TARANTO-VOLLEY ALTAMURA 0-3

28 marzo 2010

Sabato 27 marzo 2010 – ore 19.00

Un cappotto di 6-0 ci può stare.

Anzi, è una specie di tradizione: ogni anno c’è sempre una squadra, una sola, che ci rifila un 3-0 all’andata e un 3-0 al ritorno. Due anni fa fu l’ASCI Potenza, l’anno scorso l’AS Benevento, quest’anno ci sono già il San Pietro Vernotico e la Volley Altamura (ed è a rischio anche il confronto con l’Azzurra Molfetta, ma solo quello).

La novità è un’altra: oltre al 6-0, la peculiarità della Volley Altamura è che non ci ha preso soltanto tutti i punti disponibili, ma anche tutte le birre. Sul cibo le atlete baresi si sono mantenute – bisogna riconoscerlo – ma le birre sono sparite in un batter d’occhio con grave sconcerto per lo staff e per le giocatrici tarantine presenti visto che i punti-salvezza e le birre Ceres costituivano la comune preda della serata.

Della partita non ho molta voglia di parlare; quindi parto volentieri dalla fine.

Il nostro Paolo ha fissato per questo sabato la festa per l’inaugurazione del suo negozio di assistenza e riparazioni di computer nonché rigenerazione di cartucce. Si chiama HDR ed è ubicato in una traversa di via Golfo di Taranto.

Non soltanto gli faccio pubblicità gratuita ma intendo anche considerarlo come una specie di sponsor virtuale, però soltanto in caso di vittoria. Quando perdiamo, come oggi, preferisco associare il nome della squadra a Planitalia, Faames, Morano.

Stiamo ancora aspettando.

Aridàtece il signor La Sorsa…!

Sapevamo dell’invito, ma dopo il tracollo sul parquet gli umori non erano più adatti all’evento mondano. Alfredo, però, è riuscito a trasmetterci ottimismo e buonumore e ha pensato bene di allargare l’invito anche alle nostre avversarie, a cui, comprensibilmente, l’ottimismo e il buonumore già non mancavano.

Lo sport è amicizia, lo abbiamo sempre sostenuto.

Dopo la partenza delle nostre gentili ospiti, Paolo, nel suo discorso, rimarcherà questo aspetto e spenderà ulteriori parole di compiacimento per la cortese partecipazione della Volley Altamura. Dopo il partito dell’amore (che, in verità, fu fondato da Cicciolina e non da Berlusconi), nasce la pallavolo dell’amore…

Il profondo discorso di Paolo, però, sarà interrotto da qualcuno (di cui non faccio il nome) che spegnerà con alcuni commenti caustici la magia dello sport vissuto come amicizia e condivisione di gioia:

“Grazie al c***o che hanno voluto partecipare alla festa: hanno appena vinto 3-0 e ci hanno spodestato dalla zona salvezza…!”

E ancora:

“Dove sono finite le Ceres? Non mi dite che si sono bevute tutte le Ceres…! Non bastavano i tre punti…”

A parte le battute, diciamo che un facilitatore di questo momento di lieta condivisione è stato l’ex-allenatore della Tempesta, Carlo Festa, una persona di cui sento parlare bene in modo unanime dall’inizio dell’anno e che ha evidentemente lasciato un ottimo ricordo in città. Ma di lui sento parlare bene ovunque.

Del resto, sulle giocatrici e sullo staff tecnico di questa squadra non c’è niente da dire.

Il caso vuole che oggi festeggi il compleanno la centrale brasiliana Aninha Branco, a cui rivolgiamo tanti complimenti per la prestazione sul parquet e tanti cari auguri per questo genetliaco.

Mettendo da parte la pallavolo dell’amore e cambiando leggermente tono, è giunto il momento di fare un passo indietro e di parlare di questa stramaledetta e fottutissima partita.

Cristiana è in mare e la sua nave bastarda va direttamente dalle acque della Sicilia al porto di La Spezia; quindi il sottotenente non può giocare.

Più passa il tempo e più ci rendiamo conto di quanto sia importante la nostra centralona piemontese; i numeri parlano da soli: con lei abbiamo una media di 1,20 punti a partita (18 punti in 15 incontri); senza di lei la media cala a 0,33 (3 punti in 9 incontri), senza contare che è la seconda realizzatrice della squadra (3,16 punti a set) e la miglior “muratrice” (0,88 muri a set).

D’altra parte, non ha senso prendersela con la Marina Militare: le Forze Armate ce l’hanno tolta ma senza le Forze Armate difficilmente i destini di Cris avrebbero incrociato quelli della nostra città.

Erano invece impreviste le assenze di Angela e di Simona Mereu. All’ultimo momento coach Marcello si vede così costretto a lanciare nella mischia la quindicenne Giulia Basile. Non è l’esordio assoluto in B2: la creatura aveva giocato 4 scambi con la Leonessa Altamura e 5 scambi con l’AS Benevento (mentre Leo jastemàva il ghiaccio in panchina); è però la prima partita da titolare.

Anche il tecnico ospite non dispone di una panchina lunghissima; in compenso è completo il modello CAMP3 (ci sono finanche Vantaggiato ed Evangelisti).

Non ho mai capito perché alcune squadre portano i nomi di chi sicuramente non sarà presente; giusto pe’ complicà ‘a vita all’ segnapùnd’…

Formazioni.

Il Taranto scende sul parquet con Alessandra Certa in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Gisela Scialacomo e Simona Leone laterali, Silvia Renna e Giulia Basile centrali, Ivana Gallo Ingrao libero.

In panchina con Marcello Presta la sola Priscilla Pisani.

Volley Altamura: Simona Ancora in palleggio, Sara Giogli opposto, Roberta Licata e Ilenia Di Blasi laterali, Ana Branco e Debora Zicari centrali, Anna Simonetti libero.

In panchina con il tecnico Carlo Festa la sola Margherita Ferrulli.

Primo set

Il Maria Pia è sempre più vuoto, almeno finché non sopraggiungono i rinforzi della Tempesta. Katia non ‘ngi ha v’nùte mangh’ stavota.

Prima che il silenzio venga squarciato dalle trombette, si sente nitidamente la frase pronunciata da un’atleta del Taranto: “Non disperiamo”…

‘Azz’, a questo punto stiamo…?!

All’inizio fa tutto la Volley Altamura: due muri, un attacco ed anche due punti nostri (errori in battuta).

Il primo punto “costruito” del Taranto è un muro di Giulietta, proprio lei, che in questo modo rompe subito il ghiaccio e può affrontare la partita con la giusta sicurezza (3-5).

Purtroppo, però, siamo troppo precipitosi in attacco e pur interpretando bene la gara sul piano tattico, concediamo vantaggio alle ospiti (9-15).

Molto positiva Debora Zicari: quarto punto personale e massimo distacco per le murgesi (11-18).

Gisela mette a terra tre palloni, ma Branco mantiene le distanze (14-21).

Il time-out chiamato da Marcello è proficuo: muriamo per due volte gli attacchi ospiti e contrattacchiamo con Simona, poi Silvia mette giù una ricezione lunga della Volley Altamura su servizio di Pocahontas (18-21).

Attacco Di Blasi e muro di Branco (18-23), ma c’è un’altra fiammata tarantina con Silvia e Silvietta (quest’ultima direttamente in battuta): 21-23.

E’ un’illusione: Di Blasi mura una nostra fast e Licata, una delle rare giocatrici che disdegnano le ginocchiere, schiaccia a terra il pallone che vale il primo set (21-25).

Secondo set

Anche nel secondo parziale concediamo alle ospiti un vantaggio iniziale che – col senno di poi – si rivelerà fatale (4-8).

Non stiamo giocando male, in verità: c’è qualche cazzatina, come la ribattuta su un’altra ricezione ospite lunga vanificata da un’invasione, ma riceviamo discretamente e costruiamo buone azioni. Purtroppo è la difesa della Volley Altamura ad impossessarsi di molti palloni e quando giochi bene, attacchi e non fai punto, si insinua una sensazione di impotenza.

Le ospiti sbagliano quattro servizi, ma Licata e Di Blasi martellano incessantemente dalle bande (6-12).

Dopo un ace di Gisela, la nostra Leo mette a terra quattro palloni quasi consecutivi. Il pareggio sembra vicino (12-14).

Grande Silvia (fast e muro), grande salvataggio di Ivana e grande attacco di Gisela: meno uno (15-16)!

Di Blasi allunga con una bella diagonale ed un mani-soffitto, ma le nostre ragazze continuano crederci e tanta generosità viene premiata: splendido attacco di Silvietta nell’angolino del posto uno e secondo ace di Gisela: 20-20!

Dopo una doppietta di Licata (20-22), è un muro di Silvia a rappresentare – finalmente – la prima situazione di vantaggio per il Taranto (23-22).

A questo punto, si ripete un copione già visto: nei momenti topici dei set, le biancoblu scarseggiano di cattiveria e non riescono a chiudere il parziale a proprio beneficio. Zicari conclude uno scambio intenso e lunghissimo, poi spediamo sulla rete un pallone alquanto delicato e nuovamente Zicari mette a terra il primo tempo del 23-25.

Terzo set

Volti cupi nella panchina jonica durante l’intervallo.

Ma nessuno ha voglia di arrendersi. Questa volta è il Taranto a portarsi in vantaggio grazie ad una Silvia sempre superlativa (muro, fast ed ace): 7-6.

Nonostante il buon approccio con il parziale, però, si rileva un crollo che sembra psicologico prima ancora che tecnico. Dall’altra parte della rete Zicari e Licata sono le protagoniste di un pesantissimo break di 1-11.

Adesso soffre anche la nostra ricezione, finora piuttosto positiva, ma è soprattutto la Volley Altamura a giocare una partita perfetta.

Subentra anche un po’ di nervosismo quando un lungolinea di Di Blasi viene giudicato dentro. A me, onestamente, era sembrato fuori ma eravamo già sull’8-15 e non sarebbe stato certamente questo episodio a cambiare i destini della partita. Lo stesso Alfredo-della-Tempesta appare piuttosto remissivo stasera.

E’ Ivana a protestare più vivacemente e ad essere sanzionata dal cartellino giallo (8-17).

Durante il time-out, Michele-re-della-curva fa effettuare il riscaldamento alla nipotina di 12 anni.

Ma il Taranto sa riprendersi senza ulteriori innesti: lottiamo punto a punto, replicando in tal modo agli attacchi di Branco.

Sul 14-23 otteniamo un mini-break da 3 grazie a Gisela, che supera anche questa sera i 4 punti a set, e al secondo muro-punto di Giulia, che non fa rimpiangere chi è assente.

Gisela va ancora a segno, annullando la prima palla-set delle murgesi, ma la firma in calce alla partita è di Sara Giogli, a cui basta appoggiare sapientemente il pallone in una zona incustodita del campo (18-25).

Le dirette concorrenti restano ferme (nonostante un’ottima prova dell’Acquaviva che costringe per due volte ai vantaggi l’Azzurra in una partita che dev’essere stata particolarmente emozionante).

E’ dunque proprio la Volley Altamura a trarre grandi benefici da questa giornata, scalzando il Taranto dall’ultimo posto utile per la salvezza.

Mancano ancora cinque giornate; il campionato resta aperto sia al vertice che in coda e ci sarà da lottare fino alla fine. Non è detta l’ultima parola.

‘A fava e ‘u scuèrcele

SILVIA: Nonostante la sconfitta per 0-3 ci sono molte candidate al ruolo di fava e poche al ruolo di scuèrcele. Come fava vedrei bene Paolo per il suo negozio ed i suoi pasticcini, Alfredo per la sportività con cui ha invitato le avversarie ad associarsi ad un nostro momento di festa (chiaramente non legato alla pallavolo), Giulia per il buon esordio da titolare, Leo per la consueta combattività, Gisela per la consueta dignità da fuoriclasse indiscussa, Gabriella per le calzature alla Joss Stone. Difficile scegliere: a me è piaciuta molto la partita di Silvia, per tecnica e carattere. Non è una novità.

TROMBETTA: Come scuèrcele ci sarebbero la torta di Paolo (non all’altezza dei pasticcini) o la mamma di Giulia, ca s’ha sorbìte tanta trasferte in cui la figlia faceva semplice atto di presenza e poi arriva tardi proprio nel giorno dell’esordio in B2 dal primo minuto. Mi autonomino non tanto per l’ulteriore ampliamento della panza a botte di pasticcini quanto per l’errata previsione (rivolta ad una giocatrice che non risulterà particolarmente brillante) prima del fischio d’inizio: “Sento che oggi sarà la tua partita, sento che oggi scriverai la storia di questa società…”

Tabellino: TARANTO-V.Altamura 0-3 (21-25, 23-25, 18-25)

Taranto: Mastandrea 4, Scialacomo 13, Pisani NE, Basile 3, Renna 13, Certa 0, Leone 6, Gallo Ingrao (L) – All. Presta.

Aces 4, errori in battuta 7, muri-punto 7.

V.Altamura: Spinelli NE, Ferrulli NE, Zicari 11, Branco 9, Giogli 6, Ancora 1, Di Blasi 12, Licata 16, Simonetti (L) – All. Festa.

Aces 4, errori in battuta 10, muri-punto 7.

Arbitri: Luca Garzia (LE) e Dario Murra (BR).

Durata set: 22’, 26’, 23’ – Durata totale dell’incontro: 1.17’.

Altri risultati: AS Benevento-Sarno 0-3, San Pietro Vernotico-Accademia BN 3-0, Centro Ester NA-Oria 3-0, Acquaviva delle Fonti-Azzurra Molfetta 1-3, Leonessa Altamura-Battipaglia 0-3, Salerno-Arzano 0-3, ASCI Potenza-Livi Potenza 3-1.

Classifica: Sarno 61; San Pietro Vernotico 60; Centro Ester NA 58; Azzurra Molfetta 57; Battipaglia 55; Arzano 54; AS Benevento 40; Livi Potenza 38; ASCI Potenza 32; Accademia BN 28; V.Altamura 25; TARANTO e Oria 24; Leonessa Altamura 23; Acquaviva delle Fonti 21; Salerno -3.

Verdetti matematici: l’AS Benevento è la prima squadra senza più obiettivi: nella stessa giornata è matematicamente fuori sia dalla prospettiva B1 che da quella C. Idem (in pratica) per la Livi Potenza. Con questo finiscono i verdetti banali e adesso restano soltanto gli obiettivi veri.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Salerno 1.600,00; Leonessa Altamura 400,00; Azzurra Molfetta 310,00; ASCI Potenza 255,00; Oria 200,00; V.Altamura e Sarno e Accademia BN 120,00; Acquaviva delle Fonti 40,00; tutte le altre 0,00.

Turno tranquillo.

Prossimo turno: Arzano-Taranto, nella notte tra sabato 10 aprile e domenica 11 aprile 2010, II Circolo Didattico, piazza dei Martiri.


TARANTO-LEONESSA ALTAMURA 3-1

24 gennaio 2010

Sabato 23 gennaio 2010 – ore 19.00

Taranto e Leonessa Altamura sono divise in classifica da un solo punto (Leonessa 19, Taranto 18) ed è proprio quel punto che separa la zona salvezza dalla retrocessione. Anche se siamo soltanto alla 2^ giornata di ritorno, questa partita vale oro.

Le nostre ospiti, come abbiamo visto, sono la squadra più giovane del girone: età media 17 anni. Sotto certi aspetti, dunque, è l’unica “squadra minorenne”.

Minorenni pregiate, però. Non dico che è una specie di Club Puglia, ma sicuramente si tratta di ragazzine che sanno farsi valere.

Proprio ad Altamura avrebbe visto la luce la prima nata del 2010 su tutto il territorio nazionale (registrata alle ore 0.01 del 1^ gennaio).

Mi immagino le scene negli ospedali la notte di San Silvestro: medici e infermieri schierati attorno alle partorienti come se fosse un pit-stop di Formula Uno.

“Dottore, aiuto, sta uscendo!”

“Signora, attenda. Altri otto minuti ed è mezzanotte! Così è la prima ed usciamo tutti sul giornale…”

“Ma sta nascendo adesso!!!”

“Resista, signora!”

E poi alla mezzanotte tutti sulla signora per farla partorire in modo da vincere la speciale classifica.

Non sappiamo se sia successo così anche ad Altamura; fatto sta che il primato nazionale è della piccola Giada.

Presumo che solo per problemi burocratici legati al tesseramento non sia stato possibile far giocare Giada nella Leonessa Altamura questo 23 gennaio…

Nel Taranto una bella sorpresa: è tornata Gisela.

Non può giocare; è in panchina soltanto per fare terrorismo psicologico sulle avversarie e per sfoggiare una bella sciarpa celeste. Ma siamo sulla buona strada.

Anche questa settimana Cristiana fa la pendolare del volley.

Formazioni.

Coach Marcello Presta schiera Alessandra Certa in regia, Silvia Mastandrea opposto, Silvia Rena e Simona Leone di banda, Cristiana Zonca e Angela Stufano centrali, Ivana Gallo Ingrao libero.

In panchina: Gisela Scialacomo, Simona Mereu, Giulia Basile e Priscilla Pisani.

Il sestetto di coach Claudio Marchisio: Silvia Marchisio palleggiatrice, Donatella Toscano opposto, Anna Abrescia e Graziana Caputo laterali, Nunzia Ragone e Angela Facendola centrali, Angela Dibenedetto libero.

Sui ruoli, veramente, non ci metto la mano sul fuoco. Questa squadra ha un mansionario flessibile e i ruoli si scambiano nell’arco di una stessa partita. Di uno stesso set. Di uno stesso scambio. A seconda di dove va la palla, si decide…

A disposizione: Valeria Cianciotta, Giulia Passaseo, Mina Cucinelli e Giorgia Faraone.

Anche nell’Altamura, quindi, manca la migliore cecchina, Enza Ragone.

Primo set

Si parte con un tocco di seconda di Silvia Marchisio. E brava, ha fatto la sorpresa, così a freddo…

Il Taranto replica con una striscia di 5 punti nei quali si evidenziano le fast di Cristiana e i servizi di Silvietta (5-2).

Bene anche Leo con un lungolinea da incorniciare.

Al primo time-out tecnico avvertiamo che manca la sirena tradizionale. Ci si arrangia con un fischietto da caccia portato all’uopo da Tony Manero.

Se si giocasse alle 7.30 di mattina, si potrebbe sfruttare la sirena dell’Arsenale (pover’ a ci abbit’ addà…).

Dopo la pausa sull’ 8-6 c’è tanto Taranto e poco Altamura. Silvietta piazza anche le pipe, Angela non spreca alcun pallone che vaga sulla rete, Leo e Silvia fanno il resto.

A un certo punto si sente un pernacchione nella metà campo della Leonessa. Non è una pernacchia di sfottò, né una pernacchia del genere arma chimica; è una pernacchia del genere sbuffo, come a dire “uffa”.

Sul 16-10 il Taranto sbaglia 4 attacchi consecutivi, ma anche l’Altamura non scherza. E’ una brutta fase di gioco (otto errori-punto in dieci scambi).

Quando si riprende a fare sul serio, le biancoblu si assicurano il primo parziale con gli attacchi di Simona, Silvia ed Angela (25-19).

Secondo set

Doppietta di Nunzia Ragone, brava e prolifica come la gemella, ma poi si ripete il copione del primo set: Silvietta va in battuta e la ricezione murgese passa dei brutti minuti (incluso il mezzo minuto del time-out).

Riceve Ale, palleggia Cris e Leo taglia la difesa avversaria (5-2).

Non è questo il caso, ma anche oggi Simona si è distinta per delle realizzazioni impossibili e molto creative.

Ragone tiene l’Altamura a galla fino al 10-8, poi il parziale diventa quasi un monologo del Taranto, che alza sempre più spesso il proprio muro inaugurando la serie con Angela e proseguendola con Cristiana.

Altro ace di Silvietta: 18-10.

Altro secondo tocco di Marchisio (18-11).

Il direttore di gara, Stefano Chiriatti, chiama a sé l’addetta agli arbitri. E’ già la terza volta quest’anno che l’arbitro leccese dirige un incontro del Taranto.

L’arbitro lamenta il disturbo provocato dal flash della mia fotocamera. Se alcune foto di questo post sono scure e granulose, sapete con chi prendervela…

Un ulteriore muro di Silvia incrementa il vantaggio e sul 23-13 Marcello regala una soddisfazione a Giulia, che fa il suo esordio in serie B2. La gioia è condivisa perché in settimana arriveranno altri pasticcini.

Pocahontas raggiunge la posizione e poi qual è la prima cosa che fa in serie B2?

Si passa la mano sul fondo della scarpa. Pure lei!

Io non so se questo sia un gesto istintivo o naturale come respirare, nutrirsi, dormire. Non credo. Secondo me, è appreso. E quindi bisognerebbe avviare una campagna di sensibilizzazione nei settori giovanili di tutte le società pallavolistiche per troncare sul nascere questa brutta abitudine. E che schifo!

Oppure bisognerebbe inserirla tra le irregolarità sanzionabili con l’ammonizione e il punto contro.

A proposito, oggi si discute (e si protesta) molto delle invasioni, ma ho l’impressione che parte del pubblico non conosca le novità: è vietato toccare il nastro, ma il resto della rete può essere usato anche come filo interdentale (a condizione di non interferire con il gioco). Ho un po’ semplificato, ma credo che in conclusione molte proteste fossero fuori luogo.

Fra l’altro ieri, proprio qui al Maria Pia, il giudice Gherardo Colombo, epico protagonista di quella meravigliosa primavera di legalità che è stata Mani Pulite, aveva presentato agli studenti il libro Sulle regole. Chissà se anche lui si è soffermato sull’argomento delle invasioni.

L’ultimo punto del secondo set è di Silvia Renna (25-15).

Peccato che Giulia non abbia fatto in tempo ad arrivare in zona di battuta; credo che ci avrebbe regalato soddisfazioni (oltre a quelle dei pasticcini).

Terzo set

Entrambe le squadre servono bene; entrambe ricevono in modo un po’ approssimativo.

Nel terzo set cresce la difesa della Leonessa e si assesta sui livelli a cui le murgesi sono abituate. Inoltre si alza il muro e Graziana Caputo entra prepotentemente in partita.

Si lotta punto a punto e il Taranto appare un po’ stanco.

Per fortuna c’è Angela che ci porta avanti con un muro ed un ace (14-12).

Show di Nunzia Ragone, protagonista di un break da 5 punti, e la Leonessa ribalta la situazione (15-17).

Altro bel lungolinea di Simona (16-17).

Inizia una fase molto intesa e combattuta della partita. Sembra l’A1 maschile: chi riceve fa sempre punto e si arriva così al 20-20.

L’alternanza si rompe con un primo tempo dell’ottima Facendola, un ace di Caputo ed una diagonale stretta di Abrescia (20-23).

Primo tempo di Angela; poi coach Marchisio osserva la figlia andare a segno e gioca la carta Cianciotta, inviata a servire la palla-set. La battuta della new entry è efficace e Taranto attacca male (21-25).

I giochi si riaprono.

Quarto set

Muro Marchisio, invasione jonica ed ace Facendola.

Sullo 0-3 Taranto vive il momento di massima sofferenza. Soffrono anche coloro che ricordano l’esito della partita d’andata (da 0-2 a 3-2 per la Leonessa).

A scacciare i fantasmi provvede la nostra fantastica centralona Cristiana.

Su servizio della solita impeccabile Silvietta, il sottotenente firma cinque degli otto punti che portano il Taranto sull’8-3. Due muri inclusi.

Un ulteriore muro vale il 9-4, ma la foto è venuta una cacata per colpa dell’arbitro.

E’ un guizzo che alla fine risulterà determinante, ma l’Altamura non si arrende ed offre filo da torcere fino al termine.

Ragone mura un secondo tocco di Ale e poi molte nostre imprecisioni in attacco contribuiscono al pericoloso avvicinamento delle ospiti (17-16).

Con la sensazione (e la tensione) di giocarsi un pezzettino di salvezza le due squadre lottano punto a punto.

Leo piazza una diagonale strettissima e Cris si toglie lo sfizio di fermare, finalmente, i secondi tocchi delle palleggiatrici murgesi.

Intanto Marchisio ha riproposto la carta Cianciotta, salvo poi reintrodurre la Facendola per il giro in prima linea.

Caputo sigla il 21-20.

Che stress. Che sofferenza.

Bomba di Renna, blocco di Silvietta su una ricezione lunga delle ospiti ed attacco fuori della Leonessa (24-20).

Sembra fatta, ma un errore in battuta nei momenti salienti non può mancare…

Se qualcuno potesse penetrare nella mente di Marcello credo che leggerebbe una sfilza di parolacce finché la Leonessa nostra, Simona, non schiaccia la palla che vale tre punti d’oro (25-21).

Abbiamo interrotto la serie negativa che durava ormai dal 28 novembre scorso. Quasi due mesi con molti apprezzamenti, ma senza vittorie e con un solo punto. Oggi bisognava fare punti, anche senza apprezzamenti, e l’obiettivo è stato centrato. Con apprezzamenti, comunque.

E la classifica respira visto che ci rimettiamo alle spalle l’Accademia e la stessa Leonessa.

‘A fava e ‘u scuèrcele

SILVIETTA: Molte fave questa sera. La scelta ricade su Silvietta un po’ come valutazione dell’intero campionato, che sta disputando ad ottimi livelli, un po’ per quello che ha fatto vedere oggi: sempre in partita, 16 punti ben distribuiti nei parziali e ben 5 servizi vincenti. Sempre così!

MARIKA: E’ pronta ‘sta maremma-maiala di intervista???

Tabellino: TARANTO-Leonessa Altamura 3-1 (25-19, 25-15, 21-25, 25-21)

Taranto: Zonca 15, Mastandrea 16, Scialacomo NE, Basile 0, Renna 14, Stufano 8, Certa 0, Mereu NE, Pisani NE, Leone 13, Gallo Ingrao (L) – All. Presta.

Aces 8, errori in battuta 5, muri-punto 7.

Leonessa Altamura: Abrescia 3, Toscano 10, Facendola 6, Cianciotta 0, N.Ragone 17, Passaseo NE, Caputo 9, Marchisio 7, Cucinelli NE, Faraone NE, Dibenedetto (L) – All. Marchisio.

Aces 5, errori in battuta 5, muri-punto 8.

Arbitri: Stefano Chiriatti (LE) e Vincenzo Gratis (LE).

Durata set: 23’, 22’, 23’, 23’ – Durata totale dell’incontro: 1.40’.

Altri risultati: Accademia BN-Sarno 1-3, San Pietro Vernotico-Centro Ester 3-0, Azzurra Molfetta-Livi Potenza 3-2, Arzano-Oria 3-0, V.Altamura-Battipaglia 0-3, Salerno-AS Benevento 0-3, ASCI Potenza-Acquaviva delle Fonti 3-0.

Classifica: Sarno 42; San Pietro Vernotico 39; Centro Ester Napoli 38; Azzurra Molfetta e Arzano 36; Battipaglia 35; AS Benevento 34; Livi Potenza 24; ASCI Potenza 23; TARANTO 21; Leonessa Altamura e Accademia BN 19; Oria 17; Acquaviva delle Fonti 14; V.Altamura 11; Salerno 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Leonessa Altamura 400,00; Oria 200,00; Sarno 120,00; Salerno 100,00; Molfetta 80,00; ASCI Potenza 50,00; Accademia BN e Acquaviva delle Fonti 40,00; tutte le altre 0,00.

Entra in classifica anche il Sarno: 120 euri perché il pubblico sostenitore, in seguito ad una decisione arbitrale, lanciava oggetti in campo e rivolgeva altresì, durante la gara, offese e minacce alla coppia arbitrale.

Poi c’è un richiamo, esente da sanzioni, al Centro Ester: seggiolone arbitrale inadeguato. Simona Leone ha avuto giustizia…

Prossimo turno: Taranto-ASCI Potenza, sabato 6 febbraio 2010, ore 19.00, Istituto Maria Pia, via Galilei.

NOTE:

La foto della neonata di Altamura è tratta dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 2 gennaio 2010, pag. 7.


LA PALLAVOLO TARANTO SECONDA AL TORNEO DI TURI

6 gennaio 2010

Seconda.

Cioè penultima.

Ma anche seconda.

Insomma, interpretiamo il risultato come vogliamo; sta di fatto che la Pallavolo Taranto ha partecipato al triangolare Acqua Amata Volley Cup 2010 a Turi, superando la Leonessa Altamura nella prima partita e perdendo con il Turi nella seconda. La formazione di casa si è quindi aggiudicata il trofeo.

Andiamo con ordine.

Potrebbe essere una domenica libera nel periodo natalizio, ma alla fine la passione sportiva prevale su tutto e le giocatrici sono ben liete di sfruttare la lunga pausa natalizia per partecipare al torneo di Turi sfidando i rigori dell’inverno.

Ancora una volta non riusciamo a conciliare pallavolo e turismo. Non visitiamo il carcere che fu di Gramsci, Pertini e Scamarcio (Piero, non Riccardo…), non visitiamo il museo della pallavolo pugliese istituito nella casa natale di Vincenzo Di Pinto e non assaggiamo le polpette fritte con le uova della signora Lauretta.

Perdendoci nella città delle mitiche ciliegie Ferrovia attraversiamo un quartiere caratterizzato da ville particolarmente eleganti e fantastichiamo che tra queste possa esserci la dimora del Mago.

Quello che non sfugge all’occhio vigile dei trasfertisti è il bar, verso cui abbiamo solitamente un fiuto particolare. La pasticceria caffetteria Il Bacio merita un test dopo aver scaricato le giocatrici in palestra, un test superato brillantemente e rafforzato dal gradimento che questo locale sembra riscuotere anche tra le atlete della formazione di casa, che sono praticamente tutte lì.

Eccoci, quindi, nella palestra del Pertini, ultimo presidio in cemento prima dell’aperta campagna.

Il torneo prevede partite al meglio dei tre set.

TARANTO-LEONESSA ALTAMURA 2-1

La prima partita impegna le nostre ragazze contro la Leonessa del gigante Enza Ragone (in realtà – mi spiegherà una dirigente – la sua imponente statura di 1,93 è un errore dell’Annuario). Fra l’altro, se la vista non mi ha inganna, Enza non è nel sestetto titolare.

Il Taranto schiera una formazione che potrei definire “sperimentale”, anche se di solito le sperimentazioni sono prove che gli allenatori compiono intenzionalmente. Nel nostro caso, la situazione delle indisponibilità per infortuni e altri problemi è tale da poter concludere che stiamo nella cacca fino al collo e non abbiamo altre scelte a disposizione.

Detto così, però, suona brutto.

E suona anche ingeneroso verso un sestetto che disputerà una partita certamente non perfetta sul piano tecnico ma indubbiamente molto coriacea e per certi versi sorprendente.

Alessandra è in palleggio, Silvia è opposto, Silvietta e – clamoroso! – Simona Leone sono in posto quattro, Cristiana è al centro, Simona Mereu è libero. L’altra centrale è Giulia Basile, 15 anni, esordiente assoluta in una partita ufficiale.

La Leonessa Altamura conferma le caratteristiche che l’hanno portata al titolo virtuale di rivelazione del campionato, anche in considerazione dell’età media verdissima del roster (17 anni esatti). Grande compattezza, grande equilibrio e grande difesa.

Il primo set è loro: 20-25. Noi ci consoliamo con il primo muro-punto di Giulietta.

A proposito di Leonesse, cresce nel secondo e nel terzo set il rendimento della nostra Simona. Dopo l’ace della prima frazione (primo punto dopo anni da libero), Leo disputa una partita strepitosa. A parte gli attacchi che vanno nel segno, resto ammirato dal bello stile con cui salta e colpisce.

Quest’anno ha fatto il libero, la palleggiatrice e la schiacciatrice (a Benevento ha anche sostituito una centrale nel giro in seconda linea…); ora ho capito cosa vuol dire la parola “universale”.

Il secondo set è in equilibrio fino all’11-11.

A questo punto va a servire Giulia. La creatura non commette un errore e piazza la bellezza di otto servizi consecutivi, creando peraltro qualche problema alla ricezione murgese.

Désirée, Silvietta, Giulia… Tutte cresciute nella Palafiom, tutte bravissime in battuta. Io non so quali tecniche di allenamento o quale pozione magica utilizzi coach Marcello con le Under, ma qualche segreto sui servizi ci dev’essere. Silvietta vanta il più alto numero di aces stagionali nella squadra (19) ed anche il miglior rapporto tra servizi vincenti e sbagliati (19/8) e Giulia, qui a Turi, sta piazzando servizi a ripetizione con una traiettoria che ricorda quelle dei cartoni animati.

Alla giovanissima centrale esordiente, a fine partita, giungeranno i complimenti e le parole di elogio di Silvia Renna: “In allenamento non ne mette in campo una…”

E nel terzo set ne vedremo delle belle.

Nonostante gli attacchi di Dinamite-Caputo, il Taranto si aggiudica il secondo set sul filo di lana, grazie ad una Silvietta particolarmente prolifica (25-23).

Mentre un giornalista ingaggia un personale litigio con la catena divisoria del terreno di gioco, si disputa un altro set tirato e spettacolare.

Punto di Silvietta: 24-24.

Va in battuta Giulia.

Grande Cris, che probabilmente gioca con uno stato d’animo particolare, e grazie ad un suo primo tempo si arriva al primo match-point (25-24).

Sugli spalti sussurriamo l’auspicio di un bel servizio vincente e Giulia non ci delude: ace e punto decisivo per la vittoria finale (26-24)!

E’ vero, non ha attaccato, ma due muri, tre battute vincenti e sostanzialmente nessun errore all’esordio non sono male.

Non so se attenuare i meriti cu’ no’ sia ca mo s’ monta ‘a capa oppure se esaltarli a dismisura così la mettiamo subito sul mercato, la cediamo alla Foppapedretti e con il ricavato appianiamo i debiti…

Diciamo le cose come stanno, va’: la piccina è stata proprio brava.

Ora bisogna perfezionare due adempimenti: onorare la tradizione dei pasticcini e attribuirle un soprannome.

Alla tradizione provvede la signora Basile, che già nel corso della partita Turi-Altamura distribuisce fette di dolce alla crema e al cioccolato.

Per il soprannome dovremmo pensarci.

Alta, magra, capelli neri, piuttosto scura… Visto che si è parlato di cartoni animati, a me ricorda vagamente Pocahontas.

TURI-LEONESSA ALTAMURA 2-0

Adesso è il turno di Turi-Leonessa Altamura.

Gli organizzatori presentano al microfono il torneo ringraziando lo sponsor. E fatemi capire: la partita ca amma sciucàte apprìma ce cos’era…?! ‘N’introduzione? ‘Nu spettàchele d’ circh’ equestre…?

C’è una spiegazione. Il pubblico locale è comprensibilmente attirato dalle proprie beniamine ed è quindi soltanto adesso che il Pertini si è riempito, in effetti.

Una nostra dirigente ha un forte mal di denti che si estende alla mandibola destra.

Chissà se anche in questi casi funziona l’applicazione del ghiaccio – mi chiedo. La dirigente, di cui per discrezione non faccio il nome, potrebbe usare lo stesso ghiaccio che colloca sul sedile dell’auto per curare un’altra parte del corpo… L’importante è seguire un ordine cronologico hygienically correct: è meglio applicare il ghiaccio prima ai denti e poi alla chiappa piuttosto che il contrario…

Un problema al viso lo registra anche una giocatrice del Turi durante il riscaldamento. In pratica viene abbattuta da una pallonata.

Mentre è a terra, alcune compagne si sincerano delle sue condizioni; un’altra, invece, le tira ulteriori pallonate sulle gambe. Questa sì che è solidarietà…

La palestra piuttosto buia non si presta alle fotografie. E’ peggio del Maria Pia. Perché in realtà è un po’ più illuminata del Maria Pia.

Mi spiego meglio: il Maria Pia è rigorosamente buio e pertanto le foto si possono scattare soltanto con il flash e così vengono bene. Più o meno bene.

Il Pertini, invece, è piuttosto buio, ma non troppo: lo è abbastanza perché le foto senza flash vengano scure; non lo è  abbastanza perché le foto con il flash non vengano mosse.

Spostandomi in cerca di soluzioni, mi imbatto sia nella curva sud che nella curva nord.

Nel primo caso incontro sostenitori desiderosi di una foto ricordo e prontamente accontentati. Tutti piuttosto alti. Chissà che non siano gli attuali compagni di squadra dell’indimenticato Marcello Bruno, altra colonna della Magna Grecia di Vincenzino Di Pinto.

Generazione di fenomeni (locali) protagonisti di mille battaglie, promozioni entusiasmanti, salvezze grintose; Taranto non dimentica.

Oltre alla fotografia, sarei tentato di pubblicare anche una parte del discorso che ho involontariamente intercettato e che aveva ad oggetto una persona definita con una parola che inizia con la zeta e finisce con “ona”. Nulla a che vedere con le squadre in campo, comunque; era un discorso extrasportivo.

In curva nord, invece, ci sono tifose particolarmente appassionate e ricche di fiato. Urlano incitamenti e addirittura suggeriscono anche le sostituzioni. Vogliono che entri Betty Pastore e fanno pervenire il messaggio a Pierfrancesco in panchina. Con molta discrezione.

Tuttavia la passione per il Turi, per quanto accesa, in occasione della partita finale sarà posta in secondo piano rispetto ad altre esigenze un po’ più materiali: le tifose vorranno cenare ed auspicheranno una rapida conclusione della partita.

Anche Turi-Altamura è un incontro gradevolissimo. La Leonessa parte bene (8-12), ma una Fonsdituri incontenibile opera il sorpasso. L’anno scorso non mi pare che questa ragazza giocasse molto e forse occupava anche un altro ruolo; l’Annarita che vedo stasera è letteralmente sensazionale. Come si matura in fretta a quell’età.

Sarà premiata, meritatamente, come la miglior giocatrice del torneo.

Turi vince il primo set 25-22.

Nel secondo dilaga. Bene anche la centrale Laforgia e la regia dell’ottima Sanitate, che compie un miracolo difensivo e permette alla propria squadra di realizzare il punto del 25-13 che chiude set e partita.

TARANTO-TURI 0-2

Taranto-Turi acquista così il valore di una finale: chi vince si aggiudica il trofeo.

Due giocatrici del Turi (una ha i capelli biondi) si riscaldano con un uno contro uno atipico, a colpi di testa. Luca Toni, in confronto, è un dilettante.

Nel frattempo devo espletare un bisogno fisiologico.

Erroneamente entro in quella che dovrebbe essere l’infermeria. Qui scorgo una targa affissa in onore di Mary Ricciardi:

“In questa stanza si è provveduto a fornire le prime cure alla spalla destra di Mary Ricciardi mentre la giocatrice stessa definiva in modi qui irripetibili la parte del corpo dolorante. L’atleta, incurante del malanno, giocava eroicamente con la sacra maglia dell’ASP Turi. La cittadinanza pose a imperitura memoria”.

Ci sono novità nel Taranto: il ruolo di libero è assegnato a Ivana.

Vengono anche riesumate le maglie blu, quelle della Coppa Italia per intenderci.

Silvietta e Leo martellano, ma Turi replica colpo su colpo. Ottima anche la prestazione di Ale e quando non arriva la nostra palleggiatrice è Giulia a servire qualche assist a Silvia.

Tanto è ordinata la piccina quanto fa casino Ivana, che a un certo punto chiede a Cristiana di subentrare quando non è ancora il momento.

Il vantaggio di 8-4 viene rosicchiato dalle padrone di casa. Poi c’è il sorpasso con i soliti attacchi di Fonsdituri ed un sapiente pallonetto di Gassi.

Sul 20-24 viene assegnato e poi revocato un punto a Simona Leone, che esprime all’arbitro una disapprovazione con toni che mal si conciliano con quelli del partito dell’amore proposto dal presidente del Consiglio.

Le giocatrici baresi danno spettacolo anche nel secondo set e raggiungono un vantaggio di sette punti. Il gap è ridimensionato da un incredibile servizio di Cristiana con la palla che scende all’improvviso come se fosse telecomandata.

Muro di Giulia e siamo 18-19.

Agguantiamo anche il pareggio, a dimostrazione di una partita interpretata con intensità agonistica, ma poi c’è lo show finale del Turi: pallonetto Laforgia, muro Topputi e nostro attacco sull’asticella.

Vince Turi 21-25. Vince un Turi che ha espresso una pallavolo non solo efficace ma anche molto bella a vedersi.

Il Taranto sperimentale è stato caratterizzato da luci ed ombre. A parte l’esordio di Pocahontas, di cui abbiamo parlato diffusamente, le note positive riguardano la capacità di adattamento a ruoli inconsueti da parte delle nostre atlete.

Una mia vignetta del febbraio 2007, in cui si estraevano a sorte i ruoli delle giocatrici, forse si è rivelata profetica; ormai tutte possono fare tutto. E’ nata la squadra totalmente universale e Leo ne è il simbolo.

A tal proposito, il coach esprimerà un giudizio un po’ più disincantato, ma io preferisco gongolarmi nell’illusione di questo eclettismo esasperato alla massima potenza.

E’ il momento delle premiazioni.

Prima gli arbitri.

Poi il miglior libero, individuato nella turese Rosalia Guagnano.

Poi la miglior palleggiatrice del mondo e di tutti i tempi, individuata nella nostra Alessandra Certa.

Poi la miglior giocatrice, individuata in Annarita Fonsdituri.

E basta; poi si passa alle coppe per le squadre mentre le centrali e le attaccanti organizzano una manifestazione di protesta.


CURIOSITA’ DALL’ANNUARIO

3 gennaio 2010

E’ stato pubblicato l’Annuario della pallavolo 2010, utile strumento per tutti gli addetti ai lavori. Tanto addetto ai lavori io personalmente non mi sento; sarà per questo che l’Annuario stuzzica soprattutto curiosità statistiche del tipo: quali sono le giocatrici più alte? Quali sono quelle meno alte? E le più giovani? E le meno giovani?

Altro non si può dedurre.

In realtà, per le atlete viene indicato soltanto l’anno di nascita e quindi la classifica “anagrafica” sarà piuttosto sommaria. Magari è più interessante calcolare l’età media delle squadre.

Ecco, comunque, i risultati.

Le giocatrici più giovani (età al 31 dicembre 2009)

1 Giulia Ventre C Salerno 12
2 Marianna Ferrara S Salerno 13
Marianna Maggipinto L Centro Ester Napoli 13
4 Floriana Bonifacio L Salerno 14
5 Giulia Basile S TARANTO 15
Mina Cucinelli C Leonessa Altamura 15
Angela Faiella C AS Benevento 15
Angela Falendola C Leonessa Altamura 15
Giorgia Faraone L Leonessa Altamura 15
Simona Galiero S Centro Ester 15
Giulia Passaseo O Leonessa Altamura 15

Le giocatrici più esperte

1 Annamaria Orefice U Salerno 39
2 Vaska Radkova A ASCI Potenza 38
3 Teresa Agozzino S AS Benevento 37
4 Loredana Corvino S San Pietro Vernotico 36
Annamaria Totaro S Arzano 36
6 Barbara Guglielmi S Azzurra Molfetta 35
Roberta Licata S Volley Altamura 35
8 Mara Di Martile A Livi Potenza 34
Catia De Nicola C San Pietro Vernotico 34
Angela Stufano C TARANTO 34
Maria Rosaria Stufano U Salerno 34

Bisogna dire che le succitate giocatrici esperte formerebbero uno squadrone formidabile. Manca il libero, ma quello lo possiamo mettere noi; ne conosciamo uno molto competitivo che ha 33 anni…

L’età media delle squadre

1 Sarno 25,4
2 San Pietro Vernotico 24,8
3 Arzano 24,5
Livi Potenza 24,5
5 TARANTO 24,3
6 Acquaviva delle Fonti 24,2
7 Oria 24
8 Volley Altamura 23,8
9 AS Benevento 23,7
10 Azzurra Molfetta 23,1
11 ASCI Potenza 23
12 Battipaglia 22,2
13 Salerno 22
14 Centro Ester Napoli 21,2
15 Accademia Benevento 20
16 Leonessa Altamura 17

Le giocatrici più alte

1 Enza Ragone S Leonessa Altamura 1,93?!
2 Emanuela Morrone O Battipaglia 1,90
3 Catia De Nicola C San Pietro Vernotico 1,88
Anna Silvia Piscopo C AS Benevento 1,88
Maria Russo C Arzano 1,88
6 Marilena Fracchiolla O Azzurra Molfetta 1,87
Valentina Russo C Centro Ester Napoli 1,87
8 Maria Muriello O AS Benevento 1,86

Seguono numerose giocatrici alte 1,85.

Veramente qui mi permetto di nutrire alcune perplessità. Enza Ragone l’abbiamo vista bene nella partita contro il Taranto (ahinoi, ci ha fatto 23 punti) e non mi è sembrata un gigante. Non sul piano della statura. Temo, quindi, che ci sia stato un errore e che lo scettro della più alta del reame vada assegnato a Emanuela Morrone. Nel suo caso, 1,90 è decisamente credibile.

Le 10 giocatrici più diversamente sviluppate in senso verticale

1 Marianna Maggipinto L Centro Ester Napoli 1,54
2 Angela Dibenedetto L Leonessa Altamura 1,62
3 Giorgia Faraone L Leonessa Altamura 1,63
Margherita Ferrulli O Volley Altamura 1,63
Annalisa Perrone L San Pietro Vernotico 1,63
6 Manuela Caramuta L ASCI Potenza 1,64
Marianna Santangelo L ASCI Potenza 1,64

A questo punto subentrerebbe il Taranto, ma le giocatrici alte 1,65 nel girone G sono troppe per essere elencate.

Prendo atto che in tutto il girone G ci sono soltanto 7 giocatrici (su 201) meno alte di me…

Precisiamo, comunque, che la Maggipinto ha soltanto 13 anni.

La statura media per squadra

1 Arzano 1,780
San Pietro Vernotico 1,780
3 Acquaviva delle Fonti 1,770
4 Azzurra Molfetta 1,769
5 AS Benevento 1,766
6 Sarno 1,760
7 Battipaglia 1,759
8 TARANTO 1,752
9 Accademia Benevento 1,750
10 Centro Ester Napoli 1,747
11 Leonessa Altamura 1,746
12 Oria 1,733
13 ASCI Potenza 1,725
14 Livi Potenza 1,723
15 Salerno 1,719
16 Volley Altamura 1,716

Qualche altra curiosità. Precisiamo, però, che abbiamo considerato i ruoli effettivi e non quelli indicati. Il riferimento è al San Pietro Vernotico che deve aver inteso la L di libero come L di laterale; a leggere l’Annuario, le brindisine avrebbero una batteria di liberi sensazionale: Perrone, Valente, De Mitri, Corvino e Ristits…

Allora, i liberi più alti sono:

Annamaria Tateo (Oria, 1,75) e Francesca Caggiula (Centro Ester, 1,73).

La centrale meno alta:

Maria Laura Lamparelli (Accademia Benevento, 1,68).

L’alzatrice più alta:

Virginia Alfieri (Azzurra Molfetta, 1,82).

Vediamo adesso le età medie del girone divise per ruolo:

1 Schiacciatrici 24,1
2 Opposti 23,8
3 Alzatrici 22,9
4 Centrali 22,3
5 Liberi 20,6

E le stature medie per ruolo:

1 Centrali 1,779
2 Opposti 1,779
3 Schiacciatrici 1,766
4 Alzatrici 1,723
5 Liberi 1,669

Le centrali vincono per 0,2 millimetri di differenza.


V.ALTAMURA-TARANTO 3-0

23 novembre 2009

25 novembre – giornata internazionale contro la violenza sulle donne

“Violence against women has been hidden in a culture of silence. With this campaign we are breaking the silence and ensuring that women’s voices are heard. We need strong and sustained leadership to change norms and attitudes. It is time to end complicity and impunity.

We all have a role to play. Men and boys can make a tremendous contribution by using their power for positive change. Together with them, we will create a world where both girls and boys are raised in a culture of mutual respect, responsability and equal opportunity”.

Thoraya Ahmed Obaid


Domenica 22 novembre 2009 – ore 18.00

La partita, per varie ragioni, non ispira molta voglia di scherzare e il risultato finale deludente è soltanto uno dei fattori che non agevolano l’umorismo. Chi si attende il solito post può già chiudere la connessione.

Il Taranto è in difficoltà: Cristiana è stata precettata dalla patria, Katia si è infortunata e gli allenamenti settimanali sono risultati piuttosto problematici.

Ma anche sull’altro fronte i problemi in settimana non sono mancati e li conosciamo tutti. Le ragazze murgesi saranno particolarmente brave a concentrarsi sulla partita sfoderando una prestazione encomiabile sia sul piano tecnico che su quello caratteriale.

Coach Carlo Festa utilizza Simona Ancora in palleggio, Sara Giogli opposto, Carmen Vantaggiato e Roberta Licata laterali, Grazia Spinelli e Ana Branco Rocha centrali, Anna Simonetti libero.

In panchina: Margherita Ferrulli e Debora Zicari.

Il tecnico tarantino Marcello Presta schiera Alessandra Certa in palleggio, Gisela Scialacomo laterale, Ivana Gallo Ingrao e Silvia Mastandrea che si scambiano i ruoli di laterale e di opposto, Silvia Renna e Angela Stufano centrali, Simona Leone libero.

In panchina: Giulia Basile, Priscilla Pisani e Simona Mereu.

In tribuna una folta rappresentanza di tifosi jonici, per lo più genitori, che hanno sfidato la nebbia pur di sostenere le biancoblu. Il rammarico è rappresentato dalla chiusura domenicale dei panifici che ha impedito la degustazione della celebre focaccia locale, quella che ha fatto chiudere il McDonald’s per manifesta superiorità ispirando il film Focaccia blues.

Si registra il ritorno in pista di Tony Manero.

Primo set

La centrale Grazia Spinelli è la protagonista della fase iniziale dell’incontro: prima piazza un muro e poi un servizio vincente. Anche la nostra Silvia mura, ma negli altri fondamentali siamo in grosse difficoltà (8-4).

Poi è Ana Branco Rocha (Aninha, diciamo, attenendoci alla scritta riportata sulla schiena) ad ergersi quale padrona assoluta del centro rete.

Sul 12-7 si blocca Carmen Vantaggiato, ex-schiacchiatrice del Sala Consilina. E’ piegata e si tocca il ginocchio. Viene accompagnata in panchina e non sarà più in grado di rientrare in partita. Ovviamente l’auspicio è che non si tratti di nulla di grave.

Al suo posto entra Debora Zicari, ma la musica sul parquet non cambia. Il Taranto ricorda quello del primo set di Benevento (evanescente e distratto), mentre Grazia Spinelli incrementa il proprio bottino personale di punti assestandosi a quota 6 in questo parziale.

L’arbitro Valeria Montagna blocca il gioco per un secondo incidente, occorso questa volta ad una giocatrice del Taranto, Silvia Renna. La centrale si tocca il volto. Cos’è stato? Una pallonata? Una gomitata? Un moscerino nell’occhio? Un tentativo di strangolamento? Nulla di tutto questo, per fortuna; dopo qualche istante Silvia può riprendere a giocare.

Gli ultimi due punti per le padrone di casa sono firmati da Roberta Licata, anche lei in ottima forma (25-17).

Secondo set

E’ un Taranto più reattivo quello che affronta il secondo set anche se bisogna rilevare che molti punti ospiti sono frutto di errori delle murgesi, particolarmente imprecise in battuta (6-10). Quando, però, i servizi superano la rete, la nostra ricezione continua ad essere in affanno.

Chi non sbaglia praticamente nulla è il libero della squadra locale, Anna Simonetti: perfetta.

Nonostante il vantaggio, fatichiamo a mettere il pallone a terra: merito dell’eccellente difesa biancorossa ma anche di attacchi che risultano piuttosto spuntati rispetto a quanto siamo abituati a vedere.

Angelo Soranno fa troppo casino in panchina e per due volte il secondo arbitro è costretto a riprenderlo. Ha fatto bene; sono solidale con l’arbitro.

In qualche modo riusciamo a mantenere il vantaggio di quattro punti fino al 14-18; poi le baresi recuperano e si portano ad una sola lunghezza (17-18).

Sale l’ansia, ma Silvietta e compagne ribattono a tutti i colpi delle avversarie. L’equilibrio del set dovrebbe essere un indice di spettacolo, ma non sono queste le sensazioni che proviamo fuori dal rettangolo di gioco: ci sentiamo come dal dentista quando non vediamo l’ora che l’intervento finisca.

Sul 20-21 Marcello rafforza la difesa introducendo Simona Mereu, ma tra le murgesi è scoccata l’ora di Sara Giogli. La ragazza salernitana mette a terra tre palloni d’oro, incluso un bel lungolinea; un ace di Spinelli ed un primo tempo di Aninha fanno il resto (25-24)

Ultimo scambio: Simonetti compie un salvataggio spettacolare su un attacco di Silvia e poi concede il bis su una conclusione di Silvietta; la palla giunge a Licata che anche questa volta non fallisce il tiro decisivo (26-24).

Terzo set

La svolta non arriva. Ci sono segnali di risveglio da parte di Gisela (3-4), ma Licata, Zicari e Giogli continuano a perforare muro e difesa del Taranto (9-5). Sara Giogli si conferma uno degli opposti più efficaci del campionato e sul 16-9 abbiamo la sensazione che questa serata sia tristemente segnata.

Invece, sul 18-10, il Taranto infila un break di sei punti. Fast lungolinea di Silvia, muro di Ale ed ulteriori tre muri consecutivi della stella di Trepuzzi, seguiti da un errore-punto delle padrone di casa (18-16).

Silvia Renna sarà la miglior realizzatrice del Taranto con 14 palloni messi a terra (ben 7 a muro).

La squadra murgese sfrutta la serata di grazia di Giogli (20-16), ma poi commette tre errori consecutivi permettendo così a Ivana di raggiungere un pareggio che pochi minuti prima sembrava una chimera (20-20).

Ma forse sarebbe stato meglio continuare ad affondare; questo sussulto, questa speranza riaccesa e poi subito stutàta non fa altro che rinnovare la sofferenza generando un’ulteriore delusione.

Sul 21-21, infatti, il Taranto si blocca fatalmente; Licata realizza il suo diciassettesimo punto personale e Aninha chiude l’incontro con un sintomatico servizio vincente (25-21).

Per il Taranto è probabilmente la peggiore prestazione stagionale; è la prima volta quest’anno che torniamo da una trasferta senza aver conquistato neanche un set.

E’ anche la prima partita saltata da Cristiana in due anni di militanza tarantina e non è un’assenza da poco dato il rendimento costantemente elevato della nostra centralona. Però il muro stasera è andato bene ed abbiamo peccato in difesa, in ricezione e dalle bande, tutte fasi di gioco nelle quali Cristiana non è determinante; dunque la sua precettazione per la patria non è affatto una scusante.

Capaci di tutto, nel bene e nel male, avevamo scritto l’altra volta. Beh, questa volta è stata nel male.

La serata negativa, ovviamente, non ci fa dimenticare alcune imprese compiute nel corso della stagione, come la vittoria a Potenza e quella a Benevento. Abbiamo i mezzi per risollevarci, ma probabilmente adesso faremmo bene a guardarci soprattutto alle spalle.

‘A fava e ‘u scuèrcele

GLI ARBITRI: La fava del Taranto dovrebbe essere Silvia Renna (14 punti, compresi 7 muri), ma una volta tanto rendiamo merito ai direttori di gara, il cui livello è generalmente molto buono anche quest’anno. Questa sera sono stati perfetti: neanche una contestazione e persino i complimenti finali al primo arbitro, Valeria Montagna, da parte della squadra che ha perso 3-0. Le decisioni in tutte le circostanze dubbie sono apparse corrette, le interruzioni in occasione degli infortuni sono state tempestive e la gestione della partita è risultata autorevole e allo stesso tempo serena. In un volley privo di certezze economiche, morali, etiche, ecc., ci sono ancora dei punti fermi.

ANGELO: Comportamento discolo che ha indotto il signor Argese a richiamarlo per ben due volte. Al prossimo atto di indisciplina sarà costretto a mettersi col banco vicino alla cattedra in modo da essere costantemente sotto controllo. A questo punto dovremmo affittare il signor Argese anche per i tragitti in automobile, quando il vice-coach dà il peggio di sé strombazzando ed uscendo al casello sbagliato…

Tabellino: Volley Altamura-TARANTO 3-0 (25-17, 26-24, 25-21)

Taranto: Scialacomo 6, Gallo Ingrao 4, Basile NE, Renna 14, Stufano 4, Mastandrea 9, Certa 1, Mereu 0, Pisani NE, Leone (L) – All. Presta.

Aces 4, errori in battuta 4, muri-punto 9.

Volley Altamura: Spinelli 9, Ferrulli NE, Zicari 5, Branco 9, Giogli 14, Ancora 3, Vantaggiato 0, Licata 17, Simonetti (L) – All. Festa.

Aces 3, errori in battuta 10, muri-punto 8.

Arbitri: Valeria Montagna (BR) e Vladimiro Argese (BR).

Durata set: 27’, 27’, 27’ – Durata totale dell’incontro: 1.27’.

Altri risultati: Oria-Centro Ester 0-3, Sarno-AS Benevento 3-0, Molfetta-Acquaviva delle Fonti 3-0, Accademia BN-San Pietro Vernotico 0-3, Arzano-Salerno 3-0, Battipaglia-Leonessa Altamura 3-0, Livi Potenza-ASCI Potenza 1-3.

Classifica: Centro Ester NA 25; Sarno e Molfetta 24; San Pietro Vernotico 23; Arzano 21; Battipaglia 19; ASCI Potenza 18; Leonessa Altamura 16; AS Benevento 15; TARANTO 14; Livi Potenza 11; Oria e Accademia BN 9; V.Altamura 8; Acquaviva delle Fonti 4; Salerno 0.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Oria 200,00; Salerno 100,00; ASCI Potenza 50,00; Accademia BN 40,00; tutte le altre 0,00.

Salerno multata di 100 euri perché l’ultima partita casalinga è iniziata in ritardo. E’ inutile ricordare che questo trofeo tiene conto soltanto delle sanzioni pecuniarie irrogate dalla Federazione.

Prossimo turno: TARANTO-Arzano, sabato 28 novembre, ore 19.00, Istituto Maria Pia, via Galilei.


LEONESSA ALTAMURA-TARANTO 3-2

27 settembre 2009

Sabato 26 settembre 2009 – ore 19.00

Prima gita del Gruppo Vacanze Taranto; si va ad Altamura, terra del pane, del Pulo, di Ciccillo e dei doppiatori murgesi.

Rispetto all’incontro del Maria Pia sono assenti Simona Mereu e Priscilla Pisani.

Tre le automobili a disposizione della squadra; su una di esse Cristiana ha necessità di stendere il bucato perché la maglietta di gioco ha potuto lavarla solo stamattina e deve ancora asciugarsi. Speriamo che ci riesca prima delle 19.

Mi chiedo: anche nelle altre squadre si rilevano problemi come questo?

Visto da fuori il palazzetto di Altamura sembra un bunker albanese in versione gigante, ma è una struttura gloriosa che fino a pochi mesi fa ospitava le imprese di una squadra di serie A1.

Della squadra che ha fatto la storia del volley pugliese resta traccia in alcune fotografie e in alcuni cartelli, ad esempio quello su cui c’è scritto “Tribuna Lines”. Chi non sa che Lines era lo sponsor della formazione di A1 è portato a pensare che ci sia una tribuna riservata agli assorbenti. Magari, come nei film di animazione della Disney, sono assorbenti che si muovono, cantano e fanno il tifo.

Restando in tema di pubblicità, colpisce un altro cartellone: “Lofoco Investigazioni”. Qui bisogna stare attenti. Potrebbero esserci cimici sotto le panchine e telecamere nascoste.

Chi tenta di colpire con una pallonata la telecamera piazzata sul campo può essere smascherato dalle investigazioni di Lofoco (per la cronaca, si tratta del libero Faraone).

E sempre Lofoco indagherà sul sabotaggio che, durante il riscaldamento, allenta di colpo la rete di gioco imponendo complesse riparazioni allo staff dell’Altamura.

E sarà ancora “Lofoco Investigazioni” ad approfondire lo strano caso delle ginocchiere bicolori (una bianca e una rossa) della schiacciatrice Anna Abrescia.

Visto che ci siamo, passiamo alle formazioni.

Leonessa Altamura: Silvia Marchisio in palleggio, Donatella Toscano opposto, Enza Ragone e Graziana Caputo schiacciatrici, Nunzia Ragone e Angela Facendola centrali, Angela Dibenedetto libero.

In panchina con coach Claudio Marchisio: Anna Abrescia, Valeria Cianciotta, Sabrina Chironna, Giulia Passaseo, Mina Cucinelli e Giorgia Faraone.

Taranto identico a quello che ha esordito al Maria Pia: Alessandra Certa in palleggio, Silvia Mastandrea opposto, Gisela Scialacomo e Ivana Gallo Ingrao laterali, Cristiana Zonca e Silvia Renna centrali, Simona Leone.

Fanno compagnia a coach Marcello Presta: Katia Taddei, Angela Stufano e Marika Guerri.

Fanno compagnia al patron Vittorio Di Grazio: Tony Manero, Angelo, la famiglia Leone e un cospicuo numero di sigari.

Primo set

Due cose si sapevano dell’Altamura: la grande efficienza in fase difensiva e una certa duttilità nei ruoli. In avvio di partita, la bravura della difesa si mette subito in luce, ma pure in attacco le biancorosse fanno faville: 5-0 e Taranto che ha difficoltà ad entrare nel gioco.

Fa tutto Altamura: punti ed errori-punto. Si arriva al 16-7 dopo un break di sei punti (inclusi tre aces di Toscano), una ricezione tarantina in forte sofferenza e soltanto tre palloni schiacciati dalle joniche (uno Cristiana e due Gisela, che appare in serata favorevole).

Sul 17-11 va in battuta Ivana, che infastidisce la ricezione locale con servizi corti e permette a Silvia e a Gisela di raggiungere quello che pochi minuti prima sembrava impossibile: il pareggio! Anche il sorpasso (17-18)!

Contrattacco delle sorelle Ragone, ace di Marchisio e Altamura rimette le mani sul set (23-19), ma il Taranto è bravo a non abbattersi e a reagire con determinazione e freddezza: Silvietta mette la palla a terra e poi va a servire con la consueta precisione (lei, però, serve lungo). Gisela e Cristiana (due punti ciascuna) compiono l’impresa e sul 23-24 una pur brava Facendola manda fuori il tiro del pareggio: 23-25 e sospiri di sollievo in tribuna.

Secondo set

Il parziale si apre con un episodio spiacevole: Simona Leone, con la consueta grinta agonistica, tenta di rianimare un pallone impossibile colpendolo di piede. La rovesciata, però, non riesce e il nostro libero ricade sul parquet in malo modo, procurandosi una contusione alla parte basse della schiena.

Nella zona di Francavilla quella parte del corpo viene chiamata cuturso.

Insomma, la ragazza cade di culo e manda nel panico squadra e staff.

La sportività del pubblico locale le dedica un applauso di incoraggiamento, ma il colpo è stato brutto e Simona deve temporaneamente lasciare il campo.

Il set è equilibrato: bene Gisela, bene come al solito le centrali; è Silvietta a risultare meno incisiva rispetto alle ultime brillanti prestazioni.

Il tecnico locale, intanto, scambia i ruoli di palleggiatrice e di opposto a Marchisio e a Toscano. Già questa è una squadra imprevedibile e indecifrabile; adesso non si capisce proprio più una mazza. Questa duttilità, al pari dell’entusiasmo e della freschezza atletica, sarà un’arma in più per la Leonessa.

La svolta è sul 16-16. Cristiana e Silvia lanciano lo sprint (16-21), Facendola piazza due primi tempi, ma un delizioso pallonetto di Silvietta apre le porte al primo set-ball che sarà ben sfruttato dalle joniche.

Terzo set

Sullo 0-2 (nel computo dei set) Altamura non si abbatte come a San Pietro ed anzi si scatena con quattro muri vincenti che costituiscono la prima zampata sul set (8-2).

Cresce Graziana Caputo e dall’altra parte della rete è soprattutto Ivana a contrastare la fuga delle murgesi. Nunzia Ragone ed Angela Facendola incrementano il vantaggio (19-11) mentre coach Marcello valuta i possibili rimedi a propria disposizione.

Simona rientra eroicamente in campo, ma il danno allu cuturso è troppo grave perché il nostro libero possa ritagliarsi nuovamente un ruolo nell’incontro.

Marika viene spedita nella zona riscaldamento, ma ancora non tira l’aria giusta per l’esordio della schiacciatrice aretina che quindi si riaccomoda in panchina con un’espressione piuttosto turbata. “Lofoco Investigazioni” tenterà di accertare anche i motivi di tale turbamento.

Cristiana, intanto, mette a terra tre palloni che riaccendono la speranza (21-18), ma la bella rimonta del primo set non si ripete: Toscano, Caputo e Facendola chiudono la pratica del parziale ed anzi sarà biancorossa la rimonta chiave della serata.

Quarto set

Un Taranto maturo e attento sembra in grado di controllare la partita: Scialacomo ribatte giù una ricezione lunga delle murgesi e Silvia impone il quinto muro vincente personale.

I servizi dell’Altamura continuano a risultare produttivi e il terzo ace del set avvicina le padrone di casa al Taranto in fuga (10-12).

Quando Scialacomo schiaccia la palla del 16-20 pochi sarebbero disposti a scommettere su un ritorno dell’Altamura, in cui ha fatto la sua comparsa la giocatrice dalle ginocchiere bicolori.

E invece è il momento del patatrac: break da sette in cui si evidenziano i primi tempi e i pallonetti di Enza e Nunzia Ragone, senza contare che Altamura ha ripreso a difendere il possibile e l’impossibile (merito anche del libero Dibenedetto).

Il PalaBaldassarre, nel frattempo, è diventato una bolgia, con il pubblico che incoraggia la rimonta locale battendo ritmicamente i piedi sulle gradinate.

Silvia ricorre al mani-fuori (23-21), ma Enza Ragano si incarica di firmare il pareggio dei set (25-21).

Tie-break

Adesso sarà dura contenere l’entusiasmo delle ragazze murgesi: la giovane età può indurre allo scoraggiamento quando le cose vanno male ma anche all’esaltazione quando la ruota gira per il verso giusto.

Marchisio incasina nuovamente le carte riproponendo Toscano in palleggio.

Il tie-break, comunque, inizia in modo equilibrato.

Sul 4-4 il Taranto si spegne: ace di Caputo, primo tempo con concessione del bis di Facendola e duplice attacco di Enza Ragone (11-4).

Entra Marika al posto di Ivana ed è proprio la schiacciatrice toscana a bloccare l’emorragia con un bel muro che rappresenta il suo primo punto in maglia rossoblu. Cioè biancoblu. Viola, purtroppo per lei, non è possibile.

Altamura, però, ha già la vittoria in pugno: si porta sul 13-6 ed attende che il Taranto spedisca fuori due attacchi consecutivi.

Finisce 15-6.

Taranto al di sotto delle possibilità, anche se qualcosa di buono si è visto anche stasera. Restano due punti dopo dieci set in otto giorni.

Altamura può festeggiare una rimonta spettacolare che inietta ulteriore coraggio ad un gruppo di ragazzine terribili.

Campionato privo di partite facili e lo dimostrano molti risultati. Non sappiamo se i valori sono proprio questi oppure se le grandi squadre sono diesel che hanno bisogno di tempo per trovare il ritmo di marcia consono alle proprie potenzialità.

Che il Centro Ester abbia vinto di nuovo ci consola; vuol dire che sono proprio toste e la nostra sconfitta di sabato scorso non è certamente un dramma.

Tabellino: Leonessa Altamura-TARANTO 3-2 (23-25, 19-25, 25-19, 25-21, 15-6)

Leonessa Altamura: Abrescia 0, Toscano 14, Facendola 18, Cianciotta 0, E.Ragone 23, N.Ragone 15, Chironna NE, Passaseo NE, Caputo 12, Marchisio 4, Cucinelli NE, Faraone NE, Dibenedetto (L) – All. Marchisio.

Aces 11, errori in battuta 12, muri-punto 8.

Taranto: Zonca 15, Taddei NE, Gallo Ingrao 6, Scialacomo 15, Renna 12, Stufano NE, Mastandrea 2, Certa 0, Guerri 1, Leone (L) – All. Presta.

Aces 4, errori in battuta 4, muri-punto 10.

Arbitri: Vincenzo Gratis (LE), Stefano Chiriatti (LE).

Durata set: 20’, 27’, 17’, 30’, 10’ – Durata totale dell’incontro: 2.06’.

Altri risultati: Acquaviva delle Fonti-ASCI Potenza 0-3, Sarno-Accademia BN 3-2, Centro Ester NA-San Pietro Vernotico 3-1, AS Benevento-Salerno 3-0, Battipaglia-V.Altamura 0-0, Oria-Arzano 0-0, Livi Potenza-Molfetta 0-0.

Classifica: ASCI Potenza 6; Centro Ester NA 5; Sarno e Accademia BN 4; Molfetta*, San Pietro Vernotico, AS Benevento e Acquaviva delle Fonti 3; V.Altamura*, Leonessa Altamura e TARANTO 2; Arzano* e Oria* 1; Livi Potenza*, Battipaglia* e Salerno 0.

(*) Molfetta, V.Altamura, Arzano, Oria, Livi Potenza e Battipaglia, una partita in meno.

Trofeo Bin Laden (multe in euro): Tutti 0,00.

Nessuna sanzione pecuniaria dopo il primo turno.

Prossimo turno: ASCI Potenza-TARANTO, domenica 4 ottobre, ore 18.00.


LE VITE DEGLI ALTRI: SAN PIETRO VERNOTICO-LEONESSA ALTAMURA 3-0

22 settembre 2009

Era stata il 15 marzo 2008 l’ultima volta che avevo fatto ingresso nel palazzetto di San Pietro Vernotico in via Ancona. Dopo una deludente vittoria per 3-2 sul Trepuzzi, che faceva seguito a qualche sconfitta interna in coppa e in campionato, la fuoriclasse Catia De Nicola mi salutò con cordialità dicendomi: “Non venire più”.

La prestigiosa centrale riteneva, infatti, che al San Pietro io portassi sostanzialmente sfiga. Come non darle torto se anche nella stagione successiva l’unica partita del San Pietro a cui assistetti coincise proprio con l’unica sconfitta stagionale (a Oria)?

Bene, accolto da un generale grattamento, questa sera sono tornato sul luogo del delitto e il tabù è stato infranto: alla mia presenza le brindisine hanno vinto per 3-0 contro un combattivo Altamura.

La scaramanzia non è mai statica. Forse portavo sgubbio alla sola Pierpaola; forse la fortuna che arreco ad alcuni neoacquisti della società (4 vittorie su 4 negli ultimi due anni) prevale sugli influssi negativi; certo è che adesso non mi si può più dire niente. Ne ha preso atto la stessa Catia, che al termine della partita ha revocato la scomunica.

La partita è stata gradevole. La Leonessa ha venduto cara la pelle e soprattutto nel secondo set ha conteso il successo fino all’ultimo (21-21), poi la classe e l’esperienza delle campionesse del San Pietro ha avuto la meglio.

Marcella ha distribuito il gioco in modo praticamente perfetto, senza sbagliare nulla e concedendosi un bel po’ di conclusioni personali. Ristits la terribile non è parsa ancora al 100%, ma è venuta fuori alla distanza, imponendosi soprattutto nel terzo parziale. Ottima Cafarella, mentre Antonaci ormai è diventata grande. Corvino è sempre Corvino. Infine, ci siamo tolti la curiosità di vedere Valentina nell’inedito ruolo di libero: test decisamente positivo e bisogna anche dire che il rosso le dona. Insomma, San Pietro è già in fuga, ma la Leonessa dirà la sua in questo campionato (che difesa, cavoli!).

Particolarmente coinvolgente il minuto di silenzio: oltre alle voci, a San Pietro hanno deciso di spegnere anche le luci (per molto più di un minuto, però)…

Interessanti anche le presenze sugli spalti: la Fenomena e il consorte della Fenomena. Come disse frate Cristoforo: “Verrà un giorno…” (il tono di frate Cristoforo era minaccioso; il mio è speranzoso, fosse anche nel 2020).


RICOMINCIAMO!

3 settembre 2009

Anche quest’anno, nell’imminenza dell’avvio della nuova stagione agonistica, diamo uno sguardo al calendario del campionato, agli assetti delle nostre avversarie ed ai rispettivi siti internet. Non è un’impresa facile perché gli assetti di molte formazioni sono ancora molto fluidi, a cominciare da noi che ancora dobbiamo capire chi siamo, cosa siamo e soprattutto dove siamo.

Le notizie di mercato sono state raccolte per lo più in rete e difficilmente potranno risultare esaustive. Ho distinto le notizie certe, diffuse dalle stesse società o dalle interessate, dalle voci di mercato e dai pettegolezzi (che ho ignorato anche se in buona fede o qualificati).

Ove ci fossero errori od omissioni, si accolgono con piacere correzioni e segnalazioni purché si citino fonti certe. Altrettanto preziose saranno le segnalazioni di siti internet che qui non sono stati menzionati.

E’ inutile far presente che si tratta di una fotografia “in movimento”. Si sa che il mercato è ancora apertissimo ed anche quelle che sembrano certezze potrebbero alla fine non essere tali, senza contare che molte giocatrici sono ufficialmente in cerca di squadra ed alcune di esse sono in grado, da sole, di trasformare le ambizioni di una società.

Era una doverosa premessa.

Il nostro campionato ricomincia dal Centro Ester il 19 settembre. Corsi e ricorsi storici. Ricorderete che furono proprio le napoletane le prime avversarie assolute della Palafiom in serie B2 due anni fa, in una partita per noi storica ed entusiasmante che si concluse al tie-break. Per quell’esordio non avrebbe potuto esserci all’epoca un’avversaria più prestigiosa visti i successi nazionali ed internazionali di questa società. La stagione delle partenopee si concluse con una retrocessione maturata soltanto all’ultimo scambio e all’ultimo respiro in quel di Ostuni, ma era una squadra che a me piaceva moltissimo per tecnica e per carattere.

Dopo un solo anno di purgatorio in C, il Centro Ester ritorna adesso nei campionati nazionali. Tra le barresi brilla la presenza di un’atleta Di Cristo (Annalaura) e dell’altra centrale appena ingaggiata, Nunzia Buonandi, ma c’è da giurare che potremo apprezzare molte ragazzine cresciute in un vivaio particolarmente fertile.

Il Centro Ester, fra l’altro, non si occupa soltanto di pallavolo, ma è una polisportiva impegnata in vari settori, sportivi e non. Proprio qualche mese fa ho conosciuto uno sfortunato ragazzo di quelle parti che tra famiglia allo sbando e amicizie delinquenziali aveva avuto come unico riferimento educativo sano proprio il Centro Ester. Il sito è http://www.centroester.it; selezionare le voci Dipartimento sportivo, poi Pallavolo e infine Comunicati stampa.

La prima trasferta (26 settembre) è nella mitica Altamura, terra di grandi tradizioni per il volley femminile e soprattutto terra dei mitici doppiatori murgesi, che spero di avere finalmente l’occasione di incontrare per ascoltare le loro voci dal vivo, oltre che per tentare di convincerli a non abbandonare un’arte che hanno saputo interpretare meglio di chiunque altro. Sono ben due le formazioni altamurane; la prima che affronteremo è la Clemente Dibenedetto Leonessa Altamura. Le ragazze di coach Marchisio hanno ottenuto la promozione in B2 con una squadra quasi interamente costituita da Under. Under pregiate. Dovremmo così ritrovare sul nostro cammino una “vecchia” conoscenza dei campionati giovanili, “Dinamite-12” Graziana Caputo.

Ingaggiata la centrale Mina Cucinelli.

Il sito è http://leonessavolley.it/index.php.

La seconda località “bi-squadre” che visiteremo quest’anno, dopo Altamura, è il capoluogo della Basilicata, dove ci recheremo nella terza giornata per affrontare l’ASCI Potenza. Orfana di coach Caliendo, la formazione lucana ha ingaggiato la schiacciatrice Francesca Nolè, reduce da un ottimo campionato a Battipaglia. Suo il compito di non far rimpiangere la fuoriclasse Paola Felicetti, trasferitasi a Sala Consilina. Nel capoluogo lucano sono arrivate anche Ghersetti, Arras, Radkova e Ridolfo, e sono state confermate Di Camillo, Di Lucchio, Santangelo e Taddei. In partenza Pontillo, Carbonara, Sinisi e Muscillo.

Il sito dell’ASCI Potenza, da cui sono state acquisite queste notizie, è www.ascivolley.it. Non si ha notizia di Avena e Restaino; non figurano tra le confermate ma neanche tra le partenti. Saranno state rapite anche loro da un UFO…

Si torna a Taranto, cioè a Montescaglioso, cioè a casa, insomma, per una prima sfida all’insegna delle ex, con riferimento alle indimenticate e indimenticabili Rossella Garaguso e Simona Mucci (Mucci s’achiàm’, none Moccia…!), punti di forza della neopromossa Oria. Nella splendida città federiciana dovrebbe esibirsi anche la marziana Ida Taurisano, circostanza che proietterebbe molto in alto le quotazioni delle brindisine, anche in considerazione della conferma di Luisa Chionna, altra atleta di categoria superiore, e dell’ingaggio della centrale Monica Casalino. Confermate Sebastio, Lonoce e Tateo. E’ invece andata a Noci una delle bandiere biancazzurre, Lucrezia Liace.

Il sito è www.newvolleyoria.it, che però viene aggiornato in modo un po’ discontinuo.

Il Battipaglia di coach Caliendo è l’avversaria della quinta giornata. Speriamo che dopo il travolgente girone di ritorno dello scorso anno Lombardo & Co. si siano date una calmata, ma ho paura di no. E’ andata via l’attaccante Nolè, ma è arrivata la forte centrale Valentina Borrelli, che trova dunque posto in un roster molto interessante e già ben affiatato (si pensi alla citata Lombardo, a Palladino, a El Gamal, a Dello Monaco, ecc.). Per motivi assai lieti ho la sensazione che il libero Granozio non potrà servire la causa, ma al suo posto dovrebbe subentrare Paola Barletta. Tra i volti nuovi anche la palleggiatrice Rossana Montemurro, la schiacciatrice  Sara Casale e le centrali Federica Buonocore e Barbara Giordano. Forse andrà via per motivi di studio la forte centrale Antonella Miano.

Il sito è www.volleyclubbattipaglia.it.

Ancora un derby domestico alla 6^ giornata, quando riceveremo l’Acquaviva delle Fonti. L’ultimo confronto sotto rete risale al campionato di serie C 2005-’06; si giocava all’Alfieri e ricordo una storica ricezione di Ivana al 4^ set sul 25-24 per le ospiti…

Non mi pare che la squadra (probabilmente confermata in gran parte) abbia un proprio sito; le notizie sulla formazione barese (ferme alla promozione e quindi del mercato estivo non sappiamo nulla), comunque, si trovano regolarmente su www.acquavivalive.it/sport.

Il 31 ottobre la Palafiom sarà di scena al PalaVestuti di Salerno. Completamente smantellata la formazione che conquistò i play-off l’anno scorso, la Scuola Volley punta su forze fresche e sulla regia di Annamaria Orefice. A proposito di freschezza, precisiamo sin d’ora che ci farebbe piacere trattare l’acquisto di ulteriori mozzarelle di bufala con il gentile rappresentante del caseificio che l’anno scorso risultò particolarmente efficiente.

Il sito del Salerno è www.scuolavolleysalerno.it.

Novembre si apre all’insegna della grande sfida con il San Pietro Vernotico, vincitore dello scorso campionato di serie C. Nella città brindisina, che non è nuova ai parquet delle categorie nazionali, hanno allestito una formazione di tutto rispetto e proiettata verso il vertice del girone. Oltre a coach Vincenzo Lapertosa (assistito da Catia De Nicola) sono state confermate Loredana Corvino, Manuela Cafarella e Annalisa Perrone; sono arrivate la fuoriclasse Michela Ristits, la nostra ex Marcella Scaglioso (che saluto), la centrale Claudia Carrozzo e Valentina De Mitri, che torna in B dopo le eccellenti stagioni a Oria e a Ceglie.

C’è anche un bel contorno di promettenti giovani atlete pugliesi: Sabrina Ferraro (ex Brindisi), Giorgia Valente (ex Tuglie), Silvia Antonaci (ottima centrale della Sport Fit Center Lecce) e la palleggiatrice Sara Barba, Cosentino in miniatura, anche lei apprezzata nelle semifinali regionali al Maria Pia due anni fa.

Il sito del San Pietro è www.skylovolley.it.

Nona giornata in visita all’AS Benevento, una delle due formazioni del capoluogo sannita. Scusate la scarsa finezza, ma dopo lo 0-6 dello scorso anno (peraltro ineccepibile), io mi do una vigorosa grattata.

Sembra che Agozzino & Co. siano state confermate in blocco, inclusa la stella del volley mondiale, Giovanna Bernardi, eletta dalla FIVB miglior giocatrice del XX secolo.

Temo che la società non abbia un proprio sito.

Ritorno nella Murgia barese il 21 novembre, fronte AS Altamura. Le pari opportunità nel girone, rappresentate lo scorso anno dalla sola Annagrazia Matera, raddoppiano grazie alla seconda gentilcoach, Pina Difonzo. La società ha fatto spese soprattutto in Campania: da Battipaglia è arrivato il libero Ileana Evangelista, da Scafati l’opposta Sara Giogli (benvenuta in Puglia; salutami Franco), da Sala Consilina la palleggiatrice Simona Ancora e la schiacciatrice Carmen Vantaggiato.

Dal mercato pugliese provengono, invece, Debora Zicari (laterale, ex Santeramo), Anna Simonetti (libero, ex Santeramo) e Grazia Spinelli (centrale, ex Turi).

Dalla Sicilia gli acquisti più suggestivi: Francesca Licata (laterale, ex Siracusa, B2) e la brasiliana Ana Carolina Branco (centrale, ex Rossano, B1).

Anche in questo caso, non ho notizia di un sito della società, ma sono pronto a rettificare nel caso mi fosse sfuggito.

Incontro di prestigio all’11^ giornata: l’Arzano, neopromossa ma con un passato finanche in serie A2. E’ proprio con l’Arzano che ha giocato in serie A Veronica Grimaldi, come il fan club ci tiene a ricordare. E lo ribadiamo: Veronica Grimaldi ha giocato in serie A! Con i rinforzi di cui si è dotato, non si può escludere che l’Arzano possa tornare in poco tempo a certi livelli. Un nome su tutti: Nunzia Campolo, che ancora non si decide a togliersi dai… a giocare in campionati più degni della sua indiscussa bravura. Il tentativo di clonazione dell’Orion di due anni fa contempla anche l’ingaggio di Maria Grazia Sforza.

Confermate Maggie Cozzolino, Santa Guida ed Elisabetta Piscopo; ingaggiate anche Lisa Gritto e Carmela Petrella.

Il sito dell’Arzano non mi è noto.

Prima di un terribile rush finale, la Palafiom deve misurarsi con l’Accademia Volley Benevento, che non è la squadra di Maria De Filippi, ma è una formazione proveniente dalla serie A2 che punta decisamente sulla linea verde. Ingaggiate “la ragazza col turbante” Giuditta Tancredi, il libero Emilia Gaudio, la centrale Erica Lestini e molte altre giovani promettenti. Ma un particolare motivo d’interesse sarà monitorare i progressi del gioiellino del Salento, la palleggiatrice Eleonora Carbone. Dall’alto dei suoi 23 anni sembra una vecchietta la centrale Rosa Principe (ex Monterotondo, B1). Della formazione di A2 sono rimaste Annamaria Ferrone ed Elena Gammarota.

Il sito di riferimento è www.accademiavolley.it.

Tre squadre in B (inclusa la Lorelei in B1) non sono evidentemente un lusso per Potenza. Dopo l’ASCI ci confronteremo, infatti, con la Livi Potenza, formazione temibile ed ambiziosa in virtù degli acquisti di Roberta Calculli (palleggiatrice, ex Matera), della russa Elena Alexandrova (schiacciatrice, ex Lorelei) e soprattutto della nostra Michela Benefico (schiacciatrice), grande cuore rossoblu che sarà difficile immaginarsi contro. L’ultimo acquisto è Ilaria Barbaro, che abbiamo conosciuto a Manfredonia.

Sul web bisogna digitare www.livivolley.it.

L’ultimo derby è a Molfetta. Dopo la salvezza conquistata l’anno scorso, l’Azzurra ha radicalmente cambiato obiettivi e si pone adesso tra le favorite del campionato.

L’aveva promesso e l’ha fatto davvero: il presidente Giancaspro ha condotto la prima campagna acquisti della storia del volley su Facebook. Segni dei tempi. Quindi delle adriatiche sappiamo tutto. Ad arricchire il roster di Annagrazia Matera sono arrivate le palleggiatrici Virginia Alfieri (Vigolzone, B1) e Sara Grassi (Bitonto, C), le schiacciatrici Barbara Guglielmi (Mariano Corciano, B2) e Savina Binetti (Molfetta Volley, C), le centrali Angela Tralli (Marsala, B1) e Mariella Lasorsa (Molfetta Volley, C). Restano a Molfetta Mara Racanati, Marilena Fracchiolla, Brigida Fortunato, Alessandra Nappi, Marta De Gennaro, Simona Marasco e Valeria Brattoli.

L’occasione è comunque gradita per salutare due atlete in partenza: la concittadina dai capelli sciolti, Giusy D’Elia, e la mitica capitana e santa Maria Teresa Francioso, sempre grato per le indimenticabili emozioni che ha saputo regalare in quel di Gioia del Colle.

Imminente il nuovo sito internet della società.

Si chiude contro il Sarno, come l’anno scorso ma a campi invertiti. La carrellata delle giocatrici a disposizione di coach Loparco rappresenta, da sola, una certificazione di favorita per la vittoria finale: Tatiana Capriotti, Vanessa Torrisi, Daniela Polito, Neide Pereira, Raquel Santos (se confermata), Tania Costantino, Annamaria Amitrano, Antonella Salvati, Arianna Amati e Angela Castiello.

Vabbè, organizziamo una petizione per dichiarare il Sarno già in B1 e facciamo prima. Due turni di riposo a squadra e non ne parliamo più…

A pensarci bene, però, c’è una grande incognita: chi saprà sostituire lo scout-man Sasà Albanese (che saluto in vista della nuova avventura a Mercato San Severino)? Quel computer portatile contiene dati più preziosi del registratore di Patrizia D’Addario.

Colgo l’occasione per salutare Maria Rosa e la nostra “bestia nera” Veronica; spero che ci si incontri sugli spalti.

Il sito del Sarno, bellissimo ma non sempre aggiornato, è www.aitovolleysarno.it.

NOTE:

Le foto di Acquaviva delle Fonti è tratta da www .comune.acquaviva.ba.it.