ORIA-BATTIPAGLIA 0-3

30 novembre 2010

Domenica 28 novembre 2010 – ore 18.00

Ci abbiamo creduto, ma è durato poco. Lo spazio di mezzo set. Dopo di che il Battipaglia ha compiuto l’operazione-sorpasso nella gara come nella classifica.

Per quanto mi riguarda, è un Battipaglia piuttosto sconosciuto quello che scende sul parquet di Oria. Mancano molti volti amici, come Bordy, Anna, Tatiana, Rossana e la nipote di Mubarak. Manca anche sua altezza Emanuela Morone. Saluto tutte con affetto.

In compenso c’è l’ex-Tempesta Giusy D’Elia, che tuttavia non dovrebbe essere in condizioni fisiche ottimali per giocare questa sera.

In condizioni ben peggiori è la povera giocatrice del match pomeridiano costretta alle cure di un tempestivo intervento del 118 locale; buona guarigione.

L’Oria schiera il proprio roster al completo per la settima volta consecutiva; l’anno scorso, di questi tempi, coach Marcello aveva già un paio di atlete infortunate, una incinta e un’altra imbarcata.

Ma un’importante novità in casa brindisina c’è: l’esordio stagionale di Michele-re-della-curva.

Sarà che a Campi Salentina si è appena conclusa l’annuale rassegna del libro, ma in giro sembra essersi diffusa un’irrefrenabile passione per la lettura.

Una centrale oritana consulta il testo di storia dell’arte prima e dopo il match. Forse anche durante, ma non posso giurarlo.

Ed anche il re della curva trascorre la fase di riscaldamento leggendo “La bellezza salverà il mondo” di Tzvetan Todorov.

Se è così, se cioè è la bellezza che deve salvare il mondo, a me no’ mi sciàte penzànn’ proprie… Io no’ v’ pozz’ fa’ nind’…

Magari il primo arbitro salverà il mondo.

Tanta passione per la cultura ha un primo effetto tangibile: grazie al re della curva, scopro che esiste la parola “apotropaico”. Si dice di chi scongiura o allontana influssi maligni.

Il fattore G, ad esempio, era apotropaico, se messo nel punto giusto.

Formazioni.

L’Oria va sul classico: Stefania Guacci in palleggio, Silvia Mastandrea opposta, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao di banda, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Leone libero.

In panchina con coach Marcello Presta: Annacarla Cozzetto, Valentina De Tommaso e Priscilla Pisani.

Battipaglia: Giusy Palladino palleggiatrice, Tania Costantino opposta, Vanessa Torrisi e Dina Salpietro di banda, Valentina Salzano ed Elena Santoro centrali, Valentina Fusco libero.

In panchina: Giusy D’Elia, Barbara Giordano, Mariangela Aversano, Sabina Giannatiempo ed Alessandra Costantino.

Non c’è l’allenatore; è una squadra democratica ed autogestita.

Primo set

A parte la doppia al primo scambio, l’inizio dell’Oria è brillante: due mani-fuori di Lucrezia, una magia di Stefania, un attacco di Silvietta ed uno ancora di Lucrezia: 5-2.

Battipaglia pareggia (5-5) e prende avvio un avvincente duello tra Silvietta e la capitana-allenatrice Torrisi. La nostra numero 13 (un numero apotropaico) attacca sia da sinistra che da destra e l’Oria torna a +3 (10-7).

E’ Tania Costantino a scuotere le ospiti ed a guidare il sorpasso (10-11), ma un’altra palla sapientemente piazzata ai limiti del campo da Stefania riporta l’incontro in parità.

La nostra palleggiatrice riesce anche a domare un pallone difficile e a servirlo a Daniela. Che non fallisce: 12-12.

A questo punto si apre qualche crepa nella ricezione e nella difesa brindisina, nonostante la solita ammirevole Leonessa.

Costantino realizza un ace, Salzano stoppa una ricezione lunga e poi piazza un pallone in un buco incustodito della metà campo oritana (13-15).

Fantastico lungolinea di Silvietta, ma troppi errori-punto favoriscono la fuga della formazione campana, peraltro ben orchestrata da Giusy Palladino.

Stefania è insolitamente fallosa (15-22) e alla terza doppia al coach girano un po’ le scatole: entra Annacarla, ma ormai c’è soltanto il tempo per assistere ad un’impressionante sequenza di attacchi di Tania Costantino, che chiude il parziale con sette realizzazioni personali (15-25).

Secondo set

Forse è la difficoltà a tenere il ritmo per l’intero set il principale difetto di quest’Oria. Anche la seconda frazione inizia benino con Lucrezia e Silvietta a segno in modo tradizionale e Ivana che fa punto direttamente in ricezione (3-2).

Poi, però, concediamo quattro errori-punto alle ospiti e ci arrendiamo alla sindrome della coperta: una difesa solitamente massiccia cede mentre le attaccanti fanno faville; quando, invece, la difesa torna ad essere aggressiva, siamo meno incisivi in attacco. Non si può avere tutto dalla vita. Non contemporaneamente almeno.

Le palleggiatrici danno spettacolo: prima Palladino manda di pugno un pallone nell’angolino del posto cinque, poi Stefania piazza un bel tocco di seconda (8-11).

Bene Salpietro, ma bene anche Giulietta che stoppa a muro un attacco ospite (12-15).

La maternità del punto veramente è un po’ dubbia e secondo qualcuno la palla è stata fermata dalla rete; a me è sembrata decisiva la manina di Pocahontas. E comunque sia, è meglio non far figurare zero muri-punto di squadra…

Ivana e Silvietta tengono l’Oria ad una distanza che non ci compromette (15-17), ma quando Costantino e Torrisi accelerano, coach Marcello è costretto a chiamare il time-out.

Buttando l’occhio nella metà campo avversa, è interessante osservare come si comporta una squadra senza allenatore in occasione di un time-out chiamato dalle avversarie: silenzio assoluto.

Lucrezia va a segno con due diagonali al fulmicotone (18-20), ma il colpo d’ala per l’Oria non arriva e il tempo stringe.

Santoro cede il posto al libero saltellando allegramente.

Come dice il proverbio: quando non c’è il coach, le atlete ballano…

Valentina Salzano offre un anticipo dello show del terzo set e Giusy Palladino mura un attacco brindisino (18-22). Adesso è davvero dura.

Commettiamo qualche altro errore evitabile e a nulla vale l’attacco da posto quattro di Silvietta, che riesce ad annullare soltanto la prima di cinque palle-set (20-25).

Terzo set

C’è sfiducia in casa brindisina e il Battipaglia ne approfitta con Salpietro in grande evidenza (1-4).

Forse manca ancora un po’ di continuità, ma di certo alle ragazze della squadra celeste non manca la generosità e così, sfruttando anche qualche errore delle ospiti, riusciamo a riportarci in parità con un servizio vincente di Silvietta (8-8).

Il nostro opposto ormai è una garanzia; vederla giocare è un piacere, ma la top-scorer oritana questa sera è una Lucrezia altrettanto encomiabile.

Sull’altro fronte si mette in luce Valentina Salzano, separata alla nascita da Maria Boccia del Gricignano: il ruolo è diverso, ma numero, riccioli, statura e agilità tendono a coincidere. In questo set: quattro attacchi e due muri nello score della promettentissima guagliona.

Ma tutto il Battipaglia è cresciuto in questo finale, costruendosi da solo ben l’88% dei punti del parziale (appena 3 errori-punto brindisini).

Sul 10-10 c’è la fuga decisiva grazie a un break di 1-8.

Eppure la squadra celeste non getta la spugna: pallonetto di Giulia, ace di Stefania e attacco di Lucrezia (14-18).

Dopo un mani-fuori di Torrisi (15-21), la speranza è alimentata da Silvietta: attacco vincente, spettacolare pallonetto a scavalcare il muro (ma palla salvata dal Battipaglia e poi schiacciata da Ivana) e infine un tiro preciso dopo aver smorzato per due volte gli attacchi di Torrisi: 18-21.

Il Battipaglia, però, non perde la testa: la serenità di Palladino, sorridente quanto brava, e la potenza di Costantino chiudono il parziale e proiettano la squadra campana fuori dalla zona rossa della classifica (19-25).

Perfetto l’arbitraggio di questa sera: infrazioni rilevate con puntualità e neanche un accenno di protesta nell’intera gara. L’unica disattenzione del primo arbitro è stata la bottiglietta dimenticata sul seggiolone a fine partita (ma il secondo ha provveduto alla raccolta differenziata).

L’Oria è atteso dal primo derby stagionale a Trepuzzi, un altro scontro diretto particolarmente delicato. Procuriamoci qualcosa di apotropaico.

Tabellino: Oria-Battipaglia 0-3 (15-25, 20-25, 19-25)

Oria: Guacci 4, Cozzetto 0, Gallo Ingrao 6, Basile 2, De Tommaso NE, Lonoce 1, Mastandrea 13, Liace 15, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.

Muri-punto 1, Aces 2, errori in battuta 3.

Punti-fatti: 41 (75,9%), errori-punto avversarie: 14.

Battipaglia: Aversano NE, Giordano NE, Salzano 9, Torrisi 15, Salpietro 9, Santoro 3, Palladino 5, Giannatiempo NE, T.Costantino 14, D’Elia NE, A.Costantino NE, Fusco (L) – Squadra autogestita.

Muri-punto 5, aces 2, errori in battuta 5.

Punti fatti 56 (74,7%), errori-punto avversarie: 19.

Arbitri: Valeria Montagna e Francesco Di Maria.

Altri risultati: Lavello-Arzano 0-3, Accademia BN-San Pietro Vernotico 0-3, Stabia-Trepuzzi 3-1, Gricignano-Livi Potenza 3-0, Spezzano-Caserta 0-3, ASCI Potenza-Turi 3-1.

Classifica: Arzano e San Pietro Vernotico 21; Stabia e Gricignano 16; Caserta 15; Accademia BN 14; Spezzano 11; ASCI Potenza e Livi Potenza 9; Battipaglia 5; Trepuzzi 4; Oria e Turi 3; Lavello 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Caserta 150,00; tutte le altre 0,00.

C’è voluta la sesta giornata per sbloccare la classifica con la prima fuga stagionale. E’ il Volalto Caserta a beccarsi la prima multa del campionato: 150 euri perché lo spogliatoio degli arbitri era inagibile e il segnapunti inadeguato. Ha rischiato anche l’Arzano perché lo spogliatoio (degli arbitri? Delle ospiti?) era privo della chiave.

Prossimo turno: Trepuzzi-Oria, sabato 4 dicembre, ore 18.00.


TARANTO-BATTIPAGLIA 1-3

21 febbraio 2010

Sabato 20 febbraio 2010 – ore 19.00

Rosso come il cartellino esibito a coach Marcello.

Rosso come il colore delle maglie del Battipaglia, vincitore (con merito) di questa partita.

Rosso come il conto in banca delle nostre atlete.

Rosso come la passione delle nostre atlete, protagoniste di una gara ammirevole e ben giocata.

Ma forse è meglio perdere come a Oria: 0-3 netto, senza storia, punto e basta.

Invece ecco l’ennesimo 1-3 al cospetto di una grande squadra: tanta fatica, una buona prestazione, la speranza di guadagnare almeno un punto e poi comunque non ti resta niente in classifica. Era già successo – recentemente – con il Sarno e con il Centro Ester. Che nervi.

Comunque, le ragazze sono state encomiabili.

Per quello che mi riguarda, è anche una partita che mi lascia dell’aggressività repressa.

Vorrei dire due paroline sull’arbitraggio, ma devo restare fedele ai miei sani propositi di non contestazione.

Mi ero prefisso di criticare il sostituto di Caliendo per solidarietà con il tecnico campano, ma scopro che è il marito di Norma Ruggiero e quindi devo contenermi per rispetto a una giocatrice che stimo.

Quasi quasi mi rimangio la pace stipulata con Dello Monaco così almeno mi posso sfogare su qualcuno…

No, devo trovare altre soluzioni. Mah, mi sa che domani compro un modellino del Duomo di Milano e lo tiro addosso all’ex-assessore al Bilancio del Comune di Taranto, se è ancora a piede libero (è difficile che venga Berlusconi a Taranto; tocca accontentarsi).

A proposito di lesioni, Valentina Borrelli porta ancora sulla mano i segni di un attacco di Simona Marasco. Chissà se tra un livido e l’altro le giocatrici di pallavolo ogni tanto non coltivano il desiderio di dedicarsi a sport più posati come il curling o il burraco.

Oggi al Maria Pia ci sono un’assenza ed una presenza particolari. L’assenza è quella di Vinicio Capossela. Avevamo preparato l’impianto audio per consentirgli di tenere un concerto al termine della partita, ma il noto cantautore ha preferito restare a Battipaglia.

La presenza particolare è quella di Emanuela Morone. Secondo l’Annuario della Pallavolo è la giocatrice più alta del girone (dopo che è stato appurato il refuso relativo ad Enza Ragone). Sono le stesse compagne di Emanuela ad esprimere qualche riserva.

In effetti, anche noi abbiamo un po’ imbrogliato con l’Annuario, ma l’abbiamo fatto con le giocatrici “più diversamente alte” e non con le “più effettivamente alte”.

L’unico modo per verificare il primato del giovane opposto battipagliese è misurarla con il metro. Mi dà una mano Ratiba perché io lassù non ci arrivo e – colpo di scena – Emanuela Morone è alta “solo” 1,83. Forse qualcosa in più perché non stava proprio dritta, ma, insomma, non è alta 1,90.

A questo punto il primato sarebbe condiviso da Catia De Nicola (San Pietro Vernotico), Anna Silvia Piscopo (AS Benevento) e Maria Russo (Arzano), tutte alte 1,88. Dobbiamo ancora affrontarle tutte e tre nel girone di ritorno, ma non credo che io possa permettermi di importunare col metro così tanta gente.

La tribuna del Maria Pia è piuttosto vuota anche oggi, la qual cosa permetterà di ascoltare alcune frasi pronunciate dalle panchine nei momenti salienti della gara. Tutte frasi piuttosto volgari, è chiaro.

Come ogni volta che sto per metterlo sulla busta del latte, compare tra gli spettatori il dottor Formoso.

Formazioni.

Coach Marcello Presta schiera Alessandra Certa in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Gisela Scialacomo e Simona Leone laterali, Silvia Renna e Angela Stufano centrali, Ivana Gallo Ingrao libero.

In panchina: Simona Mereu, Giulia Basile e Priscilla Pisani.

Nel Battipaglia c’è Rossana Montemurro in palleggio, Emanuela Morone opposto, Tatiana Lombardo e Sara Casale laterali, Valentina Borrelli e Ratiba El Gamal centrali, Anna Maio libero.

A disposizione: Valeria Procida, Valentina Fusco, Maria Antonietta Dello Monaco, Giusy Palladino, Federica Buonocore.

Norma Ruggiero, fortunatamente, è in tribuna.

Il nuovo tecnico è Antonio Jimenez, ma qui si vuole ricordare Nello Caliendo, esonerato dopo la più brillante prestazione stagionale (3-1 al San Pietro Vernotico).

Lascia da vincente.

Primo set

Doppiette di Lombardo e Borrelli (un muro) e il Battipaglia è già in fuga sul 2-6. Il timore è che possa essere un’altra serata nefasta.

Massimo vantaggio sul 3-9, dopo un attacco di Casale.

Ma qui c’è la prima bella reazione del Taranto, che costringerà il coach ospite a consumare entrambi i time-out a disposizione.

Silvietta è magnifica: firma tre punti, inclusi due bellissimi pallonetti, e nel mezzo ci sono un attacco di Leo e un ace di Gisela. Siamo in parità (9-9) e stiamo difendendo ogni pallone con le unghie.

Battipaglia si ritrova e va a segno con Casale e Morone (11-12).

Proprio oggi che avrei esaltato il talento di Dello Monaco, l’atleta brindisina è in panchina. Si vede che era destino.

Grande Leonessa: un attacco e un servizio vincenti.

Dopo il muro di Borrelli, avanziamo con una diagonale di Silvietta e un pallonetto di Gisela (16-13).

Ottima Ivana in difesa e perfetto lungolinea di Silvietta.

Il nostro opposto sta disputando probabilmente il miglior set della sua carriera: non sbaglia nulla e piazza sette palloni sul parquet.

Il caso vuole che i genitori non siano presenti; arriveranno durante il secondo parziale.

Sul 19-14 il sostituto di Nello introduce Palladino per Montemurro, ma il Taranto dilaga con Gisela, Simona e con un incredibile ace a pallonetto di Angela Stufano. Sì, stiamo anche servendo in modo egregio (nessun errore in battuta fino a questo momento, tra l’altro).

Il set termina 25-16.

Secondo set

“Stiamo facendo una figura di merda” – dice una giocatrice campana durante l’intervallo per motivare le proprie compagne. Nel silenzio del Maria Pia – come ho già detto – si sente quasi tutto. Però si dice il peccato e non la peccatrice, che riveste un ruolo di responsabilità nella squadra e non è proprio campana, in verità.

Gisela è tornata in forma, ma dall’altra parte brilla la stella di Sara Casale.

Quanto mi piace l’atterraggio di questa ragazza dopo che colpisce la palla; che classe.

Sale il bottino di punti di Morone e Lombardo; il Taranto è costretto ad inseguire.

C’è un fatale break di sei punti, la metà dei quali realizzati dall’ex-Tempesta Ratiba El Gamal (7-20).

Nel libro dell’Esodo le acque del Mar Rosso si richiudono sugli egiziani; qui al Maria Pia, invece, gli egiziani non trovano molti ostacoli sul loro inseguimento. I due soli muri-punto del Taranto sono, in effetti, una delle poche note dolenti di questa serata. A questo riguardo credo che l’assenza di Cristiana si sia fatta sentire.

Ma le biancoblu hanno carattere e non alzano bandiera bianca: fast a pallonetto di Angela, muro di Gisela e lungolinea di Silvietta, i cui genitori sono nel frattempo arrivati al Maria Pia, ma vengono allontanati da uno scostumato che collega il loro arrivo con il brusco calo di rendimento della figlia.

A parte gli scherzi, questa partita è la dimostrazione che in posto due quest’anno ci sono diverse “promesse mantenute”: Silvietta e Morone, appunto, ma anche Brattoli, per fare un altro nome.

Battipaglia arriva a giocarsi 14 palle-set, un po’ troppe. Silvietta annulla la prima.

Gisela realizza un ace con un beffardo pallonetto che costringe Anna Maio a catapultarsi fin quasi sotto rete. E meno male ca so’ amiche…

Tatiana Lombardo chiude la questione (13-25).

Terzo set

Questa volta sono le padrone di casa a partire bene ed il servizio continua ad essere un fondamentale ricco di soddisfazioni: ace di Leo, ace di Ale e ace di Gisela.

Ma prima del servizio vincente l’argentina mette a terra altri 4 palloni.

Sull’8-7 c’è un break da 5 aperto da Borrelli e chiuso da Montemurro (8-12).

Coach Jimenez sostituisce temporaneamente Morone con Dello Monaco, che si rivela determinante nell’ulteriore allungo della squadra campana (9-14). Io non so come si possa lasciare in panchina una giocatrice del genere.

Grande cuore biancoblu: break da 6 con lungolinea di Leo, fast di Silvia e doppio ace di Silvietta (un tiro a sinistra e uno a destra). Adesso siamo in vantaggio noi (15-14).

Secondo tocco di Montemurro, fast di Silvia (16-16), ma purtroppo da adesso il Taranto esce di scena e il palcoscenico viene monopolizzato da coach Marcello.

Prima urla un “ma vaffanculo!” che è un incitamento motivazionale rivolto alla propria squadra. Poi, però, la stessa parolina la rivolge anche alla coppia arbitrale, tanto fiscale con le invasioni di piede di Jimenez oltre la linea dell’allenatore quanto tollerante con quelle delle giocatrici salernitane in occasione dello scambio del 16-19.

Tra tarantine e battipagliesi, in realtà, ci sono molti legami d’amicizia incrociati; evidentemente non si trattava di invasioni ma di visite di cortesia. Anzi, secondo me, sono state maleducate le nostre a non aver offerto neanche un té con i biscottini alle ospiti…

Marcello viene ammonito (16-20) e nello scambio successivo, dopo aver ribadito il concetto di cui sopra (quello che inizia con “v” e finisce con “ulo”), viene espulso.

Il primo cartellino rosso della carriera. Tocca a lui adesso portare i pasticcini in palestra?

Rimpiango solo di essere nei pressi dell’altra metà campo.

Il tecnico non si perde una bella fase della partita: molti errori-punto, soprattutto nostri, e Battipaglia che sa gestire con autorevolezza questa situazione confusa.

Gli ultimi punti sono di Lombardo e Morone (17-25).

Quarto set

Buon Taranto in avvio di quarto set, favorito anche da qualche errore di troppo delle ospiti.

Gisela è implacabile. Lo è stata in tutta la partita: 6 punti nel primo set, 5 nel secondo, 5 nel terzo e 6 nel quarto.

Sul 7-3 Palladino sostituisce nuovamente Montemurro, questa volta fino al termine della gara.

Le ospiti ribaltano il risultato spinte da Morone e soprattutto da El Gamal, padrona del centro della rete in questa fase (9-12). La stessa Palladino saprà ritagliarsi uno spazio positivo in questo set contribuendo al successo finale.

Montemurro indubbiamente non si discute, ma è un peccato vedere questa ragazza in panchina.

Nel frattempo mi sono seduto affianco al dottor Formoso, che commenta l’incontro facendo ricorso a raffinate metafore filosofiche.

Dall’11-13 l’incontro è palpitante: è una perfetta alternanza di cambi-palla: Scialacomo/Lombardo, Renna/Casale, Scialacomo/Casale, errore in battuta/Morone, Mastandrea/Morone.

E’ una fase bellissima della partita.

Palladino trova il coraggio per rischiare un tocco di seconda, ma un successivo errore in battuta vanifica la prodezza della palleggiatrice.

Sul 19-20 la svolta. Silvia schiaccia una fast, ma gli arbitri rilevano un’invasione della nostra centrale. Il possibile 20-20 diventa così 19-21 tra le vibranti proteste delle atlete joniche e del pubblico locale.

Don Lorenzo Milani, già negli anni Sessanta, auspicava una società e un mondo in cui si potesse invece “ridere dei sacri confini delle patrie”. [1]

L’Europa, in seguito, ha cancellato molte delle sue frontiere e qui stiamo ancora a sindacare sulle invasioni di un campo di pallavolo…

Ammesso che ci fosse l’invasione.

Ace di Lombardo e mani-fuori di Casale (19-23).

Valentina Borrelli, protagonista di un’ottima prestazione, offre al Battipaglia quattro palle-set (20-24).

Gisela annulla la prima siglando il 22^ punto personale (top-scorer dell’incontro) e Battipaglia manda a lato il successivo contrattacco (22-24).

Purtroppo, però, Sara Casale non fallisce l’attacco che vale la vittoria (22-25).

Battipaglia conferma di essere una squadra competitiva. D’altra parte, oltre a un parco atlete di ottimo livello, c’è la mano di un grande coach come Nello Caliendo.

Le polemiche su alcune decisioni arbitrali non offuscano certamente i meriti di questa formazione. Le attaccanti sono tutte in doppia cifra (Super Casale a quota 20); la coppia di centrali è probabilmente la migliore del campionato e Anna Maio può vantare sia una partita reattiva e precisa che una figlia magnifica presente in tribuna. E’ risultata un po’ sotto tono rispetto agli ottimi standard abituali la palleggiatrice, ma la sostituta Palladino ha saputo assumersi degnamente responsabilità delicate.

Il Taranto esce a testa alta da questa partita. Da dimenticare soltanto il secondo set e la parte finale del terzo. Per il resto, le ragazze sono state encomiabili e tra tante note positive c’è il ritorno a livelli di eccellenza della nostra fuoriclasse appulo-argentina.

Il carattere di combattenti copre i mille disagi che certamente non sono imputabili alle nostre ragazze. E’ una squadra di cui essere orgogliosi.

Però, che cavolo: abbiamo perso 1-3 (giocando bene) col Sarno, col Centro Ester, col Battipaglia… Almeno un punto di bonus una tantum in classifica ce lo meriteremmo…

‘A fava e ‘u scuèrcele

SILVIETTA: Le candidate a fava sono molte. Penso, in particolare, a Gisela, efficace e costante in tutti i parziali, compreso quello in cui cala il resto della squadra. Penso a Ivana, baluardo difensivo e protagonista di interventi miracolosi. Penso anche ad Angelo, che questa volta è stato più posato del coach. La Silvietta-fava è quella del primo set. Non ha sbagliato nulla e ha messo a terra di tutto: diagonali, pallonetti, lungolinea. Il 7 marzo ci sarà la cerimonia per i premi Oscar a Los Angeles; mandiamo il filmato del primo set e la statuetta di miglior attrice protagonista è assicurata. Però anche la continuità non guasterebbe.

GIULIA: Il riscaldamento viene interrotto per il riconoscimento e le atlete del Taranto si disfano dei palloni per raggiungere lo spogliatoio dell’arbitro. Pocahontas ha il cestino dei palloni a un metro di distanza. Riesce a mancarlo. In settimana ci saranno allenamenti mirati.

Tabellino: TARANTO-Battipaglia 1-3 (25-16, 13-25, 17-25, 22-25)

Taranto: Mastandrea 14, Scialacomo 22, Mereu NE, Basile NE, Renna 3, Stufano 2, Certa 1, Pisani NE, Leone 9, Gallo Ingrao (L) – All. Presta.

Aces 9, errori in battuta 6, muri-punto 2.

Cofimar Battipaglia: Procida 0, Borrelli 9, Fusco NE, Morone 12, Lombardo 13, Montemurro 4, Dello Monaco 33 (sono gli arretrati…), Palladino 2, Casale 20, El Gamal 9, Buonocore NE, Maio (L) – All. Jimenez.

Aces 6, errori in battuta 7, muri-punto 6.

Arbitri: Mancini (BA) e Salvemini (BA).

Durata set: 20’, 20’, 27’, 30’ – Durata totale dell’incontro: 1.46’.

Altri risultati: Azzurra Molfetta-Sarno 3-0, V.Altamura-Centro Ester NA 0-3, Arzano-AS Benevento 3-1, San Pietro Vernotico-Acquaviva delle Fonti 3-1, Livi Potenza-Oria 3-1, Salerno-ASCI Potenza 0-3, Accademia BN-Leonessa Altamura 3-1.

Classifica: Sarno 48; Centro Ester NA 46; Arzano e San Pietro Vernotico 45; Azzurra Molfetta e Battipaglia 42; AS Benevento 37; ASCI Potenza e Livi Potenza 29; Accademia BN 25; Leonessa Altamura 23; TARANTO 21; Oria 20; Acquaviva delle Fonti 15; V.Altamura 13; Salerno 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Leonessa Altamura 400,00; Oria 200,00; V.Altamura e Azzurra Molfetta 160,00; Sarno e Accademia BN 120,00; Salerno 100,00; ASCI Potenza 50,00; Acquaviva delle Fonti 40,00; tutte le altre 0,00.

Tutti buoni anche se c’è stato un gravissimo fatto di cronaca di cui parleremo diffusamente nei prossimi giorni.

Prossimo turno: Acquaviva delle Fonti-Taranto, sabato 27 febbraio 2010, ore 18.30, PalaCosentino, via Saragat.

NOTE:

(1) MILANI, L., Lettera a una professoressa, Libreria Editrice Fiorentina, ediz. 1996, pag. 22.


CURIOSITA’ DALL’ANNUARIO

3 gennaio 2010

E’ stato pubblicato l’Annuario della pallavolo 2010, utile strumento per tutti gli addetti ai lavori. Tanto addetto ai lavori io personalmente non mi sento; sarà per questo che l’Annuario stuzzica soprattutto curiosità statistiche del tipo: quali sono le giocatrici più alte? Quali sono quelle meno alte? E le più giovani? E le meno giovani?

Altro non si può dedurre.

In realtà, per le atlete viene indicato soltanto l’anno di nascita e quindi la classifica “anagrafica” sarà piuttosto sommaria. Magari è più interessante calcolare l’età media delle squadre.

Ecco, comunque, i risultati.

Le giocatrici più giovani (età al 31 dicembre 2009)

1 Giulia Ventre C Salerno 12
2 Marianna Ferrara S Salerno 13
Marianna Maggipinto L Centro Ester Napoli 13
4 Floriana Bonifacio L Salerno 14
5 Giulia Basile S TARANTO 15
Mina Cucinelli C Leonessa Altamura 15
Angela Faiella C AS Benevento 15
Angela Falendola C Leonessa Altamura 15
Giorgia Faraone L Leonessa Altamura 15
Simona Galiero S Centro Ester 15
Giulia Passaseo O Leonessa Altamura 15

Le giocatrici più esperte

1 Annamaria Orefice U Salerno 39
2 Vaska Radkova A ASCI Potenza 38
3 Teresa Agozzino S AS Benevento 37
4 Loredana Corvino S San Pietro Vernotico 36
Annamaria Totaro S Arzano 36
6 Barbara Guglielmi S Azzurra Molfetta 35
Roberta Licata S Volley Altamura 35
8 Mara Di Martile A Livi Potenza 34
Catia De Nicola C San Pietro Vernotico 34
Angela Stufano C TARANTO 34
Maria Rosaria Stufano U Salerno 34

Bisogna dire che le succitate giocatrici esperte formerebbero uno squadrone formidabile. Manca il libero, ma quello lo possiamo mettere noi; ne conosciamo uno molto competitivo che ha 33 anni…

L’età media delle squadre

1 Sarno 25,4
2 San Pietro Vernotico 24,8
3 Arzano 24,5
Livi Potenza 24,5
5 TARANTO 24,3
6 Acquaviva delle Fonti 24,2
7 Oria 24
8 Volley Altamura 23,8
9 AS Benevento 23,7
10 Azzurra Molfetta 23,1
11 ASCI Potenza 23
12 Battipaglia 22,2
13 Salerno 22
14 Centro Ester Napoli 21,2
15 Accademia Benevento 20
16 Leonessa Altamura 17

Le giocatrici più alte

1 Enza Ragone S Leonessa Altamura 1,93?!
2 Emanuela Morrone O Battipaglia 1,90
3 Catia De Nicola C San Pietro Vernotico 1,88
Anna Silvia Piscopo C AS Benevento 1,88
Maria Russo C Arzano 1,88
6 Marilena Fracchiolla O Azzurra Molfetta 1,87
Valentina Russo C Centro Ester Napoli 1,87
8 Maria Muriello O AS Benevento 1,86

Seguono numerose giocatrici alte 1,85.

Veramente qui mi permetto di nutrire alcune perplessità. Enza Ragone l’abbiamo vista bene nella partita contro il Taranto (ahinoi, ci ha fatto 23 punti) e non mi è sembrata un gigante. Non sul piano della statura. Temo, quindi, che ci sia stato un errore e che lo scettro della più alta del reame vada assegnato a Emanuela Morrone. Nel suo caso, 1,90 è decisamente credibile.

Le 10 giocatrici più diversamente sviluppate in senso verticale

1 Marianna Maggipinto L Centro Ester Napoli 1,54
2 Angela Dibenedetto L Leonessa Altamura 1,62
3 Giorgia Faraone L Leonessa Altamura 1,63
Margherita Ferrulli O Volley Altamura 1,63
Annalisa Perrone L San Pietro Vernotico 1,63
6 Manuela Caramuta L ASCI Potenza 1,64
Marianna Santangelo L ASCI Potenza 1,64

A questo punto subentrerebbe il Taranto, ma le giocatrici alte 1,65 nel girone G sono troppe per essere elencate.

Prendo atto che in tutto il girone G ci sono soltanto 7 giocatrici (su 201) meno alte di me…

Precisiamo, comunque, che la Maggipinto ha soltanto 13 anni.

La statura media per squadra

1 Arzano 1,780
San Pietro Vernotico 1,780
3 Acquaviva delle Fonti 1,770
4 Azzurra Molfetta 1,769
5 AS Benevento 1,766
6 Sarno 1,760
7 Battipaglia 1,759
8 TARANTO 1,752
9 Accademia Benevento 1,750
10 Centro Ester Napoli 1,747
11 Leonessa Altamura 1,746
12 Oria 1,733
13 ASCI Potenza 1,725
14 Livi Potenza 1,723
15 Salerno 1,719
16 Volley Altamura 1,716

Qualche altra curiosità. Precisiamo, però, che abbiamo considerato i ruoli effettivi e non quelli indicati. Il riferimento è al San Pietro Vernotico che deve aver inteso la L di libero come L di laterale; a leggere l’Annuario, le brindisine avrebbero una batteria di liberi sensazionale: Perrone, Valente, De Mitri, Corvino e Ristits…

Allora, i liberi più alti sono:

Annamaria Tateo (Oria, 1,75) e Francesca Caggiula (Centro Ester, 1,73).

La centrale meno alta:

Maria Laura Lamparelli (Accademia Benevento, 1,68).

L’alzatrice più alta:

Virginia Alfieri (Azzurra Molfetta, 1,82).

Vediamo adesso le età medie del girone divise per ruolo:

1 Schiacciatrici 24,1
2 Opposti 23,8
3 Alzatrici 22,9
4 Centrali 22,3
5 Liberi 20,6

E le stature medie per ruolo:

1 Centrali 1,779
2 Opposti 1,779
3 Schiacciatrici 1,766
4 Alzatrici 1,723
5 Liberi 1,669

Le centrali vincono per 0,2 millimetri di differenza.


IL BATTIPAGLIA GIOCA IN LATINO

7 novembre 2009

Nel consueto giro di siti internet del lunedì mi sono imbattuto in una bella sorpresa: la piattaforma web del Battipaglia è completamente rinnovata.

Per carità, non è che prima fosse un sito brutto, anzi; era un modello di concretezza: campagna acquisti descritta in modo puntuale, amichevoli, coppa e la sintesi essenziale di tutti gli incontri di campionato giocati.

Adesso, però, il sito (www.volleyclubbattipaglia.it) è più curato anche nell’aspetto. E’ più agile ed è più ricco. Non è ancora aggiornato; sono state caricate le partite pre-campionato, ma credo che per le altre sia soltanto una questione di tempo.

La grande novità è la riscoperta del latino.

Avranno assunto Pierpaola De Bonis come consulente culturale.

O forse l’appello di Ratzinger non è caduto nel vuoto; si torna alle origini della nostra lingua e della nostra liturgia e chissà che fino alla fine del campionato anche i referti non vengano scritti nella lingua che fu di Cicerone.

Cambia, naturalmente anche la numerazione: III. Borrelli, IV. Maio, V. Fusco, VI. Morone, VII. Longobardo, VIII. Montemurro, IX. Dello Monaco, X. Palladino, XII. Casale, XIV. Giello, XV. Cleopatra, XVI. Bonum Cor.

Per leggere gli articoli sul Battipaglia, però, d’ora in poi dovremo rivolgerci a Silvietta, che va al liceo classico.

A parte gli scherzi, il testo introdotto nel sito è un latino senza senso (così mi dicono) e viene abitualmente utilizzato come riempimento di prova nelle pagine web in costruzione. Curiosamente Internet è piena di questa “versioncina”, probabilmente a causa di siti che vengono impostati ma non più completati.

Ovviamente ci auguriamo che nel caso del Battipaglia il sito venga ultimato e magari arricchito con la scannerizzazione delle pagine della cartellina di Nello Caliendus e con gli mp3 di Vinicio Capossela (live at Palapuglisi).


BATTIPAGLIA-TARANTO 3-1

19 ottobre 2009

Domenica 18 ottobre 2009 – ore 18.00

Finalmente le giocatrici del Taranto indossano tute uniformi: parte superiore bianca con bordi blu, pantaloni blu con scritta “Faame” in bianco. Una scritta molto rappresentativa.

Ed anche il riferimento alla Magna Grecia è coerente con lo spirito del roster, laddove per “Magna” non si intende “grande” ma si intende la terza persona singolare del verbo magnare.

Sarà per l’orario, ma dopo appena due minuti che siamo saliti sul pulmino di Eustacchio già vengono aperti i primi panini.

Per riscaldarli qualcuna suggerisce di usare la tecnica involontariamente sperimentata dall’emigrante Amitrano nel film Bianco, rosso e Verdone, ossia panino per mezz’ora sotto l’ascella e tanti saluti al forno a microonde. Senza contare l’arricchimento aromatico.

Preferisco fermarmi qui per adesso, ma anche oggi gli argomenti tenderanno a non essere particolarmente filosofici.

Cristiana trova una cosa che le piace in un autogrill, ma ha dimenticato il borsellino sul pulmino. Le prometto che al ritorno gliela regalerò io a condizione che muri almeno tre volte una certa giocatrice del Battipaglia che non è Casale né Lombardo né El Gamal né Borrelli né Montemurro.

E’ un’altra, però, la grave dimenticanza del sottotenente. Ha lasciato a casa l’amuleto che tanto bene si era comportato con il Potenza e con l’Oria. Se stasera le cose andranno male, sappiamo già di chi sarà la colpa…

Battipaglia. Ecco il rondò dove si può abbandonare e poi ritrovare tranquillamente il telefonino ed ecco il bel palazzetto asimmetrico. Il tetto è spiovente. Se ricevi alto verso la parte più bassa, corri più rischi che il pallone finisca sul soffitto. A proposito, anche qui ci sono i palloni nuovi e in più non ci hanno ancora scritto sopra il nome della squadra.

Contrariamente a quelli del San Pietro, i palloni del Battipaglia potrebbero quindi essere rubati e ricettati più agevolmente.

Ma le nostre attenzioni vengono subito distolte dalla grande organizzazione di coach Nello Caliendo, che ha uno schemino (colorato) con le rotazioni e ne fa dono a Marcello così quest’ultimo potrà evitare in futuro di mandare in tilt la panchina come successe a Potenza.

Durante il riscaldamento le istruzioni alle padrone di casa vengono direttamente impartite dalla capitana Lombardo. Sembra una kapò. A proposito, oggi la sorella viene a giocare da queste parti, a Pontecagnano, ma Tatiana non rinuncia alla partita. Io le avrei consigliato il contrario; quando ricapita un’occasione così per salutare la sorella lontana? Niente da fare. E’ proprio vero che la famiglia non è più un valore.

Chi, invece, crede che la famiglia sia un valore prevalente sulla pratica agonistica è l’ex-libero della squadra campana, Marianna Granozio, presente sugli spalti e giunta all’ottavo mese di gravidanza. Sarà un maschietto.

Formazioni.

Mister Nello Caliendo propone Rossana Montemurro in palleggio, Tatiana Lombardo e Sara Casale schiacciatrici, Valentina Borrelli e Ratiba El Gamal centrali, Anna Maio libero (c’è il turn-over con Marianna: un anno è incinta una, un anno è incinta l’altra).

In panchina: Valentina Fusco, Emanuela Morone (che secondo me è bravissima e potrebbe giocare da opposto titolare), Giusy Palladino, Gerarda Giello e Federica Buonocore.

Taranto con lo stesso sestetto del derby: Alessandra Certa palleggiatrice, Silvia Mastandrea opposto, Gisela Scialacomo e Ivana Gallo Ingrao schiacciatrici, Cristiana Zonca e Angela Stufano centrali, Simona Leone libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Katia Taddei, Silvia Renna e Simona Mereu.

Arbitrano due signori con cui abbiamo sempre perso. Ma è solo un’amara curiosità statistica; stasera dirigeranno una partita praticamente senza contestazioni. Saranno “trasparenti” e questo per gli arbitri non è certo un difetto.

Primo set

Sblocca il punteggio un magistrale primo tempo di Valentina Borrelli, una delle migliori centrali della categoria, una ragazza straordinaria.

Replica Silvietta e si va avanti in un equilibrio praticamente perfetto: solo break da due punti, se vogliamo chiamarli break, ed errori punto che si contano sulle dita di una mano.

Nel vero senso della parola.

Il sesto errore-punto delle due squadre, messe insieme, arriva al trentesimo scambio, sul 19-20. Senza il rally point system in quel momento saremmo ancora sul punteggio di 4-5. Forse qualcosa non va nelle difese, ma io tendo a credere che sia più bravura e concentrazione delle attaccanti.

E’ una bella partita, molto tecnica. Battipaglia manda a segno tutte le bocche di fuoco, soprattutto Casale e Lombardo, e valorizza il grande talento di Borrelli (3 punti personali in questa fase). Nel Taranto si mette in evidenza Ivana, che mette a terra quattro palloni.

Arriva nel palazzetto un signore che somiglia a Vinicio Capossela. Invece di cantare Ovunque proteggi, si impone come miglior urlatore della serata in una posizione di sostanziale monopolio. Bisogna dire che è un tifoso-positivo, non è un tifoso-contro; urla solo incitamenti alla propria squadra e mai una sillaba contro le ospiti. E’ simpatico; lo invitiamo ufficialmente a Taranto.

Sul 16-17 c’è un muro di Cristiana sull’opposto battipagliese, il primo, e così siamo finalmente avanti di due punti. Nello chiama immediatamente il time-out.

Il pareggio non tarda ad arrivare, grazie ad un’atleta che da lontano non riesco ad individuare (19-19), ma è ancora Cristiana a porre due lunghezze di distacco. Basteranno?

Proprio sul 21-22, nel momento più importante, l’unico break da tre del parziale: muro di Ale, muro di Silvietta (in entrambi i casi collabora Angela) e attacco sulla rete di Dello Monaco (21-25).

Che incontro tirato e intenso. Che bel gioco.

Secondo set

Errore in battuta delle ospiti (evento rarissimo; appena due nell’intero incontro), muro di Cristiana e siamo sul 0-2. Visto l’andazzo del primo set, è un bel patrimonio da gestire…

La musica, però, adesso cambia leggermente.

Prima Casale e poi un’ispiratissima Lombardo favoriscono un allungo significativo (11-7). Dopo San Pietro l’avevamo pensato (e scritto): per qualche giocatrice questa sarà la partita del riscatto ed eccole qua.

C’è un cambio nel Taranto: Marcello rischia la carta Renna (ancora fresca di ecografia) che si presenta con un errore in battuta (14-10) ma poi saprà farsi perdonare.

Battipaglia dilaga con un ace di Montemurro, sempre molto positiva, e un primo tempo di El Gamal, oggi non brillantissima ma sempre simpatica e comunque il suo lavoro l’ha fatto. Con un pallonetto e due muri di un’attaccante della squadra locale si arriva al 22-13.

Qui è Silvia che tenta il miracolo e per poco non ci riesce: quattro punti personali in un break da cinque e siamo 23-19.

Battipaglia, però, non perde la testa e controlla la conclusione del parziale (25-19).

Terzo set

Nello non ha ancora effettuato un solo cambio. Secondo me, lo sta facendo apposta perché non vuole dare soddisfazione a Marcello.

Parte bene Battipaglia con Lombardo e Casale in grande condizione e con una difesa sempre più solida (13-8).

Ci sono giocatrici efficaci, ci sono giocatrici eleganti e ci sono giocatrici efficaci ed eleganti allo stesso tempo. Sara Casale appartiene a questa terza categoria. Quello che più mi piace di Sonia è l’atterraggio. Sì, l’atterraggio. Dopo aver menato la sua bomba, infatti, la ragazza atterra e si coordina con movimenti molto leggiadri ed armonici. Che classe.

Il gioco del Taranto, invece, ha perso un po’ di densità: Ivana e Silvietta adesso hanno difficoltà a mettere la palla a terra mentre le centrali sono ben attenzionate (come scriverebbero i Carabinieri) dal muro locale. La povera Ale prende atto che l’unica exit-strategy possibile in questa fase si chiama Gisela Scialacomo.

Cavolo, quanti paroloni che sto usando: densità di gioco, exit-strategy, attenzionate… Le ripeterò ogni settimana.

La nostra schiacciatrice appulo-argentina sta disputando un incontro maestoso e negli ultimi due set realizzerà la bellezza di 18 punti (a parte gli 11 palloni già messi a terra). Cifre da fenomena.

Sul 15-9 ribaltiamo una situazione che sembrava particolarmente critica con un parziale di 1-8: quattro punti sono di Gisela, uno di Silvietta e c’è anche Ale piuttosto vivace sia a muro che con il suo secondo tocco fatato.

Si arriva così al 17-20.

Ecco il primo cambio di Nello, che osa sostituire l’amica mia con Federica Buonocore. Come si permette?! Rimitt’ ‘ngampo a Valentina o mo t’ fazz’ ‘a contestazione…!

Lombardo e Casale firmano la rimonta (21-21), ma Gisela sfodera una delle sue pipe che valgono nuovamente il vantaggio e soprattutto l’occasione di chiudere vittoriosamente anche questo set (21-23).

Ci manca la giusta cattiveria mentre Battipaglia, ancora una volta, dimostra una grande padronanza di nervi e non sbaglia nulla. Purtroppo spediamo fuori un lungolinea e poi non riusciamo a trovare le mani del muro avversario nell’ultimo, scomposto assalto (23-25).

Quarto set

Agghiacciante l’avvio del quarto parziale: 8-0 e questa volta la premiata ditta Lombardo & Casale ci mette solo lo zampino ma il grosso del lavoro lo realizza Federica Buonocore. Un tempo c’era un bravo cantautore napoletano che si chiamava Nino Buonocore e che aveva l’inconsueta caratteristica di non cantare in dialetto. Chissà che fine ha fatto. Che siano parenti? Le tue chiavi non ho…

Gisela blocca il tracollo, Cristiana mura Dello Monaco, ma Casale e Lombardo riprendono a martellare una difesa che pure si sta comportando egregiamente. Stiamo contando i punti di Casale (e sono tanti: 22), ma ci sono anche palloni difesi che meriterebbero una stele celebrativa: “Qui Simona Leone ha eroicamente tenuto in campo una perfetta diagonale di Sara Casale”.

Purtroppo, però – come cantava Buonocore – le chiavi non abbiamo per entrare nel campo avversario. Cioè, Gisela ce le ha, ma non ha fatto il duplicato per le compagne.

Zitti zitti, comunque, siamo arrivati al 14-11. C’è un altro muro di Buonocore ma anche qualche imprecisione offensiva della centralona campana.

Imprendibile la bomba di Casale che vale il 16-13, ma un’epica Gisela mette a terra una doppietta e sfioriamo così il pareggio (16-15).

Palletta Casale, ace Montemurro e mani-fuori Casale; la cosa si complica nuovamente (19-15).

La stella di Paranà schiaccia il settimo punto del parziale, poi però va in seconda linea.

Incredibile: anche da dietro continua a fare punti con le pipe. Ormai il Taranto segue uno schema fisso: proviamo a murare con Cristiana, difendiamo quello che possiamo e poi palla a Gisela e se la vede lei.

La cosa regge fino al 22-20, poi Montemurro spinge sulla collega di ruolo un pallone che non riusciamo a difendere e Lombardo realizza un ace che vale oro (24-20).

Silvia annulla il primo match-point con un magnifico pallonetto mani-fuori.

Cristiana annulla il secondo opponendo il terzo muro personale a Dello Monaco (il che le vale il premio-Trombetta quando ci fermeremo in autogrill).

Capossela invita alla calma e alla determinazione. Viene ascoltato perché un’autorevole Sara Casale pone legittimamente e meritatamente la propria firma in calce partita (25-22).

Una bella partita. Il risultato è giusto e brillano i meriti del Battipaglia piuttosto che i demeriti nostri. Tra questi ultimi forse c’è solo la mancanza di cattiveria nel terzo set (17-20 e poi 21-23) e il black-out all’inizio del quarto (anche se poi, rientrati in partita, l’impresa l’abbiamo sfiorata).

Ci resta la consolazione delle mozzarelle di bufala (che dovrò difendere da dodici tentativi di furto in tre ore e mezza), quella del rientro in campo di Silvia dopo l’infortunio e la gradevole consapevolezza di disporre di un’attaccante stellare come Gisela. Una… forza della natura che in quanto tale va lasciata libera di esprimersi.

A proposito, sull’esempio di Maradona, anche la nostra laterale prova a cimentarsi come allenatrice e propone l’entrenamiento secondo Gisela: quattro ore di allenamento due giorni prima della partita e riposo assoluto alla vigilia.

Il venerdì (o il sabato) libero rappresenta una buona base di discussione per il resto della squadra, ma vengono espresse perplessità circa le quattro ore dell’antivigilia.

“State tranquille, ragazze” – puntualizza Gisela. “Si dice quattro ore, ma in realtà un’ora se ne va col riscaldamento, un’altra ora con esercizi blandi (lei usa un’altra parola che inizia con la c e che forse sarebbe piaciuta al pibe de oro), mezz’ora di – …omissis… – e alla fine resta un’oretta e mezza scarsa…”

Da questa settimana sperimentiamo una nuova rubrica, sfacciatamente copiata da alcuni quotidiani. Indicherò quelle che a mio insindacabile giudizio saranno state la nota più positiva e quella più negativa della partita. La migliore e la peggiore. Semaforo verde e semaforo rosso.

Io direi che potremmo riferirci al noto proverbio dialettale, “Non mischiare scuèrcele e fave”, e indicheremo lo scuèrcele e la fava di ogni partita.

GISELA: 29 punti in 4 set (già questo basterebbe) e in più anche un futuro da allenatrice.

CRISTIANA: Ha dimenticato l’amuleto a casa. Ma come si fa? Sì, ha 6 muri-punto all’attivo, ma è lei la responsabile di questa sconfitta per il motivo appena espresso.

Tabellino: Battipaglia-TARANTO 3-1

Battipaglia: Borrelli 8, Fusco 0, Morone NE, Lombardo 20, Montemurro 6, Palladino NE, Casale 23, Giello NE, El Gamal 2, Buonocore 6, Maio (L) – All. Caliendo.

Aces 7, errori in battuta 2, muri-punto 6.

Taranto: Zonca 11, Taddei NE, Gallo Ingrao 5, Scialacomo 29, Renna 7, Stufano 1, Mastandrea 8, Certa 4, Mereu NE, Leone (L) – All. Presta.

Aces 3, errori in battuta 7, muri-punto 12.

Arbitri: Andrea Giova (AV), Daniele Botti (NA).

Durata set: 22’, 26’, 28’, 30’ – Durata totale dell’incontro: 1.55’.

Altri risultati: Centro Ester NA-V.Altamura 3-0, Sarno-Molfetta 3-0, AS Benevento-Arzano 3-2, Leonessa Altamura-Accademia BN 3-0, Acquaviva delle Fonti-San Pietro Vernotico 0-3, ASCI Potenza-Salerno 3-1, Oria-Livi Potenza 2-3.

Classifica: Centro Ester NA 14; Sarno 13; Leonessa Altamura e AS Benevento 11; Arzano 10; San Pietro Vernotico, ASCI Potenza, Battipaglia e Molfetta 9; TARANTO 7; Oria 6; Accademia BN 5; Acquaviva delle Fonti 3; Livi Potenza e V.Altamura 2; Salerno 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): ASCI Potenza 50,00; Accademia BN 40,00; tutte le altre 0,00.

I cessi e gli spogliatoi. Sono i cessi e gli spogliatoi la maledizione di Benevento, in particolare gli spogliatoi degli arbitri. La prima multa per l’Accademia (da euro 40,00) è dovuta infatti alla mancanza della chiave dello spogliatoio degli arbitri, oltre che per un servizio di asciugatura insufficiente.

Tutto questo mi ricorda l’indimenticato Massimo Troisi di Ricomincio da tre nella scena del bagno, quando si lamenta con Frankie della mancanza della chiave.

“E’ che io nun riesco a fa’… Cioè, mi blocco… Sto… Cioè, pure int’ ‘e gabinetti pubblici nun riesco mai a… Tengo sempre paura che entra qualcuno e mi blocco”

“Ma se ci siamo noi due soli… Io so che tu sei dentro!”

“Ah, già”.

Prossimo turno: Taranto-Acquaviva delle Fonti, sabato 24 ottobre 2009, ore 19.00, Istituto Maria Pia, via Galilei.


LE VITE DEGLI ALTRI: SAN PIETRO VERNOTICO-BATTIPAGLIA 3-1

15 ottobre 2009

Non posso andare a vedere una partita senza che mi venga richiesto un resoconto; a questo punto facciamone una rubrica più o meno fissa.

“La partita degli altri” che andiamo a vedere è San Pietro Vernotico-Battipaglia. Il calendario è stato benevolo da certi punti di vista, inviando a San Pietro o a Oria (che giocano di domenica) molte delle nostre avversarie nell’imminenza delle partite contro di noi.

Ma lo scopo della trasferta è un altro.

Intanto, per l’ennesima volta, chiedo alla barista se si possa avere una mousse di caffé e per l’ennesima volta la ragazza mi risponde di no. Me ne scordo sempre. La prossima volta mi manderà direttamente affanculo.

Passiamo alla missione.

Punto uno: entrare nel palazzetto senza pagare. Due euro oggi, due euro domani… qua arriviamo a maggio senza un centesimo (finanziando, peraltro, la concorrenza). I dirigenti del San Pietro, fortunatamente, ci vengono incontro facendoci entrare dall’ingresso delle squadre. Tuttavia non si può fare a meno di passare dal cancello nei pressi della cassa e le occhiate che ci vengono rivolte sono simili a quelle dei controllori dell’autobus quando sgamano qualche “portoghese”.

Punto due: evitare di farsi vedere da Catia De Nicola finché non termina l’incontro. Se San Pietro perde, dovrò sgattaiolare via di nascosto; se San Pietro vince, potrò farmi vedere. Anzi, dovrò farmi vedere! A proposito, domenica io c’ero! Si sappia.

Punto tre: sostenere gli amici senza farsi notare dai nemici. In realtà, nemici non ce ne sono; non saprei per chi tifare questa sera. A San Pietro c’è Valentina, c’è Marcella, c’è la stessa Catia. Però a Battipaglia c’è Nello, c’è Bordy, c’è Tatiana.

E’ anche vero che a San Pietro c’è qualcuna che non è voluta venire da noi così come, d’altra parte, a Battipaglia c’è qualcuna che mi ha fatto uno sgarro. Beh, sarò neutrale. Anzi, potrei gridare “Forza Vale!” per tutta la partita. Se i battipagliesi mi guardano brutto, dirò che è per Borrelli; se mi guardano brutto i sanpietrani, dirò che è per De Mitri.

Ma quello che conta veramente è il punto quattro: dopo il richiamo degli arbitri di sabato scorso, occorre procurarsi almeno due palloni nuovi. Il riscaldamento è il momento più favorevole visto che ogni cinque minuti c’è un pallone che finisce nell’angolo (non presidiato) dei gabinetti. E’ fatta. Se fra due settimane qualcuno ci chiederà come mai c’è scritto “Skylo” sui nostri palloni nuovi, diremo che è il soprannome del direttore sportivo.

La partita è stata emozionante, anche se caratterizzata da qualche errore di troppo, soprattutto tra le ospiti. La vittoria delle brindisine è stata meritata e la ciliegina sulla torta è stata proprio l’ingresso in campo di Catia.

“Giochi?” – le chiesi tre settimane fa.

“Io? Noooooo! Do soltanto una mano in palestra…” – rispose.

S’ha viste. Le ultime parole famose. Buon per San Pietro, comunque.

A noi, però, interessava soprattutto guardare il Battipaglia, nostra prossima avversaria. Ecco, il Battipaglia ha dato la classica dimostrazione di grande squadra che ha vissuto una domenica al di sotto delle proprie possibilità. E’ la cosa peggiore che poteva capitarci perché di essere forti sono forti (e si è visto); in più adesso sono pure incavolate nere per la sconfitta e per la prestazione non ottimale di molte atlete. E con chi vorranno sfogarsi?

Ma noi ci faremo trovare pronti, e che cavolo!

Chiudo con una considerazione sull’A2 in cui ha esordito la nostra Vittoria Repice. Non solo ha giocato ma ha pure realizzato 10 punti. Siamo orgogliosi di lei e non dimentichiamo tutto quello che ci ha regalato lo scorso anno.

Qui, però, bisogna aggiungere una riflessione di Marcello. L’A2 è iniziata domenica; la B1 e la C non hanno ancora iniziato mentre noi si suda già da un sacco di tempo. Esattamente siamo già entrati nella quinta settimana. Marika in particolare. Non c’è giustizia a questo mondo.


RICOMINCIAMO!

3 settembre 2009

Anche quest’anno, nell’imminenza dell’avvio della nuova stagione agonistica, diamo uno sguardo al calendario del campionato, agli assetti delle nostre avversarie ed ai rispettivi siti internet. Non è un’impresa facile perché gli assetti di molte formazioni sono ancora molto fluidi, a cominciare da noi che ancora dobbiamo capire chi siamo, cosa siamo e soprattutto dove siamo.

Le notizie di mercato sono state raccolte per lo più in rete e difficilmente potranno risultare esaustive. Ho distinto le notizie certe, diffuse dalle stesse società o dalle interessate, dalle voci di mercato e dai pettegolezzi (che ho ignorato anche se in buona fede o qualificati).

Ove ci fossero errori od omissioni, si accolgono con piacere correzioni e segnalazioni purché si citino fonti certe. Altrettanto preziose saranno le segnalazioni di siti internet che qui non sono stati menzionati.

E’ inutile far presente che si tratta di una fotografia “in movimento”. Si sa che il mercato è ancora apertissimo ed anche quelle che sembrano certezze potrebbero alla fine non essere tali, senza contare che molte giocatrici sono ufficialmente in cerca di squadra ed alcune di esse sono in grado, da sole, di trasformare le ambizioni di una società.

Era una doverosa premessa.

Il nostro campionato ricomincia dal Centro Ester il 19 settembre. Corsi e ricorsi storici. Ricorderete che furono proprio le napoletane le prime avversarie assolute della Palafiom in serie B2 due anni fa, in una partita per noi storica ed entusiasmante che si concluse al tie-break. Per quell’esordio non avrebbe potuto esserci all’epoca un’avversaria più prestigiosa visti i successi nazionali ed internazionali di questa società. La stagione delle partenopee si concluse con una retrocessione maturata soltanto all’ultimo scambio e all’ultimo respiro in quel di Ostuni, ma era una squadra che a me piaceva moltissimo per tecnica e per carattere.

Dopo un solo anno di purgatorio in C, il Centro Ester ritorna adesso nei campionati nazionali. Tra le barresi brilla la presenza di un’atleta Di Cristo (Annalaura) e dell’altra centrale appena ingaggiata, Nunzia Buonandi, ma c’è da giurare che potremo apprezzare molte ragazzine cresciute in un vivaio particolarmente fertile.

Il Centro Ester, fra l’altro, non si occupa soltanto di pallavolo, ma è una polisportiva impegnata in vari settori, sportivi e non. Proprio qualche mese fa ho conosciuto uno sfortunato ragazzo di quelle parti che tra famiglia allo sbando e amicizie delinquenziali aveva avuto come unico riferimento educativo sano proprio il Centro Ester. Il sito è http://www.centroester.it; selezionare le voci Dipartimento sportivo, poi Pallavolo e infine Comunicati stampa.

La prima trasferta (26 settembre) è nella mitica Altamura, terra di grandi tradizioni per il volley femminile e soprattutto terra dei mitici doppiatori murgesi, che spero di avere finalmente l’occasione di incontrare per ascoltare le loro voci dal vivo, oltre che per tentare di convincerli a non abbandonare un’arte che hanno saputo interpretare meglio di chiunque altro. Sono ben due le formazioni altamurane; la prima che affronteremo è la Clemente Dibenedetto Leonessa Altamura. Le ragazze di coach Marchisio hanno ottenuto la promozione in B2 con una squadra quasi interamente costituita da Under. Under pregiate. Dovremmo così ritrovare sul nostro cammino una “vecchia” conoscenza dei campionati giovanili, “Dinamite-12” Graziana Caputo.

Ingaggiata la centrale Mina Cucinelli.

Il sito è http://leonessavolley.it/index.php.

La seconda località “bi-squadre” che visiteremo quest’anno, dopo Altamura, è il capoluogo della Basilicata, dove ci recheremo nella terza giornata per affrontare l’ASCI Potenza. Orfana di coach Caliendo, la formazione lucana ha ingaggiato la schiacciatrice Francesca Nolè, reduce da un ottimo campionato a Battipaglia. Suo il compito di non far rimpiangere la fuoriclasse Paola Felicetti, trasferitasi a Sala Consilina. Nel capoluogo lucano sono arrivate anche Ghersetti, Arras, Radkova e Ridolfo, e sono state confermate Di Camillo, Di Lucchio, Santangelo e Taddei. In partenza Pontillo, Carbonara, Sinisi e Muscillo.

Il sito dell’ASCI Potenza, da cui sono state acquisite queste notizie, è www.ascivolley.it. Non si ha notizia di Avena e Restaino; non figurano tra le confermate ma neanche tra le partenti. Saranno state rapite anche loro da un UFO…

Si torna a Taranto, cioè a Montescaglioso, cioè a casa, insomma, per una prima sfida all’insegna delle ex, con riferimento alle indimenticate e indimenticabili Rossella Garaguso e Simona Mucci (Mucci s’achiàm’, none Moccia…!), punti di forza della neopromossa Oria. Nella splendida città federiciana dovrebbe esibirsi anche la marziana Ida Taurisano, circostanza che proietterebbe molto in alto le quotazioni delle brindisine, anche in considerazione della conferma di Luisa Chionna, altra atleta di categoria superiore, e dell’ingaggio della centrale Monica Casalino. Confermate Sebastio, Lonoce e Tateo. E’ invece andata a Noci una delle bandiere biancazzurre, Lucrezia Liace.

Il sito è www.newvolleyoria.it, che però viene aggiornato in modo un po’ discontinuo.

Il Battipaglia di coach Caliendo è l’avversaria della quinta giornata. Speriamo che dopo il travolgente girone di ritorno dello scorso anno Lombardo & Co. si siano date una calmata, ma ho paura di no. E’ andata via l’attaccante Nolè, ma è arrivata la forte centrale Valentina Borrelli, che trova dunque posto in un roster molto interessante e già ben affiatato (si pensi alla citata Lombardo, a Palladino, a El Gamal, a Dello Monaco, ecc.). Per motivi assai lieti ho la sensazione che il libero Granozio non potrà servire la causa, ma al suo posto dovrebbe subentrare Paola Barletta. Tra i volti nuovi anche la palleggiatrice Rossana Montemurro, la schiacciatrice  Sara Casale e le centrali Federica Buonocore e Barbara Giordano. Forse andrà via per motivi di studio la forte centrale Antonella Miano.

Il sito è www.volleyclubbattipaglia.it.

Ancora un derby domestico alla 6^ giornata, quando riceveremo l’Acquaviva delle Fonti. L’ultimo confronto sotto rete risale al campionato di serie C 2005-’06; si giocava all’Alfieri e ricordo una storica ricezione di Ivana al 4^ set sul 25-24 per le ospiti…

Non mi pare che la squadra (probabilmente confermata in gran parte) abbia un proprio sito; le notizie sulla formazione barese (ferme alla promozione e quindi del mercato estivo non sappiamo nulla), comunque, si trovano regolarmente su www.acquavivalive.it/sport.

Il 31 ottobre la Palafiom sarà di scena al PalaVestuti di Salerno. Completamente smantellata la formazione che conquistò i play-off l’anno scorso, la Scuola Volley punta su forze fresche e sulla regia di Annamaria Orefice. A proposito di freschezza, precisiamo sin d’ora che ci farebbe piacere trattare l’acquisto di ulteriori mozzarelle di bufala con il gentile rappresentante del caseificio che l’anno scorso risultò particolarmente efficiente.

Il sito del Salerno è www.scuolavolleysalerno.it.

Novembre si apre all’insegna della grande sfida con il San Pietro Vernotico, vincitore dello scorso campionato di serie C. Nella città brindisina, che non è nuova ai parquet delle categorie nazionali, hanno allestito una formazione di tutto rispetto e proiettata verso il vertice del girone. Oltre a coach Vincenzo Lapertosa (assistito da Catia De Nicola) sono state confermate Loredana Corvino, Manuela Cafarella e Annalisa Perrone; sono arrivate la fuoriclasse Michela Ristits, la nostra ex Marcella Scaglioso (che saluto), la centrale Claudia Carrozzo e Valentina De Mitri, che torna in B dopo le eccellenti stagioni a Oria e a Ceglie.

C’è anche un bel contorno di promettenti giovani atlete pugliesi: Sabrina Ferraro (ex Brindisi), Giorgia Valente (ex Tuglie), Silvia Antonaci (ottima centrale della Sport Fit Center Lecce) e la palleggiatrice Sara Barba, Cosentino in miniatura, anche lei apprezzata nelle semifinali regionali al Maria Pia due anni fa.

Il sito del San Pietro è www.skylovolley.it.

Nona giornata in visita all’AS Benevento, una delle due formazioni del capoluogo sannita. Scusate la scarsa finezza, ma dopo lo 0-6 dello scorso anno (peraltro ineccepibile), io mi do una vigorosa grattata.

Sembra che Agozzino & Co. siano state confermate in blocco, inclusa la stella del volley mondiale, Giovanna Bernardi, eletta dalla FIVB miglior giocatrice del XX secolo.

Temo che la società non abbia un proprio sito.

Ritorno nella Murgia barese il 21 novembre, fronte AS Altamura. Le pari opportunità nel girone, rappresentate lo scorso anno dalla sola Annagrazia Matera, raddoppiano grazie alla seconda gentilcoach, Pina Difonzo. La società ha fatto spese soprattutto in Campania: da Battipaglia è arrivato il libero Ileana Evangelista, da Scafati l’opposta Sara Giogli (benvenuta in Puglia; salutami Franco), da Sala Consilina la palleggiatrice Simona Ancora e la schiacciatrice Carmen Vantaggiato.

Dal mercato pugliese provengono, invece, Debora Zicari (laterale, ex Santeramo), Anna Simonetti (libero, ex Santeramo) e Grazia Spinelli (centrale, ex Turi).

Dalla Sicilia gli acquisti più suggestivi: Francesca Licata (laterale, ex Siracusa, B2) e la brasiliana Ana Carolina Branco (centrale, ex Rossano, B1).

Anche in questo caso, non ho notizia di un sito della società, ma sono pronto a rettificare nel caso mi fosse sfuggito.

Incontro di prestigio all’11^ giornata: l’Arzano, neopromossa ma con un passato finanche in serie A2. E’ proprio con l’Arzano che ha giocato in serie A Veronica Grimaldi, come il fan club ci tiene a ricordare. E lo ribadiamo: Veronica Grimaldi ha giocato in serie A! Con i rinforzi di cui si è dotato, non si può escludere che l’Arzano possa tornare in poco tempo a certi livelli. Un nome su tutti: Nunzia Campolo, che ancora non si decide a togliersi dai… a giocare in campionati più degni della sua indiscussa bravura. Il tentativo di clonazione dell’Orion di due anni fa contempla anche l’ingaggio di Maria Grazia Sforza.

Confermate Maggie Cozzolino, Santa Guida ed Elisabetta Piscopo; ingaggiate anche Lisa Gritto e Carmela Petrella.

Il sito dell’Arzano non mi è noto.

Prima di un terribile rush finale, la Palafiom deve misurarsi con l’Accademia Volley Benevento, che non è la squadra di Maria De Filippi, ma è una formazione proveniente dalla serie A2 che punta decisamente sulla linea verde. Ingaggiate “la ragazza col turbante” Giuditta Tancredi, il libero Emilia Gaudio, la centrale Erica Lestini e molte altre giovani promettenti. Ma un particolare motivo d’interesse sarà monitorare i progressi del gioiellino del Salento, la palleggiatrice Eleonora Carbone. Dall’alto dei suoi 23 anni sembra una vecchietta la centrale Rosa Principe (ex Monterotondo, B1). Della formazione di A2 sono rimaste Annamaria Ferrone ed Elena Gammarota.

Il sito di riferimento è www.accademiavolley.it.

Tre squadre in B (inclusa la Lorelei in B1) non sono evidentemente un lusso per Potenza. Dopo l’ASCI ci confronteremo, infatti, con la Livi Potenza, formazione temibile ed ambiziosa in virtù degli acquisti di Roberta Calculli (palleggiatrice, ex Matera), della russa Elena Alexandrova (schiacciatrice, ex Lorelei) e soprattutto della nostra Michela Benefico (schiacciatrice), grande cuore rossoblu che sarà difficile immaginarsi contro. L’ultimo acquisto è Ilaria Barbaro, che abbiamo conosciuto a Manfredonia.

Sul web bisogna digitare www.livivolley.it.

L’ultimo derby è a Molfetta. Dopo la salvezza conquistata l’anno scorso, l’Azzurra ha radicalmente cambiato obiettivi e si pone adesso tra le favorite del campionato.

L’aveva promesso e l’ha fatto davvero: il presidente Giancaspro ha condotto la prima campagna acquisti della storia del volley su Facebook. Segni dei tempi. Quindi delle adriatiche sappiamo tutto. Ad arricchire il roster di Annagrazia Matera sono arrivate le palleggiatrici Virginia Alfieri (Vigolzone, B1) e Sara Grassi (Bitonto, C), le schiacciatrici Barbara Guglielmi (Mariano Corciano, B2) e Savina Binetti (Molfetta Volley, C), le centrali Angela Tralli (Marsala, B1) e Mariella Lasorsa (Molfetta Volley, C). Restano a Molfetta Mara Racanati, Marilena Fracchiolla, Brigida Fortunato, Alessandra Nappi, Marta De Gennaro, Simona Marasco e Valeria Brattoli.

L’occasione è comunque gradita per salutare due atlete in partenza: la concittadina dai capelli sciolti, Giusy D’Elia, e la mitica capitana e santa Maria Teresa Francioso, sempre grato per le indimenticabili emozioni che ha saputo regalare in quel di Gioia del Colle.

Imminente il nuovo sito internet della società.

Si chiude contro il Sarno, come l’anno scorso ma a campi invertiti. La carrellata delle giocatrici a disposizione di coach Loparco rappresenta, da sola, una certificazione di favorita per la vittoria finale: Tatiana Capriotti, Vanessa Torrisi, Daniela Polito, Neide Pereira, Raquel Santos (se confermata), Tania Costantino, Annamaria Amitrano, Antonella Salvati, Arianna Amati e Angela Castiello.

Vabbè, organizziamo una petizione per dichiarare il Sarno già in B1 e facciamo prima. Due turni di riposo a squadra e non ne parliamo più…

A pensarci bene, però, c’è una grande incognita: chi saprà sostituire lo scout-man Sasà Albanese (che saluto in vista della nuova avventura a Mercato San Severino)? Quel computer portatile contiene dati più preziosi del registratore di Patrizia D’Addario.

Colgo l’occasione per salutare Maria Rosa e la nostra “bestia nera” Veronica; spero che ci si incontri sugli spalti.

Il sito del Sarno, bellissimo ma non sempre aggiornato, è www.aitovolleysarno.it.

NOTE:

Le foto di Acquaviva delle Fonti è tratta da www .comune.acquaviva.ba.it.