LA FINESTRA SULLA C: TEMPESTA TA-BITONTO 3-0

16 Maggio 2010

Avevo timore di andare al Maria Pia.

Un po’ perché un’eventuale seconda retrocessione in due settimane sarebbe stata troppo deprimente.

E poi perché, dopo aver appreso da fonti interne alla Tempesta dell’esistenza di una “membrana cacatoria”, temevo che la mia vita sarebbe stata sconvolta da altre scoperte scioccanti…

Preferisco secretare la fonte che ha usato quest’espressione e per “secretare” non si intende il verbo che deriva da segreto ma quello che deriva da secreto

La pioggia e il vento della notte poi mi hanno convinto; li ho presi come un segno. La tempesta meteorologica sulla città mi invitava alla Tempesta che si sarebbe scatenata sul parquet del Maria Pia.

L’avversaria dei play-out è il Bitonto, squadra che incrocio per la prima volta.

Di Bitonto conosco soltanto l’ex-questore Raffaele Valla, una persona a cui Taranto dovrebbe erigere un monumento per i risultati ottenuti nella lotta contro la criminalità organizzata locale.

L’ex-questore tentò anche la carriera politica e – chissà – se non fosse stato travolto da quella grande ******* della Di Bello forse anche la situazione socio-economica di Taranto sarebbe stata diversa e non piangeremmo il peggior dissesto della storia d’Italia. Ottimi i suoi buffet elettorali, fra l’altro; per non parlare delle tre figlie, una più bella dell’altra.

Veniamo alla partita.

Luigi sistema diligentemente la pubblicità degli sponsor visto che qui hanno la fortuna di aver sponsor che pagano, una circostanza che, con rare eccezioni, a noi della Palafiom sembra straordinaria da un annetto a questa parte.

E’ iniziato il periodo in cui si inizia ad andare al mare e quindi non si capisce se alcune giocatrici siano abbronzate o siano cingalesi. E’ una riflessione che faccio osservando la scurissima palleggiatrice della squadra ospite.

Il Velasco dei Due Mari schiera Giusy D’Elia in palleggio, Rosanna Galiulo opposto, Francesca Cosa ed Eva D’Elia di banda, Bruna Clemente e Adriana Cardone centrali, Rosaria Toma libero.

Cofanetto è in tribuna, ma per settembre tornerà più forte di prima. Forza Federica!

L’avvio è molto equilibrato, ma c’è un punto che secondo me segnerà il destino della partita: la realizzazione in bagher della Cubana (5-5).

Lei e Rosanna sono irresistibili e la Tempesta inizia a distanziare le ospiti (12-9).

Grande difesa della squadra di coach Monopoli e duplice ace dell’unica esponente del clan delle fasanesi oggi sul parquet (19-13).

La Tempesta amministra bene il parziale e manda a segno praticamente tutte le proprie atlete (attacco di Eva, primo tempo di Bruna e di Adriana, colpaccio di Giusy a stoppare un’azione ospite).

Il primo set finisce 25-17.

La svolta nel secondo parziale è il punto del 2-5, assegnato alle ospiti tra le vibranti proteste delle tempestine e in particolare di coach Davide.

La rabbia protestataria viene incanalata nel sano agonismo con cui le rossoblu costruiscono un esaltante break da sette punti (9-5).

Molto positiva anche questa sera Adriana, un’autentica forza della natura, ma si sta mettendo in evidenza anche Eva D’Elia, non soltanto con le mani. Un suo salvataggio di piede, infatti, induce il commissario tecnico Lippi a rivedere la lista dei convocati per i Mondiali. Un po’ di estro, in effetti, ci starebbe bene in mezzo a tanti robot.

A proposito, ora e sempre: metti a Cassano!

Nonostante la grinta della “palleggiatrice cingalese” e l’ottima disposizione per i muri mostrata dalle centrali, il Bitonto non riesce a recuperare. Però si avvicina pericolosamente (19-17).

E’ una partita in cui non bisogna mai abbassare la guardia.

Sul 20-19 Davide introduce Federica Litti e dopo l’ennesimo ace di Rosanna (22-19), sono le senatrici rossoblu a conquistare definitivamente il parziale: doppio attacco di Cocca e magistrale tocco di seconda di Giusy, che sta facendo pesare tutta la sua esperienza ed il suo talento (25-19).

Nell’intervallo il primo arbitro legge il giornale…

Parte bene il Bitonto nel terzo set e sono i soliti muri a portare in vantaggio le ragazze baresi (0-3).

La Tempesta ottiene il pareggio prima che il set possa diventare più delicato del dovuto e cerca di distanziarsi con i punti conquistati dalle proprie, ammirevoli, centrali.

Sul 10-10 sale nuovamente in cattedra una grande protagonista della serata, Eva D’Elia. La schiacciatrice tarantina attacca da tutte le posizioni ed accumula una serie infinita di mani-fuori e di diagonali (strettissima quella dell’11-6).

Intanto in tribuna si è ricostituito lo storico terzetto della Tempesta più gloriosa della storia (Clara e le sorelle Passaro) ed è indubbio che cotanta magnificenza abbia influito sull’andamento della gara.

Massimo vantaggio delle padrone di casa sul 21-13, quando il tecnico ospite manda in campo la sosia di Zaby.

Il Bitonto reagisce, piazza qualche altro muro, ma ormai il destino del set è segnato e provvedono Cocca e Rosanna ad assicurare una conclusione favorevole (25-19).

Grande Tempesta: bel gioco e adeguata determinazione mentale; adesso in bocca al lupo per il ritorno!