ASCI POTENZA-ORIA 3-0

18 gennaio 2011

Domenica 16 gennaio 2011 – ore 18.00

Basilicata fast to fast.

Non è il sequel del road-movie di Rocco Papaleo, ma una fotografia, tra le tante, di questa partita iniziata con una fast dell’ASCI (riuscita) e finita con una fast dell’Oria (fallita).

Io l’avevo detto che quel gatto nero incontrato in autogrill ci avrebbe portato sgubbio. Perché quello non è un autogrill come gli altri e probabilmente quel gatto non è un gatto. Chi crede nella metempsicosi sa che quel gattaccio è la reincarnazione di qualcuno che non voglio nominare.

Male hanno fatto Annacarla e Lucrezia a dargli confidenza.

Il nostro martello, in verità, assicura che è stato il gatto nero a grattarsi quando ci ha visto arrivare.

Bando alle scaramanzie, la squadra celeste cede la posta piena ad una squadra certamente più equilibrata e competitiva, ma ancora una volta non possiamo dirci immuni da responsabilità confermandoci una formazione che sa di incompiutezza. Se ho contato bene, abbiamo fatto più muri delle nostre avversarie (5-4) riuscendo a ribaltare le sorti di un fondamentale che nelle previsioni avrebbe dovuto favorire le lucane.

Ma hanno pesato per l’ennesima volta le serie di errori-punto regalati nei momenti più delicati della partita, oltre che una certa arrendevolezza mentale.

C’è forse la difficoltà di immaginarsi capaci di stupire. Eppure momenti in cui la squadra ha stupito favorevolmente non sono mancati in questo campionato. Il pericolo adesso si chiama fatalismo.

Sul piano dell’impegno, invece, nulla da eccepire: le maglie a fine partita sono inzuppate di sudore. Come sempre, del resto.

Per quello che mi riguarda, l’arrivo in palestra due ore prima del match mi ha permesso di fare un po’ di turismo dopo tanto tempo. Potenza è faticosa e sono sicuro che il tasso di obesità sia inferiore alla media nazionale. L’ho capito dal sorrisetto del custode quando mi ha indicato la strada verso via Pretoria, stimando i tempi e sentenziando: “Andarci a piedi fa bene”…

E’ valsa la pena. Sono arrivato fino alla chiesa di San Michele, ma poi, sostando al bar-pasticceria “Brucoli”, temo di aver recuperato le calorie perdute.

Sorpresa al PalaCaliendo. In attesa di cambiare marcia, l’Oria ha cambiato look: Stefania ha una treccia multipla, la maglia del libero è diventata rossa e – soprattutto – a indossarla non è Simona ma Ivana.

Si gioca, quindi, con Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Simona Leone di banda, Giulia Basile e Daniela Lonoce centrali, Ivana Gallo Ingrao libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso e Priscilla Pisani.

L’ASCI Potenza: Cristina Fiore in palleggio, Aurora Avena opposto, Livia Di Camillo e Caterina Di Lucchio laterali, Katia Taddei e Silvia Antonaci centrali, Marianna Santangelo libero.

A disposizione di coach Massimo Telesca: Michela Prete, Fabiana Carmelia, Giorgia Valente, Danila Ridolfo e Giuliana Loperte.

Primo set

E rieccoci alla fast dell’1-0 di Silvia Antonaci. Un biglietto da visita anche se con noi può risparmiarselo visto che il suo talento lo conosciamo bene dai tempi dell’Under 18.

Dopo un’incoraggiante esperienza a San Pietro l’anno scorso, il “prodotto” col marchio doc di Cristina Laudisa è venuto in Basilicata a regalare colpi da manuale ed a formare con Katia Taddei una delle più interessanti coppie di centrali del campionato.

Sull’altro versante Lucrezia sembra carica, ma la partita non decolla: l’approccio celeste è timido mentre le lucane sprecano servizi.

Ad innalzare il tasso tecnico dell’incontro provvede la palleggiatrice Fiore, ispiratrice della prima fuga locale: prima smarca Antonaci, poi serve un rigore a Di Lucchio. Nel mezzo un muro di Taddei (10-6).

Lucrezia reagisce, ma non basta più, anche perché l’ASCI è passata dagli errori in battuta agli aces (13-8).

Il muro di Giulia è l’ultima buona cosa dell’Oria nel set.

Taddei centra Ivana con un primo tempo alquanto risoluto e poi mette in campo otto servizi consecutivi. Di attaccare, attacchiamo, ma Silvietta e la Leonessa hanno smarrito la precisione: con 7 errori-punto in 12 scambi il parziale è segnato (23-11). Resta soltanto il tempo per ammirare due belle conclusioni di Di Lucchio e dell’inossidabile Avena (25-12).

Abbiamo perso il primo set e lo abbiamo perso male.

Mi fa piacere.

Di solito, quest’anno, abbiamo giocato sempre ottimi primi set, anche con squadre cazzute (Gricignano, Arzano, Caserta), e poi abbiamo preso mazzate. Qui abbiamo giocato un primo set loffio e magari adesso vinciamo la partita…

Secondo set

Le cose vanno un po’ diversamente dalle mie previsioni, ma i progressi ci sono.

Secondo tocco, aiutato dal nastro, di Stefania e mani-fuori di Lucrezia: c’è più convinzione dopo l’intervallo (1-2).

La loro Silvia continua a piazzare fast e primi tempi, ma la nostra Silvietta sta entrando prepotentemente in partita e Pocahontas mura l’altra collega di ruolo locale (5-5).

Mura anche Stefi, “fasteggia” anche Daniela (10-10), ma poi ritornano i fantasmi dell’imprecisione offensiva e l’ASCI ne approfitta (14-11).

Perfetta la ricezione di Ivana: talmente perfetta che fa punto…!

Subentra un po’ di nervosismo, soprattutto tra le padrone di casa, e una Silvietta sempre più inarrestabile regala alla Celeste qualche speranza concreta di raddrizzare la partita (15-17).

La nostra difesa adesso è molto positiva e finalmente la Leonessa si sblocca in attacco con un mani-fuori molto contestato dal pubblico locale (18-20).

Errore in battuta e due tiri nostri sulla rete; è così che l’ASCI ci sorpassa (21-20).

Lucrezia martella, ma le ragazze di Telesca sono brave ad amministrare mandando a segno Di Lucchio e Avena, set-winner con un’astuta palletta (25-23).

Terzo set

Partiamo male (5-2) e reagiamo bene: Lucrezia e Silvietta ci tengono in corsa (5-6).

Silvietta, che in questo set metterà ben 7 palloni a terra, offre all’Oria un vantaggio di due punti (6-8), ma saranno i soliti errori-punto ad abortire il tentativo di rimonta brindisino: ben 4 in un break da 5-1 (11-9).

A questo punto inizia la fase più intensa della partita: Silvietta è indifendibile, Lucrezia va spesso a segno e Giulietta impone il terzo muro-punto personale, ma dall’altra parte Di Camillo mette a terra palloni importanti e le centrali offrono saggi di bravura: Antonaci brilla anche in battuta e Taddei conclude il parziale con una fast e tre primi tempi da applausi. Anche il fatto di chiamarsi Katia Taddei è di per sé una nota di merito…

La Celeste non si arrende e ci crede sino al 20-18 (Silvietta), poi si stuta definitivamente la luce per la nota “legge della tre quarti”.

Doppietta di Di Camillo e rafforzamento della nomination di Antonaci agli Oscar di miglior centrale (muro e fast).

Non è l’unico gioiellino del Salento presente al PalaCaliendo; ci sarebbe anche Giorgia Valente, ma quella di stasera è una partita senza sostituzioni. In ogni caso, abbiamo appreso che la creatura condivide parte del DNA con Ida Taurisano.

Cosa sia il DNA e quali siano le differenze con l’RNA può spiegarvelo Pocahontas, che lo sta studiando in biologia. E in macchina è sembrata preparata, nonostante le due ore di riposo ogni due minuti di studio.

Sul 24-19 la creatività non paga e la fast brindisina finisce sulla rete (25-19).

Qualcosa di buono si è visto, anche qualcosa di diverso. Non so esattamente che cosa.

Forse non siamo migliori degli altri, ma certamente siamo in grado di rompere le scatole a molti. Forse manca la continuità. O magari una scintilla, come quella che nella Palafiom di tre anni fa, nel momento peggiore della stagione, si trasformò in un incendio durato per tutto il girone di ritorno.

Durante il confino proprio in queste terre Carlo Levi si soffermava sull’esasperazione locale del fatalismo: “Non c’è ragione né cause ed effetti, ma soltanto un cattivo Destino, una Volontà che vuole il male, che è il potere magico delle cose”. (1)

Questo sarebbe l’errore. Credere che la scintilla possa scoccare da sola giungendo dal cielo. La scintilla scoccherà proprio studiando e correggendo le cause per cambiare gli effetti. Lavorando in palestra. E convincendoci che le cose possono cambiare; noi possiamo cambiarle. Il tempo c’è; c’è anche la voglia.

Tornando alla Palafiom di tre anni fa, colgo l’occasione per salutare con affetto la nostra Desi: tieni duro; passerà. In bocca al lupo!

Tabellino: ASCI Potenza-Oria 3-0 (25-12, 25-23, 25-19)

ASCI Potenza: Avena 10, Prete NE, Fiore 2, Carmelia NE, Valente NE, Taddei 6, Ridolfo NE, Di Camillo 5, Di Lucchio 9, Loperte NE, Santangelo (L) – All. Telesca.

Muri-punto 4, Aces 3, errori in battuta 9.

Punti-fatti: 44 (58,7%), errori-punto avversarie: 31 (41,3%).

Oria: Guacci 2, Cozzetto NE, Basile 3, De Tommaso NE, Lonoce 1, Mastandrea 14, Liace 10, Leone 2, Pisani NE, Gallo Ingrao 1 (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, aces 0, errori in battuta 7.

Punti fatti 33 (61,1%), errori-punto avversarie: 21 (38,9%).

Fette di torta” su 129 scambi: PF ASCI Potenza 34,1%, PF Oria 25,6%, EP Oria 24%, EP ASCI Potenza 16,3%.

Arbitri: Marcello Russo e Giuseppe La Gala.

Altri risultati: Trepuzzi-Arzano 0-3; San Pietro Vernotico-Livi Potenza 3-0; Stabia-Spezzano 3-1; Caserta-Battipaglia 3-0; Accademia BN-Gricignano 3-0; Turi-Lavello 3-0.

Classifica: Arzano 36; San Pietro Vernotico 33; Stabia 28; Caserta 26; Gricignano 25; Accademia BN 23; Livi Potenza 16; Spezzano 15; ASCI Potenza 13; Trepuzzi 12; Turi 11; Battipaglia 7; Lavello 4; Oria 3.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 150,00; Turi 50,00; ASCI Potenza e Oria 40,00; tutte le altre 0,00.

Quann’ è cris’, è cris’ pe’ tutt’.

Prossimo turno: Oria-Castellammare di Stabia, domenica 30 gennaio, ore 18.00 (ma prima c’è il riposo).

 

NOTE:

(1) LEVI, C., Cristo si è fermato a Eboli, Mondadori, Milano, 1968 (1^ ed. Oscar), 1945 (1^ ediz.), pag. 72.


ORIA-TURI 1-3

12 gennaio 2011

Domenica 9 gennaio 2011 – ore 18.00

Il solito Oria.

Ti fa arrapare per un set, ma poi non te la dà.

Non ti dà la vittoria, intendo.

In questa, ehm, elegantissima metafora c’è la sintesi della partita: generosità e concentrazione nel primo parziale e poi il crollo nei set successivi, nonostante una Lucrezia sempre molto positiva (18 punti), un’Ivana che mi è piaciuta (anche lei in doppia cifra) e la solita dignità che indubbiamente non manca mai a queste ragazze.

C’è da fare i conti anche con l’avversario e il Turi è parsa una squadra meritevole di ben altra posizione in classifica, con una Monitillo davvero inarrestabile: 25 punti personali e lo spirito del Supertrani che evidentemente dev’essersi appiccicato alla laterale barese.

Formazioni.

L’Oria nel sestetto tradizionale: Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Annacarla Cozzetto e Priscilla Pisani.

C’è anche Valentina De Tommaso, ma non ha fatto il riscaldamento. E’ in castigo per pubblicazione continuata ed aggravata di link molesti su Facebook.

Il Turi schiera Mavi Raguso in palleggio, Paola Meccariello opposto, Palma Monitillo e Stefania Topputi laterali, Silvia Renna e Imma Laera centrali, Annarita Fonsdituri libero.

In panchina con coach Pasquale Moramarco: Dalila Lupo, Francesca Scisci, Barbara Boccuzzi e Silvia La Forgia.

In tribuna col computer portatile Pierfrancesco Catucci.

Primo set

Al fischio d’inizio si contano appena sette spettatori nella tribuna lunga. Sempre di meno. Queste ragazze non hanno famiglia…

Per fortuna qualche tifoso arriverà nel corso della gara, in particolare a metà del primo set, dopo che i notiziari radiofonici avranno diffuso notizie esaltanti sulla prestazione della squadra celeste.

Buon avvio dell’Oria, infatti, con Daniela e Lucrezia.

Un ace di Stefania concede alle padrone di casa due lunghezze di vantaggio (4-2), poi si lotta punto a punto con Silvietta e Palma Monitillo impegnate in un duello avvincente. Silvietta entrerà ed uscirà dalla partita; la Monitillo sarà un rullo compressore e chiuderà con cifre impressionanti per quantità e costanza (5+6+7+7).

Sul 6-5 il match si affloscia: Turi commette 4 errori consecutivi, ma neanche l’Oria esprime volley-champagne, almeno sino al 12-7.

Qui inizia la fase più intensa per la formazione di coach Marcello: muro di Stefi e attacco di Lucrezia, errore ospite e altro attacco di Lucrezia, secondo tocco di Stefania e si sblocca anche Ivana.

Nel mezzo un paio di errori-punto nostri (17-9).

Sembra esserci una sola squadra in campo, ma basta poco a rimettere il parziale in discussione.

Coach Moramarco fa rifiatare Topputi rafforzando la retrovia con Boccuzzi; il micidiale servizio di Raguso (tre aces) e i colpi di Monitillo producono un break da sette, durante il quale Marcello è costretto a consumare entrambi i time-out.

Il secondo dà buoni frutti: Ivana prima trova il mani-fuori, poi mura un attacco barese e infine mette a terra una bella diagonale (21-18).

L’allenatore ospite effettua quasi tutte le sostituzioni consentite (incluso l’ingresso della battitrice che manda il pallone in rete…), ma l’Oria resiste e – nonostante un primo tempo creativo – porta a casa il set con un attacco di Lucrezia (25-20).

Il digiuno di set è interrotto e siamo addirittura in vantaggio, evento che non si verificava dal 7 novembre scorso; riusciremo anche a conquistare dei punti?

Secondo set

Sembrerebbe di sì, a giudicare dal frizzante avvio del secondo set: 5-1 con ace di Stefania, mani-fuori di Lucrezia e palletta di Silvia.

Si iniziano a rilevare scambi particolarmente lunghi: in uno che dura un paio d’ore Simona Leone compie un’ammirevole serie di salvataggi.

La verifica della rotazione è la scusa per riprendere fiato.

Accadrà più volte questa sera.

Ace di Giulia e il vantaggio sembra reggere (8-4).

A Ivana viene assegnato un mani-fuori, ma il secondo arbitro fa l’infamone e il punto viene trasferito alle ospiti (8-7).

Ogni tanto la Celeste ingarra un primo tempo (Daniela), ma anche Topputi ingarra un lungolinea lodevole. Non è molto lodata da Marcello la costruzione del muro in questo caso.

Restiamo avanti sino al 10-8, poi la ricezione comincia a perdere colpi. Turi mette la freccia, martella con la solita Monitillo e si porta in cascina qualche errore gratuito delle brindisine.

Il momento è difficile: le ospiti impongono un parziale di 1-12 in cui l’unico punto nostro è un servizio sbagliato dal Turi (11-19).

C’è un accenno di reazione, grazie alle nostre bande, ma ormai il set è compromesso e il colpo finale porta la firma di Silvia Renna (16-25).

Terzo set

Anche il terzo set inizia benino: ace di Ivana e tre attacchi vincenti di Lucrezia che si alternano ai punti realizzati dai martelli delle concittadine di Vincenzo Di Pinto (5-3). Il suo nome sia sempre scolpito nella roccia dell’Olimpo del volley.

L’intensità del gioco oritano tende a sfumare appena arriva uno scossone dal Turi (5-9).

La Leonessa è generosa e continua a compiere miracoli; Silvietta è efficace, ma poco valorizzata stasera: realizza due punti consecutivi (8-10) ma resteranno gli unici del terzo set.

Ivana trova un altro mani-fuori, poi, però, il Turi prende il largo con Topputi e con l’implacabile Monitillo, convincente anche a muro (10-17).

Buona anche la prestazione di Fonsdituri (a me piaceva ancora di più da schiacciatrice ma ognuno sape l’ fatt’ suj), la cui maglia da libero, in verità, non si distingue in modo molto netto da quella delle compagne. Almeno davanti.

Dietro, invece, spicca l’immagine dell’Ape Maia all’altezza de lu cutursu, termine con cui da queste parti si indica la parte bassa della schiena.

Sui pantaloncini delle ragazze baresi è pubblicizzata “Teorema”, la canzone di Marco Ferradini.

Oria evapora e dopo il secondo time-out tecnico fanno tutto le ospiti: un paio di errori in battuta e tanti punti, prima degli impappinamenti finali delle nostre (12-25).

Quarto set

Splendida Lucrezia; la banda oritana mette a terra tre palloni e sembra caricarsi sulle spalle una squadra un po’ sfiduciata (5-2).

Coach Moramarco non la prende bene e al primo time-out urla come un ossesso per mettere in pratica il teorema di Ferradini.

Prendi una squadra, trattala male… E allora sì vedrai che vincerà; chi è meno amato più punti ti dà…

In realtà, pure Marcello sta alzando la voce dall’altra parte del campo e la circostanza mi lascia un po’ sorpreso: possono incazzarsi contemporaneamente entrambi gli allenatori…?

Ace di Giulia e attacco di Silvietta (9-8); poi scocca l’ora dell’ingratitudine: Silvia Renna fa un punto di pugno, un altro punto stoppando una ricezione lunga e un terzo con un muro a cappuccio (9-11). Con tutti i soldi, le stock-option, le auto aziendali e i beni immobili che ha ricevuto l’anno scorso… Questo è il ringraziamento…

Monitillo aumenta il distacco, ma questa volta l’Oria non crolla e reagisce con Lucrezia e Silvietta (13-15).

Bella la diagonale profonda di Meccariello (14-18).

Oria non si arrende e sfiora il pareggio con Ivana e Lucrezia (19-21), ma la firma in calce alla partita è della top-scorer Palma Monitillo: nell’1-4 finale tutti i punti ospiti sono suoi (20-25).

Brutta partita per la squadra celeste. Abbiamo sprecato un set di vantaggio e il Lavello, che conquista un punto, ci cede la poco lusinghiera esclusiva dell’ultimo posto in classifica.

Ma non è tanto questo ad irritare il padre di una giocatrice quanto la durata della doccia: “Stanno più tempo negli spogliatoi che non in campo…” – è la sentenza che chiude la serata.

Tabellino: Oria-Turi 1-3 (25-20, 16-25, 12-25, 20-25)

Oria: Guacci 5, Cozzetto NE, Gallo Ingrao 10, Basile 2, De Tommaso NE, Lonoce 4, Mastandrea 7, Liace 18, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.

Muri-punto 2, aces 6, errori in battuta 12.

Punti fatti 46 (63%), errori-punto avversarie: 27 (37%).

Turi: Lupo 0, Scisci NE, Boccuzzi 0, Monitillo 25, La Forgia 0, Topputi 14, Renna 5, Meccariello 6, Raguso 3, Laera 4, Fonsdituri (L) – All. Moramarco.

Muri-punto 4, Aces 7, errori in battuta 11.

Punti-fatti: 57 (60%), errori-punto avversarie: 38 (40%).

Fette di torta” su 168 scambi: PF Turi 33,9%, PF Oria 27,4%, EP Oria 22,6%, EP Turi 16,1%.

Arbitri: Elio Donno e Davide Tolomeo.

Altri risultati: Battipaglia-Arzano 0-3, San Pietro Vernotico-Spezzano 3-1, Caserta-Gricignano 0-3, Stabia-ASCI Potenza 3-0, Turi-Accademia BN 1-3, Livi Potenza-Lavello 2-3.

Classifica: Arzano 33; San Pietro Vernotico 30; Gricignano e Stabia 25; Caserta 23; Accademia BN 20; Livi potenza 16; Spezzano 15; Trepuzzi 12; ASCI Potenza 10; Turi 8; Battipaglia 7; Lavello 4; Oria 3.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 150,00; Turi 50,00; ASCI Potenza e Oria 40,00; tutte le altre 0,00.

Turi si piazza al secondo posto con una multa da 50 euri per avere il pubblico rivolto offese agli arbitri al termine dell’incontro. Ma senza lancio di bottiglie…

Prossimo turno: ASCI Potenza-Turi, domenica 16 gennaio, ore 18.00.


CURIOSITA’ DALL’ANNUARIO 2011

4 gennaio 2011

Puntuale come un orologio anche quest’anno è arrivato l’Annuario della Pallavolo con i dati completi di tutte le squadre di serie A e di serie B.

Per sollevare i gentili lettori dalle esose spese di contrassegno, il volume è stato spedito gratuitamente con un bollettino allegato. Sulla fiducia. Il primo dato statistico di un certo interesse, dunque, lo conosceremo tra un paio di mesi: quanti lettori sono effettivamente gentili e quanti si sono tenuti l’Annuario senza pagarlo…?

Passiamo alle squadre del girone che ci interessa (il girone H della serie B2 femminile).

La solita premessa: ci basiamo sui dati presenti nel volume, che potrebbero non essere precisissimi, non per colpa dell’editore ma in ragione dei fisiologici cambiamenti che avvengono nelle squadre (atlete che vanno, atlete che vengono, ruoli che cambiano, ecc.).

L’unica correzione che mi sono permesso di apportare riguarda il ruolo di Michela Ristits: presumo che “L” volesse indicare laterale e non libero…

Partiamo dall’età.

L’Annuario indica genericamente l’anno di nascita; convenzionalmente, dunque, consideriamo le età di tutte le giocatrici al 31 dicembre 2010.

 

L’età media delle squadre:

1 Lavello 26,3
2 San Pietro Vernotico 25,2
3 Trepuzzi 25,1
4 Accademia Benevento 24,5
5 Spezzano 23,8
6 Arzano 23,2
7 Oria 22,8
8 Livi Potenza 22,4
9 Gricignano 22,2
10 Turi 22,2
11 ASCI Potenza 22,1
12 Caserta 22,1
13 Battipaglia 21,6
14 C. di Stabia 20,7

 

Va comunque evidenziato che il Castellammare di Stabia ha inserito nell’Annuario ben 18 giocatrici e credo che questo fatto abbia contribuito ad abbassare la media.

 

Le giocatrici più giovani sono:

14 anni

Roberta Chiesa (S), Stabia

Sara Ingrosso (O), Trepuzzi

Marianna Maggipinto (L), Stabia

15 anni

Grazia Marciano (S), Stabia

Ester Russiello (S), Arzano

Giovanna Russo (S), Stabia

Margherita Vattimo (S); Spezzano

16 anni

Giulia Basile (C), Oria

Margherita costantino (C), Battipaglia

Ilenia Iosa (A), Livi Potenza

Marica Sicuranza (S), Arzano

 

Le giocatrici più esperte:

37 anni

Annamaria Isceri (C), Trepuzzi

36 anni

Loredana Corvino (S), Trepuzzi

Annamaria Totaro (S), Arzano

35 anni

Filomena La Pietra (S), Spezzano

Lucrezia Liace (S), Oria

34 anni

Cristina Fiore (A), ASCI Potenza

33 anni

Patrizia Fortino (S), Spezzano

Simona Leone (L), Oria

32 anni

Roberta Calculli (A), Spezzano

Rita Laviano (S), Lavello

Michela Ristits (S), S.Pietro V.

Maria Grazia Termine (A), Lavello

 

Passiamo adesso alla statura.

E qui occorre dare una prima risposta al quesito che mi ero posto in occasione del derby con il San Pietro: ma quanto sono più alte di noi?

Bene, tra le due squadre titolari (senza liberi) c’era una differenza di 5 centimetri: 1,78 a 1,73. Temevo peggio. Con le riserve il gap diminuisce un po’ (1,75 a 1,72).

Vediamo il quadro generale.

La statura media per squadra (senza liberi):

1 Arzano 1,780
2 C. di Stabia 1,777
3 Battipaglia 1,765
4 Caserta 1,759
5 San Pietro Vernotico 1,757
6 Lavello 1,751
7 Accademia Benevento 1,746
8 ASCI Potenza 1,745
9 Turi 1,742
10 Spezzano 1,741
11 Trepuzzi 1,737
12 Gricignano 1,732
13 Oria 1,725
14 Livi Potenza 1,715

 

Beh, non siamo messi molto bene in classifica.

Diamo ora uno sguardo alle individualità:

 

Le giocatrici più alte:

1,90

Filomena Afeltra (C), Stabia

1,88

Maria Russo (C), Arzano

1,85

Gloria De Kunovich (O), Spezzano

Annamaria Ferrone (C), Accademia BN

Mariateresa Filosa (C), Stabia

Francesca Maresca (O), Stabia

Michela Ristits (S), S.Pietro V.

Ketty Vinaccia (C), Arzano

1,83

Marica Bianco (S), Arzano

Luciana Lauro (S), Stabia

Katia Taddei (C), ASCI Potenza

 

E qui, previa acquisizione del consenso dell’interessata, preannuncio la consueta misurazione dell’atleta più alta per una verifica. Si tratterebbe di Filomena Afeltra, uno dei tanti talentuosi prodotti cresciuti nel Centro Ester.

La misurazione di verifica sarebbe necessaria anche perché ho notato una cosa strana: negli Annuari 2007, 2008 e 2009, la centrale misurava 1,86; si vede che a 24 anni c’è stato un improvviso scatto nella crescita…

 

Le giocatrici più diversamente sviluppate in senso verticale:

1,60

Katia Sinisi (A), Livi Potenza

1,62

Tania Marchese (L), Livi Potenza

1,63

Marianna Maggipinto (L), Stabia

1,64

Marianna Santangelo (L), ASCI Potenza

A questo punto subentrerebbero 13 giocatrici alte 1,65, di cui 3 dell’Oria.

Quest’anno, dunque, sono soltanto 4 (su 173) le giocatrici meno alte di me…

 

Qualche altra curiosità.

I liberi più alti sono:

Luciana La Torre (nomen omen…, Lavello, 1,76), Federica Barone (Caserta, 1,75) e Letizia Guadagnino (Gricignano, 1,75).

La centrale meno alta:

Letizia Cerone (Livi Potenza, 1,68).

Le alzatrici più alte:

Marcella Scaglioso (San Pietro Vernotico, 1,80) e Veronica Masella (Caserta, 1,77).