Domenica 27 ottobre 2013 – ore 18.30
Un’altra sconfitta, un altro 3-0, ma tutto un altro Oria.
E questa volta il sapore della sconfitta non è amaro come domenica scorsa, ma agrodolce. “Agro” perché sempre di sconfitta si tratta e poi perché qualcosina in più da questa partita alla fine si sarebbe potuta ricavare. “Dolce” perché l’Oria ha giocato bene per tutto l’incontro, con punte di spettacolarità e con qualche inevitabile momento di pausa. E soprattutto perché tutte le Under hanno affrontato la situazione di emergenza con bravura e determinazione dimostrando di meritare la fiducia accordata. La “green economy” funziona.
…Cioè il puntare sulla linea verde visto che c’è crisi e bisogna fare economia…
Ma andiamo con ordine.
La prima trasferta della stagione ci porta in una delle località turisticamente più interessanti del girone, se non fosse che il palazzetto si trova ai margini della città culla del tarantismo.
Timori sull’agibilità luminosa del PalaPanico: la corrente fa i capricci e il buio avvolge la struttura nel momento in cui arriviamo. Il problema sarà felicemente risolto, non sappiamo se per merito degli elettricisti o delle giocatrici che illumineranno con le loro giocate le tenebre del mondo.
Lo staff dell’Oria si ferma qualche minuto a centrocampo per commemorare un bagher finito in campagna durante il tie-break dell’ultimo incontro tra le due squadre in questa sede. Per discrezione non faccio il nome dell’atleta autrice di questo bizzarro gesto tecnico; dico solo che non vive a Oria, ha giocato nel Trepuzzi, ha un tatuaggio sul braccio sinistro ed ha un cane un pochino rintronato.
Anche Mimmo Alfeo ha lasciato molti ricordi in questo palazzetto, migliori dei nostri per fortuna.
L’Oria deve rinunciare alla palleggiatrice Simona e in più è costretto ad una ridefinizione dell’assetto ricettivo-difensivo: Veronica ritorna al ruolo di libero del suo periodo mesagnese, Giulia è schierata da opposto sin dall’avvio e la cabina di regia è occupata da un’esordiente assoluta nella categoria: la sedicenne Federica Muri.
Il Galatina ha apportato pochi cambiamenti rispetto al campionato scorso: Francesca Pica e Benedetta Bruno (rientrante) al posto della mitica ex-capitana tugliese Daniela Calò e di Silvia De Paolis, chiamata a San Pietroburgo a sostituire Ekaterina Gamova.
Formazioni.
Magic Volley Galatina: Francesca De Paolis in palleggio, Benedetta Bruno opposta, Ilaria Palumbo e Francesca Pica laterali, Mara Serra ed Elisabetta Potì centrali, Giulia De Pasquale libero.
A disposizione di coach Andrea Perinelli: Alessia Albanese, Luigina De Vito, Giorgia Ascalone, Martina Mighali e Paola Palumbo.
New Volley Oria: Federica Muri in palleggio, Giulia Moretto opposta, Lucrezia Liace e Ivana Gallo Ingrao laterali, Sara Giuffrè e Giada De Pascalis centrali, Veronica Parisi libero.
A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Carmen De Padova, Ornella Pezzarossa, Federica Peluso, Daniela Lo Noce e Giorgia Mastria.
Aspettative: semplicemente non fare figure di cacca.
Loro sono una squadra fortissima, forse la più forte del girone: completa, relativamente già amalgamata per via dei pochi innesti, ricca di talenti e guidata da un tecnico molto apprezzato. Noi siamo in emergenza e reduci da una prova disastrosa; l’impegno è garantito, ma sarà dura non uscire a pezzi dal PalaPanico.
Primo set
Potì presenta il biglietto da visita a nome di una batteria di centrali davvero invidiabile (si pensi al lusso di tenere in panchina sua altezza De Vito): 1-0.
Ma bastano pochi scambi a fugare il terrore delle figuracce: Lucrezia è carica, la difesa è reattiva e le nostre piccine non barcollano. Tutt’altro.
Dopo un murazzo di Lucrezia, Giulia va a segno da posto due, in alternanza con i punti di Bruno e di Serra. Sul 4-4 la prima fuga ospite: attacco di Ivana, pipe di Lucrezia, ace di Sara e primo tempo di Giada a piegare il muro del Galatina (4-8).
Il punto di Ivana è esemplare: Veronica e Giulia respongono gli attacchi ospiti, Giada fornisce assistenza sotto rete e la nostra Yoghina inventa una palletta malefica quasi da posto cinque.
Dopo il time-out, Serra arresta l’emorragia, ma Ivana ha in serbo un altro attacco e c’è gloria anche per Federica, autrice di un ace un po’ fortunello con il contributo del nastro (5-10). Ma la fortuna, si sa, aiuta gli audaci e alla nostra palleggiatrice l’audacia non sta mancando affatto. Sarà anche per quel suo aspetto da hostess delle linee aeree irlandesi, ma Federica la rossa sembra più matura della sua età e sta tenendo il campo con autorevolezza: sicura, precisa, ordinata.
Pallonetto di Giulia, primo tempo di Sara ed ulteriore muro (a uno) di zia Lucrezia per conservare il vantaggio dopo le realizzazioni di Pica e di Potì (10-14).
Purtroppo la fuga dell’Oria si arresta sul 15-17, quando le padrone di casa infilano una striscia di 8 punti consecutivi. Quello che stranamente non ha ancora fatto in attacco, Palumbo lo fa dalla zona di servizio creando disagi importanti alla nostra pur lodevole ricezione: due ace diretti e un lavoro facilitato per i muri di Serra e per le azioni offensive di Pica (23-17).
Marcello spedisce in campo Nocciolina, ma è Ivana a spezzare l’assedio ricevendo ed attaccando efficacemente sul muro salentino (23-18).
Punto di Pica, ulteriore mani-fuori di Ivana e terzo muro personale di Lucrezia: non ci arrendiamo (24-20).
Il set, però, si chiude come si era aperto, ossia con un primo tempo di Potì (25-20).
La partita è godibile: le due squadre giocano bene e sbagliano poco (6 errori-punto per l’Oria, 4 per il Galatina) e nessun errore in battuta in tutto il parziale. Le brindisine riusciranno nell’impresa di mantenere intonsa “la fedina penale” di questo fondamentale per l’intera durata della partita, ulteriore segno di un approccio mentale alla gara lucido e concentrato.
Secondo set
Bruno, Pica e Potì sembrano lasciar intendere che il buon primo set oritano sia stato un’illusione, ma non è così: nell’Oria le sorprese non sono finite. Ho un po’ di paura a lodare troppo le ragazzine (piccé poi si ponnu muntà la capu e mi devo sentire in colpa…), ma quello che fa Giulia Moretto nel secondo set è a dir poco strepitoso: sul 3-2 attacca con successo da posto due, realizza un ace (sia pure molto indiretto) e poi fa punto da seconda linea (3-5). E ci sono punti suoi anche prima e dopo (6-7). E difende pure.
Brillante anche Ivana (14 punti distribuiti con regolarità): muro-difesa da manuale, alzata perfetta di Federica e mani-fuori cazzuto.
Serra è un gigante e spinge il Galatina verso il pareggio, ma l’ulteriore passaggio in prima linea di Giulia Winehouse è un’ulteriore vendemmia di punti. Persino scontrandosi con una compagna riesce a mettere la palla a terra (12-14).
Con la stessa freddezza che userebbe in prima divisione giovani, Federica tenta l’azzardo del tocco di seconda e il gesto tecnico ha successo. Grazie ai miracoli difensivi di Veronica, all’ace di Giulia (nono punto del set!) e alla pipe di Ivana aumentiamo il vantaggio (13-17).
Stiamo dando spettacolo.
Pure il Galatina, però: muro di Lulù De Vito (subentrata temporaneamente a Potì), ennesimo attacco di Serra e doppietta di Palumbo da posto quattro.
Poi Palumbo onora la tradizione del punto ottenuto direttamente in difesa (le era già capitato nella partita disputata ad Oria lo scorso aprile).
Comunque stiamo continuando a giocare bene.
Si lotta punto a punto sino al 21-21: Lucrezia e Ivana per l’Oria, Palumbo e Pica per il Galatina.
Poi l’infallibilità di Winehouse si interrompe e la ricezione si lascia sorprendere da un servizio di Pica (23-21).
Non è ancora finita. Veronica vola su ogni pallone, Lucrezia piega il muro leccese e Federica valorizza due salvataggi di Giulia mettendo a terra un altro tocco di seconda: 24-24!
C’è uno scambio infinito, nel corso del quale Lucrezia compie due miracoli difensivi, ma la conclusione vincente, purtroppo, è di Benedetta Bruno, che già era brava due anni fa, ma adesso lo è ancora di più (25-24).
La palla decisiva viene affidata a Mara Serra: difendiamo il primo tentativo, ma nulla possiamo contro il secondo attacco dal centro della capitana galatinese nonché miglior realizzatrice dell’incontro (26-24).
Terzo set
Novità tra le padrone di casa: al posto di Potì c’è la giovane Ascalone con i suoi lacci arancioni fosforescenti.
Entrambe le squadre, come già accennato, hanno sbagliato poco questa sera; l’inizio del terzo set è l’unica fase in cui si lasciano un po’ andare. Del resto, non sono robot e il ritmo è stato alto.
Sul 6-6 torna il volley-champagne. I pallonetti di Serra continuano a risultare indigesti per la nostra difesa (persino per Veronica che mangerebbe persino il cemento a colazione), ma al centro riprendiamo a dare fastidio anche noi grazie alle azioni offensive di Giada (12-10).
Nell’Oria rileviamo l’esordio stagionale di Ornella.
Tornando alle centrali, che stanno vivacizzando il parziale, bisogna riconoscere che i lacci arancioni non sono l’unica caratteristica peculiare di Ascalone, che si mette in evidenza anche per i suoi colpi efficaci. La tecnica è semplice e spietata: braccio che si muove dall’alto verso il basso come la leva di un ingranaggio: secca, geometrica e implacabile.
Muro di Bruno e doppio ace di Pica: si mette male (17-10).
Non è l’Oria a crollare; è il Galatina a crescere. Le ragazze brindisine, infatti, stanno continuando a giocare con la giusta intensità e con encomiabile generosità. Lucrezia e Veronica si stanno facendo tre palmi di fondoschiena in difesa e il compito di mettere palloni a terra in questa fase sembra un’esclusiva di Ivana: tre attacchi consecutivi e rientriamo in partita (18-14).
Ancora Ivana dalla banda e poi Lucrezia con la pipe: -3 (19-16).
Nel Galatina entra un’altra Palumbo, Paola, ma è la riccioluta omonima ad incrementare lievemente il vantaggio con un chiancòne da posto quattro (21-16).
Punti per Giada e per Serra (tanto per cambiare), si lotta su ogni scambio, ma il raggiunto equilibrio giova alla causa del Galatina che in questo modo si avvicina al traguardo (24-19).
Oggi entrambe le squadre sono state ottime combinazioni di esperienza (Serra e Lucrezia, ad esempio) e di freschezza anagrafica; spetta alla “green economy” l’onore di chiudere l’incontro: Giulia annulla la prima palla-match, Ascalone realizza il punto finale (25-20).
Uscire senza punti dopo una partita così tirata lascia un po’ d’amarezza, ma siamo comunque sollevati: il vero Oria non era quello dell’esordio; lo sapevamo e adesso ne abbiamo la conferma.
Nelle attuale condizioni, per vincere sarebbero state necessarie la partita perfetta dell’Oria ed anche la serata storta delle nostre avversarie (e magari pure un po’ di fortuna). La partita perfetta, ossia la partita con il miglior rendimento possibile da parte delle brindisine, c’è stata; purtroppo non si è verificata la seconda condizione perché la Magic Volley, pur non esprimendosi al meglio, ha saputo gestire bene la partita. Fossi di Galatina, farei senz’altro l’abbonamento: questa squadra è davvero spettacolare.
Per quello che abbiamo visto stasera, l’abbonamento farebbero bene a farlo anche i sostenitori dell’Oria. Tanto è gratis. Green economy.
Tabellino: Galatina-Oria 3-0 (25-20, 26-24, 25-20)
Magic Volley Galatina: Potì 4, De Paolis F. 1, Albanese NE, De Vito 1, Palumbo I. 6, Ascalone 4, Bruno 8, Mighali NE, Serra 15, Palumbo P. 1, Pica 13, De Pasquale (L) – All. Perinelli.
Muri-punto 6, ace 7, errori in battuta 5.
New Volley Oria: Carone NE, De Padova NE, Pezzarossa 0, De Pascalis 4, Gallo Ingrao 14, Peluso NE, Giuffrè 2, Muri 3, Moretto 12, Liace 13, Lo Noce 0, Mastria NE, Parisi (L) – All. Presta.
Muri-punto 3, ace 4, errori in battuta 0.
Arbitri: Luciano Cocciolo e Francesco Adamo.
Altri risultati: Spongano-Gioia del Colle 2-3, Castellana Grotte-Pallavolo 80 BR 0-3, Tempesta TA-Nike Lecce 3-0, Ugento II-Azzurra Lecce 3-2, San Cassiano-Montescaglioso 3-0, Nardò-Ostuni 3-0.
Classifica: Tempesta TA, San Cassiano e Galatina 6; Nardò e Spongano 4; Nike Lecce, Castellana Grotte e Pallavolo 80 BR 3; Montescaglioso, Gioia del Colle e Ugento II 2; Azzurra Lecce 1; Oria e Ostuni 0.
Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Classifica ancora ferma. Nella prima giornata è stata rilevata solo qualche diffida sul look.
Prossimo turno: Pallavolo 80 Brindisi-Oria, domenica 3 novembre, ore 18.30.