TARANTO-AZZURRA MOLFETTA 2-3

2 Maggio 2010

Sabato 1^ maggio 2010 – ore 18.00

“Si, è bello viaggiare all’estero, ma ci sono tante cose da visitare anche in Italia…”

Quante volte abbiamo sentito questa frase (che non è del tutto inesatta anche se è importante allargare i propri orizzonti e confrontarsi con altre culture)?

Spesso visitiamo posti lontani, anche in altri continenti, e snobbiamo le bellezze artistiche, architettoniche e naturali di cui abbonda l’Italia.

Applicando lo stesso principio su scala nazionale: perché viaggiare in Italia quando la nostra regione, la Puglia, è così ricca di centri storici, spiagge e musei che colpevolmente trascuriamo?

Ecco, la Pallavolo Taranto ONLUS ha deciso di riscoprire la propria terra.

Rinunciamo alla trasferte in Campania, in Basilicata, in Abruzzo, regioni magnifiche, per carità, e che ci hanno regalato in questi tre anni immagini, emozioni e ricordi indelebili.

Ma il 2010-‘11 sarà la stagione della Puglia, approfittando del fatto che ci sarà un girone unico di serie C.

Dal Gargano a Leuca avremo modo di ritornare o di scoprire centri che in questi anni abbiamo colpevolmente trascurato.

Ecco perché siamo retrocessi. Non perché abbiamo perso tante partite, ma perché abbiamo deciso noi di retrocedere. Senz’altro. Certamente.

Solo così si spiega un girone di ritorno troppo brutto per essere vero: due sole vittorie sul campo, una vittoria a tavolino con il Salerno e tante sconfitte, alcune onorevoli ed altre ingloriose.

L’ultima (onorevole), quella che sancisce di fatto la retrocessione in serie C, è di oggi: Taranto-Azzurra Molfetta 2-3.

Alla vigilia del match, però, c’era ancora qualche esile speranza di salvezza, sia pure a condizione di compiere una straordinaria remuntada, giusto per copiare una recente espressione calcistica catalana.

Il Barcellona ha parlato di lasciare la pelle (senza sapere che in Italia lasciare la pelle significa perire…), Mourinho ha parlato di lasciare il sangue; noi che siamo meno cruenti e necrofili, usiamo l’espressione tarantina scittàr ‘u velen’ (buttare il veleno), che in verità è più che altro un’imprecazione. Nicola Gigante, autore di quella pietra miliare del nostro idioma locale che è il Dizionario critico etimologico del  dialetto tarantino, più precisamente la definisce “esclamazione di rabbia”. [1]

A proposito, io non sono interista, ma che pessima figura ha fatto un club glorioso come il Barcellona. Non tanto per il risultato sportivo quanto per le provocazioni, i petardi sotto l’albergo e soprattutto gli idranti nel settore del campo dove i giocatori dell’Inter festeggiavano.

Come se noi, al termine di Taranto-Volley Altamura 0-3 (la sconfitta – a mio avviso – decisiva), avessimo detto a Ugo di usare l’idrante dentro il Maria Pia contro le festanti atlete murgesi…

Anzi, l’amm’ pure offert’ ‘u buffet…

Ma veniamo a Taranto-Azzurra Molfetta.

Se perdiamo, siamo matematicamente retrocessi.

Se vinciamo 3-2, basterebbe lo scontato 3-0 dell’Oria sul Salerno a mandarci in serie C.

Se vinciamo 3-0 o 3-1, tutto dipenderebbe dai risultati di Volley Altamura e Accademia Benevento (viste come sono andate poi le cose, saremmo stati ancora in corsa, sia pure a condizione di vincere a Sarno e di attendere ulteriori risultati delle nostre dirette concorrenti).

Ci sarebbe, comunque, anche l’obiettivo del quintultimo posto in vista di ipotetici ripescaggi.

L’Azzurra, invece, non è riuscita a conquistare i play-off per la B1, sfumati proprio sabato scorso per mano del Centro Ester, e gioca per onore dello sport e per la propria dignità.

Al mio arrivo, i due tecnici stanno conversando amabilmente e quasi dimenticano che si sono fatte le 17.20 e che bisogna supervisionare il riscaldamento.

A proposito, nelle ultime due giornate le partite si disputano in contemporanea e l’orario del fischio d’inizio è fissato per tutti alle 18.00, ossia un’ora prima rispetto all’orario usuale dei nostri incontri domestici.

Forse è per questo che alle 17.55 gli spalti sono ancora semivuoti.

Vidìme quanta cristiàne tras’n alle 19…

Bisogna onorare una tradizione, il lancio del pupazzo su Alessandra, di cui mi permetto di fornire una spiegazione storica.

Nell’indimenticabile campionato della promozione in B2, il 2006-’07, la Palafiom non fu mai sanzionata ad eccezione dell’ultima partita di campionato a Tuglie, quando un nostro tifoso espresse rilievi critici all’arbitraggio. Siccome la multa coincise con la promozione, decidemmo che avremmo fatto in modo da essere multati in tutte le ultime giornate di campionato.

Già, ma in che modo? Insultando di nuovo gli arbitri? No, pare brutto.

La soluzione del problema ce la fornì il Trani, dove giocammo la penultima partita del successivo campionato 2007-’08. Alcune giocatrici locali furono premiate dai tifosi; bene, – pensammo – noi faremo lo stesso, però il premio lo lanceremo addosso alle destinatarie, durante l’ultimo incontro, e così saremo sanzionati per lancio di oggetti in campo.

Non so come si giunse alla conclusione che il terminale del lancio avrebbe dovuto essere Alessandra e che l’oggetto (poco) contundente sarebbe stato un pupazzetto di peluche.

La settimana dopo, alla fine di Palafiom-Lanciano, lanciammo alla nostra palleggiatrice il Winnie the Pooh dell’Under 18; nel 2008-’09 fu la volta di Cony, il coniglietto kamikaze; quest’anno arriva al Maria Pia la ranocchia Viktor.

Formazioni.

Nel Taranto “di ordinaria emergenza” è confermato il sestetto del PalaCaliendo: Alessandra Certa palleggiatrice, Silvia Mastandrea opposto, Gisela Scialacomo e Simona Leone laterali, Silvia Renna e Giulia Basile centrali, Ivana Gallo Ingrao libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Simona Mereu e Priscilla Pisani.

Problemi per Annagrazia Matera: Guglielmi e Fortunato sono acciaccate ed è quindi necessaria qualche variazione: giocano Marilena Fracchiolla e Savina Binetti; quest’ultima è dirottata nell’inedito ruolo di libero.

Scendono, dunque, in campo: Virginia Alfieri palleggiatrice, Valeria Brattoli opposto, Simona Marasco e Marilena Fracchiolla laterali, Angela Tralli e Mara Racanati centrali, Savina Binetti libero.

A disposizione: la creativa Mariella Lasorsa, Marta De Gennaro, Brigida Infortunato, Sara Grassi e Barbara Guglielmi.

Colpo di scena: per la prima volta in assoluto al Maria Pia, la Palafiom inizia la partita a destra rispetto al punto di vista degli spettatori. L’Azzurra, infatti, ha scelto la metà campo opposta a quella su cui i raggi del sole arrivano dritti mminz’ all’uecchie.

La palleggiatrice ospite, forse, non sarà molto contenta, ma se questo storico cambiamento dovesse regalare buoni risultati alla Palafiom, sono sicuro che Marcello ne terrà conto in futuro in chiave scaramantica: o inizieremo sempre a destra oppure sottoporrà le atlete ad intense sedute di lampada.

Primo set

Ace di Silvietta (1-0).

Brava la creatura. Fanne altri 24 e poi altri 25 e poi ancora altri 25; impediamo che la partita venga giocata…

Due attacchi fuori dell’Azzurra, muro e fast di Silvia.

Sul 5-0 Annagrazia chiama il timeout e sostituisce Marasco con De Gennaro. Distinguendo le giocatrici tra occhi scuri e occhi chiari, De Gennaro – a mio avviso –ha gli occhi scuri più belli del torneo.

Silvietta continua a servire e Brattoli sbaglia una ricezione gridando: “Nooo!”

Un plauso alla ragazza. Sono anni che in casi analoghi sento gridare “cazzo”, “merda”, “vaffanculo”, “porca puttana” e simili; è la prima volta che una giocatrice commenta un proprio errore in modo pulito senza far ricorso al classico Vocabolario della pallavolista (dalla A di “All’anima di ci t’è muert’” alla Z di “Zoccola, l’hai toccata!”).

Pipe di Gisela e fast a pallonetto di Silvia: 9-1. E’ magnifico quello che sta avvenendo sul parquet. Saremmo portati a pensare che ci siamo comprati la partita se non avessimo la certezza di non avere neanche un centesimo da offrire come prezzo per la corruzione…

Poi l’Azzurra si sveglia e recupera punti: in evidenza la linea verde rappresentata da Fracchiolla e Brattoli.

Sul 14-10 le ospiti impongono uno sconcertante break da sei, con la nostra ricezione protagonista in negativo: nella striscia pro Molfetta, si rilevano due aces di Brattoli e due punti di Tralli.

E’ la sagra degli aces, in effetti: 3 Taranto, 4 Molfetta e siamo ancora a due terzi del primo set.

Una grande Silvia (5^ punto) ci riporta in parità, ma l’Azzurra piazza un secondo, micidiale break da cinque: De Gennaro, Fracchiolla due volte, De Gennaro, Racanati (18-23).

La Palafiom reagisce e sfiora il pareggio con Gisela ed Ale, ma l’ultimo punto è dell’opposto Brattoli (23-25), molto brava anche sul piano tecnico oltre che su quello della creanza.

Secondo set

Ho parlato di Brattoli come opposto perché è il suo ruolo tradizionale; in realtà, coach Matera apporterà vari cambiamenti in corso d’opera spostando spesso da destra a sinistra Brattoli, Fracchiolla e Marasco. Già da metà del primo set io non ci ho capito più niente.

Visto che ci siamo, faccio un’altra precisazione: per via di una struttura fisica somigliante e soprattutto a causa della mia miopia, ho avuto qualche difficoltà a distinguere Brattoli da Fracchiolla e Alfieri da Tralli (che peraltro andavano spesso a muro insieme); per gli scout delle nostre ospiti rimando dunque ai dati raccolti dallo scoutman molfettese e mi scuso con le interessate per le eventuali e probabili inesattezze.

Anche sulla maternità dei muri a due del Taranto conservo qualche dubbio.

Il secondo set inizia bene come il primo: Leo, Gise, Silvia e duplice ace di Leo: 5-0.

Annagrazia effettua il cambio inverso rispetto al parziale precedente: torna sul parquet Marasco, che va subito a segno e inizia una rincorsa fruttuosa (6-6).

Al primo time-out tecnico, per fortuna, siamo ancora avanti noi (8-6).

Bene Silvietta da posto due e dalla zona di battuta, ma in generale è un Taranto piuttosto spento, poco reattivo.

Nonostante il sole che filtra imperioso dalle finestre, la nostra squadra è sempre immersa in quello che il giornalista Lorenzo D’Alò definirebbe “autunno agonistico”.

E’ un autunno che ha iniziàte a novembre e non ‘ngi ha cchiù spicciàte…

C’è rassegnazione.

Encomiabili, come sempre, Gisela e Silvia. Hanno fatto tanti sacrifici quest’anno e continuano a lottare sul parquet da grandi professioniste. Sono cadute anche loro nella trappola ingannevole dell’uomo del Monte. C’è qualcuno, in effetti, che dovrebbe retrocedere in seconda divisione, in proporzione alle risorse messe a disposizione; Silvia e Gisela, per il loro rendimento, meriterebbero invece la B1. Come minimo.

Dopo il 14-14, l’Azzurra si accaparra il set: Marasco ha messo sei palloni a terra, Fracchiolla pure non scherza, Racanati mura.

Sul 15-19 si punta su Pocahontas, che piazza due primi tempi.

Attacco vincente di Silvietta (18-20). Il pallone finisce dalle parti di coach Matera, che si esibisce in un colpo di tacco alla Mancini davvero pregevole.

Gli interventi difensivi di Gisela vengono compromessi da tre attacchi fuori consecutivi; Brattoli è abbonata al punto finale del set (18-25).

Terzo set

Anche in questo parziale, la partenza della Palafiom è fulminante; abbiamo già perso un altro punto fatale per la remuntada, ma il cuor di Leonessa ci crede ancora.

L’arma segreta è il bagher d’appoggio: prima Simona e subito dopo Silvietta riescono a mettere in questo modo il pallone nel campo avversario. Più tardi ci proverà anche Ivana, ma la strategia viene sgamata dal Molfetta e il miracolo non si ripeterà.

Stiamo servendo bene: chiuderemo con 11 battute vincenti e 3 sbagliate. Ace di Ale (7-5).

Quando serve l’Azzurra, invece, si verifica uno strano fenomeno: appena la giocatrice in battuta tocca la palla e quindi ben prima che si possa capire l’esito del servizio, c’è una riserva che urla: “Sìììì!”

Da un esame del materiale fotografico, ho la sensazione che non sia proprio una riserva ma che si tratti di Mara Racanati quando cede il posto al libero.

La ragazza è maggiorenne e deve aver già votato almeno ad una consultazione referendaria, quella del 2009. Chissà se urla anche in cabina…

Doppio attacco di Silvietta e andiamo sul 10-6.

Poi c’è l’ennesima rimonta dell’Azzurra Molfetta (13-13) e il timore è che possa ripetersi il copione dei primi due set: fuga jonica e recupero ospite.

No, questa volta sul parquet si esibisce una Palafiom grintosa e reattiva: muro di Silvia, attacco di Gisela, muro Ale-Silvia, ace di Leo ed ulteriore attacco della banda appulo-argentina (19-13).

C’è il tempo per una doppietta di Fracchiolla, giusto per far pagare la cena al padre fotografo, e poi riprende la lunga marcia della Palafiom: fast lungolinea di Silvia, attacco di Gisela e mani-soffitto di Silvietta (22-16).

Time-out Molfetta.

Nel frattempo l’arbitro mi vieta l’uso del flash e il signor Fracchiolla ne approfitta per mostrarmi la sua macchina fotografica. Cavoli: ha un teleobiettivo proprio massiccio. Secondo me, durante la settimana, lo usano le ragazze in sala pesi.

Alla ripresa del gioco si lotta punto a punto. Il Taranto mantiene le distanze; Brattoli realizza, come al solito, l’ultimo punto ospite; ma l’ultimo punto del set questa volta è dell’eroica Simona Leone (25-20).

Quarto set

Il quarto set ha un andamento diverso rispetto ai primi tre; il Taranto non scatta come una lepre ed anzi sarà costretto a recuperare, ma questo parziale ci mostrerà una squadra che lotta con il cuore e che lascerà sul parquet la pelle, o il sangue, o il veleno, o quello che volete.

Gisela continua a martellare e Giulia impone un muro alle ospiti (6-3), poi salgono in cattedra Tralli e Marasco (9-9).

Simona si butta su ogni pallone e carica le compagne; dovremmo innalzarle un monumento in palestra.

Adesso sì, c’è intensità nel gioco.

Persino Gabriella entra in partita per recuperare un pallone. Lo spedisce contro il seggiolone dell’arbitro; diciamo che l’impegno c’è stato ma la mira è stata carente.

Sembriamo rigenerati, come se avessimo cambiato cartuccia da HDR, il negozio del nostro Paolo in via Golfo di Taranto. Scusate la “marchetta”, ma, visto che facciamo da mesi pubblicità gratuita a sponsor inadempienti, almeno la facciamo anche ad un’azienda del nostro staff…

Anche la presenza in tribuna di Désirée e di Paoletta ci sta aiutando.

Pipe nastro-culo di Gise, reazione azzurra ed ulteriore pipe della schiacciatrice australe, che inaugura un break da cinque: tre punti suoi intervallati da due attacchi di Silvietta (17-13).

In servizio c’è Ale e stiamo vivendo una parentesi di grande volley alla fine di quest’annus horribilis.

Dopo un muro di Tralli (ma potrebbe essere Alfieri: somiglianza fisica, somiglianza numerica e notevole bravura per entrambe), Silvietta va a segno per altre due volte e poi c’è un muro di Silvia (21-15).

Annagrazia si siede in panchina. Brutto segno per il Molfetta.

Entra Simona Mereu per servire e per puntellare la difesa e poi c’è finalmente un bel tocco di seconda di Ale (23-17). Era un po’ che non le riusciva.

La fast di Silvia ci porta al tie-break (25-18).

Tie-break

All’inizio dell’anno mi lamentavo dei numerosi tie-break: Centro Ester, Leonessa Altamura, Oria, Acquaviva delle Fonti… Poi improvvisamente sono finiti. L’ultimo era stato quello con la Livi Potenza all’andata (12 dicembre).

Gisela è fantastica: diagonale, pallonetto e lungolinea (senza contare le difese).

Ma sul 5-2 il Taranto deve subire la reazione ospite. Sul parquet è tornata Marta De Gennaro e il nastro ha deciso di favorire l’Azzurra: la somma di questi due fattori, unitamente alla precisione di Brattoli in battuta, provoca il sorpasso delle adriatiche. La laterale molfettese ottiene tre punti consecutivi (5-7).

Missile aria-terra di Gisela da posto due, ace dell’argentina e lungolinea di Silvietta: si va al cambio di campo in vantaggio (8-7)!

Purtroppo, proprio quando bisognerebbe compiere lo sforzo decisivo che ci terrebbe legati alla sia pur esile speranza di raggiungere almeno il quintultimo posto, il Taranto si spegne. Attacchi di Marasco e di De Gennaro, due tiri fuori nostri e due servizi vincenti di Racanati: 8-13.

Decidiamo di non far coincidere il lancio del pupazzo con la nostra matematica retrocessione; è un gesto goliardico che mal si concilierebbe con la tristezza del momento. Rinviamo l’operazione a sabato prossimo anche se avremmo preferito attuarla sul nostro parquet e non su quello altrui. Vabbè, eventuali multe giratele pure a noi.

Torniamo alla partita. Silvietta interrompe il black-out ma Marasco, a muro, si procura cinque palle-set.

La prima l’annulla Silvia, respingendo un pallone che percorre tutto il nastro (nuovamente amico nostro) lasciandoci col fiato sospeso e poi ricade nella metà campo ospite.

Segue uno scambio lunghissimo, infinito. L’ultima agonia.

Purtroppo a chiudere lo scambio è Angela Tralli con una fast (10-15).

L’Azzurra Molfetta ha fatto la sua partita, ha onorato il campionato ed ha ottenuto il ventunesimo successo stagionale.

Il Taranto retrocede senza appello in serie C dopo tre stagioni indimenticabili nella quarta categoria nazionale. Come già accennato, non è oggi che dobbiamo rimproverarci qualcosa; il campionato – secondo me – lo abbiamo perso nei tanti scontri diretti conclusi senza punti.

Savina Binetti, da ragazza educata, ci saluta dicendo “in bocca al lupo” ed ottiene una risposta irrituale: “Eh, è crepato ormai…”

Sabato si va a Sarno e per il secondo anno consecutivo ci imbuchiamo ad una festa visto che la formazione salernitana, vittoriosa a San Pietro e dunque già in B1, vorrà rendere partecipi i propri tifosi di questo successo.

L’anno scorso, di questi tempi, era il Trani a conquistare la B1 proprio sul nostro parquet e devo dire che fu una bella giornata di festa che ricordo ancora con piacere.

Ricordo anche che prima dell’ultimo scambio, i coach ospiti chiamarono un inedito time-out il cui scopo era quello di permettere alle giocatrici di infilare la t-shirt con la scritta B1.

Qualcuno parlò di un gesto poco rispettoso nei nostri confronti, ma, tutto sommato, nell’euforia della festa ci poteva stare.

Ecco, sabato dobbiamo fare la stessa cosa. A Sarno, prima dell’ultimo scambio e quale che sia il punteggio, coach Marcello dovrebbe chiamare un time-out. Soltanto che invece di infilare le magliette con la scritta B1, noi infileremo le magliette con la scritta C…

Questa sì che sarebbe originalità…!

Beh, gli auguri al Sarno li daremo di persona fra una settimana, ma possiamo già anticiparli a distanza: congratulazioni!

Lasciateci qualche pasticcino…

‘A fava e ‘u scuèrcele

DESIREE: Anche se gioca nel Noci, mi fa piacere considerare Truciolina come una nostra atleta. Dunque, lei è la fava sia perché il suo obiettivo l’ha raggiunto (play-off per la B2; in bocca al lupo!) e sia perché ha mantenuto la promessa di sostenere le sue ex-compagne al Maria Pia in questa sfida delicata. Ed è pure arrivata puntuale nonostante il cambio d’orario.

KATIA: Non vuoi vedere le partite e vabbè. Sappi, però, che questo era l’ultimo incontro casalingo, dopo di che recuperare la carta d’identità (abbandonata da novembre nel nostro portadocumenti) sarà un’impresa ben più ardua della salvezza… Finirà nel casino della macchina di Marcello, in mezzo a dvd, a fotocopie di tasse gara, sigarette e bottiglie di Ceres. Noi ti avevamo avvisata.

Tabellino: TARANTO-Azzurra Molfetta 2-3 (23-25, 18-25, 25-20, 25-18, 10-15)

Taranto: Mastandrea 16, Scialacomo 25, Mereu 0, Basile 3, Renna 15, Certa 5, Pisani NE, Leone 11, Gallo Ingrao (L) – All. Presta.

Aces 11, errori in battuta 3, muri-punto 7.

Azzurra Molfetta: Racanati 12, Fracchiolla 12, Lasorsa NE, De Gennaro 11, Marasco 11, Fortunato NE, Grassi NE, Alfieri 4, Guglielmi NE, Tralli 14, Brattoli 16, Binetti (L) – All. Matera.

Aces 9, errori in battuta 12, muri-punto 11.

Arbitri: Dario Murra (BR) e Luca Garzia (LE).

Durata set: 22’, 20’, 17’, 25’, 14’ – Durata totale dell’incontro: 2.00’.

Altri risultati: San Pietro Vernotico-Sarno 2-3, AS Benevento-Centro Ester NA 3-1, Acquaviva delle Fonti-Battipaglia 3-1, Arzano-Accademia BN 3-1, V.Altamura-Livi Potenza 3-1, ASCI Potenza-Leonessa Altamura 1-3, Salerno-Oria 0-3.

Classifica: Sarno 72; San Pietro Vernotico 68; Centro Ester NA 66; Azzurra Molfetta 62; Arzano e Battipaglia 61; Livi Potenza 45; AS Benevento 43; ASCI Potenza 36; V.Altamura 35; Oria e Accademia BN 33; Leonessa Altamura 29; TARANTO 28; Acquaviva delle Fonti 24; Salerno -3.

Verdetti matematici: Sarno matematicamente in B1; San Pietro Vernotico e Centro Ester Napoli ai play-off (in bocca al lupo a entrambe!); ASCI Potenza salvo; Taranto e Leonessa Altamura in serie C.

L’ultimo verdetto da definire riguarda la salvezza: ci sono due posti per tre squadre (V.Altamura, Oria e Accademia).

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Salerno 1.600,00; Azzurra Molfetta 470,00; Leonessa Altamura 400,00; Oria 200,00; V.Altamura 160,00; Sarno e Accademia BN 120,00; ASCI Potenza 105,00; Arzano 80,00; Acquaviva delle Fonti 40,00; San Pietro Vernotico, Centro Ester NA, Battipaglia, Livi Potenza, AS Benevento e TARANTO 0,00.

Anche Arzano perde la propria “purezza”: 80 euri per le offese del pubblico alla coppia arbitrale.

Prossimo turno: Sarno-Taranto, sabato 8 maggio 2010, ore 19.00, Palazzetto dello Sport, via Cannellone.

NOTE:

(1) GIGANTE, N., Dizionario critico etimologico del dialetto tarantino, Lacaita, Manduria (TA), 1986, pag. 577.


LE VITE DEGLI ALTRI: AZZURRA MOLFETTA-CENTRO ESTER NAPOLI 1-3

25 aprile 2010

Sabato libero da sfruttare. Scelgo la partita-spareggio per i play-off: Azzurra Molfetta-Centro Ester Napoli, sia pure nei limiti della compatibilità di tempi ferroviaria.

Egoisticamente, forse, ci converrebbe un successo delle partenopee, ma sono calcoli che respingo: la salvezza avremmo dovuta costruirla con le nostre mani; non ha senso restare aggrappati alle ipotetiche motivazioni degli altri. Vado a Molfetta da appassionato di pallavolo; voglio soltanto assistere ad un grande spettacolo di sport.

Essendo innamorato del ruolo delle palleggiatrici, inoltre, ripongo molte aspettative nel fatto che stasera si affronteranno le due migliori del girone (dopo la Cosentino): Virginia Alfieri e Ginevra Fidora.

Del Centro Ester mi piacciono anche il vivaio e l’atteggiamento gioioso con cui hanno affrontato questo campionato; dell’Azzurra mi piacciono anche gli occhi di De Gennaro e la serietà della programmazione. E’ qualcosa a cui noi non siamo più abituati: siamo passati in pochi mesi dai deliranti proclami sull’acquisto del titolo di A2 al volley da accattonaggio.

In treno finisco di leggere La bellezza e l’inferno di Saviano:  “Chiedo alla mia terra se riesce ancora a immaginare di poter scegliere. Le chiedo se è in grado di compiere almeno quel primo gesto di libertà che sta nel riuscire a pensarsi diversa, pensarsi libera”. [1]

Chiedo alla mia squadra se riusce a immaginare di potersi ancora salvare, di compiere quel primo gesto di libertà che sta nel riuscire a pensarsi diversa, vincente, in grado cioè di vincere tutte le ultime tre partite del campionato. Perché no?

A Molfetta ho tempo per una passeggiatina fino all’Adriatico. La città è piena di manifesti di don Tonino Bello. Altre suggestioni. A 17 anni dalla sua scomparsa ci sono convegni e momenti di preghiera nel suo ricordo.

Espressino al Caffé San Marco in corso Umberto e ne approfitto per chiedere quanto tempo ci vuole per raggiungere a piedi il PalaPoli. Oltre a fornirmi le indicazioni richieste, il personale del bar si offre di accompagnarmi in auto visto che c’è il cambio di turno. Devo rifiutare perché, in vista del ritorno, voglio imparare la strada e calcolare esattamente i tempi tra il palazzetto e la stazione, ma tanta generosità mi commuove in questo mondo di egoismi e di diffidenza. E’ proprio la città di don Tonino.

Beh, ricambio con un po’ di pubblicità gratuita; l’espressino era magnifico: cremoso e vellutato.

Qualche occhiata in giro: Farmacia Minervini; chissà che non siano parenti di Guglielmo Minervini, uno dei rari esponenti del PD pugliese che dispongono di una coscienza e di un senso dell’etica. Anche lui è di Molfetta. I suoi colleghi di partito hanno già iniziato la solita manfrina per le poltrone; fosse per loro l’assessore alla Sanità potrebbe farlo direttamente Gianpaolo Tarantini…

C’è anche l’autoscuola Azzurra. Non ho molte difficoltà a indovinare quale sia la scuola guida preferita dalle ragazze di una certa squadra di pallavolo…

Dopo aver provveduto all’acquisto delle focaccine con le patate al panificio Sant’Achille, posso accedere al PalaPoli.

Durante il riscaldamento, Simona Marasco disintegra il telefono cellulare di un tifoso; intanto coach Matera irrompe sul parquet per le ultime indicazioni tecniche pre-partita. Indicazioni molto perentorie, bisogna dire.

Non c’è ancora molta gente; il PalaPoli, spiega un tifoso evoluto sul piano informatico, si riempie a partita iniziata. Chissà se anche a Taranto ci sarà “l’invasione” dei sostenitori azzurri. Grazie alla presenza degli Afecionados, intanto, rievochiamo l’anniversario della promozione in B1 del Trani. Non è escluso che anche quest’anno il Taranto possa essere testimone di un’altra festa per la promozione. Sempre “imbucati” alle feste degli altri; quando c***o festeggiamo qualcosa di nostro?!

Il d.j. locale crea l’atmosfera. “Il cielo è sempre più blu” si diffonde nel palazzetto quando già le atlete sono schierate; il presidente Giancaspro è teso come una corda di violino.

L’Azzurra Molfetta gioca con Virginia Alfieri, Valeria Brattoli, Barbara Guglielmi, Simona Marasco, Mara Racanati, Angela Tralli e il libero Brigida Fortunato.

Il Centro Ester deve rinunciare a Marianna Iarnone; scendono sul parquet Ginevra Fidora, Brigida Vitascale, Carmen Imperato, Luciana Lauro, Valentina Russo, Annalaura Di Cristo e il libero Francesca Caggiula. Con Nello Caliendo nel cuore…

Grande concentrazione in avvio; l’equilibrio sul 5-5 lo spezzano Viscatale e il solido muro del Centro Ester, ma sul 10-10 è nuovamente parità.

Ace-culo di Imperato e il Centro va sul 15-17; ace-sporco di Tralli ed è ancora parità: 17-17. E’ una partita a scacchi.

Alfieri schiaccia e l’Azzurra impone un allungo (20-18); Marasco attacca da posto quattro e da posto due; Tralli piazza un bel pallonetto (24-21), ma Imperato permette alle partenopee di sfiorare il pareggio (24-23).

Coach Annagrazia chiama un time-out e dispone l’ingresso in tribuna di Alessandra Nappi, neo-dottoressa. La centrale molfettese si rivela decisiva perché in coincidenza con il suo arrivo l’Azzurra schiaccia il pallone del 25-23 e si aggiudica il primo set.

L’Azzurra è una squadra compatta e con ottime individualità, ma forse è la difficoltà a mantenere la concentrazione per tutta una partita ad aver vanificato i sogni di gloria in questa stagione.

Nel secondo set, infatti, invece di battere il ferro quando è caldo, concedono un vantaggio di 0-5 al Centro Ester. Non bastano le magie di Alfieri, che appoggia nei pressi della linea di fondo, e la grinta di Marasco ad recuperare (7-9); Carmen Imperato, ben caricata da Fidora, incrementa nuovamente il vantaggio delle ospiti.

Tina Di Matteo mi aggiorna in tempo reale sul risultato di Accademia Benevento-Volley Altamura. Non ho parole: la squadra campana ha un servizio di spionaggio di tutto rispetto…

Lauro cado male, ma poi trova un ace-culo (17-20), nel frattempo Viscatale diventa il terminale prediletto delle osservazioni del pubblico. Osservazioni tutte pulite, bisogna dire; più che altro sono inviti a sbagliare.

E’ anche vero, però, che il libero del Molfetta si chiama Brigida, proprio come il capitano esterino. E così ci si rivolge al cognome per invitarla a sbagliare (“Viscatale, tira fuori!”) e al nome per sostenerla (“Forza, Brigida!”).

Il tal modo la forte giocatrice napoletana rischia di essere vittima della teoria del doppio legame di Gregory Bateson: due messaggi contradditori (in questo caso, entrambi verbali) che mandano fuori di testa chi li riceve…

Guardando il Centro Ester, invece, ho la sensazione che siano proprio l’equilibrio e la serenità a rendere forte questa squadra. Non ha killer che fanno la differenza (del genere Piccione, per intenderci) e non ha neanche quella superiorità devastante che esibiva il Trani. Il Centro Ester sembra vivere le partite con distacco, facendo (benissimo) il proprio gioco e senza preoccuparsi apparentemente del risultato.

Ho come la sensazione che giochino sul 24-23 con la stessa emotività con cui giocano sul 10-0 o sullo 0-10. Applicano la teoria confuciana: prima o poi il cadavere del nemico scorrerà lungo il fiume.

Il secondo set finisce 19-25.

Il terzo parziale è il più intenso. Va detto che il Centro Ester ha un vantaggio psicologico: la sconfitta non compromette nulla mentre l’Azzurra sa che sta giocandosi una stagione. L’espressione è un po’ impropria perché in realtà, comunque vada, l’Azzurra ha disputato un ottimo campionato, costruito su fondamenta serie e durature. L’impressione è che siamo soltanto all’inizio.

A metà set è parità perfetta: 14-14.

La panchina del Molfetta è un po’ più discola di quella del Centro Ester. Mentre le napoletane dialogano amabilmente con il pubblico, mandano e ricevono sms e poco ci manca che non giochino a burraco, le riserve dell’Azzurra seguono la partita commentandone ogni azione. Qui preferisco non precisare in quali termini…

Un ace di Guglielmi porta avanti l’Azzurra, ma Viscatale e Russo effettuano il sorpasso (19-22). Entra Binetti per Brattoli. E soprattutto va in battuta Alfieri, che con due servizi vincenti ribalta la situazione (23-22).

Ecco, questo è il momento in cui il Centro Ester applica la teoria confuciana: nonostante un punto delicatissimo di Racanati (commentato con “e basta!” da Umile), la formazione campana non si scompone: attacca efficacemente con una strepitosa Imperato e sfrutta un errore in ricezione ed un tiro sulla rete delle padrone di casa conquistando così il terzo set (24-26).

A questo punto devo prendere il treno. Come ha giustamente detto qualcuno a fine partita: onore ai vincitori e ai vinti.

NOTE:

(1) SAVIANO, R., La bellezza e l’inferno, Mondadori, Milano, 2009, pag. 30.


CURIOSITA’ DALL’ANNUARIO

3 gennaio 2010

E’ stato pubblicato l’Annuario della pallavolo 2010, utile strumento per tutti gli addetti ai lavori. Tanto addetto ai lavori io personalmente non mi sento; sarà per questo che l’Annuario stuzzica soprattutto curiosità statistiche del tipo: quali sono le giocatrici più alte? Quali sono quelle meno alte? E le più giovani? E le meno giovani?

Altro non si può dedurre.

In realtà, per le atlete viene indicato soltanto l’anno di nascita e quindi la classifica “anagrafica” sarà piuttosto sommaria. Magari è più interessante calcolare l’età media delle squadre.

Ecco, comunque, i risultati.

Le giocatrici più giovani (età al 31 dicembre 2009)

1 Giulia Ventre C Salerno 12
2 Marianna Ferrara S Salerno 13
Marianna Maggipinto L Centro Ester Napoli 13
4 Floriana Bonifacio L Salerno 14
5 Giulia Basile S TARANTO 15
Mina Cucinelli C Leonessa Altamura 15
Angela Faiella C AS Benevento 15
Angela Falendola C Leonessa Altamura 15
Giorgia Faraone L Leonessa Altamura 15
Simona Galiero S Centro Ester 15
Giulia Passaseo O Leonessa Altamura 15

Le giocatrici più esperte

1 Annamaria Orefice U Salerno 39
2 Vaska Radkova A ASCI Potenza 38
3 Teresa Agozzino S AS Benevento 37
4 Loredana Corvino S San Pietro Vernotico 36
Annamaria Totaro S Arzano 36
6 Barbara Guglielmi S Azzurra Molfetta 35
Roberta Licata S Volley Altamura 35
8 Mara Di Martile A Livi Potenza 34
Catia De Nicola C San Pietro Vernotico 34
Angela Stufano C TARANTO 34
Maria Rosaria Stufano U Salerno 34

Bisogna dire che le succitate giocatrici esperte formerebbero uno squadrone formidabile. Manca il libero, ma quello lo possiamo mettere noi; ne conosciamo uno molto competitivo che ha 33 anni…

L’età media delle squadre

1 Sarno 25,4
2 San Pietro Vernotico 24,8
3 Arzano 24,5
Livi Potenza 24,5
5 TARANTO 24,3
6 Acquaviva delle Fonti 24,2
7 Oria 24
8 Volley Altamura 23,8
9 AS Benevento 23,7
10 Azzurra Molfetta 23,1
11 ASCI Potenza 23
12 Battipaglia 22,2
13 Salerno 22
14 Centro Ester Napoli 21,2
15 Accademia Benevento 20
16 Leonessa Altamura 17

Le giocatrici più alte

1 Enza Ragone S Leonessa Altamura 1,93?!
2 Emanuela Morrone O Battipaglia 1,90
3 Catia De Nicola C San Pietro Vernotico 1,88
Anna Silvia Piscopo C AS Benevento 1,88
Maria Russo C Arzano 1,88
6 Marilena Fracchiolla O Azzurra Molfetta 1,87
Valentina Russo C Centro Ester Napoli 1,87
8 Maria Muriello O AS Benevento 1,86

Seguono numerose giocatrici alte 1,85.

Veramente qui mi permetto di nutrire alcune perplessità. Enza Ragone l’abbiamo vista bene nella partita contro il Taranto (ahinoi, ci ha fatto 23 punti) e non mi è sembrata un gigante. Non sul piano della statura. Temo, quindi, che ci sia stato un errore e che lo scettro della più alta del reame vada assegnato a Emanuela Morrone. Nel suo caso, 1,90 è decisamente credibile.

Le 10 giocatrici più diversamente sviluppate in senso verticale

1 Marianna Maggipinto L Centro Ester Napoli 1,54
2 Angela Dibenedetto L Leonessa Altamura 1,62
3 Giorgia Faraone L Leonessa Altamura 1,63
Margherita Ferrulli O Volley Altamura 1,63
Annalisa Perrone L San Pietro Vernotico 1,63
6 Manuela Caramuta L ASCI Potenza 1,64
Marianna Santangelo L ASCI Potenza 1,64

A questo punto subentrerebbe il Taranto, ma le giocatrici alte 1,65 nel girone G sono troppe per essere elencate.

Prendo atto che in tutto il girone G ci sono soltanto 7 giocatrici (su 201) meno alte di me…

Precisiamo, comunque, che la Maggipinto ha soltanto 13 anni.

La statura media per squadra

1 Arzano 1,780
San Pietro Vernotico 1,780
3 Acquaviva delle Fonti 1,770
4 Azzurra Molfetta 1,769
5 AS Benevento 1,766
6 Sarno 1,760
7 Battipaglia 1,759
8 TARANTO 1,752
9 Accademia Benevento 1,750
10 Centro Ester Napoli 1,747
11 Leonessa Altamura 1,746
12 Oria 1,733
13 ASCI Potenza 1,725
14 Livi Potenza 1,723
15 Salerno 1,719
16 Volley Altamura 1,716

Qualche altra curiosità. Precisiamo, però, che abbiamo considerato i ruoli effettivi e non quelli indicati. Il riferimento è al San Pietro Vernotico che deve aver inteso la L di libero come L di laterale; a leggere l’Annuario, le brindisine avrebbero una batteria di liberi sensazionale: Perrone, Valente, De Mitri, Corvino e Ristits…

Allora, i liberi più alti sono:

Annamaria Tateo (Oria, 1,75) e Francesca Caggiula (Centro Ester, 1,73).

La centrale meno alta:

Maria Laura Lamparelli (Accademia Benevento, 1,68).

L’alzatrice più alta:

Virginia Alfieri (Azzurra Molfetta, 1,82).

Vediamo adesso le età medie del girone divise per ruolo:

1 Schiacciatrici 24,1
2 Opposti 23,8
3 Alzatrici 22,9
4 Centrali 22,3
5 Liberi 20,6

E le stature medie per ruolo:

1 Centrali 1,779
2 Opposti 1,779
3 Schiacciatrici 1,766
4 Alzatrici 1,723
5 Liberi 1,669

Le centrali vincono per 0,2 millimetri di differenza.


AZZURRA MOLFETTA-TARANTO 3-0

20 dicembre 2009

Sabato 19 dicembre 2009 – ore 19.00

Il Bianco Natale è una nota canzone stagionale, il White Christmas lo lasciamo al Ku Klux Klan che amministra Coccaglio (BS); per il Taranto c’è il Natale in bianco, visto che da Molfetta torniamo senza punti e senza set, come del resto avviene ormai da tre trasferte consecutive (Altamura, Benevento e adesso Molfetta, appunto).

Rispetto alle tristi esibizioni nelle Murge e nel Sannio, però, l’incontro di ieri a Molfetta è stato esemplare sul piano dell’impegno. Di fronte ad un’avversaria che adesso è la terza forza del campionato, il Taranto ha disputato una partita dignitosa mantenendo il primo e il terzo set in equilibrio fino al secondo time-out tecnico. Senza storia, invece il parziale di mezzo.

L’atmosfera natalizia si respira nel gelo che tiene fresca la frutta delle bancarelle affianco al PalaPoli, dove Gabriella ha fatto la spesa, e soprattutto nel panificio Sant’Achille in cui è stata scattata la foto qui sotto.

Le focaccine alle patate erano squisite e le ragazze al banco molto carine. Facciamo un po’ di pubblicità gratuita, via! D’altra parte non sarebbe l’unica azienda che pubblicizziamo quest’anno senza avere un centesimo in cambio…

Nel Taranto manca Gisela, che abbracciamo con affetto e che sarà comunque disponibile dopo la pausa natalizia, e fino alle 18.15 manca anche Cristiana. Dopo la missione all’estero durata tre settimane e la partita con la Livi Potenza, il sottotenente è stato nuovamente imbarcato.

Nessuno come noi auspica un mondo di pace per tutti i popoli della Terra. E se proprio deve scoppiare una guerra da qualche parte, che scoppi in una località montuosa così ci vanno gli alpini e non rompono le palle a noi…

Cristiana sbarca a Pescara e si precipita a Molfetta.

Io la immagino correre al palazzetto con la stessa foga (e con la stessa divisa) con cui gli alleati raggiunsero le coste della Normandia nel D-Day del 1944.

Piuttosto anomalo è anche il viaggio di una nostra dirigente che utilizza il ghiaccio come sedile del posto-guida. La dirigente, però, non è l’unica ad avere problemi di culo visto che sul parquet c’è una giocatrice con le chiappe asimmetriche. Nessuno pensi a male; è stata un’iniezione mal riuscita.

Non pubblico la foto non già per pudore (figuriamoci) ma soltanto perché l’ho saputo dopo.

A proposito di foto, la madre di una giocatrice sfrutta la magnifica illuminazione del PalaPoli per immortalare in modo finalmente adeguato la figlia. Sono sicuro che le foto stasera sono venute bene.

L’Azzurra di Annagrazia Matera è in formazione tipo: Virginia Alfieri in palleggio, Simona Marasco opposto, Valeria Brattoli e Barbara Guglielmi laterali, Mara Racanati e Angela Tralli centrali, Brigida Fortunato libero.

In panchina: Marilena Fracchiolla, Mariella Lasorsa, Marta De Gennaro, Savina Binetti e Sara Grassi.

A collaborare per il riscaldamento, Alessandra Nappi. Ancora un po’ di pazienza, sú; il peggio è passato.

Non è in panchina il presidente Giancaspro, che sconta l’ultimo giorno di squalifica al tavolino del telecronista. Speriamo che non ripeta al microfono le osservazioni che causarono la sanzione due settimane fa… Beh, non ce ne sarà motivo visto che stasera l’arbitraggio e la partita risulteranno avulsi da ogni motivo di contestazione.

Taranto: Alessandra Certa alzatrice, Silvia Renna opposto, Ivana Gallo Ingrao e Silvietta Mastandrea laterali, Cristiana Zonca e Angela Stufano centrali, Simona Leone libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Giulia Basile, Simona Mereu e Priscilla Pisani.

Primo set

L’approccio è molto buono ed a scalare la classifica dei punti individuali è proprio l’inedito opposto Silvia Renna: un muro, un attacco e un ace. Siamo 3-6 e lo spirito di adattamento tattico sembra essere l’ennesima qualità di questa splendida professionista che abbiamo il piacere di avere in squadra quest’anno.

L’Azzurra reagisce con un muro di Alfieri ed un attacco di Marasco, ma Cristiana (due punti) e Silvietta incrementano ulteriormente il vantaggio (5-9).

Si apre una fase caratterizzata da errori-punto, soprattutto nostri, e poi le adriatiche lanciano l’operazione pareggio con una spettacolare pipe a pallonetto di Guglielmi (13-13) ed anche l’operazione sorpasso con Tralli e Brattoli (15-14).

Lo speaker evidenzia i punti recuperati sottolineando il distacco che diminuisce: meno tre, meno due…

Splendida Simona, che compie salvataggi impossibili e trasmette in campo la consueta carica agonistica, e con Ivana ritorniamo avanti (15-16).

Non dura molto.

L’Azzurra piazza un break traumatico di sette punti e mette le mani sul parziale (22-16). Tuttavia, quello di stasera – come abbiamo anticipato – è un Taranto diverso rispetto alle ultime opache trasferte ed i muri sollevati da Silvietta e da Angela rimettono in discussione un set che sembrava compromesso (23-21).

A chiuderlo, però, ci pensano un attacco di Guglielmi ed un nostro tiro sulla rete (25-21).

Secondo set

Con la regia di una validissima Alfieri, che stasera vedo giocare per la prima volta ma mi sembra decisamente una delle palleggiatrici più dotate del torneo, l’Azzurra tenta di imprimere un ritmo congeniale alla partita e ci riesce.

Tralli, Guglielmi, Brattoli e soprattutto Marasco vanno ripetutamente a segno e il Molfetta mette quattro punti tra sé e il Taranto (9-5).

Ne recuperiamo un paio, ma dal 10-8 in poi il set non ha praticamente storia.

Silvietta, brava anche in posto quattro, mette alcuni palloni a terra (15-10), ma le padrone di casa stroncano ogni speranza con un 5-0 che costringe Marcello ad un time-out e ad un cambio. La ricezione traballante viene puntellata dall’ingresso temporaneo di Simona Mereu, la mano di Ivana torna a riscaldarsi e Cristiana risulta l’atleta tarantina più prolifica in questa fase.

Se Guglielmi adesso viene relativamente contenuta, Marasco e Brattoli non si fermano più e la difesa costruita attorno ad una sempre positiva Fortunato respinge gli assalti del Taranto.

Finisce 25-15.

Terzo set

Sfaldarsi o reagire. Le biancoblu del Golfo scelgono la seconda che ho detto e tentano di riaprire la partita con un terzo set ammirevole per tecnica e per carattere.

Ottimo l’avvio di Ivana e prezioso l’apporto di Angela, che, schiacciando due palloni a terra, porta il Taranto in vantaggio per 4-8.

Durante il time-out tecnico, lo scoutman locale, Enrico Bellifemine, partecipa attivamente agli esercizi di riscaldamento delle nostre Simone. O più semplicemente difende il proprio computer dai palloni vaganti.

Dopo un bel lungolinea di Silvietta (5-9), coach Matera effettua l’unico cambio locale della serata sostituendo Racanati con Lasorsa.

Intanto, però, è l’altra centrale, Angela Tralli, ad avviare la riscossa (8-9).

Buon muro-difesa del Taranto e partita spesso spettacolare: tra due perfetti primi tempi di Angela e Cristiana (10-11) c’è un delizioso pallonetto di Marasco.

C’è anche un’interruzione “autogestita”. Una giocatrice dell’Azzurra (mi sembra la Alfieri) corre in panchina e si preme l’asciugamano sul volto.

Gli arbitri chiedono conto di questo comportamento, ma l’interruzione urgente era dovuta ad un colpo ricevuto in pieno volto dalla palleggiatrice locale. Speriamo che non si sia trattato di un attentato di Tartaglia.

A proposito, mi è venuto un dubbio per l’ultima di campionato: devo centrare Alessandra con il consueto peluche oppure mi adeguo alla moda ed utilizzo un modellino del Duomo di Milano…?

Si riprende a giocare.

Muro Guglielmi, lungolinea Brattoli, attacco Alfieri difeso male (13-11).

Silvietta ci riporta in parità (14-14), ma sembriamo un po’ in difficoltà sul piano atletico, nonostante la reattività e la grinta che caratterizzano anche l’odierna prestazione della nostra Leonessa.

Sul 17-15 c’è il colpo di grazia del Molfetta. Break da 6 punti inaugurato da Lasorsa e concluso da Guglielmi. Nel mezzo due aces consecutivi di Valeria Brattoli, una delle giovani più interessanti della categoria (23-15).

Splendido pallonetto di Silvietta ed ultimi squilli di Silvia (23-17), ma Marasco raggiunge quota 16 punti e l’ultimo nostro servizio finisce sulla rete (25-18).

L’Azzurra Molfetta vince meritatamente, ma l’impegno profuso dalle atlete tarantine è da apprezzare.

Gli altri risultati sorridono al Molfetta e spingono il Taranto in zona rossa. Tra l’altro, adesso ci attendono due partite con le prime della classe: il Sarno in casa e il Centro Ester fuori. Vabbè, non abbiamo niente da perdere; chissà che non venga fuori qualcosa di interessante.

Intanto ricambiamo gli auguri di Buon Natale formulati da Umile al microfono e ci godiamo la tredicesima…

Abbiamo iniziato con la pubblicità (gratuita); concludiamo con la pubblicità. Si cena in una pizzeria del posto dal doppio nome: secondo qualcuno si chiama “Il buco”; secondo Ale si chiama “Il Blico”.

Alessandra ha sempre ragione.

Particolarmente comodi i cofani messi a disposizione dei clienti che vogliono consumare in loco.

‘A fava e ‘u scuèrcele

CICCIA: “Vai, Ciccia!” “Tira, Ciccia!” Gli incitamenti rivolti a Ciccia sono durati per tutta la partita e a lanciarli è stata soprattutto Angela Stufano. Chi sia questa Ciccia, però, ancora non l’ho capito. In ogni caso, a giudicare dalla frequenza con cui è stata invocata, Ciccia è la giocatrice che ha attaccato il maggior numero di palloni nell’arco della gara. Complimenti.

SIMONA: Ha ammesso di non conoscere la rubrica della fava e dello scuercele, il che vuol dire che non legge il blog da tre mesi. E’ bello spendere i pomeriggi delle domeniche per qualcosa che viene apprezzato così tanto… Visto che non lo legge, non si accorgerà della nomina a scurcele per questa e per le prossime partite…

Tabellino: Azzurra Molfetta-TARANTO 3-0 (25-21, 25-15, 25-18)

Azzurra Molfetta: Racanati 1, Fracchiolla NE, Lasorsa 2, De Gennaro NE, Marasco 16, Binetti NE, Grassi NE, Alfieri 5, Guglielmi 9, Tralli 8, Brattoli 14, Fortunato (L) – All. Matera.

Aces 7, errori in battuta 3, muri-punto 4.

Taranto: Zonca 10, Gallo Ingrao 9, Basile NE, Renna 7, Stufano 8, Mastandrea 10, Certa 1, Mereu 0, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.

Aces 1, errori in battuta 4, muri-punto 4.

Arbitri: Stefano Chiriatti (LE) e Vincenzo Gratis (LE).

Durata set: 25’, 24’, 27’ – Durata totale dell’incontro: 1.22’.

Altri risultati: Sarno-San Pietro Vernotico 3-1, Centro Ester NA-AS Benevento 0-3, Leonessa Altamura-ASCI Potenza 3-1, Accademia BN-Arzano 0-3, Battipaglia-Acquaviva delle Fonti 3-1, Livi Potenza-V.Altamura 3-0, Oria-Salerno 3-0.

Classifica: Sarno 36; Centro Ester NA 33; Azzurra Molfetta 31; San Pietro Vernotico 30; Arzano 27; AS Benevento e Battipaglia 26; Livi Potenza 21; Leonessa Altamura 19; Accademia BN, ASCI Potenza e TARANTO 18; Oria 17; Acquaviva delle Fonti e V.Altamura 8; Salerno 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Leonessa Altamura 400,00; Oria 200,00; Salerno 100,00; Molfetta 80,00; ASCI Potenza 50,00; Accademia BN 40,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni; è Natale.

Prossimo turno: Taranto-Sarno, sabato 9 gennaio 2010, ore 19.00, Istituto Maria Pia, via Galilei.


RICOMINCIAMO!

3 settembre 2009

Anche quest’anno, nell’imminenza dell’avvio della nuova stagione agonistica, diamo uno sguardo al calendario del campionato, agli assetti delle nostre avversarie ed ai rispettivi siti internet. Non è un’impresa facile perché gli assetti di molte formazioni sono ancora molto fluidi, a cominciare da noi che ancora dobbiamo capire chi siamo, cosa siamo e soprattutto dove siamo.

Le notizie di mercato sono state raccolte per lo più in rete e difficilmente potranno risultare esaustive. Ho distinto le notizie certe, diffuse dalle stesse società o dalle interessate, dalle voci di mercato e dai pettegolezzi (che ho ignorato anche se in buona fede o qualificati).

Ove ci fossero errori od omissioni, si accolgono con piacere correzioni e segnalazioni purché si citino fonti certe. Altrettanto preziose saranno le segnalazioni di siti internet che qui non sono stati menzionati.

E’ inutile far presente che si tratta di una fotografia “in movimento”. Si sa che il mercato è ancora apertissimo ed anche quelle che sembrano certezze potrebbero alla fine non essere tali, senza contare che molte giocatrici sono ufficialmente in cerca di squadra ed alcune di esse sono in grado, da sole, di trasformare le ambizioni di una società.

Era una doverosa premessa.

Il nostro campionato ricomincia dal Centro Ester il 19 settembre. Corsi e ricorsi storici. Ricorderete che furono proprio le napoletane le prime avversarie assolute della Palafiom in serie B2 due anni fa, in una partita per noi storica ed entusiasmante che si concluse al tie-break. Per quell’esordio non avrebbe potuto esserci all’epoca un’avversaria più prestigiosa visti i successi nazionali ed internazionali di questa società. La stagione delle partenopee si concluse con una retrocessione maturata soltanto all’ultimo scambio e all’ultimo respiro in quel di Ostuni, ma era una squadra che a me piaceva moltissimo per tecnica e per carattere.

Dopo un solo anno di purgatorio in C, il Centro Ester ritorna adesso nei campionati nazionali. Tra le barresi brilla la presenza di un’atleta Di Cristo (Annalaura) e dell’altra centrale appena ingaggiata, Nunzia Buonandi, ma c’è da giurare che potremo apprezzare molte ragazzine cresciute in un vivaio particolarmente fertile.

Il Centro Ester, fra l’altro, non si occupa soltanto di pallavolo, ma è una polisportiva impegnata in vari settori, sportivi e non. Proprio qualche mese fa ho conosciuto uno sfortunato ragazzo di quelle parti che tra famiglia allo sbando e amicizie delinquenziali aveva avuto come unico riferimento educativo sano proprio il Centro Ester. Il sito è http://www.centroester.it; selezionare le voci Dipartimento sportivo, poi Pallavolo e infine Comunicati stampa.

La prima trasferta (26 settembre) è nella mitica Altamura, terra di grandi tradizioni per il volley femminile e soprattutto terra dei mitici doppiatori murgesi, che spero di avere finalmente l’occasione di incontrare per ascoltare le loro voci dal vivo, oltre che per tentare di convincerli a non abbandonare un’arte che hanno saputo interpretare meglio di chiunque altro. Sono ben due le formazioni altamurane; la prima che affronteremo è la Clemente Dibenedetto Leonessa Altamura. Le ragazze di coach Marchisio hanno ottenuto la promozione in B2 con una squadra quasi interamente costituita da Under. Under pregiate. Dovremmo così ritrovare sul nostro cammino una “vecchia” conoscenza dei campionati giovanili, “Dinamite-12” Graziana Caputo.

Ingaggiata la centrale Mina Cucinelli.

Il sito è http://leonessavolley.it/index.php.

La seconda località “bi-squadre” che visiteremo quest’anno, dopo Altamura, è il capoluogo della Basilicata, dove ci recheremo nella terza giornata per affrontare l’ASCI Potenza. Orfana di coach Caliendo, la formazione lucana ha ingaggiato la schiacciatrice Francesca Nolè, reduce da un ottimo campionato a Battipaglia. Suo il compito di non far rimpiangere la fuoriclasse Paola Felicetti, trasferitasi a Sala Consilina. Nel capoluogo lucano sono arrivate anche Ghersetti, Arras, Radkova e Ridolfo, e sono state confermate Di Camillo, Di Lucchio, Santangelo e Taddei. In partenza Pontillo, Carbonara, Sinisi e Muscillo.

Il sito dell’ASCI Potenza, da cui sono state acquisite queste notizie, è www.ascivolley.it. Non si ha notizia di Avena e Restaino; non figurano tra le confermate ma neanche tra le partenti. Saranno state rapite anche loro da un UFO…

Si torna a Taranto, cioè a Montescaglioso, cioè a casa, insomma, per una prima sfida all’insegna delle ex, con riferimento alle indimenticate e indimenticabili Rossella Garaguso e Simona Mucci (Mucci s’achiàm’, none Moccia…!), punti di forza della neopromossa Oria. Nella splendida città federiciana dovrebbe esibirsi anche la marziana Ida Taurisano, circostanza che proietterebbe molto in alto le quotazioni delle brindisine, anche in considerazione della conferma di Luisa Chionna, altra atleta di categoria superiore, e dell’ingaggio della centrale Monica Casalino. Confermate Sebastio, Lonoce e Tateo. E’ invece andata a Noci una delle bandiere biancazzurre, Lucrezia Liace.

Il sito è www.newvolleyoria.it, che però viene aggiornato in modo un po’ discontinuo.

Il Battipaglia di coach Caliendo è l’avversaria della quinta giornata. Speriamo che dopo il travolgente girone di ritorno dello scorso anno Lombardo & Co. si siano date una calmata, ma ho paura di no. E’ andata via l’attaccante Nolè, ma è arrivata la forte centrale Valentina Borrelli, che trova dunque posto in un roster molto interessante e già ben affiatato (si pensi alla citata Lombardo, a Palladino, a El Gamal, a Dello Monaco, ecc.). Per motivi assai lieti ho la sensazione che il libero Granozio non potrà servire la causa, ma al suo posto dovrebbe subentrare Paola Barletta. Tra i volti nuovi anche la palleggiatrice Rossana Montemurro, la schiacciatrice  Sara Casale e le centrali Federica Buonocore e Barbara Giordano. Forse andrà via per motivi di studio la forte centrale Antonella Miano.

Il sito è www.volleyclubbattipaglia.it.

Ancora un derby domestico alla 6^ giornata, quando riceveremo l’Acquaviva delle Fonti. L’ultimo confronto sotto rete risale al campionato di serie C 2005-’06; si giocava all’Alfieri e ricordo una storica ricezione di Ivana al 4^ set sul 25-24 per le ospiti…

Non mi pare che la squadra (probabilmente confermata in gran parte) abbia un proprio sito; le notizie sulla formazione barese (ferme alla promozione e quindi del mercato estivo non sappiamo nulla), comunque, si trovano regolarmente su www.acquavivalive.it/sport.

Il 31 ottobre la Palafiom sarà di scena al PalaVestuti di Salerno. Completamente smantellata la formazione che conquistò i play-off l’anno scorso, la Scuola Volley punta su forze fresche e sulla regia di Annamaria Orefice. A proposito di freschezza, precisiamo sin d’ora che ci farebbe piacere trattare l’acquisto di ulteriori mozzarelle di bufala con il gentile rappresentante del caseificio che l’anno scorso risultò particolarmente efficiente.

Il sito del Salerno è www.scuolavolleysalerno.it.

Novembre si apre all’insegna della grande sfida con il San Pietro Vernotico, vincitore dello scorso campionato di serie C. Nella città brindisina, che non è nuova ai parquet delle categorie nazionali, hanno allestito una formazione di tutto rispetto e proiettata verso il vertice del girone. Oltre a coach Vincenzo Lapertosa (assistito da Catia De Nicola) sono state confermate Loredana Corvino, Manuela Cafarella e Annalisa Perrone; sono arrivate la fuoriclasse Michela Ristits, la nostra ex Marcella Scaglioso (che saluto), la centrale Claudia Carrozzo e Valentina De Mitri, che torna in B dopo le eccellenti stagioni a Oria e a Ceglie.

C’è anche un bel contorno di promettenti giovani atlete pugliesi: Sabrina Ferraro (ex Brindisi), Giorgia Valente (ex Tuglie), Silvia Antonaci (ottima centrale della Sport Fit Center Lecce) e la palleggiatrice Sara Barba, Cosentino in miniatura, anche lei apprezzata nelle semifinali regionali al Maria Pia due anni fa.

Il sito del San Pietro è www.skylovolley.it.

Nona giornata in visita all’AS Benevento, una delle due formazioni del capoluogo sannita. Scusate la scarsa finezza, ma dopo lo 0-6 dello scorso anno (peraltro ineccepibile), io mi do una vigorosa grattata.

Sembra che Agozzino & Co. siano state confermate in blocco, inclusa la stella del volley mondiale, Giovanna Bernardi, eletta dalla FIVB miglior giocatrice del XX secolo.

Temo che la società non abbia un proprio sito.

Ritorno nella Murgia barese il 21 novembre, fronte AS Altamura. Le pari opportunità nel girone, rappresentate lo scorso anno dalla sola Annagrazia Matera, raddoppiano grazie alla seconda gentilcoach, Pina Difonzo. La società ha fatto spese soprattutto in Campania: da Battipaglia è arrivato il libero Ileana Evangelista, da Scafati l’opposta Sara Giogli (benvenuta in Puglia; salutami Franco), da Sala Consilina la palleggiatrice Simona Ancora e la schiacciatrice Carmen Vantaggiato.

Dal mercato pugliese provengono, invece, Debora Zicari (laterale, ex Santeramo), Anna Simonetti (libero, ex Santeramo) e Grazia Spinelli (centrale, ex Turi).

Dalla Sicilia gli acquisti più suggestivi: Francesca Licata (laterale, ex Siracusa, B2) e la brasiliana Ana Carolina Branco (centrale, ex Rossano, B1).

Anche in questo caso, non ho notizia di un sito della società, ma sono pronto a rettificare nel caso mi fosse sfuggito.

Incontro di prestigio all’11^ giornata: l’Arzano, neopromossa ma con un passato finanche in serie A2. E’ proprio con l’Arzano che ha giocato in serie A Veronica Grimaldi, come il fan club ci tiene a ricordare. E lo ribadiamo: Veronica Grimaldi ha giocato in serie A! Con i rinforzi di cui si è dotato, non si può escludere che l’Arzano possa tornare in poco tempo a certi livelli. Un nome su tutti: Nunzia Campolo, che ancora non si decide a togliersi dai… a giocare in campionati più degni della sua indiscussa bravura. Il tentativo di clonazione dell’Orion di due anni fa contempla anche l’ingaggio di Maria Grazia Sforza.

Confermate Maggie Cozzolino, Santa Guida ed Elisabetta Piscopo; ingaggiate anche Lisa Gritto e Carmela Petrella.

Il sito dell’Arzano non mi è noto.

Prima di un terribile rush finale, la Palafiom deve misurarsi con l’Accademia Volley Benevento, che non è la squadra di Maria De Filippi, ma è una formazione proveniente dalla serie A2 che punta decisamente sulla linea verde. Ingaggiate “la ragazza col turbante” Giuditta Tancredi, il libero Emilia Gaudio, la centrale Erica Lestini e molte altre giovani promettenti. Ma un particolare motivo d’interesse sarà monitorare i progressi del gioiellino del Salento, la palleggiatrice Eleonora Carbone. Dall’alto dei suoi 23 anni sembra una vecchietta la centrale Rosa Principe (ex Monterotondo, B1). Della formazione di A2 sono rimaste Annamaria Ferrone ed Elena Gammarota.

Il sito di riferimento è www.accademiavolley.it.

Tre squadre in B (inclusa la Lorelei in B1) non sono evidentemente un lusso per Potenza. Dopo l’ASCI ci confronteremo, infatti, con la Livi Potenza, formazione temibile ed ambiziosa in virtù degli acquisti di Roberta Calculli (palleggiatrice, ex Matera), della russa Elena Alexandrova (schiacciatrice, ex Lorelei) e soprattutto della nostra Michela Benefico (schiacciatrice), grande cuore rossoblu che sarà difficile immaginarsi contro. L’ultimo acquisto è Ilaria Barbaro, che abbiamo conosciuto a Manfredonia.

Sul web bisogna digitare www.livivolley.it.

L’ultimo derby è a Molfetta. Dopo la salvezza conquistata l’anno scorso, l’Azzurra ha radicalmente cambiato obiettivi e si pone adesso tra le favorite del campionato.

L’aveva promesso e l’ha fatto davvero: il presidente Giancaspro ha condotto la prima campagna acquisti della storia del volley su Facebook. Segni dei tempi. Quindi delle adriatiche sappiamo tutto. Ad arricchire il roster di Annagrazia Matera sono arrivate le palleggiatrici Virginia Alfieri (Vigolzone, B1) e Sara Grassi (Bitonto, C), le schiacciatrici Barbara Guglielmi (Mariano Corciano, B2) e Savina Binetti (Molfetta Volley, C), le centrali Angela Tralli (Marsala, B1) e Mariella Lasorsa (Molfetta Volley, C). Restano a Molfetta Mara Racanati, Marilena Fracchiolla, Brigida Fortunato, Alessandra Nappi, Marta De Gennaro, Simona Marasco e Valeria Brattoli.

L’occasione è comunque gradita per salutare due atlete in partenza: la concittadina dai capelli sciolti, Giusy D’Elia, e la mitica capitana e santa Maria Teresa Francioso, sempre grato per le indimenticabili emozioni che ha saputo regalare in quel di Gioia del Colle.

Imminente il nuovo sito internet della società.

Si chiude contro il Sarno, come l’anno scorso ma a campi invertiti. La carrellata delle giocatrici a disposizione di coach Loparco rappresenta, da sola, una certificazione di favorita per la vittoria finale: Tatiana Capriotti, Vanessa Torrisi, Daniela Polito, Neide Pereira, Raquel Santos (se confermata), Tania Costantino, Annamaria Amitrano, Antonella Salvati, Arianna Amati e Angela Castiello.

Vabbè, organizziamo una petizione per dichiarare il Sarno già in B1 e facciamo prima. Due turni di riposo a squadra e non ne parliamo più…

A pensarci bene, però, c’è una grande incognita: chi saprà sostituire lo scout-man Sasà Albanese (che saluto in vista della nuova avventura a Mercato San Severino)? Quel computer portatile contiene dati più preziosi del registratore di Patrizia D’Addario.

Colgo l’occasione per salutare Maria Rosa e la nostra “bestia nera” Veronica; spero che ci si incontri sugli spalti.

Il sito del Sarno, bellissimo ma non sempre aggiornato, è www.aitovolleysarno.it.

NOTE:

Le foto di Acquaviva delle Fonti è tratta da www .comune.acquaviva.ba.it.