Sabato 5 marzo 2011 – ore 20.30
Allora. Dunque.
Non abbiamo subìto neanche un ace.
Sia nel secondo che nel terzo set, inoltre, siamo stati in vantaggio e l’Arzano è stato costretto a rimontare.
E questi sono dati oggettivi.
Il fatto che poi l’Arzano abbia comunque servito divinamente e ci abbia lasciati a 14, a 8 e a 13, è un altro discorso; così come è un altro discorso il fatto che il vantaggio a cui alludevo fosse di 0-2 e di 1-3 e sia stato recuperato già al 4-2 e al 8-3.
Spero di avere azzeccato i tempi e i modi dei verbi, ma non sono tanto sicuro (se sbaglio, Silvietta mi corrigerà…).
Aggiungiamo pure che all’andata abbiamo fatto 34 punti complessivi e al ritorno ne abbiamo fatti 35, ben uno in più!
Insomma, se ci mettiamo d’impegno, qualche motivo di consolazione lo riusciamo pure a trovare.
In realtà, è stata la debacle che ci si aspettava e mentre scriviamo avvertiamo ancora il peso di circa 9 ore di auto buttate per una partita senza storia. Un’altra trasferta così e gli autisti (coach e presidente) li raccoglieremo col cucchiaino; se non è questa passione per lo sport…!
Alla fine, l’unica vera consolazione (a parte il consueto atteggiamento dignitoso delle nostre ragazze) è stata aver ammirato una squadra, l’Arzano, che gioca meravigliosamente bene ed esprime un collettivo e delle individualità che meritano soltanto applausi e lodi.
Meno consolante è stato prendere atto di come nella nostra provincia siano sufficienti due giorni di pioggia per provocare scenari da tsunami. Infatti, transitando da Ginosa Marina e dalla contrada Pantano (nome quanto mai appropriato), sono ancora visibili gli effetti del maltempo. Una conseguenza secondaria è la deviazione su un tragitto impervio e caratterizzato dall’attraversamento di nuvole e curvoni. Alla sosta successiva abbiamo i volti pallidi di chi era sul punto di rimettere finanche i Tuc al bacon.
Data l’emergenza maltempo, però, sarebbe stato più opportuno rinviare la partita.
Fra 5/6 anni magari.
Ci si riprende ascoltando le espressioni da perfetta cozzara dispensate al telefonino da una nostra giocatrice (appartenente al gruppo etnico tarantino).
Sono già calate le tenebre quando arriviamo ad Arzano. Se le partite di pallavolo iniziano alle 20.30, ci sap’ a ce ora s’ vè ‘n discoteca a qua…?
La piazza su cui insiste la scuola elementare che ospita la squadra del simpatico presidente Piscopo da quest’anno si chiama “piazza dei Martiri” perché quello è il destino delle rappresentative che vengono a giocare qui. Il martirio.
Alla fine ci faremo anche la foto ricordo.
Vado al bar a prendere una bottiglietta d’acqua. La banconista nota il vecchio giaccone della Palafiom e mi chiede se sia venuto per la partita di pallavolo aggiungendo parole di stima per la squadra di Campolo e compagne.
“‘U saccio ca so’ fort’, signò – vorrei dire – anzi, giacché ci siamo, mi indichi pure una chiesa dove confessarmi per l’ultima volta prima del martirio…”
Durante il riscaldamento, noto che Annacarla ha fatto proseliti: sono almeno tre le giocatrici incappucciate stasera. Sembrano una cover-band di Eminem…
Formazioni.
L’Arzano scende in campo con Margherita Cozzolino in palleggio, Annamaria Totaro opposto, Nunzia Campolo e Maria Grazia Sforza laterali, Ketty Vinaccia ed Elisabetta Piscopo centrali, Santa Guida libero.
Coach Antonio Piscopo porta in panchina Marika Bianco, Maria Russo, Melania Pavia, Marica Sicuranza e Daniela D’Auria.
L’allenatore Marcello Presta propone Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Ivana Gallo Ingrao e Valentina De Tommaso laterali, Lucrezia Liace martello centralizzato, Giulia Basile centrale pura, Simona Leone libero.
In panchina: Annacarla Cozzetto, Daniela Lonoce e Giorgia Mastria.
E’ rimasta a casa per una lieve indisposizione Priscilla Pisani mentre Daniela è presente ma solo in spirito.
Primo set
Campolo, Totaro, tiro arzanese sulla rete, due infrazioni nostre e bomba di Sforza: 5-1.
Penso di poter già andare ad ordinare le pizze.
Ma l’Oria ha un sussulto: palla a terra di Lucrezia, lungolinea di Ivana e muro di Stefania (6-5).
L’Arzano trova subito un break da 5 che soffoca ogni aspettativa di rimonta (11-5).
Il Koala vive uno dei suoi momenti di aggressività agonistica e stoppa una ricezione lunga delle ospiti andando poi a fare punto direttamente su battuta. Segue indice in aria d’ordinanza (11-7).
A Lucrezia vengono fischiate diverse invasioni da seconda linea e l’Arzano ne approfitta per allungare ulteriormente.
Piscopo riesce a beffare la nostra difesa con un millimetrico pallone che finisce proprio sulla linea.
“Cazz’!” – è il commento di un’atleta dell’ICOST (componente etnica brindisina) ascoltato nitidamente in tribuna e forse anche al bar.
Momento di gloria anche per Giulia: muro ed ace in rapida successione (16-10) e poi l’Arzano va a prendersi il set offrendo il consueto spettacolo di volley-champagne.
Nell’ordine: mani-fuori di Nunzia (dove per “mani” si intendono le lesioni volontarie aggravate e per “fuori” si intende che la palla schizza direttamente sul muro alle spalle delle difese), secondi tocchi di Cozzolino, primi tempi di Vinaccia e muri di Piscopo.
E’ proprio la bionda centrale campana a chiudere in questo modo il parziale: 25-14.
Poteva andare peggio, ma abbiamo anche sbagliato molto (tanto che 12 dei 25 punti locali sono stati errori nostri).
Secondo set
Quando da ragazzino giocavo a pallone per strada, c’era una tradizione che mi sembrava una conquista di civiltà. Se le squadre risultavano fortemente squilibrate, a un certo punto la formazione in svantaggio aveva facoltà di prendere un giocatore (forte) dell’altra squadra in cambio di uno (meno forte) della propria.
Ne avevo anche accennato a Marcello e a Nunzia prima della partita; mi sembrava una buona idea, ma non se n’è fatto nulla.
Novità nell’Arzano: c’è Maria Russo al posto di Ketty Vinaccia.
Maria ha una parente, di cui non faccio il nome, che ha escogitato un nuovo ed efficace sistema per asciugare le ginocchiere: il forno a microonde. La ventilazione consigliata è 180°.
Si consiglia, però, di non fare questa operazione nelle ore dei pasti perché l’ultima volta il secondo con contorno servito a casa Russo aveva un sapore strano. Pollo alla Mikasa.
Ringrazio fonti dell’Accademia Benevento per la soffiata.
Attacco vincente di Lucrezia e tiro fuori dell’Arzano: vinciamo 0-2!
Sì, stiamo scrivendo la storia! Stiamo dominando la capolista! Sono passati 40 secondi e loro sono ancora a zero punti! Abbiamo ipotecato il parziale! Riusciremo dove soltanto il San Pietro era riuscito: strapperemo un set all’Arzano!
Dopo un paio di minuti, i sogni di gloria sono già svaniti perché la squadra partenopea è già in vantaggio per 4-2.
Errore in battuta e poi inizia un’altra serie positiva: un break da 15-1.
E’ Maria Grazia Sforza la grande protagonista dell’incontro, ma quella dell’Arzano è anche la forza di un collettivo in cui tutto gira alla perfezione. Campolo serve palloni che fanno un po’ ballare la nostra ricezione, Santa Guida compie salvataggi miracolosi, Margherita Cozzolino sceglie di volta in volta le soluzioni migliori. Con tanta grazia a disposizione, ha solo l’imbarazzo della scelta.
Stiamo soccombendo; quist’ è ‘u succh’ (direbbe Pocahontas).
Si alza anche il muro delle padrone di casa: Piscopo, Totaro e Russo.
Coach Piscopo reintroduce D’Auria, ma prima ancora spedisce sul parquet Marika Bianco (giovane promessa dell’Orion, peraltro sotto lo sguardo di Luca Lopalco), che va subito a segno.
E’ un primo tempo di Giulia ad interrompere la striscia campana (19-5), ma c’è ancora spazio per due cannonate di Campolo.
Altro punto di Giulia e finalmente si sblocca Silvietta, a cui va il merito di aver costretto l’Arzano ad iniziare quanto meno la seconda rotazione.
So’ soddisfazioni. Sono cose che danno un senso alla vita.
Finisce 25-8.
Terzo set
Oria strepitoso anche in avvio del terzo parziale: attacco di Valentina e muro di Silvietta: 0-2!
Fast di Russo e poi c’è un attacco di Lucrezia (1-3). Questa volta non ci riprendono più! Questa volta siamo troppo vicini alla meta per poter essere raggiunti…!
Invece veniamo raggiunti a suon di muri: Vinaccia (che ha rilevato Piscopo) e Sforza; quest’ultima, inoltre, non ha esaurito gli attacchi (8-3).
Orgoglio oritano sia in difesa (commoventi Ivana e Simona) che in attacco: pallonetto e mani-fuori di Yoghina. C’è spazio anche per un ace di Valentina e zitti zitti abbiamo ottenuto un break di 1-5, sfiorando il pareggio 9-8.
L’Arzano non è neanche una di quelle squadre che tendono a distrarsi quando il vantaggio è consistente e la partita sembra virtualmente finita; così ci tocca l’ultimo caricatone di mazzate prima della cena: attacco Sforza, primo tempo Russo, tiro nostro sulla rete, fast Russo dopo l’ennesimo salvataggio di Guida, attacco Sforza e muro di Russo (15-8).
Siamo tramortiti. Anche noi siamo vittime del morbo di… Arzhainer.
Al secondo time-out tecnico, sul 16-9, si sono fatte le 21.30 e questo vuol dire che abbiamo retto più di un’ora. Un altro successo.
Il presidente in tribuna si distrae e parla di affari attraverso un’analisi comparata dei bilanci delle società.
La squadra piscopale (un Piscopo presidente, uno allenatore e una giocatrice), intanto, riprende a martellare con Sforza e Campolo (20-10). Che classe queste ragazze.
Il tecnico campano concede la standing-ovation a Nunzia e Marcello regala minuti di gioco al nostro giovanissimo secondo libero Giorgia Mastria: una bella ricezione, una bella difesa, ma poi non ci si può che arrendere di fronte alle ultime bordate della capolista.
Qualche soddisfazione se la toglie anche Valentina, che con 4 punti è la miglior realizzatrice brindisina del set.
Sforza stoppa una ricezione lunga dell’Oria e firma così la conclusione dell’incontro: 25-13.
Quello che avviene dopo mi lascia abbastanza sorpreso.
Alle giocatrici di casa vengono distribuiti pacchi dono dai gentili sponsor locali e c’è anche una foto di gruppo.
O qui fanno sempre così oppure era tale l’importanza di questo scontro diretto, così delicato e decisivo per la classifica, che ci si abbandona a sfrenate manifestazioni di giubilo. Con addirittura uno speciale-premio partita da parte di Marianna Guerriero, che, oltre ad essere lo sponsor ed una delle ditte campane citate come esempio di sana imprenditoria meridionale dal Corriere della Sera qualche anno fa, è anche una persona in carne ed ossa. E che persona.
Produce ed esporta nel mondo borse, pelletteria di lusso e scarpe da donna.
Ci sarebbe da fare un solo rilievo: per coerenza, invece della semplice scritta sulla maglia, avrebbe dovuto imporre alle giocatrici dell’Arzano di giocare con le scarpe Guerriero e con le borsette a tracolla…
Questo avrebbe un po’ aumentato le nostre chance, ma, così a occhio, direi che anche con i tacchi Campolo e compagne sarebbero state favorite.
Vabbè, per quest’anno ci siamo tolti il pensiero dell’Arzano e ce ne possiamo andare.
Prima sostiamo in una pizzeria a 50 metri dalla palestra, un locale con tre caratteristiche: la pizza buona, il dipinto di Pulcinella e un telecomando-gigante.
Quest’ultimo viene preso in consegna da Lucrezia e da Annacarla, che, invece del canale, provano a cambiare allenatore.
Il tentativo non riesce e la risposta verbale del coach non è di quelle che alimentano l’autostima delle giocatrici. Mai stuzzicare gli allenatori dopo le sconfitte.
Appagate le esigenze nutrizionali, c’è tempo per un piccolo primato.
Non c’è stata una volta in cui l’auto dell’allenatore e quella del presidente non si siano separate per sbaglio. C’è sempre stato un bivio malandrino.
Il record battuto stasera è stato perdersi prima ancora di arrivare a Casoria, cioè dopo due soli minuti di strada. Per fortuna il presidente, utilizzando la telecinesi, si farà trovare all’autogrill di Potenza senza averci superato…
Tabellino: Arzano-Oria 3-0 (25-14, 25-8, 25-13)
Arzano: Campolo N. 10, Sforza 15, Cozzolino 2, Vinaccia 4, Bianco 3, Piscopo 5, Russo M. 6, Totaro 4, Pavia NE, Sicuranza NE, D’Auria 0, Guida (L) – All. Piscopo.
Muri-punto 10, Aces 0, errori in battuta 6.
Punti-fatti: 49 (65,3%), errori-punto avversarie 26 (34,7%).
Oria: Guacci 3, Cozzetto NE, Gallo Ingrao 3, Basile 4, De Tommaso 4, Lonoce NE, Mastandrea 3, Liace 6, Leone (L), Mastria (2L) – All. Presta.
Muri-punto 3, aces 3, errori in battuta 8.
Punti fatti 23 (62,7%), errori-punto avversarie 12 (37,3%).
“Fette di torta” su 110 scambi: PF Arzano 44,6%, EP Oria 23,6%, PF Oria 20,9%, EP Arzano 10,9%.
Arbitri: Andrea Giova e Vincenzo Stingone.
Altri risultati: San Pietro Vernotico-Castellammare di Stabia 3-0, Livi Potenza-Accademia BN 1-3, Lavello-Gricignano 0-3, Caserta-Turi 3-1, Trepuzzi-ASCI Potenza 0-3, Battipaglia-Spezzano 3-1.
Classifica: Arzano 54; San Pietro Vernotico 51; Castellammare di Stabia 43; Accademia BN 36; Gricignano 34; Caserta 32; ASCI Potenza 27; Livi Potenza 25; ASCI Spezzano 18; Battipaglia 17; Turi 14; Trepuzzi 13; Lavello 11; Oria 6.
Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 230,00; Gricignano 80,00; Turi 50,00; ASCI Potenza, Oria e Castellammare di Stabia 40,00; tutte le altre 0,00.
Tutti buoni.
Prossimo turno: Oria-Livi Potenza, domenica 13 marzo, ore 18.00.