LADISPOLI-ORIA 3-1

24 Maggio 2019

Sabato 18 maggio 2019 – ore 18.00

Il sogno è finito e ci siamo svegliati ancora in serie B2.

In quel sabato fatale ha piovuto un po’ anche sul litorale tirrenico, ma le mie riflessioni prepartita non riguardavano tanto l’incontro, che attendevo fiducioso, quanto il contesto. Mi sono posto alcuni quesiti esistenziali: perché continua a piovere ogni volta che giochiamo? Perché dall’ingresso di Roma Termini ai binari da cui partono i treni per Ladispoli (dal 25 in su) c’è la stessa distanza che separa Oria da Roma…? Perché ho fatto il biglietto visto che, arrivato a questo punto, avrei pure potuto proseguire a piedi? Perché a Ladispoli i sottopassaggi della stazione non se li caca nessuno e tutti attraversano i binari? Farò in tempo a mangiare il mio bel tiramisù in via Palermo?

Solo l’ultimo quesito esistenziale ha trovato una risposta soddisfacente, poi le riflessioni sono state sostituite dall’attesa, dall’ansia, dall’emozione e infine – ahimé – dall’amarezza.

Eppure gara 3 era iniziata bene con le stesse formazioni di mercoledì e con un andamento abbastanza simile, ma solo nel primo set.

In quel parziale entrambe le squadre hanno giocato bene. Forse non è stato l’Oria perfetto di gara 2 e forse il Ladispoli è parso un po’ più determinato.

Sia pure con un po’ di fatica, però, e sia pure costretti a inseguire spesso e (non) volentieri, il set ce lo siamo portato a casa (21-25).

La musica, purtroppo, è cambiata nel secondo parziale. La formazione laziale ha imposto subito un inquietante 6-1; le nostre tigrotte hanno recuperato qualcosina, ma poi la squadra di casa si è concessa uno sprint devastante (25-16).

Duello punto a punto nel terzo set fino al 9-9, poi le cinghialotte hanno preso il largo (25-18). Tigri contro cinghiali, ora che ci penso. E c’era pure l’orso Bruno, osservato con un po’ di perplessità da capitan Vidotto in avvio di gara.

Sembrava davvero di stare nello zoo in cui Verdone porta la turista spagnola dopo aver rinviato il proprio viaggio (a Ladispoli, appunto).

Male il quarto set. Le nostre hanno fatto il possibile, si sono impegnate generosamente, ma l’entusiasmo ha messo le ali alle nostre avversarie. Le rossoblu hanno difeso l’impossibile, hanno attaccato in modo travolgente, hanno murato, hanno servito alla grande, hanno dato letteralmente spettacolo. Restano alcune immagini: la grinta terrificante della capitana coraggiosa Vidotto, grande trascinatrice, i larghi sorrisi di Grossi, la prestazione eccellente della palleggiatrice Ceresi. A un certo punto del quarto set si è capito che neanche la Nazionale avrebbe potuto più fermare le nostre avversarie. A una Forastieri colpita in pieno volto da un primo tempo di Chiara è bastato guardare la Madonna apparsa sugli spalti e farle una smorfia per riprendere tranquillamente la partita.

Per Madonna si intende Giulia Madonna.

Sul 24-14 abbiamo annullato 4 palle-match, ma per i miracoli non eravamo attrezzati e la Madonna era sempre dalla parte laziale. Anche la magia visto che il set lo ha chiuso una che si chiama Casella e che potrebbe essere parente di Giucas (25-18).

La mia sensazione è che l’Oria abbia giocato ottimamente gara 2 e meno bene le due trasferte laziali. Il Ladispoli ha giocato con più costanza: sempre molto bene, anche la partita persa. E beh, poi in gara 3 l’entusiasmo ha ulteriormente moltiplicato le energie.

C’è poco da dire: le nostre avversarie hanno meritato di vincere questo turno di play off. Hanno superato grosse difficoltà nel corso della stagione e questo risultato è anche un omaggio alla resilienza, termine un po’ troppo sputtanato ultimamente, ma appropriato in questo caso. In bocca al lupo. Non è stato bello incontrarvi sul piano del risultato, ma è stato bello incontrarvi sotto tutti gli altri punti di vista.

Io voglio ringraziare tutte le nostre giocatrici e la nostra società, senza fare elenchi. Avete disputato una grande stagione. Avete regalato tante emozioni al vostro pubblico. Avete dimostrato grande attaccamento e grandi qualità tecniche ed umane. Avete portato l’Oria su vette inesplorate. Ed è per questo che condivido pienamente le parole del nostro presidente a fine gara: “Non vedo il bicchiere mezzo vuoto; io lo vedo pieno”.

Pensiamoci, in effetti. Tre anni fa perdevamo i play-out della serie C con una squadra tanto volenterosa quanto mal assemblata. Non c’era uno sponsor e alle partite venivano solo i parenti, Orsetto e i due supertifosi storici. Oltretutto Orsetto, dopo aver invaso il campo, si scocciava e andava a prendersi un aperitivo al “Piacere”.

Oggi, per la prima volta nella nostra storia, abbiamo affrontato i play-off per la serie B1, la formazione è competitiva, la società solida e i partner sono affezionati ed in continuo aumento. Senza contare le dirette in streaming che la Gialappa’s scansati proprio…

Ripartiamo da qui allora. Dall’incoraggiante sorriso (rigorosamente in streaming!) del nostro presidente.


ORIA-LADISPOLI 3-0

16 Maggio 2019

Mercoledì 15 maggio 2019 – ore 20.30

La formula degli spareggi promozione ci assegna un’avversaria ricca di fascino per tanti motivi: Ladispoli.

Notoriamente è un’apprezzata località balneare, ma bisogna dire che appare come una città carina per tutte le stagioni. Non si tratta, insomma, di quelle località come Castellaneta Marina, vivaci d’estate e deserte e lugubri d’inverno. Ladispoli ha un suo perché anche in bassa stagione.

Per gli appassionati di cinema, la città è legata ad un celebre film di Carlo Verdone, “Un sacco bello” (1980), in cui uno dei protagonisti interpretati dal popolare attore romano si vede costretto a rinviare la trasferta a Ladispoli a causa dell’imprevisto e travolgente arrivo di una bella turista spagnola. Ecco, diciamo che nell’immaginario collettivo la cittadina laziale tende ad essere associata alle avventure e disavventure del mitico Verdone: “Devo annà a Ladispoli…”

Rispetto ai tempi del film di Verdone (che a Ferragosto, nel 1980, aveva pochi pullman a disposizione: “Nun posso partì mo; semmai stasera, ci ho quello delle sei…”), comunque, i collegamenti con Roma sembrano migliorati e questo consente di conciliare il turismo nella capitale con l’impegno play-off sul litorale.

Uniamo il dilettevole al dilettevole.

Ai tempi del film di Verdone presumo che alla stazione di Ladispoli-Cerveteri non ci fosse la bella bigliettaia con i capelli rossi che sembra una fotomodella e che, unitamente al mare, agli 11 tipi di tiramisù di un bel localino in via Palermo e alla squadra di pallavolo locale, credo che costituisca la principale attrattiva del posto.

Ladispoli è poi la città dove si è formata pallavolisticamente Mary Ricciardi, indimenticata schiacciatrice del Turi nella stagione 2008-’09. Il Pallone Comunale dovrebbe essere dedicato a lei per meriti sportivi e per meriti di consulenza turistica. A lei e alla sua celebre spalla.

Il contesto è completato da una società molto accogliente e da un tifo tanto caloroso quanto corretto.

Sulla partita, invece, è meglio stendere un velo pietoso. L’Oria ha disputato probabilmente la gara più brutta della stagione: tanti errori, molta confusione e una certa arrendevolezza. Mi piacerebbe pensare che siano state soprattutto brave le nostre avversarie (e lo sono state indubbiamente), ma dobbiamo essere onesti: sabato abbiamo giocato maluccio. Due paroline, però, vanno spese per le atlete rossoblu: grande determinazione, grande entusiasmo, eccellenti in tutti i fondamentali, individualità che si sono espresse ad ottimi livelli. Proprio una bella squadra.

E passiamo così a gara 2.

Tra i primi ad arrivare al palazzetto c’è il mitico Koala, Stefania Guacci, che offre una rosa beneaugurante all’amica e collega di ruolo Annacarla.

Gli arbitri si presentano elegantissimi, in giacca e cravatta. Chissà se il dress code dei play-off risponda ad una specifica disposizione della Federazione, che ha deciso, per questa fase del campionato, di spostare arbitri da altre regioni. A Ladispoli le arbitre erano lombarde, qui sono calabresi.

Direzioni di gara impeccabili in entrambi i casi: mi pare che non ci sia stata una sola contestazione nell’arco delle due partite.

La brava centrale Laragione shakera il proprio Polase, ma i nostri occhi sono puntati soprattutto sulla caviglia di Paolona nostra, assente tanto giustificata quanto pesante in gara 1. Ce la farà? Sarà della partita? Sarà di tutta la partita?

In avvio di riscaldamento Valeria fa canestro da centrocampo al primo e unico tentativo. Sembra un buon presagio.

Formazioni.

New Volley Oria: Jola Dakaj in palleggio, Paola Colarusso opposta, Giorgia Valente ed Amy Leone di banda, Valeria Diomede e Chiara Vinciguerra centrali, Alessia Mastrilli libero.

A disposizione di coach Piero Acquaviva: Annacarla Cozzetto, Serena Di Paola, Chiara Avallone e Tiziana Solazzo.

Volley Ladispoli: Giulia Ceresi in palleggio, Alice Grossi opposta, Valentina Vidotto e Ludovica Forastieri di banda, Ludovica Casella e Mariella Laragione centrali, Emanuela Esposito libero.

A disposizione di coach Pietro Grechi: Francesca Macci, Michela De Stefano, Elisa Fabeni e Chiara Saia.

Scaramanzie: indosso per la prima volta una maglietta acquistata a Lucca Comics dal simpatico gruppo di “Feudalismo e libertà” con un messaggio tanto emblematico quanto raffinato: “In omnia pericula tasta testicula”.

Devo anche rilevare che si osservano strani movimenti delle nostre atlete poco prima dell’avvio, ma magari è solo una coincidenza. Valuteremo dal filmato.

Primo set

Pipe oritana sulla rete. E non è bello.

Muro di Casella. E non è bello neanche questo, per noi almeno (0-2).

Il fantasma della partita d’andata si aggira per il palazzetto di via Crocifisso.

Per fortuna non è così. Anzi, le nostre centrali, Chiara e Valeria, non molto valorizzate sabato scorso, attestano subito che questa partita sarà diversa da quella di 4 giorni prima. Assai diversa. A fine gara saranno le miglior realizzatrici (Chiara 14 punti, Valeria 13, come Amy).

Ed è la Vichinga a siglare il pareggio da posto due (7-7).

Tutta la squadra gioca benissimo: le tigri sono tornate! Grandi difese, servizi tesi (anche parecchi errori in battuta, se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, ma questa volta ne è valsa la pena perché quelli entrati in campo hanno creato pressione), muro-difesa, capacità di ricostruzione, attacchi indifendibili o poco difendibili.

Bello anche l’atteggiamento cazzuto e ordinato al tempo stesso.

Ci concediamo anche un paio di curiosi punti direttamente in difesa (Chiara in questo set, Giorgia nel terzo).

Sull’altro fronte, comunque, anche Ladispoli sta giocando molto bene. Le attaccanti non sono prolifiche come in gara uno, ma c’è un dato statistico che sarebbe da interpretare: a parte una doppia e un errore in battuta, nel bilancio laziale di questo set si contano soltanto 2 errori-punto. Gli altri 21 punti sono tutti frutto del sudore delle nostre giocatrici.

Particolare encomio per Giorgia, perfetta in difesa e molto precisa anche in attacco, mentre Alessia si candida a miglior giocatrice della serata, sia pure in buona compagnia.

Paola si sblocca sul 12-13 e riceve dal pubblico un’ovazione che sa di sollievo, di incoraggiamento e naturalmente anche di affetto per questa grande professionista.

Sul 15-16 il sorpasso decisivo: diagonale di Amy e pallonetto di Chiara (17-16).

In una fase di gara molto intensa, palpitante e ben giocata da entrambe le squadre, Ladispoli resterà incollato alla formazione brindisina, ma saranno le nostre tigrotte ad incrementare il bottino di quel poco che basta a fare la differenza nel set (25-22).

Secondo set

Anche questa volta è il Ladispoli a partire bene (3-5), spinto dai colpi di Grossi e soprattutto di Forastieri, molto grintosa sia negli attacchi che nelle esultanze.

Molto versatile questa ragazza. Anche la palleggiatrice Giulia Ceresi mi piace molto; all’andata è stata perfetta.

Mi piace ancora di più l’immediata reazione dell’Oria: due muri di una fantastica Chiara e un attacco di Paola (7-5).

Grossi va a segno da seconda linea, ma le nostre ragazze piazzano un altro break di 4-1 con l’ennesimo muro della Principessa, un attacco di Amy da ferma, un punto di Paola conseguente a un miracolo difensivo di Alessia e un ace della Vichinga (11-7).

Coach Grechi introduce Macci, che mette subito a terra un pallone, ma ormai le tigri sono scatenate, spinte dall’entusiasmo del palazzetto: primo tempo di Chiara (che difende pure egregiamente), attacco di Paola e doppietta di Valeriona (16-10)!

Solitamente la nostra opposta conserva serietà e compostezza nelle esultanze; questa sera, invece, non fa risparmio di sorrisi. E quanto siamo confortati tutti noi da questi bei sorrisi, oltre che da questi bei punti!

Grossi avvicina le ospiti; le noste centrali mantengono le distanze (20-15).

Anche questa sera Elisa Fabeni si rivela una valida risorsa per il Ladispoli e sono suoi gli ultimi punti delle rossoblu; per l’Oria, comunque, si tratta solo di amministrare il vantaggio e lo facciamo nel modo giusto, grazie ad Amy e a Paola che si scambiano il presidio del posto due.

Quando il set si chiude con un errore in battuta ospite, le più felici sembrano essere le nostre giovani asciugatrici che saltellano di gioia per 5 minuti (non so se per la vittoria del set o perché la repentina conclusione dello scambio ha risparmiato loro un po’ di lavoro): 25-18.

E’ l’Oria che conosciamo, è l’Oria che ci piace, è l’Oria che ci fa sognare.

Terzo set

Nonostante le strepitose difese di Alessia, lo scatto iniziale è del Ladispoli (Casella e Vidotto): 2-4.

Rimediano Paola e Valeria; poi un bolide di Vidotto, temibile anche per le sue battute al salto, rimbalza su Giorgia e finisce in modo beffardo nella metà campo laziale. Un po’ di culo ci vuole pure (8-4).

“Magnifique!” – urlano i nostri telecronisti, sebbene la pronuncia non sia propriamente francese.

Dopo vari e reciproci servizi sbagliati, il Ladispoli ottiene il pareggio con un muro di Laragione, un attacco ed un ace di Forastieri (11-11).

Valeria mura, Paola piazza pallonetti e Valeria scarica fast indifendibili (14-12),

Fabeni pareggia (15-15), Paola mette a terra una pipe e Chiara un primo tempo (17-15).

Su un attacco di Forastieri, Amy riesce ad evitare che il pallone finisca a terra, ma sul rimbalzo si precipitano Jola e Giorgia, che si schiantano tra loro e poi finiscono sul muretto di bordo campo.

Giorgia si rialza con la mano dolorante, Jola non si rialza. Beh, a parte Annacarla in panchina, questa sera in tribuna ci sono altre due palleggiatrici che hanno lasciato ottimi ricordi in questo palazzetto (Stefania Guacci ed Alessandra Loria), però sarebbe preferibile non ricorrere a tanta abbondanza di mani fatate recuperando la nostra Jolina. Dev’essere, più o meno, questo il pensiero del presidente Mino, ritratto dalle immagini in streaming di Mami Sport mentre si rivolge al cielo come un novello Giobbe.

Tutto è bene quel che finisce bene: dopo lo spavento (di tutti noi) e le jastème presidenziali, Giorgia e Jola rientrano in campo e questo incidente, fortunatamente senza conseguenze, è anzi l’emblema della generosità delle nostre ragazze, pronte persino a immolarsi sull’altare della vittoria.

Sul 17-17 Alessia difende e la Vichinga colpisce, poi è Paola a mettere il pallone a terra (19-17).

Duello a suon di punti tra la Vichinga e Forastieri finché Valeria non regala all’Oria 3 palle-set (24-21).

Il tentativo di scavalcare il nostro muro induce all’errore un’attaccante romana: le tigri vincono 25-21 e prolungano questo turno di play-off! Si torna a Ladispoli!

E’ stata una grande partita in chiave tattica, ottimamente preparata da mister Piero e interpretata alla perfezione dalle nostre ragazze, bravissime sul piano tecnico e sul piano caratteriale.

Mi trovo d’accordo con le dichiarazioni finali del coach ospite, sempre molto sportivo: Ladispoli non ha affatto demeritato (a parte una breve fase nel secondo set); il risultato è frutto di una grande prestazione dell’Oria.

Mentre gli allenatori riflettono sui contenuti tecnici e iniziano già a preparare gara 3, l’organizzazione dell’imminente trasferta a Ladispoli è motivo di riflessione anche per il nostro presidente, specialmente sul piano logistico. Nasce così la prima lotteria in cui non si vince niente. Anzi, chi viene estratto paga e contribuisce a finanziare il viaggio…

Bene, tirato un sospiro di sollievo, concentriamoci sul prossimo impegno perché è chiaro che a Ladispoli ci sarà da affrontare un’altra battaglia sportiva durissima. Forza ragazze! “Continuate a farci sognare!”

Tabellino: Oria-Ladispoli 3-0  (25-22,  25-18,  25-21)

New Volley Oria: Colarusso 10, Valente 8, Cozzetto 0, Diomede 13, Di Paola NE, Vinciguerra 14, Leone 13, Avallone NE, Dakaj 0, Solazzo NE, Mastrilli (L) – All. Acquaviva.

Muri-punto 6, ace 2, errori in battuta 15.

Volley Ladispoli: Casella 1, Vidotto 5, Ceresi 1, Macci 1, Grossi 8, De Stefano 0, Forastieri 12, Fabeni 3, Laragione 14, Saia NE, Esposito (L) – All. Grechi.

Muri-punto 2, ace 2, errori in battuta 6.

Arbitri: Raffaele Donato e Mattia Cupello.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Castellana 630,00; Oria 450,00; Copertino 340,00; Recanati 330,00; Cerignola 300,00; Offida 230,00; Monte San Giusto 160,00; Corridonia e Noci 120,00; Jesi 80,00; Porto San Giorgio, Castelbellino, Mesagne e Giulianova 0.

L’ultima giornata è caratterizzata da due sanzioni che non incidono sui vertici della classifica: 90 euri al Recanati per la condotta del pubblico; 40 euri a Jesi per l’insufficiente servizio di asciugatura.

Considerato che i play-off non valgono, il trofeo Memorial Bin Laden 2018-’19 è assegnato al Castellana, che precede Oria, purtroppo, e Copertino.

Solo 4 squadre chiudono la stagione senza multe; solo 3 senza neanche provvedimenti a carico di tesserati: Mesagne, Giulianova e Castelbellino (campione anche di fair-play).

Prossimo turno: Ladispoli-Oria, sabato 18 maggio, ore 18.00.