ORIA-SPONGANO 3-1

24 aprile 2012

Domenica 22 aprile 2012 – ore 18.00

Vittoria inattesa ma sudata, voluta e meritata per le ragazze di Mino Delli Santi.

Dopo 96 giorni di astinenza (89 giorni senza punti) l’Oria riassapora il gusto della vittoria e lo fa in una data speciale: il 22 aprile è il compleanno del coach e di Nanna. Quest’ultima diventa maggiorenne; Marcello lo è già da un paio d’anni.

Se i compleanni portano bene, vorrà dire che per domenica prossima e soprattutto per i play-out ci si attrezzerà. In settimana partiranno le rettifiche da comunicare agli Uffici Anagrafe competenti: il 29 aprile sarà la data di nascita di Mino, Angela e Noemi; il 6 maggio quella di Desy e Ivana; il 13 maggio festeggeranno Federica e Giulia; il 20 maggio sarà il compleanno di Simona e Giorgia; il 27 maggio sarà il genetliaco di Leo, Simonina e Daniela.

Non bisogna lasciare nulla di intentato.

Perché l’Oria vuole salvarsi.

E proprio la motivazione manifestata in campo dalle ragazze è il segnale più bello di questa serata. La partita non è stata perfetta sul piano tecnico (e come avrebbe potuto esserlo in condizioni di emergenza come quelle in cui versano le furie rosse?), ma la voglia c’è. Adesso l’obiettivo è consolidare il penultimo posto e poi cerchiamo di giocarci un’intera stagione ai play-out. Si può fare.

In questa domenica avrei voluto aggiungere un’altra tappa nel mio percorso di conoscenza di Oria ritornando al santuario di San Cosimo. C’ero stato l’ultima volta, in tenda, nel dicembre del 1996. Purtroppo, però, devo rinunciare al mio proposito perché la zona sembra più affollata del concerto del 1^ maggio. Non immaginavo che gli oritani fossero devoti al punto da recarsi in pellegrinaggio al santuario ogni domenica pomeriggio…

In realtà, mi spiegherà il presidente che l’affollamento è dovuto soprattutto alla Fiera.

Formazioni.

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Simona Minetti opposta, Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia schiacciatrici, Daniela Lo Noce e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Desy Calderone, Federica Peluso e Simona Bianco.

La perdurante (e giustificata) assenza di Stefania Guacci e Annacarla Cozzetto, dunque, costringe il ventenne allenatore oritano a riproporre la stessa formazione d’emergenza del Maria Pia.

Problemi anche in casa Spongano: Alessandra Stefanelli non fa il riscaldamento e Federica Cutaia non c’è (la qual cosa mi dispiace sul piano personale ma rappresenta un danno per la formazione ospite vista la brillante prestazione della centrale nell’incontro di andata).

Lo Spongano schiera dunque Enrica Strambaci in palleggio, Fiorella Giaffreda opposta, Francesca Piccinini-senza-una-i ed Elisa Marti schiacciatrici, Elena Contaldo e Anna Grazia Maggiore centrali, Antonella Zacheo libero.

A disposizione di coach Marcello De Carlo: Alessandra Stefanelli, Fabiana Montagna, Francesca Marti e Fiorella Rizzello.

Le squadre si schierano sul parquet per salutare il gentile pubblico. Osservo che sulla maglia di Francesca Marti, soltanto sulla sua, manca il logo dello sponsor (pavimenti Marti).

Perché? – mi chiedo.

Nonostante l’omonimia, per il pavimento di casa la giocatrice preferisce forse rivolgersi alla concorrenza (magari alla ditta Pavarredo…)?

La maglia è stata lavata con il candeggio sbagliato?

Primo set

Uno scambio che è già un’anticipazione della partita: muro di Leo ed è 1-0 per l’Oria. Non ci saranno molti muri e Simona non ne farà altri; il punto non è questo. Il punto è la capacità di adattamento di Leo: non si mette in gioco soltanto come palleggiatrice, ma butterà il veleno su ogni pallone cercando di trarne il meglio. Vedremo anche ace ingegnosi, difese, qualche attacco, secondi tocchi.

Leonessa di cognome, più o meno, e soprattutto di fatto.

Un nostro errore in battuta e poi la sette di Giulia (2-1).

Un altro errore in battuta e poi l’attacco di Nanna (3-2).

Insomma, ci facciamo il mazzo per costruire e completare azioni con successo e poi serviamo fuori o sulla rete. Se adesso sbagliamo il terzo servizio consecutivo, sento che Marcello festeggerà il compleanno mandando la squadra affanculo…

No, non sbagliamo. Anzi, allunghiamo sul 5-2 e poi ci facciamo rimontare (5-6).

Ma ci son voluti 9 scambi prima che una giocatrice ospite mettesse a terra il primo pallone (il 5-4 di Giaffreda); grande difesa delle brindisine.

E questa sera, inoltre, l’Oria ha due killer spietati. Non implacabili (perché avranno entrambi qualche momento di pausa nel secondo set) ma determinati, precisi e in grado di alternarsi. I killer sono Ivana e Nanna.

Prima Ivana: bomba in lungolinea, diagonale millimetrica e astuto pallonetto. Oria conduce per 9-7 e sul terzo errore in battuta adesso si può anche chiudere un occhio.

Fast di Daniela, agile e leggiadra come la farfalla tatuata di Belen (10-8).

La capitana confermerà la bella prestazione di Taranto, sfiorando la doppia cifra.

Splendido attacco di Nanna dopo una magia di Leo (una difesa che è allo stesso tempo passaggio) e “sette” di Giulia (12-10).

De Carlo scuote la propria squadra con una sostituzione: esce Francesca Piccinini-senza-una-i ed entra Fabiana Montagna, una delle rare atlete che non si lega i capelli. Il suo taglio trendy glielo consente.

Dopo il pareggio della nuova entrata (12-12), l’Oria effettua lo scatto decisivo: errore in battuta ospite, ace di Leo (che piazza la palla sul lato destro della difesa salentina), attacco di Nanna ed ulteriore servizio vincente di Simona (16-12).

Ivana incrementa il vantaggio e poi replica colpo su colpo alle azioni di Maggiore (20-15).

Dopo un attacco di Marti (Elisa), Ivana replica l’ace di Leo ed è proprio quest’ultima a chiudere il parziale con un tocco di seconda ardito e spettacolare (25-16).

Secondo set

Spongano ha ottenuto 5 vittorie nelle ultime 8 partite conquistando ben 15 punti. E’ una media play-off, non play-out. Un set vinto non dovrebbe indurre alla tranquillità di fronte a simili cifre.

E in effetti nel secondo parziale la musica cambia.

A guidare la riscossa leccese è il talento di Fiorella Giaffreda, coadiuvata dai colpi di Maggiore (le due giocatrici rossoblu piazzano i primi muri ospiti).

Sul 2-8 Marcello chiama il time-out ma la sua squadra continua a tentennare: maluccio la ricezione, distratta la difesa, spuntati gli attacchi (è l’unica fase in cui Nanna e Ivana faticano a passare) e confusa la costruzione del gioco.

Simona Minetti prova a tenere in piedi la baracca, ma il vantaggio ospite continua ad aumentare (4-12).

Un muro di Giulia ed un attacco di Nanna da posto due tengono viva la speranza (13-17) finché la palleggiatrice ospite, Enrica Strambaci non si impone come viceprotagonista del parziale: secondo tocco in rovesciata che atterra nel nostro posto quattro ed ace che fulmina la nostra ricezione (14-20).

Giaffreda è incontenibile: mani-fuori da destra e saetta da sinistra (15-22).

Nanna prova a resistere (17-22), ma il set lo chiude una doppietta di Montagna (17-25).

Terzo set

L’Oria concentra nei primi tre scambi del terzo set le sue peggiori cacate in ricezione e in attacco (0-3). Da adesso in poi le atlete di Marcello saranno meravigliose. Senza contare l’arrivo di Supernanna!

La neomaggiorenne piazza un lungolinea esemplare e mura un attacco ospite. Brava Nanna! Ma pure da minorenne putèv’ murà ogni tanto…

Ace di Daniela, attacco ospite sulla rete e doppietta della cegliese magica!

Dopo un altro ace di Daniela coach De Carlo chiama il time-out, ma la striscia positiva della New Volley non è terminata: muro di Giulia e voliamo a +6 (9-3)!

Elisa Marti sorprende la nostra ricezione con un servizio vincente, ma le furie rosse replicano con la stessa arma: 11-5.

A questo punto si apre una fase della gara caratterizzata da una lunga alternanza di punti: Contaldo/Nanna, Giaffreda/Pocahontas, Montagna/Simona, tiro nostro in rete/Daniela (15-9).

La capitana coraggiosa piazza un’altra fast ma sull’altro fronte Giaffreda riduce lo svantaggio (16-13).

Dopo tre nostri errori consecutivi, l’opposta salentina completa la rimonta (17-17).

Punto limpido di Nanna e punto contestato di Simona. L’Oria è avanti (19-17), ma viene nuovamente ripreso a causa di due muri consecutivi (Marti e Strambaci): 20-20.

La consuetudine secondo cui nei momenti delicati ci squagliamo questa volta viene finalmente ribaltata e speriamo che sia una svolta definitiva: tiro ospite fuori d’un soffio, bomba di Ivana ed errore in battuta brindisino (22-21).

Ivana strepitosa: mette a terra una diagonale, poi va a servire e realizza un ace (24-21)!

Abbiamo 3 palle-set a disposizione, ma una è sufficiente visto che Supernanna ottiene un mani-fuori che a giudicare dal rumore non dev’essere stato indolore (25-21).

Il set è dell’Oria e si tratta anche del primo punto conquistato in questo disgraziato girano di ritorno. Non è mai troppo tardi.

Quarto set

Primo tempo di Giulia, ace di Giaffreda, mani-fuori di Nanna e mani-fuori di Simona (4-3).

Cerchiamo di andare fino in fondo! Cerchiamo di vincere la partita!

Brava Ivana, ma Marti tiene Spongano agganciato (6-6).

Guizzo di Montagna (8-10) e repentino recupero delle furie rosse: Nanna, Leo (quarto ace personale) e muro di Giulia (11-10).

Una caratteristica di Fabiana Montagna è il sorriso istantaneo che segue il punto. Di solito le autrici di un punto attraversano prima la fase del raptus agonistico e urlano con la stessa espressione amichevole di Godzilla; soltanto quando vengono abbracciate dalle compagne si concedono sorrisi e distendono i lineamenti del volto. Montagna, invece, sorride appena la sfera tocca il terreno.

Grazie agli attacchi di Ivana e ai pallonetti di Maggiore, il set resta in equilibrio (14-14).

De Carlo reintroduce Francesca Piccin(i)ni (al posto di Marti), ma è l’Oria a tentare la fuga con un secondo tocco della Leonessa ed un mani-fuori di Supernanna (16-14).

Non capita tutti i giorni di veder giocare una Francesca Piccin(i)ni. Non so se l’atleta salentina abbia deciso di giocare a pallavolo in funzione del nome oppure se abbia cambiato nome in relazione all’attività agonistica… Sono tentato di chiederle una foto a fine partita, ma poi rinuncio perché sono timido.

Una difesa dello Spongano viene fatta astutamente passare da Strambaci ed atterra docilmente nella metà campo oritana. Non sono sicurissimo dell’identità dell’autrice del punto, ma potrebbe essere stato proprio il libero Zacheo.

Poco male; Nanna sistema tutto e ci riporta avanti (20-16).

Vorrei trasferirmi sul lato dell’Oria per poter fotografare l’eventuale esultanza finale, ma dato che la mia posizione fino adesso ha portato bene, il “signor Minetti” e il signor Votano me lo impediscono.

Equilibrio: primo tempo Maggiore e primo tempo Giulia (21-17), fast Maggiore e attacco Ivana (22-18), punto Giaffreda (da ferma) e mani-fuori Ivana (23-19).

Fast di Daniela (24-19)!

Approfittando di una distrazione, mi precipito sul lato del campo oritano.

Lungolinea di Piccinini-senza-una-i e tiro a lato delle brindisine (24-21). Forse è il caso che torni dov’ero.

No, non serve: sbaglia anche Spongano e la terza palla-match è quella buona (25-21)!

Abbiamo vinto! Siamo penultimi! So’ soddisfazioni…

I tifosi festeggiano la squadra e in particolare il coach nel giorno del suo compleanno.

Per restare in tema di scaramanzia, Giulia fa un’osservazione interessante: dovrebbe tornare in gita scolastica e non allenarsi anche nelle prossime settimane. L’allenatore ha espresso parere negativo; attendiamo quello degli esercenti la potestà genitoriale.

Non so cosa penseranno di noi a Spongano. Forse condivideranno la mia teoria delle compatibilità (alcune squadre sembrano adatte a giocare con altre, a prescindere dal gap tecnico) e ci eleggeranno a bestia nera stagionale.

Noi siamo entrati nel clima play-out. E domenica grande scontro al vertice (basso) della classifica: Brindisi-Oria.

Tabellino: Oria-Spongano 3-1 (25-16, 17-25, 25-21, 25-21)

New Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Calderone NE, Gallo Ingrao 16, Peluso NE, Basile 9, Minetti 6, Nannavecchia 18, Leone 7, Bianco NE, Lo Noce 8, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, ace 8, errori in battuta 9.

Punti fatti 63 (media-set: 15,7), errori-punto 31 (media-set: 7,7).

Spongano: Contaldo 2, Strambaci 6, Giaffreda 16, Stefanelli NE, Montagna 6, Marti F. NE, Piccinni 1, Marti E. 10, Maggiore 10, Rizzello NE, Zacheo 1 (L) – All. De Carlo.

Muri-punto 4, ace 5, errori in battuta 6.

Punti-fatti: 52 (media set: 13), errori-punto 29 (media-set: 7,2).

Fette di torta” su 175 scambi: PF Oria 36%, PF Spongano 29,7%, EP Oria 17,7%, EP Spongano 16,6%.

Arbitri: Francesco Di Maria e Vito Caragnano..

Altri risultati: Presicce-Mesagne 3-1, Ugento-Collepasso 3-0, Galatina-Tempesta TA 3-1, Brindisi-Cutrofiano 0-3, San Giorgio-Trepuzzi 3-0, Nardò-Casarano 3-1.

Classifica: Mesagne 58; Ugento 53; Presicce 52; Galatina 49; Cutrofiano 48; Tempesta TA 46; San Giorgio 38; Collepasso 33; Trepuzzi e Spongano 28; Nardò 27; Casarano 20; Oria 13; Brindisi 11.

Verdetti: Per l’accesso ai play-off restano 4 squadre in lizza per 2 posti: Ugento, Presicce, Galatina e Cutrofiano.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Spongano 432,00; Nardò 337,00; Presicce 250,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi e Ugento 61,00; Mesagne 45,00; Oria 30,00; Tempesta TA 26,00; Cutrofiano e Galatina 25,00, San Giorgio, Collepasso e Casarano 0,00.

Colpaccio dello Spongano: 302 euri in un colpo solo e la squadra salentina conquista il vertice della classifica a sole tre giornate dal termine!

Due multe in una partita sola: 250 euri “per aver i propri tifosi, a fine gara, circondato gli arbitri strattonandoli e spingendoli tanto da richiedere l’intervento della Forza Pubblica”. E poi altri 52 euri per la sospensione di due dirigenti.

Prossimo turno: Brindisi-Oria, domenica 29 aprile, ore 18.00.


TEMPESTA TARANTO-ORIA 3-0

15 aprile 2012

Sabato 14 aprile 2012 – ore 18.30

Probabilmente la pioggia porta bene ad una squadra che si chiama… Tempesta. Meteorologia a parte, la partita del Maria Pia non ha avuto storia: troppo ampio il divario tecnico tra le padrone di casa e l’Oria. Troppo pesanti le assenze che ci avrebbero permesso almeno di provarci.

In casa rossoblu si mantiene un certo understatement e per prudenza si parla ancora di salvezza, ma la rincorsa ai play-off continua inesorabile con la settima vittoria consecutiva.

Per l’Oria il massimo obiettivo è il terzultimo posto (o il penultimo; dipende dal risultato di Casarano domenica). Alla luce del calendario che adesso ci propone Spongano, Brindisi e Casarano, viene da chiedersi: ce l’amma sciucàte a fa’ le prime 10 partite visto che quelle che contano saranno soltanto le ultime 3…?!

Giocare al Maria Pia in trasferta è una sensazione un po’ strana per chi ha frequentato questa palestra. Sarei tentato di restare a casa e di fare una pennichella prolungata fino alle 18 per assaporare il gusto di arrivare in palestra, una volta tanto, cinque minuti prima dell’inizio della partita.

C’è l’inossidabile signor Ugo. C’è la sua altrettanto inossidabile caffettiera. Forse ci sono ancora i solleciti di pagamento per l’affitto della palestra (lasciati insoluti dall’Uomo del Monte).

A non esserci (non in campo, almeno) sono le palleggiatrici dell’Oria. Tutte e tre (Stefania, Annacarla e Noemi) bloccate da malanni.

Incredibile.

A inizio stagione avere tre palleggiatrici sembrava quasi un lusso e adesso sono cadute come birilli una dopo l’altra…

Per poco, speriamo.

Intanto il virus delle palleggiatrici (virus di Setter) è stato isolato da un’equipe medica giunta appositamente dal Mount Sinai Hospital di New York. E’ un virus nuovo, sconosciuto, in grado di selezionare le vittime in base al ruolo colpendo in via esclusiva le palleggiatrici.

Ce lo ha spiegato il dottor Jonathan Miller: “Il virus di Setter è un virus selettivo che colpisce soltanto alcune categorie di persone: le palleggiatrici. La trasmissione avviene per contatto con un pallone infetto oppure attraverso le vie respiratorie. I primi sintomi sono la dissenteria, a volte un dolore allo stomaco ed una forte insofferenza emotiva verso la parola “doppia”. Riteniamo che possano esserci anche dei portatori sani. Per ulteriori approfondimenti, però, dobbiamo completare le nostre analisi”.

A scopo preventivo, Gaia Angiulli ha giocato con una mascherina e Simona Leone si è toccata in un punto del corpo ben preciso (in alto a sinistra) per tutta la durata della partita. Federica Peluso, che si è soltanto allenata da palleggiatrice durante qualche riscaldamento (ma ha sostituito Noemi in Under18) a fine partita è stata ritirata dalla squadra dalla madre, che l’ha iscritta ad un corso di arpa celtica.

Ma dove la scienza non è ancora in grado di fornire risposte ci si è rivolti alla spritualità. Il padre di Noemi ha benedetto il parquet con un corno, una coccinella ed un quadrifoglio prima di porgerli alla figlia.

La partita maschile finisce tardi e così resta soltanto mezz’ora per il riscaldamento. Sembra il riscaldamento di Ridolini: uno contro uno, dopo due minuti si passa agli attacchi, dopo altri due minuti in fretta e furia si passa ai servizi.

Formazioni.

Tempesta Taranto: Gaia Angiulli in palleggio, Mimma Ventruti opposta, Valentina Moro e Claudia Quero laterali, Adriana Cardone e Rosanna Galiulo centrali, Federica Cofano libero.

A disposizione di coach Davide Monopoli: Michela Palmisano, Daniela Fanelli, Federica Litti, Sarah Marino e Fabiana Bozzetto.

New Volley Oria: Simona Leona in palleggio, Simona Minetti opposta, Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia laterali, Giulia Basile e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Desy Calderone, Federica Peluso e Simona Bianco.

Primo set

Vediamo un po’.

Simona Leone non è nuova al ruolo di palleggiatrice: a parte l’epoca del minivolley, quando lo praticava con una certa costanza, lo ha rispolverato in un paio di occasioni ai tempi dell’Uomo del Monte e poi quest’anno durante qualche rotazione occasionale.

Simona Minetti e Giorgia Mastria ritornano ai ruoli di inizio stagione (rispettivamente opposta e libero), abbandonati però a partire dalla quinta giornata.

Il primo punto è di Daniela, ma la Tempesta inizia subito a forzare il servizio con Valentina Moro (5-1).

Schiacciatrici a confronto: lungolinea di Ivana e bolide scagliato da Quero (6-2).

Due tiri fuori dell’Oria, un riuscito primo tempo di Galiulo e un ace di Ventruti. Nonostante la buona volontà della squadra, l’assetto tattico d’emergenza non porta frutti; il set ha già un proprio destino (8-3).

Fanno punti Giulia, Simona e Ivana, ma due delle più positive atlete della squadra di casa, Galiulo e Moro, infilano un mini-break da tre (15-7).

L’Oria apre una parentesi in questo parziale di sofferenza e gran parte del merito è di Simona Minetti, l’atleta che sta adattandosi meglio agli sconvolgimenti tattici a cui ci ha costretti il virus delle palleggiatrici. Dopo un delizioso pallonetto di Ivana che vale il 15-12, coach Monopoli chiama il time-out e spazza via la rilassatezza che forse stava facendosi strada tra le proprie atlete.

La Tempesta chiude di fatto il set: muro della Cubana, mani-fuori di Ventruti, ace di Angiulli e punto di Moro dopo un miracolo difensivo di Cofano (21-12). Molto positiva la prova del libero tarantino.

C’è tempo per un altro muro di Cardone e per una palletta-furbetta di Quero: il primo parziale finisce con un eloquente 25-14.

Secondo set

Show di Valentina Moro in avvio di secondo set: prima una diagonale, poi una palletta, poi un attacco che segue un salvataggio difensivo della stessa schiacciatrice ionica. E al centro del gioco tarantino c’è ovviamente Gaia Angiulli, precisa nel suo mestiere, ma anche molto insidiosa in battuta (5-0).

Il servizio della Tempesta non ha mai lasciato tregua alle brindisine. Bisogna, comunque, evidenziare che, a parte qualche prevedibile problema di assestamento, Giorgia ha disputato una gara attenta e grintosa.

Le fast di Daniela sono state l’altra bella sorpresa della serata. Ne ha fatte più oggi che nel resto del campionato…

Con gli attacchi di Simona movimentiamo un po’ il tabellone segnapunti, ma dall’altra parte c’è una coppia di centrali particolarmente pregiata che contribuisce a mantenere le distanze: la Cubana si dedica ai primi tempi e Rosanna alle fast (11-4).

Con una Ventruti così affidabile, una Quero in grande crescita e una Moro brillante, dev’essere un piacere per Angiulli poter scegliere tra tante soluzioni. Ma dev’essere un piacere anche per le compagne essere servite da una palleggiatrice così talentuosa.

Mentre zia Gaia dà soddisfazione ai parenti in tribuna, Annacarla si rende utile alla causa oritana e cerca sul catalogo “Avon” qualche collega di ruolo in offerta speciale. Bisogna dire, comunque, che Leo – tra una grattata metaforica e l’altra – sta facendo degnamente il proprio dovere. E’ l’ennesima conferma dello spirito di disponibilità e di sacrificio di questa ragazza.

Errore in battuta dell’altra Simona, ma è un peccato veniale: dopo 20 partite da libero aveva perso l’abitudine (12-5).

Sul 15-8 nuova accelerazione della Tempesta con quattro punti consecutivi.

Entra la battitrice specializzata Michela Palmisano, poi facciamo punti con Ivana, Leo (bel tocco di seconda) e Nanna, ma il set è già scivolato via: magia di Angiulli e attacco di Moro dopo l’ennesimo salvataggio di Cofano (25-15).

Abbiamo concluso con un punto in più rispetto alla prima frazione, comunque. Facciamo progressi.

Terzo set

La partita scorre loffia e scontata anche nel terzo set. Le brindisine stanno impegnandosi e non si può eccepire nulla da questo punto di vista. La Tempesta mantiene il controllo della gara e deve solo preoccuparsi di tenere alta la concentrazione.

Bene le centrali: Daniela continua a collezionare fast, ma le repliche di Cardone e Galiulo sono immediate (9-6).

Pochi muri questa sera, ma non vorrei avrei “frainteso” alcuni palloni finiti sul nastro dalla parte ospite.

Piano piano la partita comincia ad offrire un po’ di vivacità tecnica.

La pipe di Ivana va a segno e la nostra capitana coraggiosa realizza con un ace il sesto punto personale (11-8).

Angiulli compie un capolavoro: con la mano piazza un pallonetto all’indietro che atterra con precisione all’angolo del nostro posto quattro.

Subito dopo è la volta di un pallonetto più tradizionale di Valentina Moro (13-8).

Leo passa un pallone difficile a Pocahontas, che lo schiaccia con determinazione: un’azione bellissima che purtroppo viene annullata dal fischio dell’arbitro. Era doppia. Ed era vero. Ma già era assai ca chedda pall’ l’aveva salvata e passata con precisione alla centrale (grattandosi metaforicamente, peraltro); mo vuè pur’ ‘u tocc’ pulìte…

La legge non ammette eccezioni e noi conserviamo solo il ricordo del gesto tecnico. Chissà se la quinta e la sesta palleggiatrice dell’Oria sapranno fare altrettanto nelle prossime settimane…

Sul 16-9 un tentativo di rimonta delle furie rosse: Ivana ingarra un attacco colpendo con l’esterno del pugno, Giulia mura un’offensiva dal centro e poco dopo piazza una sette (17-13).

Imprecisioni della Tempesta e attacchi vincenti di Nanna (20-18). La schiacciatrice cegliese ha scelto la fase finale dell’incontro per dare il meglio di sé.

Fast di Galiulo, doppietta di Nanna e lungolinea fuori misura delle tarantine: Oria a un passo dal pareggio (22-21)!

E’ solo un’illusione.

Nonostante la buona rotazione brindisina, la partita la chiude Valentina Moro con una diagonale ed un lungolinea (25-22).

E’ finita una di quelle partite che non si vede l’ora che finiscano anche se bisogna dire che gli ultimi cinque minuti sono stati emozionanti.

La Tempesta svolge diligentemente il compitino, ma è meglio giudicarla sulla base delle imprese compiute con il Cutrofiano e con l’Ugento. All’andata avevo parlato di una classifica bugiarda e ingenerosa; una volta tanto ho azzecato la valutazione.

L’Oria ha fatto quello che poteva. Pur in una partita opaca come i bilanci della Lega Nord, qualcosa di buono si è visto: la prova di Daniela, la capacità di adattamento di Simona e la determinazione di Giorgia. E’ tutta esperienza.

Tabellino: Tempesta Taranto-Oria 3-0 (25-14, 25-15, 25-22)

Tempesta Taranto: Ventruti 6, Palmisano 0, Cardone 9, Moro 14, Quero 5, Litti NE, Marino NE, Angiulli 4, Galiulo 8, Bozzetto NE, Cofano (L) – All. Monopoli.

Muri-punto 2, ace 7, errori in battuta 4.

Punti-fatti: 46 (media set: 15,3), errori-punto 19 (media-set: 6,3).

New Volley Oria: Carone NE, Calderone NE, Gallo Ingrao 6, Peluso NE, Basile 3, Minetti 6, Nannavecchia 9, Leone 2, Bianco NE, Lo Noce 6, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 1, ace 1, errori in battuta 3.

Punti fatti 32 (media-set: 10,7), errori-punto 29 (media-set: 9,7).

Fette di torta” su 126 scambi: PF Tempesta 36,5%, PF Oria 25,4%, EP Oria 23%, EP Tempesta 15,1%.

Arbitri: Donato Colucci e Giuseppe Latronico.

Altri risultati: Mesagne-Ugento 3-0, Spongano-Presicce 2-3, Trepuzzi-Galatina 0-3, Cutrofiano-Nardò 3-0, Casarano-San Giorgio 3-1, Collepasso-Brindisi 3-0.

Classifica: Mesagne 58; Ugento 50; Presicce 49; Tempesta TA e Galatina 46; Cutrofiano 45; San Giorgio 35; Collepasso 33; Trepuzzi e Spongano 28; Nardò 24; Casarano 20; Brindisi 11; Oria 10.

Verdetti: La giornata spezza definitivamente in due la classifica: sarà il San Giorgio a fare i play-out (con Collepasso, Trepuzzi, Spongano, Nardò, Casarano, Brindisi e Oria). Salvezza matematica per Presicce, Galatina, Tempesta e Cutrofiano.

Le ultime incertezze ormai riguardano soltanto i play-off promozione: oltre al Mesagne, restano due posti per cinque squadre (Ugento, Presicce, Galatina, Tempesta e Cutrofiano).

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 337,00; Presicce 250,00; Spongano 130,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi e Ugento 61,00; Mesagne 45,00; Oria 30,00; Tempesta TA 26,00; Cutrofiano e Galatina 25,00, San Giorgio, Collepasso e Casarano 0,00.

Entra in classifica anche il Galatina: 25 euro per gli insulti all’arbitro da parte di un isolato tifoso.

A tre giornate dalla fine soltanto 3 squadre restano immacolate (e lo sono anche sul piano dei provvedimenti ai tesserati senza sanzioni pecuniarie): San Giorgio, Collepasso e Casarano.

Prossimo turno: Oria-Spongano, domenica 22 aprile, ore 18.00.


ORIA-PRESICCE 1-3

3 aprile 2012

Domenica 1^ aprile 2012 – ore 18.00

Gap Volley Presicce Acquarica.

Non so cosa indichi quel “Gap” presente nella denominazione della società di Presicce. Forse è il nome di uno sponsor. Forse è un acronimo (Giocatrici Acquarica Presicce, Gruppo Antagonista Proletario, Globalizzazione Applicata alla Pallavolo, ecc.). A me viene sempre più spesso da pensare al “gap” inteso come “divario, varco, lacuna”.

Mettiamo da parte il divario tecnico, che è indiscutibile (e aumenta i meriti delle nostre ragazze, che in due set, tra andata e ritorno, sono riuscite a colmarlo).

Il concetto di divario mi venne prepotentemente in mente all’andata associando la statura di Germana Fanelli a quella delle nostre atlete.

Oggi lo stesso concetto l’ho associato ad un’immagine, anzi ad una scena.

Mentre Germana Fanelli è già nel cortile del palazzetto di Oria e svetta nella sua imponenza, alcune atlete dell’Oria arrivano trafelate e strette a bordo di un’utilitaria. Ci hanno messo quattro minuti per disincastrarsi. Pubblicamente non posso dire quante ce ne fossero in quella macchina perché è un numero superiore a quello consentito dal codice della strada (e la macchina è mia…), ma già come presentazione appare subito evidente che tra le due formazioni c’è un certo divario, un gap.

Non credo, infatti, che Fanelli sia venuta a Oria schiacciata in un’utilitaria con almeno tre compagne ed altrettanti borsoni.

Ahimé, nel corso della gara ben altri saranno i gap tra Fanelli e la nostra pur generosa squadra di furie rosse, ma ci arriveremo con calma.

Per la cronaca, l’espressione “Mind the gap” in copertina è la scritta che si trova ai bordi delle piattaforme della metropolitana di Londra (“Attenzione allo spazio vuoto”, più o meno).

E’ inutile ripetere che la caratteristica più originale del Presicce è la sua composizione internazionale in virtù della presenza di un’atleta statunitense e di un’atleta canadese, entrambe molto simpatiche fra l’altro.

Ed anche molto corrette: mai una protesta, mai una lamentela, mai una parolaccia. Sono così perché le parolacce in italiano ancora non le sanno? Sono così per natura? Sono così per cultura sportiva?

Quando vivevo a Londra – scrive Beppe Severgnini – ero convinto che, se fossero state istituite le Olimpiadi della buona educazione, l’Inghilterra le avrebbe stravinte. Nessuna nazione al mondo, pensavo, è più cortese. (…) Poi, qui in America, ho capito che gli inglesi sono, in fondo, dei dilettanti”. (1)

Simona Leone si è data alle belle arti e con il Das ha realizzato una scultura in miniatura di coach Marcello in una sua tipica posizione: inginocchiato e urlante con le braccia alzate. Ricorda un po’ l’urlo di Munch. Congratulazioni.

Questa sera il palazzetto di Oria è più affollato della Sezione Politici del carcere di Bari: prima di noi gioca l’Oria maschile, dopo di noi giocherà la Iuvenilia femminile. Mentre scrivo dev’essere ancora in corso di svolgimento la partita della prima divisione giovani inizialmente programmata per le 3 della mattina di lunedì.

Alcune mamme riescono a percepire nell’aria una differenza tra l’odore di una partita di pallavolo maschile e quello di una partita femminile. In questo caso non si tratta di un gap – intendiamoci; non si tratta, cioè, di odori più forti o più deboli, migliori o peggiori; si tratta di odori diversi. Questione di sfumature. Roba di ormoni, probabilmente.

Solo le mamme di giocatrici o di giocatori, secondo me, hanno nasi così raffinati (ed allenati).

Chissà se dopo la partita dei maschietti la rete è stata riposiziona a misura di campionato femminile o se è stata ulteriormente sollevata a misura di Fanelli.

Mentre il Presicce sembra al completo, l’Oria deve fare a meno di due palleggiatrici: Annacarla e Noemi. C’è sempre Stefania, è vero, ma lo spettacolo ne risente perché si torna ai ruoli tradizionali, che rimarranno fissi per tutta la partita (a parte la rotazione in cui Giulia fa l’opposta). Non siamo più abituati a tanta monotonia.

Formazioni.

New Volley Oria: Stefania Guacci in palleggio, Simona Leone opposta, Maria Nannavecchia e Ivana Gallo Ingrao laterali, Giulia Basile e Daniela Lo Noce centrali, Simona Minetti libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Desy Calderone, Federica Peluso, Giorgia Mastria e Simona Bianco, ossia le promettenti piccine della società, che nella foto sotto posano con il presidente. L’oro di Oria.

Valentina De Tommaso presente. Lucrezia Liace presente.

Gap Volley Presicce: Chiara Passaseo in palleggio, Alanna Rutan opposta, Jamie Marie Voyvodic e Simona Armida laterali, Germana Fanelli e Sonia Mazzotta centrali, Alessandra Calò libero.

A disposizione di coach Alfredo Montanile: Lorena De Giorgi, Federica Coppola, Ilaria Negro, Valentina Ricchiuto, Chiara Greco e Angelica Rizzello.

Primo set

Servizio di Ivana: ace!

Altro servizio di Ivana: altro ace!

Se andiamo avanti così per altre 73 battute, possiamo vincere la partita.

Sul 3-0 le nostre aspettative vengono subito ridimensionate da tre micidiali attacchi da posto due di Alanna Rutan, da una fast e un muro di Fanelli e da un altro muro a due Fanelli-Passaseo (che, nel dubbio, attribuisco alla palleggiatrice perché è amica di Silvietta).

L’intesa tra la sequoia e la giovane alzatrice salentina è diventata perfetta, come attesta un passaggio magico della Passaseo che vale il 6-7.

Ma Ivana sta carica e con una doppietta firma il sorpasso: 9-8.

Rutan va a segno anche dalla seconda linea, poi passa in prima, mura con Mazzotta e attacca da posto quattro: 10-11.

L’opposta californiana sta giocando addirittura meglio che nella partita d’andata, quando già si era segnalata come una delle più forti nel suo ruolo, probabilmente la più forte (Taurisano permettendo). Non sono trascorsi neanche 10 minuti e i palloni messi a terra da Rutan sono già 6.

Primo tempo di Giulia e terzo ace di Ivana, che sfrutta un errore di valutazione della ricezione leccese: Oria assapora nuovamente il delizioso gusto del vantaggio (13-12).

Non sappiamo come finirà, ma è già certo che si tratta di un’altra squadra rispetto a quella vista a Trepuzzi: c’è determinazione e il gioco appare più efficace.

Pallonetto di Armida, muro di Fanelli e missile indifendibile di Rutan (13-15).

Le squadre, a questo punto, perdono un po’ di lucidità: a discapito del Presicce si registrano un bagher in rete ed una difesa di Leo che viene accompagnata con lo sguardo… dentro il campo leccese, ma a sbagliare di più, purtroppo, è l’Oria.

Ace di Rutan che vale il 14-19.

Incredibile questa ragazza: nel primo set realizzerà 9 punti, fra l’altro con un certo eclettismo: 4 attacchi da posto due, 2 attacchi da posto quattro, un muro, una pipe e un ace.

La sua impronta ha segnato indelebilmente questo parziale, oltre che la walk of fame a Hollywood.

L’Oria, comunque, non si arrende e rosicchia due punti. Sul 16-19 coach Montanile non vuole correre rischi e chiama il time-out.

Rientrate sul parquet, le due squadre si affrontano colpo a colpo: Leo, Ivana e ancora Leo per le furie rosse; Fanelli, Mazzotta (muro) e la solita Rutan per il Presicce.

Sul 19-23 incolpevole doppia per il Koala, che ha tentato di salvare una palla disperata, e attacco fuori misura delle padrone di casa (19-25).

Vince Presicce, ma l’Oria è presente. E lo spettacolo non manca.

Secondo set

Il rientro in campo è sfavillante: Giulia attacca efficacemente da opposto, Nanna va a segno da sinistra, Daniela mura un attacco ospite da posto due e Stefi ne mura un altro da posto quattro (4-0). Dopo aver subìto 5 muri-punto nel primo set, adesso siamo noi a bloccare il Presicce.

Nel frattempo Giorgia sta armeggiando in panchina con una tuta. Forse si è strappata e la sta rammendando; da lontano non è chiaro.

Quella di dominare uno squadrone come il Presicce è una bella sensazione, ma purtroppo dura poco.

Alanna Rutan piazza una diagonale (4-1), Nanna trova le mani del muro avversario (5-1), ma poi subiamo il ritorno delle salentine. In particolare, siamo in difficoltà con i primi tempi di Germana Fanelli (5-6).

A tal proposito sorge un conflitto di competenze tra Simona e Ivana.

Grande Daniela, nuovamente a muro con la collaborazione del Koala, fast e primo tempo di Fanelli, attacchi di Ivana e Leo, replica di Rutan (10-10).

La partita è intensa.

Allungo oritano con Giulia che inaugura la propria collezione di “sette” (mi hanno detto che i primi tempi staccati dalla palleggiatrice si chiamano così). Ne metterà a terra diversi nell’arco della gara. E per la seconda volta consecutiva la nostra centrale diciassettenne chiuderà in doppia cifra.

Rutan e Mazzotta accorciano lo svantaggio (14-12), Daniela tira una fast destinata al gentile pubblico ma fortunatamente toccata da un’atleta ospite (15-12).

Per l’ennesima volta è Alanna Rutan a guidare la riscossa del Presicce: dopo aver attaccato efficacemente, inaugura una serie di servizi che creano grosse difficoltà alla ricezione brindisina. Ne approfittano Armida e Fanelli (15-16).

Col risultato in equilibrio si registrano dei cambi. Entrambi i tecnici decidono di alzare il muro: Marcello sostituisce Nanna con Giorgia, Montanile introduce Coppola per la palleggiatrice Passaseo.

Mentre Giorgia completa tutta la rotazione in prima linea per intimidire Fanelli, Coppola resta sul parquet soltanto per uno scambio.

Poi succede qualcosa di strano.

Ad Acquarica ero rimasto colpito dal limitato numero di errori-punto delle ragazze di Montanile, oltre che da un gioco particolarmente gradevole a vedersi. Gradevole, il gioco, resta gradevole, ma il Presicce adesso si macchia di 6 errori-punto in 9 scambi. Un po’ è merito della difesa locale, che oppone resistenza e induce le attaccanti leccesi a cercare soluzioni ardite, ma questo break di 8-2 è uno sviluppo inatteso e spalanca scenari da sogno per Daniela & compagne (22-18).

Dentro Negro per Voyvodic e – se la vista non mi inganna – è proprio la nuova entrata a beffare la difesa brindisina con un intelligente appoggio al termine di un lunghissimo scambio (22-19).

Il “noooo!” di Marcello si esaurirà soltanto a metà del quarto set.

I brutti presentimenti del nostro coach, per fortuna, vengono spazzati via dalla grinta delle furie rosse e in particolare da una Giulia superlativa: mani-fuori con un primo tempo e attacco da opposta in replica ad un’efficace azione della Rutan (24-20).

E’ un errore del Presicce in fase di costruzione a permettere all’Oria di pareggiare il conto dei set (25-20).

Terzo set

L’Oria sa già di essere costretto ai play-out (lo sappiamo da novembre…), ma sa anche che una posizione in classifica migliore potrebbe permettergli confronti meno impegnativi con le avversarie del girone A.

Per Presicce la posta in gioco è ancora più alta. I play-off, che questa squadra meriterebbe per la qualità e la spettacolarità del suo gioco, vanno difesi con le unghie da inseguitrici temibili.

La partita, insomma, promette emozioni.

Rutan attacca, Nanna risponde.

Dopo l’opposta statunitense, sale alla ribalta un’altra grande protagonista della partita: Germana Fanelli. Tra fast, muri e primi tempi, è già arrivata a quota 15 punti (ed è ancora a metà del cammino, più o meno).

Perché si trova qui? Non si vergogna? E’ come se Miljkovic partecipasse a un torneo rionale di scuole elementari. Impegnandosi, per giunta! E’ questo impegno che mi fa rabbia. Vuoi giocare in serie C? Vabbè, sono fatti tuoi. Ma non impegnarti, almeno. Fai finta… Gioca in un altro ruolo (libero, per esempio)… Gioca con una benda sugli occhi… Gioca saltellando su una gamba sola… Gioca sui roller…

La prova di forza della Fanelli (che chiuderà a 28 punti) spiega la reazione di Leo quando, sul 2-5, la nostra giocatrice riesce a murare la sequoia salentina al termine di uno scambio infinito: mentre le compagne esultano come se avessero vinto lo scudetto, la Leonessa urla la propria soddisfazione correndo lungo tutto il perimetro del campo.

Poi esce dal palazzetto, sempre circondata da urla di giubilo e dal lancio di coriandoli dai balconi, e tenta di dirigersi verso il santuario di San Cosimo dopo aver commissionato l’accensione di fuochi d’artificio dal Castello.

Il presidente Mino la blocca a fatica. In fondo, stiamo perdendo e siamo ultimi in classifica.

La centrale del Presicce non ci mette molto a riprendersi: il suo primo tempo scheggia il parquet (3-6) e Marcello chiama un time-out monotematico: “Germana Fanelli, un dramma sociale per l’Oria. Ipotesi di riduzioni del danno”.

Attacco di Ivana e fast di Mazzotta. Mandi una centrale in seconda linea e spunta l’altra… E’ come spalare l’oceano con una forchetta.

Dopo l’immancabile attacco di Rutan (5-9), comunque, l’Oria pareggia con un muro di Pocahontas e un ace-culo di Ivana (9-9): servizio sul nastro e pallone che cade giù a piombo, impossibile da recuperare. Non ci sono posizioni o riflessi che tengano.

La leggenda racconta che il mago Di Pinto allenasse i propri giocatori a mirare sul nastro per favorire questa situazione, ma è una voce che resta in attesa di conferme.

Purtroppo le nostre ragazze appaiono stanche, stremate. I miracoli difensivi non mancano (le due Simone e Ivana), ma il Presicce accelera bruscamente con Mazzotta, Fanelli e Rutan (9-14).

Sorge il sospetto che tra il San Vito dei Normanni e il Presicce ci sia stata un po’ di confusione l’estate scorsa: forse le americane destinate all’A2 erano Rutan e Voyvodic.

Giulia interrompe il break, ma la necessità di coprire i colpi provenienti dal centro provoca un po’ di confusione nella nostra pur generosa difesa. Che a volte sembra un autoscontro.

Sei errori-punto consecutivi sull’11-17 sono il sintomo più evidente di una fase di crisi, fisica oltre che mentale. Marcello concede una pausa alla Leonessa, sostituita da Desy.

Punto di Voyvodic, poco prolifica in attacco questa sera, ma assai convincente in fase di copertura, e il Presicce dispone di 13 palle-set. Spreca la prima, ma offre a Fanelli la seconda. E Fanelli non spreca (12-25).

Quarto set

Dubbi dell’intervallo: l’Oria ha dato tutto e sta per crollare oppure rientreremo in partita?

Considerazioni sul Presicce: a me è piaciuto di più all’andata. Era come se praticasse un esercizio di bel gioco con tanta varietà di azioni in una compiaciuta consapevolezza della propria armonia. Questa sera è più cinico: prova le tante alternative a propria disposizione ma se qualcosa non funziona si concentra sulle opzioni più efficaci, a costo di ripeterle fino all’esasperazione.

Rutan ha già il braccio caldo? Si punta su Rutan per tutto il primo set.

Fanelli mette ripetutamente palla a terra? Vai con Fanelli.

A breve Mazzotta passerà dal centro? Allora Mazzotta riceverà palloni a bizzeffe.

Meno spettacolo, tanto risultato.

Il punto di Rutan non può mancare, poi esce fuori Supernanna con 3 mani-fuori in 5 scambi (3-4). E’ lei la nostra speranza. E’ lei che può farci fare il salto di qualità perché per il resto le ragazze stanno già facendo quello che possono. Encomiabili.

Purtroppo, però, ci scontriamo con una marziana, Germana Fanelli: due primi tempi, una fast e un muro sono il conto salato del suo passaggio in prima linea (4-7).

Sugli spalti sono da tempo presenti le atlete della Iuvenilia Oria e della Nike Volley Lecce, in attesa di giocare la propria partita. Siamo al quarto set e il risultato è relativamente incerto.

Magica “sette” di Giulia ed immediata replica di Mazzotta (6-11). Molto brava anche questa giocatrice. Non molti punti fino a questo momento, ma, adesso che sta sbloccandosi, la seconda centrale riceverà ampia fiducia da Passaseo, particolarmente oculata nelle sue scelte tattiche. La palleggiatrice leccese ha un’altra caratteristica peculiare: l’espressione del volto di chi ti sta prendendo per i fondelli. O prende davvero sempre per i fondelli oppure è proprio l’espressione naturale e la creatura è innocente. Chiederemo a Silvietta.

Ancora Mazzotta e ancora Rutan (7-14).

Le atlete della Nike Volley lasciano gli spalti e si dirigono verso gli spogliatoi. Ecco, lo sapevo! Siamo sotto di sette punti e ci trattano come se fossimo la Grecia di fronte alla crisi economica. Danno per scontato che siamo già spacciati. Grazie per la fiducia…

Doppio muro dell’Oria: prima Giulia, poi Nanna (9-14)!

Primo tempo di Mazzotta, attacco di Stefania (non so come, ma si è trovata a giocare da opposta), errore ospite e punto di Nanna (12-15)!

Grande cuore oritano. E grandi difese, soprattutto.

Invece di contribuire allo spettacolo, mantenendo la partita nell’incertezza, Passaseo decide di puntare ancora su Fanelli: due punti e Presicce va sul 12-17, altri due punti della centrale (dopo un attacco di Leo) e il disavanzo aumenta ulteriormente (13-19). E sì, così siamo buoni tutti… Perché non provi a fare punto con i bagher del libero da seconda linea…?

Marcello ripropone, con buoni risultati, il temporaneo cambio Giorgia-Nanna (con Giorgia che ormai serve in modo perfetto), subiamo l’ennesimo attacco di Fanelli e poi andiamo a segno con un’altra magia della coppia Koala-Pocahontas (17-21). C’è ancora speranza.

Fast Mazzotta e bel pallonetto di Ivana (18-22). C’è sempre speranza, ma un poco di meno.

Presicce si conferma squadra matura e con i nervi saldi: nessun tentennamento nel momento finale e le ultime zampate recano le firme di Mazzotta, Armida e Rutan, che chiude in bellezza esattamente come aveva cominciato (18-25).

Dopo la foto con le americane del Presicce, trascorro la serata a contare i punti realizzati da Germana Fanelli.

Intanto sul parquet sono scese le ragazze di coach Laudisa, nota produttrice di talenti. Tutte altine le creature. Saranno le Antonaci del futuro. Saranno le Fanelli del futuro. Dovremmo cogliere l’occasione per opzionarle in blocco o – in subordine – per sottoscrivere un trattato di non belligeranza ventennale.

Conclusioni: un ottimo Presicce che si conferma squadra completa e ricca di individualità notevoli: brillano Passaseo, Fanelli e Rutan, ma tutte hanno giocato molto bene.

All’Oria non si può rimproverare nulla. Le ragazze hanno cancellato la brutta esibizione di Trepuzzi con una gara combattiva e ben giocata.

In appendice a questo articolo invio un caloroso saluto ad Annacarla.

Tabellino: Oria-Presicce 1-3 (19-25, 25-20, 12-25, 18-25)

New Volley Oria: Carone NE, Calderone 0, Gallo Ingrao 11, Peluso NE, Guacci 2, Basile 10, Mastria 0, Nannavecchia 9, Leone 7, Bianco NE, Lo Noce 3, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 7, ace 5, errori in battuta 6.

Punti fatti 42 (media-set: 10,5), errori-punto 26 (media-set: 6,5).

Gap Volley Presicce: De Giorgi NE, Coppola 0, Negro 1, Ricchiuto NE, Fanelli 28, Voyvodic 3, Greco NE, Armida 7, Mazzotta 9, Passaseo 1, Rutan 21, Rizzello NE, Calò (L) – All. Montanile.

Muri-punto 9, ace 2, errori in battuta 9.

Punti-fatti: 69 (media set: 17,2), errori-punto 32 (media-set: 8).

Fette di torta” su 169 scambi: PF Presicce 40,8%, PF Oria 24,9%, EP Presicce 18,9%, EP Oria 15,4%.

Arbitri: Dario Murra e Giuseppe Valente.

Altri risultati: Galatina-Mesagne 2-3, Ugento-Cutrofiano 3-1, Nardò-Tempesta TA 1-3, San Giorgio-Spongano 3-1, Collepasso-Casarano 3-0, Brindisi-Trepuzzi 1-3.

Classifica: Mesagne 55; Ugento 50; Presicce 47; Tempesta TA e Galatina 43; Cutrofiano 42; San Giorgio 35; Collepasso 30; Trepuzzi 28; Spongano 27; Nardò 24; Casarano 17; Brindisi 11; Oria 10.

Verdetti: Mesagne matematicamente ai play-off; Ugento matematicamente… salvo; Collepasso, Trepuzzi e Spongano matematicamente ai play-out.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 337,00; Presicce 250,00; Spongano 130,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi e Ugento 61,00; Mesagne 45,00; Oria 30,00; Tempesta TA 26,00; Cutrofiano 25,00, Galatina, San Giorgio, Collepasso e Casarano 0,00.

Nessuna sanzione.

Prossimo turno: Tempesta Taranto-Oria, sabato 14 aprile, ore 18.30.

NOTE:

(1) SEVERGNINI, B., Italiani con valigia, Rizzoli, Milano, 1993, pag. 197.