GRICIGNANO-ORIA 3-0

21 febbraio 2011

Sabato 19 febbraio 2011 – ore 19.00

La colpa è di Simona Leone.

Il glorioso libero (libero professionista…) pugliese, bandiera di Mesagne, Taranto, Oria e prima di tante altre squadre, ormai indisponibile da quattro turni, si è chiesta: ma com’è possibile che il coach mi rimproveri anche quando non gioco…?

La domanda non solo sembrava giustificata, ma, anzi, voleva sottolineare una situazione un po’ paradossale.

Non l’avesse mai fatto.

Marcello ha elencato le ragioni per cui la nostra Leonessa è colpevole anche quando è assente dal parquet: non alza bene la palla durante il riscaldamento, non prende correttamente gli scout delle ricezioni, non sa curare i crampi della palleggiatrice (questo, veramente, non l’ha denunciato il coach ma la diretta interessata), “aggredisce” i dirigenti avversari scambiandoli per i garzoni del bar, non sa fare la magazziniera, ecc.

In altre parole, Simona è per il coach un peso sociale, un danno per le casse di una società sportiva.

Il sindacato SPI-CGIL non ha perso tempo e già in serata ha diramato un durissimo comunicato:

Le politiche del tecnico brindisino oscurano decenni di battaglie volte a garantire i diritti dei prepensionati. E’ inammissibile che si tenti di additare le fasce più deboli del mondo dello sport come mera voce di spesa nei bilanci delle società, abbracciando una visione utilitaristica e materiale della collettività. Coloro che vengono qualificati come peso sociale rappresentano, invece, una risorsa ed una ricchezza laddove si riesca a valorizzare la loro capacità di trasmissione delle conoscenze, delle competenze e delle esperienze. E meno male che il coach è pure compagno nostro…!”

Ma il coach non ha voluto sentire ragioni e così l’immagine dell’incolpevole Simona con il salvadanaio vuoto è diventata il simbolo della fase di recessione tecnica che sta attraversando l’Oria, ormai incapace di contendere l’esito delle partite alle proprie avversarie.

Una sconfitta con il Gricignano ci può stare ed era anche piuttosto prevedibile, ma non così, non giocando soltanto mezzo set. Dopo la bellissima e vittoriosa prestazione con il Castellammare di Stabia, l’Oria ha soltanto fatto il solletico all’Accademia, allo Spezzano e adesso al Gricignano. Tre squadre che con noi hanno vinto strameritatamente ma senza neanche giocare al 100%.

Adesso mancano 10 turni alla fine e purtroppo sono 10 ultime spiagge, a cominciare dal match casalingo con il Lavello. Ma tutto è possibile; due vittorie e torniamo in corsa.

Due paroline sull’Accademia e sul Gricignano. Il 30 gennaio abbiamo fatto loro un regalo grande quanto un grattacielo stoppando a sorpresa il Castellammare e questa è la riconoscenza…

Allora, se le cose stanno così, vorrà dire che fra due settimane ad Arzano perderemo apposta. Ecco.

Il viaggio verso la provincia di Caserta si rivela sereno. Simona Swarovski ritarda il proprio ingresso nel clima partita e denuncia la diligente Ivana per lecchinaggio, Giulia ripassa la fisica una volta e la puccia almeno quattro volte, Stefania (che è passata dalle doppie punte ai capelli ricci) ripassa i francesismi da enunciare in partita.

I primi problemi sorgono all’autogrill di Potenza perché la macchinetta mangiasoldi è occupata e la circostanza mal si concilia con la concentrazione da clima partita.

Ma il peggio arriva a Gricignano.

Il problema non è tanto lo shock per il manifesto del concerto di San Valentino (già passato, per fortuna) di Gigi Finizio, ossia la concorrenza di Tina & Trombetta, quanto la strana epidemia che colpisce gli abitanti del ridente Comune casertano. Chiediamo dove si trovi il palazzetto dello sport e le risposte sono straordinariamente coerenti perché ci conducono tutte nello stesso punto (il che è un bene), ma sbagliate (il che non è proprio un bene).

Per ragioni che andrebbero analizzate scientificamente, gli abitanti di Gricignano identificano il palazzetto dello sport con la villa comunale ed è lì che mandano gli ignari visitatori.

Persino sul posto, cioè alla villa, ci dicono: “Sì, il palazzetto è questo”.

Ma… non riusciamo a vederlo… Da dove si entra?”

Qua, qua, dal cancello verde!”

Per fortuna, Guadagnino e compagne devono essere molto popolari perché quando formuliamo la domanda in modo diverso (“Dov’è il posto dove si gioca a pallavolo?”) la gente sa a cosa ci riferiamo.

Colgo, quindi, l’occasione per rendere un servizio pubblico alle squadre che devono ancora giocare a Gricignano: seguite le indicazioni per lo stadio; il palazzetto è lì.

Se, invece, volete giocare allo scivolo e all’altalena nel parco giochi, chiedete pure del palazzetto.

La struttura che ospita gli incontri della New Volley è una di quelle in cui le foto vengono bene ed anzi rimpiango di non aver osato di più con lo zoom.

Non c’è, però, il bar e così ci allontaniamo, andando a sinistra dopo le nigeriane. Simona Swarovski era stata piuttosto perentoria nell’ordinare tre caffè e un decaffeinato puntando minacciosamente le dita verso l’interlocutore; peccato che si fosse rivolta alla persona sbagliata.

Pure io, veramente, avevo chiesto l’ubicazione del bagno ad uno degli arbitri pensando che fosse un dirigente locale; meno male che il cristiano è stato educato e non mi ha mandato affanculo.

Il Gricignano non ha attraversato un buon momento ma sembra adesso aver recuperato tutte le infortunate ad eccezione di Maria Cristina Guadagnino. La schiena dolorante impedirà all’opposto di scendere sul parquet causando un danno tecnico ed estetico alla sua formazione.

Il suo posto, veramente, sarà rilevato degnamente da Rossella Verde; in ogni caso, nel tabellino finale diamo pure 22 punti all’ex-opposto arzanese.

E c’è una spiegazione matematica. Essendo ancora più bella di tre mesi fa, bisogna formalizzare questi progressi: se all’andata i punti erano 21, oggi gliene toccano almeno 22.

Quanto sono galante.

Formazioni.

Il Gricignano schiera Carmen Brillantino in palleggio, Rossella Verde opposto, Annamaria Amitrano e Maria Boccia di banda, Antonella Salvati e Francesca Della Volpe centrali, Pina Esposito, VERA cittadina di San Giorgio a Cremano (dove il 19 febbraio 1953, esattamente 58 anni fa, nasceva Massimo Troisi), libero.

Fanno compagnia a coach Luciano Della Volpe: Maria Cristina Guadagnino, Anna Di Santi, Letizia Guadagnino e Andrea Nucete.

Quest’ultima non ha ancora smesso di cantare e ballare dal primo set della partita di andata. Io non posso saperlo; me l’hanno detto le sue compagne.

Coach Marcello Presta propone Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao di banda, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Priscilla Pisani libero.

In panchina: Valentina De Tommaso, Simona Leone e Giorgia Mastria.

Primo set

Subito Boccia e due muri di Verde (3-0); poi, però, il Gricignano spreca due occasioni e subisce un attacco di Lucrezia, tornata al suo ruolo naturale (3-3).

La bandiera oritana subisce un muro ‘ngapa da Boccia, seguito da un attacco di Verde, che non ha perso tempo a entrare in partita (5-3).

L’Oria più bello è quello in grado di imporre un break di 1-9 alle ben più titolate avversarie (salvo poi essere ripagato con gli interessi).

Lucrezia mette il pallone a terra e il Koala va a servire.

Le battute della nostra palleggiatrice sono micidiali come al solito: il Gricignano non riesce ad attaccare, Silvietta e Giulia piazzano un bel muro e la stessa Stefania trova due punti diretti (5-9).

Poi sbaglia, ma un errore in battuta ogni cinque saette (comprensive di due ace) mi sembra un’ottima media.

Sbagliano qualcosa anche le padrone di casa e Silvietta schiaccia la palla del 6-12.

Il timeout di Della Volpe è efficace; Amitrano beffa la nostra difesa con una palla appoggiata, ma Ivana è brava a mantenere integro il distacco (8-14).

Magia di Stefania, che va a segno difendendo (10-15), ma il momento di gloria della squadra celeste finisce qui. Anzi, è proprio la partita della squadra celeste a finire qui.

Gricignano impone un parziale di 15-1, roba da guiness dei primati, e il nostro punto (quello del 15-16), fra l’altro, è un servizio sbagliato delle campane.

Le mattatrici della rimonta sono Maria Boccia, che pure era stata relativamente contenuta fino a quel momento, e Francesca Della Volpe. La schiacciatrice casertana, in particolare, metterà a terra in questa fase ben 6 palloni ponendosi in pole-position per il titolo di top-scorer e confermando le ottime impressioni suscitate a Oria.

Finisce 25-16.

Secondo set

I francesismi di Marcello nell’intervallo scuotono la squadra, che parte bene piazzando un muro con Daniela e un ace con Ivana (0-2).

Le padrone di casa, però, preferiscono risparmiare ai tambureggianti tifosi gli stessi brividi del primo parziale e recuperano in un batter d’occhio: due ace e molti errori brindisini (7-3).

Dei meriti tecnici ed etnici di Pina Esposito si è parlato più volte. I lettori ignorano, però, che il libero campano è anche un’affiliata di Al Qaeda con la precisa missione di attentare alla panchina del Gricignano, simbolo dell’imperialismo e dell’oppressione delle masse sangiorgesi. Già in occasione dell’incontro di andata aveva travolto il vicecoach simulando un salvataggio difensivo. Oggi ha colpito di nuovo, senza tuttavia provocare vittime.

La rivendicazione dell’attentato è arrivata poche ore dopo attraverso l’emittente Al Jazeera, che ha trasmesso un videomessaggio di Osama Bin Laden:

Nel giorno dell’anniversario della nascita di Massimo Troisi, Pina Esposito ha colpito una seconda volta la panchina su cui è solita sedersi, durante il giro in seconda linea, Antonella Salvati, usurpatrice del titolo di cittadina di San Giorgio a Cremano. La centrale del Gricignano ha tradito la memoria ed il ricordo del grande artista napoletano trasferendosi a Pollena Trocchia e pagherà l’affronto con una punizione esemplare.

Ma l’attentato di ieri sera è un monito a tutta l’Italia, paese di infedeli, governato da un servo dell’imperialismo americano, puttanocrate e corruttore di minorenni. Se in occasione del 17 marzo, anniversario dell’unità d’Italia, la capitale non sarà trasferita a San Giorgio a Cremano, Pina Esposito farà ruzzolare i militari del picchetto d’onore dalle scale dell’Altare della Patria a Roma.”

Sul 7-4 c’è una schiacciata del Koala, ammirevole ma irregolare perché la ragazza aveva appena servito e quindi risultava in seconda linea. Che palle tutte ‘ste regole, tutti ‘sti lacci e lacciuoli. Per questa regola, in particolare, ci vorrebbe un esonero per le palleggiatrici. Una legge ad officium. ‘Mminz’ a tante leggi ad personam, cosa sarà mai?

Poco dopo Stefania ottiene un punto regolare murando su Boccia e sollevando il consueto ditino in segno di esultanza. Il ditino è l’indice, sia chiaro (11-9).

Gricignano decolla: qualche errore nostro, un attacco di Verde e poi un ace di Brillantino con il nostro libero che sfiora il canestro. E forse sarebbe stato pure da tre punti.

Pipe di Lucrezia, ma serve a poco se poi ci macchiamo di ben 11 errori-punto nel parziale (e 25 nell’intero incontro).

Priscilla non ha più ripetuto, per ora, la partita perfetta con il Castellammare e coach Marcello le offre un po’ di riposo rischiando anche stasera la linea verde, ossia la tredicenne Giorgia.

E’ linea Verde (con la V maiuscola) anche in casa Gricignano visto che Rossella sta continuando a macinare punti grazie ad attacchi particolarmente efficaci. Oltretutto la ragazza ha anche il dono della costanza visto che ha “spalmato” i suoi 14 punti in modo uniforme in tutti i set e senza conoscere pause.

Sul 22-12 il Gricignano non può attaccare; Amitrano è costretta ad appoggiare in bagher, ma il pallone tocca il nastro e cade beffardo nell’angolino del nostro posto quattro.

L’attacco di Silvietta annulla il primo di undici set-point; è solo un rinvio perché il parziale finisce mestamente con il punteggio di 25-14.

Terzo set

Liberi in evidenza in avvio del terzo set con un salvataggio per parte e poi in evidenza si pone Giulia: prima mura, poi scavalca il blocco avversario con un bel pallonetto.

La serata di passione della nostra ricezione viene sottolineata dai tre ace quasi consecutivi del Gricignano: il primo è di Rossella Verde, gli altri due sono di Annamaria Amitrano. Ancora una volta il nastro ha sorriso al martello casertano.

Nei circoli aristocratici di Taranto si usa dire “cchiù cul’ ca sentimènd’” quando la fortuna supplisce alla bravura. Nel caso di Amitrano prevale indubbiamente la bravura, ma un po’ di fortuna non guasta.

Siamo 11-5, ma ancora è niente.

Scocca l’ora della centrale di Pollena Trocchia, Antonella Salvati: prima una fast da manuale, poi un muro.

Sul 16-5 si replica la staffetta Priscilla-Giorgia.

La piccina ha modo di giocare qualche pallone, ma l’Oria è già virtualmente negli spogliatoi: dal pallonetto di Pocahontas (5-4) all’attacco di Silvietta (20-9) occorrono ben 20 scambi prima che arrivi un punto “fatto” dalla Celeste; nel mezzo ci sono soltanto invasioni e tiri fuori del Gricignano.

Uno, in particolare, è ascrivibile ad Amitrano, che in ossequio a Gigi Finizio (“Fammi riprovare”), ha provato a beffare nuovamente in bagher la difesa brindisina.

Coach Della Volpe concede la standing-ovation a Brillantino e a Boccia, entrambe molto positive, e introduce Di Santi e Guadagnino junior.

Verde offre le ultime dimostrazioni di bravura e di freschezza e l’Oria si ritrova quando ormai è troppo tardi: muro di Giulia, ace di Stefania e attacco di Silvietta (23-12).

L’ultimo punto è una fast di Antonella Salvati (25-13).

In attesa di conoscere i risultati di San Pietro e di Battipaglia, il Gricignano rilancia le proprie quotazioni nel borsino della classifica.

L’Oria è… ehm… matematicamente fuori dalla lotta per la B1 (per la cronaca l’Arzano e il San Pietro sono matematicamente salvi…).

Ci si consola da “Zii Rafele”, una pizzeria-paninoteca locale piuttosto spartana nell’aspetto ma decisamente apprezzabile nella sostanza. I panini sono ottimi e abbondanti e la pizza di Spazzolino resterà nei nostri ricordi migliori.

Se il viaggio d’andata era risultato tranquillo, non altrettanto può dirsi per il ritorno.

Il presidente, tanto per cominciare, litiga con il casello autostradale. Non con il casellante, proprio con il casello.

Nell’altra autovettura, le quattro ore del viaggio sono caratterizzate dalla ridarella del Koala, dal primo all’ultimo minuto. Chissà, forse per curarle i crampi allo stinco, Swarovski le ha fatto il solletico invece delle manipolazioni che si praticano in questi casi.

Tabellino: Gricignano-Oria 3-0 (25-16, 25-14, 25-13)

New Volley Gricignano: Guadagnino M.C. 22, Salvati 5, Boccia 14, Di Santi 0, Brillantino 2, Amitrano 11, Della Volpe 7, Guadagnino L. 0, Verde 14, Nucete X Factor NE, Esposito 10 e lode (L) – All. Della Volpe.

Muri-punto 7, Aces 7, errori in battuta 8.

Punti-fatti: 50 (66,7%), errori-punto avversarie 25 (33,3%).

Oria: Guacci 5, Gallo Ingrao 3, Basile 3, De Tommaso NE, Lonoce 1, Mastandrea 8, Liace 4, Leone NE, Pisani (L), Mastria (2L) – All. Presta.

Muri-punto 5, aces 3, errori in battuta 6.

Punti fatti 24 (55,8%), errori-punto avversarie 19 (44,2%).

Fette di torta” su 118 scambi: PF Gricignano 42,4%, EP Oria 21,2%, PF Oria 20,3%, EP Gricignano 16,1%.

Arbitri: Claudio Rossi e Aldo Mormone.

Altri risultati: Arzano-Accademia BN 3-0, San Pietro Vernotico-Caserta 3-0, Battipaglia-Stabia 2-3, Livi Potenza-ASCI Potenza 2-3, Lavello-Spezzano 3-0, Trepuzzi-Turi 1-3.

Classifica: Arzano 48; San Pietro Vernotico 45; Stabia 37; Gricignano 31; Accademia BN 30; Caserta 29; Livi Potenza 22; ASCI Potenza 21; Spezzano 18; Battipaglia e Turi 14; Trepuzzi 13; Lavello 9; Oria 5.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 230,00; Gricignano 80,00; Turi 50,00; ASCI Potenza, Oria e Stabia 40,00; tutte le altre 0,00.

Giornata importante: Caserta consolida il primato con altri 80 euri (l’addetto agli arbitri ha interpretato in modo creativo il proprio ruolo), Gricignano occupa la seconda piazza con 80 euri (ripetute offese alla coppia arbitrale) e Castellamare di Stabia si affaccia in classifica per ragioni strutturali (lo spogliatoio degli arbitri era privo di idromassaggio e il parquet aveva una porzione sconnessa).

Prossimo turno: Oria-Lavello, domenica 27 febbraio, ore 18.00.


ORIA-GRICIGNANO 1-3

1 novembre 2010

 

 

Domenica 31 ottobre 2010 – ore 18.00

Da San Valentino alla notte di Halloween.

Ritorno ad Oria dopo otto mesi e prima dell’inizio della partita tra la squadra locale e il Gricignano sono i ricordi a prevalere. Ricordi colmi di amarezza, invero. La partita giocata qui dal Taranto al cospetto della Taurisano, di Roxy e di Simona-di-metallo non durò molto a lungo, giusto il tempo di provocare una crisi da assideramento a Ivana.

Fu, quella, l’ultima volta che vedemmo il cosiddetto general manager del Monte, che naturalmente neanche nell’occasione fece prendere aria al portafogli.

Il Taranto non c’è più. La gloriosa Palafiom vivrà nei nostri cuori in attesa che la neonata Evervolley completi lo svezzamento.

Coach e giocatrici dell’anno scorso hanno nel frattempo costituito l’asse portante dell’Oria. Non tutte, ovviamente. Gisela, Silvia, Cris e Marika proseguono altrove la loro carriera e colgo l’occasione per salutarle ed augurare loro ogni bene e tutte le soddisfazioni che meritano.

Simona Mereu avrà modo di farsi valere a San Giorgio. Un abbraccio anche a lei.

Qui ad Oria si sono trasferite Ivana, Giulia, Silvietta, Leo e Priscilla, insieme a coach Marcello, come ho già anticipato.

Katia non so ce fin’ ha fatt’. Un abbraccio anche a lei in ogni caso.

E poi c’è una scritta sulla Concattedrale di Taranto, tradizionale luogo di adunanza per il 90% delle società sportive cittadine, che costituisce, per me, una profonda fitta al cuore: “Ale vive”.

 

Dopo cinque anni sta avvenendo quello che per me era inimmaginabile: una squadra priva dei palleggi di Alessandra Certa. Sto male solo a pensarci. La regista dell’ultima fetta di storia della Palafiom, ad appena 24 anni, non vuole giocare più. La natura che le ha concesso polpastrelli di gomma elastica ed un tocco fatato non le ha regalato purtroppo altrettanta motivazione. Ogni scelta merita rispetto, ma è come se Einstein avesse deciso di darsi al giardinaggio piuttosto che alla fisica.

Non ti dimenticherò mai. Cambia idea, appena puoi.

Mi scuso in anticipo con Stefania, che ha preso il suo posto, e spero che gli apprezzamenti a chi l’ha preceduta non appaiano come implicita avversione nei suoi confronti, ma ho bisogno di tempo per superare il trauma.

 

Il ramo brindisino della squadra contempla Daniela Lonoce, Valentina De Tommaso, Anna Carla Cozzolino e soprattutto Lucrezia Liace. A quattro anni dal sequestro delle Brigate Rosse (si veda il vecchio blog del 22 marzo 2007), Lucrezia è davvero… nelle nostre mani. Come dimostrerà la partita di oggi, è una grande risorsa: la schiacciatrice costituisce un elemento in grado di assicurare equilibrio, esperienza, bravura e tanti punti alla formazione celeste.

Il fatto di giocare in uno dei paesi più belli della Puglia e di incontrare in questa (mia) prima partita la sempre più splendida Maria Cristina Guadagnino rappresentano una consolazione dopo il lutto per la Palafiom.

 

Sarà meno consolante scoprire che nel Gricignano giocano anche Annamaria Amitrano e Antonella Salvati. Non che non siano bellissime anche loro e che non mi faccia piacere rivederle, ma in occasione degli incontri precedenti al loro cospetto (con Scafati, Salerno, Sarno) abbiamo accumulato cinque sconfitte ed una sola vittoria al tie-break. Diciamo che la mia angoscia ha un’origine di natura meramente statistica.

Primo set

A proposito di statistiche, Gabriella mi fa notare che alla terza giornata di campionato Ivana ha già il raffreddore. Secondo le previsioni del medico sociale, le passerà intorno alle seconda settimana di luglio.

Ma c’è un altro dato interessante: Oria conduce 4-0 quando coach Della Volpe è costretto a chiamare il primo time-out; sono andate a segno Daniela, Lucrezia (due volte) e Silvietta.

 

Le nostre avversarie, che sfoggiano inedite divise fucsia (inedite per il mondo dello sport; un plauso allo stilista), tendono a cercare in modo quasi ossessivo la schiacciatrice Boccia, ben contenuta in questa fase dal nostro muro-difesa. Di solito le fuoriclasse mettono a terra molti palloni all’inizio e poi vengono prese loro le misure; in questo caso vengono prima prese le misure, ma poi Boccia di palloni a terra ne metterà un bel po’ questa sera. Molto agile questa ragazza, e molto eclettica. E che salti!

Dopo un ace di Daniela, il Gricignano rimonta con un break da 5 (6-7).

Si apre una fase caratterizzata da errori: i successivi 10 punti dell’Oria sono un attacco di Ivana, uno di Lucrezia e ben 8 errori-punto delle ospiti (di cui 5 al servizio). In questo modo restiamo agganciati sul 17-18.

 

Durante una pausa, Leo si asciuga con la maglietta di un componente dello staff.

Bellissimo il lungolinea di Silvietta del 17-18, ma Antonella Salvati (fast) e Annamaria Amitrano (ace) sembrano lanciare lo sprint per la formazione casertana (18-21).

Invece no: Ivana piazza servizi favolosi, incoraggiata da un tamburellante nipote, Daniela schiaccia un primo tempo e Lucrezia mette sul parquet un poker strepitoso. C’è anche un errore di Boccia da una posizione francamente piuttosto complicata: 24-21 e tre palle set a disposizione per la Celeste.

La prima l’annulla Salvati con una fast delle sue; la seconda la schiaccia a terra un’inarrestabile Lucrezia (25-22).

Anche Desi, in tribuna, avrà apprezzato.

 

E’ il primo set vinto dalle brindisine in questo campionato. E’ stato un set di carattere, difesa e servizi ben piazzati (a fronte di una certa imprecisione, in questo fondamentale, delle nostre ospiti).

Avrei voluto soffrire per l’abbandono di Ale, ma – come direbbe Massimo Troisi – qua mi distraggono, nun me fanno concentrà… Soffro poco, non mi diverto… (1)

A proposito di Troisi, poi con Salvati facciamo i conti.

Secondo set

Il cambio di campo avvicina Maria Cristina Guadagnino ai miei sguardi colmi di ammirazione. La bellezza è la caratteristica più evidente, probabilmente perché l’anno scorso, nell’Arzano, faceva parte di una batteria di attaccanti che schiacciava palloni allo stesso ritmo con cui mangiava crostini. Il riferimento è a Nunzia Campolo, che se non sfiorava la soglia dei 40 punti non era contenta.

Oggi scopro che Maria Cristina è anche un opposto fortissimo. Metterà a terra 9 palloni in questo set e 21 nell’intero incontro segnalandosi come miglior realizzatrice della serata.

 

Molto belli anche i nuovi palloni tricolori. Sembrano caramelle gommose.

Lucrezia tenta di dare continuità al primo parziale (1-0), ma Gricignano è decisamente più attento ed aggressivo. Ho già scritto di Guadagnino; crescono (ulteriormente) anche Boccia, Amitrano e Salvati. Sul 4-11, frutto di una fast-pallonetto molto spettacolare della psicocentrale, la situazione è già abbastanza difficile.

Dopo un bel lungolinea di Ivana, c’è un ulteriore break da 1-6 che include un colpetto beffardo di Carmen Brillantino (6-17).

I time-out sono allietati dal pregevole cd di Priscilla, che ottiene il gradimento del pubblico, della critica e soprattutto di Nucete. La riserva casertana inizia a cantare nel secondo set e credo che stia continuando ancora adesso.

 

Indubbiamente il Gricignano è una squadra solare.

Recuperiamo qualcosa con Lucrezia e con un muro Stefania-Giulietta (10-17), ma a questo punto inizia lo show personale di Guadagnino: tre punti consecutivi da posto due e parziale messo in cassaforte da Amitrano e Salvati (13-25).

Amitraaaaano…

Terzo set

Guadagnino senior continua a martellare dalle bande e a commettere qualche errore in battuta con successivo chiarimento con il coach. Con quegli occhi meravigliosi non devi chiarire proprio niente.

 

L’Oria c’è e reagisce: Lucrezia piazza un pallone e Silvietta va a segno ben smarcata da Stefania (7-5).

Ok, sarà difficile elaborare il lutto per l’abbandono di Mani Fatate, ma bisogna dare atto alla giovane Stefania di saper giocare con uno stile apprezzabile e con una certa disponibilità al sacrificio difensivo. Anche con una certa creatività nei momenti topici della gara… E poi ha portato i dolci, anche se non sono riusciti a varcare la porta degli spogliatoio.

 

La difesa, che insieme alla prolificità di Lucrezia e all’efficacia dei servizi, è stata la migliore arma dell’Oria, adesso mostra un po’ di affanno. Boccia taglia il campo in diagonale, Amitrano mette a terra palloni impossibili e Brillantino regala ai tifosi venuti fini qui (con tanto di sbandieratore) una deliziosa “rovesciata” (9-14).

Il destino della partita sembra tracciato inesorabilmente anche se la grinta della Leonessa impedisce che si alzi bandiera bianca.

L’ultimo punto è una pipe di Boccia che cade in un buco piuttosto increscioso (16-25).

 

Quarto set

Gricignano parte bene (2-5), ma Pocahontas respinge una ricezione lunga e riporta il set in parità (5-5). La creatura sta crescendo bene.

Altro pallonetto di Boccia, ace di Salvati e bis di Boccia ben smarcata da Brillantino (7-10).

Sbagliamo qualche servizio anche noi, circostanza non molto apprezzata dal coach, e Gricignano si porta a +4 con un pallonetto di Guadagnino da posto due (11-15).

Si va al time-out tecnico sul 13-16 e pochi immaginano che sta per aprirsi la fase più eccitante dell’incontro.

 

Miss Nucete non si accontenta più di cantare, ma accompagna le note diffuse nel palazzetto con stacchetti di danza moderna.

Oria strepitoso: mani-fuori di Ivana e punto di Silvietta con la palla che percorre in bilico mezzo nastro prima di cadere nella parte giusta del parquet. E’ il sorpasso (17-16), ma non è ancora finita: invasione ospite ed altro punto di Ivana (19-16)!

Poi, però, la nostra laterale appoggia a lato in bagher e in questo modo si può scordare i dati che le servono per la tesi…

Pareggio di Boccia con un lungolinea e time-out chiamato da Marcello.

Nucete non si ferma più e in tribuna cerchiamo un microfono e un cubo da mettere a sua disposizione perché la panchina non è un palcoscenico adeguato alle doti della ragazza.

Mani-fuori di Silvietta, pallonetto di Boccia, tocco di seconda di Stefania e bomba di Lucrezia dopo una strepitosa difesa di Simona (22-20).

 

Ancora Lucrezia regala all’Oria due palle-set che varrebbero il primo punto in classifica (24-22). Purtroppo a quel punto viene fuori il sangue freddo e la classe delle nostre ospiti: punto di Amitrano, muro di Salvati ed è pareggio, altro attacco di Amitraaaaano e degna conclusione dell’incontro con un attacco di Guadagnino toccato dal muro brindisino (24-26).

Vince Gricignano, ma i progressi dell’Oria sono tangibili: un set vinto ed uno conteso ad una formazione destinata ai piani alti della classifica. La classifica è ancora ferma, ma siamo una squadra vera, con i suoi limiti e – come si è visto stasera – con le sue potenzialità.

Antonella Salvati chiarisce che a San Giorgio a Cremano, patria di Massimo Troisi, c’è solamente nata. Dopo tre anni di prosopopea sul blog, adesso me lo dice…

La vera concittadina del grande attore e regista partenopeo è il libero Pina Esposito. Ah, allora, se è così, le tolgo tutti i punti in più che le ho attribuito in questi anni per meriti geografici e li assegno alla Esposito…

 

Tabellino: Oria-Gricignano 1-3 (25-22, 13-25, 16-25, 24-26)

Oria: Guacci 2, Gallo Ingrao 7, Basile 1, De Tommaso NE, Lonoce 5, Mastandrea 11, Liace 18, Cozzolino NE, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.

Aces 3, errori in battuta 11, muri-punto 3.

Gricignano: Guadagnino M.C. 21, Salvati 10-12= -2, Boccia 19, Angelino, Brillantino 2, Amitrano 16, Della Volpe 1, Guadagnino L. NE, Verde, Nucete X Factor, Esposito (L) 12 – All. Della Volpe.

Aces 3, errori in battuta 15, muri-punto 5.

Altri risultati: Accademia BN-Arzano 0-3, Volalto CE-San Pietro Vernotico 1-3, Spezzano-Lavello 3-1, Stabia-Battipaglia 3-0, ASCI Potenza-Livi Potenza 0-3, Turi-Trepuzzi 1-3.

Classifica: Arzano e San Pietro Vernotico 9; Spezzano 8; Stabia e Gricignano 7; Volalto CE e Accademia BN 6; Livi Potenza 5; Turi e Trepuzzi 3; Oria, Lavello, ASCI Potenza e Battipaglia 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): a causa di un problema tecnico, non riesco a vedere i comunicati di questa stagione; ci aggiorneremo appena possibile.

Prossimo turno: Lavello-Oria, domenica 7 novembre 2010.

 

NOTE:

(1) TROISI, M., Pensavo fosse amore e invece era un calesse, 1991.