ORIA-CASTELLANETA 0-3

16 marzo 2016

Sull'unghia

Domenica 13 marzo 2016 – ore 18.30

E’ dotato ma non si applica.

Così ci dicevano gli insegnanti ai colloqui. Allo stesso modo temo che quest’Oria sia dotato, si applichi pure, ma talvolta manchi di determinazione mentale. Nun ce sta co’ ‘a testa – per dirla alla Carlo Verdone.

L’approccio alla partita è stato flaccido, il finale disastroso e nel mezzo c’è stato un secondo set che dovrebbe essere visto e rivisto più volte per capire perché perdiamo alcune partite. Prima abbiamo regalato un vantaggio di 6 punti (1-7), poi – dopo aver eroicamente rianimato un set che era nato già in coma – abbiamo sprecato tre palle-set bruciando una quantità consistente di attacchi e lasciando cadere palloni che avrebbero potuto essere ricevuti o difesi con più criterio.

Finché non facciamo cose che non sappiamo o non possiamo fare (come difendere le bombe di Zicari), pazienza. E’ un peccato quando, invece, non facciamo cose che siamo in grado di fare.

Sara Zanzarella

Ma se questa partita e questo secondo set diventano motivo di riflessione e di crescita, allora possiamo essere in presenza di uno di quegli eventi di crisi utili, preziosi, costruttivi. Ripensando agli errori fatti, dovremmo prima mangiarci le mani e poi, però, non desiderare che un’altra occasione per mettere in pratica la lezione e – come diceva Braveheart, più o meno – gridare in faccia ai nostri avversari che possono batterci se giocano meglio di noi, ma non potranno più batterci sfruttando certi nostri inestetismi tecnici perché non se ne vedranno più…!

Per inciso, il Castellaneta ha fatto l’uno e l’altro: ha giocato meglio (nel primo e nel terzo set) ed ha fatto tesoro dei nostri regali nel secondo parziale (giocato alla pari).

Le pantere presentano nel proprio schieramento l’ex Federica Imperatore: unghie rosse dall’aspetto classico e dal sapore deciso.

Unghie saporite

La Fratres è una squadra che ha saputo far tesoro dell’esperienza di matricola dello scorso anno ed appare quest’anno decisamente più matura e competitiva.

In casa oritana si registra il rientro di Mariaelisa, ma non dall’inizio. Ancora assenti Simonina e la Zia.

Durante il riscaldamento mi sembra di scorgere una nuova centrale; poi scoprirò che è Pel con una pettinatura creativa.

Formazioni.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Eleonora Calamo opposta, Sara Zanzarelli e Greta Mollo di banda, Federica Peluso ed Amy Leone centrali, Valeria Scarcia libero.

A disposizione di coach Tony Maggiore: Mariaelisa Marrazza, Francesca Oggiano e Daria Spina.

Federica Peluso

Fratres Castellaneta: Lucia Sebastio in palleggio, Valeria Flace opposta, Elisa Imperiale e Angela Mutasci di banda, Letizia Pagliari e Federica Imperatore centrali, Micaela Scarano libero.

A disposizione di coach Marcello Perrone: Ilaria Pugliese, Giorgia Recchia, Sara Pontassuglia, Anna Sorrentino e Federica Spada.

Primo set

Ho un profondo dubbio esistenziale che mi distoglie dalla partita: chi sarà riuscito a trovare gli asparagi nelle campagne di Castellaneta questa mattina? Coach Marcello o il papà di Sara?

L’incontro parte in equilibrio: Castellaneta più “pluralista” nella fase d’attacco, Oria che si affida quasi esclusivamente ad Amy.

Greta Mollo

Sino al 6-6, però, non si vede una grande pallavolo. Le ospiti svolgono diligentemente il compitino mentre le padrone di casa sembrano aver lasciato a Noci quella carica agonistica e quell’organizzazione che ci avevano permesso di conquistare un punto d’oro.

Il break che porta le valentiniane sul 6-11 è sintomatico: pur con tante imperfezioni, Mutasci e compagne riescono a mettere palla a terra; noi ci impalliamo. La capitana ospite è particolarmente brava a spedire in campo (con successo) anche palloni alquanto improbabili.

Angela Mutasci

Eleonora arresta la striscia negativa con un bel pallonetto, la nostra ricezione tiene discretamente ed Amy è stratosferica. Ma c’è poco altro.

Ci arrabbattiamo sino all’11-15, ma quando il Castellaneta corregge le proprie imperfezioni e preme sull’acceleratore, sono dolori: Elisa Imperiale è sostanzialmente perfetta in ricezione, in battuta e in attacco; Scarano si conferma grande rivelazione e Imperatore garantisce a muro un contributo importante.

Sul 16-23 sembra finita, ma è proprio a questo punto che l’Oria (con Mary in campo) sfiora il miracolo: Eleonora serve in modo insidioso e la Vichinga esibisce una buona parte del proprio immenso repertorio (lungolinea da posto quattro, primo tempo, pallonetto, slash) raggiungendo la doppia cifra già in questo primo set.

Amy Leone

Sul 21-23 abbiamo addirittura la possibilità di attaccare (grazie a un miracolo difensivo di Eleonora), ma il muro di Flace spegne la fiamma della speranza bloccando la nostra rimonta. Poi Mutasci mette il set in cassaforte (21-25).

Cinque minuti di volley-champagne non bastano a vincere un set; troppo tardivo il nostro risveglio.

Secondo set

L’auspicio è comunque quello di essere finalmente entrati in partita e il punto di Saretta al termine di un lungo scambio sembra offrire risposte positive in tal senso.

Sara Zanzarelli

Purtroppo ci blocchiamo di nuovo garantendo al Castellaneta un vantaggio che alla fine avrà il suo peso: gravi esitazioni in difesa, attacchi che si infrangono sulle mani a muro di Imperiale e di Pagliari, conclusioni fuori misura (1-7).

Le ragazze, però, sono brave a non mollare. Reagiscono. Lo fanno con tenacia e con pazienza. Pel si distingue per ottimi interventi in difesa (oltre che per un turno in battuta sempre temibile), Eleonora garantisce continuità in ogni fase di gioco, Valeria conferma i propri ottimi progressi, Mary ed Amy brillano in attacco.

Ottima l’intesa tra Annacarla e la Vichinga.

Primo tempo

Siamo sempre in svantaggio (7-13), ma adesso ribattiamo colpo su colpo.

La svolta arriva sul 10-16, dopo l’ennesimo attacco vincente di Imperiale.

Eleonora va a segno da posto quattro ed Amy piazza la palla nei tre metri alla propria destra, spiazzando il muro con una perla tecnica (13-16).

Dopo un primo tempo di Imperatore, Amy corregge una ricezione lunga attaccando direttamente da posto quattro. Ogni pallone che arriva alla Vichinga questa sera si trasforma in punto.

Pareggio (18-18)!

Elisa Imperiale

Imperiale e Flace riportano avanti le pantere; Saretta alza il muro e poi respinge a terra una ricezione lunga (21-21)!

Dopo una diagonale di Pagliari, l’Oria conquista la prima palla-set con Mariaelisa (24-23).

Pagliari l’annulla; Mary ne ottiene un’altra (25-24)!

Raro errore della Vichinga, che subito dopo scarica un lungolinea formidabile guadagnando il terzo set-point per l’Oria (26-25)!

Mariaelisa Marrazza

Lo scambio successivo è lungo, ma siamo in affanno. Alla fine sprechiamo il colpo del k.o. (26-26).

Imperiale rimette a nudo le nostre ataviche pecche in ricezione con un ace che ribalta la situazione (26-27).

Lo scambio successivo, sebbene combattuto, è risolto da un efficace attacco di Flace (26-28).

Un Oria splendido tra l’1-7 e il 26-25; prima e dopo, tanto autolesionismo.

Ovviamente non trascuriamo i meriti del Castellaneta: annullare 3 palle-set e giocare con sangue freddo i palloni più delicati è una bella dimostrazione di forza.

Valeria Flace

Terzo set

Il contraccolpo psicologico è pesante.

Dopo l’intervallo torna sul parquet soltanto una squadra e purtroppo non è la nostra.

Allo 0-7 contribuiamo con 5 errori-punto. Sì, il Castellaneta è impeccabile, ma noi rischiamo una denuncia per favoreggiamento.

Anche Tony è visibilmente sconfortato.

Muro di Imperatore, attacco di Flace, mani-fuori di Mutasci, fast di Pagliari e ulteriori magie di Scarano e di Imperiale. Castellaneta onora il parziale dispensando sprazzi di bel gioco.

Micaela Scarano

Sul fronte oritano sventola bandiera banca; l’unica soddisfazione è il superamento di quota 20 punti per Amy (22 per l’esattezza). Una delle sue migliori prestazioni stagionali sul piano individuale coincide, ahimé, con una serata un po’ grigia a livello di squadra.

Nel Castellaneta c’è spazio per le uniche atlete che ancora non erano scese sul parquet: Sorrentino lo sfrutta per mettere due palloni a terra; Pontassuglia si segnala per l’efficienza (3 muri in un solo scambio). La centrale dovrebbe essere incaricata della ricostruzione delle Torri Gemelle; con questi ritmi completerebbe l’opera in 30 minuti.

Finisce 12-25.

Federica Imperatore

Un passo indietro. Nelle ultime settimane le ragazze erano cresciute ed i progressi tecnici non possono evaporare così all’improvviso. Forse oggi non c’eravamo con la testa.

Noci, Castellaneta, Nardò.

Tre gare difficili contro squadre più forti di noi, ma non impossibili. Ottima la partita di Noci con un punto d’oro (che ci sta anche un po’ stretto), negativa quella di stasera; rimane Nardò quale ultima occasione di riscatto. Poi ci resteranno soltanto un paio di scontri diretti per guadagnare punti e posizioni in chiave play-out (salvo miracoli contro le grandi). Ma, posizione a parte, l’importante sarà arrivarci con un atteggiamento mentale diverso, più determinato, più convinto.

Adesso bisogna ritrovare subito lo spirito di Noci, la stessa tensione agonistica, la stessa concentrazione su ogni pallone, la stessa sete di punti.

A Nardò con orgoglio!

Eleonora Calamo

Tabellino: Oria-Castellaneta 0-3 (21-25,  26-28,  12-25)

New Volley Oria: Zanzarelli 4, Marrazza 7, Mollo 1, Cozzetto 0, Peluso 0, Oggiano 0, Leone 22, Spina NE, Calamo 6, Scarcia (L) – All. Maggiore.

Muri-punto 1, ace 2, errori in battuta 11.

Arianna ha preso 27 in biologia.

SSD Castellaneta: Pugliese 0, Recchia 0, Pontassuglia 1, Flace 11, Sorrentino 2, Imperiale 17, Sebastio 2, Spada 0, Mutasci 6, Pagliari 9, Imperatore 4, Scarano (L) – All. Perrone.

Muri-punto 6, ace 5, errori in battuta 4.

Arbitri: Ingrosso e Scarciglia.

Elisa Imperiale

Altri risultati: Tricase-Alessano 3-0, Mesagne-Nardò 3-0, Spongano-San Cassiano 3-0, Tuglie-Galatina 3-0, Minervino-Assi Brindisi 0-3.

Si è grattato la pancia: Noci.

Classifica: Tricase* 48; Mesagne 47; Spongano 39; Tuglie 36; Assi Brindisi 34; San Cassiano 31; Noci* 28; Castellaneta 23*; Nardò* 21; Alessano 13; Galatina 12; Oria* 9; Minervino* 1.

(*) Tricase, Noci, Nardò, Castellaneta, Oria e Minervino hanno disputato una partita in meno.

Mariaelisa Marrazza

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Spongano 350,00; Nardò 90,00; San Cassiano 85,00; Oria 75,00; Minervino 50,00; Mesagne 30,00; Galatina 25,00; Noci 10,00; Tricase, Assi Brindisi, Tuglie, Alessano e Castellaneta 0.

Con altri 50 euri di multa per avere i propri tifosi rivolto frasi offensive nei confronti degli arbitri per tutta la gara, l’Oria conquista, purtroppo, la 4^ posizione in classifica. Siamo in zona play-off.

In più il presidente sarà sottoposto ad interrogatorio di garanzia.

Condonata ad una nostra tifosa la sanzione per vendita ambulante abusiva di “castagneee…!”

Prossimo turno: Nardò-Oria, domenica 20 marzo, ore 18.30.


NOCI-ORIA 3-2

8 marzo 2016

Lampi di Oria

Domenica 6 marzo 2016 – ore 18.30

In una sera fredda e tenebrosa, in cui un temporale spazza via la nebbia che si era formata nei pressi di Noci, i lampi più brillanti sono quelli della New Volley Oria. Purtroppo non sono durati a lungo, non quanto la costanza del Noci, che ha saputo ribaltare l’1-2 aggiundicandosi meritatamente la partita. In ogni caso, a noi resta il ricordo di una prestazione eccellente e in particolare di un primo set giocato sfiorando la perfezione.

E dire che in Concattedrale, in attesa dell’auto presidenziale, quando ero stato informato dell’assenza di zia Lucrezia, per un attimo ero stato preso dallo sconforto. Cosa sarà di noi? Senza Mary, senza l’esperienza di Lucrezia, senza Simonina… Cosa andiamo a fare nel palazzetto di una formazione che in casa è praticamente imbattibile? Sei vittorie su sette e anche quell’unica sconfitta è maturata al tie-break dopo aver fatto soffrire il Mesagne.

Valeria Scarcia

Vabbè, il tifo è disinteressato e l’affetto non cambia in funzione del risultato: vorrà dire che saremo comunque vicini alle nostre piccine condividendone le eventuali amarezze. Del resto, nei giorni precedenti abbiamo condiviso una grande gioia che colgo l’occasione per ricordare volentieri: la conquista del titolo interprovinciale Under18 (cinque delle nove giocatrici presenti questa sera erano in campo a Sava).

Oria un po’ in emergenza, dunque; Noci che attraversa un buon momento: 12 punti nelle ultime 5 partite e un piazzamento in zona-salvezza sempre più solido. Rispetto alla partita d’andata manca Imma Laera, ma il roster si è arricchito con la ritrovata Jessica Laera e con l’ingaggio dell’opposta Claudia Quero.

Alessandra Laneve

In tribuna si ricostituisce più o meno lo stesso pubblico che abitualmente sostiene l’Oria in via Crocifisso: mancano soltanto i due supertifosi e il cane di Moretto. In più rileviamo la gradita presenza della mamma di Veronica.

Formazioni.

Real Volley Noci: Alessandra Laneve in palleggio, Claudia Quero opposta, Federica D’Onghia e Stella Frascati di banda, Rossella Campanella e Marinella Guagnano centrali, Valentina Campanella libero.

A disposizione di coach Giuseppe Gabriele: Valeria Lippolis, Rosalba Liuzzi, Jessica Laera, Francesca Losito e Valeria Intini.

Esultanza oritana

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Eleonora Calamo opposta, Sara Zanzarelli e Greta Mollo di banda, Federica Peluso e Amy Leone centrali, Valeria Scarcia libero.

A disposizione di coach Tony Maggiore: Francesca Oggiano e Daria Spina.

Primo set

I primi punti sono di Greta e sul 2-2 l’Oria comincia a dare spettacolo. La banda brindisina mette in difficoltà la ricezione locale (e non soltanto con 2 ace), Eleonora va a segno da seconda linea e la difesa raccoglie tutto quello che arriva nella nostra metà campo (2-8).

Greta Mollo

E’ un avvio che ricorda molto quello di domenica scorsa. Le nostre ragazze si muovono come un meccanismo perfetto: sono rapide, decise, ordinate. Sono “cazzute” – avremmo detto l’anno scorso. Tutto funziona alla perfezione: battiamo bene, imponiamo un bel muro-difesa, i pochi palloni che filtrano li prende tutti Valeria, la distribuzione di Annacarla è impeccabile e in attacco facciamo male.

Faccio fatica a credere che sia la stessa squadra ad aver perso malamente con il Galatina o con il San Cassiano.

Annacarla Cozzetto

A questo punto mi chiedo: non è che le ragazze stanno assumendo qualche pozione magica…?

Non è che Tony ha inventato in laboratorio una nuova sostanza dopante (su cui, però, c’è ancora da lavorare dato che gli effetti sono limitati nel tempo: domenica scorsa durarono un quarto d’ora; oggi dureranno all’incirca 3 set)?

Comunque sia, godiamoci lo spettacolo.

Frascati spezza il break, poi Valeria compie un miracolo difensivo e Annacarla scavalca il muro con un tocco di seconda.

Alessandra Laneve

Ace di Laneve, che con questo gesto tecnico compromette l’eventuale tirocinio nel sistema della Giustizia Minorile.

Federica e Saretta si avventano come belve su un pallone lungo e lo scaraventano nella metà campo nocese (6-11).

Anche il nostro gentile pubblico è carico. Di tanto in tanto si levano urla sconvolgenti.

La formazione barese reagisce e recupera terreno con Quero, D’Onghia e Campanella (12-13). Ci si mette anche qualche errore nostro. Come direbbe la maestra del bambino petaloso, però, sono “errori belli” perché sono gli errori di chi rischia, non di chi è incerto. Sbagliamo per foga, non per paura.

Esultanza oritana

Il pareggio del Noci (14-14) dura solo un istante: Greta è spettacolare e adesso fa punti anche da posto due. Torniamo a +4 (14-18).

Frascati tenta di resistere, ma l’Oria domina anche il finale di set sfruttando bene il servizio, la classe di Amy e la buona condizione di Saretta (16-22).

Muro di Eleonora e doppio ace di un’Annacarla stellare. Il set finisce 16-25, un punteggio che neanche il più ottimista tra gli ottimisti avrebbe potuto prevedere. Un punteggio che premia un Oria fantastico.

Valeria Scarcia

Secondo set

Nel Noci Intini sostisce Valentina Campanella nel ruolo di libero.

Greta dispensa altre magie (un pallonetto) confermandosi atleta di grandi potenzialità e con una gamma di colpi invidiabile (1-2).

Il Noci reagisce affidandosi a Rossella Campanella (ottima prestazione) e alla solita Stellina Frascati. Quero sta carburando; sarà tra le migliori in campo, ma il meglio lo darà nei set successivi (8-5).

A ribaltare il risultato provvede Sara: prima un mani-fuori, poi la bellezza di 3 ace consecutivi (8-9)!

Amy Leone

Il vantaggio è consolidato da un secondo tocco di Annacarla, da un murazzo di Amy e da alcune incertezze di un Noci ancora un po’ frastornato (11-15).

Cominciamo a sognare il colpaccio. Soprattutto il papà di Pel…

Coach Gabriele effettua dei cambi che gli daranno soddisfazione: Jessica Laera e Rosalba Liuzzi. E’ proprio la palleggiatrice a firmare il sorpasso attaccando (16-15).

Jessica Laera

Dopo una bella conclusione di Quero (19-16), se ne va la luce.

Non in senso metaforico, ma proprio in senso elettrico. Probabilmente a causa del temporale, i fari del palazzetto costringono gli arbitri a sospendere l’incontro per qualche minuto.

All’esterno i lampi illuminano le tenebre; noi ci auguriamo di rivedere altri lampi nel gioco oritano.

La pausa, in effetti, sembra giovare alle brindisine, che alla ripresa del gioco pareggiano con un ace di Annacarla e con un bell’attacco di Eleonora reso possibile dai miracoli difensivi di Greta e di Sara (19-19).

Eleonora Calamo

Molto brava anche la nostra riccioluta opposta: non era in condizioni fisiche perfette, ma ha giocato con continuità almeno finché l’Oria è stato in partita.

Nel finale di set, purtroppo, prevale nettamente il Noci: punti per Guagnano, Quero e Liuzzi, che si garantisce così la conferma sul parquet (25-20).

Terzo set

Grande equilibrio sugli spalti e sul parquet.

Sugli spalti il duello principale oppone le urla della mamma di una nostra giocatrice alla più poetica tromba di un tifoso locale.

Trombettiere nocese

Alla fine ci sarà anche un gemellaggio.

In campo è un’alternanza perfetta sino al 6-6: spiccano la classe di Quero e quella di Amy.

La fuga oritana, ancora una volta (e nonostante la buona prova di Intini), è spinta dai servizi efficaci di Sara. La piccina realizza altri 3 ace che le permetteranno di chiudere in doppia cifra (12 punti totali) e – soprattutto – permettono all’Oria di portarsi sull’8-12.

Servizio di Sara

Quero dispiega una parte del proprio repertorio: pallonetto dolce, diagonale tosta, ace malefico (13-13). Potenza di Hulk ed eleganza da indossatrice. L’ex-mesagnese sta disputando una gara imperiosa.

“Tiraaaaaaaaaaa!”

Con il sottofondo di un grido così, Eleonora, Amy e Sara non possono fallire: Noci conserva il vantaggio (20-18), ma il set non ha ancora padroni. Ancora per poco.

Il finale è l’auspicata sequenza di lampi oritani. Gli ultimi, purtroppo.

Federica Peluso

Però sono bellissimi. Una grossa fetta di merito va attribuita a Federica, che serve splendidamente: nessun errore e consueta traiettoria dispettosa con palla che scende all’improvviso e talvolta si sposta pure lateralmente.

E non dimentichiamoci i salvataggi di Valeria.

La lista dei 7 lampi consecutivi: attacco di Eleonora, ace di Federica, due attacchi consecutivi di Greta, primo tempo bomba di Amy, altro ace di Federica e magia finale di Annacarla che raggiunge l’angolino del posto uno direttamente con un bagher (20-25).

Ogni volta che un set si chiude con un secondo tocco della nostra palleggiatrice, comprendo che la mia vita ha avuto un senso.

Annacarla Cozzetto

Quarto set

Purtroppo la partita dell’Oria finisce al terzo set. Da questo momento in poi il dominio del Noci sarà assoluto.

Per carità, alla fine torniamo a casa con due set vinti ed uno (il secondo) conteso sino al 19-19 e dunque con un punto conquistato su un parquet che è quasi inviolabile; alla vigilia io ci avrei messo la firma. Senza contare che abbiamo avuto un’altra dimostrazione di bel gioco e di un potenziale che sa diventare realtà.

Adesso abbiamo ancora più fiducia: quello che è stato stasera può tornare ad essere ogni domenica.

Stasera l’unico difetto è stato la mancanza di continuità.

Valeria Intini

Per dovere di cronaca, oltre che per riconoscere i giusti meriti al Noci, scriviamo due parole anche su questo parziale: Campanella, Quero e Frascati portano subito la squadra di casa sull’8-1.

Tony è costretto a consumare entrambi i time-out a disposizione e dal pubblico si leva un grido preoccupato: “Non mollate ‘sto ca**o di set!”.

Le creature hanno dato tutto; ormai il peso dell’attacco grava quasi esclusivamente su Amy, che, al termine dell’ennesima prestazione ammirevole, chiuderà a quota 20.

Amy Leone

Per la verità, in attacco sta facendosi valere anche Annacarla, che oggi le ha provate tutte e sempre con successo: le ultime magie sono un pallone rigiocato di prima ed un secondo tocco di pugno. Resterebbe da realizzare soltanto il punto di piede, ma sento che entro la fine del campionato avrò soddisfazione.

Dal 12-5 inizia a perdere colpi anche la ricezione, aumenta la sfiducia, si appanna la lucidità in attacco.

Adesso è Noci a servire e a ricevere in modo efficace. Ai punti provvedono Frascati, Campanelli, Laera (in battuta) e la solita Quero.

Finisce 25-12.

Rossella Campanella

Tie-break

Nessuno spiraglio neanche al tie-break. Rischiamo di arrivare al cambio di campo senza neanche un punto a favore: Quero, Liuzzi e Campanella ipotecano la vittoria (6-0).

Un muro della Vichinga ed un attacco di Eleonora (8-5) ci ricordano che in questo sport bisogna giocare fino all’ultimo scambio, ma è solo un’illusione. E’ solo un allungamento dei tempi (per la gioia di uno spettatore che invece non vedeva l’ora di tornare a casa a guardare la partita di calcio in televisione).

Valeria, Eleonora e Greta continuano a tenere in vita molti palloni difficili, ma Frascati e Laera riportano avanti le padrone di casa (10-5).

Francesca Oggiano

Nel finale – ahimé – molliamo su tutti i fronti (attacchi nostri che finiscono dove non dovrebbero, attacchi loro che non difendiamo più) nonostante l’ingresso di Francesca, più fresca e lucida.

Ormai il destino è segnato: possiamo già preoccuparci dei prossimi adempimenti burocratici, come l’acquisizione dell’IBAN per il bonifico della multa che presumibilmente ci toccherà pagare.

L’ultimo punto – e se lo merita – è di Claudia Quero, ciliegina sulla torta di una gara in crescendo (15-6).

Noci ha raddrizzato una partita che stava mettendosi male senza andare nel panico e dimostrando, anzi, una grande forza caratteriale.

Claudia Quero

L’Oria dura tre set e poi va in crisi, ma – come ci insegna Jonathan Sacks – “si impara di più dai momenti difficili che dai momenti buoni”. (1)

Calo fisico? Calo mentale? Sarà compito di mister Tony individuare le ragioni di questa difficoltà a mantenere il ritmo giusto.

Ma i momenti buoni ci sono stati e – pur con l’ovvio rammarico che si accompagna alle rimonte subìte – a noi resta la soddisfazione e l’entusiasmo per aver visto una squadra in grado di giocare un’ottima pallavolo.

Non vediamo l’ora di rivederla!

Greta Mollo

Tabellino: Noci-Oria 3-2 (16-25,  25-20,  20-25,  25-12,  15-6)

New Volley Oria: Zanzarelli 12, Mollo 10, Cozzetto 8, Peluso 3, Oggiano 0, Leone 20, Spina NE, Calamo 10, Scarcia (L) – All. Maggiore.

Muri-punto 4, ace 15, errori in battuta 12.

Real Volley Noci: Laneve 1, D’Onghia 3, Frascati 11, Campanella R. 11, Lippolis NE, Liuzzi 4, Laera J. 5, Guagnano 5, Quero 18, Losito NE, Campanella V. (L), Intini (2L) – All. Gabriele.

Muri-punto 2, ace 9, errori in battuta 9.

Arbitri: Filomeno e De Luca.

Esultanza nocese

Altri risultati: Tricase-Minervino 3-0, Castellaneta-Mesagne 1-3, Galatina-Spongano 0-3, Assi Brindisi-Tuglie 2-3, Alessano-San Cassiano 0-3.

Si è grattato la pancia: Nardò.

Classifica: Tricase* 45; Mesagne 44; Spongano 36; Tuglie 33; Assi Brindisi e San Cassiano 31; Noci 28; Nardò* 21; Castellaneta* 20; Alessano 13; Galatina 12; Oria* 9; Minervino* 1.

(*) Tricase, Nardò, Castellaneta, Oria e Minervino hanno disputato una partita in meno.

Gemellaggio

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Spongano 350,00; Nardò 90,00; San Cassiano 85,00; Minervino 50,00; Mesagne 30,00; Galatina e Oria 25,00; Noci 10,00; Tricase, Assi Brindisi, Tuglie, Alessano e Castellaneta 0.

Turno tranquillo.

Prossimo turno: Oria-Castellaneta, domenica 13 marzo, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) SACKS, J., Lettere per la prossima generazione, 2010, pag. 10.


ORIA-TRICASE 0-3

2 marzo 2016

E' tornata la Zia

Domenica 28 febbraio 2016 – ore 18.30

Dopo il turno di riposo e l’importante (quanto sofferta) vittoria a Palmariggi contro il Minervino, l’Oria affronta la seconda capolista nel giro di un mese. Dopo il Mesagne, il Tricase. Nel frattempo, infatti, la partita dell’anno ha premiato le salentine, che hanno così conquistato il primato in classifica.

Nell’Oria non c’è più Mariaelisa Marrazza, atleta di grande talento e di una fisicità dirompente. Solo a vederla correre, saltare e attaccare con tanta impetuosità, ti viene voglia di fare altrettanto, di scalare i gradoni del palazzetto a due alla volta, di sollevare con un dito il distributore automatico e lanciarlo addosso al cane di Moretto, di raggiungere con un solo balzo la torre più alta del Castello. Dopo “petaloso”, proporrò all’Accademia della Crusca di introdurre nel vocabolario il termine “marrazzoso” per sintetizzare queste esplosioni di vigore atletico.

Quando poi l’Accademia inventerà anche i sinonimi e i contrari, allora il contrario di marrazzoso sarò io con la mia panza e la mia attività fisica più impegnativa: trasportare un trancio dell’Akropolis dal bancone al tavolino.

Lucrezia Liace

Ma questo 28 febbraio è una giornata storica perché una bandiera della New Volley torna a sventolare sul parquet di via Crocifisso: Lucrezia Liace. Tanti anni a Oria e l’ultimo regalo della salvezza del 2014. A 21 mesi dai play-out con il Bisceglie, la Zia è di nuovo tra noi. E pizza!

Tra le brindisine si registra anche l’assenza di Simonina, ma in questo caso si tratta di una privazione temporanea.

Il Tricase sembra al completo.

Prima della partita Greta, che non ha temuto i rigori dell’inverno nei mesi scorsi, dà il benvenuto in anticipo all’estate spalmandosi un po’ di crema abbronzante sul braccio.

Greta Mollo

Formazioni.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Eleonora Calamo opposta, Lucrezia Liace e Greta Mollo di banda, Federica Peluso ed Amy Leone centrali, Valeria Scarcia libero.

A disposizione di coach Tony Maggiore: Sara Zanzarelli, Francesca Oggiano e Daria Spina.

San Luca Volley Tricase: Marta Stefanelli in palleggio, Anna Paola Greco opposta, Debora Zicari e Simona Romano di banda, Marzia Martucci e Francesca Barba centrali, Nina Trande libero.

A disposizione di coach Elio Quarta: Lucrezia De Marco, Divina Felline, Laura Lazzari, Francesca Morciano e Silvia Parisi.

Marta Stefanelli

Primo set

Noi abbiamo i nostri limiti; loro sono una squadra di categoria superiore. Noi non stiamo attraversando un momento felicissimo; loro si presentano con 12 vittorie consecutive, l’ultima delle quali nello scontro diretto con il Mesagne. Non saprei proprio cosa aspettarmi da questa partita.

Fast di Martucci e pipe da antologia di Zicari: il biglietto da visita delle gentili ospiti è impeccabile.

Però l’Oria sembra avere una marcia in più rispetto alle ultime prestazioni. Sì, c’è proprio la sensazione di una maggiore velocità nel gioco e nelle idee e c’è anche l’impressione che le ragazze sappiano bene cosa fare e lo facciano con disciplina e con grinta.

Secondo tocco di Annacarla

Sino al 6-7, per la verità, l’unica ad aver messo la palla a terra è Annacarla con un bel secondo tocco di pugno; per il resto beneficiamo di omaggi delle salentine, forse troppo impulsive nel cercare di assicurarsi subito l’incontro.

Ma non sono certo regali ospiti la nostra tenacia in difesa o la migliore reattività in ricezione o il nostro servizio decisamente efficace.

Il turno in battuta di Federica, in particolare, si rivela decisamente prezioso: nessun ace diretto, ma tanti grattacapi per la ricezione ospite e a farne le spese è la talentuosa Stefanelli, brillante protagonista a Mesagne, costretta ad affannose rincorse questa sera. Al suo posto entra Felline, la palleggiatrice Divina.

Servizio di Pel

Fantastica Eleonora da posto due e molto brava anche Greta da sinistra: se il muro ospite appare insormontabile, la creatura lo usa come sponda. Il primo time-out (e questa è già una sorpresa) deve chiamarlo il tecnico leccese (9-7).

Ma non è finita: Amy piazza un muro e poi valorizza le generose difese delle compagne mettendo a terra il pallone dell’11-7.

Sembra la sera delle sorprese: Leonardo Di Caprio potrebbe vincere l’Oscar, la cupola della Cattedrale sarà liberata dalle impalcature, i camini dell’Ilva di Taranto spargeranno profumo di rose, l’Isis diventerà una ONLUS che promuoverà la pace nel mondo, la politica taglierà le consulenze clientelari invece di tagliare gli ospedali e noi batteremo il Tricase.

Amy Leone

Purtroppo, a parte l’unica cosa di cui non ce ne poteva fregare di meno (il premio Oscar), si tratterà di pie illusioni.

Il Tricase pareggia con gli attacchi di Romano e con un muro di Barba (12-12).

Ma l’Oria non molla ed il primo punto stagionale della Zia riporta le brindisine avanti sia pure per pochissimo (14-13).

A firmare la svolta del parziale è Francesca Barba: nonostante una bella difesa di Eleonora, la centrale gallipolina va a segno con un primo tempo e poi si dirige in zona di battuta realizzando due di quelli che elegantemente sono solito definire “ace-culo”, ossia punti su battuta in cui l’audacia si sposa con la fortuna grazie al contributo del nastro (14-16).

Barba si compiace della propria audacia.

Francesca Barba

Lucrezia ed Eleonora mettono palloni a terra, ma il Tricase non vuole più correre rischi e sfoggia una parte del suo vasto repertorio di soluzioni offensive (dalle fast di Martucci agli attacchi fulminanti di Zicari).

In uno stesso scambio Zicari attacca con 3 pipe: quelle toste riusciamo a difenderle; quella più loffia cade a terra. Misteri della vita.

Zicari abbraccia le proprie compagne, riceve le pacche di rito e le ricambia centrando l’occhio del libero Trande. Non sappiamo se la simulazione di pianto che ne scaturisce sia una diretta conseguenza del contatto maldestro o sia frutto della disperata esasperazione della vittima visto che la schiacciatrice sembra essere recidiva.

Dito nell'occhio

Gli ultimi punti sono di Romano (17-25).

Un ottimo Oria al cospetto di una squadra stellare. Di più non si poteva fare.

Secondo set

Nel breve intervallo tra un set e l’altro il cameriere del PalaCrocifisso porta le ordinazioni al tavolo sbagliato: era stato il secondo arbitro, non il primo, ad aver chiesto da bere.

Stiamo esibendo un lodevole muro-difesa, ma dobbiamo riconoscere che nel fondamentale le nostre avversarie sono superiori: Martucci non ha neanche bisogno di saltare ed anche le compagne se la cavano egregiamente.

Un muro Barba-Greco lo attribuisco alla centrale perché il suo rotolone alla nutella merita un riconoscimento.

Muro-difesa oritano

L’Oria perde un po’ di lucidità in ricezione e adesso fa più fatica a mettere palla a terra; restano alti l’impegno e la generosità in ogni scambio.

Ma credo che, dopo una fase di ambientamento, sia soprattutto il Tricase a crescere e a diventare sempre più padrone dell’incontro. Numeri del set: 21 punti fatti dal Tricase, 7 punti fatti dall’Oria, 8 errori-punto del Tricase, 4 errori-punto dell’Oria. In pratica, hanno fatto quasi tutto le ospiti.

Trande protagonista in difesa, centrali imperiose, Felline molto ispirata e tre attaccanti che sono uno spettacolo a vedersi. Che potenza. Quanto saltano. Quanto salta Zicari.

Debora Zicari

Ogni tanto ho paura che per lo slancio possa saltare la rete e piombare lei stessa nella nostra metà campo insieme alla palla.

Ma voglio cogliere aspetti positivi anche nella prestazione oritana: la ricezione incorre in qualche distrazione, ma si tratta di errori circoscritti che non determinano una degenerazione progressiva; difesa sempre generosa; buona organizzazione di gioco, tenuto anche conto di un avversario contro cui non è affatto facile giocare.

Lucrezia Liace

E positivo è anche l’esordio di Zia Lucrezia: soprattutto in ricezione e in fase difensiva la sua presenza si è già fatta sentire.

Il set non ha storia: l’1-4 diventa 4-12 e poi 8-19.

Sul 10-20 strepitoso salvataggio di Valeria e di Greta, che riescono a tenere in vita un pallone impossibile. Che fine faccia poi questo pallone è meglio non saperlo. Preferiamo ricordarlo così.

E’ una sorta di stepchild adoption adattata alla ricezione: se la palla schizza via, può essere adottata da una compagna delle ricettrice purché venga salvaguardato il superiore interesse della palla a restare in gioco.

Sara Zanzarelli

A questo punto si aggiunge un’altra nota positiva: Sara Zanzarelli, che in mattinata è diventata campionessa provinciale Under 16, realizza nel finale 3 punti su attacco ed uno in battuta.

Anche questo set è chiuso da un’indifendibile Romano (15-25).

Terzo set

Greco, Barba e Zicari cercano di mettere subito in chiaro le cose (0-3), ma l’Oria appare determinato: Lucrezia usa la risorsa del pallonetto, Annacarla sbroglia situazioni intricate (anche con un bel secondo tocco), Eleonora gioca su buoni livelli e la Vichinga dispensa una serie di magie (6-8).

Strepitosi alcuni interventi di Valeria.

Valeria Scarcia

Il mani-fuori di Eleonora del 7-10 è ratificato dalla leale ammissione di Apa Greco. In effetti, è stata anche una partita corretta e ben arbitrata, senza praticamente una sola discussione. Oltre all’acqua, le gentili arbitre avrebbero potuto ordinare anche le pizze e mangiarsele tranquillamente durante la gara.

Anzi, per la verità, una recriminazione c’è stata: il pallonetto di Barba terminato di poco oltre la linea nel finale. Forse la centrale salentina dovrebbe portare sempre con sé un rotolone supplementare di nutella da utilizzare per eventuali arbitri corruttibili. Neanche i giudici di Mani Pulite saprebbero resistere.

Recriminazione

Sul 9-11 osiamo crederci ancora, ma anche questa volta è il turno in battuta di Barba ad affossare le nostre speranze. Non aggiungo commenti volgari solo per amicizia.

Amy attacca con successo da posto quattro, ma è il nostro canto del cigno: dall’11-15 il Tricase vola. A parte la bravura di Greco e compagne, sono ancora i servizi a fare danni, ma questa volta la protagonista è Zicari, autrice di 3 ace consecutivi con Trande che per proteggersi dall’esultanza della collega indossa la maschera di protezione presa in prestito da un saldatore.

Girandola di sostituzioni: De Marco farà il suo dovere in battuta, Parisi farà il suo dovere in ricezione e in difesa, la nostra Saretta sarà superlativa in attacco. Sul 12-23 la piccina riceve, scambia con Annacarla e chiude il punto; subito dopo si ripete in lungolinea e sul 16-24 rimanda il nostro fatale destino con una bella conclusione da posto due. In proporzione agli scambi giocati, Saretta torna a casa con un bottino considerevole.

Simona Romano

Come nei set precedenti, l’incarico di chiudere a chiave il parziale compete a Simona Romano (17-25), che presumibilmente per questa incombenza riceve un’indennità speciale, un trattamento di fine-set.

Tricase vince 3-0.

In partite del genere la nostra sopravvivenza è strettamente legata alla voglia e alla capacità dell’avversario di esprimere il proprio potenziale. Forse in avvio di partita il Tricase ha impiegato più tempo del previsto a prenderci le misure e all’inizio del terzo set è calata nella metà campo ospite un po’ di appagata rilassatezza. Nel secondo parziale – come abbiamo visto – le salentine sono state spietate e non c’è mai stata partita. Dunque vittoria netta, indiscussa e meritata.

Esultanza tricasina

Anche se le nostre sorti sono state strettamente legate all’efficienza tricasina, noi il nostro l’abbiamo fatto. Lasciamo il parquet con la maglia sudata e la coscienza a posto. Se le avversarie ci avessero dato occasione, l’avremmo colta. Purtroppo non ce l’hanno data.

Ora ci concentriamo sui prossimi impegni: Noci, Castellaneta, Nardò. Sono partite difficili in cui non partiamo favoriti, ma prima di Pasqua ci servono punti. E possibilmente ci servono vittorie.

Eleonora Calamo

Tabellino: Oria-Tricase 0-3 (17-25,  15-25,  17-25)

New Volley Oria: Zanzarelli 7, Liace 3, Mollo 1, Cozzetto 3, Peluso 0, Oggiano NE, Leone 9, Spina NE, Calamo 6, Scarcia (L) – All. Maggiore.

Muri-punto 2, ace 2, errori in battuta 3.

Arianna ha preso 30 in biochimica e 28 in genetica (riprendiamo le sane abitudini…).

San Luca Volley Tricase: Greco 9, De Marco 0, Zicari 17, Martucci 10, Felline 0, Lazzari NE, Romano 16, Stefanelli 0, Morciano NE, Barba 11, Parisi 0, Trande (L) – All. Quarta.

Muri-punto 6, ace 11, errori in battuta 5.

Arbitri: Denise Mary Rose Bianchi e Roberta Morleo.

Non è questo il giorno

Altri risultati: Mesagne-Assi Brindisi 3-0, Spongano-Alessano 3-1, Tuglie-Nardò 3-0, San Cassiano-Galatina 3-0, Minervino-Noci 0-3.

Si è grattato la pancia: Castellaneta.

Classifica: Tricase* 42; Mesagne 41; Spongano 33; Tuglie 31; Assi Brindisi; San Cassiano 28; Noci 26; Nardò 21; Castellaneta* 20; Alessano 13; Galatina 12; Oria* 8; Minervino* 1.

(*) Tricase, Castellaneta, Oria e Minervino hanno disputato una partita in meno.

Annacarla Cozzetto

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Spongano 350,00; Nardò 90,00; San Cassiano 85,00; Minervino 50,00; Mesagne 30,00; Galatina e Oria 25,00; Noci 10,00; Tricase, Assi Brindisi, Tuglie, Alessano e Castellaneta 0.

Negli ultimi tre turni entrano in classifica il Nardò con 90 euri (che include la sanzione per le frasi offensive e minacciose dei tifosi e quella per la sospensione di un dirigente), l’Oria (‘azz’…) con 25 euri per aver un isolato tifoso rivolto frasi offensive nei confronti dell’arbitro) e il Noci con 10 euro (mancata rettifica di un dato anagrafico).

Prossimo turno: Noci-Oria, domenica 6 marzo, ore 18.30.