ORIA-PRESICCE 2-3

25 dicembre 2012

Due set da leonesse

Domenica 23 dicembre 2012 – ore 18.30

Per chi non dovesse riuscire a visualizzare il filmato di YouTube qui sotto, tratto dal film “Scusate il ritardo”, Lello Arena chiede a Massimo Troisi se sia meglio un giorno da leone o 100 giorni da pecora.

“Meglio un giorno da leone, no…?!” – sottolinea il primo.

“Che ne saccie io d’ ‘a pecora e d’ ‘o liòne? – replica il grande e indimenticato Troisi – Fai 50 giorni da orsacchiotto: non fai ‘a figura di merda d’ ‘a pecora e nemmeno ‘o lione che però campa ‘nu iuorno…”

L’Oria ha disputato 2 set da leoni (con una grande prova della Leonessa, appunto), 2 set da pecorelle in cui le ragazze hanno per lo più subìto il Presicce ed un tie-break da orsacchiotti, giocato con grande cuore ma privo nel finale di quella “cattiveria” agonistica necessaria a concludere con successo l’incontro.

Più luci che ombre, a mio modesto avviso; peccato che alla fine rimanga il sapore amaro della delusione.

Facendo un passo indietro, non era la presunta previsione dei Maya a preoccupare prima di questa partita. Se siamo qui a parlarne dopo il 21 dicembre vuol dire che gli antichi abitanti dell’America Centrale hanno sbagliato calcoli o sono stati male interpretati. Il mondo è stato risparmiato e il catastrofismo dei Maya ha preferito concentrarsi sulla povera Noemi.

No, il timore non erano i Maya. Il timore era: come faranno le giocatrici dell’Oria ad affrontare un evento sportivo dopo la colossale abbuffata di panzerotti a casa di Annacarla martedì scorso?

03 - Panzerotti

Ho sentito atlete ammettere di averne mangiati cinque o più e di aver distinto quelli tradizionali con affettati e quelli alla nutella, grande specialità di casa Cozzetto.

Dopo il lancio di Felix Baumgartner da 39 chilometri di altezza, il 2012 si chiude, quindi, con un’altra sfida alle leggi della fisica: saltare in corrispondenza di una rete di volley con una quantità significativa di panzerotti nello stomaco. E’ possibile? Ce la faranno le furie rosse?

E ce la farà Marcello a restare indenne dalle previsioni di un’altra americana, Pocahontas, assai più efficace e puntuale dei Maya? Se lo chiede anche il tecnico oritano mentre si gratta la crosta di una ferita alla gamba, conseguenza di una rovinosa caduta al palazzetto di Leporano.

Mister Presta sperimenta la nuova penna ricevuta in omaggio dalla FIOM ed un nuovo bar per il caffé pre-partita. Credo che questi esperimenti non avranno futuro.

Penna FIOM

Chissà sulle penne della CISL cosa c’è scritto. “A Daniela (Fumarola, nda) da Girolamo”, forse…

O magari “Al sindacato amico da parte del Gruppo Riva”…

O forse “Saluti e baci dalla latitanza. Vostro Fabio”…

Ma si è parlato di Maya, di Pocahontas e dunque di Americhe e – visto che affrontiamo proprio il Preisicce – voglio ricordare con affetto e simpatia Alanna Rutan e Jamie Marie Voyvodic, che l’anno scorso hanno regalato al volley pugliese tecnica, simpatia, correttezza e un grande esempio di professionalità.

Nel palazzetto di Oria nessuna novità: i parenti di Alessandra Piccione (buon Natale anche a lei) vigilano ben allineati sui loro trespoli oltre i finestroni, il freddo è notevole e piove proprio in corrispondenza dell’uscita dagli spogliatoi. Non piove in modo fitto, in verità, ma il parquet presenta comunque una vistosa pozzanghera per effetto di una goccia che cade dal soffitto ogni due minuti e mezzo. Se passano gli arbitri proprio in quel momento, siamo rovinati…

A proposito, sono arbitri mai visti prima, almeno che io ricordi. Una si chiama Denise Mary Rose e sospetto che, in assenza della mitica Alanna, possa trattarsi di una lontana cugina dell’opposta californiana.

Pocahontas vs. Romanelli

Formazioni.

Nell’Oria registriamo il grande ritorno di Ida Taurisano a un mese esatto dall’infortunio di Cutrofiano: Annacarla Cozzetto palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone schiacciatrici, Giulia Basile e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Sara Giuffrè, Désirée Calderone, Simona Bianco e Veronica Parisi.

Il Presicce schiera Roberta Romanelli palleggiatrice, Valentina Zappa opposta, Carmen Vantaggiato e Simona Armida laterali, Virginia Piscopo e Stefania Frasca centrali, Alessandra Calò libero.

In panchina con coach Alfredo Montanile: Lorena De Giorgi, Ilaria Negro e Isabella Buffelli.

Simona Armida

Due cose saltano agli occhi. La prima è che siamo in presenza del primo caso di clonazione di una squadra di pallavolo: in pratica quasi tutto l’Ugento 2011-’12 è stato replicato nell’attuale Presicce (Vantaggiato, Zappa, Piscopo, Frasca).

La seconda cosa è che siamo in presenza di una formazione di tutto rispetto e decisamente sottostimata dalla classifica.

Primo set

Primo scambio, primo dubbio sciolto. Le leggi della fisica devono essere riscritte perché le atlete dell’Oria riescono a saltare nonostante la zavorra dei panzerotti. E’ come il welfare dei paesi scandinavi e la famosa legge del calabrone: dato il peso del suo corpo e la fragilità delle sue ali, un calabrone non dovrebbe poter volare. Eppure vola. Allo stesso modo, Paesi con un capillare sistema di sicurezza sociale pubblica come quelli scandinavi dovrebbero essere destinati al fallimento; invece funzionano (se ne facciano una ragione i golpisti bocconiani che in Italia fanno macelleria sociale con la scusa del debito pubblico di ‘sta minchia). (1)

Ida Taurisano

Tre punti della Leonessa in quattro scambi (3-1).

Passa un pallonetto di Zappa, ma poi la difesa dell’Oria respinge tutti gli assalti e costringe le bocche di fuoco ospiti all’errore per esasperazione.

Quattro attacchi leccesi in uno scambio, quattro strepitose difese brindisine prima dell’esaltante secondo tocco di Annacarla (6-2).

A questo punto mi viene da pensare che i panzerotti, più che da un dietologo, forse dovrebbero essere analizzati dalla Sezione Narcotici della Questura…

Ivana Gallo Ingrao

Forse è l’Oria più bello dall’inizio della stagione per tecnica, per reattività, per determinazione. Furie rosse proprio!

E lo spettacolo prosegue: lungolinea di Ivana da sinistra, lungolinea di Ida da destra (9-4).

Si alza il muro del Presicce grazie alle sue brave centralone, ma la Leonessa è in serata di grazia e schiaccia il suo sesto punto personale (14-10).

Sette leonesse

Il turno in battuta della capitana Daniela riserva ulteriori soddisfazioni: 2 ace “puliti” con un servizio ricevuto male dalle salentine nel mezzo (lo considero un terzo ace). Stiamo godendo (19-11).

Coach Montanile ferma il tempo e sostituisce la palleggiatrice.

Ivana piazza un mani-fuori e Vantaggiato realizza una doppietta, sia pure con un po’ di fatica perché tutte, proprio tutte le giocatrici dell’Oria stanno difendendo con il coltello in mezzo ai denti (20-15).

Ida sbaglia un pallonetto. Nello scambio successivo la stessa opposta scarica sul campo del Presicce un bolide indifendibile (22-16).

E qui c’è tutto l’Oria di questa domenica: la perfezione è impossibile e l’errore capita, ma, invece di scoraggiare, l’errore è un incentivo ad essere spietate nell’occasione successiva.

E’ lo stesso atteggiamento di Simona: prima tira fuori per troppa foga, ma subito dopo centra il suo settimo bersaglio personale coronando un parziale da favola.

Finisce 25-19 ed è un Oria da spettacolo puro.

Anzi, vi chiedo perdono per aver scritto che a Tuglie avete fatto cacare…

Secondo set

Subito a segno la Leonessa, ma poi c’è l’attesa reazione delle ospiti con Vantaggiato, Piscopo (muro) e Zappa (2-4).

Stefania Frasca

Mura anche Nocciolina ed inizia una breve fase in cui le attaccanti di entrambe le squadre tirano un po’ il fiato e si concedono qualche imprecisione. Fa eccezione Vantaggiato, molto costante in tutta la partita: grazie ad i suoi attacchi il Presicce si porta sull’8-11.

Simona cede il posto a Veronica perché l’antidoping non vuole aspettare la conclusione della partita.

Frasca effettua la battuta, Ida urla “buona!” ma Veronica non le dà ascolto contravvenendo alla regola non scritta che Ida ha sempre ragione: ace.

Rientra Leo.

Oria decide di prendersi il set e lo fa con un break (7-0) impressionante: primo tempo di Giulia, attacco di Ivana dopo un miracolo difensivo di Giorgia (bravissima anche lei stasera), attacco di Ida, altro punto di Ivana, errore ospite, ace di Annacarla e sigillo di Ida (15-12).

Giorgia Mastria

Annacarla, fresca di ace ed autrice di 6 servizi insidiosi, decide di effettuare una battuta creativa e tenta di mandare il pallone, lemme lemme, nel posto due avversario. Prende la rete. Tirando un po’ più forte avrebbe fatto una magia, tirando un po’ più piano avrebbe rischiato le “paste” rendendo felici tutte le compagne, che un bis di panzerottata lo avrebbero certamente gradito.

Piscopo e Zappa oppongono resistenza, ma i fuochi d’artificio oritani non sono finiti: sciabolate di Ida e colpi di fioretto di Leo, che piazza un pallone nell’angolino del posto uno (23-15).

Daniela Lo Noce

L’Oria è sempre più bello; nel Presicce si corre ai ripari con una girandola di sostituzioni.

Gli ultimi punti brindisini sono riservati a Daniela, autrice di due fast quasi consecutive (25-18).

Terzo set

Il passaggio dal sogno all’incubo può essere breve, purtroppo: Ida chiede il cambio perché avverte dolore in una parte della gamba molto a rischio. Entra Veronica, che attacca subito con successo (1-3), ma è impossibile nascondere un po’ di preoccupazione (per la salute di Ida innanzi tutto, e poi per l’andamento dell’incontro).

Ida infortunata

Nel Presicce inizia a macinare punti anche Armida (che fino adesso si è dedicata soprattutto – ed in modo egregio – alla fase difensiva) e per restare in partita dobbiamo ricorrere a qualche stratagemma, come il mani-fuori ottenuto da Annacarla con un attacco di pugno (6-7).

Show di Valentina Zappa: prima tira una bomba, poi un pallonetto che tocca il suolo poco prima dell’arrivo di una mano brindisina (7-11). L’arbitro fischia il punto ma Ivana e compagne continuano a giocare e a quel punto anche le ospiti continuano a giocare e poi di nuovo le oritane e poi si va avanti così per un’altra mezz’ora.

Valentina Zappa

Veronica mura un attacco leccese ma l’arbitro aveva appena fischiato una doppia a Romanelli (9-14). E’ sempre punto per l’Oria però sarebbe stato più bello il muro.

L’Ugento, ehm, volevo dire il Presicce dilaga: 2 fast di Frasca, un errore nostro, 2 attacchi di Vantaggiato ed anche un tiro da posto due di Romanelli (9-20). E’ lo stesso “raptus offensivo” che ogni tanto coglieva anche la nostra Stefania, non a caso presente in tribuna (contrariamente a Silvietta, che aveva detto che sarebbe venuta e invece n’ha fatt’ ‘u bidòne…).

Devo dire che Romanelli è una palleggiatrice che stilisticamente mi è sempre piaciuta e questi lampi da opposta rafforzano il mio giudizio positivo.

Roberta Romanelli

Zappa spedisce un pallone di rimbalzo sul volto di Piscopo, Leo e Ivana ottengono dei servizi vincenti, ma ormai il set è andato (19-25).

Quarto set

Nell’Oria c’è Sara al posto di Nocciolina. Sono proprio le centrali (Giulia e la stessa Sara) a siglare i primi punti per le padrone di casa, ma le nostre attaccanti stanno cominciando ad essere un po’ imprecise mentre Armida, Zappa e Vantaggiato incrementano le proprie percentuali di positività (2-7).

Grande Annacarla, a segno in bagher, ed ottima Leonessa in battuta con 2 ace consecutivi (5-7).

Simona fa punti anche con la pipe, ma il Presicce prende il largo con i muri di Frasca, gli attacchi di Zappa e i mani-fuori di Armida (8-16).

Stasera Leo è incontenibile sia quando attacca che quando parla; una discussione con l’arbitro rischia di degenerare e coinvolge anche alcuni tifosi ospiti. Nulla di grave, comunque.

Piuttosto, non so cosa abbiamo fatto di male a Valentina Zappa, che ogni volta che gioca contro di noi sembra strasformarsi in una Gamova che ha bevuto 35 caffè (7 punti in questo set, 22 in totale).

Se Zappa punisce sistematicamente la nostra difesa, Armida mortifica i nostri attacchi andando a raccogliere tutto quello che piove nella metà campo salentina (tranne la goccia d’acqua all’ingresso del campo).

Giulia Basile

Mura Sara (12-21), ma il fondamentale è ben sfruttato anche dal Presicce, che chiude il parziale con Zappa e Piscopo (12-25).

Tie-break

Il Presicce ha rimontato due set ed è dunque in una posizione psicologica più favorevole. Le furie rosse (con Daniela di nuovo in campo), però, sono brave a ritrovare se stesse nel momento più delicato. Il tie-break, infatti, comincia bene: ad Armida replicano Leo e Giulia (2-1), poi ancora Armida e mini-break delle brindisine (Veronica, Leo e ancora Veronica in battuta). Sul 5-2 coach Montanile ferma il gioco.

Il timeout è rigenerante per le ospiti: attacco Vantaggiato, ace di Frasca, muro di Romanelli e tiro fuori dell’Oria (5-6).

Simona Leone

Doppietta di una Simona stellare, top-scorer della serata con 22 punti al pari di Valentina Zappa.

Tocco di seconda di Romanelli e attacco vincente di Ivana: si va al cambio di campo da una posizione di vantaggio (8-7).

Zappa e Vantaggiato aprono e chiudono un break da 4 che costringe Marcello a chiamare il time-out (8-11).

Daniela prova a farsi carico della riscossa oritana: prima piazza una fast, poi mura un attacco di Zappa (10-11) dopo che Romanelli aveva urtato una compagna la cui identità mi è sfuggita ma la cui robustezza è stata indiscutibilmente confermata da un rumore sordo ed inquietante che si è sentito fino a Brindisi.

Romanelli ko

C’è una brevissima sospensione durante la quale la palleggiatrice riesce a trovare le risposte ai quesiti fondamentali sul senso della vita e poi si riprende a giocare – ahimé – con una sola squadra in campo: Armida approfitta di una nostra indecisione difensiva, Frasca mura, Zappa piazza il pallonetto e poi replica senza pietà ad una nostra fast a uecchio (10-15).

Il Presicce corona così una rimonta costruita nella testa prima ancora che nelle braccia. L’Oria paga oltremisura l’infortunio di Ida. Nessuno può negare l’importanza che riveste una fuoriclasse del suo calibro però il tie-break ha dimostrato che qualcosa avremmo potuto osare anche senza l’opposta che il mondo ci invidia.

Per allietarci le feste ci sono due possibilità: o si replica la panzerottata (a cui, peraltro, sono stato colpevolmente assente) oppure rileggiamo la partita partendo dalla fine e lasciando così per ultimi due set magnifici, quelli vinti dall’Oria-che-vogliamo e che si è materializzato in tutto il suo splendore.

Buon Natale e buon anno a tutti.

Babbo Natale

Tabellino: Oria-Presicce 2-3 (25-19,  25-18,  19-25,  12-25,  10-15)

New Volley Oria: Carone NE, Cozzetto 4, Gallo Ingrao 15, Giuffrè 2, Basile 3, Calderone NE, Taurisano 8, Deandri 7 (panzerotti, di cui 3 con la nutella), Leone 22, Bianco NE, Parisi 7, Lo Noce 8, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, ace 11, errori in battuta 9.

Gap Volley Presicce: Vantaggiato 16, De Giorgi 0, Zappa 22, Negro 0, Buffelli 0, Romanelli 4, Piscopo 7, Frasca 10, Armida 12, Calò (L) – All. Montanile.

Muri-punto 9, ace 4, errori in battuta 4.

Arbitri: Danilo Arseni e Denise Mary Rose Bianchi.

Presicce

Altri risultati: Casarano-Assi Brindisi 0-3, Nardò-Ugento 0-3, Pallavolo 80 BR-Cutrofiano 0-3, San Cassiano-Collepasso 1-3, Taranto-Galatina 3-0, Spongano-Squinzano 3-1.

Classifica: Assi Brindisi e Ugento 27; Cutrofiano 26; Collepasso 25; Taranto 21; Spongano 17; Oria 13; Galatina e Presicce 12; San Cassiano e Pallavolo 80 BR 11; Nardò e Casarano 4; Squinzano 0.

Veronica Parisi

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 270,00; San Cassiano 165,00; Collepasso 80,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52; Spongano 40,00; Assi Brindisi 35,00, tutte le altre 0,00.

Entra in classifica lo Squinzano, che sconta con 52,00 euri il cambio del campo di gara.

Prossimo turno: Ugento-Oria (Coppa Puglia), sabato 29 dicembre 2013, ore 18.30 (avete conquistato il punto decisivo vincendo due set? E mo so’ ca##i vostri…).

Poi: Squinzano-Oria, sabato 5 gennaio 2013, ore 18.30.

NOTE

(1) Cfr. BORIONI, P. (a cura di), Welfare scandinavo, Carocci, Roma, 2003, pag. 57.


COLLEPASSO-ORIA 3-0

18 dicembre 2012

Agghiacciante

Domenica 16 dicembre 2012 – ore 18.30

Agghiacciante è un termine che può essere interpretato in due modi, entrambi validi, per definire la partita giocata dall’Oria in quel di Tuglie.

In senso letterale, forzando un po’ il vocabolario, potrebbe essere inteso come qualcosa che “agghiaccia”, che rende ghiacciato. E un po’ ghiacciate le nostre atlete lo erano. Quasi non ci sembrava vero che esistesse una struttura persino più fredda del nostro palazzetto di via Crocifisso…

Ovviamente, però, il freddo era lo stesso per entrambe le squadre e dunque non è certo nella meteorologia che vanno cercate le ragioni di un tracollo.

Il secondo significato di “agghiacciante” è metaforico e il termine va inteso come lo intendeva Antonio Conte nella celebre conferenza stampa in cui l’allenatore della Juventus tentava di difendersi dalle accuse di connivenza con il calcio-scommesse: “E’ ag-ghiac-cian-te!”, cioè fa inorridire, causa spavento (1).

Antonio Conte

Così è stata la partita dell’Oria. Non tutta, magari, ma una buona parte. Il terzo set, diciamo.

Se le furie rosse hanno proclamato uno sciopero selvaggio, non vanno comunque sottaciuti i meriti del Collepasso, una formazione tosta, compatta, coesa. E’ la vera grande rivelazione di questa stagione. Non ci sono superstar, ma c’è un gruppo di ragazze validissime che, messe insieme, moltiplicano le proprie forze. Ed è anche una squadra piuttosto camaleontica; un po’ per necessità (l’assenza di Pica), un po’ per scelta, coach Barone ha mescolato le carte: chi giocava da libero due settimane fa, ha fatto la schiacciatrice; chi giocava da palleggiatrice lo scorso anno, ha fatto il libero.

Veronica Parisi

Nell’Oria la novità più significativa è stata l’esordio di Veronica Parisi, già libero del Mesagne e oggi schierata come laterale. Tenuto conto delle attenuanti (esordio, prestazione della squadra e tatuaggio nuovo), la ragazza ha disputato una buona gara imponendosi come miglior realizzatrice delle ospiti.

Chi si è salvato nella New Volley? Ho individuato solo cinque persone: Mino, Marcello, la mamma di Pocahontas, Ida e Arianna.

Il fatto che nessuna di queste abbia giocato non è un bel segno.

 I primi due hanno conservato un aplomb encomiabile: il presidente non si è lasciato andare a dissacranti proverbi in vernacolo (del tipo: Lu pane lu Signore lu dà a ci no lu rosica…) mentre Marcello non ha ripetuto la rabbiosa uscita dal campo di Trepuzzi dell’anno scorso, quando fu necessario schierare le truppe in assetto antisommossa tra lui e le sue atlete.

Sara Giuffrè

Gabriella, la mamma di Pocahontas, ha mantenuto la promessa dei dolcini di pasta secca che hanno deliziato la volante 1 (mentre nella volante 2 si sbafavano una tavoletta di cioccolata di tre tonnellate).

Ida, dal canto suo, ci ha portati in un bar-pasticceria delizioso (“Dolce vita”) con invitanti pasticciotti ricoperti da cioccolata e dolcini alla panna cotta o al tiramisù (il più gradito dal presidente, però, è stato quello alla crema catalana).

Esultanza oritana

Arianna, infine, con il suo 8 è stata la miglior realizzatrice oritana della serata. Ha gli stessi punti di Veronica, è vero, ma la riccioluta schiacciatrice ha giocato molti palloni mentre Arianna non ne ha giocato neanche uno eppure è riuscita a chiudere l’incontro a quota 8 (in inglese).

Formazioni.

Luna Blu Collepasso: Simona Ancora palleggiatrice, Annarita Tricarico opposta, Francesca Leucci e Stefania Gatto laterali, Federica Coppola e Roberta Pisanello centrali, Loredana De Matteis libero.

A disposizione di mister Vincenzo Barone: Sara Fachechi, Noemi Polimeno ed Elisa Ciccardi.

Federica Coppola

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto palleggiatrice, Simona Leone opposta, Ivana Gallo Ingrao e Veronica Parisi laterali, Sara Giuffrè e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Désirée Calderone, Simona Bianco e Ida Taurisano (ma quest’ultima solo per fare terrorismo psicologico).

Assenti, dunque, Noemi Votano, Chiara Guadalupi e la capitana Daniela Lo Noce.

Primo set

E’ un bene che il primo punto lo faccia proprio Veronica Parisi così rompono il ghiaccio sia lei, all’esordio, che le atlete in panchina (queste ultime staccano dei cubetti dalla parete del tensostatico e ci mettono sopra un po’ di San Marzano).

Patti chiari

Pallonetto di Pisanello che pesca l’angolino incustodito del posto cinque e lungolinea vincente della Leonessa dalla banda destra.

Tre scambi spettacolari e apparentemente l’Oria non è in soggezione (1-2).

Poi, però, c’è il primo break del Collepasso con due errori nostri e, in mezzo, i punti di Leucci e di Tricarico (5-2).

Veronica realizza un ace (5-4) e qualcosa sbagliano anche le padrone di casa (7-7).

Dall’ace di Veronica all’ace di Giulia del 13-10 (un buon metodo per farsi passare il singhiozzo) trascorrono 13 scambi senza un punto dell’Oria: solo errori ospiti (soprattutto in battuta).

Sull’altro fronte, intanto, di palloni a terra se ne mettono parecchi: Coppola, Pisanello, Leucci.

Ed anche gli errori in battuta del Collepasso, sotto certi aspetti, sono un investimento: le atlete salentine in questo fondamentale sbagliano molto perché forzano molto. Questo vuol dire che quando la palla passa, sono dolori.

Difesa Collepasso

E inizia anche a mettersi in luce la rinomata difesa locale, davvero impressionante.

Facciamo un po’ di conti: a fine set avremo messo a terra solo 3 palloni “su azione”; gli altri 15 punti saranno 3 ace e 12 errori-punto leccesi (incluse 6 battute sbagliate).

Eppure uno spiraglio si apre sul 18-11, dopo un emblematico punto di Coppola, che prima difende e poi mura: con un break di 0-5 l’incontro sembra tornare in discussione (18-16).

A chiudere la questione ci pensano, però, gli attacchi di Gatto, gli ace di Tricarico ed un secondo tocco di Ancora, che vanifica un bel salvataggio di piede di Annacarla (23-16).

Finisce 25-18.

Secondo set

Un primo tempo di Sara e una diagonale di Veronica illudono l’Oria anche in questo parziale (2-3), destinato a ricordare vagamente quello precedente: avvio promettente delle brindisine, poderosa reazione del Collepasso, Oria che tenta la rimonta quando ormai è troppo tardi e padrone di casa che chiudono con determinazione.

Coppola piazza il primo tempo, Tricarico mura e attacca, Gatto mette il pallone a terra e Pisanello realizza un ace (9-3).

Dal 2-3 al 17-9 non c’è neanche un attacco vincente dell’Oria: tutto quello che otteniamo è una gentile concessione delle padrone di casa. E’ davvero difficile giocare contro questa squadra: già con i servizi lunghi e tesi ti mettono in difficoltà, poi tu attacchi e loro difendono tutto e alla fine, per quanto tu possa resistere, le attaccanti hanno anche mani buone e sanno come scavalcarti.

Simona Ancora

In più, bisogna prendere atto di come la palleggiatrice Simona Ancora sia decisamente sprecata in questa categoria: disegna passaggi che sembrano quadri da esposizione.

L’accenno di reazione dell’Oria in questo set arriva sul 21-13: riusciamo a imporre un parziale di 2-7, ma, a parte il secondo tocco di Annacarla e il primo tempo di Giulia, si tratta anche in questo caso di errori-punto ospiti (23-20).

Giorgia e Annacarla compiono miracoli difensivi, ma la mancina Leucci regala alle compagne quattro palle set (24-20) e sarà sufficiente un servizio di Coppola per permettere al Collepasso di aggiudicarsi anche il secondo parziale (25-20).

Annacarla Cozzetto

Terzo set

Il terzo set non voglio neanche raccontarlo: sul 2-4 il Collepasso infila 12 punti consecutivi, subisce il mani-fuori di Veronica (14-5) e poi scarica sul nostro campo altri 7 palloni di seguito (21-5).

Le cifre parlano da sole: 2 punti dell’Oria, 5 errori-punto del Collepasso, 20 punti del Collepasso, 5 errori-punto dell’Oria. In pratica sul parquet è scesa soltanto una squadra, che purtroppo non è la nostra.

Aggiungiamo zero muri-punto in tutto l’incontro, ma qui stiamo girando il coltello nella piaga di un’annosa lacuna tecnica delle furie rosse.

Annarita Tricarico

Il disagio tecnico condiziona l’atteggiamento mentale e provoca demotivazione, deconcentrazione, errori grossolani in tutto il parziale.

Beh, volendo fornire un commento più tecnico, è la classica cacata di partita che ogni anno può capitare anche alle squadre con le migliori intenzioni. Per questa stagione il jolly ce lo siamo giocato a Tuglie; adesso guardiamo alla prossima con fiducia, grinta e voglia di riscatto. Abbiamo i mezzi per chiudere l’anno con una vittoria.

Tornando al tensostatico e al terzo set, quando già siamo distaccati di 10 punti, mi chiedo: perché Barone non ha pietà e non fa entrare qualche ragazzina?

Giorgia Mastria

Quando Ciccardi entra e fa 2 ace, portando il Collepasso a +15, mi chiedo: perché Barone non ha ancora più pietà e non sostituisce Ancora con la signora delle pulizie? Perché non fa entrare la Befana al posto di Coppola e la Fornero al posto di Gatto (che, con 8 punti solo in questo parziale, ci sta facendo a pezzi)?

Finisce 25-7.

Autoafflizione

Abbiamo ceduto allo Spongano l’ultimo piazzamento utile per la salvezza senza play-out. Se il 21 dicembre si dovesse avverare la profezia dei Maya finirebbe così, con il saldo dell’IMU pagato ed i play-out in sospeso. Se, invece, la profezia non dovesse avverarsi, ci vediamo domenica prossima al palaghiaccio di via Crocifisso per l’incontro con il Presicce.

Per concludere, desidero fare gli auguri di buon compleanno a “zia” Gabriella Leone, sapendo quanto gradisca la massima pubblicità della sua lieta ricorrenza…

Ivana Gallo Ingrao

Tabellino: Collepasso-Oria 3-0 (25-18,  25-20,  25-7)

Luna Blu Collepasso: Fachechi NE, Polimeno 0, Coppola 11, Gatto 14, Tricarico 9, Leucci 10, Pisanello 4, Ancora 2, Ciccardi 2, De Matteis (L) – All. Barone.

Muri-punto 5, ace 8, errori in battuta 12.

New Volley Oria: Carone 0, Cozzetto 1, Gallo Ingrao 3 (inclusa presenza alla manifestazione anti-Ilva), Peluso NE, Giuffrè 2, Basile 4 (inclusa presenza alla manifestazione anti-Ilva), Calderone NE, Taurisano NE, Deandri 8 (in inglese), Leone 2, Bianco NE, Parisi 8, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 0, ace 4, errori in battuta 8.

Arbitri: Massimiliano Marzo e Vincenzo Gratis.

Stefania Gatto

Altri risultati: Ugento-Taranto 3-0, Squinzano-Assi Brindisi 0-3, Cutrofiano-Spongano 3-0, Pallavolo 80 BR-San Cassiano 3-2, Galatina-Casarano 3-0, Presicce-Nardò 3-1.

Classifica: Assi Brindisi e Ugento 24; Cutrofiano 23; Collepasso 22; Taranto 18; Spongano 14; Galatina e Oria 12; San Cassiano e Pallavolo 80 BR 11; Presicce 10; Nardò e Casarano 4; Squinzano 0.

Simona Leone

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 270,00; San Cassiano 165,00; Collepasso 80,00; Cutrofiano 70,00; Spongano 40,00; Assi Brindisi 35,00, tutte le altre 0,00.

Cutrofiano sale al 5^ posto con una multa da 35 euro per le intemperanze dei tifosi accorsi a Leporano (notate le frasi minacciose, ma c’è stato anche altro).

Prossimo turno: Oria-Presicce, domenica 23 dicembre, ore 18.30.

NOTE:

(1) ZINGARELLI, N. (a cura di), Vocabolario della lingua italiana, Zanichelli, Bologna, 1996.


ORIA-UGENTO 0-3

4 dicembre 2012

Contro il potere delle multinazionali

Domenica 2 dicembre 2012 – ore 18.30

Non si può vincere quando hai contro il mondo intero, dal Brasile alla Serbia.

Oria perde l’imbattibilità casalinga, Ugento vince, come da pronostico. La formazione brindisina, comunque, esce dal palazzetto con la coscienza a posto: l’impegno c’è stato, il gioco pure (nei limiti imposti dal valore delle avversarie) e non sono mancate neanche le emozioni nel terzo set, che le furie rosse hanno conteso fino all’ultimo alla quotata multinazionale del Salento (due brasiliane, una serba, una macedone).

Prima di iniziare il resoconto della partita, però, voglio ringraziare le ragazze dell’Oria per la splendida felpa blu che mi hanno regalato per il compleanno. Una bella sorpresa. Una felpa che mi piaceva talmente tanto che la mettevo sempre anche prima di averla…

Altre sorprese vengono trovate sulla panchina della formazione brindisina e a questo punto si impone un’indagine per verificare chi abbia giocato al palazzetto prima di noi. Qualcuno molto devoto, indubbiamente. Al punto da accendere ceri e da lasciarli sulla panca.

Candela votiva

A causa degli infortuni di Cutrofiano, non sono della partita Noemi e Ida. Entrambe, tuttavia, si rendono utili alla causa: la prima realizza un apprezzato cd motivazionale, la seconda cercherà di fare punto dalla panchina soffiando sul pallone.

In compenso esordisce una giovane centrale: Libera Palindromo.

Sull’altro fronte l’Ugento deve rinunciare ad Eleonora Carbone, il gioiellino del Salento.

Formazioni.

La New Volley Oria schiera Annacarla Cozzetto in palleggio, Sara Giuffrè opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone schiacciatrici, Daniela Lo Noce e Libera Palindromo centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Chiara Guadalupi, Federica Peluso, Désirée Calderone e Simona Bianco.

Libera Palindromo

Alpak Ugento: Roberta Stefanizzi in palleggio, Pepa Ivanova opposta, Ana Carolina Buccini e Neide Aparecida Pereira schiacciatrici, Maja Jakimovska e Francesca Barba centrali, Demelza Sanasi libero.

In panchina con coach Carlo Carbone: Désirée Fiore, Eleonora Carbone, Veronica Congedi, Chiara Congedi e Barbara Leone.

Primo set

Il primo punto viene dal Sudamerica, ma l’imprinting al parziale lo dà un’atleta balcanica, Maja Jakimovska, subito padrona del centro della rete (prima un pallonetto, poi due fendenti).

Il punteggio di 1-6 sembra preannunciare una serata piuttosto amara per le brindisine; il muro di Jakimovska e il fatto che nei primi 10 scambi (2-8) non abbiamo messo un pallone a terra sono ulteriori fattori che non giovano alla nostra autostima.

Maja Jakimovska

La Leonessa rompe il ghiaccio e Annacarla inventa un bel tocco di seconda, ma per ogni punto che facciamo noi ne seguono 2 o 3 delle gentili ospiti (pipe di Buccini e primi attacchi vincenti di Ivanova).

Dopo un imperioso primo tempo di Francesca Barba (4-13), Marcello è costretto a chiamare il time-out per elaborare adeguate contromisure al transito in prima linea della forte centrale ugentina.

Quest’ultima è inarrestabile e mette a terra un altro pallone (5-14), ma iniziano a scavalcare il muro anche le prime pallette delle nostre bocche di fuoco (Ivana e Sara).

Francesca Barba

Barba è micidiale anche in battuta ed un muro tutto balcanico stoppa un’azione offensiva delle brindisine: l’Ugento si porta a +11, il massimo vantaggio (7-18).

E’ a questo punto che registriamo, con gioia, il primo punto di Libera Palindromo dopo un’assenza di oltre sei mesi. Per festeggiare, la centrale oritana declama a memoria il XXXIII Canto del Paradiso di Dante.

Sara opposta

Va in prima linea Buccini e sono dolori (un punto, però, andrebbe condiviso con Sanasi, protagonista di un bel salvataggio), va Jakimovska e schiaccia una bomba, va Pereira e sono attacchi vincenti da destra e da sinistra (12-23). Noi non è che stiamo facendo disastri in difesa, anzi, siamo piuttosto reattivi, ma contro l’Ugento è come spalare l’acqua con una forchetta.

Ivana va a segno e Libera si toglie la soddisfazione del muro, ma Pepa Ivanova mette la sua firma in calce al set: attacco, muro e Ugento vince 13-25, punteggio frutto di una prestazione scintillante per le leccesi.

Ana Carolina Buccini

Secondo set

Progressi nell’Oria. Ivana continua a pungere (anche se purtroppo è l’unica a farlo con una certa continuità stasera) e stiamo difendendo molto bene. Mettiamo pochi palloni a terra in questa fase, ma costringiamo le ospiti a lunghi scambi che si concludono, talvolta, con errori o infrazioni.

Questo sino al 6-5; poi è l’Ugento a non far cadere a terra neanche la polvere ed ad esasperare le nostre attaccanti: 3 errori-punto e muro di Jakimovska.

Annacarla Cozzetto

Dopo che il disavanzo continua a crescere (mura anche Pereira), si può ben capire l’esultanza rabbiosa che connota i punti realizzati dalle nostre.

“Ca##o!” urla nitidamente una nostra esperta giocatrice con i capelli ricci dopo il punto dell’8-12.

“Vaffa!” griderà più tardi un’altra esperta giocatrice con i capelli lisci e corti dopo il muro dell’11-17. Si è sentito fino a Mesagne (il vaffa, non il muro…).

L'esultanza di Ivana

E’ chiaro che non si tratta di insulti alle avversarie (non ce ne sarebbe motivo in una gara tanto corretta), ma di imprecazioni volte a scaricare la tensione agonistica di una partita che appare difficile, se non proibitiva.

Magie di Pereira ed invasione fischiata a Barba (ma in realtà era stata una folata di vento a far muovere la rete).

Poi non si può che ammirare la tecnica di Pepa Ivanova, autrice di 4 punti in 6 scambi (12-20).

Pepa Ivanova

La giocatrice slava mi riporta alla mente i bellissimi ricordi di un mio recente viaggio in Macedonia: la Čaršija di Skopje, i semafori con il conto alla rovescia, le canzoni di Bilija Krstić, le skare che mangiavo al “Divino” e il kajmak nel pane del “Dal Met Fu”, la Trajkovski Arena dove il Forca Volej dovette arrendersi al Fenerbahce nella Balkanska Liga del 2009, la Šarena Djamija di Tetovo, le baklave e soprattutto il tramonto sul lago di Ohrid nei pressi della chiesa di Sveti Jovan Kaneo, uno dei luoghi più belli in cui sia mai stato nella mia vita.

Sveti Jovan Kaneo

Ma dopo i “rosari” recitati dalle nostre, mi chiedo: riuscirò a riascoltare anche alcune delle più caratteristiche volgarità serbo-croate? Accosto l’orecchio al campo sperando di cogliere almeno un pičku materinu (espressione straordinariamente somigliante al dialetto tarantino nel suono e nel significato…), ma mi pare che queste ragazzone siano un po’ troppo educate e le mie aspettative vengono deluse.

A conservare il monopolio delle urla è la Leonessa, sia che faccia punto (o che difenda egregiamente) sia che sbagli qualcosa. In questo secondo caso si assume le proprie responsabilità davanti alle compagne gridando come un’ossessa: “Io! Io!”.

Ricezione di Simona Leone

Di solito in questo modo si vuole essere rassicuranti: “Ho sbagliato, è colpa mia, ma state tranquille che adesso sistemo tutto e vi faccio una ricezione millimetrica o un attacco da favola”…

Dopo il ventesimo “Io! Io!”, però, la cosa diventa un po’ meno rassicurante.

Dentro Federica per Sara.

Meglio non rischiare

Sul 14-23 c’è uno scatto d’orgoglio dell’Oria: bel primo tempo di Daniela, oggi molto positiva, e attacco di Ivana (16-23).

Barba mette a terra un beffardo pallonetto, ma subito dopo c’è un altro mini-break delle brindisine: fast a distanza ravvicinata di Daniela, tiro sulla rete delle ospiti e grande muro di Ivana dopo un salvataggio di Leo (19-24).

Sul più bello, però, c’è il punto finale di Neide Aparecida Pereira (che non ho ancora capito dove finisce il nome ed inizia il cognome): 19-25.

Alpak Ugento

Terzo set

Novità nell’Ugento con Désirée Fiore che rileva la più prolifica giocatrice sino a quel momento, Pepa Ivanova (11 punti).

Ricordiamo che Truciolina è stata cresciuta da Marcello nella Palafiom e la piccina questa sera ritrova sul parquet (e fuori dal parquet) diverse ex-compagne.

Désirée e Ivana

Buon avvio dell’Oria con punti di Ivana e Libera; Ugento rallenta (5-3).

Pereira e Buccini fanno ballare un po’ di samba alla difesa brindisina e la squadra ospite si riporta in vantaggio (6-8).

Mister Carbone non ha ancora chiamato un time-out dall’inizio della partita. Questa rinuncia può avere due motivazioni: la prima è che per lui le cose stanno andando lisce come l’olio e dunque non vi è motivo di fermare l’incontro; la seconda è che in un eventuale time-out il coach non saprebbe in quale cacchio di lingua parlare per farsi capire da tutte contemporaneamente e così preferisce soprassedere.

Neide Aparecida Pereira

Ora capisco a cosa serve tutto l’apparato high tech che si porta appresso lo staff della formazione salentina: ogni computer è collegato a un traduttore on-line diverso (uno italiano-macedone, uno italiano-brasiliano, uno italiano-serbo e uno italiano-tarantino per comprendere le rare ma suggestive espressioni in vernacolo di Désirée).

Sull’8-11 sembra che il match sia sostanzialmente chiuso.

U pičku materinu…

Le furie rosse, però, non alzano bandiera bianca: primo tempo di Daniela e doppietta di Ivana. Pareggio (11-11).

Daniela Lo Noce

Doppietta anche di Désirée Fiore e poi c’è il momento migliore dell’Oria con un clamoroso break di 7-1 grazie ad un attacco di Ivana, un ace dell’unica giocatrice con un diminutivo palindromo (Anna) e qualche errore di troppo delle leccesi, incluso un primo tempo fuori di Barba (ma non è stata lei a sbagliare; è il campo che si è ristretto all’improvviso).

Uno scambio lunghissimo è emblematico del grande cuore brindisino: Giorgia difende tre volte e poi c’è un miracoloso salvataggio di piede di Annacarla, il gesto tecnico più bello della partita.

Giorgia Mastria

Oria conduce per 18-14, ma l’Ugento è bravo a non perdere la testa.

C’è in campo un’atleta che si è allenata solo tre giorni (Libera Palindromo), ma visto che lei non si lamenta, il coach non si pone neanche il problema della sostituzione. Sarebbe come se l’INPS concedesse una pensione senza istanza da parte dell’utente, senza alcuna trafila burocratica e senza tempi di attesa; dove mai s’è visto?

Mentre Buccini e Sanasi difendono anche l’indifendibile, Pereira contende ad Ivana il ruolo di top-scorer.

Esultanza oritana

Sul 21-19, però, il vento dei Balcani (Jakimovska) gela le speranze delle brindisine e un punto-culo di Truciolina riporta avanti la squadra salentina (21-22). Beh, dopo tante vicissitudini, un po’ di culo se lo merita la piccina, ma possibilmente no’ contr’ a nuje…

Oria ci crede ancora e gli scambi sono lunghi e intensi.

Palletta di Pereira e primo match-point per l’Ugento (22-24); mani-fuori di Ivana e speranza ancora viva (23-24).

Coach Carbone reintroduce Ivanova, ma a decidere l’ultimo scambio, purtroppo, è un nostro errore in attacco (23-25).

Dopo Cutrofiano, non possiamo che spendere parole di ammirazione per un’altra grande squadra, l’Ugento, netta vincitrice di quest’incontro ed in grado di esprimere volley-champagne.

L’Oria, come già anticipato, ha fatto quello che poteva e lo ha fatto anche discretamente. Le difficoltà di adattamento di Sara ad un ruolo inedito andavano messe nel conto mentre ha sorpreso lo stato di forma del neo acquisto Palindromo.

Prossima tappa: Collepasso (ma prima c’è il turno di pausa dell’Immacolata).

Ivana Gallo Ingrao

Tabellino: Oria-Ugento 0-3 (13-25,  19-25,  23-25)

New Volley Oria: Carone NE, Guadalupi NE, Cozzetto 2, Gallo Ingrao 13, Peluso 0, Giuffrè 1, Palindromo 4, Calderone NE, Deandri 7 (in filosofia), Leone 5, Bianco NE, Lo Noce 3, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 3, ace 1, errori in battuta 6.

Volley Alpak Ugento: Fiore 3, Buccini 9, Carbone NE, Pereira 13, Jakimovska 9, Stefanizzi 1, Ivanova 11, Congedi V. NE, Congedi C. NE, Leone B. NE, Barba 28, Sanasi (L) – All. Carbone.

Muri-punto 5, ace 4, errori in battuta 7.

Arbitri: Vladimiro Argese e Cesare Mazzotta.

Neide Aparecida Pereira

Altri risultati: Taranto-Cutrofiano 1-3, Assi BR-Presicce 3-0, Nardò-Collepasso 0-3, Spongano-Pallavolo 80 BR 3-0, San Cassiano-Galatina 3-1, Casarano-Squinzano 3-0.

Classifica: Assi Brindisi e Ugento 21; Cutrofiano 20; Collepasso 19; Taranto 18; Spongano 14; Oria 12; San Cassiano 10; Pallavolo 80 BR e Galatina 9; Presicce 7; Nardò e Casarano 4; Squinzano 0.

Annacarla Cozzetto

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 270,00; San Cassiano 165,00; Collepasso 80,00; Spongano 40,00; Cutrofiano e Assi Brindisi 35,00, tutte le altre 0,00.

Turno favorevole al Nardò, che con 175 euri balza al primo posto scavalcando il Presicce. Nella palestra granata sembra essere successo di tutto: segnapunti in sciopero per tre minuti, dirigenti che aggrediscono gli arbitri (originale una delle modalità adottate: “per aver durante il saluto finale stretto con forza la mano dell’arbitro”), ma alla fine c’è stato anche un gesto distensivo volto a riportare la calma e a “narcotizzare” il clima del tensostatico: il lancio di un materassino in campo.

materasso

Sappiamo di tifosi che vanno al palazzetto con un cuscino; io sono stato preso per il culo per un mese per essermi portato una sediolina; è la prima volta, però, che sento parlare di un materassino…

Forse si temeva un incontro noioso e il tifoso in questione si era voluto tutelare portandosi il materassino da casa.

Al terzo posto si consolida la posizione del San Cassiano, che guadagna, anzi perde altri 55 euri per le frasi offensive dei propri sostenitori.

Prossimo turno: Collepasso-Oria, domenica 16 dicembre, ore 18.30.