TERLIZZI-ORIA 1-3

20 Maggio 2012

Domenica 13 maggio 2012 – ore 18.00

Salvezza!

Missione compiuta.

Anzi, impresa compiuta, se teniamo conto che, dopo il Brindisi, avevamo l’impegno più difficile in base all’incrocio delle classifiche dei due gironi pugliesi (noi 13^, le nostre avversarie 8^).

Questa salvezza è frutto della bravura delle nostre ragazze, del nostro coach e del nostro presidente. Le giocatrici hanno saputo affrontare alla perfezione il delicato turno dei play-out e vengono così ripagate anche di una classifica che forse era stata un po’ troppo ingenerosa nella regular-season. Molto brave: tecnica, cuore, carattere e coesione in questo doppio confronto. Marcello ha saputo coltivare con pazienza un gruppo particolarmente giovane ed ha “letto” i play-out con la consueta sagacia tattica. Il presidente, senza alcun aiuto economico, ha fatto scelte coraggiose la scorsa estate e alla fine i risultati gli hanno dato ragione.

In questi casi si dovrebbero ringraziare anche lo staff e gli sponsor, ma quest’anno non ne abbiamo avuti (a parte Francesca e Giuseppe, i puntuali e precisi segnapunti).

Ringraziamo piuttosto i tifosi, sempre vicini alla squadra, e i genitori, anch’essi appassionati e allo stesso tempo in sintonia con i valori della squadra.

Purtroppo la salvezza coincide con una giornata tragica per Brindisi e la sua provincia: un attentato ancora misterioso ha colpito studenti all’ingresso di una scuola uccidendo una ragazza 16enne e ferendone gravemente un’altra, peraltro appassionata del nostro sport. I festeggiamenti sono rimandati.

Nello sport c’è chi vince e c’è chi perde: da troppo tempo rientravamo nella seconda categoria; finalmente siamo passati nella prima e non so più come ci si comporta in questi casi… Occorre comunque spendere parole di stima anche per il Terlizzi, squadra che probabilmente ha affrontato i play-out in un momento non felice della stagione, ma che certamente ha lottato con intensità, grinta e correttezza in un ambiente cordiale e connotato da grande fairplay e sportività.

Il palazzetto è immenso, altissimo, luminoso. Dovrebbero progettare una funivia, in aggiunta alla scala a chiocciola, per poter raggiungere il settore della consolle. Se non si vuole scavalcare, però, il passaggio dal parquet agli spalti è complicato: occorre uscire dalla struttura attraverso una porta laterale e poi rientrarvi dall’ingresso principale, tra varie rampe da scendere e da salire.

Tra il momento in cui azionerò la videocamera a bordo campo e quello in cui raggiungerò gli spalti saremo già arrivati al terzo set…

Sulla videocamera si confrontano due scuole di pensiero scaramantico: quella del Terlizzi e la nostra. Il presidente barese sostiene che all’andata ha portato male e quindi oggi non la usano (anche se potrebbe tornare utile in caso di bella); a noi ha portato bene e la usiamo di nuovo (anche se sarebbe inutile in caso di vittoria).

Il libero Marianna Grieco ha l’incarico di azionare la consolle, compito espletato con diligenza e nel rispetto delle indicazioni delle compagne, molto puntigliose nella scelta del cd e del volume. Meglio scegliere bene una volta per tutte data la complessità dell’operazione.

L’Oria sacrifica Angela al cosiddetto turn-over della tribuna. All’andata era toccato a Simonina; con il Casarano era toccato a Federica. Vulìss’ sapè ‘u criterio alla base di queste scelte… Che facciano a sorteggio nello spogliatoio?

Le due squadre entrano in campo avvolte dagli applausi del pubblico, dal suono della trombetta (su cui le mie giovani vicine di posto esprimeranno in seguito commenti poco benevoli…) e dal lancio di telefonini rosa. E anche da una palpabile tensione: oggi può essere scritto il destino di una stagione. Oggi può essere salvezza o retrocessione (pur se l’Oria, in caso di sconfitta, disporrebbe di una prova d’appello).

Formazioni.

Supermercati Anna Terlizzi: Miriana De Marco palleggiatrice, Sonia De Lucia opposta, Eleonora De Palma e Antonia Cantatore laterali, Carla Martino e Chiara Dello Russo centrali, Marianna Grieco libero.

A disposizione di coach Mino Maffei: Claudia D’Aniello, Antonella Morfini, M. De Palo e Angela Morfini.

Su Antonella Morfini non sono tanto sicuro, in verità: è sul modello Camp 3 del Terlizzi ma si avvicina alla panchina dell’Oria. O ha cambiato idea oppure ha dimenticato da noi i fazzolettini di carta.

New Volley Oria: Stefania Guacci palleggiatrice, Simona Minetti opposta, Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia laterali, Giulia Basile e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Noemi Votano, Desy Calderone, Federica Peluso, Simona Leone e Simona Bianco.

Primo set

Buon avvio dell’Oria, subito determinato: due attacchi di Ivana ed una fast di Daniela (1-4). ”Shock and awe” pure qui, se è possibile.

No, stasera no’ jè tant’ possibile: Terlizzi c’è ed entra in partita dall’inizio.

Si apre una fase centrata sull’equilibrio assoluto: dall’1-4 di Ivana (escluso) all’8-10 di De Lucia (compreso) ci sono 13 cambi-palla consecutivi. Un duello magnifico.

Oria mette in saccoccia un lungolinea di Nanna, due errori in battuta baresi e soprattutto gli attacchi strepitosi di un’Ivana incontenibile; Terlizzi va a segno con De Palma, De Lucia e le sue ottime centrali Dello Russo e Martino.

Break da 4 delle padrone di casa (ace di Martino, palletta di De Palma e primo tempo a pallonetto di Dello Russo) e sorpasso: 11-10.

Le furie rosse concedono al Terlizzi di assaporare il gusto del vantaggio soltanto per pochi secondi: con un controbreak da 6, infatti, la situazione torna nuovamente a sorridere alle ospiti.

Doppia fast di Daniela (potentissima la prima, con tiro che rimbalza sulle mani a muro del Terlizzi), doppio punto di Stefania (muro e poi palla appoggiata nei pressi della linea di fondo), ace di Ivana e tiro fuori di una giocatrice locale (11-16).

E’ un Oria attento, reattivo e deciso.

Dello Russo prova a riavvicinarsi, ma Marcello attua la staffetta Minetti-Leone e ammira una Supernanna stellare: tre punti della cegliese magica intervallati da uno della nuova entrata (14-22).

Il set appare segnato: c’è gloria anche per Giulia e c’è il tempo per un mani-fuori della Leonessa (17-24), poi ci lasciamo un po’ andare subendo il ritorno del Terlizzi, a segno con De Palma e Cantatore (21-24).

Dopo quattro palle-set sprecate sorge il sospetto che le furie rosse possano avere paura di vincere, ma un time-out di Marcello è sufficiente a ritrovare concentrazione e lucidità. L’imperioso muro di Daniela fa il resto: 21-25 e c’è un ostacolo in meno lungo il sentiero della salvezza.

Tutte molto brave; Ivana eccezionale.

Secondo set

Se valesse la differenza set, saremmo già salvi.

Comunque, non siamo certo noi a lamentarci della formula dei play-out visto che già quest’anno ci è andata di culo senza retrocessioni dirette.

Terlizzi tira fuori, Nanna trova l’ace (0-3).

Ancora una volta sono le centrali a togliere le castagne dal fuoco a mister Maffei (3-4 con i primi tempi di Martino), ma anche le bande danno il loro prezioso contributo al pareggio (5-5).

Il salvataggio di Giorgia si trasforma in punto: 5-6!

Anche questa sera il nostro libero disputerà una gara encomiabile. Giorgia è stata impiegata da titolare nelle prime 4 partite del campionato e nelle ultime 5. A inizio stagione ha pagato dazio all’inesperienza; troppo acerba, probabilmente. Marcello l’ha sostituita con Simona Minetti e ce la restituisce adesso completamente cambiata, pienamente affidabile e matura come la banana mangiata dal presidente.

I progressi sono il segno che in questi mesi la creatura si è allenata con grande serietà.

Tentativo di fuga dell’Oria con una fast di Daniela (7-10) e primo cambio per coach Maffei, che fa rifiatare De Marco alzando il muro con Angela Morfini.

Giulia schiaccia un primo tempo tosto, ma Terlizzi pareggia con gli attacchi di De Palma e di Martino. In generale, bisogna dire che le tre attaccanti baresi traggono linfa dal proprio talento ma anche dagli incitamenti urlati dal libero Grieco (“E spingi!!!”).

Mani-fuori di Nanna (11-12), poi Terlizzi ottiene un vantaggio significativo con i colpi di De Lucia, Martino e De Palma (quest’ultima direttamente in battuta): 15-12.

Le padrone di casa stanno giocando molto bene in questa fase.

Che le sapete fare le cose, cazzo!” – esclama una signora alle mie spalle.

Sono d’accordo. A parte l’ultima parolina (che – pronunciata dalla signora – ha evidentemente un valore esortativo), si tratta sostanzialmente del concetto che avevo espresso in occasione della partita di andata, quando si ebbe la sensazione di una squadra con un buon potenziale inespresso o espresso soltanto a tratti. Non a caso ha terminato la regular-season all’ottavo posto strappando set a squadre del calibro del Gioia e del Manfredonia.

Entra la Leonessa e si guadagna subito la pagnotta con tre azioni offensive efficaci quasi consecutive (16-15).

Ivana e Nanna tentano l’assalto, Cantatore replica giocando con le mani del nostro muro (19-18).

Volley-champagne: Dello Russo con la fast, Nanna da posto quattro. Pareggio: 20-20!

L’invasione fischiata a Nanna (21-20) sarà l’ultimo errore-punto di un set palpitante: da adesso in poi 13 scambi conclusi senza errori (sempre che non si vogliano considerare tali certi inestetismi in ricezione e in difesa). Senza errori-punto ai fini statistici, diciamo.

Raccontiamoli tutti, uno per uno.

Muro De Lucia ed ace-culo di De Palma (23-21).

Marcello chiama il time-out, ma in questo caso il nastro è stato determinante e la ricezione non ha responsabilità. Credo che il time-out abbia soprattutto un valore diversivo, uno stacco psicologico.

Uno scambio lunghissimo si conclude con un attacco di Ivana (23-22) e adesso è coach Maffei a chiamare il time-out.

La Leonessa, con una palletta, pesca un buco nella difesa ospite (23-23).

Pallonetto di De Lucia e Terlizzi serve per il set (24-23).

Grande Ivana, implacabile e spietata come una cartella di Equitalia: duplice attacco e la situazione si ribalta (24-25)!

Dello Russo annulla il set-point, ma un’Ivana straripante offre all’Oria una seconda opportunità (25-26).

A questo punto il parziale è deciso da una giocatrice del Terlizzi, Antonella Cantatore, che prima ottiene un punto attaccando e poi realizza due ace consecutivi in fotocopia (28-26).

Dopo una palla-set annullata dall’Oria e due dal Terlizzi, l’incontro è in parità.

Terzo set

Il primo set è stato quello della nostra determinazione, il secondo quello dello spettacolo e dell’equilibrio, il quarto sarà quello del trionfo. Ma il terzo, mamma mia, il terzo sarà quello della sofferenza e della tensione agonistica (anche la prima parte del quarto, in verità).

A leggere l’andamento del punteggio, dal 3-3 l’Oria passerà in vantaggio e non sarà più ripreso fino alla conclusione. Detta in questo modo, sembra una cosa facile e tranquilla, ma non è stata affatto così. Proprio per niente.

Andiamo con ordine.

Terlizzi riparte da dove aveva interrotto, ossia dagli ace (De Marco).

Bisogna dire che le due squadre hanno servito benissimo: 10 ace per le baresi, 6 per le brindisine (e tante battute insidiose pur senza punti diretti). Ma ad impressionare è il dato sugli errori: soltanto 4 per le baresi e appena 2 per le brindisine! Credo che sia una dimostrazione della concentrazione con cui le ragazze hanno affrontato la gara. Sostanzialmente pochi anche gli errori-punto (una media di 6 a set per il Terlizzi e 6,5 per l’Oria).

Diciamo che in difesa e soprattutto in ricezione qualche svista c’è stata, ma per raggiungere la perfezione ci sarà modo di lavorarci quest’estate.

Punti pesanti di Simona Minetti e poi la fuga a cui si era accennato: Ivana, doppietta di Nanna e fast di Daniela (3-7).

Terlizzi sfrutta ancora i servizi vincenti (De Lucia), ma Pocahontas è attenta a respingere palle vaganti al centro della rete e poi c’è sempre Supernanna con altri 3 attacchi vincenti (e sono 5 negli ultimi 9 scambi). Oria vola sul 5-11 e coach Maffei introduce Antonella Morfini al posto di Sonia De Lucia. Sarà un cambio definitivo.

La partita vive un’altra fase di grande intensità e di cambi-palla continui: punti per Minetti e Ivana da questa parte, e di Cantatore (ace), De Palma e Martino dall’altra.

Il vantaggio regge (11-16), ma per ogni punto tocca soffrire, dato l’ottimo lavoro della difesa locale e in particolare del libero. Tra un urlo e l’altro.

A proposito di libero, recentemente l’Accademia della Crusca ha invitato ad usare termini al femminile come avvocata, architetta o sindaca. (1)

E’ frequente, invece, il ricorso al maschile anche in relazione a donne. Si dice, ad esempio, l’avvocato Giulia Bongiorno. Oppure l’ex-sindaco di Taranto Rossana Di Bello (qui, in verità, poi si aggiungono altri termini irriferibili). Il posteggiatore del tribunale è solito usare la parola “avvocatessa”. Insomma, per l’Accademia è l’ora della svolta perché è opportuno identificare nella qualifica il genere della persona.

Questo scioglierebbe i nostri dubbi sul termine opposto/opposta in favore della seconda opzione. Ma allora dovremmo anche parlare di “libera” e non più di libero.

E se le ragioni addotte dall’Accademia della Crusca attengono all’identificazione del genere, beh, non possiamo più essere generici con termini come “laterale” e “centrale”, troppo neutri; a questo punto dobbiamo inventarci una “laterala” e una “centrala”…

Torniamo alla partita: la centrala Dello Russo si conferma sprecata per la serie C e Cantatore ha imparato a superare il muro brindisino (14-16). Terlizzi non si arrende.

Supernanna e poi Stefania, che quando ha l’opportunità di attaccare non si lascia pregare (14-18). Un po’ di respiro.

Simona Minetti segna il quarto punto personale del set e ci permette di intravedere il traguardo (15-20), ma c’è ancora da soffrire. La difesa barese non lascia più cadere nulla a terra e attende l’errore ospite per sfinimento: tre nostri attacchi fuori consecutivi e il Terlizzi si riporta nuovamente a -2 (18-20).

Sembra che ci sia anche un po’ di nervosismo in casa oritana.

Dopo il muro di De Palma (19-21), però, la nostra difesa stringe i denti e sono le ospiti a commettere degli errori inediti alla luce dell’andamento della serata. Giulia ha il merito di servire in modo egregio, Ivana chiude uno scambio che dura un paio d’ore e poi è la rete a bloccare gli ultimi assalti delle padrone di casa (19-25).

Quarto set

Ace di Nanna, doppia di Martino e muro di Giulia (0-3); il tecnico locale deve sacrificare il primo time-out per evitare la deriva psicologica della propria squadra.

Oria tira fuori, ma il punto andrebbe assegnato ad honorem a De Marco per la sua alzata di piede poco prima.

Muro di Martino e saetta di Ivana (2-5).

Forse è la più bella partita stagionale di Ivana. Forse anche di Nanna. E’ bellissimo avere due lateralesse così prolifiche e continue nella stessa partita e per l’intera durata della partita. Quando una va in seconda linea c’è l’altra pronta a dare spettacolo e viceversa, senza soluzione di continuità. Queste le sequenze di punti nei set: Ivana 7-6-4-4, Nanna 4-7-7-9.

Muro di Martino, attacchi a ripetizione di Dello Russo e palla messa a terra da Cantatore; nel mezzo di questo parziale di 6-1 c’è soltanto una diagonale strettissima di Ivana.

Terlizzi conduce per 8-6 (anche per merito di una difesa impeccabile), ma adesso sale in cattedra Supernanna, protagonista di un finale straordinario: 3 punti al suo arrivo in prima linea (8-12), altri 2 punti dopo l’attacco di Cantatore (9-14) e ancora 2 punti prima di andare a servire (11-16). Sarà la top-scorer con la bellezza di 27 punti.

Questa giocatrice è meravigliosa. Precisiamolo subito: per meno di 80mila euro non si tratta neanche…

Stefania rispolvera l’appoggio a fondo campo (11-18) e il destino dei play-out a questo punto, soltanto a questo punto, sembra segnato. Mai dire mai – è vero – ma si comincia a notare un calo di motivazione nel Terlizzi e un entusiasmo irrefrenabile nell’Oria.

Il servizio sorride ancora a De Marco, ma anche a Nanna (13-21), che stasera farebbe punto anche con i rutti. La ragazza è educata e i rutti non li fa – sia chiaro – ma, se li facesse, questi spingerebbero la palla a terra.

Mani-fuori di Martino e splendido muro di Simona (14-22).

Ci siamo, ci siamo!

Cantatore e poi Ivana (15-23).

Meno due.

Doppia del Koala, che fra un paio di minuti saprà farsi perdonare (16-23).

Ivana e il suo 21^ punto della serata (16-24). Oria ha 8 palle-match a disposizione, ossia 8 palle-salvezza.

Dello Russo annulla la prima; poi la partita, i play-out e il campionato si chiudono nel modo più spavaldo e più bello che potessi immaginare: il tocco di seconda di Stefania, il mio gesto tecnico preferito (17-25)!

Presidente, dirigente accompagnatore, genitori e fidanzati al seguito si fiondano in campo ad abbracciare le ragazze. Tutte bravissime.

Di Giorgia si è detto. Le centrali hanno lavorato bene risentendo, però, in termini di punti, delle scelte tattiche del Koala, molto orientata verso le bande (e possiamo capirla). Brava Minetti in difesa, come sempre, e anche in attacco nei momenti delicati. Leo ha garantito prolifiche botte di freschezza a fine set. Schiacciatrici fantastiche.

Oria chiude la stagione con cinque vittorie consecutive, resta in serie C e festeggia nello spogliatoio in compagnia del capo-ultras locale, tanto vivace nel corso della gara quanto sportivo dopo il fischio finale.

Grazie a tutte! Siete state grandi! Vi voglio bene! Peccato che il campionato sia finito proprio adesso…

Tabellino: Terlizzi-Oria 1-3 (21-25, 28-26, 19-25, 17-25)

Supermercati Anna Terlizzi: Martino 12, De Marco 2, Dello Russo 14, De Palma 12, D’Aniello NE, Morfini Ant. 0, De Lucia 8, De Palo NE, Morfini Ang. 0, Cantatore 11, Grieco (L) – All. Maffei.

Muri-punto 5, ace 10, errori in battuta 4.

Punti-fatti: 59 (media set: 14,7), errori-punto 24 (media-set: 6).

New Volley Oria: Votano NE, Calderone NE, Gallo Ingrao 21, Peluso NE, Guacci 4, Basile 4, Minetti 6, Nannavecchia 27, Leone 7, Bianco NE, Lo Noce 6, Mastria 1 (L) – All. Presta.

Muri-punto 4, ace 6, errori in battuta 2.

Punti fatti 77 (media-set: 19,2), errori-punto 26 (media-set: 6,5).

Fette di torta” su 186 scambi: PF Oria 41,4%, PF Terlizzi 31,7%, EP Oria 14%, EP Terlizzi 12,9%.

Arbitri: Giancarlo Magno e Gianluca Del Vecchio.

Play-off: Mesagne-Corato 1-3 / 0-3 – Manfredonia-Ugento 2-3 / 3-2 / 3-1 – Presicce-Gioia del Colle 3-2 / 1-3 / 2-3.

Verdetti: Corato in B2, Mesagne, Gioia del Colle e Manfredonia continuano i play-off.

Play-out: Barletta-San Giorgio 0-3 / 0-3 – Locorotondo-Collepasso 0-3 / 0-3 – Molfetta-Spongano 1-3 / 0-3 – Cerignola-Nardò 0-3 / 1-3 – Trepuzzi-Triggiano 1-3 / 0-3 – Casarano-Monopoli 3-2 / 3-0 – Oria-Terlizzi 3-0 / 3-1 – Brindisi-Alberobello 0-3 / 0-3.

Verdetti: San Giorgio, Collepasso, Spongano, Nardò, Triggiano, Casarano, Oria e Alberobello salve; Barletta, Terlizzi, Locorotondo, Molfetta, Cerignola, Trepuzzi, Monopoli, Terlizzi e Brindisi in D… salvo ripescaggi.

Prossimo turno play-out: Ringraziando al cielo e alle ragazze, no’ stè nisciùn prossim’ turne.

NOTE:

(1) AMABILE, F., E’ l’ora della sindaca e dell’architetta, “La Stampa”, 19 maggio 2012, pag. 25.


ORIA-TERLIZZI 3-0

14 Maggio 2012

Keep calm and carry on”, Winston Churchill, 1939

(trad.: Mantieni la calma e vai avanti)

Domenica 13 maggio 2012 – ore 18.00

Erano anni che non provavo queste emozioni.

Non mi riferisco tanto a quelle provate nel corso della partita, oggettivamente piuttosto loffia, ma a quelle delle ore che l’hanno preceduta. La notte prima ci si corica già con il pensiero. La mattina ci si sveglia con lo stesso pensiero. Poi non si vede l’ora che l’intervallo di tempo tra la quotidianità domenicale e la partenza per il palazzetto finisca. Ma più il tempo passa, più aumenta l’ansia.

E poi le riflessioni durante il riscaldamento: come stiamo? Cosa faremo? Come sono le nostre avversarie? Quale sarà il nostro destino?

Insomma, le classiche emozioni della partita decisiva.

L’anno scorso non fu così, in effetti. Retrocedemmo in modo soft: sapevamo dalla prima giornata che sarebbe accaduto e godemmo appieno di tutto quello che di buono ci offrì la stagione, compresa la speranza di un miracolo. La partita della retrocessione, per la matematica, fu Turi-Oria, ma chi se ne accorse?

Oria-Terlizzi partita decisiva, dunque? Lo sarebbe stata se avessimo perso. Come vedremo, invece, abbiamo vinto e allora la partita decisiva sarà quella di sabato. Lì, a Terlizzi, servirà l’impresa, servirà una squadra di tigri, servirà il 100% da ciascuna giocatrice. Oggi abbiamo soltanto costruito le premesse per restare in corsa e per poterci giocare la partita della vita: dentro o fuori, salvezza o retrocessione.

Riepiloghiamo la formula di quest’anno: niente retrocessioni dirette e confronti incrociati tra le ultime otto del girone nord e le ultimo otto del girone sud. La 7^ del girone nord gioca contro la 14^ del girone sud, l’8^ del girone nord gioca contro la 13^ del girone sud e così via. Chi vince due partite su tre è salvo, chi perde è retrocesso senza appello.

Sul piano delle distanze geografiche, a noi (e al Terlizzi), tutto sommato, è andata bene. Nel frattempo, Nardò, Cerignola, e soprattutto Ugento e Manfredonia scoprono quant’è lunga ‘sta cazzo di regione: 339 chilometri tra la città di Francesca Barba e quella che lanciò nel grande volley le gemelle Liguori.

E’ la stessa distanza che separa la Valle d’Aosta dalla punta settentrionale della Toscana (attraversando 4 regioni), più di quella che separa il Tirreno dall’Adriatico nel punto più largo della penisola.

Soltanto le squadre che fanno play-off e play-out in Cile hanno problemi peggiori dei nostri.

In auto sento parlare una lingua astrusa: P3, P6, prima linea, seconda centrale… Mi esce il fumo dalla testa.

Poco prima, a Taranto, avevo notato un manifesto del figlio di Cito in cui si lamentava la natura “farlocca” delle ordinanze del sindaco Stefàno sulla locale fabbrica di diossina.

Dubito che la parola “farlocca” sia espressione del bagaglio lessicale del candidato sindaco. Al massimo gli sarà stata suggerita dal Trota mentre quest’ultimo si apprestava a sostenere gli esami in Albania. Farlocca…

Ma non devo pensare alla politica.

Non devo pensare a P3, P6, prima linea e seconda centrale (altrimenti lascio la pallavolo per le bocce).

Non devo pensare neanche alla partita altrimenti mi viene la cacarella.

Per rilassarmi seguo le tecniche di meditazione yoga e ripeto mentalmente una formuletta magica come se fosse un mantra:

A Oria fumosa / citera una carosa / tent’era picciredda / ca si la mintera ‘mposcia”…

A Oria fumosa / citera una carosa / tent’era picciredda / ca si la mintera ‘mposcia”…

A Oria fumosa…”

Riscaldamento.

Le nostre ragazze sembrano serene e determinate allo stesso tempo; c’è l’atteggiamento giusto. Il turnover della tribuna questa sera comporta l’esclusione di Simonina.

Sull’altro fronte è evidente che ci sia qualche giocatrice indisponibile: sono soltanto sette le atlete terlizzesi che scendono sul parquet.

A meno che non sia una forma di pretattica psicologica.

Magari altre cinque giocatrici, quelle alte 2,10 metri, stanno facendo il riscaldamento nella vicina villa comunale ed entreranno nel palazzetto dieci minuti prima della partita…

No, non è pretattica: le ragazze di mister Maffei sono proprio in assetto di emergenza.

Formazioni.

New Volley Oria: Stefania Guacci in palleggio, Simona Minetti opposta, Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia laterali, Daniela Lo Noce e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Desy Calderone, Federica Peluso e Simona Leone.

A indisposizione: Annacarla Cozzetto.

Supermercati Anna Terlizzi: Miriana De Marco palleggiatrice, Sonia De Lucia opposta, Eleonora De Palma e Antonia Cantatore laterali, Carla Martino e Chiara Dello Russo centrali, Marianna Grieco libero.

A disposizione di coach Maffei: nessuna.

Primo set

Lo scambio inaugurale dei play-out è lungo e spettacolare: lo conclude Simona Minetti con un attacco non facile da posto due.

E’ ancora Simona a piazzare il primo muro della serata (3-1).

Pipe di Nanna e fast di Daniela (6-2) e soltanto al nono scambio Terlizzi mette un pallone a terra con la forte centrale Dello Russo (i primi due punti ospiti erano stati un nostro bagher a lato e un’invasione).

Dopo una fast terlizzese (sempre Dello Russo), altro muro dell’Oria (Stefania) ed efficace attacco di Nanna (9-5).

La rotazione successiva è quella che decide il set e – per certi versi – marchia la partita: ottima difesa delle furie rosse, con Ivana in grande evidenza, e la cegliese magica non fallisce un colpo: tre attacchi consecutivi e il punteggio è di 13-6.

Shock and awe” direbbero i connazionali di Alanna Rutan: colpisci e stupisci. Con la tattica del dominio rapido Oria acquista fiducia e tende a demoralizzare le avversarie. A parte un po’ di confusione e qualche errore evitabile, è in questa fase che le furie rosse delineano il destino della partita. Non dico che dopo Oria vivrà di rendita, perché comunque ci saranno altre fasi di volley-champagne (come alla fine del 2^ set), ma sono convinto che questo sia stato il momento determinante della partita.

(E’ bene ricordare che il momento determinante della partita non equivale al momento determinante dei play-out: a Terlizzi si riparte da zero e sarà tutta un’altra musica).

Il buon momento di Supernanna non è terminato: ha piazzato una pipe, ha fatto 4 punti dalla prima linea e adesso, sul 16-8, pesca dal cilindro anche il servizio vincente.

Il punto successivo è un errore ospite, ma virtualmente andrebbe attribuito al Koala, che prima aveva compiuto un vero e proprio miracolo difensivo.

Sì, in difesa siamo reattivi: a parte il contributo di Stefania, stanno giocando egregiamente in copertura Ivana e Simona mentre quello di Giorgia con il Casarano non è stato un exploit isolato. La piccina si sta confermando un libero affidabilissimo.

Leo rileva Nanna e irrobustisce ulteriormente la contraerea brindisina; i punti li fanno Minetti (19-13) e Ivana (21-15).

I punti, in verità, li stanno facendo anche le attaccanti ospiti: 3 volte De Lucia, 2 De Palma, 2 Cantatore, ma pesano le imprecisioni offensive e le irregolarità nei tocchi (nel bilancio ospite del set i punti fatti e gli errori-punto si equivalgono: 11 e 11).

Dopo i palloni messi a terra da Daniela e da Leo (23-15), la riscossa disperata è affidata alle mani sapienti di Dello Russo, che schiaccia due primi tempi consecutivi (il secondo dei quali servito splendidamente all’indietro da De Marco): 23-17.

Un’invasione e un tiro sulla rete regalano all’Oria il primo set (25-17).

Secondo set

Buon avvio di Minetti anche in questo parziale ed ace di Giulia (3-0).

Il servizio è un fondamentale che questa sera sorride all’Oria: 5 ace e battute spesso tese e radenti.

Diagonale di Ivana e attacco di Nanna; poi c’è il primo muro ospite con Martino (6-3). E’ il primo muro-punto, in verità, perché di muri che smorzano i nostri attacchi ce ne sono stati e ce ne saranno parecchi nel corso della partita a testimonianza dell’ottima tecnica di cui sono in possesso le terlizzesi.

Stefania appoggia il pallone nell’angolino del posto uno attuando quella che sono solito definire “la mossa di Rosa Ricci”.

A proposito, in contemporanea alla nostra partita, la palleggiatrice del grande Trani che fu sta scrivendo un’altra bella pagina nel meraviglioso romanzo della sua carriera. Ed ogni occasione è buona per ricordare questa atleta immensa la cui foto dovrebbe essere distribuita dalla Federazione pugliese a tutte le palleggiatrici della regione. Anzi, a tutti gli uffici pubblici, al posto di quella di Napolitano.

Ancora Martino con un primo tempo e ancora Martino con un ace; Oria, comunque, conserva il vantaggio grazie alla sette di Giulia e all’attacco di Nanna da posto due (10-7).

Il primo time-out ospite potrebbe offrirmi l’occasione per appagare una curiosità. Terlizzi è il luogo natale del governatore Nichi Vendola e la curiosità è presto detta: in città parlano tutti come lui? Potrò dunque ascoltare – mi chiedo – l’allenatore ospite mentre raccomanda alle proprie atlete di “interpretare differentemente la narrazione di questa partita legittimando un’ipotesi tecnica in grado di replicare alle sfide della globalizzazione pallavolistica insita nel sincretismo nichilistico di una società liberale e commutabile. Ottimizziamo la partecipazione del centralismo delle centrali lungo le fasce più deboli e marginalizzate della metà campo, terreno di scontro ma anche di sintesi utopistica tra opposti estremismi ed estremismi degli opposti”.

Al rientro in campo la narrazione pallavolistica viene ben interpretata da Chiara Dello Russo e da Ivana, protagoniste di un bel duello a suon di punti (14-9).

Nel frattempo c’è la consueta staffetta Minetti-Leone.

Tocco di seconda rovesciato in posto quattro da De Marco: un gesto tecnico sublime che però fa molto incazzare gli allenatori che lo subiscono.

Doppietta di Cantatore che in tal modo non spreca i miracoli difensivi del libero Grieco (15-13). Molto brava questa ragazza e molto giovane anche lei.

Questa volta il time-out lo chiama Marcello e so per certo che non leggerà poesie alle proprie giocatrici.

Siccome, però, la poesia è nei fatti, i fatti non si fanno attendere: errore in battuta ospite, attacco vincente di Nanna, pipe fuori del Terlizzi e magnifica doppietta di Giulia (21-13)!

Dopo un’infrazione (21-14), la marcia delle furie rosse verso la conquista del set prosegue spedita: doppietta di Supernanna, mani-fuori della Leonessa ed ace di Stefania (25-14)!

Terzo set

Il pullman che avrebbe dovuto portare un gruppo di tifosi juventini a Torino viene dirottato su Oria e così nel palazzetto fanno la loro comparsa bandiere e maglie bianconere. Invece del tributo alla fine della carriera di Del Piero ci sarà il tributo all’inizio della carriera di Giorgia.

Il presidente non è molto ospitale: “Juventino, essi fori da lu campu!” – intima.

E poi aggiunge che l’ultimo scudetto bianconero risale a quando “tenevi lu bibberone”.

Dello Russo guida il tentativo di rimonta barese confermando le grandi qualità del reparto centrale (in pratica la metà dei punti ospiti sono firmati da Martino e dalla stessa Dello Russo).

Terlizzi conduce per 0-3, ma l’avvio del terzo parziale è brutto e nervoso: tanti errori-punto (a fine partita, sommando le due squadre, saranno il 39% degli scambi) e tante infrazioni.

Proprio in riferimento ad un’infrazione Cantatore esprime alcune riserve al direttore di gara e quest’ultimo estrae il cartellino giallo con conseguente punto per l’Oria.

De Lucia e Martino rimediano (3-6), ma le furie rosse sono brave a reagire senza far degenerare lo svantaggio: break da cinque inaugurato e concluso da un errore ospite e caratterizzato dai punti di Stefania e di Supernanna, dopo una splendida difesa di Giorgia (8-6).

Gli errori-punto delle baresi stanno condizionando il parziale; l’Oria si limita a tenere la partita sotto controllo e questa sera il compito gli riesce. Ma con un Terlizzi meno falloso e più lucido, ossia con il Terlizzi che ci aspetta sabato, servirà un salto di qualità anche per le brindisine se si vuole conservare la speranza della salvezza.

Affiora il talento poliedrico di De Palma, ma 7 errori-punto terlizzesi in 12 scambi sono un regalo che fa comodo alle padrone di casa, che comunque ci mettono anche del loro per incrementare il vantaggio: ace di Daniela, ace di Stefania ed ennesimo attacco di Supernanna dopo un salvataggio mani-a-terra del Koala: 18-10.

Nonostante l’importanza della posta in palio, la partita sta scadendo: Terlizzi non riesce a raddrizzare la serata storta e Oria vive di rendita. Si gioca a chi sbaglia di meno (8 errori-punto complessivi in 9 scambi).

Sul 20-13 entra Angela, che poco dopo realizza un bel primo tempo (22-14).

Punti di Dello Russo e di De Palma (22-16), ma il vantaggio brindisino è rassicurante. Nanna sigla il 15^ punto personale con un furbo pallonetto (23-16) e poi è Giulia a chiudere l’incontro con una sette (25-17).

E’ abbastanza curioso che il primo 3-0 della stagione arrivi proprio ai play-out. Brave le nostre ragazze (e soprattutto il nostro coach) per determinazione e capacità di lettura della partita, ma guai ad illudersi: quello visto in via Crocifisso non è il vero Terlizzi ma una squadra ridimensionata dalle assenze ed incappata in una serata storta, come può accadere anche alla nazionale italiana (di solito, alla nazionale capita alle Olimpiadi, facendo le dovute grattate del caso).

La partita vera, la partita da giocare al massimo sarà quella di sabato prossimo nella città dei fiori. La vittoria di oggi fa bene all’autostima, ma non deve generare illusioni. Manca un ultimo sforzo, quello più grande ed impegnativo. Non facciamo che questo 3-0 si trasformi in un risultato ingannevole e… farlocco.

Per quello che mi riguarda, comincio da subito a ripetere il mio mantra:

A Oria fumosa / citera una carosa / tent’era picciredda / ca si la mintera ‘mposcia”…

Forza Oria!

http://www.youtube.com/watch?v=cOcb30pg3bs

Tabellino: Oria-Terlizzi 3-0 (25-17, 25-14, 25-17)

New Volley Oria: Carone 1, Votano NE, Calderone NE, Gallo Ingrao 4, Peluso NE, Guacci 5, Basile 5, Minetti 4, Nannavecchia 15, Leone 2, Lo Noce 3, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 2, ace 5, errori in battuta 5.

Punti fatti 39 (media-set: 13), errori-punto 18 (media-set: 6).

Supermercati Anna Terlizzi: Martino 5, De Marco 1, Dello Russo 9, De Palma 5, De Lucia 5, Cantatore 4, Grieco (L) – All. Maffei.

Muri-punto 1, ace 1, errori in battuta 7.

Punti-fatti: 30 (media set: 10), errori-punto 36 (media-set: 12).

Fette di torta” su 123 scambi: PF Oria 31,7%, EP Terlizzi 29,3%, PF Terlizzi 24,4%, EP Oria 14,6%.

Arbitri: Andrea Scarnera e Rocco Bolognino.

Classifica finale… vera: Mesagne 61; Ugento 59; Presicce 54; Cutrofiano 53; Tempesta TA 51; Galatina 50; San Giorgio 38; Collepasso 37; Spongano 33; Nardò 31; Trepuzzi 29; Casarano 20; Oria 19; Brindisi 11.

Verdetti: Mesagne, Ugento e Presicce ai play-off; San Giorgio, Collepasso, Spongano, Nardò, Trepuzzi, Casarano, Oria e Brindisi ai play-out.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Spongano 432,00; Nardò 337,00; Presicce 250,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi e Ugento 61,00; Mesagne 45,00; Oria 30,00; Tempesta TA 26,00; Cutrofiano e Galatina 25,00, San Giorgio, Collepasso e Casarano 0,00.

L’ultima giornata non cambia la classifica: vince Spongano con 432 euri!

Prossimo turno play-out: Terlizzi-Oria, sabato 19 maggio, ore 18.30.