Domenica 16 novembre 2014 – ore 18.30
Purtroppo, per ragioni personali, devo essere molto sintetico e mi limiterò ad una cronaca sommaria. Del resto, comunque, la partita non ha vissuto di episodi; è stata un costante dominio della formazione di casa su un Oria mai in grado di ribaltare la situazione. I segnali incoraggianti, comunque, non sono mancati e la trasferta è stata quello che ci aspettavamo che fosse: una sconfitta, ma tanta esperienza utile e il piacere di ammirare una Giada ormai a proprio agio nel ruolo di opposta.
Le premesse non erano molto rassicuranti. Da adolescenti noi maschietti abbiamo un vago senso di inferiorità culturale nei confronti delle ragazze: mentre noi parliamo (tra maschietti) di rutti, scoregge e schifezze varie, siamo portati a credere che nel frattempo le femminucce di pari età parlino di filosofia, di sentimenti, di massimi sistemi o – nel peggiore dei casi – di moda.
Non è proprio così, a quanto pare.
Domenica ho provato ad appuntare alcuni argomenti trattati lungo il tragitto o alcune frasi che mi permetto di riportare testualmente pur senza fare nomi.
Una giocatrice programmava di fare la cacca appena arrivata nello spogliatoio di Galatina (e ha ritenuto opportuno condividere questo proposito).
Un’altra ha ricordato quella volta che vomitò in un bidone della spazzatura poco oltre il campo da gioco.
Una giocatrice ha detto: “Tienimi ferma la tuta altrimenti si vede l’intimo di pizzo”.
Un’altra ha ricordato quando aveva la diarrea durante una trasferta.
Un’atleta, infine, ha comunicato urbi et orbi che stava per venirle il ciclo.
Meno male che la trasferta di Galatina rievoca anche altri tipi di ricordi, sebbene ci abbia fatto piacere ritrovare il bidone che aveva ospitato (suo malgrado) i conati di vomito della nostra giocatrice. Era lì al suo posto. Forse c’erano ancora i rimasugli delle lasagne, ma abbiamo preferito non scoperchiarlo.
Gli altri ricordi risalgono a quell’indimenticabile 20 gennaio 2013, quando Veronica, sul 13-10 di un esaltante tie-break, scagliò un bagher fra le stelle inducendo 4 giocatrici a mettersi le mani nei capelli, Marcello a un’ipotesi di suicidio e Sara a un risolino mal trattenuto.
Che emozione ritornare su questo parquet. Una breve e sobria cerimonia ha rievocato quell’evento storico, ma ne daremo conto su altri canali mediatici.
Formazioni.
Magic Volley Galatina: Giulia Clementi in palleggio, Benedetta Bruno opposta, Francesca Pica e Francesca Lia schiacciatrici, Elisabetta Potì e Mara Serra centrali, Demelza Sanasi libero.
A disposizione di coach Andrea Perinelli: Ilaria Palumbo, Giorgia Ascalone, Benedetta Paladini, Paola Palumbo e Martina Mighali.
New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto schiacciatrici, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.
A disposizione di coach Marcello Presta: Federica Peluso, Anna Padovano, Mary Battistoni e Morgana Gallo.
La partita
Devo essere breve e mi limiterò ad un’analisi complessiva della partita. L’equilibrio si spezza sul 6-6 del primo set per via di un micidiale break di 8-0 del Galatina. L’Oria, comunque, non cade come un salame e dal 17-7 recupera diversi punticini, ma il set e poi l’incontro resteranno saldamente nelle mani delle padrone di casa.
L’unica vera opportunità di rimonta l’abbiamo avuta sul 24-16 del primo set, quando Serra e compagne hanno proclamato uno sciopero di categoria e stavano abbandonando prematuramente il parquet. Purtroppo l’assemblea sindacale che si è svolta nel tragitto tra il campo e la panchina ha indotto le salentine a revocare l’astensione dalle prestazioni agonistiche, il gioco è ripreso e il parziale è terminato 25-17.
Sfavillante prestazione di Benedetta Bruno: passo felpato di avvicinamento alla rete e colpo spietato (8 punti solo nel primo set), ma bisogna dire che tutta la squadra è uno spettacolo da ammirare. Non sembrano esserci punti deboli ed anche la panchina si permette lussi come Ilaria Palumbo e Giorgia Ascalone.
Nell’Oria si conferma l’ottimo stato di forma di Ivana, preziosa in attacco e in difesa, e si fanno apprezzare i progressi di Giulia in difesa e in ricezione (ci mancano un pochino i suoi punti in attacco, ma la creatura sta facendo miracoli se consideriamo la sua trasformazione da opposta a martello, dopo un infortunio peraltro).
Non c’è praticamente stata storia nel secondo parziale (25-13). Giulia Clementi già era brava due anni fa; le stagioni al Maglie l’hanno ulteriormente migliorata: alzate precise, distribuzione del gioco intelligente e coraggio e fantasia da vendere.
Il Galatina ha girato come un meccanismo implacabile, sull’esempio della fuoriclasse Mara Serra. Miracolosamente siamo riusciti a contenere le bordate di Lia, ma Pica e Bruno e la stessa Serra sono andate in doppia cifra e persino le sostituzioni hanno dato soddisfazioni e punti (Mighali in particolare). E dietro ci ha pensato la mitica Demelza a tenere i palloni vivi.
Del secondo set, comunque, ricorderemo anche un inedito ma efficace salvataggio di testa di Giusy, particolarmente prolifica anche grazie ad un servizio insidioso provato ripetutamente in allenamento.
Meglio, per noi, il terzo parziale. Tanti errori in avvio hanno facilitato il lavoro delle padrone di casa, poi, però, abbiamo recuperato grazie alla grinta di Alessandra, a un bel murazzo di e ai pallonetti di Federica, alla continuità di Ivana e agli attacchi sorprendenti di Giada. Non è che non avessi fiducia nel gioiello di San Pancrazio; a sorprendermi è solo la rapidità con cui questa piccina sta diventando un’opposta di tutto rispetto.
Certe diagonali strette erano da applausi, anche se il pubblico locale ha preferito applaudire e invocare la nostra Pel.
Sul 12-10 le magie di Giusy avevano quasi riaperto il set, ma il Galatina (pur progressivamente modificato per quattro sesti) non si è fatto rimontare ed ha controllato l’incontro sino al 25-18 finale.
Non era questo, evidentemente, il parquet su cui conquistare i primi punti in classifica stagionali. Qui bisognava avere un’opportunità di crescita e direi che l’abbiamo sfruttata.
Tabellino: Galatina-Oria 3-0 (25-17, 25-13, 25-18)
Magic Volley Galatina: Potì 6, Palumbo I. 1, Ascalone 1, Bruno 13, Paladini 1, Clementi 4, Serra 10, Palumbo P. 0, Pica 10, Mighali 3, Lia 2, Sanasi (L) – All. Perinelli.
Muri-punto 5, ace 6, errori in battuta 8.
New Volley Oria: De Pascalis 10, Gallo Ingrao 10, Peluso NE, Loria 4, Rollo 9, Moretto 2, Padovano 0, Battistoni NE, Imperatore 4, Mastria (L), Gallo (2L) – All. Presta.
Muri-punto 4, ace 6, errori in battuta 6.
Arbitri: Genci Frasheri e Massimiliano Marzo.
Altri risultati: Pallavolo 80 BR-Mesagne 3-1, Tricase-Caprarica 3-0, Spongano-Ostuni 3-0, Castellaneta-Assi Brindisi 0-3, San Cassiano-Tuglie 3-1, Nardò-Nike Lecce 3-0.
Classifica: Tricase, Galatina e Pallavolo 80 BR 15; Spongano 12; Mesagne, Assi Brindisi e Nardò 9; Tuglie 7; Caprarica 6; San Cassiano 5; Castellaneta 3; Ostuni, Oria e Nike Lecce 0.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 270,00; Nardò 120,00; Tricase 50,00; San Cassiano 35,00; Tutte le altre 0.
Entra in classifica il San Cassiano e ne esce il Tuglie.
Il San Cassiano subisce una sanzione di 35 euri per aver i propri tifosi all’uscita della palestra rivolto frase minacciosa agli arbitri (precedentemente destinatari di un saluto ironico da parte delle atlete).
Viene invece revocata la multa di 120 euri inflitta al Tuglie dopo la prima giornata: il 2^ allenatore non era abusivo.
Prossimo turno: Oria-San Cassiano, domenica 22 novembre, ore 18.30. Io dovrei essere ad Acquisgrana e dunque colgo l’occasione per salutare (ironicamente…) le atlete del San Cassiano. E in bocca al lupo a noi!