CUTROFIANO-ORIA 0-3

27 marzo 2017

Sabato 25 marzo 2017 – ore 18.30

Ed eccoci a Cutrofiano, prestigioso palazzetto pugliese tra le cui mura sono transitate squadre di serie A e squadre di serie B. Nel 2011 è transitata anche Paola Faloia a dare lustro e gloria a questo tempio dello sport.

La serie B1 è l’attualità. Lo sa bene Ida, che ha giocato qui per un mese in quella che è stata la sua penultima esperienza da giocatrice. L’ultima è quella futura, quella per cui la sto implorando da mesi: lascia la panchina e scendi in campo, fosse pure per una sola partita, un solo set, un solo scambio. Regalaci questa emozione.

L’attualità è la squadra che si sta allenando nel pomeriggio agli ordini di mister Carratù. Che piacere rivedere Viviana Vincenti nella nostra regione. Che piacere vedere Martina Mighali con le colleghe di B1; se si sta allenando, presumo che non sarà della partita e che il suo nome sul Camp3 sia solo terrorismo psicologico.

Non giocherà, in effetti. Troppo impegnata ad autografare il suo primo calendario.

Sugli spalti c’è anche Sara Della Rocca, una delle mie giocatrici preferite per quello che fa in campo e anche a bordo campo.

Un suo gesto scaramantico alla vigilia dei play-off di B2 ai tempi dell’Assi dovrebbe essere adottato quale logo della Fipav pugliese.

Ma la sua presenza solleva un interrogativo esistenziale: adesso cosa faccio? Filmo le azioni della partita o lascio la videocamera fissa su di lei?

Filmerò la partita ma mi assicurerò le sue prestazioni professionali per i prossimi dieci anni grazie ad un contratto improvvisato sul momento. Alla società non costa niente. Dato che ho la delega al ritiro della pensione di mia zia; la girerò a lei.

Mi siedo. Arriva coach Quarta, spettatore disinteressato.

Arriva anche Alessandro Rillo. Gli chiedo di imporre le mani sulla mia macchina fotografica per effondervi il suo talento professionale. Il miracolo avrà luogo: invece delle mie solite cacate di foto, scure e granulose, oggi scatterò immagini nitide e quasi professionali, nonostante la distanza dal parquet.

E veniamo alla partita.

Abbiamo vinto a Tuglie, abbiamo respinto l’assalto del Noci. Ora ci attendono una specie di spareggio per il secondo posto con lo Spongano (fermo restando il pericolo Tuglie, che è sempre lì) e una partita per la gloria contro la capolista Mesagne.

Come affrontare il Cutrofiano?

I pericoli principali sono la sottovalutazione e l’appagamento.

Coach Ida lo sa e – non a caso – spedisce sul parquet il sestetto titolare del girone d’andata. Non è tempo di esperimenti né di licenze-premio. Si resta sott’ aa sferza – come direbbe Alberto Sordi.

Oltretutto il Cutrofiano è una squadra di giocatrici che, pur con un’età media estremamente bassa, all’andata aveva creato qualche difficoltà. In tre mesi e mezzo è facile immaginare ulteriori progressi tecnici, soprattutto se alla guida di questo gruppo c’è un tecnico particolarmente bravo con le giovani pallavoliste.

Da questo punto di vista, quello tra Ida e Perinelli mi sembra un bel derby tra due allenatori-educatori.

Formazioni.

Magic Project Cutrofiano: Giorgia Natalizia in palleggio, Giorgia Ascalone opposta, Nicoletta Gemello e Matilde Serafini di banda, Delizia Marra e Maya Bardoscia centrali, Carola D’Onofrio libero.

A disposizione di coach Andrea Perinelli: Martina Gorgoni, Benedetta Maizza, Letizia Politano ed Elisabetta Potì.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Aurora Capone, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Primo set

L’Oria inizia a servire alcuni tipici prodotti della casa, come le pipe di Amy e i primi tempi di Dalhis. Dall’altra parte la diagonale Giorgia-Giorgia fa sfaville e non basta la bravura della terza Giorgia in campo (la nostra) a limitare i danni (4-3).

Il divario tecnico a nostro favore c’è e quando, poco dopo, metteremo un po’ di pressione, riusciremo a dilagare con un lungo break (4-11).

Ma le motivazioni sembrano essere diverse: per noi la partita appare come una pratica da sbrigare, possibilmente senza troppi intoppi, per poi concentrarci sulle due settimane di fuoco (Spongano, Mesagne, Coppa Puglia).

Le ragazze del Cutrofiano giocano con grande determinazione e non credo che l’obiettivo sia soltanto la salvezza senza play-out (possibile). Credo che la motivazione principale sia migliorarsi ancora individualmente e crescere ancora come squadra. E le ragazze di Perinelli lo stanno facendo nel modo giusto, giocando veramente molto bene sia sul piano tecnico che sul piano caratteriale.

Brava Ascalone e si sapeva. Molto bene anche Serafini. La ricezione non sempre impeccabile ha limitato l’utilizzo delle centrali, ma, quando è stato possibile, le due ragazze hanno esibito colpi da antologia. Per non parlare del libero D’Onofrio, forse la migliore in campo.

Discorso a parte merita la giovane palleggiatrice Giorgia Natalizia: contro una squadra forte come la nostra la partita non è facile, ma la piccina dimostra di possedere un grande talento e un tocco ammirevole.

Un Oria sornione, comunque, amministra il vantaggio con autorevolezza.

Secondo tocco di Miriam (10-17).

Ace di Bardoscia, dotata di un servizio micidiale (12-17).

E’ a questo punto che Viviana Vincenti, fatta la doccia, viene a sedersi sugli spalti. Come per magia, sul parquet è un trionfo di centrali: muro di Dalhis, primo tempo di Marra, muro di Marra (15-20).

Giada attacca, la difesa tenta il salvataggio, ma il pallone si proietta oltre la linea accompagnato dall’attento sguardo della nostra opposta (16-22).

Nel finale, Chiara lascia a qualche compagna la delega alla difesa e si fa carico dei due attacchi che chiudono il parziale (19-25).

Secondo set

L’Oria riparte con un buon ritmo: muro e attacco vincente di Amy, fast di Monica, muro di Giada e attacco di Dalhis da posto due in un contesto di miscatigghij (3-7).

Cambi tra le padrone di casa: entrano Potì nel ruolo di baby-sitter e Politano quale alternativa d’attacco. Vedo che l’ex giocatrice della Nike Lecce ha conservato i copribraccia fosforescenti.

Le salentine sfiorano il pareggio approfittando di un Oria non proprio al massimo della tensione agonistica (10-12).

Quando, però, difendiamo secondo i nostri standard abituali, costruiamo il gioco con l’acume di Miriam e attacchiamo con buone percentuali, l’incontro torna sotto controllo.

Brava Giorgia in difesa; brava Amy ovunque (top-scorer anche stasera con 15 punti finali).

Giorgia ci prova anche in attacco grazie ad uno schema che prevede la finta della centrale e il tentativo in bagher del nostro libero. Uno schema programmato, è chiaro.

A parte le strategie creative, c’è soprattutto l’esempio di Monica, che gioca contro il Cutrofiano con la stessa grinta che utilizzerebbe in una finale olimpionica.

In attacco è una serata felice anche per Giada e Chiara (13-21).

Le padrone di casa reagiscono con orgoglio: muro di Natalizia con conseguente urlo di gioia che viene udito fino a Santa Maria di Leuca e doppio ace di Potì (18-21).

Il rimbalzo di una ricezione errata termina sulla capa di Ida.

Come la macchina fotografica miracolata da Alessandro, come le centrali che brillano se illuminate dalla luce di Viviana, così questa pallonata sulla testa della nostra allenatrice è un altro segno del cielo. Gli dèi dei volley stanno dicendo a Ida: togliti la tuta e gioca un paio di scambi. Regala qualche perla tecnica al tuo popolo adorante.

Io la vedo così.

In realtà, temo che i due ace subìti abbiano scatenato in Ida pensieri di altra natura, che si esprimono senza parole ma con qualche occhiataccia fulminante.

Ida punta sulla linea verde ed introduce Martina Medico, che tuttavia non ha molte opportunità di giocare visto che, come all’andata, questo è il momento in cui si concentrano errori in battuta reciproci.

Chi non sbaglia è la nostra capitana: suoi il primo tempo e il muro che chiudono il set (19-25).

Terzo set

Brutto avvio di parziale. Le difese fanno il loro dovere; per il resto il gioco è spezzettato da errori e infrazioni.

Doppietta di Monica, che dà una scossa alla squadra (5-7).

Replica di Ascalone (attacco ed ace) e Politano (8-7).

Nonostante il punteggio finale, questo sarà il set più combattuto, almeno per tre quarti.

L’Oria tenta la fuga con un break da 5 (Monica, Amy e Chiara), poi incorre in 3 errori-punto consecutivi ed è tutto da rifare (11-12).

Splendido lungolinea della Vichinga, ma Cutrofiano pareggia per l’ultima volta (15-15).

A questo punto Monica lancia lo sprint con un muro ed un primo tempo di millimetrica precisione (16-18).

Dopo l’ace di Giada, Amy si fa carico di mettere a terra gli ultimi palloni; vince l’Oria col punteggio di 17-25.

Le squadre restano alcuni minuti sul parquet. Per il Cutrofiano è una prassi; per l’Oria c’è un inconsueto discorso presidenziale a reti unificate.

Sulle giovani padrone di casa mi sono già soffermato: la media di 9,3 errori-punto a set è un fisiologico problema legato alla crescita e all’inesperienza; per il resto, le piccine (pur prive di Palumbo, Mighali, Larva e con Maizza a mezzo servizio) hanno dimostrato grande bravura e notevoli potenzialità.

Nell’Oria forse è mancata un po’ d’intensità, ma credo che alla fine le nostre ragazze abbiano fatto egregiamente il proprio dovere. La pratica è stata evasa, l’undicesima vittoria consecutiva raggiunta e questo conta.

Fra otto giorni a Oria c’è uno Spongano lanciatissimo. Poi andremo a Mesagne dalla capolista e poi ci sarà la final-four di Coppa Puglia (ossia, nuovamente Mesagne ed eventualmente Spongano).

Ma facciamo un passo alla volta. Contro la “palleggiatrice divina”, contro le saette di Apa, contro l’americana più alta delle colonne di Brindisi, contro la brasiliana del Salento, contro tutto il resto, serve il grande cuore del pubblico di Oria.

Comunque vada, domenica sarà spettacolo, ma perché fermarsi sul più bello? Riempiamo il palazzetto e trasciniamo le nostre giocatrici verso la gloria!

Tabellino: Cutrofiano-Oria 0-3 (19-25,  19-25,  17-25)

Magic Project Cutrofiano: Gorgoni NE, Gemello 0, Maizza 0, Politano 3, Ascalone 9, Natalizia 1, Marra 4, Serafini 9, Bardoscia 3, Potì 3, D’Onofrio (L) – All. Perinelli.

Muri-punto 3, ace 5, errori in battuta 11.

New Volley Oria: Medico 0, Liguori 8, Turchiarulo NE, Greco 1, Bacca NE, Casalino 10, Leone 15, De Pascalis 8, Limonta 6, Capone NE, De Paola NE, Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 8, ace 4, errori in battuta 10.

Arianna ha preso 30 in Zeppologia di casa Deandri.

Arbitri: Scarciglia e Marsano.

Altri risultati: Mesagne-Trepuzzi 3-0, Noci-Tuglie 2-3, Spongano-Monteiasi 3-0, Putignano-Nardò 3-0, Frascolla TA-Castellaneta 3-1, Casarano-Ostuni 1-3.

Classifica: Mesagne 63; Oria 55; Tuglie e Spongano 51; Noci e Putignano 39; Frascolla TA 34; Castellaneta 28; Cutrofiano 23; Nardò 18; Trepuzzi 17; Ostuni 13; Monteiasi 10; Casarano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Casarano 72,00; Noci 55,00; Monteiasi 35,00; Ostuni 30,00; Oria 25,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.

Ahimé, siamo entrati in classifica: multa di 25 euri alla nostra Oria per aver due tifosi rivolto frasi offensive nei confronti dei tesserati in panchina (e scusandoci credo di interpretare l’intendimento della società). Quindi, siamo in zona play-off anche in questo speciale torneo.

Entra in classifica anche l’Orchidea Monteiasi: 35 euri per avere i propri tifosi rivolto frasi offensive nei confronti dell’arbitro a fine gara.

Prossimo turno: Oria-Spongano, domenica 2 aprile, ore 18.30.


ORIA-CUTROFIANO 3-0

6 dicembre 2016

Il settimo sigillo

Domenica 4 dicembre 2016 – ore 18.30

Il settimo sigillo è un film del 1957 di Ingmar Bergman, reso celebre dalla scena di una partita a scacchi molto particolare. Mi serviva qualcosa con un riferimento al numero sette, ma per il resto i collegamenti finiscono qui. Il film del regista svedese è un’istigazione al suicidio che finisce per farti apparire piacevole persino un concerto di Toto Cutugno; il “settimo sigillo” oritano è invece motivo di felicità e di rallegramenti.

Per ritrovare una striscia positiva così lunga bisogna risalire al campionato 2008-’09, quando la New Volley ottenne 12 vittorie consecutive (dal 20 dicembre 2008 al 29 marzo 2009) nel tentativo di rincorrere un San Pietro Vernotico altrettanto stellare. Ma quella era un’altra storia.

Chiara Limonta

Oggi il compito sembra alla portata, ma ogni incontro va vinto sul campo e delle ragazze terribili di un allenatore bravo come Andrea Perinelli non ci si può fidare. Neanche se su alcune carte d’identità compare il 2003.

Per prima cosa il mio sguardo va in cerca di Mara Serra, che non è del 2003, ma per energia e vitalità è come se lo fosse. So che oggi non gioca più e collabora con lo staff, ma non si sa mai. Non è in abiti borghesi, e questo è un male. Ha la tuta, abbigliamento ambiguo, che può andar bene sia come giocatrice che come vicecoach. Pericolo. Vado a parlarle e solo allora ottengo rassicurazioni: non ha intenzione di giocare. Non stasera, almeno.

E comunque, se gioca lei, per vendetta noi faremo giocare Ida.

Staff oritano

Non basta: ora lo sguardo vaga in cerca di Martina Mighali, talentuosa atleta col vizio di realizzare i punti decisivi alla nostra amata squadra. Corre voce che sia entrata nell’orbita della B1. Glielo auguro e me lo auguro. In effetti, non c’è. Secondo pericolo scampato.

Se anche Ascalone entrasse nell’orbita della B1, sarei ancora più tranquillo, ma non si può avere tutto dalla vita.

Nell’Oria le assenze più significative sono quelle di Aurora e del segnapunti Giuseppe, quest’ultimo sostituito da Francesca Oggiano. Non è un compito facile. La nostra ex-giocatrice se ne accorgerà durante il riscaldamento quando una pallonata la colpirà in pieno volto. Per fortuna al suo fianco c’era un’amica che, sconvolta dall’accaduto, le ha subito mostrato una sincera e commossa empatia prestandole soccorso.

Solidarietà amicale

Formazioni.

New Volley Oria: Miriam Greco in palleggio, Giada De Pascalis opposta, Amy Leone e Chiara Limonta di banda, Dalhis Liguori e Monica Casalino centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di coach Ida Taurisano: Martina Medico, Martina Bacca, Sara Zanzarelli, Cristina De Paola e Luana Turchiarulo.

Magic Project Cutrofiano: Paola Palumbo in palleggio, Giorgia Ascalone opposta, Nicoletta Gemello e Benedetta Maiazza di banda, Elisabetta Potì e Maya Bardoscia centrali, Carola D’Onofrio libero.

A disposozione di coach Andrea Perinelli: Martina Gorgoni, Letizia Politano, Giorgia Natalizia e Delizia Marra.

Benedetta Maizza

Primo set

Lungolinea di Ascalone, mani-fuori di Gemello e secondo tocco di Miriam (1-2).

Poi va a servire Bardoscia e sono dolori. La creatura ha una battuta letale: la palla viaggia rapida, tesa e poi precipita all’improvviso. Non viene difesa male, non schizza sui polsi; cade a terra al centro del campo lasciando la ricezione con un palmo di naso.

Cutrofiano sta facendo alla perfezione quello che deve fare: impedirci di costruire, impedirci di giocare decentemente.

Amy spezza l’assedio sul 3-6, ma Potì riporta il Cutrofiano avanti (4-8).

Maya Bardoscia

A questo punto cade un’altra tegola sull’Oria: dalla radio arrivano notizie false e tendenziose sui primi exit-poll che danno in vantaggio il Sì. All’idea che la Costituzione di Calamandrei e Dossetti possa essere rottamata da uno che si esprime come un bimbominkia, la nostra capitana ha un piccolo mancamento ed è costretta ad uscire dal campo.

Esordisce Cristina De Paola.

Il momento è delicato: le ragazzine terribili di Cutrofiano stanno confermando la propria fama, siamo sotto di 4 punti, la capitana è temporaneamente ko e la Costituzione è in pericolo.

Contrattempo

Ma nel momento più difficile esce fuori il grande cuore della New Volley; le ragazze fanno squadra, moltiplicano gli sforzi e fanno della coesione emotiva la risorsa con cui superare le avversità. E al resto provvede Amy con una serie di servizi impressionanti (4 ace su 9 battute).

Va detto che le ospiti stanno anche compiendo difese spettacolari, ma pure Giorgina e Chiara non scherzano.

Dopo il break siamo avanti col punteggio di 13-8.

Primo tempo ed ace della Cubanita, ben servita dalla sapienti mani di Miriam (15-10).

Dalhis Liguori

E’ ancora Bardoscia, questa volta con due muri, a guidare la reazione salentina (15-13), poi l’Oria decide di procedere come un treno. In evidenza i soliti attacchi della Vichinga, ma anche tante giocate risolutive di Dalhis, in forma smagliante (25-17).

Secondo set

Monica si è ripresa e può rientrare in campo. L’indomani riceverà dal presidente della Repubblica l’incarico di formare il nuovo governo dopo le dimissioni di colui che aveva trattato Zagrebelsky come un vecchio rincoglionito e Orfini come un padre costituente.

Incarico

Ace e difese di Miriam, attacchi di Amy. Questa volta cominciamo bene (5-2).

Giorgia sta difendendo alla grande e la Vichinga scarica saette sul parquet.

Sull’altro fronte si mette in evidenza Ascalone, sempre più brava e autorevole. Anche fortunella quando un suo bagher viene ritenuto fuori da una nostra giocatrice di cui non faccio il nome per non rovinarle la carriera (6-5).

Mani-fuori di Giadina e show di Monica con due primi tempi e un bel murazzo (12-7).

Delizia Marra

Nel Cutrofiano, intanto, è entrata Delizia Marra, ragazza made in Nike Lecce e autrice di una bella fast (13-8). Di questo “regalo” mi sa che dobbiamo ringraziare Cristina Laudisa…

Giorgia continua a difendere efficacemente, Monica piazza una fast e Dalhis impone il muro.

Molto brava anche D’Onofrio, bisogna dire. Con la sua maglia e con le sue scarpe rosa shocking.

Paola Palumbo

Bel secondo tocco di Palumbo, poi l’Oria allunga ulteriormente e – direi – definitivamente con Amy, Giada e Chiara (21-10).

Monica appartiene ad una generazione di giocatrici d’acciaio e ormai si è pienamente ristabilita; ad ogni modo, Ida decide di chiamare un medico a scopo precauzionale. Anzi, una Medico.

La piccina entra per fare esperienza, ma magicamente entrambe le squadre decidono che arrivato il momento di sbagliare quasi tutti i servizi. Sembra che lo facciano a dispetto. Che cavolo è entrata a fare la ragazza? La volete far giocare?!

Fortunatamente ci sono anche atlete di sani principi come Marra e Chiara, che accettano di riprendere il gioco e mettono un pallone a terra cadauna (24-14).

Dalhis Liguori

Riprendono gli errori in battuta. Sul fronte oritano stasera va di moda il servizio a lungolinea orientato, grosso modo, in direzione della panchina ospite.

Il parziale, sempre sotto controllo brindisino, è chiuso da una bella pipe di Amy (25-15).

Terzo set

Martina in campo dall’inizio. I casi sono due: o Miriam ha avuto un improvviso attacco di gastroenterite oppure Ida ha deciso scientemente di dare fiducia alla palleggiatrice più giovane.

La seconda che ho detto.

Martina Medico

Cambia l’alzatrice, ma non si ferma la valanga di punti di Amy e di Dalhis.

Dentro anche Saretta, che fa un giro in prima linea strepitoso: 3 punti prima di andare a servire un ace (11-5).

La partita sembra ormai senza storia. Sul 12-6, però, il Cutrofiano (in cui è rientrata Potì), ha una reazione d’orgoglio. Incontenibile Ascalone, molto efficace ed anche molto continua, e poi ampio ricorso a servizi velenosi. In questo caso è Maizza a beffare per due volte la nostra ricezione. Dopo il primo ace, Ida chiama un time-out.

Una delle maggiori… soddisfazioni per un allenatore dev’essere vedere la propria squadra che al rientro in campo dopo un time-out subisce un secondo ace in fotocopia.

L’equilibrio dura sino al 14-14, poi le ragazze oritane spingono sull’acceleratore.

Impulsi

Miracolo difensivo di Giada e attacco vincente di Amy, poi 3 ace consecutivi di Dalhis con mister Perinelli che prova le stesse “soddisfazioni” sperimentate poco prima da Ida…

Giada chiude il break che ci porta su un rassicurante 21-14.

Entra anche Martina Bacca e ormai sembra una prestigiosa partita tra ottime Under (con qualche fuori-quota).

Saretta si distingue anche in difesa, ma sul fronte opposto le fast di Marra e Potì tagliano con successo la nostra retrovia (24-17).

Sara Zanzarelli

Doppietta di Maizza, dopo un encomiabile tentativo di secondo tocco di Martina, ed ace di Palumbo. Quattro palle-match annullate.

Il punto finale è un bel pallonetto della capitana Monica (25-20).

Esplode la gioia in campo e i festeggiamenti si concludono con il lancio delle magliette imbustate al gentile pubblico. Il presidente, però, ravvisa lanci poco casuali e un pochino “clientelari”. A proposito, 5 punti in più nel tabellino a chi mi lancia la maglietta fra due settimane…

Amy Leone

Le atlete del Cutrofiano restano sedute sul parquet disposte in cerchio e ascoltano le osservazioni del coach. La scena mi ricorda le riunioni del Consiglio d’Akela quando ero lupetto.

Sarei curioso di ascoltare gli allenatori in simili situazioni. Chissà se preferiscono “rileggere” gli aspetti tecnici di una partita o quelli emotivi. Chissà se ripercorrono gli errori delle atlete in modo costruttivo o se preferiscono sottolinearne i progressi puntando sulla crescita dell’autostima. Peccato che per discrezione non mi possa avvicinare; magari avrei imparato qualche cosa.

Consiglio di Akela

Secondo me, comunque, alla formazione ospite è mancata solo un po’ di continuità dopo un avvio particolarmente brillante; si intravedono, comunque, tante potenzialità in queste giovani atlete. Bravissima Ascalone per la quale parlare solo di potenzialità è limitativo. Ormai è già una trascinatrice.

L’Oria ha affrontato la partita nel modo giusto: senza precipitazione e senza presunzione. Ottima anche la capacità di reazione nei momenti difficili e positiva la prova di Martina, che ha tenuto molto bene il campo. Tutte brave con punte di eccellenza per Dalhis, Amy e Giorgia.

Giorgia Mastria

E adesso prepariamoci agli otto giorni di fuoco con Spongano (in trasferta) e Mesagne (in casa). Noi siamo pronti e non abbiamo nulla da perdere. Osiamo pure!

Per la gara interna con il Mesagne, inoltre, vorremmo stupire il palazzetto con effetti speciali e per questo, a fine partita, decidiamo di andare al “Pantheon” a fare un po’ di stalking nei confronti di Dalila. Possa il suo talento giovare alla causa della New Volley.

Giada De Pascalis

Tabellino: Oria-Cutrofiano 3-0 (25-17,  25-15,  25-20)

New Volley Oria: Medico 0, Liguori 17, Turchiarulo NE, Greco M. 2, Bacca 0, Casalino 7, Zanzarelli 4, Leone 22, De Pascalis 6, Limonta 2, De Paola 0, Mastria (L) – All. Taurisano.

Muri-punto 3, ace 11, errori in battuta 8.

Arianna ha aderito all’Associazione Italiana Contro le Calze Color Carne.

Magic Project Cutrofiano: Gorgoni NE, Gemello 3, Maizza 4, Politano NE, Ascalone 14, Natalizia 0, Marra 5, Palumbo 3, Potì 5, Bardoscia 4, D’Onofrio (L) – All. Perinelli.

Muri-punto 4, ace 6, errori in battuta 6.

Arbitri: Morleo e Nacci.

Giorgia Ascalone

Altri risultati: Trepuzzi-Mesagne 0-3, Tuglie-Noci 3-0, Monteiasi-Spongano 0-3, Castellaneta-Frascolla TA 2-3, Nardò-Putignano 0-3, Ostuni-Casarano 3-1

Classifica: Mesagne 24; Spongano e Tuglie 20; Oria 19; Putignano 15; Noci e Castellaneta 14; Frascolla TA, Trepuzzi e Cutrofiano 10; Ostuni 5; Nardò 4; Monteiasi 3; Casarano 0.

Miriam Greco

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Noci 55,00; Casarano 52,00; Castellaneta 10,00; tutte le altre 0,00.

Dopo 5 turni di quiete, la classifica torna a muoversi. Il Noci balza al comando con 55 euri: 30 per le frasi offensive rivolte dai tifosi a un’atleta avversaria (che poi sarebbe nostra) e 25 per l’uso di strumenti acustici che hanno disturbato il regolare svolgimento della gara (e qui invochiamo il ritorno del mitico trombettiere).

Entra timidamente in graduatoria anche il Castellaneta: 10 euri per la mancata rettifica dei dati di un’atleta.

Prossimo turno: Spongano-Oria, domenica 11 dicembre, ore 18.30.


ORIA-CUTROFIANO 0-3

19 marzo 2013

Piazza di Spagna

Domenica 17 marzo 2013 – ore 18.30

Raggiunti i 50 anni di età, è consigliabile sottoporsi all’esame della prostata. Non dev’essere un’esperienza piacevole e se dipendesse da noi eviteremmo di farlo, ma va fatto.

Allo stesso modo, raggiunta la settima giornata del campionato, bisogna giocare contro il Piazza di Spagna Cutrofiano. Non dev’essere un’esperienza piacevole e se dipendesse da noi eviteremmo di farlo, ma va fatto.

Mi rendo conto che il paragone tra un dito che viene ficcato in quel posto e la partita contro la vicecapolista non è il massimo della raffinatezza, ma credo che renda bene l’idea dello stato d’animo con cui ci si prepara ad un incontro del genere. Si sa in anticipo come sarà (ce l’ha raccontato chi c’è già passato e del resto non ci vuole molto ad immaginarlo) e si sa anche che non sarà per niente bello (anzi, in caso di soddisfazione, ci sarebbe da preoccuparsi o almeno da rimettere in discussione alcune certezze); tutto quello che si auspica è che finisca il più presto possibile.

Claudia Trovè

Se accantonassimo il risultato ed i nostri interessi di classifica, però, veder giocare il Cutrofiano da spettatori neutrali sarebbe un’esperienza per nulla spiacevole. Anzi. La formazione leccese esprime un volley altamente spettacolare ed efficace e l’alchimia tecnica che scaturisce da atlete esperte, da autentiche fuoriclasse e da giovani promettenti produce un risultato eccellente. Se poi il Cutrofiano trova sulla propria strada un’avversaria come l’Oria, che, sia pure con qualche imperfezione, riesce a giocare la propria partita opponendo un’eroica resistenza, beh, gli ingredienti per una bella partita non mancano e la metafora con l’esame prostatico appare ancora più fuori luogo.

Imballaggio

Ma andiamo con ordine.

Le atlete che raggiungono Oria nell’auto di coach Marcello utilizzano come antistress uno di quei fogli da imballaggio di plastica trasparente con le bolle d’aria. L’azione antistress consiste nello schiattàre le bolle una ad una. Lo scoppiettìo prodotto, però, lo stress lo fa venire al resto dei presenti.

Sorpresa al palazzetto: all’ingresso è stato allestito un bar con tanto di tavolini. Da quando vengo ad Oria, prima da avversario poi da tifoso, non si era mai verificato questo evento e mi sorge il sospetto che possa essere stata Loredana Corvino ad aver dato disposizione di allestire il bar per l’occasione. Notoriamente la ragazza ha il palato fine. Del resto, se aspettiamo che Veronica prepari il tiramisù, stiamo freschi.

Nipote e zia

La schiacciatrice brindisina, a proposito, è ancora indisponibile e Giulia deve nuovamente sacrificarsi in un ruolo per lei inedito.

Sull’altro fronte, Francesca Lia è in partenza per gli States e il suo posto viene rilevato da un altro “mostro sacro” della pallavolo pugliese (siccome già so’ picch’…), Daniela Stabile.

Formazioni.

New Volley Oria: Simona Leone in palleggio, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Giulia Basile schiacciatrici, Sara Giuffrè e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.

A disposizione di mister Marcello Presta: Angela Carone, Federica Peluso, Noemi Votano e Veronica Parisi.

Giorgia Mastria

Cutrofiano: Paola Marcianò in palleggio, Claudia Trovè opposta, Loredana Corvino e Daniela Stabile schiacciatrici, Germana Fanelli e Marta Baglivo centrali, Francesca Fachechi libero.

A disposizione di coach Elio Quarta: Stefania Danieli, Laura Lazzari, Stefania Padula, Tatiana Fingi e Chiara Passaseo.

Primo set

Subito una magia di Ida: un bel pallonetto che cade nel cuore della difesa salentina.

Pallonetto di Ida

Seguono due errori-punto delle furie rosse, ma dopo scambi durati particolarmente a lungo. Andiamo sotto (1-2), quindi, ma le prime impressioni sono buone. Siamo reattive.

Corvino consolida il vantaggio e sul 5-7 si apre un duello a suon di punti tra le due opposte, Ida Taurisano e Claudia Trovè. L’atleta salentina appare in serata di grazia; Ida riesce a fare persino meglio delle (già eccellenti) prestazioni a cui ci ha abituati: sul 7-9 ha già messo a terra 6 palloni, praticamente tutti quelli dell’Oria.

Le padrone di casa stanno disputando una partita dignitosa, molto determinata in ricezione e in difesa, e stanno riuscendo nell’impresa di contenere le centralone del Cutrofiano, sorprendentemente ancora a secco di punti. Il rovescio della medaglia è che la nostra fase offensiva sembra un’esclusiva di Ida e procedendo di questo passo fra 10 minuti dovremo farle arrivare la bombola dell’ossigeno.

Paola Marcianò

Ottima la prova di Paoletta Marcianò nell’altra metà campo: la palleggiatrice allevata da coach Marcello nella Palafiom Taranto sembra aver raggiunto la piena maturità tecnica in aggiunta a quella caratteriale, che ha sempre avuto.

Primo punto per Baglivo, muro di Paoletta e mister Marcello, sull’11-19, deve chiamare un time-out.

Il set sta avendo uno sviluppo tutto sommato prevedibile: l’Oria non è in crisi, ma la superiorità tecnica del Cutrofiano emerge prepotentemente e “la forchetta” nel punteggio si allarga come conseguenza dei valori in campo.

Daniela Lo Noce

Ida realizza il suo nono punto personale (che si somma alla fast di Daniela, e ai 4 errori-punto delle gentili ed avvenenti ospiti, 3 dei quali in battuta), ma poco prima dobbiamo rilevare i primi palloni messi a terra da Fanelli: un primo tempo ed un muro. Palloni che hanno il sapore della minaccia per l’immediato futuro.

Il set termina 14-25.

Secondo set

Il primo scambio del secondo parziale basta da solo a dare appagamento al pubblico: l’Oria difende con affanno un attacco cutrofianese; il terzo tocco compete ad Ida, che inventa una rovesciata di piede spettacolare. E’ la cosa più bella della partita. Purtroppo, però, la prosecuzione dello scambio si conclude con la conferma della minaccia di cui sopra: un altro punto della Sequoia Fanelli.

Germana Fanelli

Paoletta è scatenata: prima mura su una sua ex-compagna della Palafiom e dell’Ostuni, poi piazza un secondo tocco dei suoi. E sì che Marcello (che “conosce vecchia” la palleggiatrice) si era raccomandato con le proprie atlete: state attente a non farvi sorprendere dai pallonetti di Paoletta.

Il concetto era stato espresso dal coach in modo meno elegante, ma il senso era quello.

Magnifica Ida: mani-fuori da posto quattro e pallonetto da posto due in rapida successione (4-4).

Giulia Basile

Dopo un muro di Stabile (6-8), l’Oria infila un break da 4 alternando gli attacchi di Giulia e gli ace di Ida. Finalmente assaporiamo il gusto del vantaggio (10-8).

Dura poco perché Stabile e Fanelli (muro) ribaltano nuovamente la situazione (10-11).

Punti per Leo e per Ivana, ma anche per la Sequoia e per l’inossidabile Corvino: Cutrofiano è avanti (12-14), ma adesso l’incontro è equilibrato. E cominciamo a divertirci.

Ivana ottiene “un mani-fuori da serie A”. La definizione è dell’interessata. Ovviamente.

Ivana Gallo Ingrao

Lotta tra titani: Corvo contro Ida e le gentili ed avvenenti ospiti conservano il vantaggio (15-17).

Se il primo break l’abbiamo costruito con gli ace, adesso ci affidiamo al muro: attacco di Ida, muro e attacco di Giulia, muro di Ida. Oria in vantaggio (19-17)!

Per tornare all’elegante metafora d’apertura, siamo tornati padroni del nostro destino: abbiamo afferrato la mano dell’urologo e stiamo tirando fuori il dito da quel posto.

Trovè mette palla a terra, noi commettiamo un’infrazione e Baglivo spedisce nel nostro posto cinque un primo tempo da manuale (19-20).

Ida fenomenale: un altro attacco e un altro ace; in più Cutrofiano perde lucidità e incappa in tre errori-punto consecutivi.

Ace di Ida

Questo vuol dire che adesso conduciamo 24-20. Questo vuol dire che abbiamo 4 palle-set a disposizione. Questo vuol dire che abbiamo la possibilità di scrivere la storia. Questo vuol dire che alcuni degli spettatori in tribuna giunti da Brindisi e da Ugento stanno godendo in silenzio. Questo vuol dire che stiamo per chiedere agli spettatori giunti da Brindisi e da Ugento di staccare un assegno per riconoscenza.

Nel Cutrofiano entra Chiara Passaseo e poi – al cambio-palla causato da un nostro errore offensivo – entra anche Tatiana Fingi, specialista dei servizi. La schiacciatrice mancina è anche specialista in urla motivazionali, ma oggi ha la voce bassa e non può esprimere appieno questo dono ricevuto da madre natura. Meno male. I servizi, però, sono precisi e l’Oria si incarta.

Claudia Trovè

Si cerca Ida fino all’esasperazione e se persino un papa non se l’è sentita di farsi carico da solo della gestione di un miliardo di fedeli, anche la nostra opposta può a buon diritto essere giustificata dall’impossibilità di fare altri miracoli da sola (oltre ai 20 punti già realizzati in 2 set).

In più c’è una Trovè spietata, che con una diagonale annulla la quarta palla-set (24-24).

Ida attacca da seconda linea, il pallone tocca il nastro e poi finisce a lato. La nostra opposta protesta in modo vibrante perché ha rilevato anche un tocco di Fanelli, saltata a muro. Le immagini riviste con calma non sciolgono l’enigma, ma è possibile che il movimento della rete abbia ingannato la nostra fuoriclasse.

Simona Leone

Disgraziatamente un ulteriore errore di una nostra giocatrice regala il set al Cutrofiano. Ahimè, purtroppo per noi, le grandi squadre non sono quelle che non cadono mai, ma sono quelle che sanno rialzarsi. Cutrofiano era indruppicàto sul 24-20 ed è stato capace di rimontare sino al 24-26. A noi resta solo l’effimera soddisfazione di aver fatto correre un brivido sulla schiena delle nostre titolate avversarie.

Terzo set

Oria accusa il colpo sul piano psicologico e in avvio di set la vicecapolista sembra in grado di fare il bello e il cattivo tempo sul parquet: muro, fast ed ace di Fanelli; ace di Stabile; primo tempo di Baglivo e attacco di Corvino con successivo richiamo dell’arbitro ad una Leonessa un po’ nervosa.

Sul 2-9 non so se è più interessante continuare a seguire la partita o se è preferibile concentrarsi sulle riserve del Cutrofiano, un po’ ultras, un po’ cubiste, un po’ talk-show. Molto talk-show.

Riserve vivaci

Dopo una palla contesa a rete e spinta a terra da Passaseo, l’Oria ritrova se stesso e recupera parte del distacco: ace di Daniela, attacco di Ida e qualche imprecisione avversaria (9-11).

Trovè prima piazza un mani-fuori e poi tenta invano di difendere un attacco di Ida che, toccato dalla difesa salentina, termina dalle parti del segnapunti. L’opposta cutrofianese deve arrestare la propria corsa in corrispondenza del tavolo; il punto è dell’Oria, ma l’opposta leccese esprime verbalmente una contestazione all’arredatore del palazzetto.

Ida fa punto anche appoggiando palloni in lungolinea senza saltare valorizzato una bella difesa di Giorgia su un attacco di Fanelli (12-15).

Incoronazione

Buona la prestazione della creatura in maglia bianca; un po’ in ombra le centrali, che tuttavia hanno avuto palloni col contagocce.

Sul 12-15 la vicecapolista se ne va: Stabile, Passaseo e Fanelli firmano il break da 5 che ammazza la partita (12-20).

Nel finale l’Oria rosicchia alcuni punti grazie ad un’Ida stellare, autrice di ben 5 punti in 10 scambi; purtroppo non bastano a contrastare i colpi del Corvo e di Trovè. L’ultimo punto è un muro di Germana Fanelli (19-25).

Chiara Passaseo

E’ andata come previsto. Le nostre gentili ed avvenenti ospiti hanno confermato la propria fama ed hanno regalato momenti di volley-champagne. L’Oria, comunque, non ha affatto sfigurato: Ida è stata fantastica (media di 9,6 punti a set), Giorgia e Ivana hanno retto decorosamente l’impatto con cotante bocche di fuoco e soltanto le pizze dell’Akropolis ci permetteranno di toglierci dalla bocca il sapore delle mani che ci siamo mangiati alla fine del secondo set, il più grande rammarico della serata.

L’esame della prostata sarebbe finito, ma l’urologo ci convoca già per una visita di controllo domenica prossima a Ugento.

Germana Fanelli

Tabellino: Oria-Cutrofiano 0-3 (14-25,  24-26,  19-25)

New Volley Oria: Carone NE, Gallo Ingrao 6, Peluso NE, Giuffrè 1, Basile 4, Taurisano 29 (e pizza!), Votano NE, Deandri 9 (in scienze), Leone 1, Parisi NE, Lo Noce 2, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 2, ace 6, errori in battuta 5.

Piazza di Spagna Cutrofiano: Baglivo 5, Danieli NE, Lazzari NE, Stabile 9, Trovè 11, Padula NE, Fingi 0, Fanelli 11, Marcianò 3, Corvino 12, Passaseo 2, Fachechi (L) – All. Quarta.

Muri-punto 8, ace 3, errori in battuta 4.

Arbitri: Vladimiro Argese e Cesare Mazzotta.

Ida Taurisano

Altri risultati: Assi Brindisi-Galatina 3-0, San Cassiano-Ugento 1-3, Casarano-Collepasso 0-3, Taranto-Pallavolo 80 BR 3-0, Nardò-Spongano 3-0, Squinzano-Presicce 0-3.

Classifica: Assi Brindisi 54; Cutrofiano 53; Ugento 52; Collepasso 45; Taranto 40; Oria 33; Galatina 29; San Cassiano 26; Spongano 24; Presicce 23; Nardò 18; Pallavolo 80 BR 15; Casarano 5; Squinzano 3.

Bagher perfetto

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 360,00; Presicce 352,00; San Cassiano 165,00; Spongano 160,00; Pallavolo 80 BR 140,00; Collepasso 132,00; Casarano 82,00; Cutrofiano 70,00; Squinzano 52,00; Assi Brindisi 35,00, Ugento, Taranto, Oria e Galatina 0.

La Pallavolo 80 Brindisi scavalca Collepasso grazie ad una multa di 50 euri per l’assenza del dirigente addetto agli arbitri.

Prossimo turno: Ugento-Oria, domenica 24 marzo, ore 18.30.


CUTROFIANO-ORIA 3-1

27 novembre 2012

Domenica 25 novembre 2012 – ore 18.30

Ognuno si tocchi dove vuole, ma secondo me il Cutrofiano merita di vincere il campionato per almeno per due motivi.

Primo: raramente ho visto un tale concentrato di ragazze così bone. Neanche alle selezioni di Miss Italia. Neanche in piazza Manfredi sabato sera. Neanche alla Farmacia Brescia di corso Italia a Taranto. Neanche nelle liste del PDL ai tempi delle veline (mi scuso per quest’ultimo termine di paragone offensivo).

Secondo: la preparazione delle partite.

A questo proposito si va oltre Velasco, che pure cambiò la cultura pallavolistica italiana introducendo metodo, motivazione, mentalità vincente.

Ma tutto questo Velasco lo faceva di giorno.

A Cutrofiano, invece, è stata varcata una nuova frontiera dello sport e qui le partite si preparano anche di notte. Come abbiano fatto non lo so (condizionamenti subliminali, ipnosi, chissà?), ma so che le giocatrici si incontrano anche nei sogni e in quella sede perfezionano la tattica.

La notte tra sabato e domenica, ad esempio, sappiamo che Loredana Corvino è apparsa in sogno a Chiara Passaseo e tendiamo a ritenere che le due atlete abbiano preparato gli ultimi dettagli della partita.

Ecco la nuova frontiera del volley: l’inconscio al servizio della squadra.

Borges scriveva che “dormire è distrarsi dall’universo”, ma per le giocatrici della Piazza di Spagna, a quanto pare, non è così. (1)

In verità, se Cutrofiano può dirsi all’avanguardia in questa forma di “preparazione totale” alla partita, l’Oria segue a ruota (ma con qualche difetto nella metodologia che andrebbe corretto al più presto). Anche una nostra giocatrice ha fatto un sogno e lo ha rivelato poche ore prima della partita (ossia prima che si realizzasse): l’infortunio ad Ida e la conseguente sostituzione.

“Doppio sogno”, dunque; come il romanzo di coso.

Se nel caso di Cutrofiano, però, si può parlare di tatticismo esasperato, l’Oria è nel campo della chiaroveggenza.

E comunque spero di non entrare mai nei sogni della giocatrice in questione…

Detto questo, non sarebbe male se Loredana Corvino entrasse anche nei sogni dell’addetto al distributore automatico inducendolo a sostituire finalmente le merendine con i famosi pasticciotti.

A proposito di palazzetto, sono ancora esposte le foto segnaletiche delle giocatrici che tirano pallonate agli spettatori.

Si inizia alle 18.30, ma i manifesti riportano come orario le 18.00, un buon metodo di contrasto all’italico andazzo di arrivare in ritardo.

In anticipo arriva invece Annarita, la mamma di Paoletta, che ai tempi della Palafiom Taranto portava fortuna e la sua presenza ci faceva vincere sempre. Ora che le strade della Palafiom e di Paoletta si sono divise, il dubbio è: porta fortuna a noi oppure alla figlia? Come vedremo dall’esito dell’incontro, sarà decisamente la seconda che ho detto.

Bene, le studicarìe credo di averle finite; adesso possiamo passare alle formazioni.

Piazza di Spagna Cutrofiano: Chiara Passaseo in palleggio, Claudia Trovè opposta, Loredana Corvino e Francesca Lia schiacciatrici, Germana Fanelli e Marta Baglivo centrali, Francesca Fachechi libero.

A disposizione di mister Elio Quarta (che se le riprese video sono venute bene, mi deve un pasticciotto…): Stefania Danieli, Laura Lazzari, Tatiana Fingi, Stefania Padula e Paola Marcianò.

Ah, dimenticavo un’ultima studicarìa: Marta Baglivo ha dismesso il lampeggiante della Questura.

New Volley Oria: Noemi Votano palleggiatrice, Ida Taurisano opposta, Ivana Gallo Ingrao e Simona Leone schiacciatrici, Sara Giuffrè e Daniela Lo Noce centrali, Giorgia Mastria libero.

In panchina con mister Marcello Presta: Angela Carone, Chiara Guadalupi, Annacarla Cozzetto, Federica Peluso e Désirée Calderone.

A parte la veggente che è occupata con le visioni, le atlete in panchina stanno onorando la settimana europea dello scambio didattico: una insegna biologia all’altra, l’altra insegna inglese all’altra ancora e Annacarla calcola a distanza l’area di un quadrato a beneficio non sappiamo di chi.

Primo set

L’avvio della partita è frizzante: subito una fast della sequoia Fanelli a cui, comunque, replica Sara con un delizioso pallonetto.

Corvino chiama, Ida risponde (4-3).

E sembriamo in parità anche come errori-punto: 3 per il Cutrofiano, 3 per l’Oria, ma noi ci mettiamo in più anche una palletta di Ivana e 2 attacchi vincenti di Ida e in questo modo riusciamo inaspettatamente a portarci in vantaggio (8-9).

Fino a questo punto stiamo rasentando la perfezione, almeno il tipo di perfezione a cui possa aspirare una squadra che lotta per la salvezza.

Poi, purtroppo, le cose cambiano e Marta Baglivo mette in seria difficoltà la nostra ricezione (non sarà l’ultima volta): 12-9.

Ida piazza un pallonetto, ma la reazione delle padrone di casa pone in evidenza alcune delle enormi risorse di cui dispone la formazione cutrofianese: primo tempo di Fanelli, muro a due Passaseo-Fanelli (ma il punto lo diamo alla palleggiatrice perché è amica di Silvietta) ed ace di Trovè (15-10).

Ida è straripante: attacca anche da seconda linea realizzando il 6^ punto personale nel set e rimette in corsa le furie rosse, ma forse è troppo tardi per recuperare (17-14).

Dopo uno scambio di servizi sbagliati, il terzo ed ultimo break da 4 del Cutrofiano, in effetti, chiude virtualmente il primo parziale: primo tempo Baglivo, ace Corvino, attacco Lia ed ulteriore primo tempo di Baglivo (22-15).

Daniela si concede un bel muro (23-17), ma Lia ed un’infrazione oritana assegnano il primo parziale al Cutrofiano (25-17).

Come muri siamo in parità e questo non me l’aspettavo data la differenza di statura e la presenza di una specialista come Fanelli; come ace, invece, siamo in passivo (ne abbiamo subìti 5).

E’ un Oria dignitoso, ma Cutrofiano è davvero una squadra spettacolare: ottima in tutte le fasi di gioco e piacevole da guardare se solo non stesse giocando contro di noi.

Secondo set

Il secondo parziale riserverà sorprese e credo che neanche i più ottimisti avrebbero potuto prevedere un ribaltamento da 15-8 a 23-25. Neanche la veggente.

Andiamo subito sotto di 5 punti a causa dei muri di Fanelli e di Lia e degli attacchi di Trovè e della stessa Lia. Molto interessante questa ragazza: ha iniziato con il freno un po’ tirato, ma la pipì liberatoria nell’intervallo deve aver avuto effetti benefici e la schiacciatrice metterà 6 palloni a terra solo in questo set.

Leo e Sara oppongono resistenza, ma Corvino continua a macinare punti (7-5).

Break di 6-1 del Cutrofiano, che appare nettamente padrone della partita: schiacciano Trovè, Fanelli e Lia (15-8).

Ma c’è un dato statistico che sta affermandosi e che risulterà piuttosto spiacevole per le ragazze di coach Quarta: gli errori-punto. Le padrone di casa ne fanno 3 consecutivi e permettono all’Oria di restare in gioco (15-11). A fine set gli errori-punto del Cutrofiano saranno addirittura 14.

Lia, Corvino (ed anche un’ottima Fachechi) riparano i danni (17-12), ma a quel punto sono le furie rosse a confezionare un piccolo capolavoro e ad agguantare il pareggio con un break in cui brillano gli attacchi di Leo e di Ivana, il muro di Noemi ed un blocco di Sara con presumibile contorno di infrazione leccese: 17-17.

Dopo un errore in battuta locale ed un magnifico lungolinea di Ivana (18-19), mister Quarta effettua la prima sostituzione ed introduce Paola Marcianò.

Ida gioca con le mani del muro avversario, ma poi, pur continuando a difendere benissimo, siamo noi a commettere 3 errori consecutivi (22-20).

Entrano anche Annacarla e Tatiana Fingi.

Splendido pallonetto di Daniela e perentorio primo tempo di Fanelli (23-21).

E’ a questo punto che il Cutrofiano ci fa il regalo di Natale in anticipo: battuta sbagliata, fast di Fanelli fuori (di pochissimo) e Lia costretta a tirare sulla rete da posizione decentrata al termine di un lungo scambio (23-24).

Le sorti del parziale sono state ribaltate e l’Oria gioca il suo primo set-point.

Ace di Daniela Nocciolina ed incontro – sorprendentemente – in parità (23-25)!

Adesso facciamo l’impresa! Scriviamo la storia! Vinciamo a Cutrofiano!

Terzo set

Vinciamo la sasìzz’…

Il Cutrofiano che ritorna sul parquet è un meccanismo perfetto: a parte quello che stanno facendo sul parquet Fachechi (miracoli), Fanelli (fast) e Corvino (attacchi a ripetizione), occorre mettere in risalto anche il sostegno di un pubblico caloroso. Gli ultras sono divisi in due sezioni: ci sono quelli sugli spalti e poi c’è un’infiltrata in panchina, le cui urla sono diventate incessanti. Temo di sapere chi sia.

Con una Corvino stellare il Cutrofiano si porta sull’11-2, ci concede un servizio sbagliato e poi dilaga sino al 15-3.

La nostra ricezione è in difficoltà ed in attacco arrivano pochi rifornimenti.

Marcello ripropone la staffetta Annacarla-Noemi anche perché quest’ultima, pur restando eroicamente in campo, si è infortunata alla gamba.

Il parziale non ha storia.

Corvino ci perfora anche in battuta e finalmente mostriamo qualche segno di vita grazie agli attacchi di Ida e di Ivana. Quest’ultima ha le unghie luccicanti grazie ad uno specifico trattamento con prodotti provenienti dal Mar Rosso.

Se la cosa può interessare.

Sul 21-8, dopo un muro di Paoletta, che si è guadagnata la conferma sul parquet grazie ad una prestazione brillante, c’è una sostituzione che ottiene il mio vivo apprezzamento: Fingi sostituisce Lia.

Non ho nulla contro Lia, anzi; l’apprezzamento deriva dalla supposizione che Fingi, se gioca, non può gridare. Almeno spero. Almeno mi illudo.

Ma Tatiana Fingi ottiene un ace e quindi adesso urla di gioia, poi Corvino schiaccia a terra l’ennesimo pallone.

Vince Cutrofiano 25-9.

Quarto set

Nell’intervallo il Cutrofiano dimostra di possedere ottime risorse anche tra le riserve: eccellente la proprietà di palleggio con i piedi di una giocatrice non identificata (molto alta).

Il quarto parziale inizia con una buona reazione d’orgoglio dell’Oria e in particolare con una doppietta di Ivana (0-2).

Purtroppo, però, Ida resta a terra toccandosi la gamba. Per fortuna non è il ginocchio, ma l’infortunio costringe comunque l’opposta brindisina ad abbandonare il parquet tra gli sportivi applausi del pubblico locale.

Entra Federica. La profezia della veggente si è avverata.

Murano Fanelli e Paoletta; fanno punti in battuta Lia e Sara.

Sul 4-4 le padrone di casa spingono sull’acceleratore e Paoletta non è più amica mia per colpa di un secondo tocco che non avrebbe dovuto fare a chi l’ha vista crescere…

L’abbiamo vista crescere, ma ci siamo persi un paio d’anni in cui la palleggiatrice tarantina è diventata ancora più matura: tecnica perfetta e grande personalità.

Muri di Baglivo alternati ad errori in battuta delle leccesi (10-6).

Il risultato è meno pesante rispetto al terzo set, ma la sensazione è che la partita continuino a farla le ragazze locali.

L’Oria, però, non si arrende ed anzi riapre uno spiraglio: brava Federica, che dà avvio ad un break di 0-5 con cui le atlete di Marcello effettuano il sorpasso in virtù di un ace di Daniela e di una palla piazzata da Annacarla (10-11).

C’è una fase di equilibrio, anche se non dura molto: per il Cutrofiano punti di Baglivo, Fanelli e Marcianò, che con un altro tocco di seconda conclude uno scambio infinito; per l’Oria fast di Sara e palletta di Ivana (14-14).

La schiacciatrice oritana dalle unghie splendenti è l’ultima ad arrendersi: realizza un altro punto ed un ace, ma il Cutrofiano mette sul piatto della bilancia tutto il proprio potenziale e per le furie rosse non c’è scampo.

Fanelli piazza una fast ed un ace, Baglivo mura, Corvino valorizza un salvataggio di Paoletta e Trovè conclude il break di 7-1 con cui le salentine si assestano sul 21-15.

Cuore oritano: ace di Ivana e primo tempo di Daniela. Sul 21-18 il tecnico locale preferisce non correre rischi e chiama l’ultimo time-out.

Questa volta Corvino e compagne non si lasciano sorprendere: Baglivo vanifica un miracolo di Giorgia e Fingi ottiene un mani-fuori da posto quattro (24-18).

Un’intraprendente Federica annulla la seconda palla-match, ma poi ci tocca incassare l’ultimo assalto vincente di Claudia Trovè (25-20).

L’Oria esce con onore dal parquet di Cutrofiano nonostante un terzo set inguardabile. Le ragazze brindisine hanno duellato con dignità nel primo parziale, hanno conquistato il secondo e hanno fatto quello che hanno potuto nel quarto.

Il Cutrofiano è la grande squadra che ci aspettavamo: grande difesa, attacchi imperiosi, due palleggiatrici di categoria superiore, centrali da favola, una bella miscela di atlete esperte e giovani promesse ed anche – come abbiamo accennato – un pubblico caloroso che sa apprezzare la pallavolo di qualità (visti i trascorti del Cutrofiano maschile).

A voler cercare il pelo nel pasticciotto, forse ci sono ancora dei margini di miglioramento sotto l’aspetto della concentrazione, da cui probabilmente derivano i numerosi errori-punto e le pause nel secondo parziale.

Ma la serata per l’Oria non finisce a Cutrofiano, anzi il bello deve ancora venire.

Marcello ha due giocatrici in infermeria e deve tutelarsi in vista della temibile partita in casa con l’Ugento. Lungo la strada il tecnico oritano ingaggia un’immigrata clandestina che stava aspettando il pulmino del “caporale” per andare a lavorare in campagna. Il coach le offre un impiego alternativo, la carica in auto (dove siamo già in cinque), ma poi suda freddo quando i Carabinieri gli mostrano la paletta dell’alt.

Qui, al posto di blocco, c’è la migliore azione della New Volley. Con una mossa fulminea ispirata dalla Leonessa la giocatrice clandestina viene spinta a ridosso del sedile e nascosta da un giaccone. Gli altri cinque occupanti della vettura oppongono ai tutori dell’ordine un muro-difesa da manuale: nello specifico Marcello e Ivana fanno muro, ostruendo la visuale al maresciallo, e la più giovane giocatrice della squadra copre (la clandestina) con la stessa naturalezza di un narcotrafficante messicano. Nessuno si accorge di niente.

Tabellino: Cutrofiano-Oria 3-1  (25-17,  23-25,  25-9,  25-20)

piazza di Spagna Cutrofiano: Baglivo 13, Danieli NE, Lazzari NE, Trovè 12, Fanelli 14, Fingi 2, Padula NE, Marcianò 4, Corvino 17, Passaseo 1, Lia 11, Fachechi (L) – All. Quarta.

Muri-punto 9, ace 9, errori in battuta 12.

New Volley Oria: Carone NE, Guadalupi NE, Cozzetto 1, Gallo Ingrao 11, Peluso 2, Giuffrè 6, Calderone 0, Taurisano 10, Votano 1, Deandri 8 (in storia), Leone 3, Lo Noce 5, Mastria (L) – All. Presta.

Muri-punto 2, ace 4, errori in battuta 7.

Arbitri: Massimo Scarciglia e Fernando Pepe.

Altri risultati: Galatina-Assi BR 0-3, Pallavolo 80 BR-Taranto 0-3, Ugento-San Cassiano 3-0, Collepasso-Casarano 3-0, Spongano-Nardò 3-2, Presicce-Squinzano 3-1.

Classifica: Assi Brindisi, Taranto e Ugento 18; Cutrofiano 17; Collepasso 16; Oria 12; Spongano 11; Pallavolo 80 Brindisi e Galatina 9; San Cassiano e Presicce 7; Nardò 4; Casarano 1; Squinzano 0.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Presicce 270,00; San Cassiano 110,00; Nardò 85,00; Collepasso 80,00; Spongano 40,00; Cutrofiano e Assi Brindisi 35,00, tutte le altre 0,00.

San Cassiano si porta in seconda posizione per via di un isolato tifoso che ha insultato gli arbitri, le atlete e un dirigente avversario (ma non sappiamo se in quest’ordine) beccandosi 45 euri di multa.

Entra in classifica anche l’Assi Brindisi: 35 euri per gli insulti di alcuni tifosi all’arbitro.

Numeri suggeriti dalla veggente per il superenalotto: 11 (il numero di Ida), 24 (le guardie), 35 (l’uccello, cioè il Corvo), 56 (la caduta), 73 (l’ospedale), 77 (le gambe delle donne che si infortunano).

Prossimo turno: Oria-Ugento, domenica 2 dicembre, ore 18.30.

 

NOTE:

(1) BORGES, J.L., L’Aleph, 1952, Feltrinelli, Milano, 2004 (32^ ediz.), pag. 131.


CUTROFIANO-ORIA 3-0

13 marzo 2012

Domenica 11 marzo 2012 – ore 18.00

Cominciamo dai ricordi.

La mia prima, unica ed ultima volta al palazzetto dello sport di Cutrofiano era stata il 2 aprile 2000, una data storica per la pallavolo tarantina.

Quel giorno la Magna Grecia del mago Di Pinto conquistò per la prima volta nella storia della città la serie A1 battendo per 3-1 il Cutrofiano. In quella squadra eccezionale c’erano Boban Kovac, Petr Karabec, Bruno De Mori, Marcello Bruno, tanto per fare solo alcuni nomi.

Ricordo la carovana che si mosse da Taranto, ricordo il boato dei tifosi quando De Mori uscì dallo spogliatoio, precedendo i compagni, per il riscaldamento. Ricordo la festa dopo il punto vincente di Karabec. Che giornata. Che emozione tornare in questo posto.

Non è cambiato quasi nulla. Forse soltanto la macchinetta del caffé e delle merendine che il prossimo anno, comunque, subirà un’ulteriore modifica. Loredana Corvino ha infatti (saggiamente) chiesto alla società di distribuire i pasticciotti invece delle solite quattro cacate confezionate. Lei non si è espressa in modo così triviale – bisogna precisare.

Ah, una novità è costituita dai cartelloni con fumetto per ogni giocatrice. E così mi risparmio un po’ di lavoro…

Per la prima volta in questa stagione c’è un solo arbitro.

E’ una provocazione! E’ come se la Federazione avesse pensato: beh, per domenica non abbiamo abbastanza arbitri; ne mandiamo due alle partite impegnative e uno solo a quelle più scontate. Ecco, Cutrofiano-Oria, lì mandiamo un solo arbitro; cosa volete che succeda…?

Verrebbe voglia di fare casino apposta. Così, senza motivo. Proteste, insulti in campo e fuori, lancio di tappi e di altri oggetti contundenti… Un casino tale che la prossima volta di arbitri ce ne dovranno mandare cinque (e scortati da un paio di marò a testa).

Le procedure di riconoscimento vanno per le lunghe. Paola Faloia è talmente abbronzata che, oltre al documento d’identità, le viene richiesto di esibire il permesso di soggiorno. La situazione si sblocca soltanto dopo l’intervento dell’Ambasciata del Senegal.

Nell’Oria all’assenza di Ivana si aggiunge quella di Angela, ma in compenso c’è Desy Calderone, fresca di compleanno. Adesso ha l’età per giocare in serie C e non è ancora imputabile. Speriamo che non ne approfitti…

C’è un grande manifesto con cui la società leccese ringrazia gli sponsor (molto numerosi, in effetti) per il contributo offerto alla pallavolo locale. Potremmo farne uno simile anche a Oria, penso. Simile nella forma, ma molto diverso nei contenuti.

Formazioni.

Piazza di Spagna Cutrofiano: Laura Caracuta in palleggio, Paola Faloia opposta, Emanuela Cafarella e Loredana Corvino laterali, Marta Baglivo e Rossella Pellico centrali, Patrizia Villani libero.

In panchina con coach Giuseppe Marino: Silvia Parisi, Sarah Mauro, Silvia De Paolis, Noemi Polimeno e Laura Pendenza.

In realtà sulle riserve non sono molto sicuro perché il referto non l’ho visto, ma, così a occhio, mi sembrano le stesse giocatrici dell’andata. Non mi pare di aver visto Pendenza, forse. E comunque viste le inesattezze e le stronzate che vengono scritte su alcuni giornali o su siti ufficiali, potrò ben sbagliare pure io che non sono un professionista…

New Volley Oria: Annacarla Cozzetto in palleggio, Stefania Guacci opposta, Maria Nannavecchia e Simona Leone laterali, Daniela Lo Noce e Giulia Basile centrali, Simona Minetti libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Noemi Votano, Désirée Calderone, Federica Peluso, Giorgia Mastria e Simona Bianco. La prossima volta calcolerò l’età media, ma credo che sia sotto i 15 anni.

Primo set

Primo tempo di Pellico, tre ace consecutivi di Caracuta e attacco vincente di Faloia (5-0).

Vabbè, il ricordo della Magna Grecia di Di Pinto svanisce qui e forse possiamo già telefonare a casa per dire di calare la pasta. Purtroppo rischia di svanire anche il ricordo della bellissima partita d’andata quando conquistammo il tie-break e “rischiammo” persino di vincerlo (finì 19-21 con 5 palle-match non sfruttate dalle furie rosse).

Stefania rompe il ghiaccio e Leo attenua lo svantaggio (7-4), ma Faloia in prima linea è devastante: 5 punti in 9 scambi, incluso un pallonetto e una palla piazzata nell’angolino del posto cinque (9-4).

Mura la coppia Baglivo-Corvino e replica la Leonessa con lo stesso fondamentale (11-6).

Da adesso in poi l’Oria gioca discretamente e la partita è godibile: difendiamo bene ed è un peccato che non si riescano a tradurre in punti le occasioni costruite.

In 13 scambi, appena 3 punti “fatti” dal Cutrofiano, ben 6 punti nostri, 4 errori-punto brindisini e nessuno leccese. Ci stiamo dando da fare generosamente – lo dicono anche i numeri – ma il distacco resta invariato: 18-13 (cinque punti, come il passivo iniziale).

Allungo di Corvino (20-14) e Marcello tenta la carta del “casino organizzato” come una settimana fa. Un po’ meno casino, un po’ più organizzato.

Giorgia sostituisce Nanna per servire e per fare la rotazione in seconda linea (compito assolto egregiamente). Una Leonessa strepitosa (7 punti nel parziale) ci porta quasi a ridosso delle padrone di casa (20-17) e a quel punto c’è l’ingresso di Simonina al posto di Annacarla con Stefi palleggiatrice e il solito effetto domino che si conclude con Ferrarese pivot e che non sto a ripetere.

Dobbiamo, però, fare i conti con un’avversaria che non si lascia impressionare e dà la sensazione di giocare al gatto col topo: al momento opportuno arriva la zampata inesorabile.

Secondo tocco di Caracuta, ace di Corvino e solite imprecisioni in attacco dell’Oria: Cutrofiano vince 25-18.

Il palazzetto è grande e capiente, ma lo spazio tra il seggiolone dell’arbitro e il divisorio tra campo e tribuna è talmente stretto che si può passare soltanto una per volta. E guai ad ingrassare.

Durante l’intervallo subisco un attentato e vengo colpito da una pallonata. L’attentatrice ha il numero coperto dalla tuta appoggiata sulla schiena, ma credo che si tratti di Sarah Mauro. La chiamerò a rispondere di tentate lesioni e come testimone dell’accusa potrò contare su De Paolis che non ha esitato ad “infamare” la compagna (“E’ stata lei, non io!”).

Secondo set

Partiamo bene con un muro di Daniela, molto positiva stasera, ed un attacco di Nanna, un po’ al di sotto degli standard a cui ci ha abituato. Cioè, diciamo che non ha giocato proprio benissimo. Cioè, insomma, 5 punti per lei sono proprio pochini.

E il caso vuole che anche l’altra grande protagonista della partita con il Galatina (e più in generale di un ottimo girone di ritorno), Simona Minetti, sia stata un po’ vulnerabile in ricezione.

Le centrali salentine mettono la freccia (6-3) e poi si apre un equilibrato confronto punto a punto: a segno tutte le bocche di fuoco del Cutrofiano, a segno il Koala e la Leonessa, che questa sera supplisce alla scarsa prolificità di Nanna.

Gli scambi sono prolungati, merito delle ottime difese, e Stefania, con una bella diagonale riesce ad accorciare le distanze (10-9).

Punto di Faloia, bravissima (11-9), primo tempo di Daniela (11-10) ed attacco leccese che termina sulla rete. Parità (11-11)!

A questo punto il gatto si stufa e decide di non concedere più nulla: break da quattro (15-11) interrotto soltanto da un errore offensivo ospite. Poi si riprende con i lungolinea della pantera nera e i muri impietosi di Baglivo (18-13).

Entra De Paolis e Mauro rimane a giocare da sola con la pedana propriocettiva.

Propriocettivo… Che razza di parola… Che cosa vuol dire? Secondo il mio vocabolario, “propriocezione” è il complesso delle funzioni dei recettori e dei centri nervosi che consentono l’acquisizione di informazioni sullo stato degli organi interni, con esclusione di quelli cavi.

Adesso capisco meno di prima.

Ed anzi ora mi chiedo cosa siano i recettori e gli organi interni non cavi…

E poi come fa quella specie di frisbee ingrassato a fornirti informazioni sugli organi interni…? Ti metti sopra ed hai l’elettrocardiogramma? Scopri se soffri di insufficienza renale? Mah.

Torniamo alla partita: Baglivo serve una saetta che sorprende la ricezione brindisina (20-14).

Sul 21-15 anche Caracuta ottiene un ace e a quel punto Marcello regala a Desy la soddisfazione dell’esordio nella prima squadra della New Volley. Dopo l’Under18, l’Under16 e la Prima Divisione giovani, dunque, ecco anche la serie C; neanche nell’agenda di Barack Obama ci sono così tanti impegni.

Desy e Simonina, purtroppo, non possono fare il miracolo: il set è già nelle mani del Cutrofiano (25-15).

Terzo set

Qual è il vero Oria? Quello del tie-break all’andata o quello che nel terzo set affonda sotto i colpi di Cafarella e Corvino (8-2)? Per saperlo, per “propriocepirci” dovremmo stringerci su una pedana propriocettiva.

Dopo un muro di Faloia, il Cutrofiano allenta la morsa. Pur a corto di zuccheri, Leo continua mettere palloni a terra (si fermerà a quota 14, solo uno in meno della top-scorer Faloia), Nanna si sveglia dal torpore e Annacarla inventa un bagher in rovesciata che beffa la difesa leccese atterrando placidamente in posto due.

Poco prima un bagher salentino meno preciso aveva sfiorato il lampeggiante della Questura sulla testa di Baglivo.

Siamo tornati in corsa (10-9).

Pipe di Faloia, diagonale di Cafarella, muro ed ace di Baglivo (14-10).

L’avvenente centrale del Cutrofiano non è altrettanto efficace quando si improvvisa palleggiatrice e manda Cafarella a schiantarsi contro la parete.

Magie di Annacarla: prima due ace consecutivi, poi un altro bagher in rovesciata che vale il quasi-pareggio (15-14).

Leo e Stefania mantengono l’Oria a ridosso della quotata avversaria, ma l’equilibrio si spezza quando Corvino dà avvio ad uno show personale: la schiacciatrice del Cutrofiano piazza tiri esplosivi su cui la difesa brindisina, francamente, non ha grosse responsabilità. Si può solo ammirare e sperare che la fuoriclasse leccese torni presto in seconda fila.

E manco, perché la Corvino realizza anche un ace (23-17).

Nel terzo set entrano Giorgia e Federica; gli ultimi punti sono un servizio vincente di Giulia ed un tocco di seconda di Caracuta (25-19). Però a Giulia il punto nel tabellino non lo metto così impara a lasciarmi le briciole dei crackers in macchina.

In una partita come questa una Leonessa ammirevole da sola (o quasi) non poteva bastare.

Simona Minetti, dopo una striscia di incontri strepitosi, è stata soltanto discreta e Supernanna si è vista poco. La ricezione poi ha ballato come ai vecchi tempi.

Contro il Cutrofiano le furie rosse avrebbero dovuto giocare al 150% e sperare in una serata storta delle padrone di casa. Purtroppo abbiamo giocato al 50% e le ragazze di coach Marino hanno agevolmente controllato la partita. La sensazione è che in tutti i set si sia aperta per un attimo una finestra in cui avremmo dovuto buttarci e tentare il miracolo, ma non ne abbiamo approfittato. E Cutrofiano l’ha subito richiusa.

Per fortuna il calendario è benevolo e ci offre subito un’occasione per riscattarci: domenica a Oria arriva il Mesagne…

Tabellino: Cutrofiano-Oria 3-0 (25-18,  25-15,  25-19)

Piazza di Spagna Cutrofiano: Baglivo 9, Cafarella 7, Parisi NE, Pellico 4, Mauro NE, De Paolis 0, Corvino 11, Polimeno NE, Caracuta 8, Pendenza NE, Faloia 15, Villani (L) – All. Marino.

Muri-punto 6, ace 11, errori in battuta 6.

Punti-fatti: 54 (media set: 18), errori-punto 17 (media-set: 5,6).

New Volley Oria: Votano NE, Calderone 0, Cozzetto 4, Peluso 0, Guacci 6, Basile ?, Mastria 0, Nannavecchia 5, Leone 14, Bianco 0, Lo Noce 5, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 3, ace 5, errori in battuta 6.

Punti fatti 35 (media-set: 11,6) errori-punto 21 (media-set: 7).

 “Fette di torta” su 127 scambi: PF Cutrofiano 42,5%, PF Oria 27,6%, EP Oria 16,5%, EP Cutrofiano 13,4%.

Arbitri: Federica Cataldo.

Altri risultati: Mesagne-Casarano 3-0, Trepuzzi-Ugento 0-3, Presicce-Nardò 3-1, San Giorgio-Galatina 3-0, Tempesta TA-Collepasso 3-0, Spongano-Brindisi 3-0.

Classifica: Mesagne 47; Ugento 44; Presicce 41; Galatina e Cutrofiano 36; Tempesta TA 34; San Giorgio 32; Nardò, Spongano e Collepasso 24; Trepuzzi 22; Casarano 14; Brindisi 11; Oria 10.

Verdetti: Casarano fuori dai play-off, Brindisi e Oria matematicamente ai play-out.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 302,00; Presicce 250,00; Spongano 130,00; Trepuzzi 65,00; Brindisi 61,00; Mesagne 45,00; Ugento 35,00; Oria 30,00; Tempesta TA 26,00; tutte le altre 0,00.

Nardò consolida il primato con altri 26 euri. Questa volta i dati anagrafici non c’entrano; la multa sanziona la sospensione di un dirigente che ha rivolto frasi offensive all’arbitro a fine gara.

Ma ecco che in classifica entriamo noi: 30 euri all’Oria per l’assenza del dirigente addetto agli arbitri!

La differenza di 4 euri mi induce ad una riflessione: per la Federazione è meglio un dirigente che insulta gli arbitri piuttosto che l’assenza di un dirigente. E’ un po’ come nella vita: meglio litigare ma essere considerati piuttosto che essere ignorati del tutto…

Prossimo turno: Oria-Mesagne, domenica 18 marzo, ore 18.00.

NOTE

L’immagine di copertina è tratta da http://www.theblaze.com.


ORIA-CUTROFIANO 2-3

21 novembre 2011

Domenica 20 novembre 2011 – ore 18.00

Un Oria magnifico strappa un punto alla vicecapolista Cutrofiano in un incontro sorprendente, emozionante e spettacolare.

Qualche dato: oltre due ore e un quarto di partita, 235 scambi, 4 palle set annullate all’Oria e 3 al Cutrofiano nel secondo set, 5 palle-match annullate all’Oria e 2 al Cutrofiano al tie-break, parziali altissimi e set tutti in equilibrio fino alla fine (ad eccezione del quarto).

Questo per dire delle emozioni.

E se poi consideriamo che l’Oria era in vantaggio per 22-20 nel primo set (poi perso), che – come abbiamo visto – ha sprecato 4 palle-set nel secondo (poi perso) e 5 palle-match al tie-break (poi perso), che ha accumulato 120 punti complessivi a fronte dei 115 del Cutrofiano, beh, possiamo sostenere che il punto d’oro conquistato ci sta pure un po’ stretto senza il timore di apparire sfacciati.

Forse le salentine non hanno disputato la loro migliore partita stagionale (47 errori-punto, inclusi 21 servizi sbagliati), ma è certo che adesso l’Oria guarda al proprio futuro con rinnovata fiducia. In un campionato che appare particolarmente equilibrato, nessuna partita va affrontata con superficialità (e questo lo sapevamo), ma nessuna partita adesso deve farci più paura. Neanche la prossima.

Alla capitana l’incombenza di aprire le porte del palazzetto. Una bella responsabilità.

Una bella responsabilità avere le chiavi di cotanta struttura, dico. Potrebbe usarle per organizzare un rave-party clandestino o cose così.

A Giulia, invece, il merito di ottimizzare la procedura relativa al fattore G, un gesto che si rivelerà determinante per le sorti della gara. Anche quando non gioca benissimo, quindi, la creatura si rende utile alla causa.

L’Oria sfoggia nuovi giacconi blu che riscuotono un ampio gradimento.

Il Cutrofiano è una squadra che non nasconde le proprie ambizioni: roster di alto livello (con le prestigiose presenze di Loredana Corvino, Laura Caracuta ed Emanuela Cafarella) ed un iter stagionale all’altezza delle aspettative: quattro vittorie ed un’unica, onorevole, sconfitta al tie-break nello scontro diretto con l’altra corazzata Mesagne.

Insomma, soltanto i più coraggiosi scommetterebbero a nostro favore alla SNAI.

Formazioni.

L’Oria conferma la “manovra anticrisi” di Galatina: Annacarla Cozzetto in palleggio, Stefania Guacci opposto, Ivana Gallo Ingrao e Maria Nannavecchia laterali, Daniela Lonoce e Giulia Basile centrali, Simona Minetti libero.

A disposizione di coach Marcello Presta: Angela Carone, Noemi Votano, Federica Peluso, Simona Bianco e Giorgia Mastria, reduci dal matinée dell’Under16. Vabbè, lasciamo perdere…

Cutrofiano: Laura Caracuta palleggiatrice, Paola Faloia opposto, Loredana Corvino ed Emanuela Caracuta laterali, Marta Baglivo e Rossella Pellico centrali, Patrizia Villani libero.

In panchina con coach Giuseppe Marino (che “darà soddisfazione” a quasi tutte le riserve): Silvia Parisi, Sarah Mauro, Silvia De Paolis, Noemi Polimeno e Laura Pendenza.

Primo set

Corvino presenta il suo biglietto da visita con un attacco da posto due e Pellico approfitta di una distrazione della difesa oritana, ma Ivana (lungolinea) e Stefania (ace) rimediano: 4-4.

Come era prevedibile, la partita sembrerebbe già nelle mani del Cutrofiano, che fa e disfa: la centrale Baglivo mette due palloni a terra, ma i primi errori in battuta delle ospiti tengono l’Oria a galla (6-7).

Guizzo brindisino con Daniela, che apre i portoni con grazia e chiude gli scambi con determinazione, e Nanna (9-8), ma il Cutrofiano replica con un break da 4, avviato e concluso da Faloia (9-12).

Quando sembra che il set stia per prendere la direzione più scontata, scatta l’ora del Koala. Combattuta tra l’identità di palleggiatrice e quella di opposto, Stefania trova il modo di bilanciare i due ruoli: prima attacca palleggiando e piazzando la sfera in un angolino incustodito, poi schiaccia da opposto e poi serve da palleggiatrice Ivana, che trova il mani-fuori (13-13).

Inizia un avvincente duello tra Cafarella e Ivana: la prima alterna diagonali e lungolinea, la seconda pallonetti e colpi tosti.

Al pallonetto fa ricorso anche Pocahontas, che poi va a segno anche in battuta e innalza le padrone di casa sul risultato di 18-16. E chi l’avrebbe mai potuto prevedere?

Cutrofiano non ci sta: Corvino e Faloia sorpassano (18-19), ma l’Oria dà spettacolo: mani-fuori di Nanna e pallonetto di Stefania. Furie rosse a tre passi dalla sorpresa (22-20)!

A ribaltare la situazione è una delle giocatrici che – così a occhio – dovrebbe occupare una posizione di vertice nella classifica per statura di questo campionato: Paola Faloia. Il riccioluto opposto leccese mette a terra tre palloni consecutivi sfruttando a proprio vantaggio le mani del muro avversario, subisce l’attacco vincente di Ivana e poi spara un’altra cartuccia dopo che la difesa ha raccolto un secondo tocco di Annacarla (23-24).

Per chiudere il set Caracuta punta su Cafarella, la cui diagonale non lascia scampo (23-25).

Forse perderemo, ma non regaleremo niente.

Secondo set

E’ volley-champagne quello espresso dall’Oria in avvio del secondo parziale: muro di Daniela su un mostro sacro del volley pugliese, diagonale di Stefania, che poco dopo si ripete con un mani-fuori, ed ulteriore muro della capitana dopo un duplice salvataggio mani a terra della difesa brindisina (5-2).

In questi scambi c’è l’Oria che vorremmo sempre vedere (e che vedremo per tutta la serata!): grinta in difesa, muro solido, regia intelligente e attacchi pungenti. E c’è anche una buona dose di creatività.

Sul 7-3 il Cutrofiano ribalta la situazione sfruttando il valore delle proprie attaccanti e due errori consecutivi della nostra ricezione, che prima prende una palla destinata ad andare fuori e poi lascia una palla che finisce dentro (7-8).

Si sbaglia, ma non si crolla. E qualche errore lo commettono anche le ospiti, soprattutto nel break inaugurato da un altro lungolinea in palleggio di Stefania e concluso da un ace di Nanna (14-10).

La svolta del set sembra arrivare sul 16-14.

Coach Marino introduce Pendenza al posto di Faloia: l’attacco perde una risorsa importante, ma la nuova entrata si rivela micidiale in battuta: tre ace consecutivi e ipoteca del Cutrofiano sul set (16-21).

Poi Pendenza sbaglia ed a servire, sull’altro fronte, va un’altra specialista: Stefania.

Il Koala ripaga le ospiti con la stessa moneta: tre ace consecutivi e parziale rimesso in discussione! Stefania esulta anche al quarto servizio, che effettivamente mette in difficoltà la ricezione leccese, ma quando il nostro opposto è già al bar ad ordinare lo champagne, il Cutrofiano rimedia e colpisce con Cafarella (20-22).

La partita è bellissima: lungo scambio chiuso da un tocco di seconda di Annacarla, attacco fuori delle furie rosse, mani-fuori di Nanna e immediata risposta di Corvino che vanifica un salvataggio difensivo di Giulia (22-24).

Cutrofiano ha dunque due palle-set a disposizione.

La prima la annulla Nanna. Va a servire Anncarla e la risposta lunga della ricezione viene ribattuta a terra da Daniela!

Attacco del Cangur-otto da posto due e adesso la palla-set ce l’abbiamo noi (25-24)!

Muro di Corvino e lungo linea di Pendenza: vantaggio Cutrofiano (25-26).

Fuori la pipe che avrebbe chiuso il set e servizio vincente di Maria: nuovo set-ball per l’Oria (27-26)!

Che brave queste ragazze a cui non tremano le mani e che sanno assumersi le proprie responsabilità senza paura ed anche con una certa dose di creatività.

Il carattere è quello giusto, indubbiamente, ma la concentrazione presenta ancora qualche margine di miglioramento perché con un po’ più di avvedutezza avremmo potuto sfruttare meglio anche il successivo servizio di Nanna. La palla ricevuta dal libero Villani, infatti, schizza in alto, ormai ingiocabile per Caracuta, e poi atterra dolcemente nel cuore della nostra metà campo. Nessuna la va a prendere e la palla-set è annullata in questo modo un po’ rocambolesco (27-27). Sono sicuro che Marcello ha usato altre espressioni…

Non c’è tempo per disperarsi e per annotare le jastème del coach perché Cafarella mette a terra una diagonale strettissima (27-28).

Ivana annulla il vantaggio ospite (28-28), ma Cafarella stasera è implacabile (concluderà a 28 punti personali) e due attacchi consecutivi dell’ex-sampietrana risolvono il set (28-30).

Il solo fatto che stiamo facendo soffrire il Cutrofiano così è un bel successo.

Terzo set

Ace di Annacarla e festival degli errori ospiti (servizi, invasioni, posizione) in avvio del terzo set. In questa fase di riflusso sbagliamo qualcosa anche noi, ma sull’8-6 si riprende a fare sul serio.

Ace sporco di Giulia, diagonale di Nanna e bis di Pocahontas (11-6).

Le stelle del Cutrofiano (Cafarella e Corvino) annullano lo svantaggio (12-11), ma l’Oria riprende la corsa: Nanna, Daniela e l’aiutino dell’asticella (15-11).

Doppia di Baglivo, segnalata da Ivana e poi sanzionata dall’arbitro, che però non gradisce le soffiate e lo fa presente alla nostra schiacciatrice. La centrale ospite si rifà con un bel primo tempo (18-14). Marta Baglivo, oltre all’elevato tasso estetico e ad una certa propensione per i balli moderni, ha un’altra caratteristica peculiare che avevo notato già a San Giorgio: il fermacapelli blu che sembra un lampeggiante della Questura.

Mani-fuori di Ivana e attacco di Maria da posto due: massimo vantaggio per le padrone di casa (20-14), destinato ad aumentare ulteriormente dopo due palloni consecutivi che finiscono sul lato altrui della rete (22-14).

Solo Baglivo resiste (muro), ma Nanna è tornata ai livelli di Galatina e grazie ai suoi attacchi l’Oria amministra il set fino alla fine (25-17).

Forse perderemo lo stesso la partita, ma lasciare la vicecapolista a -8 in un set è una soddisfazione.

Quarto set

E’ rientrata sul parquet Faloia, che era in panchina dal secondo parziale.

Missili di Corvino e Cutrofiano determinato a non disperdere punti utili per la classifica.

Intanto il palazzetto è diventato una bolgia con i tifosi locali che ci credono e spingono la squadra verso l’impresa.

Ace di Nanna, mani-fuori di Ivana, altro ace di Nanna e muro Stefania-Daniela (6-3)! Anche le furie rosse ci credono.

Anche la panchina ci crede e contribuisce al frastuono con urla di incoraggiamento e piedi pestati ritmicamente sul parquet.

Il ritono di Faloia non è indolore per noi e sul 6-6 si apre un duello di grande equilibrio: punto a punto, cambio-palla contro cambio-palla sino all’11-11.

Faloia prova a lanciare la fuga (11-14), ma l’esigenza di conservare lo status quo in classifica delle salentine non è superiore alla fame dell’Oria. Fame di vittoria (siamo l’unica squadra a non averla ancora assaggiata), fame di punti, fame di recuperare il tempo perduto e di accorciare lo spread con i titoli di stato delle nostre concorrenti.

Doppietta di Ivana e quarto ace di Nanna (15-14)!

Cafarella e Faloia non lasciano senza marcature il loro transito dalla prima linea; in casa oritana, però, c’è Ivana in stato di grazia: pallonetti e lungolinea, da destra e da sinistra. In virtù dei colpi del nostro martello il vantaggio sale sino al 21-17.

Quattro punti sulle avversarie, quattro punti dal traguardo che vale almeno un punto in classifica.

Tre palloni finiscono in rete; in compenso le leccesi ci regalano l’ennesimo errore in battuta (22-20).

Splendido pallonetto di Maria e tiro fuori misura del Cutrofiano: adesso abbiamo 4 palle-set a disposizione (24-20).

Faloia annulla subito la prima; Cafarella annulla la seconda dopo un tentativo contenuto da una difesa esemplare (24-22).

Non so cosa abbia detto Marcello durante il time-out d’emergenza. Non credo, però, che abbia detto ad Annacarla di provarci; certo è che la nostra palleggiatrice prende il coraggio (e la palla) a due mani e sorprende la difesa avversaria con un secondo tocco. Sul 24-22.

Se avesse sbagliato e il Cutrofiano avesse fatto punto, Annacarla sarebbe rinchiusa in qualche stanza segreta ed oscura del Castello (che è pure sotto sequestro). Ma Annacarla mette il pallone a terra, toglie alla squadra le castagne dal fuoco in un momento delicato e firma con la sua intraprendenza lo scambio che vale il pareggio nei set ed un preziosissimo punto in classifica!

Tie-break

Il momento di gloria della palleggiatrice non si è esaurito: ace per inaugurare il mini-set di spareggio.

Lungolinea di Nanna e cominciamo con il passo giusto (2-0).

Il Cutrofiano si affida all’esperienza di Loredana Corvino; l’Oria insiste con servizi micidiali (Daniela) e con l’estro del Koala: pallonetto e 16^ punto personale (6-4).

A parè bell’ sus’ a ‘u tabellìne…

Faloia conquista il pareggio e poi cede il posto a De Paolis, che entra per battere ma non ha molta fortuna (9-8).

Adesso tocca a Giulia.

Ace!

Coach Marino chiama il time-out.

I tifosi oritani, che stanno facendo un baccano infernale e sono anche competenti in materia di volley, sono curiosi di ascoltare le nostre strategie tattiche e si impongono il silenzio per poter sentire quello che dice Marcello. E’ una scena abbastanza surreale: il casino si autoregola, si accende e si spegne a seconda delle circostanze.

Qualche anno fa chiesero a Franco Bertoli, ex-giocatore, ex-allenatore e commentatore televisivo, se fosse favorevole alle “incursioni” dei microfoni durante i time-out.

Bertoli, facendo riferimento alla propria esperienza da allenatore, diede una risposta ragionevole: “Quando si forniscono indicazioni tecnico-tattiche può essere interessante e istruttivo per il pubblico televisivo ascoltare quello che dice un coach durante i time-out, ma quando c’è da rimprovere un giocatore preferirei che i microfoni stessero lontani”.

Per fortuna, siamo sul 10-8, il time-out l’ha chiesto coach Marino e non c’è da rimproverare nessuno. In altre circostanze, non so se gli “spunti motivazionali” forniti da Marcello siano adatti ad un pubblico che non abbia compiuto 18 anni…

Si riprende a giocare e Giulia ottiene un altro ace, questa volta con l’aiuto del nastro (11-8). Culo e sentimento.

Primo tempo della capitana coraggiosa, che in questo modo va in doppia cifra e vanifica l’avvicinamento di Cafarella (12-9).

Tre punti sulle nostre avversarie, tre punti da una vittoria epica.

Errore in battuta nostro, invasione nostra, tiro sulla rete ospite e attacco di Corvino (13-12).

Un’immensa Ivana regala all’Oria due palle-match (14-12)!

Con Corvino in battuta, però, Faloia annulla la prima (14-13), Cafarella chiude con successo uno scambio lunghissimo e palpitante (14-14) e poi ribalta la situazione offrendo alla propria squadra la prima palla-match (14-15).

E’ ancora a Ivana ad andare a segno per le furie rosse ed a riportare l’incontro in parità (15-15)!

“Rete amica” e terzo match-point per l’Oria (16-15)!

Faloia lo annulla con un mani-fuori quasi impercettibile, ma Giulia se ne procura un altro murando a uno l’attacco delle salentine (17-16)!

Pallonetto di Cafarella e mani-fuori di SuperNanna (18-17)!

Dopo il quarto muro personale di Baglivo (che annulla la quinta ed ultima, ahimé, palla-match per l’Oria), Loredana Corvino diventa la protagonista del finale di questa bellissima partita: mani-fuori (18-19), palla out dopo essere stata deviata dal nastro (19-19) e diagonale-bomba indifendibile (19-20).

Il cambio-palla questa volta non riesce e l’ultimo attacco delle brindisine termina oltre i limiti del campo (19-21).

E’ una sconfitta dolce, accolta come una vittoria. Incameriamo un punto che non era preventivabile e soprattutto scopriamo di possedere grandi risorse tecniche e caratteriali. Ed una squadra di combattenti.

Non siamo qui per fare da materasso; siamo qui per divertirci.

Tabellino: Oria-Cutrofiano 2-3 (23-25,  28-30,  25-17,  25-22,  19-21)

New Volley Oria: Carone NE, Votano NE, Cozzetto 6, Gallo Ingrao 14, Peluso NE, Guacci 16, Basile 9, Nannavecchia 18, Bianco NE, Lonoce 10, Mastria NE, Minetti (L) – All. Presta.

Muri-punto 6, aces 17, errori in battuta 13.

Punti fatti 73 (media-set: 14,6) errori-punto 33 (media-set: 6,6).

Piazza di Spagna Cutrofiano: Baglivo 8, Parisi 0, Pellico 3, Mauro 0, De Paolis 0, Corvino 17, Pendenza 5, Caracuta 1, Cafarella 28, Polimeno NE, Faloia 19, Villani 1 (L) – All. Marino.

Muri-punto 5, Aces 4, errori in battuta 21.

Punti-fatti: 82 (media set: 16,4), errori-punto 47 (media-set: 9,4).

“Fette di torta” su 235 scambi: PF Cutrofiano 34,9%, PF Oria 31,1%, EP Cutrofiano 20%, EP Oria 14%.

Arbitri: Giuseppe Valente e Cesare Mazzotta.

Altri risultati: Galatina-San Giorgio 3-2, Nardò-Presicce 1-3, Brindisi-Spongano 0-3, Casarano-Mesagne 0-3, Collepasso-Tempesta TA 3-1, Ugento-Trepuzzi 3-1.

Classifica: Mesagne 16; Cutrofiano 14; Ugento 13; San Giorgio, Presicce e Galatina 12; Collepasso 10; Spongano 9; Nardò 7; Tempesta TA 6; Casarano 5; Trepuzzi 4; Brindisi e Oria 3.

Trofeo Memorial Bin Laden (multe in euro): Nardò 246,00; Brindisi 35,00; tutte le altre 0,00.

Nessuna multa. In evidenza soltanto la squalifica per una giornata dell’atleta Rollo Giorgia (Nardò) “per avere servito 6 palloni consecutivi nel tie-break Oria-Nardò senza commettere neanche un errore ed arrecando in tal modo un grave dispiacere alla squadra ed ai tifosi oritani”.

Prossimo turno: Mesagne-Oria, domenica 27 novembre, ore 18.00.