GALATINA-ORIA 3-0

17 novembre 2014

Sapore di Mara

Domenica 16 novembre 2014 – ore 18.30

Purtroppo, per ragioni personali, devo essere molto sintetico e mi limiterò ad una cronaca sommaria. Del resto, comunque, la partita non ha vissuto di episodi; è stata un costante dominio della formazione di casa su un Oria mai in grado di ribaltare la situazione. I segnali incoraggianti, comunque, non sono mancati e la trasferta è stata quello che ci aspettavamo che fosse: una sconfitta, ma tanta esperienza utile e il piacere di ammirare una Giada ormai a proprio agio nel ruolo di opposta.

Le premesse non erano molto rassicuranti. Da adolescenti noi maschietti abbiamo un vago senso di inferiorità culturale nei confronti delle ragazze: mentre noi parliamo (tra maschietti) di rutti, scoregge e schifezze varie, siamo portati a credere che nel frattempo le femminucce di pari età parlino di filosofia, di sentimenti, di massimi sistemi o – nel peggiore dei casi – di moda.

Non è proprio così, a quanto pare.

Federica Imperatore

Domenica ho provato ad appuntare alcuni argomenti trattati lungo il tragitto o alcune frasi che mi permetto di riportare testualmente pur senza fare nomi.

Una giocatrice programmava di fare la cacca appena arrivata nello spogliatoio di Galatina (e ha ritenuto opportuno condividere questo proposito).

Un’altra ha ricordato quella volta che vomitò in un bidone della spazzatura poco oltre il campo da gioco.

Una giocatrice ha detto: “Tienimi ferma la tuta altrimenti si vede l’intimo di pizzo”.

Un’altra ha ricordato quando aveva la diarrea durante una trasferta.

Un’atleta, infine, ha comunicato urbi et orbi che stava per venirle il ciclo.

Bidoni

Meno male che la trasferta di Galatina rievoca anche altri tipi di ricordi, sebbene ci abbia fatto piacere ritrovare il bidone che aveva ospitato (suo malgrado) i conati di vomito della nostra giocatrice. Era lì al suo posto. Forse c’erano ancora i rimasugli delle lasagne, ma abbiamo preferito non scoperchiarlo.

Gli altri ricordi risalgono a quell’indimenticabile 20 gennaio 2013, quando Veronica, sul 13-10 di un esaltante tie-break, scagliò un bagher fra le stelle inducendo 4 giocatrici a mettersi le mani nei capelli, Marcello a un’ipotesi di suicidio e Sara a un risolino mal trattenuto.

Che emozione ritornare su questo parquet. Una breve e sobria cerimonia ha rievocato quell’evento storico, ma ne daremo conto su altri canali mediatici.

Giorgia Mastria

Formazioni.

Magic Volley Galatina: Giulia Clementi in palleggio, Benedetta Bruno opposta, Francesca Pica e Francesca Lia schiacciatrici, Elisabetta Potì e Mara Serra centrali, Demelza Sanasi libero.

A disposizione di coach Andrea Perinelli: Ilaria Palumbo, Giorgia Ascalone, Benedetta Paladini, Paola Palumbo e Martina Mighali.

Francesca Pica

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto schiacciatrici, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Federica Peluso, Anna Padovano, Mary Battistoni e Morgana Gallo.

Alessandra Loria

La partita

Devo essere breve e mi limiterò ad un’analisi complessiva della partita. L’equilibrio si spezza sul 6-6 del primo set per via di un micidiale break di 8-0 del Galatina. L’Oria, comunque, non cade come un salame e dal 17-7 recupera diversi punticini, ma il set e poi l’incontro resteranno saldamente nelle mani delle padrone di casa.

L’unica vera opportunità di rimonta l’abbiamo avuta sul 24-16 del primo set, quando Serra e compagne hanno proclamato uno sciopero di categoria e stavano abbandonando prematuramente il parquet. Purtroppo l’assemblea sindacale che si è svolta nel tragitto tra il campo e la panchina ha indotto le salentine a revocare l’astensione dalle prestazioni agonistiche, il gioco è ripreso e il parziale è terminato 25-17.

Benedetta Bruno

Sfavillante prestazione di Benedetta Bruno: passo felpato di avvicinamento alla rete e colpo spietato (8 punti solo nel primo set), ma bisogna dire che tutta la squadra è uno spettacolo da ammirare. Non sembrano esserci punti deboli ed anche la panchina si permette lussi come Ilaria Palumbo e Giorgia Ascalone.

Nell’Oria si conferma l’ottimo stato di forma di Ivana, preziosa in attacco e in difesa, e si fanno apprezzare i progressi di Giulia in difesa e in ricezione (ci mancano un pochino i suoi punti in attacco, ma la creatura sta facendo miracoli se consideriamo la sua trasformazione da opposta a martello, dopo un infortunio peraltro).

Brava Moretto

Non c’è praticamente stata storia nel secondo parziale (25-13). Giulia Clementi già era brava due anni fa; le stagioni al Maglie l’hanno ulteriormente migliorata: alzate precise, distribuzione del gioco intelligente e coraggio e fantasia da vendere.

Il Galatina ha girato come un meccanismo implacabile, sull’esempio della fuoriclasse Mara Serra. Miracolosamente siamo riusciti a contenere le bordate di Lia, ma Pica e Bruno e la stessa Serra sono andate in doppia cifra e persino le sostituzioni hanno dato soddisfazioni e punti (Mighali in particolare). E dietro ci ha pensato la mitica Demelza a tenere i palloni vivi.

Del secondo set, comunque, ricorderemo anche un inedito ma efficace salvataggio di testa di Giusy, particolarmente prolifica anche grazie ad un servizio insidioso provato ripetutamente in allenamento.

Colpo di testa

Meglio, per noi, il terzo parziale. Tanti errori in avvio hanno facilitato il lavoro delle padrone di casa, poi, però, abbiamo recuperato grazie alla grinta di Alessandra, a un bel murazzo di e ai pallonetti di Federica, alla continuità di Ivana e agli attacchi sorprendenti di Giada. Non è che non avessi fiducia nel gioiello di San Pancrazio; a sorprendermi è solo la rapidità con cui questa piccina sta diventando un’opposta di tutto rispetto.

Giada De Pascalis

Certe diagonali strette erano da applausi, anche se il pubblico locale ha preferito applaudire e invocare la nostra Pel.

Sul 12-10 le magie di Giusy avevano quasi riaperto il set, ma il Galatina (pur progressivamente modificato per quattro sesti) non si è fatto rimontare ed ha controllato l’incontro sino al 25-18 finale.

Non era questo, evidentemente, il parquet su cui conquistare i primi punti in classifica stagionali. Qui bisognava avere un’opportunità di crescita e direi che l’abbiamo sfruttata.

Giulia Moretto

Tabellino: Galatina-Oria 3-0  (25-17,  25-13,  25-18)

Magic Volley Galatina: Potì 6, Palumbo I. 1, Ascalone 1, Bruno 13, Paladini 1, Clementi 4, Serra 10, Palumbo P. 0, Pica 10, Mighali 3, Lia 2, Sanasi (L) – All. Perinelli.

Muri-punto 5, ace 6, errori in battuta 8.

New Volley Oria: De Pascalis 10, Gallo Ingrao 10, Peluso NE, Loria 4, Rollo 9, Moretto 2, Padovano 0, Battistoni NE, Imperatore 4, Mastria (L), Gallo (2L) – All. Presta.

Muri-punto 4, ace 6, errori in battuta 6.

Arbitri: Genci Frasheri e Massimiliano Marzo.

Giulia Clementi

Altri risultati: Pallavolo 80 BR-Mesagne 3-1, Tricase-Caprarica 3-0, Spongano-Ostuni 3-0, Castellaneta-Assi Brindisi 0-3, San Cassiano-Tuglie 3-1, Nardò-Nike Lecce 3-0.

Classifica: Tricase, Galatina e Pallavolo 80 BR 15; Spongano 12; Mesagne, Assi Brindisi e Nardò 9; Tuglie 7; Caprarica 6; San Cassiano 5; Castellaneta 3; Ostuni, Oria e Nike Lecce 0.

Giusy Rollo

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 270,00; Nardò 120,00; Tricase 50,00; San Cassiano 35,00; Tutte le altre 0.

Entra in classifica il San Cassiano e ne esce il Tuglie.

Il San Cassiano subisce una sanzione di 35 euri per aver i propri tifosi all’uscita della palestra rivolto frase minacciosa agli arbitri (precedentemente destinatari di un saluto ironico da parte delle atlete).

Viene invece revocata la multa di 120 euri inflitta al Tuglie dopo la prima giornata: il 2^ allenatore non era abusivo.

Richiami

Prossimo turno: Oria-San Cassiano, domenica 22 novembre, ore 18.30. Io dovrei essere ad Acquisgrana e dunque colgo l’occasione per salutare (ironicamente…) le atlete del San Cassiano. E in bocca al lupo a noi!


ORIA-NARDO’ 1-3

11 novembre 2014

Pallavolo è libertà

Domenica 9 novembre 2014 – ore 18.30

“Inseguiamo tutti i giorni il paradiso e non ci accorgiamo che c’è anche in un bicchiere d’acqua”

La frase del Dalai Lama è valida anche sostituendo il bicchiere d’acqua con un semplice set.

Quest’anno – lo sappiamo – dobbiamo accontentarci di piccole gioie e trovare la felicità anche in cose modeste. E così festeggiamo pure il nostro primo set vinto, che cancella un brutto zero dalla classifica. Mettiamo questo set nel barattolo di Bas Ajver macedone e può darsi che questa notte verrà il topolino a farci una sorpresa.

Lo dice anche Frate Indovino nell’edizione 2007 del suo calendario: “Chi si contenta del poco trova posto in ogni loco”.

A parte gli scherzi, più che il set vinto, devono farci piacere i progressi manifestati dalla squadra, più ordinata, più efficace praticamente in tutte le fasi di gioco e soprattutto molto più grintosa.

Ivana Gallo Ingrao

Ma anche se siamo una piccola squadra in un piccolo campionato in una piccola Regione, facciamo parte di un mondo complesso e non siamo insensibili alle ingiustizie e alle sofferenze che sfiorano la pallavolo partendo da fenomeni più imponenti, come l’oscurantismo delle teocrazie e il ruolo della donne in grandi e nobili civiltà trasformatesi in regimi feudali dopo essere transitate dalla tirannide sanguinaria dello scià.

Ghonceh Ghavami, una ragazza anglo-iraniana di 24 anni, sta scontando un anno di carcere per aver manifestato contro il divieto per le donne, vigente nella repubblica islamica dell’Iran, di assistere alle partite di pallavolo maschili. Nel caso specifico, si trattava di Iran-Italia per la World League del 20 giugno scorso.

Il tema era stato affrontato anche nel film “Offside” del regista iraniano Jafar Panahi, che pure ha passato i suoi guai legali (nel film del 2006 un gruppo di ragazze tenta di entrare nello stadio di Teheran per assistere all’incontro di calcio Iran-Bahrein).

“La pallavolo non è reato” è l’appello che ci invita a sottoscrivere la FIPAV.

http://www.change.org/p/david-cameron-hassanrouhani-bring-my-sister-home-freeghonchehghavami?utm_campaign=new_signature&utm_medium=email&utm_source=signature_receipt#share

“La pallavolo è libertà” è la maglietta indossata durante il riscaldamento dalle giocatrici della New Volley Oria.

Bravo, presidente.

Passiamo alla cronaca.

Con mio sommo dolore anche quest’anno la Dream Volley Nardò rinuncia al colore granata del Toro sportivo più famoso d’Italia per indossare un rosa tenue e compassato (e dunque poco consono alla peculiare e tradizionale grinta delle atlete di coach Dell’Anna).

Serena Ciriani

La formazione ospite è confermata per quattro quinti rispetto alla scorsa stagione, ma in quel quinto mancante ci sono probabilmente i due pezzi più pregiati: la palleggiatrice Ancora e il libero Sanasi. Inoltre, non è ancora completo, al momento, il recupero di Vantaggiato.

Nell’Oria mancano Simonina e Anna.

Le novità più significative in casa brindisina riguardano il contesto: il tabellone ha ripreso a funzionare e la luce illumina a giorno il bagno del gentile pubblico. Non dobbiamo più fare la pipì a memoria. Per festeggiare verrebbe voglia di fare anche altro.

Marcello Presta

Tanto per restare in tema, devo prendere atto che il mio kit di emergenza dev’essere rinnovato rispetto alle ultime stagioni: le ragazze quest’anno sembrano aver sviluppato una dipendenza patologica da chewing-gum e non hanno mai fatto ricorso, almeno in queste prime quattro giornate, alle mie riserve di zucchero, cerotti e carta igienica. Ricordo che fu Ida Taurisano a chiedermi la carta igienica prima di una partita e sono fiero di aver contribuito, sia pure in una forma così indiretta ed anche un pochino inelegante, ad una delle sue epiche prestazioni. Anzi, mi rammarico di non aver conservato un ricordo di quell’evento. Un ricordo (usato) da trasformare in reliquia e conservare in una teca.

Ida Taurisano

Formazioni.

La New Volley Oria schiera Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto schiacciatrici, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Federica Peluso, Mary Battistoni e Morgana Gallo.

La Dream Volley Nardò replica con Claudia Pagano in palleggio, Federica Buccarella opposta, Serena Ciriani e Sonia Spano schiacciatrici, Stefania Frasca e Celeste Giannoccari centrali, Sara Falangione libero.

A disposizione di coach Gianni Dell’Anna: Carmen Vantaggiato, Veronica Chirivì, Alessia Ciriani, Martina Benassai e Alessandra Dell’Anna.

Sara Falangione

Primo set

L’avvio dell’incontro non è di quelli che restano negli annali del volley: 6 errori-punto in 8 scambi (3-5) e le sole centrali ad offrire spettacolo (un primo tempo e un ace per Giannoccari, un pallonetto per la nostra Federica).

L’Oria si scuote all’improvviso con una specie di raptus, un raptus positivo, una sequenza di giocate cazzute ai limiti della perfezione: mani-fuori di Ivana, muro di Giada e ulteriore attacco vincente di Ivana dopo un lungo scambio in cui entrambe le difese fanno la loro bella figura (7-6).

Giusy Rollo

Ancora centrali sugli scudi grazie alle magie di Frasca e Giannaccari (muro) e ad un primo tempo perentorio di Giusy (8-9).

Buccarella inaugura una lunga e costante sequenza di punti che ne farà la top-scorer dell’incontro, ma le nostre centrali questa sera sembrano veramente indifendibili (sarà loro il 50% dei punti “buoni” delle brindisine in questo parziale). Ammirevole la regia di Alessandra, reattiva la gara di Giorgia.

Il pareggio arriva grazie ad alcune sbavature offensive del Nardò (16-16) e purtroppo dura lo spazio di un rimorso nella coscienza di Fabio Riva: praticamente meno di un istante.

Federica imperatore

Spano, Buccarella e soprattutto una Giannaccari stellare riportano avanti le neretine sino ad un rassicurante margine di 6 palle-set. L’Oria ne annulla 3 (bello il muro di Moretto) e poi confeziona un regalo sempre gradito agli allenatori: l’errore in battuta sul 21-24 e dopo una striscia di 3 punti consecutivi…

Gli errori, in generale, sono l’unica nota dolente di quello che altrimenti sarebbe stato uno dei set più interessanti del campionato: 13 sono un po’ troppi.

Stefania Frasca

Secondo set

L’avvio del secondo parziale è all’insegna dell’equilibrio: Buccarella macina sempre più punti, Frasca alza il muro, Ciriani punge in battuta, ma anche in casa brindisina si fa sfoggio delle specialità della casa: il primo tempo di Giusy, la diagonale chirurgica di Giada, la pipe e la palletta malefica di Ivana (8-7).

La fuga ospite si svolge in due fasi: prima gli attacchi di Spano, poi un’impressionante sequenza di muri di Giannaccari, su cui vanno a sbattere praticamente tutte le nostre giocatrici, a rotazione, dopo aver preso il numeretto di prenotazione (10-16).

Celeste Giannoccaro

Per tutelarsi da eventuali errori in battuta, che comprometterebbero ulteriormente la situazione, Marcello introduce Mary, che offre sempre sicurezza nel fondamentale, e poi fa rifiatare per un paio di minuti Moretto sostituendola con Pel.

Nardò, però, prosegue la propria corsa con i lungolinea di Ciriani, i muri di Frasca e gli attacchi da seconda linea di Buccarella (due consecutivi), micidiali almeno quanto gli impressionanti servizi di Spano (con improvviso cambio di traiettoria incluso).

Sul 15-23 forse l’unica colpa del Nardò è quella di adagiarsi in vista del traguardo.

Ingrao Meravigliao

Ingrao Meravigliao ottiene il cambio palla, Federica fa esplodere il palazzetto con due ace consecutivi, Ivana manda il pallone nell’angolino del posto 5 e Alessandra si conferma molto insidiosa anche in battuta (21-24).

Come spesso avviene dalla notte dei tempi, Sonia Spano si rivela giocatrice dall’alto tasso di sangue freddo: il suo tiro sbatte sulle mani di Giada e poi termina fuori dopo averci regalato per un istante l’illusione del muro. Nardò si aggiudica anche il secondo set (21-25).

Terzo set

Sul 3-5, con una Buccarella preoccupata soltanto dal taping che si sta scollando dal braccio destro, è difficile prevedere un finale diverso da quello delle tre precedenti gare stagionali.

Federica Buccarella

Invece, all’improvviso, scocca l’ora di Giulia Brava-Moretto: 3 punti della nostra banda (incluso un ace e un bel lungolinea) e siamo subito in parità (6-6).

Dobbiamo dire che Giulia sta facendo grandi progressi in ricezione e in difesa; purtroppo le fatiche in fasi di gioco che non erano di sua stretta competenza, la stanno un pochino frenando in attacco, ma la strada è quella giusta e ci auguriamo che questo set sia una piccola anticipazione della Moretto del futuro.

Giulia Moretto

Dopo l’ennesimo muro di Frasca, l’Oria impone un imperioso break di 6-0 favorito dagli ottimi servizi di Alessandra (due ace), che ha apportato una modifica nella rincorsa rinunciando alla svolta a destra. Agli estremi della striscia positiva figurano gli attacchi di Ivana, nel cuore del break le realizzazioni di Giada.

Ivana è l’elemento trainante di questa formazione (al netto delle iasteme e delle esultanze da TSO), la capitana coraggiosa; Giada sta disputando la migliore prestazione stagionale per efficacia, pulizia dei colpi e continuità. Chiuderanno rispettivamente a 18 e a 17 punti, un gradino sotto la top-scorer Buccarella.

Composta esultanza

Quest’ultima e Spano provano ad arginare la formazione locale, ma Federica (fast da manuale) e Moretto non ci stanno e Giada estrae dal cilindro ulteriori magie (un muro e un attacco da seconda linea).

Oria conduce per 20-14. Ma non si accontenta. Il fervore agonistico induce Ivana a tirare una pallonata sulla testa del coach ospite e l’episodio mi induce a ritenere che forse gli ayatollah non hanno tutti i torti quando impediscono alle donne di entrare nei palazzetti. Siccome, però, il tiro di Ivana è stato toccato, è pure punto nostro (21-14), come riconosce sportivamente mister Dell’Anna accettando le scuse della nostra capitana.

Diagonale di Ciriani e pallonetto di Frasca, bilanciati da un turno in battuta di Ale sempre efficace. Il suo posto in regia, oltretutto, è ben rilevato da Giorgia, che alza a Ivana un pallone di millimetrica precisione.

Giorgia Mastria

Il primo set oritano porta in calce la firma di Giada (25-16): ottavo punto personale in un parziale caratterizzato da un bel duello di opposte (6 punti Buccarella).

Quarto set

La pipe di Ivana e gli attacchi di Giusy fanno sognare i tifosi (4-0), ma le salentine sono brave a scongiurare il pericolo di un crollo psicologico. Mi sorge un dubbio, a questo proposito, sul contenuto dei fogli maneggiati da Benassai: sono gli scout, sono i suoi compiti per domani o sono note motivazionali del professor Raffaele Morelli?

Martina Benassai

Sul 5-4 si registrano 9 errori-punto consecutivi, più nostri che loro (attacchi imprecisi, errori in battuta e scarsa tolleranza di doppie da parte dell’arbitro, sebbene in modo equo). Non bisogna, comunque, sminuire i meriti delle difese, che favoriscono il prolungamento di molti scambi sino all’errore-punto. Ottima Giorgia, ma non mancano miracoli di Alessandra e di Federica.

Sull’11-11 l’equilibrio è spezzato da un attacco di Spano, da un ace di Pagano e da un paio di errorini nostri (11-15).

Buccarella preme sull’acceleratore, ma Moretto e Giada non hanno ancora voglia di tornare a casa (17-18).

Giada De Pascalis

Dopo un muro dell’opposta leccese, perveniamo al pareggio grazie a un mani-fuori di Giada e a un attacco vincente di Ivana conseguente all’ennesimo salvataggio di Giorgia (19-19).

Punto di Frasca e reazione oritana con un muro di Ivana ed un ace di Federica (22-21)!

Quando il gioco si fa duro, Spano non si fa attendere e blocca l’allungo locale con un lungolinea che fa un po’ alterare Marcello (22-22).

Ivana tiene vivo il sogno (23-22), ma quando la palla scotta commettiamo alcune ingenuità. Non cose vistose, per carità, ma palloni gestiti in modo non ottimale e resi dunque poco pericolosi per una difesa ospite che non si deconcentra e offre a Spano e a Giannaccari i palloni del rush finale (23-25).

Valeria Spano

Dire che il risultato non è giusto è una frase che suona antipatica. Il risultato è sempre giusto. Certo, oggi il nostro rammarico è comprensibile perché sappiamo di aver giocato bene, perché nel 4^ set vincevamo 23-22 e ci siamo bloccati proprio sul più bello e soprattutto perché abbiamo fatto 60 punti contro i 52 del Nardò (ma il “risultato giusto” è composto anche dagli errori-punto e noi ne abbiamo fatti 39 contro i 30 delle neretine con una media di 9,75 errori-punto a set su cui c’è ancora da riflettere e da lavorare). Comunque sia, l’Oria cresce, migliora, inizia anche a divertire. Questo ci interessa e questo ci gratifica per il momento. Ai punti penseremo più avanti.

Adesso andiamo a Galatina per fare esperienza e quello che verrà, verrà.

Alessandra Loria

Tabellino: Oria-Nardò 1-3 (21-25,  21-25,  25-16,  23-25)

New Volley Oria: Gallo NE, De Pascalis 17, Gallo Ingrao 18, Peluso 0, Loria 4, Rollo 8, Moretto 6, Battistoni 0, Imperatore 7, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, ace 9, errori in battuta 9.

Dream Volley Nardò: Vantaggiato 0, Chirivì NE, Ciriani A. NE, Buccarella 19, Frasca 6, Ciriani S. 6, Pagano 1, Spano 10, Benassai NE, Giannaccari 10, Dell’Anna 0, Falangione (L) – All. Dell’Anna.

Muri-punto 11, ace 6, errori in battuta 12.

Arbitri: Francesco Di Maria e Giorgio Formicola.

Esultanza oritana

Altri risultati: Mesagne-Tricase 1-3, Caprarica-Pallavolo 80 BR 1-3, Ostuni-Galatina 0-3, Nike Lecce-Spongano 1-3, Assi Brindisi-San Cassiano 3-1, Tuglie-Castellaneta 3-1.

Classifica: Tricase, Galatina e Pallavolo 80 BR 12; Galatina e Mesagne e Spongano 9; Tuglie 7; Caprarica, Nardò e Assi Brindisi 6; Castellaneta 3; San Cassiano 2; Ostuni, Oria e Nike Lecce 0.

Giulia Moretto

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 270,00; Nardò e Tuglie 120,00; Tricase 50,00; Tutte le altre 0.

Multa di 50 euri al Tricase per l’assenza del dirigente addetto agli arbitri.

Osservo che in un altro girone il dirigente di una squadra è stato multato di 30 euri “per aver incitato il pubblico a rivolgere frasi offensive nei confronti dell’arbitro e per non essere intervenuto quando un proprio tifoso ha scosso il seggiolone arbitrale”.

E’ vero, il dirigente è stato anche sospeso, ma mi chiedo: è normale multare con 50 euri un’assenza e multare con 30 euri uno che incita a fare casino…?! Sinceramente, se fossi un arbitro, preferirei non avere il badante a disposizione ma stare bello tranquillo piuttosto che avere vicino un dirigente ostile…

Prossimo turno: Galatina-Oria, domenica 16 novembre, ore 18.30.


PALLAVOLO 80 BRINDISI-ORIA 3-0

4 novembre 2014

Tanta pallavolo Ottanta

Domenica 2 novembre 2014 – ore 18.30

L’Oria affronta il primo incontro impossibile della stagione nella palestra “Leonardo da Vinci” di Brindisi al cospetto di una Pallavolo 80 già molto competitiva l’anno scorso e quest’anno probabilmente ancora più forte.

Con la sola eccezione di Ida Taurisano, sembrerebbe addirittura che il meglio della città di Brindisi abbia trovato casa in questa palestra. Dopo alcune peregrinazioni in altre regioni del Sud Italia, sono giunte alla corte di Capozziello Roberta Romanelli (una delle mie palleggiatrici preferite) e Giorgia Valente (il DNA familiare non è acqua fresca) mentre dall’Assi sono arrivate una brillante promessa del volley pugliese, Chiara Avallone (scuola Lo Re), e l’esperta centrale Monica Casalino, che era un lusso in B2, figurarsi in C.

Roberta Romanelli

Gli altri volti nuovi sono quelli della talentuosa Sonia Mazzotta (già nel “Presicce delle americane”) e del libero Marcella Diviggiano (tenuta come ostaggio per garantirsi il ritorno della sorella Francesca al termine della stagione).

E’ anche una squadra multinazionale, data la presenza della fuoriclasse argentina Gisela Scialacomo e della stella del volley senegalese Paola Faloya.

Completano il roster le giovani e brave Monica Di Rienzo, Federica Andrisano e Marina Iaia.

L’assistenza legale è affidata a Valentina De Mitri, prestigiosa ex banda dell’Oria, protagonista di mille battaglie nella società di Mino Scatorcia e proprio oggi al suo rientro sul parquet.

Giusy Rollo

Le avversarie sono tante, sono brave e sono anche talmente simpatiche che oggi sarebbe più piacevole andare a mangiarsi una pizza tutti insieme piuttosto che giocare una partita dall’esito tristemente scontato.

Nell’Oria mancano le babies Simonina e Pel, ma in compenso abbiamo un pubblico più numeroso di quello che abitualmente ci segue al palazzetto di via Crocifisso. Oltre a parenti e amici, rileviamo con piacere la presenza dei nostri due supertifosi.

Ad aver rischiato di mancare all’appuntamento è proprio coach Marcello con la delegazione tarantina della New Volley: nel cruscotto dell’automobile si accendono spie a ripetizione come se ci trovassimo sull’Apollo 13 dell’omonimo film con Tom Hanks.

Dialoganti

In qualche modo riusciamo a raggiungere il rondò con il bar Liberty. Qui la presenza di un’avversaria solleva il consueto problema etico: condiviamo un caffé con lei oppure la trasciniamo con un pretesto nello sgabuzzino chiudendola a chiave fino al termine dell’incontro? Per questa volta scegliamo l’opzione galante; per l’incontro di ritorno abbiamo già prenotato una buia cantina al bar “Piacere”.

Ho la sensazione che nella nostra giovane e inesperta squadra vi sia ancora qualche problema di comunicazione in campo. E’ un problema che certamente non riguarda Faloya e Mazzotta, che, sin dalle fasi del riscaldamento, danno vita ad un intenso dialogo. L’atleta senegalese, inoltre, ha tentato di modificare il cognome sulla maglia, ma – almeno per quello che mi riguarda – è troppo tardi…

Faloya

Formazioni.

Pallavolo 80 Brindisi: Roberta Romanelli in palleggio, Giorgia Valente opposta, Gisela Scialacomo e Chiara Avallone schiacciatrici, Monica Casalino e Sonia Mazzotta centrali, Marcella Diviggiano e Marina Iaia liberi (si sono alternate talmente tante volte che non mi ricordo chi ha iniziato…).

A disposizione di coach Raffaele Capozziello: Valentina De Mitri, Paola Faloya, Federica Andrisano e Monica Di Rienzo.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto schiacciatrici, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Anna Padovano, Mary Battistoni e Morgana Gallo.

Giulia Moretto

Primo set

La fast di Casalino è già un biglietto da visita: ecco, così si gioca a pallavolo.

Io aggiungerei: così si gioca a pallavolo in serie A; perché, dunque, vieni a rompere le palle in serie C…?!

Seguono altri 7 punti consecutivi delle padrone di casa (a segno con Scialacomo, con Valente e ancora con Casalino direttamente in battuta).

Sull’8-0 corro in farmacia a prendere un antidepressivo.

Ma l’Oria reagisce e lo fa nel modo giusto: splendido lungolinea di Moretto, pipe “culo e sentimento” di Ivana e blocco vincente di Federica al termine di un lungo scambio ricco di difese (di Ivana, in particolare).

Ivana Gallo Ingrao

L’8-5 è già più gradevole a vedersi.

Dopo un possente muro di Federica, però, la Pallavolo 80 riprende la corsa: primo punto di Avallone, ace di Scialacomo e attacco di Valente sul quale la nostra difesa non garantisce la dovuta assistenza (14-6).

Marcello utilizza il secondo time-out ed ottiene in cambio un bel lungolinea di Ingrao Meravigliao ed un muro di Giusy. Purtroppo di fronte abbiamo una signora squadra: Casalino regala al pubblico ulteriori magie, in particolare un muro ad una mano al termine dello scambio più spettacolare della serata. Vedo cose che voi umani… Non mi sorprenderei se adesso la centrale brindisina levitasse di 8 metri oppure attaccasse una fast saltando direttamente dalle colonne. Anzi, dalla colonna (perché l’altra, più che una colonna, mi sembra una forma di mortadella, con i pistacchi).

Le colonne

Sul 20-9 improvvisamente il console del Senegal in tribuna si alza per applaudire l’ingresso in campo della propria connazionale. Faloya ha due mansioni per questo set: attaccare da posto due (suo il punto del 22-9) e assumere il ruolo di gratificatrice di squadra (compito svolto egregiamente dispensando bacetti alle compagne che vanno a muro con successo).

L’ultimo punto è un delizioso pallonetto di Mazzotta (25-11).

La Pallavolo 80 è anche più forte di quello che immaginavo; l’Oria, giocando con meno intensità rispetto alle prime due partite stagionali, non sembra avere scampo.

Gratificatrice di squadra

Secondo set

Puntuali difese di Avallone e attacchi spietati di Scialacomo (2-0); la Pallavolo 80 cerca di battere il ferro finché è caldo anche nel secondo set, ma nella New Volley si registrano segnali di crescita. Difendiamo decorosamente, Giada mette diversi palloni a terra e Giusy si rivela una preziosa risorsa a muro.

Grazie a un ace di Ivana, assaporiamo finanche il gusto del vantaggio: 7-8!

Pallonetto e poi muro di Casalino (9-8); terzo punto di Giada da posto due: pareggio 9-9!

Giada De Pascalis

L’unica fase in cui l’Oria gioca più o meno alla pari con le quotate avversarie termina un po’ troppo presto: pipe ed ace di Avallone, secondo tocco di Romanelli e attacco da seconda linea di Valente (14-9).

Gli anni in panchina a San Vito e all’Assi non sono stati sprecati: Chiara Avallone sta dimostrando di aver acquisito una tecnica estremamente efficace in ogni fase di gioco. Riceve, difende, attacca da varie posizioni, presenzia il campo con autorevolezza: davvero brava questa piccina. E dicono che abbia anche un carattere meraviglioso.

Chiara Avallone

Prima della girandola di sostituzioni, sale in cattedra Scialacomo (il suo talento lo conosciamo bene), che mette in cassaforte il parziale (19-13).

Consueto punto di fine-set per Faloya e chiusura affidata alla versatilità di Avallone, che realizza punti con il muro, con un lungolinea e finanche con un imbarazzante bagher (25-13).

Pallavolo 80 frizzante; Oria in grande disagio, ma almeno in questo parziale abbiamo visto qualcosa di buono.

Giulia Moretto in ricezione

Terzo set

Nel terzo set l’Oria ottiene un record storico, un risultato probabilmente mai raggiunto in tanti anni di storia. Certamente non da quando io seguo la squadra. E’ un primato prestigioso che abbiamo già provveduto a trasmettere al comitato dei Guiness per l’omologazione. E’ un primato che riguarda il punteggio.

Per scaramanzia e per discrezione, nonché per rispetto delle avversarie, prima dell’omologazione non voglio pronunciarmi.

Spero che i lettori abbiamo comprensione se evito di parlare dei contenuti tecnici del terzo parziale.

Alessandra Loria

Dato che, però, qualcosa devo pur scrivere, potrei soffermarmi sul look.

In casa oritana Alessandra ha tagliato i capelli e Ivana preannuncia modifiche significative all’acconciatura per i prossimi giorni. Siamo comunque ben lontani dalle colorazioni shock a cui ci aveva abituati Valentina De Tommaso o alle doppie punte che settimanalmente monitorava una precedente palleggiatrice (lasciandone i resti sul sedile della macchina di Marcello).

Giusy pensa di farsi il suo primo tatuaggio visto che è ancora l’unica a non averne.

Braccio intonso

Sono in atto, inoltre, strani traffici di giacconi: chi aveva preso la M adesso vuole la L, chi aveva preso la L vuole la S, chi aveva preso il borsone Macron vuole la borsetta di Gucci, chi ha le ginocchiere bianche vuole scambiarle per un cd di Gigi D’Alessio.

Sul fronte opposto osservo che i due liberi sono scesi in campo con i pantaloni del pigiama mentre Roberta Romanelli utilizza scarpe catarifrangenti che hanno suscitato vivo interesse da parte della Polizia Municipale.

Involtini primavera Euro 2,90

I tatuaggi non mancano neanche tra le nostre avversarie. Risalta, in particolare, quello sulla spalla sinistra di Paola Faloya. Lei crede che ci sia scritto “Paola”, ma al PalaFlorio, in occasione dei recenti Mondiali, un tifoso cinese mi ha detto che in realtà quell’ideogramma sulla spalla indica il prezzo degli involtini primavera.

Altri primati del terzo set: la potenza e la velocità del pallone calciato dall’arbitra in direzione della giocatrice al servizio (210 km/h), il primo punto di Mary Battistoni, il numero complessivo di sostituzioni (a un certo punto il parquet sembrava la metropolitana milanese nell’ora di punta con gente che entrava e usciva dai vagoni), il numero di bambini che si sono riversati sul parquet a fine partita in braccio alle rispettive madri e il numero di foto mosse scattate da Chiara (36 tentativi) prima che un buon samaritano prendesse il suo posto.

Chiara, sei un'amica...

L’efficacia della sua mano sul pulsante di scatto sembra essere inversamente proporzionale all’efficacia dei suoi colpi da posto quattro; io avrei preferito che attaccasse male e scattasse bene, ma temo che la ragazza e il suo allenatore preferiscano il contrario.

In conclusione – come si è anche potuto notare da questa cronaca – molta Pallavolo 80 e poco Oria.

In fondo, conoscevamo i limiti – attuali – della nostra squadra; questa sera sono stati semplicemente e crudelmente messi in risalto da una formazione stellare contro cui non avevamo oggettivamente alcuna speranza. Forse l’unica pecca delle furie rosse è stata quella di rassegnarsi un po’ troppo presto. E’ stato un prevedibile incidente di percorso. #siamosereni.

Mary Battistoni

Tabellino: Pallavolo 80 Brindisi-Oria 3-0  (25-11,  25-13,  25-5)

Pallavolo 80 Brindisi: Avallone 8, Romanelli 2, De Mitri 0, Casalino 11, Mazzotta 7, Scialacomo 16, Faloya 10, Valente 6, Andrisano 0, Di Rienzo 0, Diviggiano (L), Iaia (2L) – All. Capozziello.

Muri-punto 7, ace 11, errori in battuta 4.

New Volley Oria: a causa di un guasto alle apparecchiature di rilevamento, i punti delle giocatrici dell’Oria non sono disponibili. Ci scusiamo per l’inconveniente tecnico…

Muri-punto 4, ace 1, errori in battuta 4.

Arbitri: Antonio Bisignano e Denise Mary Rose Bianchi.

Giorgia Mastria

Altri risultati: Mesagne-Caprarica 3-1, Spongano-Tuglie 1-3, Tricase-Ostuni 3-0, Galatina-Nike Lecce 3-0, Nardò-Assi Brindisi 0-3, Castellaneta-San Cassiano 2-3.

Classifica: Tricase, Pallavolo 80 BR, Galatina e Mesagne 9; Caprarica e Spongano 6; Tuglie 4; Nardò, Castellaneta e Assi Brindisi 3; San Cassiano 2; Ostuni, Oria e Nike Lecce 0.

Gisela Scialacomo

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 270,00; Nardò e Tuglie 120,00; Tutte le altre 0.

Ostuni balza in testa alla classifica con un colpaccio da 270 euri (assenza di un segnapunti tesserato). Non c’è ancora stato un episodio violento o offensivo rilevante eppure il totale delle sanzioni è già di 510 euri. E’ così che si aiuta il volley.

Prossimo turno: Oria-Nardò, domenica 9 novembre, ore 18.30.