GALATINA-ORIA 3-2

22 gennaio 2013

Fantastica Ida

Domenica 20 gennaio 2013 – ore 18.30

Il palazzetto di Galatina ispira a Marcello strani pensieri, tra il macabro e il megalomane. In sostanza il tecnico oritano detta le proprie ultime volontà, che consistono nell’intitolazione di un palazzetto dello sport ad Oria e di uno a Taranto. Sono dettagliate anche le prescrizioni sulla lapide che dovrà contenere una mia vignetta al posto della fotografia. “PalaPresta” sarà dunque il futuro nome della struttura di via Crocifisso. Per non creare equivoci il palazzetto di Taranto si chiamerà invece “PalaCeres”, prevedendosi un contributo da parte dell’azienda al cui fatturato l’allenatore diversamente irsuto contribuisce in modo consistente.

In via Chieti ci accoglie un cane benestante con la doppia cuccia.

Cuccia

Detto questo, entriamo subito nel vivo della partita perché le cose da raccontare non mancano.

Formazioni.

Magic Pavarredo Galatina: Francesca De Paolis palleggiatrice, Ilaria Palumbo opposta, Daniela Calò e Silvia De Paolis di banda, Mara Serra ed Elisabetta Potì centrali, Patrizia Villani libero.

A disposizione di coach Andrea Perinelli: Lulù De Vito, Benedetta Carachino, Giulia De Pasquale, Greta Mazzeo, Laura Albino e Giorgia Ascalone.

L’addetta alla potatura del cespuglio di riccioli di Ilaria Palumbo durante il riscaldamento è Silvia De Paolis. E’ la giocatrice a cui Lulù De Vito aveva sistemato con cura la treccia a Leporano. Evidentemente si fa a rotazione per questo genere di servizi; fra due settimane Ilaria Palumbo pettinerà Mara Serra, poi l’esperta centrale galatinese farà la permanente a Patrizia Villani e così via.

Silvia De Paolis

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone di banda, Sara Giuffrè e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.

In panchina con mister Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Noemi Votano, Simona Bianco, Veronica Parisi e Daniela Lo Noce.

Chi ha avuto la cacarella in settimana è costretta alla tribuna; il turn-over funziona così.

Primo set

Si comincia con un ruggito della Leonessa, poi Palumbo presenta il proprio biglietto da visita con due attacchi da posto due (4-3). A Leporano questa giovane opposta non mi aveva lasciato un bellissimo ricordo; stasera si imporrà come una delle più brillanti protagoniste della gara e – direi – del campionato.

Ilaria Palumbo

Le centrali brindisine mettono la freccia: ace di Sara e muro di Giulia, che poco dopo piazzerà anche un risoluto primo tempo (6-8).

Si apre una breve fase connotata da errori-punto che comunque non influiscono sul risicato vantaggio ospite né alterano la gradevolezza del match (11-13).

“Mi sembra che la difesa del Galatina stia contenendo bene Ida, ancora a secco di punti” – è l’osservazione che faccio a questo punto e che, alla luce di quello che sta per accadere sul parquet, conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che avrei bisogno di frequentare un corso serale di fondamenti della pallavolo.

Sara contro Serra

Si apre, purtroppo per noi, la fase decisiva del parziale, quella in cui il Galatina impone un perentorio break di 8-1: primo tempo e servizio vincente di Potì, doppietta di Palumbo, punto dell’Oria con un primo tempo di Sara, doppietta di De Paoliskova (per distinguerla dalla palleggiatrice…) e duplice errore delle brindisine che induce Marcello a fermare il gioco (19-14).

Il timeout è produttivo: la nostra difesa si fa più diligente (ammirevole un salvataggio di Annacarla) e andiamo a segno con Ida e con un pallonetto di Ivana (20-19).

Palumbo, con il nastro che aiuta gli audaci, e Ida con un pallonetto: il parziale è ancora aperto (22-21).

La nostra magica opposta replica anche ad un mani-soffitto di Calò (23-22), che poco dopo salva la sua squadra stendendo la mano tra palla e parquet.

Daniela Calò

Alla diagonale di Ida (24-23) risponde Potì con un primo tempo spiazzante, ma anche in questo caso parte del merito va diviso con Calò, protagonista di una difesa miracolosa su attacco di Ida (25-23).

Secondo set

Il culo della Leonessa, tanto efficace nel derby con l’Assi, questa sera perde colpi: un suo tiro attraversa praticamente tutto il nastro tenendo la palla in bilico come un equilibrista del circo che cammina sulla corda e poi atterra dove non avrebbe dovuto.

Ma ad andare in tilt è la nostra ricezione, messa a dura prova dagli insidiosi servizi di Potì (7-1).

Elisabetta Potì

La grandezza di Ida, qualche errore salentino e il felice transito in prima linea di Daniela (un pallonetto ed un muro per la capitana che alla fine del primo set aveva rilevato Sara) permettono all’Oria di riprendere quota (9-6).

La partita è intensa e attraversa adesso una fase di equilibrio; bello il duello a suon di punti tra le due opposte.

Sul 16-10 scatto delle brindisine, con Ida a segno da seconda linea e Leo direttamente in battuta (16-14).

Sul 18-14 entra sul parquet Laura Albino, mitica fuoriclasse del Tuglie negli anni delle indimenticabili sfide con la Palafiom Taranto. Poco dopo entra anche Lulù De Vito.

Galatine

Colgo l’occasione per ringraziare lei e De Paoliskova per le Galatine di Galatina anche se devo ricordare che l’anno scorso l’accostamento della città della taranta alle caramelle al latte mi costò aspri commenti da parte di giocatrici che quest’anno sono andate a rinforzare il Maglie.

L’ace di Annacarla bilancia gli attacchi di una positiva Calò, altra grande colonna del Tuglie che fu (20-17).

Il set entra nella fase più calda ed è a questo punto che sale in cattedra un’imperiosa Ida Taurisano: tre attacchi consecutivi ed è pareggio (20-20)! L’altra opposta, Palumbo, è una promettente discepola e spezza l’assedio, ma la nostra fuoriclasse, anche quando scala in seconda linea, sa come mettere palloni a terra.

Servizio di Annacarla

Sul 22-22 Marcello introduce una centrale al posto della palleggiatrice; è una mossa che garantisce spettacolo e non delude mai; è proprio Sara a servire a Ida il punto del sorpasso: 22-23!

E’ l’undicesimo punto nel set della nostra opposta (e nel quarto farà ancora meglio…!)

Le ultime due conclusioni delle padrone di casa terminano fuori misura: l’incontro è in parità (22-25).

Terzo set

Leo conclude con successo un lungo scambio in cui si è giocato alla viva il parroco. A volte la tecnica non sarà proprio sopraffina, ma la partita resta appassionante. Una vera, lunga, palpitante battaglia.

Simona Leone

Punti per Simona e per Ivana (4-5), ma poi la De Paolis palleggiatrice decide che il suo ruolo non è incompatibile con il deposito di palloni a terra nel campo avverso (12-8).

Ci rimettiamo nelle forti e sapienti mani di Ida (13-10) prima di subire gli attacchi della De Paolis schiacciatrice e i colpi delle centrali leccesi, entrambe in doppia cifra a fine gara. Potì si è rivelata una specialista di ace (7) e Serra ha chiuso addirittura a quota 18. Un posto nella Hall of Fame del volley salentino non può negarglielo nessuno.

Sul 16-12 Marcello introduce Noemi per Annacarla.

Noemi Votano

Molti scambi sono lunghi, a dimostrazione dell’equilibrio in campo. E’ chiaro, però, che non si tratta di squadre speculari. Nel Galatina c’è più costanza e il rendimento di tutte le singole atlete mi sembra molto positivo; nell’Oria si alternano volley-champagne e fasi di inerzia e Ida è spesso costretta a svolgere un ruolo di supplenza facendosi carico dell’intera baracca.

Le nostre tre bocche di fuoco, comunque, riducono il gap (20-18) ed anche questo finale di set promette scintille.

Diagonale-bomba di Calò e splendido muro di Pocahontas (21-19).

Palumbo chiama, Ida risponde (23-21).

Ida Taurisano

In verità, Ida sta facendo di tutto e lo scambio è sintomatico: l’opposta oritana serve, difende un attacco di Palumbo e poi attacca lei stessa da seconda linea. Ci manca soltanto che faccia il caffé per la panchina, metta la musica nell’intervallo e faccia il giro notturno del paese con la pattuglia di vigilanza privata.

Purtroppo, però, bisogna fare i conti con gli attacchi di De Paoliskova, con le ottime difese del libero Villani e soprattutto con l’esplosivo talento di Palumbo, autrice del punto che regala al Galatina il terzo parziale (25-23).

Esultanza galatinese

Quarto set

Il punto realizzato da Calò in bagher provoca un travaso di bile a Marcello ed è l’eloquente premessa di un set che comincia davvero molto male.

Potì piazza un pallonetto in posto due e poi va a servire creando i soliti grattacapi alla nostra ricezione. Il break di 9-0 sarà tremendo: costringerà Marcello a consumare entrambi i time-out e le giocatrici a sorbirsi improperi al cui confronto i comizi di Borghezio sono litanie religiose.

Nel bilancio del break: 4 punti per Potì, 2 per Palumbo, 1 per De Paoliskova e per Serra, 1 errore-punto nostro (11-1).

Ilaria Palumbo

Sono entrate Annacarla, Veronica e Sara per Noemi, Ivana e Nocciolina.

Alcuni cambi, però, sono avvenuti in coincidenza con i time-out, motivo per cui me ne accorgo in ritardo. E’ una brutta regola; secondo me bisognerebbe dare ai cambi disposti durante i time-out la stessa visibilità dei cambi durante la partita.

Fra l’altro Ivana è sparita: non è in campo e non è in panchina. La vedremo uscire dallo spogliatoio, cioè dal bagno, qualche minuto dopo. Ora mi chiedo: la necessità fisiologica è stata conseguenza o causa della sua sostituzione? E’ andata in bagno perché è stata sostituita o è stata sostituita perché doveva andare in bagno?

Veronica Parisi

Comunque sia, l’Oria si riprende, prima timidamente (14-6), poi con una riscossa travolgente ispirata dalla solita, grande, grandissima Ida. Tra un muro di Giulia ed uno di Veronica ci sono ben 4 attacchi consecutivi dell’opposta che il mondo ci invidia (14-12). Fondamentale anche un salvataggio di piede di Annacarla (mi aspetto che un giorno effettui anche il servizio di piede calciandolo come se fosse una punizione con barriera).

Buona anche la difesa di Camilla Guido su un tiro di Ida; per nostra fortuna, però, la giovane atleta leccese non gioca più nel Galatina e la palla terminata sugli spalti dopo essere stata toccata dal muro locale rappresenta un punto a nostro favore.

Camilla Guido

Palumbo è bravissima (3 attacchi vincenti in 5 scambi) ma ormai la partita si è ravvivata di nuovo e le nostre ragazze difendono con aggressività. Come hanno fatto a trasformarsi in così poco tempo?

Pallonetto di Simona e attacco di Veronica a cui seguono una conclusione vincente di De Paoliskova e un muro di Serra (22-18).

Tre scambi infiniti e spettacolari si chiudono a favore delle brindisine, grazie soprattutto alla vivacità offensiva di Veronica (22-21).

Adesso, però, Ida è in prima linea e fa sentire il suo peso con due conclusioni consecutive che coronano la clamorosa rimonta delle furie rosse (da 11-1 a 23-24).

Ida Taurisano

Il Killer Albino annulla la prima palla-set, ma Ida offre all’Oria una seconda opportunità (24-25).

Albino e un nostro errore offensivo ribaltano la situazione (26-25), ma l’esperta laterale del Galatina propone un servizio che non sarà ricordato come uno dei migliori della sua gloriosa carriera (26-26).

Ida ancora a segno da posto due (per il suo 12^ punto nel set!) e tiro leccese che termina sulla rete: la rimonta è riuscita (26-28)!

Tie-break

Oria carico, Galatina in difficoltà psicologica: il mini-set di spareggio comincia con l’incoraggiante sequenza di due punti nostri ogni punto loro.

Ci portiamo sullo 0-2 con Giulia e Ida, sull’1-4 con Annacarla e Leo, sul 2-6 con Veronica.

Giulia Basile

Una conclusione di De Paoliskova viene respinta dalla nostra difesa: la palla schizza verso l’alto, si infila in una rientranza del soffitto e risulta rigiocabile mentre la schiacciatrice leccese dedica parole poco gentili all’architetto che ha progettato la struttura.

La “vecchia guardia” non tradisce il Galatina e firma un break di 5-0: tre punti Serra, uno Albino (7-6).

Nel frattempo mi accorgo che entrato il secondo libero, Giulia De Pasquale, e che sta giocando bene pure lei. Da quando è entrata? – mi chiedo. Era già lei in campo quando spendevo parole di elogio per il libero che ritenevo essere Patrizia Villani? Ribadisco quello che ho scritto sulle sostituzioni.

Giulia De Pasquale

Meglio concentrarsi sulla partita perché Ida sta regalando altre perle di bravura e ci porta al cambio di campo in vantaggio (7-8).

Il muro è un fondamentale sempre prezioso per il Galatina mentre il nastro non si rivela amico di Veronica (10-8).

Dopo un errore in battuta delle salentine, Serra torna alla carica, Calò vanifica un salvataggio mano-a-terra di Ida e la centrale del Galatina piazza un servizio vincente (13-9).

Nonostante un nostro disimpegno in bagher finito a Copertino, con la tecnica del “Keep calm ed alzala a Ida” riusciamo a recuperare due punti annullando due palle-match e a sognare un’ulteriore, incredibile rimonta (14-13).

Ancora una volta, però, bisogna fare i conti con la talentuosa Palumbo: a lei l’architetto del PalaPanico non sta antipatico e il suo mani-soffitto (21^ punto personale) pone fine a questa gara appassionante (15-13).

Giorgia Mastria

Quattro set chiusi con un distacco di due punti (25-23, 25-23, 26-28, 15-13), uno chiuso con un distacco di tre (22-25): basta questo a dare l’idea delle emozioni offerte dalla partita.

Curiosamente l’Oria riesce a vincere proprio i due set iniziati peggio (7-1 e addirittura 11-1), esalta l’immensità di Ida Taurisano, ma paga la propria discontinuità ed un eccesso di errori evitabili. Ida non può vincere le partite da sola anche se oggi c’è arrivata vicino: 40 punti sono una cifra da Ruzzle, non da pallavolo.

Tutto sommato, era una partita che poteva finire in malo modo e dunque questo punticino ce lo conserviamo caro caro; Galatina festeggia una vittoria meritata e può compiacersi a buon diritto di possedere una delle opposte più interessanti del campionato.

La sconfitta, comunque, suona come una melodia rispetto alla tortura a cui saremo sottoposti in macchina quando Pocahontas studierà i congiuntivi in latino ad alta voce.

Duello a rete

Tabellino: Galatina-Oria 3-2 (25-23,  22-25,  25-23,  26-28,  15-13)

Magic Pavarredo Galatina: Potì 12, De Paolis F. 4, Calò 10, De Vito 0, Palumbo 21, Carachino NE, De Paolis S. 9, Serra 18, Mazzeo NE, Albino 3, Ascalone NE, Villani (L), De Pasquale (2L) – All. Perinelli.

Muri-punto 6, ace 9, errori in battuta 7.

New Volley Oria: Carone NE, Cozzetto 3, Gallo Ingrao 6, Peluso NE, Giuffrè 4, Basile 5, Taurisano 40 (sì, quaranta!!!), Votano 0, Deandri 7½ (in filosofia), Leone 10, Bianco NE, Parisi 6, Lo Noce 2, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, ace 4, errori in battuta 6.

Arbitri: Marta Cavalera e Stefano Chiriatti.

Silvia De Paolis

Altri risultati: Ugento-Cutrofiano 1-3, Assi Brindisi-Taranto 3-1, Collepasso-Spongano 3-0, Presicce-Pallavolo 80 BR 3-1, Squinzano-San Cassiano 0-3, Casarano-Nardò 1-3.

Classifica: Assi Brindisi 36; Cutrofiano 35; Collepasso 34; Ugento 33; Taranto 23; Spongano 18; Presicce 19; San Cassiano e Oria 17 Galatina 16; Pallavolo 80 BR 11; Nardò 10; Casarano 4; Squinzano 0.

Simona Leone

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 270,00; San Cassiano 165,00; Pallavolo 80 BR 90,00; Collepasso 80,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52; Spongano 40,00; Assi Brindisi 35,00, tutte le altre 0,00.

Bel colpo della Pallavolo 80 che con una multa da 90 euri per questioni amministrative spezza lo strapotere leccese e si insedia al 4^ posto della classifica.

Prossimo turno: Dopo la pausa, Nardò-Oria, sabato 2 febbraio, ore 21.


ORIA-ASSI BRINDISI 1-3

15 gennaio 2013

Un set, zero punti, mille applausi

Domenica 13 gennaio 2013 – ore 18.30

Ma quant’è bello il nostro palazzetto! Ero pronto a pubblicare il dossier di Annacarla, ma, dopo essere stato a Squinzano, la struttura di via Crocifisso mi sembra la reggia di Caserta: integra, pulita, calda, lussuosa e dotata di tutti i comfort.

E dove c’è una reggia c’è una regina: in questo caso si tratta della regina del campionato, l’Assi Brindisi, squadra stellare, squadra ricca di atlete di categoria superiore e squadra che probabilmente dominerebbe anche in categoria superiore, figurarsi in serie C.

I colpi di mercato dell’estate scorsa hanno lasciato sbalorditi (al netto delle gravidanze). Avevo già iniziato a raccogliere le firme per una petizione volta a promuovere direttamente l’Assi in serie B1 senza costringere le avversarie di quest’anno e quelle dell’anno prossimo a sorbirsi due inutili partite ciascuna dal risultato scontato. Non ho fatto in tempo a depositarle in Federazione e – alla luce di quanto sta per accadere questa sera ad Oria – è stato meglio così.

Simona Leone

Quello destinato ad essere un adempimento obbligatorio e doloroso come il pagamento dell’IMU in due rate (andata e ritorno) sta per rivelarsi un’occasione per innamorarsi ulteriormente dell’Oria (oltre che per ammirare, comunque, una squadra sfavillante quale è e resta l’Assi Brindisi).

Andiamo con ordine.

In settimana coach Marcello (Presta) ha istruito le proprie atlete su come affrontare lo tsunami brindisino, compito indubbiamente non facile. Lo sento parlare – anche in macchina – di schemi, cifre, posti cinque e sei, lungolinea, e nella mia ignoranza tecnica intuisco che la sua sia una strategia volta alla cosiddetta riduzione del danno. Perché di danno si tratterà – questo appare scontato -; tutto sta a limitarlo.

Annacarla Cozzetto

Una speranza meno tecnica era riposta nel tiramisu che Veronica Parisi avrebbe dovuto offrire in prova-assaggio alle sue concittadine, ma non c’è stato tempo né occasione. Saremo noi a fare da cavia.

L’altra speranza sarebbe stata una seconda ondata di gravidanze dopo quella estiva.

Uno studio francese pubblicato nei giorni scorsi su Le Monde denunciava la progressiva diminuzione di concentrazione degli spermatozoi (diminuita di un terzo tra il 1989 e il 2005) con relative conseguenze sulla fertilità maschile (1).

Rossella Garaguso

Non so come sia stato scelto il campione, ma sono certo che se si aggiornasse lo studio includendo anche analisi sulla popolazione brindisina, i dati sarebbero rimessi in discussione.

Secondo indiscrezioni, sembra addirittura che il papa abbia espressamente citato l’Assi Brindisi quale positivo esempio di testimonianza di fede nell’enciclica di imminente pubblicazione Naturalis procreationem et donum filiorum.

Un’altra forma di adesione ai valori del carità cristiana è rappresentata dalla raccolta di indumenti usati promossa dalle nostre ospiti nei pressi della panchina.

Raccolta indumenti

Formazioni.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone laterali, Daniela Lo Noce e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Giulia Basile, Désirée Calderone, Noemi Votano e Veronica Parisi.

Assi Brindisi: Marcella Scaglioso in palleggio, Andrea Leopoldina De Moraes opposta, Zdravka Boyadzhieva e Sara Della Rocca laterali, Rossella Garaguso e Federica Cassone centrali, Viridiana Rado libero.

A disposizione di coach Marcello Sarcinella: Rebecca My, Angela Camposeo, Miriam Greco, Alessandra Iacca, Anna Maria Isceri e Serena Roma.

Segnapunti: Giuseppe Argentieri (prima del suo arrivo ho dovuto occultare il calendario del rione San Basilio).

Calendario San Basilio

Primo set

Si comincia con l’opposizione di Sara e Ida ad un attacco ospite ed è un bel modo per rompere il ghiaccio; poi, però, Cassone ci trafigge dal centro della rete e Scaglioso regala le prime perle di bravura: un pallone appoggiato in posto cinque e un secondo tocco più tradizionale (3-4). E’ inutile ricordare che la palleggiatrice ospite è cresciuta nella Palafiom di mister Presta. E questo è il modo di ringraziare…

A parte gli scherzi, l’Assi è uno spettacolo: Marcella è un lusso per la categoria, De Moraes e Boyadzhieva sono stratosferiche e accanto all’esperienza delle atlete più mature c’è anche il talento verde di una delle più promettenti speranze della pallavolo pugliese, se non proprio la più promettente: la centrale tarantina Federica Cassone.

Federica Cassone

E’ però il servizio l’arma più letale in questo avvio di partita: a parte gli ace di Cassone, De Moraes e Scaglioso, le brindisine mettono costantemente in seria difficoltà la nostra ricezione. I pochi palloni giocabili, comunque, vengono ben sfruttati dalla nostra Ida (8-12).

Scocca l’ora di De Moraes, autrice di ben 4 punti consecutivi (muro incluso) ed “ispiratrice” del primo time-out chiamato da Marcello Presta (9-17).

Il passivo si fa pesante, ma, ricezione a parte, l’Oria sta giocando una partita dignitosa. La sensazione è che il risultato sia frutto del merito delle avversarie e non di demeriti nostri.

Ida Taurisano

Mura Cassone, che non avrebbbe neanche bisogno di saltare, e va a segno anche Della Rocca prima di uno scambio piuttosto curioso che sembra un omaggio alla giornata internazionale dell’anarchia: centrali che palleggiano, palleggiatrici che attaccano e liberi (il nostro) che per recuperare un pallone rischiano di sfracellarsi sulla consolle. La cosa grave è che il ricovero al pronto soccorso sarebbe stato accompagnato dalle note di “Gangnam style” se il tuzzo avesse azionato la musica.

Il felice turno in battuta di Cassone induce Marcello (Presta) a ricorrere a qualche contromisura (l’ingresso di Veronica), ma il parziale è già compromesso e De Moraes ci porta all’intervallo con un perfetto lungolinea. L’atleta italobrasiliana ha già messo a terra 8 palloni (chiuderà a quota 23).

Secondo set

Rossella piazza la fast e trova un ace, poi De Moraes riprende lo show con 3 attacchi vincenti in rapida successione. Se la capitana passa in seconda linea, provvede Boyadzhieva a macinare punti.

Un chiarimento anagrafico che mi fornirà la diretta interessata: Zdravka è il nome, Boyadzhieva il cognome, Svetoslavo il nome paterno che in Bulgaria si aggiunge al cognome (o al nome?) e “Francesca” non si capisce da dove è uscito.

Zdravka Francesca Boyadzhieva Svetoslava Zuzù 'A Bulgara

Un suo ex-presidente era solito chiamarla per semplicità “a bulgara”.

Sì, le bocche di fuoco brindisine sono terribili, ma l’Oria non crolla. Anzi, cresce. C’è concentrazione, c’è lucidità, c’è rigore tattico e ci sono i punti di Ida a tenerci in partita (8-10).

Tarantine in evidenza: tocco di seconda di Scaglioso e mani di Cassone a stoppare una nostra ricezione lunga (8-13).

Sangiorgesi al contrattacco con una doppietta della Leonessa (11-15).

Girandola di sostituzioni nell’Oria: entra Pocahontas, poi entra Noemi (finalmente l’infortunio di Cutrofiano è messo alle spalle: bentornata), poi Veronica.

Noemi Votano

Posto due caliente in casa brindisina: prima De Moraes e poi Scaglioso, che, quando capita, non si lascia sfuggire l’occasione di attaccare.

Tra i più bei ricordi che ci resteranno di questa partita una menzione speciale per il punto ottenuto da Simona direttamente in ricezione: la nostra schiacciatrice si tuffa e la palla prende una traiettoria che beffa la difesa della capolista. Subito dopo la Leonessa non esita ad indicare la parte del corpo che più di ogni altra ha reso possibile questa realizzazione…

 Comunque vada a finire la partita, è valsa la pena di venire qui solo per assistere a questa azione.

Duello tra titani: Ida contro ‘a bulgara, ma poi sono due nostri errori-punto consecutivi a consegnare definitivamente il set all’Assi (17-25).

Terzo set

Rientra Annacarla.

Boyadzhieva sale a raccogliere palloni in cielo e poi li scaglia sul nostro parquet con una potenza impressionante, ma sul 3-4 si verificano due fatti senza precedenti in questa partita: l’Oria realizza tre punti consecutivi (Giulia, Leo ed errore ospite) e mister Marcello (Sarcinella) chiama un time-out.

Zdravka Francesca Boyadzhieva Svetoslavova Zuzù 'A Bulgara

I progressi delle furie rosse continuano. Contro le due fuoriclasse venute da lontano c’è poco da fare, d’accordo, ma alle altre opzioni d’attacco sono state prese le misure: dal centro si passa poco e per un intero parziale gli ace dell’Assi sono banditi. Ma è soprattutto la difesa oritana a risultare encomiabile perché, dopo aver incassato altri due attacchi di Boyadzhieva (7-9), per terra non cade più neanche la polvere.

L’Oria impone così un break di 8-0 che acquista il sapore della leggenda.

Annacarla serve meravigliosamente bene e la difesa si avventa su ogni pallone con la stessa foga con cui i parlamentari si accaparrano privilegi e vitalizi. Giorgia è favolosa. E accanto alla “solita” Ida, sale in cattedra anche la nostra capitana coraggiosa, Daniela, autrice di due punti consecutivi (15-9).

Difesa aggressiva

Purtroppo non ci saranno filmati a fissare nella storia questa pagina gloriosa perché mi trovo in un brutto punto del palazzetto e la scaramanzia impone lo status quo.

Mister Sarcinella manda in campo Anna Maria Isceri, un’altra colonna del volley pugliese, ma l’Oria non molla la presa. Alle ospiti vengono fischiate due invasioni ed un punto viene annullato; l’incontro si inasprisce (senza comunque trascendere).

De Moraes ricorre al pallonetto per chiudere uno scambio in cui le furie rosse hanno difeso ben 5 attacchi ospiti (18-13).

Due punti della Leonessa contro tre della brasiliana, ingresso di Camposeo e punto di Della Rocca che trova il mani-fuori con un beffardo palleggio. Sul 20-17 Marcello chiama il time-out.

Quattro difese oritane inducono all’errore la prima linea della capolista e Ivana ci regala un po’ di respiro (22-17).

Ivana Gallo Ingrao

La situazione sembra precipitare quando Isceri, Boyadzhieva e l’asticella fottuta permettono all’Assi di recuperare lo svantaggio (22-22).

Daniela tenta il primo tempo; il muro avversario tocca ma lascia cadere la palla a terra (23-22).

‘A bulgara piazza una palletta in direzione del posto uno; Leo tocca ma la palla cade a terra (23-23).

Oria da manuale: ricezione perfetta di Giorgia, alzata precisa di Annacarla e Ida trafigge la difesa brindisina con una diagonale indifendibile (24-23).

Sul servizio di Ivana l’Assi non può attaccare (eppure Boyadzhieva rischia di fregarci in bagher con l’aiuto del nastro); Ivana si tuffa per difendere e Annacarla serve a Daniela un altro primo tempo. Vincente (25-23)!

Esultanza oritana

Abbiamo strappato un set alla capolista (che sino adesso ne aveva ceduti soltanto 3 al Cutrofiano e 2 all’Ugento) e già questo basterebbe a rendere indimenticabile questa serata. Ma perché fermarsi proprio adesso? Perché non tentare l’impensabile? Magari un punto… Magari una vittoria… Magari la vittoria del campionato… Magari…

Quarto set

Isceri prova a riportarci sulla terra respingendo una ricezione lunga, attaccando dal centro e realizzando un ace (4-6).

L’altro problema da risolvere sono i pallonetti a cui ricorre spesso, volentieri e con successo De Moraes.

Il nastro si rivela amico di Della Rocca, ma Nocciolina non ha esaurito le scorte di primi tempi (oltre che di Redbull).

Leopoldina De Moraes

Due ace consecutivi di Annacarla attestano che la partita è ancora aperta (9-10).

Entra Camposeo per Della Rocca: non ci saranno punti per la nuova entrata ma la sua presenza risulterà preziosa soprattutto in fase di ricezione.

Passano i bolidi di Boyadzhieva ma a far incazzare Marcello (Presta) sono i pallonetti di De Moraes; al quarto che cade a terra il tecnico chiama il time-out (10-14).

Chissà perché gli allenatori odiano tanto i pallonetti. Io li trovo spettacolari ed anche ecocompatibili: non rovinano il parquet come le schiacciate e non impongono dunque sostituzione di materiali e relativo dispendio di energia e di denaro per la manutenzione.

Sull’11-17 Veronica e Ida (ace) tengono viva la speranza per le padrone di casa (14-17).

Annacarla Cozzetto

Il pallone ha una certa età, deve avere problemi di prostata e per questo si dirige per la quarta volta in direzione del corridoio degli spogliatoi.

Dopo un muro di Cassone, Marcello (Presta) reintroduce Leo per Veronica. Appena entrata, la sangiorgese ottiene un punto con un tiro smorzato dal nastro (anche se questa volta non indicherà al gentile pubblico la parte del corpo determinante per la realizzazione).

L’Oria alza il muro: esce la palleggiatrice (Annacarla) ed entra una centrale (Sara).

E’ una mossa frequente nei momenti topici delle partite di serie A ma poco utilizzata in categorie come la nostra.

Vediamo cosa succede.

Succede che assistiamo ai quattro scambi più suggestivi della serata perché il muro non blocca gli attacchi avversari e a quel punto si pone il problema della ricostruzione del gioco senza palleggiatrice. Bisogna dire che le due centrali in prima linea mostrano un certo affiatamento e riescono a cavarsela egregiamente: Sara mette palla a terra e Giulia – se la vista non mi ha ingannato – mura con Ivana un attacco brindisino a fil di nastro (18-19).

Ivana Gallo Ingrao

A muro, però, se la cava bene anche Scaglioso e con il cambio palla l’esperimento tattico finisce qui. Ma è stato bellissimo.

Grande Ivana, che questa sera si è data da fare soprattutto in difesa ma adesso mette a terra tre palloni scottanti (21-22).

Boyadzhieva vince un duello a rete con Nocciolina ed offre alla propria squadra 3 palle match (21-24).

La prima l’annulla Ida con un mani-fuori da posto quattro che finisce oltre il lato opposto del campo (22-24).

Anna Maria Isceri

Al secondo match-point Annacarla recupera una palletta di Boyadzhieva, ma un impatto tra due giocatrici oritane compromette il miracolo e regala a Isceri un contrattacco facile come un calcio di rigore (22-25).

L’Assi vince e conferma quanto di buono si sa sul suo conto, ma anche l’Oria esce tra gli applausi di un pubblico che ha apprezzato l’impegno, il carattere e la bravura delle furie rosse. Due set più che dignitosi, un set vinto ed uno conteso sino alla fine alla capolista: non me ne frega niente di come finirà il campionato; io amo questa squadra!

Esultanza oritana

Tabellino: Oria-Assi Brindisi 1-3 (12-25,  17-25,  25-23,  22-25)

New Volley Oria: Carone NE, Cozzetto 3, Gallo Ingrao 8, Peluso NE, Giuffrè 4, Basile 3, Calderone NE, Taurisano 14, Votano 0, Deandri 8½ (in inglese), Leone 9, Parisi 1, Lo Noce 6, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 3, ace 5, errori in battuta 8.

Assi Brindisi: My NE, Svetoslavova 20, Camposeo 0, Garaguso 5, Greco NE, Iacca NE, Isceri 5, Della Rocca 5, Scaglioso 6, De Moraes 23, Roma NE, Cassone 8, Rado (L) – All. Sarcinella.

Muri-punto 6, ace 5, errori in battuta 9.

Arbitri: Francesco Di Maria e Francesca Morleo.

Marcella Scaglioso

Altri risultati: Spongano-Ugento 0-3, Cutrofiano-Galatina 3-0, Pallavolo 80 BR-Collepasso 0-3, Taranto-Presicce 3-2, San Cassiano-Casarano 3-0, Nardò-Squinzano 3-0.

Classifica: Assi Brindisi e Ugento 33; Cutrofiano 32; Collepasso 31; Taranto 23; Spongano 18; Oria e Presicce 16; Galatina e San Cassiano 14; Pallavolo 80 BR 11; Nardò 7; Casarano 4; Squinzano 0.

Sara Della Rocca

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 270,00; San Cassiano 165,00; Collepasso 80,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52; Spongano 40,00; Assi Brindisi 35,00, tutte le altre 0,00.

Niente multe.

Prossimo turno: Galatina-Oria, domenica 20 gennaio, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) Sperma di bassa qualità, “Internazionale”, n. 980, 21 dicembre 2012, pag. 102.


SQUINZANO-ORIA 0-3

6 gennaio 2013

Travicate

sabato 5 gennaio 2012 – ore 18.30

“Travicate” può avere tanti significati.

In primo luogo c’è il tocco di seconda di Annacarla nel secondo set piuttosto simile a quello che fece Travica nella partita contro Cuba alla World League del 2011. In realtà, è Travica che copia da Annacarla, ma non stiamo qui a farne una questione di diritti d’autore.

Poi c’è un significato che potrebbe attenere allo stato di forte alterazione psichica ed ormonale che sta caratterizzando le nostre giocatrici da quando hanno deciso di andare a vedere Castellana-Lube Macerata. Per ammirare il grande volley, dicono. Per ammirare altro, reputiamo in molti. Fatto sta che le ragazze da due settimane sono tutte “travicate”.

In terzo luogo, assumendo quello del palleggiatore azzurro come un atteggiamento di determinazione e di padronanza del gioco, direi che le furie rosse hanno interpretato in questo modo la gara di Squinzano: buona pallavolo e nessuna superficialità, senza dunque farsi condizionare dalla classifica deficitaria (e fuorviante) delle avversarie e senza sentirsi la vittoria in tasca prima del dovuto.

Dragan Travica

Infine, modificando leggermente la pronuncia del neologismo, travicate può diventare “travisate”. E qui ci proiettiamo nel futuro, quando le giocatrici dell’Oria saranno costrette a travisarsi, ossia a mascherarsi da ragazzi di età inferiore ai 19 anni per permettere alla selezione maschile di disputare la prossima partita dopo la squalifica collettiva pervenuta la settimana scorsa. Sara si maschererà da Mirko, Ida da Nick e così via. I documenti li correggiamo con Photoshop.

Ma torniamo al nostro campionato.

E’ la prima volta che vado a Squinzano e la trasferta, per quello che mi riguarda, è anche una specie di pellegrinaggio nella terra di Fefé De Giorgi, mitico palleggiatore della generazione dei fenomeni, grande allenatore ed anche bravissimo commentatore. Tutto quello che tocca diventa oro.

PalaFefé

Bisognerebbe – a questo punto – fargli toccare anche il centro sportivo che gli è stato dedicato e che avrebbe bisogno di qualche ritocchino (o di maggiore vigilanza se lo stato in cui si trova dipende dai ripetuti atti vandalici subìti).

Per me è la prima volta, ma anche la squadra oritana non ha occasione di giocare a Squinzano da parecchio tempo e quindi nessuno sa o ricorda dove sia questo PalaFefé. Solo Veronica assicura di saperlo. Confrontando la sua versione, quella del navigatore di Marcello e le indicazioni di un anziano signore con un numero di denti inferiore a quello delle ruote della sua bicicletta, si ricavano le seguenti risultanze: il ricordo di Veronica porta mezza squadra in periferia, il navigatore di Marcello porta l’altra mezza squadra in mezzo ai vigneti (tra le due metà si è infilato un carro funebre per colpa del quale ci siamo persi di vista, ma non per l’eternità), mentre l’indicazione più precisa è proprio quella del signore in bicicletta.

“Milioni di progetto, dov’è il palazzetto?” – è scritto sui muri della struttura.

Dov'è il palazzetto?

Sulla prima parte non saprei cosa dire perché sono vicende che non conosciamo; la domanda, invece, ce la siamo posta anche noi per una mezz’oretta vagando tra vigneti e cimiteri.

Mentre le due formazioni effettuano il riscaldamento esco e osservo che di fronte ci sono campi di calcetto e di tennis. Se le ragazze dovessero ripetere la prestazione di Tuglie, potrei cambiare sport.

Poi faccio un giro sperando di trovare bellezze architettoniche come l’abbazia di Santa Maria di Cerrate, uno dei “luoghi del cuore” del Fondo Ambiente Italiano. Ma siamo fuori zona.

Tutto quello che merita di essere fotografato è una perla di filosofia, scritta anch’essa sui muri del tensostatico: “Ama e sarai illusa, illudi e sarai amata”.

Amore e illusione

Formazioni.

Vis Squinzano: Maria Luisa Papa in palleggio, Erica Immorlano libero; di tutte le altre non ho capito una mazza perché ogni tanto cambiavano ruolo (tra un set e l’altro o nello stesso set). Sono: Norma Briganti, Chiara Mannarini, Laura Pezzuto e Valentina Russo.

A disposizione di coach Vito Pagano: Luisa Lia, Alessandra De Canale, Ilenia Pagliarulo e Norma Avantaggiato.

New Volley Oria: Annacarla Dragana Cozzetto palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone laterali, Giulia Basile e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Sara Giuffrè, Désirée Calderone, Simona Bianco e Veronica Parisi.

Giorgia Mastria

Primo set

Si comincia con un primo tempo di Giulia, che poi va a servire realizzando anche un ace dopo due attacchi vincenti di Simona. Insomma l’avvio è sfavillante (0-4).

Papa piazza un tocco di seconda, Mannarini realizza un ace, Russo impone un muro e Briganti passa dal posto due. Insomma, l’avvio sfavillante è stato già sprecato (4-4). Mi avete illuso. Ma vi amo lo stesso. Ha ragione il proverbio scritto sul muro: illudi e sarai amata…

Amerò ancora di più l’Oria nella fase che prenderà avvio dal 5-5 (primo tempo di Daniela).

Assestata la ricezione, infatti, le furie rosse impongono un break di 2-11 che le porterà dritte al primo traguardo parziale (7-17).

Simona Leone

La Leonessa garantisce continuità alla bellissima prova prenatalizia ed è prolifica come il grembo delle giocatrici dell’Assi, Ida comincia a martellare come solo lei sa fare e Ivana ottiene 4 punti in 6 scambi, senza contare un’invasione locale su un suo attacco andato a segno. Riepilogando, fino adesso la nostra banda ha messo 4 palloni a terra e uno sul braccio di un tifoso durante il riscaldamento.

L’esperienza di Russo permette allo Squinzano di ritrovarsi e di recuperare qualche punticino, ma il nuovo transito di Ida dalla prima linea si rileva micidiale. Quando va a servire sul 12-21 la nostra fuoriclasse ha già realizzato 6 punti (in attesa dell’ace).

Valentina Russo

Entrano Sara, destinata a restare sul parquet nel parziale successivo, e Veronica. Quest’ultima va subito a segno, ma non le basterà per la conferma in campo; così impara a non preparare il tiramisù dopo averlo preannunciato.

Il punto finale è di Sara (12-25).

Secondo set

Novità nello Squinzano con Norma Avantaggiato al posto di Chiara Mannarini.

Con Briganti fanno due Norme in campo; è una squadra che crede nel valore della legalità e nel rispetto delle… Norme (ahahah, che bella battuta!)

Ivana Gallo Ingrao

Anche in questo parziale, l’avvio delle brindisine è travolgente, grazie ad un’Ivana particolarmente ispirata in battuta: per lei 2 ace, per Ida un attacco e un muro, per Leo un attacco (0-7).

Il time-out di mister Pagano arresta la fase critica della formazione leccese e da adesso in poi si lotta punto a punto per un bel po’, sino all’8-13. In realtà 7 degli 8 punti locali sono frutto di errori dell’Oria (3 servizi e 4 attacchi), ma Squinzano sta comunque crescendo. Le salentine difendono bene costringendo le ospiti all’errore e in più dimostrano capacità “camaleontiche”; sanno, cioè, adattarsi alle situazioni e in questo senso l’ingresso di Avantaggiato sta rivelandosi una mossa azzeccata.

Punto Avantaggiato

Nell’Oria, mentre Ida continua a realizzare punti a raffica, brilla adesso anche la stella di Pocahontas: due primi tempi, l’opposizione ad una ricezione lunga ed anche l’ace che vale l’8-16. Al di là di questo momento di gloria, l’intera prestazione di Giulia è risultata encomiabile. Oggi la centrale oritana aveva decisamente la mano calda.

Sull’altro fronte, però, è Avantaggiato a mettersi in evidenza con un muro, un attacco senza salto da posizione precaria e due ace consecutivi (12-17).

Leo e Ida martellano con regolarità ed impediscono la rimonta leccese; è a questo punto della gara che Annacarla regala ai cultori del genere la sua magia: un tocco di seconda nello stile che ha ispirato Travica.

Il tocco di Annacarla

Sul 12-21 l’Oria tende al rilassamento e lo Squinzano impone il proprio gioco. Non ci saranno conseguenze sull’esito del set perché ormai il vantaggio è quasi incolmabile e viene puntellato dagli attacchi di Ida e di Ivana; meritano comunque un plauso i colpi di Briganti sia in attacco che in battuta. Il servizio al salto dell’atleta leccese è davvero impressionante; per lei 2 ace, per la ricezione oritana qualche chilo in meno a causa dello stress.

Il parziale termina 20-25.

Ida Taurisano

Terzo set

Rientra la capitana.

Cominciamo bene con la solita Ida, ma il punto dell’1-3, dopo un lunghissimo scambio, è anche frutto di un salvataggio di piede di Annacarla. Sul pallone si era avventata anche Daniela. Se Annacarla avesse mancato il pallone, adesso avremmo un punto ed una mano di capitana in meno; siccome è andata bene, abbiamo un punto in più e Nocciolina è ancora integra. E queste cose Travica non le sa fare.

Buon momento per lo Squinzano, in vantaggio per la prima volta: muro di Visconti e attacchi di Pezzuto e Briganti (5-3).

La mano sopravvissuta di Nocciolina e quella ustionata di Pocahontas consentono all’Oria di rimontare realizzando 6 punti consecutivi: fast ad ace per Daniela, muro e primo tempo per Giulia (6-10).

Ace di Briganti e Squinzano si riavvicina (10-11), ma Leo, Ida e Giulia respingono l’offensiva salentina (10-15).

Avantaggiato piazza la palletta; Leo e Ida replicano rispettivamente con un mani-fuori ed un ace (13-18).

C’è anche un muro per una Leonessa che sta vivendo una seconda giovinezza e lascia il campo sul 15-20 con 14 pappine all’attivo (sostituita da Veronica).

Veronica Parisi

Dopo la diagonale vincente di Briganti e l’ace di Visconti, entra sul parquet anche Angela e sarà proprio la giovanissima centrale oritana a porre il sigillo finale su questa partita respingendo a muro un primo tempo locale: la palla finisce sull’avversaria e poi termina sul secondo arbitro (17-25). In pratica, è stato un muro, un mani-fuori ed un attentato nello stesso tempo, anche se l’autrice del punto lo ha definito con termini meno poetici.

L’Oria ha interpretato bene la partita senza lasciarsi ingannare dalla classifica delle avversarie e conservando concentrazione e determinazione per tutta la gara. Ida stratosferica con 6,6 punti a set di media (20 in totale).

Ida Taurisano

Lo Squinzano lotta con dignità e paga l’assenza della propria giocatrice più prestigiosa e importante, Marika Petruzzi. In realtà, non l’ho mai vista giocare, però, essendo amica di Antonella Perrone, so che è prestigiosa e importante.

L’assenza di acqua calda induce le nostre ragazze a rinunciare alla doccia. Giulia l’avrebbe fatta anche con l’acqua fredda, anzi l’avrebbe preferito data la pericolosità insita nell’acqua calda, ma il guaio è che manca anche la porta. Se a Castellana domenica ci sarà lo stesso problema, mi è facile immaginare cosa sarebbero capaci di fare le nostre ragazze davanti allo spogliatoio senza porta della Lube.

Duello a rete

Questa circonstanza (l’impossibilità di fare la doccia a Squinzano) mi permette comunque di scoprire un’altra qualità delle furie rosse. Ero terrorizzato dall’idea di viaggiare in macchina con tre atlete sudate e puzzolenti; invece devo prendere atto che il sudore delle mie beniamine è inodore.

Statistiche per concludere: torniamo alla vittoria dopo quattro turni consecutivi; non vincevamo 3-0 dai play-out dell’anno scorso (Oria-Terlizzi, 13 maggio 2012); non vincevamo 3-0 in trasferta dal lontano 7 novembre 2010 (Lavello-Oria).

Lavello-Oria 0-3

Tabellino: Squinzano-Oria 0-3 (12-25,  20-25,  17-25)

Vis Squinzano: Papa 1, Mannarini 1, Lia NE, De Canale NE, Visconti 2, Pezzuto 5, Briganti 11, Pagliarulo NE, Avantaggiato 5, Russo 4, Immorlano (L) – All. Pagano.

Muri-punto 3, ace 7, errori in battuta 4.

New Volley Oria: Carone 1, Cozzetto 1, Gallo Ingrao 9, Giuffrè 1, Basile 8, Calderone NE, Taurisano 20, Deandri 15 (costo del biglietto di Castellana-Macerata), Leone 14, Bianco NE, Parisi 2, Lo Noce 5, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 4, ace 10, errori in battuta 8.

Arbitri: Rocco Bolognino e Vincenzo Gratis.

Norma Briganti

Altri risultati: Assi Brindisi-Nardò 3-0, Ugento-Pallavolo 80 BR 3-0, Cutrofiano-San Cassiano 3-1, Collepasso-Taranto 3-1, Galatina-Spongano 3-2, Presicce-Casarano 3-0.

Classifica: Assi Brindisi e Ugento 30; Cutrofiano 29; Collepasso 28; Taranto 21; Spongano 18; Oria 16; Presicce 15; Galatina 14; San Cassiano e Pallavolo 80 BR 11; Nardò e Casarano 4; Squinzano 0.

Daniela Lo Noce

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 270,00; San Cassiano 165,00; Collepasso 80,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52; Spongano 40,00; Assi Brindisi 35,00, tutte le altre 0,00.

Tutti buoni (almeno nei campionati femminili…).

Prossimo turno: Oria-Assi Brindisi, domenica 13 gennaio, ore 18.30.