ORIA-CASTELLAMMARE DI STABIA 3-0

28 febbraio 2018

Domenica 25 febbraio 2018 – ore 18.00

Partita delicata al palazzetto di via Crocifisso, arricchito nelle ore precedenti da uno striscione con le gigantografie delle giocatrici ed il nuovo stemma societario. Una bella tigre guarda fieramente verso destra; servirebbero 6 tigri anche sul parquet perché la situazione si è fatta delicata.

La New Volley, infatti, è reduce da 5 sconfitte consecutive (nette quelle domestiche con Bari e Napoli; maturate solo al tie-break quelle a Orsogna, Cave e Minturno) e la classifica è diventata pericolosa. Soltanto 2 punti ci separano dall’inseguitrice Minturno e dalla soglia-salvezza, senza contare che sabato Benevento e Ponticelli hanno già conquistato 3 punti.

La sfida con il Castellammare di Stabia, che ci precede di un solo punto, è fondamentale per il nostro destino. E non è una sfida facile. Non è facile alcuna partita, soprattutto quest’anno, ma le odierne avversarie hanno già dimostrato di essere imprevedibili.

Prima di entrare nel merito della gara, però, ci vuole ‘na piccola botta di nostalgia.

Proprio a Castellammare di Stabia, nel maggio 2011, si concluse l’ultima avventura della New Volley in B2, categoria ritrovata soltanto in questa stagione. All’epoca noi eravamo già retrocessi; loro già nei play-off.

In quella occasione certificammo con il metro che effettivamente Filomena Afeltra era la giocatrice più alta del girone e la nostra retrocessione fu addolcita dai pasticcini di Maria Rosa Familio e sdrammatizzata dalle bolle di sapone di Stefania-Koala in un autogrill lucano.

Quanti bei ricordi.

Filomena Afeltra è di nuovo a Castellammare; i capelli sono più rossi, ma non sappiamo se vi siano stati altri scatti di crescita nel frattempo.

Certo è che quest’anno sembra essere in buona compagnia vista la statura media del reparto centrali ospite. Cosa ci mettono negli omogeneizzati a Castellammare di Stabia…?

La formazione campana è la scheggia impazzita di questo torneo. Inizio in sordina, poi la resurrezione coincisa proprio con la gara contro di noi (Stabia, alzati e cammina… – abbiamo detto loro) e poi risultati straordinari come i 9 punti in 3 partite contro Chieti, Pescara e Mesagne, salvo poi perdere rovinosamente a Ponticelli.

Insomma, la tipica squadra capace di tutto nel bene e nel male.

Chi è capace di tutto, ma solo nel bene, è il libero brindisino Sara Della Rocca, grande atleta sul parquet e simpaticissima ragazza anche fuori dal campo. La mia videocamera è innamorata di lei e ricorda in particolare uno scambio di vedute tattico con mister Rampino nel 2012 e un rituale scaramantico che qui non sto a descrivere. Ma non ce n’è bisogno perché – a quanto pare – si ripete spesso…

L’anno scorso a Cutrofiano cercai di ingaggiarla, ma fui denunciato per esercizio abusivo della professione di dirigente sportivo.

Io le voglio bene; lei non lo so, ma dovrebbe volermene perché in mia presenza ha sempre vinto. Infatti, alla fine stavo quasi per non venire più alla partita.

In casa oritana permane la pesante assenza di Amy, che comunque è in netto miglioramento. Non manca, comunque, il consueto e caloroso apporto dei suoi parenti.

Formazioni.

New Volley Oria: Marcella Scaglioso in palleggio, Isabel Panza opposta, Giorgia Valente e Michela Benefico di banda, Monica Casalino e Rosanna Galiulo centrali, Francesca Diviggiano libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Sara Zanzarelli, Vanessa Zingarello, Annacarla Cozzetto, Fabiana Bozzetto, Amy Leone, Chiara Limonta.

Nemesi Stabia: Rita Staiano in palleggio, Alessia Corallo opposta, Giovanna Aquino e Lorenza Russo di banda, Francesca Giacquinto e Filomena Afeltra centrali, Sara Della Rocca libero.

A disposizione di coach Enzo Esposito: Veronica Aprile, Sara Saetta e Francesca Autiero.

Che squadra strana dal punto di vista “nominale”…

Afeltra, Aprile, Aquino, Autiero…

La sensazione è che l’estate scorsa, per formare il roster, i dirigenti abbiano preso l’elenco telefonico e abbiano contattato le atlete in ordine alfabetico…

Primo set

Errore in battuta ospite, errore in attacco nostro (1-1).

Non è che stanno giocando per perdere come quelle due squadre di pallacanestro…? Aiuto! Chiamiamo la Procura Federale…

No, no, subito dopo Giorgia trova il mani-fuori.

L’onta, l’infamia, lo schifo più totale rimane un’esclusiva dell’Aurora Brindisi e della Valle d’Itria Martina Franca.

L’equilibrio dura sino al 3-3 perché poi l’Oria trova il primo guizzo con gli attacchi vincenti di Monica (7-3).

Le sconfitte pesano sul morale, ma in settimana vedo che si è lavorato bene anche sul piano psicologico. Le nostre ragazze sono determinate, sicure, aggressive senza essere precipitose.

Marcella piazza un bel secondo tocco che vale l’8-4. La nostra palleggiatrice disputerà una partita eccellente.

Per restare in tema di palleggiatrici, va detto che nel Castellammare pesa l’assenza della titolare Katia Miotti. Al suo posto c’è una generosa Staiano, sicuramente dotata di talento oltre che di un bel servizio, ma non della stessa esperienza (la piccina è del 2001).

Sara Della Rocca è praticamente perfetta in ricezione. Dopo neanche mezzo set, allora, le battitrici oritane decidono di mirare sistematicamente altrove. La evitano. La scansano. Manco se avesse la peste bubbonica… E meno male che sono quasi tutte ex compagne di squadra nonché amiche sue.

L’abile libero brindisino non toccherà più un pallone in ricezione e per dimostrare la sua bravura dovrà accontentarsi di qualche salvataggio difensivo.

Bolide di Michela e muro di Rosanna: il vantaggio aumenta (12-6).

Dopo una fast di Afeltra, l’Oria vola verso la conquista del set approfittando del momento di difficoltà ospite ed esibendo una pallavolo tanto efficace quanto spettacolare.

Francesca e Fabiana difendono egregiamente dando l’esempio a compagne che non lesinano tuffi generosi, il muro-difesa mi sembra estremamente efficace e la ricostruzione del gioco impeccabile: due punti in attacco per Giorgia, un ace per Michela, un attacco vincente per Isabel, un altro attacco per Giorgia e un altro ace per Michela (18-7).

Il set è in cassaforte.

Dopo ulteriori interventi difensivi dei nostri liberi, un attacco di Marcella e una diagonale-bomba di Michela (22-10), il set si esaurisce con una serie di errori-punto reciproci (25-12).

Secondo set

Nell’intervallo le nostre riserve raggiungono il consueto angolino a sinistra della panchina e notano lo striscione con le loro nobili icone. Se lo notano soltanto adesso, vuol dire che durante il riscaldamento e durante il primo set erano concentrate sul lavoro. Brave. L’osservazione, poi, si prolunga e l’esame dello striscione diventa minuzioso come se fossero di fronte a un quadro di Caravaggio.

Bell’attacco di Isabel servita da un bagher millimetrico di Fabiana, fast di Afeltra e murazzo Isabel-Monica (4-1).

Uno scambio prolungato e caratterizzato da spettacolari difese su entrambi i fronti viene concluso da Guacquinto, poi si rialza per due volte l’inesorabile muro brindisino, ancora con Monica, probabilmente anche con Marcella (8-2).

Capitana in grande evidenza: prima una fast ortodossa, poi una fast da ferma ma ugualmente efficace (11-4).

La cavalcata del primo set, dunque, non è stata un episodio isolato. L’Oria dimostra un certo cinismo nel non mollare la presa, dando continuità all’intensità di gioco.

Però gli scambi si allungano, segno che adesso c’è una buona reattività anche da parte campana. Bella una difesa di Staiano col palmo della mano.

A Rosanna replica Corallo, a Giorgia replica Aquino, a Isabel replica Russo.

Sul 17-8 entra sul parquet Francesca Autiero, che si mette subito in luce con un muro-punto.

Uno scambio lunghissimo e spettacolare termina, purtroppo, con una pipe sulla “rezza”. Non si interrompe così un’emozione…

Michela attacca di potenza e anche d’astuzia, a scavalco del muro (20-13), ma la protagonista del finale è Rosanna.

Prima replica ad una fast di Afeltra con un bel muro che valorizza un precedente salvataggio di Michela (23-15).

Il capolavoro lo compie in battuta poco dopo. Ace diretto e vittoria del set (25-15) dando uno schiaffo morale a chi fa del sarcasmo sull’efficienza dei suoi servizi…

Terzo set

Isabel centra la povera Afeltra con una cannonata da posto due; Giorgia continua ad arricchire il proprio score personale. La nostra schiacciatrice risulterà la top-scorer della serata con 14 punti, coronamento di una gara esemplare, non solo in attacco.

Il sinistro fulminante di Isabel si fa valere anche in battuta mentre Michela ricorre alla pipe ed ai famosi pallonetti della casa (7-3).

Nell’Oria tutto continua a funzionare alla perfezione, compresa la regia di Marcella.

Altro dato significativo: non abbiamo subito neanche un ace subito in tutta la partita.

Castellammare, dal canto suo, non sta giocando male. E’ stata un po’ sotto tono nel primo set, ma dal secondo in poi ci sono stati segnali di ripresa e adesso le ospiti mostrano un gioco apprezzabile.

Aquino, Corallo e Russo vanno a segno; il transito di Rosanna in prima linea è comunque determinante per aumentare le distanze (14-7) e costringere mister Esposito a chiamare un time-out.

Il tecnico ospite ha una vaga somiglianza con l’attore Gianmaria Volontè.

Dopo l’ennessimo attacco vincente di Giorgia (17-12), subiamo dure muri consecutivi, il che non è divertente, ed una diagonale stretta di Aquino.

A questo punto, sul 17-15, è mister Piero a fermare il gioco per affrontare questo piccolo momento di pausa.

Nel frattempo c’è la sostituzione Russo-Saetta.

Il cambio è rapidissimo. La nuova entrata si fionda in campo veloce come una… Saetta.

Le ospiti continuano a difendere e ad attaccare con un certo ardore, ma le nostre beniamine fanno altrettanto e inducono le avversarie ad incorrere in qualche errore-punto.

Sul 23-18 le ultime magie: Michela, brava nelle pipe e nelle pallette, mescola le due specialità ed inventa una pipe a palletta.

Una fast stabiese viene stoppata a muro da Giorgia, nel posto giusto al momento giusto (25-18).

Oria vince 3-0 uno scontro diretto importante.

Con l’arrivo del gelo siberiano noi ci mettiamo alle spalle “un inverno di risultati” che durava da sin troppo tempo. Dovendo scegliere tra giocare bene e perdere (come è già successo) oppure giocare male e vincere, oggi sarebbe stato meglio vincere pure giocando di cacca. Abbiamo vinto e abbiamo pure giocato bene; ne vuoi di più?

In campo si sono viste solo tigri; il nuovo stemma è stato onorato.

Tabellino: Oria-Castellammare di Stabia 3-0  (25-12,  25-15,  25-18)

New Volley Oria: Zanzarelli NE, Zingarello NE, Cozzetto NE, Casalino 9, Scaglioso 3, Valente 14, Leone NE, Benefico 9, Panza 7, Limonta NE, Galiulo 8, Diviggiano (L), Bozzetto (2L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 6, ace 6, errori in battuta 7.

Castellammare di Stabia: Giacquinto 3, Aprile NE, Aquino 4, Saetta 0, Staiano 0, Russo 6, Corallo 8, Autiero 2, Afeltra 4, Della Rocca (L) – All. Enzo Esposito.

Muri-punto 5, ace 0, errori in battuta 8.

Arbitri: Andrea Scarnera e Giuseppe Resta.

Altri risultati: Napoli-Minturno 3-0, Orsogna-Sant’Elia 0-3, Bari-Mesagne 3-1, Benevento-Pescara 3-1, Cave-Chieti 3-1, Terracina-Ponticelli 0-3.

Classifica: Napoli 46; Sant’Elia 40; Bari 37; Mesagne 32; Pescara 30; Cave 27; Orsogna 26; Oria 25; Castellammare di Stabia 23; Chieti 22; Minturno 20; Benevento 16; Ponticelli 12; Terracina 1.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Mesagne 150,00; Minturno 120,00; Cave 90,00; Oria 70,00; Ponticelli 50,00; Napoli 40,00; tutte le altre 0.

Mesagne balza al primo posto della speciale graduatoria grazie a una multa di 80 euri comminata ad un dirigente “platealmente protestatario”.

Dalla classifica si evince che 6 squadre hanno subito sanzioni “monetarie” e 8 no. Considerando anche i provvedimenti disciplinari a costo zero, soltanto 4 società sono ancora immacolate: Bari, Pescara, Castellammare di Stabia e Terracina.

Prossimo turno: Pescara-Oria, sabato 3 marzo, ore 18.00.


CASTELLAMMARE DI STABIA-ORIA 3-0

8 Maggio 2011

”Vorrei arrivare in un posto dal quale non voler far ritorno. Tutti cercano quel posto” (1)

 

Sabato 7 maggio 2011 – ore 18.30

Avete trovato posti di blocco?”

No, capo”.

Avvisami se ci sono sbirri per strada!”

Occhèi, ma fate presto”.

Se per qualche ragione il telefonino di Marcello fosse sotto controllo, gli inquirenti penserebbero di avere a che fare con un sodalizio criminale appena sbarcato dai Balcani e dedito, forse, al traffico di armi.

Oppure con alcuni esponenti del PDL in viaggio verso una riunione.

 

Nessuno potrebbe immaginare che la conversazione sta avvenendo tra un allenatore a cui per oltre vent’anni sono state affidate anche squadre giovanili ed una capitana di serie B2, peraltro nota per il contegno impeccabile.

Il pulmino su cui viaggia quest’ultima precede di circa tre quarti d’ora l’auto del tecnico.

Ma se davvero il controllo per strada ci fosse, le forze dell’ordine non penserebbero tanto a traffici d’armi quanto ad una rapina in un supermercato visto che il borsone di alcune giocatrici è ricolmo di biscotti al cioccolato, Ritz, caramelle e soprattutto di un thermos di caffé.

Per occultare le prove, però, Simona versa su se stessa metà del contenuto del thermos.

Il viaggio verso Castellammare è dunque caratterizzato dall’aroma del caffé, che comunque è sempre meglio di quello che troverà il coach nella tazza del cesso dello spogliatoio degli ospiti dopo l’ingresso di giocatrici che evidentemente e comprensibilmente ci tengono a giocare leggere…

Vabbè, avrebbe dovuto essere il post conclusivo delle lodi e delle lacrimucce di commozione e invece è già degenerato nelle schifezze…

Il viaggio aromatizzato al caffé, comunque, dura poco, talmente poco da suscitare una certa sorpresa ai casellanti e alla mamma di Pocahontas.

Non c’è il presidente, impegnato alla Fiera di Oria.

Verso le 17 siamo fuori dall’autostrada e subito dopo, ad un bivio, c’è un cartello da favola che sembra il depliant di un’agenzia turistica pittosto che un’indicazione stradale: Positano, Sorrento, Costiera amalfitana…

E il rammarico della retrocessione aumenta.

Che questa non sia l’ultima volta che veniamo in Campania… Che almeno 100 squadre, da Bolzano a Lampedusa, possano fallire permettendo il nostro ripescaggio in B2…

L’anno scorso toccò alla Palafiom Taranto scomparire; che cavolo, una volta per ciascuno non fa male a nessuno…

Dopo le suggestioni turistiche ci mettiamo in coda ad un folkloristico camion adibito al trasporto di articoli casalinghi, superiamo “il Maradona della pizza” ed entriamo nel cortile della palestra Di Capua.

I play-off sono l’argomento preferito dalle atlete di casa, ma recentemente è arrivata un’altra bella notizia a coronare una stagione già ricca di meritate soddisfazioni: la convocazione nel Club Italia di Marianna Maggipinto, giovanissimo libero del Castellammare, classe ’96. Congratulazioni.

Nell’Oria c’è un’atmosfera indefinibile: un po’ è la tristezza per la fine di un campionato e soprattutto per la conclusione di un’esperienza molto gratificante dal punto di vista delle relazioni (per qualcuna potrebbe essere anche la fine della carriera), un po’ è il desiderio di assaporare fino in fondo per l’ultima volta il gusto di stare insieme. Insomma, un’allegra tristezza, se mi è consentito l’ossimoro.

Ma sul campo i sentimenti saranno messi da parte e prevarrà la passione del gioco e la voglia di monitorare ancora – e per l’ultima volta – i progressi tecnici di una riuscita alchimia (progressi confermati dai parziali altissimi al cospetto della terza forza del campionato).

La palestra è piccola e durante il riscaldamento devo difendere dalle pallonate tanto i pasticcini di Maria Rosa quanto la macchina fotografica. Dovendo proprio scegliere, preferirei che andasse in frantumi la fotocamera…

Formazioni.

Il Castellammare di Stabia schiera Lorena Coppola in palleggio, Lucia Campolo opposto, Luciana Lauro e Alessandra Meglio laterali, Maria Rosa Familio e Filomena Afeltra centrali, Marianna Maggipinto libero.

In panchina con coach Peppe Guarracino: Grazia Marciano, Ilaria Mastellone, Rosa Giordano e Rosa Di Lorenzo.

Nell’Oria il classico sestetto: Stefania Guacci palleggiatrice, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Giorgia Mastria, Annacarla Cozzetto e Priscilla Pisani.

A indisposizione di coach Marcello Presta: Valentina De Tommaso.

Questa volta a sfoggiare un nuovo look è Ivana, ma sono i capelli di Lucrezia ad attirare le attenzioni dei presenti e in particolare del secondo arbitro mentre le squadre sono già schierate per il saluto…

Primo set

Dopo il fischio d’avvio, i lazzi e i sorrisi vengono messi da parte e le due squadre si confrontano in una partita molto gradevole e dal ritmo incalzante.

Il primo punto celeste, in replica ad un’azione offensiva di Filomena Afeltra, lo realizza la sezione “pensionande”: gran difesa di Simona e risoluto mani-fuori di Lucrezia.

Il primo allungo è merito di una doppietta in battuta di Stefania, su cui è anche inutile ripetere quello che andiamo dicendo da diverse settimane. Non ci sono più parole.

Vanno a segno anche Silvietta e Ivana e sul 3-6 si comprende che per le vacanze bisognerà aspettare.

Show stabiese con break da 5 in cui vanno a segno tutte le atlete con licenza di attaccare presenti in campo in quel momento: primo tempo a pallonetto di Maria Rosa Familio, ribattuta di Meglio su ricezione lunga, pipe di Lauro, ace di Campolo e blocco di Coppola su un’altra ricezione incontinente: 8-6.

 

L’Oria incassa ma non molla. Il momento buono per reagire arriva sul 13-11: attacco di Silvietta e fallo di posizione delle campane.

Brindisine nuovamente in vantaggio con Lucrezia e con Ivana, ma il Castellammare effettua un controsorpasso con un tiro della Meglio giocatrice ed un primo tempo fulminante di Familio (18-17).

La centrale partenopea è chiamata a rapporto dall’arbitro.

Lauro è scatenata con i mani-fuori e la coppia Afeltra-Coppola firma il primo muro-punto della partita (22-18).

Sembrerebbe l’inizio della fine, ma il muro campano deve aver stuzzicato la voglia di emulazione delle ragazze brindisine: prima mura Giulia, poi – due volte – Stefania.

Parità (22-22)!

Tocco di seconda della forte palleggiatrice stabiese ed immediata replica di Lucrezia splendidamente smarcata da Stefania (23-23).

Nei momenti più delicati della gara, però, l’Oria ha ancora qualcosa da imparare in termini di “cattiveria” e le padrone di casa sono decisamente più brave a gestire i palloni che scottano: lungolinea di Lauro e muro Campolo-Afeltra (25-23).

Il set è del Castellammare, ma noi siamo in partita.

Secondo set

Tra le gialloblu si rileva l’ingresso di Rosa Di Lorenzo al posto di Luciana Lauro. La riccioluta atleta campana contendeva a Lucrezia la palma di miglior realizzatrice (6 punti); credo si sia trattato di un cambio sperimentale.

Se Mino è impegnato alla Fiera di Oria, nella palestra Di Capua va in scena la fiera degli ace: comincia Ivana, replica Coppola e poi c’è l’immancabile Stefania, che poco prima aveva piazzato anche un tocco di seconda (4-7).

Vanno a segno la new entry Di Lorenzo e Familio, che si conferma una delle centrali più forti del torneo e forse fa ancora in tempo a ricorrere alla Corte Penale Internazionale per il crimine contro l’umanità rappresentato dal suo accantonamento in serie C l’anno scorso, ma l’Oria attraversa un grande momento e il vantaggio aumenta con un’Ivana implacabile ed una Silvietta pungente (8-13).

Castellammare sfiora il pareggio con le “solite” centrali e con un muro di Coppola (12-13), ma ancora una volta il muro viene vissuto dalla Celeste come una provocazione da vendicare con gli interessi: prima Giulia, poi il Koala, con palla che sbatte sulla faccia di Maggipinto accorsa in copertura (12-16).

Cerchiamo di non far arrivare la creatura sfigurata alla convocazione del Club Italia.

La piccina, fra l’altro, sta disputando una partita perfetta precipitandosi a raccogliere servizi destinati a scendere poco oltre la rete e stendendo la mano sotto palloni di cui già si percepiva il rumore dell’impatto sul parquet. Una convocazione pienamente legittimata dalla prestazione odierna.

Anche l’Oria, intanto, legittima il massimo vantaggio con una fucilata di Silvietta da posto due (12-18).

Se il Castellammare è terzo in classifica qualche motivo ci sarà e la spiegazione non tarda ad arrivare anche se avremmo preferito credere sulla fiducia. Comincia Alessandra Meglio (detta ‘a rossa dai tifosi seduti nelle mie vicinanze) con una doppietta, poi tocca a Coppola con un ace, a Di Lorenzo con un pallonetto furbetto e poi ancora a Meglio dopo che Maggipinto ha negato per due volte il punto a Lucrezia.

Pareggio (18-18).

Allungo delle napoletane con sua altezza Afeltra e con Di Lorenzo (21-19); poi, dopo un attacco di Daniela, arriva qualche regalino, inclusa una doppia fischiata a Coppola (che esprime al direttore di gara un certo disaccordo).

Lucia beffa il muro celeste con un pallonetto geniale (22-23), ma ancora più geniale è Lorena Coppola quando gestisce la palla del set facendo saltare a vuoto il nostro muro e smarcando Familio, che non si fa pregare: 25-23.

Terzo set

Rientra Lauro e tocca alla Meglio giocatrice cedere il posto.

Le bocche di fuoco dell’Oria (Lucrezia, Ivana e Silvietta) danno vita alla replica dei primi due set lanciando la fuga della formazione ospite (3-6).

Show di Stefania.

Abbiamo creato una macchina da punti: 12 in 3 set stasera, 13 in 4 set la settimana scorsa.

Fra l’altro, se fino a un mese fa il Koala era specializzato “solo” in muri e battute, adesso ricorre con sempre maggiore frequenza ed efficacia anche ai tocchi di seconda, spingendo il pallone a terra nel modo più classico o individuando gli angolini lontani.

E’ in questo modo che contrastiamo la prolificità di un’altra grande protagonista, Maria Rosa Familio, miglior realizzatrice del Castellammare con 11 punti.

Doppio ace di Ivana, ma le padrone di casa hanno recuperato (11-11).

Grande equilibrio: ai muri di Lucrezia e di Stefania replicano i colpi di Di Lorenzo e di Afeltra (quest’ultima direttamente in battuta): 18-17.

Adesso il servizio è un fondamentale che sorride alla squadra campana, ma restiamo in corsa con gli attacchi di Ivana e Silvietta.

Una diagonale fuori permette all’Oria di tornare in vantaggio con lo stesso punteggio del set precedente (22-23) e poi di giocarsi addirittura una palla-set dopo che le due palleggiatrici hanno piazzato un tocco di seconda ciascuna (23-24).

L’unica cosa spiacevole è che con tre set così tirati non c’è stata la possibilità di dare spazio alle seconde linee.

Lauro annulla il set-point con un mani-fuori e Coppola, direttamente in battuta, ribalta la situazione (25-24).

Adesso è Lucrezia a pareggiare con quello che potrebbe essere l’ultimo punto della carriera di questa giocatrice che, per l’ennesima volta, sarà la top-scorer dell’incontro (25-25).

Sta bene, forse non è mai stata così bene, vanta medie-punti impressionanti e svolge anche una funzione di esempio, di stimolo e di “chioccia” nello spogliatoio; perché lasciare sul più bello? L’età è soltanto un numero da scrivere sui documenti; quelli che contano sono i fatti.

La pistola fumante di questo incontro è nelle mani di Filomena Afeltra: prima schiaccia un primo tempo e poi ammazza la partita con un muro imponente dall’alto del suo 1,90 “presunto” (27-25).

Noi dovremo accontentarci della pistola con cui il Koala si dedicherà alle bolle di sapone negli stessi autogrill in cui incontreremo persone che si vanteranno di avere appena preso botte (“non abbastanza…” – osserverà velenosamente la Leonessa).

A me non piace l’espressione “risultato bugiardo” perché nello sport il risultato è sempre onesto. Nella pallavolo vince chi conquista tre set e vince il set chi arriva prima a 25 punti; dunque anche il risultato di stasera è giusto.

Diciamo che il risultato di 3-0, seppur giusto, è ingannevole e va interpretato leggendo anche i parziali, che raccontano di un Oria che ha conteso tutti e tre i set fino all’ultimo scambio ad una squadra di altissima qualità.

E’ l’ultima soddisfazione, l’ultimo rimpianto.

Chiudiamo, quindi, a testa alta e con la coscienza a posto. Non so cosa si siano detti allenatore e giocatrici nella riunione di fine-partita; questo è quello che penso io.

Quello che spero, invece, è che la riunione non sia stata disturbata dalle… essenze provenienti dalla tazza del gabinetto…

La riunione, in ogni caso, deve aver toccato corde interiori capaci di suscitare una certa commozione visti gli occhi lucidi di queste atlete meravigliose, che hanno onorato se stesse e soprattutto il valore più puro dello sport con la ricerca continua del miglioramento individuale e collettivo. 

L’abbraccio tra le palleggiatrici ci permette di spiegare con un’immagine il motivo per cui a Stefania è stato attribuito il soprannome di Koala…

Infine, c’è un’operazione che bisognava compiere già nella partita d’andata: la misurazione di Filomena Afeltra, la cui statura, in base al più recente Annuario, sarebbe stata protagonista di un improvviso scatto di crescita.

Lo scatto, in effetti, c’è stato: la soglia dell’1,90 è solo sfiorata, ma l’1,86 degli Annuari precedenti è superato. Filomena Afeltra misura 1,89 m. Congratulazioni.

Adesso è proprio finita. Di nuovo auguri all’Arzano, in bocca al lupo a chi sarà impegnato nei play-off, complimenti freschi al Turi per la salvezza, ma complimenti a tutte le squadre di bassa classifica che hanno dato vita a una lotta entusiasmante; il Turi ce l’ha fatta, noi e le altre no, ma nessuna esce di scena senza onore.

Le ultime speranze sono affidate agli eventuali ripescaggi.

O all’acquisto di titoli sportivi… Siamo retrocessi, ma, in fondo, chi se ne fotte? Magari alla Fiera di Oria il presidente sta già acquistando un titolo di serie A1…

Tabellino: Castellammare di Stabia-Oria 3-0 (25-23, 25-23, 27-25)

Castellammare: Campolo L. 3, Marciano 0, Meglio 7, Mastellone NE, Familio 11, Coppola 8, Lauro 10, Giordano 1, Di lorenzo 6, Afeltra 10, Maggipinto (L) – All. Guarracino.

Muri-punto 5, ace 9, errori in battuta 8.

Punti-fatti: 55 (71,4%), errori-punto avversarie 22 (28,6%).

Oria: Mastria NE, Guacci 12, Cozzetto NE, Gallo Ingrao 11, Basile 2, De Tommaso NE, Lonoce 2, Mastandrea 8, Liace 15, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.

Muri-punto 7, ace 8, errori in battuta 7.

Punti fatti 49 (69%), errori-punto avversarie 22 (31%).

Fette di torta” su 148 scambi: PF Castellammare 37,1%, PF Oria 33,1%, EP Castellammare ed EP Oria 14,9%.

Arbitri:Francesco Colamatteo e Raffaele Cafaro.

Altri risultati: Caserta-Arzano 0-3, San Pietro Vernotico-Gricignano 3-0, Accademia BN-Spezzano 2-3, Turi-Livi Potenza 3-1, ASCI Potenza-Lavello 3-1, Trepuzzi-Battipaglia 1-3.

Classifica:Arzano 76; San Pietro Vernotico 69; Castellammare di Stabia 55; Gricignano 49; Accademia BN 45; Caserta 42; Livi Potenza 38; ASCI Potenza 35; Spezzano 33; Turi 28; Battipaglia 27; Oria 18; Lavello 16; Trepuzzi 15.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Caserta 350,00; Turi 250,00; Gricignano 120,00; ASCI Potenza e Oria 90,00; Livi Potenza 50,00; Castellammare di Stabia e Battipaglia 40,00; tutte le altre 0,00.

Il Caserta ha le mani sul trofeo, ma per la matematica certezza bisogna attendere l’ultimo comunicato del Giudice Federale. Per l’Oria un onorevole quarto posto condiviso con l’ASCI Potenza.

Prossimo turno: niente più, sigh…

 

NOTE:

(1) VAZQUEZ MONTALBAN, M., I mari del sud, Feltrinelli, Milano, 12^ ediz. 2006 (1^ ediz. 1994), pag. 189.


ORIA-CASTELLAMMARE DI STABIA 3-2

1 febbraio 2011

Domenica 30 gennaio 2011 – ore 18.00

La rivolta dei deboli e degli oppressi si trasferisce dal Maghreb al palazzetto dello sport di Oria. Il vento della ribellione dilaga e muta la geopolitica del mondo. Il fuoco della riscossa infiamma i cuori delle giocatrici celesti, che lanciano un monito alle dirette concorrenti. Anzi, a tutte le squadre del girone. Anzi, a tutta la pallavolo italiana. L’Icost Oria è viva e lotta per risalire la classifica sino alla vetta, sino alla B1, sino allo scudetto nell’arco di tre anni. Da oggi nessuno può sentirsi al sicuro dal furore guerriero di Lucrezia Liace e compagne. Sì! Bin Laden ci fa una pippa. Cacchio!

Per il momento, veramente, abbiamo raggiunto solo il penultimo posto. Di misura.

Ma questi sono dettagli; l’importante è sollevare il morale ed acquisire la consapevolezza di potersi giocare ogni partita.

Partiamo dall’inizio, dal pomeriggio di domenica.

Il primo obiettivo raggiunto dalle ragazze è stato quello di non essersi lasciate influenzare dalla mestizia dell’ambiente e da quegli stronzi che avevano preso impegni assicurando che alle 20 si sarebbe già tornati a Taranto. Io tra questi.

Solo chi è sceso sul parquet ci credeva. E ci credeva anche il Re della curva che ha saputo dare fiato alla trombetta per cinque lunghi set dopo aver accantonato “La questione morale”, un saggio di Roberta De Monticelli volto alla difesa della nostra esperienza morale a fronte delle endemiche sudditanze verso il malaffare nell’attuale clima di scetticismo etico.

Non so se anche nelle curve degli stadi di calcio i capi-ultras condividano siffatti interessi.

Come se non bastassero i netti sfavori del pronostico e lo scetticismo etico e non etico dilagante, si è aggiunto il forfait dell’inossidabile libero-martello-già palleggiatrice Simona Leone.

Coach Marcello ricolloca così Ivana in posto quattro, lancia nel ruolo di libero Priscilla (che in B2 aveva giocato soltanto spezzoni di set sostanzialmente ininfluenti; il suo è quindi un “esordio di fatto”) e porta in panchina una ragazza del ’97, Giorgia Mastria.

E così strappiamo al libero ospite il primato anagrafico, anche se bisogna dire che la piccola Maggipinto (classe 1996) è titolare inamovibile.

A proposito, le giocatrici infraquindicenni quale documento presentano agli arbitri visto che la carta d’identità si può avere solo a 15 anni?

In ogni caso, il torneo Under 18, in confronto a questa partita, sembra il campionato dei pensionati INPS.

In conclusione, l’Oria schiera Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao schiacciatrici, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Priscilla Pisani libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso e Giorgia Mastria. E naturalmente il vicecoach Peppe Catapano.

Sul piano scaramantico ci sono due novità interessanti: 1) invece del gattaccio nero incrociamo, in agro di Oria, un gregge di capre; 2) in tribuna c’è il preparatore Maurizio Bottazzo.

Una terza novità emergerà nel corso della gara e ne parleremo in seguito.

Per il momento dobbiamo convenire che potrebbe essere opportuno procurarsi una capretta da portare in palestra fino alla fine della stagione. E se Annacarla e Lucrezia dovessero dare di nuovo confidenza ai gatti, saranno mazzate.

Per quanto riguarda Maurizio, diciamo che gli scambi tra Oria (e prima Palafiom) e San Vito dei Normanni fino adesso sono sempre stati asimmetrici: ogni volta che veniva Lorè a vedere la Palafiom, abbiamo sempre fatto cacare; ogni volta che siamo andati noi al Palamacchitella, il San Vito ha vinto brillantemente. Anzi, dalla partita con il Matera ha inanellato una serie positiva di quattro vittorie consecutive (ci dispiace per il señor Castillo).

Consideriamo la presenza di Maurizio una specie di anticipo, ma se il San Vito ci prestasse la Rourke per riconoscenza, non ci dispiacerebbe.

Passiamo al Castellammare di Stabia: Lorena Coppola in palleggio, Lucia Campolo opposto, Luciana Lauro e Alessandra Meglio laterali, Maria Rosa Familio e Mariateresa Filosa centrali, Marianna Maggipinto libero.

In panchina con coach Peppe Nica: Grazia Marciano, Ilaria Mastellone, Rosa Giordano, Francesca Maresca, Rosa Di Lorenzo e Filomena Afeltra, la giocatrice più alta del girone.

Coppola è stata la prima ad uscire dagli spogliatoi e per una decina di minuti è stata anche l’unica. Si è passata la palla da sola rincorrendola per il campo. A un certo punto si è lamentata con se stessa per un’alzata imprecisa…

Primo set

La partita inizia con un attacco di Lucia Campolo dopo una prima magia proprio della Coppola: volteggio con alzata all’indietro.

Questa è una delle mie palleggiatrici preferite; la ricordo ai tempi del Centro Ester quando orchestrava la squadra partenopea con grande personalità. A 18 anni. Quella stagione si chiuse nella fatale Ostuni con la retrocessione, ma l’ascesa pallavolistica della Coppola non si è arrestata ed è anzi culminata nella marcia trionfale del Sala Consilina verso la B1 lo scorso anno.

Lucrezia e Daniela rispondono al primo scatto delle ospiti: murano insieme, Daniela fa un ace e Lucrezia mura di nuovo (3-2).

La nostra laterale è in forma smagliante: prima replica a Filosa e poi a Meglio con un lungolinea da posto due, posizione poi rilevata con altrettanta efficacia dalla conduttrice abituale Silvietta (6-4).

Sbagliamo due servizi, ma recuperiamo con un bel pallonetto di Daniela e con una pipe di Lucrezia, già al quinto punto personale (10-8).

Oria sta difendendo benissimo e parte del merito sta nell’immediato adattamento di Priscilla alle responsabilità del ruolo.

Anche il Castellammare, però, difende ottimamente e in più prende avvio la serie di fast e primi di tempi di Maria Rosa Familio. L’anno scorso, mentre la Coppola guidava il Sala verso la B1, la Familio veniva incredibilmente relegata in serie C, categoria indegna di una centrale così brava. E pure tanto simpatica.

Sul 12-10 la Celeste ha un guizzo: attacco di Lucrezia, muro di Giulia, bis di Lucrezia ed ace di Stefania, che non solo sta servendo come Kazinsky ma sta anche variando il gioco con grande maestria (16-10).

Rompe il ghiaccio anche Ivana e l’Oria raggiunge il massimo vantaggio: 18-11.

Le speranze vengono soffocate da uno spietato break di 1-10 delle ospiti: 3 punti di Familio, 2 di Lauro, 2 della Meglio gioventù, uno di Campolo e un paio di errori nostri.

Ecco – si teme – il solito Oria che prima illude e poi si spegne (con il Turi usai una metafora meno elegante…).

La Nemesi Stabia, oltre a dare una dimostrazione di potenza, fa le cose a doppione: due attacchi di Lauro e due muri consecutivi di Filosa che chiudono il set (21-25).

Secondo set

Lucrezia ci prova anche di testa, ma Coppola ha deciso di inaugurare i parziali con passaggi di alta classe (smarcando splendidamente Campolo) e adesso anche con servizi velenosi (0-3).

Quando forse coach Marcello inizia a pensare al time-out, l’Oria ritorna prepotentemente in partita. Due le armi vincenti: gli attacchi della solita Lucrezia ed i servizi strepitosi con cui vanno direttamente a segno Daniela, Stefania e poi Silvietta (per due volte consecutive).

Chiuderemo con ben 18 battute vincenti (lo stesso numero di errori delle nostre avversarie in questo fondamentale).

Il vantaggio (11-8) viene subito risucchiato dalle ospiti, a segno con Lauro, Filosa (muro) e poi Coppola (12-13).

Break da 5 per l’Oria, firmato dalla componente “indigena”: tre attacchi di Lucrezia e due ace di Daniela (17-13). Wow!

Controbreak delle napoletane: Campolo, Lauro, Filosa (muro, tanto per cambiare) e Meglio. Tutto da rifare (17-17).

E si rifà.

Bel primo tempo di Pocahontas e poi Stefania va a servire tre saette consecutive: la prima consente a Silvietta di murare, l’ultima è un punto diretto (21-17).

Un’indecisione goffa (22-20) sembra il preludio di una delusione incombente, ma questa volta le atlete celesti non si fanno sfuggire il parziale: bel primo tempo veloce di Giulia, muro di Silvietta e Daniela stoppa una ricezione lunga delle ospiti (25-20).

Sarà il set della bandiera? Sarà solo un set di prestigio contro una signora squadra?

Terzo set

Niente affatto; il meglio dell’Oria deve ancora venire e viene proprio adesso. L’inizio è subito brillante: Lucrezia, Ivana con due ace e Stefania a muro (4-0).

C’è anche un muro di Filosa, ma Lucrezia è inarrestabile: mani-fuori e poi diagonale.

Segue ace di Stefania (5 ne ha fatti in tutto la ragazza).

Mani-fuori di Campolo e palla piazzata da Ivana nell’angolo del posto uno.

Se il Castellammare è al terzo posto ci sarà un motivo e in effetti la squadra campana, per ampi tratti della gara, è indubbiamente bella a vedersi per il suo equilibrio e per le sue individualità.

Quello del break da 4 è uno di questi tratti: Campolo, Meglio e Familio (che raccoglie fast dal cielo e le piazza dove vuole): 10-7.

Giulia interrompe la striscia delle ospiti murando con Silvietta e partecipando alla sagra degli ace (12-7); poi tocca alle attaccanti: Silvietta, Ivana e Lucrezia, che non spreca un bel salvataggio di Priscilla (15-9).

Il nostro libero non sembra avvertire l’emozione dell’esordio da titolare e disputa una partita diligente e grintosa.

Dall’altra parte c’è Luciana Lauro, altra giocatrice che non per niente viene dalla grande scuola di via Repubbliche Marinare: 15-11.

E’ il momento della verità.

L’Oria allunga con Lucrezia, Daniela (ennesimo ace) e Giulia (ennesimo muro), ma il Castellammare ritorna a -3 con una diagonale a fil di rete di Lauro, un muro di Filosa e un mani-fuori di Meglio (18-15).

Sul 19-16 un’Oria da favola.

Lucrezia va a segno e le ospiti tirano sulla rete. Attaccato alla rete, veramente, c’era anche il viso di Pocahontas.

Dopo aver recuperato il nasino da piazza Manfredi, la nostra giovane centrale decide di restare in campo ed è proprio lei a chiudere la striscia positiva delle brindisine con un magnifico primo tempo a pallonetto (24-16).

Castellammare annulla la prima palla-set, ma Silvietta regala al gentile pubblico la prima gioia stagionale: 25-17 e – male che vada – è già il primo punto casalingo della stagione.

L’esito del parziale, però, comporta un onere aggiuntivo per il nostro opposto, che da adesso sino alla fine della carriera dovrà porgere il pallone ad ogni giocatrice che va al servizio.

Credo che il regolamento, nell’interesse stesso delle tesserate, dovrebbe sanzionare queste condotte; altro che le parolacce e i comportamenti antisportivi…

A parte gli scherzi, è stato un set avvincente e c’è un dato che mi sembra piuttosto significativo: su 42 scambi complessivi soltanto 5 si sono conclusi con un errore-punto: 2 servizi delle ospiti, il loro trattamento antirughe preventivo sul volto di Pocahontas, 2 tiri sulla rete dell’Oria.

Quarto set

Le due squadre tirano un po’ il fiato concedendosi adesso qualche imprecisione. Coach Nica, intanto, conferma dall’inizio del set Grazia Marciano (che era subentrata a Lauro) e introduce Francesca Maresca al posto della Meglio giocatrice.

Riprendono i passaggi brillanti di Stefania, che poi martella in battuta e compie anche un miracolo difensivo permettendo a Silvia di piazzare un’intelligente palletta (5-2).

Ma è tutta la squadra che sta difendendo con le unghie buttando il veleno su ogni pallone. La nostra metà campo sembra una pertinenza del puttaniere di Arcore: non si può entrare neanche con un mandato di perquisizione.

Ivana di forza, Dani e Silvietta a muro, Giulia in battuta e di nuovo Dani e Silvietta a muro (9-5).

Beh, qualcosa entra nella metà campo celeste: un tiro di Campolo, un pregevole pallonetto di Familio (imitato con successo da Daniela) e soprattutto i tiri mancini di Grazia Marciano, dotata di una diagonale notevole (11-13).

Spesso Marcello grida “niente!”, intendendo che non bisogna murare, ma sistematicamente nisciùn’ l’ dà denz’…

Lucrezia e Silvietta pareggiano e inizia un duello punto a punto. Palpitante!

L’alternanza è interrotta da Marciano, che attacca e mura (17-19), ma la reazione di Lucrezia è furiosa: 3 punti consecutivi ed è sorpasso (20-19)!

Il secondo è uno dei punti più emblematici della partita: la nostra banda prima difende una bomba di Maresca e poi va a raccogliere il passaggio di Stefania trasformandolo in un lungolinea perfetto.

La stessa Maresca, però, ci trafigge due volte rimediando agli errori in battuta delle compagne (22-21).

E’ di nuovo una sfida punto a punto: Campolo, Ivana (dopo un salvataggio di Priscilla), Campolo, Silvietta: 24-23 e palla-match per l’Oria!

Purtroppo l’occasione irripetibile viene buttata al vento; le ospiti mantengono i nervi saldi e ribaltano il destino del set con due attacchi vincenti ed un nostro errore finale (24-26).

Tie-break

E’ il primo tie-break dell’intero campionato oritano. In verità, ce ne sono stati pochini nell’intero girone: appena 10 in 12 giornate, ossia 10 in 84 partite.

Le nostre attaccanti non sembrano affatto stanche, ma il Castellammare replica e tenta l’allungo con Familio e Marciano (4-7).

Silvietta pesca dal cilindro l’ennesimo ace e Lucrezia questa sera sfoggia una pipe infallibile: due attacchi da seconda linea finiscono a terra e le brindisine cambiano campo in vantaggio (8-7).

Ivana, con un ace, risponde a Filosa, ma Lauro (appena rientrata al posto di Marciano) e Maresca tengono la partita in equilibrio (11-11).

Mani-fuori di Lucrezia e attacco fuori delle ospiti: 13-11!

Mani-fuori di Campolo e diagonale di Lucrezia, che mette a terra il suo 32^ punto personale offrendo alla squadra celeste due palle-match (14-12)!

Una Campolo sempre determinata nei momenti topici annulla la prima; poi Silvietta rispolvera la fama di “chiudi-partita” e regala all’Oria una vittoria tanto insperata quanto meritata sulla terza forza del campionato (15-13)!

Che partita! Che cuore!

Io non credo che l’Oria sia stato molto diverso da altre prestazioni. Sì, le ragazze sono state micidiali in battuta, hanno murato meglio, hanno ampliato la gamma di soluzioni offensive con più pipe e più conclusioni delle centrali e Lucrezia è stata semplicemente stellare.

Ma forse la vera ragione della vittoria è stata la capacità di conservare la stessa intensità di gioco per tutta la partita, dal primo all’ultimo scambio. E che grinta!

Pur nella sconfitta, il Castellammare ha evidenziato qualità tecniche eccelse ed anche molta signorilità.

L’unico rammarico, per quello che mi riguarda, è non aver proceduto, per un eccesso di discrezione, alla tradizionale misurazione della “vetta” del campionato, Filomena Afeltra. Spero che ci sia occasione al ritorno.

Tabellino: Oria-Stabia 3-2 (21-25, 25-20, 25-17, 24-26, 15-13)

Oria: Guacci 6, Cozzetto NE, Gallo Ingrao 11, Basile 9, De Tommaso NE, Lonoce 10, Mastandrea 17, Liace 32, Mastria NE, Pisani (L) – All. Presta.

Muri-punto 11, aces 18, errori in battuta 8.

Punti fatti 85 (77,3%), errori-punto avversarie: 25 (22,7%).

Castellammare di Stabia: L.Campolo 14, Filosa 8, Marciano 9, Meglio 12, Mastellone NE, Familio 11, Coppola 2, Lauro 14, Giordano NE, Maresca 8, Di lorenzo NE, Afeltra 190 cm, Maggipinto (L) – All. Nica.

Muri-punto 9, Aces 4, errori in battuta 18.

Punti-fatti: 76 (75,2%), errori-punto avversarie: 25 (24,8%).

Fette di torta” su 211 scambi: PF Oria 40,3%, PF Stabia 36,1%, EP Oria 11,8%, EP Stabia 11,8%.

Arbitri: Gianluca Mallardi e Roberta Anelli.

Altri risultati: Arzano-Caserta 3-0, Gricignano-San Pietro V. 1-3, Spezzano-Accademia BN 1-3, Livi Potenza-Turi 3-0, Lavello-ASCI Potenza 0-3, Battipaglia-Trepuzzi 3-1.

Classifica: Arzano 39; San Pietro Vernotico 36; Stabia 29; Caserta e Accademia BN 26; Gricignano 25; Livi Potenza 19; ASCI Potenza 16; Spezzano 15; Trepuzzi 12; Turi 11; Battipaglia 10; Oria 5; Lavello 4.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 150,00; Turi 50,00; ASCI Potenza e Oria 40,00; tutte le altre 0,00.

Tutto fermo.

Prossimo turno: Oria-Accademia Benevento, domenica 6 febbraio, ore 18.00.