ace (0-3).

Annacarla in battuta

Dopo neanche due minuti sono già apparsi gli incubi di Lecce.

Le padrone di casa mandano fuori due attacchi e poi vanno a segno con Bianco, prima da sinistra e poi da destra (7-4).

Stanno emergendo gravi criticità che ci impediscono di entrare in partita. Cioè, in pratica, fino adesso ha fatto tutto l’Ostuni.

Ma arriva la reazione e con essa il sorpasso: primo tempo di Giusy, doppio ace di Moretto e attacco vincente di Ivana (7-8).

Ostuni riassapora il vantaggio con Flore (10-9) ma dura solo un attimo perché Giada e Federica riportano l’Oria avanti (11-13).

Giada De Pascalis

Non saremo più raggiunti, nonostante i servizi insidiosi di Annacarla e la vivacità offensiva di Brandi.

La nostra ricezione ha trovato un assetto accettabile (ma il rendimento tornerà ad essere discontinuo nel resto della gara), la costruzione e la distribuzione del gioco sono apprezzabili e l’attacco punge in modo efficace.

Moretto piazza un bel lungolinea, Giusy porta altri punti preziosi in cascina e Morgana, subentrata alla nostra centralona, si presenta con un ace (17-22).

In bilico

Niente patemi neanche nel finale: Alessandra respinge a terra una ricezione lunga e Ivana completa l’opera con un muro esemplare ed una palletta della casa (18-25).

Al brutto inizio abbiamo fatto seguire una pallavolo gradevole e determinata. Non è una bella partita, ma la delicatezza della classifica rende comprensibile l’abbandono dello spettacolo in favore della concretezza.

Secondo set

Si comincia all’insegna dei muri: Giada e Giusy sul fronte oritano; Liuzzi e Moschettiere su quello ostunese. Quest’ultima è subentrata a Lolli al termine del set precedente.

Elisa Moschettiere

E’ proprio la bionda centrale della Lightning a lanciare la prima fuga con due primi tempi consecutivi di pregevole fattura (8-6) e a rintuzzare il recupero di Ingrao Meravigliao (11-11).

Purtroppo, ci sono fasi di gioco in cui la capitana sembra l’unica attaccante in grado di mettere il pallone a terra con una certa continuità.

Bisogna, comunque, riconoscere all’Ostuni di aver difeso in modo grintoso, soprattutto con le ex Simona e Annacarla.

Ivana Gallo Ingrao

Il turno in servizio di quest’ultima crea ulteriori grattacapi alla nostra ricezione e permette a Liuzzi di imporre il proprio muro e a Bianco di attaccare con successo.

L’Ostuni è a +3 (16-13) e Marcello chiama il timeout.

Annacarla arricchisce la mia videoteca con dei secondi tocchi da manuale (li avrei apprezzati di più contro altre avversarie, ma rifiutare un regalo pare brutto).

Ace di Giada, splendida difesa di Giorgia e murazzo di Giusy.

Giorgia Mastria

Siamo avanti di un set e abbiamo raddrizzato un parziale un pochino stentato (17-18). Riusciremo finalmente ad essere “cattivi” e a portarci a casa un risultato pieno? Riusciremo a sferrare il colpo del ko?

La risposta, purtroppo, è no. La risposta sono 7 errori-punto sui 9 che conquisterà l’Ostuni fino al termine del set. A parte un attacco di Bianco e un secondo tocco di Annacarla, infatti, devo rilevare 3 tiri fuori, uno sulla rete, un’invasione, un fallo di posizione e un tocco irregolare. E meno male che non prendo statistiche su ricezioni e difese (a quello pensa il coach locale, che, durante le partite, forse riesce anche a fare bonifici on-line e a prenotare la pizzeria…).

Perché tutto questo? Perché ci impantaniamo così spesso proprio nei momenti più delicati?

Giovanna Bianco

Di questo fine-set meritano un apprezzamento soltanto il bel lungolinea ed il muro con cui rispettivamente Giada e Federica hanno annullato due palle set sul 24-22.

Ma è servito a poco (26-24).

Terzo set

Moretto, Alessandra e Giada (ace) sembrano lanciare un Oria più determinato (2-5), ma un break ostunese ribalta la situazione (8-5). Da qui sino al 20-23 è l’ultima volta in cui una squadra distanzierà l’altra di 3 punti in questo set equilibratissimo e palpitante. Anche a questo proposito va detto che 13 nostri errori-punto non avranno un peso ininfluente sul bilancio finale.

Morgana Gallo

Marcello introduce Morgana per tentare di eliminare qualche inestetismo in ricezione e in difesa. La creatura farà il suo dovere pure in attacco anche se forse pagheremo dazio a muro.

Sull’altro fronte cresce visibilmente il rendimento di Brandi, che inizia a imporsi come una delle protagoniste della gara.

Avevo raccomandato alle riserve di tener conto della prossimità della videocamera; in quel momento, però, Simona Minetti era in campo. Ogni volta che il libero lascia temporaneamente il parquet, offre un servizio di telecronaca che non conosce interruzioni o abbassamenti di volume. Siamo certi che coach Capozziello apprezzerà questo contributo.

Simona Minetti

Sul parquet, intanto, regna l’equilibrio con Ivana e Giada che replicano colpo su colpo alle bocche da fuoco ostunesi (16-16).

Bianco beffa in battuta la nostra ricezione (19-18); Ingrao Meravigliao sfodera un bel lungolinea (uno su mille…) ed un pallonetto dei suoi (20-23).

Dopo lo speculare pallonetto di Moschettieri, coach Parisi introduce Semeraro per servire. Non sarà deluso.

Ahimé, da questo momento in poi sembra che l’Oria abbia paura di attaccare forte limitandosi a riversare nel campo ospite soltanto una serie di pallette e di tiri senza pretese che vengono ben gestiti dalla difesa locale. E quando spariamo, lo facciamo fuori bersaglio.

Marika Brandi

Dal 21-23 conto un regalo di Annacarla (questo l’ho apprezzato…) a fronte di una palletta di Flore e di 4 errori-punto nostri, incluso un bagher finale che sembra una rievocazione del celebre bagher paranormale di Veronica (26-24).

Quarto set

Quelle che ascolterà Capozziello rivedendo l’incontro sono le iastème di un alto dirigente oritano, un “figurino”, anch’egli posizionato nei pressi della videocamera. Credo che anche Marcello non sia molto tenero con le proprie ragazze nell’intervallo.

Quel che conta è che la New Volley rientra in campo con maggiore determinazione.

Alessandra Loria

Giorgia e compagne sono brave a non affondare ed a far tesoro dei propri errori. Beh, non vedremo pallavolo-champagne neanche nel quarto set e nel tie-break, ma almeno assisteremo ad una prestazione di cuore e grinta.

Il 2-1 è l’unico vantaggio ostunese nel parziale. L’Oria impone un break da 5, sarà raggiunto per 7 volte, ma mai più superato in questo set.

Si comincia con il valido turno in battuta di Giada, coronato da un ace dopo i punti di Giusy e Morgana (2-6).

Giusy Rollo

La grande protagonista in questa fase è Giusy, che va a prendersi la palla ad altezze notevoli ed a qualunque distanza da Alessandra. E che bombe! La nostra tatuata centrale risulterà, alla fine, la miglior realizzatrice dell’incontro con 20 punti personali (inclusi 5 muri e 2 ace). Un Rollo compressore.

Ostuni non sta guardare e la regia di Annacarla, visto che al centro salgono le quotazioni di Giusy e di Federica (10 punti pure per lei), preferisce valorizzare bande ed opposte. Tutte brave queste piccine.

Milena Flore

Oggi la stella di San Pancrazio appare meno brillante del solito e il coach ripropone Moretto nel ruolo di opposta a distanza di un anno esatto dall’ultima volta.

Giulia scarica un preciso lungolinea (da posto quattro, però) e mura insieme a Federica lanciando il rush finale (17-20).

Flore e Bianco vanno a segno; una nostra attaccante tira fuori ma rivendica un tocco del muro avversario che invece non viene rilevato dall’arbitro. Rivedendo le immagini, il dubbio resta. E’ il labiale dell’atleta a non lasciare dubbi…

Disappunto

Sul 20-20 è tutto da rifare. E rifacciamolo: infrazione ostunese, ace di Federica e muro di Giulia (20-23).

Gli immancabili errori-punto rischiano di provocare un ulteriore patatrac; fortunatamente il mani-fuori di Morgana e il decisivo primo tempo di Giusy rendono vano anche l’attacco vincente di Brandi (23-25).

Si va al tie-break, il terzo stagionale dopo quello perso col San Cassiano e quello vinto col Castellaneta.

Giulia Moretto

Tie-break

Marcello conferma il sestetto con Morgana banda e Moretto opposta, ma i primi 3 punti ospiti vengono dal centro e recano la firma del Rollo compressore (2-5).

Mettendo ripetutamente palloni a terra, Brandi annulla quasi tutto il vantaggio (6-7), poi Federica respinge sul campo del mittente una ricezione lunga e Ivana valorizza un miracolo difensivo di Giorgia, l’ennesimo, con due azioni vincenti (6-10).

Un servizio locale rasenta le “paste” e suscita in Flore uno sguardo tra incredulità e istinto omicida (7-11).

Quasi paste

 “Non ci stiamo credendo” – è lo sconsolato messaggio di coach Parisi durante il time-out.

Noi forse iniziamo a crederci un po’ troppo, illudendoci di aver già vinto, e permettiamo all’Ostuni di rimontarci: 2 nostri attacchi fuori, 2 punti di Bianco ed uno di Flore (12-11).

Il principio di catastrofe viene stoppato da una diagonale di Moretto, seguita da un ace sporco di Federica.

Sul 12-13 ammiriamo il magnifico muro di Giusy che virtualmente mette il sigillo alla partita. Più che il sigillo, mette il tatuaggio finale alla partita.

C’è tempo soltanto per un insidioso servizio di Federica ricevuto male da un’atleta ostunese e rimandato nel nostro campo dall’allenatore locale, circostanza evidentemente non contemplata dal regolamento (12-15).

Giusy Rollo

Oria e Ostuni sono potenzialmente due squadre gagliarde che potrebbero giocare una pallavolo molto interessante. Oggi hanno giocato entrambe al di sotto delle rispettive possibilità, ma, per quello che ci riguarda, teniamoci cari questi due punti. Tante volte quest’anno abbiamo giocato benissimo restando a secco di punti; in una partita così delicata è meglio giocare in modo imperfetto e lasciare il palazzetto con una vittoria.

Prima di lasciare il palazzetto, però, è doverso salutare il padrone di casa. Ovunque si trovi…

Ossequi

Tabellino: Ostuni-Oria 2-3  (18-25,  26-24,  26-24,  23-25,  12-15)

Lightning Ostuni: Lolli M. NE, Flore 9, Cozzetto 4, Bianco 16, Moschettiere 8, Lolli M. 2, Brandi 13, Liuzzi 7, Semeraro 0, Minetti (L) – All. Parisi.

Muri-punto 7, ace 7, errori in battuta 7.

New Volley Oria: Bianco NE, Gallo 4, De Pascalis 10, Gallo Ingrao 19, Loria 2, Rollo 20, Moretto 9, Imperatore 10, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 10, ace 12, errori in battuta 6.

Arbitri: Giuseppe Latronico e Luca Filomeno.

Ivana Gallo Ingrao

Altri risultati: Tuglie-Galatina 2-3, Nike Lecce-Pallavolo 80 BR 0-3, Castellaneta-Tricase 1-3, Assi Brindisi-Mesagne 1-3, San Cassiano-Caprarica 3-1, Spongano-Nardò 3-0.

Classifica: Galatina e Pallavolo 80 BR 34; Tricase 31; Tuglie 27; San Cassiano 24; Nardò, Assi Brindisi e Mesagne 21; Spongano 19; Caprarica 15; Castellaneta 11; Ostuni 6; Oria 5; Nike Lecce 4.

Esultanza oritana

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Mesagne 85,00; Tuglie 52,00; Tricase 50,00; Assi Brindisi 30,00; Tutte le altre 0.

Tutti buoni.

Prossimo turno: Dopo un turno di pausa, Oria-Caprarica, domenica 8 febbraio 2015, ore 18.30.


ORIA-ASSI BRINDISI 1-3

21 gennaio 2015

Formidabile quel set!

Domenica 18 gennaio 2015 – ore 18.30

La reazione c’è stata, ma troppo tardi.

Dopo un set e mezzo di sofferenze quasi simili a quelle patite a Lecce, le ragazze della New Volley iniziano a sviluppare un gioco avvincente e aggressivo. Non basta a ribaltare le sorti del secondo parziale, ormai compromesso, ma permette al sestetto di Marcello di conquistare il terzo set e di lottare gagliardamente anche per metà del quarto, prima di sgonfiarsi sotto i colpi finali dell’Assi.

Cosa resta di tutto questo? Una cippa di …omissis…

L’Assi vince 3-1 e la classifica oritana resta bloccata.

Forse, a questo punto, sarebbe stato meglio trasferire quella metà di secondo set ben giocato nella quarta frazione: almeno avremmo raggiunto il tie-break e il conseguente punticino…

Giorgia Mastria

Ma è andata diversamente. Pazienza. Conserviamo negli occhi il ricordo di quello splendido terzo set con una difesa non molto lontana dai livelli qualitativi della mitica Oria “a 4 liberi” di due anni fa e con una Giada stellare come l’Ida di quell’anno. Beh, più o meno.

Ripartiamo da questo set. Le potenzialità, dunque, ci sono; chissà cosa manca per ottenere più continuità.

In via Crocifisso ritorna zia Lucrezia, da avversaria, affiancandosi ad una formazione che spicca per le sue stature molto interessanti. In particolare va tenuta d’occhio l’ottima (ed alta) palleggiatrice Carla Abbracciavento.

L’Oria deve rinunciare ad Alessandra e – non potendo contare neanche su Pel – è costretta a chiamare una riservista ferma da oltre un anno e priva di esperienza in serie C: Barbara Patronelli.

Barbara Patronelli

Fuori piove.

Un po’ anche dentro, per la verità.

Formazioni.

New Volley Oria: Barbara Patronelli in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco e Morgana Gallo.

Assi Brindisi: Carla Abbracciavento in palleggio, Giada Amatori opposta, Ada Coppola e Lucrezia Liace di banda, Dalhis Liguori e Alessandra Iacca centrali, Giulia Palazzo libero.

A disposizione di coach Massimo Parentela: Pamela Ferrarese e Francesca Scarpa.

Assi Brindisi

Due riserve per l’Oria, due per l’Assi; volendo si potrebbe fare una panchina unica per evitare “lo scasamento” ad ogni fine set.

Primo set

Una nostra attaccante va a sbattere sul muro di Coppola (1-0). Ecco, è il modo più incoraggiante per iniziare una partita.

Il ghiaccio lo rompono le nostre centrali (Federica con la consueta precisione, Giusy con la consueta cannonata), ma le nostre gentili ospiti incrementano il distacco con un altro muro (Abbracciavento), con le incursioni di Iacca e soprattutto con i colpi di Lucrezia.

Giulia Moretto

Bisogna dire che anche la fase difensiva dell’Assi merita un elogio: il buon avvio del libero Palazzo si combina con l’esperienza dei due ricettori. “E pizza!” – direbbe qualcuno.

Dopo il timeout di Marcello, Giulia mette il pallone a terra, il nastro dà un aiutino al servizio di Giusy e Ivana veste i panni di Ingrao Meravigliao, ma le ragazze di Parentela mantengono le distanze con Liguori, Coppola e Amatori.

Purtroppo paghiamo un po’ l’inesperienza della palleggiatrice; è fin troppo evidente – va detto a sua discolpa – che sono mancati gli allenamenti con le compagne e una buona intesa non s’improvvisa all’ultimo momento.

Zia Lucrezia

Sull’11-17 scatta inesorabile l’ora delle cacatine a cui si aggiunge l’imponenza del muro avversario (Liguori e Abbracciavento).

Mura anche Giusy (che ferma il break ospite a quota 6) ed è una consolazione, ma il parziale è chiuso da Liguori e da un ace di Abbracciavento (12-25).

Quest’ultima, insieme a Giusy e alla Zia, è la top-scorer del set; poi, nel tempo libero, fa anche la palleggiatrice.

Non è proprio l’Oria deprimente di una settimana fa e bisogna tener conto anche del valore di queste avversarie che continuano a rimandarti indietro la palla, ma la crisi sembra proseguire.

Giulia Palazzo

Secondo set

La crisi, anzi, si aggrava nel secondo parziale. Giorgia si sta facendo tre palmi di…, cioè si sta molto impegnando con salvataggi eroici, ma Coppola affonda colpi a ripetizione e i nostri attacchi si schiantano sulle mani a muro di Liguori e di Abbracciavento (4-10).

La ricezione balla e alla povera Barbara restano ben pochi palloni giocabili.

Marcello chiama il time-out e tenta di correggere l’annoso difetto introducendo Morgana, subito in evidenza per uno splendido salvataggio.

Un muro di Liguori ed un ace di Abbracciavento racchiudono 3 cacatine oritane preludio al secondo time-out del tecnico locale.

Carla Abbracciavento

E’ questo il momento in cui rientriamo in partita.

Non si sa mai cosa possa cambiare il corso di un set e conseguentemente di una partita. A volte si immagina che occorra giocare come la Nazionale per rimontare, ma poi, spesso, sono sufficienti piccoli dettagli: una ricezione più precisa, un ace, un muro fatto o evitato. Forse è anche per questo che ogni pallone, incluso ogni pallone che viene servito, va giocato come se fosse quello decisivo. Anche se siamo ancora a metà del secondo set.
Ed ecco perché forse gli allenatori s’incacchiano quando vengono commessi errori in battuta; magari il pallone della svolta sarebbe stato proprio quello e invece finisce in rete o a Latiano.

Ace di Giada

Bene, in questo caso, prima sbaglia il servizio l’Assi, poi Giada infila due ace consecutivi, e 10-15 pare già più bello di 7-15. Tre servizi e nient’altro. Ma bastano per avviare una svolta.

Liguori piazza un prima tempo esemplare per tecnica; Giusy scarica un’altra saetta che rischia di sfondare il parquet. L’importante è che non sfondi il soffitto perché sta ancora piovendo e lungo uno dei corridoi tra le due tribune c’è una pozzanghera talmente grande da essere pattugliata dalla Marina nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum.

Giusy Rollo

Quinto muro ospite del parziale con Iacca, ma adesso siamo in grado di ribattere colpo su colpo perché la difesa è reattiva, il gioco fluido e palloni fuori misura non ne tiriamo più.

Doppietta di Federica (splendido pallonetto) e striscia di 4 punti consecutivi che inducono mister Parentela a chiamare il suo primo timeout della serata: errore ospite, attacco di Morgana, ace di Ivana e bolide di Giada (18-21).

Dopo un’infrazione di Barbara, Morgana piazza un lungolinea dopo essere stata servita in bagher da Giorgia (19-22). So’ soddisfazioni.

Morgana Gallo

L’Assi, purtroppo per noi, gestisce bene gli ultimi palloni sfruttando la potenza di Lucrezia e un mani-fuori di Amatori.

Finisce 20-25, ma adesso ce la stiamo giocando.

Terzo set

Siamo sotto di due set e Federica fa un’ispezione dei volti delle compagne per accertarsi che vi sia impressa ancora la voglia di lottare ancora, di non arrendersi, di gridare ai nostri nemici che possono prenderci la vita, ma non ci prenderanno la libertà!

Federica Imperatore

Il concetto è più o meno questo anche se non ricordo le testuali parole usate dalla nostra volitiva centrale.

Il primo scambio è lunghissimo, le difese si esaltano e l’incontro diventa sempre più spettacolare; il contributo di Giorgia è determinante per il punto siglato da Giusy, che poi atterra male e si tocca il ginocchio. Nulla di grave. Cose che succedono quando le ginocchiere hanno un mero valore ornamentale.

Punto sofferto

Dopo un attacco di Coppola, rileviamo un imperioso muro di Barbara: 3-1.

Primo tempo di Federica, attacco di Ivana dopo l’ennesimo salvataggio di Giorgia e fulminante diagonale di Giada (6-2). Piano piano viene fuori il meglio del repertorio della squadra del presidente Mino.

I talenti dell’Assi, però, non sono andati in vacanza: Iacca punge da opposta e Abbracciavento scavalca il muro con un bel tocco di seconda.

Ivana protesta per un tiro giudicato fuori, ma, rivedendo le immagini, la decisione arbitrale è corretta oltre che difficile.

Ada Coppola

Nel duello di attaccanti si registrano ulteriori punti di Coppola e della Zia; in casa nostra, comunque, brillano le azioni vincenti di Giada, sempre più numerose (10-8)!

L’accelerata decisiva inizia sul 14-12 ed è esaltante: attacco di Ingrao Meravigliao, attacco di Giada, muro di Federica ed ennesima diagonale della nostra riccioluta opposta: 18-12!

Federica prende bene il tempo a Lucrezia e la stoppa con un altro muro; la Zia si rifà con tre palloni messi a terra, sebbene in alternanza con Morgana e con Giada. Il vantaggio, dunque, resta intatto, anzi aumenta grazie ad un ace della stella di San Pancrazio (22-15).

Giorgia Mastria

Difficile stabilire se in questa fase siamo più bravi in fase d’attacco o in fase difensiva: Ivana e Giorgia raccolgono tutto, Giusy mura e schiaccia primi tempi e Barbara non fa rimpiangere Alessandra con una distribuzione del gioco adeguata (a parte qualche imprecisione di troppo).

Sul 24-17 sembra fatta.

Sembra.

Amatori va a servire e l’Assi annulla le prime palle-set. Coppola va a segno, Iacca mura, noi commettiamo qualche errore-punto e la situazione si fa sempre meno allegra. Proprio sul più bello, a un passo dal traguardo, ci impantaniamo e le ospiti annullano ben 6 delle 7 palle-set a nostra disposizione. Stiamo avendo problemi di gestione dei palloni più scottanti; qui l’assenza di Alessandra si sta facendo sentire.

Fortunatamente, quando l’incubo inizia a provocare sudori freddi, l’Assi incorre nell’errore fatale (25-23).

Marcello Presta

Quarto set

E adesso cosa succederà?

Riprenderemo il gioco brillante del terzo set oppure quel finale incerto è una luce di allarme?

Decidiamo di intraprendere una guerra tattica non puntando a scardinare la difesa avversaria, ma tentando di mettere fuori uso il centro strategico delle avversarie. Coach Parentela viene colpito alle gambe da una diagonale di Ivana. Il metodo delle Brigate Rosse. Manca solo il volantino.

Dopo un pallonetto di Iacca (2-3), ricorriamo a strumenti più compatibili con la legge e mandiamo a segno Morgana, Giusy e soprattutto Giada (9-7). La quotazione di quest’ultima ormai si attesta su 150mila euro non trattabili. Per meno di tanto, a fine stagione, non la vendiamo.

Giada De Pascalis

Ma poi perché dovremmo venderla? Continui a giocare così e intorno a lei costruiremo uno squadrone che arriverà alla Coppa CEV in 5 anni.

Torniamo a noi e ai nostri 3 punti in classifica dopo 11 giornate.

Il parziale è in equilibrio assoluto. Stiamo continuando a giocare molto bene, ma l’Assi non sembra volersi concedere ulteriori battuste d’arresto.

Giorgia e Morgana difendono con grinta, ma Coppola e la Zia riescono a trovare varchi, senza contare che Iacca sta imponendosi come protagonista di questo set (13-15).

Alessandra Iacca

Purtroppo nel finale perdiamo lucidità in fase risolutiva e la stessa difesa ridimensiona i miracoli che avevano connotato il parziale precedente e buona parte di questo.

L’attacco di Giada del 14-15 è l’ultimo punto “nostro”; d’ora in poi metteremo in saccoccia soltanto errori punto delle avversarie. Soltanto 4, peraltro.

Bomba di Lucrezia, ace di Abbracciavento e doppietta di Amatori (16-22). Magistrale il punto del 17-24 di Liguori con un primo tempo che lambisce la linea dei tre metri. Subito dopo la centrale brindisina viene sostituita da Ferrarese.

Dalhis Liguori

Presumibilmente coach Parentela vuole tutelarsi in retroguardia, ma non ce n’è bisogno perché il nostro ultimo servizio termina sulla rete (18-25).

E’ stato un Oria diverso da quello di Lecce, indubbiamente. E’ stato un Oria anche molto efficace e spettacolare nel terzo set, ma qualcosa è nuovamente mancato per conquistare questa agognata vittoria. Un po’ di continuità? Un po’ di cattiveria? Un po’ di convinzione? L’equilibrio garantito da Alessandra?

Adesso, però, c’è un altro derby e soprattutto uno scontro diretto di vitale importanza. Tutti a Ostuni!

Ivana Gallo Ingrao

Tabellino: Oria-Assi Brindisi 1-3  (12-25,  20-25,  25-23,  18-25)

New Volley Oria: Bianco NE, Gallo 4, De Pascalis 18, Gallo Ingrao 6, Patronelli 1, Rollo 12, Moretto 1, Imperatore 10, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 7, ace 9, errori in battuta 10.

Assi Brindisi: Liguori 8, Iacca 13, Amatori 8, Ferrarese 0, Scarpa NE, Coppola 11, Abbracciavento 8, Liace 12, Palazzo (L) – All. Parentela.

Muri-punto 11, ace 5, errori in battuta 13.

Arbitri: Roberta Morleo e Denise Mary Rose Bianchi.

Carla Abbracciavento

Altri risultati: Galatina-Castellaneta 3-0, Pallavolo 80 BR-Tuglie 3-2, Tricase-Spongano 3-1, Nardò-San Cassiano 1-3, Mesagne-Ostuni 3-0, Caprarica-Nike Lecce 3-0.

Classifica: Galatina 32; Pallavolo 80 BR 31; Tricase 28; Tuglie 26; Nardò, San Cassiano e Assi Brindisi 21; Mesagne 18; Spongano 16; Caprarica 15; Castellaneta 11; Ostuni 5; Nike Lecce 4; Oria 3.

Morgana Gallo

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Mesagne 85,00; Tuglie 52,00; Tricase 50,00; Assi Brindisi 30,00; Tutte le altre 0.

La giornata è stata nervosa con tanti provvedimenti a carico di tesserati. Sul piano economico colpite due società: 85 euri al Mesagne (55 per frasi offensive e minacciose dei propri tifosi, 30 per la sospensione di un dirigente) e 30 euri all’Assi Brindisi (sospensione di un dirigente).

I vertici della classifica restano comunque invariati.

Prossimo turno: Ostuni-Oria, domenica 25 gennaio, ore 18.30.


NIKE LECCE-ORIA 3-1

11 gennaio 2015

Verrebbe da piangere

Sabato 10 gennaio 2015 – ore 16.00

Soltanto due cose sono peggiori di questa sconfitta: il campanile della chiesa di fronte alla palestra e l’ipocrisia di Pippo Civati, che nei giorni pari vota riforme aberranti e nei giorni dispari scende in piazza a protestare contro quello per cui ha votato.

Per il resto, la partita di Lecce rappresenta una brutta regressione del cammino oritano in questa stagione. Una sconfitta senza scusanti. Più volte abbiamo espresso comprensione quando le nostre ragazze hanno vacillato nei momenti salienti di alcune partite pagando dazio all’inesperienza di fronte ad atlete più navigate e furbette. Pensiamo allo Spongano prima di Natale. Sabato, però, avevamo di fronte ragazzine del 2000 e non dovevamo certo essere noi a scottarci con i palloni più bollenti.

Sofia Monti

E vabbè. Così come occorre migliorare nel gioco, bisogna crescere anche sul piano della concentrazione e dell’atteggiamento mentale.

Ma è un vero peccato che questa regressione sia avvenuta proprio nel giorno in cui sarebbe dovuto cominciare il nostro vero campionato. Se la classifica è veritiera, a lottare per i play-out dovrebbero essere soprattutto Oria, Ostuni e Nike Lecce, appunto, e il posto in palio è soltanto uno. Perdere uno scontro diretto costituisce un danno piuttosto grave.

Per altri versi, comunque, non è possibile che il bellissimo Oria pre-natalizio sia improvvisamente evaporato. Probabilmente si è trattato di un incubo, di un infortunio che in qualunque momento e a qualunque livello (anche al Brasile dei Mondiali) può capitare.

Giulia Moretto

Si può rimediare, si deve rimediare. Così come serve l’esperienza della sconfitta “tecnica” per migliorare il gioco, a maggior ragione serve l’esperienza della sconfitta “mentale” per migliorare l’approccio con le partite. La prima contromisura è una botta di serietà nel lavoro dato che quello che si prepara in settimana poi si costruisce in campo la domenica. Ora ci aspettiamo una squadra di tigri col sangue agli occhi. Da martedì a domenica.

Facciamo un passo indietro e torniamo al campanile a cui accennammo anche l’anno scorso.

La parrocchia di San Giovanni Battista, unitamente allo stadio, funge da punto di riferimento per chi cerca la palestra della Nike. Quest’anno, prima della partita, mi sono assunto l’onere di andarlo a vedere da vicino e con calma. Non potevo credere che fosse proprio così brutto, ma purtroppo è così.

Se questo è un campanile

E’ una struttura che sembra il residuo di qualche bombardamento o di qualche progetto incompiuto, con delle scale ispirate a quelle antincendio delle periferie dei film americani e una croce che sembra appesa casualmente, come una decorazione natalizia dimenticata al termine delle feste. Io spero che un giorno Manfreda e compagne vadano ad allenarsi all’aperto e lo abbattano a suon di schiacciate. Lo dico da cattolico, sia chiaro. Credo che l’architetto di Santa Croce si rivolti nella tomba al pensiero che nella stessa città ci sia questa bruttura.

L’architettura, comunque, non è la principale preoccupazione delle nostre atlete. I raffreddori dilagano e alcuni sintomi influenzali è meglio non menzionarli. Fatto sta che un paio di giocatrici preferiscono bere un té al limone con la stessa eleganza da contesse che ci ha tramandato Sara Giuffrè quando consumava le sue raffinate tisane da “Vincenzo Corrado”.

Contesse

Come detto, la ragione di questa scelta è un po’ meno raffinata: si sa che il limone ha un effetto bloccante quando si ha la diarrea (poi, però, bisogna ricordarsi di levarlo…).

Comunque sia, in palestra è affisso il piano di evacuazione, ma temo che si riferisca a problemi diversi da quelli che affliggono una nostra giocatrice. Prima del riscaldamento la vedo vagare con il volto pallido, come un fantasma, in cerca di un bidone dove depositare eventuali conati.

Piano di evacuazione

Formazioni.

Nike Lecce: Sofia Monti in palleggio, Letizia Politano opposta, Valeria Manfreda ed Eleonora Esposito di banda, Alessandra Carrisi e Delizia Marra centrali, Benedetta Maizza libero.

A disposizione di coach Cristina Laudisa: Greta Minervini, Francesca Caracciolo, Carlotta Larva, Carlotta Dell’Anna, Martina Bruno e Chiara Camposeo.

Buona creanza

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco e Morgana Gallo.

Primo set

Nei primi 6 scambi: un punto di Giada, 4 errori-punto nostri e un ace di Monti (e un ace, per certi versi, è anche un po’ errore-punto della ricezione). Il 5-1 iniziale è già un brutto segnale.

Il time-out serve a dare una regolata, ma la Nike continua a tenerci sotto pressione con Manfreda, Esposito e Carrisi (10-5).

Alessandra Carrisi

Quest’ultima è una delle reduci della scorsa stagione: una centrale ben dotata di centimetri e di tecnica.

Break oritano con attacco e muro di Giada, attacco di Moretto, 2 errori ospiti ed un ace di Ivana: il sorpasso è avvenuto più in fretta del previsto (10-11) e viene poi ulteriormente rafforzato dalla stella di San Pancrazio.

Ma se questo set ha una firma, il nome è quello di Giusy Rollo, il cui transito in prima linea è travolgente: 4 punti consecutivi e altri 2 dopo l’errore in battuta brindisino con il punteggio che diventa piuttosto rassicurante (14-20).

Giusy Rollo

Solo ai tempi di Ida registravamo questi fenomeni statistici… Quando prende bene le misure e riesce a trasferire nel braccio la sua potenza, la nostra centralona è veramente spettacolare.

La ricezione, però, continua ad essere un cruccio per Marcello: dentro Morgana per correre meno rischi in vista del finale e tecnico appagato dal buon lavoro della nuova entrata (autrice, tra l’altro, del servizio vincente che ci regala 8 palle-set).

Dopo una bella fast di Carrisi, il set lo chiude Federica con un muro che mette in risalto una messa in piega impeccabile, parziale consolazione per le mozzarelle di bufala rimaste in cucina (17-25).

Esultanza oritana

Secondo set

Forse il largo successo nel primo parziale ha avuto effetti deleteri suscitando l’illusione che la gara sia soltanto una formalità, aggiungendo appagamento alla superficialità d’approccio iniziale.

L’inizio, comunque, non è male: Giusy non ha esaurito i colpi, Moretto mette palla a terra e Ivana taglia la difesa leccese con una bella diagonale (5-7).

Nel frattempo coach Laudisa ha introdotto Dell’Anna al centro e deve aver motivato Politano, che uscirà alla distanza con un crescendo encomiabile. Sono loro a siglare il sorpasso (9-7).

Carlotta Dell'Anna

Migliora visibilmente anche la difesa leccese e si mette in luce Valeria Manfreda, probabilmente il cardine della squadra con il suo lavoro in ricezione, in difesa, in attacco e come problem-solver di situazioni intricate.

Nell’Oria continuano a brillare le centrali, purtroppo soltanto le centrali, le cui prestazioni sono francamente l’unica nota positiva della serata: altri 4 punti per Giusy in questo set e 3 per Federica, padrone del centro della rete e brave a limitare la percolosità della nipote di Al Bano.

Federica Imperatore

Fino al 19-12 la Nike ha vinto il set per meriti propri; da quel momento in poi vogliamo contribuire anche noi con i demeriti nostri, ossia 6 errori-punto, quelli che mancano al raggiungimento del 25-19 finale.

Terzo set

Orgoglio oritano e bella reazione in avvio di un set che risulterà equilibrato sino al termine: Giada e Moretto vanno a segno e ci offrono un buon 1-6 di partenza; purtroppo, però, Manfreda, Carrisi e Politano riportano la Nike in parità (8-8) e bilanciano con attacchi efficaci una serie di errori in battuta delle padrone di casa.

Giorgia Mastria

Noi in questo set ne faremo di meno, ma ne faremo uno che finirà negli annali della pallavolo. Ne scrivo adesso così l’autrice non sarà riconoscibile. Sarà un tiro che sfiorerà i culi della nostra prima linea e atterrerà un soffio oltre la linea di metà campo, passando sotto la rete. Nella foto successiva si può osservare l’espressione basita di Ivana e la reazione “gastrica” di Alessandra, fino a quel momento eroica nel trattenere il proprio malessere intestinale…

Paste

Guizzo oritano con le solite centrali (ace di Giusy, primo tempo e muro di Federica) e immediata reazione leccese con Manfreda, Politano e Carrisi (15-14).

E’ la fase decisiva della partita e potrebbe essere una fase delicata anche per la corsa-salvezza, visto che da questo momento in poi i set valgono punti.

Adesso sono le difese a prevalere e gli attacchi ad essere imprecisi; ci si arrangia con quello che capita finché Giusy non scarica un primo tempo dei suoi (20-21).

Valeria Manfreda

Esposito attacca, Ivana stende la mano a terra e protesta dopo il fischio arbitrale che assegna il punto alle salentine.

Muro di Politano e replica di Ivana che attacca con successo da posto quattro (23-22).

Marcello tira fuori dal cilindro Morgana, che ripaga la fiducia del tecnico con l’ace che vale il pareggio (23-23)!

Sul 24-24 Federica mura, ma l’assistenza sotto rete di Monti è miracolosa e Politano può rigiocare la palla beffando la nostra difesa (25-24).

Sovraffollamento mondiale

Anche la signora Laudisa ha una cecchina che non delude le aspettative: Caracciolo entra per servire ed ottiene l’ace che chiude il parziale (26-24).

Quarto set

Prima di riprendere c’è un breve consulto della coppia arbitrale. Una nostra giocatrice (che potrebbe scrivere l’Enciclopedia della Pallavolo o – più probabilmente – potrebbe fondare la “Novella 2000” del volley pugliese) sostiene che l’espressione “coppia arbitrale”, nel caso di stasera, è quanto mai adeguata da tutti i punti di vista. Chissà cosa si stanno dicendo.

Coppia arbitrale

Tornando alla pallavolo giocata, il quarto set è una sofferenza dall’inizio alla fine. In campo c’è soltanto una squadra e purtroppo non è la nostra. L’Oria si sveglia soltanto quando tutto è già compromesso.

La Nike si esalta con gli attacchi delle bande, i secondi tocchi di Monti, la preziosa duttilità di Manfreda (anche muri e pipe per lei), i salvataggi del libero Maizza e soprattutto una difesa sempre più aggressiva e reattiva.

Soltanto sul 13-3 iniziamo a dare segni di vita. Ormai Marcello ha esaurito le urla; gli restano soltanto una serie di sguardi piuttosto truci.

Sguardo truce

Ivana ci prova anche da seconda linea e Giusy garantisce il consueto apporto di punti tanto da risultare la top-scorer con 15 palloni messi a terra. Anche Morgana offre il proprio contributo in fase offensiva, ma per il resto è notte fonda.

I muri di Dell’Anna e le invenzioni di Monti consolidano la vittoria locale. Il set termina 25-15.

La giovane Nike conquista il primo successo stagionale, che alimenta entusiasmo e fiducia.

Esultanza Nike

Per l’Oria è un giro a vuoto senza consolazioni e senza attenuanti. La media di 10,2 errori-punto a set parla da sola. Adesso siamo in fondo alla classifica e abbiamo imparato che nessuna partita può essere affrontata con superficialità.

Per fortuna, sappiamo di possedere ben altre potenzialità. La fase di rodaggio è finita, anzi avrebbe dovuto essere finita a Natale; ora servono gioco e punti. Possiamo farcela. Dobbiamo farcela!

Giada De Pascalis

Tabellino: Nike Lecce-Oria 3-1  (17-25,  25-18,  26-24,  25-15)

Nike Lecce: Minervini 0, Monti 5, Camposeo NE, Manfreda 11, Marra 0, Esposito 9, Caracciolo 1, Larva NE, Carrisi 7, Dell’Anna 4, Bruno NE, Politano 13, Maizza (L) – All. Laudisa.

Muri-punto 7, ace 9, errori in battuta 8.

New Volley Oria: Bianco NE, Gallo 5, De Pascalis 11, Gallo Ingrao 13, Loria 0, Rollo 15, Moretto 6, Imperatore 8, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 4, ace 8, errori in battuta 7.

Arbitri: Roberta De Santis e Massimiliano Capozzo.

Top-scorer

Altri risultati: Spongano-Galatina 0-3, Castellaneta-Pallavolo 80 BR 1-3, San Cassiano-Tricase 2-3, Tuglie-Ostuni 3-1, Nardò-Mesagne 3-2, Assi Brindisi-Caprarica 3-0.

Classifica: Galatina e Pallavolo 80 BR 29; Tricase e Tuglie 25; Nardò 21; San Cassiano e Assi Brindisi 18; Spongano 16; Mesagne 15; Caprarica 12; Castellaneta 11; Ostuni 5; Nike Lecce 4; Oria 3.

Morgana Gallo

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Tuglie 52,00; Tricase 50,00; Tutte le altre 0.

Tutti buoni.

Prossimo turno: Oria-Assi Brindisi, domenica 18 gennaio, ore 18.30.