ORIA-BISCEGLIE 3-2

1 giugno 2014

La magia di un buon giorno

Domenica, 25 maggio 2014 – ore 18.30

Ed eccoci alla partita di ritorno.

Da poche ore il caldo è arrivato in Puglia e si fa sentire anche nel palazzetto.

Cerco di decifrare i volti e da essi le emozioni. Nell’Oria sembra prevalere una certa serenità, molto vicina a quel sottile equilibrio che dovrebbe conciliare tensione agonistica e consapevolezza delle proprie risorse (senza sfociare nell’ansia o – al contrario – nella sufficienza). Ecco, il pericolo maggiore è proprio la convinzione di aver chiuso la pratica-salvezza in gara-1.

Guardando il Bisceglie mi viene in mente soltanto una parola: serietà. Le atlete sembrano determinate a non mollare e a tentare il tutto per tutto in questa gara disperata. Ci precedono davanti al palazzetto, ci precedono al riscaldamento e ne approfittano per occupare anche la nostra metà campo finché è possibile. Losciale e compagne ci credono.

Antonella Piarulli

Sento ripetere la frase: “Esci i taralli!”.

Non so se si tratti di una specie di grido di battaglia o se è stata prescritta loro una particolare alimentazione pre-partita a base di specialità locali. Scoprirò più tardi che si tratta, invece, di un gentile omaggio di… un professore biscegliese a Ivana.

A ottobre, nel primo articolo del campionato, avevo accennato alle condizioni del palazzetto e in particolare a un punto del parquet in cui non si percepisce una piena stabilità.

Osservando indruppicàrci sopra Mazzeo, per un istante temo che sia arrivato il fatale momento in cui qualcuno sarà risucchiato dal nostro parquet fino al centro della terra.

Parquet

Ma per fortuna non è ancora quel momento. E non sarà Mazzeo a sprofondare nelle viscere del pianeta.

Marcello e Nuzzi chiacchierano a lungo; qualcosa mi dice che non siano gli shampoo l’argomento della conversazione.

I tifosi biscegliesi, oltre che interessati al turismo, si fanno sentire e ancora una volta si ha la sensazione di giocare in trasferta anche in via Crocifisso. Per fortuna ci saranno i nostri due affezionati ultras e più tardi arriveranno ulteriori rinforzi, incluse Carmen e Giulia.

Giada De Pascalis

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace schiacciatrici, Giada De Pascalis e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Ornella Pezzarossa, Federica Peluso, Federica Muri e Daniela Lo Noce.

Sportilia Bisceglie: Arianna Losciale palleggiatrice, Ester Haliti opposta, Elisabetta Todisco e Nadia Volpe schiacciatrici, Antonella Piarulli e Irene D’Ambrosio centrali, Rossana Lopopolo libero.

A disposizione di coach Nicola Nuzzi: Ida Gabriele, Angelica Mazzeo, Lucrezia Simone, Federica Lionetti, Stefania Galantino e Giada Del Rosso.

Taralli

Il regolamento di quest’anno non prevede alcuna gara-3. In caso di vittoria del Bisceglie per 3-0 si disputerebbe un innaturale golden-set da 15 punti (quello che capitò all’Oria maschile l’anno scorso e a chilometri di distanza mi sembra adesso di percepire qualche iastèma proveniente da San Pancrazio). Ogni altro risultato, inclusa la vittoria per 3-1 o per 3-2 delle nostre ospiti, avrebbe come effetto la salvezza dell’Oria. In altre parole, siamo salvi vincendo un set.

Si era parlato di motivazioni già nella partita d’andata. Quelle considerazioni sono sempre valide ma se ne aggiungono altre che riguardano casa nostra.

Simona Leone

Alcune giocatrici sanno (o pensano o sono convinte o si illudono…) che questa sia la loro ultima partita con la maglia dell’Oria, se non addirittura l’ultima partita dell’intera carriera. Lo sa la Leonessa (veramente sono 4 anni che “è l’ultima stagione”…), lo ipotizza Lucrezia, lo fa intendere Veronica, lo presume Sara. Quanto influirà questa consapevolezza sulla loro prestazione? Quale ricordo vorranno lasciare a Oria e come desiderano uscire per l’ultima volta da un parquet di pallavolo o dal parquet oritano?

Questa potrebbe essere una spinta motivazionale (ed oserei dire sentimentale) ulteriore, soprattutto per le nostre senatrici. Servirà a bilanciare la giovanile esuberanza delle nostre odierne avversarie?

Ivana Gallo Ingrao

Primo set

Ma adesso si fa sul serio. Adesso si gioca.

Cioè, veramente si fa sul serio soltanto dopo lo 0-1 frutto di un nostro primo tempo a cavolo dopo un lungo scambio alla viva il parroco.

Bomba di Lucrezia, attacco vincente di Veronica, fast di Giada, ma stiamo anche sbagliando tanto e le centrali ospiti, Piarulli e D’Ambrosio, oggi risultano piuttosto prolifiche sin dalle prime battute (5-7).

In particolare D’Ambrosio appare particolarmente determinata in attacco e al servizio: suo l’ace del 6-9.

Lucrezia Liace

Haliti rompe il ghiaccio, poi va in battuta e trova subito l’ace (7-11).

Bisceglie sta giocando benissimo, ma l’Oria non demerita e soprattutto non va in crisi. Il vantaggio ospite è costruito soprattutto con la costanza, passo dopo passo. Senza scatti.

Le difese stanno dando spettacolo e l’incontro sarebbe godibile se non fosse per la tensione che non ci permette di apprezzare il bel gioco ma soltanto il risultato.

Secondo tocco di Arianna Losciale

Magia di Losciale con un secondo tocco e replica oritana affidata agli attacchi vincenti della Zia, ma la rimonta non si concretizza ed anzi subiamo Haliti e Todisco, quest’ultima direttamente in battuta (12-17).

Sul 12-18 il primo time-out della serata è chiamato da Marcello; la risposta delle brindisine è incoraggiante: pallonetto di Ivana e duplice blocco di Sara su ricezione e difesa lunga delle ragazze biscegliesi (15-18).

Sara Giuffrè

Svantaggio dimezzato e time-out chiamato da Nuzzi.

Mi trovo dalle parti della panchina oritana e riesco a percepire da una voce femminile (sangiorgese) l’incitamento: “Ragà, le palle!”

Ora, mi rendo conto che in questo momento ci sono altre priorità, ma mi chiedo: come mai non si è ancora riusciti a trovare un corrispondente femminile per l’esortazione a dimostrare grinta? Per la scaramanzia si è riusciti: il grattamento di palle è stato ben sostituito, nell’ambiente, dalla mano destra sulla tetta sinistra. Per un corrispettivo di genere del concetto di tirare fuori le palle, ancora nulla.

Ma ci si penserà in un altro momento; adesso c’è una salvezza da conquistare (e – se permettete – mi gratto).

Terza età

La Leonessa vuole dare l’esempio e dalla teoria passa alla pratica: il suo ace precede un’infrazione ospite e soprattutto precede il pareggio: 18-18!

Fino adesso era stata una grintosa partita a scacchi; ora si procede per accelerazioni: dopo il break da 6-0 dell’Oria, purtroppo dobbiamo incassare l’1-5 della Sportilia: nostro tiro in rete (18-19), diagonale di Volpe (18-20), mani-fuori di Haliti (18-21), attacco di Veronica dopo un miracoloso salvataggio di Giorgia (19-21), primo tempo di Piarulli (19-22) e tocco irregolare nel maldestro tentativo di tenere viva la palla dopo la consueta cannonata in battuta di Ester Haliti (19-23).

Giorgia Mastria

Bisceglie e Oria si scambiano cortesie al servizio: un errore ciascuna per la gioia degli allenatori. Loro adorano che si sbagli sul 19-23 o sul 20-23 nella partita decisiva di un campionato.

Purtroppo anche il nostro ultimo attacco finisce sulla rete (20-25); Bisceglie conquista il primo set e – grazie ad una prestazione attenta e generosa – è ancora in serie C.

Io inizio a sudare, ma non è più per il caldo: le gocce che mi scendono sulla fronte sono gelate.

Antonella Piarulli

Secondo set

I rischi di un crollo psicologico vengono scongiurati da un avvio frizzante della New Volley e in particolare dalle azioni vincenti di Giada e di Lucrezia.

Mister Nuzzi sostituisce Volpe con Lionetti, ma è soprattutto l’altra schiacciatrice, Todisco, a dargli soddisfazioni. Spettacolare un suo mani-fuori con la palla che percorre tutto il nastro prima di atterrare dove non avrebbe dovuto (6-5).

Da tarantino osservo che il cognome Todisco (in quanto associato al grande magistrato che ha fatto arrestare Riva e ha tentato di portare la legalità nella zona industriale salvo poi essere bloccata da partiti sul libro-paga del pregiudicato lombardo) fa sempre un bell’effetto.

Forza Patrizia Todisco

Poi – e qui forse pesa l’inesperienza – le giovani atlete biscegliesi sbagliano a ripetizione e costringono il proprio coach a consumare entrambi i time-out del parziale.

L’11-5 delle padrone di casa, comunque, è anche e soprattutto frutto di una difesa particolarmente aggressiva (brave tutte, in particolare Lucrezia e Giorgia).

Lucrezia Liace

L’unica nostra pecca è una ricezione non proprio impeccabile; D’Ambrosio ne approfitta, ma Lucrezia, Ivana e le difese di Veronica permettono all’Oria di conservare il vantaggio (16-10).

Straordinaria Lucrezia, autrice di 7 punti soltanto in questo set: 3 suoi attacchi e voliamo sul 19-11!

Magia della Leonessa con un secondo tocco che beffa la difesa ospite (20-11)! Potrebbe essere l’ultimo di un’onorata carriera…

Secondo tocco della Leonessa

Giorgia difende e Giada piazza il primo tempo (21-11)!

Adesso è una marcia trionfale: fast di Giada, muro di Ivana ed ace della Zia (24-11)!

Siamo a un punto dalla salvezza.

Lucrezia la mette in campo, Lopopolo riceve bene, Losciale serve Todisco che tenta la palletta, Veronica c’è, Simona apre per Ivana e la schiacciatrice tarantina scarica una diagonale indifendibile: è il punto del set! E’ il punto della salvezzaaaaaa!!!!!

Esultanza oritana

Le ragazze ricevono l’abbraccio delle riserve al centro del campo nel frastuono dei tifosi festanti; lo sconforto dilaga nella compagine ospite. Felicità e tristezza in pochi metri quadrati: è la spietata legge dello sport.

Terzo set

Anche se ormai priva di senso, la partita deve continuare. Per l’Oria potrebbe diventare una passerella festosa, per il Bisceglie un inutile calvario. In realtà non sarà né l’una né l’altro: continuerà ad essere una partita vera con due squadre che onoreranno lo sport rincorrendo la vittoria, sia pure con stati d’animo molto diversi.

Muro oritano

C’è, però, da rispettare una tradizione: il lancio del pupazzo sulla palleggiatrice.

Avrei dovuto farlo all’ultima partita della regular season, ma purtroppo non c’ero. Poi si è posto un problema per oggi: quando lanciarlo? Troppo presto rischio di deconcentrare la squadra e poi non è scaramanticamente corretto. Adesso, però, rischia di sembrare irridente per le avversarie, che non conoscono la tradizione. Decido di puntare su un lancio “discreto” con le squadre ancora fuori dal campo per l’intervallo. Mi aiuta Moretto (brava, Moretto, anche in questo).

Tigrotto

Si riprende a giocare: Piarulli fa, Haliti disfa (3-3). L’opposta biscegliese è un talento puro; appena ridurrà il numero di errori non la fermerà nessuno.

Striscia oritana con Lucrezia, Ivana e Giada (9-3), ma non è ancora tempo di festeggiamenti perché il Bisceglie rientra in partita dopo lo shock-retrocessione.

Dal set precedente c’è in campo Federica Lionetti: sguardo intenso e mano pesante; i suoi attacchi e i servizi di Losciale permettono alle atlete baresi di rimontare (9-10).

Federica Lionetti

Dopo un muro Sara-Ivana, c’è una sfida tra la stessa Yoghina e D’Ambrosio a suon di pallonetti (13-13).

Il parziale resta in equilibrio sino al 17-16, finché non c’è un altro black-out per la Sportilia (21-16).

Ancora una volta, però, il servizio di Losciale si dimostra una risorsa per le ospiti: adesso sono gli attacchi brindisini a finire fuori misura a fronte dell’efficacia delle azioni di Simone (subentrata a D’Ambrosio) e soprattutto di Haliti, la cui saetta in lungolinea viene giustamente evitata dalla nostra difesa.

Ester Haliti

Non è il caso di rovinarsi i connotati proprio all’ultima giornata (21-22).

Dentro Pezza per Ivana, ma per poco.

L’ultimo secondo tocco della Leonessa (questa volta è proprio l’ultimo) viene difeso male dal Bisceglie e Ivana perfeziona il sorpasso (23-22).

Mani-fuori di Lionetti e nuova parità (23-23).

Punto di Ivana con conseguente monologo isterico (24-23).

Composta esultanza

Il servizio di Leo viene ricevuto male e Sara spinge la palla nell’incustodito posto quattro delle avversarie: il terzo set è dell’Oria (25-23).

Quarto set

Buona partenza anche nel quarto parziale: Lucrezia e Veronica in attacco, Giada a muro (5-2).

Todisco, Haliti e Losciale, però, permettono al Bisceglie di riconquistare il pareggio (8-8).

Veronica Parisi

Oria allunga nuovamente grazie alle epiche difese di Giorgia, alla sapiente regia di Leo e agli attacchi delle bocche da fuoco, Ivana, Lucrezia e Veronica (15-10), ma è tutt’altro che una passeggiata: gli scambi sono lunghi ed esaltano le difese (in particolare i due liberi, molto positivi).

A questo punto sale in cattedra Antonella Piarulli, autrice di ben 5 punti personali consecutivi. Niente male per una centrale!

Antonella Piarulli

La striscia del Bisceglie non viene fermata dal pareggio né dal time-out di Marcello (che dispensa quelle che potrebbero essere le ultime incazzature stagionali): continua con Losciale e con l’omonima del giudice Todisco (15-18).

Ace di Veronica, ma la fuga delle ospiti prosegue indisturbata sino al 18-23.

Qui qualche disturbo viene arrecato dal servizio di Giada (21-23), ma l’opposta italo-albanese del Bisceglie chiude il parziale a favore della propria squadra (21-25).

Ester Haliti

Tie-break

Ace di Ivana e attacco di Lucrezia (3-0); bomba di Haliti, muro di Losciale e doppio ace di Lionetti (4-5). Tocca sudare fino all’ultimo e non è una metafora, visto il caldo che attanaglia il palazzetto.

Viene fischiata un’infrazione a Simona, che cerca un confronto dialettico con l’arbitro. E’ l’ultimo cartellino giallo della carriera. Da questo punto di vista, veramente, la Leonessa è all’apice della forma: mai tanti cartellini come quest’anno… Se li avesse collezionati tutti per ricordo, la sua casa sembrerebbe la curva della Roma.

L'ultima ammonizione

Lucrezia consolida la posizione di top-scorer (chiuderà a quota 19), ma i suoi punti non bastano per andare al cambio campo in vantaggio dato che Lionetti ripaga la fiducia accordatale dal coach in corso d’opera (7-8).

Fantastica Giada! La nostra ragazza del ’99 va in doppia cifra grazie a un muro e a un ace; il tie-break sembra prendere la via di Oria (11-8).

Giada De Pascalis

Ma Bisceglie è generosa fino in fondo: gli attacchi di Haliti e un muro di Simone riportano le baresi a ridosso delle padrone di casa (13-12).

A risolvere la situazione è Veronica Parisi. Da lei mi aspettavo l’ultimo salvataggio dell’anno col palmo steso sul parquet e invece posso ammirare i due attacchi che regalano all’Oria l’ultima vittoria stagionale (15-13). La più importante.

Veronica Parisi

La festa può iniziare.

Prima, però, due parole per il Bisceglie. Abbiamo notato ottime potenzialità in una formazione composta da ragazze molto giovani ed anche piuttosto alte. A destare maggiore impressione, però (ne accennavo all’inizio), sono la serietà e la lealtà con cui queste creature interpretano lo sport. In queste condizioni il futuro sarà certamente felice, ma visto che il presente è un po’ infelice, a loro dedico una frase dello scrittore sudafricano Coetzee:

“L’infelicità tempra per il futuro. L’infelicità è una palestra per l’anima. Dalle acque dell’infelicità si riemerge sull’altra riva purificati, forti, pronti a raccogliere di nuovo le sfide di una vita dedita all’arte”. (1)

Elisabetta Todisco

L’Oria ha meritato la salvezza sia per la determinazione mostrata nei play-out che per il volley-champagne espresso nel girone di ritorno.

E’ stata una bella stagione. E’ stato un gruppo fantastico. E’ stato bello tifare per voi: oltre al bel gioco abbiamo ammirato una squadra composta da giocatrici esperte che sanno essere d’esempio anche a costo di sacrifici personali e ragazze più giovani che si candidano a rappresentare più che degnamente il futuro di questa società. Abbiamo ammirato persone corrette, solari e simpatiche anche fuori dal campo. Vi voglio bene. Grazie per tutto quello che avete fatto. E grazie a tutti coloro che hanno sostenuto questa squadra.

Non vedo già l’ora che inizi la prossima stagione per rivedervi ancora.

Felicità oritana

Tabellino: Oria-Bisceglie 3-2 (20-25, 25-11, 25-23, 21-25, 15-13)

New Volley Oria: Parisi 9, Pezzarossa 0, De Pascalis 11, Gallo Ingrao 13, Peluso NE, Giuffrè 4, Muri NE, Leone 3, Liace 19, Lo Noce 0, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 4, ace 7, errori in battuta 6.

Sportilia Bisceglie: Piarulli 15, Todisco 11, Haliti 10, Losciale A. 8, Gabriele 0, Mazzeo NE, D’Ambrosio 7, Simone 2, Lionetti 6, Galatino NE, Volpe 2, Del Rosso NE, Lopopolo (L) – All. Nuzzi.

Arbitri: Luciano Cocciolo e Antonio Vito Quarta.

Lucrezia Liace

Verdetti definitivi (girone B):

Tempesta TA vince i play-off e va in B2.

San Cassiano e Pallavolo 80 BR non superano i play-off e restano in C.

Nardò e Galatina erano già salve e stonn’ a mare da due settimane.

Castellana Grotte, Spongano, Gioia del Colle e Oria vincono i play-out e si salvano.

Nike Lecce, Ostuni, Ugento jr. e Azzurra Lecce perdono i play-out e – per il momento – retrocedono.

Prossimo turno: N’amma salvàti; no’ stè nisciùne prossim’ turne.

 

NOTE:

(1) COETZEE, J.M., Gioventù, Einaudi, Torino, 2002, pag. 68.


BISCEGLIE-ORIA 0-3

18 Maggio 2014

Ai confini del paradiso

Sabato 17 maggio 2014 – ore 18.30

Oltre ad essere il titolo di un magnifico film di Fatih Akin, “Ai confini del paradiso” è la condizione in cui si trova la New Volley Oria dopo gara-1 dei play-out. Meglio di cosi non sarebbe potuta andare: vittoria per 3-0 a Bisceglie e possibilità di salvezza un po’ più solide. Attenzione, però: i confini del paradiso (salvezza) non sono il paradiso. Siamo ancora fuori; nel paradiso dobbiamo ancora entrarci. E nella pallavolo non si campa di rendita e non esistono pareggi o meline; se nel paradiso vogliamo entrarci, domenica dobbiamo ripetere la bella prova di gara-1. Anzi, forse servirà una prestazione ancora migliore perché potrebbe esserci un Bisceglie migliore.

Comunque, ferma restando la necessità di non abbassare la guardia, è meglio affrontare il ritorno dalla migliore posizione di vantaggio possibile.

E con questa considerazione lapalissiana, passiamo senz’altro al racconto di questa partita e di questa trasferta.

Lucrezia Liace

Bisceglie è una tappa inusuale per chi milita abitualmente nel girone salentino della Puglia. Personalmente non ci sono mai stato e me ne dolgo, vista la bellezza delle città vicine (Molfetta e Trani, in particolare). Non sono mai stato neanche in questo PalaDolmen, il cui nome è un omaggio al noto dolmen che dall’età del bronzo arricchisce la campagna circostante. Quello lo vidi alcuni anni fa.

Nella mia notte insonne (maledetti play-out; aboliteli!) immagino il campo di pallavolo con due piedritti di pietra e la rete al posto del lastrone orizzontale. Forse, però, la cosa non è conforme agli standard regolamentari della FIPAV e infatti, nella realtà, la rete all’interno è normalissima (all’esterno, comunque, una copia del dolmen c’è).

Il dolmen del PalaDolmen

Dopo la sosta al bar, in cui Pel acquista patatine poi requisite dal coach, ci avviciniamo in questa imponente e bellissima struttura. La moglie del custode ha steso il bucato e un gattino cerca di arrampicarsi sopra. Il PalaDolmen dev’essere una struttura “pet-friendly”: oltre ai gattini, anche i cani saranno ben accolti e guarderanno la partita a proprio agio.

La significativa presenza di tifosi locali, inoltre, impedisce che il palazzetto, costruito per i Giochi del Mediterraneo, finisca con l’assumere un aspetto asettico da cattedrale del deserto.

A proposito, colgo l’occasione per dare atto che raramente abbiamo incontrato un pubblico così corretto e civile.

Gattino

Formazioni.

Sportilia Bisceglie: Arianna Losciale in palleggio, Ester Haliti opposta, Elisabetta Todisco e Nadia Volpe schiacciatrici, Antonella Piarulli e Irene D’Ambrosio centrali, Rossana Lopopolo libero.

A disposizione di coach Nicola Nuzzi: Ida Gabriele, Piera Losciale, Lucrezia Simone, Federica Lionetti, Stefania Galantino e Giada Del Rosso.

Arianna Losciale

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace schiacciatrici, Giada De Pascalis e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Federica Peluso, Federica Muri e Daniela Lo Noce.

Primo set

In zona di battuta si presenta Ester Haliti e il tempo si ferma in attesa del fischio d’inizio.

Ester Haliti

Basta speranze, basta timori, basta aspettative, basta previsioni, basta preghiere. Adesso si fa sul serio.

Haliti è l’unica atleta locale che ricordo di aver visto giocare (a Castellaneta nei play-off dell’anno scorso). Già allora si mise in luce per un colpo piuttosto potente e per le sue calze rosa-shocking. Oggi il colore rosa è relegato ai lacci delle scarpe, ma l’atleta biscegliese evidenzierà ben altre qualità, a cominciare da un micidiale servizio al salto con cui sta per far trascorrere all’Oria i peggiori cinque minuti dell’intera partita.

Servizio di Haliti

Palla in aria, salto e cannonata con parabola che scende repentinamente in direzione del nostro posto uno. Non è bellissimo cominciare subendo un ace.

Segue un nostro tiraccio sulla rete che equivale a sbagliare un rigore a porta vuota e l’opposta di origine albanese può servire ancora.

Salto, cannonata, ace: 3-0.

Salto, cannonata, ace: 4-0.

Inizio a sentirmi male. La partita sarà tutta così…?

No, perché Lucrezia firma il primo punto per l’Oria con un mani-fuori.

Poco dopo, però, Piarulli incrementa ulteriormente il vantaggio con un primo tempo e un muro, altro fondamentale che non giova all’autostima di chi lo subisce.

Antonella Piarulli

Sul 7-1 io avrei già chiamato le pompe funebri; Marcello, invece, non spreca neanche un time-out. Può essere un segnale di fiducia: siamo a -6 ma abbiamo le risorse per venirne fuori senza pause motivazionali.

Ed è proprio così. La Leonessa compie la prima magia con un secondo tocco perfetto e Lucrezia continua a martellare in modo tradizionale (7-5).

Secondo tocco

Il pareggio è raggiunto grazie alla determinazione di Giada al centro della rete ed in battuta: suo l’ace del 9-9!

Volpe e Haliti riportano avanti il Bisceglie e siamo così alla rotazione che attribuisce nuovamente il servizio all’opposta locale. Non oso guardare. Questa volta, però, la potenza di Haliti viene scaricata sulla rete e posso così riprendere a respirare.

Attacco vincente di Veronica sul 16-13 e fase di gioco in cui le due palleggiatrici sono protagoniste. Veronica, stendendo il palmo sul parquet, salva l’Oria da un attacco di Piarulli smorzato dal muro, ma nulla può su un arguto secondo tocco di Losciale.

Arianna Losciale

La replica di Simona non si fa attendere: il secondo tocco è difeso da un miracolo di Lopopolo e allora la sangiorgese decide di attaccare sfruttando un preciso bagher di Giada (18-17). Diventerà uno schema… E non sarà l’unica novità tecnica in casa oritana, ma ne parleremo al termine del secondo set.

Ivana pareggia e Bisceglie ritorna avanti per via di un fallo di posizione su cui il nostro coach non ha nulla da eccepire. O meglio: non ha nulla da eccepire sulla decisione arbitrale, ma ha l’aria di chi avrebbe qualcosa da eccepire sulle distrazioni delle proprie atlete.

Ivana Gallo Ingrao

E’ ancora Ivana ad andare a segno e questa volta non si tratta più di un semplice pareggio ma del sorpasso decisivo del set. Due attacchi della nostra banda danno il via ad una striscia di 6 punti coronati da un ace di Leo e caratterizzati da qualche errore delle nostre avversarie (19-24).

Sul servizio di D’Ambrosio, ricezione perfetta di Ivana, alzata millimetrica di Leo e botta decisiva di Lucrezia: 20-25!

Bravissimo l’Oria a rimediare ai danni devastanti causati in avvio dagli ace di Haliti; ottima anche la reazione al successivo vantaggio del Bisceglie (16-12) in quella che è stata probabilmente la fase più equilibrata del parziale; incoraggiante, poi, la determinazione finale con cui ci siamo impossessati del set.

Esultanza oritana

Non è una partita bellissima: né l’Oria né il Bisceglie sono esenti da errori evitabili e probabilmente frutto della tensione, ma oggi non è serata da volley-champagne e conta soltanto buttare il sangue sul parquet e fare più punti della squadra avversaria. Lo stiamo facendo.

Secondo set

Questa volta la partenza-sprint è dell’Oria: bagheraccio locale, lungolinea di Veronica, attacco e muro di una Lucrezia sfavillante (0-4). Da lei ci si attendevano punti, ricezioni accorte, difese e soprattutto una presenza sul parquet autorevole e trascinante. Anche la Zia lo sta facendo nel modo giusto. Tecnica, cuore ed esempio.

Giorgia Mastria

Giorgia, dal canto suo, sta contribuendo con interventi difensivi miracolosi, ben imitata dalle compagne.

Haliti infila una diagonale strettissima, Sara replica con un ace e Giada piazza due primi tempi “creativi”. Oria vola sul 4-11 e coach Nuzzi ha già esaurito i time-out a disposizione.

Del Rosso subentra a Lopopolo e il muro torna ad essere un fondamentale che sorride soltanto alla Sportilia (D’Ambrosio, Haliti e Piarulli). L’unica che sfugge ai blocchi biscegliesi è la Leonessa in versione opposta onoraria. Parliamo di muri-punto perché il muro-difesa dell’Oria sta funzionando piuttosto bene.

Veronica Parisi

Duello tra opposte: Veronica ottiene il massimo vantaggio (7-15) e Haliti vanifica un bel salvataggio di Giorgia. Ma non esulta. C’è un po’ di sconforto tra le ragazze locali, che tuttavia riescono a rimettere in discussione il parziale con le realizzazioni di Losciale e di Volpe, quest’ultima direttamente in battuta (14-18).

Il time-out di Marcello rimette le cose a posto: primo tempo di Giada, splendido pallonetto di Lucrezia, ennesimo attacco di Simona e punto di Ivana dopo una provvidenziale difesa della Zia (15-23).

Attacco della Leonessa

Sul 16-23 il Dipartimento di Storia contemporanea dell’Università di Bari invia due ricercatori al PalaDolmen: dopo una mezza dozzina di amichevoli e 24 (ventiquattro) partite di campionato, l’Oria mette a terra la prima fast stagionale con Giada. I due storici raccolgono la documentazione utile a pubblicare un saggio sull’argomento il cui titolo è ispirato al maestro Manzi: “Non è mai troppo tardi: l’Oria, la fast e i play-out. Storia di uno schema d’attacco riesumato per l’occasione”.

Non è mai troppo tardi

Dopo due difese del Bisceglie, Ivana trova il modo per conquistare il secondo parziale con una delle sue leggendarie pallette (17-25).

Terzo set

Grande cuore da parte di entrambe le squadre ma lucidità non proprio encomiabile; il terzo set sarà connotato da numerosi errori-punto: 13 per il Bisceglie, addirittura 15 per l’Oria (ma vale il ragionamento già espresso: oggi contava vincere, fosse pure con 25 errori-punto a set).

Non mancheranno comunque le emozioni, soprattutto in questo parziale particolarmente equilibrato.

Nadia Volpe

Da un lato punti per Volpe, Haliti e Losciale (ace), dall’altro attacchi di Lucrezia, secondi tocchi di Leo e punti per le centrali. Sara piazza un primo tempo, Giada insiste con le fast.

Credo che la nostra giovanissima atleta stia provando per la fast la stessa sensazione che provano tutte le persone quando assaggiano la Nutella: dopo la prima volta, non puoi più farne a meno…

“Fast!” – si sente invocare in campo.

“Fast! Fast! Fast!”

“Ma vorrei far attaccare anche le bande…” – sembra obiettare Leo.

“No! Fast! Fast! Fast!”

Fast di Giada De Pascalis

Ora temo che Giada possa anche effettuare il servizio come se fosse una fast. Fermiamola…

Ivana e Sara (muro) ci portano ad un vantaggio di due punti (8-10), vantaggio che tuttavia viene vanificato dalla sagra dei servizi sbagliati (13-13).

La difesa oritana continua a farsi il mazzo, ma l’ottima Haliti porta il Bisceglie in vantaggio per la prima volta dal primo set (16-15).

Marcello chiama subito un time-out che viene seguito con particolare interesse da uno splendido barboncino bianco alle sue spalle.

Osservatore attento

Un po’ meno attente devono essere le giocatrici, visto che l’azione successiva è un condensato di scempi: ricezione orribile, alzata precaria e tiraccio nel quale non credeva nessuno, neanche chi l’ha fatto (17-15).

Fortunatamente le padrone di casa ci vengono incontro regalandoci tre errori consecutivi intervallati da un bel pallonetto di Lucrezia (miglior realizzatrice a fine gara con 15 punti).

Il PalaDolmen è bello ma immenso: ogni tiro a fondo campo comporta chilometri di strada per il volontario che va a raccoglierlo.

Faticaccia

Federica avrebbe potuto mangiare tranquillamente il suo pacchetto di patatine bruciando poi tutte le calorie nell’arco di mezzo set a forza di recuperare palloni.

Sara (sì, Sara) compie due salvataggi difensivi che corrispondono ad altrettante realizzazioni di Lucrezia. Per una, quella del 18-21, la Zia si guadagna anche un bacetto da Ivana (il caso vuole che sia il suo ultimo punto).

Difesa di Sara

Sul 19-23 il Bisceglie non si arrende e l’Oria si complica la vita riaccendendo l’entusiasmo del pubblico locale. A fuoria di attaccare, Simona deve aver dimenticato come si palleggia e le vengono fischiate due doppie. Ora siamo sul 23-23 e un set che sembrava in cassaforte è nuovamente in discussione.

Attacchiamo. Losciale va generosamente a recuperare un pallone dalla testa del segnapunti ma il successivo attacco di Haliti termina in rete. Non è la prima volta che il Bisceglie riesce a fare cose difficili ed a sbagliare cose apparentemente facili.

Nello scambio successivo, Ivana scarica un tiro millimetrico che vale il set e la vittoria (23-25).

Caricando il posto quattro

Per la salvezza c’è da attendere e soprattutto c’è da lottare ancora. Il Bisceglie ha dimostrato di possedere ottime risorse e non è detto che il suo potenziale venga sempre compromesso dagli errori-punto. Particolarmente interessante la giovane opposta Haliti.

L’Oria parte da una posizione di indubbio vantaggio, anche psicologico, e dalla consapevolezza del proprio, altrettanto valido, potenziale. Abbiamo disputato un girone di ritorno favoloso e a Bisceglie abbiamo dimostrato di avere anche la giusta grinta per conquistare l’agognato traguardo. Manca l’ultimo sforzo. Ora cerchiamo di superare i confini del paradiso con l’apporto del nostro pubblico. Tutti al palazzetto domenica! Forza Oria!

Top-scorer

Tabellino: Bisceglie-Oria 0-3 (20-25, 17-25, 23-25)

Sportilia Bisceglie: Piarulli 4, Todisco 2, Haliti 12, Losciale 3, Gabriele NE, D’Ambrosio 2, Losciale NE, Simone NE, Lionetti 0, Galatino NE, Volpe 6, Lopopolo (L), Del Rosso (2L) – All. Nuzzi.

Muri-punto 6, ace 5, errori in battuta 8.

New Volley Oria: Parisi 4, De Pascalis 8, Gallo Ingrao 10, Peluso NE, Giuffrè 3, Muri NE, Leone 6, Liace 15, Lo Noce NE, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 2, ace 3, errori in battuta 9.

Arbitri: Giuseppe Cinquepalmi e Giuseppe Lagonigro.

Ester Haliti

Risultati ultima giornata: Oria-Tempesta TA 0-3, Azzurra Lecce-San Cassiano 0-3, Pallavolo 80 BR-Ugento Jr. 3-0, Nike Lecce-Nardò 3-1, Castellana Grotte-Galatina 3-0, Ostuni-Gioia del Colle 3-2,

Ebbe a riposare: Spongano.

Classifica finale: Tempesta TA 64; San Cassiano 61; Pallavolo 80 BR 55; Nardò 47; Galatina e Castellana Grotte 41; Spongano 40; Gioia del Colle 39; Oria 31; Nike Lecce 21; Ostuni 17; Ugento Jr. 9; Azzurra Lecce 2; Montescaglioso ritirato.

Ricezione

Verdetti: Tempesta TA, San Cassiano e Pallavolo 80 Brindisi ai play-off.

Nardò e Galatina salve.

Castellana Grotte, Spongano, Gioia del Colle, Oria, Nike Lecce, Ostuni, Ugento Jr. e Azzurra Lecce ai play-out.

Montescaglioso ritirato.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Montescaglioso 900,00; San Cassiano 200,00; Tempesta TA 127,00; Castellana Grotte 100,00; Nardò 95,00; Azzurra Lecce 80,00; Ostuni 60,00; Gioia del Colle 27,50; Oria 25,00; Ugento Jr., Pallavolo 80 BR, Nike Lecce, Galatina e Spongano 0,00.

Ivana Gallo Ingrao

L’ultima sanzione pecuniaria (play-off e play-out non valgono ai fini della classifica) è a carico dell’Azzurra Lecce: 50 euri di multa per assenza dell’allenatore.

Vince il trofeo 2013-‘14 il Montescaglioso!

Qualche considerazione: il totale delle multe ammonta quest’anno a 1.614,50 euri e sono diminuite rispetto alla stagione precedente (1.728,00 euri). Il dato è ancora più soddisfacente se si considera che senza la multa da 900 euri al Montescaglioso (frutto del ritiro e non certo di condotte aggressive), la somma quest’anno si sarebbe fermata a 714,50 euri, meno della metà dell’anno precedente.

Galatina

Sono 5 le squadre che chiudono la regular-season senza multe (Ugento Jr, Pallavolo 80, Nike Lecce, Galatina e Spongano), 3 in più rispetto al 2012-‘13 (Galatina e Ugento) e – se ho preso bene i dati – 2 di esse, Galatina e Spongano, non sono mai state interessate neanche da provvedimenti disciplinari “non economici” (ammonizioni, espulsioni, sospensioni, ecc.). Particolarmente meritevole, in tal senso, è la posizione del Galatina, che nelle ultime due stagioni non ha mai preso una multa, un’ammozione, una diffida, una sospensione, ecc.

La salvezza l’ha meritata per il valore espresso sul campo, ma un apprezzamento va espresso anche per questi due anni consecutivi di impeccabile fair-play.

Prossimo turno: Oria-Bisceglie, domenica 25 maggio, ore 18.30.