Domenica 23 dicembre 2012 – ore 18.30
Per chi non dovesse riuscire a visualizzare il filmato di YouTube qui sotto, tratto dal film “Scusate il ritardo”, Lello Arena chiede a Massimo Troisi se sia meglio un giorno da leone o 100 giorni da pecora.
“Meglio un giorno da leone, no…?!” – sottolinea il primo.
“Che ne saccie io d’ ‘a pecora e d’ ‘o liòne? – replica il grande e indimenticato Troisi – Fai 50 giorni da orsacchiotto: non fai ‘a figura di merda d’ ‘a pecora e nemmeno ‘o lione che però campa ‘nu iuorno…”
L’Oria ha disputato 2 set da leoni (con una grande prova della Leonessa, appunto), 2 set da pecorelle in cui le ragazze hanno per lo più subìto il Presicce ed un tie-break da orsacchiotti, giocato con grande cuore ma privo nel finale di quella “cattiveria” agonistica necessaria a concludere con successo l’incontro.
Più luci che ombre, a mio modesto avviso; peccato che alla fine rimanga il sapore amaro della delusione.
Facendo un passo indietro, non era la presunta previsione dei Maya a preoccupare prima di questa partita. Se siamo qui a parlarne dopo il 21 dicembre vuol dire che gli antichi abitanti dell’America Centrale hanno sbagliato calcoli o sono stati male interpretati. Il mondo è stato risparmiato e il catastrofismo dei Maya ha preferito concentrarsi sulla povera Noemi.
No, il timore non erano i Maya. Il timore era: come faranno le giocatrici dell’Oria ad affrontare un evento sportivo dopo la colossale abbuffata di panzerotti a casa di Annacarla martedì scorso?
Ho sentito atlete ammettere di averne mangiati cinque o più e di aver distinto quelli tradizionali con affettati e quelli alla nutella, grande specialità di casa Cozzetto.
Dopo il lancio di Felix Baumgartner da 39 chilometri di altezza, il 2012 si chiude, quindi, con un’altra sfida alle leggi della fisica: saltare in corrispondenza di una rete di volley con una quantità significativa di panzerotti nello stomaco. E’ possibile? Ce la faranno le furie rosse?
E ce la farà Marcello a restare indenne dalle previsioni di un’altra americana, Pocahontas, assai più efficace e puntuale dei Maya? Se lo chiede anche il tecnico oritano mentre si gratta la crosta di una ferita alla gamba, conseguenza di una rovinosa caduta al palazzetto di Leporano.
Mister Presta sperimenta la nuova penna ricevuta in omaggio dalla FIOM ed un nuovo bar per il caffé pre-partita. Credo che questi esperimenti non avranno futuro.
Chissà sulle penne della CISL cosa c’è scritto. “A Daniela (Fumarola, nda) da Girolamo”, forse…
O magari “Al sindacato amico da parte del Gruppo Riva”…
O forse “Saluti e baci dalla latitanza. Vostro Fabio”…
Ma si è parlato di Maya, di Pocahontas e dunque di Americhe e – visto che affrontiamo proprio il Preisicce – voglio ricordare con affetto e simpatia Alanna Rutan e Jamie Marie Voyvodic, che l’anno scorso hanno regalato al volley pugliese tecnica, simpatia, correttezza e un grande esempio di professionalità.
Nel palazzetto di Oria nessuna novità: i parenti di Alessandra Piccione (buon Natale anche a lei) vigilano ben allineati sui loro trespoli oltre i finestroni, il freddo è notevole e piove proprio in corrispondenza dell’uscita dagli spogliatoi. Non piove in modo fitto, in verità, ma il parquet presenta comunque una vistosa pozzanghera per effetto di una goccia che cade dal soffitto ogni due minuti e mezzo. Se passano gli arbitri proprio in quel momento, siamo rovinati…
A proposito, sono arbitri mai visti prima, almeno che io ricordi. Una si chiama Denise Mary Rose e sospetto che, in assenza della mitica Alanna, possa trattarsi di una lontana cugina dell’opposta californiana.
Formazioni.
Nell’Oria registriamo il grande ritorno di Ida Taurisano a un mese esatto dall’infortunio di Cutrofiano: Annacarla Cozzetto palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone schiacciatrici, Giulia Basile e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.
In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Sara Giuffrè, Désirée Calderone, Simona Bianco e Veronica Parisi.
Il Presicce schiera Roberta Romanelli palleggiatrice, Valentina Zappa opposta, Carmen Vantaggiato e Simona Armida laterali, Virginia Piscopo e Stefania Frasca centrali, Alessandra Calò libero.
In panchina con coach Alfredo Montanile: Lorena De Giorgi, Ilaria Negro e Isabella Buffelli.
Due cose saltano agli occhi. La prima è che siamo in presenza del primo caso di clonazione di una squadra di pallavolo: in pratica quasi tutto l’Ugento 2011-’12 è stato replicato nell’attuale Presicce (Vantaggiato, Zappa, Piscopo, Frasca).
La seconda cosa è che siamo in presenza di una formazione di tutto rispetto e decisamente sottostimata dalla classifica.
Primo set
Primo scambio, primo dubbio sciolto. Le leggi della fisica devono essere riscritte perché le atlete dell’Oria riescono a saltare nonostante la zavorra dei panzerotti. E’ come il welfare dei paesi scandinavi e la famosa legge del calabrone: dato il peso del suo corpo e la fragilità delle sue ali, un calabrone non dovrebbe poter volare. Eppure vola. Allo stesso modo, Paesi con un capillare sistema di sicurezza sociale pubblica come quelli scandinavi dovrebbero essere destinati al fallimento; invece funzionano (se ne facciano una ragione i golpisti bocconiani che in Italia fanno macelleria sociale con la scusa del debito pubblico di ‘sta minchia). (1)
Tre punti della Leonessa in quattro scambi (3-1).
Passa un pallonetto di Zappa, ma poi la difesa dell’Oria respinge tutti gli assalti e costringe le bocche di fuoco ospiti all’errore per esasperazione.
Quattro attacchi leccesi in uno scambio, quattro strepitose difese brindisine prima dell’esaltante secondo tocco di Annacarla (6-2).
A questo punto mi viene da pensare che i panzerotti, più che da un dietologo, forse dovrebbero essere analizzati dalla Sezione Narcotici della Questura…
Forse è l’Oria più bello dall’inizio della stagione per tecnica, per reattività, per determinazione. Furie rosse proprio!
E lo spettacolo prosegue: lungolinea di Ivana da sinistra, lungolinea di Ida da destra (9-4).
Si alza il muro del Presicce grazie alle sue brave centralone, ma la Leonessa è in serata di grazia e schiaccia il suo sesto punto personale (14-10).
Il turno in battuta della capitana Daniela riserva ulteriori soddisfazioni: 2 ace “puliti” con un servizio ricevuto male dalle salentine nel mezzo (lo considero un terzo ace). Stiamo godendo (19-11).
Coach Montanile ferma il tempo e sostituisce la palleggiatrice.
Ivana piazza un mani-fuori e Vantaggiato realizza una doppietta, sia pure con un po’ di fatica perché tutte, proprio tutte le giocatrici dell’Oria stanno difendendo con il coltello in mezzo ai denti (20-15).
Ida sbaglia un pallonetto. Nello scambio successivo la stessa opposta scarica sul campo del Presicce un bolide indifendibile (22-16).
E qui c’è tutto l’Oria di questa domenica: la perfezione è impossibile e l’errore capita, ma, invece di scoraggiare, l’errore è un incentivo ad essere spietate nell’occasione successiva.
E’ lo stesso atteggiamento di Simona: prima tira fuori per troppa foga, ma subito dopo centra il suo settimo bersaglio personale coronando un parziale da favola.
Finisce 25-19 ed è un Oria da spettacolo puro.
Anzi, vi chiedo perdono per aver scritto che a Tuglie avete fatto cacare…
Secondo set
Subito a segno la Leonessa, ma poi c’è l’attesa reazione delle ospiti con Vantaggiato, Piscopo (muro) e Zappa (2-4).
Mura anche Nocciolina ed inizia una breve fase in cui le attaccanti di entrambe le squadre tirano un po’ il fiato e si concedono qualche imprecisione. Fa eccezione Vantaggiato, molto costante in tutta la partita: grazie ad i suoi attacchi il Presicce si porta sull’8-11.
Simona cede il posto a Veronica perché l’antidoping non vuole aspettare la conclusione della partita.
Frasca effettua la battuta, Ida urla “buona!” ma Veronica non le dà ascolto contravvenendo alla regola non scritta che Ida ha sempre ragione: ace.
Rientra Leo.
Oria decide di prendersi il set e lo fa con un break (7-0) impressionante: primo tempo di Giulia, attacco di Ivana dopo un miracolo difensivo di Giorgia (bravissima anche lei stasera), attacco di Ida, altro punto di Ivana, errore ospite, ace di Annacarla e sigillo di Ida (15-12).
Annacarla, fresca di ace ed autrice di 6 servizi insidiosi, decide di effettuare una battuta creativa e tenta di mandare il pallone, lemme lemme, nel posto due avversario. Prende la rete. Tirando un po’ più forte avrebbe fatto una magia, tirando un po’ più piano avrebbe rischiato le “paste” rendendo felici tutte le compagne, che un bis di panzerottata lo avrebbero certamente gradito.
Piscopo e Zappa oppongono resistenza, ma i fuochi d’artificio oritani non sono finiti: sciabolate di Ida e colpi di fioretto di Leo, che piazza un pallone nell’angolino del posto uno (23-15).
L’Oria è sempre più bello; nel Presicce si corre ai ripari con una girandola di sostituzioni.
Gli ultimi punti brindisini sono riservati a Daniela, autrice di due fast quasi consecutive (25-18).
Terzo set
Il passaggio dal sogno all’incubo può essere breve, purtroppo: Ida chiede il cambio perché avverte dolore in una parte della gamba molto a rischio. Entra Veronica, che attacca subito con successo (1-3), ma è impossibile nascondere un po’ di preoccupazione (per la salute di Ida innanzi tutto, e poi per l’andamento dell’incontro).
Nel Presicce inizia a macinare punti anche Armida (che fino adesso si è dedicata soprattutto – ed in modo egregio – alla fase difensiva) e per restare in partita dobbiamo ricorrere a qualche stratagemma, come il mani-fuori ottenuto da Annacarla con un attacco di pugno (6-7).
Show di Valentina Zappa: prima tira una bomba, poi un pallonetto che tocca il suolo poco prima dell’arrivo di una mano brindisina (7-11). L’arbitro fischia il punto ma Ivana e compagne continuano a giocare e a quel punto anche le ospiti continuano a giocare e poi di nuovo le oritane e poi si va avanti così per un’altra mezz’ora.
Veronica mura un attacco leccese ma l’arbitro aveva appena fischiato una doppia a Romanelli (9-14). E’ sempre punto per l’Oria però sarebbe stato più bello il muro.
L’Ugento, ehm, volevo dire il Presicce dilaga: 2 fast di Frasca, un errore nostro, 2 attacchi di Vantaggiato ed anche un tiro da posto due di Romanelli (9-20). E’ lo stesso “raptus offensivo” che ogni tanto coglieva anche la nostra Stefania, non a caso presente in tribuna (contrariamente a Silvietta, che aveva detto che sarebbe venuta e invece n’ha fatt’ ‘u bidòne…).
Devo dire che Romanelli è una palleggiatrice che stilisticamente mi è sempre piaciuta e questi lampi da opposta rafforzano il mio giudizio positivo.
Zappa spedisce un pallone di rimbalzo sul volto di Piscopo, Leo e Ivana ottengono dei servizi vincenti, ma ormai il set è andato (19-25).
Quarto set
Nell’Oria c’è Sara al posto di Nocciolina. Sono proprio le centrali (Giulia e la stessa Sara) a siglare i primi punti per le padrone di casa, ma le nostre attaccanti stanno cominciando ad essere un po’ imprecise mentre Armida, Zappa e Vantaggiato incrementano le proprie percentuali di positività (2-7).
Grande Annacarla, a segno in bagher, ed ottima Leonessa in battuta con 2 ace consecutivi (5-7).
Simona fa punti anche con la pipe, ma il Presicce prende il largo con i muri di Frasca, gli attacchi di Zappa e i mani-fuori di Armida (8-16).
Stasera Leo è incontenibile sia quando attacca che quando parla; una discussione con l’arbitro rischia di degenerare e coinvolge anche alcuni tifosi ospiti. Nulla di grave, comunque.
Piuttosto, non so cosa abbiamo fatto di male a Valentina Zappa, che ogni volta che gioca contro di noi sembra strasformarsi in una Gamova che ha bevuto 35 caffè (7 punti in questo set, 22 in totale).
Se Zappa punisce sistematicamente la nostra difesa, Armida mortifica i nostri attacchi andando a raccogliere tutto quello che piove nella metà campo salentina (tranne la goccia d’acqua all’ingresso del campo).
Mura Sara (12-21), ma il fondamentale è ben sfruttato anche dal Presicce, che chiude il parziale con Zappa e Piscopo (12-25).
Tie-break
Il Presicce ha rimontato due set ed è dunque in una posizione psicologica più favorevole. Le furie rosse (con Daniela di nuovo in campo), però, sono brave a ritrovare se stesse nel momento più delicato. Il tie-break, infatti, comincia bene: ad Armida replicano Leo e Giulia (2-1), poi ancora Armida e mini-break delle brindisine (Veronica, Leo e ancora Veronica in battuta). Sul 5-2 coach Montanile ferma il gioco.
Il timeout è rigenerante per le ospiti: attacco Vantaggiato, ace di Frasca, muro di Romanelli e tiro fuori dell’Oria (5-6).
Doppietta di una Simona stellare, top-scorer della serata con 22 punti al pari di Valentina Zappa.
Tocco di seconda di Romanelli e attacco vincente di Ivana: si va al cambio di campo da una posizione di vantaggio (8-7).
Zappa e Vantaggiato aprono e chiudono un break da 4 che costringe Marcello a chiamare il time-out (8-11).
Daniela prova a farsi carico della riscossa oritana: prima piazza una fast, poi mura un attacco di Zappa (10-11) dopo che Romanelli aveva urtato una compagna la cui identità mi è sfuggita ma la cui robustezza è stata indiscutibilmente confermata da un rumore sordo ed inquietante che si è sentito fino a Brindisi.
C’è una brevissima sospensione durante la quale la palleggiatrice riesce a trovare le risposte ai quesiti fondamentali sul senso della vita e poi si riprende a giocare – ahimé – con una sola squadra in campo: Armida approfitta di una nostra indecisione difensiva, Frasca mura, Zappa piazza il pallonetto e poi replica senza pietà ad una nostra fast a uecchio (10-15).
Il Presicce corona così una rimonta costruita nella testa prima ancora che nelle braccia. L’Oria paga oltremisura l’infortunio di Ida. Nessuno può negare l’importanza che riveste una fuoriclasse del suo calibro però il tie-break ha dimostrato che qualcosa avremmo potuto osare anche senza l’opposta che il mondo ci invidia.
Per allietarci le feste ci sono due possibilità: o si replica la panzerottata (a cui, peraltro, sono stato colpevolmente assente) oppure rileggiamo la partita partendo dalla fine e lasciando così per ultimi due set magnifici, quelli vinti dall’Oria-che-vogliamo e che si è materializzato in tutto il suo splendore.
Buon Natale e buon anno a tutti.
Tabellino: Oria-Presicce 2-3 (25-19, 25-18, 19-25, 12-25, 10-15)
New Volley Oria: Carone NE, Cozzetto 4, Gallo Ingrao 15, Giuffrè 2, Basile 3, Calderone NE, Taurisano 8, Deandri 7 (panzerotti, di cui 3 con la nutella), Leone 22, Bianco NE, Parisi 7, Lo Noce 8, Mastria (L) – All. Presta.
Muri-punto 5, ace 11, errori in battuta 9.
Gap Volley Presicce: Vantaggiato 16, De Giorgi 0, Zappa 22, Negro 0, Buffelli 0, Romanelli 4, Piscopo 7, Frasca 10, Armida 12, Calò (L) – All. Montanile.
Muri-punto 9, ace 4, errori in battuta 4.
Arbitri: Danilo Arseni e Denise Mary Rose Bianchi.
Altri risultati: Casarano-Assi Brindisi 0-3, Nardò-Ugento 0-3, Pallavolo 80 BR-Cutrofiano 0-3, San Cassiano-Collepasso 1-3, Taranto-Galatina 3-0, Spongano-Squinzano 3-1.
Classifica: Assi Brindisi e Ugento 27; Cutrofiano 26; Collepasso 25; Taranto 21; Spongano 17; Oria 13; Galatina e Presicce 12; San Cassiano e Pallavolo 80 BR 11; Nardò e Casarano 4; Squinzano 0.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 270,00; San Cassiano 165,00; Collepasso 80,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52; Spongano 40,00; Assi Brindisi 35,00, tutte le altre 0,00.
Entra in classifica lo Squinzano, che sconta con 52,00 euri il cambio del campo di gara.
Prossimo turno: Ugento-Oria (Coppa Puglia), sabato 29 dicembre 2013, ore 18.30 (avete conquistato il punto decisivo vincendo due set? E mo so’ ca##i vostri…).
Poi: Squinzano-Oria, sabato 5 gennaio 2013, ore 18.30.
NOTE
(1) Cfr. BORIONI, P. (a cura di), Welfare scandinavo, Carocci, Roma, 2003, pag. 57.