BISCEGLIE-ORIA 0-3

Ai confini del paradiso

Sabato 17 maggio 2014 – ore 18.30

Oltre ad essere il titolo di un magnifico film di Fatih Akin, “Ai confini del paradiso” è la condizione in cui si trova la New Volley Oria dopo gara-1 dei play-out. Meglio di cosi non sarebbe potuta andare: vittoria per 3-0 a Bisceglie e possibilità di salvezza un po’ più solide. Attenzione, però: i confini del paradiso (salvezza) non sono il paradiso. Siamo ancora fuori; nel paradiso dobbiamo ancora entrarci. E nella pallavolo non si campa di rendita e non esistono pareggi o meline; se nel paradiso vogliamo entrarci, domenica dobbiamo ripetere la bella prova di gara-1. Anzi, forse servirà una prestazione ancora migliore perché potrebbe esserci un Bisceglie migliore.

Comunque, ferma restando la necessità di non abbassare la guardia, è meglio affrontare il ritorno dalla migliore posizione di vantaggio possibile.

E con questa considerazione lapalissiana, passiamo senz’altro al racconto di questa partita e di questa trasferta.

Lucrezia Liace

Bisceglie è una tappa inusuale per chi milita abitualmente nel girone salentino della Puglia. Personalmente non ci sono mai stato e me ne dolgo, vista la bellezza delle città vicine (Molfetta e Trani, in particolare). Non sono mai stato neanche in questo PalaDolmen, il cui nome è un omaggio al noto dolmen che dall’età del bronzo arricchisce la campagna circostante. Quello lo vidi alcuni anni fa.

Nella mia notte insonne (maledetti play-out; aboliteli!) immagino il campo di pallavolo con due piedritti di pietra e la rete al posto del lastrone orizzontale. Forse, però, la cosa non è conforme agli standard regolamentari della FIPAV e infatti, nella realtà, la rete all’interno è normalissima (all’esterno, comunque, una copia del dolmen c’è).

Il dolmen del PalaDolmen

Dopo la sosta al bar, in cui Pel acquista patatine poi requisite dal coach, ci avviciniamo in questa imponente e bellissima struttura. La moglie del custode ha steso il bucato e un gattino cerca di arrampicarsi sopra. Il PalaDolmen dev’essere una struttura “pet-friendly”: oltre ai gattini, anche i cani saranno ben accolti e guarderanno la partita a proprio agio.

La significativa presenza di tifosi locali, inoltre, impedisce che il palazzetto, costruito per i Giochi del Mediterraneo, finisca con l’assumere un aspetto asettico da cattedrale del deserto.

A proposito, colgo l’occasione per dare atto che raramente abbiamo incontrato un pubblico così corretto e civile.

Gattino

Formazioni.

Sportilia Bisceglie: Arianna Losciale in palleggio, Ester Haliti opposta, Elisabetta Todisco e Nadia Volpe schiacciatrici, Antonella Piarulli e Irene D’Ambrosio centrali, Rossana Lopopolo libero.

A disposizione di coach Nicola Nuzzi: Ida Gabriele, Piera Losciale, Lucrezia Simone, Federica Lionetti, Stefania Galantino e Giada Del Rosso.

Arianna Losciale

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace schiacciatrici, Giada De Pascalis e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Federica Peluso, Federica Muri e Daniela Lo Noce.

Primo set

In zona di battuta si presenta Ester Haliti e il tempo si ferma in attesa del fischio d’inizio.

Ester Haliti

Basta speranze, basta timori, basta aspettative, basta previsioni, basta preghiere. Adesso si fa sul serio.

Haliti è l’unica atleta locale che ricordo di aver visto giocare (a Castellaneta nei play-off dell’anno scorso). Già allora si mise in luce per un colpo piuttosto potente e per le sue calze rosa-shocking. Oggi il colore rosa è relegato ai lacci delle scarpe, ma l’atleta biscegliese evidenzierà ben altre qualità, a cominciare da un micidiale servizio al salto con cui sta per far trascorrere all’Oria i peggiori cinque minuti dell’intera partita.

Servizio di Haliti

Palla in aria, salto e cannonata con parabola che scende repentinamente in direzione del nostro posto uno. Non è bellissimo cominciare subendo un ace.

Segue un nostro tiraccio sulla rete che equivale a sbagliare un rigore a porta vuota e l’opposta di origine albanese può servire ancora.

Salto, cannonata, ace: 3-0.

Salto, cannonata, ace: 4-0.

Inizio a sentirmi male. La partita sarà tutta così…?

No, perché Lucrezia firma il primo punto per l’Oria con un mani-fuori.

Poco dopo, però, Piarulli incrementa ulteriormente il vantaggio con un primo tempo e un muro, altro fondamentale che non giova all’autostima di chi lo subisce.

Antonella Piarulli

Sul 7-1 io avrei già chiamato le pompe funebri; Marcello, invece, non spreca neanche un time-out. Può essere un segnale di fiducia: siamo a -6 ma abbiamo le risorse per venirne fuori senza pause motivazionali.

Ed è proprio così. La Leonessa compie la prima magia con un secondo tocco perfetto e Lucrezia continua a martellare in modo tradizionale (7-5).

Secondo tocco

Il pareggio è raggiunto grazie alla determinazione di Giada al centro della rete ed in battuta: suo l’ace del 9-9!

Volpe e Haliti riportano avanti il Bisceglie e siamo così alla rotazione che attribuisce nuovamente il servizio all’opposta locale. Non oso guardare. Questa volta, però, la potenza di Haliti viene scaricata sulla rete e posso così riprendere a respirare.

Attacco vincente di Veronica sul 16-13 e fase di gioco in cui le due palleggiatrici sono protagoniste. Veronica, stendendo il palmo sul parquet, salva l’Oria da un attacco di Piarulli smorzato dal muro, ma nulla può su un arguto secondo tocco di Losciale.

Arianna Losciale

La replica di Simona non si fa attendere: il secondo tocco è difeso da un miracolo di Lopopolo e allora la sangiorgese decide di attaccare sfruttando un preciso bagher di Giada (18-17). Diventerà uno schema… E non sarà l’unica novità tecnica in casa oritana, ma ne parleremo al termine del secondo set.

Ivana pareggia e Bisceglie ritorna avanti per via di un fallo di posizione su cui il nostro coach non ha nulla da eccepire. O meglio: non ha nulla da eccepire sulla decisione arbitrale, ma ha l’aria di chi avrebbe qualcosa da eccepire sulle distrazioni delle proprie atlete.

Ivana Gallo Ingrao

E’ ancora Ivana ad andare a segno e questa volta non si tratta più di un semplice pareggio ma del sorpasso decisivo del set. Due attacchi della nostra banda danno il via ad una striscia di 6 punti coronati da un ace di Leo e caratterizzati da qualche errore delle nostre avversarie (19-24).

Sul servizio di D’Ambrosio, ricezione perfetta di Ivana, alzata millimetrica di Leo e botta decisiva di Lucrezia: 20-25!

Bravissimo l’Oria a rimediare ai danni devastanti causati in avvio dagli ace di Haliti; ottima anche la reazione al successivo vantaggio del Bisceglie (16-12) in quella che è stata probabilmente la fase più equilibrata del parziale; incoraggiante, poi, la determinazione finale con cui ci siamo impossessati del set.

Esultanza oritana

Non è una partita bellissima: né l’Oria né il Bisceglie sono esenti da errori evitabili e probabilmente frutto della tensione, ma oggi non è serata da volley-champagne e conta soltanto buttare il sangue sul parquet e fare più punti della squadra avversaria. Lo stiamo facendo.

Secondo set

Questa volta la partenza-sprint è dell’Oria: bagheraccio locale, lungolinea di Veronica, attacco e muro di una Lucrezia sfavillante (0-4). Da lei ci si attendevano punti, ricezioni accorte, difese e soprattutto una presenza sul parquet autorevole e trascinante. Anche la Zia lo sta facendo nel modo giusto. Tecnica, cuore ed esempio.

Giorgia Mastria

Giorgia, dal canto suo, sta contribuendo con interventi difensivi miracolosi, ben imitata dalle compagne.

Haliti infila una diagonale strettissima, Sara replica con un ace e Giada piazza due primi tempi “creativi”. Oria vola sul 4-11 e coach Nuzzi ha già esaurito i time-out a disposizione.

Del Rosso subentra a Lopopolo e il muro torna ad essere un fondamentale che sorride soltanto alla Sportilia (D’Ambrosio, Haliti e Piarulli). L’unica che sfugge ai blocchi biscegliesi è la Leonessa in versione opposta onoraria. Parliamo di muri-punto perché il muro-difesa dell’Oria sta funzionando piuttosto bene.

Veronica Parisi

Duello tra opposte: Veronica ottiene il massimo vantaggio (7-15) e Haliti vanifica un bel salvataggio di Giorgia. Ma non esulta. C’è un po’ di sconforto tra le ragazze locali, che tuttavia riescono a rimettere in discussione il parziale con le realizzazioni di Losciale e di Volpe, quest’ultima direttamente in battuta (14-18).

Il time-out di Marcello rimette le cose a posto: primo tempo di Giada, splendido pallonetto di Lucrezia, ennesimo attacco di Simona e punto di Ivana dopo una provvidenziale difesa della Zia (15-23).

Attacco della Leonessa

Sul 16-23 il Dipartimento di Storia contemporanea dell’Università di Bari invia due ricercatori al PalaDolmen: dopo una mezza dozzina di amichevoli e 24 (ventiquattro) partite di campionato, l’Oria mette a terra la prima fast stagionale con Giada. I due storici raccolgono la documentazione utile a pubblicare un saggio sull’argomento il cui titolo è ispirato al maestro Manzi: “Non è mai troppo tardi: l’Oria, la fast e i play-out. Storia di uno schema d’attacco riesumato per l’occasione”.

Non è mai troppo tardi

Dopo due difese del Bisceglie, Ivana trova il modo per conquistare il secondo parziale con una delle sue leggendarie pallette (17-25).

Terzo set

Grande cuore da parte di entrambe le squadre ma lucidità non proprio encomiabile; il terzo set sarà connotato da numerosi errori-punto: 13 per il Bisceglie, addirittura 15 per l’Oria (ma vale il ragionamento già espresso: oggi contava vincere, fosse pure con 25 errori-punto a set).

Non mancheranno comunque le emozioni, soprattutto in questo parziale particolarmente equilibrato.

Nadia Volpe

Da un lato punti per Volpe, Haliti e Losciale (ace), dall’altro attacchi di Lucrezia, secondi tocchi di Leo e punti per le centrali. Sara piazza un primo tempo, Giada insiste con le fast.

Credo che la nostra giovanissima atleta stia provando per la fast la stessa sensazione che provano tutte le persone quando assaggiano la Nutella: dopo la prima volta, non puoi più farne a meno…

“Fast!” – si sente invocare in campo.

“Fast! Fast! Fast!”

“Ma vorrei far attaccare anche le bande…” – sembra obiettare Leo.

“No! Fast! Fast! Fast!”

Fast di Giada De Pascalis

Ora temo che Giada possa anche effettuare il servizio come se fosse una fast. Fermiamola…

Ivana e Sara (muro) ci portano ad un vantaggio di due punti (8-10), vantaggio che tuttavia viene vanificato dalla sagra dei servizi sbagliati (13-13).

La difesa oritana continua a farsi il mazzo, ma l’ottima Haliti porta il Bisceglie in vantaggio per la prima volta dal primo set (16-15).

Marcello chiama subito un time-out che viene seguito con particolare interesse da uno splendido barboncino bianco alle sue spalle.

Osservatore attento

Un po’ meno attente devono essere le giocatrici, visto che l’azione successiva è un condensato di scempi: ricezione orribile, alzata precaria e tiraccio nel quale non credeva nessuno, neanche chi l’ha fatto (17-15).

Fortunatamente le padrone di casa ci vengono incontro regalandoci tre errori consecutivi intervallati da un bel pallonetto di Lucrezia (miglior realizzatrice a fine gara con 15 punti).

Il PalaDolmen è bello ma immenso: ogni tiro a fondo campo comporta chilometri di strada per il volontario che va a raccoglierlo.

Faticaccia

Federica avrebbe potuto mangiare tranquillamente il suo pacchetto di patatine bruciando poi tutte le calorie nell’arco di mezzo set a forza di recuperare palloni.

Sara (sì, Sara) compie due salvataggi difensivi che corrispondono ad altrettante realizzazioni di Lucrezia. Per una, quella del 18-21, la Zia si guadagna anche un bacetto da Ivana (il caso vuole che sia il suo ultimo punto).

Difesa di Sara

Sul 19-23 il Bisceglie non si arrende e l’Oria si complica la vita riaccendendo l’entusiasmo del pubblico locale. A fuoria di attaccare, Simona deve aver dimenticato come si palleggia e le vengono fischiate due doppie. Ora siamo sul 23-23 e un set che sembrava in cassaforte è nuovamente in discussione.

Attacchiamo. Losciale va generosamente a recuperare un pallone dalla testa del segnapunti ma il successivo attacco di Haliti termina in rete. Non è la prima volta che il Bisceglie riesce a fare cose difficili ed a sbagliare cose apparentemente facili.

Nello scambio successivo, Ivana scarica un tiro millimetrico che vale il set e la vittoria (23-25).

Caricando il posto quattro

Per la salvezza c’è da attendere e soprattutto c’è da lottare ancora. Il Bisceglie ha dimostrato di possedere ottime risorse e non è detto che il suo potenziale venga sempre compromesso dagli errori-punto. Particolarmente interessante la giovane opposta Haliti.

L’Oria parte da una posizione di indubbio vantaggio, anche psicologico, e dalla consapevolezza del proprio, altrettanto valido, potenziale. Abbiamo disputato un girone di ritorno favoloso e a Bisceglie abbiamo dimostrato di avere anche la giusta grinta per conquistare l’agognato traguardo. Manca l’ultimo sforzo. Ora cerchiamo di superare i confini del paradiso con l’apporto del nostro pubblico. Tutti al palazzetto domenica! Forza Oria!

Top-scorer

Tabellino: Bisceglie-Oria 0-3 (20-25, 17-25, 23-25)

Sportilia Bisceglie: Piarulli 4, Todisco 2, Haliti 12, Losciale 3, Gabriele NE, D’Ambrosio 2, Losciale NE, Simone NE, Lionetti 0, Galatino NE, Volpe 6, Lopopolo (L), Del Rosso (2L) – All. Nuzzi.

Muri-punto 6, ace 5, errori in battuta 8.

New Volley Oria: Parisi 4, De Pascalis 8, Gallo Ingrao 10, Peluso NE, Giuffrè 3, Muri NE, Leone 6, Liace 15, Lo Noce NE, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 2, ace 3, errori in battuta 9.

Arbitri: Giuseppe Cinquepalmi e Giuseppe Lagonigro.

Ester Haliti

Risultati ultima giornata: Oria-Tempesta TA 0-3, Azzurra Lecce-San Cassiano 0-3, Pallavolo 80 BR-Ugento Jr. 3-0, Nike Lecce-Nardò 3-1, Castellana Grotte-Galatina 3-0, Ostuni-Gioia del Colle 3-2,

Ebbe a riposare: Spongano.

Classifica finale: Tempesta TA 64; San Cassiano 61; Pallavolo 80 BR 55; Nardò 47; Galatina e Castellana Grotte 41; Spongano 40; Gioia del Colle 39; Oria 31; Nike Lecce 21; Ostuni 17; Ugento Jr. 9; Azzurra Lecce 2; Montescaglioso ritirato.

Ricezione

Verdetti: Tempesta TA, San Cassiano e Pallavolo 80 Brindisi ai play-off.

Nardò e Galatina salve.

Castellana Grotte, Spongano, Gioia del Colle, Oria, Nike Lecce, Ostuni, Ugento Jr. e Azzurra Lecce ai play-out.

Montescaglioso ritirato.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Montescaglioso 900,00; San Cassiano 200,00; Tempesta TA 127,00; Castellana Grotte 100,00; Nardò 95,00; Azzurra Lecce 80,00; Ostuni 60,00; Gioia del Colle 27,50; Oria 25,00; Ugento Jr., Pallavolo 80 BR, Nike Lecce, Galatina e Spongano 0,00.

Ivana Gallo Ingrao

L’ultima sanzione pecuniaria (play-off e play-out non valgono ai fini della classifica) è a carico dell’Azzurra Lecce: 50 euri di multa per assenza dell’allenatore.

Vince il trofeo 2013-‘14 il Montescaglioso!

Qualche considerazione: il totale delle multe ammonta quest’anno a 1.614,50 euri e sono diminuite rispetto alla stagione precedente (1.728,00 euri). Il dato è ancora più soddisfacente se si considera che senza la multa da 900 euri al Montescaglioso (frutto del ritiro e non certo di condotte aggressive), la somma quest’anno si sarebbe fermata a 714,50 euri, meno della metà dell’anno precedente.

Galatina

Sono 5 le squadre che chiudono la regular-season senza multe (Ugento Jr, Pallavolo 80, Nike Lecce, Galatina e Spongano), 3 in più rispetto al 2012-‘13 (Galatina e Ugento) e – se ho preso bene i dati – 2 di esse, Galatina e Spongano, non sono mai state interessate neanche da provvedimenti disciplinari “non economici” (ammonizioni, espulsioni, sospensioni, ecc.). Particolarmente meritevole, in tal senso, è la posizione del Galatina, che nelle ultime due stagioni non ha mai preso una multa, un’ammozione, una diffida, una sospensione, ecc.

La salvezza l’ha meritata per il valore espresso sul campo, ma un apprezzamento va espresso anche per questi due anni consecutivi di impeccabile fair-play.

Prossimo turno: Oria-Bisceglie, domenica 25 maggio, ore 18.30.

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