MESAGNE-ORIA 3-0

28 novembre 2011

Domenica 27 novembre 2011 – ore 18.00

Nel nostro girone c’è soltanto una squadra ad aver vinto tutte le partite e c’è soltanto una squadra ad averle tutte perse.

Alla settima giornata queste due squadre si affrontano.

Noi siamo una di queste.

Purtroppo non siamo quella che ha sempre vinto; siamo l’altra.

Il testacoda Mesagne-Oria, che è anche il nostro primo derby stagionale, sulla carta non dovrebbe avere storia, ma le ultime prestazioni delle furie rosse lasciano ben sperare. Non si va a Mesagne come vittime sacrificali – almeno si spera.

Non si va neanche a Mesagne soltanto per la partita, almeno per quanto mi riguarda. La relativa vicinanza del palazzetto con il centro storico mi induce a trascorrere il tempo del riscaldamento a passeggio.

Al Castello è stata allestita una mostra su Pinocchio, probabilmente il più famoso personaggio delle favole italiane. Un simbolo della nazione, le cui caratteristiche sono state prese ad esempio da molti presidenti del Consiglio della storia repubblicana. Invece del naso, però, ai capi del governo crescono i capelli.

I richiami alla patria e al 150^ anniversario dell’occupazione sabauda si riscontrano anche nel tricolore che orna la divisa sociale delle nostre avversarie.

Formazioni.

Gatti Moda Mesagne: Carla Abbracciavento palleggiatrice, Ida Taurisano opposto, Manuela Gambini e Sara Della Rocca laterali, Roberta Pindinello e Vanessa Zingarello centrali, Veronica Parisi libero.

A disposizione di coach Adolfo Rampino: Mariaelisa Marrazza, Zizza ca no sacciu come s’ chiama di nome, Divina Felline, Benedetta Scardia, Paola Baldari e Sara Saponaro.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto palleggiatrice, Stefania Guacci opposto, Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Minetti libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Simona Bianco e Giorgia Mastria.

C’è folla e c’è entusiasmo al palazzetto di via Udine: particolarmente rumorosa e colorata è la presenza dei tifosi bambini. Una bella scenografia.

La società brindisina ha decisamente le carte in regola per tentare il salto di categoria: un’ottima squadra, una vecchia volpe della pallavolo pugliese in panchina, un tifo appassionato.

L’unica nota stonata è la mancanza della gigantografia di Pierpaola De Bonis.

A proposito di note, siamo vittime di uno “starting-six asimmetrico”: le gentili ospiti entrano in campo come se fossero stronze qualunque (numero, nome e cognome); per le padrone di casa si diffondono le note coinvolgenti della colonna sonora di Rocky.

Primo set

Si comincia con un tiro sulla rete della grande fuoriclasse Ida Taurisano. Grazie, Ida… Abbi pietà di noi… Sbagliane una decina in modo da riequilibrare le forze in campo…

Preghiere inascoltate. A Ida basta uno scambio per prendere le misure, schiacciare a terra il suo primo pallone e lanciare la capolista (6-2).

Dopo 2 partite (10 set) intense, tirate e ben giocate, l’Oria è irriconoscibile.

Nessuno mette in dubbio il gap tecnico, per carità, ma la sensazione è che non ci si stia impegnando per ridurlo o almeno per salvare le apparenze: un tiro fuori, tre sulla rete, una battuta sbagliata. Qui la potenza delle padrone di casa c’entra poco; ci stiamo facendo male da soli.

Nonostante l’approccio sbagliato con la partita, l’Oria recupera: primo tempo di Giulia, palletta di Ivana e mani-fuori di Nanna dopo un salvataggio di Annacarla. Parità (8-8)!

Addirittura vantaggio grazie ad un’invasione mesagnese (8-9).

Il Cielo ci ha dato una mano mettendoci di fronte una capolista leggermente imballata, ma noi la rifiutiamo e l’attimo fuggente evapora.

Il Mesagne entra prepotentemente in partita e si scrolla di dosso le velleità oritane con un break di 9-1 avviato da una fast di Zingarello e da un muro di Abbracciavento.

Le grandi protagoniste, però, sono Ida Taurisano e Roberta Pindinello, l’esperienza e la speranza, germogli freschi su radici robuste.

Sul 17-10 l’Oria è tramortito e assiste passivamente alla propria asfaltatura.

Bene anche Della Rocca, ma è soprattutto Taurisano a confermarsi atleta di un altro pianeta, capace di mettere palloni a terra da qualunque posizione con apparente facilità.

Il parziale termina con un muro di Zingarello (25-15).

Secondo set

Dopo un primo sfogo delle padrone di casa (5-3), ecco l’Oria che ci aspettavamo di vedere: la ricezione è vigile, la difesa attenta, il muro smorza diversi attacchi altrui e le bocche di fuoco sembrano inarrestabili.

Si comincia con Ivana e poi show del Koala (attacco da posto quattro, pallonetto da posto due, muro ed immancabile ace). Vinciamo 6-9. Almeno questo è quello che penso perché il tabellone indica 7-8. Deve essermi sfuggito qualcosa, ma siamo avanti comunque.

C’è un altro tabellone acceso ed è quello che indica i 24 secondi del basket. Forse è un tributo a Tiziana Cannella, incontrata in Concattedrale ed impegnata a Monopoli (una sorta di collegamento spirituale…).

Chissà come sarebbe la regola dei 24 secondi applicata alla pallavolo: allo scadere del tempo, la squadra nel cui campo si trova il pallone perde il punto…

Dopo tre errori consecutivi in attacco del Mesagne, Daniela & compagne conducono per 8-11 e coach Rampino chiama il time-out.

La sua squadra reagisce bene: nonostante il relativo contenimento di Taurisano, è Gambini la protagonista del sorpasso con 4 punti quasi consecutivi (15-12).

L’Oria si arrangia con un attacco di Nanna e con un ace di Annacarla, ma i servizi di Abbracciavento e i muri di Gambini mantengono invariate le distanze.

Punto di Ivana e muro di Giulia: possiamo ancora sperare (21-19)!

Taurisano, Gambini e la nuova entrata Marrazza chiudono le porte all’ardua rimonta oritana (24-19); il punto finale è di Abbracciavento (25-21).

Terzo set

Gambini, autrice di 8 punti nel set precedente, non è ancora sazia e Pindinello regala al pubblico locale la traiettoria beffarda ed efficace di un pallonetto (4-0).

L’Oria non è rientrato in campo: incassiamo un paio di regali ed andiamo a punti con un servizio vincente di Annacarla ed un muro di Daniela, ma la costruzione del gioco è difficoltosa e l’attacco sembra spuntato (6-4).

Roberta Pindinello mette a terra un primo tempo e due servizi vincenti consecutivi (10-4).

Ho visto giocare la centrale tarantina sin dai tempi dell’Orchidea; già molto brava allora, mi sembra che questo possa essere l’anno della sua definitiva consacrazione. Se lo merita. La serie C comincia a starle stretta.

Non parliamo di Ida Taurisano, a cui stava stretta finanche la serie A…

Finalmente se ne accorge anche coach Rampino, che concede all’opposto mesagnese la meritata standing-ovation, non prima di avere ammirato un suo attacco da seconda linea ed un ace (14-6).

Nell’Oria merita un encomio solo Ivana, non tanto per essere stata l’unica a chiudere in doppia cifra quanto per aver lottato con determinazione per tutta la partita.

Durante i time-out (chiesti da Marcello) si incazza anche Rampino. Un po’ è il carattere sanguigno, un po’ è la dimostrazione che anche il Mesagne, pur dominando la partita, si è un po’ lasciato risucchiare nell’indolenza della serata.

Bel primo tempo di Pindinello (11^ punto personale) e girandola di sostituzioni su entrambi i fronti: a parte Marrazza, che aveva rilevato Taurisano, entrano Baldari, Scardia e Saponaro per il Mesagne.

Resto con il cruccio di non aver visto giocare Divina Felline, atleta che sento nominare da anni e sempre con grande simpatia.

Sul 20-10 nell’Oria entra Simona Bianco, che mette il pallone a terra al suo primo scambio! Per lei non è l’esordio assoluto perché aveva già calcato il parquet di Ugento. E’ invece l’esordio stagionale per Noemi Votano ed Angela Carone.

Le creature si impegnano con generosità, ma ormai siamo agli ultimi sgoccioli dell’incontro.

Rendiamo il passivo meno pesante con i muri di Ivana e di Giulia; poi Baldari chiude il sipario (25-14) su questo incontro giocato senza molta passione dalle nostre ragazze, che pure erano state ammirevoli al cospetto di altre signore squadre come il Galatina ed il Cutrofiano.

Non possiamo dire di aver lasciato punti per strada perché il 3-0 a Mesagne era preventivabile, ma dispiace aver giocato come si deve soltanto per mezzo set (il secondo).

Un quarto di campionato è alle spalle. Sapevamo che all’inizio sarebbe stata particolarmente dura e l’ultimo posto in classifica, oggi come oggi, non è un dramma. Conosciamo i nostri difetti, ma sono emerse anche le nostre potenzialità, che ci sono e sono prevalenti. Dobbiamo tirarle fuori con più convinzione e con più continuità. La vittoria ci aspetta; non arriviamo troppo in ritardo all’appuntamento. Non sarebbe educato.

Tabellino: Mesagne-Oria 3-0 (25-15,  25-21,  25-14)

Gatti Moda Mesagne: Abbracciavento 5, Marrazza 1, Zizza NE, Gambini 13, Zingarello 2, Della Rocca 6, Felline NE, Scardia 0, Pindinello 11, Baldari 2, Taurisano 10, Saponaro NE, Parisi (L) – All. Rampino.

Muri-punto 7, Aces 7, errori in battuta 4.

Punti-fatti: 50 (media set: 16,7), errori-punto 20 (media-set: 6,7).

New Volley Oria: Carone 0, Votano 0, Cozzetto 2, Gallo Ingrao 10, Guacci 7, Basile 4, Nannavecchia 6, Bianco 1, Lonoce 1, Mastria NE, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, aces 4, errori in battuta 7.

Punti fatti 30 (media-set: 10) errori-punto 25 (media-set: 8,3).

 “Fette di torta” su 125 scambi: PF Mesagne 40%, PF Oria 24%, EP Oria 20%, EP Mesagne 16%.

Arbitri: Cosimo Zizza e Danilo Arseni.

Altri risultati: Cutrofiano-Casarano 3-2, Presicce-Galatina 1-3, San Giorgio-Ugento 2-3, Spongano-Nardò 3-2, Trepuzzi-Collepasso 3-0, Tempesta TA-Brindisi 3-0.

Classifica: Mesagne 19; Cutrofiano 16; Galatina e Ugento 15; San Giorgio 13; Presicce 12; Spongano 11; Collepasso 10; Tempesta TA 9; Nardò 8; Trepuzzi 7; Casarano 6; Brindisi e Oria 3.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 246,00; Brindisi 35,00; tutte le altre 0,00.

Tutto fermo.

Prossimo turno: Oria-Trepuzzi, domenica 4 dicembre, ore 18.00.


ORIA-CUTROFIANO 2-3

21 novembre 2011

Domenica 20 novembre 2011 – ore 18.00

Un Oria magnifico strappa un punto alla vicecapolista Cutrofiano in un incontro sorprendente, emozionante e spettacolare.

Qualche dato: oltre due ore e un quarto di partita, 235 scambi, 4 palle set annullate all’Oria e 3 al Cutrofiano nel secondo set, 5 palle-match annullate all’Oria e 2 al Cutrofiano al tie-break, parziali altissimi e set tutti in equilibrio fino alla fine (ad eccezione del quarto).

Questo per dire delle emozioni.

E se poi consideriamo che l’Oria era in vantaggio per 22-20 nel primo set (poi perso), che – come abbiamo visto – ha sprecato 4 palle-set nel secondo (poi perso) e 5 palle-match al tie-break (poi perso), che ha accumulato 120 punti complessivi a fronte dei 115 del Cutrofiano, beh, possiamo sostenere che il punto d’oro conquistato ci sta pure un po’ stretto senza il timore di apparire sfacciati.

Forse le salentine non hanno disputato la loro migliore partita stagionale (47 errori-punto, inclusi 21 servizi sbagliati), ma è certo che adesso l’Oria guarda al proprio futuro con rinnovata fiducia. In un campionato che appare particolarmente equilibrato, nessuna partita va affrontata con superficialità (e questo lo sapevamo), ma nessuna partita adesso deve farci più paura. Neanche la prossima.

Alla capitana l’incombenza di aprire le porte del palazzetto. Una bella responsabilità.

Una bella responsabilità avere le chiavi di cotanta struttura, dico. Potrebbe usarle per organizzare un rave-party clandestino o cose così.

A Giulia, invece, il merito di ottimizzare la procedura relativa al fattore G, un gesto che si rivelerà determinante per le sorti della gara. Anche quando non gioca benissimo, quindi, la creatura si rende utile alla causa.

L’Oria sfoggia nuovi giacconi blu che riscuotono un ampio gradimento.

Il Cutrofiano è una squadra che non nasconde le proprie ambizioni: roster di alto livello (con le prestigiose presenze di Loredana Corvino, Laura Caracuta ed Emanuela Cafarella) ed un iter stagionale all’altezza delle aspettative: quattro vittorie ed un’unica, onorevole, sconfitta al tie-break nello scontro diretto con l’altra corazzata Mesagne.

Insomma, soltanto i più coraggiosi scommetterebbero a nostro favore alla SNAI.

Formazioni.

L’Oria conferma la “manovra anticrisi” di Galatina: Annacarla Cozzetto in palleggio, Stefania Guacci opposto, Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Minetti libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Federica Peluso, Simona Bianco e Giorgia Mastria, reduci dal matinée dell’Under16. Vabbè, lasciamo perdere…

Cutrofiano: Laura Caracuta palleggiatrice, Paola Faloia opposto, Loredana Corvino ed Emanuela Caracuta laterali, Marta Baglivo e Rossella Pellico centrali, Patrizia Villani libero.

In panchina con coach Giuseppe Marino (che “darà soddisfazione” a quasi tutte le riserve): Silvia Parisi, Sarah Mauro, Silvia De Paolis, Noemi Polimeno e Laura Pendenza.

Primo set

Corvino presenta il suo biglietto da visita con un attacco da posto due e Pellico approfitta di una distrazione della difesa oritana, ma Ivana (lungolinea) e Stefania (ace) rimediano: 4-4.

Come era prevedibile, la partita sembrerebbe già nelle mani del Cutrofiano, che fa e disfa: la centrale Baglivo mette due palloni a terra, ma i primi errori in battuta delle ospiti tengono l’Oria a galla (6-7).

Guizzo brindisino con Daniela, che apre i portoni con grazia e chiude gli scambi con determinazione, e Nanna (9-8), ma il Cutrofiano replica con un break da 4, avviato e concluso da Faloia (9-12).

Quando sembra che il set stia per prendere la direzione più scontata, scatta l’ora del Koala. Combattuta tra l’identità di palleggiatrice e quella di opposto, Stefania trova il modo di bilanciare i due ruoli: prima attacca palleggiando e piazzando la sfera in un angolino incustodito, poi schiaccia da opposto e poi serve da palleggiatrice Ivana, che trova il mani-fuori (13-13).

Inizia un avvincente duello tra Cafarella e Ivana: la prima alterna diagonali e lungolinea, la seconda pallonetti e colpi tosti.

Al pallonetto fa ricorso anche Pocahontas, che poi va a segno anche in battuta e innalza le padrone di casa sul risultato di 18-16. E chi l’avrebbe mai potuto prevedere?

Cutrofiano non ci sta: Corvino e Faloia sorpassano (18-19), ma l’Oria dà spettacolo: mani-fuori di Nanna e pallonetto di Stefania. Furie rosse a tre passi dalla sorpresa (22-20)!

A ribaltare la situazione è una delle giocatrici che – così a occhio – dovrebbe occupare una posizione di vertice nella classifica per statura di questo campionato: Paola Faloia. Il riccioluto opposto leccese mette a terra tre palloni consecutivi sfruttando a proprio vantaggio le mani del muro avversario, subisce l’attacco vincente di Ivana e poi spara un’altra cartuccia dopo che la difesa ha raccolto un secondo tocco di Annacarla (23-24).

Per chiudere il set Caracuta punta su Cafarella, la cui diagonale non lascia scampo (23-25).

Forse perderemo, ma non regaleremo niente.

Secondo set

E’ volley-champagne quello espresso dall’Oria in avvio del secondo parziale: muro di Daniela su un mostro sacro del volley pugliese, diagonale di Stefania, che poco dopo si ripete con un mani-fuori, ed ulteriore muro della capitana dopo un duplice salvataggio mani a terra della difesa brindisina (5-2).

In questi scambi c’è l’Oria che vorremmo sempre vedere (e che vedremo per tutta la serata!): grinta in difesa, muro solido, regia intelligente e attacchi pungenti. E c’è anche una buona dose di creatività.

Sul 7-3 il Cutrofiano ribalta la situazione sfruttando il valore delle proprie attaccanti e due errori consecutivi della nostra ricezione, che prima prende una palla destinata ad andare fuori e poi lascia una palla che finisce dentro (7-8).

Si sbaglia, ma non si crolla. E qualche errore lo commettono anche le ospiti, soprattutto nel break inaugurato da un altro lungolinea in palleggio di Stefania e concluso da un ace di Nanna (14-10).

La svolta del set sembra arrivare sul 16-14.

Coach Marino introduce Pendenza al posto di Faloia: l’attacco perde una risorsa importante, ma la nuova entrata si rivela micidiale in battuta: tre ace consecutivi e ipoteca del Cutrofiano sul set (16-21).

Poi Pendenza sbaglia ed a servire, sull’altro fronte, va un’altra specialista: Stefania.

Il Koala ripaga le ospiti con la stessa moneta: tre ace consecutivi e parziale rimesso in discussione! Stefania esulta anche al quarto servizio, che effettivamente mette in difficoltà la ricezione leccese, ma quando il nostro opposto è già al bar ad ordinare lo champagne, il Cutrofiano rimedia e colpisce con Cafarella (20-22).

La partita è bellissima: lungo scambio chiuso da un tocco di seconda di Annacarla, attacco fuori delle furie rosse, mani-fuori di Nanna e immediata risposta di Corvino che vanifica un salvataggio difensivo di Giulia (22-24).

Cutrofiano ha dunque due palle-set a disposizione.

La prima la annulla Nanna. Va a servire Anncarla e la risposta lunga della ricezione viene ribattuta a terra da Daniela!

Attacco del Cangur-otto da posto due e adesso la palla-set ce l’abbiamo noi (25-24)!

Muro di Corvino e lungo linea di Pendenza: vantaggio Cutrofiano (25-26).

Fuori la pipe che avrebbe chiuso il set e servizio vincente di Maria: nuovo set-ball per l’Oria (27-26)!

Che brave queste ragazze a cui non tremano le mani e che sanno assumersi le proprie responsabilità senza paura ed anche con una certa dose di creatività.

Il carattere è quello giusto, indubbiamente, ma la concentrazione presenta ancora qualche margine di miglioramento perché con un po’ più di avvedutezza avremmo potuto sfruttare meglio anche il successivo servizio di Nanna. La palla ricevuta dal libero Villani, infatti, schizza in alto, ormai ingiocabile per Caracuta, e poi atterra dolcemente nel cuore della nostra metà campo. Nessuna la va a prendere e la palla-set è annullata in questo modo un po’ rocambolesco (27-27). Sono sicuro che Marcello ha usato altre espressioni…

Non c’è tempo per disperarsi e per annotare le jastème del coach perché Cafarella mette a terra una diagonale strettissima (27-28).

Ivana annulla il vantaggio ospite (28-28), ma Cafarella stasera è implacabile (concluderà a 28 punti personali) e due attacchi consecutivi dell’ex-sampietrana risolvono il set (28-30).

Il solo fatto che stiamo facendo soffrire il Cutrofiano così è un bel successo.

Terzo set

Ace di Annacarla e festival degli errori ospiti (servizi, invasioni, posizione) in avvio del terzo set. In questa fase di riflusso sbagliamo qualcosa anche noi, ma sull’8-6 si riprende a fare sul serio.

Ace sporco di Giulia, diagonale di Nanna e bis di Pocahontas (11-6).

Le stelle del Cutrofiano (Cafarella e Corvino) annullano lo svantaggio (12-11), ma l’Oria riprende la corsa: Nanna, Daniela e l’aiutino dell’asticella (15-11).

Doppia di Baglivo, segnalata da Ivana e poi sanzionata dall’arbitro, che però non gradisce le soffiate e lo fa presente alla nostra schiacciatrice. La centrale ospite si rifà con un bel primo tempo (18-14). Marta Baglivo, oltre all’elevato tasso estetico e ad una certa propensione per i balli moderni, ha un’altra caratteristica peculiare che avevo notato già a San Giorgio: il fermacapelli blu che sembra un lampeggiante della Questura.

Mani-fuori di Ivana e attacco di Maria da posto due: massimo vantaggio per le padrone di casa (20-14), destinato ad aumentare ulteriormente dopo due palloni consecutivi che finiscono sul lato altrui della rete (22-14).

Solo Baglivo resiste (muro), ma Nanna è tornata ai livelli di Galatina e grazie ai suoi attacchi l’Oria amministra il set fino alla fine (25-17).

Forse perderemo lo stesso la partita, ma lasciare la vicecapolista a -8 in un set è una soddisfazione.

Quarto set

E’ rientrata sul parquet Faloia, che era in panchina dal secondo parziale.

Missili di Corvino e Cutrofiano determinato a non disperdere punti utili per la classifica.

Intanto il palazzetto è diventato una bolgia con i tifosi locali che ci credono e spingono la squadra verso l’impresa.

Ace di Nanna, mani-fuori di Ivana, altro ace di Nanna e muro Stefania-Daniela (6-3)! Anche le furie rosse ci credono.

Anche la panchina ci crede e contribuisce al frastuono con urla di incoraggiamento e piedi pestati ritmicamente sul parquet.

Il ritono di Faloia non è indolore per noi e sul 6-6 si apre un duello di grande equilibrio: punto a punto, cambio-palla contro cambio-palla sino all’11-11.

Faloia prova a lanciare la fuga (11-14), ma l’esigenza di conservare lo status quo in classifica delle salentine non è superiore alla fame dell’Oria. Fame di vittoria (siamo l’unica squadra a non averla ancora assaggiata), fame di punti, fame di recuperare il tempo perduto e di accorciare lo spread con i titoli di stato delle nostre concorrenti.

Doppietta di Ivana e quarto ace di Nanna (15-14)!

Cafarella e Faloia non lasciano senza marcature il loro transito dalla prima linea; in casa oritana, però, c’è Ivana in stato di grazia: pallonetti e lungolinea, da destra e da sinistra. In virtù dei colpi del nostro martello il vantaggio sale sino al 21-17.

Quattro punti sulle avversarie, quattro punti dal traguardo che vale almeno un punto in classifica.

Tre palloni finiscono in rete; in compenso le leccesi ci regalano l’ennesimo errore in battuta (22-20).

Splendido pallonetto di Maria e tiro fuori misura del Cutrofiano: adesso abbiamo 4 palle-set a disposizione (24-20).

Faloia annulla subito la prima; Cafarella annulla la seconda dopo un tentativo contenuto da una difesa esemplare (24-22).

Non so cosa abbia detto Marcello durante il time-out d’emergenza. Non credo, però, che abbia detto ad Annacarla di provarci; certo è che la nostra palleggiatrice prende il coraggio (e la palla) a due mani e sorprende la difesa avversaria con un secondo tocco. Sul 24-22.

Se avesse sbagliato e il Cutrofiano avesse fatto punto, Annacarla sarebbe rinchiusa in qualche stanza segreta ed oscura del Castello (che è pure sotto sequestro). Ma Annacarla mette il pallone a terra, toglie alla squadra le castagne dal fuoco in un momento delicato e firma con la sua intraprendenza lo scambio che vale il pareggio nei set ed un preziosissimo punto in classifica!

Tie-break

Il momento di gloria della palleggiatrice non si è esaurito: ace per inaugurare il mini-set di spareggio.

Lungolinea di Nanna e cominciamo con il passo giusto (2-0).

Il Cutrofiano si affida all’esperienza di Loredana Corvino; l’Oria insiste con servizi micidiali (Daniela) e con l’estro del Koala: pallonetto e 16^ punto personale (6-4).

A parè bell’ sus’ a ‘u tabellìne…

Faloia conquista il pareggio e poi cede il posto a De Paolis, che entra per battere ma non ha molta fortuna (9-8).

Adesso tocca a Giulia.

Ace!

Coach Marino chiama il time-out.

I tifosi oritani, che stanno facendo un baccano infernale e sono anche competenti in materia di volley, sono curiosi di ascoltare le nostre strategie tattiche e si impongono il silenzio per poter sentire quello che dice Marcello. E’ una scena abbastanza surreale: il casino si autoregola, si accende e si spegne a seconda delle circostanze.

Qualche anno fa chiesero a Franco Bertoli, ex-giocatore, ex-allenatore e commentatore televisivo, se fosse favorevole alle “incursioni” dei microfoni durante i time-out.

Bertoli, facendo riferimento alla propria esperienza da allenatore, diede una risposta ragionevole: “Quando si forniscono indicazioni tecnico-tattiche può essere interessante e istruttivo per il pubblico televisivo ascoltare quello che dice un coach durante i time-out, ma quando c’è da rimprovere un giocatore preferirei che i microfoni stessero lontani”.

Per fortuna, siamo sul 10-8, il time-out l’ha chiesto coach Marino e non c’è da rimproverare nessuno. In altre circostanze, non so se gli “spunti motivazionali” forniti da Marcello siano adatti ad un pubblico che non abbia compiuto 18 anni…

Si riprende a giocare e Giulia ottiene un altro ace, questa volta con l’aiuto del nastro (11-8). Culo e sentimento.

Primo tempo della capitana coraggiosa, che in questo modo va in doppia cifra e vanifica l’avvicinamento di Cafarella (12-9).

Tre punti sulle nostre avversarie, tre punti da una vittoria epica.

Errore in battuta nostro, invasione nostra, tiro sulla rete ospite e attacco di Corvino (13-12).

Un’immensa Ivana regala all’Oria due palle-match (14-12)!

Con Corvino in battuta, però, Faloia annulla la prima (14-13), Cafarella chiude con successo uno scambio lunghissimo e palpitante (14-14) e poi ribalta la situazione offrendo alla propria squadra la prima palla-match (14-15).

E’ ancora a Ivana ad andare a segno per le furie rosse ed a riportare l’incontro in parità (15-15)!

“Rete amica” e terzo match-point per l’Oria (16-15)!

Faloia lo annulla con un mani-fuori quasi impercettibile, ma Giulia se ne procura un altro murando a uno l’attacco delle salentine (17-16)!

Pallonetto di Cafarella e mani-fuori di SuperNanna (18-17)!

Dopo il quarto muro personale di Baglivo (che annulla la quinta ed ultima, ahimé, palla-match per l’Oria), Loredana Corvino diventa la protagonista del finale di questa bellissima partita: mani-fuori (18-19), palla out dopo essere stata deviata dal nastro (19-19) e diagonale-bomba indifendibile (19-20).

Il cambio-palla questa volta non riesce e l’ultimo attacco delle brindisine termina oltre i limiti del campo (19-21).

E’ una sconfitta dolce, accolta come una vittoria. Incameriamo un punto che non era preventivabile e soprattutto scopriamo di possedere grandi risorse tecniche e caratteriali. Ed una squadra di combattenti.

Non siamo qui per fare da materasso; siamo qui per divertirci.

Tabellino: Oria-Cutrofiano 2-3 (23-25,  28-30,  25-17,  25-22,  19-21)

New Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Cozzetto 6, Gallo Ingrao 14, Peluso NE, Guacci 16, Basile 9, Nannavecchia 18, Bianco NE, Lonoce 10, Mastria NE, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, aces 17, errori in battuta 13.

Punti fatti 73 (media-set: 14,6) errori-punto 33 (media-set: 6,6).

Piazza di Spagna Cutrofiano: Baglivo 8, Parisi 0, Pellico 3, Mauro 0, De Paolis 0, Corvino 17, Pendenza 5, Caracuta 1, Cafarella 28, Polimeno NE, Faloia 19, Villani 1 (L) – All. Marino.

Muri-punto 5, Aces 4, errori in battuta 21.

Punti-fatti: 82 (media set: 16,4), errori-punto 47 (media-set: 9,4).

“Fette di torta” su 235 scambi: PF Cutrofiano 34,9%, PF Oria 31,1%, EP Cutrofiano 20%, EP Oria 14%.

Arbitri: Giuseppe Valente e Cesare Mazzotta.

Altri risultati: Galatina-San Giorgio 3-2, Nardò-Presicce 1-3, Brindisi-Spongano 0-3, Casarano-Mesagne 0-3, Collepasso-Tempesta TA 3-1, Ugento-Trepuzzi 3-1.

Classifica: Mesagne 16; Cutrofiano 14; Ugento 13; San Giorgio, Presicce e Galatina 12; Collepasso 10; Spongano 9; Nardò 7; Tempesta TA 6; Casarano 5; Trepuzzi 4; Brindisi e Oria 3.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 246,00; Brindisi 35,00; tutte le altre 0,00.

Nessuna multa. In evidenza soltanto la squalifica per una giornata dell’atleta Rollo Giorgia (Nardò) “per avere servito 6 palloni consecutivi nel tie-break Oria-Nardò senza commettere neanche un errore ed arrecando in tal modo un grave dispiacere alla squadra ed ai tifosi oritani”.

Prossimo turno: Mesagne-Oria, domenica 27 novembre, ore 18.00.


GALATINA-ORIA 3-2

14 novembre 2011

Domenica 13 novembre 2011 – ore 18.00

Galatina è una della mete turisticamente più interessanti del campionato. Purtroppo, però, il palazzetto è distante dal centro storico e dalla celebre chiesa di San Paolo con la sua Cappella delle Tarantate. Meno male che l’avevo visitata in passato per i fatti miei.

L’uscita delle atlete di casa dallo spogliatoio è traumatizzante. Le ragazze della Pavarredo sembrano una squadra di serie A: la statura minima parte da 1,80 e le giocatrici sono tutte magre, agili e con fisici ben scolpiti.

Vabbè, magari le apparenze ingannano – penso.

Spero.

Ma il riscaldamento è ancora più traumatico del primo impatto visivo: tutte le pallonate di Serra e compagne finiscono in campo (e lo scheggiano); tutti i tiri, i primi tempi, i servizi delle nostre gonfiano la rete o finiscono nella villa comunale di Nardò.

Se le premesse sono queste, prevedo una serata poco allegra.

Formazioni.

Coach Dario Cocola schiera Giulia Clementi in palleggio, Camilla Guido opposto, Daria e Benedetta Bruno di banda, Mara Serra ed Elisabetta Potì centrali, Brizia Maggiore libero.

A disposizione: Greta Palumbo, Francesca De Paolis, Ilaria Palumbo, Benedetta Carachino, Luigina De Vito e Giulia De Pasquale.

Novità nell’Oria: Stefania Guacci gioca da opposto; il ruolo di palleggiatrice è assunto da Annacarla Cozzetto mentre Simona Minetti veste la maglia del libero. Il resto è invariato: Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali.

In panchina con coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Simona Bianco e Giorgia Mastria.

Una giocatrice dell’Oria lamenta un po’ di sonnolenza.

“Scommetto che sei stata in discoteca ieri sera”.

“No, stranamente no. Proprio per questo ho sonno. Sai com’è? Sonno porta sonno…”

In questo sport non si finisce mai di scoprire cose nuove.

Primo set

Dopo una prima fase di studio, le attaccanti dell’Oria fanno conoscenza con i muri di Mara Serra, un cognome quanto mai adatto al ruolo e all’atleta. Dalla sua saracinesca non passa nulla.

La giocatrice salentina è una di quelle che stanno in serie C per sbaglio. Anzi, per il gusto di umiliare il prossimo. Come Luisa Chionna. Come Ida Taurisano. Come Loredana Corvino.

Serra e Guido (che ha una vaga somiglianza con la nostra Silvietta) costruiscono un break di 6-0 mentre Ivana cerca soluzioni d’attacco alternative ottenendo come unico risultato l’avvio di un intenso rapporto di amicizia con l’asticella.

Non è proprio l’Oria disastroso di domenica scorsa; ogni tanto qualcosa di buono si vede: la ricezione è in affanno ma non crolla, gli attacchi sono intermittenti ma è meglio che niente e le centrali stanno mettendo qualche pallone a terra.

Fantastica la fast di Giulia sul 13-7, la migliore della sua carriera.

Ma sonno porta sonno.

Dopo un bel lungolinea di Stefania da posto due, la letargia prende il sopravvento e il Galatina ne approfitta per dare spettacolo e per prendersi questo set: altro break da 6 sul punteggio di 19-15 con duplice muro di Potì ed attacchi efficaci di Diana Bruno e di Greta Palumbo (entrata in corso d’opera).

Un’invasione da seconda linea chiude il parziale sul poco rassicurante punteggio di 25-15.

Secondo set

L’insidiosissimo servizio di Clementi crea problemi alla nostra ricezione e consente a Diana Bruno e a Guido di colpire ripetutamente. Si parte così da 5-0 (che sommato alla conclusione del set precedente costituirebbe una striscia di 11 punti consecutivi per le padrone di casa).

Galatina tira sulla rete e Nanna, in battuta, realizza il suo primo ace stagionale. Lei, di solito, serve in modo molto regolare: non fa mai ace, ma neanche sbaglia.

Attacca il Koala e va a terra anche il primo tempo di Daniela.

Lo svantaggio è quasi recuperato (5-4), ma il Galatina tenta un secondo scatto spinto da una prolifica Benedetta Bruno (10-5).

Ma è un Oria diverso e lo dimostra l’accresciuta durata degli scambi: il muro smorza gli attacchi avversari, Annacarla sta distribuendo palloni con senno e precisione, Simona si butta su ogni pallone e Stefania sta adattandosi al nuovo ruolo. Le centrali, poi, sembrano particolarmente ispirate.

Attacco di Ivana, perfetto pallonetto di Pocahontas ed ace di Stefania: siamo di nuovo in corsa (10-9)!

Molto bene Ivana in questa fase e bel duello al centro della rete tra Giulia e Serra con la nostra creatura che si toglie qualche soddisfazione come il muro sul 14-10.

Purtroppo non ci liberiamo dall’atavico problema degli sprechi in attacco, come dimostreranno le statistiche finali: 65 punti fatti per l’Oria, appena uno in più per il Galatina. Ma a fronte di 30 errori-punto per le padrone di casa, le furie rosse hanno elargito più “regali” (40 errori-punto).

Grazie ad un’eroica Simona, l’Oria effettua il sorpasso: lungolinea Nanna, attacco di Stefania e muro della capitana (15-16)!

Coach Cocola reintroduce Palumbo e il Galatina sfrutta un ace di Potì – evitabile – che poteva avere conseguenze disastrose sul risultato e sul morale (20-18).

Ma le furie rosse si confermano tali: lungolinea di Ivana ed ace di Stefania, che poi tira fuori il servizio successivo (21-21).

Sbaglia qualcosa anche il Galatina e Ivana imita il Koala andando a segno anche in battuta (21-24)!

Il punto finale è emblematico: generosa difesa di Simona e attacco vincente di Maria da posto due: 21-25 e parità nei set!

Terzo set

Nanna riprende da dove aveva interrotto, Annacarla realizza un ace e poi serve un assist teso e spettacolare per l’ex-collega di ruolo: 1-4!

La foga agonistica induce le brindisine a qualche imprecisione, ma siamo ancora avanti quando Ivana va a servire (6-7): ace con battuta lunga ed ace con battuta corta; uno dei giochini preferiti dalla nostra schiacciatrice (6-9).

Il Galatina reagisce con Diana Bruno e con un muro di Palumbo, ma il vantaggio delle ospiti continua ad aumentare: attacco e muro di Nanna, primo tempo di Daniela e bolide di Ivana (10-15).

Sbagliamo la terza battuta del set e Marcello non gradisce questo genere di sprechi. Quando ci si assumono rischi, certi errori sono fisiologici; a fine partita, però, il saldo sarà negativo: 10 ace e 12 errori.

L’Oria è in piena trance agonistica. Le conseguenze di tanto furore sono una strepitosa aggressività in difesa, attacchi che piegano i muri avversari e altri che finiscono fuori, un’Annacarla che osa qualunque soluzione ed una certa reattività verbale quando qualcosa va storto.

Ivana, in particolare.

Peccato che la partita finirà tardi e non avremo modo di portare la nostra schiacciatrice nella chiesa di San Paolo per sottoporla all’esorcismo della pizzica.

L’eccesso di reattività non risulta particolarmente gradito all’arbitra. La giovane direttrice di gara giapponese chiama a sé Ivana, ricorda che la plastica va gettata negli appositi contenitori di raccolta differenziata e prescrive al nostro coach dei farmaci per la prevenzione dell’infarto. Il richiamo si conclude con una stretta di mano.

Bisogna dare atto che l’arbitraggio di oggi è stato praticamente perfetto. A parte le decisioni sulle singole azioni (tutte corrette, a mio modesto avviso), i direttori di gara hanno saldamente mantenuto il controllo emotivo della gara applicando una sana e sorridente moral suasion che ha reso superfluo il ricorso ai cartellini.

La grande correttezza delle ragazze del Galatina ha contribuito parimenti a tenere l’agonismo nei limiti consentiti.

Oria conduce per 12-17 ma subisce il ritorno del Galatina: Diana da posto quattro, Benedetta direttamente in battuta (16-17).

Punto di Ivana dopo l’ennesimo miracolo difensivo di Simona e poi arriva il momento di una grande protagonista di questa partita: Maria Nannavecchia.

Prima fa punto piazzando un bagher nell’angolino incustodito del posto cinque salentino (16-19).

Dopo il primo tempo di Serra, azzecca un millimetrico lungolinea, poi si fa murare da Diana e tira fuori (dopo che la stessa Diana era riuscita ad attaccare da seduta…). In pratica, sta facendo tutto Nanna. Il suo braccio è caldo; Annacarla l’ha capito e da adesso fino alla fine del set il longilineo martello oritano diventerà il terminale esclusivo dei suoi passaggi.

Dal 19-20 è uno show. Se sonno porta sonno, Nanna porta Nanna: diagonali, lungolinea e ciliegina finale di un muro (19-24). Tutto quello che tocca Maria in questo set viene trasformato in punto.

Abbiamo cinque-palle set, ma l’esperienza del tie-break con il Nardò consiglia una grattatina scaramantica, soprattutto dopo che una positiva Palumbo annulla la prima.

Ad Annacarla non manca il coraggio per risolvere autonomamente l’ultimo scambio, coronando così un eccellente esordio da titolare (20-25).

Quarto set

Il Galatina che rientra sul parquet dopo l’intervallo appare trasformato. Le salentine giocano con il sangue agli occhi e trasformano la delusione per il punto perso in furore agonistico. Adesso sono loro a fare la partita e a sfoggiare un repertorio di colpi particolarmente efficaci.

Il giro in prima linea di Nanna, comunque, è in continuità con il set precedente: la brindisina regala alle furie rosse tre cambi-palla consecutivi e il punteggio resta in parità (9-9).

Il reparto liberi del Galatina, nel frattempo, tende a somigliare al gruppo parlamentare dei responsabili di Scilipoti con gente che entra ed esce dalla maggioranza come dal parquet.

Le padrone di casa allungano con le sorelle Bruno (13-9), ma sono tutti punti sudati che maturano a conclusione di scambi lunghissimi.

Sì, stiamo calando, ma lo stiamo facendo con dignità perdendo un po’ di continuità in attacco ma conservando determinazione in difesa. Alcuni scambi non riscuoterebbero l’apprezzamento dei puristi del volley (palloni rimandati dall’altra parte con ogni mezzo lecito: di pugno, d’istinto, di culo…), ma la spettacolarità dell’incontro è garantita.

Doppio muro di Serra e replica di Giulia (primo tempo) e di Ivana (palletta).

Delizioso pallonetto di Benedetta Bruno, ma Nanna consolida il proprio primato personale di punti andando a segno da sinistra e da destra (19-17).

Mister Cocola effettua periodicamente un doppio cambio per assicurarsi il vantaggio nella guerra aerea, ma il grande cuore oritano resiste in qualche modo alla determinazione e ai centimetri in più delle salentine.

Doppietta di Benedetta Bruno e attacco vincente di Ivana. Poi l’ennesimo scambio tanto sconclusionato quanto spettacolare si conclude con una specie di “contromuro” di Potì su Giulia, che a sua volta aveva bloccato un attacco locale (24-20).

Il parziale lo chiude Benedetta Bruno, che a fine gara raggiungerà la soglia dei 20 punti (uno in meno della nostra Nanna).

Tie-break

C’è un po’ di comprensibile stanchezza: ben 11 errori-punto caratterizzano i primi 16 scambi del mini-set di spareggio. Noi, purtroppo, ne facciamo di più e non riusciamo a colmare il gap con gli attacchi di Stefania ed i risoluti primi tempi di Giulia.

Avevamo iniziato con un incoraggiante 3-5, poi abbiamo subìto un break da 4 e abbiamo tentato l’aggancio sul 9-8.

Il servizio di Clementi continua a crearci qualche grattacapo, ma Annacarla risponde con le stessi armi (11-10).

L’ace della palleggiatrice resterà, però, l’ultimo punto realizzato dalle furie rosse. Nanna, infatti, ha perso l’infallibilità e viene stoppata da Diana e da Palumbo, Benedetta trova un varco da posto due e un malinteso abortisce il primo tempo in fase di gestazione nella nostra metà campo (15-10).

Galatina vince e vince meritatamente, ma l’Oria esce dal PalaPanico a testa alta, con un punticino e soprattutto con la consapevolezza di aver compiuto grandi progressi a livello tattico e a livello mentale.

Il bicchiere è mezzo pieno. Decisamente.

Tabellino: Galatina-Oria 3-2 (25-15,  21-25,  20-25,  25-20,  15-10)

Pavarredo Galatina: Potì 7, Palumbo G. 8, De Paolis 0, Bruno D. 10, Palumbo I. NE, Carachino NE, Bruno B. 20, Guido 6, Clementi 3, Serra 12, De Vito NE, Maggiore (L), De Pasquale G. (2L) – All. Cocola.

Muri-punto 11, Aces 6, errori in battuta 7.

Punti-fatti: 66 (media set: 13,2), errori-punto 30 (media-set: 6).

New Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Cozzetto 5, Gallo Ingrao 17, Guacci 8, Basile 8, Nannavecchia 21, Bianco NE, Lonoce 6, Mastria NE, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, aces 10, errori in battuta 12.

Punti fatti 65 (media-set: 13) errori-punto 40 (media-set: 8).

 “Fette di torta” su 201 scambi: PF Galatina 32,8%, PF Oria 32,4%, EP Oria 19,9%, EP Galatina 14,9%.

Arbitri: Federica Cataldo e Davide Tolomeo.

Altri risultati: San Giorgio-Nardò 3-0, Presicce-Ugento 1-3, Mesagne-Brindisi 3-0, Spongano-Collepasso 3-1, Tempesta-Casarano 3-0, Trepuzzi-Cutrofiano 2-3.

Classifica: Mesagne 13; Cutrofiano 12; San Giorgio 11; Ugento e Galatina 10; Presicce 9; Nardò e Collepasso 7; Tempesta TA e Spongano 6; Casarano 5; Trepuzzi 4; Brindisi 3; Oria 2.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 246,00; Brindisi 35,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni.

Prossimo turno: Oria-Cutrofiano, domenica 20 novembre, ore 18.00.


ORIA-SAN GIORGIO IONICO 0-3

7 novembre 2011

Domenica 6 novembre 2011 – ore 18.00

La partita che non vorresti mai commentare.

E tuttavia non saprei cosa scrivere al posto della consueta cronaca. Potrei decantare i panzerotti di Annacarla, a cui rinnoviamo gli auguri per il compleanno. Oppure potrei scrivere la biografia di Simona Mucci arricchendola con le immagini della schiacciatrice lizzanese.

Sì, farò così.

Simona Mucci è nata il 30 settembre del 1986 sotto il segno della Bilancia.

Durante la gestazione l’ecografia aveva già rilevato la presenza di piercing e pertanto in sala parto venne installato un metal-detector.

La mamma dovette imparare a memoria le canzoni degli Iron Maiden perché la neonata rifiutava altri tipi di ninna-nanna.

Cresciuta nel San Giorgio, ha maturato esperienze in serie B2 prima nella Palafiom Taranto, poi proprio nella New Volley Oria.

Lo scorso anno è tornata alla Volleyball Players segnalandosi come miglior schiacciatrice di tutti i campionati regionali con una media di 6,22 punti a set.

E’ stata anche finalista di Miss Motors Grand Prix 2005. Non sappiamo se poi abbia vinto, ma, così, a occhio e croce, reputiamo di sì.

E’ alta 182 centimetri, uno meglio dell’altro.

Il 6 novembre 2011 Simona-di-metallo ritorna ad Oria, questa volta da avversaria.

Invero, come tutte le star che si rispettino, si fa un po’ attendere e giunge al palazzetto quando le due formazioni hanno da tempo iniziato il riscaldamento.

Durante l’attesa non so se essere contento o triste. Da un lato la sua assenza penalizzerebbe il San Giorgio (la qual cosa mi rende contento); dall’altro lato sarebbe un grave danno estetico per la partita (la qual cosa mi rende triste). Alla fine penso che sia meglio che non venga; tanto per allietare la vista ci saranno altre occasioni e si potrà sempre andare al tensostatico di San Giorgio.

Ma lei arriva. E con lei, purtroppo, arriva anche il momento di parlare di questa partita.

Formazioni.

New Volley Oria: Stefania Guacci in palleggio, Simona Minetti opposto, Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Giorgia Mastria libero.

In panchina con mister Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Annacarla Cozzetto, Federica Peluso e Simona Bianco.

Volleyball Players San Giorgio: Tiziana Della Queva palleggiatrice, Elisa Imperiale opposto, Simona Mucci e Maria Teresa Baldaro laterali, Amy Leone e Valeria Giannuzzo centrali, Francesca Bruno libero.

A disposizione di coach Mimmo Spinosa: Alessandra Loria, Valentina Carmignano, Giovanna D’Amicis e Claudia Giacobino.

Normalmente ammiro le squadre che restano fedeli negli anni agli stessi colori e da questo punto di vista apprezzavo il San Giorgio per il continuo ricorso alle divise giallo-nere, peraltro già indossate nell’esordio contro il Cutrofiano. Anche la squadra tarantina, però, mi delude passando ad un’inedita maglia bianca.

Sono, però, confermati i nomi “informali” presenti sui numeri: Titti, Sissi, Amy, Ciccia…

Sembrano le maglie della squadra di una ludoteca per l’infanzia… Mi aspetto da un momento all’altro di veder scendere sul parquet Titti il canarino, la Pantera Rosa, Pippi Calzelunghe…

Una nostra giocatrice va in “Paste!” durante il riscaldamento; prendiamo la cosa a ridere, ma sarà un brutto presagio.

Primo set

E’ un brutto presagio anche l’ace realizzato da Baldaro in avvio di partita, a cui seguiranno due tiri fuori ed un’invasione del nostro attacco (0-4).

Otteniamo il cambio palla soltanto grazie ad un errore della riccioluta banda sangiorgese e poi ci rimettiamo in carreggiata con una fucilata del Koala, che, come Superman, ogni tanto si spoglia degli abiti di alzatrice e indossa quelli di opposto (3-4).

Simona Mucci vanifica un miracolo difensivo di Giorgia, osserva due errori in attacco delle nostre e poi piazza altri due colpi (3-9).

Dopo il primo tempo di Giannuzzo, l’Oria sprofonda nell’abisso.

Si apre una fase sconcertante in cui prima Simona-di-metallo e poi, soprattutto, Giannuzzo fanno scempio della nostra ricezione. Per 4 volte l’ace è diretto, ma anche negli altri casi abbiamo serie difficoltà a costruire un contrattacco decente. Gli unici nostri punti sono 3 errori ospiti, inclusa una doppia e un’invasione.

Coach Marcello chiama un timeout e inizia con le parole che hanno reso celebre un noto personaggio di Avetrana: “Prima cosa…” (sorvoliamo sul seguito).

In pratica, l’Oria è scomparso.

Per certi versi compare poco anche il San Giorgio, che si limita a servire bene e a schiacciare quei palloni vaganti e mollicci che per avventura riescono a superare la rete. La povera Loria, entrata al posto di Della Queva per fare un po’ di esperienza, non rientrerà in panchina con la maglia molto sudata.

Nanna spezza l’assedio sul 7-22, ma Imperiale incrementa il proprio bottino personale e l’ace di Baldaro è la degna chiusura di un parziale cominciato nello stesso modo (9-25).

Secondo set

Speriamo di esserci messi alle spalle un incubo.

L’attacco di Nanna e il pallonetto di Pocahontas lasciano ben sperare (3-1), ma due bolidi di Mucci e un ace di Della Queva soffocano i prematuri entusiasmi.

Pallonetto della palleggiatrice-opposta Stefania ed è l’ultima volta in cui siamo in vantaggio (5-4), perché le centrali ospiti, Giannuzzo e Leone, danno al set un orientamento definito (6-8).

In questo parziale le bocche di fuoco sbagliano poco; Ivana e Simona, in particolare, riescono a mettere tre palloni a terra ciascuna. Ma in ricezione continuiamo a ballare e la formazione tarantina tiene saldamente in pugno la partita.

La prima accelerata la danno Baldaro (ace), Leone (muro) e Mucci (mani-fuori): 8-13.

Simona Minetti trova l’ace (11-14), ma un attacco di Mucci ed una bordata di Imperiale spengono ogni velleità residua (11-17).

Quando il giovane opposto sangiorgese va a servire sono altri dolori, con Leone, Baldaro e Della Queva in evidenza (15-24).

La palleggiatrice ospite è davvero come il vino: più passa il tempo, più migliora.

Il set termina con una nostra battuta sulla rete (17-25).

Anche il servizio sarà oggetto di statistiche poco edificanti a fine partita: 2 ace e 10 errori.

Terzo set

Dopo un agitato intervallo in cui la squadra sembra il PD al congresso provinciale di Taranto, scende sul parquet Annacarla.

Scambio di colpi tra le centrali Leone e Daniela, ma il San Giorgio prende subito il largo con una Simona-di-metallo che questa sera deve vantare percentuali estremamente positive (3-6). I suoi punti, a fine partita, saranno 14, mentre nessuna oritana raggiungerà la doppia cifra.

Ivana, comunque, riesce a mettere palloni a terra e il punteggio, per ora, rimane nei limiti della decenza (9-12).

Il San Giorgio si limita a controllare l’incontro senza infierire ed incassando i numerosi errori delle padrone di casa (30 errori-punto nell’intera partita a fronte di 23 punti realizzati).

Sull’11-21 c’è lo scatto d’orgoglio delle furie rosse: pallonetto di Nanna e muro di Giulia.

Imperiosa Imperiale ed è 13-22.

Daniela spinge a terra una ricezione lunga delle avversarie, ma poi sbagliamo il servizio (15-23).

Attacco e pallonetto di Ivana con doppia delle ospiti nel mezzo; stiamo salvando il decoro (18-23).

Il decoro va a farsi benedire con un altro servizio sbagliato nel momento meno indicato e poi tiriamo fuori campo anche il primo tentativo di annullare i numerosi match-point a disposizione delle ragazze di coach Spinosa (18-25).

Finisce così una partita disastrosa.

Beh, ogni anno c’è sempre una prestazione indecente anche per le squadre più forti (tranne l’Arzano dell’anno scorso). Diciamo che ci siamo tolti il pensiero. Ci siamo giocati il jolly.

I giornalisti sportivi che danno i voti ai calciatori sono soliti non attribuire valutazioni ai portieri che sono rimasti inoperosi per tutta la partita. “Senza voto” scrivono: non è stato impegnato da alcun tiro in porta; impossibile esprimere un giudizio.

Allo stesso modo, non mi sento in grado di dare una valutazione al San Giorgio, che questa sera sembra aver disputato più che altro una sessione di allenamento. Giudichiamo il San Giorgio per quello che gli abbiamo visto fare al Maria Pia nelle scorse settimane: una squadra che a me sembra molto equilibrata, duttile tatticamente, determinata caratterialmente, completa in tutti i reparti, diligente in tutti i fondamentali.

Mucci, Della Queva e Leone sono di categoria superiore. Imperiale mi sembra una ragazza molto molto interessante (la ripetizione del “molto” non è un refuso), una brillante speranza della pallavolo tarantina.

Speriamo per le gialloblu, le ex-gialloblu, che sia l’anno buono per puntare ad obiettivi elevati.

Tornando all’Oria, c’è un problema aggiuntivo. Un giallo.

Potremo mangiare lo stesso i panzerotti fatti in casa Cozzetto? Trascorro attimi di angoscia. Minuti che sembrano non finire mai.

I panzerotti arrivano e subito si diffonde un odore paradisiaco nei corridoi del palazzetto, ma la porta dello spogliatoio brindisino ancora non si apre.

“La riunione sta durando più di quanto è durata la partita…” – commentano parenti e amici.

I minuti scorrono ancora e a me sorge un dubbio maligno: non è che cu’ ‘a scusa d’ ‘a riunione i panzerotti se li stonn’ a màngiane tutt’ loro?!

Ma mi sbaglio: le porte del paradiso si aprono e i panzerotti vengono condivisi. E sono l’unica consolazione di una serata da dimenticare.

Mamma Cozzetto, la migliore in campo.

Tabellino: Oria-San Giorgio Ionico 0-3 (9-25,  17-25,  18-25)

New Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Cozzetto 0, Gallo Ingrao 8, Peluso NE, Guacci 2, Basile 3, Minetti 4, Nannavecchia 4, Bianco NE, Lonoce 2, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 3, aces 2, errori in battuta 10.

Punti fatti 23 (media-set: 7,6) errori-punto 30 (media-set: 10).

Volleyball Players San Giorgio: Loria 0, Carmignano NE, Della Queva 2, Baldaro 7, Imperiale 7, Giannuzzo 7, Mucci 14, D’Amicis NE, Leone 8, Giacobino NE, Bruno (L) – All. Spinosa.

Muri-punto 5, Aces 10, errori in battuta 7.

Punti-fatti: 45 (media set: 15), errori-punto 21 (media-set: 7).

“Fette di torta” su 119 scambi: PF San Giorgio 37,8%, EP Oria 25,2%, PF Oria 19,3%, EP San Giorgio 17,7%.

Arbitri: Francesca Morleo e Dario Murra.

Altri risultati: Nardò-Galatina 3-2, Brindisi-Presicce 2-3, Ugento-Spongano 3-1, Collepasso-Mesagne 2-3, Casarano-Trepuzzi 3-1, Cutrofiano-Tempesta TA 3-0.

Classifica: Mesagne e Cutrofiano 10; Presicce 9; San Giorgio e Galatina 8; Collepasso, Nardò e Ugento 7; Casarano 5; Tempesta TA, Brindisi, Spongano e Trepuzzi 3; Oria 1.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 246,00; Brindisi 35,00; tutte le altre 0,00.

Molti provvedimenti individuali, ma nessuna sanzione economica per le società.

Prossimo turno: Galatina-Oria, domenica 13 novembre, ore 18.00.