Sabato 20 maggio 2017 – ore 20.00
Enziteto, Bari.
L’Oria affronta gara 2, partita aperta ad ogni pronostico. Noi abbiamo il vantaggio della vittoria in gara 1, ma si tratta di un vantaggio esiguo. Più rassicurante, semmai, è il ricordo della prestazione: gagliarda, convincente, rovinata soltanto dalle fasi di distrazione con cui abbiamo compromesso un risultato che avrebbe potuto essere più interessante.
Ma la Primadonna ha anche dimostrato di essere squadra tosta, completa, equilibrata. Senza dimenticare che è la più forte del girone A (Cerignola a parte).
Insomma, stasera può succedere di tutto. E probabilmente – penso – saranno i nervi saldi a fare la differenza (in realtà, non sarà proprio così perché vinceremo proprio dopo aver superato una specie di “crisi di nervi”).
Nessuna novità nel Bari; ritorna Martina Bacca nell’Oria. Sembrerebbe un ritorno pro forma, in verità, perché la piccina non fa il riscaldamento e stasera ha un look più intellettuale che sportivo. Pur non giocando, darà comunque un contributo scaramantico su cui non mi dilungo perché già quest’anno ho visto più cose che in tutta la mia “carriera” di tifoso dell’Oria.
In tema di look, l’altra grande novità sono i capelli biondo platino della Vichinga, la schiacciatrice che ha fatto 48 punti mercoledì scorso. Non capita spesso che una giocatrice realizzi 48 punti nella pallavolo (ma neanche nella pallacanestro…); fa piacere ricordarlo di tanto in tanto.
Ida Gabriele entra nel palazzetto e poi ne esce portando con sé un bel cagnolino bianco. Dove l’avrà portato? Formulo due ipotesi: o – secondo l’ipotesi più scontata – l’ha portato fuori a fare i bisognini oppure – secondo l’ipotesi più suggestiva – si tratta di un cane appassionato di pallavolo a tal punto da voler ascoltare il briefing pre-partita insieme alle giocatrici locali.
Formazioni.
Europa Bari: Nicla Marzano in palleggio, Isabel Panza opposta, Angelica Tritto e Simona Marasco di banda, Ida Gabriele ed Ester Genovesi centrali, Simona Emilio libero.
A disposizione di coach Michele Ironico: Alessio Paradiso, Naila Di Donato, Vanessa Marino e Rosalba Catalano.
New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Mimma Ventruti opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Monica Casalino e Giada De Pascalis centrali, Giorgia Mastria libero.
A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Claudia De Paola, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.
Primo set
Si inizia con un muretto di Monica e la cosa ci fa piacere.
Poi osserviamo un pallonetto di Giada, un attacco vincente di Tritto, una fast di Monica e un ace di Chiaretta (2-6).
Entrambe le squadre stanno giocando bene. L’Oria è nella sua versione da big-match: concentrato, determinato, preciso, diligente. Il Bari, però, non sta a guardare. Pur in svantaggio, la formazione locale sta muovendosi molto bene sul parquet: difende, costruisce, attacca.
Sul 5-11 break con muro e diagonale di Panza, mani-fuori di Marasco ed ace di Tritto (9-11).
Gli scambi si allungano; lo spettacolo è all’altezza delle migliori aspettative.
Muro di Giada, diagonale di Marasco (10-13).
Il pareggio arriva con un altro break barese, favorito dal temibile turno in battuta di Panza (2 ace) e dalla vivacità in prima linea di capitan Genovesi (15-15).
Che grande giocatrice, Ester Genovesi. Tecnicamente efficace ed elegante, correttissima con gli avversari (come dimostrerà il suo bel sorriso anche dopo la sconfitta) e punto di riferimento anche emozionale per le compagne. Alle consuete pacche sul culo (che dovrebbero essere adottate come logo universale della pallavolo femminile), stasera si sommano certi bacioni stampati sulle guance che non si vedono più neanche negli asili nido.
Come disse Earvin N’gapeth, il bacio è un apostrofo rosa tra un’alzata e una diagonale.
Il set entra nel vivo: pipe di Amy e muro di Monica; fast di Genovesi e attacco di Tritto (17-17).
Ace di Monica e attacco di Tritto (19-19).
A questo punto ecco l’Oria delle migliori occasioni: difese perfette, saggia costruzione del gioco da parte di Miriam e attacchi al fulmicotone: 3 palloni messi a terra dalla Vichinga, uno da Mimma, un ace per Miriam e slash finale di Giada (19-25).
Partiamo decisamente col piede giusto.
Un dato che mi colpisce è la precisione offensiva: un solo errore in attacco (a parte le murate subìte, ovviamente). Quando non mettiamo il pallone a terra è solo per merito della difesa barese.
Secondo set
Con le belle premesse del primo set chi avrebbe mai potuto immaginare l’andamento del secondo?
Iniziamo anche bene: pipe di Amy e primo tempo dietro di Monica (1-2); poi Genovesi ottiene il cambio palla e al servizio va Panza. Non so se soffriamo più il servizio dell’opposta barese (2 ace in questa fase) o la rotazione; fatto sta che subiamo un passivo di 7-0.
Riprendiamo a macinare punti con Amy, ma la Primadonna continua la sua corsa facendo pagare un conto salato alla nostra ricezione (14-6).
Panza è l’attaccante più in forma (passa anche da seconda linea); la Primadonna è in crescita, ma il vero problema siamo noi. Ci impalliamo completamente: riceviamo maluccio, facciamo punti col contagocce e proprio non riusciamo a trovare una strategia anticrisi.
Sul 18-8 Ida introduce Saretta, Martina Medico e Luana per far rifiatare un po’ le titolari in difficoltà.
Bella un’alzata di Martina, diretta ispiratrice di un attacco vincente, ma l’ace conclusivo di Di Donato chiude il set con un punteggio un po’ imbarazzante (25-9).
Terzo set
Beh, un set in malo modo lo perse anche il Bari all’andata; oggi è successo a noi. Sono cose che capitano; l’importante adesso è reagire.
Si ricorre insistentemente alla Vichinga e all’inizio la stretegia dà buoni frutti (4-6), ma è solo un’illusione. Basta un’altra rotazione spiacevole per farci ripiombare nella crisi (10-6).
E la crisi è nerissima.
Possiamo permetterci di mandare in fumo un set dopo aver vinto il primo, ma non due. Si nota che il disagio non è più soltanto tecnico ma anche, soprattutto, emotivo. E questo è un guaio serio.
Lo sconforto alimenta il nervosismo, il nervosismo danneggia la coesione: la squadra è disunita, sconsolata.
Sia chiaro: di fronte abbiamo una squadra fortissima che sta interpretando la partita in modo perfetto e che regala anche spettacolo: una palleggiatrice esperta, un libero agile, due centrali alte e capaci, tre attaccanti diverse tra loro ma ciascuna in grado di assumersi in ogni momento il ruolo di mattatrice e di bilanciare eventuali (rari) cali delle colleghe. Se proprio bisogna cercare il pelo nell’uovo, forse non c’è stata grande continuità in ricezione.
Ahimé, sul 20-10 la sensazione è che stiamo tristemente chiudendo la nostra stagione. E’ stata bella comunque, ma è un peccato terminare così.
Mi guardo intorno per distrarmi e vedo volti amici, che purtroppo, frequentando l’altro girone, non si incontrano spesso. In particolare, saluto mister Francklin e scorgo in tribuna alcune giocatrici dell’Adriatica e delle Volley Eagles dell’anno scorso (oltre a quella attualmente sul parquet).
Attacco di Amy, attacco di Mimma, primo tempo di Giada; tre punti consecutivi e abbiamo pure ripreso a difendere (22-14). Ma come si fanno a recuperare 8 punti di distacco quando al Bari ne bastano appena 3?
Coach Ironico chiama il tipico time-out che sembra fatto apposta per ritrovare un minimo di concentrazione e poi riprendere il massacro. Una specie di formalità.
Gabriele mura, ma poi il Bari si scontra con una difesa tornata ad essere nuovamente e finalmente ostica ed è costretto a sbagliare qualcosa (23-17).
Primo tempo di Monica, attacco della Vichinga biondo platino (23-19).
E se non fosse troppo tardi?
Ace-culo di Giada, favorito dal nastro (23-20). E se anche la fortuna ci desse una mano?
Ricominciamo a crederci.
Un bolide di Tritto termina vicino alla riga: dentro secondo l’arbitro, fuori secondo le nostre ragazze, che protestano con veemenza (24-20). Francamente una palla così veloce non è facile da giudicare.
Bari sbaglia un servizio, Monica piazza il primo tempo ed Amy passa da seconda linea: 3 palle-set annullate e adesso siamo a un passo da un pareggio clamoroso (24-23)!
Purtroppo Bari si affida alla propria attaccante più in forma e Panza non sbaglia (25-23).
Il set è perduto ma l’Oria è di nuovo una squadra.
Quarto set
Com’è strano questo sport. Quant’è bello.
Eravamo sull’orlo del baratro e adesso, invece, stiamo per scrivere una pagina epica. E’ un’altra squadra in campo. E’ il vero Oria!
Tripletta di Monica (0-3).
Giorgia e Chiara (e chiunque si trovi) difendono magnificamente ed Amy continua il proprio show personale (3-7).
Ace di Monica, muro di Giada (3-9)!
Simona Emilio si concede una seduta di pranoterapia. L’immagine è piuttosto inquietante; spero che non ci siano problemi e che si tratti solo di un modo per ottimizzare la (già encomiabile) prestazione.
Adesso il martello più efficace tra le padrone di casa è Angelica Tritto (5 punti nel suo transito in prima linea) e poco dopo subiamo il “solito” ace di Panza (11-15); poi riprendiamo la corsa verso la gloria con le difese favolose di Giorgia e gli attacchi spietati di Amy.
Tutto funziona: servizi più insidiosi, grandi difese, grande muro-difesa.
Ida ha realizzato un altro capolavoro restituendo motivazione e concentrazione a una squadra che a metà del set precedente sembrava cotta.
La Vichinga passa anche dal centro e poi un muro di Giada ci porta al tie-break (16-25)!
Il quadro psicologico si è ribaltato; adesso siamo pronti a scrivere la storia!
Tie-break
Era destino che la doppia sfida tra queste due belle squadre dovesse durare almeno 10 set. E – facendo le dovute grattate – ci auguriamo che non ne servano addirittura 11…
Il tie-break è pallavolo-champagne. L’Oria non arretra; il Bari risolve i problemi palesati nel quarto set. E’ inutile soffermarsi sui singoli scambi (che spesso sono lunghi e spettacolari): sono due squadre che adesso giocano bene, che vogliono vincere a tutti i costi e che mantengono la sfida in equilibrio.
La svolta decisiva è sul 9-10: fast di Monica, ace di Chiara, tiro fuori del Bari, muro di Monica e palletta finale di Amy (9-15)!
La squadra viene abbracciata sul parquet dai numerosi sostenitori giunti nel capoluogo e poi va a raccogliere anche il tributo dello sportivo pubblico locale.
Il più felice è Maurizio, che, incurante della storta, saltella di gioia come un grillo. Per guarire dalle conseguenze di cotanta felicità dovrà applicarsi l’Antartide, nella sua interezza, sulla caviglia.
Ma non c’è tempo per festeggiare perché mercoledì è in programma il turno successivo dei play-off contro un’avversaria di cui conosciamo bene il valore: Spongano.
L’appuntamento per il gentile pubblico ed i gentili ospiti è mercoledì alle 21.
Tabellino: Bari-Oria 2-3 (19-25, 25-9, 25-23, 16-25, 9-15)
ASD Europa Bari: Paradiso 0, Gabriele 5, Di Donato 1, Tritto 16, Genovesi 13, Marasco 12, Catalano NE, Marzano 1, Marino NE, Panza 20, Emilio (L) – All. Ironico.
Muri-punto 8, ace 15, errori in battuta 7.
New Volley Oria: Medico 0, Ventruti 5, Greco 1, Bacca NE, Casalino 18, Zanzarelli 0, Leone 29, De Pascalis 13, Limonta 2, De Paola Cl. NE, De Paola Cr. NE, Mastria (L) Turchiarulo (2L) – All. Taurisano.
Muri-punto 8, ace 7, errori in battuta 5.
Arbitri: Cosi e Scarciglia.
Prossimo turno: Oria-Spongano, mercoledì 24 maggio, ore 21.00.