Domenica 20 gennaio 2013 – ore 18.30
Il palazzetto di Galatina ispira a Marcello strani pensieri, tra il macabro e il megalomane. In sostanza il tecnico oritano detta le proprie ultime volontà, che consistono nell’intitolazione di un palazzetto dello sport ad Oria e di uno a Taranto. Sono dettagliate anche le prescrizioni sulla lapide che dovrà contenere una mia vignetta al posto della fotografia. “PalaPresta” sarà dunque il futuro nome della struttura di via Crocifisso. Per non creare equivoci il palazzetto di Taranto si chiamerà invece “PalaCeres”, prevedendosi un contributo da parte dell’azienda al cui fatturato l’allenatore diversamente irsuto contribuisce in modo consistente.
In via Chieti ci accoglie un cane benestante con la doppia cuccia.
Detto questo, entriamo subito nel vivo della partita perché le cose da raccontare non mancano.
Formazioni.
Magic Pavarredo Galatina: Francesca De Paolis palleggiatrice, Ilaria Palumbo opposta, Daniela Calò e Silvia De Paolis di banda, Mara Serra ed Elisabetta Potì centrali, Patrizia Villani libero.
A disposizione di coach Andrea Perinelli: Lulù De Vito, Benedetta Carachino, Giulia De Pasquale, Greta Mazzeo, Laura Albino e Giorgia Ascalone.
L’addetta alla potatura del cespuglio di riccioli di Ilaria Palumbo durante il riscaldamento è Silvia De Paolis. E’ la giocatrice a cui Lulù De Vito aveva sistemato con cura la treccia a Leporano. Evidentemente si fa a rotazione per questo genere di servizi; fra due settimane Ilaria Palumbo pettinerà Mara Serra, poi l’esperta centrale galatinese farà la permanente a Patrizia Villani e così via.
New Volley Oria: Annacarla Cozzetto palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone di banda, Sara Giuffrè e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.
In panchina con mister Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Noemi Votano, Simona Bianco, Veronica Parisi e Daniela Lo Noce.
Chi ha avuto la cacarella in settimana è costretta alla tribuna; il turn-over funziona così.
Primo set
Si comincia con un ruggito della Leonessa, poi Palumbo presenta il proprio biglietto da visita con due attacchi da posto due (4-3). A Leporano questa giovane opposta non mi aveva lasciato un bellissimo ricordo; stasera si imporrà come una delle più brillanti protagoniste della gara e – direi – del campionato.
Le centrali brindisine mettono la freccia: ace di Sara e muro di Giulia, che poco dopo piazzerà anche un risoluto primo tempo (6-8).
Si apre una breve fase connotata da errori-punto che comunque non influiscono sul risicato vantaggio ospite né alterano la gradevolezza del match (11-13).
“Mi sembra che la difesa del Galatina stia contenendo bene Ida, ancora a secco di punti” – è l’osservazione che faccio a questo punto e che, alla luce di quello che sta per accadere sul parquet, conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che avrei bisogno di frequentare un corso serale di fondamenti della pallavolo.
Si apre, purtroppo per noi, la fase decisiva del parziale, quella in cui il Galatina impone un perentorio break di 8-1: primo tempo e servizio vincente di Potì, doppietta di Palumbo, punto dell’Oria con un primo tempo di Sara, doppietta di De Paoliskova (per distinguerla dalla palleggiatrice…) e duplice errore delle brindisine che induce Marcello a fermare il gioco (19-14).
Il timeout è produttivo: la nostra difesa si fa più diligente (ammirevole un salvataggio di Annacarla) e andiamo a segno con Ida e con un pallonetto di Ivana (20-19).
Palumbo, con il nastro che aiuta gli audaci, e Ida con un pallonetto: il parziale è ancora aperto (22-21).
La nostra magica opposta replica anche ad un mani-soffitto di Calò (23-22), che poco dopo salva la sua squadra stendendo la mano tra palla e parquet.
Alla diagonale di Ida (24-23) risponde Potì con un primo tempo spiazzante, ma anche in questo caso parte del merito va diviso con Calò, protagonista di una difesa miracolosa su attacco di Ida (25-23).
Secondo set
Il culo della Leonessa, tanto efficace nel derby con l’Assi, questa sera perde colpi: un suo tiro attraversa praticamente tutto il nastro tenendo la palla in bilico come un equilibrista del circo che cammina sulla corda e poi atterra dove non avrebbe dovuto.
Ma ad andare in tilt è la nostra ricezione, messa a dura prova dagli insidiosi servizi di Potì (7-1).
La grandezza di Ida, qualche errore salentino e il felice transito in prima linea di Daniela (un pallonetto ed un muro per la capitana che alla fine del primo set aveva rilevato Sara) permettono all’Oria di riprendere quota (9-6).
La partita è intensa e attraversa adesso una fase di equilibrio; bello il duello a suon di punti tra le due opposte.
Sul 16-10 scatto delle brindisine, con Ida a segno da seconda linea e Leo direttamente in battuta (16-14).
Sul 18-14 entra sul parquet Laura Albino, mitica fuoriclasse del Tuglie negli anni delle indimenticabili sfide con la Palafiom Taranto. Poco dopo entra anche Lulù De Vito.
Colgo l’occasione per ringraziare lei e De Paoliskova per le Galatine di Galatina anche se devo ricordare che l’anno scorso l’accostamento della città della taranta alle caramelle al latte mi costò aspri commenti da parte di giocatrici che quest’anno sono andate a rinforzare il Maglie.
L’ace di Annacarla bilancia gli attacchi di una positiva Calò, altra grande colonna del Tuglie che fu (20-17).
Il set entra nella fase più calda ed è a questo punto che sale in cattedra un’imperiosa Ida Taurisano: tre attacchi consecutivi ed è pareggio (20-20)! L’altra opposta, Palumbo, è una promettente discepola e spezza l’assedio, ma la nostra fuoriclasse, anche quando scala in seconda linea, sa come mettere palloni a terra.
Sul 22-22 Marcello introduce una centrale al posto della palleggiatrice; è una mossa che garantisce spettacolo e non delude mai; è proprio Sara a servire a Ida il punto del sorpasso: 22-23!
E’ l’undicesimo punto nel set della nostra opposta (e nel quarto farà ancora meglio…!)
Le ultime due conclusioni delle padrone di casa terminano fuori misura: l’incontro è in parità (22-25).
Terzo set
Leo conclude con successo un lungo scambio in cui si è giocato alla viva il parroco. A volte la tecnica non sarà proprio sopraffina, ma la partita resta appassionante. Una vera, lunga, palpitante battaglia.
Punti per Simona e per Ivana (4-5), ma poi la De Paolis palleggiatrice decide che il suo ruolo non è incompatibile con il deposito di palloni a terra nel campo avverso (12-8).
Ci rimettiamo nelle forti e sapienti mani di Ida (13-10) prima di subire gli attacchi della De Paolis schiacciatrice e i colpi delle centrali leccesi, entrambe in doppia cifra a fine gara. Potì si è rivelata una specialista di ace (7) e Serra ha chiuso addirittura a quota 18. Un posto nella Hall of Fame del volley salentino non può negarglielo nessuno.
Sul 16-12 Marcello introduce Noemi per Annacarla.
Molti scambi sono lunghi, a dimostrazione dell’equilibrio in campo. E’ chiaro, però, che non si tratta di squadre speculari. Nel Galatina c’è più costanza e il rendimento di tutte le singole atlete mi sembra molto positivo; nell’Oria si alternano volley-champagne e fasi di inerzia e Ida è spesso costretta a svolgere un ruolo di supplenza facendosi carico dell’intera baracca.
Le nostre tre bocche di fuoco, comunque, riducono il gap (20-18) ed anche questo finale di set promette scintille.
Diagonale-bomba di Calò e splendido muro di Pocahontas (21-19).
Palumbo chiama, Ida risponde (23-21).
In verità, Ida sta facendo di tutto e lo scambio è sintomatico: l’opposta oritana serve, difende un attacco di Palumbo e poi attacca lei stessa da seconda linea. Ci manca soltanto che faccia il caffé per la panchina, metta la musica nell’intervallo e faccia il giro notturno del paese con la pattuglia di vigilanza privata.
Purtroppo, però, bisogna fare i conti con gli attacchi di De Paoliskova, con le ottime difese del libero Villani e soprattutto con l’esplosivo talento di Palumbo, autrice del punto che regala al Galatina il terzo parziale (25-23).
Quarto set
Il punto realizzato da Calò in bagher provoca un travaso di bile a Marcello ed è l’eloquente premessa di un set che comincia davvero molto male.
Potì piazza un pallonetto in posto due e poi va a servire creando i soliti grattacapi alla nostra ricezione. Il break di 9-0 sarà tremendo: costringerà Marcello a consumare entrambi i time-out e le giocatrici a sorbirsi improperi al cui confronto i comizi di Borghezio sono litanie religiose.
Nel bilancio del break: 4 punti per Potì, 2 per Palumbo, 1 per De Paoliskova e per Serra, 1 errore-punto nostro (11-1).
Sono entrate Annacarla, Veronica e Sara per Noemi, Ivana e Nocciolina.
Alcuni cambi, però, sono avvenuti in coincidenza con i time-out, motivo per cui me ne accorgo in ritardo. E’ una brutta regola; secondo me bisognerebbe dare ai cambi disposti durante i time-out la stessa visibilità dei cambi durante la partita.
Fra l’altro Ivana è sparita: non è in campo e non è in panchina. La vedremo uscire dallo spogliatoio, cioè dal bagno, qualche minuto dopo. Ora mi chiedo: la necessità fisiologica è stata conseguenza o causa della sua sostituzione? E’ andata in bagno perché è stata sostituita o è stata sostituita perché doveva andare in bagno?
Comunque sia, l’Oria si riprende, prima timidamente (14-6), poi con una riscossa travolgente ispirata dalla solita, grande, grandissima Ida. Tra un muro di Giulia ed uno di Veronica ci sono ben 4 attacchi consecutivi dell’opposta che il mondo ci invidia (14-12). Fondamentale anche un salvataggio di piede di Annacarla (mi aspetto che un giorno effettui anche il servizio di piede calciandolo come se fosse una punizione con barriera).
Buona anche la difesa di Camilla Guido su un tiro di Ida; per nostra fortuna, però, la giovane atleta leccese non gioca più nel Galatina e la palla terminata sugli spalti dopo essere stata toccata dal muro locale rappresenta un punto a nostro favore.
Palumbo è bravissima (3 attacchi vincenti in 5 scambi) ma ormai la partita si è ravvivata di nuovo e le nostre ragazze difendono con aggressività. Come hanno fatto a trasformarsi in così poco tempo?
Pallonetto di Simona e attacco di Veronica a cui seguono una conclusione vincente di De Paoliskova e un muro di Serra (22-18).
Tre scambi infiniti e spettacolari si chiudono a favore delle brindisine, grazie soprattutto alla vivacità offensiva di Veronica (22-21).
Adesso, però, Ida è in prima linea e fa sentire il suo peso con due conclusioni consecutive che coronano la clamorosa rimonta delle furie rosse (da 11-1 a 23-24).
Il Killer Albino annulla la prima palla-set, ma Ida offre all’Oria una seconda opportunità (24-25).
Albino e un nostro errore offensivo ribaltano la situazione (26-25), ma l’esperta laterale del Galatina propone un servizio che non sarà ricordato come uno dei migliori della sua gloriosa carriera (26-26).
Ida ancora a segno da posto due (per il suo 12^ punto nel set!) e tiro leccese che termina sulla rete: la rimonta è riuscita (26-28)!
Tie-break
Oria carico, Galatina in difficoltà psicologica: il mini-set di spareggio comincia con l’incoraggiante sequenza di due punti nostri ogni punto loro.
Ci portiamo sullo 0-2 con Giulia e Ida, sull’1-4 con Annacarla e Leo, sul 2-6 con Veronica.
Una conclusione di De Paoliskova viene respinta dalla nostra difesa: la palla schizza verso l’alto, si infila in una rientranza del soffitto e risulta rigiocabile mentre la schiacciatrice leccese dedica parole poco gentili all’architetto che ha progettato la struttura.
La “vecchia guardia” non tradisce il Galatina e firma un break di 5-0: tre punti Serra, uno Albino (7-6).
Nel frattempo mi accorgo che entrato il secondo libero, Giulia De Pasquale, e che sta giocando bene pure lei. Da quando è entrata? – mi chiedo. Era già lei in campo quando spendevo parole di elogio per il libero che ritenevo essere Patrizia Villani? Ribadisco quello che ho scritto sulle sostituzioni.
Meglio concentrarsi sulla partita perché Ida sta regalando altre perle di bravura e ci porta al cambio di campo in vantaggio (7-8).
Il muro è un fondamentale sempre prezioso per il Galatina mentre il nastro non si rivela amico di Veronica (10-8).
Dopo un errore in battuta delle salentine, Serra torna alla carica, Calò vanifica un salvataggio mano-a-terra di Ida e la centrale del Galatina piazza un servizio vincente (13-9).
Nonostante un nostro disimpegno in bagher finito a Copertino, con la tecnica del “Keep calm ed alzala a Ida” riusciamo a recuperare due punti annullando due palle-match e a sognare un’ulteriore, incredibile rimonta (14-13).
Ancora una volta, però, bisogna fare i conti con la talentuosa Palumbo: a lei l’architetto del PalaPanico non sta antipatico e il suo mani-soffitto (21^ punto personale) pone fine a questa gara appassionante (15-13).
Quattro set chiusi con un distacco di due punti (25-23, 25-23, 26-28, 15-13), uno chiuso con un distacco di tre (22-25): basta questo a dare l’idea delle emozioni offerte dalla partita.
Curiosamente l’Oria riesce a vincere proprio i due set iniziati peggio (7-1 e addirittura 11-1), esalta l’immensità di Ida Taurisano, ma paga la propria discontinuità ed un eccesso di errori evitabili. Ida non può vincere le partite da sola anche se oggi c’è arrivata vicino: 40 punti sono una cifra da Ruzzle, non da pallavolo.
Tutto sommato, era una partita che poteva finire in malo modo e dunque questo punticino ce lo conserviamo caro caro; Galatina festeggia una vittoria meritata e può compiacersi a buon diritto di possedere una delle opposte più interessanti del campionato.
La sconfitta, comunque, suona come una melodia rispetto alla tortura a cui saremo sottoposti in macchina quando Pocahontas studierà i congiuntivi in latino ad alta voce.
Tabellino: Galatina-Oria 3-2 (25-23, 22-25, 25-23, 26-28, 15-13)
Magic Pavarredo Galatina: Potì 12, De Paolis F. 4, Calò 10, De Vito 0, Palumbo 21, Carachino NE, De Paolis S. 9, Serra 18, Mazzeo NE, Albino 3, Ascalone NE, Villani (L), De Pasquale (2L) – All. Perinelli.
Muri-punto 6, ace 9, errori in battuta 7.
New Volley Oria: Carone NE, Cozzetto 3, Gallo Ingrao 6, Peluso NE, Giuffrè 4, Basile 5, Taurisano 40 (sì, quaranta!!!), Votano 0, Deandri 7½ (in filosofia), Leone 10, Bianco NE, Parisi 6, Lo Noce 2, Mastria (L) – All. Presta.
Muri-punto 6, ace 4, errori in battuta 6.
Arbitri: Marta Cavalera e Stefano Chiriatti.
Altri risultati: Ugento-Cutrofiano 1-3, Assi Brindisi-Taranto 3-1, Collepasso-Spongano 3-0, Presicce-Pallavolo 80 BR 3-1, Squinzano-San Cassiano 0-3, Casarano-Nardò 1-3.
Classifica: Assi Brindisi 36; Cutrofiano 35; Collepasso 34; Ugento 33; Taranto 23; Spongano 18; Presicce 19; San Cassiano e Oria 17 Galatina 16; Pallavolo 80 BR 11; Nardò 10; Casarano 4; Squinzano 0.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 270,00; San Cassiano 165,00; Pallavolo 80 BR 90,00; Collepasso 80,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52; Spongano 40,00; Assi Brindisi 35,00, tutte le altre 0,00.
Bel colpo della Pallavolo 80 che con una multa da 90 euri per questioni amministrative spezza lo strapotere leccese e si insedia al 4^ posto della classifica.
Prossimo turno: Dopo la pausa, Nardò-Oria, sabato 2 febbraio, ore 21.