NOVOLI-ORIA 2-3

20 Maggio 2024

Domenica 19 maggio 2024 – ore 18.00

Si va a Novoli per l’ultimo impegno stagionale seguendo varie correnti di pensiero. C’è chi ritiene che, anche sulla base del risultato del Lecce, l’Oria sia già in serie C. Calcolando la differenza set in caso di catastrofe, però, io temo che ci manchi ancora un parziale per la certezza matematica: perdendo 3-0 a Novoli avremmo la stessa differenza set del Lecce e a quel punto non so se contino i punti, la posizione in regular season, le pagelle scolastiche, il minor numero di carie…

Due cose sono sicure: bisogna evitare non tanto la permanenza in serie D quanto l’ulteriore prosecuzione dei play-off, ma qui noi non abbiamo più scelta: o saliamo in C o andiamo avanti a giocare fino a Ferragosto.

La seconda certezza è che le squadre vincitrici dei gironi meriterebbero la promozione diretta, come accadeva ai bei tempi. Mi faccio promotore di una raccolta di firme per indire un referendum. Perché votare su argomenti futili come l’aborto, il nucleare, la legge elettorale? Votiamo per limitare i play-off: “Volete voi che venga abrogata la disposizione che impone anche alle squadre vincitrici dei rispettivi gironi di disputare i play-off?”

Viaggiando verso Novoli, mi pongo un’altra domanda: la play-list che sta ascoltando Claudia potrebbe influire sul suo rendimento in campo? In attesa della risposta sul rendimento, prendo atto che già c’è un condizionamento sulla nostra centrale, che col passare dei minuti tende a esprimersi e a gesticolare come un gangster del Bronx.

Hey, bro!

La New Volley Oria schiera Giorgia Dimola in palleggio, Barbara Maggi opposta, Nicole Orlando e Sara Zanzarelli di banda, Claudia Spina e Ginevra Distante centrali, Rebecca Palazzo e Giulia Spina liberi.

A disposizione di coach Tony Maggiore: Annacarla Cozzetto, Chiara D’Amicis, Miriam Valente, Alice Errico e Francesca Caliandro.

In panchina il preparatore atletico Giovanni Marchetti.

Primo set. Come contro il Putignano, l’Oria fatica ad entrare in partita. Se domenica scorsa i problemi erano stati superati entro la metà dei primi due parziali, stasera le difficoltà sembrano maggiori. Il merito è certamente di un Novoli che si dimostra degno di ben altre posizioni in classifica, ma le nostre tigrotte ci stanno mettendo del loro, giocando a un cilindro e mezzo.

A fine campionato spesso le squadre sulla carta più deboli ma più motivate riescono a fare risultato contro squadre più forti ma già proiettate alle vacanze. Qui succede il contrario. Le atlete del Novoli sembrano più serene e rilassate: hanno già raggiunto il loro obiettivo e giocano solo per l’onore. Le brindisine, invece, sembrano soffrire la pressione e appaiono un po’ confuse. E più Novoli gioca bene, più ci innervosiamo.

Lo svantaggio del 9-6 viene recuperato, ma ogni volta le padrone di casa ripassano avanti (18-16, 22-20) fino a piazzare la zampata finale chiudendo il set addirittura con un muro, fondamentale che non giova all’autostima di chi lo subisce (25-21).

Neanche il tasso di esperienza garantito nel finale da Annacarla si è rivelato risolutivo.

Nel secondo parziale registriamo un bel punto del libero Rebecca e soprattutto una buona reazione dell’intera squadra.

Questa volta siamo noi ad andare in vantaggio 6-10 e a consolidare il punteggio servendo in modo insidioso, difendendo bene e martellando con le nostre bocche da fuoco.

Permane un palpabile nervosismo, attestato anche da un cartellino giallo rifilato a una giocatrice oritana; poco dopo la nostra capitana incanala l’aggressività in un riuscito tocco di seconda (12-19). Nel frattempo il Novoli si dedica alle gomitate, che però sono autodirette e soprattutto non sono frutto di aggressività, ma di un incidente fortuito di cui fa le spese il povero libero locale.

Molto brava Barbara in questa fase, ma – direi – in tutta la partita. Anzi, direi in tutto il campionato.

Il primo tempo di Claudia potrebbe essere il punto della promozione (15-25), ma – come ho già accennato – il momento esatto in cui andiamo in serie C resterà avvolto dal mistero come l’assassinio di Kennedy e l’esistenza del mostro di Loch Ness.

L’Oria gioca discretamente anche nel terzo set.

Rebecca compie un miracolo difensivo ma lo scambio se lo aggiudica il Novoli con un tocco di seconda e la nostra piccina si dispera. In effetti, dev’essere deprimente questo tipo di situazione per un libero: è come portare la macchina all’autolavaggio e trovarci una cacata di piccione mezz’ora dopo. Tanta fatica per niente. Mi scuso per la metafora non particolarmente raffinata.

Un attacco di Nicole corre lungo tutto il nastro e poi atterra nella parte giusta. La fortuna aiuta gli audaci.

Nel corso della gara sia Novoli che Oria incappano in fasi caratterizzate da serie di errori evitabili. Ora tocca alle salentine. Buon per noi che chiudiamo il set con una palletta di Nicole (16-25).

Novoli è dottor Jekyll e mister Hyde: lunghe pause, ma anche fasi in cui esibisce un ottimo muro-difesa, una regia impeccabile, attacchi efficaci e soprattutto un carattere encomiabile.

Al termine dei time-out il pugno chiuso di Tony è una specie di invito all’urlo di battaglia per le nostre tigrotte. A me ricorda anche una celebre frase dell’attore Mario Brega in un film di Verdone e ho la vaga sensazione che il nostro coach, oggi particolarmente contrariato dalla prestazione delle oritane, abbia fatto la sua scelta (più fero che piuma).

Il quarto parziale è il più combattuto; bisogna arrivare ai vantaggi per designare la squadra vincitrice: purtroppo è Novoli, che anche in questo caso chiude con un muro (28-26).

Due set li abbiamo vinti (ne bastava uno, forse nessuno), un altro punto in classifica l’abbiamo guadagnato, ma perché non chiudere questa stagione con un’ultima, bella vittoria? Oltretutto le tigrotte sono state accompagnate a Novoli da un pubblico piuttosto numeroso, a testimonianza del fatto che questa squadra ha toccato i cuori dei tifosi e si è conquistata simpatia e ammirazione.

E le ragazze non deludono neanche questa volta mentre a bordo campo si inizia a preparare una scenografia con i palloncini (di cui il coach farà un uso creativo…).

Il tie-break non è una passeggiata, ma Barbara e compagne non si fanno sorprendere da un pur combattivo Novoli. Giorgia, da tempo rientrata in campo, piazza due palloni a terra e orchestra diligentemente le compagne, agevolata dalle valide ricezioni e difese di Rebecca, di Giulia e di Sara. Nicole e Barbara continuano a martellare, Ginevra e Claudia realizzano punti preziosi ed anche Francesca offre un valido contributo (servizi, punti e difese).

Novoli va al cambio campo in vantaggio (8-7), ma le tigrotte ci tengono a dare ai propri tifosi l’ultimo regalo: vince Oria 12-15 con un attacco finale della nostra valente opposta.

 “Mati, Ci siamo” è la scritta sui palloncini gialloazzurri.

La promessa è stata mantenuta.

E’ stato un anno tragico e credo che le nostre ragazze siano state eroiche. Su un bigliettino affisso nella bacheca del tensostatico c’era scritto “Grazie, Mati, per averci dato la forza di giocare”.

Sono scese in campo quattro giorni dopo il funerale. Non riesco a immaginare quello che hanno provato durante il minuto di silenzio disposto dalla Federazione proprio per Matilde. Non riesco a immaginare come si possa giocare con le lacrime agli occhi. Sì, sono state eroiche. Se Mati è nel cuore delle sue compagne, questa squadra resterà per sempre nei cuori dei tifosi. Non dimenticheremo quello che avete fatto.

Un pensiero speciale va a Tony, che ha dovuto affrontare anche un grave lutto familiare ed ha saputo gestire una situazione delicata e straziante come la perdita di Matilde. Ha tenuto unito il gruppo, l’ha motivato, ha trasformato il dolore delle sue atlete in esperienza di crescita.

Annacarla quest’anno non è stata solo una capitana. E’ stata talvolta anche “supplente”, allenatrice e motivatrice in campo. Soprattutto è stata un esempio.

E infine Mino, Tiziana, tutti i collaboratori. Gestire una società sportiva è già un’impresa; farlo durante e dopo una pandemia continuando ad essere un riferimento per lo sport e per la gioventù della città è un altro atto eroico.

La notte di Oria è stata movimentata da un corteo festante con palloncini e clacson.

Sotto la luce di una luna quasi piena.

E sotto la luce della nostra stella.


ORIA – PUTIGNANO 3-0

15 Maggio 2024

Domenica 12 maggio 2024 – ore 18.00

Le emozioni di domenica scorsa non si possono descrivere. Di solito siamo abituati a distinguere tra gioia e tristezza, tra gratificazione e rimpianto, tra sorrisi e lacrime. A fine partita si è mescolato tutto. Non sappiamo neanche noi quello che abbiamo provato. A un certo punto non sapevamo neanche se eravamo stati promossi o no, se abbiamo festeggiato o non abbiamo festeggiato, se eravamo contenti o tristi.

Di norma, prima si attendono i risultati, poi si festeggia. Noi prima abbiamo festeggiato e poi ci siamo posti il problema di Lecce-Bari. Ma forse festeggiamento non è la parola giusta. Credo che le nostre ragazze abbiano voluto onorare Matilde in presenza della sua famiglia. E potevamo farlo solo a casa nostra, con le persone che le vogliono bene, trasformando il rinnovato palazzetto in un grande cuore gialloblu proiettato verso la nostra stellina.

Ai risultati e alle classifiche si penserà domenica prossima.

Partiamo proprio dal palazzetto.

La capitana Annacarla ha contato i giorni dall’ultima partita casalinga fra questi muri (876). Correva l’anno 2021.

Il nuovo palazzetto è un gioiellino: pulito, luminoso e con un bel parquet chiaro. E soprattutto integro. Nel vecchio parquet c’erano pezzi a dir poco instabili; un altro paio di mesi e qualche squadra, entrando in campo, si sarebbe ritrovata al centro della terra. Ad ogni modo ricordiamo con affetto il teatro di tante battaglie e le tante nobili suole che l’hanno calpestato.

Forse non sarà più necessario venire con i guanti, le termocoperte e le stufette, ma questo lo scopriremo solo a dicembre.

Come tutte le nuove strutture, il palazzetto è ancora un po’ “asettico” e attende di essere colorato da striscioni, immagini, scritte, sponsor (venghino, venghino!).

Uno striscione c’è già, invero. Il più importante.

Adesso c’è lo spazio e il tempo per generare nuovi ricordi. Bisogna dire che come partita inaugurale il nuovo palazzetto non si può lamentare: in un’ora e mezza si sono concentrate le emozioni che normalmente si vivono in 10 anni.

Anche i bagni sono rinnovati e sembrano degni di un hotel a cinque stelle. Per ragioni a me oscure, sono stati invertiti: adesso a sinistra c’è quello dei gentili signori e a destra quello delle gentili signore. Dopo 15 anni di minzioni a destra non sarà facile cambiare abitudini, ma devo farmene una ragione.

Purtroppo non sono documentato sulle nostre avversarie di questa stagione e la cronaca sarà piuttosto generica. L’unico volto noto è la palleggiatrice Erica Milella. Noto per modo di dire. Se non me l’avesse detto suo padre, mai avrei potuto immaginare che la bambina di 5 anni presente sugli spalti del palazzetto di Valenzano ai play-out 2014-’15 oggi è la brillante regista del Putignano.

Ecco, quei play-out, anche se li perdemmo, sono uno dei bei ricordi che il vecchio parquet si è portato via. Anche uno dei più divertenti e movimentati, ma questo riguarda il Palazzetto di Valenzano e in particolare la mitica gara 3.

La New Volley Oria schiera Annacarla Cozzetto in palleggio, Barbara Maggi opposta, Nicole Orlando e Sara Zanzarelli di banda, Claudia Spina e Ginevra Distante centrali, Rebecca Palazzo e Giulia Spina liberi.

A disposizione di coach Tony Maggiore: Giorgia Dimola, Chiara D’Amicis, Miriam Valente, Alice Errico, Francesca Caliandro e Martina Spina.
In panchina anche il preparatore atletico Giovanni Marchetti.

Oggi è anche la festa della mamma. In tribuna c’è una mamma speciale, una mamma circondata dall’affetto di tutti i presenti e che regalerà abbracci che sono forza e conforto.

Il Putignano è fuori dalla lotta per la promozione diretta, ma è in piena corsa play-off e – piazzandosi al quarto posto – potrebbe beneficiare dell’ulteriore prolungamento del campionato. Siccome fino adesso è durato poco…

E’ una squadra giovane, alta, ben attrezzata, con un grande futuro davanti. E’ anche una squadra molto pericolosa; basti ricordare che nella stagione regolare ci ha rifilato un 3-0.

Da quando sono tornato a vedere le partite non ho mai nascosto la mia ammirazione per le attuali tigrotte. Sono tecnicamente brave, si muovono benissimo in campo con una grande armonia e un’ottima organizzazione di gioco. Manca certamente un po’ di esperienza e talvolta un po’ di cattiveria, ma Tony ha costruito un meccanismo perfetto.

L’eleganza nel gioco si riflette anche nell’eleganza dei gesti: Nicole beve dalla lattina con il mignolo alzato, come soltanto la “contessa” Sara Giuffrè sapeva fare.

L’avvio del primo set è difficile. Putignano gioca bene e le nostre sembrano contratte. Bisogna attendere il 13-13 per effettuare il sorpasso decisivo. Da quel momento in poi le nostre giocano come sanno: servizi insidiosi, difese generose, con la capitana Annacarla che dà il buon esempio, e attacchi determinati.

Putignano ha un buon muro, sottolineato da una danza delle riserve che sembra una via di mezzo tra l’haka neozelandese e il tuca tuca di Raffaella Carrà. Ma le tigrotte si fanno furbe e inaugurano una lunga serie di pallonetti. Quello di Barbara sul 20-17 è un’ipoteca sul set.

Amministriamo bene, valorizziamo il contributo di Giorgia nel finale e chiudiamo con un mani-fuori di Nicole (25-20).

Il secondo parziale sembra una fotocopia del primo: meglio Putignano in avvio, ma l’Oria, paziente e reattivo, uscirà alla distanza. L’iniziale svantaggio è recuperato grazie alla costante crescita di tutto il nostro sestetto.

Come spesso è avvenuto in questa stagione, il micidiale turno in battuta di Ginevra ci garantisce una rotazione proficua. E quando si alza il muro di Claudia prendiamo il volo. Per la verità, il gesto tecnico preferito dalla nostra centrale tra il secondo e il terzo set è la respinta nel campo avversario di ricezioni lunghe. Immagino che il giorno dopo abbia stoppato anche i tentativi del postino di recapitare lettere nella cassetta di casa.

Dal 19-15 l’Oria è una macchina da punti. Con un break da 6, impreziosito da un secondo tocco di Annacarla, voliamo dritti fino al 25-15.

Di solito al cambio di campo ci si raduna in un punto del terreno di gioco, ci si dà una pacca, si urla un incoraggiamento e poi ci si dirige in panchina per l’intervallo. Al termine del secondo set, invece, il sestetto del Putignano ascolta la conferenza di una centrale sulla distinzione tra reale ed esistente nella filosofia hegeliana.

Il terzo parziale è una cavalcata trionfale in cui sfioriamo la perfezione in tutti i fondamentali. Giochiamo talmente bene che, dopo aver spedito a lato un primo tempo, Ginevra non si capacita di aver sbagliato e si dirige in zona di battuta come se niente fosse. Annacarla deve chiedere la verifica della rotazione per convincere la compagna (“Dove vai?!”).

Nicole carica il braccio di dinamite e si concede dei muri che fanno esplodere il palazzetto, Barbara trasforma in oro, ossia in punto, tutto quello che tocca e Sara è l’equilibratrice della squadra (difende, attacca, mette sempre pressione alla ricezione avversaria). Ottima anche la prova dei liberi.

Ecco il meccanismo perfetto di Tony: una squadra efficace e bella anche a vedersi.

Sul 25-14 il palazzetto esplode di gioia. Non è la serie C, ma è una vittoria fondamentale.

Il presidente solleva la maglia di Matilde.

La commozione non risparmia nessuno, in campo e fuori. Ed è a questo punto che i sentimenti si mescolano: scopriamo che si può piangere con il sorriso, che si può esultare con le lacrime. Il dolore è ancora forte e non si spegnerà mai, ma Mati è con noi. Ci ha trasmesso il coraggio che ha trascinato le ragazze verso la vittoria. E se la nostra stella oggi sorride, asciughiamo le lacrime e sorridiamo con lei.


ORIA-MOLINARI NAPOLI 1-3

15 febbraio 2020

Domenica 9 febbraio 2020 – ore 18.00

Cari lettori, impegni di lavoro e la preparazione di un imminente viaggio mi hanno impedito di scrivere l’articolo sulla partita nel modo tradizionale.

Sarò breve.

Formazioni.

New Volley Oria: Gabriella Mercanti in palleggio, Elisa Premoli opposta, Benedetta Bruno e Alessandra Piccione di banda, Antonella De Franco e Chiara Giancane centrali, Lucrezia Saccani libero.

A disposizione di coach Cosimo Macelletti: Tiziana Solazzo.

Molinari Volley Napoli: Elenza Drozina in palleggio, Daniela Fonicello opposta, Giorgia Imbimbo e Nicoletta Favali di banda, Francesca Giaquinto e Francesca Spirito centrali, Marcella Maggipinto libero.

A disposizione di coach Luciano Della Volpe: Claudia Palumbo, Francesca Lama, Anna Ferrara, Miriam Lanzetta (credo), Alessia Raucci e il secondo libero di appena 13 anni, che credo sia Maria Padolino.

A proposito di liberi, Marcella Maggipinto somiglia come ruolo e come aspetto alla sorella, ossia la mitica Marianna, già simpaticissima e promettente libero del Cutrofiano. Marcella fa canestro in bagher durante il riscaldamento.

Per restare in tema di liberi, registriamo il recupero della nostra Lucrezia e ne siamo particolarmente felici.

La partita

Oria parte bene (3-0), poi il primo set acquista un equlibrio che si conserva fino all’ultimo scambio. E’ una partita godibile, molto intensa e tirata, ben giocata da entrambe le squadre, sebbene non siamo al cospetto dell’Oria epico di due settimane fa.

Da segnalare una fantastica difesa di piede di Gabriella e la grande prova di Antonella, che sul 20-24 stava avviando una rimonta interessante murando un secondo tocco ospite e realizzando un ace con un piccolo giallo. Prima del servizio, infatti, la palla le stava sprusciàndo dalle mani, circostanza che ha causato un po’ di malumori tra gli ospiti.

Le tensioni si sono incrementate nel secondo set determinando una serata particolarmente impegnativa per le gentili arbitresse, che oltretutto sono due sante donne.

Fantastica la rimonta dell’Oria sull’11-18: un break esaltante ci ha permesso di ribaltare in un colpo lo svantaggio. Grandi difese di Lucrezia, muri per Gabriella e Benny e tanti bei pallonetti per la nostra banda leccese (18-18). Napoli è rientrata nel set (18-20), ma Benny, Elisa e Alessandra hanno dispensato ulteriori magie portandoci sul 22-20.

A consegnarci definitivamente il set è uno scambio tanto spettacolare quanto confuso: Lucrezia compie un mezzo miracolo, Gabriella tiene viva la palla e Benedetta (con una scivolata iniziata dal bar “Piacere”) riesce a mandare la sfera nel campo opposto; chiude poi Antonella con un primo tempo (25-23).

Purtroppo le nostre tigrotte calano nei due set successivi, nonostante un buon avvio nel terzo parziale (8-5). Dall’11-11 fatichiamo a mettere palloni a terra; Napoli, infatti, difende ottimamente, esibisce un muro tosto e attacca da tutte le posizioni e in particolare sfrutta l’arrivo dell’inarrestabile Fonicello (no’ potèv’ aspettà ‘na settimana…?!). Il terzo set finisce 18-25.

Ancora peggio il quarto: dopo un break che porta le ospiti dal 5-5 al 5-13, non ci riprendiamo più. Emblematico il puntonzo della brava Drozina sul 16-23: la palleggiatrice copre una slash e il pallone atterra dolcemente nel nostro posto quattro.

Il set termina 17-24.

Resta agli atti la magnifica rimonta del secondo set; poi, pur giocando benino, abbiamo peccato di discontinuità.

Non è un dramma perché comunque abbiamo perso contro una squadra che è parsa molto più forte di quello che lascerebbe intendere la classifica: ottima organizzazione difensiva, attacchi pungenti e Giacquinto regina dei muri (8 per lei, 16 per la squadra). E il recente rinnovamento (Foniciello, Palumbo) non potrà che fare bene.

Ci attendiamo una reazione nella durissima trasferta di San Salvatore.

Come accennato, io sarò via per un po’ di tempo. Ci si rivede domenica 8 marzo. Forza ragazze!

Tabellino: Oria-Molinari Napoli 1-3 (22-25,  25-23,  18-25,  17-25)

New Volley Oria: Bruno 12, Piccione 13, Mercanti 4, De Franco 13, Premoli 11, Solazzo NE, Giancane 5, Saccani (L) – All. Macelletti.

Muri-punto 8, ace 7, errori in battuta 14.

Molinari Volley Napoli: Giacquinto 12, Spirito 8, Palumbo NE, Drozina 2, Imbimbo 10, Favali 12, Lama NE, Ferrara 0, Lanzetta NE, Raucci NE Foniciello 23, Padolino NE, Maggipinto (L) – All. Della Volpe.

Muri-punto 16, ace 1, errori in battuta 13.

Arbitri: Maria Laura Ingrosso e Federica Cataldo.

Altri risultati: Trani-Castellammare di Stabia 0-3, Benevento-Mesagne 0-3, Manoppello-San Salvatore 0-3, Nola-Noci 0-3, Offida-Castellaneta 3-0, Battipaglia-Pagliare del Tronto 0-3.

Classifica: Castellammare di Stabia 39; Mesagne 37; San Salvatore Telesino 34; Noci 27; Oria 25; Trani 24; Castellaneta 21; Napoli 19; Offida 18; Pagliare del Tronto 17; Manoppello 15; Benevento 14; Nola 4; Battipaglia 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nola 200,00; Mesagne 100,00; Napoli 60,00; Offida 40,00; tutte le altre 0.

Tutti buoni nell’ultimo turno.

Prossimo turno: San Salvatore-Oria, sabato 15 febbraio, ore 18.30.


ORIA-NOCI 3-1

30 gennaio 2020

Domenica 26 gennaio 2020 – ore 18.00

Già a Mesagne avevamo giocato bene.

Vista in streaming, era stata proprio una bella partita. Il derby è sempre un derby, le motivazioni erano tante, ma mi era parso di vedere soprattutto una squadra matura, tecnicamente e tatticamente efficace, compatta, costante. Avevamo giocato una grande partita, forse la migliore prestazione stagionale. Poi, per carità, il risultato non era arrivato per via della bravura delle avversarie, ma la sensazione finale era quella di un Oria con un grande potenziale.

La partita col Noci ha suscitato sensazioni diverse. Se a Mesagne avevamo ammirato un Oria tecnicamente validissimo, domenica scorsa ci siamo quasi commossi nel vedere tanta grinta e soprattutto tanto cuore. Non che sia mancata la tecnica, anzi, ma è piaciuto soprattutto l’attaccamento, è piaciuto l’agonismo (ben rappresentato dalle plastiche esultanze di Antonella…), è piaciuta soprattutto la famosa resilienza, la trasformazione delle difficoltà in opportunità.

Senza Roberta e con la povera Lucrezia infortunata, il sestetto oritano (sestetto nel vero senso della parola: solo sei uagnèdd’ hann’ scinnùte ‘ncamp’…) ha moltiplicato gli sforzi ed è riuscito a conquistare una vittoria che ha il gusto dell’epica.

Un po’ meno epico era stato l’allagamento del “Piacere” provocato da Minone, il cui bicchiere d’acqua aveva… lambito le mitiche paste un’ora prima della gara. Più che lambito, aveva proprio spuenzàte…

Il Noci esibisce alcune giganti (quanto sono alte Tarantino e Di Tommaso?!), l’ex gloria del volley valenzanese Paola Cesario e la sempre splendida Corallina.

L’Oria, come accennato, è a ranghi ridotti: Lucrezia è presente soprattutto in spirito, un po’ meno in fisico; in panchina tre giovanissime; in campo sei atlete che dovranno fare tutto (soprattutto ricevere).

Formazioni.

New Volley Oria: Gabriella Mercanti in palleggio, Elisa Premoli opposta, Benedetta Bruno e Alessandra Piccione di banda, Antonella De Franco e Chiara Giancane centrali.

A disposizione di coach Cosimo Macelletti: Chiara Mustich, Serena Di Paola, Lucrezia Saccani e Tiziana Solazzo.

Real Volley Noci: Alessandra Laneve in palleggio, Erika Tarantino opposta, Angelica Tritto e Simona Corallo di banda, Paola Cesario e Martina Labianca centrali, Simona Catalano libero.

A disposizione di coach Marcello Perrone: Giulia Cariello, Carmela Di Tommaso, Margherita Losavio, Ludovica Mirto e Valeria Lippolis.

Primo set

Il primo punto nocese è di Corallo, ma subito dopo Chiara scarica un primo tempo cazzuto, Elisa autocertifica il proprio pieno recupero ed Alessandra preannuncia una serata da Fenomena (4-3).

Purtroppo per noi Tarantino sembra una macchina da punti irresistibile (5-7), ma l’Oria si attrezza per muri e difese e i primi risultati non tardano ad arrivare: tre attacchi vincenti di Benedetta, un muro ed una fast di Chiara e siamo di nuovo in parità (10-10).

Grandi difese di Alessandra e strepitosa doppietta di Antonella (muro e fast): New Volley in vantaggio (15-13)!

Cesario in battuta e Labianca a muro riportano avanti le gentili ospiti (15-17), ma arriva il momento dell’esaltazione oritana: punti conquistati con il cuore, legittima esaltazione e carica agonistica che favorisce ulteriori giocate vincenti. Ok, tutte sono chiamate a difendere e a ricevere e per qualcuna è una novità, ma ci stiamo riuscendo bene e allora matura la consapevolezza di potercela fare.

Muro di Elisa! Quanto se lo merita ‘sta piccina!

Slash di Chiara!

Due ace consecutivi di Gabriella (23-17)!

Noci si affida alle centrali Labianca e Cesario, riuscendo a rosicchiare qualche punto, ma un maestoso lungolinea di Benny ed una magia della nostra capitana, che fa velo su una ricezione, regalano all’Oria il primo set (25-22).

Secondo set

Nell’intervallo Benny va al gabinetto (ormai non so se si tratti di un’effettiva necessità fisiologica o di un rituale scaramantico) mentre le compagne mangiano le caramelle gommose.

Chiara ed Alessandra danno continuità al primo parziale; Gabriella inventa il punto più bello della giornata con un bagher rovesciato di prima intenzione che atterra preciso in posto cinque.

Il set, però, è in equilibrio e a muro Cesario ci sta facendo male (7-10).

Nonostante le realizzazioni di Elisa e di Antonella, il gap aumenta (9-14).

L’ora dell’esaltazione oritana arriva un po’ in anticipo rispetto al set precedente, ma non cambia il grado di euforia: fast di Antonella, doppietta di Benedetta e fantastica tripletta della nostra centrale calabrese (due muri e una fast)!

Belli i punti, belle le esultanze (15-14).

Ma questa volta la felicità si rivela un’illusione. Noci manda in battuta Tarantino e conquista un disarmante break da 7 (15-21). Rientriamo in partita con Elisa e Benedetta, ma è troppo tardi e commettiamo anche qualche errore. Le atlete baresi pareggiano il conto dei set (18-25).

Terzo set

Le caramelle gommose che le nostre tigrotte continuano ad ingurgitare come se non ci fosse un domani devono avere qualche effetto benefico visto che alla ripresa del gioco ci portiamo subito avanti per 4-0.

Nel Noci, intanto, Catalano lamenta qualche problema fisico e cede il posto di libero a Lippolis.

Da noi, come già accennato, la questione del libero non si pone: liberi tutti! L’avevamo preannunciato anche a Salvini quando la sera prima era andato a importunare al citofono le nostre centrali.

A muro, però, vanno meglio le nostre ospiti (in particolare Tritto in questo parziale).

Noci recupera e la partita sembra viaggiare in perfetto equilibrio.

Almeno finché al servizio non si presenta la Fenomena.

La nostra esperta schiacciatrice realizza 3 ace, preceduti e intervallati dai soliti, micidiali attacchi dell’ex Benedetta, da una fast di Antonella e da un attacco di Elisa, ottimamente smarcata da Gabriella (17-10).

Coach Perrone alterna tradizione e modernità e passa con disinvoltura dal blocco-notes tradizionale ad un tablet di ultima generazione.

A dargli una mano sul parquet sono anche Tarantino e Laneve (17-13).

Splendido secondo tocco di Gabriella e punti per Chiara ed Elisa (20-14), ma c’è ancora da soffrire perché Noci si avvicina pericolosamente (21-18).

Risolve la nostra Fenomena con una sequenza di perle: un bel pallonetto, un solido murazzo ed un lungolinea indifendibile (24-19).

La soddisfazione dell’ultimo punto è per Antonella (25-19).

Quarto set

A Benny, Gabri e Chiara replica la solita Tarantino (3-5).

Il sorpasso reca la firma di un’ottima Elisa e di un’Alessandra che alterna mano de fero (diagonale) e mano de piuma (pallonetto): 12-9.

La reazione ospite è affidata a Corallo; la conservazione del vantaggio alle nostre centrali tuttofare (17-14).

Sul 20-17 sembra fatta, ma il Noci è una signora squadra verso cui non ci si possono concedere distrazioni: Labianca e Corallo, ben alimentate dalle alzate di Laneve, impongono alle tigrotte un supplemento di fatica e di sofferenza (20-21).

Ma quest’Oria non si lascia annichilire dalle circostanze e neanche dalle avversarie; vittoria dev’essere e vittoria sarà!

Un’immensa Antonella ci riporta in vantaggio (23-22)!

Lo scambio successivo è l’emblema della partita: prima difende Alessandra, poi difende Elisa, poi difende Antonella e alla fine Benedetta chiude con un lungolinea chirurgico (24-22).

Noci annulla il primo set-point (veramente ce l’annulliamo da soli visto che è un errore in battuta), poi, però, portiamo a casa la vittoria grazie ad un mani-fuori di Benedetta in un tripudio di applausi e di bandiere del grande pubblico oritano (25-23)!

La nostra schiacciatrice urla di gioia ed esulta per il suo mani-fuori decisivo. Guardando una foto scattata molti minuti dopo, noto che Benny sta ancora gridando. Non so se sia davvero per l’esultanza; sembra quasi che abbia visto qualcuno che le sta fregando la borsa…

Comunque sia, è stata davvero una bella vittoria contro un’avversaria che probabilmente non si è espressa al massimo delle proprie potenzialità, ma resta una formazione di assoluto valore.

Grinta e cuore. L’Oria che più ci piace.

Adesso Alessandra può completare la consumazione del pacchetto di caramelle gommose, Gabriella può dedicarsi ai consueti 378 selfie di fine gara e tutti possiamo festeggiare questa bellissima vittoria.

Tabellino: Oria-Noci 3-1  (25-21,  18-25,  25-19,  25-23)

New Volley Oria: Bruno 18, Piccione 15, Mustich NE, Mercanti 7, De Franco 15, Di Paola NE, Saccani NE, Premoli 13, Solazzo NE, Giancane 9 – All. Macelletti.

Muri-punto 6, ace 10, errori in battuta 14.

Real Volley Noci: Cariello NE, Cesario 11, Di Tommaso NE, Tritto 6, Losavio NE, Laneve 2, Labianca 15, Corallo 6, Tarantino 16, Mirto NE, Catalano (L), Lippolis (2L) – All. Perrone.

Muri-punto 9, ace 9, errori in battuta 7.

Arbitri: Giuseppe Pellè e Andrea Tavano.

Altri risultati: Nola-Castellammare di Stabia 0-3, Trani-Mesagne 1-3, Pagliare del Tronto-San Salvatore 0-3, Battipaglia-Castellaneta 0-3, Manoppello-Napoli 3-1, Benevento-Offida 2-3.

Classifica: Castellammare di Stabia 36; Mesagne 34; San Salvatore Telesino 31; Oria 25; Noci e Trani 24; Castellaneta 21; Napoli 16; Offida e Manoppello 15; Pagliare del Tronto e Benevento 14; Nola 4; Battipaglia 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nola 200,00; Mesagne 100,00; Napoli 60,00; Offida 40,00; tutte le altre 0.

Nola passa a condurre la speciale classifica grazie ad una multa di 150 euri per aver ridardato l’nizio dell’incontro (ma c’erano circostanze attenuanti).

Prossimo turno: Oria-Napoli, domenica 9 febbraio 2020, ore 18.00.


ORIA-BENEVENTO 3-2

14 gennaio 2020

Domenica 12 gennaio 2020 – ore 18.00

L’avversaria di oggi è un po’ bizzarra: il Benevento ha un andamento di stagione a due velocità: prima 5 sconfitte consecutive, poi 4 vittorie quasi consecutive (l’unica “intrusa” della seconda fase è la sconfitta di Manoppello). Il calendario può aver avuto il suo peso, ma non è stato determinante visto che tra le vittorie della fase 2 brillano i successi contro San Salvatore e contro Trani. Insomma, è un brutto cliente.

Ma la prima partita dopo la sosta natalizia pone un solo, grande quesito: chi pagherà di più le abbuffate e i cenoni natalizi? La risposta alla fine.

Formazioni.

New Volley Oria: Gabriella Mercanti in palleggio, Benedetta Bruno opposta, Alessandra Piccione e Roberta Liguori di banda, Antonella De Franco e Chiara Giancane centrali, Lucrezia Saccani libero.

A disposizione di coach Cosimo Macelletti: Serena Di Paola, Elisa Premoli e Tiziana Solazzo.

Volare Benevento: Denis Ndriollari in palleggio, Maria Lorusso opposta, Agnese Iodice e Francesca Nolè di banda, Natalia Barletta e Valentina Curtis centrali, Marianna Santangelo libero.

A disposizione di coach Francesco Franzese: Raffaella Minervini, Francesca Marra, Martina De Pierro, Giorgia Formato e Lacerra che non so come si chiama di nome.

Durante il riscaldamento Gabriella si passa la palla da sola. E’ una tecnica che merita di essere approfondita.

Raffaella Minervini è straordinariamente somigliante all’attuale libero del Castellana, Simona Minervini, un raro caso di giocatrice dichiaratamente apprezzata anche dalle tifoserie avversarie sia per la bravura che per la simpatia. Due anni fa fu forse l’unica giocatrice avversaria intervistata da Mino e Marco a fine partita. Non sappiamo perché, ma anche se non gioca con noi, le vogliamo bene in modo spontaneo e – oserei dire – plateale.

Questa Raffaella dev’essere sicuramente la sorella e osserviamo che c’è quindi una bella fetta di Puglia in questa squadra, considerata anche la presenza dell’altamurana Denis Ndriollari.

E poi c’è anche Natalia Barletta; non sappiamo di dove sia, ma con quel cognome la consideriamo pugliese ad honorem.

Primo set

Il primo attacco è di Francesca Nolè, schiacciatrice micidiale, poi ci sono palloni messi a terra dalle due palleggiatrici e un paio di ace del Benevento, preludio ad una serata di grossa sofferenza per la nostra ricezione (2-6).

Mister Cosimo chiama il primo time-out, ma l’Oria fa un po’ di fatica a rincorrere la formazione campana (7-11).

Alessandra picchia duro da posto quattro e la nostra Gabriella sembra particolarmente ispirata e piazza di prima intenzione un pallone nel posto cinque ospite.

Il pareggio lo otteniamo sfruttando in modo strepitoso il fondamentale del muro: prima Benedetta, per due volte, poi Chiara (12-12).

Subire tre muri consecutivi, di solito, richiede una terapia di sostegno psicologico, ma a togliere le castagne dal fuoco alle ospiti è la determinazione di Ndriollari (secondo tocco ed ace).

Gli scambi si allungano e le difese si mettono in risalto (e si riveleranno molto efficaci e ben organizzate nel corso di tutta la gara); in vantaggio, però, è ancora il Benevento per via degli attacchi di Nolè e di Barletta (16-18).

Dopo un ace, la centrale campana spedisce un servizio dritto sulla nuca della povera Lorusso, che rivolge scherzosamente alla compagna parole che non sembrano tratte da un libro di preghiere.

Il sorpasso oritano arriva sul 17-19: un po’ merito nostro, un po’ è causato dal nervosimo ospite: dopo un tiro sulla rete, il Benevento subisce l’attacco di Roberta e poi spedisce fuori un lungolinea di Iodice. Già ammonite, le ospiti protestano reclamando un nostro tocco a muro (o forse la palla dentro, non ricordo) e l’arbitro estrae il cartellino rosso (21-19).

Ace di Alessandra (22-19)!

Anche il finale è tutto delle tigrotte: Lucrezia difende, Benedetta va a segno da posto due, Antonella direttamente dal servizio e Roberta cala la saracinesca sull’ultimo attacco campano (25-20).

Dopo aver fatto egregiamente il proprio dovere, Roberta pensa di essersi meritata la strada del gabinetto, ma l’arbitro le impone l’osservanza del protocollo con relativo transito dal lato destro della rete.

Se le viene una cistite, sappiamo con chi prendercela.

Secondo set

Il secondo parziale, all’inizio, sembra la fotocopia del primo: Gabriella ha il raptus della schiacciatrice, il Benevento affetta la nostra ricezione (3-6).

La reazione oritana questa volta arriva prima, ma è illusoria.

Punti per Roberta, Benedetta e Chiara: pareggio (6-6).

Pipe di Nolè, tentata vendetta sull’arbitro da parte di Barletta (che prova a gambizzarlo colpendo il seggiolone) e splendida doppietta di Benedetta con un muro e un mani-fuori (9-7).

La nostra opposta conserva il vantaggio con un ace, poi, però il turno in battuta di Iodice e gli attacchi a ripetizione di Nolè si rivelano fatali (11-14).

Duello di centrali Barletta-Antonella, ma siamo ancora in svantaggio (14-18).

Il muro di Roberta (16-18), il ricordo del primo set e soprattutto quello della rimonta nel terzo set di Castellaneta ci fanno ben sperare nonostante lo svantaggio, ma purtroppo questa volta le cose vanno diversamente e Curtis valorizza le ottime difese di Santangelo regalando il set alla propria squadra (19-25).

Terzo set

Da adesso in poi l’incontro tenderà ad un certo equilibrio. Devo dire che mi hanno molto impressionato le difese, ma allo stesso tempo pure gli attacchi hanno ben figurato. Misteri. Diciamo che le uniche criticità, per entrambe le formazioni, si sono osservate in ricezione.

Nolè fa punto e poi osserva un battibecco in tribuna e interviene verbalmente per pacificare la situazione a distanza.

Datele i numeri di telefono di Trump e di Rohani e vediamo se pure in quel contesto riesce a fare qualche cosa.

Show della nostra Chiara con una fast e due primi tempi risoluti (5-4).

Bello il duello tra la nostra Lucrezia, sempre molto efficace, e la collega Santangelo.

Bello anche il duello a suon di secondi tocchi tra Gabriella e Ndriollari: due punti per ciascuna non fanno male a nessuna ed anzi fanno bene allo spettacolo (11-11).

Sul 14-13 l’Oria è molto bravo ad incrementare progressivamente il vantaggio, facendo propri scambi spesso lunghi e combattuti.

Registriamo attacchi di Roberta e della Fenomena, un ace di Chiara e l’ennesimo muro di Benedetta (20-17).

Ancora un attacco di Roberta e poi grandi manovre al centro con una perentoria fast di Antonella ed un muro di Chiara.

Vinciamo 25-18.

Quarto set

Dopo un intervallo connotato dalla pedicure di Gabriella, il quarto set inizia molto bene e sembra proprio che le tigrotte abbiano trovato il definitivo sentiero della vittoria: Alessandra, Chiara e Antonella ci portano in vantaggio (8-5), subiamo gli ace di Iodice, ma reagiamo subito con Alessandra e con Roberta.

Sul 15-10 telefoniamo alle pizzerie per le ordinazioni, ma purtoppo non abbiamo fatto i conti con il micidiale turno in battuta di Denis Ndriollari.

Osservando i suoi servizi da fondo campo non mi sorprendo degli ace o delle sofferenze patite in ricezione; mi sorprendo di come le nostre ragazze siano riuscite a tenere in gioco alcuni palloni. La palla è tesissima e segue traiettorie imprevebili: gira a destra, a sinistra, si alza, si abbassa, torna indietro, fa un triplo carpiato… E’ impressionante.

Chiara interrompe la serie (16-17) e allora Gabriella, in piena trance agonistica, invita il pubblico a sostenere la squadra in questo momento difficile, ma poi Lorusso e Nolè ottengono un altro mini-break (16-20).

Iodice realizza il punto del 20-24 e Tiziana inizia a trascinare il carrello (viva la fiducia…). Elisa e Serenella la bloccano: “Che fai…?!”

Ora, non so se questo “Che fai…?!” debba intendersi come un invito a non disperare, a non darsi per vinte, a non arrendersi mai, ad avere fiducia nelle compagne che potrebbero pure annullare quattro set-point.

Mi piacerebbe pensarlo.

Però potrebbe anche darsi che il “Che fai…?!” debba intendersi come: vedi che tra il quarto set e il tie-break di solito non si cambia campo e quindi il carrello lascialo pure dov’è…

Fatto sta che due set-point li annulliamo con Alessandra e con Antonella (22-24), ma il terzo – nostante due strepitose difese di Lucrezia e di Alessandra – è compromesso da un’invasione (22-25).

Tie-break

Pallonetto di Nolè, fast di Curtis ed ace di Iodice (0-3).

Non so se a questo punto Tiziana abbia rimesso mano al carrello, ma certamente coach Cosimo mette mano al time-out e riesce a motivare adeguatamente le ragazze. Al rientro in campo Roberta e compagne assumono le fattezze delle tigri e danno vita ad un tie-break esaltante.

Punti per Antonella e slash di Gabriella (4-5).

Attacco della solita, bravissima Nolè, errore ospite ed ace di Antonella: è già pareggio (6-6)!

Il sorpasso arriva poco dopo grazie a Roberta (9-7)!

Una pipe nastro-culo di Nolè tiene in corsa il Benevento, ma Roberta riconquista il servizio e ottiene lei stessa due fantastici ace (col nastro-culo che passa dalla nostra parte) con intermezzo di Chiara (muro) e di Benedetta (bolide da posto due): 14-8!

Curtis attenta alla salute di Lucrezia schiacciandole addosso e poi c’è il punto della vittoria di Alessandra (15-9)!

Non era una partita facile – tutt’altro – e molto brave sono state le nostre tigrotte a gestire alla perfezione il delicatissimo tie-break. Più in generale, sono state brave in difesa, brave a muro, brave in tutto, brave soprattutto come compattezza e determinazione caratteriale. E zitta zitta l’Oria è salita al quarto posto della classifica con il Noci.

Ed eccoci alla risposta del quesito iniziale: chi si è appesantito di più a causa delle abbuffate natalizie?

La soluzione è nella foto qui sotto (da cui abbiamo volutamente eliminato le panze per rispetto ai gentili lettori…).

Tabellino: Oria-Benevento 3-2  (25-20,  19-25,  25-18,  22-25,  15-9)

New Volley Oria: Bruno 10, Piccione 14, Liguori 16, Mercanti 6, De Franco 12, Di Paola NE, Premoli NE, Solazzo “che fai…?!”, Giancane 12, Saccani (L) – All. Macelletti.

Muri-punto 11, ace 11, errori in battuta 7.

Volare Benevento: Barletta 10, Minervini NE, Marra 0, De Pierro NE, Iodice 10, Ndriollari 8, Nolè 22, Curtis 8, Lorusso 9, Formato 0, Lacerra NE Santangelo (L) – All. Franzese.

Muri-punto 5, ace 15, errori in battuta 18.

Arbitri: Felice Curci e Giuseppe Cinquepalmi.

Altri risultati: San Salvatore Telesino-Castellammare di Stabia 0-3, Manoppello-Mesagne 0-3, Pagliare del Tronto-Noci 1-3, Trani-Offida 3-0, Nola-Castellaneta 1-3, Battipaglia-Napoli 0-3.

Classifica: Castellammare di Stabia 30; Mesagne 28; San Salvatore Telesino 25; Oria e Noci 22; Trani 21; Castellaneta 18; Pagliare del Tronto e Benevento 14; Napoli 13; Manoppello 11; Offida 10; Nola 4; Battipaglia 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Mesagne 100,00; Napoli 60,00; Nola 50,00; Offida 40,00; tutte le altre 0.

Un paio di multarelle nella giornata precedente: 50 euri al Nola per gli insulti alla coppia arbitrale da parte di un isolato tifoso; 40 euri all’Offida per assenza del servizio di asciugatura.

Prossimo turno: Mesagne-Oria, domenica 19 gennaio 2020, ore 18.


CASTELLANETA-ORIA 0-3

23 dicembre 2019

Sabato 21 dicembre – ore 18.00

L’ultima partita dell’anno solare si gioca a Castellaneta e si tratta di una sfida molto interessante.

Le pantere vivono un momento magico, un momento che dura da mesi. La stagione 2018-’19 è stata una cavalcata trionfale (campionato di serie C e Coppa Puglia), ma anche l’avvio di questa stagione si è rivelato prodigo di soddisfazioni. La formazione di casa ha le carte in regola per imporsi come grande rivelazione stagionale in B2.

Le nostre ragazze devono cercare di confermare la buona prova casalinga con l’Offida, sebbene oggi l’asticella delle difficoltà sia più alta.

Mi piace molto il Castellaneta; gioca proprio bene e si nota la mano sapiente di coach Ironico. Fa anche piacere vedere concentrati nella stessa squadra tanti giovani talenti del volley pugliese.

Federica Cofano è cresciuta nella mitica Palafiom Taranto; forse aveva 14 anni quando la vidi giocare per la prima volta nei tornei giovanili. Adesso occupa tranquillamente e meritatamente un posto di titolare in B2, ma ha conservato lo stesso sorriso, la stessa allegria e la stessa passione di allora.

Alejandra Rodriguez la vidi per la prima volta nel Valenzano che vinse il campionato di B2 con coach Zambetta. E’ una grande risorsa per il Castellaneta: palleggiatrice e opposta, anche nella stessa partita, anche nello stesso scambio. Se il regolamento lo consentisse, si passerebbe la palla da sola… Volendo, avrebbe la statura per fare anche la centrale. E magari il libero. E magari la custode del palazzetto. A ‘sto punto datele le chiavi, le ginocchiere e fa tutto lei…

Graziana Caputo ed Enza Ragone giocavano nella “Leonessa Altamura delle minorenni”, una formazione che una decina di anni fa affrontò il campionato di B2 schierando un roster dall’età media di 16/17 anni. E non era una squadra materasso. Pizza se giocavano!

Ma forse Graziana la vidi giocare anche prima in qualche torneo giovanile, già con la sua caratteristica rotazione del braccio-dinamite.

Un po’ mi commuovo a vedere come sono diventate brave tutte queste piccine. Cioè, già lo erano. Ma adesso sono giocatrici vere. E che sorta di giocatrici!

Passiamo a noi. Coach Macelletti si è tagliato la barba e si è messo gli occhiali: questa sera presenta una straordinaria somiglianza con Mirko De Tommaso…

Per il resto non ci sono novità rispetto al sestetto di sei giorni prima.

Formazioni.

Volley Castellaneta: Alejandra Rodriguez in palleggio, Michela Matichecchia opposta, Enza Ragone e Graziana Caputo di banda, Antonella Piarulli e Letizia Pagliari centrali, Federica Cofano libero.

A disposizione di coach Michele Ironico: Federica Spada, Sarah Dettoli, Marika Falchi, Simona Marasco, Vanessa Amendola, Monica Cillo e Francesca Cacciapaglia.

Quanta cristiàn’…! Ce ne prestassero qualcuna per fare compagnia alla povera Elisa, che anche stasera è sola soletta in panchina.

New Volley Oria: Gabriella Mercanti in palleggio, Benedetta Bruno opposta, Alessandra Piccione e Roberta Liguori di banda, Antonella De Franco e Chiara Giancane centrali, Lucrezia Saccani libero.

A disposizione di coach Cosimo Macelletti-che-stasera-somiglia-a-Mirko De Tommaso: Elisa Premoli.

Vengono eseguiti gli inni nazionali: Federica Spada si mette la mano sul cuore. Diciamo.

Primo set

Castellaneta out, Oria a rete, Castellaneta a rete. L’inizio non è proprio da manuale del volley. E’ un avvio natalizio, ricco di regali reciproci.

Poi si inizia a fare sul serio con i primi attacchi di Caputo e Piarulli e la pronta replica di Gabriella con uno splendido tocco di seconda (foto sotto).

I martelli biancorossi vanno a segno; replicano con una doppietta cadauno Roberta e Benedetta: prima fuga oritana (7-9).

Adesso la partita è già molto interessante: il ritmo è alto e gli scambi sono combattuti. Entrambe le squadre difendono ottimamente e questo allunga la durata degli scambi e lo spettacolo tecnico.

Dopo un muro di Benedetta e un bell’attacco di Alessandra (10-13), il Castellaneta corre ai ripari: Federica Spada impone ad una compagna di collocarsi nel posto scaramanticamente giusto, ossia alla sua destra, non alla sua sinistra. Il gesto è perentorio; le parole non servono.

Adoro la simpatia di questa ragazza. Forse stasera dovrei filmare solo lei.

La ricollocazione scaramantica di Dettoli si rivela una mossa azzeccata perché Matichecchia (due muri), Caputo e Ragone effettuano il sorpasso (16-14).

Pareggiamo con un ace di Antonella (17-17), incassiamo l’attacco di Piarulli e poi procediamo ad un finale travolgente (sarà un leitmotiv anche nei due set successivi) giocando una pallavolo praticamente perfetta.

Grande difesa di Roberta e attacco di Benny (18-18).

Grande difesa di Gabriella e attacco ancora di Benny (18-19).

Grande difesa di Lucrezia e attacco di Roberta (18-20).

Dentro Marasco per Matichecchia, ma Oria continua a dilagare (18-22).

Benedetta è leggermente spettinata. Marie Kondo, la teorica giapponese del “magico potere del riordino”, guardando i capelli ribelli della nostra opposta su Mami Sport, decide di fare harakiri.

La talentuosa Rodriguez attacca da opposta (19-22), poi l’Oria completa l’opera sfruttando un ace di Roberta e due errori ospiti (19-25).

Secondo set

Benedetta va in bagno. Non sappiamo se per esigenze fisiologiche o se per darsi una pettinata.

Intanto su Elisa grava l’onere dell’attività di facchinaggio in occasione dei cambi di campo. La piccina porta tutto da sola.

E’ esonerata da una settimana di pesi.

Anche questo parziale parte in sordina e poi decolla.

L’Oria passa a condurre con i mani-fuori di Alessandra, le fast di Chiara e gli attacchi di Roberta (6-8); Castellaneta insegue con la solita Caputo.

Una menzione di merito va certamente dedicata ai liberi: Federica Cofano è molto reattiva e dinamica; Lucrezia sta disputando una gara sostanzialmente perfetta: grandi salvataggi e ricezione impeccabile. Come squadra, subiamo un solo ace in tutta la partita (su cui, per inciso, il nostro libero è innocente).

Il pareggio è conquistato e difeso da Graziana Caputo, top-scorer della serata e migliore in campo tra le pantere. E’ curiosa ‘sta creatura: quand’era piccola sembrava grande. Adesso che è grande, ha il volto di una ragazzina.

Sul 14-14 si rinnova il grande finale oritano: attacco di Alessandra e muro di Antonella (14-16)!

Grande difesa di Roberta ed ennesimo attacco di Benedetta (15-17).

Mister Ironico effettua alcuni cambi (Dettoli, Cillo) e ammira le giocate di capitan Pagliari (18-20), ma l’Oria viaggia come un treno e trova una brillante protagonista in Gabriella Mercanti. Non paga di orchestrare degnamente il gioco delle compagne, la palleggiatrice oritana mette la firma in due scambi delicati: le grandi difese di Cofano sono vanificate da un secondo tocco efficace e risolutivo (18-23); subito dopo Gabriella piazza il pallone nell’angolino del posto uno biancorosso e regala all’Oria 6 palle-set.

Chiude il parziale una fast di Chiara (19-25).

Terzo set

Antonella e Alessandra sembrano voler affrettare la chiusura della pratica (1-3), ma la reazione del Castellaneta è particolarmente grintosa e il set è destinato a diventare un thrilling fino all’ultimo respiro.

Break valentiniano interrotto da un lungolinea della Fenomena (6-4).

Poi c’è uno degli scambi più spettacolari della gara, in cui ancora una volta si esalta il talento di Caputo. Questa volta la piccina compie un miracolo in fase difensiva andando a recuperare un pallone impossibile mentre le nostre atlete stavano già festeggiando oppure stavano dirigendosi al bar a prendere il caffè.

E’ un’impresa inutile perché poi lo scambio lo chiuderà con successo la nostra Roberta, il cui transito in prima linea è ricco di punti e soddisfazioni (8-7).

Segue una fase di errori-punto interrotta da un attacco di Rodriguez, che, dopo l’ingresso di Falchi, gioca stabilmente da opposta (12-12).

Punti per Antonella, ma anche per Caputo (16-14).

Un pallonetto di Pagliari, un muro di Piarulli e una doppietta di Ragone sembrano spingere le pantere verso il traguardo del set (20-16).

Bruno reagisce, ma Rodriguez piazza un altro attacco (23-19).

Sembra finita, ma è proprio adesso che le tigri brindisine scrivono l’impresa. Arrendersi mai!

Attacco di Ale, difesa di Lucrezia e secondo tocco di Gabriella (23-21).

Trionfo di salvataggi difensivi in uno degli scambi più lunghi e spettacolari della partita: Ragone, Lucrezia, Caputo, Roberta col dorso della mano e Benedetta; poi chiude Roberta (23-22).

Una diagonale di Caputo regala 2 palle-set al Castellaneta (24-22), ma l’Oria ha trovato coraggio e nel momento decisivo vengono fuori l’esperienza, il mestiere e il sangue freddo delle nostre splendide giocatrici: attacco di un’inarrestabile Roberta e fantastico murazzo di Gabriella (24-24)!

Difende bene anche Castellaneta e Matichecchia piazza un pallonetto (25-24).

Diagonale-bomba di Roberta (25-25)!

In battuta c’è Gabriella; alle sue spalle c’è la pubblicità di un servizio di ambulanze. Mi annoto il numero perché le emozioni sono intense, il cuore batte forte e il defibrillatore potrebbe non essere sufficiente.

Ancora un punto per Matichecchia prima dell’esaltante rush finale oritano: attacco di Roberta, difesa di Lucrezia e muro di Chiara, attacco finale di Benedetta (26-28)!

Grande Oria!

Davvero tanti i meriti delle nostre ragazze: sul piano tecnico hanno giocato una delle migliori partite della stagione, ma il vero capolavoro è stato sul piano caratteriale con questo terzo set recuperato con le unghie.

Il risultato è decisamente ingeneroso per il Castellaneta, che pure ha disputato una gara notevole tenendo i parziali in equilibrio sin quasi al termine degli stessi.

Alla fine è stata una partita frizzante e spettacolare.

Il 2019 si chiude nel migliore dei modi. Buon Natale e buon anno a tutti!

Tabellino: Castellaneta-Oria 0-3  (19-25,  19-25,  26-28)

Volley Castellaneta: Rodriguez 4, Matichecchia 6, Spada NE purtroppo, Ragone 7, Dettoli 0, Falchi 0, Marasco 0, piarulli 6, Caputo 17, Amendola NE, Pagliari 3, Cillo 0, Cacciapaglia NE, Cofano (L) – All. Irocino.

Muri-punto 4, ace 1, errori in battuta 6.

New Volley Oria: Bruno 14, Piccione 7, Liguori 14, Mercanti 6, De Franco 5, Premoli NE, Giancane 3, Saccani (L) – All. Macelletti.

Muri-punto 4, ace 2, errori in battuta 7.

Arbitri: Maurizio Martini e Giuseppe Mancini.

Altri risultati: Castellammare di Stabia-Manoppello 3-0, Noci-San Salvatore T. 1-3, Mesagne-Battipaglia 3-0, Benevento-Trani 3-0, Offida-Pagliare del Tronto 1-3, Napoli-Nola 3-0.

Classifica: Castellammare di Stabia 27; San Salvatore Telesino e Mesagne 25; Oria 20; Noci 19; Trani 18; Castellaneta 15; Pagliare del Tronto 14; Benevento 12; Manoppello 11; Offida e Napoli 10; Nola 4; Battipaglia 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Mesagne 100,00; Napoli 60,00; tutte le altre 0.

Classifica ferma.

Prossimo turno: Oria-Benevento, domenica 12 gennaio 2020, ore 18.00.


ORIA-OFFIDA 3-0

18 dicembre 2019

Domenica 15 dicembre – ore 18.00

Oria di Natale è ancora più bella.

Le luci, l’atmosfera, gli odori.

La menorah è illuminata con le lampadine natalizie. Credo che Oria sia l’unico luogo al mondo in cui un simbolo ebraico partecipa ai festeggiamenti di una ricorrenza cristiana.

E poi c’è sempre questo viaggio nel tempo, in qualunque periodo dell’anno. Ogni tanto trovi sull’asfalto una freccia smarrita da qualche arciere che probabilmente faceva allenamento. Oggi, nei pressi della chiesa di San Domenico, vedo un gruppo di trombettieri e tamburini che si dirigono verso piazza Manfredi. Eppure è un po’ presto per il corteo storico di agosto. Ogni tanto mi chiedo se a Oria la gente indossi abiti medievali anche quando deve scendere a far pisciare il cane.

La partita è più delicata di quello che sembra.

Oria e Offida mi sembrano, infatti, due squadre ancora in cerca di un’identità precisa e questo è un incontro che può costituire una svolta. Se – il cielo non voglia – dovessimo incappare in un’altra sconfitta, potremmo definitivamente abbandonare ogni residua ambizione. Se Offida, che è stata danneggiata da un calendario molto severo in avvio (ma ha comunque tolto un punticino al San Salvatore e al Noci) dovesse vincere, potrebbe scoprirsi squadra rivelazione e regalarsi una botta di autostima.

Ho due curiosità rispetto all’Offida. La prima riguarda il nome: mi chiedo se Ciù Ciù sia uno sponsor, il soprannome di qualche celebrità sportiva locale (nel glorioso Taranto degli anni Ottanta giocava un certo Ciù Ciù Paolucci, ma era abruzzese, non marchigiano), una forma di incitamento (invece di alè, alè, forse da quelle parti si usa dire ciù, ciù) o chissà cos’altro. Scoprirò a fine partita che si tratta di uno sponsor.

E poi c’è il mistero di questa Milena Mercanti. Quando ho letto il suo nome nella lista delle giocatrici ospiti ho pensato che fosse una sorella della nostra palleggiatrice, Gabriella Mercanti. La nostra capitana ha detto di no: non sono parenti.

Però, osservandola entrare in campo, noto che c’è anche una vaga somiglianza. Secondo me, è la sorella segreta. La terrò d’occhio in cerca di indizi. Mi servirà pure qualcosa per fare l’esame del DNA.

La batteria della macchina fotografica se ne sta andando all’aceto e decido così di sperimentare una compatta. Non sarà una buona idea.

Nonostante la sconfitta di Trani, nel derby tra due meravigliose perle della nostra regione, le All Blacks sembrano piuttosto serene durante il riscaldamento. E’ giusto. Niente nervosismo, niente preoccupazione; bisogna semplicemente giocare come sappiamo, cioè bene.

La sorella segreta di Gabriella, intanto, si allaccia meticolosamente le scarpe. L’operazione inizia alle 17.15 e termina alle 22.40. I lacci si sono riscaldati più dei muscoli…

Superbo colpo di tacco del libero Tardini. L’allenatrice non crede ai propri occhi. E neanche io.

Formazioni.

New Volley Oria: Gabriella Mercanti in palleggio, Benedetta Bruno opposta, Alessandra Piccione e Roberta Liguori di banda, Antonella De Franco e Chiara Giancane centrali, Lucrezia Saccani libero.

Da alcune settimane coach Cosimo Macelletti ha sostituito coach Elio Quarta, che saluto con affetto. A disposizione del nuovo tecnico oritano: Elisa Premoli.

Offida Volley: Tatiana Capriotti in palleggio, Lucia Morgia opposta, Barbara Napolitano e Martina Delfino di banda, Valeria Zamponi e Serena Citeroni centrali, Sara Tardini libero.

A disposizione di coach Luisa Fusco: Martina Sabbatini, Greta De Angelis, la sorella segreta di Gabriella Mercanti e Patrizia Spinotti.

Primo set

L’inizio sembra il festival delle pallette e vi partecipano Citeroni, Morgia e la nostra Benny, grande specialista del settore.

Due break pesanti per le nostre tigrotte: il primo è legato soprattutto ad errori ospiti; il secondo è una sequenza di magie fatte in casa: mani-fuori ed ace di Benedetta, folgorante diagonale di Alessandra ed esemplare fast di Antonella (12-4).

Delfino e Zamponi spezzano l’assedio, ma un murazzo di Antonella e l’inizio dello show personale di Roberta permettono all’Oria di conservare un buon margine di sicurezza (18-12).

Ancora gloria per le nostre centrali Chiara ed Antonella, poi ci limitiamo a concedere qualche servizio ed amministriamo il finale con le difese di Lucrezia, con le sapienti alzate di Gabriella e con un mani-fuori di Benedetta, che chiude un lungo scambio giocato alla viva il parroco (25-17).

Bisogna dire che un po’ tutto il set è stato giocato in un modo che forse non sarà stato apprezzato dai puristi del volley (un po’ di disordine, un po’ di improvvisazione), ma quello che conta – per noi – è essere riusciti a imporci con determinazione e senza troppi patemi. Sin dal servizio (oggi molto efficace) abbiamo messo pressione alle nostre avversarie.

Nell’intervallo coach Cosimo e Antonella si prestano ad una foto promozionale per Telethon (e all’acquisizione di un’invitante scatola di cioccolatini benefici).

Secondo set

Qualche patema in più lo proveremo nel secondo set, in cui l’Offida darà molto filo da torcere, rintuzzerà tre tentativi di fuga e resterà agganciato alle tigrotte sino alla fine.

Ma questo sarà soprattutto il set di due punti spettacolari, colpevolmente mancati dalla mia videocamera. In verità si tratta di due punti avversari, ma sono stati belli lo stesso.

Si parte in continuità con il parziale precedente (6-3): Alessandra è la Fenomena che conosciamo mentre Benedetta attacca con una costanza ammirevole (5 punti nel primo set, 5 nel secondo, 5 nel terzo).

Nonostante un bel salvataggio di piede di Lucrezia (che così raccoglie la sfida lanciata dal colpo di tacco della collega di ruolo in riscaldamento), l’Offida ottiene il pareggio con un punto incredibile: Morgia serve, Alessandra riceve, ma la palla schizza verso il tabellone del basket e poi entra addirittura nel canestro!

La scena che segue è piuttosto comica perché l’Offida festeggia l’ace e il pareggio (e mi pare pure giusto), ma anche le nostre esultano ed abbracciano Alessandra. Due squadre che esultano per lo stesso punto. Guardate il fermo immagine tratto dal canale YouTube di Mami Sport (a proposito, iscrivetevi): Benedetta e Gabriella applaudono platealmente mentre Antonella sta già abbracciando la protagonista dell’episodio. La nostra squadra non è normale…

Un solo errore ha fatto Ale in ricezione (probabilmente un solo errore in tutta la sua carriera), ma una Fenomena è Fenomena in tutto, anche negli errori.

“E’ un canestro da 3 punti!” – esclamano Marco e Mino, che naturalmente non potevano astenersi dal commentare a modo loro questo curioso episodio. Il dubbio è se i 3 punti debbano essere assegnati all’Offida (l’ace è loro, in fondo) o all’Oria (l’ultimo tocco, quello che ha deviato il pallone verso il canestro, è nostro).

Sul 7-7 ci riportiamo avanti con due attacchi di Roberta e due ace di Antonella, a cui i cioccolatini di Telethon hanno fatto bene (12-7).

Dopo una fase di gara frammentaria ed anche un po’ nervosa a causa di qualche punto su cui le nostre ospiti hanno sollevato perplessità, si arriva al secondo “puntonzo” della serata: il libero Tardini riceve e la palla cade placidamente nella nostra metà campo. In questo caso, però, non c’è la doppia esultanza ed anzi a coach Cosimo sembrano prudere le mani.

Non prude la mano alla nostra Roberta quando stende il palmo sul parquet e salva un pallone che sembrava già atterrato.

E questo è solo un saggio del grande contributo offerto dalla nostra schiacciatrice anche in fase difensiva.

Punto di Ale, che ricambia l’alzata di Gabriella con una linguaccia.

E’ di nuovo l’opposta Morgia ad ottenere il pari (17-17), poi ci riportiamo avanti con una splendida palletta di Benedetta, incassiamo gli attacchi di Delfino e chiudiamo il set con gli strepitosi attacchi a ripetizione di Roberta e con l’ace finale della nostra fuoriclasse foggiana, davvero implacabile (25-21).

Terzo set

Nell’intervallo parte l’inno dell’Oria. Osservo la sorella segreta di Gabriella: se canta l’inno anche lei, allora non ci sarà bisogno di fare la prova del DNA. No, non canta; sta ripassando le tecniche del bagher con una sua compagna.

Muro di Chiara e pipe di Roberta; ampliamo così il repertorio di giocate vincenti.

Dopo una tripletta di Benedetta, Gabriella decide di scatenarsi a muro e solleva la saracinesca per ben tre volte in questo parziale.

Sul 13-7 il set è già nelle mani dell’Oria e questa volta non ci saranno rimonte da rintuzzare. Le nostre tigrotte giocano con determinazione e conservano il controllo della gara esprimendo un gioco efficacissimo. Tutto funziona bene e siamo impeccabili in ogni fondamentale.

Le centrali ospiti e l’instancabile Morgia siglano i punti della bandiera, ma ormai i giochi sono chiusi ed è sufficiente amministrare con autorevolezza sino al termine (25-17).

Vittoria netta e meritata per le nostre ragazze sebbene anche l’Offida si sia fatta apprezzare in molte fasi della partita.

A farsi apprezzare ancora di più è lo staff ospite, che, a fine gara, apparecchia una bella tavola di degustazioni di prodotti locali.

Gli affettati e il formaggio sono davvero squisiti (sul vino non posso esprimermi perché sono astemio), ma ad essere squisito è soprattutto il gesto. Il mio sport è differente.

Si salutano affettuosamente la nostra Lucrezia e Barbara Napolitano. Non c’è una partita in cui il libero oritano non saluti qualcuno. Sono curioso di conoscere il suo curriculum e i suoi trascorsi sportivi visto che – a quanto pare – è amica di tutte le giocatrici presenti sull’almanacco della pallavolo italiana…

Tabellino: Oria-Offida 3-0  (25-17,  25-21,  25-17)

New Volley Oria: Bruno 15, Piccione 6, Liguori 15, Mercanti 4, De Franco 9, Premoli NE, Giancane 2, Saccani (L) – All. Macelletti.

Muri-punto 6, ace 6, errori in battuta 11.

Offida Volley: Zamponi 7, Napolitano 2, Sabbatini NE, Delfino 5, morgia 10, De Angelis 1, Citeroni 6, Mercanti NE, Capriotti 1, Tardini (L), Spinozzi 1 (L) – All. Fusco.

Muri-punto 3, ace 2, errori in battuta 11.

Arbitri: Gianfranco Sasso e Andrea Scarnera.

Altri risultati: Noci-Castellammare di Stabia 0-3, San Salvatore Telesino-Napoli 3-0, Pagliare del Tronto-Mesagne 0-3, Nola-Trani 1-3, Manoppello-Castellaneta 2-3, Battipaglia-Benevento 0-3.

Classifica: Castellammare di Stabia 24; San Salvatore Telesino e Mesagne 22; Noci 19; Trani 18; Oria 17; Castellaneta 15; Pagliare del Tronto e Manoppello 11; Offida 10; Benevento 9; Napoli 7; Nola 4; Battipaglia 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Mesagne 100,00; Napoli 60,00; tutte le altre 0.

Negli ultimi due turni la calcolatrice si è messa in moto: 100 euri al Mesagne per aver il pubblico al seguito, a fine gara, ripetutamente offeso la coppia arbitrale; 60 euri al Napoli perché il medico della mutua si è fatto attendere.

Prossimo turno: Castellaneta-Oria, sabato 21 dicembre 2019, ore 18.00.


ORIA-MANOPPELLO 3-2

13 novembre 2019

Domenica 10 novembre – ore 18.00

Dopo la gagliarda prestazione di Pagliare del Tronto, la New Volley Oria torna tra le mura amiche e presenta al proprio pubblico l’ultimo prestigioso ingaggio: Roberta Liguori.

La vidi giocare per la prima volta nel 2006 nella palestra della scuola “Alfieri” di Taranto, quando la talentuosa schiacciatrice vestiva la maglia del Manfredonia.

Dopo la Fenomena e Benedetta, sembra che il presidente abbia deciso di realizzare in un’unica stagione tutti i miei sogni. Roberta, però, ha una sorella gemella; se volessimo proprio completare l’opera…

Oggi affrontiamo l’Arabona Manoppello, squadra per cui nutro una particolare simpatia da quando il dirigente Verino mi raccontò la sua storia. Manoppello, località nota per la reliquia conservata nella Basilica del Volto Santo e per aver purtroppo offerto il più alto contributo di vittime nella tragedia della miniera belga di Marcinelle, occupa oggi una casella nei campionati di pallavolo nazionali.

La società nacque in modo piuttosto originale: negli anni Novanta le ragazzine del paese giocavano in piazza e furono le mamme a costituire una società per garantire un contesto organizzato alla passione delle creature. Chi l’avrebbe detto che a distanza di qualche anno il settore giovanile sarebbe finito nella mani di un gigante del volley come il cubano Joel Despaigne?

Esultanza Manoppello

Ricordo con piacere anche la trasferta in Abruzzo del 2007, quando già pregustavo i mitici arrosticini, ma una rovinosa sconfitta tolse a tutti la voglia di cenare e tornammo mestamente e velocemente a Taranto. A me, veramente, la voglia di cenare con gli arrosticini rimase. E ce l’ho tutt’ora. E conto di levarmi lo sfizio a febbraio dell’anno prossimo in occasione del ritorno. E per non correre rischi, andrò a mangiarli durante la partita, non dopo, così il risultato sarà ininfluente.

Formazioni.

New Volley Oria: Gabriella Mercanti in palleggio, Benedetta Bruno opposta, Alessandra Piccione e Roberta Liguori di banda, Antonella De Franco e Chiara Giancane centrali, Lucrezia Saccani libero.

A disposizione di coach Elio Quarta: Sofia Monti, sola soletta, visto che Elisa Premoli c’è, ma è ancora infortunata e quindi preferisce restare assisa in panchina.

Arabona Volley Manoppello: Mariacarla Scudieri in palleggio, Gianna Nubile opposta, Elena Dodi e Irene Bruni di banda, Lisa Mancini e Luigia Coletta centrali, Giorgia Santacroce libero.

A disposizione di coach Giacomo Cesarone: Simona Bratti, Beatrice Pardi e Giada Di Silvestre.

Così a occhio, mi sembra una squadra particolarmente giovane sebbene vi sia qualche volto conosciuto: Scudieri, Dodi, Coletta e Santacroce due anni fa difendevano i colori dell’Antoniana Pescara. Era la stagione in cui indossavano le calze dell’Ape Maia.

Primo set

Gabriella spinge a terra un pallone vagante. Subito dopo Roberta si presenta leggendo perfettamente la fast avversaria e murandola in modo perentorio (2-0).

Sequenza di errorini ospiti, che non approcciano la partita nel migliore dei modi, ed Oria impeccabile in fase difensiva (Lucrezia soprattutto) e nella costruzione del gioco (9-1).

Benedetta, che pure aveva lavorato bene da martello, è tornata al proprio ruolo originale. Nel corso di un comizio in piazza San Giovanni a Roma, Benny ha rivendicato la propria identità e coach Elio l’ha accontentata. Diciamo che l’arrivo di Roberta ha facilitato le cose, ma mentre l’atleta foggiana deve ancora rompere il ghiaccio col pallottoliere, Benedetta sta già dispensando magie da posto due, con una particolare predilezione per i pallonetti.

Si mettono in bell’evidenza anche le centrali Chiara e Antonella e così il set sembra davvero blindato (20-8).

Chiara, in particolare, scarica un primo tempo sul bel volto della palleggiatrice Scudieri, che fortunatamente si riprende subito e riesce anche a sorriderci su.

L’ultimo punto è un muro di Benedetta (25-15).

Sembra fin troppo facile. Sembra.

Secondo set

Nel secondo parziale è il Manoppello a scattare in vantaggio grazie alle difese del libero Santacroce e agli attacchi di Dodi (3-6). Sembra ordinaria amministrazione, ma la rossa schiacciatrice dell’Arabona sta dando avvio ad un bombardamento che durerà per tutto l’incontro e susciterà l’ammirazione (anche) del pubblico oritano.

Nonostante il risveglio abruzzese, l’Oria sembra comunque in grado di tenere sotto controllo la partita: agguantiamo il pari con un ace di Antonella (7-7), mettiamo la freccia con Roberta (10-8) e sembriamo in procinto di dilagare con Alessandra e con le soavi pallette di Benedetta (17-13).

Se le tigrotte continuano a giocare una valida pallavolo, dall’altra parte della rete qualcosa è cambiato: le ragazze abruzzesi non sono più fallose come nel primo set ed anzi dispensano giocate particolarmente apprezzabili. Il set adesso è incerto (21-21).

Lungolinea tosto di Benedetta, primo tempo di Coletta (22-22).

Palletta della nostra opposta e attacco ospite che finisce sull’asticella (24-22).

E qui si materializza la prima parte dell’incubo (la seconda parte, ancora più spaventosa, avrà luogo dopo l’intervallo), che ha un nome e un cognome: Elena Dodi.

La prima palla-set è annullata da una diagonale indifendibile (24-23). A questo punto la schiacciatrice va al servizio e ci si illude che in tal modo si sia tolta dalle… ehm, dalla prima linea. Illusione: Dodi ottiene il pareggio con una pipe e poi va segno direttamente in battuta (24-25).

Il set lo chiude Bruni (24-26).

La New Volley si è bloccata proprio sul filo di lana.

Terzo set

Tranne che per il risultato finale, dobbiamo riconoscere che il terzo parziale sarà davvero bello ed emozionante, equilibrato e combattuto, un vero omaggio alla bellezza di questo sport.

E’ uno sport collettivo, indubbiamente, ma anche certi duelli individuali a distanza avranno il loro fascino: in particolare quello tra i due liberi (entrambi molto bravi) e ancora di più quello tra le due schiacciatrici con numeri impressionanti (9 punti per la nostra Robi in questo set, addirittura 13 per Dodi).

Ancora una volta è Gabriella a sbloccare il punteggio. La nostra palleggiatrice sta disputando una gara sontuosa ed anche abbastanza prolifica visto che sfiorerà la doppia cifra.

Dei primi 7 punti ospiti, ben 6 recheranno la firma di Dodi, macchina da punti inarrestabile.

Oria sembra disporre di un maggior numero di soluzioni offensive: Gabriella manda a segno Alessandra, Antonella, Benedetta e – come accennato – va a punti lei stessa. Chiara preferisce fare da sola ricorrendo al muro. E tuttavia il set è ancora in equilibrio (9-10) finché non esplode il talento di Roberta: ben 6 punti nella sola fase centrale del set e Oria passa a condurre per 20-14.

Lucrezia difende anche col dorso della mano.

Il muro di Antonella può essere il preludio del trionfo (22-15), ma Manoppello ha il grande merito di non arrendersi e impone un break di 1-5 anche senza l’apporto di Dodi.

Sul 24-20 la schiacciatrice abruzzese concede il bis del set precedente, in forma ancora più sconcertante. Stavolta le palle-set annullate sono 4 e le annulla tutte lei. Uno, due, tre, quattro attacchi vincenti di Dodi. Consecutivi. Eppure a muro stiamo giocando bene e dietro stiamo coprendo con efficacia. Come cavolo fa ‘sta ragazza a passare ogni volta?! Eppure è così: 24-24.

Poi, comunque, è bravo l’Oria a non farsi prendere dallo sconforto e a reagire nel migliore dei modi. Sul piano psicologico questa squadra ancora non la capisco: ha le sue pause inquietanti, ma sa anche risollevarsi con grinta.

E adesso la partita è stupenda.

Fast di Antonella, muro di Mancini dopo un miracolo di Santacroce (del resto, se non fa miracoli una con un cognome così…).

Lungolinea di Roberta, attacco di Dodi (26-26).

A questo punto il nostro segnapunti, senza farsi vedere, fa un esorcismo sul pallone di riserva. Simuliamo un danno al primo pallone e procediamo con la sostituzione introducendo quello esorcizzato.

Attacco di Roberta e mani-fuori di Dodi (27-27). L’esorcismo anti-Dodi non ha funzionato però c’è qualche progresso: il muro, se non altro, ha toccato.

Pallonetto di Bruno, lungolinea di Bruni (28-28). Dal singolare al plurale.

Primo tempo di Antonella, poi sprechiamo un servizio (29-29), subiamo un attacco di Bruni dopo che Scudieri ha aggiustato un pallone difficile (29-30) e mandiamo fuori l’ultimo attacco (29-31).

E’ un Oria un po’ sprecone, però credo che vadano soprattutto riconosciuti grandi meriti alle nostre avversarie e in particolare alla loro cecchina infallibile.

Quarto set

Il quarto parziale inizia come sequenza di muri (Gabriella e Antonella per noi, Scudieri e Coletta per le abruzzesi).

Il primo scambio, in particolare, è un muro su Dodi. Che cavolo: se ‘sto muro fosse stato anticipato ad uno solo di quei maledetti attacchi che hanno annullato i 4 set-ball, ora non saremmo in svantaggio di 2 set a 1. Vabbè, pazienza.

Purtroppo l’Arabona sembra volare sulle ali dell’entusiasmo e l’ulteriore muro di Mancini colora di pessimismo questa gara (6-10).

Ma le nostre tigri non si arrendono mai!

Lungolinea della Fenomena, bolide di Roberta, muro Gabri-Antonella e fantastica tripletta di Roberta dopo che Lucrezia ha difeso tutto quello che si poteva difendere e anche di più (12-10)!

Dodi ottiene il pareggio (17-17), ma poi il turno in battuta di Gabriella si rivela una grande risorsa e nel Manoppello si rivedono gli errorini del primo set (18-13).

Le nostre avversarie vendono cara la pelle, sfruttano alcuni cambi (Di Silvestre, in particolare), ma l’Oria non è più disposto a farsi sorprendere ed amministra sapientemente il vantaggio: show di un’inarrestabile Benedetta e punti anche per Gabriella, Antonella e la solita Roberta (25-19).

Tie-break

Emozioni anche nel primo tie-break stagionale.

Si parte con un duello punto a punto e con scambi molto spettacolari grazie a difese encomiabili.

Il nostro primo punto lo realizza Benedetta, di ritorno dal bagno. Svuotare la vescica prima dei tie-break è fondamentale; strano che i guru della pallavolo non lo scrivano nei loro manuali.

Fast di Chiara, lungolinea di Roberta e punto di Benny dopo un pallonetto di Nubile che atterra tra le parolacce delle nostre atlete.

Non ho mai capito perché subire i pallonetti susciti sempre queste reazioni poco urbane; io li trovo geniali, fantasiosi, divertenti. Certo, mi piace di più quando a farli è Benedetta o qualcuna delle nostre, però credo che i pallonetti – in generale – siano un gradevole diversivo rispetto alla noia degli attacchi tradizionali.

Sul 6-6 ammiriamo l’allungo decisivo delle tigrotte: grandi difese su entrambi i fronti, ma Roberta è strepitosa e mette a terra 4 palloni quasi consecutivi (11-7).

Ultimo punto di Dodi e poi rush finale condotto da Benedetta, autrice del punto finale (dopo un’alzata magistrale di Gabriella) che scatena l’entusiasmo del pubblico oritano (15-9).

E’ stata una bella partita e nell’Oria registriamo incoraggianti segnali di crescita. Abbiamo giocato bene come individualità e soprattutto come collettivo.

Sull’altro fronte la prestazione di Dodi è sottolineata dai complimenti del pubblico oritano, che attende la sua uscita dal campo per esprimerle apprezzamento. La schiacciatrice viene intervistata da Mino e Marco, che pure non nascondono ammirazione. Ora ci manca solo che le vengano affidate le chiavi della città, un assessorato a sua scelta e il ruolo di imperatrice al prossimo corteo storico…

La New Volley è attesa da due trasferte consecutive in Campania (Battipaglia e Castellammare di Stabia). Ci rivediamo al palazzetto il 1^ dicembre. Cercheremo di soppportare la crisi d’astinenza.

Tabellino: Oria-Manoppello 3-2  (25-16,  24-26,  29-31,  25-19,  15-9)

New Volley Oria: Bruno 23, Piccione 5, Liguori 27, Mercanti 9, De Franco 13, Monti NE, Premoli NE, Giancane 8, Saccani (L) – All. Quarta.

Muri-punto 12, ace 4, errori in battuta 5.

Arabona Volley Manoppello: Bratti 0, Pardi NE, Mancini 11, Dodi 33, Scudieri 1, Di Silvestre 1, Coletta 8, Nubile 5, Bruni 15, Santacroce (L) – All. Cesarone.

Muri-punto 6, ace 3, errori in battuta 8.

Arbitri: Sara Galiuti e Antonio Bisignano.

Altri risultati: Castellaneta-Mesagne 0-3, Castellammare di Stabia-Napoli 3-0, Benevento-Noci 0-3, Offida-San Salvatore 2-3, Trani-Pagliare 3-0, Nola-Battipaglia 3-1.

Classifica: Castellammare di Stabia, Noci e Mesagne 12; San Salvatore Telesino 11; Oria 8; Castellaneta, Pagliare del Tronto e Trani 6; Manoppello 4; Napoli e Nola 3; Offida 1; Benevento e Battipaglia 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ancora tutti buoni. Obiettivo: zero multe per tutti!

Prossimo turno: Battipaglia-Oria, domenica 17 novembre, ore 18.00.


ORIA-SAN SALVATORE TELESINO 0-3

29 ottobre 2019

Domenica 27 ottobre 2019 – ore 18.00

Rieccoci.

Dopo l’epica stagione 2018-’19, in cui per la prima volta nella storia abbiamo raggiunto i play-off per la B1, si riparte con una vera e propria rifondazione.

Nel corso dell’estate abbiamo appreso dei vari trasferimenti (e l’occasione è gradita per abbracciare virtualmente le nostre tigrotte della scorsa stagione augurando loro tutto il bene possibile), ma non è trapelato nulla rispetto al nuovo roster. La campagna acquisti si è svolta in assoluta riservatezza, una riservatezza tutelata con più cura del terzo segreto di Fatima.

Accanto alle due piccine confermate, Serenella Di Paola e Tiziana Solazzo, la Damiano Spina ha puntato sul rinnovamento assoluto, a partire da coach Elio Quarta e dallo staff (Mimmo D’Angela, Mirko De Tommaso, Francesca Pantiglioni).

Per quanto riguarda le giocatrici, all’ombra del Castello di Federico arriva il terzetto di Pizzo Calabro: la palleggiatrice e capitana Gabriella Mercanti, la centrale Antonella De Franco e la banda Benedetta Bruno, atleta salentina che sogno da anni di avere in squadra (non solo per la sua bravura, ma anche per la sua simpatia).

A proposito di sogni che si realizzano, ricordo una giocatrice che ho conosciuto quando giocava ad Ostuni in B2 e che era capace di vincere le partite quasi da sola e di mettere a terra una quindicina di palloni a set.

L’avevo soprannominata “la Fenomena” e la citavo spesso quando disegnavo il fumetto dell’estate, ma il suo vero nome è Alessandra Piccione. Bene, Alessandra Piccione quest’anno gioca con noi.

Elisa Premoli, invece, è un ricordo fresco: l’anno scorso militava nel Cerignola e l’abbiamo affrontata da avversaria. Dopo un punto, i capelli della palleggiatrice Moschettini rimasero incastrati nella sua ascella sinistra. Lei è cremasca ma le piace il sud. Dopo che avrà assaggiato i dolci de “Il Piacere” e i tranci di pizza di chi sappiamo noi, il sud le piacerà ancora di più.

Sofia Monti la ricordo come giovane e promettente palleggiatrice della Nike Lecce, ma nel frattempo la piccina ne ha fatta di strada e le promesse sono diventate certezze.

Lucrezia Saccani, il nuovo libero, non la conosco e me ne dolgo (ma stasera si presenterà da sola al nostro pubblico suscitando un’ottima impressione).

Chiudiamo con Chiara Giancane, che ricordo soprattutto per un animato confronto con la nostra palleggiatrice Simona Leone nel 2013, quando la talentuosa centrale salentina giocava nello Spongano. La Leonessa atterrò sui suoi piedi e ne seguì un dibattito piuttosto vivace.

Diciamo che preferisco averla dalla nostra parte delle rete (soprattutto perché nell’occasione citata sfiorò i 20 punti in 4 set).

Altre novità riguardano gli effetti speciali e non mi riferisco tanto agli effetti speciali delle telecronache di Mami Sport (quelli sono una gradita conferma) quanto alle scenografie nel palazzetto. Un proiettore rende omaggio ai nostri partner e mostra immagini a cui ormai siamo affezionati: Cenerentola che si scorda le chiavi della Fiat di Farina e il ragazzo ‘nzivuse bacchettato dalla nonna perché non si lava le mani prima di toccare i sottaceti Spina.

Il rubinetto del bagno del palazzetto non gocciola più.

Vorrei trovare qualche altro argomento pur di non parlare della partita…

Fa caldo, ma la sera conviene mettersi una felpa.

Il rione Castello farà di nuovo il boicottaggio del torneo?

L’esistenza è un accessorio dell’essenza o è un dato indipendente dall’attività speculativa?

Ah, ecco, parliamo delle avversarie.

Il bello dello sport è che ti porta a scoprire località che non avevi mai sentito nominare, come San Salvatore Telesino. E’ un paese di 4mila abitanti in provincia di Benevento. In pratica, se quantifichiamo in 20 la somma di giocatrici e dirigenti, lo 0,5% della popolazione fa parte dell’Olimpia. In proporzione, è come se la città di Roma avesse una squadra (giocatrici e staff) di 14.000 persone…

Digitando su Google Immagini “San Salvatore Telesino” vengono fuori foto che sembrano scattate in uno splendido giardino giapponese: fiumi, laghetti, ponti, un suggestivo connubio tra natura e architettura. La partita di ritorno è il 15 febbraio; facciamoci un pensierino.

Credo che la pallavolo non sia l’unico sport praticato a San Salvatore. A giudicare dalla proprietà di palleggio con i piedi esibita durante il riscaldamento da Scalise e da Biscardi desumo che anche il calcio debba essere piuttosto popolare da quelle parti.

Ed anche la pallacanestro, viste le eccellenti percentuali realizzative dei dirigenti nella fase che ha preceduto il riscaldamento.

In questo avvio di stagione, nel girone che non conosce ancora tie-break, Oria e San Salvatore si affrontano da vincitrici della gara d’esordio.

Formazioni.

New Volley Oria: Gabriella Mercanti in palleggio, Elisa Premoli opposta, Benedetta Bruno e Alessandra Piccione di banda, Antonella De Franco e Chiara Giancane centrali, Lucrezia Saccani libero.

A disposizione di coach Elio Quarta: Sofia Monti, Serena Di Paola e Tiziana Solazzo.

Olimpia San Salvatore Telesino: Martina Del Vaglio in palleggio, Laura Biscardi opposta, Adriana Kostadinova e Camilla Sanguigni di banda, Giada Amatori e Filomena Afeltra centrali, Luana Scalise libero.

A disposizione di coach Francesco Eliseo: Serena Sposito, Cristiana Pellegrino, Marialaura Lamparelli, Ileana Decato e Federica Nardone.

Primo set

A ‘sto punto tocca proprio parlà della partita.

Beh, l’inizio non è male. Lucrezia difende, Benedetta attacca. Poi è Elisa ad andare a segno per due volte e poi San Salvatore va a rete (4-0).

Antonella ed Elisa contengono la rimonta sannita (primo muro e primo ace, due fondamentali in cui il dominio ospite sarà piuttosto netto) ma alla fine si arriva al 9-9.

Qui la formazione campana piazza un inquietante break da 8 sfruttando l’efficace servizio di Del Vaglio, qualche nostra criticità in ricezione e soprattutto la vena realizzativa di un’implacabile Kostadinova e di una brillante Biscardi (9-17).

Benedetta prova a reagire, ma le ospiti continuano a dilagare e a godersi il momento di estasi tecnica sotto lo sguardo sanguigno di Sanguigni (11-23).

Sofia fa rifiatare Gabriella.

Sul 12-24 annulliamo 8 palle-set (su 12), ma, a parte la precisione in battuta di Benedetta, si tratta di un mero accadimento statistico. Non siamo davvero rientrati in partita; è San Salvatore che si sta concedendo una pennichella differita. Al posto di coach Eliseo, dopo una partita così, io salterei dalla gioia tutta la settimana con una bottiglia di champagne in mano, ma se proprio volessi trovare un pretesto per rompere le palle alle giocatrici martedì, l’unica lamentela potrebbe essere questo calo di concentrazione alla fine del primo set.

Un lungolinea di Sanguigni chiude il parziale (20-25).

Secondo set

Attacco vincente di Alessandra e pipe di Benedetta, ma Kostadinova marca le distanze portando il secondo set quasi sugli stessi binari del primo (2-7).

A questo punto l’incontro si fa più equilibrato: le tigri graffiano, ma le atlete sannite rispondono colpo su colpo e amministrano bene il tesoretto accumulato in avvio.

Elisa si rivela la giocatrice oritana col rendimento più soddisfacente, almeno così mi sembra: tonica fisicamente, a proprio agio nel ruolo ed anche piuttosto continua. Buona anche la prova di Lucrezia, soprattutto in difesa.

Primi punti anche per Chiara e per Gabriella, che risolve felicemente e direttamente alcuni scambi che potevano diventare problematici.

Insomma, non perdiamo più terreno, ma la rimonta non riesce a concretizzarsi e il distacco resta più o meno inviariato sino al 17-21.

Nel finale, però, ci sono soltanto le gentili ospiti: fast di Amatori, cuore di Puglia, pallonetto di Kostadinova e doppio ace di Sanguigni (17-25).

Terzo set

Tra il pubblico giunto dalla Campania osservo che ci sono due bambine che esibiscono guantoni da pugilato, ma per fortuna non hanno intenzioni bellicose. San Salvatore potrebbe essere la capitale europea dello sport. Riepiloghiamo: le giocatrici palleggiano meglio di Maradona e quasi meglio di Annacarla Cozzetto, i dirigenti fanno canestro con più frequenza di Michael Jordan e le giovani tifose sembrano appassionate di pugilato. E non parliamo della pallavolo perché sul parquet le giocatrici campane stanno sfiorando la perfezione (grandi difese, grande muro-difesa, percentuali d’attacco che immagino molto gratificanti, eccellente costruzione di gioco da parte di Del Vaglio).

Neanche il terzo set produce l’auspicata svolta: Oria lotta punto a punto, ma San Salvatore mette un paio di lunghezze di distanza e i nostri telecronisti si consolano con i lecca-lecca.

Le sannite si portano sul 4-6, poi sul 6-9, poi sul 9-13. Questa volta non c’è lo strappo terribile, ma una superiorità che si afferma in modo graduale e implacabile.

Però le nostre non demordono. Ci togliamo lo sfizio di un (isolato, ahimé) muro-punto con Ale e Chiara e ammiriamo i secondi (e primi) tocchi di Gabriella, che, da brava capitana, prova anche a dare la scossa alla tifoseria, giunta in gran numero al palazzetto. La sua esultanza fa andare di traverso i lecca-lecca ai telecronisti, ma purtroppo non riesce a modificare l’andamento della gara.

L’ottima Scalise, intanto, approfitta dei transiti in panchina per farsi un po’ di aerosol con l’asciugamano.

Un paio di strappetti arrivano nel finale e in tal modo San Salvatore incrementa ulteriormente il vantaggio.

A un certo punto vedo Afeltra toccarsi il gomito e piegarlo in quello che Alberto Sordi ha reso celebre come “gesto dell’ombrello”.

Possibile? E’ una ragazza tanto garbata. Da lei proprio non me l’aspettavo… In effetti, mi sono sbagliato: la creatura si è fatta male al braccio e sta solo facendo qualche prova di piegamento.

Finale giallonero: doppietta di Del Vaglio, muro di Amatori ed ace di Biscardi (15-25).

Beh, la vittoria di San Salvatore è stata netta e indiscutibile. Le sannite hanno disputato una gara molto positiva. Alla vigilia la fuoriclasse Kostadinova auspicava il ricorso alla cazzìmma (tipica espressione bulgara…), ma non ce n’è stato molto bisogno. Hanno prevalso la regolarità, la disciplina tattica ed anche una condizione fisica già ammirevole.

L’Oria è ancora in rodaggio; credo che il problema fondamentalmente sia solo questo. Bisogna trovare la condizione e bisogna migliorare le intese sul parquet. Però, anche in una partita sotto tono, qualcosa di buono l’abbiamo visto: Gabriella, pur mancando di continuità, ha offerto un assaggio del proprio talento con volteggi e alzate spettacolari, Elisa è l’unica ad essere andata in doppia cifra e mi sembra già molto migliorata anche rispetto ad una stagione in cui pure ha suscitato ammirazione, Benedetta sta generosamente adattandosi ad un ruolo inconsueto, Sofia ha dimostrato di essere una risorsa su cui poter contare tranquillamente, Lucrezia si è distinta in salvataggi eroici. Le centrali non sono state molto valorizzate stasera, ma conosciamo bene il loro valore così come conosciamo bene l’immenso valore della Fenomena, che deve solo ritrovare la condizione.

Insomma c’è ancora da lavorare, ma a me questa squadra già piace.

Tabellino: Oria-San Salvatore Telesino 0-3  (20-25, 17-25, 15-25)

New Volley Oria: A causa di un problema tecnico (l’aggiornamento del programma informatico, l’anticiclone africano, la globalizzazione, un’invasione di cavallette, il ruttino di Salvini dopo aver fatto colazione con le Macine del Mulino Bianco con selfie annesso) gli scout delle nostre giocatrici non sono visualizzabili correttamente: Bruno #§%, Piccione #§%, Mercanti #§%, De Franco #§%, Monti #§%, Di Paola NE, Premoli #§%, Solazzo NE, Giancane #§%, Saccani (L) – All. Quarta.

Muri-punto 1, ace 3, errori in battuta 6.

San Salvatore Telesino: Sposito 0, Kostadinova 18, Pellegrino NE, Del Vaglio 3, Amatori 7, Biscardi 14, Lamparelli NE, Sanguigni 9, Decato NE, Afeltra 2, Nardone NE, Scalise (L) – All. Eliseo.

Muri-punto 4, ace 6, errori in battuta 5.

Arbitri: Maria Laura Ingrosso e Federica Cataldo.

Altri risultati: Manoppello-Pagliare del Tronto 0-3, Offida-Castellammare di Stabia 0-3, Battipaglia-Noci 0-3, Benevento-Castellaneta 0-3, Nola-Mesagne 0-3, Trani-Napoli 3-1.

Classifica: Noci, Mesagne, Castellammare di Stabia, Castellaneta, Pagliare del Tronto e San Salvatore Telesino 6; Trani e Oria 3; Napoli, Manoppello, Offida, Benevento, Nola e Battipaglia 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Tutti buoni.

Prossimo turno: Pagliare del Tronto-Oria, sabato 2 novembre, ore 19.00.


LADISPOLI-ORIA 3-1

24 Maggio 2019

Sabato 18 maggio 2019 – ore 18.00

Il sogno è finito e ci siamo svegliati ancora in serie B2.

In quel sabato fatale ha piovuto un po’ anche sul litorale tirrenico, ma le mie riflessioni prepartita non riguardavano tanto l’incontro, che attendevo fiducioso, quanto il contesto. Mi sono posto alcuni quesiti esistenziali: perché continua a piovere ogni volta che giochiamo? Perché dall’ingresso di Roma Termini ai binari da cui partono i treni per Ladispoli (dal 25 in su) c’è la stessa distanza che separa Oria da Roma…? Perché ho fatto il biglietto visto che, arrivato a questo punto, avrei pure potuto proseguire a piedi? Perché a Ladispoli i sottopassaggi della stazione non se li caca nessuno e tutti attraversano i binari? Farò in tempo a mangiare il mio bel tiramisù in via Palermo?

Solo l’ultimo quesito esistenziale ha trovato una risposta soddisfacente, poi le riflessioni sono state sostituite dall’attesa, dall’ansia, dall’emozione e infine – ahimé – dall’amarezza.

Eppure gara 3 era iniziata bene con le stesse formazioni di mercoledì e con un andamento abbastanza simile, ma solo nel primo set.

In quel parziale entrambe le squadre hanno giocato bene. Forse non è stato l’Oria perfetto di gara 2 e forse il Ladispoli è parso un po’ più determinato.

Sia pure con un po’ di fatica, però, e sia pure costretti a inseguire spesso e (non) volentieri, il set ce lo siamo portato a casa (21-25).

La musica, purtroppo, è cambiata nel secondo parziale. La formazione laziale ha imposto subito un inquietante 6-1; le nostre tigrotte hanno recuperato qualcosina, ma poi la squadra di casa si è concessa uno sprint devastante (25-16).

Duello punto a punto nel terzo set fino al 9-9, poi le cinghialotte hanno preso il largo (25-18). Tigri contro cinghiali, ora che ci penso. E c’era pure l’orso Bruno, osservato con un po’ di perplessità da capitan Vidotto in avvio di gara.

Sembrava davvero di stare nello zoo in cui Verdone porta la turista spagnola dopo aver rinviato il proprio viaggio (a Ladispoli, appunto).

Male il quarto set. Le nostre hanno fatto il possibile, si sono impegnate generosamente, ma l’entusiasmo ha messo le ali alle nostre avversarie. Le rossoblu hanno difeso l’impossibile, hanno attaccato in modo travolgente, hanno murato, hanno servito alla grande, hanno dato letteralmente spettacolo. Restano alcune immagini: la grinta terrificante della capitana coraggiosa Vidotto, grande trascinatrice, i larghi sorrisi di Grossi, la prestazione eccellente della palleggiatrice Ceresi. A un certo punto del quarto set si è capito che neanche la Nazionale avrebbe potuto più fermare le nostre avversarie. A una Forastieri colpita in pieno volto da un primo tempo di Chiara è bastato guardare la Madonna apparsa sugli spalti e farle una smorfia per riprendere tranquillamente la partita.

Per Madonna si intende Giulia Madonna.

Sul 24-14 abbiamo annullato 4 palle-match, ma per i miracoli non eravamo attrezzati e la Madonna era sempre dalla parte laziale. Anche la magia visto che il set lo ha chiuso una che si chiama Casella e che potrebbe essere parente di Giucas (25-18).

La mia sensazione è che l’Oria abbia giocato ottimamente gara 2 e meno bene le due trasferte laziali. Il Ladispoli ha giocato con più costanza: sempre molto bene, anche la partita persa. E beh, poi in gara 3 l’entusiasmo ha ulteriormente moltiplicato le energie.

C’è poco da dire: le nostre avversarie hanno meritato di vincere questo turno di play off. Hanno superato grosse difficoltà nel corso della stagione e questo risultato è anche un omaggio alla resilienza, termine un po’ troppo sputtanato ultimamente, ma appropriato in questo caso. In bocca al lupo. Non è stato bello incontrarvi sul piano del risultato, ma è stato bello incontrarvi sotto tutti gli altri punti di vista.

Io voglio ringraziare tutte le nostre giocatrici e la nostra società, senza fare elenchi. Avete disputato una grande stagione. Avete regalato tante emozioni al vostro pubblico. Avete dimostrato grande attaccamento e grandi qualità tecniche ed umane. Avete portato l’Oria su vette inesplorate. Ed è per questo che condivido pienamente le parole del nostro presidente a fine gara: “Non vedo il bicchiere mezzo vuoto; io lo vedo pieno”.

Pensiamoci, in effetti. Tre anni fa perdevamo i play-out della serie C con una squadra tanto volenterosa quanto mal assemblata. Non c’era uno sponsor e alle partite venivano solo i parenti, Orsetto e i due supertifosi storici. Oltretutto Orsetto, dopo aver invaso il campo, si scocciava e andava a prendersi un aperitivo al “Piacere”.

Oggi, per la prima volta nella nostra storia, abbiamo affrontato i play-off per la serie B1, la formazione è competitiva, la società solida e i partner sono affezionati ed in continuo aumento. Senza contare le dirette in streaming che la Gialappa’s scansati proprio…

Ripartiamo da qui allora. Dall’incoraggiante sorriso (rigorosamente in streaming!) del nostro presidente.


ORIA-LADISPOLI 3-0

16 Maggio 2019

Mercoledì 15 maggio 2019 – ore 20.30

La formula degli spareggi promozione ci assegna un’avversaria ricca di fascino per tanti motivi: Ladispoli.

Notoriamente è un’apprezzata località balneare, ma bisogna dire che appare come una città carina per tutte le stagioni. Non si tratta, insomma, di quelle località come Castellaneta Marina, vivaci d’estate e deserte e lugubri d’inverno. Ladispoli ha un suo perché anche in bassa stagione.

Per gli appassionati di cinema, la città è legata ad un celebre film di Carlo Verdone, “Un sacco bello” (1980), in cui uno dei protagonisti interpretati dal popolare attore romano si vede costretto a rinviare la trasferta a Ladispoli a causa dell’imprevisto e travolgente arrivo di una bella turista spagnola. Ecco, diciamo che nell’immaginario collettivo la cittadina laziale tende ad essere associata alle avventure e disavventure del mitico Verdone: “Devo annà a Ladispoli…”

Rispetto ai tempi del film di Verdone (che a Ferragosto, nel 1980, aveva pochi pullman a disposizione: “Nun posso partì mo; semmai stasera, ci ho quello delle sei…”), comunque, i collegamenti con Roma sembrano migliorati e questo consente di conciliare il turismo nella capitale con l’impegno play-off sul litorale.

Uniamo il dilettevole al dilettevole.

Ai tempi del film di Verdone presumo che alla stazione di Ladispoli-Cerveteri non ci fosse la bella bigliettaia con i capelli rossi che sembra una fotomodella e che, unitamente al mare, agli 11 tipi di tiramisù di un bel localino in via Palermo e alla squadra di pallavolo locale, credo che costituisca la principale attrattiva del posto.

Ladispoli è poi la città dove si è formata pallavolisticamente Mary Ricciardi, indimenticata schiacciatrice del Turi nella stagione 2008-’09. Il Pallone Comunale dovrebbe essere dedicato a lei per meriti sportivi e per meriti di consulenza turistica. A lei e alla sua celebre spalla.

Il contesto è completato da una società molto accogliente e da un tifo tanto caloroso quanto corretto.

Sulla partita, invece, è meglio stendere un velo pietoso. L’Oria ha disputato probabilmente la gara più brutta della stagione: tanti errori, molta confusione e una certa arrendevolezza. Mi piacerebbe pensare che siano state soprattutto brave le nostre avversarie (e lo sono state indubbiamente), ma dobbiamo essere onesti: sabato abbiamo giocato maluccio. Due paroline, però, vanno spese per le atlete rossoblu: grande determinazione, grande entusiasmo, eccellenti in tutti i fondamentali, individualità che si sono espresse ad ottimi livelli. Proprio una bella squadra.

E passiamo così a gara 2.

Tra i primi ad arrivare al palazzetto c’è il mitico Koala, Stefania Guacci, che offre una rosa beneaugurante all’amica e collega di ruolo Annacarla.

Gli arbitri si presentano elegantissimi, in giacca e cravatta. Chissà se il dress code dei play-off risponda ad una specifica disposizione della Federazione, che ha deciso, per questa fase del campionato, di spostare arbitri da altre regioni. A Ladispoli le arbitre erano lombarde, qui sono calabresi.

Direzioni di gara impeccabili in entrambi i casi: mi pare che non ci sia stata una sola contestazione nell’arco delle due partite.

La brava centrale Laragione shakera il proprio Polase, ma i nostri occhi sono puntati soprattutto sulla caviglia di Paolona nostra, assente tanto giustificata quanto pesante in gara 1. Ce la farà? Sarà della partita? Sarà di tutta la partita?

In avvio di riscaldamento Valeria fa canestro da centrocampo al primo e unico tentativo. Sembra un buon presagio.

Formazioni.

New Volley Oria: Jola Dakaj in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Annacarla Cozzetto, Serena Di Paola, Chiara Avallone e Tiziana Solazzo.

Volley Ladispoli: Giulia Ceresi in palleggio, Alice Grossi opposta, Valentina Vidotto e Ludovica Forastieri di banda, Ludovica Casella e Mariella Laragione centrali, Emanuela Esposito libero.

A disposizione di coach Pietro Grechi: Francesca Macci, Michela De Stefano, Elisa Fabeni e Chiara Saia.

Scaramanzie: indosso per la prima volta una maglietta acquistata a Lucca Comics dal simpatico gruppo di “Feudalismo e libertà” con un messaggio tanto emblematico quanto raffinato: “In omnia pericula tasta testicula”.

Devo anche rilevare che si osservano strani movimenti delle nostre atlete poco prima dell’avvio, ma magari è solo una coincidenza. Valuteremo dal filmato.

Primo set

Pipe oritana sulla rete. E non è bello.

Muro di Casella. E non è bello neanche questo, per noi almeno (0-2).

Il fantasma della partita d’andata si aggira per il palazzetto di via Crocifisso.

Per fortuna non è così. Anzi, le nostre centrali, Chiara e Valeria, non molto valorizzate sabato scorso, attestano subito che questa partita sarà diversa da quella di 4 giorni prima. Assai diversa. A fine gara saranno le miglior realizzatrici (Chiara 14 punti, Valeria 13, come Amy).

Ed è la Vichinga a siglare il pareggio da posto due (7-7).

Tutta la squadra gioca benissimo: le tigri sono tornate! Grandi difese, servizi tesi (anche parecchi errori in battuta, se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, ma questa volta ne è valsa la pena perché quelli entrati in campo hanno creato pressione), muro-difesa, capacità di ricostruzione, attacchi indifendibili o poco difendibili.

Bello anche l’atteggiamento cazzuto e ordinato al tempo stesso.

Ci concediamo anche un paio di curiosi punti direttamente in difesa (Chiara in questo set, Giorgia nel terzo).

Sull’altro fronte, comunque, anche Ladispoli sta giocando molto bene. Le attaccanti non sono prolifiche come in gara uno, ma c’è un dato statistico che sarebbe da interpretare: a parte una doppia e un errore in battuta, nel bilancio laziale di questo set si contano soltanto 2 errori-punto. Gli altri 21 punti sono tutti frutto del sudore delle nostre giocatrici.

Particolare encomio per Giorgia, perfetta in difesa e molto precisa anche in attacco, mentre Alessia si candida a miglior giocatrice della serata, sia pure in buona compagnia.

Paola si sblocca sul 12-13 e riceve dal pubblico un’ovazione che sa di sollievo, di incoraggiamento e naturalmente anche di affetto per questa grande professionista.

Sul 15-16 il sorpasso decisivo: diagonale di Amy e pallonetto di Chiara (17-16).

In una fase di gara molto intensa, palpitante e ben giocata da entrambe le squadre, Ladispoli resterà incollato alla formazione brindisina, ma saranno le nostre tigrotte ad incrementare il bottino di quel poco che basta a fare la differenza nel set (25-22).

Secondo set

Anche questa volta è il Ladispoli a partire bene (3-5), spinto dai colpi di Grossi e soprattutto di Forastieri, molto grintosa sia negli attacchi che nelle esultanze.

Molto versatile questa ragazza. Anche la palleggiatrice Giulia Ceresi mi piace molto; all’andata è stata perfetta.

Mi piace ancora di più l’immediata reazione dell’Oria: due muri di una fantastica Chiara e un attacco di Paola (7-5).

Grossi va a segno da seconda linea, ma le nostre ragazze piazzano un altro break di 4-1 con l’ennesimo muro della Principessa, un attacco di Amy da ferma, un punto di Paola conseguente a un miracolo difensivo di Alessia e un ace della Vichinga (11-7).

Coach Grechi introduce Macci, che mette subito a terra un pallone, ma ormai le tigri sono scatenate, spinte dall’entusiasmo del palazzetto: primo tempo di Chiara (che difende pure egregiamente), attacco di Paola e doppietta di Valeriona (16-10)!

Solitamente la nostra opposta conserva serietà e compostezza nelle esultanze; questa sera, invece, non fa risparmio di sorrisi. E quanto siamo confortati tutti noi da questi bei sorrisi, oltre che da questi bei punti!

Grossi avvicina le ospiti; le noste centrali mantengono le distanze (20-15).

Anche questa sera Elisa Fabeni si rivela una valida risorsa per il Ladispoli e sono suoi gli ultimi punti delle rossoblu; per l’Oria, comunque, si tratta solo di amministrare il vantaggio e lo facciamo nel modo giusto, grazie ad Amy e a Paola che si scambiano il presidio del posto due.

Quando il set si chiude con un errore in battuta ospite, le più felici sembrano essere le nostre giovani asciugatrici che saltellano di gioia per 5 minuti (non so se per la vittoria del set o perché la repentina conclusione dello scambio ha risparmiato loro un po’ di lavoro): 25-18.

E’ l’Oria che conosciamo, è l’Oria che ci piace, è l’Oria che ci fa sognare.

Terzo set

Nonostante le strepitose difese di Alessia, lo scatto iniziale è del Ladispoli (Casella e Vidotto): 2-4.

Rimediano Paola e Valeria; poi un bolide di Vidotto, temibile anche per le sue battute al salto, rimbalza su Giorgia e finisce in modo beffardo nella metà campo laziale. Un po’ di culo ci vuole pure (8-4).

“Magnifique!” – urlano i nostri telecronisti, sebbene la pronuncia non sia propriamente francese.

Dopo vari e reciproci servizi sbagliati, il Ladispoli ottiene il pareggio con un muro di Laragione, un attacco ed un ace di Forastieri (11-11).

Valeria mura, Paola piazza pallonetti e Valeria scarica fast indifendibili (14-12),

Fabeni pareggia (15-15), Paola mette a terra una pipe e Chiara un primo tempo (17-15).

Su un attacco di Forastieri, Amy riesce ad evitare che il pallone finisca a terra, ma sul rimbalzo si precipitano Jola e Giorgia, che si schiantano tra loro e poi finiscono sul muretto di bordo campo.

Giorgia si rialza con la mano dolorante, Jola non si rialza. Beh, a parte Annacarla in panchina, questa sera in tribuna ci sono altre due palleggiatrici che hanno lasciato ottimi ricordi in questo palazzetto (Stefania Guacci ed Alessandra Loria), però sarebbe preferibile non ricorrere a tanta abbondanza di mani fatate recuperando la nostra Jolina. Dev’essere, più o meno, questo il pensiero del presidente Mino, ritratto dalle immagini in streaming di Mami Sport mentre si rivolge al cielo come un novello Giobbe.

Tutto è bene quel che finisce bene: dopo lo spavento (di tutti noi) e le jastème presidenziali, Giorgia e Jola rientrano in campo e questo incidente, fortunatamente senza conseguenze, è anzi l’emblema della generosità delle nostre ragazze, pronte persino a immolarsi sull’altare della vittoria.

Sul 17-17 Alessia difende e la Vichinga colpisce, poi è Paola a mettere il pallone a terra (19-17).

Duello a suon di punti tra la Vichinga e Forastieri finché Valeria non regala all’Oria 3 palle-set (24-21).

Il tentativo di scavalcare il nostro muro induce all’errore un’attaccante romana: le tigri vincono 25-21 e prolungano questo turno di play-off! Si torna a Ladispoli!

E’ stata una grande partita in chiave tattica, ottimamente preparata da mister Piero e interpretata alla perfezione dalle nostre ragazze, bravissime sul piano tecnico e sul piano caratteriale.

Mi trovo d’accordo con le dichiarazioni finali del coach ospite, sempre molto sportivo: Ladispoli non ha affatto demeritato (a parte una breve fase nel secondo set); il risultato è frutto di una grande prestazione dell’Oria.

Mentre gli allenatori riflettono sui contenuti tecnici e iniziano già a preparare gara 3, l’organizzazione dell’imminente trasferta a Ladispoli è motivo di riflessione anche per il nostro presidente, specialmente sul piano logistico. Nasce così la prima lotteria in cui non si vince niente. Anzi, chi viene estratto paga e contribuisce a finanziare il viaggio…

Bene, tirato un sospiro di sollievo, concentriamoci sul prossimo impegno perché è chiaro che a Ladispoli ci sarà da affrontare un’altra battaglia sportiva durissima. Forza ragazze! “Continuate a farci sognare!”

Tabellino: Oria-Ladispoli 3-0  (25-22,  25-18,  25-21)

New Volley Oria: Colarusso 10, Valente 8, Cozzetto 0, Diomede 13, Di Paola NE, Vinciguerra 14, Leone 13, Avallone NE, Dakaj 0, Solazzo NE, Mastrilli (L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 6, ace 2, errori in battuta 15.

Volley Ladispoli: Casella 1, Vidotto 5, Ceresi 1, Macci 1, Grossi 8, De Stefano 0, Forastieri 12, Fabeni 3, Laragione 14, Saia NE, Esposito (L) – All. Grechi.

Muri-punto 2, ace 2, errori in battuta 6.

Arbitri: Raffaele Donato e Mattia Cupello.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Castellana 630,00; Oria 450,00; Copertino 340,00; Recanati 330,00; Cerignola 300,00; Offida 230,00; Monte San Giusto 160,00; Corridonia e Noci 120,00; Jesi 80,00; Porto San Giorgio, Castelbellino, Mesagne e Giulianova 0.

L’ultima giornata è caratterizzata da due sanzioni che non incidono sui vertici della classifica: 90 euri al Recanati per la condotta del pubblico; 40 euri a Jesi per l’insufficiente servizio di asciugatura.

Considerato che i play-off non valgono, il trofeo Memorial Bin Laden 2018-’19 è assegnato al Castellana, che precede Oria, purtroppo, e Copertino.

Solo 4 squadre chiudono la stagione senza multe; solo 3 senza neanche provvedimenti a carico di tesserati: Mesagne, Giulianova e Castelbellino (campione anche di fair-play).

Prossimo turno: Ladispoli-Oria, sabato 18 maggio, ore 18.00.


ORIA-CASTELBELLINO 1-3

5 Maggio 2019

Sabato 4 maggio 2019 – ore 18.00

L’Oria non ce la fa a conservare la seconda posizione. Perdendo contro la capolista Castelbellino, cede il passo al Castellana, che quindi affronterà i play-off da una posizione un po’ più vantaggiosa.

Comunque sia, saranno play-off anche per noi, come è assodato da qualche settimana. I bilanci li rimandiamo alla fine, ma già così si chiude un torneo… storico. Non mi riferisco al suggestivo torneo dei rioni, ma alla stagione in corso che ci vede affrontare play-off mai sperimentati in passato dalla nostra amata società.

Andiamo con ordine.

Piove. Ho come la sensazione che in questa stagione sportiva abbia sempre piovuto nei giorni in cui abbiamo giocato in casa. Non il giorno prima né il giorno dopo; solo il giorno della partita. E che palle! Pure a maggio, quando di solito da noi si comincia ad andare al mare.

Il maltempo non rovina la realizzazione di un sogno coltivato da anni. Ogni volta che vado al corteo storico federiciano ho sempre pensato che sarebbe stato belle vedere i figuranti sugli spalti del palazzetto con i tamburi, le trombe e tutto l’armamentario sonoro. Oggi il sogno si realizza: prima della partita entra sul parquet una piccola delegazione di tamburi e sbandieratori. E così offriamo anche noi un po’ di spettacolo agli spettatori marchigiani, già deliziati dallo spettacolo sportivo offerto quest’anno dalle loro beniamine. Intanto il nostro presidente filma la customer care delle ospiti.

Che partita può essere?

Ormai il campionato deve definire solo due verdetti: un posto salvezza conteso da Porto San Giorgio e Recanati e la collocazione nella griglia play-off di Oria e Castellana. La squadra delle Grotte gioca in casa del Cerignola, squadra con meno spessore tecnico e senza motivazione essendo ormai retrocessa. I tre punti appaiono scontati. Per non essere scavalcati, noi dobbiamo vincere (anche al tie-break andrebbe bene).

A fine stagione, talvolta, le differenze tecniche sono un po’ attenuate dalle motivazioni; non è raro che squadre in lotta per la salvezza vincano contro squadre di alta classifica. E’ “umano”, se così possiamo dire. Non c’è malafede.

Quali motivazioni – mi chiedo – può avere una squadra come il Castelbellino, che ha già stravinto il campionato e raggiunto brillantemente il proprio obiettivo? Verrà a giocarsela per la gloria o scenderà in Puglia ubriaca di spumante e con spirito vacanziero? Non ci interessa; noi dobbiamo fare a nostra parte ed essere pronti ad affrontare una formazione dai numeri stellari.

Il Castelbellino ha vinto 24 partite a fronte di una sola sconfitta, 74 set vinti e 6 persi, in casa tutte vittorie per 3-0 (tranne una vittoria per 3-1). Hanno ceduto soltanto 2 punti in tutto il campionato. Ne hanno conquistati 73 su 75 disponibili fino a questo momento…!

In pratica sono matematicamente promosse in B1 dallo scorso novembre…

E mi chiedo: ma con tutti i gironi che ci sono, proprio nel nostro dovevano capitare?!

Voglio proprio vederle queste giocatrici. Le immagino alte in media 3,50 metri, con quattro braccia ciascuna, con elevazione da tuzzàre la capa al soffitto ogni volta che saltano, con superpoteri simili a quelli di Mazinga. Dove sono? Fatemele vedere.

Eccole. Ecco questo fenomeno della natura che la scienza non è ancora riuscita a spiegare e che sarà approfondito da Alberto Angela nella prossima puntata di “Ulisse. Il piacere della scoperta”.

Sono pure belle, fra l’altro.

Esibiscono una maglietta celebrativa con scritto “Don’t worry, B1 happy” e durante il riscaldamento sembrano gradire il ritmo vivace di Caparezza, “Vieni a ballare in Puglia”.

In casa oritana mancano Michela e coach Piero. A fine partita onoreremo la tradizione del lancio del pupazzo sulla palleggiatrice; madrina dell’evento sarà la mitica Stefania Guacci.

Formazioni.

New Volley Oria: Jola Dakaj in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Laura Rochira: Annacarla Cozzetto, Serena Di Paola, Chiara Avallone e Tiziana Solazzo.

Castelbellino Volley: Giulia Cecato in palleggio, Valeria Tallevi opposta, Monica Ciccolini e Chiara Verdacchi di banda, Martina Spicocchi e Francesca Rosa centrali, Giorgia Chiavatti libero.

A disposizione di coach Andrea Comodi: Sara Carloni, Ilaria Crescini e Aurora Fattorini.

Primo set

Cecato serve teso, Chiavatti difende l’attacco oritano e Verdacchi ci scavalca con un bel pallonetto. Poi la palleggiatrice ospite ci fulmina direttamente in battuta (0-2). E già possiamo ammirare alcune delle qualità di questa formazione.

Ma Oria vuole difendere il secondo posto e attacca con Chiara e con Paola (3-2).

Splendido secondo tocco della nostra Jola e prime grandi difese di Alessia (5-3).

Ahimé, si alza il muro marchigiano (Spicocchi e Ciccolini), ma Valeria ci tiene agganciati alle ospiti (6-6).

Indubbiamente è una bella partita. Il Castelbellino sembra davvero una macchina perfetta in cui tutto funziona in modo impeccabile e non c’è il minimo difetto. Sanno fare tutto bene: servire, difendere, attaccare, murare, costruire gioco. Mi piace anche l’atteggiamento anche se questa, per loro, è una partita sui generis: mi sembrano coese, fiduciose nei propri mezzi senza essere spocchiose, serene senza essere distratte, aggressive senza essere antisportive. E’ veramente una squadra eccellente.

E siccome anche le nostre stanno comportandosi da tigrotte, l’incontro offre scambi spettacolari. Chi è venuto al palazzetto ne uscirà soddisfatto (questo a prescindere dal risultato).

Tallevi batte al salto e ottiene 2 ace consecutivi. Dagli spalti i suoi fans la chiamano “dottoressa” e non so se il termine sia usato in senso medico o in senso accademico. Comunque sia, hanno pure un livello d’istruzione elevato queste ragazze. Tutte le qualità, proprio.

Mani-fuori di Paola, attacco della Vichinga da seconda linea e slash di Giorgia: torniamo in vantaggio (15-14)!

Breve sorpasso ospite con Tallevi, Ciccolini e Cecato e poi Oria di nuovo avanti con un pallonetto di Amy e due muri consecutivi (Chiara ed Amy): 19-17!

Il secondo muro è preso con filosofia da Monica Ciccolini.

Coach Comodi chiama il primo time-out della partita. Visti i parziali di tutte le partite del Castelbellino, non escludo che possa essere il primo time-out del loro campionato…

Pipe di Tallevi, ace di Ciccolini, muro di Verdacchi e fast di Spicocchi (19-21).

Amy non si arrende, ma ormai il Castelbellino è lanciato verso la vittoria del set, festeggiata in modo invero piuttosto inusuale.

Secondo set

Paola inaugura il secondo parziale facendo punto con una palla di disimpegno. Tutto fa brodo.

Bene le centrali (primo tempo di Chiara e murazzo di Valeria) e bella anche la pipe di Amy, in replica a quella di Tallevi (4-2).

Sembra esserci un po’ di equilibrio sino al 10-10, ma poi le atlete anconetane dilagano con un break da sei, in cui il turno in battuta di Cecato si rivela ancora micidiale. Una palleggiatrice dal servizio al fulmicotone. Mi ricorda il nostro Koala.

Bravissima Alessia, che questa sera deve tuffarsi su autentiche bordate, ma altrettanto bravo è il libero ospite, Giorgia Chiavatti, probabilmente il migliore visto quest’anno. Ha anche un certo fascino zingaresco alla Esmeralda che non guasta.

Slash di Valeria sulla povera Rosa con conseguenti scuse, ma son cose che capitano.

Jola vince un duello aereo al centro della rete e l’Oria sembra ormai aver superato il breve momento di crisi; tuttavia la rimonta è soffocata dalla continuità del rendimento ospite (14-18).

Gli ultimi colpi sono di Verdacchi e sono colpi terribili (18-25).

Ma perché queste atlete del Castelbellino sono così professionali?! Hanno già vinto il campionato, hanno già vinto la coppa nazionale di serie B; perché non sono andate a godersi una meritata vacanza alla Maldive delegando per quest’ultima trasferta le ragazzine dell’Under14?

Terzo set

Mentre il Castelbellino martella con Rosa, Tallevi e Verdacchi, inizio a temere che la serata sia compromessa. Per fortuna, Giorgia e compagne non la pensano così. Un punto negato ad Amy stuzzica evidentemente lo spirito di rivalsa della nostra Vichinga, che da questo momento si trasforma in un bombardiere da 6 punti a set di media.

La svolta è sul 7-10. Attacco di Amy e primo tempo della Principessa. Poi sbagliamo un servizio, ma riprendiamo subito la marcia con  Chiara, Paola, ancora Chiara a muro (foto sotto) e addirittura Alessia.

La giocatrice abruzzese, infatti, beffa le ospiti con un bagher a sorpresa! Peccato che in quel momento avessi la videocamera spenta, ma per me è il punto del secolo (13-11).

Forse con la pallavolo classica non possiamo reggere il confronto con queste marziane; dobbiamo ricorrere alla creatività: dopo il bagher del libero, proviamo a soffiare tutti insieme per dare effetto al pallone o magari ricorriamo all’ipnosi sotto rete. Sì, proviamole tutte!

Tremendismo oritano: pallonetto di Amy, muro di Chiara e attacco di Paola (16-12)!

Lungolinea della nostra opposta e attacco di Valeria (21-13)!

Le difese di Chiavatti, la sapiente regia di Cecato e soprattutto gli attacchi di Verdacchi rimettono in marcia il Castelbellino (22-17).

Coach Comodi introduce una specialista del servizio che però non soddisfa appieno le aspettative.

Sul 23-18 Verdacchi scarica una cannonata impressionante nei tre metri. Figlia mia, se ci tieni a vincere, vinci pure, ma almeno non ci distruggere il palazzetto ché dobbiamo fare ancora i play-off…

Per fortuna, il tentativo di rimonta ospite viene bloccato sul 24-22 da un attacco di Paola: il muro tocca, ma la palla cade nella metà campo ospite nonostante un tentativo di salvataggio col dorso della mano di Chiavatti. Sembrava più di un tentativo, per la verità, ma il punto e il set sono nostri (25-22)!

Quarto set

Non cambia il ritmo brindisino: Giorgia difende, Jola crea ed Amy alterna mano de fero e mano de piuma (4-1).

Poi Castelbellino rimedia con le sue valide attaccanti (Tallevi, Verdacchi e Ciccolini) e sul 6-8 si verifica il fattaccio.

In un tentativo di chiusura a muro la povera Paola viene calpestata involontariamente dalla Principessa. Nonostante l’utilizzo di un intero container di ghiaccio spray, la nostra opposta deve lasciare il parquet. E’ proprio quello che ci vuole in vista dei play-off… butt’ ‘u velèn’…

Entra Chiaretta ed entra con lo spirito giusto e lo sguardo da guerriera. Giocherà una bella gara in chiave difensiva mentre per Amy si apre un set di lavoro straordinario in attacco.

Comunque, la reazione è buona: pipe di Amy, ace di Giorgia, difesa di Alessia e contrattacco vichingo. Siamo in vantaggio (13-11)!

Castelbellino riprende a giocare come sa: un po’ difende Chiavatti, un po’ mura Tallevi, un po’ attaccano Rosa e Spicocchi; il punteggio torna a sorridere alla capolista (17-19).

Mani-fuori di Giorgia, ma poi la formazione marchigiana sfodera tra colpi da ko: diagonale di Verdacchi, murazzo di Cecato ed ace di Spicocchi (18-22). C’è poco da recriminare sul rendimento delle nostre (sempre brave e generose); qui si può solo esprimere ammirazione per cotante avversarie.

Paola riemerge dagli spogliatoi e si accomoda in panchina, grazie al solidale apporto di Annacarla che funge da schienale. Quant’è stata preziosa Annacarla quest’anno. Anche da questi particolari si vede.

Amy ottiene due mani-fuori consecutivi e tiene viva la speranza, ma a chiudere la trionfale stagione del Castelbellino è un attacco indifendibile di un’atleta a cui starà stretta anche la B1: Valeria Tallevi (21-25).

A fine gara c’è l’estrazione dei premi degli sponsor. E’ l’unica cosa – insieme al campionato mondiale di rutto libero – che il Castelbellino non ha vinto quest’anno.

Beh, a parte gli scherzi, tanti complimenti a queste ragazze e in bocca al lupo anche alle nostre colleghe di Castellana. Le sconfitte fanno sempre male, ma veder giocare una squadra del genere è un inno alla bellezza della pallavolo.

Non è stato il miglior Oria dell’anno, ma la nostra prestazione è da considerarsi comunque encomiabile. Nel terzo set e in altre fasi della gara abbiamo ammirato l’Oria cazzuto che ci piace tanto.

Ovviamente un abbraccio a distanza a Paola con l’auspicio di riaverla subito in campo; è troppo importante per noi.

Mentre scrivo non conosco ancora l’identità delle nostre avversarie ed il calendario. So solo che le nostre ragazze sono già pronte a rivestire il ruolo delle tigri. Forza ragazze! Il sogno deve continuare!

Tabellino: Oria-Castelbellino 1-3  (21-25,  18-25,  25-22,  21-25)

New Volley Oria: Colarusso 13, Valente 3, Cozzetto NE, Diomede 5, Di Paola NE, Vinciguerra 9, Leone 19, Avallone 0, Dakaj 3, Solazzo NE, Mastrilli 1 (L) – All. Rochira.

Muri-punto 5, ace 2, errori in battuta 11.

Castelbellino Volley: Tallevi 22, Carloni NE, Spicocchi 10, Ciccolini 8, Crescini 0, Fattorini 0, Verdacchi 17, Rosa 10, Cecato 5, Chiavatti (L) – All. Comodi.

Muri-punto 9, ace 8, errori in battuta 17.

Arbitri: Giuseppe Resta e Davide Tolomeo.

Altri risultati: Cerignola-Castellana 0-3, Offida-Corridonia 0-3, Noci-Copertino 3-1, Recanati-Mesagne 3-2, Jesi-Giulianova 3-1, Monte San Giusto-Porto San Giorgio 3-1.

Classifica: Castelbellino 76; Castellana 62; Oria 60; Corridonia 48; Offida e Copertino 43; Mesagne 39; Noci e Jesi 31; Recanati e Porto San Giorgio 25; Monte San Giusto 24; Giulianova 20; Cerignola 15.

Verdetti: Castelbellino in B1; Castellana e Oria ai play-off; Porto San Giorgio, Monte San Giusto, Giulianova e Cerignola retrocedono in serie C.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Castellana 630,00; Oria 450,00; Copertino 340,00; Cerignola 300,00; Recanati 240,00; Offida 230,00; Monte San Giusto 160,00; Corridonia e Noci 120,00; Jesi 40,00; Porto San Giorgio, Castelbellino, Mesagne e Giulianova 0.

Manco da diverse settimane e sono accadute tante cose.

Grande impresa del Castellana, che ci scavalca piazzandosi al primo posto: 520 euri in un colpo solo per insulti reiterati al primo arbitro e soprattutto per un contatto fisico con lo stesso a fine gara, fortunatamente senza conseguenze lesive.

Noci è multata con 40 euri per aver un isolato tifoso al seguito insultato il primo arbitro per tutta la durata dell’incontro.

Recanati subisce una sanzione di 200 euri per aver il pubblico al seguito reiteratamente offeso e minacciato il primo arbitro per tutto il 5^ set e anche dopo.

Prossimo turno: amma vedè.


ORIA-MESAGNE 3-0

4 aprile 2019

Domenica 31 marzo 2019 – ore 18.00

Se c’è una partita che vorrei evitare in questo momento è il derby con il Mesagne. E’ un incontro più insidioso di quello con Castelbellino (dove non abbiamo niente da perdere e tutto da guadagnare) o con il Castellana (dove le motivazioni e l’euforia da scontro diretto renderanno la partita stimolante a prescindere). Il Mesagne, invece, sta attraversando una fase da squadra degna dei play-off e allo stesso tempo è in placida zona salvezza; quindi è il contrario della partita con il Castelbellino: abbiamo tutto da perdere e niente da guadagnare.

E naturalmente ci sono le tradizionali caratteristiche del derby: grandi motivazioni per entrambi a prescindere dalla classifica, desiderio di fare bella figura come squadra e come individualità, palazzetto in cui non abbiamo l’esclusiva del tifo come quando ospitiamo le squadre marchigiane e legittimo desiderio di rivalsa per chi ha perso le sfide delle ultime due stagioni.

Dunque, si affrontano un Mesagne in gran forma ed un Oria sempre encomiabile per qualità tecniche ed organizzazione ma che sta lasciando qualche punticino per strada (Cerignola e Porto San Giorgio). Nulla di preoccupante; ha ragione coach Piero quando sostiene che il girone di ritorno è un altro campionato. Del resto non siamo stati gli unici a lasciare punticini in giro. Certo, bisogna comunque stare all’erta.

Il risultato di Offida, comunque, può essere un ottimo incentivo, soprattutto in vista della madre di tutte la partite della nostra stagione (Castellana-Oria).

Nella notte è scattata l’ora legale; speriamo di non confonderci e di non beccarci un’altra multa per ritardato avvio della partita…

Prima della gara viene letto l’appello per Nicolò, 6 anni, giovanissimo tifoso dell’Oria affetto da una grave malattia che necessita di una cura sperimentale. Molto costosa, purtroppo: 86mila euro. Chiunqua voglia contribuire può farlo seguendo le istruzioni del volantino qui sotto.

Che il derby sia una partita speciale lo si capisce già dal lancio della monetina e dallo show che vede per protagoniste le due capitane. Si prendono a botte scherzosamente. Spero scherzosamente. Ho sempre espresso il desiderio di piazzare un microfono in campo, ma ultimamente inizio a pensare che un altro microfono starebbe bene anche sul tavolino delle firme perché non è la prima volta che osservo scene curiose al momento del lancio della monetina.

Formazioni.

New Volley Oria: Jola Dakaj in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Annacarla Cozzetto, Serena Di Paola, Michela Benefico, Chiara Avallone e Tiziana Solazzo.

L’ingresso in campo delle ospiti è accompagnato da un bel bandierone gialloblu. Che poi sono gli stessi colori dell’Oria. Potremmo fare un contratto di comodato d’uso quando a loro non serve…

Mesagne Volley: Carla Abbracciavento in palleggio, Dalhis Liguori opposta, Martina Escher e Valeria Cristofaro di banda, Alessandra Iacca e Iole Carbone centrali, Francesca Galuppi libero.

A disposizione di coach Simone Giunta: Alessia Malerba, Martina Demilito, Simona Lapenna, Alessia Gennaro, Ilaria Caforio e Alessandra Rosato.

Insomma, tra le riserve non si è fatto risparmio delle valenti piccine delle giovanili.

Una di esse indossa la maglia di Cristina De Paola. Art. 494 CP: sostituzione di personaaaaa…

Primo set

Punto per Chiara, che replica ad un attacco di Liguori e doppietta di Carbone, che piazza un muro, una fast e può esultare con i consueti modi pacati e misurati che contraddistinguono le sue più che legittime manifestazioni di gioia (2-4). Se si estrapolasse la mimica dal contesto, non so cosa si potrebbe pensare…

L’atleta di San Vito appare particolarmente in forma.

Bella pipe di Amy, muro di Iacca e punti per Cristofaro e Liguori (5-9).

Ottimo avvio per il Mesagne (già nel riscaldamento aveva fatto una certa impressione), ma l’Oria non dispiace affatto nonostante il temporaneo svantaggio. Stiamo difendendo discretamente e il gioco è fluido. Più che demeriti nostri, in questa fase vedo soprattutto meriti del Mesagne.

Valeria lancia la riscossa, la Vichinga raccoglie la sfida (bomba da posto quattro e murazzo) e Jola scavalca la difesa ospite con una bella manata di secondo tocco: 9-10 (foto sotto).

E’ una bella partita, forse una delle più frizzanti viste sino a questo momento: due squadre toniche, motivate, determinate. E tutte le individualità si stanno mettendo in mostra. Ogni scambio è una gioia tecnica e sin dai servizi si mette grande pressione. A lungo andare sarà la nostra ricezione a contenerli meglio.

Magia di Paolona da posto due e completamento della rimonta oritana con un tiro fuori mesagnese (contestato), un pallonetto della nostra opposta (contestato da Galuppi, che rivendica il salvataggio), un attacco di Amy e un altro bel colpo di Paola dopo che Alessia e Amy hanno difeso di tutto (14-11).

Le contestazioni hanno fatto salire un po’ la tensione agonistica.

Amy stasera è strepitosa e Chiara-the-Wall mette da parte il muro per dedicarsi a primi tempi e servizi con pari efficacia (17-13).

Muro di Abbracciavento e ulteriore allungo oritano con Valeria ed Amy, ma c’è ancora da soffrire perché Cristofaro riduce pericolosamente lo svantaggio (20-18).

Il turno in battuta di Giorgia è determinante. La nostra banda si assume un po’ di rischi servendo teso a fil di nastro e il nastro si rivela nostro amico regalandoci un ace e poi sbilanciando la ricezione avversaria.

Completano l’opera l’ennesimo attacco di Amy e due murazzi di Valeria, accompagnati dallo sguardo di ammirazione di Jola (25-18).

Secondo set

Michela va in bagno. L’anno prossimo farò un monitoraggio delle minzioni durante gli intervalli e stilerò una speciale classifica. Le aggiungerò agli scout: muri, ace, errori in battuta, minzioni, evacuazioni.

Grande equilibrio anche nel secondo parziale (di punti, intendo, non di minzioni): è un duello punto a punto, avvincente.

Si inzia con un muro della Cubanita e si procede con i colpi di Amy, Chiara, Valeria e Paola da un lato e quelli di Escher dall’altro. La schiacciatrice siciliana sta diventando una delle protagoniste della gara.

Sull’8-9 il break oritano: 2 ace di Chiara (che compie anche un miracolo difensivo), un muro di Valeria, un attacco di Giorgia e un pallonetto di Paola (15-9). In tutto questo rileviamo anche grandi difese di Alessia e di Amy. La loro è una partita perfetta.

Ho la sensazione che stasera la virtù principale dell’Oria sia la capacità di lettura della partita. Mesagne fa male, però capiamo in tempo come e perché, troviamo le contromisure e riusciamo così ad essere più efficienti tanto in fase offensiva che in fase difensiva. E poi naturalmente ci sono ottime prestazioni individuali e la consueta organizzazione di gioco impeccabile.

Sul 17-10 coach Giunta introduce Demilito per servire e viene ripagato con un ace. Bello il sorriso che si scambiano a missione compiuta.

Leggermente meno appagante è il servizio di una nostra atleta che sfiora “le paste” (19-14).

Comunque sia, sembriamo in grado di amministrare il finale di set, sia pure con meno cazzimma rispetto a poco fa. Quando, però, Carbone punisce una nostra giocata un po’ maldestra annullando la seconda palla-set (24-18), coach Piero chiama un time-out di quelli che fanno tremare le pareti. Mette in rilievo alcuni inestetismi tecnici e soprattutto esprime un concetto molto chiaro: “Noi dobbiamo vincere!”

E’ un proposito condiviso anche dalle ragazze, che al rientro in campo chiudono il parziale con una bella diagonale di Paola (25-18).

Terzo set

E’ ancora un ottimo Mesagne quello che rientra sul parquet dopo l’intervallo: Iacca, Carbone, Cristofaro e soprattutto Escher portano il punteggio sul 2-6.

Splendido muro di Paola, ma le centrali ospiti, nonostante un miracolo difensivo di Amy, incrementano il vantaggio (3-9).

L’Oria non crolla; anzi, dimostra ancora una volta di saper affrontare con grinta le situazioni spiacevoli e di trovare con pazienza le giuste soluzioni.

Alessia difende, Jola costruisce, Amy e Paola martellano. Sull’altro fronte Mesagne replica con i pallonetti di Liguori e i muri di Iacca ed Escher (11-15).

Amy fa punto anche in ricezione e Valeria piazza un paio di fast di origine controllata (16-17).

Il pareggio è raggiunto grazie a una bomba della Vichinga e ad una slash di Chiara (18-18).

Poi le due squadre decidono di regalarsi reciprocamente un po’ di servizi sbagliati e si arriva così sul 22-22.

Giorgia in battuta è cosa buona e giusta; possiamo contrattaccare e la Vichinga non perdona (23-22).

Bolide di Cristofaro (23-23).

Chiudono la partita una fast di Valeria ed un attacco di Amy (25-23).

E’ tornata l’ora legale ed è tornato l’Oria solare. Davvero brave le nostre ragazze. E’ una delle vittorie più belle, più difficili, più convincenti e più importanti della stagione, visti anche gli altri risultati.

A me è molto piaciuto anche il Mesagne anche se il buon Simone Giunta, a fine gara, lamenterà errori evitabili nei momenti meno opportuni della gara. E’ vero. Abbiamo giocato meglio i palloni più calienti, ma la pallavolo è una danza che si balla in due; se la partita è stata bella, il merito è di entrambe le squadre.

Prima di concentrarci sulll’avvincente scontro diretto di Castellana, possiamo elencare tanti motivi di soddisfazione: la vittoria nel derby, il bel gioco, lo stato di forma di tutte le atlete, la classifica, il palazzetto gremito.

Ma la soddisfazione più bella è aver regalato un sorriso a Nicolò.

Tabellino: Oria-Mesagne 3-0  (25-18,  15-18,  25-23)

New Volley Oria: Colarusso 14, Valente 2, Cozzetto NE, Diomede 11, Di Paola NE, Vinciguerra 8, Leone 17, Benefico 0, Avallone NE, Dakaj 1, Solazzo NE, Mastrilli (L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 5, ace 4, errori in battuta 12.

Mesagne Volley: Malerba NE, Abbracciavento 1, Iacca 8, Escher 9, Demilito 1, Carbone 5, Liguori 7, Lapenna 0, Cristofaro 6, Gennaro NE, Caforio NE, Galuppi (L), Rosato (2L) – All. Giunta.

Muri-punto 7, ace 2, errori in battuta 10.

Arbitri: Francesco Di Maria e Raffaele Mansi.

Altri risultati: Corridonia-Castelbellino 1-3, Offida-Castellana 3-1, Copertino-Giulianova 2-3, Noci-Porto San Giorgio 3-1, Jesi-Cerignola 3-0, Recanati-Monte San Giusto 3-1.

Classifica: Castelbellino 64; Castellana 53; Oria 52; Corridonia 42; Offida 38; Copertino 36; Mesagne 31; Noci 28; Jesi 26; Recanati 21; Porto San Giorgio 20; Monte San Giusto e Giulianova 18; Cerignola 15.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Oria 450,00; Copertino 340,00; Cerignola 300,00; Offida 230,00; Monte San Giusto 160,00; Corridonia 120,00; Castellana 110,00; Noci 80,00; Recanati e Jesi 40,00; Porto San Giorgio, Castelbellino, Mesagne e Giulianova 0.

Trionfo pugliese: Dietro Oria e Copertino si piazza Cerignola grazie a una multa di 150 euri per reiterati insulti al 1^ arbitro e perché durante gli intervalli un isolato esagitato minacciava sia l’arbitro che il delegato arbitrale.

La settimana precedente multa di 75 euri all’Offida per l’annosa questione dell’asciugatura.

Prossimo turno: Castellana-Oria, domenica 7 aprile, ore 18.00.


ORIA-MONTE SAN GIUSTO 3-0

21 marzo 2019

Domenica 17 marzo 2019 – ore 18.00

Dopo aver perso un punto a Cerignola, dove si è imposta soltanto al tie-break, l’Oria torna tra le mura amiche per affrontare un’altra gara solo apparentemente facile. Così sembrerebbe guardando la classifica. Ma Valeria e compagne ormai sanno bene che partite facili non ce ne saranno più e forse non ce ne sono mai state. Tutte le formazioni stanno giocando bene e probabilmente è in atto un livellamento verso l’alto. Nell’ultimo mese Monte San Giusto, la nostra avversaria odierna, ha preso un set al Castellana e al Corridonia, ha preso un punto a Copertino e soprattutto ha battuto 3-1 Offida.

Le atlete maceratesi, però, sono in emergenza e basta una fugace occhiata al parquet per rendersene conto: a parte il libero, coach Carlacchiani ha solo un cambio a disposizione. Assenti Magi, Prontera e Pamić. Assente da tempo la nostra ex palleggiatrice Alessandra Loria, che abbiamo avuto il piacere di incontrare a Cerignola otto giorni prima.

Quando vedo Moira Giovino conversare amabilmente con una nostra piccola raccattapalle durante il riscaldamento, ho il sospetto che stia facendo amicizia allo scopo di ingaggiare la piccina ed incrementare un roster un po’ deficitario (sul piano quantitativo, s’intende; sul piano qualitativo le atlete marchigiane daranno vita a una bella prova di forza).

Giro lo sguardo dalla nostra parte. La novità mi sembra la giovanissima Tiziana Solazzo, che credo non abbia ancora esordito in B2 (e non avrà modo di farlo stasera). Pure nei capelli di Valeriona mi pare di percepire qualche cambiamento. Non saprei. Mi sembrano più vaporosi. Mi ricordano quelli del calciatore belga Fellaini.

Michela, nel frattempo, ha ripreso possesso del numero 13.

Formazioni.

New Volley Oria: Jola Dakaj in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Annacarla Cozzetto, Michela Benefico, Serena Di Paola, Tiziana Solazzo e Chiara Avallone.

Monte San Giusto: Marta Galantini in palleggio, Arianna Benedetti opposta, Elena Sajin e Andrea Eva Beruschi di banda, Valeria Zamponi e Simona Ferranti centrali, Laura Mazza libero.

A disposizione di coach Stefano Carlacchiani: Moira Giovino, vecchia conoscenza del volley campano.

Primo set

Punto di Paola e sarà il primo di una lunghissima serie (20 in 3 set). Ma lo scambio d’avvio è già un preludio rappresentativo della partita a cui stiamo per assistere: trionfo di liberi, palla che volteggia per quasi un minuto e gioco subito molto frizzante.

Puntonzo di Zamponi con un bagher all’indietro e poi bel salvataggio di Amy con la mano stesa sul parquet.

E anche questi scambi sono rappresentativi: sarà una bella partita, tirata, con difese spettacolari, ma non mancheranno distrazioni ed errori vistosi. Pochi ma pesanti.

Valeria e Giorgia murano un attacco ospita e Paola scarica un bolide da posto due (5-3). Sembra che l’Oria stia iniziando una tranquilla marcia verso la vittoria, come da pronostico, ma non è così. La vittoria alla fine ci sarà, ma dovremo strapparla col sudore e con le unghie.

Infatti Benedetti ci raggiunge con un attacco ed un servizio vincenti, poi subiamo addirittura un break di 1-6 per via degli attacchi di Sajin e Beruschi e dei muri delle centrali ospiti (7-11).

Monte San Giusto dilaga in modo inquietante, grazie a Zamponi, a Sajin e a qualche errorino nostro (8-15).

Mi chiedo quali siano le origini di Elena Sajin. Può essere un cognome balcanico? O magari mediorientale? Dell’Est Europa? E se fosse veneta? Ma non mi spiego quella j. Magari è friulana di origini slovene. Magari mi sto facendo le pippe mentali quando la ragazza potrebbe pure essere nata a Cellino San Marco, ma credo che non saprò mai la verità e resterò nel dubbio per l’eternità. Magari saranno pure cavoli suoi.

Da dove venga non importa; credo che al suo allenatore stiano a cuore soprattutto i colpi micidiali che la schiacciatrice ospite sta mettendo a terra con quella mano sinistra potente e creativa e con una mobilità a rete imprevedibile.

In fatto di mani, comunque, noi possiamo contare su quelle – perfette – a muro di Valeria, grazie alla quale prende avvio la rimonta oritana.

Su un attacco di Benedetti sorge una controversia: il tiro è considerato fuori, ma le atlete marchigiane protestano vigorosamente denunciando un tocco a muro. All’Oria il punto, al Monte San Giusto un cartellino giallo. La scena si ripeterà quasi identica nel terzo set; cambierà, però, il colore del cartellino.

Paola dispensa magie e pallonetti; Monte San Giusto si mantiene in vantaggio con Zamponi (15-18).

A questo punto l’Oria ha il grandissimo merito di crederci fino in fondo e di non lasciarsi prendere dal panico; le atlete marchigiane, invece, concentrano proprio in questa fase una serie di errori inconsueti (uno in battuta, uno in palleggio, un’invasione, due ricezioni). Buon per noi, ma immagino il rammarico di chi ha disputato un set favoloso e compromette tutto proprio nel momento più delicato.

Per la cronaca gli ace sono entrambi di Valeria (22-19).

Fast di Ferranti, ma ormai l’Oria è in trance agonistica e porta a buon fine la strepitosa rimonta: muro di Chiara e mani-fuori di Paola (24-20).

L’ultimo scambio è un puntonzo: una palla inviata in modo approssimativo nella metà campo ospite è difesa in modo altrettanto approssimativo. E’ la curiosa conclusione  di un set che invece è stato giocato in modo avvincente da entrambe la squadre.

Oria vince 25-21 e tira un sospiro di sollievo.

Secondo set

La fast di Zamponi e l’ace di Galantini fanno intendere da subito che non sarà una passeggiata neanche il secondo set.

Benedetti martella da posto due, noi replichiamo con le pipe di Paola; Monte San Giusto avanza, noi inseguiamo (4-7) e coach Piero non sembra molto soddisfatto in questa fase.

Valeria fa punto anche da ferma, però la difesa marchigiana che ruota attorno all’ottimo libero Mazza rintuzza i nostri colpi e ci induce a qualche errore offensivo (5-10).

C’è un po’ di nervosismo anche in casa oritana e per il momento pareggiamo solo il conto dei cartellini gialli.

Jola va a segno direttamente in battuta; Paola incrementa il proprio bottino personale (8-10).

Alessia e la sua collega ospite si distinguono per i rispettivi, numerosi salvataggi.

Benedetti fa atterrare un delizioso pallonetto; Valeria scarica un bolide dal centro della rete (12-13).

Coach Carlacchiani decide di dare una svolta effettuando una sostituzione. Guarda verso la panchina, ma è veramente difficile scegliere tra tante possibilità a disposizione… Dopo una lunga fase d’indecisione, la scelta ricade su Moira Giovino.

Ora si lotta palla a palla: Diomede de fero e de piuma, Jola di seconda, Sajin di sinistro (17-16).

Duello di centrali: punto per Chiara, punto per Zamponi.

Giorgia sembra lanciare la volata, ma nell’Oria s’inceppa qualcosa, fortunatamente non in modo irreparabile: battuta fuori, infrazione, mani-fuori di Benedetti dopo una bella difesa di Mazza ed ace di Sajin, che mira ad una zona di conflitto della nostra ricezione (20-21).

Questa sera è Paola a togliere parecchie castagne dal fuoco: i suoi attacchi sono indifendibili e lo è anche il primo tempo di Valeria nonostante il generoso tentativo di Mazza, che rischia di scrafagnàrsi sul tavolino del segnapunti (24-21).

Tiriamo fuori (24-22).

Il servizio di Zamponi è considerato ace sebbene Alessia esprima il proprio disaccordo in modo molto esplicito. Non è d’accordo neanche il secondo arbitro, che induce il primo ad annullare la decisione.

Il servizio ripetuto, quasi una fotocopia del precedente, finisce fuori (25-22). Si vede che era destino.

Terzo set

Amy fa punto, ma sulla nostra esultanza cala un’ombra temporanea. Non si interrompe così un’emozione…

Il punto è confermato, ma l’arbitro ci richiama ad una maggiore disciplina.

In effetti, i livelli di agonismo tendono ad avvicinarsi periodicamente ai livelli di guardia.

Ancora scambi lunghi, ancora difese pazzesche e il parquet tende spesso a trasformarsi in un flipper.

Chiara serve in modo millimetrico un pallone che sembra destinato a uscire fuori. Anche lei sta uscendo dal campo per dare spazio al libero (e forse anche a qualche silenziosa jastèma) quando viene richiamata dall’esultanza delle compagne. E’ un ace!

Oria accelera con Paola, Valeria (muro), Giorgia e Jola (7-2).

A questo punto c’è l’episodio che scatena l’ira del Monte San Giusto (foto sotto): Benedetti attacca da posto due e si ha la sensazione di un tocco a muro prima che la palla finisca fuori. La decisione non è facile perché l’opposta ha la dinamite nel braccio e la palla, toccata o non toccata, viaggia a velocità notevole. Il verdetto (palla fuori) è vivacemente contestato dalle giocatrici marchigiane e in particolare dal libero Mazza. Il cartellino rosso incrementa il vantaggio brindisino (9-2).

La formazione locale sembra in grado di amministrare: Amy attacca con successo, Alessia continua a difendere (16-10). E non è la sola. Mi pare che tutte abbiano difeso bene.

Ahimé, non abbiamo fatto i conti con il turno in battuta di Arianna Benedetti: palla lanciata verso il soffitto, salto imperioso e pallone che si trasforma in un’insidia micidiale per la nostra ricezione. Nonostante il supporto ricettivo di Michela, Monte San Giusto ottiene così 4 punti consecutivi prima dell’ace diretto (meritato, bisogna ammettere) di Benedetti.

Pareggio: 16-16.

Questa partita è nata come una battaglia e si concluderà evidentemente come una battaglia, in senso sportivo chiaramente.

Pipe di Paola, punto di Giovino.

Mani-fuori di Amy e doppietta di Ferranti (fast e servizio): 18-19.

E’ ancora Santa Paola a svegliarci dall’incubo con un pallonetto e un mani-fuori (21-19).

Pallonetto di Sajin e bolide di Zamponi (22-22). L’esultanza della valente centrale ospite è particolarmente carica di agonismo: i tatuaggi rischiano di schizzare via dal braccio destro.

Paola immensa: suo il punto del 23-22, suo quello del 24-22, suo anche il decisivo punto del 25-23.

E’ stata dura e sono tre punti d’oro. Adesso sono tutte finali a prescindere dalla posizione in classifica delle avversarie. Forse non è stato il miglior Oria della stagione, ma abbiamo confermato di essere una squadra cazzuta soprattutto sotto il profilo caratteriale. Non abbiamo perso la testa nei momenti difficili e abbiamo fatto pesare sul piatto della bilancia un bel po’ di esperienza ed anche un pizzico di cinismo. E’ impressionante come questa squadra sappia risolvere e ribaltare situazioni complicate. Sono doti che ci teniamo care care.

Nei panni delle nostre avversarie avrei una confusione di sentimenti: proverei rabbia per un risultato che non rispecchia affatto l’equilibrio che ha contraddistinto buona parte della gara e per le modalità con cui sono stati ceduti punti decisivi.

Sotto altri aspetti, però, sarei soddisfatto di una prestazione gagliarda maturata in condizioni oggettivamente piuttosto critiche. Le atlete marchigiane sono state encomiabili e – dimenticando il risultato – credo che da questo incontro possano trarre una bella botta di fiducia.

A noi adesso tocca il Porto San Giorgio. Forza ragazze! Sei finali da vincere! Scrivete la storia!

Tabellino: Oria-Monte San Giusto 3-0  (25-21,  25-22,  25-23)

New Volley Oria: Colarusso 20, Valente 3, Cozzetto NE, Diomede 12, Vinciguerra 5, Leone 6, Benefico 0, Avallone NE, Dakaj 3, Di Paola NE, Solazzo NE, Mastrilli (L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 4, ace 4, errori in battuta 9.

FEA Monte San Giusto: Zamponi 10, Sajin 8, Galantini 1, Giovino 4, Beruschi 2, Benedetti 8, Ferranti 8, Mazza (L) – All. Carlacchiani.

Muri-punto 5, ace 6, errori in battuta 12.

Arbitri: Giuseppe Cancelliere e Claudia Chietera.

Altri risultati: Copertino-Castelbellino 3-2, Giulianova-Castellana 1-3, Corridonia-Mesagne 0-3, Offida-Recanati 3-0, Noci-Cerignola 3-1, Jesi-Porto San Giorgio 3-2.

Classifica: Castelbellino 58; Castellana 50; Oria 47; Corridonia 39; Offida e Copertino 35; Mesagne 28; Noci 24; Jesi 23; Porto San Giorgio 19; Giulianova, Monte San Giusto e Recanati 16; Cerignola 14.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Oria 450,00; Copertino 340,00; Monte San Giusto 160,00; Offida 155,00; Cerignola 150,00; Corridonia 120,00; Castellana 110,00; Noci 80,00; Recanati e Jesi 40,00; Porto San Giorgio, Castelbellino, Mesagne e Giulianova 0.

Tanta roba nelle ultime due settimane.

Copertino balza al 2^ posto con un multone da 250 euri (insulti e minacce agli arbitri e lancio di una palla di carta). Ma la capolista è ancora lontana.

Offida sconta una recidiva per l’assenza del servizio di asciugatura (65 euri).

Per lo stesso motivo viene sanzionata Monte San Giusto (50 euri). O meglio: il servizio c’era, ma inadeguato. Si aggiunge una multa da 70 euri per gli insulti al primo arbitro.

Castellana viene sanzionata con 60 euri per l’assenza delle linee di rispetto della zona allenatori.

Prossimo turno: Porto San Giorgio-Oria, sabato 23 marzo, ore 21.00.


ORIA-RECANATI 3-1

5 marzo 2019

Domenica 3 marzo 2019 – ore 18.00

Dopo aver vinto a Noci una partita delicata, l’Oria si appresta ad affrontare il Recanati tra le mura domestiche.

Sul parquet c’è ancora la nostra serie D, ma per evitare ulteriori multe (e solo per quello!) le ragazze di Laura decidono di accorciare i tempi del tie-break.

Le atlete marchigiane sono reduci da una sconfitta interna con Jesi, ma in precedenza avevano strappato un set al temibile Corridonia e soprattutto avevano rifilato un sorprendente 3-0 al più quotato Copertino.

Lontano da Recanati, siamo abituati ad associare la città marchigiana al sommo poeta Giacomo Leopardi. In realtà, la ridente località vanta molte altre risorse, soprattutto in campo artistico, ma non solo. Certo è che l’associazione tra Recanati e Leopardi viene spontanea.

E così immagino che al posto degli schemi lo staff ospite rechi con sé testi del “giovane favoloso”, che le riserve passino il tempo recitando poesie e che finanche i time-out risultino particolarmente aulici per via di una “deformazione leopardiana”.

Le donzellette vengono dalle Marche a ranghi un po’ ridotti: due giocatrici, infatti, al termine del riscaldamento prendono posto in tribuna ed una delle due ha un’eloquente fasciatura alla caviglia.

Anche la nostra ex palleggiatrice, Miriam Greco, non se la passa benissimo e viene a farci gradita visita reggendosi sulle stampelle. Insomma, non si capisce se ci troviamo al palazzetto o all’ospedale “Perrino”. Al bar, invece degli scontrini, rilasciano ticket sanitari…

A parte gli scherzi, un abbraccio affettuoso a Miriam. E in bocca al lupo di pronto rientro anche alle nostre due avversarie di cui non conosco il nome.

Formazioni.

New Volley Oria: Jola Dakaj in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Annacarla Cozzetto, Michela Benefico, Serena Di Paola e Chiara Avallone.

Vuliss’ sapè ce fin’ ha fatt’ Giorgina…

Pallavolo Recanati: Claudia Storani in palleggio, Sonia Barbetta opposta, Elisa Giorgi e Marta Chiusaroli di banda, Irene Pierini e Gloria Orazi centrali, Selene Sgolastra e Valentina Foglia liberi.

A disposizione di coach Mauro Lionel Messi: Marika Lancioni sola soletta.

Irene Pierini tutela i propri occhi (splendidi, bisogna dire) con un po’ di collirio, poi si può iniziare.

Primo set

Ace di Giorgi e non è proprio il modo migliore di iniziare la gara.

Ma il successivo break da 8 è già un’ipoteca oritana sul parziale: Giorgia chiude con precisione un lungo scambio, Paola mura, Chiara-the-Wall scarica un primo tempo ed Amy va a segno direttamente in battuta (8-1).

Lungolinea di Barbetta, che inizia a mettersi in evidenza, ma la Vichinga è inarrestabile e mette a terra 2 pipe e un attacco da posto quattro prima di concedersi pure la soddisfazione del muro (13-6).

Pallonetto di Giorgi e ulteriore allungo locale grazie alle strepitose difese di Alessia, ai pallonetti di Paola e a un ace di Jola (18-7).

Doppietta di Amy: fantastico attacco (che sembra una via di mezzo tra una pipe e un primo tempo) e poi un ace con aiutino del nastro (20-8).

Oria bravo e fortunato. Sembra più facile del previsto.

Girandola di sostituzioni in casa brindisina: entrano Annacarla, Michela e Chiara Avallone; i punti, però, in questa fase li realizza soprattutto Valeria (23-11).

Finalmente Michela torna a mettere palloni a terra sotto gli occhi del proprio pubblico dopo la felice assenza per maternità: suo il punto del 24-12.

Chiude il parziale Valeria (25-13).

Il pur generoso Recanati fa i conti con un Oria praticamente perfetto tanto in fase offensiva quanto in fase difensiva.

Secondo set

Grandi difese di Giorgia e di Alessia, perentoria fast di Valeria. Anche il secondo set promette bene.

Duplice muro di Valeria, ma gradualmente adesso Recanati comincia a giocare una buona pallavolo: primo tempo di Pierini, mani-fuori di Barbetta ed ace di Giorgi (3-4).

Oria rimedia con Amy e Chiara (8-7); l’impressione, però, è che la partita non sarà più una passeggiata. Anche se la nostra difesa continua a viaggiare su ottimi livelli, le attaccanti ospiti adesso sbagliano poco e – più in generale – la formazione marchigiana appare ben organizzata.

Abitualmente i due liberi recanatesi sono sorelle che sembrano gemelle. Si chiamano  Siria (oggi assente) e Selene. Siria come la versione femminile della stella più brillante del firmamento, Selene come la luna. Desumo che i genitori siano appassionati di astronomia.

Ace di Giorgia (13-9). Persino la sirena si emoziona e rimane inceppata.

Punti per Giorgi e Barbetta, repliche di Amy e Paola, che sta diventando sempre più bionda.

Il parziale sembra incerto (16-15); nel frattempo il presidente distribuisce patatine in tribuna.

La svolta al set la impone la nostra Vichinga (top-scorer della serata con 21 punti): prima attacca, poi realizza due ace consecutivi (20-15)!

Reazione di Orazi, bella diagonale di Paola e a questo punto mister Piero tira fuori la sorpresa dal cilindro introducendo la giovane Serena Di Paola, destinata al servizio.

La piccina rispetta le consegne nel migliore dei modi e sorprende la ricezione ospite con una battuta vincente (22-17)! Brava Serenella!

Duello a suon di muri tra Michela e Orazi, poi è proprio la schiacciatrice tarantina a chiudere il parziale valorizzando l’ennesima difesa di Alessia (25-19).

Terzo set

Mister Messi schiera dall’inizio Lancioni, che replica all’attacco vincente di Paola.

Sul fronte oritano, invece, rileviamo la presenza sul parquet di Annacarla e di Chiara Avallone.

Ace di Barbetta e sequenza di punti per una centrale marchigiana con i capelli blu: Gloria Orazi (3-5).

Attacchi vincenti di Giorgi e di Barbetta, a cui Valeria tenta di opporsi con una specie di parata.

Le cose non si stanno mettendo bene (4-9); c’è, però, la sensazione che Oria stia solo rallentando in attesa di riappriopriarsi della partita: ora rimontiamo, ora rimontiamo, ora rimontiamo… ma il tempo passerà e il nostro sorpasso sarà solo temporaneo.

Pierini mette il burro di cacao sulle labbra.

L’importante è che non si confonda e non metta il burro di cacao negli occhi e il collirio sulle labbra…

Recanati adesso sta giocando davvero molto bene e l’atleta più in forma continua ad essere l’opposta Sonia Barbetta. Molto brava questa ragazza: riesce ad attaccare con grande efficacia mostrando una notevole varietà di traiettorie. Sembra quasi che riesca a prevedere i movimenti della difesa mandando sempre la palla nel posto più opportuno. Rende apparentemente facili gesti tecnici che non lo sono affatto.

L’Oria, comunque, completa la rimonta con Valeriona, mano de fero e mano de piuma: prima una fast bomba, poi una fast a pallonetto (15-14).

Orazi e Barbetta riportano avanti Recanati (15-16), ma ormai Valeria è inarrestabile: per lei 2 muri e un primo tempo, che, sommati a un attacco di Amy e ad una pipe di Paola, fanno 20-16.

Iniziamo a cercare nelle tasche le chiavi delle macchine quando Recanati ci ricorda che le partite vanno giocate sino alla fine e che in questo girone non si deve mai dare nulla per scontato.

Bisogna dire che sino a questo momento del set sono stati soprattutto meriti del Recanati, che – ripeto – sta giocando molto bene; nel finale ci metteremo un po’ del nostro (imprecisioni offensive, ricezione allegra e una difesa un po’ distratta in occasione del puntonzo di Chiusaroli).

Dopo il 23-22 di Giorgia, mandiamo fuori una battuta, mandiamo fuori un attacco e lasciamo entrare dentro un servizio di Barbetta per un errore di valutazione (23-25).

Quarto set

Non sbaglia mai soltanto chi non fa nulla. La vera virtù sta nel risollevarsi e le nostre ragazze sono molto brave nel non trasformare l’incontro in una trappola riportandolo, invece, sui giusti binari. Senza panico, senza fretta, senza foga, ma con la giusta determinazione.

Tra le ospiti si mette in evidenza Lancioni, la cui specialità sembra essere il lingolinea preceduto da un’elegante torsione. Nell’Oria è un trionfo di individualità ben armonizzate in un collettivo implacabile.

Chiara attacca (e difende pure). Ha un che di regale questa ragazza: elegante nei movimenti, misurata nelle esultanze, un contegno nobiliare, principesco. Ecco, d’ora in poi la chiamerò “Principessa”.

Le soddisfazioni più belle del set, però, ce le offre Michela, autrice di ben 6 punti che sanciscono – a mio avvviso – il pieno ritorno ai suoi standard abituali.

Ma andiamo con ordine: Paola mura, Lancioni attacca (9-4). A questo punto scatta la fuga decisiva: pipe di Amy, slash di Valeria e tripletta di Michela, il tutto con il consueto contorno di difese abruzzesi doc e di una regia sanbasiliana sagace (15-4).

Il punto più bello è quello che Michela realizza di sinistro e che le vale un abbraccio particolarmente caloroso da parte di Alessia. Vabbè, ormai Michela è abituata a tenere persone in braccio.

Il pessimismo leopardiano sembra dilagare tra le nostre pur valenti ospiti.

In ogni caso, Barbetta si congeda dal palazzetto oritano realizzando gli ultimi 3 punti personali e confermando le ottime valutazioni già espresse sul suo conto. Il mani-fuori del 19-9 coinvolge le compagne infortunate sugli spalti: l’attacco dell’opposta recanatese, infatti, schizza sulle braccia della nostra difesa e viene prontamente rimandato in campo dalle due giocatrici che fisicamente non devono essere al top ma come riflessi si rivelano prontissime. E salvano pure l’attrezzatura di Marco e Mino.

Ace di Giorgia (23-11) e poi il parziale si conclude per inerzia, tra un errore e l’altro (25-13).

Non è stata una partita molto spettacolare per via di qualche calo di tensione (nostro e loro), ma possiamo comunque essere soddisfatti. Era una partita più insidiosa di quello che poteva apparire e credo che la vittoria sia stata l’ennesima bella impresa delle nostre tigrotte. Non mi lamento del set perduto; mi compiaccio dei 3 vinti e soprattutto della bella reazione nel quarto parziale.

Buone notizie giungono dagli altri parquet: ci avviciniamo di 3 punti al secondo posto e ci distanziamo di altri 2 dalla quarta classificata.

In effetti, continuano i risultati sorprendenti con squadre di bassa classifica che espugnano parquet di alta classifica, la qual cosa oggi ci ha fatto piacere, ma è allo stesso tempo un monito a tenere sempre alta la concentrazione con chiunque.

Raramente ricordo lotte per la salvezza così avvincenti: non ci sono squadre materasso e ogni formazione – a quanto pare – è capace di qualunque cosa (tranne battere il Castelbellino, impresa che sembrerebbe preclusa anche alla nazionale…). Certo, a parte il primo posto, neanche in alta classifica le cose sono scontate, ma le distanze sono un po’ più marcate. Giù è davvero una bagarre e si preannuncia un finale di stagione estremamente emozionante.

In conclusione, è stato un turno favorevole, anzi… Benefico, sia per il consolidamento della zona play-off e sia perché la nostra schiacciatrice ha dimostrato di essere pronta a fare la propria parte in questo avvincente finale.

Per quanto riguarda l’outfit, è stato molto apprezzato il mantello di Harry Potter indossato durante un intervallo da un’atleta ospite.

Tabellino: Oria-Recanati 3-1  (25-13,  25-19,  23-25,  25-13)

New Volley Oria: Colarusso 15, Valente 4, Cozzetto 0, Diomede 14, Benefico 9, Vinciguerra 9, Leone 21, Di Paola 1, Avallone 0, Dakaj 1, Mastrilli (L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 9, ace 11, errori in battuta 10.

Pallavolo Recanati: Giorgi 7, Lancioni 6, Pierini 3, Orazi 9, Chiusaroli 2, Storani 1, Barbetta 17, Foglia (L), Sgolastra Se. (L) – All. Messi.

Muri-punto 3, ace 6, errori in battuta 11.

Arbitri: Giuseppe Resta e Davide Tolomeo.

Altri risultati: Castellana-Castelbellino 0-3, Corridonia-Porto San Giorgio 2-3, Offida-Cerignola 3-0, Copertino-Monte San Giusto 3-2, Giulianova-Mesagne 0-3, Jesi-Noci 3-1,

Classifica: Castelbellino 54; Castellana 44; Oria 42; Corridonia 36; Offida 32; Copertino 30; Mesagne 25; Jesi 21; Noci 19; Giulianova e Monte San Giusto 16; Recanati e Porto San Giorgio 15; Cerignola 13.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Oria 450,00; Cerignola 150,00; Corridonia 120,00; Copertino e Offida 90,00; Noci 80,00; Castellana 50,00; Recanati, Jesi e Monte San Giusto 40,00; Porto San Giorgio, Castelbellino, Mesagne e Giulianova 0.

L’asciugatura del parquet è fatale all’Offida (50 euri) e al Monte San Giusto (40 euri)

Prossimo turno: Cerignola-Oria, sabato 9 marzo, ore 18.00.


ORIA-JESI 3-0

19 febbraio 2019

Domenica 17 febbraio 2019 – ore 18.00

Per la terza giornata del girone di ritorno l’Oria ospita lo Jesi.

E’ una società importante nel panorama pallavolistico italiano e non solo italiano: serie A1 di alto livello, Champions League, finali europee.

Più in generale, la città di Jesi sembra particolarmente votata allo sport visto il gran numero di campioni regalati alla patria. Dev’essere merito del lonzino di fichi. Il nome più famoso è probabilmente il fuoriclasse Roberto Mancini, attuale c.t. della nazionale, ma è stata soprattutto la scherma ad aver prodotto talenti internazionali (Valentina Vezzali, Giovanna Trillini, Stefano Cerioni).

Per quello che ci riguarda, è importante sapere che proprio a Jesi nacque Federico II, Stupor Mundi, figura storica a cui anche la nostra città è particolarmente legata. Dovremmo fare un gemellaggio federiciano.

Le ospiti occupano una posizione non proprio felice in classifica, ma l’incontro non va preso alla leggera dato che le atlete marchigiane sono riuscite a vincere 2 set a Copertino e a battere il Corridonia. La partita d’andata è stata emblematica: dopo 2 set eravamo sull’orlo del baratro, poi siamo riusciti a rimontare dando avvio ad una serie positiva esaltante.

Dopo la multa per il ritardo della partita precedente, la New Volley di serie D slitta alle 20.30 e così alle 18 il match di B2 può iniziare regolarmente. Per la prima volta in questa stagione sugli spalti siamo lontani dal tutto esaurito. Mi sorge un atroce dubbio: non è che il pubblico veniva al palazzetto per vedere le piccine di Laura Rochira e se ne sbatteva altamente della B2…?

Mi dicono che forse c’è un’altra spiegazione: la concomitante finale di Coppa Italia di pallacanestro può aver indotto molti oritani a restare davanti al televisore per tifare Brindisi. Il basket è molto popolare da queste parti. Col senno di poi, però, la New Volley avrebbe dato più soddisfazione.

Formazioni.

New Volley Oria: Jola Dakaj in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Annacarla Cozzetto, Monica Casalino, Michela Benefico e Chiara Avallone.

Pieralisi Jesi: Giorgia Angelini in palleggio, Candida Viscito opposta, Alice Gasparroni ed Enrica Paolucci di banda, Alessia Pomili e Margherita Marcelloni centrali, Benedetta Cecconi libero.

A disposizione di coach Luciano Sabbatini: Michela Baldoni, Giorgia Giulietti, Sara Baldoni, Giulia Pistocchi e Martina Coppari.

Le giocatrici ospiti, viste con occhiali da miope e da una certa distanza, tendono un po’ a somigliarsi: hanno tutte capelli scuri, quasi tutte ricci, corporature perfette. Non c’è una più robustella, non c’è una bionda, non c’è una con i copribraccia verdi fosforescenti. Temo che i punti da me rilevati risulteranno un po’ fantasiosi…

Primo set

Il primo punto è di Gasparroni, poi passiamo subito avanti con una doppietta di Amy ed un bel muro di Giorgia.

Jesi recupera con Viscito ed Angelini, gli scambi si allungano, il ritmo sale e la partita è piacevole.

Meno piacevole, per noi, è il break caratterizzato da due muri ospiti (Pomili e Paolucci) e da un attacco di Viscito (6-9). Quest’ultima disputerà una gara molto interessante.

Il time-out di coach Piero si rivela efficace: le tigri si confermano tali e tornano subito in vantaggio con due magie di Valeria ed altrettanti colpi della Vichinga (10-9).

Un bel lungolinea di Viscito determina l’ultima situazione di parità; poi l’Oria prende il largo con una pipe di Giorgia e un paio di errori ospiti (13-10).

Le brindisine stanno difendendo benissimo e curano in modo meticoloso tutti i fondamentali; coach Sabbatini è costretto ad avviare una girandola di cambi.

Dopo aver rischiato di incespicare sulla propria tuta nella fretta della sostituzione, Coppari si presenta con un tiro vincente, ma Amy, Paola e Valeria incrementano il nostro vantaggio (18-13).

Punti per Marcelloni; replica delle senatrici oritane (20-14).

Si apre una fase un po’ disordinata e frammentata della gara: Jesi gioca con generosità e in difesa regge anche piuttosto bene, ma fa fatica a passare in attacco perché le padrone di casa stanno coprendo il campo in modo impeccabile.

Sul 22-18 mostriamo la giusta cattiveria per chiudere il set: grandi difese di Alessia, murazzo di Chiara e pipe conclusiva della Vichinga (25-19).

Oria piace.

Secondo set

Annacarla chiede all’arbitro il permesso per andare a fare la pipì durante l’intervallo. Chissà se è mai accaduto che un arbitro sadico abbia negato questo permesso di natura umanitaria.

“No! Dovevi pensarci prima! Adesso te la tieni fino alla fine!”

La nostra palleggiatrice, comunque, fa quello che deve fare nei tempi dovuti ed alla ripresa del gioco è già a disposizione della squadra.

Il secondo parziale nasce come duello tra le due opposte: 3 punti per Paolona nostra e 3 punti per Viscito nei primi 8 scambi.

Il punteggio sorride alle brindisine, particolarmente efficaci a muro con Valeria e con la stessa Paola (9-3).

Ace di Giorgia con la mitica battuta al salto (11-4) e grandi salvataggi di Alessia.

Credo che stasera la nostra brava Jola si sia particolarmente divertita: la ricezione ha lavorato bene e per gli attacchi ha avuto solo l’imbarazzo della scelta, data l’ampia gamma di opzioni a disposizione.

Nel finale del set, coach Piero decide di concederle un po’ di meritato riposo e introduce Annacarla, già protagonista della partita d’andata. Anche stasera Annacarla si fa trovare pronta. Ha pure fatto la pipì.

Dopo l’ace della palleggiatrice oritana (20-10), le ospiti riducono lo svantaggio con Viscito e con Paolucci.

Oria, tuttavia, ha un altro jolly da giocare: Chiara Avallone. Col sostegno morale di alcuni suoi ex-allenatori presenti in tribuna e di amiche con gli occhi a mandorla, la piccina mette a terra un significativo numero di palloni sfruttando appieno lo spazio concessole. Suo il punto che fissa il risultato del set sul 25-14.

Terzo set

Il terzo set è senza storia: 3 ace di Amy e gli attacchi di Paola e di Chiara-the-Wall segnano precocemente il destino del parziale (6-1).

Pistocchi garantisce un po’ di brio alla prima linea marchigiana, ma le centrali della New Volley sono padrone della rete e in retrovia Alessia ed Amy raccolgono anche gli acari (15-5).

Contro una squadra così efficiente, le ospiti sembrano un po’ demoralizzate. Non so se sia la discontinuità il difetto di questa squadra o se davvero stasera non c’era nulla da fare; in diversi tratti della gara, comunque, Jesi ha espresso un gioco davvero apprezzabile.

Ancora attacchi di Paola, ancora muri di Chiara (20-8) e nuova girandola di sostituzioni tanto per le ospiti quanto per le tigrotte.

Il gesto tecnico della serata, a mio avviso, è il secondo tocco di Valeria Diomede sul 21-10. Con 15 punti la riccioluta fuoriclasse oritana dovrebbe essere la top-scorer della serata; quel secondo tocco è il punto più bello. Da solo basta a dare un senso alla partita, al campionato, alla pallavolo e alla vita stessa…

Anche questo parziale è chiuso da un attacco di Chiara Avallone (25-12).

Direi che è stata una bella prestazione per le nostre ragazze. Coach Piero ha chiamato solo un time-out in tutta la partita, segno che la squadra ha svolto diligentemente i compiti assegnati. Oggi la New Volley non aveva punti deboli. Bella prestazione tecnica, bella prestazione caratteriale.

Il cammino è ancora lungo, ma non si può proprio pretendere nulla di più da queste splendide giocatrici.

Tabellino: Oria-Jesi 3-0  (25-19,  25-14,  25-12)

New Volley Oria: Colarusso 10, Valente 3, Cozzetto 1, Casalino NE, Diomede 15, Benefico NE, Vinciguerra 8, Leone 14, Avallone 4, Dakaj 0, Mastrilli (L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 9, ace 6, errori in battuta 7.

Pieralisi Volley Jesi: Baldoni S. 0, Gasparroni 1, Giulietti NE, Paolucci 6, Baldoni P. 0, Angelini 1, Pistocchi 4, Viscito 8, Pomili 6, Coppari 2, Marcelloni 3, Cecconi (L) – All. Sabbatini.

Muri-punto 2, ace 1, errori in battuta 6.

Arbitri: Fabio Semeraro e Donato Colucci.

Altri risultati: Castelbellino-Mesagne 3-1, Castellana-Porto San Giorgio 3-0, Corridonia-Recanati 3-1, Offida-Noci 3-2, Copertino-Cerignola 3-0, Giulianova-Monte San Giusto 3-2.

Classifica: Castelbellino 48; Castellana 41; Oria 36; Corridonia 32; Offida 29; Copertino 28; Mesagne 22; Noci 17; Giulianova 16; Jesi e Recanati 14; Cerignola 13; Monte San Giusto 12; Porto San Giorgio 10.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Oria 450,00; Cerignola 150,00; Corridonia 120,00; Copertino 90,00; Noci 80,00; Castellana 50,00; Recanati, Jesi e Offida 40,00; tutte le altre 0.

La situazione si fa sempre più critica: Oria consolida il vantaggio con una multa di 150 euri per il ritardato avvio della partita di domenica scorsa. A questo punto il vantaggio sulla seconda è di ben 300 euri.

Prossimo turno: Noci-Oria, domenica 24 febbraio, ore 18.00.


ORIA-CORRIDONIA 3-0

14 febbraio 2019

Domenica 10 febbraio 2019 – ore 18.00

In termini economici la parola recessione indica la diminuzione del PIL per due trimestri consecutivi (che è quello che si sta verificando in Italia adesso, sia pure in misura molto contenuta). Applicando questa regola allo sport, l’Oria – dopo le due sconfitte consecutive a Castelbellino e a Offida – teoricamente potrebbe essere considerata in recessione. Per la verità la sconfitta a Castelbellino è da considerarsi fisiologica; la capolista fa un campionato a parte e potrebbe essere matematicamente in B1 prima di Carnevale… Più allarmante è stata la sconfitta di Offida, avversaria certamente di notevole valore (l’unica ad aver strappato un set al Castelbellino in questa stagione) alla quale, però, non abbiamo opposto una grandissima prestazione.

Il calendario, purtroppo, non ci viene incontro perché in un momento così delicato ci tocca affrontare uno scontro diretto particolarmente difficile. Dall’altra parte della rete c’è il Corridonia, quarto in classifica ad un solo punto di distanza.

La cittadina marchigiana vanta trascorsi importanti nella pallavolo italiana avendo militato finanche in serie A2. In più è la società nella quale ha mosso i primi passi l’attuale coach della Nazionale, Davide Mazzanti, vicecampione del mondo, splendida persona prima ancora che ottimo allenatore.

Le origini del nome della città sono legate alla figura del sindacalista ed eroe di guerra Filippo Corridoni. Questa scoperta mi ha lasciato un po’ sorpreso. Ci sono personaggi storici molto più famosi a cui sono dedicate strade e piazze in quasi tutte le città italiane, ma a cui l’onore del nome di una città non è concesso. Non esiste, per dire, Matteottonia o Gramscionia o De Gasperonia. Neanche Garibaldonia. Solo Cavour è riuscito ad infilarsi nei nomi di Grinzane (dove fu sindaco) e di Sogliano, nel leccese (no’ s’ha mai capìte piccè).

Non so se mi piacerebbe vivere in una città che è associata ad una persona. E se non condividessi le idee o le opere di quella persona? Finché è il nome di una strada, potrei sempre cambiare casa e indirizzo, ma cambiare città è un po’ più complicato. Nel caso specifico di Filippo Corridoni, si contestano alcune scelte (l’interventismo) e alcune frequentazioni politiche particolari. Forse se Corridonia mutasse nome in Mazzantonia metterebbe tutti d’accordo.

Ma passiamo alla partita.

L’Oria è privo di Monica e di Giorgina, ma ritrova Chiara the Wall sul parquet e Michela Benefico in panchina. Come ricorderete, la forte banda tarantina alcuni mesi fa è cresciuta e si è moltiplicata; adesso è di nuovo con noi. Già durante il riscaldamento si nota il suo apporto di allegria; in attesa di dispensare schiacciate, Michela dispensa sorrisi e cuoricini.

Formazioni.

New Volley Oria: Jola Dakaj in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Annacarla Cozzetto, Michela Benefico e Chiara Avallone.

Pallavolo Corridonia: Flavia Gemma in palleggio, Lucia Morgia opposta, Valentina Fedeli e Sofia Bianchella di banda, Maddalena Micheletto e Beatrice Pettinari centrali, Marzia Mercanti libero.

A disposizione di coach Maurizio Marega: Irene Serafini, Martina Ventrone, Laura Fiorani, Beatrice Francescon, Alessia Riganelli e Martina Usai.

Primo set

Alessia difende, Jola alza al centro e Chiara Vinciguerra rompe subito il ghiaccio (1-0). Bentornata. Beh, a vedere Chiaretta Avallone centrale, però, ci stavamo prendendo gusto. E’ stata un’esperienza di vita…

Fast di Pettinari, ace di Gemma e attacco di Pettinari dopo uno scambio che dura un paio d’ore ed è tenuto in vita dalla bravura dei due liberi (2-4).

Le ospiti conservano un piccolo vantaggio mentre l’Oria si affida alla straordinaria vena realizzativa di Paola Colarusso, top scorer della serata e praticamente implacabile soprattutto in questa fase.

Quando capita attacca anche Jola, ma Pettinari, sempre ben alimentata da Gemma, tiene avanti il Corridonia (9-11).

Stiamo sbagliando molto in battuta e stiamo un po’ ballando in ricezione; per il resto, però, stiamo già disputando un’ottima partita.

La svolta.

Uno scambio lunghissimo è chiuso con successo da un lungolinea di Paola (tanto per cambiare), poi Diomede ribatte una ricezione lunga e la palleggiatrice ospite incorre in una doppia (12-11).

Mani-fuori di Giorgia e puntonzo di Jola (14-12); mister Marega chiama il primo time-out della gara.

E’ una pausa fruttuosa perché il Corridonia recupera e conserva il pareggio sino al 18-18, grazie anche ad un secondo tocco di Gemma e ad un ace di Francescon, appena entrata proprio per servire. So’ soddisfazioni, presumo. Per la nuova entrata e per l’allenatore, che vede confermate le proprie intuizioni.

Poco dopo, però, le ospiti incappano in due errori-punto consecutivi e nelle solide mani a muro di Paola: 21-18 e palazzetto in delirio!

Sesto e (per fortuna) ultimo errore in battuta del set, attacco di Chiara, replica di Bianchella (22-20). Siamo pronti per il rush finale.

Ottavo punto di Paolona, muro di Valeria e sigillo finale della nostra mitica opposta, direttamente in battuta (25-20).

Secondo set

Oria subito incisivo: punto della Vichinga, grandi difese di Alessia, il nostro libero abruzzese, e primo tempo di Chiara (3-0).

Quando penso all’Abruzzo, penso a un campeggio nello splendido scenario del lago di Barrea, penso a Manoppello e penso soprattutto agli arrosticini che avrei voluto mangiare dopo una partita a Manoppello nel lontano 2007, ma che non mangiai perché perdemmo malamente 3-0 in una cinquantina di minuti e tornammo mestamente e velocemente in Puglia. Avrei dovuto mangiarli durante la partita.

E’ ancora Pettinari a farsi carico del tentativo di rimonta ospite (4-3). Davvero molto brava questa ragazza.

A proposito di centrali, aumenta il bottino personale di Valeria, protagonista di una consueta prestazione monumentale. Più in generale, l’Oria è tornata ad essere quella squadra completa e ben organizzata a cui eravamo abituati. Impeccabile la regia di Jola.

Bel lungolinea di Morgia, valente atleta che si era già positivamente messa in luce nell’Accademia Benevento lo scorso anno (la luce, per inciso, era anche quella dei flash di Renato Melillo), ma Oria resta avanti grazie ai pallonetti di Amy e ai primi tempi di Chiara (13-8).

Sul 13-10 il break da sei segna il destino del set. Parte del merito sta nelle mani di Valeria, utilizzate non soltanto per gli attacchi, ma anche per sottoporre Giorgia a ipnosi.

Un istante dopo la nostra schiacciatrice scarica un punto strabiliante da posto due (19-10).

Coach Marega corre ai ripari e introduce Riganelli e Ventrone; tuttavia è la solita, ottima, Pettinari ad attenuare lo svantaggio alternando bordate a pallonetti. ‘Sta mano po’ esse fero e po’ esse piuma…

Giorgia forza il servizio e ottiene un ace (23-13), poi però subiamo una pipe di Fedeli, un muro di Biancheletto (toccano sia Bianchella che Micheletto) e un ace di Gemma (23-16).

Coach Piero chiama un time-out e reputo prudente tapparmi le orecchie perché prevedo il classico time-out motivazionale e ad alto volume volto a responsabilizzare le atlete sensibilizzandole sull’opportunità di non cullarsi sugli allori e sulla necessità di tenere alta la tensione sino al termine. Ho un po’ edulcorato la cosa. E’ il consueto cazziatòne anti-rilassamento.

Le nostre creature sono ricettive: magnifico pallonetto di Amy ed errore-punto finale del Corridonia (25-16).

Terzo set

Mi trovo nel settore dei tifosi ospiti. Dai commenti evinco che la squadra marchigiana sta giocando molto al di sotto delle proprie possibilità. Non è il vero Corridonia.

Effettivamente ricordo la partita d’andata in streaming. Era la seconda giornata e quel 3-0 fu una dura minaccia per la nostra autostima: temetti che la nostra fosse una squadra così e così; invece furono le atlete maceratesi a giocare in modo strepitoso. Oggi sono un po’ sotto tono.

Cominciamo il set con un muro di Chiara, poi subiamo quello di Bianchella e acceleriamo con un bolide di Amy e 3 punti consecutivi di Paola (5-2). Non è appariscente nei suoi gesti tecnici la nostra opposta; sembra che mettere palloni a terra sia la cosa più facile e naturale del mondo. Anche in questo si vedono le grandi campionesse.

Il Corridonia, però, non si arrende. La lunghezza di alcuni scambi è anzi indice della tenacia con cui continuano ad affrontarsi le due squadre.

Dal 9-7, tuttavia, l’Oria prende il largo, prima con gradualità poi in modo sempre più dirompente.

Alessia difende, Amy martella, Valeria mura, Michela fa casino nella zona delle riserve.

Sul 16-10 Jola sventa la caduta di un pallonetto stendendo la mano sul parquet.

Questa volta non ci sarà bisogno del time-out anti-rilassamento di coach Piero: Oria fila come un treno sino al termine della gara.

Dopo un altro ace di Giorgia parte lo show personale di Amy. La sua è stata una gara preziosissima in tutte le fasi di gioco (difesa, ricezione, attacco, muro); evidentemente, però, la Vichinga ci tiene a raggiungere anche la doppia cifra e così piazza la bellezza di 4 punti in 8 scambi ponendo la ciliegina finale sulla travolgente prestazione della New Volley (25-14).

Bellissima partita per le nostre ragazze. E’ stata la reazione migliore alle due sconfitte a cui si accennava in apertura. La recessione è scongiurata; anzi, è una vittoria che fa bene al morale e fa bene alla classifica. Ma siamo ancora alla seconda giornata di ritorno e la concentrazione deve restare alta. Domenica possiamo sfruttare nuovamente il turno casalingo, ma l’avversaria (Jesi) non va assolutamente presa alla leggera vista l’imprevedibilità di molti suoi risultati.

Intanto possiamo provvedere a cambiare il nome alla nostra città seguendo l’esempio di Corridonia: per quello che si è visto stasera, Colarussonia potrebbe andare bene. Ma anche Minoscatorcionia.

Tabellino: Oria-Corridonia 3-0  (25-20,  25-16,  25-14)

New Volley Oria: Colarusso 17, Valente 5, Cozzetto NE, Diomede 10, Benefico NE, Vinciguerra 6, Leone 12, Avallone NE, Dakaj 2, Mastrilli (L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 8, ace 4, errori in battuta 13.

Pallavolo Corridonia: Serafini NE, Ventrone 1, Fiorani NE, Gemma 5, Francescon 1, Micheletto 1, Fedeli 5, Morgia 4, Bianchella 6, Riganelli 0, Pettinari 10, Usai NE, Mercanti (L) – All. Marega.

Muri-punto 4, ace 5, errori in battuta 8.

Arbitri: Giuseppe Persia e Michele Lotito.

Altri risultati: Cerignola-Castelbellino 0-3, Monte San Giusto-Castellana 0-3, Recanati-Copertino 3-0, Jesi-Offida 0-3, Porto San Giorgio-Mesagne 0-3, Noci-Giulianova 3-2.

Classifica: Castelbellino 45; Castellana 38; Oria 33; Corridonia 29; Offida 27; Copertino 25; Mesagne 22; Noci 16; Jesi, Recanati e Giulianova 14; Cerignola 13; Monte San Giusto 11; Porto San Giorgio 10.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Oria 300,00; Cerignola 150,00; Corridonia 120,00; Copertino 90,00; Noci 80,00; Castellana 50,00; Recanati, Jesi e Offida 40,00; tutte le altre 0.

Qui ci sono varie novità, ma… ehm… non tutte ci fanno fare bella figura.

Entrano in classifica diverse squadre.

Castellana: 50 euri per assenza delle linee di demarcazione della zona allenatori nonché per aver presentato il verbale di omologazione del campo non valido per la stagione corrente. E ce cooosa…! Certo che se il Fisco italiano fosse puntuale e rigoroso come la FIPAV, l’evasione fiscale non esisterebbe più e metà della popolazione sarebbe in galera…

Noci: 80 euri per le frasi ingiuriose pronunciate da un dirigente al primo arbitro.

Offida: 40 euri per assenza del servizio di asciugatura.

Il colpo grosso, purtroppo, lo facciamo noi, che con 180 euri di multa saliamo al vertice della classifica. Ero convinto che la multa fosse dovuta al danneggiamento delle sedie collassate sotto il peso dell’eloquenza dei nostri telecronisti. Invece, il problema per l’Oria sono stati i ripetuti tentativi di un isolato tifoso al seguito di entrare nello spogliatoio arbitrale inizialmente impedendo la chiusura della porta e successivamente colpendola con forza (Marònn’…). Tutto questo a Offida.

Prossimo turno: Oria-Jesi, domenica 17 febbraio, ore 18.00.


ORIA-COPERTINO 3-0

17 gennaio 2019

Domenica 13 gennaio 2019 – ore 18.00

Dopo la bella prestazione di Giulianova, che ha dato solide conferme e il piacere di rivedere Giorgina sul parquet, l’Oria scende sul parquet domestico per la prima gara interna del 2019.

E’ uno scontro diretto che promette spettacolo; dall’altra parte della rete c’è, infatti, il Copertino di coach Quarta Junior e della mitica Apa Greco (con il sostegno dalla tribuna dell’altrettanto mitica Viviana Vincenti).

L’Oria è secondo col fiato sul collo del Castellana; il Copertino è quinto con l’appetibile obiettivo di scavalcare il Corridonia, incappato in un inatteso passo falso in quel di Jesi.

Tra le gentili ospiti si registra la presenza dell’ex oritana Fabiana Bozzetto.

Formazioni.

New Volley Oria: Jola Dakaj in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Annacarla Cozzetto, Giorgia Mastria, Serena Di Paola, Chiara Avallone e Alessia Mastrilli.

Magik Volley Copertino: Claudia Stincone in palleggio, Anna Paola Greco opposta, Martina Lanza e Simona Romano di banda, Jessica La Rocca e Antonella Piarulli centrali, Fabiana Bozzetto libero.

A disposizione di coach Enrico Quarta: Chiara Albano, Carola D’Onofrio, Alessia Distaso e Ludovica Mirto.

Arbitrano i signori Di Scipio e Capobianco. Quest’ultimo cognome non mi è nuovo… Che sia uno zio del Checco Zalone di “Che bella giornata”…?

Il pubblico oritano ha la possibilità di conoscere la nuova palleggiatrice della New Volley, Jola Dakaj.

Primo set

Servizio di Stincone, ricezione di Giorgia Valente e tocco di seconda di Jola.

Già mi sta simpatica. Primo pallone toccato nello spazio aereo del palazzetto oritano e primo punto. Se conserva questa media, possiamo mandare in vacanza tutte le schiacciatrici.

Ace di Giorgia, che ha ripreso la sana abitudine dei servizi al salto.

L’inizio è decisamente incoraggiante (2-0); poi, però, ci tocca fare i conti con Apa Greco e con una parte del suo immenso repertorio tecnico (lungolinea, pallonetto, ace).

A proposito di servizi, ci siamo dimenticati di apporre una targa commemorativa nel punto in cui concluse il suo viaggio una sua battuta di due anni fa entrata nella storia della pallavolo.

Menando fendenti da destra e da sinistra, Apa porta avanti di una lunghezza il Copertino (4-5) e a questo punto prende avvio un testa a testa avvincente che durerà per l’intero parziale.

Le brindisine si riportano in vantaggio con un ace fortunello di Chiara Vinciguerra, i primi colpi di Amy ed un muro della citata The Wall (11-10). Vantaggio, però, è una parola grossa perché – come ho già accennato – l’equilibrio sarà perfetto sino al termine.

E’ una partita tirata, bellissima. E’ una partita di guerriere.

E’ anche un bel duello tra due liberi favolosi: i salvataggi di Alessia e di Fabiana già non si contano più. La nostra tigrotta abruzzese ha recuperato perfettamente dall’infortunio natalizio; la sua prestazione sarà un connubio di concentrazione ed agilità.

Fabiana, dal canto suo, si dedica con pari passione a due operazioni: la prima è difendere; la seconda è arringare con trasporto la tifoseria salentina dopo ogni punto.

Mani-fuori di Apa e muro di La Rocca (18-20). Attenzione: per la prima volta in questo set (a parte il 2-0 iniziale) una squadra distanzia l’altra di due punti.

Coach Piero chiama il suo primo time-out. Intanto entra in campo D’Onofrio per servire.

Primo tempo di Chiara; immediata replica di La Rocca. Liberatasi del Kleenex con cui la vedo circolare per il campo dall’inizio della partita, la centrale salentina sta mettendo a terra palloni pesanti (19-21).

Attacco di Paola e provvidenziale ace di Amy (21-21)! Il pericolo sembrerebbe scongiurato, ma è ancora La Rocca a introdurre due punti di distanza tra Copertino e Oria, di nuovo con un muro (21-23).

Essere sotto di due punti, sul 21-23, dopo aver subito un muro, contro una squadra forte, non è una situazione molto allegra. Ma qui emerge la grande New Volley: nervi saldi, esperienza, autostima, fiducia verso le compagne.

Chiara va ancora a segno, ma poi sbagliamo un servizio offrendo al Copertino due palle-set (22-24).

Ed è in questa fase che si concentrano i più gravi motivi di rammarico per le nostre avversarie: splendide per l’intera durata del set, incappano proprio adesso, per nostra fortuna, in una serie di errori determinanti.

Prima hanno la possibilità di attaccare, ma spediscono il pallone fuori (era successo solo un’altra volta nel corso dell’intero set, servizi a parte).

Il momento è delicato; la tensione è altissima. Va in battuta Paola. Siamo tranquilli: è una ragazza seria; non sbaglierà. Ha pure la protezione di Topolino che le copre le spalle.

Non solo non sbaglia, ma addirittura pesca l’ace (e – stranamente – a non contenere la propria ricezione è proprio una delle giocatrici che fino a quel momento era stata una delle migliori in campo).

Sul 24-24 c’è anche l’omaggio di una doppia.

Errori ospiti, è vero, ma brave anche le tigrotte a non commetterne e a rintuzzare gli attacchi avversari.

Tocco di seconda di Stincone, principio di esultanza, ma Alessia è riuscita a tenere viva la palla col dorso della mano. L’ennesimo miracolo. Poi Romano fa punto, ma non fa niente; ci siamo commossi ed emozionati lo stesso (25-25).

Negli ultimi due scambi si rivela ancora fondamentale la capacità brindisina di non sbagliare e di utilizzare un buon muro-difesa: prima induciamo in errore le ospiti, poi chiudiamo il set con una bella fast di Valeria (27-25).

Secondo set

Partiamo con due ace consecutivi della Vichinga, poi prendiamo un po’ di vantaggio con Paola (pipe e muro) e con un ace di Jola (12-6).

Sul piano caratteriale mi sembra il solito Oria: gioca bene per quasi tutta la gara e nei brevi e rari momenti di disagio comunque non crolla. E’ come se la squadra conservasse una serenità di fondo ed una grande fiducia nei propri mezzi (esaltata poi, nei momenti topici, dai notevoli talenti individuali).

Noto qualcosa di diverso, ma potrei essere condizionato dalla mia incompetenza tecnica. L’impressione, comunque, è che Paola attacchi più spesso del solito con le pipe e da posto quattro.

Valeria, che contro il Castellana, si era data da fare anche come libero a latere compiendo 5 difese in un unico scambio, questa sera si dedica a qualche ricezione. Sempre con risultati interessanti.

La partita sembra sotto controllo, ma con il Copertino non ci si può rilassare: Fabiana Bozzetto decide che a terra non deve cadere più niente, le attaccanti fanno il resto e il nostro vantaggio si riduce sensibilmente (13-12).

Anche in questo Fabiana istiga il proprio pubblico: nessuno fa cadere niente per terra. I tifosi ospiti sono veramente civilissimi; vedo gente alzarsi continuamente, anche 3 o 4 volte a set, per andare a buttare diligentemente i rifiuti nei cestini della gradinata. Viene pure lasciato un po’ di spazio nel cestino per i Kleenex che prima o poi dovrà buttare La Rocca.

Sul 19-17 si ripete un po’ la situazione del primo set: Oria quasi impeccabile e Copertino che vanifica l’ottimo lavoro svolto sino a quel momento: errore in battuta, invasione ed ace di Jola (22-17). Cioè, l’errore in battuta e l’invasione sono delle ospiti; solo l’ace è di Jola.

Grande muro di Paola (23-19) e a quel punto neanche il tentativo di rimonta di Apa e Piarulli (24-22) ci spaventa perché il nostro opposto chiude il parziale con classe ed esperienza (25-22).

Terzo set

Avvio combattuto: buone giocate di Greco e di Romano da un lato; efficaci repliche delle nostre centrali dall’altro con Alessia che continua a compiere miracoli (4-5).

La palleggiatrice ospite, Claudia Stincone, ha uno stile molto sfizioso: i suoi volteggi e soprattutto la sua repentina rotazione delle mani tendono a ingannare le avversarie, oltre ad essere esteticamente apprezzabili.

La sua collega di ruolo oritana, in compenso, sembra essersi subito ben integrata con le compagne e nel finale di set ci regalerà anche la gioia di un bel murazzo.

Anche la fase centrale del set è piuttosto spettacolare: le due squadre sono davvero ben organizzate, coprono benissimo il campo e in più hanno attaccanti che danno spettacolo.

Nel Copertino entra Mirto; nell’Oria non ci saranno cambi.

Apa a segno da posto due e dalla zona di battuta. Ogni volta che questa donna salta per schiacciare mi vengono i brividi, memore anche dei play-off di due anni fa.

Sul 9-12, però, le tigri oritane impongono il proprio gioco e dominano la seconda parte del parziale. Prima c’è un break di 4 che esalta la bravura e la grinta di Valeria.

Poi, dopo un bel pallonetto di Giorgia, scocca l’ora della Vichinga: 4 punti in 5 scambi e pubblico che va in estasi ammirando diagonali, muri e lungolinea (18-14). E c’è da dire che anche in retroguardia Amy sta difendendo praticamente tutto quello che viene tirato dall’altra parte.

Mister Quarta introduce Alessia Distaso: per lei capelli rosa che ben si abbinano con le scarpe e l’arduo compito di contribuire ad arrestare la marcia oritana. Mentre riprendo la sostituzione con la videocamera, mi accorgo che Monica Casalino si sta dimenando in tribuna con la stessa grinta che abitualmente esibisce sul parquet. Il vantaggio di stare in tribuna è che può usare anche la trombetta, facoltà che in campo le sarebbe preclusa da ragioni di opportunità e di regolamento.

Ultime grandi difese di Alessia, slash di Chiara, attacco di Amy e colpi finali delle nostre mitiche senatrici, Paola e Valeria. Il set termina 25-18.

E’ stato un Oria bellissimo, impressionante per organizzazione, determinazione e capacità di gestire i momenti più delicati.

Il 3-0 è probabilmente ingeneroso per il Copertino, non fosse altro che per un primo set da incorniciare e su cui hanno pesato solo poche distrazioni fatali.

Sembra che persino Cesare Battisti sia stato arrestato in Bolivia mentre guardava la partita in streaming su Mami Sport (avrebbe chiesto agli uomini dell’Interpol di attendere almeno la fine del secondo set prima di procedere alla traduzione in carcere).

A questo punto il secondo posto è consolidato, nonostante il buon passo tenuto dal Castellana.

Sabato il girone d’andata si chiude con il partitone: Castelbellino contro tigrotte, ossia prima contro seconda. La capolista ha ceduto un solo set in 12 giornate; immagino che abbia giocatrici alte 3 metri, ognuna con dieci braccia a testa come la dea Kalì e forse pure con i superpoteri di Wonder Woman… Chissà. Ma noi, in una partita del genere, non abbiamo niente da perdere e tutto da guadagnare. In caso di vittoria, realizzeremmo un’impresa epica e riapriremmo il campionato; in caso di sconfitta, torneremmo poi a concentrarci sulla bagarre play-off.

Ma non vogliamo provare a realizzare l’impresa epica?

Tabellino: Oria-Copertino 3-0  (27-25,  25-22,   25-18)

New Volley Oria: Colarusso 18, Valente 2, Cozzetto NE, Mastria NE, Diomede 8, Vinciguerra 6, Leone 14, Di Paola NE, Avallone NE, Dakaj 4, Mastrilli (L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 6, ace 11, errori in battuta 11.

Magik Volley Copertino: La Rocca 6, Greco 15, Lanza 5, Stincone 2, Piarulli 4, Albano NE, Romano 11, D’Onofrio 0, Distaso 0, Mirto 0, Bozzetto (L) – All. Quarta.

Muri-punto 5, ace 3, errori in battuta 10.

Arbitri: Giovanni Di Scipio e Stefano Capobianco.

Altri risultati: Monte San Giusto-Castelbellino 0-3, Noci-Castellana 0-3, Jesi-Corridonia 3-1, Offida-Giulianova 3-0, Cerignola-Mesagne 3-2, Recanati-Porto San Giorgio 3-2.

Classifica: Castelbellino 36; Oria 30; Castellana 29; Corridonia 23; Copertino 22; Offida 21; Noci 14; Mesagne e Giulianova 13; Recanati 12; Monte San Giusto e Jesi; Cerignola 10; Porto San Giorgio 8.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Cerignola 150,00; Oria e Corridonia 120,00; Copertino 90,00; Recanati 40,00; tutte le altre 0.

Due turni senza sanzioni.

Prossimo turno: Castelbellino-Oria, sabato 19 gennaio 2019, ore 18.30.


ALL’ORIA IL QUADRANGOLARE DI LEPORANO

31 dicembre 2018

29-30 dicembre 2018

L’Oria è invitata a partecipare ad un torneo quadrangolare in quel di Leporano.

Sabato 29 ci sono le semifinali (Leporano-Fasano e Oria-Monteiasi); domenica 30 la finalina e la finale.

L’evento è organizzato dal signor Vibrotek.

In Fasano-Leporano osserviamo tanti volti amici: c’è Rosanna Galiulo, centrale oritana nella scorsa stagione; c’è Isabel Panza, opposta oritana nella scorsa stagione. Entrambe hanno lasciato un ottimo ricordo. Poi c’è Maria Difronzo, libero del Cuti negli indimenticabili play-out 2014-’15, quelli che si conclusero con entrambi gli allenatori in tribuna (uno squalificato, l’altro espulso).

Nel Leporano due volti conosciuti da avversarie: la grande fuoriclasse Andrea De Moraes e Bruna Clemente, che – secondo me – ha grande talento e non so come mai non abbia calcato i parquet di categorie più consone alla sua bravura.

E naturalmente c’è Federica Peluso, una giocatrice dal carattere meraviglioso (come testimonia l’abbraccio con il nostro presidente iniziato alle ore 19 di sabato e terminato alle ore 16 di lunedì…). Tra le altre cose, non finiremo mai di ringraziarla per essersi sacrificata in un ruolo atipico in una stagione un po’ disgraziata.

Amarcord

E poi c’è il grande ritorno del Koala, Stefania Guacci, palleggiatrice oritana tra il 2010 e il 2012. In realtà, l’avevo già vista giocare in campionato un paio di mesi fa, ma l’incontro con la sua ex squadra, dopo cinque anni di assenza dal parquet, è commovente.

Cosa ha di speciale Stefania? – vi chiederete. In fondo, abbiamo avuto palleggiatrici migliori, come Marcella l’anno scorso, tanto per fare un esempio. Beh, a parte la simpatia personale, credo che Stefania sia stata l’emblema di una stagione splendida, una stagione che si concluse con una retrocessione, ma fu un inno allo sport più puro, quello in cui conta soprattutto fare bene, crescere, migliorarsi, diventare squadra. Con impegno ed allegria al tempo stesso.

E voglio ricordarne il “contesto storico”.
Nell’estate del 2010 l’Oria era una società con poche giocatrici mentre le giocatrici della Palafiom Taranto non avevano più società. Ne nacque un matrimonio che non fu di convenienza, questo no – il sentimento reciproco c’era – ma fu, in un certo senso, un matrimonio di sopravvivenza. La categoria era la B2, ma il roster era quello che era. L’obiettivo della sopravvivenza era stato raggiunto in estate; la salvezza nel campionato non interessava più di tanto. Si puntava semplicemente a non fare troppe brutte figure. Nel ruolo di palleggiatrice venne individuata Stefania, che non giocava da un anno e nell’ultima stagione aveva ricoperto il ruolo di opposta in serie D. Figurarsi.

Invece, in pochi mesi, grazie all’applicazione in palestra, grazie al suo entusiasmo, oltre che all’intuito e al lavoro dell’allenatore Marcello Presta, Stefania diventò una palleggiatrice coi fiocchi: precisa, agile, generosa in difesa, creativa. E in più aveva conservato l’istinto da attaccante che si esprimeva con ripetuti ed esaltanti “raptus” offensivi. Non aveva mai battuto al salto; imparò a farlo e in una partita arrivò a realizzare 9 ace.

Si integrò perfettamente nel contesto oritano (fu la prima tarantina a scoprire i tranci dell’Akropolis…)

Già a metà stagione gli avversari iniziarono a chiederci da dove fosse sbucata questa palleggiatrice.

Arrivarono i primi punti e le prime vittorie. Nell’ultima partita del girone d’andata battemmo il Castellammare, terzo. Quando vincemmo tre partite di seguito iniziammo persino ad accarezzare il sogno della salvezza, che poi purtroppo sfumò. Ma la retrocessione, a quel punto, non ci addolorò più di tanto: la squadra aveva dato il massimo, era cresciuta, era diventata un gruppo coeso, andò il serie C con la coscienza pulita e con il ricordo di un percorso di cui essere orgogliosi.

Stefania è un simbolo di quella stagione. Anche per questo le vogliamo bene.

E a fine torneo Annacarla stuzzica la commozione decidendo di aggiornare la famosa foto dell’abbraccio del Koala a distanza di 7 anni.

Semifinali

Veniamo al quadrangolare di Leporano. Il presidente della squadra ospitante gira intorno al parquet come un fotografo professionista.

Un ruolo inedito (dal nostro punto di vista) è anche quello di Marco, allenatore di De Moraes e compagne nella prima semifinale. Nella seconda semifinale affiancherà Mino come telecronista.

Ora gli manca solo di fare l’arbitro e il posteggiatore abusivo all’esterno del palazzetto.

Il rituale di avvio del Leporano è alquanto originale: le atlete si abbracciano in cerchio saltellando e poi, al grido convenuto, scivolano sul parquet ognuna in direzione diversa, a mo’ di stella. L’allenatore resta al centro e passeggia con indifferenza coprendosi il volto e fingendo di non conoscere le giocatrici. Credo che i posteri, ancora fra mille anni, magari rivedendo queste scene in vecchi dvd ritrovati nel corso di scavi archeologici, si interrogheranno sui significati di questi bizzarri rituali…

Sia Fasano che Leporano giocano con le maglie di gara ufficiali, le stesse che presumibilmente indosseranno domani. Riusciranno a lavarle e ad asciugarle in 24 ore oppure opteranno per il riciclo e dunque sarà necessario l’utilizzo di maschere antigas per avvicinarsi alle atlete? La prima che ho detto. Una… spettatrice qualificata mi spiega che quello delle maglie da gioco è un tessuto speciale che si asciuga più velocemente del cotone e di altre fibre. Meglio così.

Federica, però, ha preferito non correre rischi e si fa prestare la maglia numero 11 da una compagna. Per non creare doppioni di numero, il secondo uno viene cancellato da una X. La regolarità della partita è salva; peccato che Pel sembri una schedina del Totocalcio ambulante.

Nel secondo set cambierà maglia. A questo punto si potrebbe scrivere la sceneggiatura di un film: “La donna che cambiò tre cognomi in un pomeriggio” (Peluso, il proprio; Caramia, quello della prima maglia, e Tamburrano, quello della seconda maglia)…

Leporano gioca discretamente. Mi conferma l’idea di essere una squadra con un buon potenziale a cui manca qualcosina per farlo emergere del tutto. Forse la forma fisica, forse l’intesa, forse l’esperienza, non saprei. Quando giocano bene, comunque, giocano veramente bene.

Fasano sembra già una squadra di categoria superiore: grandi difese di Difronzo, attacchi travolgenti di Isabel e Rosanna, eccellente regia di Fabiola De Araujo, sebbene chiamata a correre una maratona scaglionata in tre set per via di una ricezione non sempre impeccabile questa sera.

Mistero a fine gara: Difronzo riferirà di aver visto correre in campo un ananas con i capelli grigi.

Preferisco non approfondire.

Dopo aver dato lezione di gioco, il Fasano dà anche lezione di outfit lanciando la moda dell’infradito selettivo (un piede sì, un piede no).

Nella nostra semifinale affrontiamo l’Orchidea Monteiasi.

Riguardo alle nostre gentili avversarie, a me è molto piaciuta la palleggiatrice con il numero 8, che non so come si chiami; per il resto si tratta di una squadra giovane con individualità promettenti.

La novità oritana più significativa è l’esordio di Jola Dakaj, nuova palleggiatrice di origine albanese, a cui presumo che un sito chiamato Skanderblog dovrebbe piacere.

L’Oria vince in tre set. Il principale motivo di angoscia è dato dal tabellone intermittente: ogni volta che cambia il punteggio temi che ti siano stati annullati 20 punti per qualche irregolarità grave, poi il pannello si stabilizza e riporta il risultato esatto.

Degna di nota una serie di attacchi rimbalzati sulla difesa avversaria e pericolosamente ritornati nella nostra metà campo. Una tecnica da approfondire.

La finale

La finalina per il 3^ posto è vinta dal Leporano.

La finale oppone, dunque, Oria e Fasano.

Durante il riscaldamento se ne va la luce. L’improvvisa discesa delle tenebre scatena urla istintive da parte delle giocatrici. Il gentile pubblico (peraltro molto numeroso) reagisce con maggiore compostezza. Questo delle urla delle atlete come reazione ai black-out è un fenomeno che merita di essere approfondito, un po’ come – in occasione delle trasferte – l’esigenza di andare in bagno 30 secondi dopo la partenza del pullman.

Con un po’ di ritardo, la partita può iniziare.

E qui c’è un’altra bella sorpresa: il secondo arbitro è Désirée Fiore. La conosco da quando, giovane atleta della Palafiom Taranto, aveva 14 anni e assomigliava a Shirley Temple. Purtroppo gli infortuni ne hanno compromesso la carriera agonistica, ma sono contento che abbia deciso di dedicarsi all’arbitraggio. La vedo adatta al ruolo perché ha tutte le qualità morali e caratteriali per farlo nel migliore dei modi. E’ onesta, corretta, rispettosa. E’ una di quelle persone che hanno conservato e coltivato sani valori e ispirano fiducia. La vedrei bene proprio come magistrato.

La partita è molto valida sul piano tecnico sebbene il grado di motivazione di un’amichevole tenda sempre a condizionare questo tipo di partite.

Belle difese di Difronzo, libero a cui la serie C sta decisamente stretta, ma anche la nostra Luana sta disputando una gara ammirevole.

Il primo parziale viaggia sul filo di un sostanziale equilibrio finché, sull’11-11, la New Volley non prende il sopravvento.

Fast di Valeria; le atlete fasanesi “osano” contestarne l’atterraggio entro i bordi del campo e la nostra centrale indica in modo esplicito e determinato lo spazio (interno) tra il punto di caduta e la linea.

Credo che Valeria appartenga a quella generazione di professioniste che odiano perdere pure a tombola e butterebbero il sangue per vincere una partitella in spiaggia con gli amici allo stesso modo di una finale dei Mondiali. E credo pure che in queste situazioni sia meno pericoloso contraddire un rottweiler.

Gli ultimi punti sono un pallonetto di Giorgia, ispirato da un bel volteggio di Jola, e una slash di Valeria.

Gli insidiosi servizi di De Araujo consentono al Fasano di iniziare il secondo set da una posizione di vantaggio (0-4), ma riusciamo a recuperare in fretta e a raggiungere le nostre avversarie. Il braccio di Amy, in particolare si sta facendo caldo.

Anche le braccia di coach Guglielmi, in verità, risultano molto dinamiche quando l’allenatore fasanese improvvisa una lezione sull’importanza del bagher nella pallavolo antica e moderna. Seminario in memoria di William Morgan.

Chissà se il fondatore della pallavolo aveva previsto una specifica tecnica per fare punto difendendo o se il brevetto va attribuito a Lavecchia, autrice di un comico puntonzo a metà set.

Non capisco chi siano le locali e le ospiti sul tabellone e ogni tanto mi confondo con il punteggio; in ogni caso l’equilibrio permane sino al 20-20. Poi l’Oria si aggiudica lo sprint finale e chiude il set con un bel muro di Chiara Avallone (25-21).

Il terzo parziale è dominato dalla New Volley, nonostante alcune ottime giocate di Rosanna Galiulo (anche in difesa) e di Isabel Panza. Entra Annacarla, a cui avevo rivolto la preghiera di fare tanti tocchi di seconda a beneficio della mia videoteca, ma la palleggiatrice oritana non mi dà ascolto. Mai una gioia. Anzi, impedisce pure quelli degli altri.

Con un punteggio nettamente a favore dell’Oria, coach Piero può dare spazio anche alla linea verde e introduce così Tiziana e Serena. Molto brave e concentrate entrambe. Serena, in particolare, si presenta con un ace festeggiato dalle compagne mediante una serie di manate sulla testa.

Poi dice che i giovani si allontanano dagli sport…

L’Oria si aggiudica agevolmente il set (25-18) e conseguentemente sale sul gradino più alto del podio.

Vi sarebbe salito un minuto prima se Désirée non ci avesse fischiato contro un fallo di posizione.

A fine partita le due brasiliane del quadrangolare, Andrea De Moraes e Fabiola De Araujo, si fermano a chiacchierare. Almeno ci provano. Purtroppo, però, è necessario chiamare un interprete perché la palleggiatrice del Fasano non parla più portoghese né italiano; ormai si esprime solo in dialetto barese stretto.

Tutte le squadre ricevono medaglie e coppe. Queste ultime hanno un design particolarmente originale ed avveniristico. E’ come se si alternassero spazi pieni e spazi vuoti. Richiamano vagamente lo stadio San Nicola di Bari, tanto per restare in tema. Il design originale, tuttavia, non viene molto apprezzato dall’opposta del Fasano, più attenta alla praticità che alla forma.

L’occasione del quadrangolare mi è gradita per porgere tanti auguri di buon anno a tutti.


ORIA-CASTELLANA GROTTE 2-3

18 dicembre 2018

Domenica 16 dicembre 2018 – ore 18.00

Ultima partita dell’anno e sfida d’alta quota per la New Volley Oria. In una città che a Natale diventa ancora più bella giunge in visita il Castellana Grotte. Nonostante il freddo, anche questa sera il palazzetto è piuttosto gremito, merito anche di molti sostenitori giunti da Castellana.

Non ci sono novità nell’Oria, che purtroppo deve fare ancora a meno di Elisa e di Monica. Nel Castellana manca sempre l’opposta Monitillo. In realtà c’è, ma è infortunata anche lei.

E’ recuperata la forte bulgara Kostadinova, la cui prima pallonata centra la testa di coach Ciliberti durante il riscaldamento.

Risulta assente anche Mino di Mami Sport tv, ma mister Piero se ne fa una ragione e non adotta correttivi tattici per fronteggiare questa defezione temporanea.

Formazioni.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Serena Di Paola, Giorgia Mastria, Monica Casalino, Elisa Peluso e Chiara Avallone.

Castellana Grotte: Eva Di Bert in palleggio, Laura Loddo opposta, Adriana Kostadinova e Francesca Lattanzio di banda, Flavia Kabunda ed Ezia Salamida centrali, Sofia Giombetti libero.

A disposizione di coach Massimiliano Ciliberti: Linda Di Carlo, Karoline Milano, Monica De Mitri, Anna Tanese, Martina Rodio, Stefania Recchia e Nataly Renna.

Primo set

Le senatrici oritane, Paola e Valeria, piazzano i primi colpi; le ospiti replicano con Kostadinova e Loddo; il punteggio, però, sorride alle brindisine, che in avvio sbagliano di meno (6-3).

Si procede all’insegna dell’equilibrio e chi si attendeva una partita intensa e ben giocata alla luce di individualità interessanti e di posizioni in classifica “altolocate” intuisce che stasera non tornerà a casa deluso.

Gli scambi si allungano e regalano sprazzi di volley-champagne.

Diciamo sin d’ora che sarà una serata di grazia per entrambi i liberi. Per quello che riguarda Alessia, potrei già fare il filmato di fine campionato con tutti i salvataggi che ho collezionato stasera (non altrettanto può dirsi di Annacarla, che continua a fare tocchi di seconda nel momento sbagliato, a videocamera spenta).

Pipe di Amy, ace di Chiara Vinciguerra (13-13).

Loddo va a segno al terzo tentativo, segno che il  nostro muro-difesa sta funzionando bene come a Mesagne.

Osserviamo una stretegia che mister Ciliberti adotterà in tutti i parziali: le sostituzioni prima del servizio. De Mitri, Di Carlo e Rodio svolgono il compito diligentemente.

Sul 15-16, dopo un attacco vincente di Giorgia, l’equilibrio si spezza. In modo devastante, ahimè.

Salamida piazza una fast, poi commettiamo un’infrazione, subiamo il muro di Kabunda ed una slash di Kostadinova (15-20). In altre parole, stiamo perdendo colpi in tutti i fondamentali.

Coach Piero introduce Serena Di Paola e credo che si tratti dell’esordio assoluto in B2 (auguri!).

La piccina tiene il campo con giudizio e smista palloni senza lasciarsi travolgere dall’emozione e dal momento sfavorevole; purtroppo, però, la New Volley è entrata in una spirale di tenebre mentre le nostre avversarie sono travolgenti: il break è di 9 punti e prosegue sino al termine del parziale. Il punteggio è fissato sul 15-25 da due ace consecutivi di Salamida.

Secondo set

Coach Piero alza la voce nell’intervallo: tira in ballo un accendino e poi esprime un concetto condivisibile: “Qui voglio vedere se siamo forti o no! Entriamo con uno spirito diverso!”

In questi casi – parlo da spettatore – è sempre interessante ascoltare sia le indicazioni tecniche che le stretegie motivazionali degli allenatori, però si ha la sensazione di violare un po’ di riservatezza. Non dico che è come origliare, ma quasi.

Comunque sia, il pubblico, lungi dal sentirsi imbarazzato per questa involontaria intrusione, mostra il proprio apprezzamento applaudendo mister Piero (che è un po’ come fare l’applauso attraverso la parete ai vicini di casa che stanno discutendo…).

Quello che conta è che le ragazze recepiscono il messaggio e sfoderano una prestazione ammirevole.

Annacarla si riappropria del parquet con un secondo tocco, poi incassiamo un paio di muri da Salamida (3-7), ma riusciamo a reagire con una striscia favorevole; punti per Amy, Paola, Chiara ed Annacarla, quest’ultima in battuta (10-7).

Sale anche l’agonismo e sui volti delle nostre ospiti viene esibito un cartellino giallo.

Tutto sta funzionando bene, dal servizio alla ricezione; è l’Oria delle prestazioni migliori con la differenza che l’avversaria di stasera è una signora squadra.

Dopo un punto locale Annacarla rischia di essere strangolata da Paola.

Sul 15-12 registriamo un altro scatto brindisino: attacco di Giorgia, muro di Valeria e muro Amy-Valeria (19-12).

Forse annoiata dal proprio ruolo, Valeria decide di cambiare vita: in un solo scambio conto ben 5 salvataggi della riccioluta fuoriclasse oritana e il presidente Mino decide di correre a ordinare una nuova maglia di libero su misura.

Si ringrazia coach Quarta (spettatore disinteressato che passava da Oria per caso…) per l’ispirazione tecnica.

Nel Castellana entra Karoline Milano; nell’Oria rientra Chiara Avallone.

Punto di Lattanzio, che poi si sistema la maglia della salute.

Chiara Avallone e Francesca Lattanzio hanno giocato insieme nel San Vito dei Normanni in serie A2. Era un bel gruppo di ragazzine, tutte molto promettenti.

Nella mia videoteca conservo un time-out di mister Lo Re durante il quale l’attuale schiacciatrice castellanese fa i dispetti di nascosto a Giorgia Caforio, che però scopre la colpevole e risponde stizzita.

Se non fossero state minorenni all’epoca, avrei girato il filmato a Fabrizio Corona…

Straordinaria Vichinga: prima un attacco, poi un muro insieme a Chiara e poi un altro attacco (22-15).

Doppietta di Lattanzio, ma l’Oria è già sul rettilineo del rush finale: primo tempo di Chiara, attacco di Amy da posto due e muro finale di Chiara-the-Wall su una pipe avversaria (25-17).

Coach Piero aveva chiesto uno spirito diverso. Direi che ha avuto soddisfazione. E’ un Oria di guerriere.

Terzo set

Il momento magico prosegue: slash e muro di Valeria, attacco vincente di Paola dopo tre miracoli in difesa di Alessia (3-0).

Per ovviare al problema degli attacchi difesi, il Castellana ricorre alle maniere forti: Loddo centra il volto del nostro libero con una pallonata, fortunatamente senza conseguenze.

Sembra che entrambe le squadre siano cresciute tecnicamente ed abbiano anche imparato a “conoscersi”. Il terzo e il quarto set saranno pallavolo-champagne grazie al contributo di entrambe le formazioni.

Il turno in battuta di Annacarla è nuovamente favorevole con un minibreak e due ace della nostra palleggiatrice (10-6).

Attacchi dinamite per Paola e per Kostadinova (16-14).

Muro di Chiara; pallonetto di Loddo, altro terminale offensivo molto prolifico (18-15).

Scambio di errori in battuta sul 20-16. Mister Ciliberti, in particolare, non la prende benissimo; se non altro, non si trattava di una giocatrice introdotta per quello scopo.

Duello di centrali: muro Salamida, primo tempo Valeria (22-18).

Mura anche Kabunda (23-20), ma ormai l’Oria vede il traguardo del parziale e lo raggiunge con un attacco di Paola e un muro di Amy (25-20).

Annacarla ha fretta di cambiare campo, ma viene richiamata dalle compagne, che devono prima compiere l’urlo rituale in cerchio. Vuliss’ sapè ce cos’ dicon’…

Quarto set

L’equilibrio regna sovrano anche nel quarto set, anch’esso caratterizzato da ottimi attacchi, ottime difese e anche da qualche puntonzo, come quello ottenuto in disimpegno da Kostadinova (brava, comunque, nel notare un nostro angolino impresenziato).

Kabunda fa punto difendendo (in tal caso la palla finisce in posto uno).

A parte queste piccole distrazioni, comunque la New Volley sta giocando molto bene: Alessia è epica, Valeria si conferma grande motivatrice, oltre che ottima centrale e libero a latere…

Bravissimo anche l’altro libero, Giombetti.

Sul 16-14 si comincia a sperare che l’Oria possa cogliere una vittoria con bottino pieno e sarebbe un risultato molto importante anche per la nostra classifica. Un bel regalo di Natale. In verità, il risultato di 3-1 sarebbe un po’ ingeneroso per le nostre avversarie, però non ci poniamo problemi di natura etico-morale.

Purtroppo le cose vanno diversamente: abbiamo di fronte una formazione che non si arrende mai e che prima ottiene il pareggio e poi, poco dopo, addirittura il vantaggio (17-19).

Osservo le esultanze del Castellana. Una delle protagoniste è la palleggiatrice Eva Di Bert, che tende ad avvicinarsi all’autrice di ogni punto per gridarle in faccia un messaggio personalizzato (che preferisco non approfondire…).

Alessia difende, Amy piazza la pipe (19-19)!

Il pareggio dura poco perché purtroppo emerge tutta la classe di Kostadinova e in più ci si mette anche Kabunda, abile nel mettere a terra un pallonetto e una slash creativa (19-23).

Altra pipe della Vichinga e fast di Valeria dopo uno scambio tirato e spettacolare (21-23)!

Duello Kostadinova-Amy e set sull’orlo del precipizio, ma non ancora crollato (22-24).

Ahimé, l’ultimo scambio se lo aggiudica il Castellana per merito di Loddo, che valorizza l’ennesimo salvataggio di Giombetti (22-25).

Tie-break

I palloncini gialli e blu ai bordi del campo ogni tanto vengono skiattàti da qualche bontempone; questo non toglie, comunque, concentrazione alle squadre.

Castellana inizia bene: ace di Di Bert fra due attacchi di Loddo; sull’1-4 Piero deve già chiamare un time-out. Anche questa volta il discorso ottiene l’apprezzamento della tribuna, espresso con un sentito applauso. A questo punto qualcuno, visto il successo di pubblico e di critica, potrebbe pensare di scrivere un libro, una raccolta di aforismi di coach Acquaviva pronunciati nel corso dei time-out…

Paola, sempre encomiabile, rimette in corsa la squadra di casa.

Sul 3-5, purtroppo, la partita viene ammazzata da un killer chiamato Ezia Salamida. La complice è Di Bert; l’arma fatale è la fast: 2 consecutive prima del cambio di campo (sul 3-8), una subito dopo il cambio di campo (3-9) e un’altra sul 5-10. Addio.

Alessia compie gli ultimi salvataggi, Amy mette a terra un altro pallone, ma Kostadinova è implacabile e realizza i punti che consegnano al Castellana questa bella partita (7-15).

La squadra ospite festeggia meritatamente con i propri tifosi mentre Karoline Milano ha una regressione infantile e si diletta a giocare con un palloncino. Quando, fra qualche anno, sarà convocata in nazionale, potremo farci intervistare da Rai Sport e rievocare questo aneddoto.

Peccato. Sul 16-14 nel quarto set ci avevo sperato.

Credo che questa si possa definire una “sconfitta dolce” per vari motivi: abbiamo giocato benissimo per quasi tutta la partita, abbiamo comunque mosso la classifica, siamo ancora al secondo posto grazie ai risultati di altri campi.

Coach Piero nel primo intervallo voleva vedere “se siamo forti o no”. Direi che la squadra ha risposto dimostrando di essere forte; l’unico problema è che non lo è stata fino alla fine.

E’ stata una bella partita; il Castellana ha meritato di uscire tra gli applausi di tutti; in ogni caso sottoscrivo con convinzione il nuovo striscione dei supertifosi: “orgogliosi delle nostre tigri”!

Tabellino: Oria-Castellana Grotte 2-3  (15-25,  25-17,  25-20,  22-25,  7-15)

New Volley Oria: Colarusso 12, Valente 7, Cozzetto 4, Mastria NE, Casalino NE, Diomede 11, Peluso NE, Vinciguerra 11, Leone 18, Di Paola 0, Avallone 0, Mastrilli (L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 8, ace 6, errori in battuta. 15

Castellana Grotte: Kostadinova 26, Loddo 15, Di Carlo 0, Milano 0, De Mitri 1, Kabunda 6, Salamida 18, Lattanzio 6, Tanese NE, Rodio 0, Recchia NE, Di Bert 1, Renna NE, Giombetti (L) – All. Ciliberti.

Muri-punto 9, ace 6, errori in battuta 14.

Arbitri: Davide Tolomeo e Giuseppe Resta.

Altri risultati: Noci-Castelbellino 0-3, Corridonia-Copertino 2-3, Offida-Porto San Giorgio 3-0, Recanati-Giulianova 3-1, Cerignola-Monte San Giusto 0-3, Jesi-Mesagne 2-3.

Classifica: Castelbellino 30; Oria 24; Corridonia e Castellana 23; Copertino 20; Offida 17; Noci 14; Giulianova 13; Recanati 10; Mesagne e Monte San Giusto 9; Cerignola 8; Jesi 7; Porto San Giorgio 3.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Cerignola 150,00; Oria e Corridonia 120,00; Copertino 90,00; Recanati 40,00; tutte le altre 0.

Oria è raggiunta al secondo posto da Corridonia: 120 euri per aver il pubblico al seguito offeso reiteratamente il primo arbitro durante il 3^ set, nonché per aver un gruppo di sostenitori rivolto frasi offensive all’indirizzo della coppia arbitrale al termine dell’incontro.

Entra in classifica anche Copertino: 90 euri per aver il pubblico al seguito rivolto reiterate frasi offensive all’indirizzo del 1^ arbitro a fine gara.

Prossimo turno: Giulianova-Oria, sabato 5 gennaio, ore 18.30.


MESAGNE-ORIA 1-3

13 dicembre 2018

Domenica 9 dicembre – ore 18.00

Il fascino del derby.

Ogni anno cambia qualcosa: rapporti di forza, obiettivi, ambizioni, stato di forma, motivazioni, ma alla fine Mesagne-Oria è sempre una partita speciale.

Dopo anni in cui le nostre vicine sono state superiori (penso, ad esempio, all’epica stagione 2016-‘17 in serie C, quella senza sconfitte), l’anno scorso c’è stato un certo riallineamento. Per la verità, Mesagne ci ha preceduto in classifica di 8 punti (loro quarti, noi quinti), ma la crescente competitività oritana ci permise di vincere entrambi i derby. Quello d’andata, in particolare, fu una specie di “partita perfetta” per le ragazze di coach Piero.

Sarà che in fondo sono tarantino, ma personalmente percepisco più la vicinanza della rivalità e nelle avversarie vedo più volti amici che nemici. Mi auguro sempre che entrambe le formazioni raggiungano i rispettivi obiettivi; è chiaro, però, che lo scontro diretto voglio che lo vinciamo noi. Ed è altrettanto chiaro che questa non è una partita come le altre.

Quest’anno la situazione vede l’Oria in zona play-off e il Mesagne stranamente a metà classifica. Dico stranamente perché trovo che la squadra abbia ottime potenzialità per parco giocatrici, per bravura del tecnico, per cultura sportiva e naturalmente anche per un ambiente tradizionalmente appassionato.

La principale novità è Martina Escher, una delle giocatrici più belle d’Italia. Seguo la pallavolo da una dozzina d’anni e mai mi era capitato di vederla dal vivo: quando lei era in B1, la mia squadra era in B2; quando lei era in B2, la mia squadra era in C e se entrambi eravamo in B2, lei era in un altro girone.

Oggi finalmente si realizza un sogno. Persino il nome è fascinoso con questo suono nordico associato ad un’identità mediterranea, questo richiamo alle geometrie dell’omonimo disegnatore olandese in una figura che è essa stessa un’opera d’arte vivente.

Chiusa questa parentesi strettamente tecnica e professionale, passiamo alla partita. Una carovana di tifosi oritani muove dal bar “Piacere” alle cinque della sera, l’ora della corrida. Sarà anche un derby del tifo. L’unico spettatore sereno è il signor De Paola: Cristina gioca nel Mesagne, Claudia nell’Oria (anche se non è presente stasera). Comunque vada, lui vincerà.

Formazioni.

Volley Mesagne: Carla Abbracciavento in palleggio, Dalhis Liguori opposta, Martina Escher e Valeria Cristofaro di banda, Alessandra Iacca e Iole Carbone centrali, Francesca Galuppi libero.

A disposizione di coach Simone Giunta: Martina Demilito, Anastasia Albanese, Simona Lapenna, Cristina De Paola e Francesca Rosato.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Giorgia Mastria, Monica Casalino, Elisa Peluso e Chiara Avallone.

Primo set

Il primo punto è un attacco della Vichinga, il primo di una lunga serie. Segue un puntonzo di Escher in bagher. Quella della nostra difesa è un’indecisione grave, appariscente, ma resterà un episodio isolato. Nella seconda parte della gara la nostra difesa raggiungerà, anzi, livelli di eccellenza.

Pallonetto di Giorgia e attacco vincente di Liguori. Sono due ex. L’impiego della Cubanita nel ruolo di opposta è una sorta di stabilizzazione del miscatigghije già felicemente sperimentato a Oria quando c’era lo scambio di ruolo con Giada.

C’è equilibrio. Mesagne appare più aggressivo; Oria più sornione. Le nostre avversarie sembrano particolarmente cariche e la cosa mi pare pure comprensibile: sono un po’ in debito col campionato; la classifica non rende giustizia al talento di Cristofaro e compagnia bella.

Ma la difesa oritana sta gradualmente perfezionandosi e le soluzioni offensive scelte da Annacarla si rivelano felici: un po’ sfruttiamo la consueta vena realizzativa delle attaccanti; un po’ puntiamo sulle centrali, particolarmente ispirate in questa fase del set (12-14).

Mesagne rimonta con Carbone e Liguori (19-19) e a questo punto prendiamo consapevolezza che il finale del parziale sarà palpitante.

Pipe di Amy e mani-fuori di Escher (20-20).

Bel primo tempo di Valeria e tocco magico di Annacarla, una bella conclusione in favore di videocamera (20-22)!

Scambio reciproco di battute sbagliate (21-23) e poi un magnifico muro a uno di Valeria regala alla New Volley 3 palle-set!

Chiaretta sfiora l’ace con un servizio a fil di nastro, ma il Mesagne annulla i nostri primi due tentativi sfiorando il pareggio (23-24).

E’ ancora l’esperienza di Valeria a dare continuità alla straordinaria serie di set consecutivi vinti dalle nostre beniamine (sono già 19; non ne perdiamo uno dal 27 ottobre scorso).

Secondo set

La serie di set positivi, ahimé, sta per finire qui. Mesagne parte a razzo con un perentorio 5-0 (Iacca, Liguori, Escher), ma non disperiamo. Ci siamo già trovati in situazioni simili e siamo riusciti a ribaltarle.

I murazzi di Chiara the Wall e di Paola, in effetti, alimentano le speranze dei tifosi oritani al seguito; le padrone di casa, tuttavia, appaiono particolarmente determinate e impongono un altro break portandosi sul 14-8.

Cristofaro è la consueta capitana coraggiosa, Abbracciavento inventa soluzioni autonome, Escher offre perle di bravura, ma è soprattutto la Cubanita a muovere il punteggio. Tu quoque…

Dalla panchina Monica assiste alla partita con compostezza.

Nel frattempo il libero Galuppi si cimenta anche in alzate decisamente professionali e dev’essere per questo motivo che Abbracciavento, usurpato il suo ruolo, preferisce mettere palloni a terra (16-10).

Proviamo a rientrare in partita con una Paola instancabile e precisa, ma una fast di Carbone e una pipe di Escher soffocano il tentativo di rimonta (20-15).

Entra Demilito per dare più vigore al fondamentale del servizio. L’ultima volta che l’ho vista portava una stampella; fa piacere ritrovarla in forma. Una sua battuta particolarmente creativa ottiene l’apprezzamento di Carbone.

A chiudere il set è Dahlis Liguori, davvero molto brava questa sera: prima un pallonetto, poi un muro insieme a Iacca (25-18).

La serie positiva dell’Oria, in fatto di set, termina qui. Quella delle vittorie è destinata a proseguire.

Terzo set

Partiamo bene con Chiara e Paola (1-3).

Un cartellino giallo tenta di attenuare la carica agonistica di Cristofaro, poi Paola incrementa il vantaggio e Abbracciavento lo riduce (5-6).

E’ a questo punto che l’Oria inserisce la modalità “perfezione” (o quasi). Amy in seconda linea diventa un aspirapolvere di palloni (e in prima linea dispensa bordate), Alessia è il perno di una difesa encomiabile, Annacarla è fantastica nelle aperture, Giorgia si rivela preziosa in ogni fase di gioco, Paola è una macchina da punti, le centrali Chiara e Valeria garantiscono un muro-difesa da sogno, oltre che un contributo di punti particolarmente significativo.

Sì, per due set vedremo un Oria da favola.

Non che prima abbia fatto cacare, intendiamoci. Non si è spento neanche nel secondo set, pur perso con un distacco rilevante. Ha giocato da buona squadra normale, ma non è bastato ad impedire al Mesagne di imporre tutta la propria carica agonistica.

Adesso è proprio volley champagne.

Le padrone di casa sono una sponda ideale ad una partita spettacolare perché anche le loro giocate sono meritevoli di applausi. Sull’11-15, però, prendiamo il largo.

Ace di Amy, doppietta di Paola e muro Valeria-Giorgia (12-21).

Mura anche Cristofaro, ma la marcia trionfale oritana riprende con un pallonetto di Valeria, un ace sporco di Paola e la ciliegina finale del muro di Giorgia Valente (16-25). Sembra la partita dell’anno scorso.

Quarto set

L’Oria continua a dare spettacolo. La difesa, in particolare, è da manuale: mettere il pallone a terra nella nostra metà campo sembra davvero un’impresa. Le ragazze mesagnesi (che pure sono giocatrici coi fiocchi) ci riescono solo 6 volte nel parziale; gli altri 6 punti saranno un muro di Iacca ed errori nostri.

Se il muro-difesa sembra costituire la fase più impressionante per efficacia, non va dimenticata la varietà di soluzioni offensive adottate. Valeria e la Vichinga, in particolare, si sbizzarriscono. L’esperta centrale alterna, come di consueto, mano di ferro e mano di piuma; Amy colpisce da destra e da sinistra, senza tralasciare le spettacolari pipe d’origine controllata.

Dall’1-6 iniziale si passa al 7-13 e poi addirittura all’8-17.

Molti scambi sono lunghi, segno che non c’è arrendevolezza dall’altra parte. Abbracciavento avvia l’ultimo tentativo di riscossa, ma il break da 3 è ripagato con un break equivalente delle nostre beniamine (11-20).

Ormai è fatta. Un po’ di sconforto inizia a serpeggiare tra le nostre avversarie. Credo che non sia tanto il rammarico per qualcosa che non si è fatto quanto il senso di impotenza di chi gioca bene ma trova un’avversaria che adesso sembra non avere punti deboli.

Attacco di Paola e palletta di Valeria (12-24).

L’ultimo punto è esemplare: servizio teso di Chiara, attacco mesagnese, difesa di Amy e alzata a centro campo di Annacarla per la pipe della vittoria firmata dalla Vichinga (12-25)!

Una grande vittoria dopo una bella partita.

Vincere un derby (che vale il primato dell’attuale volley femminile brindisino) è sempre una soddisfazione; trovarsi al secondo posto è una soddisfazione storica (non conosco i dettagli del passato oritano e ignoro se vi siano precedenti); credo, però, che i motivi di soddisfazione maggiore per coach Piero risiedano nell’ottimo gioco espresso dalle giocatrici.

Quanto sarebbe bello trascorrere un Natale ad alta quota… Abbiamo forse problemi di vertigini? Tutti al palazzetto per il (durissimo) derby con il Castellana!

Tabellino: Mesagne-Oria 1-3  (23-25,  25-18,  16-25,  12-25)

Mesagne Volley: Abbracciavento 5, Iacca 7, Escher 12, Demilito 0, Carbone 7, Liguori 14, Albanese 0, Lapenna NE, Cristofaro 7, De Paola NE, Rosato NE, Galuppi (L) – All. Giunta.

Muri-punto 9, ace 1, errori in battuta 7.

New Volley Oria: Colarusso 16, Valente 7, Cozzetto 1, Mastria NE, Casalino NE, Diomede 13, Peluso NE, Vinciguerra 11, Leone 20, Avallone 0, Mastrilli (L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 11, ace 4, errori in battuta 9.

Arbitri: Andrea Scarnera e Stefano Chiriatti.

Altri risultati: Castelbellino-Corridonia 3-0, Castellana-Offida 3-2, Giulianova-Copertino 3-2, Porto San Giorgio-Noci 2-3, Cerignola-Jesi 3-1, Monte San Giusto-Recanati 3-1.

Classifica: Castelbellino 27; Oria 23; Corridonia 22; Castellana 21; Copertino 18; Offida e Noci 14; Giulianova 13; Cerignola 8; Mesagne e Recanati 7; Jesi e Monte San Giusto 6; Porto San Giorgio 3.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Cerignola 150,00; Oria 120,00; Recanati 40,00; tutte le altre 0.

Entra in classifica il Recanati: 40 euri per avere un sostenitore locale rivolto frasi offensive nei confronti del primo arbitro durante il 1^ e il 2^ set. Dal 3^ in poi si è calmato.

Prossimo turno: Oria-Castellana, domenica 16 dicembre, ore 18.00.


ORIA-PORTO SAN GIORGIO 3-0

5 dicembre 2018

Domenica 2 dicembre – ore 18.00

L’ennesima trasferta marchigiana, stavolta in quel di Monte San Giusto, si conclude con un’altra bella vittoria. E in questo modo la striscia positiva si allunga a sei successi e l’ultimo set perso risale al lontano 27 ottobre, quando a Jesi eravamo sotto di due parziali e inaugurammo con una bella rimonta la fase d’oro di questa stagione.

Ma non illudiamoci perché il calendario è bizzarro (dobbiamo ancora affrontare Castelbellino, Castellana e Copertino) e la partita più impegnativa sino adesso (Corridonia) non è stata proprio trionfale.

E non illudiamoci neanche di trascorrere una serata facile perché è vero che il Porto San Giorgio, al momento, occupa l’ultima piazza, ma è anche vero che le rossoblu hanno strappato set alle quotatissime Corridonia e Castellana.

E’ una partita che va preparata con la stessa attenzione tattica e mentale delle altre.

A dir la verità, la preparazione alla partita mi sembra più… materiale che mentale: prima del riscaldamento osservo Annacarla che raccoglie denaro dalle compagne. Non so se la nostra palleggiatrice stia facendo la posteggiatrice abusiva come secondo lavoro o se si tratti di una raccolta fondi per gli ingredienti dei panzerotti (nel qual caso vorrei contribuire e soprattutto partecipare) o se stia per pagare il saldo IMU per tutte risparmiando alle compagne inutili file alle poste.

La collega di ruolo, Elisa, è ancora infortunata e in più si aggiunge l’indisponibilità di Monica. Anche in casa marchigiana, però, c’è qualche problema: la palleggiatrice Gulino è infortunata e la sua maglia è stata presa da Levantesi. Non in senso metaforico. Levantesi indossa proprio la maglia con la scritta “Gulino” sul numero 3.

Intanto la macchia di panna accanto al numero di Serena non sfugge allo scrupoloso monitoraggio della coppia arbitrale.

Formazioni.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Giorgia Mastria, Serena Di Paola e Chiara Avallone.

A indisposizione di coach Piero Acquaviva: Monica Casalino ed Elisa Peluso.

Volley Angels Porto San Giorgio: Elisa Levantesi in palleggio, Federica De Toma opposta, Janet Baldassarri e Monica Pierantoni di banda, Adelia Pepa e Giulia Tiberi centrali, Michela Quaglietti libero.

A disposizione di coach Francesco Napoletano: Beatrice Salvucci, Alessia Piersimoni, Alessandra Macchini, Cecilia Stecconi e Alessandra Conforti.

Primo set

Oria un po’ imballato e Porto San Giorgio che scende in campo con un approccio spigliato. Sino al 3-6 i punti, nostri e loro, sono un’esclusiva delle centrali, in particolare di Giulia Tiberi, che si qualifica subito come la più appuntita spina nel fianco brindisino.

La reazione oritana, comunque, non si fa attendere ed è anch’essa un trionfo di centrali (a parte un bell’attacco da seconda linea di Paola, che dà il via al break): ace di Valeria, muro e primo tempo di Chiara, altro ace di Valeria e duplice muro di Chiara (10-6).

La centrale salentina in questa fase è la regina della rete.

Bisogna aggiungere che nel corso dell’intero parziale il muro sarà un’arma decisamente a favore delle padrone di casa (5-0).

Porto San Giorgio spezza l’assedio con Pepa, Pierantoni e De Toma, ma l’Oria si mantiene in avanti grazie ai colpi della Vichinga e a un efficace tocco di seconda di Annacarla (che però è sfuggito alla mia videocamera e quindi dovrà essere ripetuto domenica prossima).

I liberi ospiti si alternano. A giudicare dai loro abbracci in panchina, mi pare che vi sia una sana alternanza centrata sul sostegno reciproco.

Fast di Tiberi a cui segue uno sguardo particolarmente compiaciuto di Baldassarri (foto sotto). Il punteggio, in effetti, premia l’Oria (16-12), ma le ragazze marchigiane si stanno difendendo bene. Davvero si fa fatica a credere che occupino l’ultimo posto, senza contare la prestigiosa presenza in campo di Monica Pierantoni, una che ha giocato per anni in serie A.

Le nostre tigri, comunque, ormai giocano a memoria e conservano il controllo del set con una certa padronanza: grandi difese di Alessia, quattro punti quasi in sequenza per Giorgia (inclusi 2 ace) e imperioso muro di Amy (21-12).

Mura anche Paola, precisa e implacabile come sempre, e poi ci godiamo l’ace conclusivo di Annacarla (25-14).

Secondo set

C’è Chiara Avallone in campo dal primo scambio.

Sull’altro fronte mister Napoletano farà ricorso a tutte le atlete a propria disposizione.

Si prosegue sulla falsa riga del primo parziale con Paola e Valeria in grande evidenza (5-1). Vana un’impossibile difesa di Pierantoni, che tiene vivo un pallone andandolo a recuperare dalla provinciale per Francavilla.

Le ospiti recuperano parte dello svantaggio sebbene l’Oria non allenti la pressione.

In tribuna scatta l’ora dei saluti e della pubblicità: ogni volta che il presidente prende il microfono le stime sulla crescita del pil e dei consumi devono essere riviste. Il presidente del consiglio Conte è costretto a chiedere un altro appuntamento alla Commissione dell’Unione Europea.

Fuga oritana: Paola, Chiara Avallone e Valeria incidono sulla crescita del pil oritano di questa partita (17-10); poi Amy tiene a distanza le avversarie, che avevano tentato un recupero grazie agli attacchi di Pierantoni e al secondo tocco di Levantesi (21-16).

Muro di Tiberi. Molto brava questa giocatrice: ha il volto delicato di una bambina, ma la mano è d’acciaio, senza contare che certi primi tempi li scarica dove vuole prendendoli dal cielo.

In casa brindisina si fa affidamento su una grande fuoriclasse, Paola Colarusso: quando non colloca il pallone negli angolini incustoditi del campo avversario, sfrutta egregiamente il mani-fuori, sia da sinistra che da destra. E’ in questo modo che l’Oria chiude sul 25-19.

Terzo set

Non so se sia stato un calo brindisino o una crescita delle gentili ospiti: fatto sta che il terzo set sarà in perfetto equilibrio dall’inizio alla fine. Anzi, per la verità, l’inizio sarà appannaggio delle atlete marchigiane, che celebrano così il felice rientro in campo di Stecconi e una ritrovata vivacità dalle bande (4-9).

Anche mister Napoletano si mette in evidenza per un colpo di tacco davvero pregevole.

Una delle qualità oritane, comunque, è quella di non scomporsi mai, neanche quando le cose sembrano degenerare. Con pazienza e con lucidità si riprende a macinare buon gioco.

Il massimo svantaggio (6-11) viene gradualmente recuperato grazie ai bei pallonetti di Amy, alle solite difese di Alessia, a un ace di Chiara e a un muro di Valeria.

Sul 13-15 c’è un’azione contestata dalle ospiti, che ricevono un cartellino giallo. E’ segno che la tensione agonistica sta crescendo.

Il pareggio arriva sul 16-16; Porto San Giorgio, però, non intende rimettersi in viaggio così presto e continua a contendere il set lottando palla su palla.

Punto di Pepa (20-20) e le vene del collo di Baldassarri restano attaccate al corpo solo per intercessione divina.

E’ proprio la banda marchigiana a realizzare il punto del 22-22.

Scambi decisivi.

Oria in vantaggio con Paola Boom Boom (23-22).

Un pallonetto della nostra mitica opposta viene salvato col dorso della mano dal libero Quaglietti; l’azione prosegue e Valeria scarica un primo tempo che la difesa maceratese può solo far rimbalzare sul soffitto (24-22).

L’ennesima fast di Tiberi annulla il primo match-ball a disposizione (24-23).

Lo sport a volte è crudele e l’errore fatale che chiude la partita è opera della migliore in campo tra le ragazze marchigiane. Quando il servizio di Tiberi finisce sulla rete può scatenarsi l’esultanza delle giocatrici oritane e del pubblico (25-23).

La novità della serata è costituita da un bel pannello con il volto di una tigre ruggente. Dopo il dirigente Daniele, la prima atleta a finire nelle fauci della tigre per un’intervista è Chiara Avallone, che si difende bene sia in campo che con il microfono.

Domenica prossima si va a Mesagne per il grande derby brindisino. Secondo me, la classifica è bugiarda anche per le nostre vicine, che hanno un roster di tutto di rispetto e una Cristofaro che mi dicono sia in forma smagliante. In ogni caso, il derby è una partita a parte, in cui contano passione e motivazione.

Comunque vada, sarà spettacolo; noi vogliamo ascoltare l’ennesimo ruggito delle nostre tigri (anche se forse le tigri, in realtà, “bruiscono”, ma suona male).

Tabellino: Oria-Porto San Giorgio 3-0  (25-14,  25-19,  25-23)

New Volley Oria: Colarusso 15, Valente 4, Cozzetto 2, Mastria NE, Casalino NE, Diomede 14, Peluso NE, Vinciguerra 7, Leone 11, Di Paola NE, Avallone 1, Mastrilli (L) – All. Piero Acquaviva.

Muri-punto 10, ace 9, errori in battuta 7.

Porto San Giorgio: Baldassarri 3, Levantesi 1, Salvucci 0, Piersimoni 0, Macchini 0, Stecconi 3, Pepa 7, De Toma 5, Pierantoni 6, Tiberi 11, Quagliotti (L), Conforti (L) – All. Napoletano.

Muri-punto 2, ace 3, errori in battuta 9.

Arbitri: Giuseppe Pellè e Felice Curci.

Altri risultati: Jesi-Castelbellino 0-3, Corridonia-Giulianova 3-0, Copertino-Castellana 3-2, Offida-Mesagne 3-1, Noci-Monte San Giusto 3-1, Recanati-Cerignola 3-2.

Classifica: Castelbellino 24; Corridonia 22; Oria 20; Castellana 19; Copertino 17; Offida 13; Noci 12; Giulianova 11; Mesagne e Recanati 7; Jesi 6; Cerignola 5; Monte San Giusto 3; Porto San Giorgio 2.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Cerignola 150,00; Oria 120,00; tutte le altre 0.

Nessun provvedimento.

Prossimo turno: Mesagne-Oria, domenica 9 dicembre, ore 18.