LE VITE DEGLI ALTRI (SAN VITO DEI NORMANNI-VICENZA 3-1)

5 novembre 2009

Domenica 1^ novembre è dedicata allo spettacolo dell’A2. Abbiamo questa fortuna in Puglia; sfruttiamola!

Fra l’altro a San Vito gioca la “nostra” Vittoria Repice, che ha iniziato la stagione con delle prove molto positive. Insomma, nessuna vertigine per lei nonostante il gran balzo dalla B2 all’A2.

In generale, San Vito è una squadra interessante, data anche la presenza della serba Sanja Hanusic e della brasiliana Elisangela.

Niente tifo stasera, per quello che mi riguarda. A Vicenza ho trascorso un periodo breve ma intenso della mia vita; è una città magnifica, gente splendida e la porto sempre nel cuore. Non posso tifarle contro.

Applaudirò il bel gioco. A fine partita rileverò che il bel gioco è stato quasi esclusivamente del San Vito; Vicenza ha vissuto di lampi ed si è mantenuta molto al di sotto delle proprie potenzialità. Comunque, Zuccollo promette bene.

Venendo da Ceglie non c’è un’indicazione che sia una per raggiungere il Palamacchitella; non so dalle altre direzioni. Per fortuna in paese basta chiedere:

“Scusi il Palamacchitella?”

“Eeeh?!”

“Dove ha giocato Alessandra Piccione…”

“Ah, sì, vada a destra e poi giri a sinistra dopo il semaforo. Troverà la statua equestre della Piccione e alle spalle c’è il palazzetto…”

Le indicazioni scritte, dunque, non ci sono; in compenso, c’è il cartello “Parcheggio del palazzetto” in corrispondenza del parcheggio del palazzetto. Grazie alla pizza.

Se al Palamacchitella non arrivi almeno tre ore prima, i posti a sedere te li puoi scordare. Buon segno. C’è passione, c’è calore, c’è entusiasmo.

Noto con rammarico che Vittoria non è titolare. Agghie venùte fin’ a qua a uecchio… Bah, magari entrerà nel corso della partita. Quando faccio queste riflessioni ancora non so che la centrale reggina ha un problema alla schiena e stasera sarà tenuta precauzionalmente a riposo.

Nel Vicenza c’è l’ex Giada Gorini, salutata con affetto dai suoi ex-tifosi. C’è anche una certa Popovic, che però non è la croata del calendario bensì una connazionale della Hanusic.

San Vito parte bene, subisce il ritorno delle ospiti e poi si assicura la conquista del primo parziale con un’ottima prova della centrale Zanotti.

Nei pressi delle riserve brindisine c’è anche un assistente spirituale. Noi ne siamo ancora sprovvisti.

Nell’intervallo faccio un giro esplorativo e raggiungo – non saprei come chiamarla – la lunga balconata di fronte alla gradinata. Si affaccia a picco sul parquet e sulle panchine. E’ meravigliosa; le foto da qui sono spettacolari.

A questo punto mi distraggo dall’incontro e mi godo i gesti tecnici da questa originale prospettiva. Sembra che le giocatrici ti guardino quando battono al salto oppure quando palleggiano nella tua direzione.

Io credevo che il fondocampo fosse il punto migliore per osservare la distribuzione del gioco delle alzatrici (“ammirare” è il verbo esatto nel caso di Alessandra), ma mi sbagliavo. Da quassù cogli sia le direzioni che le distanze. E’ soltanto un po’ distorta la percezione dell’altezza dei passaggi.

Secondo me, bisogna ripensare le progettazioni dei palazzetti del volley. Il pubblico non dovrebbe stare sulle gradinate, ma si dovrebbe costruire un soffitto trasparente su cui stazionare per guardare dall’alto l’intero incontro.

Matò, che bello. Veniamo a giocare qua pure noi…! In subordine veniamo a giocare un’amichevole così faccio tutte le foto che coprirebbero un’intera stagione.

L’unico problema è che da qui non puoi controllare il tabellone del punteggio. Non ci vuole molto, comunque, a capire che San Vito vince agevolmente anche il secondo set ma poi ha un vistoso calo nel terzo.

Osservo i time-out dall’alto.

Adesso, per ritorsione, potrei anche lanciare una pallina di carta sul buon Lorè se non fa entrare Vittoria ca’ ije agghie venùte apposta apposta…

Il quarto set inizia in equilibrio, ma poi San Vito riprende saldamente in mano le redini dell’incontro.

E offre un grande spettacolo tecnico con una Sanja Hanusic scatenata (top-scorer con 17 punti).

In tribuna c’è anche la Fenomena, peraltro rappresentata su una gigantografia della squadra di due anni fa. La gigantografia, in apparente stato di abbandono, è appoggiata dietro la cosiddetta “balconata”, Visto che nella foto c’è anche Marianna, quasi quasi, se non serve a nessuno, chiedo il permesso di portarmela al Palafiom, anche se nella Lancia Y non ci caccia.

A fine partita saluto Vittoria, che a sua volta rivolge un pensiero gentile alla nostra squadra. Vola Repice! ‘A prossima vota ha a sciucà pure tu.