Sabato 19 febbraio 2011 – ore 19.00
La colpa è di Simona Leone.
Il glorioso libero (libero professionista…) pugliese, bandiera di Mesagne, Taranto, Oria e prima di tante altre squadre, ormai indisponibile da quattro turni, si è chiesta: ma com’è possibile che il coach mi rimproveri anche quando non gioco…?
La domanda non solo sembrava giustificata, ma, anzi, voleva sottolineare una situazione un po’ paradossale.
Non l’avesse mai fatto.
Marcello ha elencato le ragioni per cui la nostra Leonessa è colpevole anche quando è assente dal parquet: non alza bene la palla durante il riscaldamento, non prende correttamente gli scout delle ricezioni, non sa curare i crampi della palleggiatrice (questo, veramente, non l’ha denunciato il coach ma la diretta interessata), “aggredisce” i dirigenti avversari scambiandoli per i garzoni del bar, non sa fare la magazziniera, ecc.
In altre parole, Simona è per il coach un peso sociale, un danno per le casse di una società sportiva.
Il sindacato SPI-CGIL non ha perso tempo e già in serata ha diramato un durissimo comunicato:
“Le politiche del tecnico brindisino oscurano decenni di battaglie volte a garantire i diritti dei prepensionati. E’ inammissibile che si tenti di additare le fasce più deboli del mondo dello sport come mera voce di spesa nei bilanci delle società, abbracciando una visione utilitaristica e materiale della collettività. Coloro che vengono qualificati come peso sociale rappresentano, invece, una risorsa ed una ricchezza laddove si riesca a valorizzare la loro capacità di trasmissione delle conoscenze, delle competenze e delle esperienze. E meno male che il coach è pure compagno nostro…!”
Ma il coach non ha voluto sentire ragioni e così l’immagine dell’incolpevole Simona con il salvadanaio vuoto è diventata il simbolo della fase di recessione tecnica che sta attraversando l’Oria, ormai incapace di contendere l’esito delle partite alle proprie avversarie.
Una sconfitta con il Gricignano ci può stare ed era anche piuttosto prevedibile, ma non così, non giocando soltanto mezzo set. Dopo la bellissima e vittoriosa prestazione con il Castellammare di Stabia, l’Oria ha soltanto fatto il solletico all’Accademia, allo Spezzano e adesso al Gricignano. Tre squadre che con noi hanno vinto strameritatamente ma senza neanche giocare al 100%.
Adesso mancano 10 turni alla fine e purtroppo sono 10 ultime spiagge, a cominciare dal match casalingo con il Lavello. Ma tutto è possibile; due vittorie e torniamo in corsa.
Due paroline sull’Accademia e sul Gricignano. Il 30 gennaio abbiamo fatto loro un regalo grande quanto un grattacielo stoppando a sorpresa il Castellammare e questa è la riconoscenza…
Allora, se le cose stanno così, vorrà dire che fra due settimane ad Arzano perderemo apposta. Ecco.
Il viaggio verso la provincia di Caserta si rivela sereno. Simona Swarovski ritarda il proprio ingresso nel clima partita e denuncia la diligente Ivana per lecchinaggio, Giulia ripassa la fisica una volta e la puccia almeno quattro volte, Stefania (che è passata dalle doppie punte ai capelli ricci) ripassa i francesismi da enunciare in partita.
I primi problemi sorgono all’autogrill di Potenza perché la macchinetta mangiasoldi è occupata e la circostanza mal si concilia con la concentrazione da clima partita.
Ma il peggio arriva a Gricignano.
Il problema non è tanto lo shock per il manifesto del concerto di San Valentino (già passato, per fortuna) di Gigi Finizio, ossia la concorrenza di Tina & Trombetta, quanto la strana epidemia che colpisce gli abitanti del ridente Comune casertano. Chiediamo dove si trovi il palazzetto dello sport e le risposte sono straordinariamente coerenti perché ci conducono tutte nello stesso punto (il che è un bene), ma sbagliate (il che non è proprio un bene).
Per ragioni che andrebbero analizzate scientificamente, gli abitanti di Gricignano identificano il palazzetto dello sport con la villa comunale ed è lì che mandano gli ignari visitatori.
Persino sul posto, cioè alla villa, ci dicono: “Sì, il palazzetto è questo”.
“Ma… non riusciamo a vederlo… Da dove si entra?”
“Qua, qua, dal cancello verde!”
Per fortuna, Guadagnino e compagne devono essere molto popolari perché quando formuliamo la domanda in modo diverso (“Dov’è il posto dove si gioca a pallavolo?”) la gente sa a cosa ci riferiamo.
Colgo, quindi, l’occasione per rendere un servizio pubblico alle squadre che devono ancora giocare a Gricignano: seguite le indicazioni per lo stadio; il palazzetto è lì.
Se, invece, volete giocare allo scivolo e all’altalena nel parco giochi, chiedete pure del palazzetto.
La struttura che ospita gli incontri della New Volley è una di quelle in cui le foto vengono bene ed anzi rimpiango di non aver osato di più con lo zoom.
Non c’è, però, il bar e così ci allontaniamo, andando a sinistra dopo le nigeriane. Simona Swarovski era stata piuttosto perentoria nell’ordinare tre caffè e un decaffeinato puntando minacciosamente le dita verso l’interlocutore; peccato che si fosse rivolta alla persona sbagliata.
Pure io, veramente, avevo chiesto l’ubicazione del bagno ad uno degli arbitri pensando che fosse un dirigente locale; meno male che il cristiano è stato educato e non mi ha mandato affanculo.
Il Gricignano non ha attraversato un buon momento ma sembra adesso aver recuperato tutte le infortunate ad eccezione di Maria Cristina Guadagnino. La schiena dolorante impedirà all’opposto di scendere sul parquet causando un danno tecnico ed estetico alla sua formazione.
Il suo posto, veramente, sarà rilevato degnamente da Rossella Verde; in ogni caso, nel tabellino finale diamo pure 22 punti all’ex-opposto arzanese.
E c’è una spiegazione matematica. Essendo ancora più bella di tre mesi fa, bisogna formalizzare questi progressi: se all’andata i punti erano 21, oggi gliene toccano almeno 22.
Quanto sono galante.
Formazioni.
Il Gricignano schiera Carmen Brillantino in palleggio, Rossella Verde opposto, Annamaria Amitrano e Maria Boccia di banda, Antonella Salvati e Francesca Della Volpe centrali, Pina Esposito, VERA cittadina di San Giorgio a Cremano (dove il 19 febbraio 1953, esattamente 58 anni fa, nasceva Massimo Troisi), libero.
Fanno compagnia a coach Luciano Della Volpe: Maria Cristina Guadagnino, Anna Di Santi, Letizia Guadagnino e Andrea Nucete.
Quest’ultima non ha ancora smesso di cantare e ballare dal primo set della partita di andata. Io non posso saperlo; me l’hanno detto le sue compagne.
Coach Marcello Presta propone Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao di banda, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Priscilla Pisani libero.
In panchina: Valentina De Tommaso, Simona Leone e Giorgia Mastria.
Primo set
Subito Boccia e due muri di Verde (3-0); poi, però, il Gricignano spreca due occasioni e subisce un attacco di Lucrezia, tornata al suo ruolo naturale (3-3).
La bandiera oritana subisce un muro ‘ngapa da Boccia, seguito da un attacco di Verde, che non ha perso tempo a entrare in partita (5-3).
L’Oria più bello è quello in grado di imporre un break di 1-9 alle ben più titolate avversarie (salvo poi essere ripagato con gli interessi).
Lucrezia mette il pallone a terra e il Koala va a servire.
Le battute della nostra palleggiatrice sono micidiali come al solito: il Gricignano non riesce ad attaccare, Silvietta e Giulia piazzano un bel muro e la stessa Stefania trova due punti diretti (5-9).
Poi sbaglia, ma un errore in battuta ogni cinque saette (comprensive di due ace) mi sembra un’ottima media.
Sbagliano qualcosa anche le padrone di casa e Silvietta schiaccia la palla del 6-12.
Il timeout di Della Volpe è efficace; Amitrano beffa la nostra difesa con una palla appoggiata, ma Ivana è brava a mantenere integro il distacco (8-14).
Magia di Stefania, che va a segno difendendo (10-15), ma il momento di gloria della squadra celeste finisce qui. Anzi, è proprio la partita della squadra celeste a finire qui.
Gricignano impone un parziale di 15-1, roba da guiness dei primati, e il nostro punto (quello del 15-16), fra l’altro, è un servizio sbagliato delle campane.
Le mattatrici della rimonta sono Maria Boccia, che pure era stata relativamente contenuta fino a quel momento, e Francesca Della Volpe. La schiacciatrice casertana, in particolare, metterà a terra in questa fase ben 6 palloni ponendosi in pole-position per il titolo di top-scorer e confermando le ottime impressioni suscitate a Oria.
Finisce 25-16.
Secondo set
I francesismi di Marcello nell’intervallo scuotono la squadra, che parte bene piazzando un muro con Daniela e un ace con Ivana (0-2).
Le padrone di casa, però, preferiscono risparmiare ai tambureggianti tifosi gli stessi brividi del primo parziale e recuperano in un batter d’occhio: due ace e molti errori brindisini (7-3).
Dei meriti tecnici ed etnici di Pina Esposito si è parlato più volte. I lettori ignorano, però, che il libero campano è anche un’affiliata di Al Qaeda con la precisa missione di attentare alla panchina del Gricignano, simbolo dell’imperialismo e dell’oppressione delle masse sangiorgesi. Già in occasione dell’incontro di andata aveva travolto il vicecoach simulando un salvataggio difensivo. Oggi ha colpito di nuovo, senza tuttavia provocare vittime.
La rivendicazione dell’attentato è arrivata poche ore dopo attraverso l’emittente Al Jazeera, che ha trasmesso un videomessaggio di Osama Bin Laden:
“Nel giorno dell’anniversario della nascita di Massimo Troisi, Pina Esposito ha colpito una seconda volta la panchina su cui è solita sedersi, durante il giro in seconda linea, Antonella Salvati, usurpatrice del titolo di cittadina di San Giorgio a Cremano. La centrale del Gricignano ha tradito la memoria ed il ricordo del grande artista napoletano trasferendosi a Pollena Trocchia e pagherà l’affronto con una punizione esemplare.
Ma l’attentato di ieri sera è un monito a tutta l’Italia, paese di infedeli, governato da un servo dell’imperialismo americano, puttanocrate e corruttore di minorenni. Se in occasione del 17 marzo, anniversario dell’unità d’Italia, la capitale non sarà trasferita a San Giorgio a Cremano, Pina Esposito farà ruzzolare i militari del picchetto d’onore dalle scale dell’Altare della Patria a Roma.”
Sul 7-4 c’è una schiacciata del Koala, ammirevole ma irregolare perché la ragazza aveva appena servito e quindi risultava in seconda linea. Che palle tutte ‘ste regole, tutti ‘sti lacci e lacciuoli. Per questa regola, in particolare, ci vorrebbe un esonero per le palleggiatrici. Una legge ad officium. ‘Mminz’ a tante leggi ad personam, cosa sarà mai?
Poco dopo Stefania ottiene un punto regolare murando su Boccia e sollevando il consueto ditino in segno di esultanza. Il ditino è l’indice, sia chiaro (11-9).
Gricignano decolla: qualche errore nostro, un attacco di Verde e poi un ace di Brillantino con il nostro libero che sfiora il canestro. E forse sarebbe stato pure da tre punti.
Pipe di Lucrezia, ma serve a poco se poi ci macchiamo di ben 11 errori-punto nel parziale (e 25 nell’intero incontro).
Priscilla non ha più ripetuto, per ora, la partita perfetta con il Castellammare e coach Marcello le offre un po’ di riposo rischiando anche stasera la linea verde, ossia la tredicenne Giorgia.
E’ linea Verde (con la V maiuscola) anche in casa Gricignano visto che Rossella sta continuando a macinare punti grazie ad attacchi particolarmente efficaci. Oltretutto la ragazza ha anche il dono della costanza visto che ha “spalmato” i suoi 14 punti in modo uniforme in tutti i set e senza conoscere pause.
Sul 22-12 il Gricignano non può attaccare; Amitrano è costretta ad appoggiare in bagher, ma il pallone tocca il nastro e cade beffardo nell’angolino del nostro posto quattro.
L’attacco di Silvietta annulla il primo di undici set-point; è solo un rinvio perché il parziale finisce mestamente con il punteggio di 25-14.
Terzo set
Liberi in evidenza in avvio del terzo set con un salvataggio per parte e poi in evidenza si pone Giulia: prima mura, poi scavalca il blocco avversario con un bel pallonetto.
La serata di passione della nostra ricezione viene sottolineata dai tre ace quasi consecutivi del Gricignano: il primo è di Rossella Verde, gli altri due sono di Annamaria Amitrano. Ancora una volta il nastro ha sorriso al martello casertano.
Nei circoli aristocratici di Taranto si usa dire “cchiù cul’ ca sentimènd’” quando la fortuna supplisce alla bravura. Nel caso di Amitrano prevale indubbiamente la bravura, ma un po’ di fortuna non guasta.
Siamo 11-5, ma ancora è niente.
Scocca l’ora della centrale di Pollena Trocchia, Antonella Salvati: prima una fast da manuale, poi un muro.
Sul 16-5 si replica la staffetta Priscilla-Giorgia.
La piccina ha modo di giocare qualche pallone, ma l’Oria è già virtualmente negli spogliatoi: dal pallonetto di Pocahontas (5-4) all’attacco di Silvietta (20-9) occorrono ben 20 scambi prima che arrivi un punto “fatto” dalla Celeste; nel mezzo ci sono soltanto invasioni e tiri fuori del Gricignano.
Uno, in particolare, è ascrivibile ad Amitrano, che in ossequio a Gigi Finizio (“Fammi riprovare”), ha provato a beffare nuovamente in bagher la difesa brindisina.
Coach Della Volpe concede la standing-ovation a Brillantino e a Boccia, entrambe molto positive, e introduce Di Santi e Guadagnino junior.
Verde offre le ultime dimostrazioni di bravura e di freschezza e l’Oria si ritrova quando ormai è troppo tardi: muro di Giulia, ace di Stefania e attacco di Silvietta (23-12).
L’ultimo punto è una fast di Antonella Salvati (25-13).
In attesa di conoscere i risultati di San Pietro e di Battipaglia, il Gricignano rilancia le proprie quotazioni nel borsino della classifica.
L’Oria è… ehm… matematicamente fuori dalla lotta per la B1 (per la cronaca l’Arzano e il San Pietro sono matematicamente salvi…).
Ci si consola da “Zii Rafele”, una pizzeria-paninoteca locale piuttosto spartana nell’aspetto ma decisamente apprezzabile nella sostanza. I panini sono ottimi e abbondanti e la pizza di Spazzolino resterà nei nostri ricordi migliori.
Se il viaggio d’andata era risultato tranquillo, non altrettanto può dirsi per il ritorno.
Il presidente, tanto per cominciare, litiga con il casello autostradale. Non con il casellante, proprio con il casello.
Nell’altra autovettura, le quattro ore del viaggio sono caratterizzate dalla ridarella del Koala, dal primo all’ultimo minuto. Chissà, forse per curarle i crampi allo stinco, Swarovski le ha fatto il solletico invece delle manipolazioni che si praticano in questi casi.
Tabellino: Gricignano-Oria 3-0 (25-16, 25-14, 25-13)
New Volley Gricignano: Guadagnino M.C. 22, Salvati 5, Boccia 14, Di Santi 0, Brillantino 2, Amitrano 11, Della Volpe 7, Guadagnino L. 0, Verde 14, Nucete X Factor NE, Esposito 10 e lode (L) – All. Della Volpe.
Muri-punto 7, Aces 7, errori in battuta 8.
Punti-fatti: 50 (66,7%), errori-punto avversarie 25 (33,3%).
Oria: Guacci 5, Gallo Ingrao 3, Basile 3, De Tommaso NE, Lonoce 1, Mastandrea 8, Liace 4, Leone NE, Pisani (L), Mastria (2L) – All. Presta.
Muri-punto 5, aces 3, errori in battuta 6.
Punti fatti 24 (55,8%), errori-punto avversarie 19 (44,2%).
“Fette di torta” su 118 scambi: PF Gricignano 42,4%, EP Oria 21,2%, PF Oria 20,3%, EP Gricignano 16,1%.
Arbitri: Claudio Rossi e Aldo Mormone.
Altri risultati: Arzano-Accademia BN 3-0, San Pietro Vernotico-Caserta 3-0, Battipaglia-Stabia 2-3, Livi Potenza-ASCI Potenza 2-3, Lavello-Spezzano 3-0, Trepuzzi-Turi 1-3.
Classifica: Arzano 48; San Pietro Vernotico 45; Stabia 37; Gricignano 31; Accademia BN 30; Caserta 29; Livi Potenza 22; ASCI Potenza 21; Spezzano 18; Battipaglia e Turi 14; Trepuzzi 13; Lavello 9; Oria 5.
Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 230,00; Gricignano 80,00; Turi 50,00; ASCI Potenza, Oria e Stabia 40,00; tutte le altre 0,00.
Giornata importante: Caserta consolida il primato con altri 80 euri (l’addetto agli arbitri ha interpretato in modo creativo il proprio ruolo), Gricignano occupa la seconda piazza con 80 euri (ripetute offese alla coppia arbitrale) e Castellamare di Stabia si affaccia in classifica per ragioni strutturali (lo spogliatoio degli arbitri era privo di idromassaggio e il parquet aveva una porzione sconnessa).
Prossimo turno: Oria-Lavello, domenica 27 febbraio, ore 18.00.