ARZANO-ORIA 3-0

6 marzo 2011

Sabato 5 marzo 2011 – ore 20.30

Allora. Dunque.

Non abbiamo subìto neanche un ace.

Sia nel secondo che nel terzo set, inoltre, siamo stati in vantaggio e l’Arzano è stato costretto a rimontare.

E questi sono dati oggettivi.

Il fatto che poi l’Arzano abbia comunque servito divinamente e ci abbia lasciati a 14, a 8 e a 13, è un altro discorso; così come è un altro discorso il fatto che il vantaggio a cui alludevo fosse di 0-2 e di 1-3 e sia stato recuperato già al 4-2 e al 8-3.

Spero di avere azzeccato i tempi e i modi dei verbi, ma non sono tanto sicuro (se sbaglio, Silvietta mi corrigerà…).

Aggiungiamo pure che all’andata abbiamo fatto 34 punti complessivi e al ritorno ne abbiamo fatti 35, ben uno in più!

Insomma, se ci mettiamo d’impegno, qualche motivo di consolazione lo riusciamo pure a trovare.

In realtà, è stata la debacle che ci si aspettava e mentre scriviamo avvertiamo ancora il peso di circa 9 ore di auto buttate per una partita senza storia. Un’altra trasferta così e gli autisti (coach e presidente) li raccoglieremo col cucchiaino; se non è questa passione per lo sport…!

Alla fine, l’unica vera consolazione (a parte il consueto atteggiamento dignitoso delle nostre ragazze) è stata aver ammirato una squadra, l’Arzano, che gioca meravigliosamente bene ed esprime un collettivo e delle individualità che meritano soltanto applausi e lodi.

Meno consolante è stato prendere atto di come nella nostra provincia siano sufficienti due giorni di pioggia per provocare scenari da tsunami. Infatti, transitando da Ginosa Marina e dalla contrada Pantano (nome quanto mai appropriato), sono ancora visibili gli effetti del maltempo. Una conseguenza secondaria è la deviazione su un tragitto impervio e caratterizzato dall’attraversamento di nuvole e curvoni. Alla sosta successiva abbiamo i volti pallidi di chi era sul punto di rimettere finanche i Tuc al bacon.

Data l’emergenza maltempo, però, sarebbe stato più opportuno rinviare la partita.

Fra 5/6 anni magari.

Ci si riprende ascoltando le espressioni da perfetta cozzara dispensate al telefonino da una nostra giocatrice (appartenente al gruppo etnico tarantino).

Sono già calate le tenebre quando arriviamo ad Arzano. Se le partite di pallavolo iniziano alle 20.30, ci sap’ a ce ora s’ vè ‘n discoteca a qua…?

La piazza su cui insiste la scuola elementare che ospita la squadra del simpatico presidente Piscopo da quest’anno si chiama “piazza dei Martiri” perché quello è il destino delle rappresentative che vengono a giocare qui. Il martirio.

Alla fine ci faremo anche la foto ricordo.

Vado al bar a prendere una bottiglietta d’acqua. La banconista nota il vecchio giaccone della Palafiom e mi chiede se sia venuto per la partita di pallavolo aggiungendo parole di stima per la squadra di Campolo e compagne.

‘U saccio ca so’ fort’, signò – vorrei dire – anzi, giacché ci siamo, mi indichi pure una chiesa dove confessarmi per l’ultima volta prima del martirio…”

Durante il riscaldamento, noto che Annacarla ha fatto proseliti: sono almeno tre le giocatrici incappucciate stasera. Sembrano una cover-band di Eminem…

Formazioni.

L’Arzano scende in campo con Margherita Cozzolino in palleggio, Annamaria Totaro opposto, Nunzia Campolo e Maria Grazia Sforza laterali, Ketty Vinaccia ed Elisabetta Piscopo centrali, Santa Guida libero.

Coach Antonio Piscopo porta in panchina Marika Bianco, Maria Russo, Melania Pavia, Marica Sicuranza e Daniela D’Auria.

L’allenatore Marcello Presta propone Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Ivana Gallo Ingrao e Valentina De Tommaso laterali, Lucrezia Liace martello centralizzato, Giulia Basile centrale pura, Simona Leone libero.

In panchina: Annacarla Cozzetto, Daniela Lonoce e Giorgia Mastria.

E’ rimasta a casa per una lieve indisposizione Priscilla Pisani mentre Daniela è presente ma solo in spirito.

Primo set

Campolo, Totaro, tiro arzanese sulla rete, due infrazioni nostre e bomba di Sforza: 5-1.

Penso di poter già andare ad ordinare le pizze.

Ma l’Oria ha un sussulto: palla a terra di Lucrezia, lungolinea di Ivana e muro di Stefania (6-5).

L’Arzano trova subito un break da 5 che soffoca ogni aspettativa di rimonta (11-5).

Il Koala vive uno dei suoi momenti di aggressività agonistica e stoppa una ricezione lunga delle ospiti andando poi a fare punto direttamente su battuta. Segue indice in aria d’ordinanza (11-7).

A Lucrezia vengono fischiate diverse invasioni da seconda linea e l’Arzano ne approfitta per allungare ulteriormente.

Piscopo riesce a beffare la nostra difesa con un millimetrico pallone che finisce proprio sulla linea.

Cazz’!” – è il commento di un’atleta dell’ICOST (componente etnica brindisina) ascoltato nitidamente in tribuna e forse anche al bar.

Momento di gloria anche per Giulia: muro ed ace in rapida successione (16-10) e poi l’Arzano va a prendersi il set offrendo il consueto spettacolo di volley-champagne.

Nell’ordine: mani-fuori di Nunzia (dove per “mani” si intendono le lesioni volontarie aggravate e per “fuori” si intende che la palla schizza direttamente sul muro alle spalle delle difese), secondi tocchi di Cozzolino, primi tempi di Vinaccia e muri di Piscopo.

E’ proprio la bionda centrale campana a chiudere in questo modo il parziale: 25-14.

Poteva andare peggio, ma abbiamo anche sbagliato molto (tanto che 12 dei 25 punti locali sono stati errori nostri).

Secondo set

Quando da ragazzino giocavo a pallone per strada, c’era una tradizione che mi sembrava una conquista di civiltà. Se le squadre risultavano fortemente squilibrate, a un certo punto la formazione in svantaggio aveva facoltà di prendere un giocatore (forte) dell’altra squadra in cambio di uno (meno forte) della propria.

Ne avevo anche accennato a Marcello e a Nunzia prima della partita; mi sembrava una buona idea, ma non se n’è fatto nulla.

Novità nell’Arzano: c’è Maria Russo al posto di Ketty Vinaccia.

Maria ha una parente, di cui non faccio il nome, che ha escogitato un nuovo ed efficace sistema per asciugare le ginocchiere: il forno a microonde. La ventilazione consigliata è 180°.

Si consiglia, però, di non fare questa operazione nelle ore dei pasti perché l’ultima volta il secondo con contorno servito a casa Russo aveva un sapore strano. Pollo alla Mikasa.

Ringrazio fonti dell’Accademia Benevento per la soffiata.

Attacco vincente di Lucrezia e tiro fuori dell’Arzano: vinciamo 0-2!

Sì, stiamo scrivendo la storia! Stiamo dominando la capolista! Sono passati 40 secondi e loro sono ancora a zero punti! Abbiamo ipotecato il parziale! Riusciremo dove soltanto il San Pietro era riuscito: strapperemo un set all’Arzano!

Dopo un paio di minuti, i sogni di gloria sono già svaniti perché la squadra partenopea è già in vantaggio per 4-2.

Errore in battuta e poi inizia un’altra serie positiva: un break da 15-1.

E’ Maria Grazia Sforza la grande protagonista dell’incontro, ma quella dell’Arzano è anche la forza di un collettivo in cui tutto gira alla perfezione. Campolo serve palloni che fanno un po’ ballare la nostra ricezione, Santa Guida compie salvataggi miracolosi, Margherita Cozzolino sceglie di volta in volta le soluzioni migliori. Con tanta grazia a disposizione, ha solo l’imbarazzo della scelta.

Stiamo soccombendo; quist’ è ‘u succh’ (direbbe Pocahontas).

Si alza anche il muro delle padrone di casa: Piscopo, Totaro e Russo.

Coach Piscopo reintroduce D’Auria, ma prima ancora spedisce sul parquet Marika Bianco (giovane promessa dell’Orion, peraltro sotto lo sguardo di Luca Lopalco), che va subito a segno.

E’ un primo tempo di Giulia ad interrompere la striscia campana (19-5), ma c’è ancora spazio per due cannonate di Campolo.

Altro punto di Giulia e finalmente si sblocca Silvietta, a cui va il merito di aver costretto l’Arzano ad iniziare quanto meno la seconda rotazione.

So’ soddisfazioni. Sono cose che danno un senso alla vita.

Finisce 25-8.

Terzo set

Oria strepitoso anche in avvio del terzo parziale: attacco di Valentina e muro di Silvietta: 0-2!

Fast di Russo e poi c’è un attacco di Lucrezia (1-3). Questa volta non ci riprendono più! Questa volta siamo troppo vicini alla meta per poter essere raggiunti…!

Invece veniamo raggiunti a suon di muri: Vinaccia (che ha rilevato Piscopo) e Sforza; quest’ultima, inoltre, non ha esaurito gli attacchi (8-3).

Orgoglio oritano sia in difesa (commoventi Ivana e Simona) che in attacco: pallonetto e mani-fuori di Yoghina. C’è spazio anche per un ace di Valentina e zitti zitti abbiamo ottenuto un break di 1-5, sfiorando il pareggio 9-8.

L’Arzano non è neanche una di quelle squadre che tendono a distrarsi quando il vantaggio è consistente e la partita sembra virtualmente finita; così ci tocca l’ultimo caricatone di mazzate prima della cena: attacco Sforza, primo tempo Russo, tiro nostro sulla rete, fast Russo dopo l’ennesimo salvataggio di Guida, attacco Sforza e muro di Russo (15-8).

Siamo tramortiti. Anche noi siamo vittime del morbo di… Arzhainer.

Al secondo time-out tecnico, sul 16-9, si sono fatte le 21.30 e questo vuol dire che abbiamo retto più di un’ora. Un altro successo.

Il presidente in tribuna si distrae e parla di affari attraverso un’analisi comparata dei bilanci delle società.

La squadra piscopale (un Piscopo presidente, uno allenatore e una giocatrice), intanto, riprende a martellare con Sforza e Campolo (20-10). Che classe queste ragazze.

Il tecnico campano concede la standing-ovation a Nunzia e Marcello regala minuti di gioco al nostro giovanissimo secondo libero Giorgia Mastria: una bella ricezione, una bella difesa, ma poi non ci si può che arrendere di fronte alle ultime bordate della capolista.

Qualche soddisfazione se la toglie anche Valentina, che con 4 punti è la miglior realizzatrice brindisina del set.

Sforza stoppa una ricezione lunga dell’Oria e firma così la conclusione dell’incontro: 25-13.

Quello che avviene dopo mi lascia abbastanza sorpreso.

Alle giocatrici di casa vengono distribuiti pacchi dono dai gentili sponsor locali e c’è anche una foto di gruppo.

O qui fanno sempre così oppure era tale l’importanza di questo scontro diretto, così delicato e decisivo per la classifica, che ci si abbandona a sfrenate manifestazioni di giubilo. Con addirittura uno speciale-premio partita da parte di Marianna Guerriero, che, oltre ad essere lo sponsor ed una delle ditte campane citate come esempio di sana imprenditoria meridionale dal Corriere della Sera qualche anno fa, è anche una persona in carne ed ossa. E che persona.

Produce ed esporta nel mondo borse, pelletteria di lusso e scarpe da donna.

Ci sarebbe da fare un solo rilievo: per coerenza, invece della semplice scritta sulla maglia, avrebbe dovuto imporre alle giocatrici dell’Arzano di giocare con le scarpe Guerriero e con le borsette a tracolla…

Questo avrebbe un po’ aumentato le nostre chance, ma, così a occhio, direi che anche con i tacchi Campolo e compagne sarebbero state favorite.

Vabbè, per quest’anno ci siamo tolti il pensiero dell’Arzano e ce ne possiamo andare.

Prima sostiamo in una pizzeria a 50 metri dalla palestra, un locale con tre caratteristiche: la pizza buona, il dipinto di Pulcinella e un telecomando-gigante.

Quest’ultimo viene preso in consegna da Lucrezia e da Annacarla, che, invece del canale, provano a cambiare allenatore.

Il tentativo non riesce e la risposta verbale del coach non è di quelle che alimentano l’autostima delle giocatrici. Mai stuzzicare gli allenatori dopo le sconfitte.

Appagate le esigenze nutrizionali, c’è tempo per un piccolo primato.

Non c’è stata una volta in cui l’auto dell’allenatore e quella del presidente non si siano separate per sbaglio. C’è sempre stato un bivio malandrino.

Il record battuto stasera è stato perdersi prima ancora di arrivare a Casoria, cioè dopo due soli minuti di strada. Per fortuna il presidente, utilizzando la telecinesi, si farà trovare all’autogrill di Potenza senza averci superato…

Tabellino: Arzano-Oria 3-0 (25-14, 25-8, 25-13)

Arzano: Campolo N. 10, Sforza 15, Cozzolino 2, Vinaccia 4, Bianco 3, Piscopo 5, Russo M. 6, Totaro 4, Pavia NE, Sicuranza NE, D’Auria 0, Guida (L) – All. Piscopo.

Muri-punto 10, Aces 0, errori in battuta 6.

Punti-fatti: 49 (65,3%), errori-punto avversarie 26 (34,7%).

Oria: Guacci 3, Cozzetto NE, Gallo Ingrao 3, Basile 4, De Tommaso 4, Lonoce NE, Mastandrea 3, Liace 6, Leone (L), Mastria (2L) – All. Presta.

Muri-punto 3, aces 3, errori in battuta 8.

Punti fatti 23 (62,7%), errori-punto avversarie 12 (37,3%).

Fette di torta” su 110 scambi: PF Arzano 44,6%, EP Oria 23,6%, PF Oria 20,9%, EP Arzano 10,9%.

Arbitri: Andrea Giova e Vincenzo Stingone.

Altri risultati: San Pietro Vernotico-Castellammare di Stabia 3-0, Livi Potenza-Accademia BN 1-3, Lavello-Gricignano 0-3, Caserta-Turi 3-1, Trepuzzi-ASCI Potenza 0-3, Battipaglia-Spezzano 3-1.

Classifica: Arzano 54; San Pietro Vernotico 51; Castellammare di Stabia 43; Accademia BN 36; Gricignano 34; Caserta 32; ASCI Potenza 27; Livi Potenza 25; ASCI Spezzano 18; Battipaglia 17; Turi 14; Trepuzzi 13; Lavello 11; Oria 6.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 230,00; Gricignano 80,00; Turi 50,00; ASCI Potenza, Oria e Castellammare di Stabia 40,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni.

Prossimo turno: Oria-Livi Potenza, domenica 13 marzo, ore 18.00.


ORIA-LAVELLO 2-3

28 febbraio 2011

Domenica 27 febbraio 2011 – ore 18.00

Sì, il Lavello non perde più. Espugnando Oria la formazione appulo-lucana ottiene il terzo successo consecutivo dopo Spezzano e Benevento e certifica la propria resurrezione in chiave salvezza.

Mi permetto di definirla formazione appulo-lucana per via delle numerose atlete pugliesi presenti, dalle sorelle Montenegro a Doriana Bisceglia, passando per la tarantina Di Maggio.

L’Oria si consola con un punticino, ma perde un altro treno per una rincorsa al quintultimo posto che adesso appare ancora più difficile. Ma non impossibile, visto che restano ancora nove partite al termine del campionato.

Di certo quello che avrebbe dovuto essere il… derby degli sfigati si è rivelato un incontro emozionante e giocato a buon ritmo per merito di entrambe le squadre.

In generale, Lavello e Oria non hanno mollato e credo che sino alla fine nessuno potrà permettersi di programmare vittorie con queste due squadre senza almeno un po’ di sudore.

Un applauso a entrambe.

Per fortuna il calendario dell’Oria offre alla formazione del presidente Delli Santi l’opportunità per un riscatto immediato: sabato si va ad Arzano…

Formazioni.

L’ICOST scende sul parquet con Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao di banda, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.

In panchina con coach Marcello Presta e con il vicecoach Peppe Catapano: Carletta l’incappucciata, Valentina De Tommaso, Priscilla Pisani e Giorgia Mastria.

Il Lavello si schiera con Marilena Montenegro in palleggio, Doriana Bisceglia opposto, Rita Laviano e Loredana Montenegro di banda, Giusy Scarale e Valeria Cillis centrali, Luciana La Torre libero.

Mister Michele Valentino ha a disposizione Luigia Carlone, Daniela Cataldi, Valentina Sisto, Pina Montenegro, Alessandra Di Maggio e Viviana Forleo.

Nell’Oria, dunque, si registra il rientro della Leonessa, mentre tra le lucane c’è qualche novità rispetto alla partita di andata: l’ex-manfredoniana Giusy Scarale (giusto per completare la clonazione della Pasta Fresca Nella…) e la simpatica amica di Ivana, Alessandra Di Maggio.

Primo set

Nonostante un bel muro Silvietta-Giulia, l’Oria fa molta fatica ad entrare in partita. La libellula piazza un secondo tocco e realizza un ace vivacemente contestato dalle padrone di casa e in particolare dall’allenatore delle padrone di casa, che al successivo servizio a lato della palleggiatrice ospite si concederà un po’ di sarcasmo nei confronti del direttore di gara.

Gli arbitri, comunque, sapranno gestire con autorevolezza una partita sulla carta molto delicata.

Il Lavello allunga e sino al 6-11 l’unico punto costruito dalle brindisine resta il già citato muro dell’opposto; gli altri 5 sono errori-punto delle lucane, che servono in modo insidioso ma corrono anche qualche rischio di imprecisione nel fondamentale.

Va in battuta il Koala e prende avvio un cannoneggiamento spietato della ricezione ospite: Stefania realizza ben 3 ace consecutivi!

Il successivo attacco di Lucrezia (10-11) sembrerebbe riaprire il set, ma a questo punto iniziano i dolori per la ricezione celeste.

Il break da 5 questa volta è del Lavello (con Doriana in battuta).

Sull’11-17 c’è un bell’attacco di Silvietta seguito da due servizi vincenti di Giulia; si sta procedendo a fasi alterne e la partita stenta a decollare (14-17).

Ace di Scarale, tocco di seconda di Marilena Montenegro e attacco fuori dell’Oria: sul 14-21 il Lavello ha messo le mani sul parziale e non se lo fa sfuggire neanche dopo i tiri efficaci di Ivana e di Silvietta (17-25).

Secondo set

Bruttino l’avvio del secondo set con 10 errori-punto su 14 scambi; le squadre sembrano tese e contratte.

Dopo il primo time-out tecnico, l’Oria prende il largo: due attacchi di Lucrezia, che sta scaldando il braccio, e due muri attivi di Pocahontas. Siamo a +5.

Dopo un’azione positiva di Loredana Montenegro, la squadra celeste regala spettacolo. Tutto funziona alla perfezione: dalla difesa aggressiva al servizio, dal muro all’attacco. Vanno a segno Silvietta da posto due, Giulia in battuta, ancora Silvietta a muro e poi Ivana da sinistra dopo un salvataggio strepitoso di Lucrezia (17-9).

E’ la reazione che si auspicava.

Coach Valentino introduce Alessandra Di Maggio al posto della libellula, ma l’Oria non molla la presa: pipe di Lucrezia, primo tempo di Daniela, muro di Stefania e Simona protagonista in fase difensiva (22-14).

Troppo entusiasmo induce le brindisine ad esultare prematuramente su un pallone che invece viene recuperato dalle ospiti e schiacciato a terra da Laviano. In questo caso, l’esultanza urlata dal Lavello ha un che di “vendicativo”…

Forleo subentra a Cillis e si segnala subito per un bel pallonetto, seguito da un mani-fuori dell’unica Montenegro rimasta sul parquet (24-19).

Lucrezia evita che la situazione diventi pericolosa (25-19).

Terzo set

I cambi di mister Valentino non sono stati un pretesto per far rifiatare le titolari dato che il tecnico conferma Di Maggio e Forleo dall’inizio del terzo parziale e viene ripagato da un ace della palleggiatrice. In ricezione c’era Ivana; e meno male ca so’ amiche…

Muro di Daniela, lungolinea di Silvietta, ma stiamo sbagliando troppo in attacco e il Lavello ne approfitta (5-8).

Altri due errori in fase offensiva e Marcello chiama un time-out.

Ora che ha finito di riscaldarsi le mani strofinandole e alitandoci sopra, Di Maggio risulta efficace anche a muro (8-14), però le costa caro e adesso i ditini avrebbero bisogno di un po’ di ghiaccio.

Una bomba di Laviano consente alle ospiti il mantenimento di 6 punti di vantaggio (10-16).

Ma è adesso che prende avvio la riscossa brindisina.

Ace di Silvietta e replica di Montenegro (13-17).

Altro attacco di Silvietta e perfetto primo tempo di Daniela mentre il Koala sembra un esercente del mercato Fadini quando urla: “Punti, punti, forza!”

Lucrezia accoglie l’invito: duplice attacco e la rimonta è completata (17-17)!

Loredana Montenegro spezza l’assedio, ma Lucrezia è scatenata e schiaccia a terra l’ennesimo pallone (18-18).

E’ un momento di grande intensità e di grande tensione emotiva: sull’1-1, infatti, ogni set vale un punto in classifica; c’è in gioco qualcosa in più di un semplice parziale.

Scambio di servizi sbagliati (19-19); sembra un episodio ininfluente, ma adesso Laviano è tornata in prima linea. E sarà tutt’altro che ininfluente.

La schiacciatrice lavellese mette a terra uno, due, tre, quattro palloni consecutivi. E’ lei a vincere questo set, pur con un significativo contributo della difesa lucana e delle scelte tattiche della Di Maggio.

Lucrezia interrompe la striscia positiva delle ospiti (20-23), ma ormai è finita. Lavello va a ancora a segno con Forleo (a qualcuno è sembrato che fosse di nuovo la Laviano; restiamo col dubbio) e subito dopo con la set-winner Laviano: il parziale è delle ospiti (20-25); all’Oria resta il rammarico di essersi svegliato troppo tardi (sul 7-13, dopo 7 errori-punto) e di aver vanificato un’esaltante rimonta.

Quarto set

Dopo il brillante avvio di Bisceglia (due attacchi e un muro) ed una palletta di Montenegro che cade tra due atlete brindisine bloccate nell’indecisione (6-7), il timore è quello di una deriva atletica (almeno tre nostre ragazze sono acciaccate) e soprattutto psicologica. 

Ma se c’è una cosa che non difetta alla Celeste è certamente la generosità.

Ed anche un buon servizio.

Errore ospite, attacco di Lucrezia ed ace di Daniela (9-7).

Sul piano psicologico, inoltre, la ridarella che colpisce Stefania dopo il primo time-out tecnico può essere un buon indicatore di ritrovata autostima. Un po’ prematura, però; ci accumènz’ a ridere in campo, è la fine…

Dopo un attacco di Montenegro e il cambio-palla ottenuto da Lucrezia, il Koala ritrova la concentrazione quando va a servire e per la ricezione appulo-lucana trascorrono minuti difficili (3 ace e vantaggio consolidato: 13-8).

Bel duello tra le migliori realizzatrici della serata: prima due punti di Laviano, poi ben tre di Lucrezia (due dei quali in battuta).

E non è finita: vanno a segno anche Silvietta e Ivana (18-10).

Coach Valentino si vede costretto a consumare i time-out; la sua attaccante migliore riesce, però, a bloccare la serie positiva brindisina. 

Oria immenso: Stefania smarca splendidamente Silvietta e poi va a murare, imitata poco dopo da Daniela (23-12).

Con Laviano in seconda linea, Di Maggio è brava a sfruttare le proprie centrali (prima Forleo, poi Scarale); l’Oria replica colpo su colpo ed un’infrazione ospite sancisce il pareggio dei set (25-14).

Tie-break

Secondo tie-break stagionale per l’Oria; il primo è andato bene.

Dopo un attacco della solita Laviano, è il Lavello a sfruttare il fondamentale del servizio, prima con Scarale poi con Di Maggio.

Iniziare un tie-break da 1-5 non è proprio una di quelle cose che ti pongono in una condizione di felicità sfrenata.

Lucrezia fa un… tunnel ad un’avversaria, Silvietta piazza un lungolinea da posto quattro, ma due nostri errori in battuta mantengono inalterato il gap.

Sbaglia qualcosa anche il Lavello e Ivana ci porta ad una sola lunghezza di svantaggio, che poco dopo tornano a tre (7-10). In ogni caso, stiamo difendendo e attaccando con grinta.

Quando penso ad una sfida intensa tra due squadre dalla classifica deficitaria ma dalla vitalità intatta, la mente va anche al finale del tie-break: dal 7-10 in poi sarà un susseguirsi ininterrotto di cambi-palla.

Per la cronaca, la sequenza è questa: errore ospite, Laviano (nonostante un miracolo difensivo di Ivana), Lucrezia aiutata dal nastro, Laviano, Stefania a muro, Laviano dopo uno scambio infinito ed emozionante, errore in battuta ospite, muro di Forleo, mani-fuori di Ivana (12-14).

Purtroppo non c’è modo di annullare la seconda di tre palle-match perché il nostro ultimo servizio è spinto oltre il fondo campo da uno spiffero entrato improvvisamente nel palazzetto. Chi cacchio ha aperto la finestra…?!

Adesso si va ad Arzano dalla capolista, la squadra che ha vinto 17 partite su 17 (tutte da 3 punti), 51 set su 53 giocati.

Per noi questa trasferta è una scocciatura: tempo, energie e soprattutto benzina sprecata. Fra l’altro – e non ‘ngi amma mai capìte piccé – ad Arzano si gioca alle 20.30. Considerando 20 minuti di partita, la doccia, la cena e una sosta fisiologica, torneremo a Oria tra le 3 e le 4 di notte.

Io avrei tre proposte per le nostre gentili avversarie.

Proposta n. 1 – Mettiamoci d’accordo: raccogliete sei ragazze dalla strada, fate loro indossare maglie celesti con i numeri e i nomi delle giocatrici dell’Oria e giocate la vostra partitella mentre noi restiamo a casa nostra. Coinvolgiamo anche gli arbitri in questo piano; anche loro, in fondo, saranno ben felici di trascorrere un sabato sera per i fatti propri. Qualche firma fittizia sui referti ed è fatta.

Proposta n. 2 – Non vi siete scocciate di vincere sempre? Anche i vostri tifosi ormai si sono annoiati. E poi che razza di sportive siete, senza il gusto della sfida, senza l’innalzamento graduale delle difficoltà e degli obiettivi da conquistare? Beh, per rivitalizzare il campionato, giochiamoci la partita con le Under 14. Un brivido in questa noia di stagione. Vi va?

Proposta n. 3 – Da una prima verifica sembra che le agenzie di scommesse clandestine diano la vittoria dell’Arzano 1 a 1,001 e quella dell’Oria 1 a 100. Se dieci di voi e dieci di noi puntassero 1000 euri cadauno sulla vittoria dell’Oria, guadagneremmo 1.000.000 milione di euri a squadra (1000 euri di puntata x 100 euri di quota x 10 puntate). Non sono noccioline. Facciamo così: scommettiamo sull’Oria, vinciamo noi per 3-2, voi restate in testa alla classifica e noi conquistiamo due punti d’oro e non facciamo la nottata invano. E poi ci arricchiamo tutti. La B1 costa e dovete iniziare a pensare il futuro.

Tabellino: Oria-Lavello 2-3 (17-25, 25-19, 20-25, 25-14, 12-15)

Icost Oria: Guacci 9, Cozzetto NE, Gallo Ingrao 7, Basile 6, Mastria NE, De Tommaso NE, Lonoce 5, Mastandrea 12, Liace 24, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.

Muri-punto 9, aces 15, errori in battuta 13.

Punti fatti 62 (62,6%), errori-punto avversarie 37 (37,4%).

Lavello Volley: Montenegro L. 9, Carlone NE, Montenegro M. 3, Cataldi NE, Laviano 23, Sisto NE, Bisceglia 11, Montenegro P. NE, Di Maggio 3, Forleo 5, Scarale 12, Cillis 2, La Torre (L) – All. Valentino.

Muri-punto 7, Aces 7, errori in battuta 15.

Punti-fatti: 68 (69,4%), errori-punto avversarie 30 (30,6%).

Fette di torta” su 197 scambi: PF Lavello 34,5%, PF Oria 31,5%, EP Lavello 18,8%, EP Oria 15,2%.

Arbitri: Gianfranco Plantamura e Giuseppe Mancini.

Altri risultati: Gricignano-Arzano 1-3, Turi-San Pietro Vernotico 1-3, Castellammare di Stabia-Caserta 3-0, Accademia BN-Trepuzzi 3-0, Spezzano-Livi Potenza 1-3, ASCI Potenza-Battipaglia 3-0.

Classifica: Arzano 51; San Pietro Vernotico 48; Castellammare di Stabia 40; Accademia BN 33; Gricignano 31; Caserta 29; Livi Potenza 25; ASCI Potenza 24; Spezzano 18; Battipaglia e Turi 14; Trepuzzi 13; Lavello 11; Oria 6.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 230,00; Gricignano 80,00; Turi 50,00; ASCI Potenza, Oria e Castellammare di Stabia 40,00; tutte le altre 0,00.

Giornata di assestamento.

Prossimo turno effettivo: Oria-Livi Potenza, domenica 13 marzo, ore 18.00.


ORIA-ARZANO 0-3

16 novembre 2010

Domenica 14 novembre 2010 – ore 18.00

Per festeggiare il mio compleanno mi ero impegnato ad offrire una cena al ristorante “Luce” a tutta la squadra, ma solo in caso di vittoria nella partita successiva al genetliaco. Toh, la partita successiva è contro l’Arzano, 4 vittorie su 4, 12 set vinti e nessuno perso. Beh, pazienza; mica l’ho scritto io il calendario e festeggiare un’eventuale sconfitta sarebbe diseducativo e disincentivante…

Soltanto una squadra pugliese di cui non faccio il nome l’anno scorso ebbe il coraggio di festeggiare la sconfitta decisiva che le valse la retrocessione. Contro l’Altamura. Festeggiò in un negozio di informatica…

Parto per Oria con una certa serenità e con il portafogli piuttosto leggero.

Ma non andiamo al palazzetto per fare da agnelli sacrificali, nossignore.

C’è ottimismo, c’è fiducia nei propri mezzi: magari il maltempo bloccherà le nostre avversarie, magari si sgonfierà una ruota e arriveranno tardi, magari hanno fatto indigestione di crostini, magari si spegnerà la luce nel palazzetto.

L’ultima circostanza, in effetti, si verifica, ma soltanto poco prima dell’inizio e poco dopo la fine della partita. Non durante. Non mentre Campolo schiaccia, non mentre Vinaccia mura, non mentre Sforza riceve. Dobbiamo programmare meglio il timer dell’impianto di illuminazione.

Formazioni.

L’Oria schiera Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.

Quest’ultima non ha voluto seguire il mio consiglio: scendere in campo con le stesse protezioni che utilizzano gli antagonisti no-global quando affrontano la questura ai G8.

In panchina con coach Marcello Presta: Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso e Priscilla Pisani.

L’Arzano schiera Margherita Cozzolino in palleggio, Annamaria Totaro opposto, Nunzia Campolo e Maria Grazia Sforza laterali, Maria Russo e Ketty Vinaccia centrali, D’Auria libero.

Tra i volti noti sulla panchina del tecnico Antonio Piscopo: Elisabetta Piscopo, Marikuzza Bianco (una reduce del mitico Orion di coach Loparco) e purtroppo Santa Guida, protettrice degli automobilisti.

Dico purtroppo perché mi avrebbe fatto piacere rivedere in campo i sorrisi più belli della pallavolo italiana. Ex-aequo con quelli di Marica Armonia, ad essere sincero. Il libero campano, però, ha un lieve infortunio alla gamba e per lei che utilizza gli arti inferiori per ricevere, difendere, appoggiare, tirare e crossare, il malanno non è di poco conto.

In tribuna la moglie dello scout-man cerca di adattare la propria fotocamera alle terribili condizioni di luce del palazzetto, che non è il più buio della categoria ma è quello che meno si presta a questo genere di scatti. Non so perché. A fine partita il marito ha reso noti gli scout: foto con illuminazione perfetta 24%, illuminazione positiva 67%, foto mosse 19%, foto con Nunzia Campolo che scarica ordigni 89%.

Primo set

Muro di Vinaccia su Lucrezia, ace di Russo e primo attacco vincente di Nunzia (0-3).

Vabbè, noi ce andiamo, fate tutto voi, vi lasciamo le chiavi, ricordatevi di mettere l’antifurto quando uscite…

Daniela piazza un primo tempo, ma l’Arzano allunga ulteriormente (1-5).

Poi c’è un muro di Stefania (che ha un’elevazione sorprendente), un nostro errore in battuta, un ulteriore murazzo di Giulia e un attacco di Silvietta da posto due (4-6). Beh, due muri-punto quasi consecutivi contro la capolista non sono male. Abbiamo fatto la nostra figura; adesso andiamocene prima che si abbatta lo tsunami.

C’è anche il primo punto stagionale del nostro libero Simona, un altro gesto tecnico che dà un senso a questa serata (5-8). Adesso scappiamo…

Sul 6-12 avviene qualcosa di straordinario sul parquet: l’Oria gioca da pari a pari con l’Arzano. Magari noi stiamo dando il 100% e loro il 10%, ma la partita è frizzante e – cosa su cui nessuno avrebbe scommesso – il risultato incerto.

Alla fine del parziale i punti “fatti” dall’Oria saranno 16 a fronte di 5 errori-punto ospiti (76 %) mentre l’Arzano avrà un rapporto di 20 su 25 (80%). Numeri che vorranno pure dire qualcosa.

Silvietta punge e Ivana ottiene due aces consecutivi (9-12).

Pallonetto di Nunzia, muro di Daniela, muro di Vinaccia (10-14).

La squadra celeste assapora il miracolo tirando con determinazione da destra e da sinistra: Ivana, Silvietta e Lucrezia: 13-14!

Il mio portafogli inizia a preoccuparsi.

Fra l’altro Stefania si trova a gestire una palla vagante e decide di tentare “la mossa di Rosa Ricci” piazzandola nell’angolino del posto cinque. L’esultanza della nostra palleggiatrice è in buona fede, ma l’urlo di gioia del pareggio è soffocato dalla decisione arbitrale: la palla è finita fuori (13-15).

Dopo il volley-champagne c’è una fase di sconforto e di riflusso per l’Oria, ma fortunatamente è adesso che la squadra campana si concede qualche errore, soprattutto in battuta, rimediando con i pallonetti della premiata ditta Campolo-Sforza (17-20).

Mani-fuori di Lucrezia e lungolinea out dell’Arzano: siamo di nuovo a un punto (19-20).

Errore in battuta nostro, primo tempo Vinaccia e invasione nostra; la situazione si complica e coach Marcello chiama il time-out (19-23).

Viene concesso a Cozzetto il piacere di confrontarsi con la collega di ruolo e – quasi – di cognome Cozzolino. In realtà, la ragazza oritana entra per servire più che per palleggiare.

Non sbagliare, ti prego…

Non fare anche tu la figura di merda delle giocatrici che entrano in campo per battere e tirano il servizio sulla rete. Non sbagliare…

La piccina non sbaglia; anzi, è molto precisa, ma questo non impedisce a Nunzia di contrattaccare.

Lucrezia va a segno, ma Nunzia e Vinaccia chiudono il parziale realizzando rispettivamente il settimo e il sesto punto personale (21-25).

Ma è stato un parziale magnifico ed emozionante. L’Arzano si è limitato a dare solo un cenno della propria potenza, ma ciò non toglie che l’Oria sia stato encomiabile: servizi insidiosi, solita difesa aggressiva ed un attacco che non si è concesso neanche un errore-punto. I nostri cinque errori, infatti, sono stati tre servizi, la palla appoggiata millimetricamente fuori da Stefi ed un’invasione.

Orgogliosi della Celeste!

Secondo set

Si parte dallo 0-5 altrimenti non c’è gusto…

Purtroppo l’intervallo ha segnato una svolta: l’Arzano è diventato una macchina da guerra impietosa e l’Oria è completamente in balìa delle proprie avversarie. Sino al 4-13 hanno fatto tutto loro, inclusi i punti nostri (3 errori in battuta e un lungolinea fuori).

E’ di Ivana il primo e unico punto “fatto” dalle brindisine in questo parziale: una bella diagonale.

Poi c’è solo Arzano.

Maria Russo fasteggia e si pone come argine insuperabile al centro della rete; Nunzia salva un pallone stendendo la mano a terra e chiude il punto con un muro (5-19).

Coach Marcello chiama il time-out, ma la musica non cambia: Vinaccia stratosferica e Nunzia che finta la bomba e poi usa il muro come sponda.

Il punteggio finale è eloquente: 6-25.

In serata ci sarà un durissimo comunicato della Conferenza Episcopale Italiana: “Deploriamo l’accaparramento di punti da parte delle squadre ricche nei confronti delle squadre povere. Pur consapevoli dei principi alla base della lealtà sportiva, crediamo che alune condotte determinino ingiustizia sociale ed alimentino pericolosi squilibri in classifica. E’ il trionfo dell’egoismo con la negazione della solidarietà e della pietà cristiana”.

Terzo set

Questa volta si parte da 0-7 con Vinaccia ancora in cattedra: bellissimo il suo primo tempo piazzato a lato.

Daniela tenta di arginare la valanga, ma l’Arzano continua a dare spettacolo: lungolinea di Nunzia e muro di Totaro (1-9).

A questo punto si apre una fase in cui sembra esserci una certa alternanza di punti, ma si tratta di elargizioni della squadra campana e di un paio di attacchi di Silvietta, unica a svegliarsi dal torpore offensivo iniziato nel set precedente.

Sul 7-14 l’Oria è cotto e non vede l’ora di porre fine a questo tiro al bersaglio. E questo ci può anche stare. Le creature sono state encomiabili nel primo set ed è quel parziale a costituire un elemento di speranza e di fiducia.

Quello che sorprende è l’Arzano. Non c’è nulla che possa lasciar presagire una svolta della partita, che ormai è finita, chiusa, sigillata; eppure Nunzia e compagne giocano come se fossero impegnate nel tie-break della finale di Coppa dei Campioni.

A fine partita coach Marcello spenderà parole di elogio non soltanto per il valore tecnico dell’Arzano ma anche per l’atteggiamento mentale di assoluta concentrazione delle nostre ospiti dal primo all’ultimo scambio della partita. Fra l’altro è stato un massacro compiuto con stile e con rispetto.

Campolo, Vinaccia, Vinaccia, Campolo, Campolo, Campolo…

Ci stanno coventrizzando.

E ovviamente la potenza di fuoco dell’attacco ha origine da una ricezione ed una difesa sostanzialmente perfette (grande Sforza).

Entra Valentina De Tommaso nell’Oria; entrano Piscopo e Marikuzza nell’Arzano.

Dopo dieci punti consecutivi delle ospiti, c’è pure la botta di culo finale: un servizio che tocca il nastro e atterra dolcemente nella nostra metà campo (7-25).

Nel terzo set l’Arzano non ha praticamente ricevuto regali: un attacco fuori e un servizio sbagliato; gli altri 23 punti sono tutti costruiti.

Noi ci sentiamo come all’uscita da uno studio dentistico: dovevamo andarci e ci siamo andati togliendoci il pensiero; la visita di controllo sarà il 5 marzo.

Tabellino: Oria-Arzano 0-3 (21-25, 6-25, 7-25)

Oria: Guacci 1, Cozzetto 0, Gallo Ingrao 4, Basile 1, De Tommaso 0, Lonoce 3, Mastandrea 7, Liace 3, Pisani NE, Leone (L) 1 – All. Presta.

Muri-punto 3, aces 2, errori in battuta 7.

Punti fatti 20 (58,8%), errori-punto avversarie: 14.

Arzano: Campolo 21, Sforza 8, Cozzolino 1, Vinaccia 17, Piscopo 1, Russo 10, Totaro 3, Bianco 0, D’Auria (L) NE: non lo so; non ho visto il referto – All. Piscopo.

Muri-punto 10, Aces 6, errori in battuta 10.

Punti-fatti: 60 (80%), errori-punto avversarie: 15.

Arbitri: Roberta Anelli e Gianluca Mallardi.

Altri risultati: Stabia-San Pietro Vernotico 1-3, Accademia BN-Livi Potenza 3-0, Spezzano-Battipaglia 2-3, Gricignano-Lavello 3-0, Turi-Caserta 0-3, ASCI Potenza-Trepuzzi 3-1.

Classifica: Arzano e San Pietro Vernotico 15; Accademia BN e Spezzano 11; Stabia e Gricignano 10; Caserta 9; ASCI Potenza e Livi Potenza 6; Trepuzzi 4; Turi e Oria 3; Battipaglia 2; Lavello 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): la pallavolo dell’amore vince sull’invidia e sull’odio…

Prossimo turno: Livi Potenza-Oria, domenica 21 novembre, ore 18.00.


ARZANO-TARANTO 3-1

11 aprile 2010

Sabato 10/domenica 11 aprile 2010 – ore 20.30

La notte più lunga del campionato.

E’ tardissimo (o prestissimo, dipende) quando si rientra a Taranto ed è notte fonda anche in senso metaforico con il Taranto che continua a precipitare in classifica. Però, sul piano del gioco e della determinazione, non è stato buio pesto; tutt’altro: la squadra ha mostrato una vitalità che mantiene integra qualche residua speranza.

Ad Arzano, come è noto, le partite si giocano alle 20.30 e questo consente di pranzare con calma a casa propria (anche se Pocahontas forse non lo sapeva ed ha portato una batteria di 15 panini imbottiti di cui non è rimasta una briciola), ma, dall’altro lato, impone un rientro quando già sta per albeggiare. Il che non è bello.

Se l’anno prossimo le nostre strade si incroceranno nuovamente, ci vendicheremo: la sola partita contro l’Arzano al Maria Pia avrà inizio alle 23.30; tutte le altre alle 19.00 come al solito.

Nel pulmino c’è un po’ di disordine; in confronto la macchina di Marcello è ordinata come la scrivania di un funzionario dell’impero austroungarico. Sotto i sedili si trova di tutto, inclusa una pistola giocattolo con il tappo rosso. Una regressione infantile piuttosto acuta mi induce a maneggiarla per l’intera durata del viaggio, comprese le soste in autogrill, dove ho rischiato di fare la fine di Re Cecconi. Ad Arzano – mi dicono – ho rischiato di peggio.

L’idea era di consegnarla a Marcello così da risultare più convincente in occasione delle discussioni con gli arbitri, ma è probabile che il coach l’avrebbe utilizzata per essere più convincente con le proprie atlete.

Che bello: dopo due mesi, ossia dopo otto turni senza di lei, c’è Cristiana.

Non si è mai allenata con la squadra, ma la sua sola presenza regala sicurezza e migliora l’umore, a prescindere da quello che farà in campo (giocherà anche molto bene, fra l’altro).

Purtroppo, però, ci sono due giocatrici convalescenti, Giulia e Silvietta.

Nel comunicato stampa avevo accennato genericamente ad un lieve infortunio; il giovane opposto, però, irride la mia volontaria inesattezza volta a non divulgare particolari poco eleganti.

E vabbè, visto che Silvietta ci tiene alla precisione, chiamiamo le cose con il loro nome: la gastroenterite, ossia il vomito e la cacarella che stanno martoriando in questi giorni la nostra città hanno colpito anche la Pallavolo Taranto. Silvietta, in particolare, ha lasciato tre chili nella tazza del gabinetto.

Le due atlete convalescenti vengono tenute a distanza da un cordone sanitario e dalla diffidenza delle compagne.

Un altro tipo di diffidenza è quella che induce Angelo a chiedere informazioni solo ai passanti che rispondono ad una sorta di requisito “etnico”; prima di chiedere dov’è la palestra che stiamo cercando, il vicecoach chiede all’interlocutore se è italiano…

Italiano o non italiano, il giovane a cui ci rivolgiamo è più affidabile di un Tom Tom ed il rintraccio del II circolo si rivela un gioco da ragazzi.

La passeggiata ad Arzano è breve ma interessante. La signora Pocahontas rimane colpita dalle trippe in bella mostra da Zi’ Rosa.

Per tutta la durata dell’incontro (ed anche dopo) la mamma della nostra giovane centrale non penserà ad altro, tanto da chiedere (invano) una pizza con la trippa.

Altrettanto suggestiva è la visione di un comitato per la festa patronale in cui una dozzina di persone, circondate da statue religiose, quadri e icone, è riunita attorno al televisore che trasmette la partita del Napoli. I commenti non sono proprio da ritiro spirituale, soprattutto dopo la rimonta subìta dagli azzurri.

Due ragazzine si affacciano sulla suglia della palestra.

“Ma che c’è? La partita?”

“Sì, – viene loro risposto – inizia alle 20.30”.

“Uffa, che palle…” – commentano prima di andarsene.

Mi sono chiesto cosa abbia determinato tanta delusione nelle ragazzine e cosa si aspettassero di trovare in una palestra, il sabato, intorno alle 20, ma non sono giunto ad altra conclusione se non che al II circolo di Arzano, quando non gioca la Guerriero Volley, il sabato sera si tengono rave-party.

L’incontro con Nunzia Campolo avviene nei corridoi adiacenti agli spogliatoi.

Io sono appena uscito da quello del Taranto, in cui ho fotografato le convalescenti con il cartello degli infettivi, Dissenten e la carta igienica (e ho ancora… l’attrezzatura in mano); la schiacciatrice sta mangiando i crostini. Il saluto tra uno con la carta igienica in mano ed una che non può parlare con la bocca piena non è di quelli che vengono rappresentati nei quadri o nei film, comunque i crostini sono proprio buoni.

Per quello che riguarda il vitto della Pallavolo Taranto, l’idea di mangiare la pizza prima della partita, dato l’orario, piuttosto che dopo, secondo me, sarebbe stata una sperimentazione scientifico-nutrizionale interessante.

Durante il riscaldamento il libero dell’Arzano, Santa Guida, si impegna a respingere di piede i servizi delle giocatrici ospiti. Bah, ognuno ha i propri metodi di allenamento.

Certo è che questa atleta mi ispira un’istintiva simpatia sia per il nome da protettrice degli automobilisti e delle scuole-guida e sia per i continui sorrisi che dispensa sul parquet, anche durante la partita, così da ricordarci che la pallavolo è pur sempre un bellissimo gioco.

Ho un debole per le giocatrici sempre sorridenti, lo ammetto.

Formazioni.

Coach Nico Borghesio schiera Margherita Cozzolino in palleggio, Maria Cristina Guadagnino opposto, Nunzia Campolo e Maria Grazia Sforza laterali, Elisabetta Piscopo e Maria Russo centrali, Santa Guida libero.

In panchina: Maria Musella, Annamaria Totaro, Carmela Petrella e Federica Severino.

L’allenatore ospite Marcello Presta replica con Alessandra Certa palleggiatrice, Silvia Mastandrea opposto, Gisela Scialacomo e Simona Leone laterali, Cristiana Zonca e Silvia Renna centrali, Ivana Gallo Ingrao libero.

A disposizione: Priscilla Pisani e Giulia Basile.

Primo set

Campolo: uno, due, tre, quattro, cinque… I primi punti dell’Arzano sono tutti suoi, ma in mezzo ci sono anche i punti del Taranto, che sorpendentemente conduce per 5-7 dopo un muro di Silvietta.

L’approccio è buono; ricorda un po’ la partita di andata con un Taranto concreto e attento ed un Arzano che non riesce a gestire la propria superiorità e commette errori per troppa foga.

Ad Ale vengono fischiati, con un eccesso di rigore, a mio avviso, molti tocchi irregolari e l’Arzano, spinto anche dai punti di Guadagnino, Sforza e Russo, si porta avanti (13-9).

Molto bene la nostra Gisela, ma il muro di Piscopo si oppone ad un attacco biancoblu (17-13).

Impresa del Taranto: pallonetto e muro di Cristiana, affondo di Gisela e duplice servizio vincente di Alessandra.

Adesso siamo avanti noi e il sogno di ripetere il miracolo dell’andata inizia ad affacciarsi tra i più ottimisti (17-19).

Purtroppo per noi, però, l’Arzano ha fatto tesoro dell’esperienza e replica al nostro break da 6 con una sequenza di azioni vincenti della stessa entità (23-19).

Da segnalare il pareggio di Maria Cristina Guadagnino che, nello stesso scambio, salva un pallone stendendo la mano a terra e poi va a concludere da posto due.

Gli ultimi due punti sono una diagonale stretta ed un ace di Nunzia Campolo (25-20).

Secondo set

Suona un po’ ingeneroso nei confronti delle compagne, ma giusto come semplificazione diciamo pure che il secondo parziale lo vince Nunzia. Dieci punti personali, che si sommano ai dieci del set precedente.

Invece di narrare il set, che evidentemente è stato monopolizzato dall’attaccante partenopea, soffermiamoci su qualche episodio significativo.

Non so se la gastroenterite abbia preso piede anche da queste parti; fatto sta che, a un certo punto, noto che il secondo allenatore dell’Arzano sta armeggiando con la carta igienica. O con qualcosa che le somiglia molto per forma e per colore.

Marcello se la prende con l’arbitro, reo di non apprezzare l’arte e in particolare il tocco fatato della nostra palleggiatrice. Il direttore di gara viene invitato ad utilizzare lo stesso metro di valutazione per le avversarie.

Silvia, nel tentativo di piazzare una fast, va a schiantarsi contro il seggiolone; lo scambio viene bloccato, ma per fortuna non si tratta di nulla di grave.

Qualche problema più serio deve averlo Sforza, che non rientrerà in campo dopo l’intervallo cedendo il posto a Totaro.

Il set di Nunzia finisce 25-20, ma poteva andare peggio se non avessimo recuperato qualche punticino nel finale.

Terzo set

Il Taranto più bello è quello del terzo set. Coach Marcello cambia le posizioni di partenza (me l’ha spiegato dopo; per due set io ero troppo occupato a capire se Totaro giocasse da opposto come a Taranto o da banda come Sforza) e il risultato più evidente è il contenimento di Campolo.

Eppure l’avvio non è promettente: 5-2.

Alessandra distribuisce il gioco in modo perfetto: comprende che non è il caso di puntare sulla debilitata Silvietta (preziosa a muro e in difesa, comunque), valorizza meglio le centrali, continua ad alimentare in modo costante ma non ossessivo la nostra fuoriclasse Gisela e nella fase decisiva del set farà entrare prepotentemente in partita un’encomiabile Leonessa.

Andando per gradi, il sorpasso avviene sul 6-5 con un break da sei (6-11).

Muro di Cris e reazione napoletana con Russo (10-13).

Splendida Gisela, a segno sia dalla banda che dalla zona di battuta (12-16).

A questo punto il duello è tra Campolo e Simona: l’atleta napoletana riprende i cannoneggiamenti, ma Leo replica colpo su colpo e si concede anche il primo muro-punto stagionale (14-19).

Molto belli i lungolinea di Guadagnino (molto bella anche lei, bisogna dire), ma il Taranto lotta con tecnica e cuore e il parziale viene messo in cassaforte con uno splendido pallonetto di Gisela ed un risoluto attacco del sottotenente di vascello: 18-25!

Quarto set

Un’ottima Silvia non basta a tener viva la speranza. Difesa e ricezione, grazie ad un’Ivana particolarmente precisa, contengono il volume di fuoco delle avversarie, ma in attacco siamo un po’ imprecisi.

Gisela è implacabile fino alla fine, ma i suoi punti e i muri di Cristiana riescono soltanto a tenerci agganciati fino all’11-9.

Guardo l’orologio: si sono fatte le 22.

E’ stranissimo guardare una partita a quest’ora. Più che un campionato di B2, mi sembra di assistere alla diretta televisiva di un’Olimpiade disputata in un continente distante qualche fuso orario, tipo Sydney o Pechino.

Una caratteristica simpatica è invece il segnalatore acustico dei time-out tecnici: una trombetta da stadio.

Con Russo in battuta, l’Arzano si porta sul 17-9: in evidenza una pipe di Totaro, un muro di Piscopo ed un mani-fuori di Campolo su cui stava accendendosi l’ennesima contestazione, subito spenta dall’onestà di Silvietta che ammette di aver toccato di striscio. Brava la piccina; abbiamo cresciuto una giocatrice di sani principi. Peccato che con questo nobile gesto si sia preclusa un’eventuale carriera in politica…

Arzano fa e disfa mentre il Taranto appare stanco.

L’ultima ad arrendersi è Gisela, che mette a terra due palloni di seguito (23-17), preludio agli ultimi attacchi con cui l’Arzano sigilla questo meritato successo: mani-fuori Totaro e fast Russo (25-17).

Contro una grande, l’ennesimo 1-3 che non ci serve a un tubo.

Accademia quasi salva; tre punti da spartire tra V.Altamura e Acquaviva; Oria che tenterà di valorizzare il fattore campo contro l’AS Benevento (sempre che Mauriello non ci dia un aiutino frantumando anche il parquet brindisino); insomma brutta situazione.

Le giocatrici joniche, comunque, hanno dimostrato di non aver gettato la spugna; la grinta e la crescita tecnica viste in Campania potranno tornare utili in questo delicatissimo finale di stagione.

Ora di cena. Tra il locale di Papi e Noemi nella vicina Casoria ed uno spartano ma apprezzato locale a pochi metri dalla palestra, si opta per la seconda soluzione.

Arriviamo a Taranto alle 4. Dopo aver accompagnato a casa Silvietta, veniamo fermati ad un posto di blocco dei Carabinieri.

“Dove state andando?”

“Andiamo a casa. Veniamo da una partita di pallavolo che abbiamo giocato a Napoli” – risponde Alfredo, che in quel momento è al volante.

Il maresciallo butta un occhio nel pulmino ed osservando la signora Basile, Lisa, l’unica giocatrice che non arriva a 1,65 e me non sembra molto convinto che siamo davvero una squadra di pallavolo… Solo Giulia, in effetti, ha le physique du role.

E meno male che non ha visto la rivoltella…

‘A fava e ‘u scuèrcele

GISELA: In pole-position (è proprio il caso di dire) c’era Angelo per come ha guidato all’andata. Al ritorno, però, nonostante il record del giro più veloce della Basilicata (anzi proprio per quello…), ha perso terreno. Meno male che Santa Guida ci ha protetto. Meglio, quindi, concentrarsi sulla partita. La scelta è difficile perché credo che tutte siano state molto brave. Gisela ha fornito un’ulteriore conferma di quanto meriterebbe di giocare in una squadra assai meno sfigata della nostra. E magari in un’altra categoria.

I SOLDI: Gli assenti hanno sempre torto. Ci hanno costretto ad un campionato penoso che è stato ed è una corsa ad ostacoli e in cui l’organizzazione delle trasferte non è neanche l’aspetto più deteriore. Più che il pulmino di una squadra, quello di oggi sembrava il pulmino di Little Miss Sunshine

Tabellino: Arzano-Taranto 3-1 (25-20, 25-20, 18-25, 25-17)

Arzano: Campolo N. 29, Guadagnino 6, Sforza 5, Cozzolino 0, Musella 0, Piscopo 8, Russo 9, Totaro 7, Petrella NE, Severino NE, Guida (L) – All. Borghesio.

Aces 1, errori in battuta 8, muri-punto 9.

Taranto: Zonca 8, Mastandrea 3, Scialacomo 18, Pisani NE, Basile NE, Renna 7, Certa 3, Leone 9, Gallo Ingrao (L) – All. Presta.

Aces 6, errori in battuta 4, muri-punto 8.

Arbitri: Paolo Tropeano (AV) e Francesco Colamatteo (CE).

Durata set: 18’, 25’, 20’, 25’ – Durata totale dell’incontro: 1.38’.

Altri risultati: Sarno-ASCI Potenza 3-0, Livi Potenza-San Pietro Vernotico 2-3, Battipaglia-Centro Ester NA 2-3, Azzurra Molfetta-Leonessa Altamura 3-0, Oria-AS Benevento 3-0, Accademia BN-Salerno 3-0, V.Altamura-Acquaviva delle Fonti 3-0.

Classifica: Sarno 64; San Pietro Vernotico 62; Centro Ester NA e Azzurra Molfetta 60; Arzano 57; Battipaglia 56; AS Benevento 40; Livi Potenza 39; ASCI Potenza 32; Accademia BN 31; V.Altamura 28; Oria 27; TARANTO 24; Leonessa Altamura 23; Acquaviva delle Fonti 21; Salerno -3.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Salerno 1.600,00; Azzurra Molfetta 470,00; Leonessa Altamura 400,00; Oria 200,00; V.Altamura 160,00; Sarno e Accademia BN 120,00; ASCI Potenza 105,00; Acquaviva delle Fonti 40,00; tutte le altre 0,00.

Giancaspro grande protagonista del torneo: terza squalifica stagionale, 160 euri di multa (con la collaborazione di un tifoso) e l’Azzurra vola al secondo posto dietro lo staccatissimo Salerno. Il presidente della società adriatica la prende con filosofia ed anzi lamenta il proprio “deprezzamento” a soli 15 giorni. Tornerà giusto in tempo per la gara con il Taranto. La multa non è un problema; si giri al nuovo sponsor…

Una piccola curiosità: anche quest’anno i dirigenti sono più focosi delle atlete. Ben il 75% delle sanzioni individuali (ammonizioni, squalifiche, ecc.) sono a loro carico.

Infine, tenuto conto delle sanzioni ai tesserati non pecuniarie (dunque, non valide ai fini del trofeo) inflitte nel corso della stagione a San Pietro, Taranto, Battipaglia e AS Benevento, sono rimaste soltanto in tre le squadre completamente “vergini” da provvedimenti pecuniari o a carico di tesserati: Centro Ester, Arzano e Livi Potenza. Ma c’è ancora un po’ di tempo per rimediare…

Prossimo turno: Taranto-Accademia Benevento, sabato 17 aprile 2010, ore 19.00, Istituto Maria Pia, via Galilei.


CALCOLIAMO IL TASSO DI DOMESTICITA’

9 marzo 2010

Non sono abbastanza esperto di pallavolo per sapere se esiste già o se si tratta di una mia invenzione. Presumo che esista già. In ogni caso io lo definirei “tasso di domesticità”.

Ho cercato di stabilire con un criterio matematico quale fosse la squadra del nostro girone più condizionata dal fattore campo. Mi sono venuti in mente due metodi, ma il primo mi sembra più attendibile.

METODO A

Il primo metodo è questo: si calcola l’efficienza di ogni squadra in casa (percentuale della somma dei punti vinti rispetto a quelli disponibili nelle partite interne), poi si calcola l’efficienza in trasferta (percentuale della somma dei punti vinti rispetto a quelli disponibili in incontri esterni) e infine si calcola la differenza.

Ad esempio, il Taranto ha giocato in casa 11 partite (dunque, 33 punti in palio) ed ha ottenuto 15 punti (in realtà sono 12, ma diamo per scontato che il giudice sportivo domani ce ne assegni altri 3). In questo caso, il Taranto ha conquistato il 45,4% dei punti distribuiti al Maria Pia.

Diciamo che la soglia di sufficienza sarebbe il 66,6% (ovvero la media di 2 punti su 3), ma è chiaro che dipende dagli obiettivi di ogni formazione.

In trasferta il Taranto ha giocato 11 partite (33 punti disponibili) ed ha ottenuto 9 punti, ossia il 27,2%.

Il Taranto ha dunque un tasso di domesticità di 18,2, che scaturisce dal calcolo 45,4 – 27,2 = 18,2. Questo è il peso rivestito dal fattore campo per la nostra squadra.

Ho fatto lo stesso calcolo per tutte le formazioni del girone.

Prima di arrivare ai risultati, però, prendiamo in esame l’efficienza interna di tutte le squadre, da cui si evincono le squadre più “spietate” tra le mura amiche.

Il calcolo della tabella seguente è elaborato così: si considerano tutti i punti a disposizione negli incontri casalinghi e tra questi si calcola la percentuale di quelli vinti dalle varie squadre.

EFFICIENZAIN CASA % CASA PT CASA
San Pietro Vernotico 93,9 % 31/33
Arzano 93,9 % 31/33
Battipaglia 87,8 % 29/33
Centro Ester NA 84,8 % 28/33
Sarno 84,8 % 28/33
Azzurra Molfetta 81,8 % 27/33
AS Benevento 78,8 % 26/33
Livi Potenza 57,5 % 19/33
Oria 51,5 % 17/33
Leonessa Altamura 51,5 % 17/33
Acquaviva delle Fonti 46,6 % 14/30
TARANTO 45,4 % 15/33
ASCI Potenza 39,3 % 13/33
Accademia BN 39,3 % 13/33
Volley Altamura 30,5 % 11/36
Salerno 0 % 0/33

I fortini (quasi) inespugnabili sono, dunque, quelli di San Pietro Vernotico e di Arzano (93,9%). Le brindisine hanno ceduto soltanto 2 punti alla Livi Potenza; le arzanesi 2 punti al Sarno.

Le nostre prossime trasferte, guarda caso, sono proprio a San Pietro e ad Arzano, la qual cosa è piuttosto inquietante…

Non scherza neanche il Battipaglia (87,8%).

Le squadre più vulnerabili in casa sono, invece, il Salerno (0%), la Volley Altamura (30,5%) e l’ASCI Potenza (39,3%).

Ora vediamo i rendimenti in trasferta.

EFFICIENZAFUORI CASA % FUORI PT FUORI
Centro Ester NA 72,7 % 24/33
Sarno 72,7 % 24/33
Azzurra Molfetta 63,6 % 21/33
San Pietro Vernotico 60,6 % 20/33
Arzano 51,5 % 17/33
Battipaglia 51,5 % 17/33
ASCI Potenza 48,4 % 16/33
Livi Potenza 39,3 % 13/33
Accademia BN 36,3 % 12/33
AS Benevento 33,3 % 11/33
TARANTO 27,2 % 9/33
Volley Altamura 26,6 % 8/30
Acquaviva delle Fonti 19,4 % 7/36
Leonessa Altamura 18,1 % 6/33
Oria 12,1 % 4/33
Salerno 0 % 0/33

Le squadre più efficienti fuori casa sono il Sarno e il Centro Ester, che hanno conquistato il 72,7% dei punti in palio (e non sarà un caso che si tratti anche delle due squadre in testa alla classifica). Segue l’Azzurra Molfetta (63,6%).

Chiudono la graduatoria il Salerno (0%), l’Oria (12,1%) e la Leonessa Altamura (18,1%).

A questo punto, possiamo, calcolare il cosiddetto tasso di domesticità:

TASSO DI DOMESTICITA’ DIFF. % CASA – % FUORI
AS Benevento 45,5
Arzano 42,2
Oria 39,4
Battipaglia 36,6
Leonessa Altamura 33,4
San Pietro Vernotico 33,3
Acquaviva delle Fonti 27,2
Azzurra Molfetta 18,2
Livi Potenza 18,2
TARANTO 18,2
Centro Ester NA 12,1
Sarno 12,1
Volley Altamura 3,9
Accademia BN 3,0
Salerno 0
ASCI Potenza – 9,1

La squadra più “casalinga”, quella cioè che vanta (o denuncia, dipende dai punti di vista) la maggior differenza tra rendimento interno ed esterno, è dunque l’AS Benevento (ha il 78,8% di efficienza interna e il 33,3% di efficienza esterna), seguita dall’Arzano (42,2) e dall’Oria (39,4).

A testimonianza dell’importanza rivestita dal fattore campo anche nella pallavolo, c’è solo una squadra che, sino a questo momento, ha ottenuto risultati migliori lontano dalle mura amiche (l’ASCI Potenza).

METODO B

Il secondo criterio di valutazione offre risultati molto interessanti, ma credo che sia più valido il primo. I risultati tra i due metodi sono un po’ discordanti anche se i trend delle varie squadre sono sostanzialmente analoghi.

Il metodo B considera i punti ottenuti in casa da una formazione e li rapporta ai punti complessivi ottenuti dalla stessa formazione, calcolandone la percentuale.

Per esempio, il Taranto sino a questo momento ha (o meglio, da domani dovrebbe avere) in classifica 24 punti, di cui 15 conquistati in incontri casalinghi e 9 in incontri fuori casa. I 15 punti costituiscono il 62,5% del totale di 24. Il Taranto – secondo il metodo B – avrebbe dunque un tasso di domesticità del 62,5%.

La squadra più casalinga, secondo questo criterio, sarebbe, al momento, l’Oria, che ha ottenuto tra le mura amiche oltre l’80% dei propri punti, seguita dalla Leonessa Altamura (73,9%) e dall’AS Benevento (70,3%). Con la vittoria piena di sabato scorso, l’Acquaviva delle Fonti ha abbassato la propria percentuale.

La squadra meno condizionata dal fattore campo è sempre l’ASCI Potenza, l’unica del girone ad aver conquistato fuori casa più punti rispetto a quelli ottenuti al PalaCaliendo.

TASSO DI DOMESTICITA’METODO B % PT CASA SU PT TOT PT CASA + PT FUORI (TOT)
Oria 80,9 % 17+4 (21)
Leonessa Altamura 73,9 % 17+6 (23)
AS Benevento 70,3 % 26+11 (37)
Acquaviva delle Fonti 66,6 % 14+7 (21)
Arzano 64,5 % 31+17 (48)
Battipaglia 63,0 % 29+17 (46)
TARANTO 62,5 % 15+9 (24)
San Pietro Vernotico 60,7 % 31+20 (51)
Livi Potenza 59,3 % 19+13 (32)
Volley Altamura 57,8 % 11+8 (19)
Azzurra Molfetta 56,2 % 27+21 (48)
Centro Ester NA 53,8 % 28+24 (52)
Sarno 53,8 % 28+24 (52)
Accademia BN 52,0 % 13+12 (25)
ASCI Potenza 44,8 % 13+16 (29)
Salerno NC 0+0 (0)

Va precisato, comunque, che, sebbene la maggior parte delle squadre abbia disputato 11 partite in casa ed altrettante in trasferta, la Volley Altamura ha giocato 12 partite in casa e 10 in trasferta e l’Acquaviva 10 in casa e 12 in trasferta.

Ovviamente le valutazioni saranno complete e attendibili solo a fine stagione, visto che gli impegni in casa o fuori possono presentare difficoltà mutevoli a seconda dei rispettivi calendari.

Era solo una curiosità.

A proposito di fine stagione, lo scorso anno la vincitrice Trani chiuse con queste percentuali: punti in casa 95,5%, punti fuori 88,8%, tasso di domesticità 5,7 (ossia, sostanziale indifferenza tra casa e trasferta). Vabbè, non è il caso di fare paragoni; quella era una squadra galattica.

L’ultima piazza utile per la salvezza la occupò il Tuglie: punti in casa 51,1%, punti fuori 42,2%.

Nonostante i 39 punti in classifica, non ce la fece in prima battuta l’Azzurra Molfetta: il rendimento molto buono in casa (57,7%) fu compromesso da una certa sofferenza in trasferta (28,8%).

Noi chiudemmo con efficienza in casa 64,4%, fuori 55,5% e quindi domesticità 8,9.

Ancora più ridotto era il peso del fattore campo nell’anno della nostra prima salvezza in B2 (2007-’08): efficienza in casa 48,7%, fuori 41%, domesticità 7,7 ed una squadra che effettivamente scrisse in trasferta quasi tutte le pagine più belle della storia di quel campionato.

NOTE:

Il disegno in alto è di Lele Luzzati.


CURIOSITA’ DALL’ANNUARIO

3 gennaio 2010

E’ stato pubblicato l’Annuario della pallavolo 2010, utile strumento per tutti gli addetti ai lavori. Tanto addetto ai lavori io personalmente non mi sento; sarà per questo che l’Annuario stuzzica soprattutto curiosità statistiche del tipo: quali sono le giocatrici più alte? Quali sono quelle meno alte? E le più giovani? E le meno giovani?

Altro non si può dedurre.

In realtà, per le atlete viene indicato soltanto l’anno di nascita e quindi la classifica “anagrafica” sarà piuttosto sommaria. Magari è più interessante calcolare l’età media delle squadre.

Ecco, comunque, i risultati.

Le giocatrici più giovani (età al 31 dicembre 2009)

1 Giulia Ventre C Salerno 12
2 Marianna Ferrara S Salerno 13
Marianna Maggipinto L Centro Ester Napoli 13
4 Floriana Bonifacio L Salerno 14
5 Giulia Basile S TARANTO 15
Mina Cucinelli C Leonessa Altamura 15
Angela Faiella C AS Benevento 15
Angela Falendola C Leonessa Altamura 15
Giorgia Faraone L Leonessa Altamura 15
Simona Galiero S Centro Ester 15
Giulia Passaseo O Leonessa Altamura 15

Le giocatrici più esperte

1 Annamaria Orefice U Salerno 39
2 Vaska Radkova A ASCI Potenza 38
3 Teresa Agozzino S AS Benevento 37
4 Loredana Corvino S San Pietro Vernotico 36
Annamaria Totaro S Arzano 36
6 Barbara Guglielmi S Azzurra Molfetta 35
Roberta Licata S Volley Altamura 35
8 Mara Di Martile A Livi Potenza 34
Catia De Nicola C San Pietro Vernotico 34
Angela Stufano C TARANTO 34
Maria Rosaria Stufano U Salerno 34

Bisogna dire che le succitate giocatrici esperte formerebbero uno squadrone formidabile. Manca il libero, ma quello lo possiamo mettere noi; ne conosciamo uno molto competitivo che ha 33 anni…

L’età media delle squadre

1 Sarno 25,4
2 San Pietro Vernotico 24,8
3 Arzano 24,5
Livi Potenza 24,5
5 TARANTO 24,3
6 Acquaviva delle Fonti 24,2
7 Oria 24
8 Volley Altamura 23,8
9 AS Benevento 23,7
10 Azzurra Molfetta 23,1
11 ASCI Potenza 23
12 Battipaglia 22,2
13 Salerno 22
14 Centro Ester Napoli 21,2
15 Accademia Benevento 20
16 Leonessa Altamura 17

Le giocatrici più alte

1 Enza Ragone S Leonessa Altamura 1,93?!
2 Emanuela Morrone O Battipaglia 1,90
3 Catia De Nicola C San Pietro Vernotico 1,88
Anna Silvia Piscopo C AS Benevento 1,88
Maria Russo C Arzano 1,88
6 Marilena Fracchiolla O Azzurra Molfetta 1,87
Valentina Russo C Centro Ester Napoli 1,87
8 Maria Muriello O AS Benevento 1,86

Seguono numerose giocatrici alte 1,85.

Veramente qui mi permetto di nutrire alcune perplessità. Enza Ragone l’abbiamo vista bene nella partita contro il Taranto (ahinoi, ci ha fatto 23 punti) e non mi è sembrata un gigante. Non sul piano della statura. Temo, quindi, che ci sia stato un errore e che lo scettro della più alta del reame vada assegnato a Emanuela Morrone. Nel suo caso, 1,90 è decisamente credibile.

Le 10 giocatrici più diversamente sviluppate in senso verticale

1 Marianna Maggipinto L Centro Ester Napoli 1,54
2 Angela Dibenedetto L Leonessa Altamura 1,62
3 Giorgia Faraone L Leonessa Altamura 1,63
Margherita Ferrulli O Volley Altamura 1,63
Annalisa Perrone L San Pietro Vernotico 1,63
6 Manuela Caramuta L ASCI Potenza 1,64
Marianna Santangelo L ASCI Potenza 1,64

A questo punto subentrerebbe il Taranto, ma le giocatrici alte 1,65 nel girone G sono troppe per essere elencate.

Prendo atto che in tutto il girone G ci sono soltanto 7 giocatrici (su 201) meno alte di me…

Precisiamo, comunque, che la Maggipinto ha soltanto 13 anni.

La statura media per squadra

1 Arzano 1,780
San Pietro Vernotico 1,780
3 Acquaviva delle Fonti 1,770
4 Azzurra Molfetta 1,769
5 AS Benevento 1,766
6 Sarno 1,760
7 Battipaglia 1,759
8 TARANTO 1,752
9 Accademia Benevento 1,750
10 Centro Ester Napoli 1,747
11 Leonessa Altamura 1,746
12 Oria 1,733
13 ASCI Potenza 1,725
14 Livi Potenza 1,723
15 Salerno 1,719
16 Volley Altamura 1,716

Qualche altra curiosità. Precisiamo, però, che abbiamo considerato i ruoli effettivi e non quelli indicati. Il riferimento è al San Pietro Vernotico che deve aver inteso la L di libero come L di laterale; a leggere l’Annuario, le brindisine avrebbero una batteria di liberi sensazionale: Perrone, Valente, De Mitri, Corvino e Ristits…

Allora, i liberi più alti sono:

Annamaria Tateo (Oria, 1,75) e Francesca Caggiula (Centro Ester, 1,73).

La centrale meno alta:

Maria Laura Lamparelli (Accademia Benevento, 1,68).

L’alzatrice più alta:

Virginia Alfieri (Azzurra Molfetta, 1,82).

Vediamo adesso le età medie del girone divise per ruolo:

1 Schiacciatrici 24,1
2 Opposti 23,8
3 Alzatrici 22,9
4 Centrali 22,3
5 Liberi 20,6

E le stature medie per ruolo:

1 Centrali 1,779
2 Opposti 1,779
3 Schiacciatrici 1,766
4 Alzatrici 1,723
5 Liberi 1,669

Le centrali vincono per 0,2 millimetri di differenza.


TARANTO-ARZANO 3-0

29 novembre 2009

Sabato 28 novembre 2009 – ore 19.00

Io, per primo, non ci credevo e vi chiedo perdono.

Avevo assicurato che mi sarei liberato presto dall’impegno al Maria Pia, ma non certo perché mi aspettavo l’esito che poi si è determinato. Che poi tanto presto la partita non è finita visto che i tre set sono stati tiratissimi.

Ho tentato di corrompere le fuoriclasse avversarie non perché perdessero ma perché non ci umiliassero e ci facessero arrivare almeno a 10 punti nei tre set previsti (i soldi offerti, però, erano pochi).

Ed ero in buona compagnia visto che – osservando Campolo e Sforza menare come bombardieri durante il riscaldamento – qualcuno evocava “culi a tarallo” che l’Arzano era in procinto di farci.

Insomma, vista dall’esterno, l’atmosfera era quella delle pecorelle in fila per entrare nel mattatoio; in realtà delle pecorelle le nostre giocatrici avranno soltanto il colore bianco delle maglie da gioco (bianco rosato nel caso della maglia numero 9…). Il cuore, invece, sarà quello delle tigri. Di tigri ferite e quindi incazzate nere.

Probabilmente, ancora una volta, ad aver interpretato correttamente la situazione è il giornalista del Corriere del Giorno, Giuseppe Di Cera: dopo lo storico “puff” con cui aveva descritto meglio di ogni trattato la dissoluzione del progetto Nati a Taranto, in mattinata aveva usato l’immagine delle “montagne russe” per descrivere il nostro strano campionato, fatto di successi importanti e di tracolli indecorosi. [1]

Vinciamo a Benevento e poi crolliamo ad Altamura, tanto per fare gli esempi più recenti.

Oggi batteremo l’Arzano senza cedere neanche un set (e mai quest’anno avevamo vinto 3-0…).

Visto che l’imprevedibilità del Taranto ormai è diventata… prevedibile, vi preannunciamo che perderemo male a Benevento con l’Accademia, batteremo la Livi Potenza, usciremo sconfitti da Molfetta, vinceremo nettamente con il Sarno.

In mattinata la gente di Taranto era scesa in piazza per ricordare di essere la città più inquinata d’Europa e ovviamente per esprimere il desiderio di non esserlo più. Quindicimila cittadini contro un inquinatore pregiudicato e contro i suoi rozzi pretoriani allergici ai microfoni e alla libertà di informazione. In piazza c’era anche parte della Palafiom, ad eccezione delle giocatrici che avevano preferito fare jogging al parco Cimino. Almeno così avevano detto.

L’Arzano arriva in città con congruo anticipo ma va al Palafiom invece che al Maria Pia. Alla Tekla Scafati questo equivoco portò bene.

Qui, come spesso accede nella vita, siamo di fronte ad una scelta etica: essere onesti danneggiando noi stessi oppure essere disonesti pur di trarre un bieco ma notevole beneficio immediato? Come scelta non avremmo dubbi, ma manca il tempo di renderla esecutiva. In sostanza, l’idea è quella di raccogliere dieci ragazze e di vestirle con la divisa del Taranto e poi di prendere due volontari compiacenti che, fingendosi arbitri, dirigerebbero una partita-farsa contro l’Arzano. Nel frattempo, al Maria Pia, i veri arbitri prenderebbero atto del mancato arrivo della squadra napoletana assegnandoci la vittoria a tavolino. L’idea non è male, ma – dicevo – manca il tempo per realizzarla; nell’immediato futuro dovremmo dotarci di una task-force di pronto intervento.

Tante novità, invece, al Maria Pia: una nuova segnapunti, l’acqua frizzante per il coach anche per le partite in casa, una nuova penna con cui annotare il sestetto, Michele in tribuna, Gabriella alla videocamera, Ivana con le treccine.

Dopo una settimana in cui ci si è allenati con una media di tre giocatrici a sessione, coach Marcello Presta non ha molto da scegliere: Alessandra Certa in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Gisela Scialacomo e Ivana Gallo Ingrao schiacciatrici, Silvia Renna e Angela Stufano centrali, Simona Leone libero.

In panchina: Priscilla Pisani, Simona Mereu con la schiena bloccata e Giulia Basile con la schiena di gomma.

Guerriero Arzano.

Margherita Cozzolino in palleggio, Annamaria Totaro opposto, Nunzia Campolo e Maria Grazia Sforza schiacciatrici, Maria Russo ed Elisabetta Piscopo centrali, Santa Guida libero.

Santa Guida è un nome meraviglioso. Dev’essere la patrona degli automobilisti. Se qualcuno si azzardesse a chiederle provocatoriamente chi le abbia dato la patente, alla giocatrice arzanese basterebbe esibire un documento: “Come ti permetti? Santa Guida c’è scritto qui, toh!”

In panchina con coach Nico Borghesio: Maria Musella, Carmela Petrella, Federica Severino e la splendida Maria Cristina Guadagnino.

Primo set

Taranto impreciso e Totaro implacabile: quattro nostri errori-punto e quattro conclusioni dell’opposto partenopeo. Coach Borghesio esprime con un certo trasporto la propria personale riconoscenza alla Totaro.

Siamo 2-8 e Nunzia e Sforza non hanno ancora toccato un pallone. Telefono agli amici e dico che sarò da loro ancora prima del previsto.

Ma c’è già qualcosa di diverso nel Taranto rispetto a sei giorni prima: la difesa. Simona e le compagne si buttano su ogni pallone come delle assatanate.

Le ospiti attaccano in modo scomposto, ma sembrano avere ancora il controllo della partita, che comunque è già gradevole per via del bel gioco espresso in campo.

Santa Guida respinge un pallone che cade nella nostra metà campo grazie anche alla fatale indecisione di due nostre giocatrici (11-13). E’ un punto subìto, ma ogni occasione è buona per esprimere ammirazione a tutti i liberi che mettono il pallone a terra.

Ace Campolo e siamo ancora sotto (12-15). A questo punto non è più soltanto la difesa del Taranto a meritarsi applausi; anche l’attacco: Angela, Silvietta a muro, Ivana e Gisela (16-15). Andiamo al secondo time-out tecnico in vantaggio ed è già un successo.

Approfitto del minuto di pausa per spostarmi e cambiare angolazione; voglio fare qualche foto dal gradino più in alto approfittando del fatto che stasera la palestra è meno affollata del solito.

Al rientro delle squadre sul parquet, lo spettacolo decolla. Un punto ciascuno, un batti e ribatti emozionante e si arriva al 20-19. Poi c’è una doppietta di Nunzia, che scaglia bolidi sconvolgenti (20-21).

Taranto non va in tilt. Come diligenti formichine, le ragazze riprendono a lavorare alacremente e soprattutto a non commettere errori. L’importante è arrivare agli ultimi scambi in una posizione di parità; quello sarà il momento per tirare fuori le unghie. Sbaglia, infatti, l’Arzano: errore in battuta e doppia (22-21).

Le unghie le tira fuori Ivana, che va a segno due volte da posto due con intermezzo di Totaro (24-22). E’ ancora la nostra “laterale storica” che va a servire e a piazzare una battuta vincente!

Secondo set

Il copione sembra ripetersi: SuperSforza e Arzano scatta in avanti (1-5), ma Taranto c’è e recuperiamo subito qualcosa (3-5).

Simona Leone sta salendo di livello e passa dalla reattività ai veri e propri miracoli mentre la nostra Ale passa, invece, in infermeria. Dagli spalti non comprendiamo il problema, ma notiamo un po’ di movimento attorno alle mani fatate della nostra alzatrice. La nostra apprensione sarà immotivata perché si tratta di una lievissima escoriazione; le mani della regista continueranno a dispensare opere d’arte.

Splendida fast di Silvia ed anomala serie di errori-punto napoletani (9-6).

Show di Nunzia Campolo, che prima stoppa un tocco di seconda di Ale causandomi un profondo dolore e poi spara una fucilata con urlo sul nostro libero (9-10).

Inizio a immaginare mentalmente il contenuto dell’articolo che devo preparare: grande Taranto per un set e mezzo poi viene fuori l’Arzano.

“Per paura di restare deluso, non mi abbandonai ad una generosa speranza”. [2]

Ale sbaglia il servizio e suo padre, riferendosi alle cure mediche di qualche minuto prima, fa la battutina: “Avrà perso sensibilità…”.

Di solito i genitori sono peggio degli hooligans quando si tratta di difendere le figlie; il signor Certa è l’unico che invece si diverte a fare del sarcasmo sugli errori della piccina.

In realtà, di errori stasera Alessandra ne farà ben pochi ed anzi sta per disputare uno degli incontri più brillanti e lodevoli della sua carriera. Non ho più aggettivi per definire questa palleggiatrice.

Pipe-culo di Gisela, aiutata dal nastro, muro di Russo e palla messa a terra di pugno dalla fuoriclasse Campolo (13-18).

La prestazione del Taranto è stata positiva nel suo complesso, ma si arriva ad un momento dei set in cui le biancoblu non sbagliano più niente o quasi. Ho fatto un calcoletto: prendendo in esame gli ultimi 20 scambi di ciascun set, Taranto ha commesso soltanto 2 errori-punto (Arzano 16). Due errori-punto in 60 scambi; non so se mi spiego.

Silvia Renna lancia l’ennesima rimonta e Gisela dimostra che le cannonate sa tirarle anche lei (18-19). La nostra centrale continua a giocare con un rendimento eccellente mentre il martello appulo-argentino è stato strepitoso in difesa e costante, come sempre, in attacco (4 punti nel primo set, 5 nel secondo, 4 nel terzo).

Troppa foga nelle azioni offensive partenopee e così, come sperato, si arriva agli ultimi scambi da una posizione di parità (21-21).

Gisela compie un salvataggio impossibile e poi va lei stessa a chiudere con successo lo scambio (24-22)!

Punto di Sforza e poi un altro scambio che sintetizza la partita: Simona Leone difende ben quattro attacchi ospiti e Silvietta conclude con un autorevole mani-fuori (25-23).

E’ il più bel Taranto della stagione.

Terzo set

Santa Guida viene sostituita da Maria Musella, circostanza che comporta un’annotazione sul referto.

Russo e Sforza pareggiano le azioni vincenti di Silvietta (3-3); Gisela spedisce un pallone addosso alla segnapunti, che inizia a pentirsi di aver fatto il corso trattandosi di un’attività a rischio.

Veramente sono due settimane che a provocare rischi per l’incolumità di terzi è la nostra schiacciatrice…

Forse dovremmo deciderci a nominare un referente della ex-626 (la legge sulla sicurezza negli ambienti di lavoro) e metterlo alle calcagna dell’atleta 24 ore su 24.

Doppio muro dell’Arzano e doppia realizzazione di una fantastica Silvia: prima spinge di pugno un pallone nei pressi della linea di fondo ospite, poi va a segno direttamente su battuta (6-8).

Fa un ace anche Ale, le cui mani devono aver ritrovato sensibilità.

Angela smorza spesso gli attacchi ospiti, Gisela riesce a contenere una bomba di Nunzia e poi Silvietta chiude lo scambio  del 10-9. Sto godendo.

Vorrei scendere a scattare fotografie da altre angolazioni, ma siccome la mia posizione in piedi sull’ultimo gradino ha portato bene, mi viene impedito di scendere. Questa è violenza privata…

Finché lo impongono a me che sono dell’ambiente va ancora bene; il guaio è quando le postazioni scaramantiche vengono imposte con la forza anche ai giornalisti.

Andiamo avanti. Usiamo i pugni (uniti) anche in ricezione e Marcello non gradisce; nell’unico istante di silenzio in palestra echeggia nitidamente il suo urlo di rimprovero: “Ma che c***o…!!!”

Eppure facciamo punto anche alla fine di uno scambio nato in questo modo alquanto creativo. Un po’ di culo non guasta; questa è proprio una serata felice.

Di più: la ricezione a pugni chiusi è il primo passo di un favoloso break da sei punti in cui Gisela fa la parte del leone (con la elle minuscola).

L’Arzano, che – ci tengo a sottolinearlo – sta dimostrando di essere una bella squadra, non una buona squadra, ha un’arma segreta: Elisabetta Piscopo. La bionda centrale piazza quattro conclusioni in una fase favorevole per la propria squadra. Sul 19-17 viene giudicata fuori una conclusione di Nunzia, che non la prende bene (e a mio modesto parere, non aveva tutti i torti).

Servizio di Sforza con Gisela che si abbassa di proposito assicurandosi così la gaffe della serata (20-20).

Sul 20-22 Marcello nota qualche criticità in ricezione e decide di far riscaldare Simona Mereu; Lisa, allarmata, chiama sia il 118 che la Questura.

Ma non c’è bisogno né di Simona (né del 118 e della Questura) perché l’Arzano si complica la vita da solo: due errori-punto e siamo di nuovo in parità (22-22).

Poi è Silvietta a spingere a terra una palla vagante e a garantirci il primo (ed unico) match-ball. Il nostro giovane opposto ha realizzato 6 punti nel terzo set assumendosi responsabilità delicate.

Fuori l’ultimo attacco delle napoletane (25-23). Abbiamo vinto! Abbiamo vinto 3-0!

Questa è una delle partite che resteranno negli annali della Palafiom, una partita magnifica dal punto di vista tecnico-tattico e addirittura commovente sul piano caratteriale.

Prima del terzo tempo, la squadra, allenatore incluso, si raccoglie come se dovesse commemorare qualcuno che non c’è più e poi esplode nella canzone goliardica dei Righeira: No tengo dinero… In effetti, si commemora qualcosa che non c’è mai stato, per ora.

Beh, se la scaramanzia è una scienza esatta, se a me m’avìte tenùte appès’ a ‘u mure pe’ n’ora e ‘mminz’, a questo punto, per coerenza, bisogna continuare a giocare nelle stesse condizioni economiche.

Come direbbe l’uomo del Monte? No s’ cangia sciuech quann’ s’ vince…

‘A fava e ‘u scuèrcele

MARCELLO: Tutte fave questa sera: Alessandra per la regia impeccabile, Silvietta per la determinazione nei momenti delicati della partita e non solo in quelli, Gisela per l’ormai consueta caterva di punti distribuiti con costanza nei set (4-5-4), Ivana magnifica in difesa e decisiva soprattutto nel primo parziale, Silvia punto fermo della squadra, Angela che ha smorzato a muro parecchi attacchi avversari e Simona Leone, vero simbolo di questa riscossa grazie ad una partita fatta di grinta e concentrazione. Per sintetizzare la vittoria del gruppo scegliamo allora l’immagine del coach. Lui solo conosce le difficoltà che ha dovuto affrontare anche in questa settimana.

ALFREDO: Nulla da eccepire sulla sua preziosa multifunzionalità: programma la videocamera, fa da tutor alla nuova segnapunti e rende il parquet lindo come un piatto appena lavato. Il punto è proprio questo: a casa è altrettanto servizievole? Chiederemo a Gabriella se anche nei lavori domestici l’efficienza viaggia sugli stessi standard.

Tabellino: TARANTO-Arzano 3-0 (25-22, 25-23, 25-23)

Taranto: Scialacomo 13, Gallo Ingrao 7, Basile 0 in condotta, Renna 11, Stufano 2, Mastandrea 9, Certa 2, Pisani NE, Mereu NE, Leone (L) – All. Presta.

Aces 5, errori in battuta 2, muri-punto 3.

Arzano: Campolo 18, Guadagnino NE, Sforza 13, Cozzolino 0, Piscopo 6, Russo 5, Totaro 11, Guida 1 (L), Petrella NE, Severino NE, Musella (L) – All. Borghesio.

Aces 4, errori in battuta 9, muri-punto 6.

Arbitri: Vincenzo Gratis (LE) e Giuseppe Russo (LE).

Durata set: 25’, 27’, 31’ – Durata totale dell’incontro: 1.29’.

Altri risultati: Centro Ester NA-Battipaglia 3-0, Leonessa Altamura-Molfetta 0-3, AS Benevento-Oria 3-0, Salerno-Accademia BN 1-3, Acquaviva delle Fonti-V.Altamura 3-1, ASCI Potenza-Sarno 1-3, San Pietro Vernotico-Livi Potenza 2-3.

Classifica: Centro Ester NA 28; Molfetta e Sarno 27; San Pietro Vernotico 24; Arzano 21; Battipaglia 19; ASCI Potenza e AS Benevento 18; TARANTO 17; Leonessa Altamura 16; Livi Potenza 13; Accademia BN 12; Oria 9; V.Altamura 8; Acquaviva delle Fonti 7; Salerno 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Oria 200,00; Salerno 100,00; ASCI Potenza 50,00; Accademia BN 40,00; tutte le altre 0,00.

Tutto fermo.

Prossimo turno: Accademia BN-TARANTO, sabato 5 dicembre, ore 18.30.

NOTE:

(1) Cfr. DI CERA, G., “Montagne russe” Palafiom: le ioniche sono alla ricerca della forma migliore, “Corriere del Giorno”, 27 nov 2009, pag. 41.

(2) BORGES, J.L., La memoria di Shakespeare, in Il libro di sabbia, Adelphi, Milano, 2004, pag. 137.


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5 settembre 2009

In attesa dell’avvio della nuova stagione agonistica, Skanderblog si concede un momento di riflessione aperto ai gentili lettori, che coincide con le mie tardive vacanze.

Ancora non è del tutto chiaro se siamo Taranto o Montescaglioso (per il momento siamo la Cosa), ma è già tempo di organizzare quelle che potremmo definire le rubriche del blog.

In particolare vi pongo sette quesiti. Io ho già le mie idee, ma mi piacerebbe conoscere il parere degli interessati e dei lettori.

1) Volete voi che, con l’ausilio di collaboratori occasionali sul posto, si continuino a presentare le località in cui la Cosa andrà a giocare?

A) Sì.

B) Sì, ma soltanto i posti nuovi.

C) No, non ce ne fotteva niente neanche l’anno scorso.

D) Perché piuttosto (oppure in aggiunta) non presenti le squadre contro cui giochiamo?

2) Volete voi che, oltre alle interviste con le tradizionali domande fisse alle nuove giocatrici, vi siano dei “richiami” alle giocatrici già intervistate in passato?

A) Sì, facciamo anche i “richiami”.

B) Si può sapere chi sono le nuove giocatrici???

C) No, lasciamo tutto com’è.

D) No, non vogliamo neanche le interviste alle nuove giocatrici e soprattutto non vogliamo più l’intervista finale al coach perché è cattivo.

3) Volete voi che si continuino a ricordare sul blog i compleanni delle atlete?

A) Sì.

B) Sì, ma senza dire l’età.

C) Festeggiamo gli onomastici che sono più facili da ricordare.

D) No, tanto nisciùne scriv’ nind’: né auguri, né ringraziamenti.

4) Volete voi che occasionalmente, in occasione dell’eventuale visione delle loro partite, si apra una “finestra” sulle ex-giocatrici della Palafiom così come è stato fatto l’anno scorso con Marianna o con Rossella?

A) Sì.

B) Sì, seguiamo soprattutto Simona-di-metallo.

C) Sì, purché non vi sia conflitto d’interessi (stessa serie, stesso girone).

D) No, già è assai che pensiamo ai cavoli nostri.

5) Volete voi che si apra una rubrica volta a celebrare le sconfitte di tutte le giocatrici che hanno rifiutato le offerte della nostra Cosa preferendo accasarsi altrove?

A) Sì, così imparano.

B) Sì, soprattutto le eventuali sconfitte del Sala Consilina…

C) Prima vediamo come va il nostro campionato.

D) No, non è eticamente corretto.

6) Volete voi che si continuino a censurare i (rari) commenti critici o polemici nei confronti di tecnici, dirigenti o atlete pur di garantire la “serenità on-line” della squadra?

A) Sì.

B) Sì, però a noi dicceli nella recchia.

C) No, viva la libertà di espressione a qualunque costo!

D) No, però fai rispondere a noi.

7) Ritenete voi che il blog ultimamente abbia esagerato con le parolacce e con la politica (due cose non necessariamente correlate)?

A) Sì, in riferimento alla politica.

B) Sì, in riferimento alle parolacce. Che cavolo: possono leggerlo i bambini del mini-volley…

C) No; al massimo metti un bollino rosso.

D) No, che minchia dici?

Io vado in Macedonia (in quella slava e in quella greca) per una decina di giorni. Chi vuole, intanto, scriva pure i propri suggerimenti; pubblicherò al ritorno. Forse anche prima a patto che le tastiere in cirillico e in greco non creino problemi di compatibilità.

E aggiornatemi sulla Coppa Italia! Forza Cosa!

NOTE:

La foto della Sport Arena B. Trajkovski è tratta da http://upload.wikipedia.org. Anche se è superfluo, si precisa, inoltre, che quello tra Nunzia e Noemi è un accostamento esclusivamente di tipo geografico.


RICOMINCIAMO!

3 settembre 2009

Anche quest’anno, nell’imminenza dell’avvio della nuova stagione agonistica, diamo uno sguardo al calendario del campionato, agli assetti delle nostre avversarie ed ai rispettivi siti internet. Non è un’impresa facile perché gli assetti di molte formazioni sono ancora molto fluidi, a cominciare da noi che ancora dobbiamo capire chi siamo, cosa siamo e soprattutto dove siamo.

Le notizie di mercato sono state raccolte per lo più in rete e difficilmente potranno risultare esaustive. Ho distinto le notizie certe, diffuse dalle stesse società o dalle interessate, dalle voci di mercato e dai pettegolezzi (che ho ignorato anche se in buona fede o qualificati).

Ove ci fossero errori od omissioni, si accolgono con piacere correzioni e segnalazioni purché si citino fonti certe. Altrettanto preziose saranno le segnalazioni di siti internet che qui non sono stati menzionati.

E’ inutile far presente che si tratta di una fotografia “in movimento”. Si sa che il mercato è ancora apertissimo ed anche quelle che sembrano certezze potrebbero alla fine non essere tali, senza contare che molte giocatrici sono ufficialmente in cerca di squadra ed alcune di esse sono in grado, da sole, di trasformare le ambizioni di una società.

Era una doverosa premessa.

Il nostro campionato ricomincia dal Centro Ester il 19 settembre. Corsi e ricorsi storici. Ricorderete che furono proprio le napoletane le prime avversarie assolute della Palafiom in serie B2 due anni fa, in una partita per noi storica ed entusiasmante che si concluse al tie-break. Per quell’esordio non avrebbe potuto esserci all’epoca un’avversaria più prestigiosa visti i successi nazionali ed internazionali di questa società. La stagione delle partenopee si concluse con una retrocessione maturata soltanto all’ultimo scambio e all’ultimo respiro in quel di Ostuni, ma era una squadra che a me piaceva moltissimo per tecnica e per carattere.

Dopo un solo anno di purgatorio in C, il Centro Ester ritorna adesso nei campionati nazionali. Tra le barresi brilla la presenza di un’atleta Di Cristo (Annalaura) e dell’altra centrale appena ingaggiata, Nunzia Buonandi, ma c’è da giurare che potremo apprezzare molte ragazzine cresciute in un vivaio particolarmente fertile.

Il Centro Ester, fra l’altro, non si occupa soltanto di pallavolo, ma è una polisportiva impegnata in vari settori, sportivi e non. Proprio qualche mese fa ho conosciuto uno sfortunato ragazzo di quelle parti che tra famiglia allo sbando e amicizie delinquenziali aveva avuto come unico riferimento educativo sano proprio il Centro Ester. Il sito è http://www.centroester.it; selezionare le voci Dipartimento sportivo, poi Pallavolo e infine Comunicati stampa.

La prima trasferta (26 settembre) è nella mitica Altamura, terra di grandi tradizioni per il volley femminile e soprattutto terra dei mitici doppiatori murgesi, che spero di avere finalmente l’occasione di incontrare per ascoltare le loro voci dal vivo, oltre che per tentare di convincerli a non abbandonare un’arte che hanno saputo interpretare meglio di chiunque altro. Sono ben due le formazioni altamurane; la prima che affronteremo è la Clemente Dibenedetto Leonessa Altamura. Le ragazze di coach Marchisio hanno ottenuto la promozione in B2 con una squadra quasi interamente costituita da Under. Under pregiate. Dovremmo così ritrovare sul nostro cammino una “vecchia” conoscenza dei campionati giovanili, “Dinamite-12” Graziana Caputo.

Ingaggiata la centrale Mina Cucinelli.

Il sito è http://leonessavolley.it/index.php.

La seconda località “bi-squadre” che visiteremo quest’anno, dopo Altamura, è il capoluogo della Basilicata, dove ci recheremo nella terza giornata per affrontare l’ASCI Potenza. Orfana di coach Caliendo, la formazione lucana ha ingaggiato la schiacciatrice Francesca Nolè, reduce da un ottimo campionato a Battipaglia. Suo il compito di non far rimpiangere la fuoriclasse Paola Felicetti, trasferitasi a Sala Consilina. Nel capoluogo lucano sono arrivate anche Ghersetti, Arras, Radkova e Ridolfo, e sono state confermate Di Camillo, Di Lucchio, Santangelo e Taddei. In partenza Pontillo, Carbonara, Sinisi e Muscillo.

Il sito dell’ASCI Potenza, da cui sono state acquisite queste notizie, è www.ascivolley.it. Non si ha notizia di Avena e Restaino; non figurano tra le confermate ma neanche tra le partenti. Saranno state rapite anche loro da un UFO…

Si torna a Taranto, cioè a Montescaglioso, cioè a casa, insomma, per una prima sfida all’insegna delle ex, con riferimento alle indimenticate e indimenticabili Rossella Garaguso e Simona Mucci (Mucci s’achiàm’, none Moccia…!), punti di forza della neopromossa Oria. Nella splendida città federiciana dovrebbe esibirsi anche la marziana Ida Taurisano, circostanza che proietterebbe molto in alto le quotazioni delle brindisine, anche in considerazione della conferma di Luisa Chionna, altra atleta di categoria superiore, e dell’ingaggio della centrale Monica Casalino. Confermate Sebastio, Lonoce e Tateo. E’ invece andata a Noci una delle bandiere biancazzurre, Lucrezia Liace.

Il sito è www.newvolleyoria.it, che però viene aggiornato in modo un po’ discontinuo.

Il Battipaglia di coach Caliendo è l’avversaria della quinta giornata. Speriamo che dopo il travolgente girone di ritorno dello scorso anno Lombardo & Co. si siano date una calmata, ma ho paura di no. E’ andata via l’attaccante Nolè, ma è arrivata la forte centrale Valentina Borrelli, che trova dunque posto in un roster molto interessante e già ben affiatato (si pensi alla citata Lombardo, a Palladino, a El Gamal, a Dello Monaco, ecc.). Per motivi assai lieti ho la sensazione che il libero Granozio non potrà servire la causa, ma al suo posto dovrebbe subentrare Paola Barletta. Tra i volti nuovi anche la palleggiatrice Rossana Montemurro, la schiacciatrice  Sara Casale e le centrali Federica Buonocore e Barbara Giordano. Forse andrà via per motivi di studio la forte centrale Antonella Miano.

Il sito è www.volleyclubbattipaglia.it.

Ancora un derby domestico alla 6^ giornata, quando riceveremo l’Acquaviva delle Fonti. L’ultimo confronto sotto rete risale al campionato di serie C 2005-’06; si giocava all’Alfieri e ricordo una storica ricezione di Ivana al 4^ set sul 25-24 per le ospiti…

Non mi pare che la squadra (probabilmente confermata in gran parte) abbia un proprio sito; le notizie sulla formazione barese (ferme alla promozione e quindi del mercato estivo non sappiamo nulla), comunque, si trovano regolarmente su www.acquavivalive.it/sport.

Il 31 ottobre la Palafiom sarà di scena al PalaVestuti di Salerno. Completamente smantellata la formazione che conquistò i play-off l’anno scorso, la Scuola Volley punta su forze fresche e sulla regia di Annamaria Orefice. A proposito di freschezza, precisiamo sin d’ora che ci farebbe piacere trattare l’acquisto di ulteriori mozzarelle di bufala con il gentile rappresentante del caseificio che l’anno scorso risultò particolarmente efficiente.

Il sito del Salerno è www.scuolavolleysalerno.it.

Novembre si apre all’insegna della grande sfida con il San Pietro Vernotico, vincitore dello scorso campionato di serie C. Nella città brindisina, che non è nuova ai parquet delle categorie nazionali, hanno allestito una formazione di tutto rispetto e proiettata verso il vertice del girone. Oltre a coach Vincenzo Lapertosa (assistito da Catia De Nicola) sono state confermate Loredana Corvino, Manuela Cafarella e Annalisa Perrone; sono arrivate la fuoriclasse Michela Ristits, la nostra ex Marcella Scaglioso (che saluto), la centrale Claudia Carrozzo e Valentina De Mitri, che torna in B dopo le eccellenti stagioni a Oria e a Ceglie.

C’è anche un bel contorno di promettenti giovani atlete pugliesi: Sabrina Ferraro (ex Brindisi), Giorgia Valente (ex Tuglie), Silvia Antonaci (ottima centrale della Sport Fit Center Lecce) e la palleggiatrice Sara Barba, Cosentino in miniatura, anche lei apprezzata nelle semifinali regionali al Maria Pia due anni fa.

Il sito del San Pietro è www.skylovolley.it.

Nona giornata in visita all’AS Benevento, una delle due formazioni del capoluogo sannita. Scusate la scarsa finezza, ma dopo lo 0-6 dello scorso anno (peraltro ineccepibile), io mi do una vigorosa grattata.

Sembra che Agozzino & Co. siano state confermate in blocco, inclusa la stella del volley mondiale, Giovanna Bernardi, eletta dalla FIVB miglior giocatrice del XX secolo.

Temo che la società non abbia un proprio sito.

Ritorno nella Murgia barese il 21 novembre, fronte AS Altamura. Le pari opportunità nel girone, rappresentate lo scorso anno dalla sola Annagrazia Matera, raddoppiano grazie alla seconda gentilcoach, Pina Difonzo. La società ha fatto spese soprattutto in Campania: da Battipaglia è arrivato il libero Ileana Evangelista, da Scafati l’opposta Sara Giogli (benvenuta in Puglia; salutami Franco), da Sala Consilina la palleggiatrice Simona Ancora e la schiacciatrice Carmen Vantaggiato.

Dal mercato pugliese provengono, invece, Debora Zicari (laterale, ex Santeramo), Anna Simonetti (libero, ex Santeramo) e Grazia Spinelli (centrale, ex Turi).

Dalla Sicilia gli acquisti più suggestivi: Francesca Licata (laterale, ex Siracusa, B2) e la brasiliana Ana Carolina Branco (centrale, ex Rossano, B1).

Anche in questo caso, non ho notizia di un sito della società, ma sono pronto a rettificare nel caso mi fosse sfuggito.

Incontro di prestigio all’11^ giornata: l’Arzano, neopromossa ma con un passato finanche in serie A2. E’ proprio con l’Arzano che ha giocato in serie A Veronica Grimaldi, come il fan club ci tiene a ricordare. E lo ribadiamo: Veronica Grimaldi ha giocato in serie A! Con i rinforzi di cui si è dotato, non si può escludere che l’Arzano possa tornare in poco tempo a certi livelli. Un nome su tutti: Nunzia Campolo, che ancora non si decide a togliersi dai… a giocare in campionati più degni della sua indiscussa bravura. Il tentativo di clonazione dell’Orion di due anni fa contempla anche l’ingaggio di Maria Grazia Sforza.

Confermate Maggie Cozzolino, Santa Guida ed Elisabetta Piscopo; ingaggiate anche Lisa Gritto e Carmela Petrella.

Il sito dell’Arzano non mi è noto.

Prima di un terribile rush finale, la Palafiom deve misurarsi con l’Accademia Volley Benevento, che non è la squadra di Maria De Filippi, ma è una formazione proveniente dalla serie A2 che punta decisamente sulla linea verde. Ingaggiate “la ragazza col turbante” Giuditta Tancredi, il libero Emilia Gaudio, la centrale Erica Lestini e molte altre giovani promettenti. Ma un particolare motivo d’interesse sarà monitorare i progressi del gioiellino del Salento, la palleggiatrice Eleonora Carbone. Dall’alto dei suoi 23 anni sembra una vecchietta la centrale Rosa Principe (ex Monterotondo, B1). Della formazione di A2 sono rimaste Annamaria Ferrone ed Elena Gammarota.

Il sito di riferimento è www.accademiavolley.it.

Tre squadre in B (inclusa la Lorelei in B1) non sono evidentemente un lusso per Potenza. Dopo l’ASCI ci confronteremo, infatti, con la Livi Potenza, formazione temibile ed ambiziosa in virtù degli acquisti di Roberta Calculli (palleggiatrice, ex Matera), della russa Elena Alexandrova (schiacciatrice, ex Lorelei) e soprattutto della nostra Michela Benefico (schiacciatrice), grande cuore rossoblu che sarà difficile immaginarsi contro. L’ultimo acquisto è Ilaria Barbaro, che abbiamo conosciuto a Manfredonia.

Sul web bisogna digitare www.livivolley.it.

L’ultimo derby è a Molfetta. Dopo la salvezza conquistata l’anno scorso, l’Azzurra ha radicalmente cambiato obiettivi e si pone adesso tra le favorite del campionato.

L’aveva promesso e l’ha fatto davvero: il presidente Giancaspro ha condotto la prima campagna acquisti della storia del volley su Facebook. Segni dei tempi. Quindi delle adriatiche sappiamo tutto. Ad arricchire il roster di Annagrazia Matera sono arrivate le palleggiatrici Virginia Alfieri (Vigolzone, B1) e Sara Grassi (Bitonto, C), le schiacciatrici Barbara Guglielmi (Mariano Corciano, B2) e Savina Binetti (Molfetta Volley, C), le centrali Angela Tralli (Marsala, B1) e Mariella Lasorsa (Molfetta Volley, C). Restano a Molfetta Mara Racanati, Marilena Fracchiolla, Brigida Fortunato, Alessandra Nappi, Marta De Gennaro, Simona Marasco e Valeria Brattoli.

L’occasione è comunque gradita per salutare due atlete in partenza: la concittadina dai capelli sciolti, Giusy D’Elia, e la mitica capitana e santa Maria Teresa Francioso, sempre grato per le indimenticabili emozioni che ha saputo regalare in quel di Gioia del Colle.

Imminente il nuovo sito internet della società.

Si chiude contro il Sarno, come l’anno scorso ma a campi invertiti. La carrellata delle giocatrici a disposizione di coach Loparco rappresenta, da sola, una certificazione di favorita per la vittoria finale: Tatiana Capriotti, Vanessa Torrisi, Daniela Polito, Neide Pereira, Raquel Santos (se confermata), Tania Costantino, Annamaria Amitrano, Antonella Salvati, Arianna Amati e Angela Castiello.

Vabbè, organizziamo una petizione per dichiarare il Sarno già in B1 e facciamo prima. Due turni di riposo a squadra e non ne parliamo più…

A pensarci bene, però, c’è una grande incognita: chi saprà sostituire lo scout-man Sasà Albanese (che saluto in vista della nuova avventura a Mercato San Severino)? Quel computer portatile contiene dati più preziosi del registratore di Patrizia D’Addario.

Colgo l’occasione per salutare Maria Rosa e la nostra “bestia nera” Veronica; spero che ci si incontri sugli spalti.

Il sito del Sarno, bellissimo ma non sempre aggiornato, è www.aitovolleysarno.it.

NOTE:

Le foto di Acquaviva delle Fonti è tratta da www .comune.acquaviva.ba.it.