Domenica 18 dicembre 2011 – ore 18.00
Che Oria-Tempesta sarebbe stata una partita diversa dalle altre lo si poteva immaginare. Troppe relazioni, troppi trascorsi, troppe storie in comune perché sul parquet non ci fosse il desiderio di fare bella figura e ovviamente di vincere. La sfida agonistica è stata anche una serie di sfide individuali e questo ha reso l’incontro particolarmente vivace e vibrante. Sul parquet bella figura l’hanno fatta entrambe le squadre, ma solo una, ovviamente, ha vinto: la Tempesta.
Quello che non si sarebbe potuto immaginare sono stati alcuni eccessi, francamente censurabili, ma tra persone di sport si sa che tutto finisce al fischio finale dell’arbitro e forse potremmo anche fare a meno di parlarne se non per invocare lo spirito del Natale che cancella ogni residuo di rancore.
Oltretutto voglio ricordare in questa sede la figura di una delle figure più limpide del secolo scorso, l’ex-dissidente e poi presidente della Cecoslovacchia, Vaclav Havel, appena scomparso:
“I princìpi tendono a unire piuttosto che a dividere: sono i parametri sui quali si misura la legittimità dei nostri interessi” (1).
Uniti dai princìpi di rispetto e di sportività, dunque, subordiniamo ad essi i nostri interessi agonistici. Buon Natale a tutti; pace e serenità alle nostre squadre e al mondo.
Piuttosto, spostiamo l’attenzione sulla partita perché è stata una bella partita condita da un finale emozionante. Sarebbe stato interessante ascoltare in quei frangenti la telecronaca dei Lucchetta del Golfo (di Taranto), ma la felice sperimentazione in streaming avviata l’anno scorso purtroppo non è stata rinnovata.
Sugli spalti presenze prestigiose. Silvietta, forse perché stanca del viaggio, non se la sente di scendere sul parquet nonostante le pressioni dello scrivente. Valentina, invece, viene respinta al riconoscimento perché la colorazione dei capelli non corrisponde a quella del documento (violacei con meches azzurre e pois rosa). E poi Lucrezia, giunta con l’intento di far nascere la bambina al centro del parquet durante un intervallo. Il presidente aveva già indossato il camice e la mascherina per procedere al parto, ma evidentemente i tempi non sono ancora maturi. Per “lo sgravamento” ci si aggiorna al 15 gennaio, ore 18.20 (Oria-Brindisi, intervallo tra il 1^ e il 2^ set).
A proposito di presidenti, si registra la presenza dello storico patron della Palafiom, Marco Urago. E’ in Puglia in attesa che le Nazioni Unite riconoscano, dopo il Sud Sudan, un altro nuovo Stato dove poterlo spedire (si parla del Nord Etiopia, della Kamchatka orientale o della Repubblica Autonoma di Bergamo Bassa).
Formazioni.
New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Stefania Guacci opposto, Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia laterali, Daniela Lo (staccato) Noce e Giulia Basile centrali, Simona Minetti libero.
In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Federica Peluso, Simona Bianco e Giorgia Mastria, che ha portato i pasticcini (brava quella figlia; tanti auguri!).
Tempesta Taranto: Gaia Angiulli palleggiatrice, Mimma Ventruti opposto, Valentina Moro e Claudia Quero laterali, Rosanna Galiulo e Adriana Cardone centrali, Federica Cofano libero.
A disposizione di coach Davide Monopoli: Michela Palmisano, Maria Giovanna Carcas Regnaud, Daniela Fanelli, Federica Litti, Fabiana Bozzetto e Rosaria Toma.
Finalmente posso vedere all’opera Gaia Angiulli, unica reduce (insieme alla vicecoach Laura Passaro) della storica Tempesta della B1, quella che guardò Mel Gibson dall’alto in basso nello spogliatoio di Matera.
In realtà, l’avevo già vista all’opera in amichevole e contro il Casarano, rimanendone favorevolmente impressionato tanto per l’efficacia quanto per l’eleganza del suo gioco (nonché per la sconvolgente somiglianza con la palleggiatrice turca Seda Eryuz).
Primo set
Avvio volitivo per l’Oria e primo punto siglato da Nanna, ma le ospiti trovano subito un break da 4, si portano in vantaggio e non saranno più superate (2-4).
Le brindisine sono toniche, difendono e attaccano, ma la Tempesta sfoggia subito un’arma in più che contribuirà a fare la differenza tra le due squadre: il muro. Prima Galiulo poi Cardone stoppano così gli attacchi della New Volley e in più impongono 3 ace con Ventruti, Angiulli e Moro (uno a testa, per fortuna).
Il punteggio è 7-12. Da questo momento in poi il parziale risulterà equilibratissimo, con le furie rosse che, anzi, riusciranno a rosicchiare tre punti. Non basterà e questi piccoli sbandamenti iniziali, dunque, risulteranno determinanti.
Coach Monopoli sostituisce l’ex-massafrese Quero con Fanelli. Dopo Germana, dunque, ecco un’altra Fanelli sul nostro cammino in meno di una settimana. La tempestina si guadagnerà sul campo la conferma nei set successivi.
Molto bene Nanna (11-14): con 5 punti nel parziale, la nostra virtuosa schiacciatrice sembra prenotare il titolo di top-scorer anche per questa sera. Purtroppo, però, le cose andranno diversamente e il rendimento offensivo tenderà un po’ a calare.
Trova conferma, invece, la fama di Gaia Angiulli, probabilmente la migliore palleggiatrice del campionato. Sicuramente quella stilisticamente più apprezzabile.
Ma è apprezzabile anche lo sforzo compiuto dall’Oria per recuperare il set: Simona è strepitosa in difesa, Annacarla è precisa nella distribuzione del gioco e Giulia si segnala per un muro e per l’ace che vale il pareggio (18-18)!
Sul 19-19 va in prima linea Rosanna Galiulo e nessuno dei suoi transiti in zona d’attacco sarà indolore per l’Oria. Nessuno. Primo tempo seguito da un mani-fuori di Moro (19-21).
Nanna ottiene il punto, ma Rosanna conclude uno scambio (tenuto in vita dai salvataggi di Simona) con un altro primo tempo (20-22).
Muro Daniela-Stefania e a questo punto Rosanna ci colpisce con una fast (seguita anche in questo caso da un mani-fuori di Valentina).
Sul 21-24 Ivana ha la bravura e il sangue freddo per annullare due palle-set e coach Monopoli preferisce tranquillizzare la propria squadra con un time-out (23-24).
Il furore agonistico dell’Oria viene compromesso da un dannatissimo errore in battuta che regala il set alle nostre avversarie (23-25). Nella testa di Marcello in quel momento non devono esserci pensieri natalizi, ma il set è stato intenso e l’Oria sta giocando.
Secondo set
Parte bene l’Oria, con il Koala e Nanna (5-3), mentre Galiulo, per ora, si è dovuta accontentare di un solo punto.
Massimo vantaggio per l’Oria con un altro attacco di Stefania (9-6), poi subiamo il pareggio (ace di Valentina) e ci riportiamo avanti con Ivana (10-9).
A questo punto c’è il black-out che decide il parziale. La Cubana va a servire e costringe sistematicamente la nostra ricezione a rinculare (scusate il termine poco elegante, ma non saprei come esprimere diversamente il concetto) per raccogliere le sue battute lunghe.
E’ un tipo di servizio perfido. Primo: perché ti tiene nel dubbio “va fuori o va dentro?”. Secondo: quando hai risolto il dubbio (“beh, per non rischiare figure di cacca, è meglio se la prendo”), ormai hai perso frazioni di secondo preziose, la manovra di arretramento è scomposta e la precisione del bagher non può essere ottimale.
In questo modo non riusciamo a costruire azioni decenti. Annacarla prova a risolvere gli scambi da sola (senza successo) per correggere la traiettoria del pallone oppure i nostri attacchi si infrangono sul muro Galiulo & Ventruti. E naturalmente non può mancare un primo tempo della centrale tarantina.
In questo modo subiamo un break da 9 e ci giochiamo il set (10-18).
Nanna, Daniela e Ivana mettono palloni a terra, ma lo fanno pure Galiulo e Moro. Il divario non viene intaccato (17-25).
Terzo set
Bruttissimo rientro in campo per l’Oria, che subisce sia la botta psicologica che il gioco brillante delle ospiti. E paga anche l’ormai annosa sofferenza in ricezione.
Si parte da 0-5, che poi diventa 1-7 a causa di un secondo tocco “spinto” di Angiulli. Non è un secondo tocco porno; intendo dire che è un secondo tocco più teso, più veloce. L’ennesima magia della palleggiatrice tarantina.
Poi succede qualcosa. Sullo stile di Angiulli l’arbitro ed io evidentemente la pensiamo in modo diverso: quella che per me è eleganza leggiadra per la direttrice di gara sono infrazioni; in più la Tempesta manda sulla rete o fuori campo un bel numero di attacchi. Le due squadre non hanno sbagliato molto stasera, ma le tarantine concentrano nel terzo set una serie impressionante di errori-punto (14).
In più, registriamo il buon momento delle nostre centrali: Giulia piazza due ace consecutivi e pareggia (10-10), la capitana coraggiosa mura Ventruti e firma così il sorpasso (12-11).
La Tempesta ritorna avanti con i punti di Fanelli (14-17), ma l’Oria non ci sta a perdere, difende con le unghie e contrattacca. Alcuni scambi sembrano infiniti.
Mura Stefania, mura Giulia e la difesa non lascia cadere palloni a terra per 6 scambi consecutivi. Conduciamo per 20-17, commettiamo un’invasione, ma andiamo nuovamente a segno con Ivana e con un ace del Koala (22-18). Nella Tempesta entrano la palleggiatrice Carcas Regnaud e il libero Toma.
Cardone schiaccia a terra una ricezione lunga e Ivana replica con un bolide.
Sul 24-19 Ventruti annulla due palle-set, ma è Nanna a sigillare il parziale con un bel mani-fuori da posto quattro (25-21).
Quarto set
Rosanna Galiulo impone due muri consecutivi (1-3), osserva la diagonale di Stefania e l’errore di una compagna (3-3) e poi scarica a terra tre primi tempi consecutivi (3-6).
Sarà il suo set (8 punti).
Sarà la sua partita (21 punti).
Non era affatto male come opposto, ma come centrale questa ragazza fasanese sta disputando un campionato stratosferico. Sembra nata per questo ruolo. Implacabile. Perfetta. Cos’altro aggiungere se non “sangu!”?
Ma il grande cuore della New Volley si materializza con un attacco di Stefania e con l’ennesimo muro di Giulia (7-9). Altra nota di soddisfazione per i golosi: il Koala è tenuto a portare le paste in settimana.
La Tempesta non sbaglia più in attacco e continua a difendere con tenacia. Questo aumenta ai nostri occhi i meriti dell’Oria, che, nonostante la buona prova delle avversarie, riesce a recuperare dall’8-14 al 16-15. Vanno a punti Daniela (fast e muro), Nanna (attacco ed ace) e soprattutto Stefania (due belle diagonali ed una palla appoggiata con astuzia nell’angolino del posto cinque).
Galiulo passa in prima linea, ma fortunatamente la stima dei danni si ferma a tre punti. Quanto basta, però, per restituire il vantaggio alla Tempesta, in cui nel frattempo è rientrata Maria Giovanna Carcas Regnaud (17-18).
Più che il cognome di una palleggiatrice, sembra il cognome di una regina francese del XVIII secolo…
Due lungolinea della Tempesta (Moro da sinistra, Ventruti da destra) pongono le ospiti in una posizione di vantaggio per il rush finale (18-20).
Ma il rush finale presenta ancora sorprese ed emozioni.
Prima c’è una fase di cambi-palla degna di una partita di serie A, un’alternanza perfetta che merita di essere ricostruita punto per punto: diagonale di Ivana che centra l’ex-compagna Valentina Moro, primo tempo Cardone, battuta fuori di Valentina (evidentemente ancora un po’ stordita dalla pallonata precedente…), muro della Cubana, splendido pallonetto di Nanna e replica in fotocopia di Fanelli (21-23), diagonale stretta di Stefania (22-23), mani-fuori di Fanelli dopo che per tre volte eravamo riusciti a contenere Galiulo (22-24).
A questo punto la Tempesta ha due palle-match.
La prima è un pallonetto di Galiulo che finisce sulla rete (stranezze dello sport: per quattro set ha schiacciato a terra pure le nuvole e poi si inceppa su ‘sta caccolina…); la seconda è annullata da Ivana con una diagonale perentoria (24-24).
Stefania è inarrestabile e l’Oria ribalta così la situazione: palla-set per le brindisine e possibilità di pareggiare il conto dei set (25-24)!
Un’invasione annulla il vantaggio (25-25).
Un po’ di culo (alias nastro) aiuta il successivo attacco di Ventruti (25-26).
Il punto finale è di Valentina Moro, che chiude con successo l’ultima azione offensiva (25-27).
Beh, ci sono ancora un paio di altre… azioni offensive, ma ne abbiamo già accennato all’inizio. Diciamo che i tifosi dell’Oria e le giocatrici della Tempesta si scambiano gli auguri di Natale.
La squadra tarantina ha dimostrato di essere sottostimata in classifica, ma la terza vittoria in quattro partite contribuisce a rilanciarne le quotazioni.
L’Oria resta a secco nonostante una partita generosa ed anche ben giocata (mai così pochi errori-punto quest’anno), il che lascia una certa amarezza.
Buon Natale a tutti!
Tabellino: Oria-Tempesta Taranto 1-3 (23-25, 17-25, 25-21, 25-27)
New Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Cozzetto 1, Gallo Ingrao 10, Peluso NE, Guacci 16, Basile 7, Nannavecchia 11, Bianco NE, Lo Noce 8, Mastria NE, Minetti (L) – All. Presta.
Muri-punto 7, aces 8, errori in battuta 9.
Punti fatti 53 (media-set: 13,2) errori-punto 25 (media-set: 6,2).
Tempesta Taranto: Ventruti 17, Palmisano NE, Cardone 8, Moro 12, Carcas Regnaud 0, Fanelli 11, Quero 1, Litti NE, Angiulli 3, Galiulo 21, Bozzetto NE, Cofano (L), Toma (2L) – All. Monopoli.
Muri-punto 14, Aces 6, errori in battuta 10.
Punti-fatti: 73 (media set: 18,2), errori-punto 37 (media-set: 9,2).
“Fette di torta” su 188 scambi: PF Tempesta 38,8%, PF Oria 28,2%, EP Tempesta 19,7%, EP Oria 13,3%.
Arbitri: Francesca Morleo e Vito Caragnano.
Altri risultati: Ugento-Mesagne 3-2, Nardò-Cutrofiano 3-1, Galatina-Trepuzzi 3-0, Presicce-Spongano 3-0, San Giorgio-Casarano 3-0, Brindisi-Collepasso 3-1.
Classifica: Mesagne e Ugento 23; Galatina e Presicce 21; Cutrofiano 19; San Giorgio 18; Tempesta TA 15; Nardò 14; Collepasso e Trepouzzi 13; Spongano 12; Casarano 8; Brindisi 7; Oria 3.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Presicce 250,00; Nardò 246,00; Brindisi 61,00; Mesagne 45,00; tutte le altre 0,00.
L’Assi Brindisi scavalca il Mesagne grazie ad una multa di 26 euro (sospensione di un dirigente per proteste), ma la coppia di testa Presicce-Nardò rimane distante.
C’è una menzione per l’Oria, fortunatamente senza sanzioni pecuniarie: “Diffida per mancata rettifica dati anagrafici dell’atleta Lo Noce Daniela sul tesseramento FIPAV. La società è tenuta all’immediata rettifica”.
Sicché la capitana coraggiosa si chiama Lo Noce e non Lonoce.
Ma – porca miseria! – sono due anni che scrivo le cronache e i tabellini delle sue partite; ci fosse stata ‘na cazz’ d’ vota ca m’avvisava ca ‘u cognome era sbagliate…!
Appello alla FIPAV: squalificatela per un mese.
Prossimo turno: Spongano-Oria, domenica 8 gennaio, ore 18.00.
NOTE:
(1) HAVEL, V., Il vincolo della sovranità e la libertà degli uomini, “La Repubblica”, 5 marzo 2000.
La foto di copertina è tratta da http://www.repubblica.it