ORIA-ASSI BRINDISI 1-3

6 aprile 2016

Oritan transformers

Domenica 3 aprile 2016 – ore 18.30

Qualche settimana fa, commentando un ottimo avvio di partita dell’Oria seguito da un calo di rendimento, avevo ipotizzato che mister Tony stesse sperimentando una pozione magica dagli effetti limitati nel tempo e dunque ancora migliorabili.

Dopo il derby con l’Assi ho la sensazione che la pozione sia ancora in rodaggio, però adesso i risultati sono inversi: prima c’è l’effetto collaterale della sonnolenza, poi – all’improvviso – arrivano i benefici. E così domenica abbiamo assistito a un derby dai due volti: la prima metà giocata sotto tono dalle nostre ragazze (fermo restando che l’avversaria era una signora squadra); gli ultimi due set stellari. Dal terzo parziale in poi l’Oria è stato strepitoso: grande lucidità mentale, grande aggressività in difesa, grande disciplina tattica, attacchi impetuosi e tanto cuore.

Nonostante la sconfitta, le ragazze sono uscite dal campo tra applausi strameritati.

La pozione di coach Tony

Una trasformazione in corso d’opera. Ecco il motivo dell’immagine di copertina. Oritan transformers…

Per la verità, di trasformazioni ce ne sono state tante.

Intanto cominciamo col dire che l’ipotesi di fotocopiare il modulo Camp3 lasciando in bianco soltanto lo spazio delle firme sarebbe tempo sprecato. Ogni settimana c’è qualcuna che sparisce, qualcuna che arriva, qualcuna che torna.

Questa squadra non è un albergo…!

L’ultima arrivata è Laura Somma, classe 1999, schiacciatrice, proveniente dalle giovanili oritano-latianesi. Aveva esordito a Nardò prima di Pasqua; quella di stasera è la prima apparizione casalinga.

Chissà perché, ma c’è qualcosa in lei che mi ricorda Desy Calderone…

Laura Somma

La trasformazione più appariscente, però, riguarda i capelli del nostro libero: un colore fiammante e vivace che non saprei ben definire. Potrebbe essere lilla? Fucsia? La capitana lo definisce color “carota rossa”.

Nell’Assi Brindisi non vedo Ada Coppola; in compenso, ci sono sia la cubana vera che un paio di italiane dall’aspetto più cubano delle cubane.

E poi c’è Monica Casalino, ex centrale New Volley, che infatti all’arrivo sbaglia panchina. E no, bella mia! Se ti sei posizionata nei pressi della panchina dell’Oria, adesso sei tenuta a giocare con l’Oria! E’ una nuova norma introdotta nel regolamento FIPAV.

Monica Casalino

Purtroppo la novità regolamentare non è recepita e la fuoriclasse brindisina gioca con l’Assi anche questa sera.

Vabbè, ci avrebbe fatto piacere, ma in fondo le centrali non ci mancano.

Ai Mondiali 2014 il Giappone inventò l’Hybrid Six, ossia una squadra senza centrali di ruolo. Nel 2016 Tony Maggiore inventa l’Hybrid Six alla smerza: un sestetto in cui il 67% dei punti lo fanno le centrali. Quando transitano in prima linea Mary ed Amy, per la verità, fanno le centrali, le opposte, le bande, le addette agli arbitri, le vigilesse, le astronaute e le ministre per le riforme istituzionali.

Saori con i taralli

Formazioni.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Eleonora Calamo opposta, Sara Zanzarelli e Laura Somma di banda, Mariaelisa Marrazza ed Amy Leone universali, Valeria Scarcia libero.

A disposizione di coach Tony Maggiore: Francesca Oggiano e Daria Spina.

Assi Manzoni Brindisi: Miriam Greco in palleggio, Rebecca Spinelli opposta, Chiara Avallone e Rosa Maria Hechavarria di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Angela Camposeo libero.

A disposizione di coach Adolfo Rampino: Paola Finizzi, Pamela Ferrarese, Valeria Valente e Chiara Limonta.

Rosso carota

Primo set

Ricezione difettosa sin dal primo scambio e scarsa reattività: l’Oria fatica ad entrare in partita e l’Assi ne approfitta con Spinelli, Hechavarria ed Avallone. Sullo 0-4 mister Tony deve chiamare il primo time-out.

Le ospiti ci concedono un paio di regali, poi riprendono l’asfaltatura con una Spinelli particolarmente ispirata.

Dopo tre azioni vincenti di Liguori (5-13), l’allenatore locale consuma anche il secondo time-out mentre mister Rampino, volendo, potrebbe anche uscire a fumarsi una sigaretta: le sue ragazze stanno giocando come da manuale.

Miriam Greco

L’unico momento di gloria delle padrone di casa è una curiosa ricezione, talmente lunga che stava per trasformarsi in punto. Beh, si potrebbe trasformare in risorsa quello che è un problema: se la ricezione dev’essere lunga, che almeno sia lunga abbastanza da sfiorare la linea di fondo avversaria…

Anche Annacarla, stanca di rincorrere palloni fino a piazza Manfredi, di tanto in tanto proverà a rimettere subito la palla nel campo avversario, di seconda o addirittura di prima.

Annacarla Cozzetto

Nell’Assi Brindisi, messo da parte il furore delle giovani, salgono in cattedra le giocatrici con più esperienza in categorie superiori: Casalino e Hechavarria. Vederle giocare è uno spettacolo; sarebbe ancora più spettacolare se a farne le spese non fossimo noi, ma pazienza.

Tony fa rifiatare Annacarla introducendo Daria, anche lei all’esordio casalingo.

Finisce 10-25. Ahimé, c’è una sola squadra in campo.

Secondo set

Rileviamo qualche lieve segnale di crescita. I primi muri-punto della partita sono nostri (Mary+Saretta) e riusciamo a piazzare anche un paio di ace consecutivi (Mary) portandoci in vantaggio (8-7).

Mary al servizio

Purtroppo è un fuoco di paglia.

I punti sviluppati meglio sono quelli di Amy; per il resto campiamo di espedienti. Il dato statistico più scoraggiante del set è quello dei nostri errori-punto: ben 16.

In pratica, se nel primo set aveva fatto tutto l’Assi (nel bene); adesso stiamo facendo tutto noi (nel male).

Oltre al mitico Rampino, adesso tutte le atlete ospiti potrebbero concedersi una pausa-caffé al “Piacere”.

Dalhis Liguori

Col senno di poi, però, ho il sospetto che sia tutta strategia tattica: stiamo spegnendo artificialmente e volontariamente la partita, stiamo iniettando cloroformio nel corpo dell’Assi. Così poi, nel terzo set, le coglieremo di sorpresa…

A parte questa mia fantasia delirante, diciamo che l’Assi sta amministrando con una certa comodità; l’Oria, un po’ pasticcione in battuta e in attacco, guasta l’estetica del set, ma inizia a mostrare qualche timido (e ancora improduttivo) segnale di risveglio.

Chiara Avallone

Dopo una magia di Casalino (12-18), azzardiamo una rimonta (16-18) che però compromettiamo con una caterva di ulteriori errori (17-21).

Avallone ed Hechavarria ottengono punti determinanti; l’errore in battuta finale sembra l’emblema del nostro autolesionismo (18-25).

Terzo set

Scatta l’ora X. Entrano in azione le transformers!

Primo tempo di Amy, ace di Annacarla, diagonale di Hechavarria, attacco vincente di Eleonora (3-1).

Ancora: conclusione di Saretta e puntonzo di Amy, che raccoglie un salvataggio di Annacarla e lo spedisce nell’altro campo da seconda linea con il decisivo aiutino del nastro (5-2).

Eleonora Calamo

Nei primi scambi c’è già tutto “l’Oria nuovo”: orgoglio, dinamismo, grinta (a livello mentale); difesa reattiva, buona circolazione della palla, creatività (sul piano tecnico). E poi – come dimostra il nastro amico – c’è anche un po’ di culo, che accettiamo molto volentieri.

Quello che più impressiona è la difesa: tutte le ragazze, nessuna esclusa, si buttano sui palloni come se fossero quelli della vita. I salvataggi di Valeria sono innumerevoli, ma vediamo diverse giocatrici che si tuffano a sollevare palloni e un attimo dopo sono già pronte ad attaccarli.

Valeria Scarcia

Brave Sara, Eleonora e Laura, encomiabili in copertura, ma anche autrici di punti pesanti. Quello che fanno Amy e Mary, però, è degno di entrare in un poema epico. Quando sono in prima linea rivestono un ruolo indefinibile, grazie anche ad Annacarla che riesce a valorizzarle al 200%.

Francesca contribuisce con alcuni transiti a dare equilibrio alla fase difensiva; sull’altro fronte cresce il rendimento di Chiara Avallone, molto brava ad inventarsi soluzioni creative in grado di togliere parecchie castagne dal fuoco alle compagne.

Sul 13-11 l’Oria allunga con una pipe di Amy ed un ace di Eleonora.

Sara Zanzarelli

Durante le partite riesco a prendere solo i punti. Peccato: oggi sarei stato curioso di monitorare anche “la geografia” e la tipologia dei 22 punti siglati da Amy perché stasera ha attaccato da posto due, da posto quattro, dal centro, da seconda linea, con le fast. Pure dal bagno ha attaccato. Per non parlare della potenza dei palloni scaricati nei tre metri.

Il magnifico Assi del primo set sta perdendo un po’ di lucidità e tra le atlete subentra un pizzico d’insicurezza e di nervosismo, nonostante la grinta e l’esempio di Casalino e la costanza di una Hechavarria da serie A.

Fra l’altro, proprio oggi Casalino compie gli anni.

…E festeggia venendo qua a rompere le palle a noi.

Rosa Maria Hechavarria

Coach Rampino effettua alcune sostituzioni (Limonta e Valente) e sfiora il pareggio con la sua cubana delle meraviglie (18-17).

Ogni tanto le due squadre improvvisano con qualche scambio di ping-pong (che comunque non nuoce alla spettacolarità) e registriamo anche un servizio-flipper di Annacarla, la cui battuta schizza dalle mani della ricettrice al fondoschiena di una sua compagna (20-17).

Sul 20-19, quando l’esperienza brindisina sembra in grado di soffocare la riscossa oritana, l’azione capolavoro: ricezione perfetta del nostro libero dai capelli rosso carota, alzata di Annacarla e bomba di Amy nei tre metri.

Poi ci sono due errori delle ospiti e un ace fortunello di Laura (24-19)!

Il punto finale è una diagonale di Amy da posto due (25-20)!

Amy Leone

Quarto set

Il quarto parziale sarà all’insegna dell’equilibrio con un palpitante duello punto a punto dall’inizio alla fine.

Sul fronte oritano l’Hybrid Six alla smerza conoscerà la propria apoteosi. Mary martellerà in modo implacabile la difesa ospite; Amy – tra le altre cose – riuscirà a difendere in tuffo e poi a concludere con successo da seconda linea subito dopo essersi rialzata.

Purtroppo, fermo restando il valore collettivo dell’Assi, la differenza in questo set la faranno i 12 punti (dodici!) realizzati da Rosa Maria Hechavarria.

Ma andiamo con ordine.

Il primo pallone lo mette a terra Avallone.

Replicano Amy con una fast, Annacarla con un ace ed Eleonora con un mani-fuori (3-2).

Mariaelisa Marrazza

Valeria continua a compiere miracoli in difesa, ma certe diagonali di Hechavarria sono indifendibili.

L’unica volta in cui l’Assi distanzia l’Oria di due punti è dal 6-8 all’8-10 (e purtroppo anche sul 23-25 finale…), ma il pareggio non si fa attendere e lo otteniamo con il terzo ace di Laura (10-10).

Mary ed Amy scagliano chiancòni; Casalino e la solita Hechavarria confermano l’equilibrio sino al 17-17.

Le nostre piccine non fanno da soprammobili: Laura difende; Eleonora e Saretta attaccano: per la prima volta nel set una delle due squadre (la nostra!) vola a +3 (20-17) e un set che varrebbe un punto d’oro in classifica inizia a diventare una possibilità concreta.

Primo tempo da manuale della Vichinga: siamo a un passo dall’impresa (21-18).

Amy Leone

Diagonale di Hechavarria e pipe oritana fuori misura (21-20).

Amy difende un pallone impossibile, ma altrettanto fa Avallone; lo scambio è chiuso da un pallonetto della fuoriclasse cubana (21-21).

Da 21-18 a 21-21: è come avere un biglietto aereo per raggiungere le Maldive con Monica Bellucci, decollare ed essere dirottati su Avetrana da Elsa Fornero…

Non ci demoralizziamo: attacco di Mary e replica di Hechavarria; attacco di Sara ed altra replica di Hechavarria. Questo set non ha ancora padroni (23-23).

Lo scambio successivo è lunghissimo e lo concludiamo con un errore da sfinimento (23-24).

L’Assi serve, l’Oria attacca, ma le ospiti sono brave a respingere tutti i nostri assalti, a ricostruire il gioco e a concludere vittoriosamente la partita con Spinelli (23-25).

Rebecca Spinelli

Finisce tra gli applausi.

Una grande squadra – come l’Assi ha dimostrato di essere – sa reagire nei momenti più critici e quella che stava diventando una serata da incubo per le brindisine si è trasformata in una prova di maturità, oltre che in un’esperienza istruttiva di cui fare tesoro.

L’Oria resta a secco di punti, ma non di emozioni. Ora sappiamo di non doverci mai arrendere; sappiamo che le serate storte possono essere raddrizzate; sappiamo che giocando con la testa e con il cuore possiamo giocare alla pari con chiunque.

Citando don Tonino Bello: “la storia non si arresta; possiamo ancora scriverne capitoli esaltanti”. (1)

Esultanza oritana

Tabellino: Oria-Assi Brindisi 1-3 (10-25,  18-25,  25-20,  23-25)

New Volley Oria: Zanzarelli 5, Marrazza 15, Cozzetto 4, Oggiano 0, Leone 22, Spina 0, Calamo 5, Somma 51, Scarcia (L) – All. Maggiore.

Muri-punto 2, ace 10, errori in battuta 12.

Arianna non ha sostenuto esami perché troppo impegnata a fare le punture agli agrumi.

Assi Brindisi: Avallone 10, Liguori 7, Finizzi NE, Greco 1, Casalino 10, Spinelli 8, Ferrarese NE, Valente 0, Hechavarria 25, Limonta 1, Camposeo (L) – All. Rampino.

Muri-punto 2, ace 5, errori in battuta 6.

Arbitri: Frasheri e Tolomeo.

Rosa Maria Hechavarria

Altri risultati: Tricase-Castellaneta 3-1, Mesagne-San Cassiano 3-1, Tuglie-Spongano 1-3, Noci-Nardò 3-0, Minervino-Alessano 0-3.

Si è grattato la pancia: Galatina.

Classifica: Tricase 54; Mesagne* 53; Spongano* 43; Assi Brindisi* 39; Tuglie* 38; San Cassiano* 32; Noci 31; Castellaneta 26; Nardò 24; Alessano 16; Galatina 12; Oria 9; Minervino 1.

Eleonora Calamo

(*) Mesagne, Spongano, Tuglie, Assi Brindisi e San Cassiano hanno disputato una partita in più.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Spongano 425,00; Nardò 120,00; Oria 105,00; San Cassiano 85,00; Minervino 50,00; Mesagne 30,00; Galatina 25,00; Noci 10,00; Tricase, Assi Brindisi, Tuglie, Castellaneta e Alessano 0.

Spongano vola: il primato si consolida con altri 75 euri per avere un isolato tifoso disturbato le atlete avversarie al servizio e per aver poi insultato l’arbitro. Inoltre vi è stato un tentativo di ribaltamento del seggiolone e di invasione di campo.

Nardò, comunque, ci crede ancora e conquista 30 euri per frasi offensive da parte di un tifoso nei confronti dell’arbitro.

L’Oria scavalca il San Cassiano al terzo posto “grazie” a 30 euri di multa per la sospensione del presidente, che a Noci avrebbe assunto un comportamento protestatario.

Prossimo turno: Galatina-Oria, domenica 12 aprile, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) BELLO, T., Alla finestra la speranza, San Paolo, Milano, 2004 (15^ ediz.), pagg. 38-39


ASSI BRINDISI-ORIA 3-1

4 Maggio 2015

Mancò la fortuna

Sabato 2 maggio 2015 – ore 18.30

Il PalaZumbo significa molte cose.

Nel luogo in cui Ida ha dispensato le ultime magie di una gloriosa carriera è stato costruito un trullo commemorativo. Un trullo nel cuore di Brindisi è un po’ come un porticciolo al centro di Bolzano, ma non vediamo l’ora di conoscere l’uso che sarà fatto di questa struttura in miniatura.

Sempre al PalaZumbo, alcuni anni fa, una nostra atleta ha compiuto un’impresa storica raggiungendo un primato forse mai eguagliato nella storia della pallavolo pugliese. Per modestia preferiamo non specificarlo. In ogni caso, c’è ancora la sua foto segnaletica all’ingresso.

Federica Imperatore

Il gruppo di sostenitori dell’Oria è ben nutrito: Francesco in rappresentanza dei supertifosi, Aky in rappresentanza di cani, pitoni, topi ed altri esemplari dello zoo domestico della nostra palleggiatrice, molti genitori e – gradita sorpresa – un paio di allieve di Marcello e di Ivana giunte appositamente da Taranto.

Un plauso, infine, all’eleganza del signor Mastria.

Formazioni.

Assi Manzoni Brindisi: Carla Abbracciavento in palleggio, Giada Amatori opposta, Rebecca My e Ada Coppola di banda, Dalhis Liguori e Alessandra Iacca centrali, Giulia Palazzo libero.

A disposizione di coach Massimo Parentela: Pamela Ferrarese, Francesca Scarpa e Federica Mastrolia.

Ada Coppola

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco e Morgana Gallo.

Primo set

Moretto inaugura una serata agrodolce (dolce per l’ottima prestazione, amara per quello che succederà alla fine) con un bel mani-fuori, ma l’avvio oritano è timido e Iacca fa il bello e il cattivo tempo.

Alessandra Iacca

L’ottima centrale brindisina chiuderà il set con la bellezza di 10 punti personali (inclusi 5 muri e 3 ace).

In effetti, l’Assi schiera elementi che per fisicità e tecnica sono davvero sprecati in serie C (oltre alla citata Iacca, penso a quella splendida giocatrice che è Abbracciavento, dotata da madre natura di centimetri preziosi e mani fatate).

Soltanto sul 14-7 c’è la reazione ospite: lungolinea di Ivana, ace di Giusy, palletta di Ivana e slash di Federica (14-11).

Slash

Se mi avete preso per il culo e lo slash non si chiama veramente slash, mi vendicherò.

Un ulteriore break oritano conduce al pareggio: punti per Fede, Ale e soprattutto Ingrao Meravigliao, praticamente perfetta in questo set (9 punti e tante difese strepitose).

Molto buona anche la prova di Giorgia e migliorerà addirittura in corso d’opera.

Moretto mette palloni a terra, ma anche Iacca è spettacolare: 2 muri consecutivi e poi 2 ace consecutivi. Il nostro cambio-palla avrebbe la felice conseguenza di farla uscire dal campo per qualche minuto.

Ingrao Meravigliao

Sul 24-22 siamo bravi a non perdere la testa. Moretto serve in modo impeccabile e Ivana offre due dei migliori colpi del proprio repertorio personale: la palletta malefica e il mani-fuori (24-25).

L’Assi annulla la prima palla-set oritana, ma un imperioso muro di Alessandra ci offre una seconda opportunità (25-26).

L’Assi annulla anche questa, poi Ale difende l’impossibile e Ingrao Meravigliao schiaccia l’ennesimo pallone a terra procurandoci il terzo set-point (26-27).

Rebecca My

Purtroppo non riusciamo a chiudere; le brindisine mettono la freccia e raggiungono il primo traguardo parziale con un attacco vincente di Rebecca My (29-27).

Secondo set

Per chi prende punti e appunti, My è un cognome perfetto (si scrive in una frazione di secondo). Abbracciavento, invece, è una tragedia: finché lo scrivi hanno già chiuso altri 5 scambi.

Giusy Rollo

Buon avvio di Giusy, che sforna muri e pallonetti, e finalmente entra in partita anche Giada, autrice di punti importanti da questo momento in poi (7-8).

Purtroppo migliora anche il rendimento della difesa locale con Coppola e Palazzo particolarmente brillanti nel rintuzzare i nostri attacchi.

Giada e Federica incrementano il vantaggio della formazione di Marcello (9-15), Giusy scarica un primo tempo dalle spalle di Ale, Ivana trova l’ennesimo mani-fuori e Federica stoppa a muro una collega di ruolo (14-22).

Alessandra Loria

Morgana fa il suo dovere in battuta.

Un ottimo set per l’Oria, ma dobbiamo registrare 3 cacatine: un servizio da paste sul 5-6, un tributo ai pallonetti di Ida Taurisano sul 15-22 e un appannamento della nostra ricezione che permette ad Abbracciavento di realizzare 2 ace consecutivi riaprendo il parziale (19-22).

Giorgia compie un miracolo sollevando un muro di Liguori che era arrivato a un centimetro da terra e Alessandra attacca da posto due (19-23).

Giorgia Mastria

Ancora Giorgia intercetta una diagonale di Amatori e permette a Ivana di piazzare un magnifico lungolinea (19-24).

Il muro-difesa funziona bene e l’ultimo contrattacco di Ingrao Meravigliao regala all’Oria il meritato pareggio dei set (19-25).

Terzo set

Ammonizione per coach Parentela che alla fine del set precedente deve aver espresso osservazioni non gradite alla direzione di gara.

Evviva gli sposi

Il terzo parziale è all’insegna dell’equilibrio.

Si inizia con i muri di Iacca e con gli attacchi di Moretto.

Il presidente Mino, purtroppo, si perde qualcosa perché proprio in quei frangenti ha deciso di fare la spesa al supermercato alla luce delle offerte presenti nel volantino (casse d’acqua, in particolare).

Spesa

Una ricezione di Giorgia non viene difesa e poi Moretto alimenta il vantaggio della New Volley (7-10).

Muro Liguori-Abbracciavento ed equilibrio ristabilito (12-12).

Si lotta punto a punto finché la palleggiatrice locale non sblocca la situazione con un secondo tocco seguito da una fast di Iacca e da un mani-fuori di Coppola (22-17).

Moretto è bravissima a riportarci in gara (22-20) e Giusy sigla un punto pesante (23-21).

Carla Abbracciavento

Purtroppo il finale è dell’Assi: Abbracciavento scaglia un pallone di pugno nell’angolino del posto cinque e un muro di Liguori blocca l’ultimo assalto oritano (25-21).

Quarto set

Lo scrittore Gianluca Morozzi, appassionato di calcio e del suo Bologna, ha elaborato la teoria della luccicanza in ambito sportivo.

“La luccicanza periodicamente si fa strada attraverso uno squarcio dimensionale, erompe dall’universo parallelo dal quale proviene, si fa strada nel nostro mondo e bacia un giocatore. Schillaci in un certo mondiale, ad esempio. Paolo Rossi in un mondiale precedente” (1)

Giulia Moretto

In questa partita la luccicanza sembra aver baciato Giulia Moretto. La nostra schiacciatrice riceve bene, difende, imporrà anche un muro e soprattutto mette palloni a terra a ripetizione. E’ capitato altre volte quest’anno. E quando capita, Moretto è spettacolare. Sembra che tutto sia destinato a riuscirle alla perfezione: basta che tocchi la palla e non c’è difesa o muro che tenga. La palla cade a terra come per una legge di natura.

Peccato che a fine partita la luccicanza di Moretto sarà spazzata via da un infortunio maledetto.

Dahlis Liguori

Sull’altro fronte non posso non ammirare i primi tempi di Liguori: tanto sembra agile e leggera lei (che resta quasi sospesa in aria) quanto sono potenti le botte che scaglia per terra. Quella del 16-17 finisce nei tre metri.

Bravissimi i liberi, come ho già accennato. Giorgia è encomiabile, ma anche Palazzo salva palloni impossibili.

Non è però a lei che si riferisce coach Parentela quando sottolinea con un rimprovero una dormita della propria difesa: “Quella si è ammazzata e voi lasciate cadere il pallone!”.

Giada De Pascalis

Il set è ancora aperto: Giada piazza due attacchi d’oro, ma un muro di My e un ace di Liguori riportano avanti l’Assi (21-19).

Il time-out di Marcello e le giocate di Federica sembrano provvidenziali, almeno finché la sfiga non si abbatte sul nostro sestetto. Primo tempo e duplice ace di Federica, errore di Amatori dopo un lungo scambio, slash di Giusy (21-24).

Tre palle-set a disposizione dell’Oria. E il set vale almeno un punto preziosissimo in classifica.

Lo scambio successivo, purtroppo, si chiude con un fortuito impatto tra Amatori e la nostra Moretto (22-24). La creatura è costretta ad uscire dal campo con la caviglia destra dolorante.

Timeout

Entra Simonina, ma non riesce a toccare neanche un pallone perché due azioni brindisine risultano vincenti (24-24) e le occasioni capitate all’Oria terminano fuori misura, sia pure d’un soffio (26-24).

La partita finisce così e non sappiamo se sia peggio il risultato che ci condanna ad uno spareggio al cardiopalmo con l’Ostuni o l’infortunio di Moretto, di cui al momento ignoriamo l’entità.

Certo, perdere due set ai vantaggi e lasciare il PalaZumbo senza neanche un punto lascia veramente l’amaro in bocca, pur se occorre fare i complimenti alle padrone di casa, autrici di una prova molto positiva.

Esultanza Assi

Adesso giochiamo una specie di spareggio contro l’Ostuni: se domenica vinciamo, passiamo ai play-out; se perdiamo, siamo in serie D (è un po’ più complicato, ma il concetto è quello).

L’Ostuni è una squadra simile alla nostra: piena di giocatrici giovani ed entusiaste, combattive, in grado di dare filo da torcere a chiunque. Come noi. Dobbiamo avere rispetto, ma non dobbiamo avere paura. Dobbiamo essere carichi e motivati, ma senza farci prendere dalla frenesia.

Dobbiamo fare bene quello che sappiamo fare bene, quello che abbiamo ampiamente dimostrato più volte di saper fare bene.

Federica Imperatore

Dobbiamo giocare ogni singolo scambio come se fosse quello decisivo. Perché sarà così.

Una battuta tirata con superficialità sullo 0-0, una ricezione sbagliata sull’1-1, un attacco senza convinzione sul 5-5 non sono meno importanti di un errore sul 24-24. Ogni errore sull’1-1 lo pagheremo comunque sul 24-24, come è successo stasera.

Domenica ogni pallone sarà quello della vita.

Dobbiamo giocare ogni scambio dimenticando quello precedente (se avevamo fatto punto, dobbiamo subito farne un altro; se l’avevamo subìto, non ci demoralizziamo perché non si perde finché non si arriva al 25).

Concentrate, determinate, motivate. Se giochiamo così, vinceremo noi.

Esultanza oritana

Non abbiate timore di sbagliare o di essere giudicate. Quest’anno siete state grandi, siete state generose, siete cresciute tutte tantissimo. Comunque vada, siete e sarete circondate dal nostro affetto di tifosi, dalla nostra fiducia e anche dalla nostra riconoscenza per le splendide emozioni che ci avete già regalato (anche se ci piacerebbe provarne ancora una).

Vi siete impegnate sempre, non soltanto la domenica, e avete dato tutto. A noi tifosi avete dato tutto. Ora giocate anche per voi, per regalarvi un’emozione che nella vostra carriera non dimenticherete mai.

Giulia Moretto

E poi – cavolo – tante sere in palestra, tante domeniche in trasferta, tanti lividi, tante caviglie gonfie, tanti cazziatòni del coach, tante rinunce per cosa? Per retrocedere?! Ma stiamo scherzando?

Infine un appello ai tifosi. Queste ragazze meritano il nostro sostegno. Si sono allenate per un anno, hanno fatto rinunce, si sono fatte male sul parquet pur di non tirare indietro la gamba. Portiamo al Palazzetto chiunque possa venire: parenti, amici, ex-compagne, fidanzati, amanti, vicini di casa, allieve di Marcello con rispettivi genitori. Le ragazze hanno fatto e faranno il loro dovere; facciamolo anche noi!

Giorgia Mastria

Tabellino: Assi M. Brindisi-Oria 3-1  (29-27,  19-25,  25-21,  26-24)

Assi M. Brindisi: My 5, Liguori 9, Iacca 18, Amatori 21, Ferrarese NE, Scarpa NE, Coppola 7, Abbracciavento 6, Mastrolia NE, Palazzo (L) – All. Parentela.

Muri-punto 11, ace 8, errori in battuta 5.

New Volley Oria: Bianco 0, Gallo 0, De Pascalis 10, Gallo Ingrao 16, Loria 6, Rollo 9, Moretto 19, Imperatore 10, Mastria 1 (L) – All. Presta.

Muri-punto 9, ace 7, errori in battuta 8.

Arbitri: Roberta De Santis e Giorgio Formicola.

Centrali contro

Altri risultati: Tuglie-Pallavolo 80 BR 0-3, Castellaneta-Galatina 0-3, Spongano-Tricase 2-3, San Cassiano-Nardò 3-1, Ostuni-Mesagne 1-3, Nike Lecce-Caprarica 3-0.

Classifica: Pallavolo 80 BR 65; Galatina 63; Tricase 60; San Cassiano 50; Tuglie 49; Spongano 46; Mesagne 42; Nardò 35; Assi Brindisi 31; Castellaneta 28; Caprarica 20; Oria 13; Nike Lecce 12; Ostuni 11.

Ivana Gallo Ingrao

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; Tuglie 219,00; Nardò 160,00; San Cassiano 152,00; Mesagne 85,00; Assi Brindisi 70; Caprarica 52,00; Tricase 50,00; Pallavolo 80 BR 30,00; Tutte le altre 0.

Tutti buoni.

Prossimo turno: Oria-Ostuni, domenica 10 maggio, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) MOROZZI, G., Le avventure di zio Savoldi, Fernandel, Ravenna, 2006, pag. 16.


ORIA-PALLAVOLO 80 BRINDISI 2-3

24 febbraio 2015

Cuori impavidi

Domenica 22 febbraio 2015 – ore 18.30

“Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà d’un solo momento: il momento in cui l’uomo sa per sempre chi è”

(Jorge Luis Borges)

Contro la capolista l’Oria supera brillantemente un duro esame di maturità. Al termine di una partita bellissima, intensa e sorprendente, le ragazze di Mino Delli Santi conquistano un punto su cui nessuno avrebbe scommesso un centesimo alla vigilia e lo fa con parziali e numeri incredibili. Si pensi al primo set: 25-11. Solo le atlete del Galatina, nell’unica sconfitta stagionale della Pallavolo 80, avevano osato tanto, e anche loro nel primo set.

La crescita di Moretto e compagne era evidente da alcune settimane; oggi sappiamo meglio chi siamo e cosa possiamo fare. Non partiamo più sconfitti, chiunque sia l’avversario. E naturalmente non partiamo mai vittoriosi, chiunque sia l’avversario. La lezione di Lecce deve continuare a restarci impressa; ma la partita odierna può e deve contribuire ad accrescere la fiducia nei nostri mezzi.

Giada De Pascalis

E’ stata una partita strana quanto avvincente, con un primo set irripetibile, con un secondo set – a mio avviso – giocato ancora meglio del primo, con altri due parziali più che dignitosi ed un tie-break ricco di conferme tecnico-caratteriali, prima di pagare dazio all’esperienza delle nostre eccellenti avversarie.

Raccontiamo l’incontro dall’inizio.

Potremmo iniziare dal riscaldamento. Ossia da quando Paola Faloya tenta il canestro da tre punti. Non accontentandosi dell’area regolamentare, decide di riprovare facendo qualche passo indietro. Poi prova a tirare da metà campo e infine tenta di infilare il canestro prendendo la mira da Cellino San Marco. Con esiti migliorabili. Giocherà l’atleta senegalese? A pallavolo, intendo. Visto che ultimamente sono stato assunto come tecnico delle riprese da coach Capozziello, avevo preparato un cartello da sventolare davanti alla telecamera, ma questa volta l’allenatore brindisino è venuto ad Oria senza supporti video smontando così i miei propositi.

Paola Faloya

Fuori e dentro piove. Fortunatamente le pozzanghere si limitano alla zona oltre le transenne; è già un buon risultato. Il maltempo deve aver scoraggiato potenziali spettatori. A parte i supertifosi, contiamo solo una serie di parenti su entrambi i fronti, qualche tesserato e mister Lo Re, che ha la tessera fedeltà “Amici della New Volley – Serie Gold”.

Prima della partita mi accontento di un Ginseng. Certo, sarebbe stato bello degustare un bel cappuccino con sopra il disegnino della rete di pallavolo, ma qualcuno è venuto meno ai patti e oggi scocca l’ora della vendetta.

Formazioni.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco e Morgana Gallo.

Federica imperatore

Pallavolo 80 Brindisi: Roberta Romanelli in palleggio, Chiara Avallone opposta, Gisela Scialacomo e Giorgia Valente di banda, Monica Casalino e Sonia Mazzotta centrali, Marcella Diviggiano e Marina Iaia liberi (non ho capito qual è il primo e qual è il secondo).

A disposizione di coach Raffaelle Capozziello: Elisa Sirena, Paola Faloya, Federica Andrisano e Monica Di Rienzo.

Primo set

Ho un’aspettativa massima e un’aspettativa minima. La massima è ripetere la bella prestazione di Mesagne, quale che sia il risultato. L’aspettativa minima è sperare che non si ripeta la figura di cacca del 25-5 (terzo set dell’andata).

La fast di Monica Casalino è un preoccupante deja vù dell’andata. Anche allora cominciò così.

Roberta Romanelli

Al mani-fuori di Moretto seguono i punti di Scialacomo, Mazzotta e Romanelli (1-4). Con questo trend – penso riferendomi all’aspettativa minima – il set dovrebbe terminare 25 a 6,25 ed eviteremmo la figura di cacca dei 5 punti.

Poi Giusy piazza un muro e si arriva al 3-6. Ancora meglio. Adesso potrei iniziare il conto alla rovescia: altri 3 punti e l’onore è salvo.

Invece il set prende una direzione inimmaginabile. Già, perché nessuna persona sana di mente avrebbe potuto ritenere possibile l’imposizione alla capolista di un break di 17-1.

Giusy Rollo

Forse è il caso di rievocare la Guerra dei Sei Giorni del 1967. Ritenendo probabile, sulla base dei movimenti di truppe ai confini, che Egitto, Siria, Giordania e Iraq stessero per sferrare un attacco che avrebbe potuto essere mortale, Israele decise di prevenire il disastro colpendo per primo. In poche ore distrusse a terra le intere aviazioni di quei Paesi senza che un solo aereo arabo potesse decollare. Assicuratosi il dominio del cielo, Israele impiegò meno di una settimana a vincere anche la guerra di terra.

Ecco, l’Oria sfrutta in modo impressionante il proprio servizio ed impedisce alla Pallavolo 80 di decollare, ossia di giocare.

Dopo il cambio palla del 4-6 contiamo 9 ace in 17 scambi ed altri servizi che mettono comunque in difficoltà la ricezione ospite. In pratica è un cannoneggiamento interminabile; non si gioca a pallavolo: per una decina di minuti è una sfida tra servizio e ricezione.

Servizio di Giulia Moretto

Se ai 9 ace (5 Moretto e 4 Giusy) aggiungiamo un fallo di posizione, 2 attacchi ospiti fuori misura, una doppia e un’altra infrazione, restano una diagonale di Giada ed una di Ivana (sorrette da un buon lavoro difensivo).

Riepilogando, il turno di battuta di Moretto produce 10 punti (sino al 13-6), poi Mazzotta interrompe la striscia con un tocco di seconda e Giusy rinnova la serie con 4 ace sino al 20-8.

Mazzotta ha ricevuto e ha fatto tocchi di seconda. Stasera la centrale l’ha fatta nei ritagli di tempo.

Dobbiamo dire che le nostre creature non sfoderano battute sensazionali; servono bene. Con concentrazione. Con serietà, mi verrebbe da dire.

Servizio di Giusy Rollo

E qui c’è un piccolo insegnamento: non dobbiamo inventarci cose straordinarie; per ottenere risultati dobbiamo fare bene e con costanza quello che già sappiamo fare.

Mister Capozziello introduce la mia beniamina Faloya al posto dell’altra mia beniamina Avallone. Per la verità, ho stima e affetto di tutta la Pallavolo 80 e mi fa piacere vederle giocare tutte. Terrei fissa soltanto Marina Iaia senza far entrare quell’altra…

Dopo una classica palletta di Ivana c’è gloria anche per Alessandra (2 ace consecutivi per un totale di 11 ace di squadra nel set e 19 nell’intero incontro). Si chiude sul 25-11.

Ivana Gallo Ingrao

Mi faccio dare qualche pizzicotto perché, pur non bevendo e non drogandomi, oggi mi sento strano: prima mi appare la visione di Michela Ristits al bar “Piacere”, poi vedo l’Oria vincere il primo set contro la capolista con un punteggio stratosferico. Può darsi che tornando a casa vedrò anche le ciminiere dell’Ilva spente. O magari un assessore regionale alla Sanità del PD senza pendenze giudiziarie. Forse Salvini sta affogando nel Mediterraneo dopo aver ceduto la propria parte di barca ad un migrante come Leonardo Di Caprio in “Titanic”. Veronica Parisi si sta nutrendo solo di brodini e verdure dopo aver solennemente rinunciato a patatine e cioccolata. Magari, in questo stesso istante, Barbara D’Urso sta conducendo un programma in cui si discute del relativismo di Schopenhauer.

Vi prego: non svegliatemi.

Esultanza oritana

Secondo set

Proprio Schopenhauer, però, sosteneva che “poi viene l’esperienza e ci insegna che la felicità e i piaceri sono soltanto chimere che un’illusione ci mostra in lontananza”. (1)

E se questo primo set fosse solo una chimera?

In effetti, è stato un set anomalo, un irripetibile duello servizio-ricezione. In un certo senso, lo abbiamo vinto quasi senza giocare. E soprattutto senza far giocare le avversarie. Cosa succederà quando la Pallavolo 80 comincerà a giocare? Come faremo allora ad annullare l’indiscutibile gap tecnico?

Il tempo del pessimismo dura lo spazio di un intervallo perché – se possibile – alla ripresa del gioco il sogno diventa ancora più bello.

Federica Imperatore

I servizi da manuale vengono perpetuati da Federica, ma adesso si gioca anche. E i punti continuiamo a farli noi: attacco di Giada, primo tempo di Giusy, mani-fuori di Moretto e muro di Giada dopo un errore ospite: 5-0!

Gisela piazza una diagonale, ma noi replichiamo con un altro muro di Giada e con un attacco di Giusy (8-1).

Non più soltanto il servizio, dunque, ma anche le difese strepitose di Giorgia, il muro-difesa delle nostre centrali, il raziocinio e la capacità di improvvisare di Ale, gli attacchi senza paura delle nostre bocche da fuoco.

Il secondo set è ancora più bello del primo: alla monocultura del servizio si è sostituito il gioco brillante di una squadra completa e aggressiva.

Alessandra Loria

Certo, resta la sensazione che la Pallavolo 80 stia giocando molto al di sotto delle proprie possibilità, ma intanto si va avanti, si consolida il vantaggio e chissà che la psicologia non ci possa dare una mano seminando euforia tra le nostre fila e sconforto tra le nostre titolate avversarie.

Prende a manifestarsi un po’ di vivacità con qualche punto contestato, ma bisogna dire che la direzione di gara mi è parsa precisa ed anche determinata nel ripristinare il galateo dopo qualche esultanza un po’ eccessiva.

Sul 13-7 compiamo un altro balzo: Ingrao Meravigliao, Federica, Moretto, Giada e poi un ace della capitana (18-7).

Entra Monica Di Rienzo.

Valente batte al salto ed apre qualche crepa nella nostra ricezione; Casalino mura, Scialacomo attacca (18-12).

Ricezione Moretto

Credo che comunque la nostra ricezione continui a migliorare partita dopo partita.

Marcello tiene alta la tensione e invita le proprie ragazze a dedicare maggiore attenzione alle temibili diagonali della fuoriclasse argentina. Testualmente non dice proprio così (dice una frase di 9 parole di cui 3 sono volgarità irripetibili, ma il senso è quello).

Anche il secondo turno in battuta di Federica è impeccabile (dopo un bel muro della stessa centrale) e Giada si concede uno spettacolare pallonetto. Siamo vicini alla meta (22-12).

Giada De Pascalis

Gli scambi che ci separano dal traguardo non sono motivo di sofferenza; anzi, sono un’ulteriore occasione per dare spettacolo: primo tempo possente di Giusy, muro di Moretto e lungolinea di Ivana (25-15).

Temevo il brusco risveglio; il sogno è ancora più incantevole.

Terzo set

Nel terzo set c’è continuità: Moretto apre le danze e poi mette sulla testa di Ale una palla perfetta che Giada scarica sul terreno (2-2).

Un secondo tocco di Romanelli non può mancare prima che il fondamentale del servizio riprenda a sorridere alla New Volley: un ace di Giada, due consecutivi di Moretto (8-4).

Faloya si fa valere anche in difesa con salvataggi strepitosi, ma questo non impedisce alle padrone di casa di portarsi sul 10-6 con un muro di Giusy e un primo tempo di Federica.

Giorgia Mastria

Due set vinti e un vantaggio di 4 punti per l’Oria nel terzo parziale; è qui che nella Pallavolo 80 scatta una sorta di istinto di sopravvivenza. Il brivido di paura diventa reazione agonistica. La capolista non va in tilt e dimostra, al contrario, un’encomiabile capacità di porre rimedio ad una situazione decisamente pericolosa.

Scialacomo e Faloya ottengono il pareggio, Alessandra e Federica ci fanno riassaporare per un attimo l’ebbrezza del vantaggio (13-12), poi il transito in prima linea della banda argentina si rivela determinante: break di 1-7 con ben 5 palloni messi a terra da una giocatrice che Marcello conosce bene (per averla allenata nell’ultima sciagurata stagione in B2 della Palafiom Taranto).

Gisela Scialacomo

I colpi di Scialacomo sono devastanti ed il suo arretramento in seconda linea non offre respiro perché la brindisina va ancora a segno e puntella la difesa (18-23).

Ottimo anche il rendimento di Iaia. Un po’ meno quello della sua collega di ruolo. Decisamente meno. Mi chiedo perché continui a entrare periodicamente in campo quando potrebbe starsene in un bar di Mesagne ad ammirare i capuccini con la rete disegnata che non ha voluto offrirmi.

Faloya conclude con successo uno scambio lungo e combattuto; il muro di Valente archivia il parziale (18-25).

Quarto set

Sull’1-2 c’è un black-out nella metà campo dell’Oria. Fortunatamente non si tratta di una metafora; sono proprio i fari a spegnersi e ad imporre una sosta di una decina di minuti.

Black-out

Le difese di Giorgia ed i punti di Giusy consentono all’Oria di restare agganciato alle gentili ospiti (6-6), ma la profezia di Schopenhauer sta per compiersi.

Le ragazze di Marcello continuano a giocare bene, ma la crescita di Scialacomo e compagne è irreversibile. La ricezione si è assestata e la difesa costringe all’errore le nostre attaccanti.

Della lunga fase di errori-punto si avvantaggiano le ospiti, che poi legittimano la propria supremazia con gli attacchi di Faloya e Scialacomo (8-15).

Giorgia Valente

Gradualmente la Pallavolo 80 incrementa il divario e sul 12-22 mister Capozziello manda in battuta Avallone. Il rientro in campo dell’atleta brindisina è felice: ace e parziale virtualmente chiuso.

L’esultanza con cui Alessandra celebra il proprio muro è (giustamente) redarguita dall’arbitro, ma in quel gesto grintoso mi piace leggere la voglia di non arrendersi, l’impulso a ritrovare le giuste energie in vista del tie-break.

Il finale del set è un trionfo di attaccanti (Scialacomo, Ivana, Faloya); l’esito, però, è segnato: 16-25.

Tie-break

Quarto tie-break consecutivo per Ivana e compagne dopo quelli con l’Ostuni, con il Caprarica e con il Mesagne. Essere arrivati fin qui stasera è già una vittoria.

Ingrao Meravigliao

Per noi il primo set è stato quello del “servizio magico”, il secondo quello del gioco magnifico, il tie-break sarà un’altra bella pagina di pallavolo. Contro una squadra che ormai è cresciuta, saremo capaci di giocarcela fino al 9-10 tenendo alti il rendimento e la concentrazione. Soltanto nel finale commetteremo degli errori piuttosto gravi e la capacità di gestire i palloni più scottanti farà probabilmente la differenza tra noi e le nostre ospiti.

Si parle maluccio: 1-4 quasi interamente merito dell’esperta centrale Casalino.

Le protagoniste oritane del set saranno una bravissima Giorgia ed un’Ivana trasformatasi in infallibile macchina da punti (5 nel tie-break).

Monica Casalino

Prima ci portiamo sul 4-5; poi, però, dobbiamo incassare la fast di Casalino, il mani-fuori di Scialacomo ed un preciso tiro di Faloya nell’angolino del posto uno. Dentro – come riconosce lealmente Marcello stoppando un principio di proteste.

Al cambio di campo Giada sfrutta con successo le mani del muro ospite e poi ottiene il 19^ ed ultimo ace oritano della partita (7-8).

Iaia stacca un pezzo di ozono a furia di spruzzarsi il ghiaccio sulla caviglia dolorante, ma stringe i denti e garantisce il proprio prezioso contributo sino al termine. Lei e Giorgia sono i liberi migliori tra tutti quelli che abbiamo visto questa sera.

Marina Iaia

Muro di Giusy, attacco di Valente, attacco di Ivana (9-10).

L’equilibrio non si spezza. Scialacomo e compagne ormai stanno giocande bene e ora neanche un Oria stellare sarebbe sufficiente. Servirebbe pure un po’ di culo.

Un servizio sbagliato fa imbestialire Marcello e il successivo attacco di Valente (il DNA non è acqua fresca) lo costringe a chiamare il time-out sul 9-12.

Splendido lungolinea di Ivana, ma – ahimé – è il nostro ultimo punto (10-12).

Le possibilità di attaccare ce le abbiamo; purtroppo, però, una finisce sulle mani di Casalino, un’altra sulla rete e l’ultima oltre la linea di fondo (10-15).

Diciamo che entrambe le squadre possono considerarsi soddisfatte: noi abbiamo conquistato un punto d’oro, la Pallavolo 80 ha vinto una partita che stava prendendo una brutta piega dimostrando anche così di essere una signora squadra.

Virtualmente lanciamo un messaggio simile a quello di Braveheart all’inizio della rivolta scozzese:

Marcello Wallace Presta

 “Io sono Marcello Wallace Presta. Per questa volta siete stati risparmiati. Tornate a Brindisi e dite a tutte le squadre del girone che le figlie e i figli di Oria non sono più vostri. E dite che la New Volley Oria è libera e non ci lasceremo più sconfiggere facilmente!

E dite che non siamo più provincia di nessuno. Da oggi siamo capoluogo. Anzi, siamo nazione autonoma e indipendente! Batteremo una nostra moneta: gli scudi! Come alla fiera medievale!”

A parte gli scherzi, il messaggio più importante è quello che dobbiamo rivolgere a noi stessi. E’ un messaggio di una semplicità banale: per ottenere risultati non servono miracoli; basta giocare bene. E noi sappiamo farlo.

Alessandra Loria

Tabellino: Oria-Pallavolo 80 Brindisi 2-3  (25-11,  25-15,  18-25,  16-25,  10-15)

New Volley Oria: Bianco NE, Gallo 0, De Pascalis 10, Gallo Ingrao 13, Loria 7, Rollo 17, Moretto 15, Imperatore 7, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 9, ace 19, errori in battuta 11.

Pallavolo 80 Brindisi: Avallone 2, Romanelli 2, Casalino 11, Mazzotta 3, Scialacomo 20, Sirena NE, Faloya 8, Valente 10, Andrisano NE, Di Rienzo 0, Diviggiano (L), Iaia (L) – All. Capozziello.

Muri-punto 8, ace 8, errori in battuta 6.

Arbitri: Michela Tombolini e Michele Renna.

Gisela Scialacomo

Altri risultati: Nike Lecce-Galatina 0-3, Ostuni-Tricase 0-3, Tuglie-Spongano 3-2, Caprarica-Mesagne 0-3, San Cassiano-Castellaneta 3-1, Assi Brindisi-Nardò 3-0.

Classifica: Galatina e Pallavolo 80 BR 42; Tricase 39; Tuglie 30; Mesagne 29; San Cassiano 28; Spongano 26; Assi Brindisi e Nardò 24; Caprarica 19; Castellaneta 14; Oria 9; Ostuni 6; Nike Lecce 4.

Chiara Avallone

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Tuglie 87,00; Mesagne 85,00; Tricase 50,00; Assi Brindisi 30,00; Tutte le altre 0.

Tuglie scavalca Mesagne grazie ai 35 euri di multa per le frasi offensive rivolte dai propri tifosi all’arbitro.

Prossimo turno: Nardò-Oria, domenica 1^ marzo, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) SCHOPENHAUER, A., L’arte di essere felici, Edizioni CDE, Milano, 1998, pag. 29.


ORIA-ASSI BRINDISI 1-3

21 gennaio 2015

Formidabile quel set!

Domenica 18 gennaio 2015 – ore 18.30

La reazione c’è stata, ma troppo tardi.

Dopo un set e mezzo di sofferenze quasi simili a quelle patite a Lecce, le ragazze della New Volley iniziano a sviluppare un gioco avvincente e aggressivo. Non basta a ribaltare le sorti del secondo parziale, ormai compromesso, ma permette al sestetto di Marcello di conquistare il terzo set e di lottare gagliardamente anche per metà del quarto, prima di sgonfiarsi sotto i colpi finali dell’Assi.

Cosa resta di tutto questo? Una cippa di …omissis…

L’Assi vince 3-1 e la classifica oritana resta bloccata.

Forse, a questo punto, sarebbe stato meglio trasferire quella metà di secondo set ben giocato nella quarta frazione: almeno avremmo raggiunto il tie-break e il conseguente punticino…

Giorgia Mastria

Ma è andata diversamente. Pazienza. Conserviamo negli occhi il ricordo di quello splendido terzo set con una difesa non molto lontana dai livelli qualitativi della mitica Oria “a 4 liberi” di due anni fa e con una Giada stellare come l’Ida di quell’anno. Beh, più o meno.

Ripartiamo da questo set. Le potenzialità, dunque, ci sono; chissà cosa manca per ottenere più continuità.

In via Crocifisso ritorna zia Lucrezia, da avversaria, affiancandosi ad una formazione che spicca per le sue stature molto interessanti. In particolare va tenuta d’occhio l’ottima (ed alta) palleggiatrice Carla Abbracciavento.

L’Oria deve rinunciare ad Alessandra e – non potendo contare neanche su Pel – è costretta a chiamare una riservista ferma da oltre un anno e priva di esperienza in serie C: Barbara Patronelli.

Barbara Patronelli

Fuori piove.

Un po’ anche dentro, per la verità.

Formazioni.

New Volley Oria: Barbara Patronelli in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto di banda, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Simona Bianco e Morgana Gallo.

Assi Brindisi: Carla Abbracciavento in palleggio, Giada Amatori opposta, Ada Coppola e Lucrezia Liace di banda, Dalhis Liguori e Alessandra Iacca centrali, Giulia Palazzo libero.

A disposizione di coach Massimo Parentela: Pamela Ferrarese e Francesca Scarpa.

Assi Brindisi

Due riserve per l’Oria, due per l’Assi; volendo si potrebbe fare una panchina unica per evitare “lo scasamento” ad ogni fine set.

Primo set

Una nostra attaccante va a sbattere sul muro di Coppola (1-0). Ecco, è il modo più incoraggiante per iniziare una partita.

Il ghiaccio lo rompono le nostre centrali (Federica con la consueta precisione, Giusy con la consueta cannonata), ma le nostre gentili ospiti incrementano il distacco con un altro muro (Abbracciavento), con le incursioni di Iacca e soprattutto con i colpi di Lucrezia.

Giulia Moretto

Bisogna dire che anche la fase difensiva dell’Assi merita un elogio: il buon avvio del libero Palazzo si combina con l’esperienza dei due ricettori. “E pizza!” – direbbe qualcuno.

Dopo il timeout di Marcello, Giulia mette il pallone a terra, il nastro dà un aiutino al servizio di Giusy e Ivana veste i panni di Ingrao Meravigliao, ma le ragazze di Parentela mantengono le distanze con Liguori, Coppola e Amatori.

Purtroppo paghiamo un po’ l’inesperienza della palleggiatrice; è fin troppo evidente – va detto a sua discolpa – che sono mancati gli allenamenti con le compagne e una buona intesa non s’improvvisa all’ultimo momento.

Zia Lucrezia

Sull’11-17 scatta inesorabile l’ora delle cacatine a cui si aggiunge l’imponenza del muro avversario (Liguori e Abbracciavento).

Mura anche Giusy (che ferma il break ospite a quota 6) ed è una consolazione, ma il parziale è chiuso da Liguori e da un ace di Abbracciavento (12-25).

Quest’ultima, insieme a Giusy e alla Zia, è la top-scorer del set; poi, nel tempo libero, fa anche la palleggiatrice.

Non è proprio l’Oria deprimente di una settimana fa e bisogna tener conto anche del valore di queste avversarie che continuano a rimandarti indietro la palla, ma la crisi sembra proseguire.

Giulia Palazzo

Secondo set

La crisi, anzi, si aggrava nel secondo parziale. Giorgia si sta facendo tre palmi di…, cioè si sta molto impegnando con salvataggi eroici, ma Coppola affonda colpi a ripetizione e i nostri attacchi si schiantano sulle mani a muro di Liguori e di Abbracciavento (4-10).

La ricezione balla e alla povera Barbara restano ben pochi palloni giocabili.

Marcello chiama il time-out e tenta di correggere l’annoso difetto introducendo Morgana, subito in evidenza per uno splendido salvataggio.

Un muro di Liguori ed un ace di Abbracciavento racchiudono 3 cacatine oritane preludio al secondo time-out del tecnico locale.

Carla Abbracciavento

E’ questo il momento in cui rientriamo in partita.

Non si sa mai cosa possa cambiare il corso di un set e conseguentemente di una partita. A volte si immagina che occorra giocare come la Nazionale per rimontare, ma poi, spesso, sono sufficienti piccoli dettagli: una ricezione più precisa, un ace, un muro fatto o evitato. Forse è anche per questo che ogni pallone, incluso ogni pallone che viene servito, va giocato come se fosse quello decisivo. Anche se siamo ancora a metà del secondo set.
Ed ecco perché forse gli allenatori s’incacchiano quando vengono commessi errori in battuta; magari il pallone della svolta sarebbe stato proprio quello e invece finisce in rete o a Latiano.

Ace di Giada

Bene, in questo caso, prima sbaglia il servizio l’Assi, poi Giada infila due ace consecutivi, e 10-15 pare già più bello di 7-15. Tre servizi e nient’altro. Ma bastano per avviare una svolta.

Liguori piazza un prima tempo esemplare per tecnica; Giusy scarica un’altra saetta che rischia di sfondare il parquet. L’importante è che non sfondi il soffitto perché sta ancora piovendo e lungo uno dei corridoi tra le due tribune c’è una pozzanghera talmente grande da essere pattugliata dalla Marina nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum.

Giusy Rollo

Quinto muro ospite del parziale con Iacca, ma adesso siamo in grado di ribattere colpo su colpo perché la difesa è reattiva, il gioco fluido e palloni fuori misura non ne tiriamo più.

Doppietta di Federica (splendido pallonetto) e striscia di 4 punti consecutivi che inducono mister Parentela a chiamare il suo primo timeout della serata: errore ospite, attacco di Morgana, ace di Ivana e bolide di Giada (18-21).

Dopo un’infrazione di Barbara, Morgana piazza un lungolinea dopo essere stata servita in bagher da Giorgia (19-22). So’ soddisfazioni.

Morgana Gallo

L’Assi, purtroppo per noi, gestisce bene gli ultimi palloni sfruttando la potenza di Lucrezia e un mani-fuori di Amatori.

Finisce 20-25, ma adesso ce la stiamo giocando.

Terzo set

Siamo sotto di due set e Federica fa un’ispezione dei volti delle compagne per accertarsi che vi sia impressa ancora la voglia di lottare ancora, di non arrendersi, di gridare ai nostri nemici che possono prenderci la vita, ma non ci prenderanno la libertà!

Federica Imperatore

Il concetto è più o meno questo anche se non ricordo le testuali parole usate dalla nostra volitiva centrale.

Il primo scambio è lunghissimo, le difese si esaltano e l’incontro diventa sempre più spettacolare; il contributo di Giorgia è determinante per il punto siglato da Giusy, che poi atterra male e si tocca il ginocchio. Nulla di grave. Cose che succedono quando le ginocchiere hanno un mero valore ornamentale.

Punto sofferto

Dopo un attacco di Coppola, rileviamo un imperioso muro di Barbara: 3-1.

Primo tempo di Federica, attacco di Ivana dopo l’ennesimo salvataggio di Giorgia e fulminante diagonale di Giada (6-2). Piano piano viene fuori il meglio del repertorio della squadra del presidente Mino.

I talenti dell’Assi, però, non sono andati in vacanza: Iacca punge da opposta e Abbracciavento scavalca il muro con un bel tocco di seconda.

Ivana protesta per un tiro giudicato fuori, ma, rivedendo le immagini, la decisione arbitrale è corretta oltre che difficile.

Ada Coppola

Nel duello di attaccanti si registrano ulteriori punti di Coppola e della Zia; in casa nostra, comunque, brillano le azioni vincenti di Giada, sempre più numerose (10-8)!

L’accelerata decisiva inizia sul 14-12 ed è esaltante: attacco di Ingrao Meravigliao, attacco di Giada, muro di Federica ed ennesima diagonale della nostra riccioluta opposta: 18-12!

Federica prende bene il tempo a Lucrezia e la stoppa con un altro muro; la Zia si rifà con tre palloni messi a terra, sebbene in alternanza con Morgana e con Giada. Il vantaggio, dunque, resta intatto, anzi aumenta grazie ad un ace della stella di San Pancrazio (22-15).

Giorgia Mastria

Difficile stabilire se in questa fase siamo più bravi in fase d’attacco o in fase difensiva: Ivana e Giorgia raccolgono tutto, Giusy mura e schiaccia primi tempi e Barbara non fa rimpiangere Alessandra con una distribuzione del gioco adeguata (a parte qualche imprecisione di troppo).

Sul 24-17 sembra fatta.

Sembra.

Amatori va a servire e l’Assi annulla le prime palle-set. Coppola va a segno, Iacca mura, noi commettiamo qualche errore-punto e la situazione si fa sempre meno allegra. Proprio sul più bello, a un passo dal traguardo, ci impantaniamo e le ospiti annullano ben 6 delle 7 palle-set a nostra disposizione. Stiamo avendo problemi di gestione dei palloni più scottanti; qui l’assenza di Alessandra si sta facendo sentire.

Fortunatamente, quando l’incubo inizia a provocare sudori freddi, l’Assi incorre nell’errore fatale (25-23).

Marcello Presta

Quarto set

E adesso cosa succederà?

Riprenderemo il gioco brillante del terzo set oppure quel finale incerto è una luce di allarme?

Decidiamo di intraprendere una guerra tattica non puntando a scardinare la difesa avversaria, ma tentando di mettere fuori uso il centro strategico delle avversarie. Coach Parentela viene colpito alle gambe da una diagonale di Ivana. Il metodo delle Brigate Rosse. Manca solo il volantino.

Dopo un pallonetto di Iacca (2-3), ricorriamo a strumenti più compatibili con la legge e mandiamo a segno Morgana, Giusy e soprattutto Giada (9-7). La quotazione di quest’ultima ormai si attesta su 150mila euro non trattabili. Per meno di tanto, a fine stagione, non la vendiamo.

Giada De Pascalis

Ma poi perché dovremmo venderla? Continui a giocare così e intorno a lei costruiremo uno squadrone che arriverà alla Coppa CEV in 5 anni.

Torniamo a noi e ai nostri 3 punti in classifica dopo 11 giornate.

Il parziale è in equilibrio assoluto. Stiamo continuando a giocare molto bene, ma l’Assi non sembra volersi concedere ulteriori battuste d’arresto.

Giorgia e Morgana difendono con grinta, ma Coppola e la Zia riescono a trovare varchi, senza contare che Iacca sta imponendosi come protagonista di questo set (13-15).

Alessandra Iacca

Purtroppo nel finale perdiamo lucidità in fase risolutiva e la stessa difesa ridimensiona i miracoli che avevano connotato il parziale precedente e buona parte di questo.

L’attacco di Giada del 14-15 è l’ultimo punto “nostro”; d’ora in poi metteremo in saccoccia soltanto errori punto delle avversarie. Soltanto 4, peraltro.

Bomba di Lucrezia, ace di Abbracciavento e doppietta di Amatori (16-22). Magistrale il punto del 17-24 di Liguori con un primo tempo che lambisce la linea dei tre metri. Subito dopo la centrale brindisina viene sostituita da Ferrarese.

Dalhis Liguori

Presumibilmente coach Parentela vuole tutelarsi in retroguardia, ma non ce n’è bisogno perché il nostro ultimo servizio termina sulla rete (18-25).

E’ stato un Oria diverso da quello di Lecce, indubbiamente. E’ stato un Oria anche molto efficace e spettacolare nel terzo set, ma qualcosa è nuovamente mancato per conquistare questa agognata vittoria. Un po’ di continuità? Un po’ di cattiveria? Un po’ di convinzione? L’equilibrio garantito da Alessandra?

Adesso, però, c’è un altro derby e soprattutto uno scontro diretto di vitale importanza. Tutti a Ostuni!

Ivana Gallo Ingrao

Tabellino: Oria-Assi Brindisi 1-3  (12-25,  20-25,  25-23,  18-25)

New Volley Oria: Bianco NE, Gallo 4, De Pascalis 18, Gallo Ingrao 6, Patronelli 1, Rollo 12, Moretto 1, Imperatore 10, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 7, ace 9, errori in battuta 10.

Assi Brindisi: Liguori 8, Iacca 13, Amatori 8, Ferrarese 0, Scarpa NE, Coppola 11, Abbracciavento 8, Liace 12, Palazzo (L) – All. Parentela.

Muri-punto 11, ace 5, errori in battuta 13.

Arbitri: Roberta Morleo e Denise Mary Rose Bianchi.

Carla Abbracciavento

Altri risultati: Galatina-Castellaneta 3-0, Pallavolo 80 BR-Tuglie 3-2, Tricase-Spongano 3-1, Nardò-San Cassiano 1-3, Mesagne-Ostuni 3-0, Caprarica-Nike Lecce 3-0.

Classifica: Galatina 32; Pallavolo 80 BR 31; Tricase 28; Tuglie 26; Nardò, San Cassiano e Assi Brindisi 21; Mesagne 18; Spongano 16; Caprarica 15; Castellaneta 11; Ostuni 5; Nike Lecce 4; Oria 3.

Morgana Gallo

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 372,00; San Cassiano 152,00; Nardò 120,00; Mesagne 85,00; Tuglie 52,00; Tricase 50,00; Assi Brindisi 30,00; Tutte le altre 0.

La giornata è stata nervosa con tanti provvedimenti a carico di tesserati. Sul piano economico colpite due società: 85 euri al Mesagne (55 per frasi offensive e minacciose dei propri tifosi, 30 per la sospensione di un dirigente) e 30 euri all’Assi Brindisi (sospensione di un dirigente).

I vertici della classifica restano comunque invariati.

Prossimo turno: Ostuni-Oria, domenica 25 gennaio, ore 18.30.


PALLAVOLO 80 BRINDISI-ORIA 3-0

4 novembre 2014

Tanta pallavolo Ottanta

Domenica 2 novembre 2014 – ore 18.30

L’Oria affronta il primo incontro impossibile della stagione nella palestra “Leonardo da Vinci” di Brindisi al cospetto di una Pallavolo 80 già molto competitiva l’anno scorso e quest’anno probabilmente ancora più forte.

Con la sola eccezione di Ida Taurisano, sembrerebbe addirittura che il meglio della città di Brindisi abbia trovato casa in questa palestra. Dopo alcune peregrinazioni in altre regioni del Sud Italia, sono giunte alla corte di Capozziello Roberta Romanelli (una delle mie palleggiatrici preferite) e Giorgia Valente (il DNA familiare non è acqua fresca) mentre dall’Assi sono arrivate una brillante promessa del volley pugliese, Chiara Avallone (scuola Lo Re), e l’esperta centrale Monica Casalino, che era un lusso in B2, figurarsi in C.

Roberta Romanelli

Gli altri volti nuovi sono quelli della talentuosa Sonia Mazzotta (già nel “Presicce delle americane”) e del libero Marcella Diviggiano (tenuta come ostaggio per garantirsi il ritorno della sorella Francesca al termine della stagione).

E’ anche una squadra multinazionale, data la presenza della fuoriclasse argentina Gisela Scialacomo e della stella del volley senegalese Paola Faloya.

Completano il roster le giovani e brave Monica Di Rienzo, Federica Andrisano e Marina Iaia.

L’assistenza legale è affidata a Valentina De Mitri, prestigiosa ex banda dell’Oria, protagonista di mille battaglie nella società di Mino Scatorcia e proprio oggi al suo rientro sul parquet.

Giusy Rollo

Le avversarie sono tante, sono brave e sono anche talmente simpatiche che oggi sarebbe più piacevole andare a mangiarsi una pizza tutti insieme piuttosto che giocare una partita dall’esito tristemente scontato.

Nell’Oria mancano le babies Simonina e Pel, ma in compenso abbiamo un pubblico più numeroso di quello che abitualmente ci segue al palazzetto di via Crocifisso. Oltre a parenti e amici, rileviamo con piacere la presenza dei nostri due supertifosi.

Ad aver rischiato di mancare all’appuntamento è proprio coach Marcello con la delegazione tarantina della New Volley: nel cruscotto dell’automobile si accendono spie a ripetizione come se ci trovassimo sull’Apollo 13 dell’omonimo film con Tom Hanks.

Dialoganti

In qualche modo riusciamo a raggiungere il rondò con il bar Liberty. Qui la presenza di un’avversaria solleva il consueto problema etico: condiviamo un caffé con lei oppure la trasciniamo con un pretesto nello sgabuzzino chiudendola a chiave fino al termine dell’incontro? Per questa volta scegliamo l’opzione galante; per l’incontro di ritorno abbiamo già prenotato una buia cantina al bar “Piacere”.

Ho la sensazione che nella nostra giovane e inesperta squadra vi sia ancora qualche problema di comunicazione in campo. E’ un problema che certamente non riguarda Faloya e Mazzotta, che, sin dalle fasi del riscaldamento, danno vita ad un intenso dialogo. L’atleta senegalese, inoltre, ha tentato di modificare il cognome sulla maglia, ma – almeno per quello che mi riguarda – è troppo tardi…

Faloya

Formazioni.

Pallavolo 80 Brindisi: Roberta Romanelli in palleggio, Giorgia Valente opposta, Gisela Scialacomo e Chiara Avallone schiacciatrici, Monica Casalino e Sonia Mazzotta centrali, Marcella Diviggiano e Marina Iaia liberi (si sono alternate talmente tante volte che non mi ricordo chi ha iniziato…).

A disposizione di coach Raffaele Capozziello: Valentina De Mitri, Paola Faloya, Federica Andrisano e Monica Di Rienzo.

New Volley Oria: Alessandra Loria in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Moretto schiacciatrici, Giusy Rollo e Federica Imperatore centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Anna Padovano, Mary Battistoni e Morgana Gallo.

Giulia Moretto

Primo set

La fast di Casalino è già un biglietto da visita: ecco, così si gioca a pallavolo.

Io aggiungerei: così si gioca a pallavolo in serie A; perché, dunque, vieni a rompere le palle in serie C…?!

Seguono altri 7 punti consecutivi delle padrone di casa (a segno con Scialacomo, con Valente e ancora con Casalino direttamente in battuta).

Sull’8-0 corro in farmacia a prendere un antidepressivo.

Ma l’Oria reagisce e lo fa nel modo giusto: splendido lungolinea di Moretto, pipe “culo e sentimento” di Ivana e blocco vincente di Federica al termine di un lungo scambio ricco di difese (di Ivana, in particolare).

Ivana Gallo Ingrao

L’8-5 è già più gradevole a vedersi.

Dopo un possente muro di Federica, però, la Pallavolo 80 riprende la corsa: primo punto di Avallone, ace di Scialacomo e attacco di Valente sul quale la nostra difesa non garantisce la dovuta assistenza (14-6).

Marcello utilizza il secondo time-out ed ottiene in cambio un bel lungolinea di Ingrao Meravigliao ed un muro di Giusy. Purtroppo di fronte abbiamo una signora squadra: Casalino regala al pubblico ulteriori magie, in particolare un muro ad una mano al termine dello scambio più spettacolare della serata. Vedo cose che voi umani… Non mi sorprenderei se adesso la centrale brindisina levitasse di 8 metri oppure attaccasse una fast saltando direttamente dalle colonne. Anzi, dalla colonna (perché l’altra, più che una colonna, mi sembra una forma di mortadella, con i pistacchi).

Le colonne

Sul 20-9 improvvisamente il console del Senegal in tribuna si alza per applaudire l’ingresso in campo della propria connazionale. Faloya ha due mansioni per questo set: attaccare da posto due (suo il punto del 22-9) e assumere il ruolo di gratificatrice di squadra (compito svolto egregiamente dispensando bacetti alle compagne che vanno a muro con successo).

L’ultimo punto è un delizioso pallonetto di Mazzotta (25-11).

La Pallavolo 80 è anche più forte di quello che immaginavo; l’Oria, giocando con meno intensità rispetto alle prime due partite stagionali, non sembra avere scampo.

Gratificatrice di squadra

Secondo set

Puntuali difese di Avallone e attacchi spietati di Scialacomo (2-0); la Pallavolo 80 cerca di battere il ferro finché è caldo anche nel secondo set, ma nella New Volley si registrano segnali di crescita. Difendiamo decorosamente, Giada mette diversi palloni a terra e Giusy si rivela una preziosa risorsa a muro.

Grazie a un ace di Ivana, assaporiamo finanche il gusto del vantaggio: 7-8!

Pallonetto e poi muro di Casalino (9-8); terzo punto di Giada da posto due: pareggio 9-9!

Giada De Pascalis

L’unica fase in cui l’Oria gioca più o meno alla pari con le quotate avversarie termina un po’ troppo presto: pipe ed ace di Avallone, secondo tocco di Romanelli e attacco da seconda linea di Valente (14-9).

Gli anni in panchina a San Vito e all’Assi non sono stati sprecati: Chiara Avallone sta dimostrando di aver acquisito una tecnica estremamente efficace in ogni fase di gioco. Riceve, difende, attacca da varie posizioni, presenzia il campo con autorevolezza: davvero brava questa piccina. E dicono che abbia anche un carattere meraviglioso.

Chiara Avallone

Prima della girandola di sostituzioni, sale in cattedra Scialacomo (il suo talento lo conosciamo bene), che mette in cassaforte il parziale (19-13).

Consueto punto di fine-set per Faloya e chiusura affidata alla versatilità di Avallone, che realizza punti con il muro, con un lungolinea e finanche con un imbarazzante bagher (25-13).

Pallavolo 80 frizzante; Oria in grande disagio, ma almeno in questo parziale abbiamo visto qualcosa di buono.

Giulia Moretto in ricezione

Terzo set

Nel terzo set l’Oria ottiene un record storico, un risultato probabilmente mai raggiunto in tanti anni di storia. Certamente non da quando io seguo la squadra. E’ un primato prestigioso che abbiamo già provveduto a trasmettere al comitato dei Guiness per l’omologazione. E’ un primato che riguarda il punteggio.

Per scaramanzia e per discrezione, nonché per rispetto delle avversarie, prima dell’omologazione non voglio pronunciarmi.

Spero che i lettori abbiamo comprensione se evito di parlare dei contenuti tecnici del terzo parziale.

Alessandra Loria

Dato che, però, qualcosa devo pur scrivere, potrei soffermarmi sul look.

In casa oritana Alessandra ha tagliato i capelli e Ivana preannuncia modifiche significative all’acconciatura per i prossimi giorni. Siamo comunque ben lontani dalle colorazioni shock a cui ci aveva abituati Valentina De Tommaso o alle doppie punte che settimanalmente monitorava una precedente palleggiatrice (lasciandone i resti sul sedile della macchina di Marcello).

Giusy pensa di farsi il suo primo tatuaggio visto che è ancora l’unica a non averne.

Braccio intonso

Sono in atto, inoltre, strani traffici di giacconi: chi aveva preso la M adesso vuole la L, chi aveva preso la L vuole la S, chi aveva preso il borsone Macron vuole la borsetta di Gucci, chi ha le ginocchiere bianche vuole scambiarle per un cd di Gigi D’Alessio.

Sul fronte opposto osservo che i due liberi sono scesi in campo con i pantaloni del pigiama mentre Roberta Romanelli utilizza scarpe catarifrangenti che hanno suscitato vivo interesse da parte della Polizia Municipale.

Involtini primavera Euro 2,90

I tatuaggi non mancano neanche tra le nostre avversarie. Risalta, in particolare, quello sulla spalla sinistra di Paola Faloya. Lei crede che ci sia scritto “Paola”, ma al PalaFlorio, in occasione dei recenti Mondiali, un tifoso cinese mi ha detto che in realtà quell’ideogramma sulla spalla indica il prezzo degli involtini primavera.

Altri primati del terzo set: la potenza e la velocità del pallone calciato dall’arbitra in direzione della giocatrice al servizio (210 km/h), il primo punto di Mary Battistoni, il numero complessivo di sostituzioni (a un certo punto il parquet sembrava la metropolitana milanese nell’ora di punta con gente che entrava e usciva dai vagoni), il numero di bambini che si sono riversati sul parquet a fine partita in braccio alle rispettive madri e il numero di foto mosse scattate da Chiara (36 tentativi) prima che un buon samaritano prendesse il suo posto.

Chiara, sei un'amica...

L’efficacia della sua mano sul pulsante di scatto sembra essere inversamente proporzionale all’efficacia dei suoi colpi da posto quattro; io avrei preferito che attaccasse male e scattasse bene, ma temo che la ragazza e il suo allenatore preferiscano il contrario.

In conclusione – come si è anche potuto notare da questa cronaca – molta Pallavolo 80 e poco Oria.

In fondo, conoscevamo i limiti – attuali – della nostra squadra; questa sera sono stati semplicemente e crudelmente messi in risalto da una formazione stellare contro cui non avevamo oggettivamente alcuna speranza. Forse l’unica pecca delle furie rosse è stata quella di rassegnarsi un po’ troppo presto. E’ stato un prevedibile incidente di percorso. #siamosereni.

Mary Battistoni

Tabellino: Pallavolo 80 Brindisi-Oria 3-0  (25-11,  25-13,  25-5)

Pallavolo 80 Brindisi: Avallone 8, Romanelli 2, De Mitri 0, Casalino 11, Mazzotta 7, Scialacomo 16, Faloya 10, Valente 6, Andrisano 0, Di Rienzo 0, Diviggiano (L), Iaia (2L) – All. Capozziello.

Muri-punto 7, ace 11, errori in battuta 4.

New Volley Oria: a causa di un guasto alle apparecchiature di rilevamento, i punti delle giocatrici dell’Oria non sono disponibili. Ci scusiamo per l’inconveniente tecnico…

Muri-punto 4, ace 1, errori in battuta 4.

Arbitri: Antonio Bisignano e Denise Mary Rose Bianchi.

Giorgia Mastria

Altri risultati: Mesagne-Caprarica 3-1, Spongano-Tuglie 1-3, Tricase-Ostuni 3-0, Galatina-Nike Lecce 3-0, Nardò-Assi Brindisi 0-3, Castellaneta-San Cassiano 2-3.

Classifica: Tricase, Pallavolo 80 BR, Galatina e Mesagne 9; Caprarica e Spongano 6; Tuglie 4; Nardò, Castellaneta e Assi Brindisi 3; San Cassiano 2; Ostuni, Oria e Nike Lecce 0.

Gisela Scialacomo

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Ostuni 270,00; Nardò e Tuglie 120,00; Tutte le altre 0.

Ostuni balza in testa alla classifica con un colpaccio da 270 euri (assenza di un segnapunti tesserato). Non c’è ancora stato un episodio violento o offensivo rilevante eppure il totale delle sanzioni è già di 510 euri. E’ così che si aiuta il volley.

Prossimo turno: Oria-Nardò, domenica 9 novembre, ore 18.30.


ORIA-PALLAVOLO 80 BRINDISI 3-2

27 febbraio 2014

Trattengo il fiato

Domenica 23 febbraio 2014 – ore 18.30

Dopo la bella (ma infruttuosa) prova contro il Galatina, la New Volley Oria è chiamata ad una seconda partita casalinga consecutiva e ad un impegno ancora più ostico: il derby con la Pallavolo 80 Brindisi.

Il momento è difficile: sul piano tecnico si alternano ottime prestazioni (San Cassiano e Galatina, ad esempio) a partite deludenti (Castellana); sul piano dei risultati, però, il bilancio è preoccupante: una sola vittoria in 8 partite, 3 punti sui 24 disposizione.

E gli interrogativi esistenziali (dobbiamo proprio rassegnarci a perdere sempre con chi in classifica sta meglio di noi? Non siamo proprio capaci di compiere un’impresa?) non trovano risposte rassicuranti.

La devastazione ambientale con conseguente surriscaldamento climatico globale provoca effetti tangibili anche a Oria, dove mai – probabilmente – si era dispuntata una partita a febbraio senza coperte.

Veronica Parisi

Fior di palleggiatrici in tribuna: le ex oritane Stefania Guacci ed Annacarla Cozzetto e la brindisina Divina Felline, squalificata e martire della giustizia. Lei smentisce di aver assunto condotte inopportune a San Cassiano e gli avvocati hanno proclamato per solidarietà nei suoi confronti due giorni di astensione dalle udienze in tutti i tribunali italiani.

Due anni fa ad assistere a Oria-Pallavolo 80 c’era anche Lilli, oggi passata a miglior vita dopo una lunga malattia, ma sempre viva nei cuori di chi l’ha vista appoggiare dolcemente la zampetta sopra le mani dei suoi padroni.

Dismesse le maglie del Torre Santa Susanna, la Pallavolo 80 Brindisi sfoggia nuove e sfavillanti divise rispetto al match d’andata (in cui avremmo preferito giocare contro le maglie del Brindisi e le giocatrici del Torre Santa Susanna…).

Gisela Scialacomo

Formazioni.

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Veronica Parisi opposta, Ivana Gallo Ingrao e Lucrezia Liace schiacciatrici, Carmen De Padova e Giada De Pascalis centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Ornella Pezzarossa, Sara Giuffrè, Federica Muri e Daniela Lo Noce.

Pallavolo 80 Brindisi: Monica Di Rienzo in palleggio, Valentina Zappa opposta, Francesca Diviggiano e Gisela Scialacomo schiacciatrici, Anna Maria Isceri e Virginia Piscopo centrali, Angela Camposeo libero.

Sulla cortissima panchina di coach Raffaele Capozziello: Gaia Giannoccaro e Luana Scardino.

Primo set

Lucrezia rompe il ghiaccio, precedendo due errori in attacco consecutivi delle gentili ospiti; seguono punti per Giada e per Veronica.

Giada De Pascalis

Sul 7-2 l’unica pecca dell’Oria sono i due servizi sbagliati; per il resto c’è determinazione, c’è ritmo, c’è grande intensità.

Dopo il punto di Scialacomo, break di 4-0 per le padrone di casa: magnifico secondo tocco della Leonessa, muro di Carmen, pallonetto di Ivana ed ace di Giada, già alla terza realizzazione personale (11-3). Oltre alla grinta, c’è anche spettacolo.

Shock and awe. La tattica di dominio rapido deve aver sorpreso la Pallavolo 80 e mister Capozziello è già costretto ad esaurire i propri time-out. Ad essere sincero, questo approccio brillante ha sorpreso anche me: confidavo in una prestazione positiva, ma non immaginavo di vedere sul parquet sette tigri assatanate. Sembrano sette Matteo Renzi: la loro foga di vincere è identica alla foga di poggiare il culo sulla poltrona di palazzo Chigi dell’ex vincitore della Ruota della Fortuna.

Giorgia Mastria

La determinazione oritana non si esaurisce, ma adesso cambia l’atteggiamento delle gentili ospiti, che, superato il difficile impatto con la partita, si affidano a quella straordinaria macchina da punti che risponde al nome di Francesca Diviggiano (11-7).

Muro di Isceri e nuova fuga oritana con gli attacchi vincenti di Veronica (nata per fare l’opposta) e Ivana (15-8).

Sofferenze in ricezione; ne approfitta in particolare Di Rienzo con un doppio ace in fotocopia (15-12).

Bomba di Lucrezia e immediata replica di Scialacomo con una diagonale strettissima. Nell’intervallo la banda argentina troverà nel telefonino un sms di congratulazioni di papa Francesco.

Sms papale

Sul 18-15 Giorgia si fionda a raccogliere un pallonetto di Zappa e nel contrattacco una strepitosa Giada piega le mani del muro brindisino.

La stella di San Pancrazio offre un ulteriore contributo alla causa servendo in modo magistrale. Dopo un suo ace, l’Oria infila tre punti consecutivi: un’imprecisione ospite e due caratteristiche pallette di Ivana.

Il primo set è delle ragazze di Marcello (25-16).

Non è facile, come lascerebbe intendere il punteggio. Non è per niente facile e buona parte dei punti è frutto di scambi prolungati, a volte estenuanti. Ma questo è un ulteriore merito delle padrone di casa, la cui difesa sta giocando con il sangue agli occhi.

In bilico

Secondo set

Oria creativo: ace di Ivana, due muri-punto per la premiata ditta Carmen-Veronica ed esaltante attacco da seconda linea di Simona. Stasera sembrano tutte nate per fare le opposte…

Sull’altro fronte, però, le bocche da fuoco Zappa, Diviggiano e Scialacomo macinano punti su punti e il parziale prende la direzione del capoluogo (6-10).

Per Ivana una pipe “culo e sentimento” ed un mani-fuori tutto sentimento, ma i lungolinea di Diviggiano continuano a sorprendere la nostra pur eroica difesa, facendo incazzare Marcello (8-12). Perché gli allenatori si incazzano quando la propria squadra subisce lungolinea? E’ forse un’onta…?

Gisela Scialacomo

Mitica Oria: muro di Carmen, ace di Leo e muro di Veronica (11-12)!

I calciatori del Barcellona qualche anno fa promisero che avrebbero lasciato la pelle sul campo pur di vincere una semifinale di Coppa dei Campioni. Le pallavoliste dell’Oria sul parquet stanno lasciando pezzi di bicipite. La Leonessa si tocca il braccio dolorante, ma continua stoicamente a servire la patria acquisita. Che sarebbe Oria, non San Giorgio Ionico.

Il sorpasso è rimandato di qualche scambio. Sul 12-15, sfavillante break di 7-1 delle padrone di casa: attacco di Veronica, attacco di Giada (con le atlete che non si fidano e continuano a giocare per un’altra mezz’ora), ace di Carmen, muro di Veronica, attacco di Gisela, pipe di Ivana, muro di Giada e bomba di Leo, che, ancora da posto due, respinge una ricezione lunga della Pallavolo 80 (19-16).

Ivana Gallo Ingrao

Sul più bello, la regressione. Sarà che le nostre ragazze si sono spremute per eccesso di generosità, sarà che le ospiti vantano atlete con i controcoglioni che sanno affrontare con fermezza le situazioni più delicate, ma improvvisamente il set cambia padrone. Troppi errori delle oritane (in battuta, in attacco e in ricezione) e tanto sangue freddo per la Pallavolo 80, che rimonta e vince il parziale (22-25).

L’ultimo punto è un ace di Monica Di Rienzo, su cui si abbatterà la vendetta di San Barsanofio (nel set successivo la promettente palleggiatrice sbaglierà 3 servizi su 3)…

Monica Di Rienzo

Terzo set

Nel primo parziale l’Oria ha sorpreso la Pallavolo 80, nel secondo la Pallavolo 80 ha voluto ristabilire le gerarchie di classifica; il terzo set sarà all’insegna della prudenza e dell’equilibrio.

Con quel che le resta delle braccia la Leonessa continua a deliziare la platea con i suoi tocchi di seconda, ma dall’altra parte della rete Zappa e Scialacomo sembrano incontenibili (7-11).

In campo, intanto, c’è una brindisina in più (nelle file dell’Oria, però): Sara Giuffrè.

Zia Lucrezia mette a terra quattro palloni riportando l’incontro in parità (15-15).

Le difese continuano a fare il proprio dovere, ma in questa fase è soprattutto l’esuberanza delle attaccanti a regalare spettacolo.

Esultanza oritana

Ennesimo attacco di Scialacomo, fast di Isceri e bel tocco di seconda di Di Rienzo: Brindisi vede il traguardo (17-20), Marcello chiama un provvidenziale time-out.

Show di Sara con due perfetti primi tempi intervallati da un errore ospite e da un millimetrico lungolinea di Ivana, talmente millimetrico da richiedere (invano) l’ausilio del video check. Stasera, veramente, non abbiamo neanche il tabellone elettronico.

Oria è tornata avanti (21-20)!

Punto di Diviggiano e immediata replica di Ivana e Veronica (23-21)!

Veronica Parisi

Dopo uno scambio di cortesie (errori-punto), la prima palla-set finisce nelle solide mani di Lucrezia, che sfrutta un attacco travolgente per mettere la ciliegina sulla torta di un set sostanzialmente perfetto (25-22)!

Purtroppo per Veronica, la torta e la ciliegina sono immagini metaforiche.

Quarto set

Nel quarto set si procede per fasi.

Prima c’è la voglia di riscossa brindisina: ace Diviggiano, lungolinea e mani-fuori Zappa (0-4).

Poi ci sono le magie oritane: bombe di Lucrezia, muri di Giada e attacchi da seconda linea linea di Veronica (7-6).

Inarrestabile

Infine, arriva il momento delle cacatine: 4 errori-punto consecutivi, ma almeno concentriamo il peggio della serata in un arco di tempo ben circoscritto (7-10).

Sara e Ivana promuovono la rimonta, Diviggiano e Piscopo la respingono (12-14). Le centrale brindisina sfrutta ottimamente anche il fondamentale del servizio mandando per due volte di seguito la palla nella zona di conflitto di due giocatrici locali (13-18). Marcello chiama il time-out allo scopo di far confliggere anche le teste delle due giocatrici in questione.

Nell’Oria si mette in evidenza Pezza in veste di capo-ultras.

Pezza ultras

La Leonessa mette un secondo tocco a terra e cerca di contendere una palla a muro sacrificando così un ulteriore pezzo di bicipite. Tanta abnegazione, però, risulta vana perché il transito in prima linea di Francesca Diviggiano, purtroppo per noi, ha effetti devastanti: i 4 punti della riccioluta atleta brindisina costringono l’Oria al tie-break (17-25).

Tie-break

Partiamo male (0-2), ma la Zia ci riporta subito nel cuore di una partita che continua ad essere incerta e spattacolare (2-2).

L’ace di Sara è l’antipasto di quello che gusteremo fra qualche minuto. Antipasto sempre in senso mataforico, purtroppo per Veronica, autrice del punto del 4-2.

Sms divino

Si lotta punto a punto sino al 7-5, poi sprechiamo una serie di attacchi e subiamo le ultime magie della top-scorer Diviggiano, che prima gioca con le mani del muro e poi realizza il suo 23^ punto piazzando la palla nell’incustodito posto cinque oritano (7-10).

Oria recupera con Sara, Veronica e Ivana (11-11), ma la Pallavolo 80 ipoteca la partita con quello che sembra un rush finale irresistibile (11-14).

Tre palle-match per le gentili ospiti.

La prima è annullata dall’intervento di San Barsanofio, che completa la vendetta per quell’ace del secondo set (12-14).

Va a servire Sarà Giuffrè.

La centrale oritana sta giocando benissimo, ma, memore di certe battute “creative” e soprattutto del servizio che ci costò la partita d’andata, io preferisco darmi una vigorosa e prolungata grattata.

Le compagne (condividendo i miei timori) vorrebbero raccomandare a Sara di fare attenzione alla mira; la fatica della gara, però, influisce sulla lucidità mentale e verbale e l’invito a mettere la palla in campo si trasforma in un criptico: “Sara, in bagno!”

L’atleta al servizio è la più lucida tra quelle presenti sul parquet; la sua replica è dunque razionale ed anche condivisibile, ma in questa sede non posso trascriverla.

La palla entra in campo e vi resta per un tempo che appare infinito, finché Lucrezia e Giada non stoppano a muro un attacco ospite (13-14)!

Pettinata

Subito dopo Sara realizza addirittura un ace indiretto, annullando la terza palla-match della Pallavolo 80 (14-14)!

La centrale brindisina esulta, si aggiusta i capelli (ovviamente) e ritorna in zona di battuta.

Altro pallone messo in campo e altro scambio ad alta tensione, soprattutto nella sua conclusione: Lucrezia ha tirato sulle mani del muro avversario e il pallone è poi finito nei pressi della riga laterale del nostro campo.

Dentro o sulla riga – sostengono le brindisine.

Oltre la riga – sostegno le oritane e gli arbitri.

E’ punto per l’Oria (15-14)!

Lucrezia Liace

Sull’ultimo servizio la ricezione ospite s’impapocchia, ma il punto virtuale va assegnato a Sara Giuffrè, se non altro per premiarla e ripagarla di tanta ingiusta diffidenza e dell’inelegante invito ricevuto dalla compagne (16-14).

Mitica Sara, protagonista indiscussa del tie-break!

E’ piuttosto insolito ritrovarsi a commentare una rimonta così impetuosa. Di solito è il contrario… Indubbiamente è un segnale incoraggiante così come è incoraggiante questo bel risultato di prestigio. E’ il colpo d’ala che aspettavamo. E’ il frutto di una prestazione attenta e grintosa, in cui il cuore ha compensato qualche imperfezione tecnica e qualche pezzo di bicipite smarrito.

Simona Leone

Quando la quartultima in classifica batte la quarta in classifica vuol dire che chi ha vinto ha giocato ottimamente e chi ha perso ha giocato maluccio. In realtà, questa seconda condizione non mi pare che si sia verificata e la Pallavolo 80 lascia ad Oria il ricordo di una squadra valida ed anche molto bella a vedersi. Faccio fatica a trovare difetti. Forse l’approccio alla partita non è stato dei migliori e certamente hanno pesato gravi incertezze in ricezione alla fine del tie-break. E forse non è stato molto valorizzato il talento delle due pregevolissime centrali (ma il bottino di punti delle schiacciatrici è stato comunque considerevole così come è stata autorevole la prestazione della palleggiatrice).

Diciamo – e ci fa piacere dirlo – che il risultato è soprattutto merito dell’Oria e non demerito delle brindisine.

Punteggio

Tabellino: Oria-Pallavolo 80 Brindisi 3-2 (25-16,  22-25,  25-22,  17-25,  16-14)

New Volley Oria: Parisi 14, De Padova 4, Pezzarossa NE, De Pascalis 12, Gallo Ingrao 17, Giuffrè 7, Muri NE, Leone 7, Liace 17, Lo Noce NE, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 10, ace 9, errori in battuta 11.

Pallavolo 80 Brindisi: Diviggiano 23, Zappa 15, Isceri 7, Di Rienzo 4, Piscopo 3, Scialacomo 14, Giannoccaro NE, Scardino NE, Camposeo (L) – All. Capozziello.

Muri-punto 3, ace 9, errori in battuta 12.

Arbitri: Antonio Bisignano e Vladimiro Argese.

Francesca Diviggiano

Altri risultati: Tempesta TA-Spongano 3-0; San Cassiano-Nike Lecce 3-0; Nardò-Gioia del Colle 3-0; Galatina-Montescaglioso 3-1; Castellana Grotte-Azzurra Lecce 3-0, Ugento Jr.-Ostuni 1-3.

Classifica: Tempesta TA 43; San Cassiano 41; Nardò 37; Pallavolo 80 BR 36; Montescaglioso 31; Gioia del Colle 29; Galatina 27; Spongano 26; Castellana Grotte 21; Oria e Nike Lecce 14; Ugento Jr. 9; Ostuni 6; Azzurra Lecce 2.

Esultanza oritana

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): San Cassiano 200,00; Tempesta TA 127,00; Ostuni 40,00; Castellana Grotte 30,00; Gioia del Colle 27,50; Oria 25,00; tutte le altre 0,00.

Nelle ultime due settimane entra in classifica il Gioia del Colle, sia pure per un problema burocratico (27,50 euri), e si vivacizza il duello al vertice nello speciale Trofeo (così come nel campionato) tra San Cassiano e Tempesta: alla squadra salentina sanzioni per 95 euri (condotta di tifosi e dirigenti), alla formazione jonica sanzioni per 75 euri (stesso motivo).

Prossimo turno: Azzurra Lecce-Oria, domenica 2 marzo 2014, ore 18.30.


PALLAVOLO 80 BRINDISI-ORIA 3-1

4 novembre 2013

Niente panico!

Domenica 3 novembre 2013 – ore 18.30

No, niente panico: non siamo quella cacata di squadra che sembrerebbe guardando la classifica.

Il derby di Brindisi, anzi, è un’ulteriore conferma del nostro discreto potenziale: non lotteremo per la promozione, d’accordo, ma abbiamo tutti i mezzi per disputare un campionato dignitoso.

Riepilogando: abbiamo sbagliato la partita col Castellana Grotte, giocando malissimo; siamo stati eroici a Galatina (squadra da vertice) e abbiamo giocato benino anche a Brindisi (altra squadra da vertice), strappando un set e poi contribuendo con le nostre stesse mani alla vittoria delle padrone di casa offrendo loro 19 errori-punto negli ultimi due set. La qual cosa non è certo motivo di vanto, ma è il sintomo di una malattia curabile, non di un limite congenito.

Ci si può curare continuando nel lavoro infrasettimanale in palestra (finora svolto con serietà impeccabile) e con qualche accortezza e un po’ di cattiveria in più in partita.

Sport è

A Brindisi tanti volti amici e soprattutto tante maglie amiche, tutte con il logo del negozio del nostro presidente: “Sport è”. Comunque vada sul parquet, questa partita sarà un successo commerciale…

Stasera siamo tutti vestiti da Mino.

Speriamo che anche le altre 12 squadre del torneo prendano questo buon esempio così l’anno prossimo n’accattàmu ‘a Diouf e la teniamo come possibile cambio per Giulia Moretto.

Gisela Scialacomo – a proposito di volti amici – scende in campo con una maglia rossa, diversa da quelle celesti delle sue compagne. I casi sono due: o quest’anno gioca da libero oppure ha di nuovo sbagliato candeggio, come quattro anni fa a Taranto…

Candeggio sbagliato

Passiamo allora alle formazioni.

Torre Santa Sus… ehm, volevo dire… Pallavolo 80 Brindisi: Divina Felline in palleggio, Valentina Zappa opposta, Francesca Diviggiano e Angela Camposeo laterali, Anna Maria Isceri e Virginia Piscopo centrali, Gisela Scialacomo libero.

A disposizione di coach Raffaele Capozziello: Monica Di Rienzo, Sonja Mele, Sally Mazzotta, Marina Iaia e Roberta Lacorte.

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Giulia Moretto opposta, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao laterali, Sara Giuffrè e Giada De Pascalis centrali, Veronica Parisi libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Carmen De Padova, Ornella Pezzarossa, Federica Peluso, Federica Muri, Daniela Lo Noce e Giorgia Mastria.

Giulia Moretto

Primo set

A parte un primo tempo mal riuscito ed una doppia veniale fischiata ad una nostra centrale (2-0), la partita è subito godibile: scambi lunghi, ottime difese, attacchi che sbagliano poco.

Purtroppo la Pallavolo 80 prende subito il largo con un break da 7 avviato da un bolide di Zappa e concluso da un lungolinea di Camposeo (nel mezzo altri punti per l’opposta locale, un ace di Piscopo e un pallonetto di Isceri): 11-2.

Ma non siamo un disastro: è più bravura delle avversarie che demeriti nostri.

La reazione arriva con un tris calato da Lucrezia, Leo e la banda specialistica Ivana (11-5).

Lucrezia Liace

Isceri rimane sempre una colonna del volley pugliese e – visto che quest’anno gioca a Brindisi – non sfigurerebbe sulla scalinata dove si conclude la via Appia.

Bene la nostra linea verde: Giulia si sblocca e Giada piazza un bel murazzo su chi mi sarebbe piaciuto vedere da questa parte della rete. Vabbè, lasciamo perdere, va’.

Adesso giochiamo bene, ma purtroppo il gap rimane incolmabile, nonostante l’ottima reattività in difesa di Veronica Parisi, probabile effetto delle nuove sopracciglia comprate dai cinesi (20-13).

Simona Leone

Ci si copia: la Leonessa inventa un tocco di seconda e la Divina replica allo scambio successivo.

Ivana piazza il lungolinea e Diviggiano va a segno con lo stesso tipo di attacco (23-15).

E’ come quando la tua squadra di basket infila un tiro da tre punti, tu ti esalti, pregusti la rimonta (o la fuga) e invece nell’azione successiva la tripla la ingarrano pure gli avversari. Smontandoti.

Stessa sensazione devono aver provato Veronica e Ivana nello scambio in cui hanno difeso bordate inaudite salvo poi soccombere a un tiraccio smorzato da un nastro beffardo.

Valentina Zappa

Magico pallonetto di Sara, bel mani-fuori di Giulia dopo due miracoli difensivi di Leo e disperato tentativo di avvicinamento soffocato da un attacco vincente di Francesca Diviggiano, sempre molto positiva (25-19).

Secondo set

Non so cosa diano da mangiare a Giulia Moretto nell’intervallo tra il primo e il secondo set (forse Kryptonite), ma per la terza volta in tre partite il rientro in campo della nostra giovane opposta è travolgente.

Brava, Moretto!

Da posto due ci richiama alla mente il ricordo di Silvietta in quanto mancina e quello di Ida per l’efficacia dei suoi colpi: tre palle a terra e Oria vola sull’1-5, costringendo mister Capozziello al suo primo time-out della serata.

La partita è intensa, spettacolare, e le due difese stanno dando il massimo respingendo palloni fino all’esasperazione delle attaccanti. Grandissimi i due liberi.

Dopo la pipe di Diviggiano, l’Oria allunga ulteriormente grazie ai punti di Lucrezia, Giada (muro) e Sara (ace): 6-14.

Poi si lotta punto a punto: da un lato Diviggiano e Piscopo; dall’altro Giulia Winehouse, ritornata in prima linea per incrementare il bottino personale (anche un muro per la piccina).

Francesca Diviggiano

Questo set sarà storico per due ragioni di natura statistica: una spiacevole ed una incoraggiante. Quella spiacevole è che sul 10-16 interrompiamo la nostra astinenza da errori in battuta. Durava dal 12-14 del terzo set con il Castellana (stessa autrice…). Beh, un plauso per aver disputato un’intera partita (a Galatina) più un set e mezzo (a Brindisi) senza mai sbagliare il fondamentale, per un totale di 91 servizi messi in campo.

La seconda curiosità statistica è che non vincevamo un set senza Ida Taurisano dai play-out con il Terlizzi.

Torniamo al 10-17.

Veronica salva uno scambio stendendo la mano a terra sotto il pallone, ma, dopo il citato errore in battuta, uno in attacco ed un ace di Piscopo, Marcello chiama un time-out.

Salvataggio di Veronica Parisi

E’ una pausa proficua perché le ragazze tornano in campo assatanate: punto di Giulia e strepitosa tripletta di Lucrezia (due botte di potenza ed una d’astuzia).

Dopo un tiro fuori (13-21), la marcia riplende implacabile, nonostante i cambi del tecnico locale (Mazzotta, Mele e Di Rienzo): primo tempo di Sara e punti finali di un’Ivana che manda in archivio un parziale in cui le nostre ragazze sono state favolose (13-25)!

Terzo set

Lucrezia: una diagonale ed una palletta (0-2).

Non ci fermiamo più! Vinceremo ogni scambio, ogni set ed ogni partita da adesso sino a maggio! Sì!

Tra il sogno e la realtà si mettono di mezzo Diviggiano, Zappa, Isceri e Camposeo, protagoniste di un break molto simile a quello del primo set (9-3).

Per la verità, non bisogna neanche trascurare la regia di Felline e la perfezione di Gisela in ricezione e in difesa.

Gisela Scialacomo

C’è anche Violettina in tribuna ad osservare la mamma. E se gridasse reclamando il latte? E se piangesse un pochino? Così, giusto per far distrarre la mamma, per scalfire un pizzico di professionalità con l’istinto materno… Se solo avessi una foto di Fabio Riva da far vedere alla neonata per scatenarle una crisi di pianto…

Niente da fare: la creatura ostenta la stessa tranquillità di un bonzo tibetano e non c’è nulla che possa distrarre la madre. Neanche un ruttino.

Rispetto ai set precedenti, comunque, io continuo a vedere un buon Oria (a parte un pizzico di sofferenza in ricezione); il guaio è che adesso sbagliamo troppo.

Tocco di seconda “in rovesciata” di Divina Felline, di cui cerco di interpretare i tatuaggi sul braccio destro. Da lontano il braccio mi sembra un modulo (compilato) per la raccolta delle firme dei referendum radicali sulla giustizia. Ma potrei sbagliarmi.

Esultanza oritana

Un tentativo di rimonta che ci avvicina alle padrone di casa (-3) viene abortito da un nostro errore in battuta, che scatena un certo malumore nel tecnico oritano.

Mura Lucrezia, mura Giulia, ma purtroppo mura anche Camposeo, autrice anche di due attacchi vincenti da posto quattro (22-13).

Sul 24-14 avviene qualcosa che neanche rivedendo il video sono riuscito a comprendere: una palla vagante arriva in direzione della nostra centrale in prima linea, che salta per spingerla a terra. Salta anche Felline, ma – almeno dalle immagini – non sembra che la palleggiatrice brindisina tocchi la palla. Le possibili conclusioni sono tre: 1) ho visto male e Felline ha murato con una mano sola; 2) la nostra centrale ha tirato in rete e il salto di Felline è stato ininfluente; 3) Felline, pur senza murare, ha ipnotizzato la nostra centrale come Giucas Casella inducendola all’errore.

Duello a rete

Comunque sia, il set finisce (25-14).

Quarto set

Piscopo arriva subito in doppia cifra inaugurando il set con un primo tempo e con un muro (2-0).

Adesso è la Pallavolo 80 che sta sbagliando qualcosa e noi ne approfittiamo, valorizzando anche le difese di Veronica con le sopracciglia cinesi e gli attacchi di Lucrezia e di Sara (4-6).

Così come nel calcio esiste la regola “Gol sbagliato, gol subìto”, nel volley ci dev’essere una regola che suona più o meno “Punto-a-culo mancato, punto-a-culo subìto”. Un nostro servizio tocca il nastro ma viene miracolosamente salvato dalla ricezione locale; sul contrattacco il tiro di Camposeo viene parimenti smorzato dal nastro, beffando la difesa oritana.

E’ l’avvio del sorpasso: lungolinea di Diviggiano, impappinamento ospite, muro di Isceri e doppietta di Diviggiano (10-6).

Anna Maria Isceri

Adesso è soprattutto la squadra di casa a difendere estremamente bene.

Come di prassi, mister Capozziello introduce Mazzotta per servire e per trattenersi un giro in seconda linea, mentre Marcello alterna le centrali a seconda del rendimento in campo.

Lo svantaggio aumenta (13-7), ma si rilevano tante cose buone per l’Oria: in difesa tutte si fanno un mazzo così e ci sembra di rivedere la stessa efficienza dell’anno scorso; in attacco il rendimento è altrettanto valido (più costante Lucrezia, spesso travolgenti Ivana e Giulia, senza contare l’apporto di punti di Giada e Sara), ma poi guastiamo tutto con degli errori evitabili. Troppi.

Sul 16-12, costruito grazie al muro-difesa e alla prolificità offensiva di Giulia, c’è un altro black-out di cui approfittano Zappa e Isceri (22-13).

Pipe di Lucrezia Liace

L’Oria ha un’ultima reazione d’orgoglio, certificata dai punti di Leo e di Ivana (22-16), ma l’ennesima magia di Isceri chiude virtualmente la partita (24-16).

Dico virtualmente perché effettivamente la partita è chiusa da un nostro errore in battuta (25-17). Quando finisce così, l’allenatore della squadra perdente resta sempre disorientato per qualche secondo: non sa se picchiare la giocatrice che ha sbagliato il servizio (seguendo l’istinto) o se aggregarsi al “terzo tempo” e stringere la mano alle avversarie (seguendo il regolamento).

Tra istinto e ragione

E’ andata male, ma non abbiamo sfigurato.

Da questa partita colgo ulteriori segnali positivi, ma adesso è arrivato il momento di muovere la classifica e di cancellare quello zero maledetto. Sfruttiamo il fattore campo ed anche il fattore controra (attenzione: si gioca alle 16!).

Ivana Gallo Ingrao

Tabellino: Pallavolo 80 Brindisi-Oria 3-1 (25-19,  13-25,  25-14,  25-17)

Pallavolo 80 Brindisi: Isceri 9, Diviggiano 14, Zappa 12, Piscopo 11, Camposeo 7, Di rienzo 0, Lacorte NE, Felline 5, Mazzotta 0, Iaia NE, Mele 0, Scialacomo (L) – All. Capozziello.

Muri-punto 5, ace 2, errori in battuta 10.

New Volley Oria: De Padova NE, Pezzarossa NE, De Pascalis 4, Gallo Ingrao 10, Peluso NE, Giuffrè 5, Muri NE, Moretto 14, Leone 5, Liace 14, Lo Noce 1, Mastria NE, Parisi (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, ace 1, errori in battuta 4.

Arbitri: Antonio Bisignano e Vladimiro Argese.

Francesca Diviggiano

Altri risultati: Spongano-Tempesta TA 1-3, Nike Lecce-San Cassiano 0-3, Montescaglioso-Galatina 3-1, Gioia del Colle-Nardò 2-3, Azzurra Lecce-Castellana Grotte 0-3, Ostuni-Ugento Jr. 0-3.

Classifica: San Cassiano e Tempesta TA 9; Galatina 6, Nardò, Castellana Grotte e Pallavolo 80 BR 6; Ugento Jr. e Montescaglioso 5; Spongano 4; Nike Lecce e Gioia del Colle 3; Azzurra Lecce 1; Oria e Ostuni 0.

Giada De Pascalis

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Castellana Grotte 30,00; tutte le altre 0.

La prima multa è del Castellana Grotte: 30 euri per le frasi offensive rivolte all’arbitro dai propri tifosi.

Prossimo turno: Oria-Azzurra Lecce, domenica 10 novembre, ore 16.00.


ASSI BRINDISI-ORIA 3-0

28 aprile 2013

Asfaltate

Sabato 27 aprile 2013 – ore 18.30

Avrei dovuto farci caso mentre passeggiavo sul bel lungomare Regina Margherita digerendo il tiramisu del bar ristorante “Betty”. Avrei dovuto farci caso che dal cantiere mancava un’asfaltatrice.

A cose fatte, a delitto compiuto, sappiamo chi ha preso in prestito quel mezzo approfittando della sospensione dei lavori per il fine-settimana.

E prima di arrivare al Palazzetto, c’è stato anche un incontro che avrebbe dovuto essere interpretato come un presagio: Michela Ristits che portava il pupo in carrozzina.

Sulle prime la cosa mi aveva sorpreso: conosco sì e no 20 persone che vivono a Brindisi e la città adriatica vanta 90mila abitanti; dovrebbero passarmi davanti 4500 persone, in media, prima che io ne incontri una di quelle 20 che conosco. E la controra che svuota le strade diminuisce ulteriormente le possibilità. Ma – riflettendoci meglio – dopo il baby-boom dei mesi scorsi, credo che sia un fenomeno normale a Brindisi incrociare giocatrici che trascinano passeggini. L’amministrazione comunale dovrebbe fare per loro delle corsie preferenziali sui marciapiedi.

Ida Taurisano

Completiamo la fase prepartita con un ultimo episodio che mi è capitato nel mio itinerario turistico: in piazza Santa Teresa una zingara ha interpretato le macchie di polvere di cacao che ha notato sul mio blocco-notes dove sono solito appuntare gli scout.

“Entro luglio – mi ha rivelato – altre 3 giocatrici di Brindisi resteranno incinte; nell’ordine: Annamaria Isceri, Veronica Parisi e Luisa Chionna, quest’ultima per la seconda volta”.

Mi dici anche qualcosa sul governo Letta? Avrà la fiducia? Durerà? Quanto durerà?

“Durerà. PD e PDL sono nati per stare insieme. Si sono cercati per anni e finalmente si sono trovati: i programmi sono uguali, il livello morale anche; perché un inciucio, ehm, cioè, un governo di larghe intese non dovrebbe durare?”

Veronica Parisi

Signora zingara – ho chiesto ancora – mi dici anche come finirà la partita di stasera? Riusciremo a fare l’impresa? Batteremo l’Assi? Ecco, da’ un’occhiata nuovamente alle macchie di cacao sul blocco-notes…

A quel punto il volto della mia interlocutrice si è incupito e lo sguardo ha tradito un’espressione di sofferenza. Non ha voluto rispondermi e mi ha addirittura restituito la moneta da due euri.

E così eccomi al PalaZumbo.

In quegli stessi minuti Pocahontas sta imbarcandosi sul traghetto che la porterà in Grecia e poi a Istanbul dove domani mattina firmerà il contratto con il Galatasaray. E’ stata Eleonora Lo Bianco a convincere la dirigenza turca: “Prendete lei oppure rescindo il contratto e torno in Italia”.

In partenza

La formazione locale, invece, gioca nel classico schieramento post-Boyadzheva: Marcella Scaglioso in palleggio, Andrea Leopoldina De Moraes opposta, Angela Camposeo e Rossella Garaguso schiacciatrici, Anna Maria Isceri e Federica Cassone centrali, Viridiana Rado libero.

A disposizione di mister Marcello Sarcinella: Rebecca My, Miriam Greco, Alessandra Iacca, Luisa Chionna, Serena Roma e Giulia Palazzo.

Leopoldina

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Veronica Parisi schiacciatrici, Sara Giuffrè e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Noemi Votano e Simona Bianco.

Durante il riscaldamento l’asta usata per misurare la rete cade sull’allenatore dell’Oria: un altro brutto presagio.

Primo set

L’evergreen Isceri segna il primo punto dell’incontro e poi va a realizzare un ace; palloni a terra anche per la truppa tarantina dell’Assi: Scaglioso, Cassone e Garaguso.

Rossella Garaguso

Sul 6-0 la sensazione è che l’Assi voglia fare sul serio e che l’Oria abbia qualche difficoltà a trasformare l’entusiasmo e il bel gioco del girone di ritorno nella spinta propulsiva necessaria a colmare l’innegabile divario tecnico con la formazione locale.

Leò mura un attacco locale e potrebbe essere un segnale di riscossa, ma la capolista non ha alcuna intenzione di correre gli stessi rischi del match d’andata.

De Moraes e Ida replicano quello straordinario duello che caratterizzò i play-off Mesagne-Gioia dello scorso anno: entrambe fantastiche, oggi come allora, ma il punteggio di squadra sorride alle padrone di casa: Assi 12, Oria 8.

Opposti estremismi

Si alza spesso e volentieri il muro biancazzurro; fortunatamente, però, l’Oria garantisce una buona assistenza e rigioca la palla. Difendiamo, sì, ma si tratta di un sollievo temporaneo perché difficilmente l’Assi cede terreno alle furie rosse.

Un’infrazione (dubbia) viene fischiata a Sara e il nastro dà un aiutino ad una brillante Garaguso: diluvia dove è già bagnato (17-8).

Simona Leone

Alcuni scambi sono spettacolari. Ad esempio, quello sul 18-9, quando Cuor di Leonessa difende un muro di Cassone, va ad attaccare da posto due e poi alza a Ida un bel pallone che l’opposta mette a terra da seconda linea.

Immediata replica di Marcella (un vero delitto vederla relegata in serie C): in un unico scambio alza un pallone d’oro a Cassone, smorza a muro un nostro attacco, tenta il tocco di seconda e poi scaraventa a terra il pallone difeso miracolosamente da Ida (19-10).

Marcella Scaglioso

De Moraes incrementa il vantaggio con una doppietta e per l’Assi la strada del primo parziale è spianata sino al termine, nonostante un ace di Sara e un punto in bagher di Simona che valorizza i salvataggi di Veronica e di Ida.

Isceri sigla il 25-13, poco dopo il rientro sui parquet di mamma Chionna.

Secondo set

Cassone lancia l’Assi e il vantaggio di 5-1 viene ampliato da un positivo turno in battuta di Camposeo con la ricezione ospite in difficoltà e Scaglioso particolarmente spietata a muro (13-5).

Malcontento

Alcune decisioni (soprattutto alcune… indecisioni) dell’arbitro suscitano un po’ di malumore nelle file oritane e inducono l’osservatore ad annotare alcune considerazioni in agendina. A discolpa dei direttori di gara, l’assenza del video-check, strumento per il quale propongo a tutte le società di serie C di fare una colletta e di prestarcelo a vicenda l’anno prossimo.

Tra le brindisine è uscita Rado. Per fortuna di coach Sarcinella, non è incinta; è solo infortunata.

Finito il pedicure, il libero brindisino rientra in campo e riprende a giocare la propria partita attenta e reattiva.

Cassone a muro

I giudizi individuali, in effetti, potrei risparmiarmeli: è difficile trovare una giocatrice non positiva in una formazione che questa sera si muove come un meccanismo perfetto, dal servizio al muro-difesa, dalla positività in attacco alla distribuzione del gioco. Colpisce anche la concentrazione assoluta, dal primo all’ultimo scambio.

Contro l’Assi già è difficile ottenere qualcosa anche se le atlete di mister Sarcinella guardassero la televisione durante la partita; contro un Assi che gioca così come sta facendo oggi direi che non c’è proprio nulla da fare e da sperare.

Le furie rosse sono sopraffatte da un senso di impotenza e non trovano il minimo spazio per entrare in partita. Anche nel nostro caso c’è poco da dire sulle individualità: le ragazze si impegnano lodevolmente e fanno che quello che possono.

Ivana Gallo Ingrao

Dal 13-5, comunque, si apre una fase di continui cambi-palla: noi sfruttiamo gli ace di Leò e di Sara ed i soliti attacchi di Ida; l’Assi mantiene inalterate le distanze con Garaguso, Isceri e De Moraes (ugualmente efficace da posto quattro e da posto due).

Il punto del 25-17 è di Angela Camposeo.

Terzo set

Il terzo parziale è quello dell’asfaltatura. Si parte da un 7-1 nel corso del quale un’atleta brindisina che mi è sfuggita fa punto anche in difesa e poi si procede a botta di 2/3 punti dell’Assi ogni realizzazione nostra.

Daniela Lo Noce

Veronica si toglie lo sfizio di stoppare un pallonetto della specialista brasiliana e Ida – pur in una partita dal punteggio di squadra poverello – riesce a mettere a terra 5 palloni a set assicurandosi il titolo di miglior realizzatrice.

A parte questo, è un dominio incontrastato dell’Assi Brindisi.

Più frecàta di noi, in questo momento, sta soltanto la famiglia Misseri.

L’unica speranza sono le giocatrici del San Vito dei Normanni presenti in tribuna, Chiara Avallone e Giorgia Caforio. Quest’anno coach Marcello ed io siamo andati a vedere una sola partita del San Vito e il caso vuole che sia stata l’unica vittoria stagionale della punta di diamante del volley femminile pugliese (3-0 al Sala Consilina). Ci vorrebbe un po’ di riconoscenza. Ci dovrebbero restituire il favore.

Solidarietà unilaterale

Niente da fare. Noi abbiamo fatto vincere il San Vito, ma loro non fanno vincere noi. Dovremmo ingaggiarle entrambe a costo zero come risarcimento.

Dopo il time-out del 13-4, il martellamento dell’Assi prosegue senza sosta: Scaglioso è una forza della natura, Garaguso macina altri punti, Cassone impone due muri e De Moraes mi suscita un interrogativo assillante: se gioca così da quarantenne, come cacchio giocava quando aveva 25 anni?!

Andrea Leopoldina De Moraes

La brasiliana stasera è una meraviglia di tecnica ma anche di forma fisica.

Dopo la girandola di sostituzioni (Chionna, Roma, My), la stella della Salinella si sposta in posto quattro incaricandosi di porre il sigillo finale sulla partita (25-11).

Nulla da rimproverarci.

“Impossibilium nulla obligatio est” – direbbero Giulia e Celso il giovane.

Non esiste obbligo di fare ciò che è impossibile.

Centrali contro

Soltanto un Oria al 100% e un Assi distratto o nervoso o fisicamente sotto tono o afflitto da un’epidemia di coliche addominali avrebbero potuto, forse, rendere più equilibrato l’incontro. L’Assi ha fatto la sua partitona e all’Oria non è rimasto che incassare con dignità.

Domenica è previsto l’ultimo impegno di regular-season in casa contro il Galatina: per noi tifosi il dovere di salutare con riconoscenza una squadra che ha regalato tanto spettacolo e tante soddisfazioni, soprattutto nel girone di ritorno; per le ragazze l’auspicio è quello di congedarsi dal campionato con un’ulteriore prestazione brillante.

Furie rosse

Tabellino: Assi Brindisi-Oria 3-0  (25-13,  25-17,  25-11)

Assi Brindisi: My 0, Camposeo 6, Garaguso 11, Greco NE, Iacca NE, Isceri 6, Scaglioso 10, Chionna 0, De Moraes 14, Roma 0, Cassone 6, Rado (L), Palazzo (2L) – Punti non assegnati: 1 – All. Sarcinella.

Muri-punto 6, ace 3, errori in battuta 3.

New Volley Oria: Carone NE, Peluso NE, Giuffrè 4, Taurisano 15, Votano NE, Leone 4, Bianco NE, Mastria (L) – Se non riuscite a vedere i punti della altre giocatrici è perché è in corso un attacco hacker… – All. Presta.

Muri-punto 2, ace 3, errori in battuta 5.

Arbitri: Giuseppe Pellè e Luciano Cocciolo.

Angela Camposeo

Altri risultati: Ugento-Spongano 3-0, Galatina-Cutrofiano 0-3, Collepasso-Pallavolo 80 BR 3-0, Presicce-Taranto 3-0, Casarano-San Cassiano 0-3, Squinzano-Nardò 0-3.

Classifica: Assi Brindisi 69; Ugento 67; Cutrofiano 65; Collepasso 57; Taranto 44; Oria 42; Galatina 38; Spongano 32; San Cassiano e Presicce 32; Nardò 21; Pallavolo 80 BR 15; Squinzano 6; Casarano 5.

Sebach Leone

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Presicce 262,00; Nardò 360,00; San Cassiano 165,00; Spongano 160,00; Pallavolo 80 BR 140,00; Collepasso 132,00; Casarano 82,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52,00; Oria 50,00; Assi Brindisi 35,00, Ugento, Taranto e Galatina 0.

Tutti buoni.

Prossimo turno: Oria-Galatina, domenica 5 maggio, ore 18.30.


PALLAVOLO 80 BRINDISI-ORIA 1-3

12 marzo 2013

Mamma son tanto felice

Domenica 10 marzo 2013 – ore 18.30

Il momento magico continua e non sono soltanto i risultati a renderlo tale. Con tanti, tantissimi auguri alla nostra Ida.

Cominciamo, però, dai risultati. Con la sesta vittoria consecutiva, con 16 punti in 6 partite, saremmo la prima forza del girone di ritorno insieme all’Ugento e seguiti dall’Assi e dal Cutrofiano (15 punti) e poi dalla Tempesta (14) e dal Galatina (13).

Sono solo suggestioni, per carità. Gli scontri diretti falsano questa strana classifica e già da domenica prossima, con l’inizio di un ciclo terribile, le cose potrebbero cambiare. Ma soffriremo le nostre pene quando arriveranno; per adesso godiamoci quest’Oria che sta facendo egregiamente il proprio dovere contro le dirette concorrenti.

Giorgia Mastria

Un ultimo dato statistico: non ottenevamo 6 vittorie di fila dal campionato di serie C 2008-’09, quello in cui le furie rosse, lanciate verso la promozione, ottennero 12 successi consecutivi. All’epoca Giorgia stava ancora collu bibberòne…

Al netto dell’enfasi, quella di Brindisi non è che sia stata una grandissima partita, diciamo la verità. C’è stato un buon avvio, c’è stata la solita capacità di adattamento ad un assetto tattico nuovamente rivoluzionato e c’è stata un’Ida immensa. Soprattutto c’è stata la capacità di vincere pur giocando così così e al cospetto di un’avversaria a cui comprensibilmente il risultato starà un po’ stretto.

Giulia Basile

Marcello deve rinunciare a Veronica, afflitta da un’infiammazione al verme solitario, e sposta Giulia in posto quattro, un esperimento privo di precedenti. In più, deve discutere con Sara, che vorrebbe giocare con le mimose appena ricevute in dono.

Il nostro Francesco, intanto, accetta di parare i rigori tirati da una bella bambina che prende la rincorsa da Tuturano.

Formazioni.

Pallavolo 80 Brindisi: Monica Di Rienzo palleggiatrice, Chiara Sarinelli opposta, Francesca Diviggiano e Irene Morciano laterali, Luana Tenore e Sonja Mele centrali, Federica Pica libero.

A disposizione di mister Raffaele Capozziello: Marina Iaia e Ilaria Screti.

Luana Tenore

New Volley Oria: Simona Leone palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Basile laterali, Sara Giuffrè e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di mister Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Noemi Votano e Veronica Parisi.

Primo set

Ida ha fretta di chiudere la partita perché ha nuovi impegni personali da onorare ed alterna pallonetti graziosi ad attacchi superbi.

La Pallavolo 80 replica con un ace di Morciano, un attacco di Sarinelli ed un muro di Mele; poi rileviamo il primo punto della nuova carriera di schiacciatrice di Giulia Basile (4-5).

Pocahontas schiacciatrice

E’ nata per questo ruolo; come abbiamo fatto a non accorgercene prima?

A parte queste realizzazioni, però, le nostre bocche di fuoco sono un po’ imprecise e ci lasciamo scavalcare prima di incassare, a nostra volta, un po’ di graditi omaggi.

Punti in battuta per Giulia e per Sara, un muro per Sarinelli (11-15) e poi le furie rosse ingranano la quarta: muro di Daniela, attacco e muro di Ida, due conclusioni sbagliate dalle padrone di casa e attacco efficace di Pocahontas (11-21).

06 - DSC_0006 Dani Pbr1 dim

Mister Capozziello effettua un paio di cambi (Iaia e Screti, quest’ultima subito a segno con un tocco di seconda), ma per l’Oria è una marcia trionfale e il set termina 12-25.

Anomala la stitichezza realizzativa di Francesca Diviggiano: un solo punto in questo parziale. Il suo risveglio, però, sarà imperioso e cambierà la partita (22 punti nei restanti 3 set, con la considerevole media di 7,33).

Secondo set

Le centrali oritane (Sara e Nocciolina) provano a lanciare la prima fuga, ma Diviggiano entra in partita e l’incontro vive una fase di straordinario equilibrio con continui cambi palla dal 3-4 al 7-9.

Monica Di Rienzo

Ivana trova un ace, fondamentale che però, poco dopo, sorride anche alla Pallavolo 80 (10-10).

Ida mette palla a terra da destra e Giulia da sinistra (10-12); Diviggiano è la risposta brindisina (13-13). E’ uno spettacolo questa ragazza: prima oscilla come un pendolo a coprire i rischi da diagonali e poi va ad attaccare le palle che opportunamente le offre Di Rienzo, molto positiva nella distribuzione del gioco.

Il tocco di seconda della Leonessa

 “Doppia!” – urlano le padrone di casa in riferimento ad un’infrazione un po’ troppo vistosa commessa dalla Leonessa.

L’arbitro fischia il fallo, poi però ci tiene ad informare le brindisine che l’unica autorità giudiziaria legittimata e costituita è lui e i suggerimenti non sono graditi.

Sul 16-15 ribaltiamo la situazione grazie a due conclusioni fuori misura delle nostre avversarie e ad un ace di Ivana (16-18).

Saliamo a +3 grazie a Simona, che prima arretra verso il posto due e poi sorprende la difesa locale con un bel tocco di seconda (18-21).

Lu cutursu di Ida

Il punto finale è di Ida, la cui imperiosa diagonale, però, provoca all’opposta un certo dolorino a quella parte della schiena che il mio ex-direttore (di Francavilla Fontana) definitiva “lu cutursu” (19-25).

Durante il cambio di campo, Ida passa a raccogliere il primo applauso di un bambino che può a buon diritto essere orgoglioso della mamma. E lo siamo anche noi.

Osservazioni tecniche

Terzo set

Non sappiamo se è la striscia positiva in fase di allungamento o il punteggio di due set a zero, o magari un dilagante desiderio di maternità, o forse l’allergia alle mimose; fatto sta che l’Oria torna sul parquet un po’ troppo mollemente.

Monica Di Rienzo piazza un secondo tocco e lancia così la riscossa delle padrone di casa. Diviggiano è devastante: un muro e due attacchi in rapida successione e sul 7-4 Marcello consuma il primo time-out.

Francesca Diviggiano

Ma ancora è niente: Diviggiano continua a martellare e soltanto il rinomato culo di Pocahontas, sul 13-5, riesce a spezzare l’assedio con una ricezione che finisce dritta nel campo avverso.

Sul 14-6 le furie rosse costruiscono un break da 8 e recuperano tutto lo svantaggio.

Da segnalare uno scambio infinito concluso dall’inossidabile Ida.

Per rifiatare, oltre alle formazioni, le capitane chiedono di verificare anche la disposizione delle auto parcheggiate in via Don Guanella.

Sara Giuffrè

Mani-fuori di Giulia, ma la Pallavolo 80 replica con un paio di diagonali strettissime (17-16). Oltre alla stratosferica Diviggiano, anche Morciano sta disputando una partita ricca di punti.

E’ l’ex-massafrese a tenere avanti le padrone di casa prima del consueto bolide di Ida (22-23).

L’opposta oritana, purtroppo, non ha il dono dell’infallibilità e una sua conclusione fuori misura offre alla Pallavolo 80 la prima palla-set (24-23).

Ida stessa rimedia (24-24), poi però non riusciamo a contenere Morciano e commettiamo un ulteriore errore offensivo permettendo ad un Brindisi coriaceo di riaprire la partita (26-24).

Irene Morciano

Quarto set

Nonostante un’insolita vocazione di Ida per i muri (5-6), dobbiamo soffrire anche nel quarto parziale con la Pallavolo 80 che punge con Mele, Tenore (muro anche per lei) e Morciano (9-6).

Fantastica Ida, spronata dal presidente (“Mena, alla mamma, me’…!”) e punti anche per Daniela e per la Leonessa, con il raptus offensivo da posto due che era tanto caro al Koala (13-11).

La situazione non si mette benissimo: Diviggiano è fenomenale e le compagne giocano tutte con la giusta intensità; tocca continuare a rincorrere (16-12).

Sul 17-15 la svolta.

Ida Taurisano

Ida appoggia una palletta velenosa proprio al centro della difesa locale, incassa un errore-punto avversario e poi scarica tre attacchi consecutivi imponendosi come miglior realizzatrice della partita (chiuderà a quota 27). In più costringe coach Capozziello a bruciarsi entrambi i time-out a disposizione per individuare le giuste contromisure.

Una contromisura sono gli attacchi di Morciano. La Pallavolo 80, però, fa e disfa: quello che ottiene costruendo gioco lo spreca sbagliando due delicatissimi servizi.

Oria ringrazia e si prepara al rush finale.

Ivana Gallo Ingrao

Pallonetto di Diviggiano e bolide di Ida (20-24).

C’è un altro fendente di Diviggiano prima dell’insolita conclusione della partita: sul 21-24 le due palleggiatrici decidono di scambiarsi una doppia e in questo modo l’incontro termina con il punteggio di 22-25.

E’ insolita anche la direzione che prendono le furie rosse dopo il terzo tempo; c’è un tifoso, uno solo, che attira tutta l’attenzione delle ragazze: Samuele.

“Citte!” è il perentorio ammonimento della madre volto a non turbare il sonno del piccino.

Citte!

Tornando alla partita, l’Oria ottiene altri tre punti d’oro, sia pur soffrendo e stringendo i denti. Come già evidenziato in apertura, le ragazze di coach Marcello hanno iniziato il girone di ritorno raccogliendo tutto quello che potevano raccogliere e anche di più.

Adesso arriva il difficile (Cutrofiano, Ugento e Collepasso), ma possiamo affrontare il pericolo con serenità.

Prendiamo il Cutrofiano galattico; in fondo, loro hanno tutto da perdere e noi tutto da guadagnare.

Un appello: i sostenitori di Cutrofiano verranno in massa in via Crocifisso; sono i benvenuti, ma non lasciamo giocare le nostre ragazze “in trasferta”. Le abbiamo sostenute nelle tante imprese che hanno compiuto; adesso sosteniamole per il miracolo!

Esultanza oritana

Tabellino: Pallavolo 80 Brindisi-Oria 1-3 (12-25,  19-25,  26-24,  22-25)

Pallavolo 80 Brindisi: Diviggiano 23, Tenore 2, Iaia 0, Sarinelli 2, Di Rienzo 1, Screti 1, Mele 4, Morciano 15, Pica (L) – All. Capozziello.

Muri-punto 7, ace 3, errori in battuta 12.

New Volley Oria: Carone NE, Gallo Ingrao 8, Peluso NE, Giuffrè 5, Basile 11, Taurisano 27, Votano NE, Deandri 2779 (a Ruzzle contro Desy), Leone 2, Parisi NE, Lo Noce 5, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 5, ace 6, errori in battuta 6.

Arbitri: Francesco Di Maria e Giuseppe Valente.

Lu latti

Altri risultati: Collepasso-Assi Brindisi 3-2, Cutrofiano-Casarano 3-0, Ugento-Squinzano 3-0, Spongano-Taranto 0-3, Galatina-Nardò 3-1, Presicce-San Cassiano 0-3.

Classifica: Assi Brindisi 51; Cutrofiano 50; Ugento 49; Collepasso 42; Taranto 37; Oria 33; Galatina 29; San Cassiano 26; Spongano 24; Presicce 20; Pallavolo 80 BR e Nardò 15; Casarano 5; Squinzano 3.

Irene Morciano contro il muro dell'Oria

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 352,00; San Cassiano 165,00; Spongano 160,00; Collepasso 132,00; Pallavolo 80 BR 90,00; Casarano 82,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52,00; Assi Brindisi 35,00, Ugento, Taranto, Oria e Galatina 0.

Tutti buoni anche questa volta.

Prossimo turno: Oria-Cutrofiano, domenica 17 marzo 2013, ore 18.30.


ORIA-ASSI BRINDISI 1-3

15 gennaio 2013

Un set, zero punti, mille applausi

Domenica 13 gennaio 2013 – ore 18.30

Ma quant’è bello il nostro palazzetto! Ero pronto a pubblicare il dossier di Annacarla, ma, dopo essere stato a Squinzano, la struttura di via Crocifisso mi sembra la reggia di Caserta: integra, pulita, calda, lussuosa e dotata di tutti i comfort.

E dove c’è una reggia c’è una regina: in questo caso si tratta della regina del campionato, l’Assi Brindisi, squadra stellare, squadra ricca di atlete di categoria superiore e squadra che probabilmente dominerebbe anche in categoria superiore, figurarsi in serie C.

I colpi di mercato dell’estate scorsa hanno lasciato sbalorditi (al netto delle gravidanze). Avevo già iniziato a raccogliere le firme per una petizione volta a promuovere direttamente l’Assi in serie B1 senza costringere le avversarie di quest’anno e quelle dell’anno prossimo a sorbirsi due inutili partite ciascuna dal risultato scontato. Non ho fatto in tempo a depositarle in Federazione e – alla luce di quanto sta per accadere questa sera ad Oria – è stato meglio così.

Simona Leone

Quello destinato ad essere un adempimento obbligatorio e doloroso come il pagamento dell’IMU in due rate (andata e ritorno) sta per rivelarsi un’occasione per innamorarsi ulteriormente dell’Oria (oltre che per ammirare, comunque, una squadra sfavillante quale è e resta l’Assi Brindisi).

Andiamo con ordine.

In settimana coach Marcello (Presta) ha istruito le proprie atlete su come affrontare lo tsunami brindisino, compito indubbiamente non facile. Lo sento parlare – anche in macchina – di schemi, cifre, posti cinque e sei, lungolinea, e nella mia ignoranza tecnica intuisco che la sua sia una strategia volta alla cosiddetta riduzione del danno. Perché di danno si tratterà – questo appare scontato -; tutto sta a limitarlo.

Annacarla Cozzetto

Una speranza meno tecnica era riposta nel tiramisu che Veronica Parisi avrebbe dovuto offrire in prova-assaggio alle sue concittadine, ma non c’è stato tempo né occasione. Saremo noi a fare da cavia.

L’altra speranza sarebbe stata una seconda ondata di gravidanze dopo quella estiva.

Uno studio francese pubblicato nei giorni scorsi su Le Monde denunciava la progressiva diminuzione di concentrazione degli spermatozoi (diminuita di un terzo tra il 1989 e il 2005) con relative conseguenze sulla fertilità maschile (1).

Rossella Garaguso

Non so come sia stato scelto il campione, ma sono certo che se si aggiornasse lo studio includendo anche analisi sulla popolazione brindisina, i dati sarebbero rimessi in discussione.

Secondo indiscrezioni, sembra addirittura che il papa abbia espressamente citato l’Assi Brindisi quale positivo esempio di testimonianza di fede nell’enciclica di imminente pubblicazione Naturalis procreationem et donum filiorum.

Un’altra forma di adesione ai valori del carità cristiana è rappresentata dalla raccolta di indumenti usati promossa dalle nostre ospiti nei pressi della panchina.

Raccolta indumenti

Formazioni.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone laterali, Daniela Lo Noce e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Giulia Basile, Désirée Calderone, Noemi Votano e Veronica Parisi.

Assi Brindisi: Marcella Scaglioso in palleggio, Andrea Leopoldina De Moraes opposta, Zdravka Boyadzhieva e Sara Della Rocca laterali, Rossella Garaguso e Federica Cassone centrali, Viridiana Rado libero.

A disposizione di coach Marcello Sarcinella: Rebecca My, Angela Camposeo, Miriam Greco, Alessandra Iacca, Anna Maria Isceri e Serena Roma.

Segnapunti: Giuseppe Argentieri (prima del suo arrivo ho dovuto occultare il calendario del rione San Basilio).

Calendario San Basilio

Primo set

Si comincia con l’opposizione di Sara e Ida ad un attacco ospite ed è un bel modo per rompere il ghiaccio; poi, però, Cassone ci trafigge dal centro della rete e Scaglioso regala le prime perle di bravura: un pallone appoggiato in posto cinque e un secondo tocco più tradizionale (3-4). E’ inutile ricordare che la palleggiatrice ospite è cresciuta nella Palafiom di mister Presta. E questo è il modo di ringraziare…

A parte gli scherzi, l’Assi è uno spettacolo: Marcella è un lusso per la categoria, De Moraes e Boyadzhieva sono stratosferiche e accanto all’esperienza delle atlete più mature c’è anche il talento verde di una delle più promettenti speranze della pallavolo pugliese, se non proprio la più promettente: la centrale tarantina Federica Cassone.

Federica Cassone

E’ però il servizio l’arma più letale in questo avvio di partita: a parte gli ace di Cassone, De Moraes e Scaglioso, le brindisine mettono costantemente in seria difficoltà la nostra ricezione. I pochi palloni giocabili, comunque, vengono ben sfruttati dalla nostra Ida (8-12).

Scocca l’ora di De Moraes, autrice di ben 4 punti consecutivi (muro incluso) ed “ispiratrice” del primo time-out chiamato da Marcello Presta (9-17).

Il passivo si fa pesante, ma, ricezione a parte, l’Oria sta giocando una partita dignitosa. La sensazione è che il risultato sia frutto del merito delle avversarie e non di demeriti nostri.

Ida Taurisano

Mura Cassone, che non avrebbbe neanche bisogno di saltare, e va a segno anche Della Rocca prima di uno scambio piuttosto curioso che sembra un omaggio alla giornata internazionale dell’anarchia: centrali che palleggiano, palleggiatrici che attaccano e liberi (il nostro) che per recuperare un pallone rischiano di sfracellarsi sulla consolle. La cosa grave è che il ricovero al pronto soccorso sarebbe stato accompagnato dalle note di “Gangnam style” se il tuzzo avesse azionato la musica.

Il felice turno in battuta di Cassone induce Marcello (Presta) a ricorrere a qualche contromisura (l’ingresso di Veronica), ma il parziale è già compromesso e De Moraes ci porta all’intervallo con un perfetto lungolinea. L’atleta italobrasiliana ha già messo a terra 8 palloni (chiuderà a quota 23).

Secondo set

Rossella piazza la fast e trova un ace, poi De Moraes riprende lo show con 3 attacchi vincenti in rapida successione. Se la capitana passa in seconda linea, provvede Boyadzhieva a macinare punti.

Un chiarimento anagrafico che mi fornirà la diretta interessata: Zdravka è il nome, Boyadzhieva il cognome, Svetoslavo il nome paterno che in Bulgaria si aggiunge al cognome (o al nome?) e “Francesca” non si capisce da dove è uscito.

Zdravka Francesca Boyadzhieva Svetoslava Zuzù 'A Bulgara

Un suo ex-presidente era solito chiamarla per semplicità “a bulgara”.

Sì, le bocche di fuoco brindisine sono terribili, ma l’Oria non crolla. Anzi, cresce. C’è concentrazione, c’è lucidità, c’è rigore tattico e ci sono i punti di Ida a tenerci in partita (8-10).

Tarantine in evidenza: tocco di seconda di Scaglioso e mani di Cassone a stoppare una nostra ricezione lunga (8-13).

Sangiorgesi al contrattacco con una doppietta della Leonessa (11-15).

Girandola di sostituzioni nell’Oria: entra Pocahontas, poi entra Noemi (finalmente l’infortunio di Cutrofiano è messo alle spalle: bentornata), poi Veronica.

Noemi Votano

Posto due caliente in casa brindisina: prima De Moraes e poi Scaglioso, che, quando capita, non si lascia sfuggire l’occasione di attaccare.

Tra i più bei ricordi che ci resteranno di questa partita una menzione speciale per il punto ottenuto da Simona direttamente in ricezione: la nostra schiacciatrice si tuffa e la palla prende una traiettoria che beffa la difesa della capolista. Subito dopo la Leonessa non esita ad indicare la parte del corpo che più di ogni altra ha reso possibile questa realizzazione…

 Comunque vada a finire la partita, è valsa la pena di venire qui solo per assistere a questa azione.

Duello tra titani: Ida contro ‘a bulgara, ma poi sono due nostri errori-punto consecutivi a consegnare definitivamente il set all’Assi (17-25).

Terzo set

Rientra Annacarla.

Boyadzhieva sale a raccogliere palloni in cielo e poi li scaglia sul nostro parquet con una potenza impressionante, ma sul 3-4 si verificano due fatti senza precedenti in questa partita: l’Oria realizza tre punti consecutivi (Giulia, Leo ed errore ospite) e mister Marcello (Sarcinella) chiama un time-out.

Zdravka Francesca Boyadzhieva Svetoslavova Zuzù 'A Bulgara

I progressi delle furie rosse continuano. Contro le due fuoriclasse venute da lontano c’è poco da fare, d’accordo, ma alle altre opzioni d’attacco sono state prese le misure: dal centro si passa poco e per un intero parziale gli ace dell’Assi sono banditi. Ma è soprattutto la difesa oritana a risultare encomiabile perché, dopo aver incassato altri due attacchi di Boyadzhieva (7-9), per terra non cade più neanche la polvere.

L’Oria impone così un break di 8-0 che acquista il sapore della leggenda.

Annacarla serve meravigliosamente bene e la difesa si avventa su ogni pallone con la stessa foga con cui i parlamentari si accaparrano privilegi e vitalizi. Giorgia è favolosa. E accanto alla “solita” Ida, sale in cattedra anche la nostra capitana coraggiosa, Daniela, autrice di due punti consecutivi (15-9).

Difesa aggressiva

Purtroppo non ci saranno filmati a fissare nella storia questa pagina gloriosa perché mi trovo in un brutto punto del palazzetto e la scaramanzia impone lo status quo.

Mister Sarcinella manda in campo Anna Maria Isceri, un’altra colonna del volley pugliese, ma l’Oria non molla la presa. Alle ospiti vengono fischiate due invasioni ed un punto viene annullato; l’incontro si inasprisce (senza comunque trascendere).

De Moraes ricorre al pallonetto per chiudere uno scambio in cui le furie rosse hanno difeso ben 5 attacchi ospiti (18-13).

Due punti della Leonessa contro tre della brasiliana, ingresso di Camposeo e punto di Della Rocca che trova il mani-fuori con un beffardo palleggio. Sul 20-17 Marcello chiama il time-out.

Quattro difese oritane inducono all’errore la prima linea della capolista e Ivana ci regala un po’ di respiro (22-17).

Ivana Gallo Ingrao

La situazione sembra precipitare quando Isceri, Boyadzhieva e l’asticella fottuta permettono all’Assi di recuperare lo svantaggio (22-22).

Daniela tenta il primo tempo; il muro avversario tocca ma lascia cadere la palla a terra (23-22).

‘A bulgara piazza una palletta in direzione del posto uno; Leo tocca ma la palla cade a terra (23-23).

Oria da manuale: ricezione perfetta di Giorgia, alzata precisa di Annacarla e Ida trafigge la difesa brindisina con una diagonale indifendibile (24-23).

Sul servizio di Ivana l’Assi non può attaccare (eppure Boyadzhieva rischia di fregarci in bagher con l’aiuto del nastro); Ivana si tuffa per difendere e Annacarla serve a Daniela un altro primo tempo. Vincente (25-23)!

Esultanza oritana

Abbiamo strappato un set alla capolista (che sino adesso ne aveva ceduti soltanto 3 al Cutrofiano e 2 all’Ugento) e già questo basterebbe a rendere indimenticabile questa serata. Ma perché fermarsi proprio adesso? Perché non tentare l’impensabile? Magari un punto… Magari una vittoria… Magari la vittoria del campionato… Magari…

Quarto set

Isceri prova a riportarci sulla terra respingendo una ricezione lunga, attaccando dal centro e realizzando un ace (4-6).

L’altro problema da risolvere sono i pallonetti a cui ricorre spesso, volentieri e con successo De Moraes.

Il nastro si rivela amico di Della Rocca, ma Nocciolina non ha esaurito le scorte di primi tempi (oltre che di Redbull).

Leopoldina De Moraes

Due ace consecutivi di Annacarla attestano che la partita è ancora aperta (9-10).

Entra Camposeo per Della Rocca: non ci saranno punti per la nuova entrata ma la sua presenza risulterà preziosa soprattutto in fase di ricezione.

Passano i bolidi di Boyadzhieva ma a far incazzare Marcello (Presta) sono i pallonetti di De Moraes; al quarto che cade a terra il tecnico chiama il time-out (10-14).

Chissà perché gli allenatori odiano tanto i pallonetti. Io li trovo spettacolari ed anche ecocompatibili: non rovinano il parquet come le schiacciate e non impongono dunque sostituzione di materiali e relativo dispendio di energia e di denaro per la manutenzione.

Sull’11-17 Veronica e Ida (ace) tengono viva la speranza per le padrone di casa (14-17).

Annacarla Cozzetto

Il pallone ha una certa età, deve avere problemi di prostata e per questo si dirige per la quarta volta in direzione del corridoio degli spogliatoi.

Dopo un muro di Cassone, Marcello (Presta) reintroduce Leo per Veronica. Appena entrata, la sangiorgese ottiene un punto con un tiro smorzato dal nastro (anche se questa volta non indicherà al gentile pubblico la parte del corpo determinante per la realizzazione).

L’Oria alza il muro: esce la palleggiatrice (Annacarla) ed entra una centrale (Sara).

E’ una mossa frequente nei momenti topici delle partite di serie A ma poco utilizzata in categorie come la nostra.

Vediamo cosa succede.

Succede che assistiamo ai quattro scambi più suggestivi della serata perché il muro non blocca gli attacchi avversari e a quel punto si pone il problema della ricostruzione del gioco senza palleggiatrice. Bisogna dire che le due centrali in prima linea mostrano un certo affiatamento e riescono a cavarsela egregiamente: Sara mette palla a terra e Giulia – se la vista non mi ha ingannato – mura con Ivana un attacco brindisino a fil di nastro (18-19).

Ivana Gallo Ingrao

A muro, però, se la cava bene anche Scaglioso e con il cambio palla l’esperimento tattico finisce qui. Ma è stato bellissimo.

Grande Ivana, che questa sera si è data da fare soprattutto in difesa ma adesso mette a terra tre palloni scottanti (21-22).

Boyadzhieva vince un duello a rete con Nocciolina ed offre alla propria squadra 3 palle match (21-24).

La prima l’annulla Ida con un mani-fuori da posto quattro che finisce oltre il lato opposto del campo (22-24).

Anna Maria Isceri

Al secondo match-point Annacarla recupera una palletta di Boyadzhieva, ma un impatto tra due giocatrici oritane compromette il miracolo e regala a Isceri un contrattacco facile come un calcio di rigore (22-25).

L’Assi vince e conferma quanto di buono si sa sul suo conto, ma anche l’Oria esce tra gli applausi di un pubblico che ha apprezzato l’impegno, il carattere e la bravura delle furie rosse. Due set più che dignitosi, un set vinto ed uno conteso sino alla fine alla capolista: non me ne frega niente di come finirà il campionato; io amo questa squadra!

Esultanza oritana

Tabellino: Oria-Assi Brindisi 1-3 (12-25,  17-25,  25-23,  22-25)

New Volley Oria: Carone NE, Cozzetto 3, Gallo Ingrao 8, Peluso NE, Giuffrè 4, Basile 3, Calderone NE, Taurisano 14, Votano 0, Deandri 8½ (in inglese), Leone 9, Parisi 1, Lo Noce 6, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 3, ace 5, errori in battuta 8.

Assi Brindisi: My NE, Svetoslavova 20, Camposeo 0, Garaguso 5, Greco NE, Iacca NE, Isceri 5, Della Rocca 5, Scaglioso 6, De Moraes 23, Roma NE, Cassone 8, Rado (L) – All. Sarcinella.

Muri-punto 6, ace 5, errori in battuta 9.

Arbitri: Francesco Di Maria e Francesca Morleo.

Marcella Scaglioso

Altri risultati: Spongano-Ugento 0-3, Cutrofiano-Galatina 3-0, Pallavolo 80 BR-Collepasso 0-3, Taranto-Presicce 3-2, San Cassiano-Casarano 3-0, Nardò-Squinzano 3-0.

Classifica: Assi Brindisi e Ugento 33; Cutrofiano 32; Collepasso 31; Taranto 23; Spongano 18; Oria e Presicce 16; Galatina e San Cassiano 14; Pallavolo 80 BR 11; Nardò 7; Casarano 4; Squinzano 0.

Sara Della Rocca

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 270,00; San Cassiano 165,00; Collepasso 80,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52; Spongano 40,00; Assi Brindisi 35,00, tutte le altre 0,00.

Niente multe.

Prossimo turno: Galatina-Oria, domenica 20 gennaio, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) Sperma di bassa qualità, “Internazionale”, n. 980, 21 dicembre 2012, pag. 102.


ORIA-PALLAVOLO 80 BRINDISI 3-1

19 novembre 2012

Domenica 18 novembre 2012 – ore 18.30

Three more points! Four more years!

Per Obama altri quattro anni, per l’Oria altri tre punti (d’oro) al termine del primo derby stagionale.

In vista dell’inverno metaforico, ossia di un calendario tremendo, è tutto fieno da conservare in cascina.

Al Palazzetto di via Crocifisso arriva la Pallavolo 80 Brindisi, o almeno quel che ne resta dopo le defezioni delle validissime schiacciatrici Ada Coppola e Gisela Scialacomo.

Nel secondo caso pare che la defezione sia dovuta allo stato interessante dell’atleta argentina (dopo le tre dell’Assi, ecco la prima della Pallavolo 80).

Dev’essere qualcosa che circola nell’aria di Brindisi…

O magari nell’alimentazione, chissà.

Certo è che ormai vengono da tutto il mondo gli studiosi interessati ad approfondire il fenomeno tutto brindisino delle gravidanze a grappoli.

E sono ormai salite a duecento le donne sterili accampate nel cortile del PalaZumbo in attesa del miracolo, in attesa di ottenere quello che le tecniche di fecondazione artificiale non sempre riescono a garantire, in attesa di appagare il desiderio della vita: restare incinte. Come le pallavoliste di Brindisi.

Formazioni.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone schiacciatrici, Daniela Lo Noce e Sara Giuffrè centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carona, Chiara Guadalupi, Federica Peluso, Desy Calderone, Noemi Votano e Simona Bianco.

Pallavolo 80 Brindisi: Maria Capone in palleggio, Francesca Manisi opposta, Francesca Diviggiano e Sonja Mele schiacciatrici, Chiara Sarinelli e Marina Iaia centrali.

In panchina con coach Raffaele Capozziello: Monica Di Rienzo ed Emanuela Martinelli.

Le ospiti giocano senza libero; erano anni che non assistevo a questa situazione.

In tribuna c’è una garbatissima cagnolina chiamata Lilli, lo stesso nome della “terza Muci”. La condotta del quadrupede è esemplare ed è la prova che cani e pallavolo possono coesistere, checché ne dicano le due giocatrici del San Cassiano.

Primo set

Registriamo subito un bel muro di Sara, ma anche qualche imprecisione in battuta, in attacco e in fase di costruzione (2-4).

E’ un avvio un po’ distratto, ma recuperiamo bene con Ida e Annacarla (5-4).

Dopo un punto di Diviggiano, l’Oria va in fuga per non essere più ripreso: break di 5-0 con Leo, Ivana e Sara (10-5).

La Pallavolo 80, che manifesta un po’ di sofferenza in ricezione, è costretta al primo time-out.

Sara realizza, direttamente in battuta, il suo terzo punto personale e preannuncia una serata ad alti livelli; Ivana e Ida consolidano il vantaggio.

Poi c’è un’azione curiosa: un tiro della nostra opposta rimbalza sul solido bagher di Mele, Sarinella fa velo e il pallone beffa la nostra difesa non prima di essere rimbalzato sul muro del Ministero della Giustizia come un lacrimogeno creativo (14-9).

Splendida Ida (doppietta) e duplice errore della Pallavolo 80: Oria ha il parziale sempre più in pugno (18-9).

Adesso le ospiti rispondono colpo su colpo, soprattutto grazie ad un’ispirata Diviggiano (21-13), ma è troppo tardi e soltanto un miracolo (come la moltiplicazione dei pani, dei pesci e delle gravidanze) potrebbe riaprire il parziale.

Mister Capozziello sostituisce Capone con Di Rienzo. Sono entrambe palleggiatrici molto giovani e molto interessanti.

Le furie rosse, comunque, velocizzano la chiusura della pratica con due attacchi di Ivana ed un ace della Leonessa ed anche in casa oritana ci sono degli ingressi: Angela e Federica.

Il set finisce 25-15.

Secondo set

La partita si “alloffia” a causa di un’impressionante serie di errori-punto (10 nei primi 13 scambi). Ci sarebbe anche un presunto errore arbitrale per via di un attacco di Diviggiano murato da Sara e poi finito fuori (a nostro avviso dopo aver toccato la stessa Diviggiano in caduta), ma il contatto – se c’era – era lieve e la decisione non sarà influente.

E’ in questa fase che il tecnico ospite reintroduce per qualche minuto Monica Di Rienzo, oritana d’adozione, per certi versi.

In evidenza Mele con un primo tempo ed un ace sporco che valgono un effimero vantaggio per le biancazzurre (7-8).

La reazione dell’Oria avviene in due fasi.

Prima c’è un break da 5 in cui vanno a segno tutte le nostre bocche da fuoco: Ida, Ivana (ace) e Leo (12-8).

Poi, dopo due primi tempi di Sarinelli, c’è la seconda parte: un ulteriore break da 4 con Leo protagonista (17-11).

L’Oria sta giocando con molta disciplina ed offre spunti di bel volley: da incorniciare il pallonetto di Sara ed il successivo attacco di Ivana (19-12).

Quello che Diviggiano fa da posto quattro viene disfatto da un posto due particolarmente impreciso in questo parziale (7 errori-punto) e la formazione di coach Marcello, ben orchestrata da Annacarla e ben difesa da Giorgia, incrementa il vantaggio con un lungolinea perfetto di Ida ed un ace di Sara (23-15).

Esordio per Chiara Guadalupi, proprio contro la sua ex-squadra.

Dopo la prima ricezione di rodaggio, il secondo libero oritano addomestica un turbolento servizio di Diviggiano e piazza la palla sulla testa di Annacarla, che a sua volta lo gira a Daniela per un riuscito primo tempo.

Oria si aggiudica anche il secondo set (25-17).

Terzo set

I distacchi con cui Ida e compagne hanno conquistato i primi due parziali lasciano ben sperare per una rapida conclusione della partita. E questo vuol dire che avremmo più tempo per le pizze dell’Akropolis. Dopo la margherita, la ripiena, la caprese, la wurstel e panna, la prosciutto e panna, la colossale margherita con kebab, mi è rimasta da provare soltanto la quattro formaggi. Se la cosa può interessare.

Ma le aspettative vengono compromesse da una mossa tattica di mister Capozziello, che scambia i ruoli di Sarinelli e Manisi trasformando radicalmente le prestazioni di entrambe le atlete e dell’intero collettivo.

Il primo tempo a pallonetto con cui Manisi apre le danze è un segnale di avvertimento, ma l’avvio del parziale sembra in continuità con quanto si è visto fino adesso, almeno per quello che ci riguarda.

Le attaccanti pungono, difesa e ricezione fanno il proprio dovere e Sara continua a macinare punti sfiorando quella doppia cifra che sarà raggiunta nel 4^ set (6-3).

Ace della Leonessa e palletta di Ivana (10-5); tutto sembra procedere bene e forse questo induce ad una certa rilassatezza in casa oritana (“Oggi stè durmimu”… – dirà più tardi il presidente).

Invece ecco la svolta.

Francesca Diviggiano infila 3 ace uno dopo l’altro. Un po’ è demerito del nostro libero, che, però, fortunatamente, racchiude in questo minuto di ordinaria follia le uniche sbavature di una serata molto positiva. Un po’ è merito di una giocatrice che, a prescindere dai servizi, sta disputando una gara galattica (coronata da 22 punti finali).

Poco dopo la riccioluta schiacciatrice della Pallavolo 80 riesce a far punto anche in bagher, ma in vantaggio ci siamo ancora noi, sia pure di misura (11-10).

Ida attacca da posto quattro, subisce un muro da Manisi e poi si vendica con un pallonetto da posto due (16-13).

Ma è un’altra Pallavolo 80 quella del terzo set: più reattiva, più precisa e soprattutto più convinta di giocarsi la partita.

Mura anche Sarinelli e il pareggio arriva con una diagonale di Diviggiano (17-17).

Rispondiamo con un primo tempo di Sara, ma una nostra invasione, un tiro di Sarinelli da destra e un altro muro di Manisi sono la dimostrazione che l’inversione di ruoli escogitata da Capozziello è stata felice (19-22).

Adesso bisogna sudare per sorprendere la difesa ospite e Ida ci riesce dopo vari tentativi (21-23), ma la Pallavolo 80 non si lascia rimontare: Manisi e Diviggiano firmano gli ultimi scambi del parziale (21-25).

Quarto set

Brutto avvio dell’Oria, che in questo set si macchierà di molti errori-punto (13), i primi dei quali lanciano la fuga delle biancazzurre (3-7).

Una palla vagante viene ributtata nel campo avverso da Annacarla con un montante (6-8).

E’ il preludio della riscossa: mani-fuori di Ivana, attacco di Ida, muro di Daniela e pipe di Leo (11-9).

Ad Ida viene fischiata un’invasione contestata dalla stessa opposta; la risposta migliore, però, è quella che la top-scorer oritana fornisce dal parquet con una diagonale stretta da posto quattro (12-11).

Ho parlato di top-scorer “oritana” perché, pur non scendendo sotto la soglia dei 20 punti, per la prima volta quest’anno Ida cede il titolo assoluto di miglior realizzatrice ad un’avversaria: Francesca Diviggiano.

Molti errori in questo set per Leo, ma anche molti punti: restiamo davanti (13-11).

Lo scatto decisivo arriva sul 16-15: primo tempo di Sara, muro di Ivana, invasione da seconda linea delle ospiti ed immancabile ace di Simona (20-15).

La meta si avvicina, ma con questa Pallavolo 80 non bisogna abbassare la guardia.

Io, invece, devo frequentemente abbassare il blocco degli appunti per fare qualche ripresa e ricevo il sostegno psicologico e concreto di Giusy, che mai avrebbe immaginato di fare anche da leggìo nella vita.

Al muro di Diviggiano replicano Ivana con una diagonale ed Ida con un pallonetto (23-18).

Il duo Sarinelli-Manisi (23-20) costringe Marcello a chiamare l’ultimo time-out per evitare che le ragazze perdano lucidità proprio nel momento più delicato.

Invasione ospite e 4 palle-match per l’Oria, ma la Pallavolo 80 non muore mai e ci tocca soffrire fino alla fine (24-22).

“Chiudi Ida!” – invoca il leggìo.

E Ida chiude (25-22).

A parte un temporaneo disagio nell’adeguarsi alla trasformazione tattica delle avversarie nel terzo set, l’Oria ha disputato una gara convincente dominando i primi due set e riuscendo poi a trovare le contromisure nel quarto delicatissimo parziale, quello in cui un dettaglio avrebbe potuto mutare le sorti della partita.

La Pallavolo 80, nonostante la pesantissima assenza di Gisela, ha confermato quanto di buono si sapeva sul suo conto: squadra fresca, carica di entusiasmo e con una Diviggiano super.

Adesso inizia per le furie rosse un ciclo difficile, ma conviene concentrarsi su un’avversaria alla volta. E sperare che Germana Fanelli faccia un salto a Brindisi per respirarne l’aria fecondatrice…

Tabellino: Oria-Pallavolo 80 Brindisi 3-1 (25-15,  25-17,  21-25,  25-22)

New Volley Oria: Carone 0, Cozzetto 2, Gallo Ingrao 12, Peluso 0, Giuffrè 11, Calderone NE, Taurisano 20, Deandri 7½ (in inglese), Votano NE, Leone 15, Bianco NE, Lo Noce 2, Mastria (L), Guadalupi (2L) – All. Presta.

Muri-punto 3, ace 6, errori in battuta 10.

Pallavolo 80 Brindisi: Manisi 7, Diviggiano 22, Capone 0, Sarinelli 10, Di Rienzo 4, Mele 3, Martinelli NE, Iaia 0 – All. Capozziello.

Muri-punto 5, ace 6, errori in battuta 2.

Arbitri: Giuseppe Valente e Francesco Di Maria.

Altri risultati: Assi Brindisi-Collepasso 3-0, Taranto-Spongano 3-1, Squinzano-Ugento 0-3, Casarano-Cutrofiano 0-3, Nardò-Galatina 1-3, San Cassiano-Presicce 3-2.

Classifica: Assi Brindisi, Taranto e Ugento 15; Cutrofiano 14; Collepasso 13; Oria 12; Pallavolo 80 Brindisi, Spongano e Galatina 9; San Cassiano 7; Presicce 4; Nardò 3; Casarano 1; Squinzano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Presicce 270,00; Nardò 85,00; Collepasso 80,00; San Cassiano 65,00; Spongano 40,00; Cutrofiano 35,00, tutte le altre 0,00.

Con una multa di 30 euri Nardò balza al secondo posto e si pone all’inseguimento del Presicce, oltre che dell’arbitro mentre si dirige negli spogliatoi.

Entra in classifica anche il Cutrofiano: 35 euri per gli insulti dei propri tifosi.

Menzione speciale anche per noi: problema con i dati anagrafici di Nocciolina.

Prossimo turno: Cutrofiano-Oria, domeica 25 novembre, ore 18.30.


ORIA-BRINDISI 3-1

17 gennaio 2012

Domenica 15 gennaio 2012 – ore 18.00

I Maya iniziano a starci simpatici e questo 2012 ci ispira decisamente fiducia. Il 21 dicembre tireremo le somme e attenderemo qualche giorno prima di pagare l’ICI; per il momento, comunque, gli sconvolgimenti del nuovo anno sono tutti a nostro favore: due vittorie piene in due partite e abbiamo finalmente staccato i piedi dall’ultimo gradino della classifica.

Alla faccia dei siti che continuano a pronosticare vittorie per le nostre avversarie approfittando dell’”ottima occasione” di giocare contro di noi.

C’è anche un altro sconvolgimento in questo 2012: Annacarla è passata dal salato (dei panzerotti) al dolce (della torta Paradiso).

E Giulia ha preannunciato “fast alternative”, ma per ora non le ha ancora messe in atto. Non dormo la notte per la curiosità.

Sconvolgente è anche il nuovo tormentone musicale imposto da Pocahontas; finché vinciamo, però, non posso dire niente.

E non dimentichiamo il buon principio d’anno dell’Under18: doppia vittoria sui casalesi e accesso alle semifinali.

Al Palaghiaccio di Oria disputiamo il nostro secondo derby stagionale dopo quello perso mestamente a Mesagne. Con l’Assi Brindisi è uno scontro diretto al vertice della classifica (al vertice basso, purtroppo), una partita che risulterà intensa, palpitante ed anche ben giocata, a dispetto della graduatoria.

Formazioni.

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Simona Leone opposta, Maria Nannavecchia e Ivana Gallo Ingrao laterali, Daniela Lo Noce e Giulia Basile centrali, Simona Minetti libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Simona Bianco e Giostra Mastria.

C’è anche Noemi Sconsolata Votano, ma, di fatto, non è molto a disposizione.

Assi Brindisi: Raffaella Pastore opposta alla figlia Miriam Greco (anche a casa, a tavola, si dispongono in diagonale…), Luisa Chionna e Viridiana Rado laterali, Monica Casalino e Alessandra Iacca centrali, Francesca Parentela libero.

In panchina con coach Massimo Parentela: Rebecca My, G. Palazzo e M.C. Laudato, Elisa Sirena, Rossella Armentani e Federica De Leo.

La Gazzetta del Mezzogiorno un mese fa aveva unificato le straniere del Presicce inventandosi una misteriosa Rutanuoyvodic. La My, invece, ha subito un trattamento contrario: si è sdoppiata in Mijai (diventando cinese…) e in Rebecca.

Il libero, invece, ha lo stesso cognome del coach; ci dev’essere una… parentela.

Dopo questa freddura dovuta alla refrigerazione del palazzetto, passiamo alla partita, che è bellissima.

Primo set

Minuto di silenzio con servizio per le ospiti. Speriamo che Leo non ripeta la figuraccia di due anni fa quando si avventò urlando sul pallone a gioco fermo.

Il primo parziale procederà a scatti, ad eccezione di una breve fase, tra il 5-7 e il 9-10, caratterizzata da alternanza nei cambi palla.

Comincia bene l’Oria: Daniela respinge a terra una ricezione lunga e piazza un grazioso pallonetto; Nanna si è ricordata di essere la Brakocevic e crede di disputare la finale degli europei. Forse Marcello sta esagerando con l’ipnosi; fatto sta che Nanna giocherà un’altra partita brillante con un primo set caratterizzato da ben sette punti: per iniziare uno da sinistra, uno da destra e uno dalla zona di battuta (5-2).

Adesso tocca al Brindisi: Pastore realizza due ace e il resto lo fa una giocatrice la cui presenza in serie C dovrebbe essere dichiarata incostituzionale: Luisa Chionna.

Che schiacciatrice immensa (5-7).

Sfruttando il talento della fuoriclasse brindisina, Greco ricorre spesso e volentieri alla pipe da posto uno, ma l’Oria saprà contenere questo tipo di attacchi. Non subito però.

Sul 10-10 è nuovamente il momento delle padrone di casa, trainate da un’Annacarla encomiabile in difesa e audace in fase di conclusione: suo il tocco di seconda che inaugura un break da 5; seguono un muro della capitana e tre attacchi consecutivi di Supernanna (14-10).

E’ un Oria bellissimo, con una Minetti fantastica in difesa, reparto in cui è ben affiancata dalla Leonessa e da Ivana.

Sul 16-13 le ospiti impongono un parziale di 0-6 con 3 punti di Casalino e 2 di Chionna. Entrambe hanno giocato a Oria, come del resto mister Parentela.

Ma sul 17-20 lo scatto è delle furie rosse e sarà lo scatto decisivo del set.

Prima, però, c’è il nostro terzo errore in battuta, che induce Marcello a pronunciare considerazioni che inducono i padri e le madri di famiglia ad allontanare i bambini dal palazzetto.

Bell’attacco della Leonessa da posto due (18-20) ed è proprio l’opposta che va a servire. Due ace consecutivi (20-20) e i bambini possono fare ritorno nel palazzetto perché dalla bocca di Marcello adesso escono petali di rose. Anche se fuori faceva più caldo.

Muro di Casalino, ma c’è l’immediata replica di Ivana: diagonale e poi ace (22-21)!

Poi Ivana sbaglia, ma sbagliano anche le azzurre (23-22).

Bell’attacco di Nanna da posto quattro ed invasione delle ospiti: il primo set è dell’Oria (25-22)!

Bisogna dire che non sembra affatto l’incontro tra le squadre che occupano gli ultimi due posti della classifica.

Secondo set

Frizzante avvio dell’Oria in un palazzetto che sta diventando una bolgia grazie al sostegno degli appassionati tifosi. Nanna attacca e poi realizza un ace, ma nel parziale di 5-1 pesa qualche imbarazzo della ricezione azzurra.

Si attende la reazione della coppia di fuoriclasse Chionna-Casalino e invece è Rado ad accollarsi l’onere della rimonta con un muro e due attacchi vincenti (7-8).

Ivana, Nanna e soprattutto Giulia (primo tempo ed ace) tentano di bloccare la fuga delle ragazze di Parentela; mettere palloni a terra, però, sta diventano impresa ardua perché Chionna e compagne stanno difendendo molto bene.

Le ospiti si portano sul 12-17, incassano un attacco di Nanna e poi dilagano inesorabilmente grazie ai palloni messi a terra dalle atlete più esperte (13-21).

I time-out di Marcello e i miracoli difensivi non bastano a rimontare.

Iacca procura al Brindisi ben 7 palle-set (17-24). Giulia, che stasera sta servendo in modo divino, ne annullerà due ed altrettanti saranno i palloni sprecati dalle ospiti (21-24); non basta a salvare il parziale (21-25), ma ritroviamo la grinta utile ad affrontare il terzo set.

Terzo set

Scatta il Brindisi con i punti di Chionna, ma l’Oria c’è e freme dalla voglia di aggiudicarsi questa delicata partita. Un pallone vagante vola dalle parti di Leo, che decide di schiacciarlo di prima intenzione: buona idea, ma conclusione imprecisa (3-5).

Riesce, invece, il disimpegno di Annacarla nell’angolino incustodito del posto uno avversario e subito dopo la Leonessa valorizza un salvataggio di Daniela su un bolide di Chionna (6-5).

Pallonetto di Ivana ed è volley-champagne (7-5)!

Le padrone di casa conquistano il massimo vantaggio (che in un set tirato come questo è di appena 3 punti) con un’altra magia di Annacarla (12-9), ma l’Assi ci mette poco a recuperare, sfruttando anche un errore di calcolo balistico della nostra ricezione su un servizio di Iacca.

Il parziale è intenso, emozionante, sempre in bilico.

Qualche punto si risolve in modo fortunoso e rocambolesco; la partita non sarà un’antologia della tecnica pallavolista, ma le emozioni e lo spettacolo sono assicurati.

Sul 14-13 Greco corregge una ricezione scomposta delle compagne e fa punto quasi senza volerlo; stesso destino per il pallone che Simona appoggia in bagher rovesciato subito dopo.

Quando, invece, il nostro libero compie un vero e proprio miracolo, che da solo avrebbe meritato un punto ad honorem, sprechiamo tirando sulla rete.

Sorpasso Brindisi (15-16) e controsorpasso Oria con Giulia che prima piazza un primo tempo e poi, in bagher, manda a segno Nanna (17-16).

Il set è ancora in bilico quando Ivana scarica un attacco da posto quattro (22-21) e Pastore tira leggermente fuori misura dopo che Chionna era stata contenuta per due volte (23-21).

“E’ buonissima!” – osserva Casalino indicando il punto in cui la lastra di ghiaccio su cui si sta giocando appare scheggiata.

Dopo il time-out, la centrale brindisina si fa giustizia da sola murando un attacco delle furie rosse (23-22).

Nel finale succede qualcosa che a noi non capita frequentemente: le nostre avversarie si fanno male da sole. Di solito è un ruolo che ricopriamo noi; si vede proprio che il 2012 è un anno di rivolgimenti epocali.

Una palla vaga in direzione del centro della rete; mi aspetto che Giulia molli un mappino alla palleggiatrice avversaria o che, quanto meno, faccia invasione perché in questi casi la tentazione è grande e invece sono le ospiti a macchiarsi di un’infrazione (24-22).

E la fast successiva finisce sulla rete (25-22).

Quarto set

Durante l’intervallo, il tecnico ospite sollecita maggiore impegno per ottimizzare una ricezione non esemplare. Lui ha usato un’altra espressione ma qui non è il caso di ripeterla.

Gli spunti motivazionali del mister ottengono comunque i riscontri sperati perché Brindisi parte da 0-4 e poi allunga sino al 2-7, ossia sino al time-out chiamato da Marcello. Neanche l’allenatore dell’Oria, a questo punto, è soddisfatto dell’andamento del set.

E’ questione di un paio di minuti e le furie rosse regaleranno a lui ed ai tifosi una cavalcata trionfale.

Rado piazza un lungolinea (4-9); Giulia replica con due primi tempi intervallati da un ace di Ivana (7-9).

Nei rimi tre set abbiamo realizzato 7 ace e abbiamo sbagliato 10 servizi; nel quarto registreremo 6 ace e nessun errore, assicurandoci il pareggio di bilancio e facendo contento il bocconiano di Palazzo Chigi.

Muro di Iacca (7-10).

Attacco di Nanna e Pocahontas si presenta al turno di battuta. Sarà un turno particolarmente felice.

Il pareggio è un mani-fuori di Nanna; il sorpasso un muro di Daniela (11-10).

Ace di Giulia, che replica subito dopo con l’aiuto del nastro (13-10)!

Altro splendido servizio della nostra centrale e la ricezione lunga viene stoppata da Supernanna (14-10).

Il break da otto si interrompe sul 15-11.

Accenno di rimonta del Brindisi, ma sono soprattutto nostre imprecisioni offensive; quando riaggiustiamo la mira il vantaggio torna a +5 (20-15).

Punto di Casalino e show di Ivana con tre attacchi consecutivi, due dei quali dal posto due (23-16). L’Oria è inarrestabile!

Il punto finale è un ace della Leonessa (25-16) e – dopo i tifosi – il più contento è il secondo arbitro che si salva così da un principio di assideramento.

Nessuna illusione: è un campionato in cui chiunque può battere chiunque; ci aspettano 14 finali e saranno tutte durissime. Aver finalmente lasciato l’ultimo posto, comunque, è una bella soddisfazione. Stiamo crescendo e questa sera tutte le ragazze sono state encomiabili: Annacarla perfetta (non solo in cucina…), Ivana irresistibile, Leo si è calata nel ruolo di opposta con una naturalezza impressionante, Nanna è convinta di essere Brakocevic e adesso ne sono convinto anch’io pur senza aver preso la botta, Daniela e Giulia sembrano al top della forma e Simona è stata probabilmente la migliore in campo.

Se Standard & Poor’s non rivaluta la New Volley, è veramente una cricca di stronzi.

Tabellino: Oria-Brindisi 3-1 (25-22,  21-25,  25-22,  25-16)

New Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Cozzetto 3, Gallo Ingrao 14, Peluso NE, Basile 9, Nannavecchia 19, Leone 12, Bianco NE, Lo Noce 6, Mastria NE, Minetti 1 (L) – All. Presta.

Muri-punto 3, aces 13, errori in battuta 10.

Punti fatti 64 (media-set: 16) errori-punto 30 (media-set: 7,5).

Assi Brindisi: My NE, Palazzo NE, Laudato NE, Greco 3, Casalino 13, Iacca 6, Pastore 10, Rado 6, Chionna 17, Sirena NE, Armentani NE, De Leo NE, Parentela (L) – All. Parentela.

Muri-punto 10, Aces 5, errori in battuta 11.

Punti-fatti: 55 (media set: 13,7), errori-punto 32 (media-set: 8).

“Fette di torta” su 181 scambi: PF Oria 35,3%, PF Brindisi 30,4%, EP Brindisi 17,7%, EP Oria 16,6%.

Arbitri: Vito Caragnano e Vladimiro Argese.

Altri risultati: San Giorgio-Mesagne 0-3, Ugento-Casarano 3-0, Galatina-Cutrofiano 1-3, Presicce-Tempesta TA 3-1, Nardò-Collepasso 0-3, Spongano-Trepuzzi 2-3.

Classifica: Mesagne 28; Ugento 26; Presicce e Cutrofiano 25; Galatina 21; Collepasso 19; Tempesta TA, Trepuzzi e San Giorgio 18; Nardò 16; Spongano 13; Casarano e Oria 9; Brindisi 7.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 266,00; Presicce 250,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi 61,00; Mesagne e Spongano 45,00; Ugento 35,00; tutte le altre 0,00.

E no! Il Nardò sta barando. Con 10 euri a settimana (sempre per lo stesso motivo: la mancata rettifica dei dati di Celeste Irene Giannaccari) la squadra granata si sta garantendo un vitalizio per il trofeo Memorial Bin Laden… Adesso il distacco sul Presicce è di 16 euri.

In settimana si sono registrate altre due sanzioni (Spongano e Ugento) per lo stesso motivo, ossia “per aver i propri tifosi rivolto frasi offensive nei confronti degli arbitri”.

Nel caso dello Spongano “per tutta la gara”, nel caso dell’Ugento non si sa per quanto tempo e forse questo giustifica la differenza tra le due multe (45 euri allo Spongano, 35 all’Ugento). Almeno credo. L’unica altra giustificazione a questo trattamento differenziato sarebbe da ricercarsi nella “qualità” degli insulti. Chissà, forse esistono tabelle con il tariffario di ogni parolaccia.

Prossimo turno: Casarano-Oria, domenica 22 gennaio, ore 18.00.