Domenica 26 gennaio 2014 – ore 18.30
Adesso capiamo cosa provavano le nostre avversarie l’anno scorso quando affrontavano Ida Taurisano, una giocatrice in grado di risolvere le partite con una valanga di punti e di garantire sicurezza alla propria compagine con la sola presenza. Certo, la Tempesta non è solo Siscovich e sarebbe ingeneroso attribuire alla fuoriclasse croata gli unici meriti di un successo che invece è frutto di un’ottima prestazione collettiva, ma è indubbio che l’atleta polesana sia davvero un lusso in serie C. Ed uno spettacolo per gli occhi degli appassionati.
E sì che le caratteristiche tecniche di Siscovich erano state analizzate a fondo in settimana: colpi preferiti, traiettorie, marca di profumo più usata; tutto questo non è bastato ad impedire la realizzazione di ben 28 punti. E la domanda è sorta spontanea: perché non c’è anche a Oria una base della Marina Militare?
Però, pensandoci bene, a Oria c’è una sede dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia; se il signor Rosati volesse trasferirsi…
Ma partiamo dall’inizio.
Senza Giulia e con un paio di atlete acciaccate, l’Oria si presenta sul parquet con la consapevolezza che una partita al 100% da sola potrebbe non bastare: serve anche una Tempesta a basso potenziale e una buona dose di fortuna per ambire al risultato clamoroso.
La recente ed ottima prestazione contro il San Cassiano, comunque, rafforza l’autostima e autorizza qualche aspettativa.
Nei corridoi del Palasporting di Massafra sono esposte le foto delle formazioni che hanno dato lustro allo sport locale in 50 anni di storia. Devo dire che suscita una certa commozione vedere tanti volti noti. Per esempio, Gisela Scialacomo o Viviana Vincenti o Luana Santovito. Per motivi a me ignoti, però, c’è una squadra a cui è riservato un trattamento speciale: il Massafra 2007-’08 ritenuto meritevole di un’esposizione sul campo di gioco.
Luigi Lucchese occupa la postazione di speaker e di cronista dedicandosi alla telecronaca in diretta streaming. Fa tutto contemporaneamente. Risponde anche al telefono, effettua bonifici on-line e ordina le pizze a domicilio. In diretta, ovviamente.
Formazioni.
Gravine Volleyland: Lucia Sebastio palleggiatrice, Mimma Ventruti opposta, Ingrid Siscovich e Rosanna Galiulo schiacciatrici, Adriana Cardone e Francesca Russo centrali, Fabiana Bozzetto libero.
A disposizione di coach Renato Danese: Nika Sulejmani, Michela Palmisano, Doriana Nardelli, Elisa Imperiale, Sara Grassi e Morgana Gallo.
New Volley Oria: Simona Leone palleggiatrice, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace schiacciatrici, Carmen De Padova e Giada De Pascalis centrali, Giorgia Mastria libero.
A disposizione di coach Marcello Presta: Ornella Pezzarossa, Sara Giuffrè, Federica Muri e Daniela Lo Noce.
Primo set
Il primo scambio è lunghissimo; se tutti gli scambi successivi avessero la stessa durata, la partita terminerebbe mercoledì verso le 23.15. Il primo punto, comunque, è di Carmen, per sua bravura e per altrui sfinimento.
L’effimero 0-1 sarà rimpianto dall’Oria per tutto il parziale perché andremo subito a fondo col punteggio di 7-2 senza più riemergere fino all’intervallo.
Oria difende discretamente ma è spuntato in attacco; la Tempesta difende in modo eccellente e manda a segno quasi tutte le proprie atlete. Curiosamente è proprio la stella croata ad essere ancora a secco di punti sino all’11-6. Messo a terra il primo pallone, Siscovich non si fermerà più.
Sul 17-9 preferisco pensare ad altro, ad esempio al fatto che Pola è una delle città che ho colpevolmente strascurato nelle mie peregrinazioni turistiche nell’ex-Jugoslavia.
Ai tempi dell’indipendenza croata ricordo l’intervista ad un giornalista istriano: “Mio nonno è nato a Pola ed era austriaco, mio padre è nato a Pola ed era italiano, io sono nato a Pola e sono jugoslavo, mio figlio nascerà a Pola e sarà croato. La mia famiglia non si è mai mossa da qui eppure ogni generazione è nata con una cittadinanza diversa…”.
In campo, intanto, la Tempesta dilaga sino al 21-10 e Marcello fa rifiatare Lucrezia introcendo Pezza, che si segnala per un bel servizio.
Quando Siscovich schiaccia la palla del 25-12 preferisco distrarmi nuovamente pensando al concerto (visto solo in tv) di Balasevic nello splendido scenario dell’Arena di Pola.
Secondo set
Continuare a distrarsi per altri due set potrebbe essere complicato in assenza di libri o di tablet. Per non guardare la partita dovrei fare una passeggiata, magari in cerca del mitico “Tornerai” locale. Per fortuna, però, si verifica uno di quegli strani misteri dello sport che non hanno apparentemente spiegazioni logiche o scientifiche: un intervallo di 3 minuti è sufficiente a trasformare radicalmente il volto di una squadra (senza il ricorso alla somministrazione di sostanze dopanti).
L’avvio brindisino è esaltante: Giada serve in modo insidioso, Lucrezia difende gli attacchi locali e Ivana contrattacca con efficacia: 0-4 per l’Oria.
Galiulo recupera due punti, ma ormai la trasformazione delle ragazze di Marcello appare irreversibile e in campo regna l’equilibrio: punti per Lucrezia, Veronica e Carmen da un lato; punti per Russo e soprattutto Siscovich dall’altro. Ottimo duello a distanza anche tra i liberi con Giorgia che sembra aver superato una settimana difficile e Bozzetto che si conferma come una delle più brillanti rivelazioni della vicecapolista.
Un muro della Cubana (9-10) avvicina pericolosamente la Tempesta, ma Ivana è una macchina da punti ed anche Veronica sta disputando un’ottima prova da posto due: si torna a +4 (12-16).
Purtroppo il pareggio e finanche il sorpasso si concretizzano poco dopo per merito di Siscovich e di qualche nostro errore-punto (18-17); l’orgoglio oritano, comunque, scuote nuovamente il parziale: miracolo di Giorgia in difesa e attacco vincente di Lucrezia: 18-20!
A questo punto avviene un evento destinato a entrare di diritto nelle storie che Giada racconterà ai propri nipotini davanti a un caminetto: “Vi ho detto di quando a 13 anni ho murato Ingrid Siscovich?”
“Sì, nonna, ce l’hai raccontato mille volte, ma non ti crediamo…”
“Se non mi credete, non vi lascerò niente come eredità”
“Nonna, adesso ti crediamo”.
Anche per fugare i dubbi dei futuri nipotini di Giada, ho il dovere di scriverlo su questo blog perché si conservi nei secoli la memoria storica dell’evento.
Giada dovrà raccontare che subito dopo Siscovich ha menato una saetta sulle mani del nostro muro ottenendo il 19-21 e che poi ha scaricato una diagonale nei 3 metri, ma potrà anche rassicurare i nipotini sul fatto che il set sia stato vinto dall’Oria.
Veronica, da seconda linea, piazza una palletta nell’angolino del posto uno, poi salva miracolosamente l’Oria da un attacco di Ventruti (imitata da Bozzetto sull’altro fronte) permettendo alla Leonessa di schiacciare il pallone del 21-24.
Dopo una nostra invasione, Ivana mira al posto cinque avversario, la palla viene toccata ed esce dal campo (22-25)!
La dinamica del punto e l’esultanza della nostra schiacciatrice ricordano quelle dell’ultimo scambio dello scorso anno a Leporano; Ivana alza il dito e lo punta verso coach Marcello, che però la caca altamente perché sta già raccogliendo le masserizie dalla panchina per il trasloco nell’altra metà campo.
L’importante è che abbiamo pareggiato il conto dei set.
Terzo set
Duello tra bande in avvio del terzo set: 3 attacchi vincenti per Siscovich, altrettanti per Ivana.
Veronica sta disputando una delle migliori partite in attacco con la maglia oritana: alla fine si fermerà a quota 11 punti, molti dei quali creativi.
La partita è diventata frizzante, godibile ed equilibrata (8-6), soprattutto quando Siscovich è in seconda linea. Quando la croata passa in prima linea, la partita diventa un po’ meno equlibrata.
L’Oria ci crede e si lascia un po’ prendere la mano (anzi, la voce) dalla tensione agonistica. Ivana viene ammonita per proteste.
Bella diagonale di Lucrezia mentre tra le nostre avversarie i liberi (Bozzetto e Nardelli) hanno iniziato un costante turn-over.
Sul 9-7 l’allungo della Tempesta con Galiulo e Sebastio (12-7). La fasanese ha dimostrato negli anni una grande duttilità; personalmente, la preferivo centrale, ma ognuno sap’ l’ fatti suoi.
Oria delle meraviglie e break da 9, peraltro quasi senza aiutini (a parte l’invasione iniziale e il ruolo giocato dal nastro nel punto finale): mani-fuori e poi lungolinea di Lucrezia, blocco di Giada su ricezione lunga, doppio ace di Veronica, muro di Giada, devastante attacco di Lucrezia e poi un secondo tocco della Leonessa smorzato dal nastro: il punteggio è di 13-16!
Coach Danese introduce Imperiale, che si presenta con un attacco vincente; il pareggio, però, è firmato dalla solita Siscovich.
Giada si regala la prosecuzione del racconto destinato ai nipotini con un muro che manda in estasi i tifosi oritani presenti e quelli che seguono la diretta streaming (16-18)!
Il cambio di look si è rivelato efficace per la nostra centrale.
Le speranze, purtroppo, vengono soffocate dal prepotente ritorno della Tempesta: primo tempo per Russo, palla in rete per l’Oria, bomba di Siscovich dopo un’ottima difesa di Imperiale e poi cartellino rosso per proteste alla squadra ospite. Nello specifico a coach Marcello, che non ha ricevuto tanti applausi neanche nel giorno della promozione in B2.
Giorgia e Ivana (mano stesa a terra) si fanno tre palmi di coso per salvare palloni impossibili, ma una nostra giocatrice decide che la ricostruzione del gioco è più complicata della ricostruzione di un dente e insiste con disimpegni un po’ velleitari finché Siscovich non ci punisce con un doppio attacco (22-18).
Il sogno svanisce, anche se Ivana lo alimenta per un altro scambio (22-19) e Marcello tenta di rimediare introducendo Sara.
L’ottava realizzazione di Siscovich nel parziale e due errori-punto dell’Oria conducono al terzo intervallo (25-19).
Un dato statistico significativo: tra i 19 punti dell’Oria rileviamo soltanto 3 errori-punto delle avversarie.
Quarto Set
Ingrid Siscovich cerca di mettere subito in cassaforte il set con una sequenza impressionante di punti, in continuità col resto della gara (5-1).
Buona la replica delle nostre bocche da fuoco (attacchi di Ivana e Veronica, bel muro di Lucrezia) e l’Oria è ancora in partita (6-7).
Siscovich va a segno da posto quattro e poi da seconda linea mentre Ventruti deve condividere con Bozzetto (autrice di un salvataggio) i meriti del proprio muro.
La Zia è fenomenale e replica punto su punto ad ogni attacco vincente di Cardone, Ventruti e Imperiale (molto brava, quest’ultima, a farsi trovare pronta nel momento del bisogno).
Si alza il muro dell’Oria con Sara, che stoppa prima Siscovich e poi Ventruti.
A quanto pare, murare Siscovich è possibile, ma c’è un piccolo inconveniente: dopo ogni murata l’atleta istriana replica sistematicamente con un attacco o una serie di attacchi che restituiscono morale e vantaggio alla propria compagine.
Siamo sul 17-15 e non tutto è perduto. Purtroppo, però, perdiamo lucidità in ricezione e agevoliamo in questo modo l’ultima fuga delle padrone di casa (21-15).
Lucrezia e Veronica firmano i punti della bandiera; Cardone e Imperiale sostituiscono egregiamente la croata delle meraviglie quando quest’ultima passa in seconda linea.
Finisce 25-18.
Nel primo set non c’è stata storia, il secondo lo ha vinto l’Oria, il terzo avrebbe potuto vincerlo l’Oria (in vantaggio 16-18), nel quarto la Tempesta è stata praticamente sempre avanti anche se si sono aperti un paio di spiragli in cui non siamo riusciti a ficcarci con convinzione. Nulla da obiettare sul risultato, dunque, ma un po’ di rammarico per come abbiamo gestito alcuni momenti della partita, soprattutto nel terzo set. Il rammarico aumenta se si considera che pur avendo giocato bene anche col San Cassiano, ci restano soltanto due set (inutili) in due partite e zero punti.
Nel girone d’andata siamo stati regolari: abbiamo perso con tutte le squadre sopra di noi in classifica (a parte la Nike, che ci ha superati soltanto oggi) e abbiamo vinto con tutte quelle sotto. Siamo il contrario di Robin Hood e l’equivalente di Berlusconi-Monti-Letta: rubiamo ai poveri per dare ai ricchi. Un risultato di prestigio contro le prime della classe avrebbe potuto cambiare il trend, arrecare benefici al morale e magari rappresentare una svolta per la stagione. Purtroppo è andata male, ma resta l’esempio di quello che potremmo essere e non riusciamo ancora ad essere. Perché non esserlo?
Tabellino: Tempesta Taranto-Oria 3-1 (25-12, 22-25, 25-19, 25-18)
Tempesta Gravine Volleyland Taranto: Ventruti 10, Siscovich 28, Sulejmani NE, Palmisano NE, Gallo NE, Imperiale 6, Grassi 0, Cardone 3, Russo 7, Galiulo 6, Sebastio 3, Bozzetto (L), Nardelli (2L) – All. Danese.
Muri-punto 5, ace 2, errori in battuta 6.
New Volley Oria: Parisi 11, De Padova 3, Pezzarossa 0, De Pascalis 5, Gallo Ingrao 14, Giuffrè 2, Muri NE, Leone 3, Liace 15, Lo Noce NE, Mastria (L) – All. Presta.
Muri-punto 7, ace 3, errori in battuta 7.
Arbitri: Antonio Bisignano e Michele Pietro Granieri.
Altri risultati: San Cassiano-Azzurra Lecce 3-0, Ugento Jr-Pallavolo 80 BR 0-3, Spongano-Montescaglioso 3-0, Nardò-Nike Lecce 3-2, Gioia del Colle-Ostuni 3-0, Galatina-Castellana Grotte 3-1.
Classifica: San Cassiano 36; Tempesta TA 35; Pallavolo 80 BR 32; Nardò e Montescaglioso 28; Gioia del Colle 25; Spongano 23; Galatina 19; Castellana Grotte 14; Nike Lecce 12; Oria 11; Ugento Jr. 6; Ostuni 3; Azzurra Lecce 1.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): San Cassiano 105,00; Tempesta TA 52,00; Ostuni 40,00; Castellana Grotte 30,00; Oria 25,00; tutte le altre 0,00.
Classifica ferma: nelle ultime due giornate soltanto un paio di provvedimenti a carico di atlete senza oneri per le rispettive società.
Prossimo turno: Castellana Grotte-Oria, 8 febbraio 2014, ore 16.00.