CUTROFIANO-ORIA 0-3

27 marzo 2017

Sabato 25 marzo 2017 – ore 18.30

Ed eccoci a Cutrofiano, prestigioso palazzetto pugliese tra le cui mura sono transitate squadre di serie A e squadre di serie B. Nel 2011 è transitata anche Paola Faloia a dare lustro e gloria a questo tempio dello sport.

La serie B1 è l’attualità. Lo sa bene Ida, che ha giocato qui per un mese in quella che è stata la sua penultima esperienza da giocatrice. L’ultima è quella futura, quella per cui la sto implorando da mesi: lascia la panchina e scendi in campo, fosse pure per una sola partita, un solo set, un solo scambio. Regalaci questa emozione.

L’attualità è la squadra che si sta allenando nel pomeriggio agli ordini di mister Carratù. Che piacere rivedere Viviana Vincenti nella nostra regione. Che piacere vedere Martina Mighali con le colleghe di B1; se si sta allenando, presumo che non sarà della partita e che il suo nome sul Camp3 sia solo terrorismo psicologico.

Non giocherà, in effetti. Troppo impegnata ad autografare il suo primo calendario.

Sugli spalti c’è anche Sara Della Rocca, una delle mie giocatrici preferite per quello che fa in campo e anche a bordo campo.

Un suo gesto scaramantico alla vigilia dei play-off di B2 ai tempi dell’Assi dovrebbe essere adottato quale logo della Fipav pugliese.

Ma la sua presenza solleva un interrogativo esistenziale: adesso cosa faccio? Filmo le azioni della partita o lascio la videocamera fissa su di lei?

Filmerò la partita ma mi assicurerò le sue prestazioni professionali per i prossimi dieci anni grazie ad un contratto improvvisato sul momento. Alla società non costa niente. Dato che ho la delega al ritiro della pensione di mia zia; la girerò a lei.

Mi siedo. Arriva coach Quarta, spettatore disinteressato.

Arriva anche Alessandro Rillo. Gli chiedo di imporre le mani sulla mia macchina fotografica per effondervi il suo talento professionale. Il miracolo avrà luogo: invece delle mie solite cacate di foto, scure e granulose, oggi scatterò immagini nitide e quasi professionali, nonostante la distanza dal parquet.

E veniamo alla partita.

Abbiamo vinto a Tuglie, abbiamo respinto l’assalto del Noci. Ora ci attendono una specie di spareggio per il secondo posto con lo Spongano (fermo restando il pericolo Tuglie, che è sempre lì) e una partita per la gloria contro la capolista Mesagne.

Come affrontare il Cutrofiano?

I pericoli principali sono la sottovalutazione e l’appagamento.

Coach Ida lo sa e – non a caso – spedisce sul parquet il sestetto titolare del girone d’andata. Non è tempo di esperimenti né di licenze-premio. Si resta sott’ aa sferza – come direbbe Alberto Sordi.

Oltretutto il Cutrofiano è una squadra di giocatrici che, pur con un’età media estremamente bassa, all’andata aveva creato qualche difficoltà. In tre mesi e mezzo è facile immaginare ulteriori progressi tecnici, soprattutto se alla guida di questo gruppo c’è un tecnico particolarmente bravo con le giovani pallavoliste.

Da questo punto di vista, quello tra Ida e Perinelli mi sembra un bel derby tra due allenatori-educatori.

Formazioni.

Magic Project Cutrofiano: Giorgia Natalizia in palleggio, Giorgia Ascalone opposta, Nicoletta Gemello e Matilde Serafini di banda, Delizia Marra e Maya Bardoscia centrali, Carola D’Onofrio libero.

A disposizione di coach Andrea Perinelli: Martina Gorgoni, Benedetta Maizza, Letizia Politano ed Elisabetta Potì.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Aurora Capone, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Primo set

L’Oria inizia a servire alcuni tipici prodotti della casa, come le pipe di Amy e i primi tempi di Dalhis. Dall’altra parte la diagonale Giorgia-Giorgia fa sfaville e non basta la bravura della terza Giorgia in campo (la nostra) a limitare i danni (4-3).

Il divario tecnico a nostro favore c’è e quando, poco dopo, metteremo un po’ di pressione, riusciremo a dilagare con un lungo break (4-11).

Ma le motivazioni sembrano essere diverse: per noi la partita appare come una pratica da sbrigare, possibilmente senza troppi intoppi, per poi concentrarci sulle due settimane di fuoco (Spongano, Mesagne, Coppa Puglia).

Le ragazze del Cutrofiano giocano con grande determinazione e non credo che l’obiettivo sia soltanto la salvezza senza play-out (possibile). Credo che la motivazione principale sia migliorarsi ancora individualmente e crescere ancora come squadra. E le ragazze di Perinelli lo stanno facendo nel modo giusto, giocando veramente molto bene sia sul piano tecnico che sul piano caratteriale.

Brava Ascalone e si sapeva. Molto bene anche Serafini. La ricezione non sempre impeccabile ha limitato l’utilizzo delle centrali, ma, quando è stato possibile, le due ragazze hanno esibito colpi da antologia. Per non parlare del libero D’Onofrio, forse la migliore in campo.

Discorso a parte merita la giovane palleggiatrice Giorgia Natalizia: contro una squadra forte come la nostra la partita non è facile, ma la piccina dimostra di possedere un grande talento e un tocco ammirevole.

Un Oria sornione, comunque, amministra il vantaggio con autorevolezza.

Secondo tocco di Miriam (10-17).

Ace di Bardoscia, dotata di un servizio micidiale (12-17).

E’ a questo punto che Viviana Vincenti, fatta la doccia, viene a sedersi sugli spalti. Come per magia, sul parquet è un trionfo di centrali: muro di Dalhis, primo tempo di Marra, muro di Marra (15-20).

Giada attacca, la difesa tenta il salvataggio, ma il pallone si proietta oltre la linea accompagnato dall’attento sguardo della nostra opposta (16-22).

Nel finale, Chiara lascia a qualche compagna la delega alla difesa e si fa carico dei due attacchi che chiudono il parziale (19-25).

Secondo set

L’Oria riparte con un buon ritmo: muro e attacco vincente di Amy, fast di Monica, muro di Giada e attacco di Dalhis da posto due in un contesto di miscatigghij (3-7).

Cambi tra le padrone di casa: entrano Potì nel ruolo di baby-sitter e Politano quale alternativa d’attacco. Vedo che l’ex giocatrice della Nike Lecce ha conservato i copribraccia fosforescenti.

Le salentine sfiorano il pareggio approfittando di un Oria non proprio al massimo della tensione agonistica (10-12).

Quando, però, difendiamo secondo i nostri standard abituali, costruiamo il gioco con l’acume di Miriam e attacchiamo con buone percentuali, l’incontro torna sotto controllo.

Brava Giorgia in difesa; brava Amy ovunque (top-scorer anche stasera con 15 punti finali).

Giorgia ci prova anche in attacco grazie ad uno schema che prevede la finta della centrale e il tentativo in bagher del nostro libero. Uno schema programmato, è chiaro.

A parte le strategie creative, c’è soprattutto l’esempio di Monica, che gioca contro il Cutrofiano con la stessa grinta che utilizzerebbe in una finale olimpionica.

In attacco è una serata felice anche per Giada e Chiara (13-21).

Le padrone di casa reagiscono con orgoglio: muro di Natalizia con conseguente urlo di gioia che viene udito fino a Santa Maria di Leuca e doppio ace di Potì (18-21).

Il rimbalzo di una ricezione errata termina sulla capa di Ida.

Come la macchina fotografica miracolata da Alessandro, come le centrali che brillano se illuminate dalla luce di Viviana, così questa pallonata sulla testa della nostra allenatrice è un altro segno del cielo. Gli dèi dei volley stanno dicendo a Ida: togliti la tuta e gioca un paio di scambi. Regala qualche perla tecnica al tuo popolo adorante.

Io la vedo così.

In realtà, temo che i due ace subìti abbiano scatenato in Ida pensieri di altra natura, che si esprimono senza parole ma con qualche occhiataccia fulminante.

Ida punta sulla linea verde ed introduce Martina Medico, che tuttavia non ha molte opportunità di giocare visto che, come all’andata, questo è il momento in cui si concentrano errori in battuta reciproci.

Chi non sbaglia è la nostra capitana: suoi il primo tempo e il muro che chiudono il set (19-25).

Terzo set

Brutto avvio di parziale. Le difese fanno il loro dovere; per il resto il gioco è spezzettato da errori e infrazioni.

Doppietta di Monica, che dà una scossa alla squadra (5-7).

Replica di Ascalone (attacco ed ace) e Politano (8-7).

Nonostante il punteggio finale, questo sarà il set più combattuto, almeno per tre quarti.

L’Oria tenta la fuga con un break da 5 (Monica, Amy e Chiara), poi incorre in 3 errori-punto consecutivi ed è tutto da rifare (11-12).

Splendido lungolinea della Vichinga, ma Cutrofiano pareggia per l’ultima volta (15-15).

A questo punto Monica lancia lo sprint con un muro ed un primo tempo di millimetrica precisione (16-18).

Dopo l’ace di Giada, Amy si fa carico di mettere a terra gli ultimi palloni; vince l’Oria col punteggio di 17-25.

Le squadre restano alcuni minuti sul parquet. Per il Cutrofiano è una prassi; per l’Oria c’è un inconsueto discorso presidenziale a reti unificate.

Sulle giovani padrone di casa mi sono già soffermato: la media di 9,3 errori-punto a set è un fisiologico problema legato alla crescita e all’inesperienza; per il resto, le piccine (pur prive di Palumbo, Mighali, Larva e con Maizza a mezzo servizio) hanno dimostrato grande bravura e notevoli potenzialità.

Nell’Oria forse è mancata un po’ d’intensità, ma credo che alla fine le nostre ragazze abbiano fatto egregiamente il proprio dovere. La pratica è stata evasa, l’undicesima vittoria consecutiva raggiunta e questo conta.

Fra otto giorni a Oria c’è uno Spongano lanciatissimo. Poi andremo a Mesagne dalla capolista e poi ci sarà la final-four di Coppa Puglia (ossia, nuovamente Mesagne ed eventualmente Spongano).

Ma facciamo un passo alla volta. Contro la “palleggiatrice divina”, contro le saette di Apa, contro l’americana più alta delle colonne di Brindisi, contro la brasiliana del Salento, contro tutto il resto, serve il grande cuore del pubblico di Oria.

Comunque vada, domenica sarà spettacolo, ma perché fermarsi sul più bello? Riempiamo il palazzetto e trasciniamo le nostre giocatrici verso la gloria!

Tabellino: Cutrofiano-Oria 0-3 (19-25,  19-25,  17-25)

Magic Project Cutrofiano: Gorgoni NE, Gemello 0, Maizza 0, Politano 3, Ascalone 9, Natalizia 1, Marra 4, Serafini 9, Bardoscia 3, Potì 3, D’Onofrio (L) – All. Perinelli.

Muri-punto 3, ace 5, errori in battuta 11.

New Volley Oria: Medico 0, Liguori 8, Turchiarulo NE, Greco 1, Bacca NE, Casalino 10, Leone 15, De Pascalis 8, Limonta 6, Capone NE, De Paola NE, Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 8, ace 4, errori in battuta 10.

Arianna ha preso 30 in Zeppologia di casa Deandri.

Arbitri: Scarciglia e Marsano.

Altri risultati: Mesagne-Trepuzzi 3-0, Noci-Tuglie 2-3, Spongano-Monteiasi 3-0, Putignano-Nardò 3-0, Frascolla TA-Castellaneta 3-1, Casarano-Ostuni 1-3.

Classifica: Mesagne 63; Oria 55; Tuglie e Spongano 51; Noci e Putignano 39; Frascolla TA 34; Castellaneta 28; Cutrofiano 23; Nardò 18; Trepuzzi 17; Ostuni 13; Monteiasi 10; Casarano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 72,00; Noci 55,00; Monteiasi 35,00; Ostuni 30,00; Oria 25,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.

Ahimé, siamo entrati in classifica: multa di 25 euri alla nostra Oria per aver due tifosi rivolto frasi offensive nei confronti dei tesserati in panchina (e scusandoci credo di interpretare l’intendimento della società). Quindi, siamo in zona play-off anche in questo speciale torneo.

Entra in classifica anche l’Orchidea Monteiasi: 35 euri per avere i propri tifosi rivolto frasi offensive nei confronti dell’arbitro a fine gara.

Prossimo turno: Oria-Spongano, domenica 2 aprile, ore 18.30.


ORIA-GALATINA 1-3

14 dicembre 2015

Effetto Serra

Domenica 13 dicembre 2015 – ore 18.30

La classifica del Galatina era bugiarda e almeno 3 indicatori avrebbero dovuto metterci in allarme: il calendario, la rosa e l’allenatore.

Il calendario. A parte il Tricase, le gialloblù hanno già affrontato tutte le grandi (e quasi soltanto le grandi): Mesagne, Tuglie, Assi Brindisi e Spongano.

La rosa. Sì, c’è stata una rifondazione che ha visto partire talenti come Clementi, Bruno, Lia, Pica e Sanasi; ma sono rimaste due delle migliori promesse del volley pugliese, Ascalone e Mighali, oltre alla capitana Serra. Tutte centrali, è vero, ma non si riparte proprio da zero.

L’allenatore. Ammesso pure che si ripartisse da zero o dal roster della scuola materna di Galatina, un allenatore capace come Perinelli sarebbe riuscito, con i tempi dovuti, a forgiare una squadra come si deve.

Paola Palumbo

Quello che non sapevo è che in questi primi due mesi c’era stata anche un’alternanza di assenze e soltanto contro di noi il Galatina ha potuto riunire la truppa al completo per la prima volta. Il nostro solito culo…

Esordio casalingo per il nuovo coach oritano, Tony Maggiore, reduce da brillanti esperienze con le giovanili di San Vito dei Normanni.

Del tabellone si occupa Giusy.

Se la scaramanzia è una scienza esatta, credo che l’assenza dei cani che avevano allietato le prime tre esibizioni casalinghe sia un errore imperdonabile.

Eleonora Calamo

Formazioni.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Mariaelisa Marrazza opposta, Simona Bianco ed Eleonora Calamo di banda, Amy Leone e Federica Peluso centrali, Valeria Scarcia libero.

A disposizione di coach Tony Maggiore: Sara Zanzarelli, Francesca Oggiano, Désirée Calderone e Daria Spina.

Magic Volley Galatina: Paola Palumbo in palleggio, Mara Serra ovunque, Nicoletta Gemello e Matilde Serafini di banda, Giorgia Ascalone e Martina Mighali centrali, Sara Mengoli libero.

A disposizione di coach Andrea Perinelli: Chiara Malorgio, Silvia De Paolis, Giulia Cirfera, Rosaria Serafini, Mara Bardoscia e Carola D’Onofrio.

Valeria Scarcia

Primo set

I tre elementi di maggior qualità del Galatina, come già anticipato, sono tutte centrali ma devono tutte giocare; è l’intramontabile Serra a sacrificarsi ed a giocare da opposta. E’ un’opposta tuttofare, in verità: riceverà, difenderà, attaccherà anche dal centro e da sinistra, riparerà la caldaia, poterà le piante del cortile e dirigerà il coro di canti natalizi in Cattedrale.

Anche l’Oria è ricco di giovani creature e sono proprio loro a siglare i primi punti: Eleonora e Federica, in particolare (3-1).

Con il contributo delle più esperte Mariaelisa ed Amy (che annovero tra le esperte ma ha pur sempre 20 anni…), ci assestiamo sul 9-6.

Mariaelisa Marrazza

Il Galatina non è una squadra materasso e lo sta dimostrando, ma l’Oria sembra in grado di amministrare il vantaggio: arriva il momento del secondo tocco di Annacarla; Mariaelisa continua a martellare; il nastro ci dà una mano in battuta. Insomma, c’è anche la fortuna; tutto sembra andare per il verso giusto.

La svolta è sul 12-9.

Break da 6 per il Galatina con Serra mattatrice e Gemello che rompe il ghiaccio. Ace di Serafini a sottolineare il permanere delle nostre sofferenze in ricezione (12-15).

Matilde Serafini

Entra temporaneamente Saretta, ma facciamo fatica a raddrizzare il set, anche perché Mighali ci impone il quarto muro-punto di squadra. La talentuosa centrale salentina scarica anche due primi tempi consecutivi (17-21), ma Amy ci riporta sotto (20-21).

Sul più bello evaporiamo: due attacchi vincenti di Serafini, un punto per Ascalone ed ace conclusivo di Mighali (20-25).

Il primo set è del Galatina.

Secondo set

Anche se non riusciamo a contenere Ascalone, la reazione oritana c’è ed è anche molto determinata. Bene Eleonora, bene Annacarla, bene Mariaelisa nonostante tre spettacolari salvataggi di Serafini, bene Amy e bene Simonina al servizio (10-5).

Annacarla Cozzetto

Questa volta è il tecnico ospite a dover correggere la ricezione e lo fa delegando il compito a Silvia De Paoliskova. Oltre che in ricezione, la nuova entrata si mette in luce anche al servizio, ma, per fortuna, Amy impedisce che il vantaggio venga annullato.

Purtroppo dobbiamo soccombere allo show di Palumbo, che prima ci mura e poi ci trafigge con due ace consecutivi (17-18).

La grinta di Eleonora da posto quattro e l’efficacia di Amy in battuta risollevano la New Volley (20-18), ma sino alla fine c’è da sudare.

De Paolis si ambienta subito sul parquet oritano avendo acquisito dimestichezza con i climi siberiani; nel frattempo la palleggiatrice ospite incappa in una doppia. Le compagne contestano la decisione arbitrale, ma credo che abbia ragione Mino quando rileva che la palla “s’ha ‘ntortigghiàta tra le mani”.

Simona Bianco

Sul 23-21 ci affidiamo con successo ai sapienti colpi di Amy e Mariaelisa (25-20).

Non è l’Oria più bello possibile, ma non è neanche un Galatina da zero in classifica. Stasera è meglio mettere da parte le aspettative di volley-champagne (di cui pure abbiamo dato dimostrazione in vari momenti del campionato); la partita è complicata e ci saranno da sudare sette camicie.

Intanto scopro che le prestazioni di alcune nostre giocatrici sono oggetto di scommesse. L’over 20 punti di Amy ha un’ottima quotazione.

Amy Leone

Terzo set

Si inizia con un pittoresco primo tempo in semigiravolta di Serra, seguito da una magia di Amy, che, da posto due e con un colpetto spiazzante, mette palla a terra.

Ai punti di Ascalone e Serra replica per due volte Eleonora, sempre molto carica in avvio di parziale (3-3).

Poi calano le tenebre.

I nostri attacchi finiscono tutti fuori misura; i loro ci trafiggono senza pietà (particolarmente prolifiche Mighali e Serafini).

Desy entra e muove subito il punteggio, ma a quel punto è la ricezione ad andare definitivamente in tilt con gli ace di Palumbo (“culo e sentimento”, ma non in quest’ordine).

Sul 6-16 entra anche Francesca. Forse lo scopo era di restituire lucidità in retrovia; la piccina, invece, si distingue soprattutto per due attacchi efficaci dalla banda (9-16).

Mara Serra

Mara Serra corre da una parte all’altra del campo. Difende, attacca, incita, consola. Credevo che la sua presenza servisse ad influenzare le piccine agevolandone la maturazione attraverso il buon esempio; mi sa tanto che è la presenza delle piccine a influenzare la Serra agevolandone il ritorno alla fase adolescenziale. Infatti, lungi dal sentirsi un’austera e nobile predicatrice di volley, la capitana galatinese dà tutta l’impressione di divertirsi come non mai.

A fine-set, alla fine di questo orribile set, esulta come se avesse vinto la Champions League.

Il punteggio è imbarazzante e mi auguro che Giusy riesca a manipolarlo sostituendo il nostro 11 con un più presentabile 21. Si tratta solo di premere un tasto.

Tabellone creativo

Quarto set

Il quarto parziale è straordinariamente equilibrato, soprattutto all’inizio. L’alternanza di punti è quasi perfetta: senza il rally point system, il 12-11 sarebbe un 1-1.

Il Galatina ha trovato fiducia e sicurezza, ma l’impressione è che adesso l’Oria stia lottando contro sé stesso, sfidando quella brutta sensazione che ti coglie quando sai che puoi fare meglio ma non riesci a farlo.

Valeria Scarcia

Eleonora va a segno ripetutamente e conclude la partita in crescendo, Pel attacca con successo da posto due, Amy è la solita macchina da punti e Mariaelisa rientra prepotentemente in partita. Buono anche il lavoro di Annacarla, encomiabili alcune difese di Valeria e bene anche Simonina, che non si fa ingabbiare dal muro leccese.

Ma sbagliamo tanto, troppo. Sei errori in battuta e 11 errori-punto soltanto in questo set. E la ricezione proprio non si aggiusta.

Senza nulla voler togliere al Galatina, credo che questo set sia stato il nostro regalo di Natale anticipato.

L’Oria appare teso, nervoso. Ogni punto sembra una rivalsa per il punto sprecato nello scambio precedente. Le esultanze sono rabbiose.

Giorgia Ascalone

Il Galatina ha un approccio più disteso: sa pungere quando è il momento ed i nostri omaggi incrementano la serenità.

Eppure non stiamo giocando male. Anzi, alcuni scambi sono strepitosi per tecnica e tenacia. E’ che la nostra bravura si spreca per rincorrere noi stessi.

Il set prende una brutta piega sul 17-17, quando sbagliamo l’ennesimo servizio, incassiamo l’attacco di Gemello e subiamo il dodicesimo (e penultimo ace) dell’incontro.

Mariaelisa scavalca la difesa ospite, poi, però, cediamo altri 3 scambi consecutivi (18-23).

Sembriamo spacciati, ma sfioriamo il miracolo proprio nel momento più buio: Mariaelisa a segno da posto due ed ace di Federica.

Mariaelisa Marrazza

Palumbo vince un duello a rete, ma una duplice magia di Amy (prima di forza poi d’astuzia) annulla i primi due set-point: 22-24.

Ancora: 2 ace consecutivi di Mariaelisa e si torna in parità: 24-24!

Poi abbiamo anche la possibilità di attaccare, ma Galatina difende e replica con Mighali (24-25).

La giovane centrale salentina va in battuta e sfrutta il fondamentale come meglio non avrebbe potuto: 24-26.

Match point

Mighali e Ascalone (due gioielli ‘ste piccine) chiudono rispettivamente a 14 e 12 punti, più di Serra, che si ferma a 10. Perché “effetto Serra”, dunque? Perché credo che, a prescindere dal pallottoliere, la capitana sia stata comunque l’anima e l’ispiratrice di questo successo e di questa squadra.

L’Oria deve fare tesoro di questa sconfitta, piuttosto autolesionistica, senza comunque dimenticare le cose positive che ci sono state (a cominciare dallo score di Amy). Abbiamo un potenziale che non riusciamo a sfruttare appieno. Purtroppo il tempo stringe e sabato c’è una partita difficilissima in cui dobbiamo assolutamente cercare di prendere punti. Crediamoci. Possiamo.

Federica Peluso

Tabellino: Oria-Galatina 1-3 (20-15, 25-21, 11-25, 24-26)

New Volley Oria: Zanzarelli 0, Marrazza 14, Cozzetto 2, Peluso 5, Oggiano 2, Bianco 2, Calderone 1, Leone 22, Spina NE, Calamo 13, Scarcia (L) – All. Maggiore.

Muri-punto 3, ace 11, errori in battuta 10.

ASD Magic Volley Galatina: Malorgio NE, Gemello 9, Ascalone 12, Mighali 14, Serra 10, Palumbo 6, De Paolis 1, Cirfera NE, R.Serafini NE, M.Serafini 13, Bardoscia NE, D’Onofrio NE, Mengoli (L) – All. Perinelli.

Muri-punto 5, ace 13, errori in battuta 7.

Arbitri: Mandrillo e Annoscia.

Amy Leone

Altri risultati: Mesagne-Spongano 3-1, Tricase-Assi Brindisi 3-1, Tuglie-Alessano 3-1, Noci-Castellaneta 3-2, Minervino-Nardò 0-3.

Si è grattato la pancia: San Cassiano.

Classifica: Mesagne 24; Tricase* 22; Tuglie 20; Assi Brindisi 16; Spongano 15; Nardò* e San Cassiano* 12; Noci* e Castellaneta* 11; Alessano* 10; Oria* 6; Galatina* 3; Minervino* 0.

(*) Tricase, Nardò, San Cassiano, Noci, Castellaneta, Alessano, Oria, Galatina e Minervino hanno giocato una partita in meno.

Martina Mighali

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): San Cassiano 85,00; Spongano 80,00; Mesagne 30,00; tutte le altre 0.

Spongano sfiora l’aggancio in vetta: 50 euri per ingiurie, minacce e strattonamento dell’arbitro da parte di un tifoso ed altri 30 euri per la sospensione di un dirigente (frasi offensive e minacce).

Prossimo turno: Alessano-Oria, sabato 19 dicembre, ore 18.30.


ORIA-GALATINA 0-3

10 marzo 2015

Il coraggio nell'emergenza

Domenica 8 marzo 2015 – ore 18.30

“Nulla da perdere, tutto da guadagnare” – avevo scritto a conclusione del precedente articolo riferendomi alla partita di oggi con il Galatina.

Non avevo considerato la salute.

Il percorso di avvicinamento all’incontro non è stato molto felice da questo punto di vista: Giulia bloccata e due titolari con la febbre che comunque provano a scendere in campo. E il peggio deve ancora venire (verrà nel primo set).

Data la situazione, provo a consolarmi con un’altra riflessione: o giocheremo bene e allora l’incontro sarà emozionante oppure – viste le premesse – almeno si potrà ammirare dell’ottima pallavolo, sia pure nell’altra metà campo.

Mara Serra

Il Galatina, infatti, è una squadra che ha destato grande impressione all’andata: ottime individualità, ma soprattutto un gioco ben organizzato, fluido, efficace. Il primato in classifica non è certamente casuale.

Bisogna anche aggiungere che si tratta di giocatrici molto corrette e stasera avremo un’ulteriore conferma anche in tal senso.

L’unica anomalia è che le “ragazzine” di 15 anni ne dimostrano 25 e quelle di 25 anni ne dimostrano 15. Nel primo caso penso alla struttura fisica ed alla maturità, nel caso delle venticinquenni mi riferisco al solo aspetto fisico, decisamente adolescenziale. Forse è per questo che si chiama Magic Volley.

Alessandra Loria

Tornando a noi, comunque, c’è il desiderio di dare continuità alle ottime prestazioni del girone di ritorno: in questo ciclo terribile (Mesagne, le due capolista e – prossimamente – la quarta e la terza in classifica) stiamo facendo la nostra figura: i progressi sono tangibili e costanti; sarebbe bello averne un’ulteriore conferma.

Formazioni.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Morgana Gallo di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

Ivana Gallo Ingrao

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco.

A indisposizione di coach Marcello Presta: Giulia Moretto.

Magic Volley Galatina: Giulia Clementi in palleggio, Benedetta Bruno opposta, Francesca Pica e Francesca Lia di banda, Elisabetta Potì e Mara Serra centrali, Demelza Sanasi libero.

A disposizione di coach Andrea Perinelli: Giorgia Ascalone, Paola Palumbo e Martina Mighali.

Francesca Pica

Prima della partita, nei referti arbitrali compare un’entità misteriosa: un nome sconosciuto ad entrambe le squadre. Dopo l’esame del DNA si accerta che sarebbe figlia nostra, ma comunque non c’è.

Primo set

Si comincia con un bel muro di Giusy. Vorrebbe essere un messaggio, un avvertimento: a Oria non sarà una passeggiata, neanche per la capolista. Se volete i tre punti, dovrete passare sul mio corpo!

Cosa che, in effetti, avverrà fra qualche scambio…

Dopo il punto di Potì, piazziamo una palletta con Ivana, attacchiamo efficacemente con Giada e incameriamo un’infrazione avversaria. Ottimo avvio (4-1); la New Volley non è in soggezione.

Alessandra Loria

Commettiamo qualche errore, ma teniamo il ritmo con Giada e con Giusy, prima di subire l’ace di Serra (7-8).

Il ritmo è intenso e la concentrazione alta; è una partita subito appassionante.

Purtroppo a questo punto avviene lo scontro fortuito tra Giusy e Francesca Pica. La nostra centralona cade a terra ed appare subito evidente che la botta è stata pesante. Una fetta di Groenlandia viene trasformata in gas e spruzzata sulla caviglia di Giusy, ma purtroppo la nostra generosa atleta deve lasciare il parquet.

L'infortunio di Giusy

In panchina c’è solo Simonina, che quest’anno non ha ancora disputato un solo scambio e probabilmente non ha mai giocato da centrale nella sua vita.

Come talvolta avviene nel mondo dello sport, un evento negativo ha l’effetto di rendere ancora più coesa una squadra. Le nostre ragazze reagiscono nel modo migliore possibile: moltiplicando gli sforzi e compensando con il cuore e con la grinta quello che la sfortuna ci ha tolto sul piano tecnico. E’ una reazione da applausi (che infatti non mancheranno a fine gara, nonostante il risultato).

Morgana Gallo

Subiamo un parziale di 1-5, ma non dobbiamo fermarci alle apparenze: si tratta di un bell’attacco di Morgana e di 5 errori-punto nostri (8-13). L’errore-punto, di solito, non è un motivo di vanto, ma in questo caso va interpretato in modo diverso: stiamo ricevendo bene, soprattutto stiamo difendendo con il coltello fra i denti e ci stiamo anche costruendo le occasioni per contrattaccare. E’ vero, alla lunga sbagliamo le conclusioni, ma siamo vivi. Più vivi che mai!

Teniamo anche conto di chi abbiamo di fronte: una squadra con una difesa eccellente, con un libero spettacolare ed un’organizzazione di gioco molto efficace (e tre attaccanti che in tutto il parziale non manderanno fuori o in rete un solo tiro).

Francesca Lia

L’ace di Simonina propiziato dal nastro è un altro bel segnale: sulla nuova entrata forse c’è la belevolenza degli dei del volley. Sanno che abbiamo pagato il nostro tributo alla sfiga e adesso forse saranno più indulgenti.

Dopo gli attacchi di Federica e di Giada, sfioriamo addirittura il pareggio (13-14), poi subiamo i punti di Lia, Serra e Potì, e infine lasciamo che sia Giada a dare spettacolo con due conclusioni strepitose (15-17).

E’ bene che si sfoghi adesso perché dal prossimo parziale dovrebbe riadattarsi al ruolo di centrale.

Giada De Pascalis

Ahimé, nonostante la prova d’orgoglio delle nostre creature, il finale è dominato dal Galatina, in cui si mettono in evidenza l’esperienza di Serra e soprattutto l’esuberanza di Lia, autrice di ben 4 punti nella stessa rotazione (16-25).

Secondo set

Nell’Oria c’è lo scontato cambio di ruoli: Giada torna al mestiere di centrale, Simonina passa al più congeniale posto due. Unico, piccolo, trascurabile dettaglio: Giada non gioca e non si allena da centrale dal maggio scorso, Simonina ha esperienza di opposta soltanto nei campionati giovanili. Speriamo bene.

Vecchio ruolo

L’Oria d’emergenza non delude: le ragazze giocano col sangue agli occhi, si buttano su ogni pallone e riescono persino a non far degenerare la foga agonistica in conclusioni affrettate. Sono fantastiche. Interpretano il momento delicato nel modo migliore. Basta questo loro atteggiamento per dare un senso alla partita e addirittura alla stagione! Sì! E’ valsa la pena di vivere solo per vederle giocare così questa sera. Che cuore!

Non stiamo crollando sotto i colpi della capolista, e questo è già un bel risultato.

Il set è in equilibrio, e questo è già un mezzo miracolo (6-6).

Passiamo addirittura in vantaggio (11-9), e a questo punto occorre che alle nostre giocatrici venga assegnato il premio Nobel per la pallavolo e per il coraggio, un Nobel da creare ad hoc.

Prudenza

Gli attacchi vincenti sono pochini ed in effetti gli score personali non saranno particolarmente elevati a fine gara. Ma, come ho già detto, non credo che sia demerito delle attaccanti quanto merito di difese strepitose. Su entrambi i fronti, bisogna riconoscere.

Il Galatina ribalta il risultato con un break da quattro (13-15); l’Oria rimedia grazie alle epiche difese di Giorgia e agli attacchi risoluti di Federica (19-18)!

Federica Imperatore

Un’avversaria sino a questo momento (stranamente) poco prolifica, Benedetta Bruno, decide di concentrare negli scambi finali del parziale alcuni saggi del suo indiscusso talento. Con un movimento verso l’esterno spiazza tre brindisine trascinandole verso di sé e poi mette a terra una diagonale strettissima nella direzione opposta.

Poi Ivana scarica una palletta che viene difesa col palmo della mano a terra e nell’azione successiva c’è il muro salentino. Le nostre protestano ritenendo che il pallone abbia toccato il parquet.

Benedetta Bruno

Ma a mettere la parola fine al parziale, nonostante scambi lunghi e difese a ripetizione da parte di Giorgia, Morgana e Simonina, è una delle due ragazze del ’99 in campo coinvolte nel Progetto Piramide (Mighali, subentrata a Potì, e la nostra Giada). E’ Mighali a infilare due primi tempi consecutivi: forti, precisi e autorevoli.

Galatina si aggiudica anche il secondo set, ma l’Oria ha retto il confronto sino al 19-18 ed anche i 7 punti finali consecutivi non sono stati affatto una formalità per le nostre valenti ospiti (19-25).

Terzo set

Ace di Clementi, muro di Giada, attacco di Pica e poi scatto oritano con Ivana, Simonina ed Ale, quest’ultima direttamente in battuta (5-2).

Simonina bianco

Coach Perinelli introduce la terza ragazza “piramidale” del ’99, Giorgia Ascalone, ma all’inizio sono le più esperte Serra e Lia a tirare le castagne dal fuoco riportando l’incontro in equilibrio (6-7).

Sanasi salva, Clementi crea e Pica conclude.

Galatina allunga (7-11) e Marcello chiama il time-out.

Il tecnico oritano, se non altro, non si pone il problema di eventuali cambi visto che la panchina è rimasta desolatamente vuota. Ci sarebbero le cameriere di un bar di piazza Manfredi, che iniziano ad effettuare il riscaldamento dietro il bancone, ma poi si preferisce mantenere l’assetto con cui abbiamo cominciato il parziale.

Del resto, il gioco continua ad essere apprezzabile.

Giulia Clementi

Splendida Federica, che dimezza lo svantaggio con tre punti frutto di tecnica e d’astuzia (10-12). A fine gara sarà la nostra miglior realizzatrice.

Sbagliamo un servizio, ma Marcello non se la prende. Non vi è motivo; le sue ragazze stanno dando tutto e non è certo qualche fisiologico errorino a macchiare una gara da encomio.

Giada scarica un bolide nei tre metri. Forse è il miglior primo tempo della sua carriera. Le è bastato un set di riassestamento per recuperare gli attrezzi del mestiere di centrale. Se adesso fa anche una fast (mai provata prima con Alessandra), giuro che invado il campo, interrompo la partita e faccio edificare un santuario…

Esultanza oritana

E’ mancata la fortuna, ma non il cuore. E dobbiamo dire che non è mancato neanche il sostegno dei tifosi più appassionati. Anche alcuni di loro erano in condizioni fisiche non ottimali, ma nessuno se n’è accorto.

Impatto in fase difensiva tra Pica e Mighali (da cosa nasce quest’odio per le centrali…?!) e poi sono le quindicenni del Galatina a realizzare punti pesanti, sia quelle anagrafiche (Ascalone) che quelle apparenti (Pica stessa).

Quando Ascalone, Mighali e Giada incontreranno Bonitta a Lecce, sono sicuro che sarà il ct della nazionale a chiedere loro l’autografo.

Muro oritano

Sul 12-19 l’Oria non si arrende: Ivana e Giada murano, Simonina va a segno da posto due e la stella di San Pancrazio piazza un altro primo tempo (16-20). Per la creatura, 5 punti da opposta, 4 da centrale.

Purtroppo è ancora il Galatina a controllare la fase finale del set. Il muro di Federica e la nostra organizzazione difensiva non bastano ad arginare i colpi magistrali di Francesca Pica, specialista nei lungolinea, ma non solo. Sarà la miglior realizzatrice dell’incontro.

L’ultimo punto è di Mighali (18-25).

Martina Mighali

Ho già inserito le mie considerazioni in questa cronaca della partita ed è inutile ripetermi. Ho parlato di cuore, di grinta, di coesione, di caratteristiche emotive valorizzate dall’emergenza. Spero che sia chiaro che non si è trattato soltanto di quello, ossia di compensazione della tecnica con il carattere. L’Oria ha anche giocato bene.

Ad una nostra sconfitta onorevole non si accompagna un’altrui vittoria poco convincente. Al contrario, credo che entrambe le squadre escano a testa alta dal palazzetto e il Galatina si conferma squadra efficace, competitiva ed anche estremamente gradevole a vedersi.

Naturalmente adesso aspettiamo notizie dall’infermeria con l’auspicio di riavere presto in campo Giusy e Giulia. Un abbraccio di incoraggiamento a entrambe.

Ambulanza

Tabellino: Oria-Galatina 0-3  (16-25,  19-25,  18-25)

New Volley Oria: Bianco 3, Gallo 2, De Pascalis 9, Gallo Ingrao 6, Loria 1, Rollo 2, Moretto NE, Imperatore 10, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 4, ace 3, errori in battuta 5.

Magic Volley Galatina: Potì 3, Ascalone 3, Bruno 4, Clementi 3, Serra 8, Palumbo P. NE, Pica 11, Mighali 7, Lia 10, Sanasi (L) – All. Perinelli.

Muri-punto 3, ace 4, errori in battuta 5.

Arbitri: Michele Renna e Giuseppe Latronico.

Francesca Lia

Altri risultati: Mesagne-Pallavolo 80 BR 1-3, Caprarica-Tricase 0-3, Tuglie-San Cassiano 1-3, Ostuni-Spongano 0-3, Nike Lecce-Nardò 1-3, Assi Brindisi-Castellaneta 1-3.

Classifica: Galatina e Pallavolo 80 BR 48; Tricase 45; San Cassiano 34; Tuglie 33; Spongano 32; Nardò 30; Mesagne 29; Assi Brindisi 24; Caprarica 19; Castellaneta 17; Oria 9; Ostuni 6; Nike Lecce 4.

Giorgia Mastria

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; Tuglie 174,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Mesagne 85,00; Caprarica 52,00; Tricase 50,00; Assi Brindisi 30,00; Tutte le altre 0.

Tutti buoni.

Prossimo turno: San Cassiano-Oria, sabato 14 marzo, ore 18.30.


GALATINA-ORIA 3-0

17 novembre 2014

Sapore di Mara

Domenica 16 novembre 2014 – ore 18.30

Purtroppo, per ragioni personali, devo essere molto sintetico e mi limiterò ad una cronaca sommaria. Del resto, comunque, la partita non ha vissuto di episodi; è stata un costante dominio della formazione di casa su un Oria mai in grado di ribaltare la situazione. I segnali incoraggianti, comunque, non sono mancati e la trasferta è stata quello che ci aspettavamo che fosse: una sconfitta, ma tanta esperienza utile e il piacere di ammirare una Giada ormai a proprio agio nel ruolo di opposta.

Le premesse non erano molto rassicuranti. Da adolescenti noi maschietti abbiamo un vago senso di inferiorità culturale nei confronti delle ragazze: mentre noi parliamo (tra maschietti) di rutti, scoregge e schifezze varie, siamo portati a credere che nel frattempo le femminucce di pari età parlino di filosofia, di sentimenti, di massimi sistemi o – nel peggiore dei casi – di moda.

Non è proprio così, a quanto pare.

Federica Imperatore

Domenica ho provato ad appuntare alcuni argomenti trattati lungo il tragitto o alcune frasi che mi permetto di riportare testualmente pur senza fare nomi.

Una giocatrice programmava di fare la cacca appena arrivata nello spogliatoio di Galatina (e ha ritenuto opportuno condividere questo proposito).

Un’altra ha ricordato quella volta che vomitò in un bidone della spazzatura poco oltre il campo da gioco.

Una giocatrice ha detto: “Tienimi ferma la tuta altrimenti si vede l’intimo di pizzo”.

Un’altra ha ricordato quando aveva la diarrea durante una trasferta.

Un’atleta, infine, ha comunicato urbi et orbi che stava per venirle il ciclo.

Bidoni

Meno male che la trasferta di Galatina rievoca anche altri tipi di ricordi, sebbene ci abbia fatto piacere ritrovare il bidone che aveva ospitato (suo malgrado) i conati di vomito della nostra giocatrice. Era lì al suo posto. Forse c’erano ancora i rimasugli delle lasagne, ma abbiamo preferito non scoperchiarlo.

Gli altri ricordi risalgono a quell’indimenticabile 20 gennaio 2013, quando Veronica, sul 13-10 di un esaltante tie-break, scagliò un bagher fra le stelle inducendo 4 giocatrici a mettersi le mani nei capelli, Marcello a un’ipotesi di suicidio e Sara a un risolino mal trattenuto.

Che emozione ritornare su questo parquet. Una breve e sobria cerimonia ha rievocato quell’evento storico, ma ne daremo conto su altri canali mediatici.

Giorgia Mastria

Formazioni.

Magic Volley Galatina: Giulia Clementi in palleggio, Benedetta Bruno opposta, Francesca Pica e Francesca Lia schiacciatrici, Elisabetta Potì e Mara Serra centrali, Demelza Sanasi libero.

A disposizione di coach Andrea Perinelli: Ilaria Palumbo, Giorgia Ascalone, Benedetta Paladini, Paola Palumbo e Martina Mighali.

Francesca Pica

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto schiacciatrici, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Federica Peluso, Anna Padovano, Mary Battistoni e Morgana Gallo.

Alessandra Loria

La partita

Devo essere breve e mi limiterò ad un’analisi complessiva della partita. L’equilibrio si spezza sul 6-6 del primo set per via di un micidiale break di 8-0 del Galatina. L’Oria, comunque, non cade come un salame e dal 17-7 recupera diversi punticini, ma il set e poi l’incontro resteranno saldamente nelle mani delle padrone di casa.

L’unica vera opportunità di rimonta l’abbiamo avuta sul 24-16 del primo set, quando Serra e compagne hanno proclamato uno sciopero di categoria e stavano abbandonando prematuramente il parquet. Purtroppo l’assemblea sindacale che si è svolta nel tragitto tra il campo e la panchina ha indotto le salentine a revocare l’astensione dalle prestazioni agonistiche, il gioco è ripreso e il parziale è terminato 25-17.

Benedetta Bruno

Sfavillante prestazione di Benedetta Bruno: passo felpato di avvicinamento alla rete e colpo spietato (8 punti solo nel primo set), ma bisogna dire che tutta la squadra è uno spettacolo da ammirare. Non sembrano esserci punti deboli ed anche la panchina si permette lussi come Ilaria Palumbo e Giorgia Ascalone.

Nell’Oria si conferma l’ottimo stato di forma di Ivana, preziosa in attacco e in difesa, e si fanno apprezzare i progressi di Giulia in difesa e in ricezione (ci mancano un pochino i suoi punti in attacco, ma la creatura sta facendo miracoli se consideriamo la sua trasformazione da opposta a martello, dopo un infortunio peraltro).

Brava Moretto

Non c’è praticamente stata storia nel secondo parziale (25-13). Giulia Clementi già era brava due anni fa; le stagioni al Maglie l’hanno ulteriormente migliorata: alzate precise, distribuzione del gioco intelligente e coraggio e fantasia da vendere.

Il Galatina ha girato come un meccanismo implacabile, sull’esempio della fuoriclasse Mara Serra. Miracolosamente siamo riusciti a contenere le bordate di Lia, ma Pica e Bruno e la stessa Serra sono andate in doppia cifra e persino le sostituzioni hanno dato soddisfazioni e punti (Mighali in particolare). E dietro ci ha pensato la mitica Demelza a tenere i palloni vivi.

Del secondo set, comunque, ricorderemo anche un inedito ma efficace salvataggio di testa di Giusy, particolarmente prolifica anche grazie ad un servizio insidioso provato ripetutamente in allenamento.

Colpo di testa

Meglio, per noi, il terzo parziale. Tanti errori in avvio hanno facilitato il lavoro delle padrone di casa, poi, però, abbiamo recuperato grazie alla grinta di Alessandra, a un bel murazzo di e ai pallonetti di Federica, alla continuità di Ivana e agli attacchi sorprendenti di Giada. Non è che non avessi fiducia nel gioiello di San Pancrazio; a sorprendermi è solo la rapidità con cui questa piccina sta diventando un’opposta di tutto rispetto.

Giada De Pascalis

Certe diagonali strette erano da applausi, anche se il pubblico locale ha preferito applaudire e invocare la nostra Pel.

Sul 12-10 le magie di Giusy avevano quasi riaperto il set, ma il Galatina (pur progressivamente modificato per quattro sesti) non si è fatto rimontare ed ha controllato l’incontro sino al 25-18 finale.

Non era questo, evidentemente, il parquet su cui conquistare i primi punti in classifica stagionali. Qui bisognava avere un’opportunità di crescita e direi che l’abbiamo sfruttata.

Giulia Moretto

Tabellino: Galatina-Oria 3-0  (25-17,  25-13,  25-18)

Magic Volley Galatina: Potì 6, Palumbo I. 1, Ascalone 1, Bruno 13, Paladini 1, Clementi 4, Serra 10, Palumbo P. 0, Pica 10, Mighali 3, Lia 2, Sanasi (L) – All. Perinelli.

Muri-punto 5, ace 6, errori in battuta 8.

New Volley Oria: De Pascalis 10, Gallo Ingrao 10, Peluso NE, Loria 4, Rollo 9, Moretto 2, Padovano 0, Battistoni NE, Imperatore 4, Mastria (L), Gallo (2L) – All. Presta.

Muri-punto 4, ace 6, errori in battuta 6.

Arbitri: Genci Frasheri e Massimiliano Marzo.

Giulia Clementi

Altri risultati: Pallavolo 80 BR-Mesagne 3-1, Tricase-Caprarica 3-0, Spongano-Ostuni 3-0, Castellaneta-Assi Brindisi 0-3, San Cassiano-Tuglie 3-1, Nardò-Nike Lecce 3-0.

Classifica: Tricase, Galatina e Pallavolo 80 BR 15; Spongano 12; Mesagne, Assi Brindisi e Nardò 9; Tuglie 7; Caprarica 6; San Cassiano 5; Castellaneta 3; Ostuni, Oria e Nike Lecce 0.

Giusy Rollo

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 270,00; Nardò 120,00; Tricase 50,00; San Cassiano 35,00; Tutte le altre 0.

Entra in classifica il San Cassiano e ne esce il Tuglie.

Il San Cassiano subisce una sanzione di 35 euri per aver i propri tifosi all’uscita della palestra rivolto frase minacciosa agli arbitri (precedentemente destinatari di un saluto ironico da parte delle atlete).

Viene invece revocata la multa di 120 euri inflitta al Tuglie dopo la prima giornata: il 2^ allenatore non era abusivo.

Richiami

Prossimo turno: Oria-San Cassiano, domenica 22 novembre, ore 18.30. Io dovrei essere ad Acquisgrana e dunque colgo l’occasione per salutare (ironicamente…) le atlete del San Cassiano. E in bocca al lupo a noi!


GALATINA-ORIA 3-0

29 ottobre 2013

Green economy

Domenica 27 ottobre 2013 – ore 18.30

Un’altra sconfitta, un altro 3-0, ma tutto un altro Oria.

E questa volta il sapore della sconfitta non è amaro come domenica scorsa, ma agrodolce. “Agro” perché sempre di sconfitta si tratta e poi perché qualcosina in più da questa partita alla fine si sarebbe potuta ricavare. “Dolce” perché l’Oria ha giocato bene per tutto l’incontro, con punte di spettacolarità e con qualche inevitabile momento di pausa. E soprattutto perché tutte le Under hanno affrontato la situazione di emergenza con bravura e determinazione dimostrando di meritare la fiducia accordata. La “green economy” funziona.

…Cioè il puntare sulla linea verde visto che c’è crisi e bisogna fare economia…

Ma andiamo con ordine.

La prima trasferta della stagione ci porta in una delle località turisticamente più interessanti del girone, se non fosse che il palazzetto si trova ai margini della città culla del tarantismo.

Timori sull’agibilità luminosa del PalaPanico: la corrente fa i capricci e il buio avvolge la struttura nel momento in cui arriviamo. Il problema sarà felicemente risolto, non sappiamo se per merito degli elettricisti o delle giocatrici che illumineranno con le loro giocate le tenebre del mondo.

Elisabetta Potì

Lo staff dell’Oria si ferma qualche minuto a centrocampo per commemorare un bagher finito in campagna durante il tie-break dell’ultimo incontro tra le due squadre in questa sede. Per discrezione non faccio il nome dell’atleta autrice di questo bizzarro gesto tecnico; dico solo che non vive a Oria, ha giocato nel Trepuzzi, ha un tatuaggio sul braccio sinistro ed ha un cane un pochino rintronato.

Anche Mimmo Alfeo ha lasciato molti ricordi in questo palazzetto, migliori dei nostri per fortuna.

L’Oria deve rinunciare alla palleggiatrice Simona e in più è costretto ad una ridefinizione dell’assetto ricettivo-difensivo: Veronica ritorna al ruolo di libero del suo periodo mesagnese, Giulia è schierata da opposto sin dall’avvio e la cabina di regia è occupata da un’esordiente assoluta nella categoria: la sedicenne Federica Muri.

Federica Muri

Il Galatina ha apportato pochi cambiamenti rispetto al campionato scorso: Francesca Pica e Benedetta Bruno (rientrante) al posto della mitica ex-capitana tugliese Daniela Calò e di Silvia De Paolis, chiamata a San Pietroburgo a sostituire Ekaterina Gamova.

Formazioni.

Magic Volley Galatina: Francesca De Paolis in palleggio, Benedetta Bruno opposta, Ilaria Palumbo e Francesca Pica laterali, Mara Serra ed Elisabetta Potì centrali, Giulia De Pasquale libero.

A disposizione di coach Andrea Perinelli: Alessia Albanese, Luigina De Vito, Giorgia Ascalone, Martina Mighali e Paola Palumbo.

New Volley Oria: Federica Muri in palleggio, Giulia Moretto opposta, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao laterali, Sara Giuffrè e Giada De Pascalis centrali, Veronica Parisi libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Carmen De Padova, Ornella Pezzarossa, Federica Peluso, Daniela Lo Noce e Giorgia Mastria.

New Volley Oria 2013-'14

Aspettative: semplicemente non fare figure di cacca.

Loro sono una squadra fortissima, forse la più forte del girone: completa, relativamente già amalgamata per via dei pochi innesti, ricca di talenti e guidata da un tecnico molto apprezzato. Noi siamo in emergenza e reduci da una prova disastrosa; l’impegno è garantito, ma sarà dura non uscire a pezzi dal PalaPanico.

Primo set

Potì presenta il biglietto da visita a nome di una batteria di centrali davvero invidiabile (si pensi al lusso di tenere in panchina sua altezza De Vito): 1-0.

Ma bastano pochi scambi a fugare il terrore delle figuracce: Lucrezia è carica, la difesa è reattiva e le nostre piccine non barcollano. Tutt’altro.

Dopo un murazzo di Lucrezia, Giulia va a segno da posto due, in alternanza con i punti di Bruno e di Serra. Sul 4-4 la prima fuga ospite: attacco di Ivana, pipe di Lucrezia, ace di Sara e primo tempo di Giada a piegare il muro del Galatina (4-8).

Pipe di Lucrezia Liace

Il punto di Ivana è esemplare: Veronica e Giulia respongono gli attacchi ospiti, Giada fornisce assistenza sotto rete e la nostra Yoghina inventa una palletta malefica quasi da posto cinque.

Dopo il time-out, Serra arresta l’emorragia, ma Ivana ha in serbo un altro attacco e c’è gloria anche per Federica, autrice di un ace un po’ fortunello con il contributo del nastro (5-10). Ma la fortuna, si sa, aiuta gli audaci e alla nostra palleggiatrice l’audacia non sta mancando affatto. Sarà anche per quel suo aspetto da hostess delle linee aeree irlandesi, ma Federica la rossa sembra più matura della sua età e sta tenendo il campo con autorevolezza: sicura, precisa, ordinata.

Federica Muri

Pallonetto di Giulia, primo tempo di Sara ed ulteriore muro (a uno) di zia Lucrezia per conservare il vantaggio dopo le realizzazioni di Pica e di Potì (10-14).

Purtroppo la fuga dell’Oria si arresta sul 15-17, quando le padrone di casa infilano una striscia di 8 punti consecutivi. Quello che stranamente non ha ancora fatto in attacco, Palumbo lo fa dalla zona di servizio creando disagi importanti alla nostra pur lodevole ricezione: due ace diretti e un lavoro facilitato per i muri di Serra e per le azioni offensive di Pica (23-17).

Francesca Pica

Marcello spedisce in campo Nocciolina, ma è Ivana a spezzare l’assedio ricevendo ed attaccando efficacemente sul muro salentino (23-18).

Punto di Pica, ulteriore mani-fuori di Ivana e terzo muro personale di Lucrezia: non ci arrendiamo (24-20).

Il set, però, si chiude come si era aperto, ossia con un primo tempo di Potì (25-20).

La partita è godibile: le due squadre giocano bene e sbagliano poco (6 errori-punto per l’Oria, 4 per il Galatina) e nessun errore in battuta in tutto il parziale. Le brindisine riusciranno nell’impresa di mantenere intonsa “la fedina penale” di questo fondamentale per l’intera durata della partita, ulteriore segno di un approccio mentale alla gara lucido e concentrato.

Servizio Moretto

Secondo set

Bruno, Pica e Potì sembrano lasciar intendere che il buon primo set oritano sia stato un’illusione, ma non è così: nell’Oria le sorprese non sono finite. Ho un po’ di paura a lodare troppo le ragazzine (piccé poi si ponnu muntà la capu e mi devo sentire in colpa…), ma quello che fa Giulia Moretto nel secondo set è a dir poco strepitoso: sul 3-2 attacca con successo da posto due, realizza un ace (sia pure molto indiretto) e poi fa punto da seconda linea (3-5). E ci sono punti suoi anche prima e dopo (6-7). E difende pure.

Brillante anche Ivana (14 punti distribuiti con regolarità): muro-difesa da manuale, alzata perfetta di Federica e mani-fuori cazzuto.

Serra è un gigante e spinge il Galatina verso il pareggio, ma l’ulteriore passaggio in prima linea di Giulia Winehouse è un’ulteriore vendemmia di punti. Persino scontrandosi con una compagna riesce a mettere la palla a terra (12-14).

Giulia Moretto

Con la stessa freddezza che userebbe in prima divisione giovani, Federica tenta l’azzardo del tocco di seconda e il gesto tecnico ha successo. Grazie ai miracoli difensivi di Veronica, all’ace di Giulia (nono punto del set!) e alla pipe di Ivana aumentiamo il vantaggio (13-17).

Stiamo dando spettacolo.

Pure il Galatina, però: muro di Lulù De Vito (subentrata temporaneamente a Potì), ennesimo attacco di Serra e doppietta di Palumbo da posto quattro.

Poi Palumbo onora la tradizione del punto ottenuto direttamente in difesa (le era già capitato nella partita disputata ad Oria lo scorso aprile).

Comunque stiamo continuando a giocare bene.

Si lotta punto a punto sino al 21-21: Lucrezia e Ivana per l’Oria, Palumbo e Pica per il Galatina.

Lucrezia Liace

Poi l’infallibilità di Winehouse si interrompe e la ricezione si lascia sorprendere da un servizio di Pica (23-21).

Non è ancora finita. Veronica vola su ogni pallone, Lucrezia piega il muro leccese e Federica valorizza due salvataggi di Giulia mettendo a terra un altro tocco di seconda: 24-24!

C’è uno scambio infinito, nel corso del quale Lucrezia compie due miracoli difensivi, ma la conclusione vincente, purtroppo, è di Benedetta Bruno, che già era brava due anni fa, ma adesso lo è ancora di più (25-24).

La palla decisiva viene affidata a Mara Serra: difendiamo il primo tentativo, ma nulla possiamo contro il secondo attacco dal centro della capitana galatinese nonché miglior realizzatrice dell’incontro (26-24).

Mara Serra

Terzo set

Novità tra le padrone di casa: al posto di Potì c’è la giovane Ascalone con i suoi lacci arancioni fosforescenti.

Entrambe le squadre, come già accennato, hanno sbagliato poco questa sera; l’inizio del terzo set è l’unica fase in cui si lasciano un po’ andare. Del resto, non sono robot e il ritmo è stato alto.

Sul 6-6 torna il volley-champagne. I pallonetti di Serra continuano a risultare indigesti per la nostra difesa (persino per Veronica che mangerebbe persino il cemento a colazione), ma al centro riprendiamo a dare fastidio anche noi grazie alle azioni offensive di Giada (12-10).

Nell’Oria rileviamo l’esordio stagionale di Ornella.

Tornando alle centrali, che stanno vivacizzando il parziale, bisogna riconoscere che i lacci arancioni non sono l’unica caratteristica peculiare di Ascalone, che si mette in evidenza anche per i suoi colpi efficaci. La tecnica è semplice e spietata: braccio che si muove dall’alto verso il basso come la leva di un ingranaggio: secca, geometrica e implacabile.

Ilaria Palumbo

Muro di Bruno e doppio ace di Pica: si mette male (17-10).

Non è l’Oria a crollare; è il Galatina a crescere. Le ragazze brindisine, infatti, stanno continuando a giocare con la giusta intensità e con encomiabile generosità. Lucrezia e Veronica si stanno facendo tre palmi di fondoschiena in difesa e il compito di mettere palloni a terra in questa fase sembra un’esclusiva di Ivana: tre attacchi consecutivi e rientriamo in partita (18-14).

Ancora Ivana dalla banda e poi Lucrezia con la pipe: -3 (19-16).

Nel Galatina entra un’altra Palumbo, Paola, ma è la riccioluta omonima ad incrementare lievemente il vantaggio con un chiancòne da posto quattro (21-16).

Punti per Giada e per Serra (tanto per cambiare), si lotta su ogni scambio, ma il raggiunto equilibrio giova alla causa del Galatina che in questo modo si avvicina al traguardo (24-19).

Ivana Gallo Ingrao

Oggi entrambe le squadre sono state ottime combinazioni di esperienza (Serra e Lucrezia, ad esempio) e di freschezza anagrafica; spetta alla “green economy” l’onore di chiudere l’incontro: Giulia annulla la prima palla-match, Ascalone realizza il punto finale (25-20).

Uscire senza punti dopo una partita così tirata lascia un po’ d’amarezza, ma siamo comunque sollevati: il vero Oria non era quello dell’esordio; lo sapevamo e adesso ne abbiamo la conferma.

Nelle attuale condizioni, per vincere sarebbero state necessarie la partita perfetta dell’Oria ed anche la serata storta delle nostre avversarie (e magari pure un po’ di fortuna). La partita perfetta, ossia la partita con il miglior rendimento possibile da parte delle brindisine, c’è stata; purtroppo non si è verificata la seconda condizione perché la Magic Volley, pur non esprimendosi al meglio, ha saputo gestire bene la partita. Fossi di Galatina, farei senz’altro l’abbonamento: questa squadra è davvero spettacolare.

Per quello che abbiamo visto stasera, l’abbonamento farebbero bene a farlo anche i sostenitori dell’Oria. Tanto è gratis. Green economy.

Esultanza oritana

Tabellino: Galatina-Oria 3-0 (25-20,  26-24,  25-20)

Magic Volley Galatina: Potì 4, De Paolis F. 1, Albanese NE, De Vito 1, Palumbo I. 6, Ascalone 4, Bruno 8, Mighali NE, Serra 15, Palumbo P. 1, Pica 13, De Pasquale (L) – All. Perinelli.

Muri-punto 6, ace 7, errori in battuta 5.

New Volley Oria: Carone NE, De Padova NE, Pezzarossa 0, De Pascalis 4, Gallo Ingrao 14, Peluso NE, Giuffrè 2, Muri 3, Moretto 12, Liace 13, Lo Noce 0, Mastria NE, Parisi (L) – All. Presta.

Muri-punto 3, ace 4, errori in battuta 0.

Arbitri: Luciano Cocciolo e Francesco Adamo.

Centrali contro

Altri risultati: Spongano-Gioia del Colle 2-3, Castellana Grotte-Pallavolo 80 BR 0-3, Tempesta TA-Nike Lecce 3-0, Ugento II-Azzurra Lecce 3-2, San Cassiano-Montescaglioso 3-0, Nardò-Ostuni 3-0.

Classifica: Tempesta TA, San Cassiano e Galatina 6; Nardò e Spongano 4; Nike Lecce, Castellana Grotte e Pallavolo 80 BR 3; Montescaglioso, Gioia del Colle e Ugento II 2; Azzurra Lecce 1; Oria e Ostuni 0.

Giulia Moretto

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Classifica ancora ferma. Nella prima giornata è stata rilevata solo qualche diffida sul look.

Prossimo turno: Pallavolo 80 Brindisi-Oria, domenica 3 novembre, ore 18.30.


ORIA-GALATINA 3-0

6 Maggio 2013

Grazie Oria

Domenica 5 maggio 2013 – ore 18.30

Grazie, Oria.

E’ finita una grande stagione ed è finita senza angoscianti play-out.

Soprattutto è finito un grande girone di ritorno in cui le furie rosse hanno vinto tutte le partite tranne tre, quelle contro le grandi (in ordine cronologico: Cutrofiano, Ugento e Assi Brindisi).

Una grandicella, il Collepasso, l’abbiamo anche battuta disputando probabilmente la gara più intensa e perfetta del nostro campionato.

E parliamo di vittorie nette, quasi tutte per 3-0: a parte le tre sconfitte di cui sopra, abbiamo ceduto un punto solo al Nardò e alla Tempesta e abbiamo ceduto un set alla Pallavolo 80 Brindisi ed uno al Presicce.

Ivana Gallo Ingrao

In casa, poi, sempre nel girone di ritorno, abbiamo dato ai tifosi soddisfazioni immense: sei vittorie per 3-0 interrotte dall’unico passo falso con il Cutrofiano (che è stata comunque una partita ammirevole).

Bisogna dire che i tifosi (pochi ma ottimi) queste soddisfazioni le hanno ricambiate e un ringraziamento particolare va ai fedelissimi del settore a sinistra dell’uscita dagli spogliatoi: Francesco e il suo papà.

Sempre presenti, sempre vicini alla squadra, sempre appassionati, sempre calorosi.

Ovvio che le giocatrici, a fine partita, abbiano ritenuto doveroso correre ad abbracciarli, ricambiando l’affetto espresso anche dagli ultimi regali (bandiera e striscione).

Tifosissimi

Non è che nel girone di andata le ragazze abbiano fatto schifo… Tutt’altro! Ma è nella seconda fase del campionato che, accanto alla fuoriclasse Ida (grande giocatrice, grande persona e grande esempio per le più giovani), è cresciuta una formazione tosta e coesa, che probabilmente ricorderemo negli annali come – la definizione è del coach – “la squadra con quattro liberi” (uno ufficiale, Giorgia, e tre “mascherati”: Veronica, Leo e Ivana).

E visto che abbiamo fatto nomi, ricordiamole tutte: la batteria di centrali formata da Daniela, Sara e Giulia; le palleggiatrici Annacarla e Noemi; le piccine sempre meno piccine: Angela, Federica, Désirée e Simona.

Senza dimenticare Chiara per il suo prezioso contributo di spunti nelle riprese video delle prime partite, oltre che per il bel carattere.

Daniela Calò

Anche quest’anno il presidente Mino e coach Marcello hanno fatto un buon lavoro, ben coadiuvati da Mimmo, dallo sprinter Giuseppe, dal signor Mosè e dalla first-lady Tiziana (la cui stagione entra nel vivo).

Complimenti anche ad Arianna per la media encomiabile (e per il suo contributo “feriale” in palestra).

Parliamo adesso dell’ultima partita.

Due mesi fa sembrava scontato che Oria-Galatina sarebbe stata la madre di tutte le partite, lo spareggio per determinare la salvezza o i play-out. Grazie al rendimento delle due squadre nel girone di ritorno, invece, la partita è finita con il diventare una formalità pre-estiva, cosa di cui naturalmente siamo tutti molto felici.

Patrizia Villani

Sembra, tuttavia, che l’allenamento del venerdì in casa oritana sia stato particolarmente intenso. Insomma, vietato distrarsi, tensione sempre alta e fino all’ultimo minuto ci si è concentrati sulla tecnica con grande professionalità. Circola un video che potrebbe riportare il nostro allenatore dritto nello staff della Nazionale…

Formazioni.

L’Oria schiera Simona Leone in palleggio, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Veronica Parisi schiacciatrici, Sara Giuffrè e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Simona Bianco e Daniela Lo Noce.

Ida Taurisano

Il Galatina scende in campo con Francesca De Paolis palleggiatrice, Silvia De Paolis opposta, Daniela Calò e Ilaria Palumbo schiacciatrici, Elisabetta Potì e Mara Serra centrali, Giulia De Pasquale libero.

A disposizione di coach Andrea Perinelli: Paola Palumbo, Lulù De Vito, Benedetta Carachino, Giorgia Ascalone e Patrizia Villani.

Francesca Caroppa è in tribuna; porterà bene anche questa volta, così come porterà bene una nuova presenza che a questo punto non potrà più mancare agli incontri casalinghi del futuro.

Galatina

Come comanda la tradizione, nell’ultima partita casalinga sarà lanciato il pupazzo di peluche addosso alla palleggiatrice anche se – a causa di un secondo arbitro più rigoroso di Equitalia… – la cerimonia avrà un carattere particolarmente discreto. “Sobrio” – direbbero i politici.

Primo set

Sono le 18.30 e dunque si comincia.

La cosa non è scontata perché altrove ci sono stati insoliti spostamenti di orari e di date.

Nelle prime battute è il Galatina ad apparire più concentrato: coach Perinelli suggerisce a Calò di servire in posto uno, il martello salentino esegue servendo teso e la nostra ricezione va in sofferenza (0-2).

Daniela Calò

Veronica firma il primo punto oritano, Ida inizia lo show personale e Leo questa sera si appassiona al fondamentale del muro  (6-3).

Le ospiti recuperano con un ace di De Paolis (la De Paolis italiana) e con un pallonetto di Palumbo (la Palumbo con la foresta amazzonica in testa).

Sul 7-8 nasce un’accesa discussione riguardante la casella centrale del Sudoku sul tavolo del segnapunti: secondo il signor Mosè bisogna scrivere il numero 8, secondo Mara Serra la cifra giusta è 7. In realtà, è un conflitto simile a quello israelo-palestinese, quello in cui entrambi i contendenti hanno ragione e nessuno ha torto: la capitana ospite non sbaglia quando rileva che un punto è stato assegnato all’Oria invece che al Galatina; il signor Mosé, però, riscontrando un successivo errore-punto delle salentine, ha semplicemente evitato di annullare il punto vecchio per poi aggiungere quello nuovo.

Mara Serra

Pallonetto di Ivana, ace di Sara (11-9) e vantaggio che viene ulteriormente incrementato dalla schiacciatrice tarantina, oggi particolarmente brillante (14-10).

Serra dà una prova del proprio indiscusso talento piazzando prima un pallonetto e poi un muro; Palumbo si conferma come una delle rivelazioni del campionato effettuando il sorpasso (15-16).

Fino adesso la partita è stata gradevole ma non particolarmente appassionante; adesso comincia un bel duello a suon di continui cambi-palla: punti per Ida, Serra, Leo (altro muro) e Potì finché, sul 18-18, le nostre ragazze non ritengono giunto il momento più opportuno per gli errori in battuta…

Veronica Parisi

Sull’altro fronte mister Perinelli ha già iniziato una lunga serie di cambi introducendo temporaneamente sul parquet Ascalone, Carachino e De Vito, oltre al libero Villani.

Quest’ultima ha dato avvio ad una staffetta continua con la collega De Pasquale; entreranno ed usciranno in continuazione. Come i candidati del PD alla presidenza della Repubblica.

Simona Leone

Sul 18-19 la zampata delle furie rosse: Sara, Ivana (3 punti) e Ida costruiscono un parziale di 6-1 che non potrà più essere recuperato, anche perché la difesa locale ha raggiunto i propri abituali livelli di positività (24-20).

Serra annulla la prima palla-set, ma Ida scarica un lungolinea solo sfiorato dal pur valido muro leccese (25-21).

Con la difesa che ci ritroviamo quest’anno, neanche il pupazzo riesce a cadere sul parquet perché Giorgia lo afferra al volo e lo passa all’utilizzatrice finale.

Ricezione perfetta

Secondo set

Primo tempo di Giulia, errore in battuta dell’Oria, attacco vincente di Veronica e duplice ace di Pocahontas (4-1). Sarà il set di Pocahontas, coronamento di una partita sfavillante. Scess’ sempr’ ‘n Grecia ci chist’ so’ le resultàte…

Soltanto in questo parziale Giulia firmerà 8 punti, addirittura uno in più di Ida. Non so se mi spiego.

Dopo aver constatato che tra il soffitto del palazzetto e la sua testa c’è un po’ di spazio, Lulù De Vito viene confermata sul parquet dall’inizio del set. Giocherà molto bene anche lei.

Per chiudere il capitolo delle centrali, nell’Oria Nocciolina rileva Sara.

Nocciolina

L’equilibrio si spezza sul 9-9 per via dei palloni messi a terra da Calò, punto di forza del Galatina e indimenticata capitana del mitico Tuglie che fu (10-12).

Ivana e Ida si incaricano del tentativo di rimonta manifestando grande spirito di collaborazione e totale assistenza reciproca:

“Ivana, coprimi adesso che attacco” – dice l’opposta.

“Dall’ospedale vè cchiann’ ‘a salùte…?” – replica la banda.

E’ stata una grande stagione.

De Vito e Palumbo confermano il vantaggio delle ospiti (15-17), poi c’è la svolta del parziale. Prima è Ida a togliere le castagne dal fuoco (e a metterle al sicuro da Veronica, che le avrebbe mangiate in un solo boccone…), poi è Giulia ad accettare la sfida lanciata da Serra con uno dei suoi muri invalicabili (19-19).

Giulia a muro

Muro della centrale oritana, attacco di Calò, altro muro di Giulia, primo tempo della stessa Giulia, punto di Serra e quarto pallone messo a terra da Pocahontas in 6 scambi (24-21)!

Uno spettacolo.

Al secondo set-point Pocahontas è ancora in prima linea e cerca di attirare la palla con lo sguardo, ma la Leonessa preferisce servire Ida in posto due e l’opposta oritana – ovviamente – non fallisce (25-22).

Ida Taurisano

Terzo set

Nonostante l’impegno offensivo testimoniato dai punti di De Vito, Calò ed anche della giovanissima Ascalone, il terzo set sembra predestinato. E’ il parziale in cui la famosa strategia dei quattro liberi in campo dà i suoi frutti migliori. L’Oria va sul velluto, spinto dagli attacchi di un’Ida che chiude la stagione così come l’ha iniziata: in modo favoloso. Sul 12-5 l’opposta brindisina ha già accumulato un bottino personale di 5 realizzazioni (nell’intera partita saranno 21).

Quattro liberi

Ilaria Palumbo schiaccia due palloni con successo cercando di far rientrare in partita il Galatina, ma la fame di punti delle nostre attaccanti non si è placata (grazie all’imminente ingresso di Simonina, potrà placarsi soltanto la fame di Veronica, che approfitterà del cambio per mangiare i primi rustici).

Oltre che brava, la Palumbo col cespuglio in testa sembra dotata di un’altra qualità molto apprezzata e utile nel mondo dello sport: la fortuna. Una sua difesa in tuffo atterra placidamente nella metà campo oritana (17-11).

Ilaria Palumbo

Consueta girandola di cambi nel Galatina (Palumbo senza cespuglio e Carachino) e consueti attacchi vincenti di Calò; ma è troppo tardi per recuperare terreno, anche in considerazione del fatto che le furie rosse si stanno confermando tali con una difesa reattiva e una fase offensiva molto efficace.

Ogni punto di Ivana è seguito dal consuento corollario di studicarìe (a inizio stagione avremmo dovuto dire a Ida di non darle corda…).

Volume V, Capitolo III

C’è gloria anche per Angela e per Simonina. Più per la prima veramente. Per la seconda ci foss’ stat’ nu passaggio decente…

Duello tra centrali: pallonetto di Giulia e primo tempo di Serra.

Duello tra bande: ace di Ivana e mani-fuori di Palumbo (22-17).

Una centrale del Galatina esprime il proprio desiderio di andare al mare in anticipo con due azioni piuttosto creative, incluso un primo tempo spedito nella spiaggia di Leuca per occupare il posto dell’ombrellone.

L’ultimo punto dell’Oria è un omaggio alla speranza nel futuro: ricezione perfetta di Ivana, morbida alzata di Leo e Angela scavalca il muro salentino con una precisa palletta. Vince l’Oria 25-18.

Leonessa e Leonardo

In virtù di questo risultato la formazione di coach Marcello raggiunge la Tempesta al quinto posto della classifica; nessun danno per il Galatina, che la propria salvezza se l’era meritatamente guadagnata con congruo anticipo.

E’ stata una stagione bellissima.

Ed è stato bello raccontarla perché – come scrive Shakespeare:

“Oh, i vostri meriti parlano alto, ed io farei loro torto se li lasciassi rinserrati nella cella d’un petto segreto quando meriterebbero, iscritti in caratteri di bronzo, una residenza fortificata contro i denti del tempo e le cancellazioni dell’oblio” (1)

Oria

Tabellino: Oria-Galatina 3-0 (25-21,  25-22,  25-18)

New Volley Oria: Carone 1, Gallo Ingrao 11, Giuffrè 3, Basile 9, Taurisano 21, Votano NE, Deandri 8 (in inglese), Leone 4, Bianco 0, Parisi 4, Lo Noce 1, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 7, ace 8, errori in battuta 9.

Pavarredo Magic Galatina: Potì 1, Palumbo P. 0, De Paolis F. 1, Calò 8, De Vito 7, Palumbo I., Carachino 0, De Paolis S. 1, Serra 9, Ascalone 2, Villani (L), De Pasquale (L) – All. Perinelli.

Muri-punto 5, ace 5, errori in battuta 7.

Arbitri: Cesare Mazzotta e Vladimiro Argese.

Tribuna

Altri risultati: Tempesta-Assi Brindisi 2-3, Cutrofiano-Ugento 3-0, Spongano-Collepasso 3-2, San Cassiano-Squinzano 3-0, Pallavolo 80 BR-Presicce 0-3, Nardò-Casarano 3-1.

Classifica: Assi Brindisi 71; Cutrofiano 68; Ugento 67; Collepasso 58; Oria e Taranto 44; Galatina 38; San Cassiano e Presicce 35; Spongano 34; Nardò 24; Pallavolo 80 BR 15; Squinzano 6; Casarano 5.

Bandiere

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Presicce 362,00; Nardò 360,00; Spongano 195,00; San Cassiano 165,00; Pallavolo 80 BR 140,00; Collepasso 132,00; Tempesta TA 85,00; Casarano 82,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52,00; Oria 50,00; Assi Brindisi 35,00, Ugento, e Galatina 0.

Alla penultima giornata le prime multe per la Tempesta: 60 euri per l’assenza dell’allenatore e 25 per la frase offensiva rivolta all’arbitro da un isolato tifoso.

Lo Spongano scavalca il San Cassiano al terzo posto grazie ai 35 euri inflitti per gli insulti agli arbitri.

Adesso il certificato penale è ancora intonso soltanto per due squadre: Ugento e Galatina.

Prossimo turno: Siamo salvi; no’ stè nisciùn’ prossimo turn’…

 

NOTE:

(1) SHAKESPEARE, W., Misura per misura, Atto V, Scena I.


GALATINA-ORIA 3-2

22 gennaio 2013

Fantastica Ida

Domenica 20 gennaio 2013 – ore 18.30

Il palazzetto di Galatina ispira a Marcello strani pensieri, tra il macabro e il megalomane. In sostanza il tecnico oritano detta le proprie ultime volontà, che consistono nell’intitolazione di un palazzetto dello sport ad Oria e di uno a Taranto. Sono dettagliate anche le prescrizioni sulla lapide che dovrà contenere una mia vignetta al posto della fotografia. “PalaPresta” sarà dunque il futuro nome della struttura di via Crocifisso. Per non creare equivoci il palazzetto di Taranto si chiamerà invece “PalaCeres”, prevedendosi un contributo da parte dell’azienda al cui fatturato l’allenatore diversamente irsuto contribuisce in modo consistente.

In via Chieti ci accoglie un cane benestante con la doppia cuccia.

Cuccia

Detto questo, entriamo subito nel vivo della partita perché le cose da raccontare non mancano.

Formazioni.

Magic Pavarredo Galatina: Francesca De Paolis palleggiatrice, Ilaria Palumbo opposta, Daniela Calò e Silvia De Paolis di banda, Mara Serra ed Elisabetta Potì centrali, Patrizia Villani libero.

A disposizione di coach Andrea Perinelli: Lulù De Vito, Benedetta Carachino, Giulia De Pasquale, Greta Mazzeo, Laura Albino e Giorgia Ascalone.

L’addetta alla potatura del cespuglio di riccioli di Ilaria Palumbo durante il riscaldamento è Silvia De Paolis. E’ la giocatrice a cui Lulù De Vito aveva sistemato con cura la treccia a Leporano. Evidentemente si fa a rotazione per questo genere di servizi; fra due settimane Ilaria Palumbo pettinerà Mara Serra, poi l’esperta centrale galatinese farà la permanente a Patrizia Villani e così via.

Silvia De Paolis

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone di banda, Sara Giuffrè e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.

In panchina con mister Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Noemi Votano, Simona Bianco, Veronica Parisi e Daniela Lo Noce.

Chi ha avuto la cacarella in settimana è costretta alla tribuna; il turn-over funziona così.

Primo set

Si comincia con un ruggito della Leonessa, poi Palumbo presenta il proprio biglietto da visita con due attacchi da posto due (4-3). A Leporano questa giovane opposta non mi aveva lasciato un bellissimo ricordo; stasera si imporrà come una delle più brillanti protagoniste della gara e – direi – del campionato.

Ilaria Palumbo

Le centrali brindisine mettono la freccia: ace di Sara e muro di Giulia, che poco dopo piazzerà anche un risoluto primo tempo (6-8).

Si apre una breve fase connotata da errori-punto che comunque non influiscono sul risicato vantaggio ospite né alterano la gradevolezza del match (11-13).

“Mi sembra che la difesa del Galatina stia contenendo bene Ida, ancora a secco di punti” – è l’osservazione che faccio a questo punto e che, alla luce di quello che sta per accadere sul parquet, conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che avrei bisogno di frequentare un corso serale di fondamenti della pallavolo.

Sara contro Serra

Si apre, purtroppo per noi, la fase decisiva del parziale, quella in cui il Galatina impone un perentorio break di 8-1: primo tempo e servizio vincente di Potì, doppietta di Palumbo, punto dell’Oria con un primo tempo di Sara, doppietta di De Paoliskova (per distinguerla dalla palleggiatrice…) e duplice errore delle brindisine che induce Marcello a fermare il gioco (19-14).

Il timeout è produttivo: la nostra difesa si fa più diligente (ammirevole un salvataggio di Annacarla) e andiamo a segno con Ida e con un pallonetto di Ivana (20-19).

Palumbo, con il nastro che aiuta gli audaci, e Ida con un pallonetto: il parziale è ancora aperto (22-21).

La nostra magica opposta replica anche ad un mani-soffitto di Calò (23-22), che poco dopo salva la sua squadra stendendo la mano tra palla e parquet.

Daniela Calò

Alla diagonale di Ida (24-23) risponde Potì con un primo tempo spiazzante, ma anche in questo caso parte del merito va diviso con Calò, protagonista di una difesa miracolosa su attacco di Ida (25-23).

Secondo set

Il culo della Leonessa, tanto efficace nel derby con l’Assi, questa sera perde colpi: un suo tiro attraversa praticamente tutto il nastro tenendo la palla in bilico come un equilibrista del circo che cammina sulla corda e poi atterra dove non avrebbe dovuto.

Ma ad andare in tilt è la nostra ricezione, messa a dura prova dagli insidiosi servizi di Potì (7-1).

Elisabetta Potì

La grandezza di Ida, qualche errore salentino e il felice transito in prima linea di Daniela (un pallonetto ed un muro per la capitana che alla fine del primo set aveva rilevato Sara) permettono all’Oria di riprendere quota (9-6).

La partita è intensa e attraversa adesso una fase di equilibrio; bello il duello a suon di punti tra le due opposte.

Sul 16-10 scatto delle brindisine, con Ida a segno da seconda linea e Leo direttamente in battuta (16-14).

Sul 18-14 entra sul parquet Laura Albino, mitica fuoriclasse del Tuglie negli anni delle indimenticabili sfide con la Palafiom Taranto. Poco dopo entra anche Lulù De Vito.

Galatine

Colgo l’occasione per ringraziare lei e De Paoliskova per le Galatine di Galatina anche se devo ricordare che l’anno scorso l’accostamento della città della taranta alle caramelle al latte mi costò aspri commenti da parte di giocatrici che quest’anno sono andate a rinforzare il Maglie.

L’ace di Annacarla bilancia gli attacchi di una positiva Calò, altra grande colonna del Tuglie che fu (20-17).

Il set entra nella fase più calda ed è a questo punto che sale in cattedra un’imperiosa Ida Taurisano: tre attacchi consecutivi ed è pareggio (20-20)! L’altra opposta, Palumbo, è una promettente discepola e spezza l’assedio, ma la nostra fuoriclasse, anche quando scala in seconda linea, sa come mettere palloni a terra.

Servizio di Annacarla

Sul 22-22 Marcello introduce una centrale al posto della palleggiatrice; è una mossa che garantisce spettacolo e non delude mai; è proprio Sara a servire a Ida il punto del sorpasso: 22-23!

E’ l’undicesimo punto nel set della nostra opposta (e nel quarto farà ancora meglio…!)

Le ultime due conclusioni delle padrone di casa terminano fuori misura: l’incontro è in parità (22-25).

Terzo set

Leo conclude con successo un lungo scambio in cui si è giocato alla viva il parroco. A volte la tecnica non sarà proprio sopraffina, ma la partita resta appassionante. Una vera, lunga, palpitante battaglia.

Simona Leone

Punti per Simona e per Ivana (4-5), ma poi la De Paolis palleggiatrice decide che il suo ruolo non è incompatibile con il deposito di palloni a terra nel campo avverso (12-8).

Ci rimettiamo nelle forti e sapienti mani di Ida (13-10) prima di subire gli attacchi della De Paolis schiacciatrice e i colpi delle centrali leccesi, entrambe in doppia cifra a fine gara. Potì si è rivelata una specialista di ace (7) e Serra ha chiuso addirittura a quota 18. Un posto nella Hall of Fame del volley salentino non può negarglielo nessuno.

Sul 16-12 Marcello introduce Noemi per Annacarla.

Noemi Votano

Molti scambi sono lunghi, a dimostrazione dell’equilibrio in campo. E’ chiaro, però, che non si tratta di squadre speculari. Nel Galatina c’è più costanza e il rendimento di tutte le singole atlete mi sembra molto positivo; nell’Oria si alternano volley-champagne e fasi di inerzia e Ida è spesso costretta a svolgere un ruolo di supplenza facendosi carico dell’intera baracca.

Le nostre tre bocche di fuoco, comunque, riducono il gap (20-18) ed anche questo finale di set promette scintille.

Diagonale-bomba di Calò e splendido muro di Pocahontas (21-19).

Palumbo chiama, Ida risponde (23-21).

Ida Taurisano

In verità, Ida sta facendo di tutto e lo scambio è sintomatico: l’opposta oritana serve, difende un attacco di Palumbo e poi attacca lei stessa da seconda linea. Ci manca soltanto che faccia il caffé per la panchina, metta la musica nell’intervallo e faccia il giro notturno del paese con la pattuglia di vigilanza privata.

Purtroppo, però, bisogna fare i conti con gli attacchi di De Paoliskova, con le ottime difese del libero Villani e soprattutto con l’esplosivo talento di Palumbo, autrice del punto che regala al Galatina il terzo parziale (25-23).

Esultanza galatinese

Quarto set

Il punto realizzato da Calò in bagher provoca un travaso di bile a Marcello ed è l’eloquente premessa di un set che comincia davvero molto male.

Potì piazza un pallonetto in posto due e poi va a servire creando i soliti grattacapi alla nostra ricezione. Il break di 9-0 sarà tremendo: costringerà Marcello a consumare entrambi i time-out e le giocatrici a sorbirsi improperi al cui confronto i comizi di Borghezio sono litanie religiose.

Nel bilancio del break: 4 punti per Potì, 2 per Palumbo, 1 per De Paoliskova e per Serra, 1 errore-punto nostro (11-1).

Ilaria Palumbo

Sono entrate Annacarla, Veronica e Sara per Noemi, Ivana e Nocciolina.

Alcuni cambi, però, sono avvenuti in coincidenza con i time-out, motivo per cui me ne accorgo in ritardo. E’ una brutta regola; secondo me bisognerebbe dare ai cambi disposti durante i time-out la stessa visibilità dei cambi durante la partita.

Fra l’altro Ivana è sparita: non è in campo e non è in panchina. La vedremo uscire dallo spogliatoio, cioè dal bagno, qualche minuto dopo. Ora mi chiedo: la necessità fisiologica è stata conseguenza o causa della sua sostituzione? E’ andata in bagno perché è stata sostituita o è stata sostituita perché doveva andare in bagno?

Veronica Parisi

Comunque sia, l’Oria si riprende, prima timidamente (14-6), poi con una riscossa travolgente ispirata dalla solita, grande, grandissima Ida. Tra un muro di Giulia ed uno di Veronica ci sono ben 4 attacchi consecutivi dell’opposta che il mondo ci invidia (14-12). Fondamentale anche un salvataggio di piede di Annacarla (mi aspetto che un giorno effettui anche il servizio di piede calciandolo come se fosse una punizione con barriera).

Buona anche la difesa di Camilla Guido su un tiro di Ida; per nostra fortuna, però, la giovane atleta leccese non gioca più nel Galatina e la palla terminata sugli spalti dopo essere stata toccata dal muro locale rappresenta un punto a nostro favore.

Camilla Guido

Palumbo è bravissima (3 attacchi vincenti in 5 scambi) ma ormai la partita si è ravvivata di nuovo e le nostre ragazze difendono con aggressività. Come hanno fatto a trasformarsi in così poco tempo?

Pallonetto di Simona e attacco di Veronica a cui seguono una conclusione vincente di De Paoliskova e un muro di Serra (22-18).

Tre scambi infiniti e spettacolari si chiudono a favore delle brindisine, grazie soprattutto alla vivacità offensiva di Veronica (22-21).

Adesso, però, Ida è in prima linea e fa sentire il suo peso con due conclusioni consecutive che coronano la clamorosa rimonta delle furie rosse (da 11-1 a 23-24).

Ida Taurisano

Il Killer Albino annulla la prima palla-set, ma Ida offre all’Oria una seconda opportunità (24-25).

Albino e un nostro errore offensivo ribaltano la situazione (26-25), ma l’esperta laterale del Galatina propone un servizio che non sarà ricordato come uno dei migliori della sua gloriosa carriera (26-26).

Ida ancora a segno da posto due (per il suo 12^ punto nel set!) e tiro leccese che termina sulla rete: la rimonta è riuscita (26-28)!

Tie-break

Oria carico, Galatina in difficoltà psicologica: il mini-set di spareggio comincia con l’incoraggiante sequenza di due punti nostri ogni punto loro.

Ci portiamo sullo 0-2 con Giulia e Ida, sull’1-4 con Annacarla e Leo, sul 2-6 con Veronica.

Giulia Basile

Una conclusione di De Paoliskova viene respinta dalla nostra difesa: la palla schizza verso l’alto, si infila in una rientranza del soffitto e risulta rigiocabile mentre la schiacciatrice leccese dedica parole poco gentili all’architetto che ha progettato la struttura.

La “vecchia guardia” non tradisce il Galatina e firma un break di 5-0: tre punti Serra, uno Albino (7-6).

Nel frattempo mi accorgo che entrato il secondo libero, Giulia De Pasquale, e che sta giocando bene pure lei. Da quando è entrata? – mi chiedo. Era già lei in campo quando spendevo parole di elogio per il libero che ritenevo essere Patrizia Villani? Ribadisco quello che ho scritto sulle sostituzioni.

Giulia De Pasquale

Meglio concentrarsi sulla partita perché Ida sta regalando altre perle di bravura e ci porta al cambio di campo in vantaggio (7-8).

Il muro è un fondamentale sempre prezioso per il Galatina mentre il nastro non si rivela amico di Veronica (10-8).

Dopo un errore in battuta delle salentine, Serra torna alla carica, Calò vanifica un salvataggio mano-a-terra di Ida e la centrale del Galatina piazza un servizio vincente (13-9).

Nonostante un nostro disimpegno in bagher finito a Copertino, con la tecnica del “Keep calm ed alzala a Ida” riusciamo a recuperare due punti annullando due palle-match e a sognare un’ulteriore, incredibile rimonta (14-13).

Ancora una volta, però, bisogna fare i conti con la talentuosa Palumbo: a lei l’architetto del PalaPanico non sta antipatico e il suo mani-soffitto (21^ punto personale) pone fine a questa gara appassionante (15-13).

Giorgia Mastria

Quattro set chiusi con un distacco di due punti (25-23, 25-23, 26-28, 15-13), uno chiuso con un distacco di tre (22-25): basta questo a dare l’idea delle emozioni offerte dalla partita.

Curiosamente l’Oria riesce a vincere proprio i due set iniziati peggio (7-1 e addirittura 11-1), esalta l’immensità di Ida Taurisano, ma paga la propria discontinuità ed un eccesso di errori evitabili. Ida non può vincere le partite da sola anche se oggi c’è arrivata vicino: 40 punti sono una cifra da Ruzzle, non da pallavolo.

Tutto sommato, era una partita che poteva finire in malo modo e dunque questo punticino ce lo conserviamo caro caro; Galatina festeggia una vittoria meritata e può compiacersi a buon diritto di possedere una delle opposte più interessanti del campionato.

La sconfitta, comunque, suona come una melodia rispetto alla tortura a cui saremo sottoposti in macchina quando Pocahontas studierà i congiuntivi in latino ad alta voce.

Duello a rete

Tabellino: Galatina-Oria 3-2 (25-23,  22-25,  25-23,  26-28,  15-13)

Magic Pavarredo Galatina: Potì 12, De Paolis F. 4, Calò 10, De Vito 0, Palumbo 21, Carachino NE, De Paolis S. 9, Serra 18, Mazzeo NE, Albino 3, Ascalone NE, Villani (L), De Pasquale (2L) – All. Perinelli.

Muri-punto 6, ace 9, errori in battuta 7.

New Volley Oria: Carone NE, Cozzetto 3, Gallo Ingrao 6, Peluso NE, Giuffrè 4, Basile 5, Taurisano 40 (sì, quaranta!!!), Votano 0, Deandri 7½ (in filosofia), Leone 10, Bianco NE, Parisi 6, Lo Noce 2, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, ace 4, errori in battuta 6.

Arbitri: Marta Cavalera e Stefano Chiriatti.

Silvia De Paolis

Altri risultati: Ugento-Cutrofiano 1-3, Assi Brindisi-Taranto 3-1, Collepasso-Spongano 3-0, Presicce-Pallavolo 80 BR 3-1, Squinzano-San Cassiano 0-3, Casarano-Nardò 1-3.

Classifica: Assi Brindisi 36; Cutrofiano 35; Collepasso 34; Ugento 33; Taranto 23; Spongano 18; Presicce 19; San Cassiano e Oria 17 Galatina 16; Pallavolo 80 BR 11; Nardò 10; Casarano 4; Squinzano 0.

Simona Leone

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 270,00; San Cassiano 165,00; Pallavolo 80 BR 90,00; Collepasso 80,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52; Spongano 40,00; Assi Brindisi 35,00, tutte le altre 0,00.

Bel colpo della Pallavolo 80 che con una multa da 90 euri per questioni amministrative spezza lo strapotere leccese e si insedia al 4^ posto della classifica.

Prossimo turno: Dopo la pausa, Nardò-Oria, sabato 2 febbraio, ore 21.


ORIA-GALATINA 1-3

6 marzo 2012

Domenica 4 marzo 2012 – ore 18.00

Che partita intensa! Che grinta le nostre furie rosse!

Non ottengono un tubo in termini di punti, e va bene, ma disputano uno degli incontri più belli della stagione in condizioni di emergenza, data la pesantissima assenza di Ivana. Le ragazze moltiplicano le proprie forze e riescono a rendere la vita difficile alla quarta forza del campionato.

Il Galatina, dal canto suo, è una squadra di non facile decifrazione: gioca una bella pallavolo, non ha fuoriclasse conclamate (a parte l’esperta Mara Serra) ma è ricco di giovani atlete validissime, alterna prestazioni eccellenti a incontri in cui rischia di traballare. E per uno di quegli strani misteri dello sport il Galatina con l’Oria soffre, nonostante l’evidente gap tecnico a proprio favore. Sì, alla fine ha preso 5 punti su 6 (all’andata finì al tie-break), ma solo il primo set al PalaPanico è stato una passeggiata.

I rapporti e le compatibilità tra le squadre sono complessi come quelli tra le persone: a volte caratteri diversi si attraggono, a volte confliggono, a volte si armonizzano, a volte si subiscono. Nulla è scontato.

Oltre alla presenza di tanti giovani talenti, il Galatina ha un’altra caratteristica peculiare: è la prima squadra a fare ingresso al palazzetto di Oria con un proprio portapalloni. Potrebbe essere una tradizione scaramantica o – più probabilmente – una saggia premura dato che, in effetti, alcune palestre della categoria non sempre sono attrezzate e magari non hanno nemmeno i carrelli della spesa fregati ai supermercati.

A proposito, se un dirigente dell’Auchan o dell’Ipercoop passasse per caso da una palestra e vedesse tutti quei carrelli…

Da quel momento in poi, al posto della fessura per la moneta da 2 euri, nei carrelli degli ipermercati troveremmo la fessura per infilare una fideiussione.

Formazioni.

La New Volley Oria schiera Annacarla Cozzetto in palleggio, Stefania Guacci opposta, Maria Nannavecchia e Simona Leone schiacciatrici, Giulia Basile e Daniela Lo Noce centrali, Simona Minetti libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Federica Peluso, Giorgia Mastria e Simona Bianco.

La Pavarredo Magic Volley Galatina schiera Francesca De Paolis in palleggio, Benedetta Bruno opposta, Diana Bruno e Greta Palumbo schiacciatrici, Mara Serra e Luigina De Vito centrali (Luigina… -ina… Mors’ d’ Luigina! Sarà alta due metri…), Giulia De Pasquale libero.

A disposizione di coach Dario Cocola: Ilaria Palumbo, Benedetta Carachino, Camilla Guido, Giulia Clementi e Brizia Maggiore.

Primo set

Le squadre non hanno ancora varcato la linea d’ingresso del campo e il tabellone segna già l’1-0 in favore delle padrone di casa.

A me sembra un’ottima idea. Anzi, per vivacizzare il campionato bisognerebbe dare alla squadra più giù in classifica tanti punti quanti sono quelli che la distanziano dall’avversaria del giorno. In questo caso, col Galatina, dovremmo partire da 23-0.

Purtroppo, però, ci si accorge dell’errore e il tabellone viene azzerato. Col senno di poi sappiamo quanto sarebbe stato prezioso un punticino in più in quel set…

L’avvio è un disastro e le ospiti sembrano in grado di vincere il set anche se fossero davvero partite da 23-0.

Nei primi 12 scambi il pallone non cade una sola volta nella metà campo del Galatina; gli unici punti brindisini, infatti, sono errori in attacco (errori anche piuttosto “generosi”) delle gentili ospiti. E i muri, assai meno gentili, non si contano (2 volte Benedetta Bruno, una volta Mara Serra). Il resto lo fanno gli attacchi di Greta Palumbo e i pallonetti di Luigina De Vito.

Sono costretto a usare nomi e cognomi perché ci sono due Palumbo e due Bruno e queste ultime si somigliano pure parecchio.

Quando sarò presidente della FIVB imporrò una nuova regola: tutte le sorelle, per distinguersi, devono indossare ginocchiere di colore diverso oppure una delle due deve tingersi i capelli.

Tornando a Oria-Galatina, alla fine rileverò 20 punti di Benedetta e 11 di Diana, ma declino ogni responsabilità; potrebbe anche essere il contrario.

Siamo sul 3-9 e la metà campo del Galatina è ancora immacolata come il pannolino di Greta (la figlia di Lucrezia in tribuna, non la schiacciatrice ospite). Il primo punto “costruito” è firmato dal Koala.

L’Oria fatica a entrare in partita e c’è un altro break da 4 che innalza le salentine sul 4-13. A parte un ace di Benedetta, si tratta di nostri errori in attacco. Quanto meno adesso ci stiamo provando.

Sul 5-15 la svolta: Leo piazza una diagonale e poi va a servire. Il primo ace atterra nella zona di conflitto tra due giocatrici galatinesi. Erano anni che sognavo di usare questa espressione: “zona di conflitto”…

Seguono altri 2 ace consecutivi (9-15).

Forse l’unico difetto del Galatina è proprio la ricezione; anche Serra non nasconde qualche rilievo critico.

C’è un fallo di posizione del Galatina e poi un altro ace (il quarto!) della Leonessa, questa volta con un po’ di culo. E siamo a -4 (11-15)!

E non è finita perché adesso si sblocca Supernanna, in procinto di disputare una gara magnifica: attacco da posto due e la striscia positiva dell’Oria arriva a quota sette (12-15).

Serra spezza l’assedio ma per piegare la difesa oritana c’è voluta una mezz’oretta.

Doppietta di Nanna (14-16), replica delle sorelle Bruno (mani-fuori di Diana e muro di Benedetta) e poi l’Oria, un Oria sorprendente e meraviglioso, completa la rimonta avviata sul 5-15. Il turno in battuta di Annacarla è efficace: vanno a punti Nanna per due volte e Stefania per tre; nel mezzo c’è una doppia di De Paolis: 20-19!

Nel frattempo c’è stata una girandola di cambi nel Galatina e non tutti sono stati omogenei per ruolo: è entrata ed uscita Clementi, è uscita Guido, è uscita ed entrata De Paolis, alla fine è entrata anche Ilaria Palumbo ma non chiedetemi al posto di chi perché i cambi che effettuerà Marcello dal secondo set in poi mi faranno venire il mal di testa; figuriamoci se sono in grado di ricostruire anche quelli delle ospiti.

Insomma, a Oria è stato lanciato il primo esperimento di anarchia applicata alla pallavolo: inizia coach Cocola ma fra pochi minuti Marcello supererà il maestro e porterà all’esasperazione la teoria del “casino organizzato” di Eugenio Fascetti (ex allenatore del Lecce).

Dopo un muro di De Vito (che certamente non è parente di Danny…), una diagonale di Benedetta e due errori nostri, Galatina riprende quota (21-23).

Le emozioni non sono finite, anzi: errore in battuta e primo tempo a lato per le salentine. Parità (23-23).

Ace di Daniela ed è l’Oria a giocare la prima palla-set (24-23)!

Questa volta il primo tempo di Serra va dentro, ma la Leonessa è bravissima a piazzare il pallonetto: secondo set-point per le furie rosse (25-24)!

Va in battuta il Koala. Può essere un bene e può essere un male. Può venir fuori il capolavoro risolutivo così come può registrarsi la replica di un tiro diretto in Albania già sperimentato durante il riscaldamento. La seconda che ho detto, purtroppo: sul Paese delle Aquile stasera piovono Molten (25-25)…

Lo scambio seguente dura un’infinità: è bellissimo, è emozionante ed ha una grande protagonista, Simona Minetti, autrice di salvataggi favolosi. Purtroppo, però, la Leonessa appoggia lungo d’un soffio e subito dopo il parziale è chiuso da un mani-fuori di Diana Bruno (25-27).

Vince il set il Galatina, ma anche l’Oria esce tra applausi meritatissimi.

Secondo set

Sulla carta non avrebbe dovuto esserci partita e l’assenza di Ivana sembrava aver abbassato l’obiettivo primario fissandolo nel raggiungimento della decenza. L’avvio del primo set stava poi per trasformare l’incontro in un incubo, una di quelle partite di cui si auspica la fine immediata (senza inutili sofferenze) e l’omessa pubblicazione dei parziali sul sito della Federazione.

Invece il grande cuore delle ragazze brindisine sta mutando l’incubo in un’impresa esaltante. Adesso le furie rosse ci credono, ci prendono gusto e vogliono continuare a sorprendere: mani-fuori di Nanna, ace di Annacarla e duello a suon di pallonetti tra Giulia e Greta (6-5).

Greta Palumbo, in questo caso, non Greta-la-figlia-di-Lucrezia.

Va a punti anche la Leonessa, c’è il bis di Pocahontas e Nanna sigilla con tre attacchi imperiosi il proprio transito dalla prima linea (13-7).

Se la giovane schiacciatrice cegliese risulterà la top-scorer della partita con 21 punti, uno in più di Benedetta, c’è un’altra atleta che merita un encomio solenne: Simona Minetti. Se fossero punti anche i salvataggi del nostro libero, probabilmente la top-scorer sarebbe lei.

Con il contributo del Koala si arriva al massimo vantaggio di 7 lunghezze (16-9).

Ma Galatina è sempre Galatina: Benedetta mura Leo ed esprime la propria soddisfazione in modo troppo sonoro, Simona non gradisce e lo fa presente con altrettanta esuberanza. C’è una nuova zona di conflitto (ma non nel senso che dicevo prima…) e l’arbitro è costretto a raffreddare gli animi.

Non sarà l’unico momento agonisticamente intenso dell’incontro, ma non ci saranno degenerazioni per merito di giocatrici responsabili e di una direzione di gara che riuscirà a tenere in pugno la partita senza spargimenti di cartellini.

Il fatto grave per noi è che sul 18-12 il Galatina costruisce una striscia di 7 punti consecutivi. Merito di Greta Palumbo, ma anche di un improvviso calo di lucidità oritana in fase di costruzione del gioco (18-19).

Scocca l’ora del casino organizzato.

Tanto per cominciare c’è il battesimo del fuoco per Noemi. Aveva già esordito a Mesagne, ma soltanto dopo che la partita si era trasformata in un allenamento defatigante per la capolista.

Adesso la giovane palleggiatrice tarantina entra nel vivo di una battaglia. Non per molto, però, perché sul 19-21 Annacarla ha rifiatato e torna sul parquet, dove c’è sempre Stefania.

Nel dubbio su chi sia la palleggiatrice in quel momento, è Giulia ad alzare in bagher a Nanna. Con successo (20-21)!

Ormai tutte fanno tutto; non si capisce più una mazza.

Sul 21-24, costruito da De Paolis e Diana, è anarchia totale: esce Stefania ed entra Simona Bianco, ma a risultare decisivi sono l’errore in battuta e la doppia di De Paolis. Dopo due palle-set annullate da sole, la terza è un attacco di Leo da posto due (24-24)!

Entra Ilaria Palumbo per Mara Serra; Benedetta regala la quarta palla-set al Galatina ma poi regala anche un attacco fuori all’Oria (25-25). Un ulteriore errore offensivo ribalta la situazione a favore del sestetto brindisino (26-25). Beh, diciamo che è anche il nostro muro-difesa a costringere le avversarie a soluzioni più ardite e dunque rischiose.

Seguiamo l’evoluzione dei vantaggi.

Punto di Benedetta (26-26) e rientro sul parquet di Serra.

Attacco vincente di Simonina: coraggio e sangue freddo per questa creatura del ‘97 (27-26)!

Neanche il tempo di esultare e la creatura del ’97 cede il posto al Koala.

Mani-fuori di Greta Palumbo (27-27) e pallone spinto a terra da Pocahontas, che si oppone così ad una difesa lunga (28-27).

Due mani-fuori: prima Palumbo e poi Nanna (29-28).

Primo tempo di Serra, che vanifica un miracolo difensivo di Leo (29-29).

Infrazione del Galatina e l’Oria può giocare la quinta palla-set (sarebbe la settima dell’incontro); questa volta la voglia di vincere è troppo forte e l’ultimo attacco delle ospiti si infrange sulle mani a muro di Stefania: 31-29!

Così come a San Giorgio, sembra che ormai per vincere un set le ragazze di Mino Delli Santi debbano superare la soglia dei 30 punti. Va bene lo stesso; non abbiamo problemi di orario.

Terzo set

Il Galatina reagisce a suon di ace: uno De Paolis, due Diana (1-5).

Abbiamo speso troppo? Ci stiamo spegnendo? Il sogno svanisce?

Niente affatto. Per tornare in corsa l’aiutino iniziale ce lo offre il Galatina; le brindisine sono brave a capitalizzarlo (5-5).

Rientra Camilla Guido e va subito a segno, ma Giulia, nonostante le condizioni fisiche non ottimali, ribatte nuovamente a terra una ricezione lunga delle salentine (7-6). E’ un gesto tecnico che di solito facciamo con qualche incertezza, magari spingendo la palla lateralmente proprio dove è piazzata un’avversaria pronta a difendere. Stavolta no. Stavolta Pocahontas esegue il blocco in modo perentorio e senza appello.

Voliamo col Koala (muro ed ace), ma poi siamo noi a commettere un po’ di errori e il Galatina ci sorpassa (10-12).

Ace di Giulia, con più culo che sentimento, e siamo di nuovo in parità (12-12) prima di una fuga leccese che poteva risultare seria: dopo il 13-16 di De Vito, muriamo un attacco ospite e poi tiriamo fuori due volte. La seconda volta, però, c’è un tocco del muro avversario rilevato dal secondo arbitro, dalle urla indemoniate delle nostre, ma anche dalla leale ammissione dell’interessata. Il 15-18 diventa così 16-17 e subito dopo ci sono l’ace della capitana e un’invasione leccese: sorpasso (18-17)!

Si apre una breve fase caratterizzata da errori ed infrazioni su entrambi i fronti e a fare la differenza è una saggia palletta piazzata da Giulia nel ruolo di opposto dopo che Simonina aveva nuovamente rilevato Annacarla spostando Stefania in palleggio, Leo centrale, Minetti allenatrice, Marcello posteggiatore abusivo e il padre di Noemi presidente della provincia di Brindisi al posto di Ferrarese, impegnato come pivot dell’Enel Brindisi nella partita di Lega Due.

Nel casino generale il punteggio è 23-20 per l’Oria.

Entra Ilaria Palumbo e piazza subito un pallonetto perché noi non avevamo capito che fosse entrata al posto di De Vito; credevamo che sostituisse Belen al festival di Sanremo (23-21).

Un nostro primo tempo a uecchio regala il terzo pallone della serata agli albanesi sull’altra sponda dell’Adriatico (23-22).

Marcello chiama il time-out e qui dobbiamo dare conto di un altro strano fenomeno: nonostante la tensione di un incontro così palpitante ed equilibrato, il nostro coach mantiene un aplomb al cui confronto Mario Monti sembra il capo-ultras dell’Atalanta.

Il set, però, se lo prende Benedetta Bruno con tre perle in rapida successione: saetta in diagonale, missile aria-terra e muro a cappuccio (23-25).

Quarto set

L’Oria non si demoralizza come pure ci si potrebbe attendere dopo una partita in cui sono state sprecate due palle-set nel primo parziale ed un vantaggio di 23-20 nel terzo.

Le ragazze reagiscono da furie rosse: Nanna, Nanna, errore ospite, ancora Nanna, Annacarla di seconda e Annacarla in battuta (6-0).

E poi difendiamo tutto. Simona Minetti è il più grande spettacolo dopo il Big Bang.

Nel frattempo si è fatta male De Paolis e al suo posto è entrata Clementi. Al PalaPanico aveva il numero 11, adesso è passata al 13, giusto per rompere le palle agli scout-men che preparano le loro tabelle basandosi sui numeri rilevati nel girone di andata…

Muriamo anche noi. Non come il Galatina (solo la metà: 6 a 12), ma quando capita so’ soddisfazioni. Per la cronaca, capita a Daniela e a Leo; quest’ultima viene ad annotarlo personalmente sul mio taccuino.

Raggiungiamo il massimo vantaggio sull’ 11-3.

Serra rappresenta alle compagne un certo disappunto e le compagne replicano esprimendo il proprio punto di vista. In questa squadra c’è una dialettica vivace. Viva il pluralismo.

La stessa Serra guida la reazione ospite, che poi viene perfezionata sfruttando l’ottimo turno in battuta di Guido e i muri di Clemente (13-12).

Marcello gioca per la terza volta la carta del casino organizzato: entra Simonina, una banda, ed esce Annacarla, una palleggiatrice.

Il vantaggio aumenta un po’ con Nanna e con Giulia (ace), ma Clementi oppone nuovamente il muro ai nostri attacchi e Diana ottiene il pareggio (15-15).

Rientra Annacarla in compresenza con Stefania. E’ bellissimo: durante gli scambi spuntano palleggiatrici da tutte le parti. Se la ricezione è imprecisa e la palla schizza verso destra, nessun problema: palleggia Stefania. Se la palla finisce in seconda linea, abbiamo anche lì una palleggiatrice pronta.

Dispiace solo che non ci sia Ivana: già casinista di suo, in questa partita anarchica si sarebbe integrata a meraviglia.

Scatto del Galatina (16-18) e replica della nostra capitana coraggiosa: prima un pallonetto e poi un muro (19-18).

Entra anche Federica Peluso, nel ruolo che vuole lei. A piacere. Per la piccina è l’esordio assoluto: congratulazioni! E pasticcini…

Murano Benedetta e Clementi (19-20) e poi c’è un doppio attacco vincente di Stefania da posto due (21-20).

Se quattro set di battaglia sportiva hanno dato l’illusione di una sfida alla pari, la differenza tra il Galatina e l’Oria, ossia tra una squadra da play-off ed una da play-out, sta forse nella gestione dei palloni decisivi: le brindisine si smarriscono e le leccesi diventano un meccanismo perfetto. Primo tempo di Ilaria Palumbo, attacco di Camilla Guida, un’imprecisione nostra e il punto finale è di Mara Serra (22-25).

Alla fine prende tutto il Galatina, che consolida la quarta posizione e anzi minaccia il Presicce battuto dall’Ugento (secondo sì, ma con una caratteristica micidiale: vince tutti gli scontri diretti).

Due squadre, invece, sono già matematicamente fuori dalla lotta per i play-off (già da domenica scorsa, veramente) ed è inutile che dica quali siano…

Ma di calcoli e classifiche stasera preferisco non parlare; manteniamo il ricordo di una partita che ha regalato tante emozioni, tanto casino e tanto divertimento.

Tabellino: Oria-Galatina 1-3 (25-27,  31-29,  23-25,  22-25)

New Volley Oria: Carone NE, Votano 0, Cozzetto 3, Peluso 0, Guacci 11, Basile 7, Mastria NE, Nannavecchia 21, Leone 18, Bianco 1, Lo Noce 5, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, ace 12, errori in battuta 6.

Punti fatti 66 (media-set: 16,5), errori-punto 39 (media-set: 9,7).

Pavarredo Magic volley Galatina: Palumbo G. 9, De Paolis 2, Bruno D. 11, Palumbo I. 2, Carachino NE, Bruno B. 20, Guido 3, Clementi 3, Serra 11, De Vito 5, Maggiore NE, De Pasquale (L) – All. Cocola.

Muri-punto 12, ace 6, errori in battuta 7.

Punti-fatti: 67 (media set: 16,7), errori-punto 35 (media-set: 8,7).

“Fette di torta” su 207 scambi: PF Galatina 32,4%, PF Oria 31,9%, EP Oria 18,4%, EP Galatina 16,9%.

Arbitri: Cesare Mazzotta e Francesco Di Maria.

Altri risultati: Brindisi-Mesagne 0-3, Ugento-Presicce 3-0, Cutrofiano-Trepuzzi 3-0, Casarano-Tempesta TA 0-3, Nardò-San Giorgio 1-3, Collepasso-Spongano 2-3.

Classifica: Mesagne 44; Ugento 41; Presicce 38; Galatina 36; Cutrofiano 33; Tempesta TA 31; San Giorgio 29; Nardò e Collepasso 24; Trepuzzi 22; Spongano 21; Casarano 14; Brindisi 11; Oria 10.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 276,00; Presicce 250,00; Spongano 130,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi 61,00; Mesagne 45,00; Ugento 35,00; Tempesta TA 26,00; tutte le altre 0,00.

Vanno a multe due squadre: Spongano, che con 85 euro raggiunge la zona podio (i tifosi hanno rivolto frasi offensive e minacciose nei confronti della coppia arbitrale, delle atlete e dell’allenatore avversario), e Tempesta Taranto, che con 26 euro fa il suo ingresso nella speciale classifica (insulti e gesti offensivi rivolti all’arbitro da un dirigente).

Prossimo turno: Cutrofiano-Oria, domenica 11 marzo, ore 18.00.


GALATINA-ORIA 3-2

14 novembre 2011

Domenica 13 novembre 2011 – ore 18.00

Galatina è una della mete turisticamente più interessanti del campionato. Purtroppo, però, il palazzetto è distante dal centro storico e dalla celebre chiesa di San Paolo con la sua Cappella delle Tarantate. Meno male che l’avevo visitata in passato per i fatti miei.

L’uscita delle atlete di casa dallo spogliatoio è traumatizzante. Le ragazze della Pavarredo sembrano una squadra di serie A: la statura minima parte da 1,80 e le giocatrici sono tutte magre, agili e con fisici ben scolpiti.

Vabbè, magari le apparenze ingannano – penso.

Spero.

Ma il riscaldamento è ancora più traumatico del primo impatto visivo: tutte le pallonate di Serra e compagne finiscono in campo (e lo scheggiano); tutti i tiri, i primi tempi, i servizi delle nostre gonfiano la rete o finiscono nella villa comunale di Nardò.

Se le premesse sono queste, prevedo una serata poco allegra.

Formazioni.

Coach Dario Cocola schiera Giulia Clementi in palleggio, Camilla Guido opposto, Daria e Benedetta Bruno di banda, Mara Serra ed Elisabetta Potì centrali, Brizia Maggiore libero.

A disposizione: Greta Palumbo, Francesca De Paolis, Ilaria Palumbo, Benedetta Carachino, Luigina De Vito e Giulia De Pasquale.

Novità nell’Oria: Stefania Guacci gioca da opposto; il ruolo di palleggiatrice è assunto da Annacarla Cozzetto mentre Simona Minetti veste la maglia del libero. Il resto è invariato: Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Simona Bianco e Giorgia Mastria.

Una giocatrice dell’Oria lamenta un po’ di sonnolenza.

“Scommetto che sei stata in discoteca ieri sera”.

“No, stranamente no. Proprio per questo ho sonno. Sai com’è? Sonno porta sonno…”

In questo sport non si finisce mai di scoprire cose nuove.

Primo set

Dopo una prima fase di studio, le attaccanti dell’Oria fanno conoscenza con i muri di Mara Serra, un cognome quanto mai adatto al ruolo e all’atleta. Dalla sua saracinesca non passa nulla.

La giocatrice salentina è una di quelle che stanno in serie C per sbaglio. Anzi, per il gusto di umiliare il prossimo. Come Luisa Chionna. Come Ida Taurisano. Come Loredana Corvino.

Serra e Guido (che ha una vaga somiglianza con la nostra Silvietta) costruiscono un break di 6-0 mentre Ivana cerca soluzioni d’attacco alternative ottenendo come unico risultato l’avvio di un intenso rapporto di amicizia con l’asticella.

Non è proprio l’Oria disastroso di domenica scorsa; ogni tanto qualcosa di buono si vede: la ricezione è in affanno ma non crolla, gli attacchi sono intermittenti ma è meglio che niente e le centrali stanno mettendo qualche pallone a terra.

Fantastica la fast di Giulia sul 13-7, la migliore della sua carriera.

Ma sonno porta sonno.

Dopo un bel lungolinea di Stefania da posto due, la letargia prende il sopravvento e il Galatina ne approfitta per dare spettacolo e per prendersi questo set: altro break da 6 sul punteggio di 19-15 con duplice muro di Potì ed attacchi efficaci di Diana Bruno e di Greta Palumbo (entrata in corso d’opera).

Un’invasione da seconda linea chiude il parziale sul poco rassicurante punteggio di 25-15.

Secondo set

L’insidiosissimo servizio di Clementi crea problemi alla nostra ricezione e consente a Diana Bruno e a Guido di colpire ripetutamente. Si parte così da 5-0 (che sommato alla conclusione del set precedente costituirebbe una striscia di 11 punti consecutivi per le padrone di casa).

Galatina tira sulla rete e Nanna, in battuta, realizza il suo primo ace stagionale. Lei, di solito, serve in modo molto regolare: non fa mai ace, ma neanche sbaglia.

Attacca il Koala e va a terra anche il primo tempo di Daniela.

Lo svantaggio è quasi recuperato (5-4), ma il Galatina tenta un secondo scatto spinto da una prolifica Benedetta Bruno (10-5).

Ma è un Oria diverso e lo dimostra l’accresciuta durata degli scambi: il muro smorza gli attacchi avversari, Annacarla sta distribuendo palloni con senno e precisione, Simona si butta su ogni pallone e Stefania sta adattandosi al nuovo ruolo. Le centrali, poi, sembrano particolarmente ispirate.

Attacco di Ivana, perfetto pallonetto di Pocahontas ed ace di Stefania: siamo di nuovo in corsa (10-9)!

Molto bene Ivana in questa fase e bel duello al centro della rete tra Giulia e Serra con la nostra creatura che si toglie qualche soddisfazione come il muro sul 14-10.

Purtroppo non ci liberiamo dall’atavico problema degli sprechi in attacco, come dimostreranno le statistiche finali: 65 punti fatti per l’Oria, appena uno in più per il Galatina. Ma a fronte di 30 errori-punto per le padrone di casa, le furie rosse hanno elargito più “regali” (40 errori-punto).

Grazie ad un’eroica Simona, l’Oria effettua il sorpasso: lungolinea Nanna, attacco di Stefania e muro della capitana (15-16)!

Coach Cocola reintroduce Palumbo e il Galatina sfrutta un ace di Potì – evitabile – che poteva avere conseguenze disastrose sul risultato e sul morale (20-18).

Ma le furie rosse si confermano tali: lungolinea di Ivana ed ace di Stefania, che poi tira fuori il servizio successivo (21-21).

Sbaglia qualcosa anche il Galatina e Ivana imita il Koala andando a segno anche in battuta (21-24)!

Il punto finale è emblematico: generosa difesa di Simona e attacco vincente di Maria da posto due: 21-25 e parità nei set!

Terzo set

Nanna riprende da dove aveva interrotto, Annacarla realizza un ace e poi serve un assist teso e spettacolare per l’ex-collega di ruolo: 1-4!

La foga agonistica induce le brindisine a qualche imprecisione, ma siamo ancora avanti quando Ivana va a servire (6-7): ace con battuta lunga ed ace con battuta corta; uno dei giochini preferiti dalla nostra schiacciatrice (6-9).

Il Galatina reagisce con Diana Bruno e con un muro di Palumbo, ma il vantaggio delle ospiti continua ad aumentare: attacco e muro di Nanna, primo tempo di Daniela e bolide di Ivana (10-15).

Sbagliamo la terza battuta del set e Marcello non gradisce questo genere di sprechi. Quando ci si assumono rischi, certi errori sono fisiologici; a fine partita, però, il saldo sarà negativo: 10 ace e 12 errori.

L’Oria è in piena trance agonistica. Le conseguenze di tanto furore sono una strepitosa aggressività in difesa, attacchi che piegano i muri avversari e altri che finiscono fuori, un’Annacarla che osa qualunque soluzione ed una certa reattività verbale quando qualcosa va storto.

Ivana, in particolare.

Peccato che la partita finirà tardi e non avremo modo di portare la nostra schiacciatrice nella chiesa di San Paolo per sottoporla all’esorcismo della pizzica.

L’eccesso di reattività non risulta particolarmente gradito all’arbitra. La giovane direttrice di gara giapponese chiama a sé Ivana, ricorda che la plastica va gettata negli appositi contenitori di raccolta differenziata e prescrive al nostro coach dei farmaci per la prevenzione dell’infarto. Il richiamo si conclude con una stretta di mano.

Bisogna dare atto che l’arbitraggio di oggi è stato praticamente perfetto. A parte le decisioni sulle singole azioni (tutte corrette, a mio modesto avviso), i direttori di gara hanno saldamente mantenuto il controllo emotivo della gara applicando una sana e sorridente moral suasion che ha reso superfluo il ricorso ai cartellini.

La grande correttezza delle ragazze del Galatina ha contribuito parimenti a tenere l’agonismo nei limiti consentiti.

Oria conduce per 12-17 ma subisce il ritorno del Galatina: Diana da posto quattro, Benedetta direttamente in battuta (16-17).

Punto di Ivana dopo l’ennesimo miracolo difensivo di Simona e poi arriva il momento di una grande protagonista di questa partita: Maria Nannavecchia.

Prima fa punto piazzando un bagher nell’angolino incustodito del posto cinque salentino (16-19).

Dopo il primo tempo di Serra, azzecca un millimetrico lungolinea, poi si fa murare da Diana e tira fuori (dopo che la stessa Diana era riuscita ad attaccare da seduta…). In pratica, sta facendo tutto Nanna. Il suo braccio è caldo; Annacarla l’ha capito e da adesso fino alla fine del set il longilineo martello oritano diventerà il terminale esclusivo dei suoi passaggi.

Dal 19-20 è uno show. Se sonno porta sonno, Nanna porta Nanna: diagonali, lungolinea e ciliegina finale di un muro (19-24). Tutto quello che tocca Maria in questo set viene trasformato in punto.

Abbiamo cinque-palle set, ma l’esperienza del tie-break con il Nardò consiglia una grattatina scaramantica, soprattutto dopo che una positiva Palumbo annulla la prima.

Ad Annacarla non manca il coraggio per risolvere autonomamente l’ultimo scambio, coronando così un eccellente esordio da titolare (20-25).

Quarto set

Il Galatina che rientra sul parquet dopo l’intervallo appare trasformato. Le salentine giocano con il sangue agli occhi e trasformano la delusione per il punto perso in furore agonistico. Adesso sono loro a fare la partita e a sfoggiare un repertorio di colpi particolarmente efficaci.

Il giro in prima linea di Nanna, comunque, è in continuità con il set precedente: la brindisina regala alle furie rosse tre cambi-palla consecutivi e il punteggio resta in parità (9-9).

Il reparto liberi del Galatina, nel frattempo, tende a somigliare al gruppo parlamentare dei responsabili di Scilipoti con gente che entra ed esce dalla maggioranza come dal parquet.

Le padrone di casa allungano con le sorelle Bruno (13-9), ma sono tutti punti sudati che maturano a conclusione di scambi lunghissimi.

Sì, stiamo calando, ma lo stiamo facendo con dignità perdendo un po’ di continuità in attacco ma conservando determinazione in difesa. Alcuni scambi non riscuoterebbero l’apprezzamento dei puristi del volley (palloni rimandati dall’altra parte con ogni mezzo lecito: di pugno, d’istinto, di culo…), ma la spettacolarità dell’incontro è garantita.

Doppio muro di Serra e replica di Giulia (primo tempo) e di Ivana (palletta).

Delizioso pallonetto di Benedetta Bruno, ma Nanna consolida il proprio primato personale di punti andando a segno da sinistra e da destra (19-17).

Mister Cocola effettua periodicamente un doppio cambio per assicurarsi il vantaggio nella guerra aerea, ma il grande cuore oritano resiste in qualche modo alla determinazione e ai centimetri in più delle salentine.

Doppietta di Benedetta Bruno e attacco vincente di Ivana. Poi l’ennesimo scambio tanto sconclusionato quanto spettacolare si conclude con una specie di “contromuro” di Potì su Giulia, che a sua volta aveva bloccato un attacco locale (24-20).

Il parziale lo chiude Benedetta Bruno, che a fine gara raggiungerà la soglia dei 20 punti (uno in meno della nostra Nanna).

Tie-break

C’è un po’ di comprensibile stanchezza: ben 11 errori-punto caratterizzano i primi 16 scambi del mini-set di spareggio. Noi, purtroppo, ne facciamo di più e non riusciamo a colmare il gap con gli attacchi di Stefania ed i risoluti primi tempi di Giulia.

Avevamo iniziato con un incoraggiante 3-5, poi abbiamo subìto un break da 4 e abbiamo tentato l’aggancio sul 9-8.

Il servizio di Clementi continua a crearci qualche grattacapo, ma Annacarla risponde con le stessi armi (11-10).

L’ace della palleggiatrice resterà, però, l’ultimo punto realizzato dalle furie rosse. Nanna, infatti, ha perso l’infallibilità e viene stoppata da Diana e da Palumbo, Benedetta trova un varco da posto due e un malinteso abortisce il primo tempo in fase di gestazione nella nostra metà campo (15-10).

Galatina vince e vince meritatamente, ma l’Oria esce dal PalaPanico a testa alta, con un punticino e soprattutto con la consapevolezza di aver compiuto grandi progressi a livello tattico e a livello mentale.

Il bicchiere è mezzo pieno. Decisamente.

Tabellino: Galatina-Oria 3-2 (25-15,  21-25,  20-25,  25-20,  15-10)

Pavarredo Galatina: Potì 7, Palumbo G. 8, De Paolis 0, Bruno D. 10, Palumbo I. NE, Carachino NE, Bruno B. 20, Guido 6, Clementi 3, Serra 12, De Vito NE, Maggiore (L), De Pasquale G. (2L) – All. Cocola.

Muri-punto 11, Aces 6, errori in battuta 7.

Punti-fatti: 66 (media set: 13,2), errori-punto 30 (media-set: 6).

New Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Cozzetto 5, Gallo Ingrao 17, Guacci 8, Basile 8, Nannavecchia 21, Bianco NE, Lonoce 6, Mastria NE, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, aces 10, errori in battuta 12.

Punti fatti 65 (media-set: 13) errori-punto 40 (media-set: 8).

 “Fette di torta” su 201 scambi: PF Galatina 32,8%, PF Oria 32,4%, EP Oria 19,9%, EP Galatina 14,9%.

Arbitri: Federica Cataldo e Davide Tolomeo.

Altri risultati: San Giorgio-Nardò 3-0, Presicce-Ugento 1-3, Mesagne-Brindisi 3-0, Spongano-Collepasso 3-1, Tempesta-Casarano 3-0, Trepuzzi-Cutrofiano 2-3.

Classifica: Mesagne 13; Cutrofiano 12; San Giorgio 11; Ugento e Galatina 10; Presicce 9; Nardò e Collepasso 7; Tempesta TA e Spongano 6; Casarano 5; Trepuzzi 4; Brindisi 3; Oria 2.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 246,00; Brindisi 35,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni.

Prossimo turno: Oria-Cutrofiano, domenica 20 novembre, ore 18.00.